TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 206 - VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
L’Oscar del giorno a Franco Sassano
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Franco Sassano. Un plauso all'imprenditore molisano nel ramo caseario che, ora, punta anche ad un ampliamento della propria attività attraverso la possibilità di potere accedere al Piano di sviluppo agricolo regionale. Si tratta di un passaggio importante perché legato al territorio della piana del Matese, oggi interessata alle Biomasse, che potrebbe invece risultare simbolo della salubrità dell'aria, dell'ambiente e della qualità già insita nei prodotti lavorati dall'azienda casearia ormai da anni e anni.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale al Lavoro non è riuscito in un anno e mezzo dal suo insediamento a trovare una soluzione, che fosse una, a uno dei problemi occupazionali sul tappeto. Sono aumentati, invece, i casi di chiusure di aziende e di pure legate al carro regionale. Ha saputo solo scrivere a destra e a manca, ad invocare tavoli tecnici, a chiedere un ipotetico Contratto d'area al governo. Lasciando invariate tutte le posizioni aperte e che rischiano di mandare a gamba all'aria il Molise.
GIORNALE SATIRICO
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2 10 ottobre 2014
TAaglio lto
I moderati hanno diritto ad avere una rappresentanza istituzionale che sappia risollevarne le sorti, ridare uno spirito di battaglia, la voglia di lottare per sconfiggere il sistema di dominio instaurato dal Centrosinistra
Ancora Iorio, dunque, e non i consiglieri regionali che attraverso i finanziamenti dei gruppi consiliari avrebbero debordato dalla legalità, è finito nelle maglie degli inquirenti Dovesse aver un qualche fondamento la vicenda con Giarrusso, delle assunzioni al post terremoto, dimostrerebbe di essere un pivello rispetto a Frattura che le assunzioni dei suoi, a lui vicini (siano essi soci in affari o collaboratori di studio), le fa direttamente. Altro che selezioni, marchingegni, e diavolerie Nel pieno della bufera mediatica e della protesta popolare per la faccenda delle centrali a biomasse, al governo della Regione nella peggiore storia di sempre, annaspante e in evidente difficoltà, ecco che al presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura gli è stata lanciata la gomena delle indagini della magistratura su quello che la stessa magistratura inquirente ha classificato “Sistema Iorio”, ovvero un insieme di fatti che, intrecciati e connessi tra loro, assumerebbero la struttura di un metodo, di un modello comportamentale, di un sistema, appunto, non propriamente corretto. Un soccorso giudiziario, verrebbe da dire, che, infatti, di colpo ha distolto l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica dalla vicenda delle centrali a biomasse e dai contorni che la rendono una delle peggiori porcherie amministrative e politiche annoverabili negli annali regionali. Chi ha letto le carte si dice fiducioso che tutto finisca in una bolla di sapone, per i teoremi accusatori e le forzature analitiche che le connotano. Un pastone. Che nel gergo giornalistico equivale a un articolo specificatamente politico, che contiene notizie, dichiarazioni e commenti basati su informazioni di varia provenienza. Proprio la commistione di fatti, vicende, atteggiamenti e comportamenti pare diano alle indagini appena concluse l’idea di un pastone. Da cui, infatti, è possibile estrapolare questa o quella vicenda, que-
sto o quel personaggio che farebbero parte del Sistema Iorio, nella loro specificità, un corpo a sé, una vicenda a sé, difficile da interconnettere con le altre. Ancora Iorio, dunque, e non i consiglieri regionali che attraverso i finanziamenti dei gruppi consiliari avrebbero debordato dalla legalità (stando alle dichiarazioni rilasciate dal comandante della Guardia di Finanza che ha svolto i rilievi), è finito nelle maglie degli inquirenti. La giustizia è lenta, si dice, ma arriva. Iorio ne sa qualcosa. Probabile che, a seguire, ne sappiano anche altri. Staremo a vedere. Tra le fattispecie contestate all’ex presidente del Molise c’è quella con Giuseppe Giarrusso, al tempo responsabile dell’Agenzia regionale della Protezione civile. Insieme avrebbero montato una macroscopica selezione pubblica di personale (che nelle indagini passa per un Concorso pubblico, ch’è tutt’altra cosa) da impiegare per il post terremoto. Una complicata impalcatura amministrativa allo scopo di agevolare presunti soggetti a lui vicini, per una ragione o per l’altra. Un meccanismo infernale, con commissioni e commissari, con centinaia di partecipanti, con la ossessiva applicazione delle regole che presiedono alle selezioni pubbliche, peraltro, là dove ritenute poco chiare, fatte oggetto di sentenze del Tar, tutte favorevoli; e ciò per dare lavoro a tempo determinato a
chi gli sarebbe stato a cuore! Se fosse vera, mai prova di fessaggine sarebbe equiparabile a questa che stiamo dicendo. Che stenteremmo a credere avendo avuto prova di quanto sia ferrea, determinata, collaudata, soprattutto sul piano delle procedure tecniche e amministrative, la professionalità di Giarrusso. Come peraltro gli è stata riconosciuta di recente dal giudice del Lavoro che ha condannato la Regione per aver adottato nei suoi confronti un atto illegittimo, sentenza choc, che di fatto lo ha reintegrato nella funzione direttoriale alla Protezione civile, e talmente mal digerita da Frattura, da indurlo a tenere per giorni e giorni in pubblicazione sul sito ufficiale della Regione il suo personalissimo commento alla decisione del giudice. Cosa per la quale Giarrusso ha sporto denuncia alla Procura, il cui effetto immediato, ad horas, è stata la sparizione del commento dal sito. Miracoli della comunicazione! Qualora la vicenda Iorio/Giarrusso dovesse aver un qualche fondamento, il già presidente della Regione Molise si dimostrerebbe un pivello rispetto a Frattura che le assunzioni dei suoi a lui vicini (siano essi soci in affari o collaboratori di studio) e gli incarichi (come nel caso del responsabile della sicurezza) le fa e li dà direttamente. Altro che selezioni, marchingegni, e diavolerie da Procura della Repubblica. Dardo
La magistratura molisana e il “complotto” politico di Ulisse Di Giacomo* La Questura di Campobasso, dove fino a qualche giorno fa, prima di essere trasferita ad altre funzioni, ha operato in posizioni apicali la sorella del Presidente della Regione Frattura , e la Procura della Repubblica di Campobasso, dove negli ultimi tempi sono successi fatti molto strani, con PM trasferiti e PM immortalati a tavola con gli avvocati del Presidente della Regione Frattura, hanno chiuso una indagine lunga più di 2 anni, con uno spiegamento di risorse mai visto fino ad ora, ipotizzando un teorema considerato dai più inesistente e dai sospetti risvolti politici: “Il Famigerato Sistema Iorio”. Ventotto indagati che non hanno nulla in comune se non essere della stessa parte politica di Michele Iorio. Nonostante manchi un denominatore comune tra loro, queste persone, non si comprende a quale titolo, si ritrovano tutte insieme in un calderone confuso nello stesso fascicolo. Tutti amici di Iorio, ad eccezione, guarda tu la casualità, di qualche esponente della ex maggioranza di centrodestra, attualmente al governo regionale di centrosinistra, che magari ha rivestito ben altri ruoli di potere in passato prima di trasmigrare. Ma tant’é…… Una conclusione indagini che lascia molto perplessi: coincide, stranamente, con il trasferimento della sorella di Frattura dalla Questura ad altre funzioni, coincide con la crisi più grave mai attraversata dal governo regionale di sinistra, e coincide con la denuncia ormai pubblica degli in-
teressi privati di chi ci governa. Comunque siamo e restiamo sereni, convinti che su questi fatti verrà fatta presto piena luce e un giudice terzo saprà assumere le giuste decisioni. In Molise, però, la gente, nonostante la cortina fumogena, ritiene che le vere emergenze legate all’ illegalità siano ben altre. E questa gente aspetta di conoscere: 1) La vera storia del trasferimento dei fondi dalla Camera di Commercio di Campobasso all'Azienda Speciale FAI ( sulla quale è stata da me presentata anche una interrogazione parlamentare ): chi e perché ha deciso il trasferimento, come è avvenuto, dove sono finiti i soldi; 2) Come sono stati assunti, quanto vengono pagati e cosa fanno negli Uffici della Regione soci, ex soci e familiari di ex soci di Frattura; 3) Chi si è messo in tasca i 265.000 euro dell'ex Art. 15, soldi pubblici erogati per la costruzione di un impianto a biomasse, impianto mai costruito da parte della società BIOCOM, per la quale risulta indagato Frattura e se per caso la vicenda in sé, a prescindere dagli esiti dell’indagine stessa, non configuri una plateale incompatibilità/ineleggibilità dello stesso Frattura, essendo in piedi un contenzioso in piena regola tra il Governatore e la Regione; 4) Perché in Molise, unico caso in tutto il Paese, ai soggetti privati della sanità è stato destinato il 40% dei posti letto ospedalieri, e quindi delle risorse della Sanità, cioè il doppio della media nazionale, mentre si tenta di chiudere gli ospedali pubblici ( se lo è chiesto anche il Sottosegretario alla Salute De Filippo, PD, recentemente in visita in Molise );
5) Chi ha deciso di chiudere la Gam, imponendo il concordato preventivo e privando di fatto lavoratori e dipendenti di ogni possibile tutela; 6) Come mai nel Nucleo di Valutazione della Regione Molise è stata nominata, senza una graduatoria ma attingendo da una lista di idonei, al modico costo di circa 80.000 euro l’anno, una persona di Foggia, risultata già collaboratrice di un giudice del TAR Molise; 7) Cosa e chi c’è dietro la centrale a biomasse di Campochiaro, la cui concessione è passata di mano più volte, con il sistema delle scatole cinesi, mani che appartengono anche all’attuale Presidente della Regione, a suoi familiari o a suoi soci; 8) Come sia possibile che il coordinatore in esecuzione dei lavori dell’Immobiliare Due Torri (opera privata) sia stato destinatario di un incarico pubblico pagato con decine di migliaia di euro di soldi pubblici, come Responsabile della sicurezza di diversi beni immobiliari della Regione. E ancora i fondi all’Università del Molise, prima ritirati e poi nuovamente concessi; la gara per il trasporto locale; dirigenti regionali spostati tra i vari settori giusto il tempo per mettere la firma in calce a qualche autorizzazione; ecc, ecc, ecc… Sono solo alcune delle domande che, come tutti, anche noi ci facciamo. E gradiremmo delle risposte convincenti, ad evitare che dal dubbio si passasse alla certezza, quella di vivere in uno stato di “non diritto”. *senatore della Repubblica (NCD)
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10 ottobre 2014
Li hanno elencati i tanti licenziati, i precari e i disoccupati nel sit-in
Lavoro, i danni della Giunta Frattura "In un anno e mezzo nessuna programmazione, solo chiacchiere"
CAMPOBASSO. Dinanzi la Giunta regionale per mettere in piazza lo stato di crisi del Molise. Per manifestare il disagio sociale di tanti, troppi cittadini molisani nell'insensibilità della classe politica regionale dinanzi alle chiusure di aziende e imprese e alla perdita di posti di lavoro. Esattorie, 70 licenziati. Gam, 350 .Molise Dati, 15. Precari della scuola, 90. Protezione Civile, 130 sono i dati impietosi portati in piazza ieri. C’è poi lo Zuccherificio, c’è l’Ittierre, c’è la Solagrital. “Servono almeno 2000 nuovi posti di lavoro” ha sostenuto, Tecla Boc-
cardo, segretario regionale della Uil Molise. La platea è quella dei lavoratori precari, in cassa integrazione, licenziati, che non arriveranno mai alla pensione di questo passo. È quella dei precari del Molise. Per lo più gente adulta, non più giovane, che da un giorno all’altro, dopo una vita di lavoro e sacrifici, si ritrova in mezzo a una strada. E tutti per dire basta all’inefficienza della Giunta Frattura. Per rivendicare il loro diritto a vivere dignitosamente. “Il problema, il motivo principale per cui siamo qui a manifestare è la mancanza di programmazione, di politiche occupazionali a livello regionale”, ha sottolineato, Franco Spina, della Filcams-Cgil.“Il nostro obiet-
tivo è che la questione venga posta a tema seriamente e risolta. Che almeno si cominci. Vogliamo arrivare a un consiglio regionale monotematico che affronti in maniera organica la crisi lavorativa in Molise, che raccolga tutte le vertenze aperte”. I tanti presidi organizzati sui territori, le numerose manifestazioni promosse in diversi centri del Molise, le vertenze in atto un po’ in tutta la regione testimoniano un insieme di criticità preoccupanti. Per superarle bisogna avere bene in mente la nostra destinazione finale.Allora, via subito al Piano straordinario per il lavoro: il Molise deve poter superare l'emergenza. Solo così è possibile andare istantaneamente al cuore delle
difficoltà che stringono la regione in una morsa. Una crisi senza fine. Siamo alla catastrofe sociale: i dati sono lì a certificarla, ancora una volta. Al crollo del sistema produttivo si unisce la caduta di settori che sino a oggi avevano mostrato una certa capacità di resistenza come l'artigianato e la cooperazione, per esempio. Ma anche al comparto dei servizi. Perchè il governo regionale, a distanza di oltre un anno e mezzo dal suo insediamento, non ha pensato alla creazione immediata di un Fondo unico per le opere cantierabili. E poi una decisa accelerazione sull'impiego dei fondi europei, oltre che di tutti gli stanziamenti già previsti per la coesione e per lo sviluppo. Così come la ripresa degli investimenti pubblici per il reinserimento di chi è stato espulso dalla produzione. Insomma, a patto di capire che il lavoro è la priorità delle priorità, è evidente un aspetto preciso a partire da un Piano straordinario per l’occupazione che deve trarre la sua linfa dalla nuova programmazione europea e da politiche attive mirate verso le aree di crisi in maniera selettiva. Bisogna puntare a dare risposte alle donne e ai giovani, oltre che ai disoccupati, e più in generale alle strategie innovative e a scelte incisive sull’agroalimentare e sulla green economy. Lo capirà la Giunta Frattura che in un anno e mezzo è stata inoperosa?
Inconcludenza: il consiglio regionale
Micone Vs Petraroia metalli e B(a)P è solo una follia senza senso, un’arroganza istituzionale in merito alla quale nessuno ha risposto. La Dott.ssa Aufiero avrebbe dovuto valutare, come da Suo specifico incarico, “…ogni sussistenza di eventuali presupposti per l’avvio di un procedimento di annullamento per autotutela delle determinazioni dirigenziali” in questione, esprimendo un si o un no. Invece ha rimesso il tutto ad altro organismo, del tutto incompetente in merito perché nessun orgaE’ all’interno dell’assemblea di Palazzo Moffa che si sommano e salgono le proteste nei confronti del governo regionale e di taluni Assessori che hanno il torto di parlare per lo più a vanvera, di farsi sempre avanti, per poi non concludere mai niente. Abbiamo un archivio di queste denunce, di nostre corrispondenze in cui sono state indicate le magagne, le delusioni, le rabbie dei cittadini, dei sindacati, delle associazioni di categoria e dei consiglieri regionali nei confronti del presidente Frattura e, manco a dirlo, dell’assessore Petraroia, per la loro impalpabilità amministrativa e programmatica. Petraroia è diventato un’icona del populismo, dello strabismo politico e amministrativo, della leggerezza dell’essere dinanzi alla pesantezza della realtà. Il preambolo s’è reso necessario per aggiungere (all’archivio) la nuova sortita del consigliere Salvatore Micone contro il governo di Palazzo Vitale, consigliere dell’area del Matese, particolarmente interessato alle sorti economiche della zona, soprattutto della Gam e delle centinaia di lavoratori in cassa integrazione. Se la prende per essere stato letteralmente snobbato dall’establishment governativo sulla vessata, drammatica, ormai, questione del polo avicolo. Eppure il 3 giugno scorso, nell'ambito dell'assemblea consiliare, il “Governo Regionale aveva assunto precisi impegni con i lavoratori, che purtroppo a distanza di quattro mesi non sembrano essere stati mantenuti”. Quel “non sembrano” invece di “non sono”, va letto come un residuo di ossequio istituzionale del consigliere nei confronti dell’esecutivo che poi aggiunge: “Avevo chiesto al Governo Regionale di non indugiare,
di profondere tutto l'impegno per addivenire in tempi rapidi ad una soluzione, prima che anche questa tornata di ammortizzatori sociali arrivasse al capolinea. E questo momento in realtà è arrivato mancando solo 20 giorni alla scadenza della cassa integrazione senza che l'Assessore Petraroia abbia fornito alcuna spiegazione o indicazione sul futuro delle centinaia di lavoratori interessati”.Al cospetto dell’assessore, l’ossequio istituzionale se ne va a ramengo, e Micone diventa particolarmente polemico. Ne diamo un saggio, estremamente chiaro della volatilità politica di Petraroia, del mutamento comportamentale, del continuo barcamenarsi tra l’essere assessore e il voler essere oppositore. Leggiamo Micone: “Assessore, dove è finito il suo atteggiamento critico e polemico contro i passati Governi Regionali da lei accusati di non saper gestire e tutelare i livelli occupazionali dell’azienda? Come giustifica ai lavoratori che le tante battaglie passate oggi sono cadute nel silenzio più assordante proprio ora che il problema è reale ed imminente? Passare dal ruolo di Consigliere di opposizione, polemico ed accusatorio, a quello di Assessore Regionale con delega al Lavoro doveva essere l’occasione per dare le risposte a quei lavoratori che tante battaglie avevano fatto al suo fianco, ai lavoratori che tanto si aspettavano da chi avevano visto sempre vicino! Ecco perché nel silenzio generale di chi governa, il suo non è accettabile, è quello che fa più “rumore”, è quello che non comprendo, ma soprattutto non comprendono i lavoratori ed i cittadini dell’area matesina. Le chiedo per l’ennesima volta di dare, con onestà e chiarezza, ai tanti pazientissimi lavoratori della Gam, le risposte che aspettano, di dire con trasparenza quali sono le strategie che sta mettendo in campo, quale sarà il futuro dell’azienda, dei lavoratori e, quindi, delle loro famiglie. Le chiedo tutto questo oggi e continuerò a chiederglielo quotidianamente fino al 4 novembre, giorno in cui i famigerati ammortizzatori saranno finiti.” Nessuna verità e più vera di quella che nasce ed esce dal luogo della in-
concludenza: il consiglio regionale.no può esprimersi sul suo operato per accertarne la bontà o l’errore decisionale. Credo che il Sig. Prefetto di Campobasso Le abbia già inoltrato la richiesta di un incontro con le figure istituzionali e una rappresentanza di cittadini che, insieme, si oppongono alla realizzazione delle due centrali. Io spero che Lei accetti di incontrarci, così potrà verificare, di persona, quali e quante illegittimità, gravi, si riscontrano nella procedura che ha portato alle due autorizzazioni. E tanto per non rimanere nel vago ne riporto una: L’Arpa Molise, che ha reso un positivo parere nell’ambito della Conferenza dei Servizi, non ha informato le altre figure istituzionali in merito a quanto sostenuto nel progetto di zonizzazione che, previa positiva presa d’atto del Ministro dell’ Ambiente, la Giunta regionale ha approvato con la Deliberazione nr. 375 del 01.08.2014. Forse Ella dovrebbe chiedere al Direttore dell’Arpam il perché, in merito allo stato di qualità dell’ aria-ambiente, al Ministero dell’ Ambiente veniva riferita la sussistenza di una situazione fortemente critica e alla Conferenza dei Servizi questo accertamento veniva taciuto e si rappresentava un contesto addirittura capace di ricevere l’aggravio delle emissioni delle due centrali. Non crede anche Lei, Sig. Presidente, che nelle zone in cui le soglie di valutazione superiore di PM2,5, metalli e B(a)P siano superate si debbano mettere in atto le procedure previste dalla legge, e non autorizzare centrali a biomasse? E cosa intende fare la Regione Molise per la popolazione che, a qualsiasi titolo, vive o transita nelle zone in questione? Sono certo che troverà le sole ed uniche risposte possibili, perché, come Lei stesso dice,“è con il rispetto delle regole che si tutela l’ambiente”. Sulla questione dello sviluppo del Molise non mi esprimo. Dico solo che se si calcolassero anche i costi ambientali di impianti produttivi quali le centrali in questione, e li si ponesse a carico di chi li determina, e cioè dei privati proprietari e non dell’intera collettività, nel Molise non sentiremmo più parlare di centrali a biomasse o di altre attività con significativo impatto ambientale e occupazione prossima allo zero. Come dite voi imprenditori, è solo un problema di ripartizione di costi. E siamo stanchi di pagarli noi cittadini. Dardo
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10 ottobre 2014
Il senatore Ruta ha firmato il documento di correzione al governo
"Delega Lavoro: un passo avanti, ma non basta"
CAMPOBASSO. Alcuni senatori del Pd e deputati membri della direzione del partito, tra i quali Roberto Ruta, hanno firmato un documento critico rispetto alla delega in bianco chiesta dal governo Renzi in materia di lavoro e, nel contempo, chiede alcune correzioni. Prima di tutto la responsabilità verso il Paese "La delega, così come modificata dall'emendamento del Governo, interviene solo su alcuni degli aspetti critici sostanziali che abbiamo segnalato, e non raccoglie punti rilevanti del documento della direzione del PD sul tema dell'articolo 18. Alcuni passi sono stati compiuti, ma non basta. Noi ci sentiamo responsabili verso il Paese, che vive una profonda crisi economica e di fiducia, un Paese che ha bisogno di un Governo autorevole.Voteremo la fiducia, al Senato, perché l'obiettivo della battaglia che abbiamo sostenuto non è mai stata la caduta del Governo a guida democratica, né l'affossamento della Delega Lavoro, ma il suo miglioramento quanto ad aspetti essenziali". Il maxiemendamento del Governo. Le luci: accolte alcune nostre richieste
"Nel porre la questione di fiducia sulla Delega Lavoro il Governo ha introdotto alcune modifiche al testo approvato dalla Commissione del Senato, modifiche che procedono nella direzione da noi richiesta. Alcune di queste correzioni erano contenute nei 7 emendamenti presentati da un gruppo di Senatrici e Senatori del Partito Democratico. In particolare: È stata esplicitata la volontà di superare le forme di assunzione precarie. È stata manifestata la volontà di dare centralità al lavoro a tempo indeterminato, rendendolo più conveniente rispetto alle altre tipologie contrattuali. È stato definito che, a fronte dei processi di ristrutturazione, l’eventuale cambiamento delle mansioni debba tutelare anche la condizione economica dei lavoratori. È stata circoscritta l'estensione dell’uso dei voucher, al fine di evitare l’aumento esponenziale di nuovo lavoro precario". Il maxiemendamento del Governo. Le ombre: suggerimenti non considerati "Il Governo non ha fatto propri, e non ha permesso a noi di farlo votando i nostri emendamenti, alcuni temi cruciali: Mancano le priorità: i decreti legislativi per la costruzione di una rete sociale di protezione fatta di strumenti di politiche del lavoro passive, gli ammortizzatori sociali, e attive, i centri per l'impiego, devono precedere quelli sulla modifica delle tipologie contrattuali. Non si prevedono adeguate garanzie per evitare l'invasività dei controlli a distanza nei confronti dei lavoratori. Manca, soprattutto, una definizione di che cosa si intenda per contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. I nuovi assunti a tempo indeterminato vedranno quindi ridotte le proprie tutele, rispetto ai vecchi assunti, in una misura e per un tempo non definiti. L'emendamento del Governo non raccoglie contenuti essenziali del documento approvato dalla direzione del Pd, nella parte riguardante le tutele nei casi di licenziamenti per motivi disciplinari; per noi un obiettivo fondamentale". Chiedere la fiducia sulla legge delega: un corto circuito istituzionale "La richiesta di fiducia su una legge delega crea un grave cortocircuito istituzionale. Il voto di fiducia priva il Parlamento delle sue prerogative, ovvero della possibilità di modificare e integrare i principi della delega, per migliorarla nei contenuti, rendendo chiari i propri indirizzi. Il ricorso al voto di fiducia rende manifesta la difficoltà del Governo a consentire anche alla propria maggioranza di affrontare il dibattito parlamentare. Un aspetto, questo, per noi particolarmente preoccupante, e che non potrà essere riproposto alla Camera".
L'assessore Nagni furibondo per le scelte di altra Regione per la Termoli_Lesina
"Se la Puglia è scorretta" CAMPOBASSO. Scintille tra la regione Molise e la Puglia in merito all’ormai annosa questione della Termoli Lesina. Si è svolta in clima piuttosto caldo la riunione della Commissione Infrastrutture di ieri pomeriggio a Roma. L’assessore regionale Pierpaolo Nagni ha infatti male accolto il tentativo di forzatura messo in atto da parte del suo analogo pugliese attraverso un emendamento per lo Sblocca Italia, inteso al commissariamento dell’opera : passaggio che sarebbe utile a velocizzarne l’iter. “Un atteggiamento estremamente scorretto quello della Puglia – secondo l’assessore ai LL.PP. – che vorrebbe intraprendere una strada, peraltro, non praticabile. Va detto, infatti, che la Termoli Lesina non è neppure inserita nel decreto del Governo per la mancanza di intesa dovuta alla nostra opposizione rispetto all’attuale tracciato. Il Molise - ha fatto sapere Nagni - si è fortemente opposto al tentato blitz della Puglia. La discussione è stata per questo rimandata alla prossima settimana ; occasione in cui ogni regione dovrà fare un’analisi dell’opera per meglio
comprendere le differenti posizioni. È da ricordare poi che, già in Conferenza di Servizi , ai sensi dell’art. 165 comma 6 della legge 163/2006, la Puglia aveva fatto intraprendere un iter comunque non troppo veloce che prevede, addirittura, il pronunciamento del presidente della Repubblica. Ad ogni modo noi – ha annunciato l’assessore Nagni – non solo continueremo a ribadire la nostra contrarietà all’emendamento proposto, ma rilanceremo nuovamente l’ipotesi di modifica di tracciato. Riteniamo infatti, anche alla luce di quanto sta accadendo in casi analoghi sul territorio nazionale, che anche per il Molise possa essere attuata la modifica di tracciato richiesta. All’indomani della commissione infrastrutture, seguirà, giovedì 16 ottobre, la Conferenza delle Regioni per la decisione definitiva in merito al raddoppio della Termoli Lesina. Sarà dunque una settimana calda, la prossima, alla quale, però – ha concluso Nagni - andremo incontro agguerriti e forti delle nostre ragioni”.
Dopo l'incidente registrato a San Polo Matese interviene la segreteria della Filt Cgil
"Ferrovie, anacronistici passaggi a livello"
CAMPOBASSO. "L’investimento avvenuto ad un passaggio a livello nel Comune di S. Polo, che ha riguardato un autotreno ed un convoglio ferroviario, nonostante non abbia fatto registrare infortuni gravi, evidenzia la pericolosità e la vulnerabilità della viabilità quando si interseca con la rete ferroviaria". E' quello che sostiene la Filt Cgil dopo l'incidente avvenuto a San Polo Matese. "L’anacronistico attraversamento della rete ferroviaria mediante un numero infinito di Passaggi a Livello, fenomeno che riguarda purtroppo anche i maggiori Centri urbani della nostra Regione, crea conseguenti, enormi disagi oltreché pericoli, sia per l’utenza delle Imprese di trasporto ferroviario e i dipendenti di queste, che per il l’utenza di traffico privato.La frequenza di simili accadimenti ci portano a richiedere, con estrema convinzione, uno sforzo finanziario congiunto, al Gruppo FS che attraverso la sua Società RFI gestisce l’infrastruttura ferroviaria, ed agli Enti Locali competenti, per attuare strutture alternative ai Passaggi a livello, che possano garantire che l’intersezione tra linea ferroviaria e stradale possa avvenire in totale sicurezza per il personale viaggiante e per il personale di macchina delle Imprese di trasporto ferroviario, oltreché per l’utenza, per gli automobilisti e per gli operatori di trasporto su strada".Giova ricordare che l’elevato standard di sicurezza delle linee Alta Velocità, nonostante le altissime velocità commerciali, è garantito anche e soprattutto da una progettazione che riduce sensibilmente il numero degli enti di esercizio ( Passaggi a livello, scambi, segnalamento a palo ed altro). "E’ dunque evidente che, non sia superfluo ribadirlo, anche solo riducendo il numero dei Passaggi a livello, si innalzerà in modo significativo lo standard di sicurezza delle linee ferroviarie molisane".
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10 ottobre 2014
I moderati hanno diritto ad avere una rappresentanza istituzionale che sappia risollevarne le sorti, ridare uno spirito di battaglia, la voglia di lottare per sconfiggere il sistema di dominio instaurato dal Centrosinistra
La Destra ha urgenza di cambiare facce, voci ed energie Basterebbe un briciolo d’intelligenza, di lungimiranza, di pragmatismo per capire quanto valga e quanto possa valere, in prospettiva, il coinvolgimento, in termini strutturali e definitivi, di Massimo Romano, già consigliere regionale e oggi risorsa politica “in libertà”, e il rilancio a livello di governance di Michele Scasserra Squinternato e mal ridotto sul piano organizzativo e, peggio ancora, su quello rappresentativo, il centrodestra nel Molise ha urgente bisogno di trovare un ricambio generazionale da cui trarre la linfa necessaria per essere di nuovo un polo attrattivo dei moderati. Non sarà facile, dopo il disastro ch’è stato combinato negli ultimissimi anni in cui Iorio ha perso, Di Giacomo ha polemizzato oltre ogni misura frantumando quel poco di coerenza politica ch’era rimasta, e Patriciello ha fatto in modo di sistemare se stesso al parlamento Europeo, il cognato alla Regione, e gli interessi economici di famiglia nella rete sanitaria regionale (e interregionale), praticando con assoluta abilità la strategia del doppio forno. La povertà di prospettive a Destra è stata ribadita e sancita nella riproposizione di Lepore in Forza Italia. Permanendo questo stato di fatto, il Centrosinistra che ha saputo sottrarre alla Destra Frattura e, di recente, metà dei consiglieri comunali a Campobasso, rimarrà a spadroneggiare in lungo e in largo, con tutto ciò che può significare e che può determinare nella dialettica politica, sempre più misera di ideali, d’idee e di proposte, e nella gestione del potere fine a se stesso. Ambiti in cui, ad un anno e mezzo dall’elezione di Frattura al vertice di Palazzo Vitale, si registrano violenti contrasti e violente contrapposizioni tra i soggetti e i partiti, ed enormi interessi economici personali. Con l’opposizione totalmente incapace d’intervenire e i interdire. E’ il caso quindi che l’apparato gerontocratico del Centrodestra (emblematizzato dalla Fusco Perrella a Palazzo Moffa), si faccia da parte, tolga il disturbo andando a godersi il già vissuto, e le risorse economiche accumulate. I moderati, che nel Molise sono maggioranza, hanno diritto ad avere una rappresentanza che sappia risollevarne le sorti, ridare uno spirito di battaglia, la voglia di lottare per sconfiggere il sistema di dominio instaurato dal Centrosinistra, favorito appunto dall’assenza di un competitore all’altezza. Ci vogliono facce, voci, ed energie nuove che esprimano coerentemente la contemporaneità con un linguaggio adeguato, e una visione del futuro ricca di fermenti. In un contesto in cui il Centrodestra è praticamente devitalizzato, è delittuoso mantenere ai margini della go-
vernance Michele Scasserra, costretto sugli scanni della minoranza a Palazzo san Giorgio, e non di nuovo in evidenza quale irrinunciabile espressione generazionale, professionale e di qualità umane, politiche e amministrative nel cuore pulsante della riorganizzazione dei quadri e degli apparati di partito. Non va dimenticato che nella sua pur breve transizione sulla scenario politico molisano, ha accumulato un assessorato regionale, una candidatura al Parlamento e la proposizione a sindaco di Campobasso. Con sempre alle spalle, purtroppo, la precarietà organizzativa e la debolezza politica di una dirigenza stremata, demotivata, afflitta e … perseguitata. E’ tempo che questa dirigenza si faccia da parte, passi il testimone, aiuti il rinnovamento e lo consolidi. Diversamente sarà il definitivo declino della proposta alternativa nel Molise, e il definitivo trionfo della politica affaristica, aggressiva, speculativa del Centrosinistra dei gruppi economici e degli studi legali e professionali, giammai della giustizia sociale, della trasparenza, della solidarietà. Inoltre, basterebbe un briciolo d’intelligenza, di lungimiranza, di pragmatismo in coloro che detengono il destino del Centrodestra, per capire quanto valga e quanto possa valere, in prospettiva, il coinvolgimento, in termini strutturali e definitivi, di Massimo Romano, già consigliere regionale e oggi risorsa politica “in libertà”. Sarebbe sufficiente rendersi conto quanto sia stato incisivo, condizionante, puntuale, documentato e penetrante il suo intervento critico e analitico sulle vicende regionali sublimate dallo schifo delle centrali a biomasse nell’area del Matese; quanto sia brillante la sua dialettica; quanto sia ragguardevole la sua dotazione professionale nelle questioni di legalità per accelerare un processo di avvicinamento che porti il Centrodestra sugli stessi livelli intellettuali dell’attuale establishment regionale e a contrastarlo in termini vincenti. Non capirlo, o capirlo in ritardo da parte della Destra, equivarrebbe ad un errore storico irrimediabile a danno dei moderati, dei liberali e dei democratici non asserviti al potere e al prepotere della Sinistra. Ponti d’oro a Romano. Ma senza ulteriore indugio. Dardo
Il sindaco di Roccamandolfi contrario al progetto presentato da Fassino
"Non cancellate i piccoli Comuni" ROCCAMANDOLFI. Nelle ultime settimane, il presidente dell’Anci Piero Fassino ha espressamente dichiarato, su importanti quotidiani nazionali, che i comuni dovranno scendere dagli attuali circa ottomila(ad oggi 8.093) a non più di duemilacinquecento. Tali intendimenti sembrano trovare qualche conferma anche da rilevanti fonti governative. Se ciò dovesse accadere, in un sol colpo, verrebbero cancellati oltre cinquemila comuni, tanti anni di storia e di buona amministrazione del nostro Paese e rimarrebbero in vita solo i comuni da 15.000 abitanti in su. "Inoltre, una simile scelta – dichiara il sin-
daco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – andrebbe a penalizzare i comuni più virtuosi e meglio amministrati, quelli che in tanti anni hanno avuto sempre una sana gestione finanziaria e che, in seguito ad un associazionismo obbligatorio prima ed ad una fusione coatta dopo, contribuirebbero a pagare ingiustamente i debiti accumulati da quei comuni meno virtuosi con cui verrebbero accorpati. Per questi motivi è di fondamentale importanza sostenere, con convinzione, l’azione dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, che ha già messo in campo una serie di iniziative per scongiurare una tale sciagura istituzionale. Inol-
tre – continua il sindaco Lombardi – ancora una volta si propongono, nel segno della razionalizzazione e del presunto risparmio, riforme solamente di facciata che colpiscono i territori più deboli, lasciando inalterati i privilegi veri sui quali, come sempre, la classe politica sembra non voler veramente incidere. Se questa proposta dovesse passare – conclude il sindaco Giacomo Lombardi – il nostro Molise, considerate le dimensioni medie dei nostri piccoli centri, verrebbe spazzato via e cancellato nella sua istituzione sicuramente più sana e vicina ai cittadini rappresentata dai nostri meravigliosi 136 Municipi".
Biomasse di piccola taglia, ma no nel Matese Si moltiplicano le proteste contro la costruzione della centrale a biomasse nell’area di Campochiaro e il dibattito diventa sempre più incandescente. Più volte, noi dell’IdV Molise, abbiamo espresso la nostra linea in merito alla questione energia tenendo conto non solo degli impianti a biomasse ma anche di quelli fotovoltaici ed eolici. Va precisato, infatti, che, a livello di produzione energetica, il Molise registra un forte surplus che lo colloca molto al di sopra dell’obiettivo stabilito dall’Unione Europea riguardo all’ approvvigionamento derivante da fonti energetiche alternative. Questo è dovuto ad una situazione di vuoto normativo nell’ambito del quale l’attuale governo regionale è subentrato, di non facile gestione . La nostra regione si caratterizza, infatti, non solo per la presenza di tre centrali a biomasse situate a Montenero di Bisaccia (1MW), Termoli (14MW) e Pozzilli (11MW), ma anche per il funzionamento di una ventina di impianti idroelettrici e tre centrali a turbogas, senza contare gli impianti eolici e fotovoltaici. Il tutto è dovuto ad un modo approssimativo e frettoloso con cui, in passato, sono state rilasciate autorizzazioni per la realizzazione di impianti di piccola, media e grossa taglia, senza disporre, però, di un piano energetico capace di monitorare il fabbisogno energetico, la produzione di tutti gli impianti e la destinazione dell’eventuale surplus. In merito alla conseguente questione ambientale, va detto che in agosto la Regione ha avviato un piano di zonizzazione per verificare lo stato dell’aria, quantificando la presenza di agenti inquinanti. Un monitoraggio che occorrerebbe promuovere anche nell’area del Matese al fine di fornire elementi utili a informare e le popolazioni, dando ai cittadini risposte oggettive e scientifiche rispetto alle legittime preoccupazioni. Ciò posto, e chiarito che l’Italia dei Valori è a favore delle centrali di piccola taglia, ma crediamo sia necessario un distinguo per quanto attiene all’area matesina che essendo a forte vocazione agroalimentare, paesaggistica e con la vicinanza di un’oasi wwf, avrebbe diritto ad un’altra forma di sviluppo che tuteli, magari anche attraverso l’istituzione di un Parco del Matese, il territorio. Attendiamo ora il pronunciamento del Tar ma va da sé che un eventuale procedimento di revoca dovrà comunque tutelare la Regione Molise senza esporla a penali, nel rispetto della legalità e della tutela ambientale. Il Coordinamento Regionale IdV Molise
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Campobasso
Trasporto urbano intercomunale, sindaci pronti a ridisegnare il servizio Lo scorso 7 ottobre ha avuto luogo presso la Sala del Consiglio comunale la riunione dei Sindaci dell'area di cintura della Città di Campobasso per affrontare le tematiche sulla organizzazione di un sistema di trasporto urbano intercomunale e di un sistema turistico locale. Nel corso dell'incontro, relativamente al primo argomento, si è evidenziata la necessità e la disponibiltà di ridisegnare il servizio di trasporto pubblico al fine di permettere il massimo raccordo tra i comuni interessati in modo da garantire all'utenza maggiori servizi in termini di nuove e più frequenti tratte. Per quanto riguarda il sistema turistico locale si è ravvisata l'opportunità di costruire un sistema coordinato per la valorizzazione dei siti e dei percorsi dei territori interessati che permetta di attrarre maggiori flussi turistici anche con il coinvolgimento degli operatori economici di tutta l'area.
Droga, quattro giovani di Campobasso nei guai Nella tarda serata dell’altro ieri , militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Campobasso 4 giovani – tra i 19 e 21 anni - di quel centro in quanto trovati in possesso, ai fini di spaccio, di droga. Nella fattispecie, i 4 ragazzi, recatisi nel capoluogo campano per approvvigionarsi dello stupefacente, sulla via del ritorno, precisamente sulla SP 52 al bivio di
Campochiaro, sono stati intercettati e fermati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, i quali a seguito di perquisizione veicolare hanno rinvenuto, accuratamente occultate in un vano ricavato all’interno del cruscotto dell’auto, circa 20 dosi di sostanza stupefacente del tipo cobret - eroina. Successivamente, i militari dell’Arma hanno effettuato anche le perquisizioni domiciliari a carico dei denunciati, rinvenendo ulteriori 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Tutto lo stupefacente è stato posto sotto sequestro.
Inoltre il conducente dell’autovettura, è stato denunciato anche perché rifiutatosi di sottoporsi agli accertamenti sanitari per guida sotto l’effetto di sostanza stupefacente. Il servizio della scorsa sera, inserito in un più ampio piano volto alla prevenzione e repressione dei reati suddetti, è un ulteriore segnale, laddove ce ne fosse il bisogno, della sempre maggiore attenzione posta dal personale dell’Arma al contrasto dell’uso e dello spaccio degli stupefacenti, soprattutto in persone di giovane età.
Orchestra sinfonica e solisti del Perosi in concerto al Savoia Questa sera alle ore 20.30, presso il Teatro Savoia, avrà luogo IL CONCERTO dell’Orchestra Sinfonica e Solisti del Conservatorio “L.Perosi” di Campobasso. Sarà questa volta nella splendida cornice del Teatro Savoia che si realizzerà il prossimo Concerto dell’Orchestra Sinfonica e i Solisti del Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” organizzato nell’ambito della rassegna “Concerti d’Autunno”. A Dirigere l’Orchestra Sinfonica due studenti, Clara Galuppo e Daniele Terzano, che in occasione di questo evento conseguiranno il Diploma Accademico di primo livello in Direzione D’Orchestra. Sulle note di C. Debussy e F. Mendelsson, e di Ney Rosauro e L. Van Beethoven l’Orchestra Sinfonica accompagnerà i due solisti, Antonio Buda al clarinetto e Luca Martino alla marimba, che hanno vinto la selezione per la partecipazione a questo Concerto. A patrocinare l’evento la Croce Rossa Italiana che con l’occasione ha organizzato una raccolta fondi per le sfortunate popolazioni palestinesi. “La crisi umanitaria che di ora in ora si sta aggravando nella Striscia di Gaza rende assolutamente indispensabile un
supporto agli sforzi che la Mezzaluna Rossa Palestinese sta ormai da settimane affrontando”. (Dott. Giuseppe Alabastro) Presidente Comitato Provinciale C.R.I
Il programma del Concerto C. Debussy Première Rhapsodie per clarinetto e orchestra F.Mendelssohn Sinfonia n. 4 in La maggiore “Italiana” N. Rosauro Concerto n. 2 per marimba e orchestra Water Running in HighMountain Reflections and Dreams Walking on Clouds L. van Beethoven Sinfonia n.7 in La maggiore
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Campobasso
10 ottobre 2014
Oltre tre milioni di euro per la depurazione dei reflui urbani
Un piccolo sollievo per i sindaci, le imprese e i cittadini Potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. La Regione Molise, attingendo alla legge di stabilità 2014, ha raccolto risorse a sufficienza per un Piano d’interventi ad hoc. Pronto anche l’accordo di programma quadro con il ministero dell’Ambiente. Soldi resi disponibili per un’azione che mira a migliorare la tutela e la gestione della risorsa idrica in Italia. Il Molise, dicevamo, ha trovato il suo spazio sulla scorta della relazione predisposta dai Direttori dei dell’Area Quarta e dell’Area Seconda, comprensiva del Programma degli interventi, finalizzati, prioritariamente, a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, da inserire nel Piano Straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica di cui al comma 112 dell’articolo 1 della Legge n. 147/2013. Una giunta regionale che non ha prodotto niente di suo, nessuna iniziativa, nessuna proposta o progetto, anche questa volta ha dovuto far leva sulla solerzia dei direttori d’Area Cocozza e Pillarella per entrare nel vivo del programma nazionale per la tutela e la gestione della risorsa idrica. Nel caso specifico, della
Ancora una volta dobbiamo prendere atto che ciò che sta rimuovendo, seppure parzialmente, la stasi regionale, sono i programmi e le iniziative dell’assessorato ai lavori pubblici
depurazione dei reflui urbani, che sono materia e materiale fortemente inquinanti. La parte del leone la fanno i comuni di Carpinone e di Pesche in provincia d’Isernia, interessati alla realizzazione e al potenziamento e all’ottimizzazione del sistema di raccolta e incanalamento delle acque luride e alla ristrutturazione e alla maggiore efficienza dell’impianto di depurazione consortile. Tutto per un importo di un
milione e mezzo di euro. Seguono, con stanziamenti decisamente più modesti, i comuni di: Petacciato, San Martino in Pensilis, San Giacomo degli Schiavoni, Acquaviva Collecroci, Tavenna, Palata, Montemitro, Campodipietra, Matrice, Castel del Giudice, Lupara, San Giovanni in Galdo, Venafro, Gildone, Gambatesa, Longano, Castelmauro e Pozzilli. Interventi che in totale sommano 3.021.800,12 euro.
Una goccia nel mare delle necessità di lavoro, ma pur sempre un’occasione, soprattutto per le piccole e medie imprese locali a non starsene con le mani in mano. Diamo queste notizie proprio con l’anelito di contribuire a sollevare il morale di tanta gente: dai sindaci, alle prese coi tagli dei finanziamenti, alle imprese e alle popolazioni interessate ad aver un sistema di depurazione efficiente. Va detto che il programma degli interventi è coerente con il Piano di Ambito approvato con deliberazione dall'Assemblea dei Sindaci dell'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale del Molise per il Servizio Idrico Integrato
e con il Piano di Tutela delle Acque della Regione Molise, adottato il 16 giugno 2009. Inoltre tiene conto della recente programmazione nel settore idrico-fognario-depurativo, approvata dalla Giunta regionale con deliberazione del 22 luglio 2014, e concorre alla realizzazione della strategia per la politica regionale di sviluppo 20072013 in materia di Obiettivi di Servizio, in particolare dell’Obiettivo “Idrico integrato”. Per oggettività di giudizio, ancora una volta dobbiamo prendere atto che ciò che sta rimuovendo, seppure parzialmente, la stasi regionale, sono i programmi e le iniziative dell’assessorato ai lavori pubblici.
vuole distinguersi e che ricerca prodotti ad alto profilo qualitativo. Oggi così, sarà proprio l’azienda Mixage ad essere partner della Diesel nell'organizzazione dell'evento, confermandosi come riferimento per la qualità della moda in Campobasso, forte di quella filosofia commerciale ispirata da stile e passione per la
moda. Oggi, acquista un jeans, o portane uno acquistato da poco nel negozio Mixage e scegli come personalizzarlo con lettere in cuoio o gioielli che più si avvicinano al tuo stile. Così oggi, dalle 16.30 alle 20.30 presso Mixage in Viale Elena Campobasso ti aspetta il pomeriggio di outfit con Diesel.
Esclusivo evento oggi presso la boutique Mixage
Il brand Diesel ha scelto Campobasso per il suo life style CAMPOBASSO. Il brand Diesel a Campobasso trasforma la città nell’ evento dell’anno. Nel pomeriggio di oggi a partire dalle 16.30 nella boutique Mixage lo staff tecnico dell’esclusivo Denim ti aspetta e apre le porte del fashion week-end.Tendenza, moda, ricerca ed uno spiccato senso del gusto rispecchiano la filosofia dell’azienda Mixage che sa regalare charme e professionalità a tutti i suoi clienti. Un successo costruito sull’intuito e lo spirito imprenditoriale di una famiglia, guidato dalla sensibilità e dall’amore per la ricerca stilistica, cercando di intuire i cambiamenti ed anticiparne gli effetti. Espressione di uno stile che
non abbraccia solo il vestire, ma si apre alla sfera del sentire. Linguaggio di un modo di essere autentico ed esclusivo. Questo contraddistingue l’Azienda Mixage presente in Campobasso con tre punti vendita. Non è un caso, allora, che un brand così importante come Diesel abbia scelto proprio Mixage in Campobasso per l'evento dell'anno, primo nel Sud Italia, per presentare una delle realtà imprenditoriali più forti, sane e concorrenziali del panorama fashion mondiale. Esperti della lavorazione del denim saranno a disposizione di chi vuole personalizzare il proprio jeans. Salpe in cuoio e gioielli trasformeranno il tuo capo di
abbigliamento in un pezzo unico e originale creando, come sempre, quel life style che solo Diesel sa offrire alla sua clientela più affezionata. Questa sera, dalle 16.30 alle 20.30 sarà l’occasione giusta. Nel pre dinner con cocktail e dell’ottima musica live non solo potrai personalizzare il tuo jeans, ma potrai essere la protagonista o il protagonista con autoscatti e immortalare il work in progress. Il tutto sarà postato sui social network e magari potrai vedere il tuo jeans o il tuo total look sulla pagina facebook Mixage. Mixage sa cogliere i segnali del mercato in continua evoluzione al fine di soddisfare le esigenze di una clientela che
La Bottega delle Idee Soc. Coop. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei soci fondatori di condividere le competenze e capacità professionali per rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La Mission: “Diteci il vostro problema: Noi vi daremo la soluzione” La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incontrano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il successo personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collettivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici e privati che hanno la necessità di dialogare con un partner veloce, versatile ed affidabile. La natura della struttura è pensata e programmata per rispondere a molteplici tipi di richieste in tempi rapidi e costi contenuti. Servizi Offerti - Servizi di pulizia civili ed industriali presso strutture private e pubbliche - Servizi di piccola manodopera presso strutture private e pubbliche - Servizi di manutenzione aree verdi - Servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera (anziani e persone con disabilità) - Servizi di consulenza amministrativa e legale E tanto altro… “La Bottega delle Idee Soc. Coop.” - Via Campania n° 31 86100 Campobasso Per informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 - 12.00 Oppure contattare Tel. 0874/61099 o mail: labottegadelleideecoop@gmail.com
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Isernia
10 ottobre 2014
“Violenza anziani, verificare le strutture” Dopo i fatti di Montaquila, interrogazione dell'onorevole Venittelli al ministero della Salute MONTAQUILA. Dopo l'operazione dei Carabinieri dei NAS di Campobasso, Napoli, Bari, Salerno e Foggia con i colleghi dell'Arma territoriale, nelle province di Isernia e Campobasso, hanno eseguito 13 arresti domiciliari a carico del primo cittadino titolare un medico titolare della Residenza Sociale Assistenziale per anziani e malati psichiatrici e di infermieri e operatori socio-sanitari per maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci, un'interrogazione è stata presentata dall'onorevole Venittelli. "L’operazione è scattata dopo un’approfondita indagine e giorni di riprese effettuate con telecamere nascoste nella struttura, con le quali sono state registrate immagini di pazienti legati ai letti o trascinati per terra o, ancora, abbandonati nella sporcizia, spesso umiliati e trascinati con la forza contro la loro volontà, co-
stretti a dormire direttamente sui materassi oppure sopra sacchi neri di nylon usati a mo’ di protezione per le incontinenze. Vestiti gettati a terra, lenzuola sporche e piene di feci, scarsa igiene e comportamenti autoritari da parte del personale impiegato per fornire ausilio alle persone ospiti e bisognose di aiuto. Dalle prime dichiarazioni del procuratore capo di Isernia, inoltre, si apprende che nella struttura non veniva rispettato il minimo riguardo per la dignità dei pazienti e, ad esempio, era prassi ordinaria la più totale promiscuità tra maschi e femmine che venivano lavati nello stesso bagno e asciugati con le lenzuola sporche. Le indagini delle forze dell’ordine sulla struttura, in cui sono stati ospitati dai 150 ai 180 pazienti per una retta mensile di 1.200 euro, sono partite a seguito della segnalazione dei familiari di un paziente che presentava insoliti segni di
A Isernia tasse e imposte Come cittadino e contribuente non posso che condividere l’ azione informativa che i gruppi di opposizione hanno fatto nei confronti della cittadinanza ( del resto il testo unico enti locali D.lgs.n.267/2000 assegna loro le prerogative di controllo e di sindacato). E’ normale che ogni aumento di imposte e tasse non fa piacere a nessuno e soprattutto ai contribuenti meno abbienti. Sulle motivazioni e sulla necessità di questi aumenti sarà, credo, il Sindaco e gli stessi gruppi di maggioranza a dare una opportuna spiegazione e giustificazione. Ciò posto , devo però far notare che mentre questa amministrazione di centro sinistra ( se così possiamo definirla) è rimasta, nell’ applicazione delle tariffe,nei limiti imposti dalla legge, l’ amministrazione di centro destra ( se così di poteva definire) ha addirittura continuato ad applicare l’ addizionale ex ECA non più dovuta in quanto la legge istitutiva , la n.614 del 25/04/1938, di conversione del R.D.L. 2145 datato 30 novembre 1937,è stata abrogata con la legge di semplificazione normativa n. 9 del 18 febbraio 2009 (Allegato 1 – voce 21996), con decorrenza 16/12/2009! Quindi, in virtù di questo disposto normativo,tale addizionale non andava più applicata sulla TARSU dal 2010!. Gli attuali gruppi di opposizione, alle mie segnalazioni pubbliche, non si sono strappati le vesti per verificare e contestare una imposizione fiscale non più dovuta dai contribuenti TARSU ( unica, isolata eccezione è venuta dal Consigliere Eugenio Kniahynichi). Albino Iacovone – cittadino/contribuente
Agnone inizia ad organizzarsi per la ‘Ndocciata AGNONE. Nei giorni scorsi è stata indetta una riunione dall’amministrazione comunale di Agnone e dai gruppi degli ‘ndocciatori, per discutere sulla partecipazione agnonese all’Expo 2015 di Milano e iniziare a mettere le basi sulla classica manifestazione altomolisana dell’8 dicembre, capace di attirare come ogni anno centinaia di visitatori e curiosi da tutta Italia. La ‘ndocciata di quest’anno sarà ancora più interessante visto che sarà legata alla canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II, al quale gli agnonesi sono rimasti legati dopo la visita del pontefice nel 1995. La certezza per ora, è che il week end che precederà la sfilata sarà ricco di iniziative, molte di più di quanto succedeva gli anni precedenti. Per quanto riguarda la questione economica, si è detto che lo scorso anno sono stati accumulati debiti perchè l’associazione organizzatrice non ha ricevuto finanziamenti regionali e il tutto è stato pagato tramite somme donate da privati e rimanenze della Pro Loco. Quest’anno invece, si ha una solida base economica dalla quale partire grazie alla partecipazione ad un bando regionale che prevede un supporto finanziario alle amministrazioni e associazioni locali per l’organizzazione di eventi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre
traumi sul corpo. Tale ultimo e gravissimo episodio di maltrattamenti nei confronti di persone anziane e disabili riporta alla memoria gli analoghi fatti che si registrarono nel giugno scorso negli "Istituti Polesiani" di Ficarolo, un piccolo comune di Rovigo, o a quanto avvenne nel dicembre 2013 nella casa di riposo di Castel Volturno, in provincia di Caserta. La preoccupante recrudescenza di episodi di tale gravità, se, da una parte, potrebbe rappresentare il segnale di un’accresciuta sensibilità e attenzione degli inquirenti e dell’opinione pubblica sul tema del rispetto dei diritti dei malati, dall’altra, apre seri interrogativi sulla qualità dell’assistenza sanitaria in tali particolari strutture e sulla capacità del sistema sanitario e socio-sanitario nazionale di prevenire comportamenti e condizioni inaccettabili per il rispetto della dignità dei pazienti. Quali siano gli
elementi a disposizione del Ministero interrogato relativamente alle condizioni di assistenza e cura dei ricoverati presso la Residenza Sociale Assistenziale per anziani e malati psichiatrici, Villa Flora di Montaquila e quali urgenti iniziative intenda assumere, d’intesa con le regioni, per garantire una attenta e puntuale verifica preventiva
circa le reali condizioni in cui è assicurata l’assistenza e la cura delle persone anziane e con disabilità presso le strutture sanitarie e di ricovero dedicate a tali particolari categorie di pazienti, in coerenza con l’obiettivo dell’umanizzazione delle cure, di cui all’articolo 4, del nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016".
La città di Isernia attende ancora una strada da dedicare a Louise Braille, ma i ciechi non intendono piu’ aspettare La città di Isernia è lontana dai canoni minimi di accessibilità e fruibilità urbana, sebbene l’accessibilità non sia un tema di innovazione e avanguardia di cui si possa parlare con disinvoltura soltanto nella più moderna Shenzhen, in Cina o a Kioto, in Giappone. Più volte se ne parla anche in Molise, nella provincia pentra, e spesso si son fatti promotori di tale grave problematicità cittadina gli stessi ciechi, persone in situazione di disabilità, che vivono quotidianamente il disagio delle strade inattraversabili, piuttosto che dei marciapiedi tappezzati da lampioni e buche “assassine”. Esempi di in-accessibilità e pericolo pubblico e per la propria incolumità si trovano ad ogni angolo della strada, ad ogni centimetro di marciapiede impegnato da pali posizionati esattamente al centro di un camminamento pedonale già di per sé molto stretto e tortuoso, aiuole (al centro delle quali si trovano spesso piante per nulla curate e curve), bidoni dell’immondizia, motorini, musi di macchine e quant’altro. Isernia è davvero il top dell’in-accessibilità e della non-fruibilità.Anche il cieco più abile, dotato cioè di bastone e di tecniche di mobilità ed orientamento, non è nelle condizioni di affrontare una giungla siffatta. A pari situazione si trovano tutti quei cittadini (sicuramente più abili del cieco assoluto) ma, perché anziani, mamme con passeggino, e/o semplicemente cittadini temporaneamente inabili a causa di una qualche frattura, rischiano quotidianamente la propria incolumità e salute. Una dimostrazione pubblica di cosa significhi la non-accessibilità e la non-fruibilità di una città da parte di tutti i cittadini (senza alcuna distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B) dimostrazione che sicuramente i molisani ricorderanno, è stata realizzata durante la manifestazione degli Open Day 2013 dell'UICI Molise tenutasi nell'autunno dello scorso anno (dal 21 al 26 ottobre); manifestazione che, con la consueta passione che lo contraddistingue, il Presidente regionale dell’Unione Marco Condidorio ha voluto intitolare“L'intima umanità tra abilità, emozioni e intelligenza nella persona disabile: Il bisogno accomuna gli uomini, non li rende diversi tra loro”. Ebbene, in tale occasione ricorderete che durante la cerimonia conclusiva il Vice Presidente della Giunta della Regione Molise Michele Petraroia, il Presidente provinciale
Luigi Mazzuto e l'Assessore provinciale Filomena Calenda sono stati invitati a provare di persona la condizione di non – autonomia e il grave rischio di incolumità a cui va incontro la persona non vedente e a percorrere un tratto di strada cittadina bendati e muniti di solo bastone bianco. L’iniziativa avrebbe dovuto sensibilizzare gli animi del sindaco Brasiello e dei Consiglieri di maggioranza e minoranza. L’Unione si aspettava, infatti, che il Comune di Isernia provvedesse a far proprio il tema dell’accessibilità e che lo discutesse, magari, in una qualche riunione consigliare. La deambulazione di un qualunque cittadino, in particolar modo di un cittadino in situazione di disabilità sensoriale, è tema sociale quanto urbano, che riguarda non solo nello specifico la persona in situazione di disabilità, ma tutti i cittadini. Occasione persa, per il momento, dal Sindaco e dall’intera Giunta; tant’è vero che lo stesso presidente regionale dell’UICI Molise Marco Condidorio, assieme ai presidenti di Isernia e Campobasso, ha presentato a Brasiello la richiesta di voler dedicare una via all’inventore del codice di letto-scrittura braille, come segnale di interesse e solidarietà del primo cittadino verso le persone cieche e/o ipovedenti gravi, che sicuramente avrebbero apprezzato il gesto.Tale gesto avrebbe avuto una ricaduta sociale, una sorta di riverbero positivo, etico ed umano, senza dover attingere necessariamente a fondi pubblici (come per molte delle cose che riguardano il sociale c’è bisogno di coesione tra le istituzioni, i rappresentanti politici all’interno di un medesimo organo istituzionale, tanta volontà politica). Inutile, ribadire che nulla è stato fatto a tal proposito e che il silenzio del loro muro di gomma è diventato pressoché assordante.A un anno dalla manifestazione dell’ottobre 2013, l’UICI Molise tutta si trova dinnanzi ad un silenzio davvero inquietante. Tra poco più di due settimane, comunque, non mancheremo di tornare alla carica, domenica si vota il presidente della Provincia e, forse, avremo di fronte una nuova struttura istituzionale, con lo stesso nome, sì, “Provincia” ma, auspichiamo, profondamente cambiata al suo interno. E allora, presenteremo le istanze ormai divenute improcrastinabili, urgenti, che coinvolgono da dentro, da vicino, il cittadino in situazione di cecità assoluta e/o addirittura di plurihandicap. L'Uici Molise
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Termoli
10 ottobre 2014
Più efficienza e meno costi TERMOLI. Risparmiare e ottenere risultati medici migliori non è l’uovo di Colombo. La possibilità di coniugare questi due obiettivi in apparenza quasi antitetici dimostra come nella pubblica amministrazione ci siano ancora molti passi da compiere, ma per fortuna ci sono lodevoli eccezioni. Un investimento di soli 115mila euro, sì perché di fronte al mare magnum della spesa sanitaria è davvero poca cosa, con cui aiutare a regime centinaia e centinaia di utenti ad avere prestazioni chirurgiche meno invasive e con la prospettiva di recuperarne il corso già in un quadrimestre di piena attività. Vera e propria rivoluzione copernicana nel reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale San Timoteo di Termoli. A distanza di pochi giorno dall’ennesimo successo maturato con l’iniziativa ‘Nonno ascoltami’, il primario Giovanni Serafini, forte di un reparto che bando ai rischi di ridimensionamento riesce a produrre qualità e una mobilità attiva del 20% nel computo degli assistiti, è riuscito a convincere l’ex vertice dell’Asrem all’acquisto di un laser ad anidride carbonica di matrice israeliana, con l’innesto di fibra ottica, che lo rendono lo strumento tecnologicamente più alto ed efficace del sistema sanitario nazio-
Al San Timoteo, la nuova via della sanità tracciata dal laser ad anidride carbonica
Rio Vivo, dissesto idraulico
nale, superiore perfino a luoghi di culto per la scienza medica con applicazione ospedaliera, come la Cattolica a Roma e Brescia. Due poli in cui Serafini e la sua equipe hanno effettuato training per poter poi utilizzare al meglio la strumentazione adottata da due settimane in viale San Francesco. Amplissima la casistica presentata ieri mattina in conferenza stampa, dai tumori delle cavità nasali e orali ad altri interventi che prima richiedevano giorni di degenza e taglio e incisioni di tessuti e vasi con san-
Eco innovazione del mondo rurale, convegno del Gal Innova Plus di Larino alla Fiera di Ottobre Nell’ambito della 272esima edizione della Fiera di Ottobre in corso a Larino, il GAL Innova Plus di Larino e il GAL Molise vero il 2000 di Campobasso hanno organizzato per domani, 10 ottobre alle ore 16, un workshop sulle innovazioni nel mondo agricolo. Si parlerà di del “Repertorio delle innovazioni”, realizzato nell’ambito del progetto di cooperazione Leader “Territori che fanno la cosa giusta” Carmine Nardone – Presidente di FUTURIDEA. La selezione delle innovazioni auspicabili che viene presentata eG risultato da una parte, dall'analisi produttiva e sociale dei territori interessati, attraverso l'ascolto di testimoni privilegiati operanti nelle comunitaG locali; dall'altra da una selezione delle innovazioni e nuove tecnologie piuG rispondenti alle esigenze e specificitaG territoriali. Tutta l'attivitaG di studio delle innovazioni piuG utili sono state condotte avendo come riferimento un modello di sostenibilitaG globale e in grado di rendere com-
Rinaldi esorta il Consorzio di Bonifica a pulire i canali
patibili a livello locale piuG competitivitaG e piuG sostenibilitaG noncheH al conseguimento di una maggiore consapevolezza da parte delle realtaG produttive ed illustrare qualitativamente le innovazioni proposte da Futuridea al fine di fornire agli operatori soprattutto soluzioni economicamente convenienti. Al convegno saranno presenti Eldo Fierro, Presidente del GAL Molise Verso il 2000 Gianfranco Cammilleri, Presidente del Gal Innova Plus, Vincenzo Notarangelo, Sindaco di Larino, Carmine Nardone, Presidente di FUTURIDEA, Antonio Di Lallo, Gal Molise Verso il 2000 Raffaella Piazzardi, Gal Fondazione OltrepoG Pavese Daniela Pili, Gal Ogliastra Franco Rizzo, Gal Sila Greca Basso Jonio Cosentino Giovanna Lepore, Gal Innova Plus, Anna Vagnozzi INEA, Rete Rurale Nazionale, mentre la conclusione dei lavori sarà affidata all’assessore regionale all’agricoltura, Vittorino Facciolla. Il workshop si terrà nella sala conferenze all’interno dell’area fiera.
guinamento. Ora, grazie a questa metodica, in anestesia totale o parziale, a seconda dei casi, con soli dieci operazioni si è già recuperato in termini di mancato utilizzo di posti letto un decimo dell’intero costo. La fibra ottica va cambiata ogni 50 prestazioni e il suo costo si aggira sui trenta euro a intervento, mentre il Co2 non viene mai a mancare, insomma un verso salto nel futuro che coniuga spending review e alta sanità, come rimarcato anche dal direttore sanitario Filippo Vitale
TERMOLI. L’ondata di maltempo che ha caratterizzato lo scorso fine settimana ha riproposto gli atavici problemi di dissesto idraulico del territorio, in particolar modo a Rio Vivo-Marinelle. Dopo le vibranti proteste dei residenti, il consigliere comunale di opposizione Francesco Rinaldi (capogruppo dell’Alleanza per Termoli) ha preso carta e penna (metaforicamente) e ha scritto al presidente del consorzio di Bonifica Giorgio Manes, centrando il suo interesse sui lavori da eseguirsi presso canali irrigui in va rio Vivo e in Via Rio della Marzaiola. “Gentile Presidente, con la presente per chiedere notizie e sollecitare il vostro ente a pulire urgentemente i fossi e i canali irrigui in oggetto prima dell’arrivo della stagione invernale, per evitare possibili nuovi allagamenti, emergenza che si è verificata appena qualche giorno fa, dopo solo un’ora di pioggia battente. Si ricorda che il piano di sistemazione idrogeologica redatto nell’anno 2004, elaborato dopo il disastroso evento del 2003 dell’area Marinelle e Pantano Basso si concludeva con l’indicazione di tre ipotesi risolutive che, nella sostanza, riguardavano prevalentemente i canali di bonifica, con possibile loro tombamento e realizzazione di nuovi con eliminazione di alcuni di essi e delocalizzazione dell’attuale idrovora. La spesa quantificata in 11 milioni e mezzo di euro non risulta ancora finanziata”.
Cooperazione, buoni risultati Siglato l’accordo tra l’Amies e la Confindustria albanese TERMOLI. Dopo il lusinghiero successo del meeting sulle “Opportunità di Business in Albania” organizzato nel giugno scorso a Termoli, una delegazione del Consiglio Direttivo dell’Amies guidata dalla Presidente Maria Grazia D’Adante si è recata in visita istituzionale a Tirana per consolidare i rapporti di collaborazione con l’organizzazione della Confindustria Albanese (Kish) e promuovere lo sviluppo commerciale ed imprenditoriale tra gli associati interessati a sviluppare processi di internazionalizzazione dei propri prodotti o servizi. A tal fine il Presidente Kish Hajredin Fratari e la Presidente Amies D’Adante hanno sottoscritto un Accordo di Cooperazione. Tale Accordo nasce dalla convinzione che le Piccole e Medie Imprese (Pmi) rivestono un ruolo fondamentale nel tessuto economico e sociale italiano e costituiscono un elemento strategico
nel processo di sviluppo, crescita e di apertura del mercato albanese. L’obiettivo è di sostenere lo sviluppo economico reciproco attraverso progetti congiunti che consentano un più elevato livello di integrazione, di investimenti ed un’accelerazione della crescita del settore produttivo albanese grazie alla partecipazione attiva delle Pmi italiane. L’Accordo di Cooperazione intende quindi incoraggiare lo sviluppo armonico ed equilibrato delle Pmi italiane attraverso una cooperazione stabile, duratura, transfrontaliera, transnazionale con le Pmi albanesi. Questo grazie ad iniziative imprenditoriali, servizi di assistenza, scambi informativi e tecnici, partecipazioni a progetti di sviluppo del territorio sostenuti dall’Ue o da altri organismi e istituzioni nazionali o internazionali che verranno sostenuti da Kish e Amies. Già in questa occasione la delegazione Amies
Rino Bucci all’Unione dei Comuni Basso Biferno GUGLIONESI. Un concreto rilancio dell’azione dell’Unione dei Comuni Basso Biferno, l’attivazione di maggiori servizi associati e riunioni dei comitati dei sindaci più frequenti e slegati dalla seduta di giunta. Sono questi alcuni obiettivi che s’intenderanno cogliere col nuovo mandato dell’ente che raggruppa undici realtà del Basso Molise. Ieri sera, nella sala consiliare del comune di Guglionesi, l’assise guidata da Antonio Saburro ha eletto Rino Bucci come nuovo presidente, con un formale passaggio di consegne col sindaco di Montecilfone Franco Pallotta
ha accompagnato un’impresa associata alla stipula di un contratto commerciale per la fornitura di sistemi di riscaldamento e bruciatori per forni industriali e altre due società alla sottoscrizione di accordi di collaborazione nel campo delle certificazioni di qualità e ambientali. In occasione della visita a Tirana la delegazione ha poi incontrato anche la direzione generale della Aida – Agenzia per lo Sviluppo degli Investimenti in Albania con cui ha avuto modo di approfondire alcuni aspetti procedurali, finanziari e incentivanti per lo sviluppo di attività imprenditoriali in terra albanese.“Uno degli obiettivi della nostra Associazione – afferma la Presidente Amies D’Adante – è quello di fare rete e collaborare a supporto dei processi di internazionalizzazione delle imprese, puntando a sviluppare azioni per l’individuazione di settori e progetti che possano essere di interesse reciproco e che possano eventualmente essere tali da migliorare la cooperazione economica, commerciale e imprenditoriale tra le imprese italiane ed albanesi. Grazie alla stipula dell’Accordo di Cooperazione – conclude la Presidente - sarà di maggiore facilità organizzare missioni commerciali di imprenditori, fiere, esposizioni, seminari, corsi di formazione o altre attività promozionali o informative, nonché cogliere le opportunità per progetti di interesse reciproco, possibilmente utilizzando finanziamenti comunitari e internazionali”.
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Termoli
10 ottobre 2014
Accesso alle spiagge, si muove il Comune Da anni si parla della revisione e riqualificazione dei punti di ingresso alle aree libere TERMOLI. “Assicurare accessi adeguati alle spiagge libere”: è questo il motivo che ha mosso i membri della quarta commissione “Lavori pubblici” del comune di Termoli, presieduta da Mario Orlando, a recarsi presso il lungomare nord e il sud in due diverse sessioni di lavoro, l’ultima delle quali questa mattina, per effettuare un vasto sopralluogo. Scopo, appunto, quello di vigilare e prendere atto dello stato cui versano gli accessi agli arenili liberi e così, Silvio Mario Orlando, presidente della IV Commissione evidenzia: “La richiesta principale è anzitutto controllare che siano liberi e fruibili, perchè sarebbe
Via Manzoni, strada comunale Dopo tante insistenze la giunta ha dato il parere positivo TERMOLI. Non si interrompe la continuità di atti amministrativi significativi tra giunte di diverso colore politico a Termoli. I residenti di via Manzoni, strada centrale del quartiere Colle della Torre, vedranno la formalizzazione della strada di Prg, con l’acquisizione al patrimonio comunale dopo decenni. Un percorso avviato con l’amministrazione Di Brino e ora portato a compimento dal sindaco Sbrocca e dalla sua squadra di governo. Si parte dalla delibera n. 490 del 10.12.2013, che ha approvato il progetto definitivo per l’importo complessivo di 750 mila euro. Dopo i vari passaggi amministrativi, l’esecutivo ha autorizzato il dirigente del Settore Lavori pubblici a porre in essere tutti gli atti necessari al trasferimento del tratto di strada di Bonifica interessato, ancora in carico al Consorzio di via Cairoli
inammissibile il contrario”. Un’azione chiara che punta dritto ad ottenere risultati e non si affievolirà nell’immediato termine dei sopralluoghi ma punterà ad individuare anche gli interventi necessari per elidere ogni azione illecita svolta negli anni passati. “Qualora necessario, dopo aver contattato i diretti interessati, provvederemo a segnalare alle autorità preposte eventuali irregolarità. Adesso quindi ci limiteremo a qualche verifica poi ci rivolgeremo alla Procura”. Si lavorerà d’anticipo, quindi, con l’obiettivo di non trovarsi in alcun modo indietro con i lavori in vista della stagione estiva e turistica del prossimo anno
Sabbero dovuti giungere da tempo i 76 tra centrafricani, eritrei e siriani
Arrivati i profughi all’hotel Modena TERMOLI. Cinque giorni dopo primo arrivo di profughi e rifugiati sulla costa termolese. Il programma sui centri di accoglienza approda dunque ufficialmente anche nella località turistica di maggior richiamo del Molise, annettendo, come è ormai noto, uno
degli alberghi storici del litorale nord, l’ex Modena. Saltate le date indicate dalla Prefettura del 3 e 5 ottobre, si è atteso la metà della settimana successiva per poter accogliere i primi 76 esuli che sono stati sistemati, dopo le visite mediche di rito (per scongiurare even-
tuali malattie infettive) hanno trovato alloggio in big room da 28 letti. La struttura ricettiva ha cambiato pelle e dentro vi lavorano anche giovani termolesi. Mobilitata la protezione civile, con in prima linea il Cvp di Campomarino e due pantere della polizia.
Matricole in festa alla sede Unimol TERMOLI. Grande successo per l’Open Day “Giornata dell’accoglienza delle matricole e degli aspiranti studenti “ presso la sede universitaria di Termoli. L’evento si è svolto martedì 7 ottobre e ha riscosso un notevole interesse ed entusiasmo da parte dei ragazzi che hanno avuto modo di apprendere, anche se per grandi linee, le dinamiche della vita universitaria. Il collegamento con la Web Tv dell’Aula Magna dell’Ateneo di Campobasso, ha consentito ai ragazzi di ascoltare i saluti e gli interventi del Rettore Gianmaria Palmieri e dei docenti dei vari corsi di studio dell’Università del Molise. Il professore Rossano Pazzagli, docente di Storia Moderna presso il polo termolese e delegato del Rettore per l’Orientamento, ha così accolto i nuovi iscritti: “Ragazzi sentitevi protagonisti e non semplicemente utenti. L’Università è vostra e nostra. Consideriamoci una comunità e sappiate che l’Università è formazione, esperienza, crescita culturale, incontri e allargamento degli orizzonti. Ricordate che tre sono le missioni dell’Università: formazione, ricerca e contributo allo sviluppo del Paese.” La professoressa Monica Meini, presidente del corso di laurea in
Scienze Turistiche e docente di Geografia presso la sede termolese, è così intervenuta nell’illustrazione del corso di laurea: “La formazione e le conoscenze acquisite con il Corso di Laurea in Scienze Turistiche, consentiranno agli studenti di operare l’analisi del mercato, la lettura del territorio e l’organizzazione dei sistemi turistici, con particolare attenzione per i patrimoni culturali e ambientali. La frase “Con il Turismo puoi ridisegnare il mondo. Parti dal tuo Territorio” è lo slogan che meglio rappresenta le grandi potenzialità per l’occupazione sia nel settore pubblico che nel privato per quanto attiene al corso di laurea in Scienze Turistiche e della magistrale in Turismo e Beni Culturali. Lo slogan si riferisce in particolare alle potenzialità ancora inespresse del territorio molisano”. Per gli aspiranti studenti, si ricorda che il 15 ottobre scadranno le iscrizioni ai vari corsi di laurea. Presso il polo universitario di Termoli sono attivati (da anni) il corso di laurea triennale in Scienze Turistiche e il corso Magistrale in Turismo e Beni culturali. Per i corsi sul Turismo del polo termolese è stata riconfermata la certificazione internazionale TedQual, rilasciata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Wto: World Turism Organization).
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Opinioni
10 ottobre 2014
A Macchia d’Isernia per riscoprire la bellezza dei luoghi e il mondo del vino In prima linea l'amministrazione guidata da Mario Stasi e l'Onav Molise In un Paese come l’Italia, il territorio e la bellezza sono le vere armi per uscire dalla crisi”: una frase che, si può dire ormai, è divenuta quasi una “massima”. Che sentiamo dire da anni da più parti - ma, ricorda Sergio Rizzo, firma del Corriere della Sera, non dimentichiamolo, “fin dai tempi del Gran Tour vino, cibo e paesaggio sono state le guide più preziose di un percorso che negli ultimi decenni si è smarrito nelle campagne aggredite dai capannoni, nei borghi medievali assediati da oscenità edilizie ...” - e che forse solo ora viene ripetuta davvero con convinzione, sarà perché il resto in Italia non va poi così bene, sarà perché finalmente si inizia a comprenderla veramente, anche in vista, diciamolo, di un’Expo che si avvicina, e che dei territori e della bellezza italiani - e della nostra enogastronomia qualità - sarà la vetrina d’eccezione, l’occasione più importante, per mostrare al mondo le “grandi bellezze” del “Bel paese”. E' il caso della 41esima edizione della Mostra dei vini a Macchia d'Isernia fortemente voluta dal sindaco, Mario Stasi e accompagnata quest'anno dagli assaggiatori dell'Onav Molise che hanno
accompagnato i presenti alla conoscenza dei vini molisani attraverso un percorso degustativo. "C'eravamo per parlare delle nostre eccellenze, del Molise,dei tanti Viticoltori che ogni giorno, si dedicano alle loro vigne alle loro cantine, perchè credono nel Molise, credono nell'identità di questa regione, quale opportunità di crescita, non solo per loro, ma per i Nostri Figli", è stato il commento della delegata dell'Onav Molise, Carla Iorio. "Grazie, ancora, alle cantine che rispondono sempre con attenzione alle nostre iniziative Angelo D'Uva, Claudio Cipressi - Vignaiolo, Vincenzo
Domenica 12 ottobre, in occasione di F@Mu 2014 | Il Filo di Arianna, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese musei, fondazioni ed esposizioni temporanee si apriranno alle famiglie con attività didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate per l'occasione; la Soprintendenza per i beni Archeologici del Molise, in collaborazione con Gaia Business System s.r.l. e l’Associazione Culturale Me.MO Cantieri culturali, propone eventi e iniziative in tre dei propri siti: AREA ARCHEOLOGICA SAEPINUM – AL-
Cianfagna, Catabbo Vini,Luciano Cirucci, Tommaso Giagnacovo, Maria Antonietta De Lisio, Cantina San Zenone, Cantina Salvatore, Borgo di Colloredo, L'Arco Antico, Campi Valerio". Ne consegue che dobbiamo difenderli entrambi, il territorio e la bellezza. E’ l’obbiettivo di queste manifestazioni che cercano di riannodare i fili di quel “percorso smarrito” attraverso cui è possibile ripercorrere la storia italiana degli ultimi anni per focalizzare l’attenzione sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e la debolezza della poli-
tica, di quello che, malgrado tutto e la fase di declino che sta vivendo, è un “Buon paese”. Un tratto essenziale dell’identità italiana è costituito dalla presenza diffusa di un patrimonio culturale, prodotto del passato, solo in piccola parte conservato nei musei e che è possibile incontrare, talvolta senza esserne consapevoli, lungo le strade, nelle città e nelle campagne, in una parola: sul territorio. Un territorio che può essere considerato come una risorsa e un patrimonio, che può divenire marchio e strumento di comunicazione, e che insieme alla bellezza come risorsa turistica oltre che fat-
tore di identità nazionale, fanno dell’Italia il Bel Paese. Quando il modello industriale post bellico, culminato nel boom economico degli anni ’60 - nel ’69 usciva il libro “Vino al vino” di Mario Soldati, fotografia di un Paese che non c’è più, in cui il vino era la “guida” per cogliere le differenze da un luogo all’altro - è entrato in crisi, l’Italia “ha dovuto reinterrogarsi sul valore della terra; un cambiamento di rotta confermato, ad esempio, dal successo dei vini italiani nel mondo. Molti viticoltori hanno intrapreso la strada dell’impresa vitivinicola multifunzionale: vino, certo, ma anche turismo, accoglienza, ristorazione, educazione e didattica. Una trasformazione, anche culturale (riscoperta delle tradizioni, più attenzione al paesaggio) ha fatto sì che molti si appassionassero alla riscoperta del mondo rurale diventando turisti enogastronomici, protagonisti di uno dei fenomeni di maggior successo, come il turismo del vino. Ed è questa la strada da seguire così come è emerso anche a Macchia d'Isernia.
La Giornata delle famiglie al Museo TILIA Attività proposta: CACCIA… ALLA MERENDA DEI ROMANI Età dei partecipanti: dai 3 agli 11 anni. Gruppo minimo partecipanti per turno: 15 bambini Gruppo massimo partecipanti per turno: 20 bambini Orario attività: mattina ore 10.30 – 12.30; pomeriggio ore 15.00 – 17.00 Prenotazione obbligatoria Per info e prenotazioni: tel. 327.
8538671/email: dante@gmail.com
edu.sepinopietrabbon-
LARINO (CAMPOBASSO) – PARCO ARCHEOLOGICO DI VILLA ZAPPONE Attività proposta: LA BOTTEGA DEL VASAIO Età dei partecipanti: dai 3 agli 11 anni Gruppo minimo partecipanti: 10 bambini Gruppo massimo partecipanti: 20 bambini Orario attività: mattina ore 10.30 – 12.30; pomeriggio ore 15.00 – 17.00
Prenotazione obbligatoria Per info e prenotazioni: tel. 327. 8538671/email: me.molarino@gmail.com ISERNIA LA PINETA – MUSEO PALEOLITICO PALEO.IS Attività proposta: UN MONDO DI SCHEGGE Orari: I Turno: dalle 10:00 alle 11:00; II Turno: dalle 12:00 alle 13:00 Si consiglia la prenotazione telefonando al numero 3272803696 Numero minimo di partecipanti: 10.