9 ottobre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 205 - GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno ai senza lavoro

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai senza lavoro. Oggi saranno a manifestare dinanzi la sede della Giunta regionale. In un anno e mezzo la classe politica regionale non è riuscita a trovare una soluzione ad uno qualsiasi dei problemi aziendali sul tappeto. Nessuna programmazione di sviluppo futuro e, soprattutto, di strategia industriale e di riposizionamento regionale attraverso il ridisegno dell'ossatura istituzionale. Oggi tutti hanno aperto gli occhi, finalmente, accorgendosi del vuoto politico e programmatico che sta avendo la Giunta Frattura.

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. La guida dei vini 2015 de L'Espresso torna a unificare il Molise all'Abruzzo dando la sufficienza solo a 5 vini tutti abruzzesi, nel momento in cui il Montepulciano molisano riscuote consensi dappertutto. Non abbiamo registrato la presa di posizione da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura su di un tema, pure sentito, come quello della vitivinicoltura. Anche per ribadire che il Molise esiste sia come regione autonoma che come produttrice di vino di qualità. Una protesta, dovuta, ma anche per rilanciare il discorso vino molisano.

GIORNALE SATIRICO

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TAaglio lto

9 ottobre 2014

Ancora Iorio, dunque, e non i consiglieri regionali che attraverso i finanziamenti dei gruppi consiliari avrebbero debordato dalla legalità, è finito nelle maglie degli inquirenti Dovesse aver un qualche fondamento la vicenda con Giarrusso, delle assunzioni al post terremoto, dimostrerebbe di essere un pivello rispetto a Frattura che le assunzioni dei suoi a lui vicini (siano essi soci in affari o collaboratori di studio) le fa direttamente. Altro che selezioni, marchingegni, e diavolerie varie

Nel pieno della bufera mediatica e della protesta popolare per la faccenda delle centrali a biomasse, al governo della Regione nella peggiore storia di sempre, annaspante e in evidente difficoltà, ecco che al presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura gli è stata lanciata la gomena delle indagini della magistratura su quello che la stessa magistratura inquirente ha classificato “Sistema Iorio”, ovvero un insieme di fatti che, intrecciati e connessi tra loro, assumerebbero la struttura di un metodo, di un modello comportamentale, di un

sistema, appunto, non propriamente corretto. Un soccorso giudiziario, verrebbe da dire, che, infatti, di colpo ha distolto l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica dalla vicenda delle centrali a biomasse e dei contorni che la rendono una delle peggiori porcherie amministrative e politiche annoverabili negli annali regionali. Chi ha letto le carte si dice fiducioso che tutto finisca in una bolla di sapone, per i teoremi accusatori e le forzature analitiche che le connotano. Un pastone. Che nel gergo giornalistico equivale a un articolo specificatamente politico, che contiene notizie, dichiarazioni e commenti basati su informazioni di varia provenienza. Proprio la commistione di fatti, vicende, atteggiamenti e comportamenti pare diano alle indagini appena concluse l’idea di un pastone. Da cui, infatti, è possibile estrapolare questa o quella vicenda, questo o quel personaggio che farebbero parte del Sistema Iorio, nella loro specificità, un corpo a sé, una vicenda a sé, difficile da interconnettere con le altre. Ancora Iorio, dunque, e non i consiglieri regionali che attraverso i finanziamenti dei gruppi consiliari avrebbero debordato dalla legalità (stando alle dichiarazioni rilasciate dal

comandante della Guardia di Finanza che ha svolto i rilievi), è finito nelle maglie degli inquirenti. La giustizia è lenta, si dice, ma arriva. Iorio ne sa qualcosa. Probabile che, a seguire, ne sappiano anche altri. Staremo a vedere. Tra le fattispecie contestate all’ex presidente del Molise c’è quella con Giuseppe Giarrusso, al tempo responsabile dell’Agenzia regionale della Protezione civile. Insieme avrebbero montato una macroscopica selezione pubblica di personale (che nelle indagini viene indicato per Concorso pubblico, ch’è tutt’altra cosa) da impiegare per il post terremoto. Una complicata impalcatura amministrativa allo scopo di agevolare presunti soggetti a lui vicini, per una ragione o per l’altra. Un meccanismo infernale, con commissioni e commissari, con centinaia di partecipanti, con la ossessiva applicazione delle regole che presiedono alle selezioni pubbliche, peraltro là dove ritenute poco chiare, fatte oggetto di sentenze del Tar, tutte favorevoli; e ciò per dare lavoro a tempo determinato a chi gli sarebbe stato a cuore! Se fosse vera, mai prova di fessaggine sarebbe equiparabile a questa che stiamo dicendo. Che stenteremmo a credere avendo avuto prova di quanto sia ferrea, de-

Il no alle Biomasse dagli Oculati del Pd di Termoli Ormai costola critica del Partito democratico termolese, interno al circolo Enrico Berlinguer di Termoli, la componente degli Osservatori oculati pidini scendono in campo sulla questione delle Biomasse. "L’articolo 25 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo afferma che: ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia. Oggigiorno, indubbiamente, tra le numerose minacce che mettono a repentaglio la salute e il benessere del singolo e delle famiglie vi è quella dell’inquinamento massiccio. Purtroppo, contro questo problema è stato fatto poco e, talvolta, gli stessi rimedi adottati risultano essere completamente scriteriati e pericolosi. Ad esempio, si prenda in considerazione ciò che sta accadendo negli ultimi tempi in Molise. In questa regione, è stato stabilito di costruire due centrali termoelettriche a biomasse vegetali nei comuni di Campo-

chiaro e San Polo Matese. Di primo acchito, questa decisione non sembra comportare alcun pericolo, in realtà, come già fatto notare dal Wwf Molise, le due centrali sono ambientalmente incompatibili con la zona in cui dovrebbero sorgere. Da un punto di vista ambientale, centrali di questo tipo, sebbene operino producendo quantità ridotte di CO2, emettono nell’aria dei gas non meno nocivi dell’anidride carbonica. Oltre a ciò, come sottolineato dal dottor Vincenzo Pietrantonio (membro della commissione regionale anticorruzione), le centrali a biomasse sono fonti di produzione di polveri fini, ultrafini e sottili, nonché di ceneri contenenti quantità rilevanti di metalli pesanti. Insomma, tutti scarti pericolosi per la salute e il benessere della popolazione locale. Inoltre, bisogna ammettere che simili progetti verdi potrebbero prestarsi a scopi completa-

terminata, collaudata, soprattutto sul piano delle procedure tecniche e amministrative, la professionalità di Giarrusso. Come peraltro gli è stata riconosciuta di recente dal giudice del Lavoro che ha condannato la Regione per aver adottato nei suoi confronti un atto illegittimo, sentenza choc, che di fatto lo ha reintegrato nella funzione direttoriale alla Protezione civile, e talmente mal digerita da Frattura, da indurlo a tenere per giorni e giorni in pubblicazione sul sito ufficiale della Regione il suo personalissimo commento alla decisione del giudice. Cosa per la quale Giarrusso ha sporto denuncia alla Procura, il cui effetto immediato, ad horas, è stata la sparizione del commento dal sito. Miracoli della comunicazione! Qualora la vicenda Iorio/Giarrusso dovesse aver un qualche fondamento, il già presidente della Regione Molise si dimostrerebbe un pivello rispetto a Frattura che le assunzioni dei suoi, a lui vicini (siano essi soci in affari o collaboratori di studio) le fa direttamente, e gli incarichi (come nel caso del responsabile della sicurezza) li dà altrettanto direttamente. Altro che selezioni, marchingegni, e diavolerie da Procura della Repubblica. Dardo

mente distorti e perversi, come spesso accade nel nostro paese. Difatti, chi può assicurare che in futuro nelle centrali matesine non vengano smaltiti, segretamente e con la complicità di qualche autorità, rifiuti altamente tossici? Ad ogni modo, ciò che più preoccupa è il silenzio dell’assessore regionale all’agricoltura, Vittorino Facciolla, poiché ci si aspetterebbe una presa di posizione netta (e contraria al progetto) da chi detiene la delega alla tutela dell’ambiente della regione. Così come inquieta l’indifferenza, circa il problema in questione, dimostrata dalla segretaria regionale del Pd, Micaela Fanelli, visto che, come risulta dal suo curriculum, è un’esperta in gestione ambientale. Per concludere, dato il complice silenzio delle autorità, non resta che appellarsi a tutti quei cittadini alla salute e al benessere del matesino e del Molise intero. A tal proposito, si prenda come esempio ciò che accadde nel 2003 a Scanzano Jonico, quando la furiosa protesta di migliaia di lucani riuscì a impedire che sul posto venisse creata una discarica di scorie nucleari. In altre parole, in un simile clima d’indifferenza politica, è ai molisani che spetta il compito di custodire gelosamente la salubrità della propria regione e d’indignarsi quando la stessa viene messa così vistosamente a repentaglio. Anche perché, parafrasando il Pulcinella di Eduardo De Filippo: in paradiso ci vanno pure quelli che si ribellano".


TAaglio lto

3 9 ottobre 2014

Intanto a Campochiaro continua il presidio contro le centrali a biomasse compresa quella degli ex soci del presidente Pd

Il Molise è senza lavoro, per molti ma non per tutti I cittadini protestano per l’immobilismo politico del centrosinistra sul fronte occupazionale ma il governo il lavoro lo crea solo per chi vuole CAMPOBASSO. Formazione professionale, Korai, Protezione Civile, Vigilanza, Sel, Socialisti, Coordinamento precari, disoccupati in genere, lavoratori inoccupati della Gam. Ed ancora Cgil, Cisl, Uil. Questi al momento le categorie che aderiranno allo sciopero di giovedì 9 ottobre 2014 per manifestare contro il governo regionale targato Pd. I politici di centrosinistra finiscono tutti nel mirino della disperazione di migliaia di famiglie rimaste senza lavoro proprio in questo anno di governo che doveva segnare la svolta del Molise, secondo la propaganda elettorale. Invece si è rivelato un vero e proprio fallimento. Venti mesi di amministrazione colorata Partito Democratico che ha mandato in rovina un’intera classe dirigente che doveva, o quantomeno poteva, essere l’alternativa di un sistema in cui tutti, sinistra compresa, ha mangiato per 12 anni di centrodestra. Un centrosinistra, con a capo il berlusconiano Paolo Frattura, seguito da Michele Petraroia assessore al lavoro e vice presidente della Giunta regionale, che al momento non ha preso un solo provvedimento a favore della collettività se non quelli relativi alla chiusura delle aziende e all’aumento ulteriore delle tasse per i molisani. Il malcontento è circoscritto alla manifestazione di via Genova?

Assolutamente no. Perché a Campochiaro continua, ormai da giorni, il presidio volto a bloccare la costruzione delle due centrali a biomasse e che vede la sospensione momentanea dei lavori per l’impianto che fa capo agli ex soci del governatore e al marito del capo di Gabinetto di Paolo di Laura Frattura. Perché per la ristretta cerchia di amici, invece, il governo Frattura, con l’avvallo di tutto il centrosinistra,

l’energia, il tempo e la solerzia per muoversi lo ha trovato eccome. Così, alla disoccupazione dilagante a cui ha contribuito una politica di licenziamenti, si contrappongono le assunzioni del “Molise di tutti”: l’assunzione del capo di Gabinetto Mariolga Mogavero (collaboratrice di Frattura, prima firmataria del ricorso elettorale per le regionali 2011.

Per lei l’importo annuo è di 45mila euro), l’assunzione di Camerla Lalli (candidata nel 2011 sul listino di Frattura) oggi consigliere giuridico del presidente Frattura (importo 62mila euro) per risollevare le aziende molisane. Ed ancora Paolo Verì, già mandatario elettorale di Gianfranco Vitagliano nonché membro della commissione che ha approvato i finanziamenti alla Biocom (la società di Frattura che vede lo stesso Frattura sotto inchiesta per aver percepito 265mila euro di fondi pubblici). Oggi Verì è consigliere economico del presidente Frattura. Vogliamo continuare? Marco D’Angelo, responsabile della sicurezza su tutti i cantieri di Frattura imprenditore e degli ex soci di Frattura, oggi responsabile alla sicurezza anche presso la Giunta regionale, la Protezione Civile e Molise Cultura (ex Gil). Importo dei fondi pubblici percepiti dal geometra: oltre 40 mila euro. Ed ancora. Pietro Ferrazzano, amministratore unico della società Srl Le Torri già di Paolo di Laura Frattura, assunto presso la segreteria particolare del presidente Frattura. E si potrebbe continuare ancora. Ma ci fermiamo per decenza e pudore verso il popolo molisano colpevole, semmai, di aver dato fiducia ad un intero schieramento che sta portando il Molise al declino e intere famiglie alla deriva.

L’intervento.

Caro Presidente Frattura, le Biomasse sono un danno e già ve l'ho scritto di Alfonso Mainelli Sig. Presidente, sulla questione Le ho inviato la stessa nota recapitata alla Dott.ssa Aufiero. Le ho esposto circostanze allarmanti che emergono non da mie opinioni ma dagli atti dell’Arpam. Su Iorio & Co. ha tutte le ragioni, ma mi sembra che Lei eluda di dare una risposta alle questioni che Le ho posto. Comprenderà che autorizzare una centrale a biomasse in una zona dove l’Arpa Molise ipotizza il superamento delle soglie di valutazione superiore previste nel D. Lgs. 155/2010 per il PM2,5, metalli e B(a)P è solo una follia senza senso, un’arroganza istituzionale in merito alla quale nessuno ha risposto. La Dott.ssa Aufiero avrebbe dovuto valutare, come da Suo specifico incarico, “…ogni sussistenza di eventuali presupposti per l’avvio di un procedimento di annullamento per autotutela delle determinazioni dirigenziali” in questione, esprimendo un si o un no. Invece ha rimesso il tutto ad altro organismo, del tutto incompetente in merito perché nessun organo può esprimersi sul suo operato per accertarne la bontà o l’errore decisionale.

Credo che il Sig. Prefetto di Campobasso Le abbia già inoltrato la richiesta di un incontro con le figure istituzionali e una rappresentanza di cittadini che, insieme, si oppongono alla realizzazione delle due centrali. Io spero che Lei accetti di incontrarci, così potrà verificare, di persona, quali e quante illegittimità, gravi, si riscontrano nella procedura che ha portato alle due autorizzazioni. E tanto per non rimanere nel vago ne riporto una: L’Arpa Molise, che ha reso un positivo parere nell’ambito della Conferenza dei Servizi, non ha informato le altre figure istituzionali in merito a quanto sostenuto nel progetto di zonizzazione che, previa positiva presa d’atto del Ministro dell’ Ambiente, la Giunta regionale ha approvato con la Deliberazione nr. 375 del 01.08.2014. Forse Ella dovrebbe chiedere al Direttore dell’Arpam il perché, in merito allo stato di qualità dell’ aria-ambiente, al Ministero dell’ Ambiente veniva riferita la sussistenza di una situazione fortemente critica e alla Conferenza dei Servizi questo accertamento veniva taciuto e si rappresentava un contesto

addirittura capace di ricevere l’aggravio delle emissioni delle due centrali. Non crede anche Lei, Sig. Presidente, che nelle zone in cui le soglie di valutazione superiore di PM2,5, metalli e B(a)P siano superate si debbano mettere in atto le procedure previste dalla legge, e non autorizzare centrali a biomasse? E cosa intende fare la Regione Molise per la popolazione che, a qualsiasi titolo, vive o transita nelle zone in questione? Sono certo che troverà le sole ed uniche risposte possibili, perché, come Lei stesso dice, “è con il rispetto delle regole che si tutela l’ambiente”. Sulla questione dello sviluppo del Molise non mi esprimo. Dico solo che se si calcolassero anche i costi ambientali di impianti produttivi quali le centrali in questione, e li si ponesse a carico di chi li determina, e cioè dei privati proprietari e non dell’intera collettività, nel Molise non sentiremmo più parlare di centrali a biomasse o di altre attività con significativo impatto ambientale e occupazione prossima allo zero. Come dite voi imprenditori, è solo un problema di ripartizione di costi. E siamo stanchi di pagarli noi cittadini.


TAaglio lto

4 9 ottobre 2014

Il vice segretario del Psi, Potalivo, sottolinea l'assurdità della situazione

"Tasi, bisogna pagare pure il servizio"

La situazione finanziaria critica delle aziende non trova risposte nelle banche

Credit Crunch, il Molise nella morsa CAMPOBASSO. Il 16 ottobre scade il termine ultimo per pagare la Tasi in tutti i comuni italiani che hanno fissato le aliquote. Una tassa che peserà non soltanto sui titolari degli immobili ma anche sugli inquilini. Al di sotto dei 12 euro non si paga ma, a seconda del calcolo, il prezzo può variare e salire vertiginosamente. Per i cittadini singoli e le famiglie senza reddito è un appuntamento poco piacevole. E anche per quegli inquilini che oltre all’affitto di casa devono pagare anche questa nuova imposta che sostituisce di fatto l’Imu. Al danno però si aggiunge la beffa. In quasi tutti i comuni, soprattutto bassomolisani, i municipi non

hanno previsto il calcolo del tributo secondo i parametri che ha imposto il Governo. Cosa devono fare i cittadini allora? Oltre a pagare la tassa devono recarsi o dal commercialista o in patronati specializzati per farsi calcolare il dovuto. Se tutto questo fosse gratuito andrebbe anche bene. La cosa che però lascia basito Antonio Potalivo, vicesegretario federale del Psi della provincia di Campobasso, è che queste strutture lo fanno a pagamento. Si passa dai 10 euro dei patronati, fino ai 15 di alcuni commercialisti. “E’ una cosa fuori dal mondo- ha dichiarato- già la tassa pesa non poco sui redditi bassi delle persone perché i comuni hanno

alzato al massimo le aliquote. Si aggiunge poi il prezzo da pagare a chi deve calcolare il dovuto allo Stato. Una vessazione in più per un cittadino già stremato dalle varie incombenze fiscali alle quali i vari governi degli ultimi anni ci hanno sottoposti. Chiediamo ai comuni di dotarsi quanto prima di questi strumenti che permettono il calcolo del dovuto. Quantomeno per facilitare al cittadino l’onere di provvedere al pagamento della tassa e risparmiare almeno quelle 15 euro che, in tempo di crisi, possono valere la spesa alimentare per più di una giornata”.

In Prefettura a Campobasso il monitoraggio dei 150 nuovi arrivi in Molise

Accoglienza dei migranti, il tavolo CAMPOBASSO. Presso la Prefettura di Campobasso, presieduto dal Prefetto Di Menna, si è tenuto il Tavolo di Coordinamento regionale per il monitoraggio delle misure di accoglienza dei migranti presenti sul territorio regionale e per il coordinamento degli interventi posti in essere per fronteggiare l’ingente afflusso di cittadini stranieri che quotidianamente sbarcano sulle coste italiane. Nel corso dell’incontro, sono stati diffusi i dati relativi alle presenze dei migranti sul territorio regionale ed, in particolare, comunicato il trasferimento di n. 200 migranti, già ospiti di strutture di accoglienza temporanea convenzionate con la Prefettura, in progetti territoriali del Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e rifugiati (SPRAR).

Il Prefetto ha partecipato ai presenti la sottoscrizione, in data 2 ottobre, di un accordo-quadro per la gestione del servizio di accoglienza, con quattro operatori economici aventi la disponibilità di strutture nei comuni di Campobasso, Petacciato, Termoli e Roccavivara. Sono stati, inoltre, forniti aggiornamenti in merito alle risultanze delle visite ispettive condotte presso le citate strutture da apposite commissioni costituite da funzionari della Prefettura e della Questura. Le verifiche hanno confermato il pieno rispetto degli obblighi convenzionali assunti dai gestori e, dunque, degli standard di gestione delle misure di accoglienza, fissati dal Ministero dell’Interno.

CAMPOBASSO. Circa il 48% delle imprese del terziario ha capacità finanziaria critica. Lo dice Confcommercio che evidenzia i deficit legati alla possibilità di riuscire a fare fronte ai propri impegni finanziari. Un malus non di poco conto che “fascia” la loro capacità di a pagare i propri fornitori, le tratte in banca, o fare fronte agli oneri contributivi e fiscali. Questa la foto scattata dall’osservatorio regionale sul credito di Confcommercio che porta alla luce il fatto che a incidere fortemente su questo dato sono anche le maggiori difficoltà del Mezzogiorno dove la quota di imprese che non riescono a fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario è particolarmente elevata. I casi citati si vivono maggiormente in Calabria (54,8%) e nella Sardegna (54%) che registrano tassi più che doppi rispetto alle imprese del Friuli Venezia Giulia (26,7%). Decisamente meglio il nord con una “forbice” Nord-Sud che si conferma anche nella quota di imprese che si rivolgono alle banche per avere un finanziamento: rispetto a una media nazionale del 15,9%, in Lombardia sono il 23%, in Friuli Venezia Giulia il 22,6%, in Piemonte il 18%; nelle regioni meridionali le percentuali sono tutte comprese, invece, tra il 10% di Calabria, Abruzzo e Molise e il 12% di Sicilia e Campania. Allarmante la lettura dei dati riferiti alle imprese finanziate con il Molise che insieme a Basilicata e Sardegna, a fronte del quasi 10% di imprese finanziate in Lombardia e Friuli Venezia Giulia, presentano un mortificante “una su cento”. Un dato senza dubbio accentuato dalla maggiore debolezza strutturale del contesto economico e produttivo del Mezzogiorno.


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5 9 ottobre 2014

Sindacato e politica: doppia manifestazione sulla proposta di riordino della Pubblica amministrazione e seduta monotematica sul lavoro del consiglio regionale

A Campobasso, Isernia e Termoli il 18 ottobre, a Roma l’8 novembre, con Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa Maestre, educatori, tecnici, polizia locale, operatori di front-office, funzionari amministrativi, insieme ai lavoratori di tutti i servizi pubblici locali porteranno in piazza, la loro professionalità

Per le Segreterie Unitarie ha parlato il segretario generale UIL FPL Tecla Boccardo. Con la solita chiarezza. Per informare della grande manifestazione nazionale dell’8 novembre, a Roma, sulla proposta di riorganizzazione della Pubblica amministrazione. Resasi necessaria in assenza di un confronto preventivo con il capo del governo e, in particolare, col ministro Madia. Riforma necessaria al Paese, soprattutto se condivisa e fatta propria dal sistema dei servizi di pubblica utilità. Sui quali, per i sindacati, è necessario fare chiarezza, dimostrare cosa sono e cosa fanno e di cosa, soprattutto, soffrono nel contesto generale della crisi, dei tagli di risorse finanziarie e di personale. In attesa dell’appuntamento romano, sabato 18 ottobre, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa saranno nelle piazze di Isernia, Campobasso e Termoli per informare e sensibilizzare i cittadini in proposito. Maestre, educatori, tecnici, polizia locale, operatori di frontoffice, funzionari amministrativi, insieme ai lavoratori di tutti i servizi pubblici locali porteranno in piazza, (fuori dall'orario di

lavoro), la loro professionalità. Con i cittadini si confronteranno su una crisi di sistema che rende tutti più deboli e più soli. Un’operazione verità dal versante sindacale, con la sciorinatura di cifre e dati statistici, analisi e approfondimenti, per evitare fughe in avanti, scivolamenti demagogici e sterili polemiche che non sono mancate e non mancheranno sulle politiche di contenimento della spesa per il personale, ridotto all’osso, e sostanzialmente impedito a rispondere alle esigenze di cittadini, delle famiglie e delle imprese. Intanto, rimane aperta la ferita dell’ennesimo mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro che avrebbe potuto colmare molte lacune in materia di professionalità “per costruire servizi più veloci, più attenti e più vicini alle persone”. E’ vero, i cittadini chiedono un cambiamento. Lo chiedono anche i lavoratori dei Comuni, delle Province e delle Regioni che però sanno che la spesa delle autonomie locali per quasi la metà ( il 45%), finisce nella cosiddetta “spesa intermedia” in acquisti, appalti, incarichi, mentre i redditi da lavoro

dipendente pesano solo per il 29%, inoltre entro il 2018, secondo il Def 2014, la spesa crescerà di circa 8 miliardi, trascinata dai consumi intermedi (più 10 miliardi), mentre quella per il personale scenderà ancora di oltre mezzo miliardo. Il tutto mentre le tasse locali continuano a crescere. E’ questo un circuito fortemente fuori fase che deve essere corretto, e i sindacali mirano a farlo con la mobilitazione locale (il 18 ottobre nelle piazze di Isernia, Campobasso e Termoli) e con la mobilitazione nazionale, a Roma, l’8 novembre. Un Italia in fibrillazione, vistosamente disorientata tra promesse (tante), soluzioni (poche) e speranze (vane). Inoltre, Cigil, Cisl e Uil, hanno chiesto una seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema del lavoro, affinché "si possa trovare una occasione di confronto fattivo per dare risposte concrete ai temi dello sviluppo e della occupazione", che il presidente Vincenzo Niro ha provveduto a trasferire alla conferenza dei capigruppo per una rapida decisione al riguardo. Dardo

L'intervento.

Lo SbloccaItalia è uno SfasciaItalia e Sfascia Molise di Patrizia Manzo e Antonio Federico* Un vero #sfasciaitalia, un decreto che affosserà il Paese e lo sfascerà del tutto. Abbiamo lanciato la battaglia a tutti i livelli. Oltre ai portavoce in Parlamento, siamo chiamati a combattere anche noi Consiglieri regionali e abbiamo preparato mozioni e risoluzioni contro il decreto in iter di conversione in legge. La mozione SbloccaItalia del MoVimento 5 Stelle Molise è stata depositata in Consiglio regionale in questi giorni per impegnare il Presidente Frattura ad ATTIVARE, a partire dalla Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza Unificata, ogni utile azione al fine di SOSTENERE in sede di conversione del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, la tutela delle prerogative regionali previste dalla Costituzione italiana e, in particolare, a chiedere la modifica degli artt. 37 e 38 del decreto c.d. “Sblocca Italia” e la loro riscrittura in coerenza con le previsioni costituzionali vigenti; ad IMPUGNARE, qualora non vengano accolti i precedenti punti, per incostituzionalità, la legge di

conversione del decreto c.d. “Sblocca Italia” nelle parti ritenute incostituzionali; a INTRAPRENDERE l’iter legislativo “Proposta di Legge del Consiglio Regionale alle Camere” finalizzato al divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi, nelle acque territoriali e sull’intero territorio nazionale, al fine abbandonare l’approvvigionamento energetico da fonti fossili, ormai superato, promuovendo unavisione di sviluppo energetico nazionale basato su fonti di energia rinnovabili. Allo stesso tempo chiediamo un coinvolgimento istituzionale su questa battaglia, diffondendo agli amministratori comunali di tutto il Molise, facenti capo a qualunque lista o partito sensibile al tema, il testo (adattabile) di una mozione più generica per impegnare i Sindaci a farsi portavoce presso gli organi Istituzionali competenti affinché tale Decreto venga ritirato e un testo riguardante specificamente la prospezione ricerca e coltivazione idrocarburi che diventeranno attività di pubblica utilità anche vicinissimo le nostre coste molisane. * Consiglieri regionali Movimento Cinque Stelle


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Campobasso

9 ottobre 2014

Linea Campobasso-Vairano, scontro tra treno e camion che attraversa un passaggio a livello chiuso Circolazione ferroviaria sospesa dalle 8 di ieri mattina sulla Campobasso – Vairano. Un camion rimasto tra le barriere di un passaggio a livello – regolarmente chiuso e perfettamente funzionante – tra Bojano e Guardiaregia, è stato urtato un treno regionale. Il treno interessato è il Regionale 8070, partito da Isernia alle 6.46, diretto a Campobasso, con 30 passeggeri a bordo. Il tempestivo intervento dei sanitari del 118 ha permesso il soccorso dei 2 viaggiatori del treno rimasti solo lievemente feriti. Il treno per i danni riportati dall’urto non ha

potuto proseguire il viaggio autonomamente e per garantire la mobilità sulla linea è stato attivato un servizio sostitutivo con autobus che ha proseguito fino alla riattivazione della circolazione. Anche in questa circostanza – che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi - Rete Ferroviaria Italiana ricorda che necessario rispettare l’articolo 147 del Codice della Strada (Comportamento ai passaggi a livello). Il passaggio a livello deve essere attraversato solo quando le barriere sono completamente alzate. Quando le sbarre iniziano a chiu-

dersi è assolutamente necessario fermarsi. Quando sono abbassate è vietato, oltre che pericoloso, tentare di sollevarle, scavalcarle o passare al di sotto. Per la propria sicurezza e per quella degli altri è quindi necessario rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono gli attraversamenti ferroviari. La circolazione ferroviaria è ripresa alle 15.25, il treno coinvolto è stato rimorchiato dal carro soccorso intorno alle 14.30, una volta conclusi i rilievi dell’Autorità Giudiziaria e le operazioni di rimozione del camion, condotte dai Vigili del fuoco.

Esclusivo evento venerdì 10 ottobre presso la boutique Mixagee specialità enogastronomiche

Contrasto alla criminalità, Il brand Diesel ha scelto s’intensificano le attività predisposte dal questore Pagano Campobasso per il suo life style Prosegue l’attività di controllo del territorio svolta dalla Polizia di Stato nella Provincia di Campobasso, predisposta per prevenire e contrastare specifiche fenomenologie di criminalità diffusa e garantire il rispetto della legalità ed il soddisfacimento delle attese di sicurezza dei cittadini. Tali servizi sono stati realizzati con il contributo del personale del Reparto Prevenzione Crimine e del Commissariato di P.S. di Termoli. In particolare, negli ultimi giorni sono stati controllati 170 veicoli ed identificate 226 persone. Nel corso dei servizi sono state contestate 46 infrazioni al Codice della Strada. Altrettanto incisiva l’attività di controllo nei confronti soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e a misure di prevenzione e sicurezza. Ieri, infatti, gli uomini della Squadra Mobile di Campobasso, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso, hanno rintracciato e tratto in arresto il quarantasettenne P.A. residente nel Capoluogo. Il predetto dovrà espiare la pena di anni 4, mesi 6 e giorni 10 di reclusione per cumulo pene a seguito di una pluralità di condanne passate in giudicato. Nello specifico, negli ultimi 5 anni ha riportato condanne per spaccio di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia. L'uomo è stato associato alla locale Casa Circondariale. Continueranno anche nelle prossime settimane mirati servizi di controllo del territorio e le attività di contrasto alla criminalità predisposte dal Questore di Campobasso Raffaele Pagano.

CAMPOBASSO. Il brand Diesel a Campobasso trasforma la città nell’ evento dell’anno. Il 10 ottobre a partire dalle 16.30 nella boutique Mixage lo staff tecnico dell’esclusivo Denim ti aspetta e apre le porte del fashion week-end.Tendenza, moda, ricerca ed uno spiccato senso del gusto rispecchiano la filosofia dell’azienda Mixage che sa regalare charme e professionalità a tutti i suoi clienti. Un successo costruito sull’intuito e lo spirito imprenditoriale di una famiglia, guidato dalla sensibilità e dall’amore per la ricerca stilistica, cercando di intuire i cambiamenti ed anticiparne gli effetti. Espressione di uno stile che non abbraccia solo il vestire, ma si apre alla sfera del sentire. Linguaggio di un modo di essere autentico ed esclusivo. Questo contraddistingue l’Azienda Mixage presente in Campobasso con tre punti vendita. Non è un caso, allora, che un brand così importante come Diesel abbia scelto proprio Mixage in Campobasso per l'evento dell'anno, primo nel Sud Italia, per presentare una delle realtà imprenditoriali più forti, sane e concorrenziali del panorama fashion mondiale. Esperti della lavorazione del denim saranno a disposizione di chi vuole personalizzare il proprio jeans. Salpe in cuoio e gioielli trasformeranno il tuo capo di abbigliamento in un pezzo unico e originale creando, come sempre, quel life style che solo Diesel

sa offrire alla sua clientela più affezionata.Venerdì dalle 16.30 alle 20.30 sarà l’occasione giusta. Nel pre dinner con cocktail e dell’ottima musica live non solo potrai personalizzare il tuo jeans, ma potrai essere la protagonista o il protagonista con autoscatti e immortalare il work in progress. Il tutto sarà postato sui social network e magari potrai vedere il tuo jeans o il tuo total look sulla pagina facebook Mixage. Mixage sa cogliere i segnali del mercato in continua evoluzione al fine di soddisfare le esigenze di una clientela che vuole distinguersi e che ricerca prodotti ad alto profilo qualitativo.

Il 10 ottobre così, sarà proprio l’azienda Mixage ad essere partner della Diesel nell'organizzazione dell'evento, confermandosi come riferimento per la qualità della moda in Campobasso, forte di quella filosofia commerciale ispirata da stile e passione per la moda. Venerdì 10 ottobre acquista un jeans, o portane uno acquistato da poco nel negozio Mixage e scegli come personalizzarlo con lettere in cuoio o gioielli che più si avvicinano al tuo stile.Venerdì 10 ottobre, dalle 16.30 alle 20.30 presso Mixage in Viale Elena Campobasso ti aspetta il pomeriggio di outfit con Diesel.


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Campobasso

9 ottobre 2014

Oltre tre milioni di euro per la depurazione dei reflui urbani

Un piccolo sollievo per i sindaci, le imprese e i cittadini Potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. La Regione Molise, attingendo alla legge di stabilità 2014, ha raccolto risorse a sufficienza per un Piano d’interventi ad hoc. Pronto anche l’accordo di programma quadro con il ministero dell’Ambiente. Soldi resi disponibili per un’azione che mira a migliorare la tutela e la gestione della risorsa idrica in Italia. Il Molise, dicevamo, ha trovato il suo spazio sulla scorta della relazione predisposta dai Direttori dei dell’Area Quarta e dell’Area Seconda, comprensiva del Programma degli interventi, finalizzati, prioritariamente, a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, da inserire nel Piano Straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica di cui al comma 112 dell’articolo 1 della Legge n. 147/2013. Una giunta regionale che non ha prodotto niente di suo, nessuna iniziativa, nessuna proposta o progetto, anche questa volta ha dovuto far leva sulla solerzia dei direttori d’Area Cocozza e Pillarella per entrare nel vivo del programma nazionale per la tutela e la gestione della risorsa idrica. Nel caso specifico, della depurazione dei reflui urbani, che sono materia e materiale fortemente inquinanti. La parte del leone la fanno i co-

Ancora una volta dobbiamo prendere atto che ciò che sta rimuovendo, seppure parzialmente, la stasi regionale, sono i programmi e le iniziative dell’assessorato ai lavori pubblici

muni di Carpinone e di Pesche in provincia d’Isernia, interessati alla realizzazione e al potenziamento e all’ottimizzazione del sistema di raccolta e incanalamento delle acque luride e alla ristrutturazione e alla maggiore efficienza dell’impianto di depurazione consortile. Tutto per un importo di un milione e mezzo di euro. Seguono, con stanziamenti decisamente più modesti, i comuni di: Petacciato, San Martino in Pensilis, San Giacomo degli Schiavoni, Acquaviva Collecroci, Tavenna, Palata, Montemi-

tro, Campodipietra, Matrice, Castel del Giudice, Lupara, San Giovanni in Galdo, Venafro, Gildone, Gambatesa, Longano, Castelmauro e Pozzilli. Interventi che in totale sommano 3.021.800,12 euro. Una goccia nel mare delle necessità di lavoro, ma pur sempre un’occasione, soprattutto per le piccole e medie imprese locali a non starsene con le mani in mano. Diamo queste notizie proprio con l’anelito di contribuire a sollevare il morale di tanta gente: dai sindaci, alle prese coi tagli dei finanziamenti,

Occhi da amare, giornata mondiale della vista: la sezione Uici di Campobasso incontra gli studenti tra formazione e prevenzione La vista va protetta sin da giovani; non prendersene cura può significare metterla a repentaglio. Si celebra oggi la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In oltre 70 città italiane, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, verranno effettuati controlli oculistici gratuiti, distribuzione di opuscoli informativi e conferenze. Questa nuova edizione è dedicata, nel nostro Paese, ai giovani e alla guida sicura. La Sezione Provinciale Uici di Campobasso aderisce alla campagna di prevenzione con distribuzione di opuscoli informativi presso cinque scuole del capoluogo e con un incontro con gli alunni delle quarte ginnasiali del liceo Classico “M.Pagano”

di Campobasso in via Scardocchia, alle 12 con l’oculista Mariluccia Cassetta e il Presidente della Sezione Provinciale dell’ Uici Annamaria Di Stasio. Giovani più a rischio traumi, congiuntiviti e cheratiti: i giovani sono più frequentemente esposti a traumi, congiuntiviti e cheratiti (infiammazioni della superficie dell’occhio ovvero della cornea) che possono essere causate anche da un errato impiego delle lenti a contatto. Normalmente bisogna agire con la prevenzione, molte malattie e danni oculari sono evitabili. Occhio alla strada: almeno un automobilista su dieci non sa di avere problemi visivi. Si ritiene che più della metà degli incidenti stradali sia dovuto a una vista non ottimale dei guidatori. La lettura delle informazioni stradali è, in questo caso, più

difficoltosa e i tempi di reazione si allungano. Quindi coloro che guidano devono recarsi regolarmente da un oculista e fare uso delle correzioni eventualmente prescritte. Quando gli occhi vengono colpiti: oltre ai periodici controlli oculistici, è certamente buona norma, per la prevenzione dei traumi oculari, svolgere qualsiasi attività con la maggiore attenzione possibile, indossando quando necessario occhiali protettivi o speciali mascherine. Poiché non sempre si adottano le necessarie precauzioni, i traumi oculari sono un evento piuttosto frequente. L’occhio è, infatti, la terza parte del corpo ad essere più colpita dopo le mani e i piedi e il più delle volte, i traumi possono essere prevenuti . La stessa cosa è vera per le malattie oculari; l’80% dei casi di cecità nel mondo si può evitare.

alle imprese e alle popolazioni interessate ad aver un sistema di depurazione efficiente. Va detto che il programma degli interventi è coerente con il Piano di Ambito approvato con deliberazione dall'Assemblea dei Sindaci dell'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale del Molise per il Servizio Idrico Integrato e con il Piano di Tutela delle Acque della Regione Molise, adottato il 16 giugno 2009. Inoltre tiene conto della recente programmazione nel settore idrico-

fognario-depurativo, approvata dalla Giunta regionale con deliberazione del 22 luglio 2014, e concorre alla realizzazione della strategia per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 in materia di Obiettivi di Servizio, in particolare dell’Obiettivo “Idrico integrato”. Per oggettività di giudizio, ancora una volta dobbiamo prendere atto che ciò che sta rimuovendo, seppure parzialmente, la stasi regionale, sono i programmi e le iniziative dell’assessorato ai lavori pubblici.




La Bottega delle Idee Soc. Coop. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei soci fondatori di condividere le competenze e capacità professionali per rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La Mission: “Diteci il vostro problema: Noi vi daremo la soluzione” La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incontrano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il successo personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collettivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici e privati che hanno la necessità di dialogare con un partner veloce, versatile ed affidabile. La natura della struttura è pensata e programmata per rispondere a molteplici tipi di richieste in tempi rapidi e costi contenuti. Servizi Offerti - Servizi di pulizia civili ed industriali presso strutture private e pubbliche - Servizi di piccola manodopera presso strutture private e pubbliche - Servizi di manutenzione aree verdi - Servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera (anziani e persone con disabilità) - Servizi di consulenza amministrativa e legale E tanto altro… “La Bottega delle Idee Soc. Coop.” - Via Campania n° 31 86100 Campobasso Per informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 - 12.00 Oppure contattare Tel. 0874/61099 o mail: labottegadelleideecoop@gmail.com


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Isernia

9 ottobre 2014

Maltrattamento di anziani a Villa Flora Tredici arresti ai domiciliari tra cui il sindaco ISERNIA. Una triste vicenda di cronaca sopraggiunge dal piccolo comune in Provincia di Isernia dove i Nas di Campobasso, in collaborazione con i colleghi di Bari, Napoli, Salerno e Foggia, hanno riscontrato maltrattamenti ai danni di malati psichiatrici ed anziani nella Residenza sociale assistenziale “Villa Flora“. I Carabinieri hanno eseguito 13 arresti per le accuse suddette, oltre che per sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci.

Coinvolti, tra gli altri, un medico, infermieri e operatori socio-sanitari. Sono accusati, a vario titolo, di maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci. Dalle ultime indiscrezioni, pare che tra gli interessati ai provvedimenti di custodia ci sia anche il Sindaco del Comune di Montaquila, già Consigliere Regionale di Forza Italia nel 2006, Franco Rossi, Presidente e titolare della struttura. Alle 11:00 di stamane i dettagli saranno illustrati un una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Isernia. Dalle prime ore della mattinata, 30 Carabinieri dei NAS di Campobasso, Napoli, Bari, Salerno e Foggia con il supporto dei colleghi dell’Arma territoriale hanno dato esecuzione nelle Province di Isernia e Campobasso a 13 ordinanze cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Isernia, su richieste di questa Procura, con le quali sono stati disposti gli arresti domiciliari per un medico neurologo/neuropsichiatra, titolare di una Residenza Sociale Assistenziale per anziani e malati psichiatrici della provincia di Iser-

Malmena la madre, arrestato I carabinieri fermano un 45enne reo di avere colpito il genitore che gli aveva negato gli ennesimi soldi ISERNIA. I militari del Comando Provinciale di Isernia sono stati allertati dai vicini di casa di una 80enne originaria di Maddaloni ma residente ad Isernia. La donna stanca di essere maltrattata ha reagito all’ennesima richiesta di denaro da parte del figlio 45enne e sentendo le urla i vicini hanno subito chiamato i militari che sono accorsi subito sul posto, evitando che l’aggressione potesse finire in tragedia. L’uomo, che aveva avuto già precedenti penali per furto, incendio, spaccio, ricettazione, porto illegale di armi e altre violenze, è stato prima accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito e successivamente trasferito presso la casa circondariale di Ponte San Leonardo a Isernia. Per l’anziana signora, che in passato aveva sempre evitato di sporgere denuncia, nonostante il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine sono state comunque obbligatorie le cure presso il pronto soccorso per varie contusioni subite. Secondo i primi accertamenti l’uomo solo un paio di settimane fa distrusse l’appartamento al termine di un’accesa discussione con la madre.

nia, e per infermieri ed operatori socio-sanitari per aver sottoposto i pazienti e gli ospiti in modo sistematico e continuato a maltrattamenti, sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di persone incapaci. L’esecuzione delle misure restrittive giunge a conclusione di una prolungata e articolata attività di indagine avviata dai Carabinieri del NAS di Campobasso un anno fa a seguito della segnalazione di condizioni di costrizione fisica e psicologica imposta agli ospiti/pazienti della struttura assistenziale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia. Attraverso attività ed accertamenti tecnici i Carabinieri del NAS sono riusciti a provare in modo incontrovertibile le segregazioni e i maltrattamenti a cui venivano sottoposti gli ospiti da parte di infermieri ed operatori socio-sanitari della clinica. La residenza assistenziale autorizzata per assistenza socio-sanitaria agli anziani in realtà ospitava anche giovani (dai 25 ai 40 anni) affetti da malattie psichiatriche e neurologiche con una capacità ricettiva accertata – oltre 180 ospiti/pazienti –

superiore a quella autorizzata. Gli anziani con un età media di circa 75/80 anni, alcuni dei quali affetti da patologie anche invalidanti come l’Alzheimer e, quindi, non autosufficienti e i malati psichiatrici venivano chiusi a chiave e sedati per tutta la giornata senza possibilità di uscire dalle proprie stanze; fatti completamente denudare e messi in fila nel corridoio per accedere alle docce e servizi igienici in violazione della loro dignità; alcuni contenuti ai letti a mezzo di lacci per impedire loro qualsiasi movimento; percossi se non ottempera-

vano alle disposizioni impartite; fatti dormire, alcuni, su letti privi di materassi o su lenzuola sporche di escrementi in stanze insudiciate. Gli ospiti anziani e i malati psichiatrici vivevano in promiscuità pagando una retta mensile di 1.200,00 euro al titolare della struttura. Il vasto quadro probatorio ricostruito dai Carabinieri coinvolge a vario titolo 32 persone tra medici, fisioterapisti, operatori sanitari, sociali ed amministrativi della residenza assistenziale tutti indagati per le gravi condotte a danno di incapaci ed anziani indifesi.

Il credito bancario e la ripresa Domani il convegno nell'aula magna dell'Itis con la Camera di Commercio ISERNIA. Si terrà domani alle ore 16.00 presso l’aula magna dell’ITIS “E. Mattei” di Isernia, sita in Viale dei Pentri il convegno “Il credito bancario: motore della ripresa?” “Abbiamo voluto realizzare questo evento – spiega Piersimoni Presidente della Camera di Commercio di Isernia - perché come sistema camerale abbiamo un rapporto privilegiato con il mondo imprenditoriale che ci permette di monitorarne in tempo reale le esigenze più immediate. Nello svolgimento quotidiano delle nostre attività, da alcuni anni, e cioè dall’inizio della crisi economica mondiale, constatiamo che il pensiero quotidiano dell'imprenditore è quello di trovare risorse finanziare tali da consentire alla pro-

pria azienda di effettuare i necessari investimenti per il miglioramento degli standard produttivi e organizzativi e rimanere competitivi su un mercato sempre più globale. Purtroppo, la difficoltà di accesso al credito, spesso resa impervia anche dalla normativa, ha aumentato le distanze tra imprese e sistema creditizio. Distanze che con il convegno di venerdì 10 ottobre p.v. vorremmo contribuire ad accorciare.” L’iniziativa, di assoluto interesse e di estrema attualità, si rivolgerà a esponenti del sistema creditizio, ai referenti amministrativi/responsabili finanziari di attività d’impresa, a rappresentanti di enti locali e consulenti che si occupano di reperire le ri-

sorse necessarie all’esercizio dell’attività imprenditoriale e di gestire i rapporti con gli intermediari finanziari. I relatori (Giuseppina Capozza - Direttrice Filiale di Campobasso della Banca d’Italia,Tommaso Palombo Presidente Commissione regionale ABI Molise, Carlo Veneziane - Presidente Finmolise S.p.A., Claudio Pian Amministratore unico Sviluppo Italia Molise S.p.A.), forniranno ai partecipanti specifiche conoscenze in ambito finanziario attraverso un approccio che, coniugando aspetti teorici e possibili applicazioni operative, sarà reso idoneo sia “ai non addetti ai lavori” sia a coloro che possiedono già un background culturale in tale campo.

Il vescovo Cibotti incontra i giovani della cooperativa Lai Una realtà viva e positiva quella della Cooperativa ‘Lai Lavoro anch’io’ di Isernia che lascia, chiunque ne venga a contatto - non a caso - stupefatto. Anche il vescovo Camillo Cibotti, nella sua prima visita alla ‘Fabbrica delle Idee’, non ha nascosto la propria meraviglia davanti ai 20 ragazzi disabili, intenti a lavorare le ceramiche e la cera. Questa mattina, in una visita che si è prolungata più di quanto preventivato, il vescovo della Diocesi di Isernia - Venafro ha potuto conoscere tutte le attività della struttura isernina e, guidato dai giovani soci, ammirarne i manufatti.“Vedere famiglie che si organizzano – ha dichiarato nel corso della vi-

sita - facendo a meno delle strutture statali, o addirittura sostituendosi alla preoccupazione che dovrebbe essere quella di uno Stato efficiente che va a favore dei cittadini, è straordinario. Se tanti genitori avessero questo stesso stimolo, che parte dal cuore, tutto si potrebbe realizzare e non ci sarebbe bisogno di costruire grandi opere o palazzi”. Da parte di mons. Cibotti l’impegno alla massima collaborazione possibile: “Non si può parlare di fede cristiana e di Vangelo se, come Gesù, non veniamo incontro ai piccoli e i più piccoli sono proprio le persone come loro”. Poi l’appello ai genitori: “alla difficoltà di un figlio non si risponde con le lamentele,

ma bisogna rimboccarsi le maniche e agire. Da qui arriva un esempio positivo. Sono molte le strutture che sono venute meno all’industria e tante le aziende che hanno chiuso; sarebbe questo lo spirito con cui affrontare tali difficoltà – ha poi commentato - invece di fare grosse, oceaniche manifestazioni, sarebbe utile sedersi a tavolino e decidere insieme come adoperare quei capannoni dismessi, magari utilizzarli per questi ragazzi, affinché abbiano a disposizione spazi più ampi. E possano ambire a fare cose migliori. Si pensi all’apicoltura, all’ambiente in cui viviamo e alla natura che abbiamo; perché non immaginare una cooperativa: gio-

vani che si mettano insieme e realizzino cose che possano essere da sostegno alle persone diversamente abili e, al contempo, utili a mantenere una famiglia prima e la società poi”. Ai giornalisti, Cibotti ha chiesto di fare un’azione di evangelizzazione:“Fossi in voi starei qui ogni giorno, per vedere cosa riescono a realizzare questi ragazzi e farei di tutto per far conoscere queste realtà al di fuori dei confini regionali”.Ai ragazzi della Lai, dopo una benedizione e una preghiera, il vescovo ha promesso una nuova visita:“La prossima volta però – ha concluso - mi presenterò con la tuta da lavoro”.


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Termoli

9 ottobre 2014

Rio Vivo, dissesto idraulico Rinaldi esorta il Consorzio di Bonifica a pulire i canali TERMOLI. L’ondata di maltempo che ha caratterizzato lo scorso fine settimana ha riproposto gli atavici problemi di dissesto idraulico del territorio, in particolar modo a Rio Vivo-Marinelle. Dopo le vibranti proteste dei residenti, il consigliere comunale di opposizione Francesco Rinaldi (capogruppo dell’Alleanza per Termoli) ha preso carta e penna (metaforicamente) e ha scritto al presidente del consorzio di Bonifica Giorgio Manes, centrando il suo interesse sui lavori da eseguirsi presso canali irrigui in va rio Vivo e in Via Rio della Marzaiola. “Gentile Presidente, con la presente per chiedere notizie e sollecitare il vostro ente a pulire urgentemente i fossi e i canali irrigui in oggetto prima dell’arrivo della stagione invernale, per evitare possibili nuovi allagamenti, emergenza che si è verificata appena qualche giorno fa, dopo solo un’ora di pioggia battente. Si ricorda che il piano di sistemazione

La telenovela “Tasi” a Petacciato

idrogeologica redatto nell’anno 2004, elaborato dopo il disastroso evento del 2003 dell’area Marinelle e Pantano Basso si concludeva con l’indicazione di tre ipotesi risolutive che, nella sostanza, riguardavano prevalentemente i canali di

bonifica, con possibile loro tombamento e realizzazione di nuovi con eliminazione di alcuni di essi e delocalizzazione dell’attuale idrovora. La spesa quantificata in 11 milioni e mezzo di euro non risulta ancora finanziata”.

Campomarino accoglie la Croce Rossa Al via la formazione per le nuove reclute convegno illustrativo del nuovo progetto che i Volontari e l’amministrazione comunale hanno inteso promuovere in favore della popolazione locale. Si tratta di un corso per volontari di Croce rossa presentato dal presidente del Comitato Provinciale della Croce Rossa di Campobasso, Giuseppe Alabastro. Dopo una ricca introduzione fatta di excursus storici legati alla storia e alle figure rilevanti dell’associazione, che proprio quest’anno compie 150 anni, Alabastro ha inteso presentare direttamente il nuovo corso per i volontari. “Qui a Palazzo Norante abbiamo presentato – ha affermato – il nuovo corso per volontari della Croce Rossa che si articolerà su 18 ore si terrà a Campomarino; questo corso è aperto a tutti dall’età di 14 anni in su.

Le sorprese dalla Casa Comunale non finiscono mai!!

Ci saranno una serie di lezioni di primo soccorso ma anche le attività di emergenza e soprattutto lezioni di diritto internazionale umanitario che è una delle caratteristiche e delle priorità della nostra associazione in ambito nazionale e internazionale. La Croce Rossa ha accettato l’invito di alcuni cittadini e ha proposto questo nuovo corso, abbiamo richiesto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Campomarino. La realtà della Croce rossa è giovane, ed ho percepito che sono tutti entusiasti e otterranno degli ottimi risultati sia per la loro passione che hanno dimostrato ma anche per uno strumento valido in caso di necessità per la popolazione locale, per l’Italia e per il mondo. In questo momento così difficile i molisani sono presenti, numerosi e si stanno avvicinando con grossa

convinzione al nostro movimento sia per essere disponibili sia perché hanno capito che c’è la necessità di aiutare il prossimo che è in una situazione di indigenza in una situazione di particolare crisi e molti sono i volontari che aiutano l’associazione dalla distribuzione di aiuti alimentari ai servizi di primo soccorso di attività socio sanitarie anche assicurando un servizio alla comunità gratuitamente quale è l’opera dei volontari sulle ambulanze nei trasporti infermi in ambito nazionale e internazionale”. L’iniziativa vanta il patrocinio dell’amministrazione comunale ed è stata apprezzata da tantissimi giovani; opportunità colta al volo dal presidente provinciale che ha riservato un pensiero speciale anche a tutti i molisani che lui stesso definisce una “ricchezza” e, parlando dei servizi offerti, conclude: “Come servizi facciamo attività socio sanitaria, di formazione per i giovani, attività internazionale e per le emergenze, la Croce Rossa è una struttura operativa nazionale ed è inquadrata nell’ambito della protezione civile sia quella regionale che nazionale. Sono servizi attivi su tutto il territorio della provincia e dell’intera regione”. Corsi al via dal prossimo 14 ottobre, sempre al Palazzo Norante di Campomarino, con docenti professionalizzati pronti a formare nuovi associato alla Croce Rossa

Mancano pochi giorni al 16 ottobre, la data entro cui dovrà essere versato l'acconto della TASI 2014, ma da noi regna sovrana la confusione più totale. Molti cittadini hanno già pagato l'acconto calcolato secondo le aliquote e le detrazioni che il Consiglio Comunale aveva adottato a fine luglio e adesso si scopre che il Comune non ha inserito nel Portale del Federalismo Fiscale nei tempi stabiliti dalla legge – il 10 settembre - la delibera di approvazione delle aliquote e del regolamento TASI e ciò è accaduto nonostante tutti i Comuni avessero ricevuto già ai primi di settembre una circolare del Ministero delle Finanze – la n.28926 del 2 settembre – che ricordava tale scadenza imprescindibile e sottilineava gli effetti del mancato invio degli atti. Gli effetti immediati della mancata pubblicazione sono i seguenti: 1) applicazione per l'anno 2014 dell'aliquota base pari all'1 per mille; 2) obbligo di versamento dell'imposta dovuta in unica soluzione entro il 16 dicembre 2014. Ciò significa che per ora la scadenza di ottobre è annullata.... Quello che resta sono la confusione e il disagio per tanti cittadini di Petacciato che si sono recati presso i patronati o i commercialisti e si sono sentiti dire che non era possibile fare il calcolo di quanto dovuto, nonchè la beffa per quanti hanno già pagato, peraltro con una aliquota fissata all'1,5 per mille, ben più più alta di quella base fissata dalla legge!!! I consiglieri di minoranza Luisa Caruso - Roberto Di Pardo

Aree di parcheggio a pagamento Anche a Montenero di Bisaccia individuate le zone per i parchimetri MONTENERO DI BISACCIA. La Giunta comunale ha deliberato l’individuazione delle aree da destinare al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante appositi dispositivi di controllo. Le are in questione sono le seguenti: Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Ambrogio Carabba, Piazza della Libertà dal civico 16 al 28, dall’1 al 21 e dal 34 al 48, Via Valentina dal civico 13 al 39, Via Frentana (parcheggio Multipiano) e Via Argentieri dal civico 1 al 53. La tariffa oraria di sosta per tutte le aree individuate è confermata in € 0,30.Gli orari di sosta a pagamento sono stabiliti dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20, con un’importante novità: per l’area del parcheggio multipiano di Via Frentana, la sosta a pagamento partirà alle ore 9, per proseguire fino alle 12 e nel pomeriggio

dalle 16 alle 20. “Nell’ambito della riorganizzazione delle aree di sosta a pagamento – ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – abbiamo deciso di agevolare i genitori che accompagnano i propri figli a scuola ogni mattina, scegliendo di far partire la sosta a pagamento all’interno del parcheggio multipiano dalle ore 9, anziché dalle ore 8. In questo modo sarà ulteriormente facilitata la scelta degli automobilisti per la sosta mattutina, evitando nel contempo di far pagare il parcheggio ai genitori in un orario di grande concentrazione di traffico veicolare in Piazza della Libertà. Voglio sottolineare comunque che il nuovo orario di sosta al parcheggio multipiano entrerà in vigore a breve e verrà opportunamente comunicato, presumibilmente, già dalla prossima settimana”


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Termoli

9 ottobre 2014

Accesso alle spiagge, si muove il Comune Da anni si parla della revisione e riqualificazione dei punti di ingresso alle aree libere TERMOLI. “Assicurare accessi adeguati alle spiagge libere”: è questo il motivo che ha mosso i membri della quarta commissione “Lavori pubblici” del comune di Termoli, presieduta da Mario Orlando, a recarsi presso il lungomare nord e il sud in due diverse sessioni di lavoro, l’ultima delle quali questa mattina, per effettuare un vasto sopralluogo. Scopo, appunto, quello di vigilare e prendere atto dello stato cui versano gli accessi agli arenili liberi e così, Silvio Mario Orlando, presidente della IV Commissione evidenzia: “La richiesta principale è anzitutto controllare che siano liberi e fruibili, perchè sarebbe

Alberghiero, continua la protesta Ieri gli alunni sono tornati in classe ma senza frequentare le lezioni

inammissibile il contrario”. Un’azione chiara che punta dritto ad ottenere risultati e non si affievolirà nell’immediato termine dei sopralluoghi ma punterà ad individuare anche gli interventi necessari per elidere ogni azione illecita svolta negli anni passati. “Qualora necessario, dopo aver contattato i diretti interessati, provvederemo a segnalare alle autorità preposte eventuali irregolarità. Adesso quindi ci limiteremo a qualche verifica poi ci rivolgeremo alla Procura”. Si lavorerà d’anticipo, quindi, con l’obiettivo di non trovarsi in alcun modo indietro con i lavori in vista della stagione estiva e turistica del prossimo anno

Il grillino Di Michele punta alla tutela dell'Adriatico e alla difesa dell'ambiente marino

Trivellazioni, ordine del giorno in consiglio TERMOLI. Il portavoce in consiglio comunale a Termoli del Movimento 5 Stelle Nicolino Di Michele ha presentato una richiesta di convocazione dell’assise civica adriatica per discutere della proposta di ordine del giorno in materia di “Tutela dell’Adriatico e difesa dell’ambiente marino e costiero termolese”. Una iniziativa protocollata lo scorso 2 ottobre, ma di cui si è saputo solo da poche ore. Oltre al capogruppo grillino, hanno apposto la firma e condiviso il tema anche i

consiglieri di minoranza Di Brino, Marone, Rinaldi, Roberti e Ciarniello.“La costa adriatica, compreso lo specchio d’acqua antistante Termoli, sono interessati da un progetto di ricerca di idrocarburi – spiega Di Michele nel testo dell’ordine del giorno – la Regione Molise e il governo hanno espresso parere favorevole per la realizzazione dei saggi. L’attività estrattiva del petrolio in mare o nel terreno comprometterebbe in modo irreversibile l’ecosistema e su questo si è espresso anche

il consiglio comunale nella seduta del 20 marzo 2012. L’ispezione dei fondali avviene mediante la tecnica dell’Air Gun, dannosa sia per in fondali che per le specie ittiche, se decollasse l’attività ispettiva ed estrattiva pesca e turismo ne sarebbero danneggiati”. Il dispositivo prevede che il consiglio comunale esprima ferma contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca ed estrazione di idrocarburi nell’Adriatica s lungo le coste termolesi

(S)vendesi scuole: salviamo l’ex-nautico e Termoli da una nuova colata di cemento

TERMOLI. Pare non affievolirsi la protesta degli studenti dell’Istituto alberghiero di Termoli; dopo i sit-in in piazza Monumento prima e piazza del Papa poi, il rientro in classe fissato per oggi ha messo da parte il dissenso e così, nonostante il programma avesse proposto il ritorno tra i banchi dopo tre giorni ininterrotti di sciopero, gli studenti hanno deciso sì di fare rientro in classe ma anche di non frequentare le lezioni. Un continuare la protesta che non esclude un suo ulteriore verificarsi anche sino al prossimo venerdì, giorno previsto per la protesta nazionale. Tra le iniziative prossime a realizzarsi, pare sempre più probabile una visita di una delegazione di studenti a Campobasso, presso la sede della Provincia, per far sentire forte la voce del loro dissenso. I portavoce del Consiglio di classe tengono a precisare che “l’essere rientrati a scuola non vuol dire minimamente aver abbassato la guardia. Tutt’altro, siamo più decisi che mai a far sentire sempre più forte la nostra voce di protesta e siamo decisi a resistere a lungo”. A tal punto, pare evidente che questo stato di protesta potrebbe durare “finché non avremo risposte chiare e concrete alle nostre esigenze di studenti di una scuola fatta a nostra misura”, come evidenziano gli studenti

TERMOLI. Il comune di Termoli intende vendere due scuole per costruire un nuovo mega-polo scolastico e lasciare l’area di viale Trieste in mano ai costruttori. Ma perché dismettere dei pezzi così preziosi di patrimonio anziché ridefinirne l’uso insieme agli abitanti dei quartieri e il mondo della scuola? Lo sapevate che il Comune di Termoli vuole vendere l’ex-Istituto Nautico e la scuola media Schweitzer? Ebbene sì, la decisione di ‘valorizzare’ gli edifici delle due scuole di viale Trieste, già pianificata dall’amministrazione dell’ex-sindaco di Brino, è stata recentemente confermata dall’attuale giunta, che intende quindi proseguire con il piano di dismissione di questi pezzi di patrimonio pubblico. L’idea è quella di vendere gli edifici delle due scuole, e con l’incasso ricavato costruire… nuove scuole! Ma andiamo con ordine. Il piano dell’amministrazione è quello di costruire un nuovo mega-polo scolastico dove riunire tutte le scuole dell’infanzia, elementari e medie della città. E già qui un po’ di dubbi iniziano a sorgere: quanto senso ha concentrare tutte le scuole dell’obbligo in un unico plesso? Le scuole sono tradizionalmente un servizio essenziale per gli abitanti di un quartiere, che favorisce genitori e studenti, permettendo ai primi di lasciar tranquillamente andare i figli a piedi, e ai secondi di intrecciare relazioni e di vivere più pienamente il quartiere in cui abitano. Immaginate invece cosa può essere un enorme edificio scolastico con migliaia di studenti dai 3 ai 13 anni, in termini di sviluppo sociale del bambino, di traffico automobilistico agli orari di entrata e di uscita, di concentrazione in classi-pollaio (visto che sarà automatico accorpare classi che non raggiungono il massimo di allievi), ecc. Insomma, già il piano del mega-polo è molto discutibile. In più, per farlo il Comune ha bisogno di soldi, molti soldi, e allora che fa? Mette in vendita altre due scuole, una inagibile e abbandonata, l’altra ancora in utilizzo. I due edifici, che verranno molto probabilmente demoliti, sono vicinissimi alla stazione, dove il valore degli appartamenti è ormai paragonabile a quello di una casa in centro. In particolare, la struttura dell’ex-Nautico ha un valore enorme per la città di Termoli. Eppure, dopo che il Comune ne ha definitivamente acquisito la proprietà nel 2009, non ha mai proceduto ad iniziare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza

che tutti si aspettavano. Nel frattempo, anche molte delle attrezzature della scuola sono rimaste abbandonate nel vecchio edificio (compresi una fornitissima biblioteca, e un grande planetario che era/è una perla di quella scuola), e l’istituto (che nel 2013 ha compiuto 50 anni di storia) ha iniziato a perdere di prestigio, non potendo fornire agli studenti lo stesso livello e qualità di servizi. Ma perché per anni le diverse amministrazioni hanno lasciato all’abbandono un pezzo così importante e simbolico della storia della città? È quello che si chiedono anche tanti insegnanti ed ex-alunni della scuola (ci sono solo una quarantina di istituti nautici in tutta Italia), che l’hanno abbandonata nel 2009 sperando di ritornarci dopo qualche anno di lavori, e che invece oggi vengono a sapere che l’unico progetto è quello di costruire nuove palazzine al posto della vecchia struttura. In pratica la città si priva di beni che sono comuni e di altissimo valore (non solo economico) per consegnarli ad una nuova colata di cemento e agli interessi di costruttori privati, quando invece questi potrebbero essere restaurati e ridestinati ad un uso pubblico e sociale. Anche se l’edificio non dovesse tornare ad essere necessariamente una scuola, si pensi a quanti servizi comunali oggi sono ospitati in strutture private, dove pagano affitti da migliaia di euro al mese (un esempio su tutti la biblioteca…) Non sarebbe già questo un ottimo motivo per considerare il restauro un investimento? Città come Amsterdam, Bruxelles, ma la stessa Milano, dimostrano come il riuso di spazi abbandonati attraverso una progettazione partecipata da amministrazione, abitanti, associazioni, può diventare un’opportunità per rigenerare zone e quartieri, ma anche un motore di sviluppo e posti di lavoro. Insomma, il problema di fondo è sempre lo stesso: la storia urbanistica di Termoli è piena di decisioni calate dall’alto ed imposte ai cittadini, senza una pianificazione. Ma l’unica strada percorribile è quella della partecipazione reale delle comunità locali attraverso processi democratici che di volta in volta possano intervenire a ridisegnare i quartieri e la città secondo i bisogni sociali ed una visione di lungo periodo e non legata ad interessi di pochi… [Nota tratta da "L'anguilla", a cura della R@p]



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Opinioni

9 ottobre 2014

Accessibilità e valorizzazione dei beni culturali molisani Non c’è crisi economica che possa giustificare il completo disinteresse verso la valorizzazione delle aree archeologiche e il vasto patrimonio artistico e architettonico dei nostri territori, né tantomeno l’impegno civile di denunciare i gravissimi e preoccupanti fenomeni discriminatori di inaccettabile inciviltà che ne impediscono la fruizione, a chiunque vive in condizione di disabilità. Volevamo ricordare che esistono anche loro, basta recarsi un attimo nei luoghi più esemplari per senso civico, amore, sollievo e conforto presenti in regione, per rendersi conto che “gli invisibili” esistono e dovrebbero anche loro usufruire del diritto di poter visitare luoghi culturali di incantevole bellezza. Uno dei pochi casi di esemplare rispetto e attenzione, per chi vive la propria esistenza da disabile e che rappresenta un

“modello” da imitare, è la riserva MAB di Montedimezzo, in agro di Vastogirardi, in provincia di Isernia, in cui il bellissimo patrimonio naturale della biosfera, si concede, con i suoi ausili e sussidi, ai tanti visitatori che vivono difficoltà motorie e sensoriali, permanenti e temporanee, la propria

esistenza. Le problematiche non riguardano solo l’accesso alle aree archeologiche e agli spazi museali, in cui insuperabili barriere architettoniche ostacolano l’accesso ai possibili visitatori, ma continuano spesso anche all’interno delle aree espositive, per l’assenza di percorsi obbli-

Da subito un intervento normativo per la Tutela e la valorizzazione dei tratturi Le meritorie iniziative promosse da comuni, associazioni culturali e Pro-Loco, per valorizzare le millenarie vie tratturali, si scontrano con una cronica sottovalutazione del valore ambientale, turistico, sociale ed economico del tratturo. In due decenni il tratturo è stato utilizzato per far transitare strade, impiantare linee elettriche e telefoniche, costruire opere pubbliche e campi sportivi, o per ogni altro intervento impattante che non si voleva sui terreni privati. E’ mancata un’anagrafe del patrimonio tratturale sia per i quattro tratturi principali che per i tratturelli di collegamento riportati sulle mappe ma scomparsi nei

fatti da illo tempore. Chiunque si trovi in difficoltà per scaricare materiali inerti o occupare spazi con Rotoli di balle, legnami e/o prodotti di varia natura utilizza il suolo tratturale. I timidi tentativi di costruire una segnaletica e delle staccionate non hanno avuto fortuna ed è sempre più raro percorrere delle strade asfaltate che scorrono sul tratturo vedendo le antiche vie verdi. Come Associazione degli Ecologisti Democratici sollecitiamo un intervento normativo teso a salvaguardare con maggiore efficacia le vie della transumanza, almeno quelle principali, e costruendo un’anagrafe aggiornata dei confini, delle particelle date in fitto e della parte

Entro fine anno si deve assolutamente affrontare la discussione delicatissima sul piano d’impresa e su questo saremo intransigenti, non faremo sconti a nessuno – dichiara il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -, da quando è arrivato il nuovo amministratore delegato, il Sindacato è stato convocato una sola volta. Qual’è la direzione strategica di Poste Italiane? Quali sviluppi per le attività finanziarie e tradizionali? Come e quanto sarà coinvolto il sindacato? Questioni importanti, per un’azienda che negli ultimi dieci anni ha regi-

occupata da strade e opere pubbliche. Serve un progetto di valorizzazione da finanziare anche con il Piano di Sviluppo Rurale Agro-Ambientale 2014-2020 da condividere tra Stato e Regione, tra Ministero dei Beni Culturali e Assessorato all’Agricoltura e all’Ambiente, ma prima di ipotizzare un qualsiasi intervento di promozione serve riappropriarsi concettualmente di quella identità storica della nostra comunità che per millenni hanno saputo preservare un bene pubblico più unico che raro. Se non si riparte da qui il tratturo sparirà in silenzio nel giro di poco tempo e nessuno saprà spiegarne le ragioni. Ecodem

gatori e sicuri utilissimi per guidare e aiutare chiunque sia affetto da problemi motori. I problemi si complicano poi, per i visitatori con difficoltà sensoriali, che non trovano ausili e sussidi tiflologici inclusivi, ormai diffusi in molti musei italiani. Nessuna audio guida, nessun catalogo digitale e in braille con disegni in rilievo dei beni più significativi, nessun modello in scala delle opere, nessuna applicazione per smartphone e ancor peggio, nessun percorso tattile, corredato con delle mappe in rilievo degli spazi e delle descrizioni in alfabeto Braille, che illustrano i reperti e le opere dei vari musei. Come spesso accade, a pagare le conseguenze di tagli e razionalizzazioni, dei finanziamenti ai beni e alle attività culturali e alle conseguenti discriminanti barriere architettoniche, sensoriali e percettive, sono sempre i più bi-

Assemblea pubblica degli operatori culturali: proposta la costituzione di un Distretto Culturale Regionale Nella sede di Confcooperative Molise a Campobasso, ha avuto luogo un’assemblea di operatori culturali provenienti da tutta la regione, che hanno valutato articolatamente la proposta di costruzione di un “Distretto Culturale Regionale” che la centrale cooperativa ha presentato formalmente alla Regione Molise. Il Distretto, operativamente, passa per la trasformazione della Fondazione Molise Cultura che da in house della Regione, dovrebbe essere trasformata in una fondazione di partecipazione, aperta al contributo attivo di enti pubblici e di privati. La riunione si è chiusa con la costituzione di un comitato operativo che nei prossimi giorni stabilirà i contatti con l’Ente Regione, al fine di valutare le soluzioni più valide e proficue per arrivare alla costituzione del “Distretto Culturale Molisano”. Del comitato operativo, oltre a Domenico Calleo, Presidente di Confcooperative Molise e di Antonio Ruggieri, Presidente di Federcultura, fanno parte: – Antonio Salvatore – Istituto Storico del Risorgimento – Pasquale Farinacci – Violinista – Simone Sala – Pianista – Stefano Sabelli – Attore e Regista – Emilia Petrolini – Presidente dell’Associazione Adiform – Vincenzo Manocchio – Editore e gallerista – Antonietta Caccia – Presidente del Circolo della Zampogna – Isabella Astorri – Presidente SIPBC ONLUS – Giulia Severino – Storica dell’Arte – Emanuele Floris – Artista

Poste, un marasma strato risultati economici di successo, anche grazie all’impegno del sindacato e dei suoi dipendenti, ma che oggi è ferma e appare incerta. Bisogna assolutamente affrontare l’annosa questione è l’equilibro tra le attività finanziarie di Poste e la mission tradizionale, del servizio postale. Un ramo, quest’ultimo, che secondo la CISL Poste molisana è assolutamente da rivedere e richiede investimenti e strategie da parte dell’azienda. Il servizio è in decadenza – afferma Antonio

sognosi di attenzioni che, insieme ai giovani e agli anziani sono di continuo privati dei diritti economici, sociali e culturali, anche nella nostra piccola regione che si ritiene impropriamente civile. L’attuale dilagante insensibilità verso la “diversità”, potrebbe rilevarsi un’opportunità da non perdere in futuro, per valorizzare efficacemente il vasto e diversificato patrimonio culturale molisano, nel renderlo, con appropriati ausili e sussidi tecnici ed informatici, “accessibile e unico”. Ciò favorirebbe l'integrazione sociale e culturale e il pieno rispetto dei diritti costituzionali, dei tanti visitatori affetti da disabilità motorie e sensoriali, attualmente privati del piacere di “toccare con mano”, le tante bellezze del vasto patrimonio culturale della nostra “piccola regione”. prof. Elvio Petrecca

D’Alessandro – gli utenti si lamentano e i dipendenti, oltre ad essere costretti a lavorare sotto-organico, devono anche subire gli insulti della clientela. L’azienda è ferma perché attende di prendere decisioni di alto livello, come la privatizzazione – aggiunge continua Antonio D’Alessandro – ma il rischio è che intanto si compromettono i risultati positivi raggiunti con sacrifici negli ultimi anni. Una tale situazione di stasi, non può durare a lungo. Perché nel contesto attuale di grande concorrenza, anche in-

ternazionale – ha spiegato il Segretario della CISL Poste – si crea un grande spazio per i competitors. La positività delle relazioni tra sindacato e Poste è stato negli anni uno dei fattori chiave del successo dell’azienda. La storia di Poste dimostra che se si affrontano processi anche difficili ma con relazioni positive si può avere successo – conclude Antonio D’Alessandro -. Il futuro delle relazioni deve essere un futuro di partecipazione, dove non ci sia confusioni di ruoli. In un momento come questo è importante mettere in evidenza il sindacato com’è in realtà



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