Il Lecce torna in serie A, lo speciale della Gazzetta

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Domenica 12 maggio 2019

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Il condottiero Fabio Liverani «Con questa impresa la mia squadra è entrata nella storia»

Il presidente Sticchi Damiani «È il più bel regalo di compleanno che io abbia mai ricevuto»

Il bomber La Mantia «La promozione è il giusto premio per il lavoro di un grande gruppo»

CALÒ A PAGINA 2 NAZIONALE >>

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APOTEOSI LECCE

ESPLODE LA FESTA IN TUTTO IL SALENTO

FATTA LA STORIA La squadra guidata da mister Liverani batte lo Spezia per 2-1 con i gol di Petriccione e La Mantia e conquista la nona promozione nella massima serie, da cui mancava da sette anni I ventottomila del Via del Mare in delirio e i tifosi invadono fino a notte strade e piazze della città. Bagno di folla per i giallorossi durante il tour trionfale a bordo di un pullman scoperto [foto Marco Lezzi] SERVIZI IN NAZIONALE ALLE PAGINE 2-3-4 E IN CRONACA DA PAGINA II A PAGINA XV >>

UN LUSSO CONCESSO SOLO A POCHI CHE ORA TUTTI DEVONO DIFENDERE

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di MARCO SECLÌ

«N

on vedrò mai più il mio Lecce in serie A, forse nemmeno in serie B. Ma io sono stato fortunato, ho vissuto negli anni più belli: chissà se i miei nipoti, un giorno, saranno fortunati come me». L’anziano tifoso rifletteva a voce alta mentre con un amico abbandonava deluso il locale con il maxischermo allestito per i quarti di finale dei playoff di serie C. L’Alessandria aveva appena eliminato il Lecce dopo i calci di rigore. Era il 4 giugno 2017 e si preparava a un altro anno di sofferenze, dopo i cinque già vissuti nell’«inferno» della terza serie. E invece non sono passati nemmeno due anni e il Lecce è di nuovo in serie A. Quel nonno potrà portare

i nipotini allo stadio per la sfida con Cristiano Ronaldo. Un doppio balzo prodigioso. Come quello dei giallorossi guidati da Giampiero Ventura nelle due stagioni dal ‘95 al ‘97, l’avvio dell’era Semeraro. Impresa simile, ma non identica. Quella compiuta dalla squadra di Liverani ha una valenza perfino superiore. La cavalcata trionfale culminata nella vittoria di ieri contro lo Spezia somiglia di più alla prima indimenticabile promozione in serie A conquistata nel 1985 dal club di Franco Iurlano. Si è ripetuto un miracolo sportivo «made in Salento». Artefici un gruppo di professionisti e imprenditori come i vicepresidenti Corrado Liguori e

Alessandro Adamo, i fratelli Silvia e Dario Carofalo. Dall’anno scorso, il finanziere svizzero René De Picciotto; prima Enrico Tundo. E poi il grande regista: Saverio Sticchi Damiani. Dal nulla, quando il calcio a Lecce rischiava di scomparire dopo l’addio al club da parte della famiglia Tesoro, non si è arreso. E ha ideato un progetto arrivato alla meta precorrendo i tempi. Anche sfidando, nei momenti critici che pure ci sono stati, i veleni di una città che talvolta non perdona chi ha successo. Lecce e il Salento devono andare orgogliosi di questo traguardo. La serie A riconquistata con le sole forze del proprio territorio è lusso per pochi. Che ora va difeso da tutti.


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II I LECCE PRIMO PIANO

Domenica 12 maggio 2019

Un fiume di felicità nelle vie in festa

I tifosi invadono le strade. Fuochi d’artificio nelle piazze FABIO CASILLI

EMOZIONI PER TUTTI L’enorme folla radunatasi in piazza Sant’Oronzo per celebrare il ritorno nella serie A una festa desiderata da tante stagioni prolungatasi sino a tarda sera

l Città in festa per la serie A e il traffico soprattutto nelle vie del centro va subito in tilt. Al triplice fischio dell’arbitro, poco prima delle 17 di ieri, leccesi e salentini della provincia si sono riversati per strada e soprattutto nelle piazze centrali per festeggiare il tanto atteso ritorno dei giallorossi nella massima categoria calcistica. Un’esplosione di gioia incontenibile. Armati di sciarpe, bandiere e trombe da stadio i tifosi hanno pacificamente invaso piazza Mazzini e piazza Sant’Oronzo. Intere famiglie con i piccoli al seguito hanno atteso l’arrivo del pullman con la squadra di mister Fabio Liverani. E hanno anche rispettato i divieti imposti con la fontana di piazza Mazzini svuotata dall’acqua e transennata. Stesso discorso per l’anfiteatro romano, limitato da transenne e controllato da agenti e protezione

IL TOUR TRIONFALE

Il pullman coi giallorossi ha percorso le vie del centro tra applausi e cori da stadio civile. Scortato dalla polizia, il pullman con a bordo i giallorossi da piazza Palio ha percorso viale della Libertà, via del Mare e via Imperatore Adriano, poi ha svoltato a sinistra per via Nazario Sauro e approdare, poco prima delle ore 20, in piazza Mazzini. Qui i tifosi hanno inneggiato ai loro eroi, con cori e slogan, li hanno fotografati e applauditi a lungo, perché il pullman ha effettuato più giri della piazza. La città è stata letteralmente tappezzata

coi colori giallorossi. Anche le vetrine dei negozi hanno dato il loro «contributo» alla causa. Il pullman ha poi proseguito il suo giro trionfale per la città lungo via Cavallotti e via XXV Luglio. Ma non è entrato in via Trinchese per raggiungere piazza Sant’Oronzo. Troppo alto era infatti ritenuto il rischio di incidenti o disordini per il gran numero di persone che si sono riversate nel «salotto buono» del capoluogo salentino. Il mezzo ha proseguito, sempre

tra cori, applausi e scatti fotografici per viale Marconi e ancora su viale Lo Re. Mentre la festa è proseguita anche in piazza Libertini. Sono stati sparati fino a tardi fuochi d’artificio. Qualche problema, com’era prevedibile alla vigilia, c’è stato al traffico cittadino. Chi si è avventurato con l’auto in centro è rimasto «imbottigliato» a lungo tra clacson e cori da stadio. I vigili urbani, ad un certo punto, hanno chiuso via XXV Luglio e anche via 95esimo Reggimento.

TUTTI IN STRADA PIAZZA MAZZINI GREMITA SINO A TARDA SERA. FONTANA TRANSENNATA E SALTA IL TRADIZIONALE TUFFO

Cori, gioia e caroselli: «Era urA» E per Paolo Baldieri la promozione ha un sapore particolare: «Tanti ricordi stupendi» DANIELA PASTORE

PIAZZA MAZZINI In alto l’ex calciatore del Lecce Paolo Baldieri; sopra, la fontana transennata: niente tuffi festosi

l L’emozione della promozione in A lui l’ha vissuta in campo, nel Lecce di Bolchi, stagione 1992-1993. Anche per questo Paolo Baldieri, attaccante di quelli che lasciano il segno, ha sentito ieri in modo speciale la grande festa giallorossa. Nel suo locale sotto la galleria di piazza Mazzini circa mille persone hanno seguito il match, avvolti da bandiere, foulard, sciarpe con i colori brillanti della squadra. «È una gioia immensa, il presente si sovrappone a ricordi che sono impressi nella mente e non si dimenticano mai. La mia felicità oggi è un mix di emozioni che mi riportano al passato», dice sorridendo Baldieri in una piazza Mazzini gremita sino all’invero simile. La gioia è esplosa al triplice fischio dell’arbitro, incontenibile, liberatoria, fragorosa, debordante. Un’onda di euforia crescente che ha contagiato tutti, grandi,

bambini, salentini, extracomunitari, turisti. Con la fontana transennata e sorvegliata dalle forze dell’ordine (niente tuffo tradizionale), la grande festa si è riversata nelle strade del quadrilatero della piazza cittadina. Momenti di allegria contagiosa quando sono arrivati gli ultrà del Lecce in un caleidoscopico carosello di auto. I componenti più carismatici accolti da applausi fragorosi, strombazzamenti e non finire, salti, abbracci, baci. Un entusiasmo travolgente. Non solo la città ma l’intero Salento si è riversato nel centro di Lecce, per la grande voglia di condividere un momento atteso un anno intero. «Era urA» è l’esclamazione sullo striscione esibito da un tifoso. Era ora che la città ritrovasse il palcoscenico più prestigioso del calcio italiano. Al tramonto ancora tanta voglia di fare festa. Caroselli interminabili di automo-

bili, bambini bardati di bandiere, cappelli, sciarpe, auto d’epoca avvolte dai colori giallorossi, Suv roboanti, il piede sull’acceleratore a folle, per sottolineare la grinta di una giornata terminata nel migliore dei modi. E poi ovviamente, selfie a iosa, telefonini puntati sulla «fiesta» continua. Un sabato caldo, anche meteorologicamente. Torsi nudi, maglie gettate in aria, brindisi e cori da stadio. Un pulmino d’antàn color celeste carico di bambini fende la folla tra gli applausi. Al tramonto c’è ancora tanta voglia di fare festa. Un’occasione d’oro per i bar e i locali cittadini, gremiti sino all’inverosimile, ma anche per venditori ambulanti di gadget, magliette, fischietti. Un sabato da ricordare, di quelli belli che fanno sentire la collettività stretta in un’unica immensa emozione, in un’identità comune. E in questi tempi di crisi, è energia buona che ristora.


LECCE PRIMO PIANO I III

Domenica 12 maggio 2019

POMERIGGIO INDIMENTICABILE L’entusiasmo giallorosso contagia il prefetto Cucinotta Ernesto Chevanton, il procuratore generale Maruccia e il finanziere svizzero Renè de Picciotto

Volti e voci della Tribuna celebrano la vittoria Striscione di buon compleanno al presidente Saverio Sticchi Damiani GLORIA INDENNITATE l Il Lecce in A. Un film già visto? Macché. Non è uguale, è sempre diverso. Anche in Tribuna d’onore, centrale o come dir si voglia. «Una doppia gioia», esclama l’avvocato e professore Ernesto Sticchi Damiani, papà di Saverio presidentissimo dei giallorossi, che proprio ieri festeggiava sia il ritorno dei «lupi» nella massima serie del campionato di calcio italiano, sia i suoi 44 anni. E al fischio finale è spuntato in Tribuna uno striscione con su scritto «Happy birthday Mr. President», salutato da grandi applausi lo stesso, anche senza il canto suadente di Marilyn Monroe. Tutto cambia nella Storia, a parte il «Sant’Oronzo» in costume di Party Zoo Salento, i «giri di ola» e l’inevitabile «ci nu ‘zzumpa nu barese è». Il tutto sotto lo sguardo di due giovani provenienti dal capoluogo di regione che hanno lasciato la «superpostazione» in Tribuna dopo il primo tempo. Troppa «sofferenza»? Massì. Felice il prefetto Maria Teresa Cucinotta, palermitana doc: «Orgogliosa del Lecce anche se mi spiace che la squadra della mia città non ce l’abbia fatta ad essere promossa in A». Raffinata nel suo look dai colori pastello, Cucinotta ha promesso di tornare al Via del Mare la prossima stagione, medesimo posto (visto che ha portato fortuna), per vedere i match contro le Big, ma non solo. «Se lo sono meritato sottolinea il procuratore generale Antonio FELICE Il prefetto Cucinotta Maruccia - hanno giocato bene per l’intero campionato, Liverani è stato grande. Ora, bisogna essere bravi anche fuori dal campo». Camicia giallo fosforescente per il finanziere René de Picciotto, personalità ormai di peso per il futuro del Lecce, circondato da amici svizzeri. Presente l’imprenditrice Elisabetta Marrocco, tifosa da sempre e ricca di charme per intima essenza, dotata di cornetto rosso napoletano (mignon ma «efficace»). Nella sua storica postazione, accanto alla Tribuna stampa, come ai vecchi tempi è giunto il past-presidente Giovanni Semeraro. Ed è meraviglioso abbracciare Ernesto Javier Chevantón, bomber giallorosso di qualche anno fa, fedele nei secoli alla squadra e alla VITTORIA Ernesto Chevantón città: «Il Lecce? Lo amo e sempre lo amerò». Saluta gli amici col segno della «vittoria» Antonio Castrignanò, anima profonda della pizzica e tra le voci storiche della Notte della Taranta. Infine, la gran festa della premiazione in campo con la colonna sonora di «We will rock you» e «We are the Champions» dei Queen e l’esplosione di coriandoli giallorossi. Ovazioni per tutti, da Petriccione a La Mantia, autori dei due gol, per capitan Mancosu e il portiere Vigorito, avvolti nella bandiera sarda con i «Quattro Mori», ma ancor più di tutti, per il presidente Sticchi Damiani, mister Liverani e l’inossidabile dottor Palaia. Poi, gruppo compatto di giocatori, dirigenti e staff alle falde della Curva Nord. Ora si ricomincia, dal conto alla rovescia per «tifare contro Cr7» con una squadra attrezzata per la A al nuovo look per il Via del Mare. Sì, ma questa è sul serio un’altra Storia.

ESULTANZA INFINITA I calciatori del Lecce nell’irrefrenabile festa all’interno dello spogliatoio, un rito a cui nessuno dei ragazzi di Liverani ha voluto sottrarsi A sinistra, i giallorossi portati in trionfo sul pullman, qui colti durante il passaggio in piazza Mazzini, con la «benedizione» di Sant’Oronzo in costume

APPLAUSI LA GRAN PASSERELLA PER LA PREMIAZIONE AVVOLTA DAI CORIANDOLI

Delirio in campo e negli spogliatoi «Stavolta siamo noi i campioni» ANTONIO CALO’ l Cantano, i tifosi, come sognavano di fare da tante, troppe stagioni. Sventolano le bandiere giallorosse. Inneggiano con i loro cori alla promozione. «Serie A, serie A, siam tornati, siam tornati in serie A», scandiscono. Poi, intonano il classico: «Ci nu zumpa nu barese è». I calciatori saltellano sotto la Nord. Mancosu e Vigorito sono avvolti nella bandiera sarda. Tachtsidis indossa come una mantella il vessillo della Grecia. Giunge il momento della premiazione. Gli altoparlanti diffondono le note di «Beautiful Day», degli U2. Lo speaker chiama sul palco il presidente Sticchi Damiani, che dà il cinque a tutti i bimbi schierati lungo il drappo rosso che porta sul podio, con indosso la maglia delle diciannove squadre della serie cadetta. Lo raggiungono i vice presidenti Liguori ed Adamo, Silvia, Salvatore e Dario Carofolo, De Picciotto, Mercadante, Vino, tutti i collaboratori del club, i componenti dello staff tecnico, Liverani escluso, e di quello medico. È quindi la volta dei calciatori. Ai nomi di Petriccione, Scavone e Tachtsidis, gli

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applausi aumentano di intensità. Quando tocca a Lucioni, La Mantia, Falco e Mancosu il Via del Mare regala un autentico boato. Liverani viene accolto da un’autentica ovazione: i tifosi, evidentemente, riconoscono in lui il primo grande artefice della fantastica cavalcata verso la A. Gli applausi sono scroscianti anche quando a percorrere la passerella è Cosenza, che ha giocato solo pochi minuti, ma che è amatissimo dai supporter giallorossi. Tocca a lui, il capitano, alzare al cielo il piatto d’argento che la Lega assegna al Lecce per la promozione nella massima serie. I cannoni sparano verso il cielo coriandoli gialli e rossi mentre partono le note di «We are the Champions» dei Queen. Sì, i campioni sono i calciatori del Lecce, questa volta. Insieme, trotterellano lungo la pista di atletica. Fanno il giro del campo, salutando i tifosi che si accalcano lungo la rete di recinzione. C’è chi ha il figlioletto sul collo, chi lo tiene per mano. Si concedono alle foto. Urlano a squarciagola la propria gioia, come fanno anche i sostenitori giallorossi. Tutti vogliono godersi la festa, vogliono assaporarla. Nessuno, in estate, aveva osato nemmeno sognarla. Per questo è ancora più bella.

COOPERATIVA DI GARANZIA - CONFARTIGIANATO SOCIETÀ COOPERATIVA A MUTUALITÀ PREVALENTE 73100 LECCE – Via C. De Giorgi, 22 – Tel. 0832/390515 – Fax 0832/394246 Codice Fiscale / I.V.A. n° 00429810757 – Registro Società n° 2220 – Registro Ditte n° 09345 della C.I.A.A. di Lecce Registro Prefettizio n° 4467 – Ufficio Italiano dei Cambi n° 26553.

AVVISO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA È convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Cooperativa di garanzia-Confartigianato, Società Cooperativa a mutualità prevalente che si terrà in Lecce, presso HILTON GARDEN INN - Via C. De Giorgi, n. 62 Mercoledì 29 Maggio 2019 alle ore 17 in prima convocazione e, qualora non si raggiunga il numero legale, GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2019ALLE ORE 17,00 in seconda convocazione sempre presso HILTON GARDEN INN - Via C. De Giorgi, n. 62 per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: Assemblea Ordinaria 1) - Esame ed approvazione del Bilancio chiuso al 31/12/2018 2) - Relazione sulla gestione dell’esercizio 2018; 3) - Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio chiuso al 31/12/2018; 4) - Rinnovo cariche sociali 5) - Varie ed eventuali. Per la validità dell’Assemblea in prima convocazione è richiesto l’intervento di tanti soci, presenti o rappresentati, che rappresentino almeno un terzo dei voti spettanti alla totalità dei soci. Eventuali liste e deleghe dovranno essere presentate alla segreteria della Cooperativa entro le ore 13.00 del giorno, 22 Maggio 2019. corredate da documento di identità del delegante. Cordiali saluti. LECCE, 12 Maggio 2019 IL PRESIDENTE (Cav.Corrado Brigante)


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IV I LECCE PRIMO PIANO

Domenica 12 maggio 2019

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LA MANTIA

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Senza rivali nel gioco aereo, va in gol pure di destro e di sinistro. Lotta come un leone e da Liverani ha imparato a svariare sul fronte d’attacco, per aprire varchi ai compagni. Ben 17 reti, molte decisive tra cui quella allo Spezia che vale la promozione. In serie B eguaglia i record di Corvia e Tiribocchi, supera Francioso e Chevanton. E se tanto mi dà tanto...

LIVERANI Novello Re Mida, trasforma in oro tutto ciò che tocca. Sfrutta al massimo le potenzialità di ogni componente di una rosa che ha contribuito a costruire. Dota la squadra di un gioco spettacolare, a tratti travolgente. Seconda promozione consecutiva. Entra nella storia del Lecce, che guiderà anche in serie A.

MAJER MA Pescato da Meluso nel Rostov, arriva a FEBBRAIO COL DIFlcile comp compito di non far rimpianger piangere un elemento del calibro di Scavone. Per tutti è un oggetto o misterioso, Live ma Liverani lo giudica da subito idoneo id al progetto. E, ovviamen ovviamente, non sbaglia: lo sloveno po poi dimostrerà a tutti quanto vale.

8,5

MARINO MA

8

Usato sicuro. Con Mancosu, Arrigoni e Cosenza è fra i reduci della vecchia guardia. Quando c’è bisogno, risponde sempre presente. Non solo al centro della difesa. Nell’emergenza, fa pure il terzino sinistro. E non SlGURA ANZI CONTRO IL Carpi regala a Venuti la palla che sblocca la partita.

CALDERONI CALD

9

Il «treno» «tren friulano si ferma PROPRIO PROPRIO SUL lNALE E RISCHIA d com di complicare i piani del L ecce, che senza di lui sulla Lecce, fascia sinistra perde il propulsor pulsore. Rientra nel giorno della festa. f Meritatissima per uno un che ha macinato chilom chilometri e sfornato cross, di cui q quattro vincenti, per tutta la stagione.

PALOMBI PA MBI 0AGA QUALCHE PROBLEMA lSICO O nche gli nega la necessaria conio tinuità dopo un ottimo avvio ò, di stagione. Nonostante ciò, ol. mette a segno ben otto gol. Nelle ultime gare rientra e la troppa foga lo porta a sbagliare. Ma ha le qualità dell’attaccante di razza. È giovane, il futuro è suo.

8,5

ARRIGONI AR Grande protagonista della promozione della scorsa stagione, al primo anno di serie B colleziona 16 presenze. Sembrava destinato a cambiare aria, invece è rimasto, si è reso utile in più ruoli e ha provato anche la gioia di segnare il primo gol con la maglia giallorossa. Ai compagni ha regalato tre assist.

7,5

LUCIONI ONI È «costretto» a rinunciare ciare re naio, alla A lo scorso gennaio, A DI PERCH½ LA SOCIETº RIlUTA DI elta cederlo al Sassuolo. Scelta osì, azzeccata. Lucioni, così, continua a guidare la difesa da par suo. Sia lui che il NO LA ,ECCE ALLA lNE RITROVANO LA ssero serie A. Ed entrambi vissero felici e contenti.

9

VIGORITO VIG

8,5

Interventi prodigiosi, come a Verona, e qualche topica, come quella che gli costa l’espulsione a Cremona. Tra i pali è una garanzia, potrebbe fare meglio nelle uscite. Per il portiere di Macomer, 33 presenze e secondo campionato di serie B vinto, dopo quello dell’anno scorso a Frosinone.

BLEVE BL

7

Il giovane portiere salentino ha sostituito Vigorito vivendo da protagonista cinque partite, di cui tre per tutti i novanta minuti, contro Ascoli, Venezia e Carpi. Ha grandi margini di miglioramento e potenzialità ancora tutte da sfruttare.


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LECCE PRIMO PIANO I V

Domenica 12 maggio 2019

MANCOSU Ritrova la massima serie a trent’anni, dopo averla fugacemente assaporata nel suo Cagliari da ragazzino. Tra i rari reduci della C, conquista da capitano la seconda promozione consecutiva. Liverani lo ha trasformato in un trequartista moderno. Risultato: 34 34 presenze, presenze, 13 gol, 6 aspr as sist. Numeri Num merii d me a se sserie seri eri rie e A. da

SCAVONE S

FALCO Il ragazzo di Pulsano torna a casa per ritrovarsi dopo una stagione non esaltante. Liverani lo martella, quasi LO FA PIANGERE -A ALLA lNE TIRA FUORI il meglio da un giocatore che possiede colpi d’alta scuola. Sette gol, dieci assist, prestazioni oni via v via migliori. E può crescere ancora. ancora

Il drammatico infortunio del primo febbraio nella gara con l’Ascoli fa tremare i polsi ai tifosi e alla sua famiglia. Ed ESCLUDE DALLA VOLATA lNALE UNO dei migliori del gruppo. L’importante è che il centrocampista nato a Bolzano, specialista in promozioni, avrĂ modo di recuperare il tempo perduto.

9

TABANELLI TA

9,5

Basterebbero gli otto gol, tra cui quello decisivo del trionfo sul Brescia, per DElNIRE DA INCORNICIARE la stagione dello spilungone romagnolo. Anche lui ri ritrova la serie A. E dire che, d dopo qualche annata tribolata, aveva pensato di abbandonare il calcio. Liverani lo h rigenerato. g ha

9 TACHTSDIS S all Il ds Meluso lo rispolvera dal ra a Nottingham Forest, dove era E lNITO IN NAFTALINA ! ,ECCE il centrocampista greco fa va subito capire perchÊ aveva giocato per anni in serie A Oe poi in squadre come l’Oie limpyacos. Fisico, geometrie se e assist di alto livello. Fosse to arrivato prima sarebbe stato da 10.

10 MECCARIELLO MECCA MECC Approd Approdato nel Salento su espres espressa indicazione di Liverani verani, come ha ammesso Melus Meluso, il centrale difensivo lim lima gli errori e cresce part partita dopo partita. Un gla gladiatore anche sulla fasci destra, sotto il diluscia vi di Perugia, quando, vio as assente Lucioni, diventa il leader della retrog guardia.

9 BOVO BO OVO

7

VENUTI VE

Il 24enne goriziano è un altro ELLA CURA CURA CHE HA BENElCIATO DELLA e nemmeLiverani. Non delude vvento di no quando, con l’avvento ottato dal Tachtsidis, viene dirottato o di interruolo di play a quello no. Firma due gol e con il sentra condo allo Spezia entra nella storia. In serie A aeviti di girare in maglietta in pieno inver-no se non vuole guaii col suo allenatore.

9

FIAMOZZI FIAM M MOZZI A vent’anni conquistò la sua eA prima promozione in serie dici proprio con il Lecce. Sedici ANANNI DOPO SI Ă€ RIPETUTO lRMANĂ e do la stessa impresa. L’etĂ arril logorio della lunga carire, riera si fanno sentire, emperò se sta bene è semrlo pre un piacere vederlo engiocare. Nove le presenze, condite da un assist.

HAYE HA

6,5

PETRICCIONE ONE

Accre Accreditato di ottime doti tecnic tecniche dallo stesso allenato natore, il centrocampista o olandese è forse una delle rare scommesse perse quest’anno Li da Liverani e dal direttore sport sportivo Meluso. Ha convinto in poche delle 13 occasioc è stato gettato nella ni in cui mischia Da rivedere, se ne mischia. avrĂ la possibilitĂ .

Pa Parte bene, trovando pure il go gol alla prima di campionato a Be Benevento. Poi comincia ad acCU CUSARE PROBLEMI lSICI CHE VIA v via si acuiscono e gli impediscono di recuperare una condizione accettabile. CosĂŹ è costretto a sparire dai radar. Ma sulla promozione c’è anche il suo nome.

7

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6

Il terzino ex Under 21 col passare delle giornate diventa pedina inamovibile. E non a caso, come dimostrano i 31 gettoni di presenZA 3I SACRIlCA A SINISTRA QUANDO Calderoni è out per infortunio. Conta pure tre assist e tre gol, anche se uno in comproprietà  col crotonese Golemic.

RICCARDI DI Prima la passerella con l’Ascoli, a risultato acquisito, quindi il battesimo di fuoco a Perugia. Il giovane difensore friulano, bloccato l’anno scorso sul piĂš bello da un grave infortunio, ha sbandato un po’ in avvio di gara ma poi si è ripreso confermando di avere le qualitĂ per puntare in alto.

7

TUMMINELLO § ARRIVATO A lNE GENNAIO E HA faticato a farsi largo in una squadra che aveva giĂ trovato lSIONOMIA E INTERPRETI precisi. Sei presenze e un gol sono però pochino per il ventenne attaccante in prestito dall’Atalanta, considerato una promessa del calcio italiano.

9

COSENZA COSE

6

4RA GLI ARTElCI DEL RITORNO IN B, Ciccio Cosenza quest’anno ha morso il freno (quattro presenze). Ma è stato prezioso lo stesso per il suo ruolo nel gruppo. Da ricordare anche Pettinari, Lepore, Armellino, Chiricò, Torromino (che si sono trasferiti a gennaio).E, ancora, Di Matteo e i giovani Milli e Felici.

a cura di MARCO SECLĂŒ / GRAlCA DI CLARA SPECCHIA


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VI I LECCE PRIMO PIANO

Domenica 12 maggio 2019

La marcia favolosa tappa dopo tappa

Un anno di emozioni, da Benevento fino all’ultimo round ANTONIO CALÒ

ESORDIO DA URLO Il tiro-gol di Marco Mancosu per lo 0-1 a Benevento prima rete del Lecce nella ritrovata serie B I giallorossi sprecheranno il vantaggio di tre gol e la gara finirà pari Ma quella prova fa capire subito che non saranno una comparsa

l Una cavalcata esaltante, caratterizzata da tante luci e poche ombre, ma soprattutto da una grande costanza di rendimento, che probabilmente è da considerare la chiave di una promozione che nessuno, in estate, avrebbe osato nemmeno lontanamente immaginare. L’ESORDIO -Il calendario mette subito il neo promosso Lecce di fronte alla corazzata Benevento, appena retrocessa dalla A e una delle big designate del torneo. Chi si aspetta il primo squillo di tromba dei sanniti deve applaudire, di contro, una prova maiuscola della squadra allenata da Liverani, che per un’ora mette alle corde i rivali, portandosi sul 3-0 con le reti firmate da Mancosu, Falco e Fiamozzi, a cavallo fra la mezz’ora del primo tempo ed il 15’ della ripresa. Negli ultimi 20’ i salentini calano, incassano il gol del 3-1 di Volta, vanno in affanno e si vedono raggiungere in zona Cesarini da un rigore trasformato da Coda, dopo che Ricci aveva ridotto ulteriormente le distanze. LO STRAPPO -Domenica 2 settembre il Lecce si presenta al proprio pubblico affrontando la Salernitana. Dopo 4 minuti, una spettacolare rovesciata di Mancosu porta in vantaggio i salentini, ma Bocalon pareggia poco prima della mezz’ora. Nella ripresa, la compagine di Liverani cerca il varco giusto per riportarsi avanti, senza trovarlo. Al 32’, il tecnico romano getta nella mischia Chiricò, inviso a parte della tifoseria per situazioni legate alla sua precedente avventura con il Lecce e alle stagioni nelle quali ha indossato la casacca del Foggia. Proprio da un fallo subito dal brindisino scaturisce la punizione che, pennellata da Falco, regala il 2-1 ai giallorossi, poi agguantati sul 2-2 in pieno recupero da una rete di Castiglia, contestatissima perché viziata da un precedente fallo su Lucioni. Per giorni, però, impazzano le polemiche determinate dall’utilizzo di Chiricò. C’è chi vorrebbe sotterrare l’ascia di guerra per il bene del Lecce e chi, di contro, è intransigente. La ripresa degli allenamenti si svolge in un clima surreale. Meluso contestato per avere ingaggiato il fantasista, Liverani messo sulla graticola per averlo impiegato nonostante l’ostracismo di parte della piazza. FUORI ROSA -Archiviate due settimane tribolate, caratterizzate anche da commenti esterni all’ambiente che avrebbero potuto destabilizzarlo, alla vigilia della trasferta di Ascoli, in programma dopo la sosta, la società decide di togliere Chiricò dalla disponibilità di Liverani. Questa scelta ricompone la frattura con la frangia più calda del tifo e rasserena l’ambiente. Dopo avere raccolto meno di quanto seminato contro Benevento e Salernitana, però, nelle Marche il Lecce non si dimostra all’altezza delle precedenti uscite e si arrende per 1-0 contro un team che, a sua volta, fa

davvero poco per meritare i 3 punti. I più critici fanno subentrare qualche dubbio sulla forza della squadra. L’ASCESA -Ma, dopo avere incassato solo 2 punti sui 9 disponibili nei primi tre turni, a cavallo tra la quarta e la settima giornata i giallorossi firmano il primo ciclo d’oro della stagione, mettendo in cassaforte 10 punti su 12, frutto di 3 vittorie e un pareggio. Il Lecce ottiene il primo successo stagionale battendo per 2-1 il Venezia al Via del Mare, dopo essere andato sotto a causa di un gol dell’ex Di Mariano, al quale replicano Mancosu e, oltre il 90’, Palombi. Nel turno infrasettimanale, infligge un pesante 3-0 al Livorno degli ex Lucarelli, Conticchio e Vanigli, surclassandolo a domicilio e mandandolo al tappeto con una rete di La Mantia, la prima, e con una doppietta di Palombi. Quindi non va oltre l’1-1 casalingo con il coriaceo Cittadella, in un match sbloccato ben presto da Mancosu, su rigore, ma riequilibrato da Strizzolo sul finire del secondo tempo. Infine, centra un colpo clamoroso al “Bentegodi”, contro un’altra big designata, il Verona, battendolo per 2-0, dopo avere tribolato non poco nei primi 25’, nei quali il portiere Vigorito compie interventi prodigiosi. A stendere gli scaligeri ci pensano La Mantia, corsaro sotto misura prima dell’intervallo, al 46’, e il solito Mancosu, che insacca dalla distanza a metà ripresa. Il club presieduto da Sticchi Damiani è terzo, a -3 dalla capolista Pescara.

FASE DELICATA -Quando sembra lanciato, il Lecce inciampa in casa contro il fortissimo Palermo. I salentini giocano una buona partita, ma gli episodi li condannano. I siciliani fanno centro con Nestorovski, al quale risponde Tabanelli. Negli ultimi 15’ della ripresa, gli ospiti spingono e Puscas trova la zampata vincente. Per i giallorossi si tratta del primo stop interno del torneo, che resterà anche l’unico. Nella giornata seguente, la nona, lo schieramento diretto da Liverani pareggia a Foggia, rimontando dallo 0-2 con Mancosu e La Mantia, che sfiora anche il gol utile ad espugnare lo “Zaccheria”. In seguito, il Lecce batte di misura il Crotone al Via del Mare, con una conclusione di Venuti deviata da Golemic alle spalle del proprio portiere. IN 9 CONTRO 11 -A Pescara, lunedì 5 novembre, i salentini si arrendono per 4-2. In avvio sbagliano l’approccio, non ne azzeccano una e subiscono due gol in 22’. Quindi, reagiscono alla grande e arpionano la parità con Palombi e Tabanelli. Negli ultimissimi minuti gli abruzzesi trafiggono due volte la retroguardia di un Lecce che gioca in 10 contro 11 per l’espulsione di Calderoni, dall’8’ della ripresa, e poi addirittura in 9 contro 11, per quella di Meccariello, apparsa ingiusta, dal 32’ del secondo tempo. Il tutto dopo che, nel primo tempo, viene graziato Campagnaro, al quale l’arbitro risparmia la seconda ammonizione per un’evidente manata a La Mantia in piena area, che andava punita anche con il rigore. Il Lecce, co-

munque, è sempre in zona play off. L’IMPENNATA -Tra dodicesimo e quindicesimo turno, i salentini inanellano tre affermazioni e un pareggio, salendo sino alla seconda piazza, condivisa con il Pescara, a -3 dal leader Palermo. Vanno a imporsi a Cosenza, passando dal 2-0, siglato da Venuti e Palombi, al 2-2, salvo assestare il colpo di coda con Falco, autore del definitivo 3-2. Quindi, domano per 2-0 la Cremonese in casa, con centri di Falco e La Mantia, battendo in campo avverso il Carpi, per 1-0, con sigillo di La Mantia. Nella cittadina emiliana, così com’era già accaduto in precedenza a Verona, si registra una massiccia presenza di sostenitori giallorossi. Successivamente la marcia di Calderoni e soci viene frenata dall’ottimo Perugia, che impressiona positivamente al Via del Mare (0-0). IL GIRO DI BOA -Il Lecce cade a Brescia per 2-1, sconfitto nel recupero, in rimonta, dopo essersi

portato sull’1-0 con La Mantia e dopo che l’arbitro, a metà primo tempo, non espelle Tonali, già ammonito, reo di un fallo da rosso diretto non sanzionato nemmeno con la seconda ammonizione. Sette giorni dopo, la truppa di Liverani si rifà al Via del Mare, mettendo sotto il Padova per 3-2, con reti di Scavone, Armellino e Lucioni, ma in maniera più netta di quanto dica il risultato. Infine, chiude il girone d’andata con un pareggio per 1-1 alla Spezia, con gol di Scavone, dopo avere osservato il proprio turno di riposo. Al giro di boa, il Palermo è in vetta con 37 lunghezze e sembra lanciatissimo verso la serie A. Seguono Brescia e Pescara a 32, Verona e Lecce a 30. L’impressione è che per il club presieduto da Sticchi Damiani i play off siano un traguardo possibile. LA BEFFA -La squadra giallorossa inizia il ritorno con una prestazione di altissimo livello nel big match interno con il Benevento, andando in gol con Mancosu e poi


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LECCE PRIMO PIANO I VII

Domenica 12 maggio 2019

RABBIA Liverani discute con l’arbitro alla fine di Brescia-Lecce

DETERMINAZIONE Il colpaccio di Salerno

IL CAMMINO A sinistra il tabellone del Via del Mare che segna l’incredibile punteggio contro il malcapitato Ascoli A destra, La Mantia e Palombi abbracciati durante il match di Livorno chiuso con la prima perentoria vittoria esterna Sopra, l’esultanza finale al termine del decisivo big match col Brescia [foto Massimino e Marco Lezzi] sprecando più volte il raddoppio, salvo farsi beffare nella ripresa da Coda, che ottiene la parità, sfruttando uno sfortunato intervento di Lucioni. Il sabato seguente, il Lecce reagisce come sempre e sbanca per 2-1 l’Arechi di Salerno con le reti di Mancosu e Palombi e si porta a 2 lunghezze dal Brescia, che occupa quel secondo posto che vale la promozione diretta. LA GRANDE PAURA -Venerdì 1 febbraio resterà scolpito nella memoria dei tifosi del Lecce e non solo. Al Via del Mare è di scena l’Ascoli ma, dopo 4 secondi da fischio d’inizio, in uno scontro di gioco con Beretta, Scavone resta a terra esanime per alcuni interminabili minuti. Il pronto intervento dello staff medico giallorosso, scongiura il peggio. Segue la corsa verso il “Vito Fazzi”. Sul terreno del Via del Mare gli sguardi di calciatori, tecnici e dirigenti sono attoniti. Sugli spalti, tra i tifosi, c’è grande preoccupazione. Per la prima volta nella storia del calcio italiano, d’intesa con le

più alte cariche di Lega e Figc, le due società si accordano per la sospensione della contesa, dando un segnale forte. IL RIBALTONE -Il cammino del Lecce prosegue con il pareggio per 1-1 a Venezia, con Palombi che risponde a Citro. Domenica 17 febbraio, Meccariello e compagni ricevono il Livorno, che piazza un micidiale uno-due tra il 31’ ed il 37’ del primo tempo, portandosi a condurre per 2-0. Nei secondi 45’, il complesso salentino mette in mostra un cuore smisurato, ma anche meccanismi di gioco ormai eseguiti a memoria: accorcia le distanze con La Mantia, pareggia con Arrigoni e la spunta nel recupero con una stoccata da pochi passi di La Mantia, che fa esplodere di gioia lo stadio. La Liverani-band è ora a -2 dal Brescia, che è primo, ed a -1 dal Palermo, secondo. Il sabato successivo, però, l’undici giallorosso sprofonda a Cittadella, dove viene travolto per 4-1. Si salva solo La Mantia, autore del gol del momen-

ESULTANDO SOTTO LA PIOGGIA Sfatato il tabù Perugia

LA CADUTA A UN PASSO DALLA META La delusione di Padova taneo 1-0. È il Lecce più brutto dell’intera annata agonistica. Nelle due giornate seguenti, arrivano il convincente successo casalingo per 2-1 conquistato ai danni del Verona con centri di La Mantia e Lucioni, e la battuta d’arresto per 2-1 subita a Palermo, dove segna Tabanelli, in extremis. I siciliani si confermano tabù. IL POKERISSIMO -Tra il 9 marzo e il 3 aprile, il Lecce cala il pokerissimo che lo lancia del tutto in orbita serie A diretta. Inizia il ciclo superando per 1-0 il Foggia, in casa, con un grande colpo di testa di La Mantia che risolve un derby tatticamente bloccato, e pareggiando per 2-2 a Crotone, contro uno schieramento in ottima forma, realizzando i gol con Tabanelli e Mancosu. Quindi piazza un filotto da favola tra le proprie mura, annichilendo per 7-0 l’Ascoli nel recupero della gara sospesa l’1 febbraio (doppiette di Mancosu e Tabanelli, sigilli di Petriccione, Falco, dal dischetto, e La Mantia), rifila un

perentorio 2-0 al Pescara (centri di La Mantia e Mancosu) e si impone per 3-1 sul Cosenza, in rimonta (con Tabanelli e La Mantia, due volte, che ribaltano la rete iniziale di Garritano). Con quest’ultima affermazione, il Lecce raggiunge il Brescia al vertice della graduatoria, a +4 sul Palermo. Nessuno lo dice apertamente, ma oramai tutti credono nella possibilità di conquistare la promozione diretta. A UN PASSO DAL SOGNO -Nel trentaduesimo turno, il Lecce si arrende per 2-0 a Cremona, ma reagisce come sa e si rimette prontamente in sella grazie al 4-1 interno inflitto al Carpi, con Venuti, Mancosu, Falco e Tumminello autori dei quattro gol. Poi si regala una strepitosa impresa, spuntandola per 2-1 sotto il diluvio a Perugia, con una prova chirurgica, coronata dai gol di La Mantia e Falco, in una situazione di grande emergenza determinata dalle assenze, soprattutto nel reparto arretrato. Domenica 28 aprile, il team allenato da Liverani

ospita il leader Brescia. E lo affonda: 1-0, gol di Tabanelli che manda il delirio il Via del Mare. Lombardi raggiunti al comando, a quota 63. Il vantaggio sul Palermo, fermato sul 2-2 a Livorno, sale a +5 sul Palermo. Mercoledì 1 maggio, i siciliani pareggiano per 2-2, nel loro stadio, contro lo Spezia, nell’anticipo delle 12.30 e pertanto i giallorossi scendono in campo a Padova con la consapevolezza che, in caso di vittoria, sarà promozione. Invece, si arrendono per 2-1, dimostrando di avere le pile scariche. ESPLODE LA FESTA -Il resto è storia recentissima. Il Lecce resta fermo in concomitanza con il proprio turno di riposo nella trentasettesima giornata e il Palermo passa ad Ascoli e si porta a -1. Negli ultimi 90’, però, il Lecce riceve lo Spezia al Via del Mare e in uno stadio stracolmo e ribollente di tifo, imbandierato di giallo e di rosso, chiude i conti. Il traguardo è finalmente tagliato e si scatena la festa.


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LECCE PRIMO PIANO I XIII

Domenica 12 maggio 2019

«Una vera occasione per tutto il Salento» Le reazioni dei candidati sindaco, ma non solo l «La città raggiunga la serie A, come la squadra». È l’auspicio che fanno i cinque candidati sindaco, mentre brindano al traguardo del Lecce. «Allo stadio e fuori abbiamo sofferto tutti - fa sapere Arturo Baglivo, del Movimento 5 Stelle - quando, nei primi minuti, abbiamo visto quella palla sulla linea di porta del Lecce. Ma la gioia dei due gol e la liberazione al fischio finale è stata incredibile. Ora, se dicessi “forza Lecce, continuiamo con il cambiamento”, sarei frainteso? Godiamoci la festa e speriamo di essere all’altezza di una città di serie A». «Si chiude definitivamente un lungo calvario, durato sette anni - commenta Saverio Congedo, candidato del centrodestra - Il Lecce torna finalmente al posto che gli compete: la serie A. È un grandissimo successo per la nostra città, per un bacino di utenza importante che anche tramite il sostegno ai colori giallorossi ha dimostrato attaccamento ed amore per la propria terra. Un trionfo che va tributato ad una

APPLAUSI I tifosi guardano verso il pullman con i giocatori società sportiva sana - sottolinea - ad un tecnico e ad una squadra che hanno saputo dimostrare di essere perfettamente all’altezza di affrontare e vincere la sfida della promozione, dal punto di vista tattico, tecnico e mentale, e ad una tifoseria che neanche negli anni dell’inferno di Lega Pro ha mai fatto mancare il suo sostegno. Ma la conquista della massima serie calcistica non è semplicemente un grande successo sportivo - continua - La serie A rappresenta anche una grandissima opportunità dal punto di vista sociale ed economico. Adesso tocca al

territorio, a partire dalle sue Istituzioni, cogliere al meglio l’occasione che questa ribalta straordinaria offre per la promozione dell’intero sistema-Salento». Mario Fiorella, candidato di «Sinistra Comune», rivolge un apprezzamento sentito agli sportivi. «Centrare un obiettivo importante, difficilissimo, quasi impossibile: è quello che è riuscito al Lecce calcio, passato dalla serie C alla serie A in due soli anni - considera - È un bel segnale per la città, che riprende una postazione da protagonista dopo aver sofferto e patito grandi delusioni.

GIOIA INCONTENIBILE La festa in piazza Sant’Oronzo [Massimino foto]

Dagli errori ci si può riprendere, se lo spirito è quello giusto, cioè quello di squadra. Complimenti all’allenatore Liverani, che ci ha creduto fino a in fondo e a tutti i giocatori, che si sono sempre impegnati al massimo». L’auspicio di Adriana Poli Bortone, candidata di «Civiche unite», è che «la città raggiunga la serie A come la squadra del Lecce. La promozione del Lecce in serie A è un segno di buon auspicio, per riportare anche la città di Lecce ai massimi splendori e al livello che merita. Invertiamo la rotta e torniamo in alto. E oggi godiamoci la festa e facciamo gli auguri a tutti i leccesi». Il candidato del centrosinistra, Carlo Salvemini, porge i «complimenti ai giocatori, al mister Liverani, allo staff tecnico, alla dirigenza, al Presidente Sticchi (bravo Saverio!) per lo straordinario risultato sportivo. Auguri a tutti i tifosi per il loro sostegno costante e alla città tutta». Un plauso pure dal presidente della Camera di com-

mercio. «Dopo gli anni infernali trascorsi in serie C e dopo solo un anno di purgatorio in serie B siamo tornati in paradiso - dice Alfredo Prete Grazie al mister Liverani, ai suoi eccezionali ragazzi, ad

FUOCHI D’ARTIFICIO una società giovane ma preparata, professionale e piena di entusiasmo. La promozione in serie A rappresenta non solo per la città, ma per l’intera provincia un ottimo veicolo di promozione del territorio, con

attente azioni di marketing e sfruttando la notorietà e le attenzioni dei mass media nazionali, si potranno raggiungere grandi risultati». L’emozione arriva anche a chi nel capoluogo ha lavorato nel 1991 e 1992 ma è bastato per sentirsi leccese. «A tutti i leccesi i più entusiastici complimenti - interviene il prefetto Vittorio Stelo - unitamente all’emozione per la meritatissima promozione e ritorno in serie A, frutto di impegno e serietà, determinazione e convinzione di tutti, dal presidente, Saverio Sticchi Damiani, che ben conosco personalmente, ai dirigenti, tecnici, giocatori, gli splendidi tifosi, e che premia un’intera città e cittadinanza. Sempre memore dell’esaltante periodo di permanenza a Lecce, mantengo ancora la sciarpa datami dai tifosi del Lecce di quegli anni quando andavo allo stadio. Sono tifoso della Roma dalla nascita e per famiglia, ma mi farà estremamente piacere rivedere il Lecce a Roma e spero anche a Lecce, in mezzo a tanto giallorosso».


XIV I LECCE PRIMO PIANO

Domenica 12 maggio 2019

L’albo d’oro dei trionfi

Presidenti, allenatori, ds e squadre che hanno fatto la storia 1984-1985

FRANCO IURLANO

15° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 17 giugno 1985 (38esima e ultima giornata) MONZA-LECCE 1-1 (gol di Alberto Di Chiara) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite (2 punti per la vittoria); 16 vittorie 18 pareggi e 4 sconfitte con 40 reti fatte e 26 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 3) Pisa e LECCE 50, Bari 49, Perugia 48, Triestina 47 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,74

1987-1988

EUGENIO FASCETTI Qui in panchina col dott. Palaia PRESIDENTE Francesco Iurlano ALLENATORE Eugenio Fascetti DIRETTORE SPORTIVO Mimmo Cataldo GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Carmelo Miceli 38, Loriano Cipriani, Maurizio Orlandi Rodolfo Vanoli 36, Stefano Di Chiara 35, Ricardo Paciocco 34 MIGLIORI MARCATORI Paciocco 9, Cipriani 8, Alberto Di Chiara 6, Miceli e Ezio Rossi 3

1992-1993

IL BIS Iurlano con il sindaco Ettore Giardiniero

19° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 13 giugno 1993 (38esima e ultima giornata) LECCE-LUCCHESE 2-1 (gol di Ceramicola e Rizzolo) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite (2 punti per la vittoria); 15 vittorie 18 pareggi e 5 sconfitte con 45 reti fatte e 38 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 4) Reggiana 53, Cremonese 51, Piacenza e LECCE 48, Padova 47 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,66

CARLO MAZZONE

17° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 12 giugno 1988 (37esima giornata - penultima) MESSINA-LECCE 1-1 (gol di Dario Levanto) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite (2 punti per la vittoria); 17 vittorie 15 pareggi e 6 sconfitte con 42 reti fatte e 26 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 4) Bologna 51, LECCE 49, Lazio e Atalanta 47, Catanzaro 46 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,74

PRESIDENTE Francesco Iurlano ALLENATORE Carlo Mazzone DIRETTORE SPORTIVO Mimmo Cataldo GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Carlo Perrone 37, Pedro Pablo Pasculli 36, Marco Baroni e Francesco Moriero 35, Giorgio Enzo, Carmelo Parpiglia e Rodolfo Vanoli 33. MIGLIORI MARCATORI Pasculli 12, Barbas 7, Panero 5, Vincenzi 4, Baroni e Moriero 3

1996-1997

BRUNO BOLCHI

MARIO MORONI

PRESIDENTE Francesco Iurlano ALLENATORE Bruno Bolchi DIRETTORE SPORTIVO Mimmo Cataldo GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Benedetti e Gatta 38, Notaristefano 36 Melchiori 34, Ceramicola 33 MIGLIORI MARCATORI Rizzolo 9, Ceramicola 8, Notaristefano 4 Baldieri, Melchiori Orlandini e Scarchilli 3

21° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 15 giugno 1997 (38esima e ultima giornata) CESENA-LECCE 0-3 (gol di Cosimo Francioso e doppietta di Francesco Palmieri) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite (3 punti per la vittoria); 16 vittorie 15 pareggi e 7 sconfitte con 52 reti fatte e 39 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 4) Brescia 66, Empoli 64, LECCE 63, Bari 62, Genoa 61 MEDIA PUNTI-PARTITA

MEMORABILIA IL 13 MAGGIO 2012 A VERONA L’ADDIO ALLA A

GIAMPIERO VENTURA [foto Lucazollino75]

1,66 PRESIDENTE Mario Moroni ALLENATORE Gian Piero Angelo Ventura DIRETTORE SPORTIVO Mimmo Cataldo GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Fabrizio Lorieri 38, Palmieri 37 Stefano Casale Francioso e Fabio Macellari 34 MIGLIORI MARCATORI Francioso 15, Palmieri 14, Casale 5, Macellari e Mazzeo 3

VITTORIO RENNA

Un doppio salto nell’Olimpo del calcio dopo sei anni di C L’impresa riuscita pure a Ventura

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MIMMO CATALDO

FESTA VINTAGE Le strade di Lecce addobbate per la prima storica promozione

l Il Lecce è tornato nella massima serie, che aveva lasciato sette anni fa, esattamente il 13 maggio 2012 con la partita ChievoVerona-Lecce (1-0). Dopo sei campionati in terza serie, nella scorsa stagione era ritornato in serie B e alla fine di questo suo 27esimo campionato tra i cadetti ha compiuto l’impresa del doppio salto e ha \ottenuto la sua nona promozione in serie A. È la seconda volta nella storia della squadra giallorossa che si registra la doppia promozione in due anni dalla serie C alla A. La prima volta risale a ventidue anni fa. Fu il Lecce del presidente Mario Moroni e del patron Giovanni Semeraro e di mister Gian Piero Angelo Ventura a compiere l’impresa. I nove campionati di serie B che alla fine hanno visto la promozione in serie A sono


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LECCE PRIMO PIANO I XV

Domenica 12 maggio 2019

LA NONA SINFONIA L’indimenticabile «battesimo» del 17 giugno 1985 targato dal trio Iurlano-Fascetti-Cataldo Con De Canio promozione da primi per la seconda volta 22° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 13 giugno 1999 (38esima e ultima giornata) CHIEVOVERONA-LECCE 1-2 (reti: Giuseppe Giannini su rigore e Marco Zamboni) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite; 18 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte con 47 reti fatte e 39 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 4) Verona 66, Torino 65, Reggina e LECCE 64 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,68

PRESIDENTE Mario Moroni ALLENATORE Nedo Sonetti DIRETTORE SPORTIVO Pantaleo Corvino GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Stefano Casale 37, Fabrizio Lorieri e Zamboni 36 Alessandro Conticchio 34, Giuseppe Giannini 33 David Sesa 30 MIGLIORI MARCATORI Casale 9, Massimo Margiotta e Sesa 7 Roberto Stellone 6, Giannini 4

1998-1999

PANTALEO CORVINO

2002-2003

2007-2008

RICO SEMERARO

MEDIA RECORD Il presidente Giovanni Semeraro e Giuseppe Papadopulo Quel Lecce dovette attendere i playoff per essere promosso pur avendo fatto registrare la media-punti più alta di sempre tra le squadre giallorosse di B

23° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 7 giugno 2003 (38esima e ultima giornata) LECCE-PALERMO 3-0 (reti: Alfonso Camorani Guillermo Giacomazzi e Valeri Bojinov) CAMPIONATO 20 squadre, 38 partite; 15 vittorie, 18 pareggi e 5 sconfitte con 46 reti fatte e 33 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 4) Siena 68, Sampdoria 67, LECCE 63, Ancona 61, Triestina 58 MEDIA PUNTI-PARTITA

DELIO ROSSI

1,66 PRESIDENTE Quirico Semeraro ALLENATORE Delio Rossi DIRETTORE SPORTIVO Pantaleo Corvino GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Generoso Rossi 37, Giacomazzi e Max Tonetto 36 Luigi Piangerelli, Cristian Silvestri e Lorenzo Stovini 35 MIGLIORI MARCATORI Ernesto Javier Chevanton 15, Giacomazzi 8, Mirko Vucinic 5

2009-2010

GIOVANNI SEMERARO

26° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 30 maggio 2010 (42esima e ultima giornata) LECCE-SASSUOLO 0-0 CAMPIONATO 22 squadre, 42 partite; 20 vittorie, 15 pareggi e 7 sconfitte con 66 reti fatte e 47 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 3) LECCE 75, Cesena 74, Brescia 72, Sassuolo 69 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,79

stati i primi sei a 20 squadre, poi due a 24 e quest’ultimo a 19. Il campionato con il maggior numero di punti è stato il 2007\08 con 83. Due sono stati i campionati che hanno visto il Lecce al primo posto; il 1984\85 con 50 punti (come il Pisa; non essendoci, allora, alcuna discriminante e non essendo ancora stata introdotta la classifica avulsa, la Figc considerava a pari merito le squadre a parità di punteggio) e il 2009\10 con 75. In quest’ultimo campionato, alla fine dell’ultima partita, con il Sassuolo, al centro del campo, il presidente della Lega Maurizio Beretta consegnò al presidente Giovanni Semeraro la “Coppa Ali della Vittoria” per il primo posto conseguito. Sono solo due le promozioni arrivate nel mese di maggio, le altre sette tutte a giugno. Sopra, le schede con protagonisti e numeri delle nove promozioni. Le medie punti-partita sono state ricavate considerando i tre punti per la vittoria.

NEDO SONETTI

25° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 15 giugno 2008 finale di ritorno dei playoff. LECCE-ALBINOLEFFE 1-1 (gol di Elvis Abbruscato) CAMPIONATO 22 squadre, 42 partite; 23 vittorie, 14 pareggi e 5 sconfitte con 70 gol fatti e 29 subiti CLASSIFICA (PROMOZIONI 3) ChievoVerona 85, Bologna 84, LECCE 83 MEDIA PUNTI-PARTITA 1,98

PRESIDENTE Giovanni Semeraro ALLENATORE Giuseppe Papadopulo DIRETTORE SPORTIVO Guido Angelozzi GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Luca Ariatti e Gianni Munari 38, Abbruscato e Simone Tiribocchi 37, Andrea Zanchetta 36 Jaime Valdes 35,Andrea Ardito34 MIGLIORI MARCATORI Tiribocchi 17, Abbruscato 12, Valdes 7, Daniele Corvia 6 Andrea Zan chetta 5

2018-2019

GIGI DE CANIO

PRESIDENTE Giovanni Semeraro ALLENATORE Luigi De Canio DIRETTORE SPORTIVO Nessuno per decisione della società GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Antonio Rosati 41, Guillermo Giacomazzi 40, Angelo 39 Fabiano e Giuseppe Vives 38, Djamel Mesbah 36 MIGLIORI MARCATORI Daniele Corvia 17, Guido Marilungo 13 Allan Pierre Baclet e Gianni Munari 6, Giacomazzi 5

SAVERIO STICCHI DAMIANI

FABIO LIVERANI

27° CAMPIONATO IN SERIE B PARTITA-PROMOZIONE 11 maggio 2019 (38esima e ultima giornata) LECCE-SPEZIA 2-1 (reti di Petriccione e La Mantia ) CAMPIONATO 19 squadre, 35 partite; 18 vittorie, 9 pareggi e 8 sconfitte con 64 reti fatte e 44 subite CLASSIFICA (PROMOZIONI 3) Brescia 67, LECCE 66 (la terza sarà la vincente dei play-off) MEDIA PUNTI-PARTITA 1,83

MOMENTI MAGICI A destra, il Via del Mare vestito a festa per la promozione ottenuta nel 1988 dal Lecce guidato da Mazzone l’unica arrivata con una giornata d’anticipo A sinistra il pullman scoperto con i giocatori in piazza Sant’Oronzo nel 2010

PRESIDENTE Saverio Sticchi Damiani ALLENATORE Fabio Liverani DIRETTORE SPORTIVO Mauro Meluso GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE Marco Mancosu 34, Biagio Meccariello Jacopo Petriccione e Mauro Vigorito 33, Andrea La Mantia e Lorenzo Venuti 32, Filippo Falco 31, Marco Calderoni 30 MIGLIORI MARCATORI La Mantia 17, Mancosu 13, Palombi 8, Tabanelli 8, Falco 7


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