Giardini - Pam - Paolo Mazzucchelli

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Pam – Paolo Mazzuchelli

Giardini


Pam – Paolo Mazzuchelli (fotografia di Chiara Tiraboschi)

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La pittura come teatro e come territorio Hanno, le pitture di Pam (Paolo Mazzuchelli), la so-

la letteratura, specie quella dell’area nordica; e, su tutto,

stanza che avrebbe il fuoco ghiacciato (ammesso di po-

i testi di Jung, sondati nella ricerca del quid universale,

terlo concepire): ustionano e carbonizzano ma solo per

umano e cosmico in uno.

rappresentazione, come avviene in teatro. Ed in effetti,

Nella raffinata contaminazione gergale di Pam entra

potrebbe anche darsi che il pittore, con queste sue opere,

in parte importante anche l’arte del passato: oltre Gau-

vaste in sé oppure messe in sequenza a formare fregio

guin e Goya – già rilevati in precedenti letture critiche

e parete, stia in realtà approntando la tela di fondo per

– non sarà senza stupore ad esempio, che si riconoscerà

lo svolgimento di un dramma scenico che attende anco-

il debito – dichiarato dall’artista stesso – (debito che è

ra i suoi personaggi. Di certo c’è che la “regia” condotta

anche coincidenza di visione) verso i maestri tedeschi

da Pam, per quanto implichi un congegno complesso e

del Rinascimento e verso Leonardo, in particolare il Leo-

grandioso di figuranti, nondimeno risulta di mano salda.

nardo instancabile osservatore del mondo vegetale e dei

Altrettanto certo è il fatto che questa sua pittura di appa-

fenomeni geologici. Salvo accorgersi poi che Leonardo

renza “sporca” e impulsiva, persino corporale, sia in re-

viene fatto convivere da Pam con l’estetica del fumetto

altà il risultato di una densa stratificazione di esperienze

popolare, con la luce artificiale dei paradisi pubblicitari

culturali. Di più: l’intento estetizzante che essa mostra di

altrettanto artificiali e con lo spazio dilatato e risucchian-

perseguire viene spinto al punto da assimilare in se stessa

te del cinemascope.

il valore decorativo, preso nel senso alto del termine: da

L’intonazione funebre assai chiara che circola fra le

qui l’uso dell’iterazione di un’immagine, della “mani-

immagini di Pam (i cerei gigli, gli oppiacei frutti, le deso-

polazione” di un soggetto fino a renderlo modulo, ele-

late lande percorse dalla guerra) non ne spegne il guizzo

mento alfabetico in prospettiva seriale per analogia con i

ironico, posto a temperare un pessimismo amaro.

processi della scrittura automatica.

Il teatro della pittura ha il suo corrispondente nella

Uomo non dimentico dei miti e delle utopie della pro-

proiezione altrettanto indiretta sulla natura, mediata at-

pria generazione, artista del proprio tempo che rivendica

traverso la trasposizione grafica, secondo un uso del di-

la più ampia libertà di movimento – onnivora di quan-

segno inteso come esercizio “ascetico”.

to tocchi la natura umana e le possibilità di conoscenza

Il viaggio che Pam sta compiendo dentro un imma-

sul mondo – Pam ragiona con grande consapevolezza

ginario figurativo che appartiene all’uomo contempora-

sulle fonti alle quali nutre la sua pittura e nomina con

neo, che appartiene a tutti noi, ci consegna una serie di

disarmata onestà intellettuale le affinità e le comunanze

mappe, di cartografie del profondo, indicandoci la no-

di linguaggio, che sente con partecipazione (non aven-

zione peculiare di territorio quale estrema possibilità di

do giustamente corso presso un tale pittore la neutrali-

trovare appiglio e quiete nella tempesta.

tà). Le avanguardie, le neoavanguardie compreso l’arte

Maria Will

concettuale, la Body Art, la performance e l’installazione concorrono a formarne la voce; niente sembra essergli estraneo. In più la musica – rock, jazz, sperimentale – 5


Pam – Paolo Mazzuchelli e Ivana Falconi nell’atelier (fotografia di Chiara Tiraboschi)

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Die Malerei als Theater und als Territorium Die Bilder von Pam (Paolo Mazzuchelli) haben dieselbe

sein. Ausserdem noch die Musik – Rock, Jazz, experimen-

Substanz wie eiskaltes Feuer (sofern man sich das überhaupt

telle – und die Literatur, insbesondere die nordische und

vorstellen kann): Sie verbrennen und verkohlen, aber nur

Jungs Texte, auf der Suche nach dem universellen Etwas,

als Darstellung – wie es im Theater der Fall ist. Und in der

dem gleichzeitig menschlichen und kosmischen.

Tat wäre es auch möglich, dass der Maler mit seinen Werken

In Pams raffinierter Kontamination seiner persönlichen

in Wirklichkeit nur die Kulissen für ein szenisches Drama

Sprache hat auch die Kunst der Vergangenheit einen wich-

bereitstellt, das noch auf seine Darsteller wartet. Die Werke

tigen Platz: Nebst Gauguin und Goya – wie bereits früher

sind grossformatig oder bilden nebeneinander gereiht einen

festgestellt – wird man erstaunlicherweise anerkennen

Fries oder eine Wand. Sicher ist, dass Pams „Regie“ trotz

müssen, dass er – wie er selber eingesteht – viel den deut-

ihrer Komplexität und ihrer grandiosen Figuranten sicher

schen Meistern der Renaissance und Leonardo verdankt;

geführt wird. Ebenso bestimmt ist die Tatsache, dass seine

Leonardo, dem unermüdlichen Betrachter des Vegetativen

Malerei – scheinbar „schmutzig“ und impulsiv, ja sogar

und der geologischen Phänomene. Allerdings stösst man

korporal – in Wirklichkeit das Resultat einer dichten Strati-

dann auch auf die Tatsache, dass er Leonardo mit der Äs-

fizierung von kulturellen Erfahrungen ist. Ausserdem wird

thetik des volkstümlichen Cartoons kombiniert, mit dem

die ästhetisierende Absicht, die sie zu verfolgen scheint, so

künstlichen Licht der ebenso künstlichen Werbeparadiese

weit getrieben, dass sie den dekorativen Wert – im hohen

und mit dem erweiterten und alles aufsaugenden Raum

Sinn des Begriffes – assimiliert: Von da stammt der Griff

des Cinemascope.

zur Wiederholung eines Bildes – zur „Manipulation“ eines

Der spürbar traurige Zug, der Pams Darstellungen

Themas bis es zum Modul wird, zu einem alphabetischen

stets begleitet (die wächsernen Lilien, die opiumhaltigen

Element in serieller Perspektive, analog zum Vorgehen der

Früchte, die desolaten, mit Krieg überzogenen Gegenden)

écriture automatique.

vermag der Ironie nicht den Stachel zu nehmen, die den bitteren Pessimismus etwas zurückdämmen sollte.

Pam vergisst die Mythen und Utopien seiner Generation nicht. Er ist ein Künstler seiner Zeit, der für sich die grösste

Das Theater der Malerei findet sein Pendant in der

Bewegungsfreiheit einfordert: eine Bewegungsfreiheit,

ebenso indirekten Projektion auf die Natur, graphisch

die alles verschlingt, was zur menschlichen Natur zählt,

vermittelt durch die Umsetzung – entsprechend der Tra-

und welche die Kenntnis der Welt beinhaltet. Pam setzt

dition der Zeichnung als „asketische“ Übung.

sich in vollem Bewusstsein mit den Quellen seines Malens

Pams jetzige Reise durch das figürlich Imaginäre des

auseinander und spricht vollkommen ehrlich über die Affi-

zeitgenössischen Menschen – das heisst uns aller – hinter-

nitäten und Gemeinsamkeiten seiner Malsprache, so wie er

lässt uns eine Serie von Bildermappen, Kartographien der

sie empfindet (da es bei einem Maler wie ihm nie neutrales

Tiefen, welche auf den besonderen Begriff des Territoriums

Verhalten gibt). Die Avantgarden, die Neoavantgarden

verweisen – als extreme Möglichkeit, einen Halt und Ruhe

inklusive der Konzeptionellen Kunst, die Body Art, die

im Sturm zu finden.

Performances und Installationen haben zu seinen Aus-

Maria Will

drucksformen beigetragen: Nichts scheint ihm fremd zu

Übersetzung aus dem Italienischen von Guido Beretta

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Lichene Rizoma, 2012, tecnica mista su tela, cm 51 x 73 8


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Ultimo Fiore (dulce balenum), 2012, tecnica mista su tela, cm 77 x 58

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Ultimo Fiore (papaveri e papere), 2012, tecnica mista su tela, cm 84 x 66

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Melanconia..., 2012, tecnica mista su tela, cm 92,5 x 72

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Liliacee (quasi un fiore), 2012, tecnica mista su tela, cm 86 x 70

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Fitolacca..., 2012, tecnica mista su tela, cm 87 x 68,5 14



Il Suono dei Fiori, il Sonno dei Fiori, 2012, tecnica mista su tela, cm 84 x 68

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Luce e Fossile dall’Olocene, 2012, tecnica mista su tela, cm 92 x 73

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Flora Palustre, 2012, tecnica mista su tela, cm 92 x 71

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Imperatoria (finale socratico), 2012, tecnica mista su tela, cm 87 x 68

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Cartiglio Terreno (confine di stato), 2012, tecnica mista su tela, cm 75 x 87,5

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Fistola Lacrimosa et Odorosa, 2012, tecnica mista su tela, cm 126 x 78

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Un Nuovo Principio Nascosto fra le Radici, 2012, tecnica mista su tela, cm 126 x 75

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Gummy Flower (fiore gommoso), 2012, tecnica mista su tela, cm 126 x 78

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Buona Notte Fiorellino, 2012, tecnica mista su tela, cm 125 x 79,5

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Giardino Immaginario IV, 2013, tecnica mista su tela, cm 134 x 80 — Giardino Immaginario I, 2013, tecnica mista su tela, cm 126 x 77

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Giardino Immaginario III, 2013, tecnica mista su tela, cm 131 x 80 — Giardino Immaginario II, 2013, tecnica mista su tela, cm 129 x 80

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

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 Fragile, tecnica mista su tela, cm 30 x 50 c. Nove tele di piccolo formato appartenenti a una serie di una ventina di lavori realizzati durante l’estate 2011, tutte identificabili con titoli che prendono spunto nella “fragilità”

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Tronco Torto, 2013, tecnica mista su tela, cm 125 x 183

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Il Cammino delle Nuvole (rama), 2013, tecnica mista su tela, cm 124 x 186

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Tronco, 2013, tecnica mista su tela, cm 122 x 182,5 34


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Tronchi (Corsica), 2011, tecnica mista su carta, cm 113 x 83

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Tronco (betulla), 2011, tecnica mista su tela, cm 115 x 64

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Senza Titolo, 2013, acquerello, cm 42 x 60 38


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Erbario, 2010, 6 disegni, grafite su carta, cm 40 x 40

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Calanchi, 2012, creta e carbone siberiano su carta, cm 125 x 78

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Calanchi, 2012, creta e carbone siberiano su carta, cm 125 x 78

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Vegetazione, 1995, carbone e creta nera su carta, cm 122 x 81

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Vegetazione, 1995, carbone e argilla su carta, cm 122 x 81

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Space Flower (Rorschach), 2012, linoleumgrafia “unicato”, dittico, cm 140 x 74

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Fronduto I, 2013, linoleumgrafia “unicato”, cm 219 x 77 (187 x 69)


Esposizioni collettive 1982 «Mostra regionale di disegno», Sala Diego Chiesa, Chiasso, Svizzera

2000 «Collezione Banca del Gottardo», Castello di Sasso Corbaro, Bellinzona, Svizzera

1983 «Borsa Federale di Belle Arti», Casino, Montreux, Svizzera

2005 «La trasgressione della persistenza», Pinacoteca Züst, Rancate, Svizzera

1983 «Esposizione nazionale SPSAS», Delémont, Svizzera

2006 «La collezione. Acquisizioni recenti», Museo d’Arte, Mendrisio, Svizzera

1984 «Fuoco di paglia», Städtische Galerie Zum Strauhof Zürich, Svizzera 1985 Teatro Hammer, Olten, Svizzera

2006 «I giardini di J. Bosch», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera

1985 «Circolo delle Arti», Sala Diego Chiesa, Chiasso, Svizzera

2007 «Disegnosogno», Casa Cavalier Pellanda, Biasca, Svizzera

1987 «Varese Como Lugano», Musei Civici Villa Mirabello, Varese, ltalia

2008 «Gallery Artists», Galleria Balmelli, Bellinzona, Svizzera

1992 «Borsa Federale di Belle Arti», Kunsthaus Aarau, Aarau, Svizzera

2009 «Esposizione collettiva / Group Exhibition», Galleria Balmelli, Bellinzona, Svizzera

1992 «ll luogo del mito», Centro Culturale Elisarion, Minusio, Svizzera

2009 «Difesa della natura», Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Svizzera

1993 «Kleines Panorama», Galerie Art Magazin, Zürich, Svizzera

2009 «Ipotesi per un delirio no. 2», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera

1993 Ernemann-Bau, Dresda, Germania

2013 «Arte-Fiera Bologna», Galleria Carzaniga, Bologna, Italia

1993 «Borsa Federale di Belle Arti», Olma Halle, St. Gallen, Svizzera 1993 Kunsthaus St. Gallen, St. Gallen, Svizzera 1993 «Terra d’ombra», Stadthaus Olten, Olten, Svizzera 1994 «Under 49», Museo d’Arte, Mendrisio, Svizzera 1995 «Su carta», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera 1996 «Maria Rosa Mutti - PAM Paolo Mazzuchelli», Chiesa di San Giacomo, Dignano, Croazia 1996 «Ricordati di ricordare: Dona De Carli - PAM Paolo Mazzuchelli», Palazzo Eccheli-Baisi, Brentonico, ltalia 1997 «Biennale di Grafica: concorso internazionale», Lubiana, Slovenia

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Biografia Paolo Mazzuchelli è nato a Lugano (Svizzera) nel 1954 e nel 1975 ottiene la Licenza di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Vive e lavora a Vira Gambarogno, in Svizzera.

Esposizioni personali 1982 Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1983 Galleria Attila, Bellinzona, Svizzera 1985 Galleria Dillo, Locarno, Svizzera 1985 Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1986 Finter Bank, Chiasso, Svizzera 1987 Galleria Rialto, Locarno, Svizzera 1989 Galleria Arteria, Locarno, Svizzera 1990 Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1992 Galleria Odeon Art, Biasca, Svizzera 1993 «La gioia di scrivere un disegno... la malinconia di vedere oltre...», Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1993 «Eine grüne Passion», Galerie Café Parterre, Luzern, Svizzera

2002 «PAM. Paolo Mazzuchelli, opere 1982-2002», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona e Centro culturale Elisarion, Minusio, Svizzera 2003 «Paolo Mazzuchelli - buresboahtin saame», Galerie Art-Magazin, Zürich, Svizzera 2006 «Paolo Pam Mazzuchelli. La baraggia del nano Farfuglia», Casa Pessina, Ligornetto, Svizzera 2007 «Paolo Mazzuchelli Pam», Casa Serodine, Ascona, Svizzera 2008 «naga e hiro nature morte», Galleria Balmelli, Bellinzona, Svizzera 2010 «Perché non da Z» Spazio d’arte Stellanove, Mendrisio, Svizzera 2010 Galerie Carzaniga, Basel, Svizzera

1993 «Die Augen der Erde», Galerie Art-Magazin, Zürich, Svizzera

2011 Michele Balmelli Gallery, Lugano, Svizzera

1995 Galleria La Cornice, Bellinzona, Svizzera

2013 «Giardini», Galerie Carzaniga, Basel, Svizzera

2013 Spazio d’arte Stellanove, Mendrisio, Svizzera

1996 «Sottozero/Sutnulla», Giornate letterarie di Domat Ems, Svizzera 1996 «Für Wanda, die Träume und weiteres», Galerie Art Magazin, Zürich, Svizzera 1997 Centro Ecologico UomoNatura, Acquacalda, Svizzera 1998 «Giardini di topo», Museo Epper, Ascona, Svizzera 1999 «Giardini di topo», Galerie Art Magazin, Zürich, Svizzera 2000 «Anime», Centro Culturale Porto dei Santi, Loiano, ltalia 2001 «lmmagini dal giardino», Casa Comunale, Bioggio, Svizzera 2001 «l sogni di Alice», Spazio culturale La Rada, Locarno, Svizzera

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Performances

Collezioni pubbliche

1985 «La Sindone», Palazzo Comunale, Bellinzona, Svizzera

Collezione Repubblica e Cantone Ticino, Svizzera

1990 «lnstallazione e azione», con Franco Beltrametti, Walter Stolz (suono) e Dario Villa (poesie) Atelier Bamboo Blues, Minusio, Svizzera 1992 «Azione: movimenti simultanei con Kengi», Galleria Avida Dollars, Milano, ltalia

Fondo Paolo Mazzuchelli, Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera Collezione Credit Suisse, Bellinzona, Svizzera Collezione Credit Suisse, Chiasso, Svizzera Pinacoteca Casa Rusca, Locarno, Svizzera

1993 «lnstallazione», con D. Villa, F. Scaravaggi (poesie) e P. Gyger (violino), Galleria agli Orti, Lugano, Svizzera

Collezione Banca della Svizzera italiana, Locarno, Svizzera

1995 «Choses qui voyagent», con Dona De Carli e Fabrizio Scaravaggi, Museo della Fondazione scientifica Querini Stampalia, Venezia, ltalia

Collezione Banca del Gottardo, Lugano, Svizzera

1997 «Venezia Poesia», con John Gian e Rita degli Esposti (poesie), Venezia, Italia

Collezione UBS, Lugano, Svizzera

1997 «Poesie bleue», con John Gian e Rita degli Esposti (poesie), Festival internazionale Poesie bleue, Zürich-Madrid ’97, Café bleue Sélavy, Zürich, Svizzera

Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Svizzera Collezione Banca della Svizzera italiana, Lugano, Svizzera Museo d’Arte, Mendrisio, Svizzera Bank Julius Baer Kunstsammlung, Zürich, Svizzera

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Bibliografia

Premi

1982 «Paolo Mazzuchelli», Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera

1992 Borsa Federale di Belle Arti, Svizzera 1993 Borsa Federale di Belle Arti, Svizzera

1985 «Fettolini, Ghielmetti, Mazzuchelli, Raggenbass, Valsangiacomo», Sala Diego Chiesa, Chiasso, Svizzera 1985 «Paolo Mazzuchelli», Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1987 D. Caverzasio, W. Schönenberger, «Paolo Mazzuchelli», Musei civici di Villa Mirabello, Varese, ltalia 1990 M. Snider, «Paolo Mazzuchelli. PAM», Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1992 ACD’AC Attila centro d’arte contemporanea, Bellinzona, Svizzera 1993 W. Schönenberger, «Prototipo di», in Terra d’ombra, Stadthaus Olten, Kunstverein 1994 «La gioia di scrivere un disegno... la malinconia di vedere oltre...», Galleria Mosaico, Chiasso, Svizzera 1995 «Su carta», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera 1996 «Ricordati di ricordare: Dona De Carli-PAM Paolo Mazzuchelli», Palazzo Eccheli-Baisi, Brentonico, ltalia 1997 «PAM», Centro Ecologico UomoNatura, Acquacalda, Svizzera 2002 M. Bianchi, D. Caverzasio Hug, M. Kraft, P. Killer «Mazzuchelli. Opere 1982-2002 a Villa dei Cedri», Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Ed. Pagine d’Arte, Capriasca, Svizzera 2004 M. Kraft, «Mensch und Natur», in Top Ticino, Svizzera 2013 M. Will, «La pittura come teatro e come territorio» in Giardini, Galerie Carzaniga, Basel 53


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Pam – Paolo Mazzuchelli e Giancarlo Bisi nell’atelier

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Pam – Paolo Mazzuchelli «Giardini» 24 agosto-12 ottobre 2013 24. August-12. Oktober 2013

Galerie Carzaniga Gemsberg 8 CH-4051 Basel Tel. +41 61 264 3030 Fax +41 61 264 3031 galerie@carzaniga.ch www.carzaniga.ch

Partner: Arnaldo Carzaniga, Philipp Hediger, Markus Rück Montag bis Freitag 9-18 Uhr Samstag 10 -16 Uhr

Colophon Text: Maria Will Übersetzung aus dem Italienischen von Guido Beretta Satz: info@DeMarchiGrafiche.ch / Fotos: DeMarchiGrafiche, Locarno – Chiara Tiraboschi Druck: Tipografia Bassi, Locarno ©2013 Galerie Carzaniga GmbH, Basel Auflage 1'200 Exemplare — Printed in Switzerland in copertina: dettagli di stampa e matrice

Dicht durchdacht. Seit 1924. A+B FLACHDACH AG




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