MANUALE DI POSA
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8
.0
.0 7
6
.0
5
.0
CLASSIC-3
.0
.0 4
.01 .0 3
.0 2
.0 1
.01
CLASSIC-3
APPLICAZIONE DELLE TEGOLE
ISTRUZIONI GENERALI
> LATO ANTERIORE
L’installazione delle tegole a 3 profili non è consigliata su tavolati di legno che potrebbero potenzialmente creare problemi di deformazione del tetto (fig. 5).
larghezza 33,6 cm lunghezza 100 cm esposizione 14,5 cm pastiglie termoadesive riferimento orizzontale riferimento verticale
> CHIODATURA I chiodi vanno posti appena sotto le pastiglie termoadesive, in corrispondenza delle estremità e delle fughe verticali (fig. 1). In zone particolarmente ventose o in tetti con pendenze superiori al 60% si consiglia l’applicazione di n. 6 chiodi per tegola (fig. 2).
.01
> FILA DI PARTENZA Posare le tegole partendo da 6 mm. al di sotto della gronda o cornicione, applicando una tegola con i profili tagliati. Iniziare la fila di partenza con una tegola a cui sono stati tagliati 8 cm per assicurarsi che le giunture non si sovrappongano l’una all’altra (fig. 3). Assicurarsi che le pastiglie termoadesive siano rivolte verso il basso (fig. 4). In assenza di guaina bituminosa, applicare l’adesivo plastico CEMENTECA sotto la fila di partenza. Per un ulteriore fissaggio, applicare chiodi o graffe; questi devono essere posizionati a 8-10 cm dal bordo inferiore evitando di metterli in corrispondenza dei tagli dei profili. Fig. 3
8 cm
Fig. 1 Fig. 4
chiodi
Fig. 2
chiodi
15
MANUALE DI POSA
> PRIMA FILA Iniziare partendo dall’angolo inferiore del tetto con tegole intere, proseguendo per tutta la sua larghezza. > SECONDA FILA Iniziare nello stesso punto ma con una tegola a cui è stato tagliato metà profilo (-16,2 cm). Continuare con tegole intere. Allineare il bordo inferiore dei profili con la parte superiore delle fughe verticali. > TERZA FILA Iniziare con una tegola a cui è stato tagliato un profilo intero (-32,5 cm). Allineare il bordo inferiore del profilo con la parte superiore delle
fughe verticali della seconda fila. Per un perfetto allineamento, verificare che le fughe verticali delle tegole siano allineate con quelle della prima fila. > QUARTA FILA Iniziare con una tegola a cui è stato tagliato un profilo e mezzo (-48,7 cm). Allineare con la seconda fila. > FILE SUCCESSIVE Continuare in questa successione fino alla cima del tetto, cominciando quindi ogni quinta fila con una tegola intera. La chiodatura deve essere fatta man mano che si avanza per ogni singola tegola.
SEQUENZA DI POSA Fig. 5
32,5 cm
(-16,2 cm) (-32,5 cm)
Tagliare parte esposta (14,5 cm) Posa tegola intera Tagliare ½ faldina (16,2 cm) Tagliare 1 faldina (32,5 cm)
16
.01
CLASSIC-3
COLMO L’ultima fila di tegole applicate deve avere un’esposizione della superficie granulare entro 14,5 cm dal colmo. La parte eccedente della tegola deve essere ripiegata oltre il colmo e fissata sul profilo opposto. Quando entrambi i profili sono terminati in questo modo, il colmo può essere posato. PREPARAZIONE DEL COLMO (fig. 6) Tagliare una tegola intera in tre parti uguali. Tagliare entrambi gli angoli di ogni sezione ad angolo acuto.
Fig. 7
.01
14,5 cm
Fig. 6
APPLICAZIONE COLMO Piegare i singoli elementi così ottenuti, ponendoli a cavallo della linea di colmo, facendo attenzione a lasciare un’uguale esposizione per ogni profilo. A basse temperature esterne si consiglia di riscaldare a fiamma gli elementi prima di applicarli. Iniziare dalla parte inferiore del colmo del tetto, fissando i pezzi di colmo con un chiodo per parte e sovrapponendoli con lo stesso metodo usato precedentemente per le tegole (14,5 cm di esposizione, fig. 7). Per un perfetto allineamento si consiglia di effettuare una traccia visiva, perfettamente diritta.
17
9
.0
8
.0
.0 7
6
.0
5
.0
BEAVER
.0 4
.0 3
.0 2
.0 1
.02
BEAVER
APPLICAZIONE DELLE TEGOLE
Fig. 2
> LATO ANTERIORE
chiodi
larghezza 33,6 cm lunghezza 100 cm
.02
ISTRUZIONI GENERALI
esposizione 14 cm pastiglie termoadesive riferimento orizzontale riferimento verticale
> CHIODATURA I chiodi vanno posti appena sotto le pastiglie termoadesive, in corrispondenza delle estremità e delle fughe verticali (fig. 1). In zone particolarmente ventose o in tetti con pendenze superiori al 60% si consiglia l’applicazione di n. 6 chiodi per tegola (fig. 2).
Fig. 1
L’installazione delle tegole Beaver non è consigliata su tavolati di legno che potrebbero potenzialmente creare problemi di deformazione del tetto (fig. 5). > FILA DI PARTENZA Posare le tegole partendo da 6 mm. al di sotto della gronda o cornicione, applicando una tegola con i profili tagliati. Iniziare la fila di partenza con una tegola a cui sono stati tagliati 8 cm per assicurarsi che le giunture non si sovrappongano l’una all’altra (fig. 3). Assicurarsi che le pastiglie termoadesive siano rivolte verso il basso (fig. 4). In assenza di guaina bituminosa, applicare l’adesivo plastico CEMENTECA sotto la fila di partenza. Per un ulteriore fissaggio, applicare chiodi o graffe; questi devono essere posizionati a 8-10 cm dal bordo inferiore evitando di metterli in corrispondenza dei tagli dei profili. Fig. 3
8 cm
chiodi
Fig. 4
21
MANUALE DI POSA
> PRIMA FILA Iniziare partendo dall’angolo inferiore del tetto con tegole intere, proseguendo per tutta la sua larghezza.
inferiore del profilo con la parte superiore delle fughe verticali della seconda fila. Per un perfetto allineamento, verificare che le fughe verticali delle tegole siano allineate con quelle della prima fila.
> SECONDA FILA Iniziare nello stesso punto ma con una tegola a cui è stata tagliata metà della prima faldina (-8 cm). Continuare con tegole intere. Allineare il bordo inferiore dei profili con la parte superiore delle fughe verticali.
> QUARTA FILA Iniziare con una tegola a cui è stata tagliata una faldina e mezza (-24 cm). Allineare con la seconda fila.
> TERZA FILA Iniziare con una tegola a cui è stata tagliata una faldina intera (-16 cm). Allineare il bordo
> FILE SUCCESSIVE Continuare in questa successione fino alla cima del tetto, cominciando quindi ogni quinta fila con una tegola intera. La chiodatura deve essere fatta man mano che si avanza per ogni singola tegola.
SEQUENZA DI POSA Fig. 5
(-8 cm) (-16 cm)
Tagliare parte esposta (14 cm) Posa tegola intera Tagliare 8 cm della prima faldina Tagliare 1 faldina (16 cm)
22
.02
BEAVER
COLMO L’ultima fila di tegole applicate deve avere un’esposizione della superficie granulare entro 14,5 cm dal colmo. La parte eccedente della tegola deve essere ripiegata oltre il colmo e fissata sul profilo opposto. Quando entrambi i profili sono terminati in questo modo, il colmo può essere posato. Il colmo di una copertura a tegole canadesi del modello Beaver necessita di essere eseguito con tegole canadesi di un modello a faldine rettangolari (Classic-3). PREPARAZIONE DEL COLMO (fig. 6) Tagliare una tegola intera in tre parti uguali. Tagliare entrambi gli angoli di ogni sezione ad angolo acuto.
Fig. 7
.02
14,5 cm
Fig. 6
APPLICAZIONE COLMO Piegare i singoli elementi così ottenuti, ponendoli a cavallo della linea di colmo, facendo attenzione a lasciare un’uguale esposizione per ogni profilo. A basse temperature esterne si consiglia di riscaldare a fiamma gli elementi prima di applicarli. Iniziare dalla parte inferiore del colmo del tetto, fissando i pezzi di colmo con un chiodo per parte e sovrapponendoli con lo stesso metodo usato precedentemente per le tegole (14,5 cm di esposizione, fig. 7). Per un perfetto allineamento si consiglia di effettuare una traccia visiva, perfettamente diritta.
23
9
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.0 7
6
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5
.0
SUPER-4
.0
.0 4
.03 .0 3
.0 2
.0 1
.03
SUPER-4
APPLICAZIONE DELLE TEGOLE
ISTRUZIONI GENERALI
> LATO ANTERIORE
L’installazione delle tegole a 4 profili non è consigliata su tavolati di legno che potrebbero potenzialmente creare problemi di deformazione del tetto (fig. 5).
larghezza 33,6 cm lunghezza 100 cm esposizione 14,5 cm pastiglie termoadesive riferimento orizzontale riferimento verticale
> CHIODATURA I chiodi vanno posti appena sotto le pastiglie termoadesive, in corrispondenza delle estremità e delle fughe verticali (fig. 1). In zone particolarmente ventose o in tetti con pendenze superiori al 60% si consiglia l’applicazione di n. 8 chiodi per tegola (fig. 2).
> FILA DI PARTENZA Posare le tegole partendo da 6 mm. al di sotto della gronda o cornicione, applicando una tegola con i profili tagliati. Iniziare la fila di partenza con una tegola a cui sono stati tagliati 8 cm per assicurarsi che le giunture non si sovrappongano l’una all’altra (fig. 3). Assicurarsi che le pastiglie termoadesive siano rivolte verso il basso (fig. 4). In assenza di guaina bituminosa, applicare l’adesivo plastico CEMENTECA sotto la fila di partenza. Per un ulteriore fissaggio, applicare chiodi o graffe; questi devono essere posizionati a 8-10 cm dal bordo inferiore evitando di metterli in corrispondenza dei tagli dei profili. Fig. 3
.03
8 cm
Fig. 1 Fig. 4
chiodi
Fig. 2
chiodi
27
MANUALE DI POSA
> PRIMA FILA Iniziare partendo dall’angolo inferiore del tetto con tegole intere, proseguendo per tutta la sua larghezza. > SECONDA FILA Iniziare nello stesso punto ma con una tegola a cui è stato tagliato metà profilo (-12,2 cm). Continuare con tegole intere. Allineare il bordo inferiore dei profili con la parte superiore delle fughe verticali. > TERZA FILA Iniziare con una tegola a cui è stato tagliato un profilo intero (-24,4 cm). Allineare il bordo inferiore del profilo con la parte superiore delle
fughe verticali della seconda fila. Per un perfetto allineamento, verificare che le fughe verticali delle tegole siano allineate con quelle della prima fila. > QUARTA FILA Iniziare con una tegola a cui è stato tagliato un profilo e mezzo (-36,6 cm). Allineare con la seconda fila. > FILE SUCCESSIVE Continuare in questa successione fino alla cima del tetto, cominciando quindi ogni quinta fila con una tegola intera. La chiodatura deve essere fatta man mano che si avanza per ogni singola tegola.
SEQUENZA DI POSA Fig. 5
24,4 cm
(-12,2 cm) (-24,4 cm) Tagliare parte esposta (14,5 cm) Posa tegola intera Tagliare ½ faldina (12,2 cm) Tagliare 1 faldina (24,4 cm)
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SUPER-4
COLMO L’ultima fila di tegole applicate deve avere un’esposizione della superficie granulare entro 14,5 cm dal colmo. La parte eccedente della tegola deve essere ripiegata oltre il colmo e fissata sul profilo opposto. Quando entrambi i profili sono terminati in questo modo, il colmo può essere posato. Il colmo di una copertura a tegole canadesi del modello Super-4 necessita di essere eseguito con tegole canadesi di un modello a faldine rettangolari (Classic-3). PREPARAZIONE DEL COLMO (fig. 6) Tagliare una tegola intera in tre parti uguali. Tagliare entrambi gli angoli di ogni sezione ad angolo acuto.
Fig. 7
14,5 cm
.03
Fig. 6
APPLICAZIONE COLMO Piegare i singoli elementi così ottenuti, ponendoli a cavallo della linea di colmo, facendo attenzione a lasciare un’uguale esposizione per ogni profilo. A basse temperature esterne si consiglia di riscaldare a fiamma gli elementi prima di applicarli. Iniziare dalla parte inferiore del colmo del tetto, fissando i pezzi di colmo con un chiodo per parte e sovrapponendoli con lo stesso metodo usato precedentemente per le tegole (14,5 cm di esposizione, fig. 7). Per un perfetto allineamento si consiglia di effettuare una traccia visiva, perfettamente diritta.
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9
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.0 7
6
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5
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DORICA
.0
.0 4
.04 .0 3
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DORICA
APPLICAZIONE DELLE TEGOLE
FILA DI PARTENZA Eliminare 17,3 cm dall’inizio della tegola e tagliare i profili sottostanti (fig. 1). Fig. 1
larghezza 34,9 cm esposizione 16 cm lunghezza 103,8 cm
> CHIODATURA Essendo le tegole diverse fra loro, per la chiodatura attenersi alla figura. I chiodi vanno posti a 16,3 cm dal bordo inferiore e comunque sempre sulla parte longitudinale doppia.
16 cm 17,3 cm
.04
16,3 cm parte sovrapposta
33
MANUALE DI POSA
SEQUENZA DI POSA Procedere seguendo le istruzioni generali per gli altri tipi di tegola facendo attenzione a tagliare la parte iniziale, sempre in presenza di doppi profili (fig. 2). Fig. 2
(-25 cm) (-50 cm) (-75 cm)
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Tagliare parte esposta (16 cm) Posa tegola intera Tagliare 25 cm di tegola Tagliare 50 cm di tegola Tagliare 75 cm di tegola
9
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6
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5
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THUJA DECORA
.0
.0 4
.05 .0 3
.0 2
.0 1
.05
THUJA DECORA
SELEZIONE DELLA CLASSE DELLE TAVOLE E DEFINIZIONE DELL’ESPOSIZIONE Il primo passo è selezionare la classe delle tavole. classe A
“Primissima scelta”: priva di nodi, generalmente più chiara e omogenea nel colore. classe B
“1a scelta”: simile alla classe A ma può presentare nodi nella parte superiore (non esposta).
> LISTELLI I listelli dovrebbero avere una dimensione sufficiente a supportare il peso delle tavole e del tetto, oltre a consentire l’inserimento ed il bloccaggio dei chiodi (è consigliabile l’utilizzo di listelli fatti in legno di pino o di abete con misure 2,75 x 7,5 cm). I listelli orizzontali dovrebbero essere installati su listelli verticali, posizionati per offrire un sostegno sufficiente per le tavole ed il carico del tetto (camminamento e neve, se applicabili), oltre a consentire il flusso di aria dalla grondaia al colmo.
Una volta stabilita la classe (vedere tabella qui di seguito), l’esposizione determinerà la spaziatura tra i listelli (e l’esposizione delle tavole). Esposizione massima (mm.) Classe tavole A B
Pendenza tetto 25 al 33% > 33% 100 125 90 100
> CLIMATIZZAZIONE Occorre aspettare per almeno 2 o 3 giorni che le tavole si adattino al livello di umidità dell’ambiente in cui andranno posate (ad. es. spostare le tavole dal magazzino riscaldato privo di umidità in un ambiente esterno per 2 o 3 giorni prima dell’installazione).
Il secondo strato di listelli dovrebbe essere spaziato ad una distanza che consenta l’inserimento dei chiodi nel centro del listello, ad una distanza pari all’esposizione PIÙ circa 4 cm dal gocciolatoio della gronda. Gli strati successivi sono spaziati ad una distanza uguale all’esposizione (quindi per un’esposizione di 100 mm., i listelli saranno inchiodati al centro a 100 mm. o a 100, 200, 300, 400 mm.). Regolare la spaziatura dei listelli di 1-2 metri in alto per evitare strati parziali al livello del colmo (esempio: per il bilanciamento di 950 cm, spaziare le ultime 10 righe superiori dei listelli con intervalli di 95 mm. invece di 100 mm.).
.05
> SPAZIATURA DELLE TAVOLE • Le tavole dovrebbero essere spaziate (lato a lato) a circa 2 mm. per le tavole umide e fino a 3-4 mm. per le tavole asciutte, posate in un ambiente umido o bagnato. • I giunti devono essere sfalsati sugli strati adiacenti (sovrapposizione longitudinale) di almeno 38 mm.
37
MANUALE DI POSA
PRIMO STRATO
LINEE GUIDA PER LA CHIODATURA
Con la testa (l’estremità più spessa della tavola) rivolta verso il basso in direzione della gronda, far sporgere il gocciolatoio del tavolato a livello della gronda di 4 cm ed estendere di 2 cm a livello del cornicione (bordo laterale). Questo strato dovrebbe essere preceduto da uno o due strati inferiori.
> RESISTENZA ALLA CORROSIONE Per il fissaggio delle tavole di cedro sono adatti sia i chiodi sia le graffe. Quelli con zincatura a caldo sono più resistenti rispetto a quelli con zincatura elettrolitica. In climi marittimi, potrebbero essere necessari l’acciaio inossidabile o il rame.
Se si utilizza un singolo strato inferiore, tale strato dovrebbe sporgere di 2 cm Il primo strato completo è installato facendo sporgere lo strato inferiore di 2 cm.
> SPESSORE E LUNGHEZZA Selezionare i chiodi con un gambo di 2 mm. di spessore o graffe con una corona di 13 mm. Entrambi devono penetrare completamente, o almeno di 2 cm, nei listelli (la lunghezza di circa 38 mm. è sufficiente per soli 95 mm. di esposizione e circa 32 mm. per 125 mm. di esposizione). Installare DUE chiodi per tavola: A) 2 cm da ogni bordo B) nel centro del listello a circa 4 cm sopra la linea di esposizione (cioè 10 cm + 4 cm per 100 mm. di esposizione) C) i chiodi o le graffe dovrebbero essere inseriti finché la testa non è a livello delle tavole ma non con forza tale da incrinare la superficie del legno.
m
2c
NOTA: Questo è un eccellente esempio di utilizzo di tavole non perfette. Le tavole di classe inferiore sono anche permesse per gli strati inferiori. Un posatore esperto passerà in rassegna i primi due o tre fasci per identificare le tavole meno perfette. Il posatore inoltre metterà da parte tali tavole man mano che progredisce verso la parte alta del tetto in modo da usarle vicino alla sommità del tetto dove scorre meno acqua. Se si utilizzano due strati inferiori, ogni strato fino al primo strato completo, dovrebbe sporgere rispetto al precedente di circa 13 mm. (questa parte sporgente consente la massima protezione della gronda ma impedisce di usare una testa doppia o tripla che sarebbe più lenta da essiccare).
38
A B
A = 2 cm B = 14 cm
THUJA DECORA
.05
CALCOLO DELLE QUANTITÀ PER IL FISSAGGIO AMPIEZZA MEDIA DELLE TAVOLE (mm.) 125 150 175
DISPLUVI E COLMI
ESPOSIZIONE DELLE TAVOLE (mm.) 100
130
160
200
chiodi o graffe per m2 176 139 116 96 147 116 97 80 126 99 83 69
NOTA: I giunti devono essere sfalsati di almeno due strati.
Evitare l’allineamento con solo uno strato di separazione
• Selezionare o tagliare le tavole della stessa ampiezza dell’esposizione dell’applicazione (cioè 10 o 13 cm). • Installare la scossalina di metallo o la membrana auto sigillante fino a scendere su entrambi i lati del displuvio o del colmo di 20 cm. • Installare i colmi utilizzando la stessa procedura a partire da entrambe le estremità, per finire nel mezzo. • Installare le tavole a partire dall’estremità inferiore del colmo verso l’alto, utilizzando la stessa esposizione del tetto (raddoppiando il primo strato). I bordi delle tavole devono essere smussati e la smussatura deve essere alternata (sinistra e destra) su ogni strato. • Installare i colmi utilizzando la stessa procedura a partire da entrambe le estremità, per finire nel mezzo.
ASPETTO
(Non allineare le tavole come mostrato sopra, con solo uno strato che le separa).
Le tavole di cedro bianco orientale assumeranno con il tempo un colore grigio argento. Le tavole possono anche essere tinte o verniciate, ma devono prima essere lasciate asciugare. Contattare il nostro servizio tecnico per ulteriori informazioni.
.05
COMPLUVI I compluvi dovrebbero essere trattati in base alle procedure locali (utilizzando ad esempio scossaline o membrane in metallo) ma in ogni caso proteggere almeno per 25 cm entrambi i lati del centro del compluvio. Verificare attentamente la compatibilità tra tutti i metalli utilizzati sulla scossalina del tetto.
39
MANUALE DI POSA
INSTALLAZIONE SU PARETI
GLOSSARIO
Seguire le istruzioni base relative alla posa del tetto e poi operare come segue.
Testa estremità più spessa della tavola.
> LISTELLI Spaziare i listelli per consentire la chiodatura a 4 cm sopra la linea di esposizione, nel centro del listello (generalmente a intervalli di 125-150 cm). Lasciare spazio per consentire all’aria di entrare dal basso ed uscire dalla sommità della parete (circa 1 cm).
Fascio un’unità di imballo che copre circa 2,3 m2 in base a un’esposizione di 125 mm.
> SCELTA DELLE TAVOLE PER PARETE Le tavole di classe A e B possono essere scelte per ogni tipo di applicazione su parete. Nel posare le tavole di classe B, tutte le imperfezioni (come i nodi) devono essere trattate come bordi di una tavola (tenere i giunti di sovrapposizione delle tavole almeno a una distanza di 38 mm.).
Strato una riga orizzontale che forma una delle serie di righe su un tetto o una parete.
Le tavole di classe C (con nodi sani esposti) possono essere utilizzate in applicazioni per interni o in edifici annessi o in aree poco esposte (ampie sporgenze dei tetti).
CLASSE TAVOLE
INTERVALLO DI ESPOSIZIONE (mm)
A B C
90 - 150 90 - 125 90 - 125
> DETTAGLI PER GLI ANGOLI Gli angoli possono essere realizzati alternando e sovrapponendo gli strati a partire da ogni parete o con assi (a volte pitturati o tinti per contrasto) per coprire interamente l’angolo.
4
Esposizione la porzione di tavola esposta alle intemperie (non coperta da un’altra tavola).
Tavole ritagliate e rigiuntate (R&R) tavole che sono state rifresate per essere parallele e le teste ritagliate in modo da formare un angolo retto con i bordi.
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.0 7
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DETTAGLI DI APPLICAZIONE
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DETTAGLI DI APPLICAZIONE
DETTAGLI DI APPLICAZIONE Pur essendo molto diffusa la sua applicazione con il sistema FAI DA TE per le piccole costruzioni, gazebi o tettoie, per la realizzazione dei tetti abitativi o di coperture con particolari caratteristiche, l’installazione deve essere fatta da personale specializzato. In conformità alle diverse tipologie di coperture ed ai diversi requisiti tecnici richiesti, le tegole canadesi possono essere installate su strutture portanti diverse e con differenti modi di fissaggio. Al fine di ottenere una perfetta applicazione della tegola canadese è necessario disporre di un sottofondo continuo e liscio. In ogni caso, le tegole canadesi non devono essere posate con pendenze inferiori al 18% per falde fino a 5 mt., al 20% per falde da 5 a 10 mt. e al 25% oltre. > POSA SU STRUTTURE IN LEGNO La struttura senz’altro più adatta e maggiormente utilizzata è quella in legno. Questa può essere costituita da pannelli in multistrato fenolico resistenti all’acqua (plywood o OSB) oppure da un tavolato lavorato ad incastro e ben stagionato per evitare deformazioni. Si fa comunque presente che questi materiali, in confronto ai pannelli, presentano gli inconvenienti tipici dei legni massicci: dilatazione, instabilità dimensionale e fessurazione. I pannelli generalmente di dimensioni standard, sia in lunghezza che in larghezza, rispettivamente mm. 2.440 e mm. 1.220, ma di uno spessore variabile, dovranno essere posati su travetti disposti in senso perpendicolare al canale di gronda, in modo che il lato corto del pannello risulti parallelo ai travetti. È buona norma sfalsare i pannelli e prevedere uno spazio di eventuale dilatazione di circa mm. 2. Il fissaggio sarà assicurato da chiodi con lunghezza non inferiore a mm. 60 ad una distanza di circa mm. 120.
> POSA CON SISTEMA S8 TECA > POSA SU STRUTTURA IN LEGNO E LATERO CEMENTO Su supporti cementizi ed affini, applicare a rullo o ad airless, primer bituminoso, in ragione di circa 300 gr/m2. Questa operazione non è necessaria per coperture in legno. Posizionare, a secco, S8 TECA sulla superficie di posa. (Dis. N° 1)
Rimuovere parte del film asportabile e fissare per termo-rinvenimento ad aria calda i teli, in corrispondenza delle giunzioni di testa (con pendenza superiore al 5% fissare meccanicamente i teli in corrispondenza delle giunzioni laterali e di testa). (Dis. N° 2/3)
.06
43
MANUALE DI POSA
Effettuare sovrapposizioni laterali e di testa rispettivamente con almeno 10 cm e 15 cm di sovrapposizione dei teli, avendo cura di rimuovere la cimosa laterale presente sulla faccia superiore. Rimuovere il film asportabile dalla faccia inferiore della membrana. (Dis. N° 4)
Fissare S8 TECA al canale di gronda per termorinvenimento ad aria calda. (Dis. N° 5)
Dopo l’applicazione, rullare bene le superfici in modo da favorire l’adesione della membrana. L’incollaggio della membrana S8 TECA avverrà per irraggiamento solare e, nel caso di applicazione di tegole bituminose canadesi originali TECA, durante l’applicazione delle stesse per termo rinvenimento. (Dis. N° 6)
44
La membrana S8 TECA realizzerà l’aderenza totale e monolitica tra il supporto e le tegole canadesi originali TECA. (Dis. N° 7)
.06
DETTAGLI DI APPLICAZIONE
CONVERSA O COMPLUVIO Ci sono due sistemi per la realizzazione della conversa o compluvio, la cui scelta dipende dalla pendenza o dalla difficoltà dell’esecuzione del tetto e dalla presenza della guaina sottostante. Si consiglia di battere il filo al centro della conversa per un perfetto allineamento (punto ).
(punto ). Per una maggiore aderenza applicare per circa 8 cm l’adesivo plastico “CEMENTECA”. Fig. 2
> ESEMPIO N. 1 (fig. 1) Da non effettuare in caso di guaina sottostante. Procedere contemporaneamente con le due falde che formano la conversa, alternandone la sovrapposizione oltrepassando di circa 60 cm la linea di compluvio (punto ). Per la chiodatura, segnare due linee su ogni falda a circa 40 cm dalla linea di compluvio e fissare il ). Attenzione: i chiodi devono profilo (punto essere messi ad una distanza minima dalla linea di chiodatura di 2,5 cm.
centro della conversa linea di chiodatura
Fig. 1
chiodo extra a fine fila minimo 60 cm oltre la linea
CAMINO Proteggere i camini con una guaina bituminosa per almeno mt. 1 attorno al camino e procedere alla posa delle tegole “a fiamma”.
.06
Fig. 3
centro della conversa linea di chiodatura minimo 60 cm oltre la linea chiodo extra a fine fila
> ESEMPIO N. 2 (fig. 2) Procedere alla posa delle tegole per singola falda. Oltrepassare la linea di compluvio con ), la prima falda per circa 60 cm (punto procedere con la seconda falda quindi tagliare (in diagonale) la parte eccedente in corrispondenza ). In caso di del centro della conversa (punto chiodatura procedere come nel primo esempio
guaina posta sotto alle tegole
45
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ACCESSORI
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ACCESSORI
AERATORI Al fine di evitare ogni possibile formazione di condensa è obbligatorio effettuare la ventilazione del sottotetto. Per facilitarne la realizzazione, abbiamo studiato degli appositi aeratori, completamente integrati nel tetto (figure in basso), utilizzabili su qualsiasi struttura. Nel supporto sottostante viene fatta un’apertura che corrisponde alla parte di aerazione dello sfiato; appoggiare lo stesso sull’apertura e fissarlo con i chiodi a testa larga nei fori predisposti (vedi figure pag. 43 e 44). Posare le tegole utilizzando l’adesivo plastico “CEMENTECA”. Utilizzare 4/5 aeratori ogni 100 mq. La garanzia sarà valida solo se tutte le strutture del tetto sono provviste di una corretta ventilazione.
> AERATORE NORMALE apertura
posa
Normale
posto in opera
Speciale
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49
MANUALE DI POSA
> AERATORE SPECIALE apertura
AERATORE PER COLMO Per la perfetta aerazione di un tetto ventilato abbiamo studiato un elemento precostituito in polipropilene per facilitare la realizzazione del colmo ventilato. Tale colmo è di facile installazione e riduce al minimo i tempi ed i costi relativi.
posa
Con l’aiuto di un normale battifilo, segnare su entrambe le falde interessate le linee di taglio che non dovranno essere inferiori a 1,9 cm dalla linea di colmo.
posto in opera
Procedere al taglio del tavolato con apposita sega. Importante: il taglio dovrà essere interrotto ad almeno 30 cm dalle estremità del colmo o da eventuali intersezioni.
5
.07
ACCESSORI
Per ragioni estetiche, raccomandiamo che l’aeratore sia installato su tutta la lunghezza del tetto. La posa dell’apposita guarnizione avverrà solo ed esclusivamente in corrispondenza delle testate di chiusura e non su ogni singolo elemento. La guarnizione ha la funzione di impedire ogni forma di infiltrazione.
necessario rifilare le tegole.
Nel caso di posa in presenza di colmi orizzontali ad intersezione, consigliamo di effettuare il taglio degli elementi in maniera precisa, onde apprezzare maggiormente il grado di finitura.
Fissaggio: eseguito mediante l’impiego di chiodi preferibilmente a testa larga, lunghezza 6,5 cm. I punti di fissaggio saranno 4 chiodi per ogni elemento, posizionati agli angoli degli stessi. Si consiglia inoltre di tracciare una linea perfettamente orizzontale al fine di facilitarne l’allineamento. Nel caso di posa in presenza di colmo contro falda, raccomandiamo la medesima precisione come al punto precedente.
CHIODI Fig. 1 Tagliare l’ultimo elemento di chiusura ed installarlo con la parte intatta verso l’esterno. Inserire la guarnizione e procedere alla chiodatura in posizione.
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Posare gli elementi di colmo (tegole) secondo il modo abituale con chiodi di 6,5 cm lungo la linea della scanalatura affinchè l’aeratore sia ben fisso alla struttura sottostante. Sarà comunque
Utilizzare chiodi zincati attorcigliati e/o lisci a testa larga, per ottenere un’applicazione duratura (fig. 1). I chiodi devono essere lunghi abbastanza per penetrare un minimo di 19 cm della superficie solida. Si trovano in commercio sfusi per un fissaggio manuale o nastrati per fissaggio con attrezzature pneumatiche. Per la quantità attenersi alle istruzioni.
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MANUALE DI POSA
RETE PARAINSETTI
Fig. 2
no
no
no
si
Nel caso in cui il colmo ventilato sia realizzato in opera con il legno, si consiglia di applicare una rete metallica per evitare l’entrata di insetti o di altri piccoli animali (fig. 4). Fig. 4
Il chiodo deve essere a filo della superficie (fig. 2).
ADESIVO PLASTICO “CEMENTECA” Fig. 3
Per assicurare la compatibilità dell’adesivo plastico con il bitume contenuto nelle tegole è necessario utilizzare il prodotto “CEMENTECA” testato in conformità agli standard richiesti (fig. 3). Qualsiasi altro tipo di adesivo o silicone, se utilizzato, potrebbe causare reazioni chimiche con conseguenti danni.
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9
8
.0
.0 7
6
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5
.0
IL TETTO VENTILATO
.0
.0 4
.08 .0 3
.0 2
.0 1
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IL TETTO VENTILATO
IL TETTO VENTILATO Il tetto ventilato è senz’altro una delle migliori tecniche costruttive e la soluzione ottimale per avere una copertura sana e duratura nel tempo che si basa su di un principio molto semplice: la naturale circolazione dell’aria per differenza termica. Per effetto della differenza termica infatti, a seguito del riscaldamento dell’aria nell’interno dell’intercapedine si crea una corrente ascensionale che fuoriesce attraverso le aperture poste in prossimità della linea di colmo. Lo strato di ventilazione ha proprio la funzione di migliorare notevolmente le caratteristiche igrometriche della copertura, mediante ricambi d’aria naturali, impedendo la formazione di condensa negli strati che compongono la copertura ed il pacchetto termocoibente. Inoltre in caso di condizioni climatiche molto rigide ed in presenza di cicli di gelo e disgelo, determina uniformità di temperatura, evitando lo scioglimento della neve al colmo, con successiva formazione di ghiaccio in prossimità del canale di gronda, con conseguenti infiltrazioni d’acqua. Il sistema infatti favorisce lo smaltimento della neve in maniera uniforme. Anche nel periodo caldo il tetto ventilato garantisce una migliore abitabilità e comfort, soprattutto nel caso di sottotetti abitati dove, per effetto dell’irraggiamento diurno, l’aria si riscalda all’interno dell’intercapedine e per differenza termica crea una corrente ascensionale che fuoriesce dalle aperture superiori, impedendo così il surriscaldamento del solaio e la conseguente trasmissione ai locali sottostanti. Questo particolare sistema di coibentazione dovrebbe essere considerato indispensabile quando si verifica l’effettiva necessità di realizzare un tetto con camera d’aria, quindi nelle coperture con la specifica destinazione all’utilizzo del sottotetto per scopo abitativo, cioè la realizzazione di una mansarda o di un tetto a cattedrale.
> DEFINIZIONE Si definisce “TETTO VENTILATO” il particolare sistema di coibentazione in cui la stratigrafia della copertura prevede: una struttura portante, il materiale coibente all’estradosso, una camera d’aria stagna, delle bocchette per l’entrata e la fuoriuscita dell’aria, un ulteriore supporto continuo, quindi il manto di copertura. II tetto ventilato può essere realizzato su qualsiasi tipo di supporto (solaio) o addirittura su alcuni tipi di coperture esistenti con ovvio risparmio di mano d’opera. > FASI DI LAVORAZIONE Descriviamo di seguito uno dei sistemi, il più diffuso, allo scopo di chiarire maggiormente il “tetto ventilato”: • Fissaggio dell’orditura orizzontale • Isolamento termico interposto fra i travetti orizzontali • Fissaggio della seconda orditura in senso ortogonale rispetto alla prima L’altezza dei travetti formerà lo spessore della camera di ventilazione, comunque variabile in funzione della lunghezza e della pendenza della falda. Generalmente lo spessore minimo da adottare per intercapedini è di 5 cm. In ogni caso, le intercapedini devono essere senza listellature trasversali o altri impedimenti limitanti il flusso ascensionale dell’aria riscaldata. Fa parte della buona funzionalità dello strato di ventilazione, un colmo in grado di smaltire l’aria calda riscaldata, in modo che ci sia un continuo ricambio di questa.
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55
MANUALE DI POSA
Deve essere chiaro che NON DEVONO ESSERCI OSTACOLI CHE COMPROMETTANO IL NORMALE FLUSSO DI ARIA, la cui azione è proprio quella che permette di definire un tetto come ventilato. • Fissaggio di pannelli multistrato fenolici o tavolato in legno • Manto di copertura eseguito con tegole canadesi originali TECA
Realizzazione
Sottotetto abitato
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Sottotetto non abitato
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6
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5
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MANUTENZIONE
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.0 4
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.0 1
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MANUTENZIONE
INDICAZIONE Dl INTERVENTO
SOSTITUZIONE DI UNA TEGOLA
Una delle caratteristiche principali della tegola canadese è quella di non aver bisogno di manutenzione, essendo resistente ai fattori atmosferici. Potrebbe comunque rendersi necessario effettuare una modifica (applicazione di un’antenna, di un ulteriore aeratore, di fermaneve etc...) oppure sostituire una tegola. Con estrema facilità è inoltre possibile realizzare ampliamenti integrandoli perfettamente al tetto esistente. Altre caratteristiche sono la flessibilità, la calpestabilità e la leggerezza.
Con la copertura in tegole canadesi è possibile effettuare ogni tipo di intervento senza arrecare alcun danno; infatti una delle peculiarità di questo tipo di copertura è la pedonabilità. E’ necessario comunque attenersi ad alcune regole per il lievo o la sostituzione di una o più tegole.
> FLESSIBILITA’ La sua flessibilità rende questi interventi agevoli e veloci, in quanto è possibile effettuare tali operazioni solamente sulle parti interessate senza dover rimuovere tutte le tegole circostanti. > CALPESTABILITA’ La sua calpestabilità permette di poter raggiungere facilmente la zona interessata e di intervenire senza preoccuparsi di eventuali rotture delle tegole, come avviene ad esempio per le coperture in cotto. > LEGGEREZZA La sua leggerezza agevola tutte le operazioni di trasferimento del materiale evitando l’utilizzo di specifiche attrezzature.
1. Durante il periodo estivo raffreddare le tegole, usando un getto d’acqua fredda per permettere una più facile separazione dei profili. 2. Durante il periodo invernale fare attenzione a sollevare i profili della tegola sovrapposta, evitando un eccessivo piegamento che potrebbe causare la rottura delle stesse. > FASE 1: Sciogliere l’adesivo sotto i profili della seconda tegola al di sopra di quella da togliere. Alzare i profili e togliere i chiodi.
chiodi da togliere tegola da togliere
> FASE 2: Eseguire le medesime operazioni per la prima tegola al di sopra di quella da togliere.
chiodi da togliere
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MANUALE DI POSA
> FASE 3: Togliere quindi la tegola che ora può essere rimossa.
> FASE 4: Riposizionare la tegola che è stata rimossa o una in sostituzione e chiodarla nuovamente. Per incollare i profili, applicare un pò di adesivo plastico CEMENTECA sotto ogni profilo, alzandolo e premere. Ripetere l’operazione fino alla sistemazione o alla sostituzione di tutte le tegole precedentemente tolte.
6
TABELLA DI COMPARAZIONE Elenchiamo una tabella di comparazione espressa in gradi per il calcolo della superficie effettiva del tetto in relazione alla pendenza. Tale superficie si otterrà moltiplicando il coefficiente per la superficie in pianta del tetto. PENDENZE IN PERCENTUALI
PENDENZE IN GRADI
COEFFICIENTE DI CALCOLO
1,75
1
1.000
3,50
2
1.001
7,00
4
1.002
10,51
6
1.005
14,05
8
1.011
17,63
10
1.016
21,26
12
1.022
24,93
14
1.030
28,67
16
1.039
32,49
18
1.050
36,40
20
1.063
40,40
22
1.078
44,52
24
1.093
48,77
26
1.110
53,17
28
1.132
57,74
30
1.152
62,49
32
1.177
67,45
34
1.204
72,65
36
1.233
78,13
38
1.268
83,91
40
1.290
90,04
42
1.345
96,57
44
1.390
100,00
45
1.412
103,55
46
1.440
111,06
48
1.493
119,17
50
1.555
127,99
52
1.620
137,64
54
1.700
148,28
56
1.790
160,03
58
1.886
173,20
60
1.999