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Operazione 'Royale': con la Guardia di Finanza sgominato traffico internazionale

Sgominato traffico internazionale di stupefacenti

Operazione complessa, in collaborazione con la Guardia di Finanza e le forze dell’ordine spagnole

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Sono state eseguite 17 misure cautelari 7 in carcere, uno agli arresti domiciliari e 9 tra obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria - a carico di altrettante persone di nazionalità italiana e albanese. Il provvedimento firmato dal gip di Milano costituisce l'ultimo sviluppo dell'operazione 'Royale', coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e condotta sinergicamente dal Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza di Milano e dalla Polizia Locale di Milano che, dal mese di gennaio 2019, ha condotto finora all'arresto di 10 soggetti indagati per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti ed al maxisequestro, in Spagna, di quasi sei tonnellate di cannabis. In particolare, le indagini hanno consentito di individuare ed identificare tre gruppi autonomi di spacciatori di origine sia italiana che straniera che lavoravano tutti sulla piazza milanese. Il primo era composto da italiani e albanesi, uno dei quali anche affidato in prova al servizio sociale dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, principalmente attiva nei comuni di Abbiategrasso, Assago, Baggio, Bareggio, Corsico e Rozzano, e gestiva il traffico di cocaina che di marjiuna. Avevano armi E cellulari criptati con specifici software, ma anche l'abitudine di prediligere luoghi poco frequentati per convocare le proprie riunioni, tra i quali anche le immediate vicinanze di un cimitero. La seconda banda, invece, era solo composta da albanesi ed era capeggiata da una persona attualmente in carcere, che comunicava con i complici all'esterno tramite cellulare. L'area in cui operava la banda era nell'hinterland ad

Sgominato traffico internazionale di stupefacenti

Ovest di Milano e aveva il monopolio all'interno di locali esclusivi nei quartieri della modiva.L'offerta comprendeva non solo di cocaina ma anche di altri stupefacenti difficilmente reperibili come marijuana, amnesia ed hashish kritical. A marzo di un anno fa tre fratelli albanesi della banda sono stati arrestati in flagrante dalla polizia locale di Milano per illecita detenzione finalizzata allo spaccio di hashish e marijuana Una terza banda, composta solo da cittadini albanesi, era attiva nel traffico di cocaina e con interessi ramificati fra Italia, Albania e Germania. Le indagini hanno rilevato come i proventi del traffico di stupefacenti avrebbero dovuto essere riciclati grazie ad un negozio di barbiere a Rozzano. Nel corso delle indagini, in particolare, è stata ricostruita una vera e propria operazione di "ristrutturazione" del business dello spaccio di cocaina da parte del gruppo, dovuta alla poca rimuneratività della piazza di Milano, dove i prezzi di vendita risultavano dimuniti a causa di un eccesso di offerta. La banda aveva pensato di iniziare a spacciare marijuana nell'area milanese abbattendo i costi produzione tramite la coltivazione diretta di cannabis in territorio spagnolo con l'aiuto di un complice albanese esperto nel settore e da tempo residente in Spagna. Le indagini, in collaborazione con le forze dell'ordine e le autorità spagnole, hanno portato ad individuare lo scorso luglio una estesissima piantagione di marijuana, nascosta in una zona boschiva su una collina dell'area naturale di Noguera Ribagorzana, una piantagione indoor all'interno di un edificio nella città dell'Alto Aragonese di Monzon e una villa nella provincia di Lérida, utilizzata come centro operativo e per l'essicazione e il confezionamento dello stupefacente, portando all'imponente sequestro di 7.875 piante di marijuana, per un peso complessivo pari a 5.790 chilogrammi e all'arresto di quattro soggetti albanesi. Questo ingente quantitativo di stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe procurato al gruppo indagato un profitto illecito di oltre 20 milioni di euro. Sono attualmente in corso di esecuzione perquisizioni in tutto in Lombardia e in Piemonte.

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