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SAN SEBASTIANO 2023 E’ ripresa la tradizionale cerimonia di saluto ai neopensionati

Nel giorno di San Sebastiano, come consuetudine e dopo un’interruzione dovuta all’emergenza Covid 19, alla presenza del Sig. Comandante Marco Ciacci, dell’Assessore alla Sicurezza Marco Granelli, dei Dirigenti Enrico Bufano, Paola Zarba e Lina Lucarelli e dell’Associazione Polizia Locale, sono state consegnate le pergamene agli appartenenti al corpo che sono andati in pensione durante il 2022.

Il Salone Martiri era per l’occasione gremito di colleghi che, con la loro lunga carriera, hanno dato lustro al Corpo.

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L’assessore Marco Granelli ha sottolineato che anche dopo il pensionamento i legami rimangono “perché la città ha ancora bisogno dell’apporto e del supporto di chi ha imparato a viverla e conoscerla così a fondo”.

Anche il Comandante Marco Ciacci ha ribadito quanto questo rapporto sia importante poiché “nessuno toglie mai la divisa”.

In questi anni la Polizia Locale sta ampliando il proprio organico con nuovi agenti molto giovani, pieni di aspettative e voglia di fare.

Abbiamo intervistato il Comm. Capo Franco Pedrini, che in Polizia Locale ha vissuto per 43 anni.

Entrato nel “Corpo dei Vigili Urbani” il 5/2/1979, su suggerimento del padre, anch’egli agente, gli abbiamo chiesto quali siano stati gli step della sua carriera.

“Dopo il corso di formazione sono stato assegnato alla zona Duomo, facevo viabilità pura, quasi ogni giorno, ma nel frattempo continuavo a studiare perché volevo laurearmi in Agraria. È stata dura, ma nonostante tutto ce l’ho fatta.

All’interno del Corpo mi è sempre stata data l’occasione di cambiare e imparare a conoscere molti ambiti di nostra competenza. Sono stato per esempio in Centrale Operativa, alle Frecce, soprattutto alla Freccia 4, che lavorava per la Tutela dell’Ambiente, ed all’Annonaria. Solo successivamente a grazie ai concorsi ed alle progressioni verticali sono stato assegnato alla zona Loreto dov’ero Facente Funzioni. Dopo 14 anni come agente sono diventato ufficiale e nel 2007, a seguito di concorso, ho ottenuto il ruolo di Funzionario, prima in Zona 1 e poi alle Procedure Sanzionatorie, dove ho imparato tutto quello che esisteva dietro alla parte Operativa che fino a quel momento era stata la mia competenza principale.

Il lavoro dell’agente di Polizia Locale non è sempre semplice, è fatto anche di alti e bassi. Le soddisfazioni però continuavano ad arrivare ed io ho fatto tesoro di tutto ciò che ho appreso.

Proprio per questo il primo consiglio che mi sento di dare alle nuove leve è di acquisire la capacità di vivere il corpo e con questo intendo lavorare e relazionarsi con tanti colleghi, perché non è il singolo che fa grande la Polizia Locale, ma l’unione del lavoro corretto di tante persone. È lo spirito di servizio che fa la differenza.

L’ambizione sicuramente ti permette di avere più sicurezza nel percorrere i passi che portano ad una carriera, ma non basta. Oggi, in tanti sono laureati in Legge, ma la cosa più importante nel nostro lavoro non è solo conoscerla, ma la capacità di metterla in pratica. E per questo serve tempo. La fretta è sempre una cattiva consigliera”.

Ci siamo poi rivolti al Sovrintendente Raffaella Bassi, anch’ella neopensionata e le abbiamo chiesto di raccontarci la storia della sua carriera.

“Sono entrata in Polizia Locale all’inizio del 2000, dopo una lunga esperienza presso il Servizio Vigilanza Ecologica. È stata una sfida perché non avevo ancora il diploma di maturità e quindi ho dovuto frequentare le scuole serali per ottenerlo, ma la grande volontà di svolgere un lavoro che mi permettesse di essere al servizio del cittadino è stato di grande sprone per portare a termine il percorso scolastico. Ho poi partecipato al concorso e finalmente sono entrata nel Corpo. Nel tempo ho avuto la possibilità di confrontarmi con tutti i servizi, esterni prima ed interni poi, previsti dalla zona. In questo modo ho imparato a cambiare continuamente l’approccio al lavoro, sia con i cittadini che con i colleghi. Solo successivamente sono passata al Nucleo Ambiente, dove ero tornata a gestire le Guardie Ecologiche, per terminare poi la mia carriera, rimettendomi di nuovo in gioco, presso l’Unità Procedure Sanzionatorie. Il mio ruolo mi dava così tante soddisfazioni che non ho mai pensato di partecipare ai concorsi per il passaggio di categoria.

A tutti i giovani che stanno pensando di parte- cipare al concorso io dico: fatelo questo lavoro, vi darà la possibilità di mettere le vostre capacità al servizio della città, per quanto possano essere diverse da persona a persona.

A chi invece il concorso l’ha già superato auguro di non perdere mai lo spirito di Corpo, l’unione fa la forza di fronte a tutte le difficoltà. Continuate anche ad aggiornarvi ed a partecipare alle giornate formative pratiche e teoriche che spero verranno organizzate in maniera sempre più costante, viste le eccellenze delle quali possiamo vantare, Vi auguro di trovare l’ambito più giusto per voi in questa grande famiglia”.

Ringraziamo tutti coloro che hanno arricchito con la loro professionalità il Corpo ed auguriamo buon lavoro a tutti coloro che stanno iniziando a farlo.

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