PORTFOLIO Urban and Landscape Planner - Gianni Ballone_ita

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INFO PERSONALI Nome Data nascita Nazionalità Lingua

COMPETENZE

Gianni Ballone 29 aprile 1990 Italiano Italiana

URBAN PLANNING

LANDSCAPE DESIGN

LAYOUT DESIGN

HAND SKETCH

CONCEPTS

ESPERIENZE LAVORATIVE

N B1

SPAGNOLO

INGLESE

A1

A1

PORTOGHESE

CATALANO

CONTATTI Cellulare E-mail Indirizzo

EDUCAZIONE E FORMAZIONE

Tirocinante per Observatory of Urbanization, Geography Department, Universitat Autònoma de Barcelona (UAB)

2018

Laurea Specialistica in “Pianificazione e politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio” con Master Europeo - voto 110/110

2018

Collaboratore per Ayuntamiento de Barcelona for La Nit dels Museus 2018 - Mostra “Vores de paisatge”

2015

Laurea Triennale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica ed Ambientale

Tirocinante per Observatory of Urbanization, Geography Department, Universitat Autoònoma de Barcelona (UAB)

2017

Workshop Ayuntamiento Rubì

2016

Workshop internazionale riqualificazione urbana, “Spazio e società locale”

Collaboratore per Ayuntamiento de Barcelona for La Nit dels Museus 2017 - Mostra “Fabicant Paisatges”

2015

Workshop Paesaggi d’acqua, “Il progetto della dismissione nei territori del rischio idrogeologico”

2016

Corso di lingua Catalana (A1) Corso di lingua Spagnola (A2) Corso di lingua Portoghese (A1)

2017

2017

+39 3480662152 gianni.ballone@gmail.com gianni.ballone@libero.it

Via della libertà 14F, 07046, Porto Torres (SS)

+39 3480662152

LEADERSHIP

2018

ITALIANO

B2

TEAMWORK

2016

Fondazione Associazione Halentura Onlus, Tesoriere Attività socio-culturali con somministrazione

2016 2015

COMPETENZE DIGITALI

gianni.ballone.90 Gianni Ballone Gianni Ballone

AutoCad

SketchUp

ArcMaps

Office

Photoshop

InDesign

Illustrator

HOBBIES

gianniball21e8 gianniballone Calcio

Crossfit

Giochi

Drone

Musica

Film

Escursioni

Libri

Disegno

Viaggiare

MTB


PREMI E RICONOSCIMENTI 2017

Quarta edizione del “Premio Nino Carrus 2017” Tema: Il declino e lo spopolamento dei piccoli paesi della Sardegna: idee, progetti e buone pratiche a supporto della loro rinascita; 2° posto con il testo “Un’ipotesi di sviluppo per territori a bassa densità insediativa: il caso della Valle del Temo” per l’elaborato che esprime maggiore originalità nelle proposte attuabili.

PUBBLICAZIONI 2018

Ballone G., Cappai A.,Zinchiri F. (2018), Un’ipotesi di sviluppo per territori a bassa densità insediativa: il caso della Valle del Temo, in La primavera dei paesi. Lo spopolamento dei paesi in Sardegna: idee, progetti e buone pratiche per la loro rinascita, Associazione Nino Carrus, Nuove Grafiche

Salve, sono Gianni Ballone e sono un Pianificatore urbanistico. Ho studiato nel Dipartimento di Architettura ad Alghero (AAA) dove ho conseguito la Laurea Triennale e la Magistrale con il massimo dei voti. Sono un ragazzo disponibile a nuove esperienze lavorative, in Italia e nel mondo, che mi aiutino a crescere come professionista e come uomo. Nel tempo libero ho diversi hobbie, sia in campo culturale che sportivo, utili per creare diverse reti sociali.


INDICE Selezione di progetti elaborati durante le esperienze lavorative, concorsi, workshops, tirocini e mostre.

01 02 03 04 05

CAMPO SPORTIVO N°2 Porto Torres, Campo sportivo n°2, Sardegna (SS) Bando esplorativo Comune di Porto Torres

INFRASTRUTTURE VERDI PRODUTTIVE Barcelona, Parc Agrari del Baix Llobregat, Cataluña Observatoy of Urbanization, Barcelona

VORES DE PAISATGE Noches de los Museos 2018, Fabra i Coats, Barcelona Ajuntamiento de Barcelona

OBSERVACIÓ ESPAIS PÚBLICS CIUTAT VELLA Rambla del Born, Barcelona, Catalunya Observatoy of Urbanization, Barcelona

WORKSHOP “LIVE PARK RUBì BLUEHEALT PROJECT” Rubì, Fonte Can Moritz, Catalunya Master Landscape Intervention and Heritage Management, Rubì


INDICE ACCADEMICO Selezione di progetti elaborati durante la carriera accademica

UN PIANO PER IL “SATELLITE” DI PORTO TORRES Porto Torres, Villaggio Satellite, Sardegna (SS) Relatore: Prof.ssa Casu A.

LA PEDRERA Alghero, Quartiere della Pietraia, Sardegna (SS) Prof.ssa Casu A., Prof.ssa Congiu T., Prof. Dettori M., Prof. Onni G.

LA CITTÀ COSTIERA Bacino idrografico Fiume Temo, Sardegna (SS) Prof. Sanna G., Prof.ssa Serreli S., Prof. Tischer S.

OCCUPAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI: IL CASO DEL C.S.O.A. PANGEA Porto Torres, ex Bocciodromo, Sardegna (SS) Relatore: Prof. Cecchini A., Dott. Cannaos C., Dott. Onni G.

IMAGINE...CAN! Alghero, ex Cotonificio, Sardegna (SS) Prof. Cecchini A.

A PARK FOR EVERYONE Quartu S.Elena, Molentargius Park, Sardegna (SS) Prof. Arnal I.P., Prof. Faiferri M.

A B C D E F


2018

01

CAMPO SPORTIVO N°2

Porto Torres, Campo Sportivo n°2, Sardegna (SS) Bando pubblico esplorativo per la riqualificazione e gestione degli impianti sportivi

L’area presa in considerazione per la partecipazione al bando esplorativo emesso dal Comune di Porto Torres è il Campo n ° 2 situato in Viale delle Vigne di Porto Torres, all’interno della cittadella sportiva. L’impianto sportivo in Via delle Vigne necessita di interventi mirati, utili per il suo miglioramento e potenziamento. Gli interventi proposti per il miglioramento della struttura comprendono il recupero di edifici esisten-

ti, la manutenzione ordinaria dei sistemi elettrici e idrici, l’installazione di un prato sintetico, la costruzione di nuove strutture che favoriscono le attività e ne migliorano l’efficienza, l’impianto di alberi sempreverdi , l’inserimento di un punto di ristoro e infine il recupero della tribuna.


FASE 1

FASE 2

FASE 3

- Ristrutturazione spogliatoi;

- Stesura del manto erboso sintetico

- Edificazione nuovi spogliatoi per il cam-

- Potenziamento illuminazione sportiva;

(calcio a 11, calcio a 5);

po di calcio a 5;

- Messa in piano dell’area di gioco;

- Piantumazione del 50% degli alberi;

- Inserimento della rete perimetrale.

- Rete perimetrale campo calcio a 5.

FASE 4

FASE 5

FASE 6

- Edificazione nuova struttura (locali per

- Edificazione punto ristoro;

- Ristrutturazione della tribuna centrale

attrezzatura con lavanderia e uffici);

- Panchina degli ospiti.

del campo a 11;

- Piantumazione del restante 50% di ve-

- Costruzione della gradinata per il cam-

getazione.

po di calcio a 5.


38 43

Per migliorare parcheggi su strada la fruibilità dell’area sono stati parcheggi nell’area predisposti dei cambiadedicata alla sosta menti alla sezione stradale, inserendo uno share space lungo la strada fche circoscrive la struttura sportiva con aree di sosta e alberature. Per rinforzare i parcheggi, viene predisposta un’area dedicata alla sosta, circondata da alberi e aree verdi. L’area dedicata alla sosta ha un unico senso di marcia. Schema illustrativo della panchina

Illustrazione dello spogliatoio di calcio a 11

Illustrazione dello spogliatoio di calcio a 5


Illustrazione pianta punto di ristoro

Illustrazione retro punto di ristoro

Illustrazione fronte punto di ristoro

La nuova conformazione dello spogliatoio del campo 11 prevede lo spostamento della porta d’ingresso, “protetta” da una parete in cartongesso per mantenere la privacy, e una riorganizzazione generale degli spazi con maggiore interesse per la sezione dedicata a servizi igienici e docce. La nuova costruzione degli spogliatoi per il campo di calcio a 5, prevede la costruzione di un’area riservata per la preparazione di atleti, servizi igienici e docce. L’area del ristorante è costruita su base stabile e comprende un unico spazio di lavoro, una dispensa accessibile solo dall’area di lavoro e un unico bagno che può essere utilizzato da tutti. Nella struttura è inclusa una piccola terrazza dove possono essere posizionati posti a sedere e tavoli per consumare i prodotti ordinati. La nuova struttura che verrà costruita prevede una parte dedicata agli impianti sportivi ed una lavanderia, ed una per l’inserimento di alcuni uffici per le società sportive che utilizzeranno la struttura spostiva.

Illustrazione della pianta della nuova costruzione




2018

02

INFRASTRUTTURE VERDI PRODUTTIVE

Barcelona, Parc Agrari del Baix Llobregat, Cataluña Observatoy of Urbanization, Barcelona

La ricerca “Infrastrutture verdi produttive” fa parte del progetto globale “Changing our Global Infrastructure: An International Collaboration”, che riunisce team guidati da colleghi senior di oltre 80 università in tutto il mondo. La commissione ha predefinito nove temi da analizzare in ciascuno studio, basato sull’esame di precedenti studi di geodesign:

1. Paesaggio, 2. Trasporti, 3. Acqua, 4. Infrastrutture energetiche, 5. Agricoltura e silvicoltura, 6. Industria e distribuzione, 7. Alloggio, 8. Sviluppo ad uso misto e 9. Usi istituzionali. Sono stati stabiliti formati spaziali comuni per consentire il confronto diretto dei risultati del modello di valutazione e impatto. I partecipanti hanno scelto i siti di progetto nidificati su scale che aderiscono a un formato quadrato, 0,5, 1, 2, 5, 10, 20, 40, 80 e 160 km su un lato. Il team dell’Observatory of Urbanization per l’UAB ha scelto il territorio del Baix Llobregat situato nell’area metropolitana di Barcellona, area ​​ periurbana, presso la “Comarca” del Baix de Llobregat. Comprende aree appartenenti a Natura 2000 (area protetta), l’aeroporto, il parco agricolo Baix de Llobregat e il fiume El Llobregat. Lo studio prevede l’analisi dell’area da due diversi punti di vista e attraverso i quali verrà prodotta una produzione cartografica finale che mostra la situazione generale in termini di infrastrutture blu e verdi. I temi scelti sono stati i seguenti: Agricoltura: il tema è stato scelto perché all’interno dell’area metropolitana di Barcellona è stata rilevata la presenza di numerose aree a vocazione agricola che pur essendo aree rurali, mantengono uno stretto contatto con il contesto urbano sia per vicinanza che per relazioni. Infrastruttura verde: il tema è stato scelto perché all’interno dell’area in analisi vi sono aree protette, Parchi con valori riconosciuti, Parchi agricoli e numerose aree di verde urbano e periurbano che possono essere collegate tra loro. Infrastruttura blu: l’argomento è stato scelto perché all’interno dell’area in analisi esiste una rete idrografica attualmente in fase di ricerca nei vari Comuni al fine di migliorare le condizioni attraverso l’applicazione di nuove tecnologie legate all’infrastruttura blu.


Schema illustrativo della classificazione

Schema illustrativo della metodologia generale

INPUT FILE RASTER

INPUT FILE RASTER

INPUT FILE RASTER

ELABORATION OF DATAFILES

ELABORATION OF DATAFILES

ELABORATION OF DATAFILES

I dati e le informazioni presenti sono classificati sulla base di un intervallo compreso tra 0 e 10 in cui il valore 0 viene valutato come negativo e il valore 10 è molto buono, in base alle osservazioni e alle caratteristiche di ogni strato analizzato. Questi dati vengono quindi valutati sulla base del campo di intervento e del risultato da evidenziare e ottenere.

RECLASSIFY DATA

Schema illustrativo della metodologia pixel Il processo di elaborazione delle mappe digitali prevede la divisione dell’area di lavoro in celle da 10x10 pixel, all’interno delle quali vengono elaborati i dati presenti nel database di riferimento. Ciò consente un’analisi accurata dell’area sotto analisi. Gli indicatori identificati e analizzati sono i seguenti: idrografia, Natura2000, uso del suolo, orografia, infrastrutture, infiltrazioni d’acqua, piani urbani e servizi urbani.

OUTPUT FINAL RESULT

Database files Operation process Final result


La mappa della biodiversità viene eseguita attraverso la tipificazione e la classificazione di sette diverse categorie: idrografia, aree protette, uso del suolo, pendenza, infrastrutture, infiltrazioni e piani urbani. La som-

1. IDROGRAFIA

SINGLE AXIS: buffer (150) - model value (8); buffer (300) - model value (4); buffer (>300) - model value (0). LAGOON: buffer (150) - model value (10); buffer (300) - model value (5); buffer (>300) - model value (0). RIVER COURSE: buffer (150) - model value (10); buffer (300) - model value (5); buffer (>300) - model value (0).

2. AREE PROTETTE NATURA 2000: YES - model value (10) NO - model value (4)

4

6

8

10

4

model value

-Forest regenerartion

HABITAT 3

HABITAT 6

HABITAT 7 -Strips of pro-

-Herbaceous crops -Bushes

- Abandoned crops -Nude soil -Ground without vegetation

HABITAT 5

HABITAT 8

HABITAT 4

5

7.

4

NON-U

-Nude soil electricity line -Dump 6

7

8

9

10

UNCON

DIFFICULT USE AGRICULTURE REDUCED MOBILITY

8

-Woody crops

2

HIGH: m

9 7

0

MEDIUM

Difficult use: 8% slope Agriculture: 20% slope Reduced mobility: >20% slope

10

6

HABITAT 2

LOW: v

8

2

5

-Grassland -Urban green 10

10

HABITAT 1 -Wood -Damp coverage

6.

4. PENDENZA

3. USO DEL SUOLO

MAIN: buffer (150) - model value (10); buffer (300) - model value (5); buffer (>300) - model value (0).

2

ma delle caselle effettuate attraverso la metodologia dei pixel produce una mappa con dati grezzi, che verrà ulteriormente riclassificata per ottenere la mappa finale della biodiversità.

DELIMIT

URBAN

5. INFRASTRUTTURE

tection -Agricultural and urban balsas -Parking lots -Pedestrian area without vegetation -Buildings -Large road -Industrial ship 4

UNDIMI

8

RAILWAY: buffer (100) - model value (0); buffer (250) - model value (5); buffer (>250) - model value (10). HIGHWAY: buffer (100) - model value (0); buffer (300) - model value (5); buffer (>300) - model value (10). ASPHALTED: buffer (50) - model value (0); buffer (100) - model value (5); 10

2

4

6

8

10

NON-A PATHW 4

6


2

4

6

8

10

INFILTRAZIONE

value (0,6) - model value (4)

M: value (1) - m.v. (6)

model value (>1) - m.v. (10)

PIANI URBANI

URBANIZABLE SOIL - model value (10)

NSOLIDATED URBANIZABLE SOIL - m.v. (8)

ITED URBANIZABLE SOIL - m.v. (6)

TED URBANIZABLE SOIL - m.v. (4)

N GROUND - m.v. (2)

buffer (>100) - model value (10). ASPHALTED: buffer (25) - model value (8); buffer (50) - model value (4); buffer (>50) - model value (0). WAY: buffer (10) - model value (10); buffer (25) - model value (5); buffer (>25) - model value (0). 10

2

4

6

8

10


The Accomodation capacity map is performed through the typification and classification of five different categories: infrastructure, land use, slope, urban plans and services. The sum of the boxes carried out through

1. USO DEL SUOLO

5

21

10

6

HABITAT 5

HABITAT 8

-Pedestrian area without vegetation -Building under construction -Under-glass crops -Urban mixed

-Wood -Damp coverage -Abandoned crops -Bushes -Forest regeneration

8

HABITAT 1

HABITAT 3

-Parcking lots -Large Roads

-Sports field -Auxiliary element -Industrial ship

HABITAT 2

HABITAT 4

-Urban green

-Generic buildings

1

HABITAT 6

HABITAT 9

-Building ruins

-Extractive activity -Silos -Nude soil electricity line -Agricultural nad urban balsas -Strips of protection -Nude soil -Ground without vegetation

HABITAT 7 -herbaceous crops -Woody crops -Grassland

4.

URBAN

RAILWAY: buffer (100) - model value (10); Difficult use: 8% slope buffer (250) - m.v. (5); Agriculture: 20% slope buffer (>250) - m.v. (0). Reduced mobility: >20% slope HIGHWAY: buffer (100) - m.v. (10); buffer (300) - m.v. (5); 10 buffer (>300) - m.v. (0). 8 ASPHALTED: buffer (50) - m.v. (8); buffer (100) - m.v. (4); buffer (>100) - m.v. (0). NON-ASPHALTED: buffer (25) - m.v. (6); 4 buffer (50) - m.v. (3); buffer (>50) - m.v. (0). PATHWAY: buffer (10) - m.v. (6); DIFFICULT USE buffer (25) - m.v. (3); AGRICULTURE REDUCED MOBILITY buffer (>25) - m.v. (0).

9

0

3. PENDENZA

2. INFRASTRUTTURE

model value

7

the pixel methodology produces a map with raw data, which will be further reclassified to obtain the final map of accomodation capacity.

DELIMIT

UNCON

UNDIM

NON-U

5.

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC

SERVIC 2

5

6

7

8

9

10

0

2

4

8

10

4

8

10

2

4

6

7

8

0

6


2

4

6

8

10

PIANI URBANI

N GROUND - m.v. (8)

TED URBANIZABLE SOIL - m.v. (7)

NSOLIDATED URBANIZABLE SOIL - m.v. (6)

MITED URBANIZABLE SOIL - m.v. (6)

URBANIZABLE SOIL - model value (4)

SERVIZI

CE 1 - ACCOMODATION - model value (10)

CE 1 - MUSEUM - m.v. (10)

CE 2 - EQUIPAMIENTO - m.v. (9)

CE 3 - RESTAURANT - m.v. (8)

CE 4 - LIBRARY - m.v. (7)

CE 4 - SCHOOL - m.v. (7)

CE 5 - PHARMACY - m.v. (6)

CE 5 - HOSPITAL - m.v. (6)

CE 5 - CAP - m.v. (6)

CE 5 - CUAP - m.v. (6) 10


2018

03

VORES DE PAISATGE

Noches de los Museos 2018, Fabra i Coats, Barcelona Ajuntamiento de Barcelona

I bordi della città hanno tradizionalmente ospitato attività industriali. Durante i primi decenni del XX secolo, la città in espansione ha cosparso il suo territorio circostante di fabbriche come Fabra i Coats; locali di lavoro in un territorio che veniva spietatamente urbanizzato. Per molto tempo, queste periferie urbane sono rimaste isolate, sconnesse, mai veramente riconosciute, proprio come il lavoro svolto all’interno delle pareti delle fabbriche tessili, dove mani e macchine tessevano bordi e bordi con precisione industriale. È vero che questi bordi del paesaggio non sono più invisibili ma intrecciati e tessuti con la città, grazie a varie operazioni di pianificazione urbana. Il ricordo di questa vita industriale quotidiana rimane, sebbene ancora sfilacciato ai bordi ... fili di identità urbana che pendono, in attesa di una narrazione comune che si ripercuota sul confine e la città, la memoria e il luogo, attraverso il paesaggio. Il Fabra i Coats Landscape Lab propone Landscape Edges, una mostra che, sulla base di questi collegamenti, riflette sui quartieri a est di Barcellona, ​​come Sant Andreu. Più specificamente, ricostruisce l’evoluzione del tessuto urbano in una sezione del paesaggio tra Turó de la Peira e il fiume Besòs, lungo Passeig de Sant Eulàlia (ora chiamato Passeig Fabra i Puig). La progettazione di quest’ultimo nel 1870, collegava il

consiglio del centro storico di Sant Andreu de Palomar con una passeggiata progettata per le attività ricreative della gente del posto, che arrivava fino alla chiesa di Santa Eulàlia, nel vecchio quartiere di Vilapicina, da dove iniziò una strada per Sant Iscle, a Collserola, che conduceva a Horta. Questo viaggio indietro nel tempo ci porta quindi al 20 aprile 1897, quando un decreto reale del reggente Maria Cristina annetteva a Barcellona sei antiche città della zona, tra cui Sant Andreu de Palomar e Horta. A partire da questo momento, con la disponibilità di nuove terre sviluppabili, la crescita in linea con le strade è stata organizzata lungo nuove strade, che si sono intrecciate e ri-intrecciate tra loro. La città è cresciuta rapidamente, tirando i fili del paesaggio esistente e gettando nuove reti sui campi coltivati: le case economiche di Bon Pastor e Can Peguera. A poco a poco, la grande Barcellona prese forma, collegando reti che intrappolavano grandi pesci industriali. Sono questi grandi pesci - le botteghe di La Maquinista Terrestre i Marítima, le botteghe ferroviarie El Norte, la fabbrica di fili Fabra i Coats, Hispano-Suiza ... -, proprio accanto al nostro Passeig, ancora aggrovigliato nella rete, che definiscono il carattere di questa parte di Barcellona e, ironia della sorte, lascia al contempo il suo futuro contemporaneo.





2017

04

OBSERVACIÓ ESPAIS PÚBLICS CIUTAT VELLA Rambla del Born, Barcelona, Catalunya Observatoy of Urbanization, Barcelona

Il progetto “Observació espais públics Ciutat Vella” è un’indagine effettuata dall’Osservatio dell’Urbanizzazione di Barcellona con il fine di capire le dinamiche interne alla Ciutat Vella per quanto riguarda gli spazi pubblici presenti. Le aree da analizzate hanno compreso molti spazi tipicamente frequentati dalla comunità catalana e dai turisti, come: Plaça dels Àngels, Rambla del Raval, Plaça Reial, Les Rambles-Drassanes, Passeig del Born, Eix Carders-Allada Vermell, Plaça Poeta Boscà e Front marítim. In senso pratico la metodologia di lavoro consisteva nell’effettuare un’osservazione in loco (dell’area selezionata) con durata minima di venti minuti, nei quali era necessario individuare alcune caratteristiche

dell’area (vedi schema al lato). Il passo successivo prevedeva la graficizzazione delle osservazioni con i dati ottenuti, riguardanti l’uso dello spazio, la mobilità, gli usuari, l’età e la tipologia di usuario (residente o turista). La metodologia prevede le osservazioni in diverse fasce temporali all’interno della giornata, con orari differenti (fasce orarie: 4-12, 12-20 e 20-4) suddivise ulteriormente in giorni lavorativi e fine settimana. Il caso pilota utilizzato è quello di Passeig de Born, dove si può notaare la metodologia utilizzati ed i risultati ottenuti nei giorni lavorativi e nei fine settimana.


METODOLOGIA E AREA DI STUDIO

CLASSIFICAZIONE SPORT

STREET ARTT

GIOCHI

PIC-NIC

CULTURA

CONTEMPLATIVO

TERRAZZE

TURISMO

SENZATETTO

PUNTI DI INCONTRO

VITA NOTTURNA

VENDITA AMBULANTE


GIORNATA LAVORATIVA famiglia

altro

coppia uomo turisti

residenti donna

Uso in giornata lavorativa

MobilitĂ in giornata lavorativa Tipo

High Medium

pedonale bici auto electrico

Tipo

DensitĂ Low

DensitĂ High Medium

Low

contemplativo/ punto di incontro vita notturna/ pic-nic terrazza/ vendita ambulante culturale/social street art

skate e rollerblade

turismo

vendita ambulante contemplativo turismo

terrazza Electrico Auto Bici Pedonale

punto di incontro


WEEKEND altro uomo famiglia

residenti

donna

turisti

coppia

MobilitĂ nel weekend

Uso nei weekend

Tipo

Type

DensitĂ High Medium

Low

Density High Medium

bici auto electrico skate e rollerblade

turismo

vita notturna

street art punto incontro

contemplativo

vendita ambulante

Electrico Skate Auto Bici Pedonale

Low

contemplativo/ punto di incontro vita notturna/ pic-nic terrazza/ vendita ambulante culturale/social street art

pedonale

cultura e sociale

turismo terrazza

pic-nic


2017

05

WORKSHOP “LIVE PARK RUBì BLUEHEALT PROJECT” Rubì, Fonte Can Moritz, Catalunya Bluehealth Project, Ayuntamiento de Rubì, Màster Landscape Intervention and Heritage Management

Il progetto nasce nell’ambito dell’iniziativa Bluehealth Project con l’Ayuntamiento di Rubi, sviluppato in collaborazione con il Master Landscape Intervention and Heritage Management, che cerca di recuperare, attivare e valorizzare il torrente di Can Matarí a Castellnou, recuperando i suoi dintorni e ripristinando la Font Moritz, patrimonio locale risalente al 1922, trovato nel 2015 dopo alcuni lavori di manutenzione nell’area. È molto difficile, o piuttosto impossibile, che tutte le vecchie fonti che hanno reso Rubí un luogo ideale per godersi momenti di relax con gli amici o la famiglia, possano essere ripristinate. Tuttavia, sarebbe necessario lottare per quelle che si trovano in uno stato di degrado, ritaglian-

do per loro il ruolo di luogo piacevole dove trascorrere un buon momento. Difficile in questa epoca di nuove tecnologie legate al mondo del tempo libero, ma necessario se vogliamo preservare uno degli elementi che contraddistinguono la nostra identità. Life Park propone di recuperare la valle valorizzando il paesaggio e il patrimonio ordinario costruendo uno spazio per la ricreazione, la salute e il benessere, che si ricollega alla comunità con il suo ambiente naturale e le sue tradizioni culturali nell’ambiente della ricchezza dell’acqua.





2018

A

UN PIANO PER IL “SATELLITE” DI PORTO TORRES Porto Torres, Villaggio Satellite, Sardegna (SS) Relatore: Prof.ssa Casu A.

L’obiettivo che questo lavoro di tesi si pone è comprendere le dinamiche spaziali, sociali ed economiche che portano ad una rigenerazione urbana nei quartieri residenziali pubblici e nello specifico, affrontando il caso del Villaggio Satellite di Porto Torres. Il lavoro di tesi ha prodotto una ricerca storica riguardante le origini del “Villaggio Satellite” e una produzione cartografica che spiega in maniera dettagliata la situazione in merito alle proprietà delle abitazioni, per la maggior parte in locazione agevolata, ed alle proprietà del suolo, concesso in diritto di proprietà. Attraverso l’analisi effettuata sul campo e grazie allo studio dell’area è stato possibile definire delle linee guida che suggeriscono e propongo-

tesi master

mobilità pedonale

mobilità alternativa

spazio pubblico

verde urbano

viabilità

no alcune azioni progettuali che permettono al quartere preso in esame di poter crescere a livello sociale, economico ed ambientale. Le linee guida prevedono diversi interventi dediti al miglioramento dell’accessibilità, attraverso il rafforzamento del tessuto pedonale e della mobilità interna (traffico misto), all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla fruibilità degli spazi condivisi, all’implementazione degli spazi verdi ed al recupero edilizio attraverso una progettazione sostenibile. Tutte queste iniziative verranno valutate e discusse nei processi partecipativi che prevedono attività formative ed educative al progetto.


STRATEGIA PROGETTUALE Struttura del Piano di Zona (1967)

Struttura attuale

Actuators R.A.S. I.A.C.P. Gescal Il Piano di Zona redatto da Fernando Clemente prevedeva una struttura urbana molto armonica, che al momento dell’attuazione non è stata rispettata.

linea trasporto pubblico rete pedonale sensi di marcia intersezioni critiche percorso ciclabile (esistente) percorso ciclabile (in progetto)


Servizi di quartiere

Proprietà delle abitazioni

All’interno del Villaggio Satellite sono presenti diversi servizi che sono stati suddivisi in cinque categorie: servizi commerciali, servizi sanitari, servizi di ristoro, servizi terziari-direzionali e servizi ricreativi.

Le ricerche affrontate mostrano come le abitazioni presenti nel quartiere abbiano un’origine differente tra di loro. I soggetti attuatori hanno avuto un ruolo fondamentale nella strutturazione del quartiere, nonostante siano presenti abitazioni edificate dalle Regione e dai privati.

servizi commerciali servizi sanitari

abitazioni A.R.E.A.

servizi di ristoro

abitazioni private

servizi terziari-direzionali

abitazioni private (ex Regione)

servizi ricreativi

abitazioni “case dei pensionati”


Area di pertinenza rispetto alla proprietà privata

Area di pertinenza rispetto al cittadino

Le aree di pertinenza all’interno del quartiere sono definite in tre categorie distinte, in quanto sono presenti gli spazi assegnati all’istituto A.R.E.A., che tuttora permangono, le aree pubbliche dell’amministrazione comunale e quelle derivanti dalle edificazioni private.

Le aree di pertinenza, al proprio interno, si suddividono ulteriormente, in quanto è possibile trovare delle corti interne recintate ed accessibili solo agli abitanti residenti, degli spazi verdi spesso non accessibili e delle aree pubbliche edificate dal Comune.

spazi di pertinenza A.R.E.A.

corti interne pavimentate

spazi di pertinenza comune

aree verdi

spazi di pertinenza privati

aree pubbliche


LINEE GUIDA Percorsi interni In seguito all’abbattimento delle barriere fisiche che separavano le corti, è possibile istituire dei nuovi percorsi pedonali interni che rendono il quartiere più accessibile e meno chiuso su sè stesso.

Accessibilità interna ed accessibilità esterna 1. Miglioramento dell’accessibilità del quartiere, riguardante il rapporto con i quartieri limitrofi (accessibilità esterna); 2. Miglioramento dell’accessibilità interna al quartiere. Città pubblica condivisa e gli spazi verdi 1. Implementazione accessibilità agli spazi verdi; 2. Politiche riguardanti la gestione e l’assegnazione degli spazi verdi di pertinenza tramite gli accordi tra il Comune di Porto Torres e l’istituto A.R.E.A.; 3. Regolamentazione della sosta negli assi viari e nelle corti interne degli stabili.

Tessuto pedonale e mobilità interna 1. Potenziamento della rete pedonale; 2. Miglioramento della viabilità interna al quartiere (intersezioni critiche) e sviluppo di un programma di mobilità a traffico misto.


Recupero edilizio e progettazione sostenibile 1. Realizzazione di una nuova sinergia tra il Comune di Porto Torres e l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa per la gestione degli spazi all’interno del quartiere; 2. Ricerca di fondi per intervenire strutturalmente e fisicamente sulle abitazioni presenti. Partecipazione attiva nel Villaggio Satellite 1. Formazione di un tavolo comune che comprenda i diversi soggetti interessati: Amministrazione, Istituto A.R.E.A., residenti, associazioni e comitato; 2. Attivazione di attività collettive come workshop e conferenze.

Orti urbani Gli schemi sottostanti mostrano gli avanzamenti ideologici che portano alla formazione di un’area da dedicare agli orti urbani.

PIANO PROPOSTO


Vista corte interna Piazza

Installazione degli orti urba rivitalizzazione della cittĂ p degli spazi verdi

Vista area a traffic

Intervento riguardan quartiere che fav migliorando la fru

Vista area a traffico misto

Intervento che prevede l’ alberature e sedute di var allestite con materiali che gio. La sezione dedicata a viene ridotta favorendo p

Vista intersezioni Via

Intervento che preved di vari tipi e l’inseriment


delle Regioni

ani che favoriranno la pubblica condivisa e

co misto in Via Campania

nte la mobilità interna del vorisce il pedone e le bici, uibilità degli spazi pubblici

o Via Emilia

’installazione di ri tipi, con aree di sosta e favoriscono il drenagal traffico veicolare pedoni e biciclette

a Emilia con Via Sardegna

de l’installazione di sedute giochi per i bambini, con to di alberature all’interno degli spazi verdi presenti


2016

B

LA PEDRERA

Alghero, Quartiere Pietraia, Sardegna (SS) Prof.ssa Casu A., Prof.ssa Congiu T., Prof. Dettori M., Prof. Onni G.

Il progetto “La Pedrera” viene effettuato alla Pietraia, un quartiere popolare di Alghero (SS). La peculiarità che rende questo quartiere un’area d’interesse per i progettisti, è quella che riguarda in primo luogo la mentalità degli abitanti, poiché hanno la convinzione di essere una città indipendente da Alghero. Storicamente, il quartiere della Pietraia, faceva parte della periferia di Alghero ed aveva diverse abitazioni al suo interno, grosso modo legate alla lavorazione della terra. L’avvicinamento con il centro storico avviene negli anni ‘60, con il boom edilizio, che favorisce l’edificazione di nuovi lotti ed ingloba così il quartiere all’interno della città compatta.

cambio climatico

mobilità pedonale

mobilità alternativa

spazio pubblico

verde urbano

viabilità

L’idea progettuale focalizza il suo intervento sull’area che fisicamente collega il quartiere con il centro della città, funzionando così da cardine tra le due realtà. L’obiettivo è quello di integrare il quartiere della Pietraia con degli interventi mirati, dediti alla riqualificazione degli spazi pubblici, al potenziamento della mobilità alternativa ed al miglioramente della qualità della vita. L’idea progettuale si suddivide in due step, il primo che prevede l’elaborazione di una stategia generale che ci aiuta a definire un masterplan, ed il secondo che ci mostrerà maggiormente nel dettaglio gli interventi proposti.


STRATEGIA PROGETTUALE 1. Assi trasversali commerciali Il primo elemento progettuale analizzato è quello riguardante gli assi principali. La presenza di due assi trasversali, che racchiudono le attività commerciali, permettono di definire gli stessi come punto di riferimento nella strategia progettuale. servizi esistenti servizi implementati

3. Rete pedonale

2. Sistema verde urbano e periurbano L’area di lavoro comprende due tipologie di spazi verdi, il verde urbano, più che altro utilizzato per fini decorativi, ed il verde periurbano che forma una divisione tra l’abitato compatto e quelle periferico.

4. Rete ciclabile intra/extra quartiere

La strategia progettuale prevede un rinforzamento delle aree dedicate al pedone, tali che, sia possibile essere dei fruitori attivi dell’area, senza la necessità di dover utilizzare le vetture. La rete pedonale individuata, collega le attività commerciali già presenti nell’area di lavoro.

5. Rete viabilità veicolare

Il potenziamento della rete ciclabile, già presente in alcune parti del quartiere, è un punto forte della strategia progettuale. La rete ciclabile, oltre ad essere un connettore fisico-spaziale, sarà di supporto per la mobilità alternativa del quartiere e verrà dotata di aree di sosta attrezzate. rete in progetto rete esistente sosta attrezzata

6. Nnuova urbanizzazione

Nella valutazione della viabilità veicolare sono state effettuate delle piccole modifiche per quanto riguarda i sensi di marcia in alcuni tratti dell’area. Queste modifiche renderanno il traffico locale più fluido. sensi di marcia modificati intersezioni critiche

All’interno dell’area progettuale è stata inserita una parte abitativa, che prevede la progettazione di alcune strutture, siano essse per fini abitativi e commerciali. Le strutture sorgeranno in un’area di connessione del quartiere, attualmente considerato un vuoto urbano.


Struttura dell’asse Connessione degli spazi di supporto ai servizi Lo schema ci mostra come nell’area di lavoro ci siano degli spazi che consentono al fruitore di poter interagire con i servizi circostanti. Disposizione degli spazi di pertinenza Le alberature e le aree di sosta sono integrate in un unico spazio e permettono l’ombreggiamento dell’area ed il suo mascheramento visivo

Area di sosta

Spazi verdi

Pista ciclabile

Area di lavoro


1. Direttrici di impianto

2. Altezze edifici La nuova urbanizzazione prevista all’interno dell’area progettuale assicura diverse nuove strutture abitative e commerciali agli abitanti del quartiere. La posizione assegnata ai nuovi stabili viene selezionata in base ad uno studio sulle direttrici (schema 1) che permettono una visibilità parziale o totale del mare (schema 2). Le nuove abitazioni verranno urbanizzate per favorire la mobilità pedonale e ciclabile, senza escludere quella carrabile, e verranno accompagnate da diversi spazi pubblici ed aree verdi attrezzate. (schemi 3, 4, 5 e 6)

3. Nuovi servizi

4. Assi carrabili

Modifiche della viabilità Con la progettazione di una nuova urbanizzazione sono state effettuate delle modifiche alla viabilità, che prevedono l’inserimento di una rotatoria in un incrocio sensibile e l’istituzione di un senso unico di marcia.

5. Assi pedonali

6. Spazi verdi


2016

C

LA CITTÀ COSTIERA

Bacino idrografico del Fiume Temo, Sardegna (SS) Prof. Sanna G., Prof.ssa Serreli S., Prof. Tischer S.

Il progetto prende come perni dell’area progettuale gli estremi Alghero e Bosa, i nuclei più grandi e conosciuti dell’area, che collegati dalla strada costiera SP105, rappresentano indubbiamente gli epicentri maggiormente frequentati ed influenti di questo tratto di costa. Lo scopo del progetto è quello di creare una nuova concezione del territorio che vada oltre i due fulcri, deviando parte del flusso di traffico verso l’interno attraverso la SS292, che collega Alghero con il nucleo urbano di Villanova Monteleone e gli altri centri, al fine di valorizzare aree interne del territorio collegate tra loro dal territorio-struttura rappresentato dalla dominante ambientale del Temo.

sviluppo agricolo

mobilità pedonale

mobilità alternativa

ricettività

attività sportive

viabilità

La strategia progettuale prevede azioni dedite al miglioramento della ricettività all’interno del territorio e grazie a questi interventi, un risultato finale, che mira alla ricucitura dell’area ormai semi-abbandonata, in termini sociali ed economici. Le azioni, prevedono delle operazioni di riqualificazione sviluppate sul territorio di Monteleone Rocca Doria che forniranno una migliore accessibilità dell’area, per quanto riguarda strade e sentieristica, e una maggiore qualità ricettiva, con l’intervento sui presidi storici e con l’inserimento di attività sportive specifiche che rivalutino il territorio in un diverso ambito.


SCENARIO Pianificazione condivisa tra comuni del bacino del Fiume Temo.

STRATEGIA Disegno di un sistema ricettivo territoriale supportato dai sistretti produttivi locali.

OBIETTIVO Incrementare l’accessibilità e l’ospitalità dei territori del bacino del Temo.

AZIONE Regolamentzione dei distretti produttivi locali; implementazione all’interno del territorio di nuovi spazi e servizi a carattere ricettivo.

MASTERPLAN

TERRITORIO-STRUTTURA


Ambiti ricettivi

Ambito 1 Tutti i ruderi saranno dedicati ai servizi per la ricettività. Nessun ampliamento possibile.

Piedi del promontorio W(1,5)

Accesso acqua W(2,5)

Vista lago W(2)

SI (1,125) NO (0,375)

SI (1,875) NO (0,625)

SI (1,5) NO (0,5)

A. Strutture situate ad una distanza massima di 20 m dall’azienda a cui fanno capo.

RUDERE Sulla struttura possono essere effettuati gli interventi di manutenzione straordinaria. PINNETTU I proprietari dell’azienda di riferimento possono utilizzare queste strutture come punti vendita per i loro prodotti e per l’artiginato locale.

C. Autonomo

RUDERE La struttura ha la possibilità di poter espandere la propria volumetria solo ed esclusivamente su strutture già esistenti. Nuove volumetrie - ogni ettaro (ha) = 1 mq da destinare ad ampliamenti per edifici GIA’ ESISTENTI. In ogni caso l’ampliamento sarà di 10 mq. PINNETTU La struttura avrà la possibilità di poter espandere la propria volumetria ma a debita distanza. Le nuove volumetrie saranno collegate tramite delle passerelle coperte


Presenza Prossimità Prossimità bosco diga SS292 W(1) W(1) W(2) Assente (0,1) SI (0,75) Rado (0,3) NO (0,25) Fitto (0,6)

SI (1,5) NO (0,5)

B. Strutture situate ad una distanza superiore di 20 m dall’azienda a cui fanno capo

RUDERE La struttura avrà la possibilità di poter inserire degli ampliamenti volumetrici per l’adeguamento dei servizi igienici PINNETTU Nei pressi della struttura, a debita distanza (10 metri), saranno posizionati i servizi igienici

D. Autonomo isolato

RUDERE La struttura ha la possibilità di espandere e/o aumentare le proprie volumetrie in base alla grandezza della proprietà. Nuove volumetrie - ogni ettaro (ha) = 2 mq da destinare a nuovi edifici; - ogni 2 ettari (ha) = 1 mq da destinare ad ampliamenti per edifici GIA’ ESISTENTI. In ogni caso l’ampliamento sarà di 10 mq. PINNETTU La struttura avrà la possibilità di poter espandere e/o aumentare la propria volumetria ma a debita distanza.

ACCESSIBILITA’

RICETTIVITA’

Un elemento fondamentale, considerando l’obiettivo iniziale, è sicuramente la rete delle infrastrutture, sia primarie che secondarie, che permettono di accedere al territorio in maniera diretta e agevole. In base alla situazione attuale, sono stati definiti due interventi per migliorare l’accessibilità, tramite il miglioramento delle infrastrutture, ovvero, il completamento di una strada circumlacuale e l’inserimento di accessi diretti al lago.

L’idea progettuale è quella di non inserire nuove costruzioni all’interno del paesaggio lacustre ma di utilizzare e/o ri-utilizzare le volumetrie già presenti nell’area. In seguito ad uno studio cartografico e sul campo, sono state identificate circa una ventina di aziende agricole, attive e produttive, e diversi presidi storici classificati in base a criteri ambientali ed infrastrutturali (vedi abaco al lato).

ATTIVITA’ SPORTIVE

PROMOZIONE E FORMAZIONE

La morfologia ed il paesaggio del Promontorio di Monteleone Rocca Doria suggeriscono di per sé molte attività sportive da poter attuare in questo territorio, come ad esempio, percorsi ciclabili, percorsi equestri, attività marittime legate all’utilizzo di piccole imbarcazioni e sub, o attività considerate estreme come l’arrampicata nella spettacolare ex Cava del Promontorio o il deltaplano (vedi foto al lato.

Un’ulteriore azione, fondamentale per la buona riuscita della proposta progettuale, è quella che prevede un’adeguata promozione del territorio, ed un’altrettanta adeguata formazione del personale che vorrà intraprendere questo percorso riguardante la ricettività territoriale. La formazione verrà attuata attraverso il supporto delle nuove tecnologie e tramite la collaborazione tra gli enti interessati.


2015

D

OCCUPAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI: IL CASO DEL C.S.O.A. PANGEA

Porto Torres, ex Bocciodromo, Sardegna (SS) Prof. Cecchini A., Dott. Cannaos C., Dott. Onni G.

Lo studio effettuato in questa tesi di laurea analizza il fenomeno riguardante l’occupazione di immobili e di spazi pubblici da parte dei Centri Sociali. Queste esperienze sono importanti sotto un punto di vista urbanistico poiché gli occupanti effettuano una riqualificazione dello spazio acquisito, solitamente abbandonato ed in condizioni di degrado, ed un’effettiva rivitalizzazione urbana e sociale nei quartieri di appartenenza. Nell’indagine svolta, tramite l’utilizzo dei casi studio, verranno valu-

tesi triennale

indagine

occupazione spazi pubblici

riqualificazione urbana

rivitalizzazione urbana

tate e catalogate le possibilità e le caratteristiche che un’occupazione deve possedere per essere stabile nel tempo, o addirittura regolarizzata. Per effettuare l’indagine è stato preso in considerazione il caso specifico del C.S.O.A. Pangea di Porto Torres e sono state valutate le sue caratteristiche, tramite un lavoro sul campo, in relazione ad una sua stabilizzazione e una possibile regolarizzazione futura.


RISULTATI ANALISI SUL CAMPO 1. Questionari Lo studio effettuato sull’occupazione degli spazi pubblici è costituito da una costante analisi sul campo. Le iniziative sono state multiple e differenti fra di loro, ma hanno permesso una conoscenza approfondita delle vicessitudini e delle motivazioni che hanno portato all’occupazione ed allo stesso tempo un quadro generale conoscitivo delle iniziative del collettivo all’interno dello stabi-

età media: il più

30,3

altro

Il quartiere di provenienza (2) è un dato importante poiché ci fa capire come il Collettivo si sia formato grazie ad un pensiero comune da parte dei ragazzi e non in seguito ad amicizia precedente. I dati riguardanti il livello di istruzione (3) ed il lavoro (4) ci aiutano nella comprensione della situazione generale, con molti occupanti che hanno difficoltà ad avere un lavoro, forse anche in base alla loro formazione.

centro storico villaggio verde 167 fontana vecchia

Il grafico (5) mostra come il collettivo sia sempre in crescita, con nuovi elementi che si uniscono.

studia precario disoccupato stabile

28 settembre un anno

occasionale altro

100%

conosce il

studente

satellite

grande: 51

19 il più giovane

il

le. Lo studio sul campo ha previsto la partecipazione agli eventi ed alle riunioni del collettivo, la strutturazione di un questionario* e un costante monitoraggio della struttura. I dati maggiormente significativi per la ricerca sono derivanti dai questionari, effettuati sia all’interno del collettivo, che esternamente allo stabile. Di seguito vedremo alcuni dei risultati ottenuti.

degli intervistati

C.S.O.A. Pangea

laurea licenza media

diploma qualifica

monte C1/2 andriolu angellu

Il grafico (6) poneva ai partecipanti la seguente domanda: “Sai che tipo di attività vengono svolte al suo interno?” Mentre nel grafico seguente (7) si chiedeva un opinione sull’occupazione e sulle attività svolte all’interno della struttura.

tendenzialmente contrario

contrario

favorevole

due anni favorevole a certe condizioni


LOCALIZZAZIONE E STRUTTURA DEL CENTRO SOCIALE La struttura dell’ex Bocciodromo è situata nei pressi della cittadella sportiva, in un’area periferica ai confini della città. La peculiarità che rende lo spazio importante in termini sociali è la sua posizione adiacente ai due quartieri popolari della città.

Da ex Bocciodromo ad edificio occupato ed autogestito

L’edificio occupato dal Collettivo Pangea originariamente era una struttura sportiva non utilizzata dalla comunità ed in stato di abbandono. In seguito alla sua presa di possesso lo stabile è stato convertito da centro sportivo a centro sociale, con lavori di riparazione e ammodernamento apportati dagli occupanti stessi. La struttura sportiva prevedeva due ambienti, ovvero, un’area dedicata allo sport delle bocce (1) ed una adibita come spogliatoio (2). Le attività socio-culturali previste dal Collettivo richiedevano spazi diversi da quelli che la struttura possedeva ed i lavori effettuati hanno frammentato lo spazio sportivo in quattro ambienti distinti, uno dedicato al ristoro ed ai servizi igienici (3), uno spazio comune destinato agli eventi (4), un palco (5) e un retro-palco (6) attualmente inagibile e non utilizzabile. Le occupazioni di edifici in disuso e abbandonati al degrado vengono definite come opere di riqualificazione urbana e sociale, poiché riconsegnano alla società un nuovo spazio da poter utilizzare.


Idea progettuale sviluppata

pianta piano terra

Grazie alle attività del Collettivo è stata sviluppata una proposta progettuale per rendere la struttura uno spazio totalmente fruibile. L’idea progettuale prevede due interventi differenti, il primo riguarda il recupero dell’area retrostante al palco, con l’inserimento di due ambienti differenti per poter svolgere attività socio-culturali, ed il secondo prevede la possibilità di installare un soppalco nell’area retrostante al palco con il fine di ampliare gli spazi a disposizione nella struttura.

OPZIONI PERCORRIBILI AMMINISTRAZIONE

APERTURA VERSO GLI ORGANI AMMINISTRATIVI

pianta piano superiore

STABILIZZAZIONE DELL’OCCUPAZIONE

C.S.O.A. PANGEA

Continua la condizione di tacito assenso; VOLONTÀ POLITICA

Si decide di regolarizzare l’occupazione; Si valuta l’allontanamento del Collettivo dallo stabile.


2014

E

IMAGINE...YOU CAN!

Alghero, ex Cotonificio, Sardegna (SS) Prof. Cecchini A.

Il blocco di Piano e Progetto è strutturato sulla relazione “città-università” nella città di Alghero. Il progetto prevede il recupero di diverse strutture in stato di abbandono e l’organizzazione delle attuali sedi a disposizione dell’Ateneo. Il lavoro viene sviluppato in due fasi differenti, che prevedono una prima parte svolta in gruppo ed una seconda parte affrontata singolarmente. Il lavoro di gruppo viene strutturato in modo tale che le strutture prese

riqualificazione urbana

mobilità pedonale

mobilità alternativa

spazio pubblico

viabilità

in esame siano collegate tra di loro da una pista ciclabile che dovrà svolgere il ruolo di “connettore” e dallo studio dei servizi a disposizione della città. Il progetto singolo si concentra sull’ex Cotonificio di Alghero che, vista la forte presenza del comitato cittadino di Sant’Agostino, verrà gestito dall’Università e dallo stesso Comitato.


MASTERPLAN

L’obiettivo generale del progetto è quello di rafforzare la rete città-università tramite il riuso di alcuni stabili in disuso ed abbandonati. La prima fase progettuale è stata dedicata all’osservazione e all’analisi dei servizi generali e culturali all’interno della città per poter iniziare ad immaginare una rete tra di essi. La definizione della “rete” passa fisicamente tramite l’ampliamento della una pista ciclabile, molto utilizzata in città da residenti e studenti. La sua strutturazione prevede due diverse tipologie di intervento, ovvero, un percorso principale che si insinua nelle vie maggiormente trafficate ed un percorso secondario dedicato alle vie meno utilizzate.

Fasi di evoluzione della pista ciclabile

pista esistente pista espansione 1

pista esistente pista espansione 1 pista espansione 2

Segnaletica e sicurezza Verranno installati dei segnali per informare i conducenti del contromano ciclabile su incroci, degli attraversamenti pedonali e delle corsie di accesso a zone residenziali.

Inoltre verrà migliorata la visibilita’ del percorso ciclabile, attraverso l’uso di colori/materiali differenti, e in alcuni casi attraverso l’installazione di dispositivi di separazione fisica.

Nuove aree di sosta

Politiche della sosta

Il progetto prevede l’inserimento di due nuove aree di sosta per gli utenti della pista ciclabile.

I parcheggi devono essere disposti in asse rispetto alla strada. Non sono consentiti parcheggi a 45° o 60°.

Eliminazione dei parcheggi presso gli angoli delle strade con conseguente allargamento dei marciapiedi.

Area di progetto Aree verdi

Percorso Pista principale Percorso Pista secondario

Sosta bordo strada ZTL


Per quanto riguarda la struttura dell’ex-cotonificio ci si pone l’obiettivo di restituire questo spazio ai sevigi della comunità catalana, poiché attualmente versa in stato di abbandono e degrado. All’interno della rete città-università, la struttura presa in esame, fornirà degli spazi utili sia alla comunità universitaria che ai cittadini algheresi stessi, poiché verrebbe condivisa la gestione tra il Dipartimento di Architettura ad Alghero ed il Comitato di Sant’Agostino, molto attivo sul territorio. L’ex-cotonificio diverrebbe così uno spazio attivo del Dipartimento di Archittetura, poiché gli immensi spazi presenti al suo interno verrebbero allestiti per poter effettuare attività laboratoriali, fondamentali in questa disciplina, grazie alla strutturazione di un grande open space. Allo stesso tempo, il quartiere di Sant’Agostino, potrà avere uno spazio pubblico da utilizzare, vista l’area verde all’esterno dell’edificio e una parte dello stesso che verrà gestito dal Comitato del quartiere. L’obiettivo di questo progetto è quello di creare nuova opportunità di socializzazione ed interazione tra le due comunità che verranno ospitate al suo interno.

Subdivision of spaces ex-cotonificio Verde pubblico 1130 m2 di verde pubblico, con sedute sparsesu tutta l’area del cortile, parcheggi disponibili per chi usufruisce della pista ciclabile con la sua bici, zone ombra sotto gli alberi, percorso interno che racchiude un grande spazio verde utilizzabile dai bambini per giocare. Si viene così a creare uno spaziopubblico per tutto il quartiere e per Alghero.

Open Space 1300 m2 circa a disposizione del Dipartimento di Architettura, utilizzabilisoprattutto come spazi per lavorare durante i laboratori. Vista la dimensione dell’area sarà possibilecreare delle aree di divisione con dei pannelli, in modo tale da avere delle aree riservate in certe situazioni di lavoro.

Uffici Quest’area sarà utilizzata per la gestione dell’intero stabile, quindi vista la compartecipazione (AAA e Comitato di quartiere di Sant’Agostino) vedrà la presenza di personale di entrambi.

Sala Comitato Sant’Agostino Vista la mancanza di una vera e propria sede per i l comitato (attualmente ospiti nei locali della parrocchia del SS Nome di Gesù) questa parte dello stabileverrà concessa al Comitato per svolgere le riunioni e come punto di ritrovo, vista la mancanza di veri e propri spazi pubblici nel quartiere.

Servizi igienici


Prospettiva progettuale

GESTIONE

La posizione dell’ex-cotonificio favorisce l’integrazione e l’interazione tra le realtà presenti all’interno del quartiere, come le strutture scolastiche situate nei pressi dello stesso. Il Dipartimento di Architettura infatti, metterà a disposizione gli spazi che gli verranno concessi in gestione, per svolgere attività ludiche guidate da educatori, per fornire un servizio legato al dopo scuola. Queste pratiche saranno svolte nei giorni prestabiliti, poiché non dovranno essere sovrapposte alle attività laboratoriali degli studenti, i quali necessitano di molto spazio e di ambienti organizzati per poter lavorare al meglio. In questa situazione di interazione avrà un ruolo fondamentale il Comitato di quartiere, che manterrà la struttura aperta per gli utenti interessati, insieme all’area esterna ricca di spazi verdi e di punti ombra. dettati dalla vegetazione.


2012

F

A PARK FOR EVERYONE

Quartu S.Elena, Parco del Molentargius, Sardegna (SS) Prof. Arnal I.P., Prof. Faiferri M.

Il corso di Progetto e Ambiente viene svolto nell’hinterland di Cagliari e nello specifico all’interno del Comune di Quartu Sant’Elena. L’area progettuale è il suggestivo Parco del Molentargius, racchiuso tra lo Stagno del Molentargius e le Saline di Quartu, in prossimità della spiaggia del Poetto. Attualmente il parco non è una centralità per i cittadini dei comuni limitrofi, poiché non viene apprezzato ed utilizzato il suo grosso potenziale ambientale. Il sistema ambientale formato dallo Stagno del Molentargius, dal Parco del Molentargius, dalle Saline di Quartu e dalla spiaggia del Poetto è circondato da vaste aree edificate (hinterland di Cagliari). Nella nostra analisi poniamo il Parco del Molentargius al centro sia del sistema ambientale, che di quello edificato, soprattutto per la sua posizione centrale. L’obiettivo è quello di rendere il parco fruibile e apprezzabile da tutti, per renderlo uno spazio di interesse ma soprattutto che abbia la sua funzione all’interno della comunità.

mobilità alternativa

mobilità alternativa

spazio pubblico

verde urbano

viabilità



Asse principale

Attività

Residenze

Parco

PARCO DEL MOLENTARGIUS - QUARTU SANT’ELENA Il progetto si chiama “Un Parco Per Tutti” poiché l’obiettivo progettuale è quello di offrire uno spazio totalmente fruibile ai suoi visitatori. All’interno del parco vengono conservate le abitazioni già esistenti (arancione) che vengono quasi isolate da delle fitte alberature, utilizzate per aiutare maggiormente a definire gli spazi verdi a disposizione del fruitore. Il Parco del Molentarius, ai fini del progetto, presenta diverse attività innovative, quali la Pet-Therapy, una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

Considerata la delicatezza della terapia, è stato concesso uno spazio ben definito, con una struttura al suo interno dove poter ricoverare i pazienti che si sottoporranno al trattamento. La qualità designata del Parco, ovvero, la sua totale fruibilità, si può notare anche nelle diverse tipologie di strutture sportive presenti, come free climbing, parkour, bird-watching, campi di bocce e vari campi sportivi, collegati attraverso percorsi ciclo-pedonali ampi e sicuri.




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