I manuali di officina del vespista speciale (1)

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FAI DA TE vespista

FAI DA TE

interventi passo dopo passo per riparare e mettere a punto il tuo gioiello PASSARE LA REVISIONE

migliorare la FRENata

CAMBIARE LA FRIZIONE

La Vespa è mia e me la riparo io! REVISIONARE IL CONTACHILOMETRI

LA CHIAVE SI È SPEZZATA?

le verifiche prima di comprare Tutto quello che va controllato per evitare spiacevoli sorprese

la messa a punto per l’estate RimettI in strada la tua Vespa Ecco che cosa devi fare


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Ora fallo tu!

A

vere una Vespa è una passione che diventa un passatempo se cominci a metterci le mani, e te le sporchi, per tenere il tuo mezzo efficiente. Ma c’è anche chi vuole modificarlo a seconda delle sue esigenze: chi la usa quotidianamente tutto l’anno, chi per viaggiare, chi per fare raduni. Il fai da te è certamente la soluzione più economica, vista la semplicità di tanti interventi, anche realizzabili da persone non espertissime in meccanica. Ricordiamo che una caratteristica, richiesta nel 1945 da Enrico Piaggio ai suoi progettisti al momento della nascita di questo rivoluzionario mezzo, era proprio che fosse economica nella manutenzione, e facilmente riparabile.

ATTENZIONE: Tutte le modifiche documentate in questa pubblicazione vengono effettuate evidentemente a solo fine ludico e sportivo. Rammentiamo infatti

Un esempio: la semplicità della sostituzione delle gomme, in caso di foratura. Per un Vespista non rimanere bloccato per una banale foratura, o per un piccolo guasto riparabile a bordo strada, è una cosa che fa la differenza: in Vespa si ritorna sempre a casa. Ecco il perché di questa rivista: leggendola troverai tanti suggerimenti, forse alcuni anche banali e semplici, ma ci rivolgiamo a tutti, non solo ai più esperti, con tanti consigli per guidarti nell’acquisto sicuro, per trovare una risposta ai piccoli dubbi burocratici, per risolvere risparmiando piccoli problemi meccanici. Forza allora: sporcati le mani e divertiti ad avere la tua amata sempre in forma e pronta a macinare chilometri.

ai lettori che ogni modifica ad un veicolo a motore omologato richiede una nuova omologazione, in particolare se vengono alterate le prestazioni del motore. La redazione invita quindi i lettori a rispettare la normativa applicabile e a seguire tale prescrizione,

e, in ogni caso, non si assume alcuna responsabilità rispetto agli interventi tecnici effettuati sui veicoli a alla qualità dei prodotti e dei ricambi reperiti in commercio di cui si parla sulla rivista a soli fini giornalistici e di cronaca

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Sommario

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Conoscenza generale La Vespa L’officina su misura per “sporcarsi le mani”

Prima dell’acquisto, controlla bene che... Occhio al tarocco! La truffa è in agguato Fai attenzione ai ritocchi maldestri!

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Pronto a rimettere in strada la Vespa?

Come affrontare la revisione

30 32 34 36 38 40

La parte ciclistica

Sostituire una ruota? Un gioco da ragazzi Il comando del gas si è indurito... Come smontare il pedale del freno

Ti si è rotta la chiave? Ecco il rimedio Il faro anteriore non va: ecco cosa devi fare

42 44 48 50 52

Cambiare la lampadina del faro anteriore Scudo e pedana? Un lavoro da esperti Il bordoscudo? Sembra facile, ma...

Il contachilometri può essere ripristinato

Prova a revisionare la strumentazione


56 58 62 64 68 72

La parte meccanica

Come smontare il mozzo anteriore

Regola come vuoi tu i cavi dei freni Le ganasce dei freni puoi cambiarle tu La frizione gira a vuoto? Niente paura!

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Rifare la frizione, una prova difficile Sostituisci i cavi del cambio su Vespa Px Come pulire filtro aria e carburatore di una PX Pulire il carburatore di una Small Frame Il gruppo termico: mettici le mani!

Sostituire cavo della frizione su Vespa PX

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Conoscenza generale

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FAI DA TE Vespista - Conoscenza generale

LA VESPA Fin dalla sua nascita, avvenuta il 24 marzo 1946, la Vespa ha avuto caratteristiche che non ha mai abbandonato e che sono ancora presenti sui modelli oggi in listino. Caratteristiche che l’hanno resa unica e famosa in tutto il mondo. FANALE E TARGA Posteriormente troviamo sempre il faro che nel corso degli anni è variato di forma e numero lampadine, con l’aggiunta nel 1958 della luce stop resa obbligatoria dal Codice della strada.

CARBURATORE Inizialmente posto all’interno della scocca in posizione centrale,è raggiungibile attraverso uno sportellino. Sui modelli Small Frame è nella stessa posizione ma raggiungibile estraendo la vaschetta portaoggetti in plastica, sotto la sella. Su alcuni modelli poi, passa sopra il cilindro o i carter nel caso della distribuzione rotante.

MOTORE Il motore è posizionato da sempre nella parte sinistra del telaio e non è dotato né di catena né di cardano, ma trasmette il moto direttamente alla ruota a cui è fissato. Il raffreddamento è ad aria forzata tramite un copri-ventola e una cuffia copri gruppo termico, all’inizio in metallo poi diventata in plastica. 8


SELETTORE DELLE MARCE DEL CAMBIO Anche il selettore del cambio è sempre rimasto nella parte sinistra del manubrio, inizialmente si comandava tramite delle bacchette, poi arrivarono i cavi. Le marce all’inizio erano 3 per poi diventare 4. LOGO PIAGGIO E BLOCCA STERZO Anche il logo Piaggio è rimasto nella stessa posizione (nella foto la versione quadrata che ha accompagnato la Vespa fino al 1967, diventando poi esagonale). La Piaggio è poi tornata sulla vecchia forma in questi ultimi anni. Il blocca sterzo inizialmente ha solo due asole, una al canotto sterzo e l’altra sulla scocca, in cui inserire un normale lucchetto, poi è stato spostato sul tunnel centrale della scocca. FARO E CLACSON Il faro anteriore è all’inizio sistemato sul parafango, poi viene posizionato sul manubrio e successivamente inglobato nel manubrio stesso. Il clacson, invece, ha sempre mantenuto la stessa posizione.

DEVIO LUCI Sempre nella parte destra del manubrio, inizialmente tondo, ha avuto la sua evoluzione nella forma e nelle posizioni di luci e clacson. In certi modelli è presente il pulsante della massa per spegnere il motore.

MARMITTA La marmitta trova alloggio sotto la pancia sinistra, posizione mantenuta per anni. La forma invece è cambiata a seconda dei modelli e cilindrate. Famosa la marmitta a siluro cromata della 90SS, poi ripresa dalla 125 ET3.

RUOTE L’avantreno è simile ai carrelli degli aerei (ricordiamo che Piaggio li produceva) ed è stata una vera e propria rivoluzione: permetteva di adottare ruote facilmente sostituibili in caso di foratura e intercambiabili. Il cerchio scomponibile permetteva a chiunque di sostituire facilmente la camera d’aria.

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Fai da te Vespista - Conoscenza generale

L’officina su misura per “sporcarsi le mani” Se la tua passione si chiama Vespa e magari è anche “vintage”, la domanda è sempre la stessa: la porto dal meccanico o provo a fare da solo? Non è questione di soldi, anche il fai da te costa, ma di passione. E anche di spazio...

I

l sogno di chiunque possieda una Vespa è quello di potersela riparare da solo, di “sporcasi” le mani con l’oggetto della sua passione. Certo, ci vorrebbe una bella officina personale, attrezzata di tutto punto... Ma se hai voglia di sognare, ecco tutto quello che dovresti fare e avere per coronare il tuo sogno. Tanto per cominciare, dovresti avere un box, o un garage da trasformare in officina... La prima cosa da fare è quella di svuotarlo completamente, con l’intento di mettere ordine, gettando via tutto ciò che davvero non serve o non usi più: devi sfruttare ogni centime-

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tro disponibile. E ora che il campo è sgombro puoi iniziare con la fase “progettuale”: e adesso che cosa ci metto? Sembra una domanda scontata, la Vespa! Ma lo scooter sarà l’ultima cosa che entrerà, prima devi “arredarlo”. Ogni cosa al suo posto Progettare gli spazi dove riporre le attrezzature e, al tempo stesso, avere tutto a portata di mano, non è così semplice, ma se pensi a come è sistemata l’officina del tuo meccanico ci riuscirà più facile. La prima cosa di cui preoccuparti è la luce. Nel box di casa, solitamente collocato nel piano interrato, la luce non arriva e se metti in preventivo che spesso “lavorererai” di sera devi prevedere una buona illuminazione. Un tubo al neon in mezzo al soffitto (ancora meglio a doppio neon) servirà per l’illuminazione generale, mentre punti luci volanti andranno collocati dove metterai il banco da lavoro. Importante, se il box è in un condominio, devi verificare il limite massimo di consumo di energia elettrica che hai a disposizione, per evitare di collegare, per esempio, il trapano appena comprato e far saltare il fusibile, rimanendo così anche al buio. Subito dopo devi collocare l’estintore a polvere per soffocare sul nascere eventuali principi d’incendio (non si sa mai...). Deve essere posizionato in maniera da poterlo usare senza intralci e nelle vicinanze alla zona che dedicherai allo spazio riservato alla raccolta differenziata (dagli oli esausti che verranno poi smaltiti negli appositi centri alla benzina per preparare la miscela) e alla pulizia dello stesso garage. Alla parete, sopra il banco di lavoro, va fissato con tasselli a espansione un pannello portautensili che ti aiuterà a trovare rapidamente l’attrezzo della misura appropriata e a riporlo appena finito di usarlo. L’ordine in un piccolo spazio come il box è fondamentale per poter lavorare velocemente e in sicurezza. Non possono mancare un paio di scaffali

GLI ATTREZZI DEL “MESTIERE” Ecco un elenco di quello che occorre per iniziare a mettere le “mani addosso” alla tua Vespa. È solo la base di un elenco che potrebbe continuare per pagine ma che amplieremo con il tempo, soprattutto in base alle tue conoscenze tecniche di base. • Serie cacciaviti a taglio e a croce cromo-vanadio di varie misure • Pinza classica • Pinza a punta lunga • Pinzetta a punta cilindrica sottilissima, per togliere gli anelli “Seeger” • Serie di chiavi inglesi e a tubo dal 6 al 22 • Serie di chiavi a brugola • Due martelli, uno tradizionale di peso medio e uno in gomma • Seghetto per metallo • Pennelli di varie misure da usare dalla pulizia alla lubrificazione • WD-40 lubrificante multifunzione: idrorepellente, anticorrosivo, lubrificante, detergente e sbloccante • Una chiave a croce, di quelle grandi con 4 diverse misure, vendute come accessorio auto • Chiave a cricchetto reversibile con inserti • Chiave per candele • Spazzola in acciaio • Calibro e spessimetro • Chiave a rullino (chiave inglese) • Una pompa a piede per gonfiare le gomme (o piccolo compressore utile anche per pulire) • Olio per lubrificare con oliatore • Lime di varie forme • Morsa da banco • Lampada con gancio e protezione di sicurezza lampadina • Mascherina, guanti e occhiali protettivi • Stracci e giornali vecchi, rotolo carta e pasta lavamani • Nastro isolante e telato • Kit di viti e bulloni varie misure 11


Fai da te Vespista - Conoscenza generale RAMPA DI LANCIO Lavorare sotto la Vespa, per verificare il buon funzionamento di cambio, frizione e freno è un lavoro estremamente scomodo, l’ideale sarebbe avere un carrello elevabile in altezza, come quello dei meccanici, ma è sicuramente troppo costoso per un hobbysta. Per risolvere questo problema ci vengono in aiuto Giuseppe Faedda e Rita Fiori, appassionati vespisti, che hanno progettato e costruito una piattaforma “fai da te” per lavorare sulla loro Vespa GTS. Realizzata con due tavole di cassaforme da edilizia lunghe tre metri, larghe 50 centimetri e profonde 2,7 cm. Per collegarla sono state necessarie 25 fra squadrette e cerniere e per rifinire l’opera una piastra in acciaio dove poggiare il cavalletto e, per maggiore comodità, due maniglie per sollevare lo scivolo in posizione orizzontale. Il costo di tutta questa operazione? Meno di 80 euro. http://travelvespagts.blogspot.it/p/ il-mio-garage.html

componibili, in acciaio o alluminio anodizzato, resistono più del legno all’umidità e sono facili da pulire, serviranno per riporre tutte le parti meccaniche pesanti e ingombranti, gli immancabili flaconi di prodotti chimici e gli accessori antinfortunistici: occhiali protettivi, guanti, mascherine ecc. Pochi ma buoni Quali sono gli attrezzi indispensabili per “curare” la tua amata Vespa? Quali acquistare subito e quali in un secondo tempo, per evitare di arricchire la tua mini officina di utensili che magari serviranno una sola volta? Dipende sempre da che tipo di interventi pensi di fare, un restauro è diverso da una semplice riparazione... È il momento della scelta più difficile: meglio spendere poco o investire? Sono due approcci completamente diversi, Il primo privilegia il risparmio, a prescindere dalla qualità; per il secondo, invece, vige il detto: non si bada a spese, tanto gli attrezzi non “vanno a male”. Il consiglio è quello di scegliere prodotti di qualità, eviterai di lavorare con utensili inadeguati danneggiando viti o componenti o, nei casi estremi, le mani. Inoltre non affannarti ad acquistare tutto subito, meglio fare una lista ragionata di quello che potrà servire per la manutenzione del tuo scooter e poi verificare (anche online) le offerte promozionali della grande distribuzione; spesso ci sono occasioni scontate anche su attrezzature di marca. Per cui non farti ingolosire da promozioni “imperdibili” su carrelli portautensili (che possono servire anche da piccolo banco da lavoro). 12


PEDANA SOLLEVA VESPA Ne esistono di diversi tipi e prezzi, che variano dai 300 euro fino ad arrivare a oltre i 1.000 per quelle più professionali. Possono essere a braccio o a ponte sollevatore (quelli che vediamo dai meccanici). Certamente lavorare senza piegarsi è molto più comodo, e optando per una a ponte la si può anche utilizzare per appoggiarsi in altre lavorazioni.

2 Il classico sollevatore a ponte, può essere utilizzato anche per sollevare moto in genere.

3 Il ponte è pratico anche per eseguire altre lavorazioni, risulta essere un piano di appoggio comodo e regolabile in altezza.

1 Ecco il sollevatore a braccio, è consigliabile farsi aiutare per posizionarci sopra la Vespa senza rovinarla.

4 Per lavorare agevolmente al motore è consigliabile acquistare un supporto a cui fissarlo, ne esistono di vari prezzi a partire dai 50 euro in su, e per i vari modelli di motore. 13


Fai da te vespista - Conoscenza generale

Prima dell’acquisto, controlla bene che... Non hai ancora una Vespa? Ecco allora cosa devi verificare quando stai per mettere le mani sull’oggetto dei tuoi sogni. Segui i consigli di Francesco Caizzi, speriamo ti siano utili e ti impediscano di prendere delle fregature...

1 Una Vespa apparentemente bella, può nascondere spiacevoli sorprese, non basatevi sulla prima impressione.

2 Esempio di verniciatura eseguita in maniera molto grossolana. 14

OCCHIO ALLA RUGGINE Davanti al parafango anteriore dei modelli Small Frame (50, Primavera ecc.) si trova spesso un’ammaccatura perché la forcella forza su di esso. Le ruote per questa ragione potrebbero andare fuori corsia. Questa ammaccatura può essere riparata col martello ma è facile trovarne segni o sentire se è stato dato dello stucco. La pedana è il posto dove la ruggine attecchisce più volentieri, e le possibilità che passi da una parte all’altra bucando il telaio sono maggiori. Le risaldature su una vespa possono essere costose e se fatte male snaturano il mezzo. Se le pedane sono arrugginite superficialmente il danno è comunque affrontabile, mentre quando la ruggine è passante e le traverse saldate sotto sono in cattive condizioni il problema da risolvere è maggiore sino a dover prevedere di so-


3 Interno scocca Small Frame, si nota che è stata riverniciata sul colore originale.

stituire integralmente l’intera pedana. Se il supporto motore è arrugginito bisognerà prevedere dei rinforzi perché naturalmente la stuccatura in quel punto diventa inutile. Altre zone di ruggine critiche sono la parte anteriore del serbatoio, l’interno delle sacche e del parafango posteriore dove l’acqua di solito fa i maggiori danni. Fra le zone da controllare nei modelli Large Frame, soprattutto sulle PX, è la zona del telaio appena dietro il parafango, su cui, a causa della forma rialzata del bordo di quest’ultimo, l’acqua piovana batte insistentemente, formando, in caso di trascuratezza, il classico contorno rugginoso di traforazione che costringe poi a radicali interventi sulla carrozzeria. Questa traforazione, se trascurata, porta alla formazione di ruggine nella parte terminale del tunnel, vicino al gancio della pancia che viene rilevata quando ormai è troppo tardi (in quanto ha lavorato dall’interno). Sempre nelle Small Frame, che hanno il carburatore sopra al motore, controlla attentamente il tunnel centrale: ristagnando, l’umidità tende ad arrugginire dall’interno, cosa più difficile nelle Small Frame, che a causa di perdite di miscela dal carburatore, una volta svaporata la benzina, l’olio unge e protegge la zona. OCCHIO A EVENTUALI INCIDENTI Altra cosa da controllare sempre è la parte superiore stretta del tunnel, dal pedale del freno verso l’alto. Se ci sono ondulazioni (anche e soprattutto all’interno) è probabile che la Vespa sia stata incidentata. Nelle Small Frame un segnale tipico di precedente grave incidente subito è una serie di pieghe diagonali nella parte inferiore dello scudo anteriore, nella zona tra il pedale del freno e il

4 Questa pedana di una PX è usurata, ma facilmente recuperabile.

5 Ecco il punto critico dei PX, la parte dietro al parafango anteriore, addirittura in questo caso si sono formati dei buchi.

6 Sempre una PX, ecco un altro punto critico della scocca dove si trova spesso la corrosione. 15


Fai da te vespista - Conoscenza generale

7 Questa pedana probabilmente si sbriciola… prendine atto e tratta sul prezzo, in ogni caso è sostituibile.

9 Sempre una 125 ET3, la pedana in questo caso è ben conservata. La ruggine è solo superficiale e facilmente eliminabile.

10 Nelle Small Frame togliendo il porta oggetti in alcuni casi si trova ancora l’etichetta in carta della verniciatura messa a Pontedera. Questo significa che una Vespa è ancora della sua tinta originale. 16

8 Una ET3 ben conservata, basta solo una bella lavata, nota la moquette originale ancora presente all’interno del cassetto porta oggetti laterale.

clacson. Quando la Vespa viene tirata per essere raddrizzata la lamiera snervata produce la tipica piega. Stessa cosa per la parte posteriore della Vespa, per eventuali tamponamenti che possono essere stati riparati alla meglio. Per le Small verifica che gli sportellini laterali non si aprano e chiudano con troppo sforzo o che rimangano troppo fuori squadra. Verifica il bordo interno dello sportellino motore per controllare che non ci siano pieghe o crepe sospette, per le Large controlla la zona della targa e il bordo inferiore del telaio sotto le pance e all’interno del vano motore, all’altezza della gobba che fa passare l’ammortizzatore posteriore. Altra cosa importante, sempre per rivelare precedenti incidenti gravi, è verificare la simmetria del telaio. Porsi sempre in asse e al posteriore della Vespa e verificare a occhio (ci vorrebbe una dima, ma non è certo possibile portarsene una dietro in questi casi...) che le due parti dello scudo siano pari tra di loro rispetto al canotto della forcella e che il canotto della forcella stessa sia in asse perfetto con la zona del telaio sottosella. È raro ma è possibile che ci siano problemi anche con quest’ultima zona del telaio, in questo caso osservate di lato da sopra la lamiera che scende verso la pedana per rilevare gobbe o pieghe sospette. OCCHIO AL MOTORE Fondamentale è che il motore giri: anche senza che la Vespa vada in moto (carburatore sporco o candela vecchia) si sente “a orecchio” se fa rumori strani. In movimento, oltre al suddetto controllo del


11 Controlla bene il motore inclinando la Vespa, si verificano così trasudazioni di olio o eventuali danni.

cambio, fai attenzione a battimenti sospetti o scricchiolii, ciò può essere indice di motore ormai “alla frutta” e da revisionare completamente con costi molto maggiori di una semplice revisione di manutenzione ordinaria. Se non c’è la candela e la Vespa era allo scoperto prendendo pioggia, il motore probabilmente sarà del tutto bloccato. Durante il giro di prova fai attenzione al cambio: le marce non devono uscire da sole (es.: siamo in seconda e alla prima accelerata ci si ritrova in folle senza aver fatto nulla). Bisogna controllare se la parte del motore intorno al tappo dell’olio è ammaccato o saldato, perché si trova all’altezza del marciapiede e spesso prende delle botte, causando dei gravi danni al carter come abrasioni profonde o delle vere e proprie crepe. DIAMOGLI LA SCOSSA Per controllare che il sistema elettrico funzioni, la prima cosa (anche se banale) è vedere se la Vespa va in moto e che fanale anteriore e posteriore ed eventuali frecce si accendano. Altrimenti tieni la candela a contatto con una parte metallica e mentre si dà il colpo al pedale d’accensione controllare che faccia la scintilla. Nelle Vespa più moderne è presente il regolatore che se anche non frequentemente, è soggetto a rotture che possono tradursi in nessun funzionamento (interrotto, luci spente) o nessuna regolazione (luci bruciate e che si bruciano ancora sostituendole). Più spesso che nelle Vespa più vecchie, anche i fili dell’impianto statore sono spesso soggetti a rotture dell’isolante esterno e che può dare problemi di malfunzionamento.

12 I carter non devono aver preso botte, non devono avere crepe o saldature.

13 Motore di una struzzo fermo da anni con pistone bloccato: urge un rifacimento totale.

14 Non sempre un motore molto sporco è da rifare, usa la pedivella dell’accensione per verificare se il motore gira. Spingendo avanti ed indietro la Vespa prova a inserire le marce. 17


fai da te vespista - Conoscenza generale

Occhio al tarocco! La truffa è in agguato Oltre a controllare estetica e meccanica prima di comprare una Vespa, devi prestare molta attenzione ad alcuni particolari, per evitare di ritrovarti poi con un mezzo inutilizzabile o, peggio ancora, addirittura irregolare. 1 Ecco i punzoni con i quali i disonesti riescono a contraffare le sigle di identificazione della Vespa.

2 Così un contraffattore ha fatto diventare la sigla corretta “VS5T” in V5S1T, sbagliata....

3 In questa foto e nella successiva, come si dovrebbe presentare il numero di telaio “regolare” di una Vespa.

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i è capitato di ispezionare una VBB appena acquistata: in realtà venne fuori che era una PX con documenti, motore e pance della VBB! Immaginatevi la faccia del compratore che l’aveva comprata perfino da un amico... È un caso limite, facilmente evitabile con un minimo di informazioni, o perlomeno con l’ausilio di un esperto. Invece, molto più subdolo e in certi casi più difficile da individuare, è un malcostume diffuso sui mezzi in vendita: la contraffazione delle sigle, il cosiddetto “taroccamento dei numeri del telaio e/o del motore”. Spesso i mezzi oggetto di questo malcostume vengono proposti in vendita nei mercati-scambio e sui siti online di tutta Italia, recuperati da commercianti senza scrupoli e privi di alcun tipo di documento (se non addirittura provenienti da furti). GLI STRATAGEMMI DEI TRUFFATORI Per renderli appetibili all’acquisto, con appositi punzoni come quelli della foto 1, riescono a creare nuove sigle e nuovi numeri di telaio, magari utilizzando documenti e targhe o,


come vedremo, anche usando intere porzioni di telaio prelevate da altri mezzi simili, a loro volta acquistati da altri commercianti senza scrupoli. Qualche raro caso di disonestà si riscontra anche tra semplici privati: tutto questo per dire che comunque bisogna prestare massima attenzione a tale aspetto. È bene ricordare, anzi, che la contraffazione è un reato penale, che rende il mezzo acquistato illegale. Per questo chi lo utilizza e viene scoperto dalle Forze dell’Ordine, ne paga personalmente poi tutte le conseguenze. Il reato è la ricettazione. Senza avere esempi e punti di riferimento, a meno di errori grossolani e manomissioni molto evidenti - come è successo per la GS150 della foto 2, su cui un contraffattore piuttosto ignorante ha trasformato la sigla corretta “VS5T” in “V5S1T”, sbagliata - non è facile identificare una contraffazione. Per questo cercheremo qui di dare indicazioni di massima per tentare di limitare la possibilità di essere imbrogliati. Intanto specifichiamo che non esiste un modello di Vespa al sicuro da contraffazioni: purtroppo, per come sono incisi i numeri di telaio sulle Vespa, praticamente tutte possono essere manomesse. Certo, per ovvi motivi di valore commerciale ci sono modelli che sono presi di mira più spesso di altri. In cima alla classifica dei telai più appetibili per i truffatori non c’è un modello storico, ma la molto più recente Vespa 125 Primavera ET3 (e a poca distanza anche le Vespa 50). Questo modello oggi è richiestissimo e ha sempre quotazioni molto alte; con poco sforzo inoltre si può aumentare artificialmente il suo valore anche del 50% rispetto a uno analogo privo di targhe e documenti. Nelle foto 3 e 4 potete vedere come si dovrebbe presentare il numero di telaio “regolare” di una Vespa del genere (ma possiamo estenderci anche alla produzione dei PX) dalla fine degli Anni ‘70 in poi. Come vedete, le sigle e i simboli sono tutti netti e in linea, perché impressi come in fabbrica con un singolo colpo di pressa con i punzoni montati su un supporto. È quasi impossibile che il taroccatore abbia a disposizione una simile strumentazione in una piccola officina, quindi il risultato della contraffazione alla fine si evidenzia soprattutto con chiari avvallamenti e abrasioni visibili sul metallo nudo, chiaro segno del tentativo di cancellare il vecchio numero con caratteri dalle spaziature irregolari e profondità diverse (quando non completamente diversi!).

4 Un altro esempio di punzonatura regolare di una Vespa: la numerazione è coperta dall’antiruggine Piaggio.

5 Un esempio di sigla regolare. Sino al 1966-67 circa, le “V” e le “T” presentano le astine sui lati corti; i segni sono inoltre leggermente inclinati come nei modelli più datati. 6 Dal 1967 in poi le astine tendono a scomparire, lettere e numeri diventano dritti, le cifre rotondeggianti.

7 Ecco un altro esempio di punzonatura grossolana con cifre e lettere di dimensioni diverse.

8 Anche le sigle del motore sono oggetto di contraffazioni.

I PIù FURBI FANNO “COPIA E INCOLLA” Ci sono però truffatori di professione, assai più scaltri, che invece di limare in profondità il metallo riempiono le scritte originali con del 19


fai da te vespista - Conoscenza generale 8b Al truffatore basta limare cifre e lettere dal carter di una Vespa 50 della stessa epoca.

9 Un esempio di motore con le cifre, uguali, stampate sui due carter.

10 Un esempio di sigla numerica da “falso positivo”.

11 Le cifre sono state impresse in motorizzazione, in seguito alla sostituzione del telaio.

12 In questo caso, se le cifre corrispondono a quelle riportate sul libretto, non c’è nulla da temere. 13 Un telaio di prima del 1967: le sigle sono caratterizzate dalla V e la T con le astine e i numeri inclinati verso destra. 20

metallo di riporto, di solito una malleabile lega di stagno, e poi ristampano sopra le nuove sigle. Più difficile riconoscere le contraffazioni sui modelli Small (e Large) antecedenti al 1970, perché in questo caso le punzonature avvenivano a mano, quindi uscivano di fabbrica già con i numeri stampati in linee irregolari. Vale quanto detto sopra: attenzione alla nettezza del segno e del metallo sottostante. Nella foto 5 un esempio di sigla regolare. Da notare che sino al 1966-67 circa, le “V” e le “T” presentavano le astine sui lati corti della lettera; le lettere e i numeri erano inoltre leggermente inclinati come nei modelli più datati. Dal 1967 in poi le astine tendono a scomparire (foto 6 e 7), lettere e numeri diventano dritti, le cifre rotondeggianti. Assai più subdola, per tutti i modelli di Vespa è l’operazione che in gergo viene chiamata “copia e incolla”: si tratta dell’uso di un’intera porzione di telaio, segata via da un telaio originale Vespa (magari incidentato), poi risaldata su un altro telaio identico, ma con diversa sigla di telaio. Qui è molto difficile scoprire l’imbroglio, perché quasi sempre (se non sempre) si tratta di Vespa restaurate e quindi risulta impossibile chiedere di sverniciare lo scooter fino al metallo per scoprire eventuali giunture. Evitiamo di considerare opzioni quasi da RIS di Parma con spettrografi che evidenzierebbero subito la differenza tra i metalli: l’unica operazione anti-tarocco che abbiamo a disposizione è quella di controllare in modo approfondito la carrozzeria, anche al tatto, scorrendo con le dita sulla parte alla ricerca di eventuali irregolarità. Ma anche così a volte è difficile scoprire il “tarocco”, perché col tempo i contraffattori si sono evoluti ed eseguono lavori “a regola d’arte”, o meglio a regola di truffa. come ti tarocco... la sigla motore Come abbiamo detto, anche le sigle del motore sono oggetto di contraffazioni. Mettiamo di avere una Vespa ET3 o una Vespa 90 SS (originale o “replica”.) senza motore. Al truffatore basterà prendere un normale carter da Vespa 50 di epoca simile, soprattutto per rispettare il simbolo inciso sul motore, ovvero uno scudetto rettangolare o esagonale a seconda dell’epoca, e limare via l’intera sigla originale (foto 8/8B). Visto poi che sui libretti la sigla del motore non viene riportata, basterebbe inventarsene una simile al numero di telaio con la sigla corretta, con tanto di simboli coerenti, e teoricamente il gioco sarebbe fatto. Tuttavia in questo caso - e per fortuna - non essendo presente vernice, la limatura sarebbe molto evidente. Risulterebbe quindi ben più difficile spacciare un motore tarocco per uno buono.


Prima dell’acquisto È molto più raro il tarocco di altri tipi di motore: forse gli unici a grande rischio sono quelli della GS150, perché soprattutto nel caso della VS1 del 1955 le cifre richieste per avere un carter del genere sono davvero molto alte, per cui conviene tentare il tarocco, che però non può mancare della limatura di cui sopra. Un tipo diverso di contraffazione possibile sui motori è quella dei carter spaiati. Nei vecchi motori, fino circa agli anni ’70, i numeri dei due carter erano applicati in un punto ben visibile (foto 9) e per questo è un gioco da ragazzi per il taroccatore prendere due carter con numeri diversi, limare i numeri, poi reimprimerli uguali. Ricordo che le tolleranze tra carter sono fondamentali, e quasi sempre il motore con carter spaiati andrà male. Per risolvere (parzialmente) questa problematica, la Piaggio dai motori anni ‘70 in poi ha trasferito i numeri dei carter sulla base del carter sotto il cilindro, per rendere l’operazione taroccamento un po’ più impegnativa per il contraffattore. Meglio però pretendere di controllare sempre questa marcatura se state trattando l’acquisto di un motore del genere. il curioso caso del “falso positivo” Esiste anche un caso che potremmo definire “falso positivo”, frequente soprattutto sulle Vespa anni ’80-’90: un indicatore di questo caso sono strane sigle numeriche, non sempre nella delimitazione tipica delle due stelline, delimitate da una lettera identica (foto 10 – 1112) tipo “A999999A”. In questo caso si tratta solo di punzonature che venivano eseguite nelle motorizzazioni nel caso in cui a una Vespa fosse stato sostituito il telaio a causa di un incidente grave, e che per questo doveva passare il controllo. Quindi (purché ovviamente ritroviate la stessa sigla riportata con nota apposita sul libretto della Vespa) è tutto regolare! Andando indietro nel tempo, come detto, le sigle sono caratterizzate dalla V e la T con le astine e i numeri inclinati verso destra (foto 13 e 13b e 13c) e naturalmente devono essere ispezionati a modo in caso di Vespa sospetta. Non devono certo risultare come vedete nella foto (foto 15), in cui è evidente che c’è stata manomissione delle incisioni oppure non c’è proprio corrispondenza coi caratteri e nemmeno la spaziatura (foto 15). Esiste però una ulteriore differenza sui modelli dai primi anni ‘50 in su, in cui i caratteri regolari sono come nella foto (foto 15/16). Conclusioni: non esiste la certezza matematica di scoprire sempre il “tarocco”, ma controllate sempre attentamente i numeri di telaio prima di comprare le vostre Vespa, e confrontateli con i dati matricolari ufficiali Piaggio dei vari modelli.

13b Qui l’inclinazione dei segni è meno marcata, ma le astine sui lati corti di T e V sono ben visibili.

13c E un altro esempio precedente al ‘67: la V e la T con le astine inclinate a sinistra.

14 Qui la sovraincisione di cifre e lettere è evidente.

15 Manca del tutto la corrispondenza tra i caratteri, come tra le spaziature.

16 Con questa foto evidenziamo una differenza ulteriore nei caratteri regolari dei telai prodotti dai primi anni ‘50. 17 Ed eccone un altro esempio, utile per fare un raffronto.

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Fai da te Vespista - Conoscenza generale

Fai attenzione ai ritocchi maldestri! Ecco come e cosa guardare della scocca di una Vespa prima di acquistarne una già restaurata. Perché il rischio è che ci abbia messo le mani qualche carrozziere improvvisato e poco professionale, che ha magari fatto danni!

M

olti carrozzieri improvvisati e poco professionali, per eseguire un lavoro velocemente, usano quantità di stucco in eccesso, invece di lavorare la carrozzeria con il battilamiera. Ecco cosa devi controllare per verificare se la carrozzeria di una Vespa è stata lavorata come si deve o se ti trovi di fronte all’ennesima “Stucco e Pittura fan Bella Figura”! La carrozzeria apparirà ad un occhio poco esperto perfetta, ma considerando che lo stucco non è portante, dopo qualche tempo comincerà a screpolarsi. Ecco che cosa devi controllare: ci aiuta l’esperto Francesco Caizzi.

1 La parte più critica è sicuramente la pedana ecco come devono apparire i bulloni che reggono le fascette del cavalletto. Devono essere praticamente appoggiati alla vernice, non devono affondare e fare quell’orribile circoletto sulla vernice o peggio ancora strapparla. 22


2 Devi ora controllare la qualità degli angoli che devono essere ben definiti, le congiunzioni tra le lamiere ben delineate, si devono intravedere i punti di saldatura, se si è usato troppo stucco tendono a scomparire e gli angoli a stondarsi. La Vespa deve sembrare realizzata con una lamiera già colorata, in questo caso una lamiera rossa.

3 La pedana è la parte più esposta e delicata, deve essere perfettamente liscia e senza ondulature. Nella parte sottostante non deve esserci l’antirombo, mai utilizzato a Pontedera e spesso dopo applicato per coprire abbondanti stuccature.

4 Controlla con grande attenzione che non si sia abbondato di stucco e vernice nell’alloggio del contachilometri, se no quando lo si rimonta non si inserirà bene, e si screpoleranno sia lo stucco che la vernice. 23


Fai da te Vespista - Conoscenza generale

5 Il profilo del manubrio deve essere ben delineato e preciso, senza imperfezioni.

6 Anche il foro delle viti che fissano le leve, freno e frizione, deve avere il contorno pulito e regolare.

7 La sede del fanale anteriore esternamente non deve presentare abbondanza di stucco, e all’interno deve risultare appena spruzzata: la Piaggio era nota per economizzare l’uso della vernice in questi punti, e anche all’interno della scocca.

Video: se

volete vedere il video di Francesco Caizzi per maggiore chiarezza ecco il link: www. youtube.com /watch?v= IvOHMk52Bqs 24

8 Esaminando il nasello anteriore, si devono vedere bene tutti gli angoli precisi e delimitati, non devono assolutamente sparire nello stucco.


Prima dell’acquisto

9 Questo punto è delicato se in carrozzeria si è abbondato con lo stucco: quando lavorerai sulla tua Vespa, potresti prenderci contro, e se ne staccherà un pezzo portandosi via la vernice, con un risultato orribile!

10 La Vespa è tutta una curvatura, e tutto deve rimanere bello liscio, la lavorazione attenta e precisa non deve avere la benché minima increspatura o imperfezione, altrimenti l’effetto è spiacevolmente “plasticoso”.

11 Controlla i ribattini dei listelli pedana, i bulloni e i dadi sul telaio verniciato. Lo stucco steso in eccesso fa “esplodere “ la vernice lasciando orribili segni circolari o veri e propri strappi, e questo è emblematico di cosa voglia dire abuso di stucco.

12 Stessa cosa nell’incavo del bullone ferma manubrio e nei vari fori del telaio: il contorno deve essere pulito e regolare. 25


FAI DA TE Vespista - Conoscenza generale

Pronto a rimettere in strada la Vespa? Una buona messa a punto prevede un attento e scrupoloso controllo con un eventuale cambio d’olio. Ovviamente devi prima verificare se la revisione è stata effettuata. Poi procedi seguendo passo passo i nostri suggerimenti. COSA SERVE

Chiave da 11

Contenitore per olio usato

250 grammi di olio SAE30 equivalente al 10W50

Pompetta per inserire olio nuovo

N

on tutti hanno quel comodissimo attrezzo che permette di lavorare in piedi comodamente e soprattutto senza spaccarsi la schiena. Ne esistono di vari modelli e di vari prezzi, ma per chi fa spesso manutenzioni è sicuramente un attrezzo che deve avere nel garage. Considerando la poca quantità dell’olio motore si consiglia sempre di sostituirlo dopo una lunga sosta, operazione semplice ed economica. Secondo il libretto di uso e manutenzione il livello dell’olio va controllato ogni 4000 km e dev’essere sostituito completamente ogni 8000 km. L’olio consigliato, come indicato dal libretto, è il SAE30, equivalente 2014 10W50. La sostituzione va fatta a motore caldo: fatti un giretto e metti la Vespa sul cavalletto.

1 Utilizziamo come esempio un motore di una Small Frame, modello molto diffuso, e insieme al meccanico esperto Daniele Mazzoccoli impara come controllare e quindi cambiare l’olio. 26

2 Sotto il carter trovi il bullone di scarico dell’olio, che si svita con l’ausilio di una chiave da 11, lo si riconosce anche perché ha incisa la scritta OLIO: niente di più facile!


GRADO DI DIFFICOLTÀ

3 Per prima cosa, sistema un contenitore per raccogliere l’olio esausto, che poi provvederai a smaltire.

4 Ora puoi procedere a sbloccare il bullone che tappa lo scarico con la chiave da 11.

L’olio esausto va smaltito in maniera corretta: esistono centri dove è possibile portare l’olio usato senza alcun costo. Si può contattare il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) al numero verde 800.863.048 per trovare il centro più vicino.

Tutte le 50cc, le 90cc e le 125cc.

5 Una volta allentato, puoi estrarre, svitandolo con le mani, il bullone che funge appunto da tappo, facendo attenzione a non rovinare la guarnizione. Riponi entrambi in un contenitore in plastica dopo averli puliti e lubrificati.

6 A questo punto l’olio caldo ed esausto comincia a scendere fino a svuotare totalmente il carter motore. Intanto svita ed estrai il bullone di carico, che si trova appena sotto l’attacco ammortizzatore, che è uguale, come bullone, a quello di scarico.

Operazione simile sui motori 125, 150 e 200 PX, cambiano posizione dadi entrata uscita olio.

7 Terminata l’operazione di scarico olio vecchio, riavvita il bullone tappo, ricordati la guarnizione, e con una pompa inserisci l’olio nuovo. Un consiglio per “pulire” bene l’interno dei carter motore: inserisci 4/5 pompate di olio nuovo, fai girare il motore per alcuni secondi e poi scaricalo come fatto per quello vecchio. La quantità precisa riportata sul libretto uso e manutenzione dalla Piaggio è di 250 grammi: per verificare la corretta quantità dell’olio metti la Vespa sul cavalletto centrale in piano e pompa olio nuovo fino a quando sfiorerà il foro e inizierà a fuoriuscire, quindi rimonta e serria il bullone tappo sempre con la chiave da 11. 27


Fai da te Vespista - Conoscenza generale

Come affrontare la revisione Ogni due anni, come per tutti i mezzi con più di quattro anni, il Codice della Strada impone di sottoporre la Vespa alla revisione periodica presso un’officina autorizzata. Ogni volta è un patema: ci saranno problemi? Segui i nostri consigli.

P

er prima cosa ricordati che la revisone va fatta entro e non oltre la fine del mese stesso di scadenza, cioè quello di immatricolazione. Esempio: una Vespa immatricolata l’11 aprile, deve essere revisionata entro il 30 del mese stesso. Tutti i modelli iscritti al registro storico sono esentati dal bollino blu e possono circolare con le luci spente durante il giorno. I modelli immatricolati prima del 1959, anno in cui cambiò il Codice della Strada, devono andare solo presso la Motorizzazione. Cosa succede se circoli con la REVISIONE SCADUTA? Per omessa revisione è prevista una sanzione pecuniaria che varia da 159 € a 639 € (art. 80 CdS comma 14). Inoltre l’organo accertatore annota sulla carta di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fintanto che non effettua la revisione; è possibile circolare solo per recarsi al centro revisione più vicino. Al termine dell’operazione l’etichetta della revisione sarà apposta sopra al timbro di sospensione. Cosa succede se circoli in autostrada con la revisione scaduta? Qualora ti venisse in mente di circolare in autostrada con un veicolo non in regola con la revisione, quindi con la revisione scaduta o con esito non regolare, sei passibile di una sanzione pecuniaria che varia da 159 € a 639 € (art. 80 CdS comma 14) come nel caso precedente, a cui si somma il fermo amministrativo del veicolo (art. 176 comma 18).

puoi viaggiare con la revisione scaduta avendo però il foglio della prenotazione? No. Il foglio di prenotazione non ha alcun valore. In realtà il veicolo può circolare solo ed esclusivamente il giorno in cui è stata prenotata la revisione e solo ed esclusivamente per essere portato ad effettuare la prova. Quindi, non ci provare... 28

Cosa succede in caso di incidente con assicurazione? Attenzione: se non c’è la revisione scatta la rivalsa totale dell’assicurazione. Il veicolo è dichiarato non idoneo alla circolazione per non aver superato la revisione obbligatoria prescritta dalle norme in vigore. La copertura è operante, limitatamente al periodo e per le tratte previste dal CdS, nei casi di esito “ripetere” o “sospeso”. Non si considera equivalente al mancato superamento il fatto che il veicolo non sia stato sottoposto a revisione nei tempi e nei modi prescritti dalle norme in vigore, per dimenticanza, omissione o altra causa. Hai fatto la revisione alla Vespa in ritardo: Rischi comunque una sanzione retroattiva? Assolutamente no. Non è prevista alcuna sanzione nel caso in cui tu abbia ritardato a sottoporre a prova di revisione il vostro veicolo. L’importante è averla comunque revisionata prima di circolare.


Ed ecco cosa viene controllato:

1 Verifica che la sigla, il numero di telaio e la targa siano ben leggibili. È inutile dirti di non presentarvti con targhe rifatte da centri specializzati.

Verifica della velocità massima solo nei ciclomotori 50 cc. (secondo il Codice della Strada in vigore). 2 Controlla che la sigla e il numero del motore siano ben leggibili e puliti. Verifica prima se il tipo di motore è riportato sulla carta di circolazione/libretto, non tutti i modelli lo riportano. A seconda della competenza dell’esaminatore, anche in assenza del dato sul libretto, potrebbe verificare la corretta sigla sui carter.

3 Verifica lo stato e l’usura dei pneumatici che devono avere almeno un 1,6 millimetri di battistrada su tutta la superficie, e che siano della misura corretta. Controlla anche che non siano troppo vecchi, la gomma tende a diventare dura e secca. Anche le sospensioni devono essere in ordine e ben funzionanti.

4 Tutti i fanali devono essere funzionanti: posizione, anabbagliante e abbagliante, luce stop e gli indicatori di direzione, presenti solo per i modelli più recenti.

5 Verranno controllati i gas di scarico con una apposita apparecchiatura. Ti consigliamo di recarsti alla revisione usando una miscela con più bassa percentuale di olio, in modo da limitare la fumosità. Prima di entrare sgasa bene in folle per pulire il carburatore il più possibile. Viene fatta anche una prova fonometrica: meglio avere la marmitta originale omologata.

6 Deve esserci lo specchietto retrovisore sinistro omologato, con la sigla “E3” (per i modelli più recenti 2 specchietti retrovisori). Informati prima, ci sono notizie discordanti a seconda dei modelli e delle zone.

7 Importante controllare la buona efficienza di entrambi i freni.

8 Controlla il corretto funzionamento del clacson, se non va son guai... 29


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La parte ciclistica 11


Fai da te Vespista - La parte ciclistica

Sostituire una ruota? Un gioco da ragazzi Può capitare di bucare, e se hai la ruota di scorta, in poco tempo puoi riprendere il viaggio, oppure puoi sostituire i copertoni se usurati. Non tutti i modelli sono dotati di ruota di scorta, ma per tutti esiste un accessorio per averla a bordo. COSA SERVE

Chiave a T da 21 13 - 11

Attrezzi di corredo.

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1 Ecco il pratico porta ruota di scorta che equipaggia tante Small Frame. Se invece la tua Vespa ne è sprovvista, potrai trovare qualcosa di analogo a poco prezzo in qualunque shop online.

2 Nelle dotazioni di bordo è sempre presente la chiave a T a tre misure, la stessa che all’occorrenza serve per togliere la candela. Da utilizzare anche per smontare la ruota dal mozzo.

3 Comincia adesso a svitare i dadi che fissano il cerchione al mozzo, possono essere 4 o 5 a seconda dei modelli. Ricordati allentarli prima uno per uno, poi concludi l’operazione.

4 Devi fare attenzione a non svitare questi dadi, che servono a tenere uniti i due semicerchi. Come si vede nella foto devi individuare quelli che fissano il tamburo al cerchio.


GRADO DI DIFFICOLTÀ

Tutte le 50cc, le 90cc e le 125cc. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Nei modelli più datati i cerchi sono in lamiera chiusa, simili alle auto, e i 4 dadi sono nella parte centrale del cerchio.

6 In molte Large Frame la ruota di scorta è installata sotto il cofano laterale sinistro, fissata con tre dadi, e facilmente removibile una volta rimosso il cofano.

7 Sui modelli Small Frame è possibile trovare una marmitta sportiva a siluro, lanciata sulla 90 SS e diventata poi sinonimo di sportività.

8 Per smontare la ruota posteriore è necessario rimuovere i 2 dadi che fissano la marmitta al collettore e che vedi indicati nella foto.

9 Una volta estratti i 2 dadi dovrai ruotare la marmitta per poter estrarre la ruota dalla sua sede.

10 Attenzione: ricordati di serrare sempre i dadi alternativamente in diagonale, e di verificare subito dopo la pressione delle gomme Questa fase è ben illustrata sui manuali di uso e manutenzione originali della Piaggio, che ti consigliamo di tenere sempre con te per qualcunque evenienza. 33


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Il comando del gas si è indurito... È capitato a tutti: la manopola tende a bloccarsi, non ritorna bene, insomma qualcosa non va. Non è difficile far tornare tutto come nuovo, ed è un lavoro che davvero può fare chiunque con un po’ di precisione. COSA SERVE

Chiave da 8

Cacciavite a stella

Pinza a punta

1 Per prima cosa provvedi a svitare con il cacciavite a stella le 4 viti che fissano il copristerzo.

2 Solleva il copristerzo spingendo il cavo del contachilometri.

3 Ora scollega il cavo del contachilometri e sfila il morsetto dei contatti elettrici.

4 Con una pinza a becchi a punta estrai la coppiglia della puleggia che avvolge il cavo dell’acceleratore.

5 A questo punto sfila, sempre con la pinza, la coppiglia che fissa la puleggia al tubo dell’acceleratore.

6 La puleggia ora si può estrarre, e quindi puoi iniziare a ripulirla per bene.

Spray sbloccante

Pompetta olio

Carta vetrata fine Piccola spazzola di ferro con manico lungo, in alternativa spazzola di ferro da applicare al trapano

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GRADO DI DIFFICOLTÀ

7 Adesso estrai anche le 2 guarnizioni sostituendole con due nuove.

8 Ora allenta il cavo del freno anteriore tramite il registro, che si aziona a mano.

Tutte le PX. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

9 Devi ora smontare la leva del freno anteriore, aiutandoti sotto con una chiave da 8 e sopra con un cacciavite a stella.

10 Ci siamo quasi: devi afferrare la guaina e sfilare il cavo dal comando gas, con molta prudenza e un po’ per volta, senza strattonare.

11 Dopo aver spruzzato del liquido sbloccante, bisogna estrarre la manopola dell’acceleratore, con lo sbloccante non sarà difficile.

12 Se necessario togli lo sporco con un raschietto o cartavetrata fine, dopo spennella il tubo con benzina e puliscilo bene.

13 Puoi usare anche una piccola spazzola in ferro agendo all’interno della sede del tubo della manetta acceleratore.

14 A questo punto puoi reinserire il tubo nella sua sede, ripercorrendo tutti i punti che abbiamo visto insieme, al contrario. 35


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Come smontare il pedale del freno Questo pedale, esattamente il tipo sottile, era montato sulla prima Vespa 50cc anno 1963, soprannominata Sportellino Piccolo, e poi su tutta la produzione 50N, L e R, fino alle Special, sulle 90 per arrivare alle 125 N, Primavera ed ET3. COSA SERVE

Chiave da 10, 13

Cacciavite a stella molto piccolo

Cacciaviti a taglio varie misure

Pinza a punta

1 Ecco il pedale del freno montato sulla scocca, assicurato ad essa con tre bulloni da 10, visto da sotto la pedana. Pigiandolo scende e si intravede la guarnizione circolare in gomma nera.

2 Ecco come si presenta il pedale una volta smontato: questa è la posizione di quando è montato, il meccanismo rimane all’interno del tunnel centrale. Per smontarlo bisogna togliere i tre bulloni con una chiave del 10. 36

3 Un’altra prospettiva del pedale: visto da sotto si vedono bene i tre fori dei bulloni, con la molla del rinvio ancora in posizione e la coppiglia di fermo inserita nel perno. È bene che tu familiarizzi con questa parte fondamentale della tua Vespa.


GRADO DI DIFFICOLTĂ€

4 Qui il perno del pedale in un’altra prospettiva, una volta raddrizzata con una pinza la coppiglia si potrà sfilare, permettendo cosÏ al perno di uscire.

5 Sfilato il perno, il pedale si estrae dalla sede una volta staccata la molla del ritorno, ancorata al pedale e alla base nel piccolo foro posto sulla destra nella foto.

Nelle foto telaio di una Small Frame. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

6 Ecco tutte le parti scomposte, in primo piano il pedale, la coppiglia, la molla, il perno e la base da fissare alla scocca.

7 Ecco tutte le parti vicino al foro dove passa il perno: puoi notare il bullone del 13 che stringe il serra filo che comanda il tamburo posteriore. 37


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Ti si è rotta la chiave? Ecco il rimedio Se sei molto alto, puoi romperla con la gamba! Oppure banalmente può spezzarsi nel cilindro del bloccasterzo. Non disperare: raccogli la parte rimanente e con una pinza appuntita sfila la parte rimasta all’interno della serratura. Poi ecco cosa fare... COSA SERVE

Saldatore a cannello

Lima da ferro

Cartavetro molto fine, Spazzola in ferro

Morsa da banco

1 Non è così infrequente rompere la chiave della Vespa: un urto, una ginocchiata, una mossa del polso troppo “energica”...

2 Dopo aver estratto anche il pezzo rotto, pulisci tutte e due le parti della chiave e mettile su un piano per cercare di farle combaciare il più possibile.

3 Ora applica un punto di saldatura usando un cannello con punta piccola e una bacchetta di metallo.

4 Gira la chiave e usa lo stesso procedimento. Ovviamente devi essere molto preciso.

Pinza a punte

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GRADO DI DIFFICOLTÀ

Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Lascia raffreddare la chiave senza usare acqua o altro.

6 Lima la chiave uniformemente.

7 Ora puoi testare se la chiave entra e funziona. Come hai visto non occorre un grande abilitià o esperienza

8 Il gioco è fatto, la chiave entra! Con poche mosse puoi risolvere un piccolo-grande problema! 39


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Il faro anteriore non va: ecco cosa devi fare Puoi revisionare un fanale anteriore diametro 105 di Vespa 50 modelli N, R e L. Questo è in vetro marchiato Siem che montavano le Vespa 50 dotato di un attacco a due lampadine su un unico portalampada in metallo e non in bachelite. COSA SERVE

Cacciavite a stella piccolo

Cacciavite a taglio piccolo

Pinza a becchi appuntiti

1 Ecco il manubrio con il faro Siem originale dell’epoca.

2 Comincia con lo svitare completamente la vite della slitta posta nella parte inferiore del manubrio. Vite che serve anche per regolare in altezza il fascio luminoso, sfilando dalla parte inferiore libera il gruppo ottico, fermato nella parte superiore da due alette.

3 Se è presente la ghiera cromata, smontala svitando la vite posta sotto al manubrio e sfilala con cautela.

4 Il vetro del fanale ha diverse lavorazioni tra la parte superiore e quella inferiore.

Spray antiossidante

Carta abrasiva Panno antigraffio Spray lavavetri sgrassante

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GRADO DI DIFFICOLTĂ€

Tutte le 50cc, le 90cc e le 125cc. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Bisogna pulire bene i contatti usando carta abrasiva e poi spruzzare tutto con apposito prodotto per rimuovere eventuali ossidazioni dei contatti elettrici.

6 Ora solleva con un cacciavite a taglio piccolo, senza sforzare per non romperle, le alette della corona in alluminio che tiene ancorato alla parabola il vetro.

7 A questo punto si scompone il faro, avrai la corona con le alette, la parabola e il vetro, e puoi cominciare un’accurata pulizia.

8 Pulisci la parabola con un panno antigraffio, facendo attenzione a non rovinare la cromatura. Nel caso sia troppo rovinata bisogna portarla a ricromare.

9 Pulisci anche il vetro con uno spray lavavetri sgrassante, controllare bene che i portalampade non siano ossidati e spruzza liquido antiossidante per i contatti elettrici.

10 Ora non ti rimane altro che rimontare il vetro ancorandolo con la corona ripiegando le alette.

Devi ora regolare il fascio luminoso puntando la luce contro un muro, meglio farlo in una zona buia: rimanendo a circa 5 metri di distanza il fascio luminoso deve stare tra i 95/97 cm da terra. 41


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Cambiare la lampadina del faro anteriore Nulla di piĂš facile che sostituire una lampadina bruciata nel fanale anteriore della tua Vespa. In queste pagine ci occupiamo della PX, ma puoi usare le stesse procedure per quasi tutte le Vespa sul mercato. COSA SERVE

Cacciavite a croce

Cacciavite a taglio piccolo

Pinza a becchi appuntiti

Lampada biluce nuova da 6V – 25/25 W (abbagliante e anabbagliante)

1 Per prima cosa con un cacciavite a croce svita le 4 viti del copri sterzo.

3 Dopo aver rimosso il copristerzo stacca la spinetta collegata alla lampadina. 42

2 Alza ora il copristerzo e aiutandoti con una pinza rimuovi il cavo del contachilometri.


GRADO DI DIFFICOLTÀ 4 Rimuovi la cuffia in gomma di protezione ai contatti elettrici della lampada. Modello PX Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Ora ruotando in senso antiorario devi estrarre la lampadina dalla sua sede: non forzare troppo, uscirà senza alcuna difficoltà.

6 Adesso devi togliere la lampadina guasta dal supporto in plastica bianco.

7 Inserisci la lampadina nuova nel supporto e rimonta il tutto. Nel faro è presente una lampada da 6V–5W per luce posizione e nel copristerzo 3 lampade da 6V - 0,6W per illuminazione spie e conta km.

Nella PX è possibile sostituire le lampade a incandescenza con una a led senza modificare l’impianto, infatti ci sono in commercio lampade a led con gli appositi attacchi quindi togli la vecchia e metti la nuova a led. Si migliorano notevolmente la luminosità del faro e la sua durata.

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FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Scudo e pedana? Un lavoro da esperti Sono le parti più delicate e facilmente attaccabili dal tempo, per questo saperle sostituire può essere molto utile. Ma attenzione: per eseguire questo lavoro occorrono esperienza e attrezzature professionali. COSA SERVE

Martelletto a percussione

Una saldatrice professionale a punti

1 A sinistra, la scocca piena di stucco e ruggine e a destra la nuova pronta ad essere sostituita.

2 Nella zona del tunnel centrale spesso si forma ruggine dall’interno, soprattutto nella parte anteriore.

3 Prima di tutto devi rimuovere il nasello, che poi verrà rimontato, visto che è sano.

4 Ma prima di rimuovere la pedana prendi bene le misure, segnandole con un pennarello.

5 A questo punto comincia a tagliare e a rimuovere tutte le parti marce, aiutandoti con un trapano a cui hai collegato una spazzola di ferro.

6 Devi continuare a rimuovere parte della pedana andando a scoprire tutto il tunnel centrale, lavorando con precisione e molta calma.

Fondo antiruggine e del Primer Epossidico

Pistola a spruzzo

Trapano con spazzole in ferro per rimuovere la ruggine Carta vetrata

Un compressore

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GRADO DI DIFFICOLTÀ

Nelle foto telaio di una Small Frame. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

7 Ecco il tunnel centrale completamente liberato, la parte interna come si può vedere è sana, devi solamente ripulirla bene.

8 Una volta ripulita la parte interna del tunnel centrale si consiglia di trattarla con fondo antiruggine per dare stabilità al lavoro finale.

9 Togli la parte rimanente dello scudo, aiutandoti con un martelletto a percussione collegato a un compressore.

10 Ed ecco la scocca completamente priva, ora, di pedana e scudo. Se hai seguito le nostrre istruzioni, l’immagine dovrebbe essere proprio questa. 45


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

12 Dopo aver ripulito e sanato completamente il tunnel potrai applicare del Primer Epossidico.

Consiglio: si può optare per fare sabbiare la scocca da un professionista, e fare poi trattare il telaio con i fondi opportuni da una carrozzeria. Operazioni che richiedono attrezzature professionali specifiche. 46

11 Ecco tutte le parti tolte: catalogate e quotate, serviranno come riferimento.

13 A questo punto alloggia il nuovo scudo-pedana facendo attenzione che tutte le quote prese prima combacino.


Scudo e pedana

14 Ora devi procedere usando una saldatrice a punti, per fissare la nuova parte alla scocca.

15 Ecco l’effetto finale, una volta riapplicata la nuova parte.

16 Bisogna ora riposizionare il nasello recuperato in precedenza usando il nastro adesivo.

17 Ecco il nasello riposizionato correttamente allo scudo, pronto per essere verniciato con il primer.

18 Devi ora applicare il Primer Epossidico su tutta la scocca, e prepararla per la verniciatura. 47


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Il bordoscudo? Sembra facile, ma... La maggior parte dei modelli Vespa monta il bordoscudo: sostituirlo sembra un’operazione semplice ma in realtà richiede esperienza, abilità ed è quindi un lavoro da esperti. Ma puoi provare anche tu a cimentarti. COSA SERVE

Bordo scudo (in base al modello di Vespa)

Rotolo nastro da carrozzieri (meglio se largo)

S

S

2 cinghie in stoffa con fibbia a molla (vanno bene anche delle vecchie camere d’aria da biciclette)

Barattolo di grasso multiuso

Pennello da pittura generico

Attrezzo per montaggio bordoscudo Vespa

48

1 Il bordo scudo dovrebbe essere l’originale ma ormai di originale è rimasto ben poco sul mercato. Una buona scelta sono quelli della ditta Mauro Pascoli oppure quelli marchiati Piaggio quando li si trova a un prezzo ragionevole (circa 20 euro per una Small Frame, vi consigliamo di evitate quelli più economici che sono di un alluminio troppo duro).

2 Per prima cosa il bordo dovrebbe andare “preformato” allo scudo quando il telaio non è ancora stato verniciato per dare una grossolana forma e quindi un montaggio più semplice quando sarà poi tutto verniciato. Come puoi capire, questo non è un intervento alla portata di tutti ma occorre una buona professionalità 3 Con la punta del manico pennello adesso devi passare all’interno del bordo per allargare di qualche millimetro la forma ad “U”. Fai attenzione a passare il pennello senza inclinare il manico altrimenti si piega il bordo, ma strisciando all’interno di esso. Devi prendere un poco di grasso e passarlo sullo scudo nella parte dove andrà ad appoggiarsi il bordo (chiamiamola èer comodità “nervatura” dello scudo) Ora devi prendere il bordo e incastrarlo nello scudo. Prima sopra e poi ai lati magari dando qualche aggiustata con colpi di mano leggera per non rovinarlo (niente martello, mi raccomando!). Fatto il tutto, a questo punto devi togliere il bordo e pulire accuratamente dal grasso usato per far scivolare meglio nello scudo sia il telaio, sia l’interno del bordo. È fondamentale che non rimanga alcuna traccia di grasso.


GRADO DI DIFFICOLTÀ

4 Applica il nastro da carrozzieri in prossimità della nervatura interna ed esterna, a 3 mm al massimo, altrimenti quando stringi il bordo, il nastro rimane incastrato e non lo togli più. Va messo per riparare lo scudo dalle rotelle dell’attrezzo. Infila il bordo preformato, andrà a incastrarsi senza difficoltà.

7 Inizia a passare l’attrezzo con “rullate” leggere nella parte superiore dello scudo, per capirci dalla posizione della scritta “Vespa” alla parte opposta, poi passa nelle parti laterali senza stringere troppo. Sposta le cinghie ma senza toglierle in modo che il bordo venga chiuso dall’attrezzo sempre tenuto in posizione dalle stesse.

Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Ora con le cinghie o le camere d’aria, tienilo legato allo scudo in modo che non si muova. Se in certi punti vedi che il bordo non copre bene, evita l’uso di martelli, rovineresti la superficie, che è in alluminio molto sottile, ma dai colpi di mano leggeri.

6 L’attrezzo per il montaggio costa caro (circa 80/90 euro e oltre) ma se si trova qualcosa al di sotto di questi prezzi il montaggio diventa una tortura. Noi abbiamo usato quello della F.A. Italia che viene fornito dotato di due rotelle, una grande e una piccola.

8 In un paio di restauri si è resa necessaria la sostituzione totale dello scudo, la nervatura dei nuovi lamierati - che si trovano oggi e non originali - non è sempre perfetta ma più larga. Di conseguenza il bordo non coprirà completamente la nervatura. È meglio prima controllare questo particolare. Il punto dove è più difficile passare l’attrezzo quando si “rulla” è nella parte centrale dove c’è la sede del cuscinetto del canotto dello sterzo, qui l’attrezzo va a toccare il telaio e quindi si deve inclinare un po’ l’attrezzo, facendo attenzione a non esagerare. Fatti dare una mano a tenere ferma la scocca, infatti, durante questa fase, il telaio essendo “nudo”, è molto leggero, e si muove in continuazione, a meno che tu non abbia un sollevatore per Vespa, su cui affrancarla. Una volta finita l’operazione di rullatura, bisogna attendere circa mezz’ora, togli cinghie e nastro, passa della pasta abrasiva con un panno per lucidare il bordo che diventerà uno specchio. 49


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Il contachilometri può essere ripristinato Ecco come revisionare quello montato su tantissimi modelli, questo in particolare è di una 125 TS. Ovviamente, se vuoi vendere la tua Vespa, non ci pensare neppure ad azzerare il chilometraggio... COSA SERVE

Chiave da 14,

Cacciaviti a taglio piccolo e fine

Cacciavite a stella molto piccolo

Una piccola pinza a punta

1 Per prima cosa allenta la cornicetta di color alluminio: devi fare leva delicatamente tutt’intorno con un piccolo cacciavite nella parte posteriore, così da allentare un piccolo bordino che fa parte della cornice.

Spray sbloccante

Compressore non indispensabile ma consigliabile

2 Ora vengono via vetro e cornice. Devi ora estrarre la lancetta sollevandola molto delicatamente e facendo molta attenzione a non piegarla, mentre il quadrante è fissato con due piccole viti colore nero. 50

3 Allenta il dado esterno che trattiene il meccanismo alla carcassa con una chiave da 14 ed estrai il meccanismo che fa girare la lancetta, quindi il rulletto dei km.


GRADO DI DIFFICOLTÀ 4 Ripulisci il tutto con lo spray sbloccante, che serve anche a lubrificare il meccanismo: abbonda con il prodotto e lascia agire almeno una nottata..

5 Ricomponi il tutto con sequenza al contrario, rimettendo la lancetta al proprio posto senza stringerla troppo. Come vedi, ora hai accesso alle rotelle dei chilometri. 6 A questo punto devi ripulire eventuali aloni di spray sbloccante dal quadrante e dal vetro, poi è il momento di inserire molla, lampadina e porta lampade.

7 Il risultato finale è questo: il tuo contachilometri sembra nuovo fiammante, e non è stato un lavoro difficile. Nelle foto un tachimetro TS. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa. 51


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

Prova a revisionare la strumentazione Puoi anche, se è rotto, sostituire il contagiri, ma ricorda che per questo lavoro occorrono tanta precisione e attenzione. Qui abbiamo usato una Vespa PX 125 T5 Pole Position. Attenzione: è un’operazione molto delicata. COSA SERVE

Chiave da 14

Cacciaviti lungo a taglio

Cacciavite a stella

Piccola pinza a punta

Saldatore a stagno e stagno

1 Svita le 4 viti che sono sotto al manubrio, alza la parte superiore del cruscotto con un cacciavite lungo a taglio. Infine stacca il cavo del contachilometri e le due morsettiere dei cavi facendo rimanere completamente staccato il cruscotto dalla Vespa. Ora potrai lavorare tranquillamente.

Nastro telato extra forte e fascette in plastica

Pennarello marca Raimbow codice colore rosso 6110001 da modellismo, e uno nero.

Cartavetro molto fine

2 Svita la parte meccanica ed elettrica togliendo i due fili rosso e nero sull’alimentazione della scheda e la parte meccanica tachimetro – contachilometri – lancetta carburante. 52

3 Estrai la scheda di gestione.


GRADO DI DIFFICOLTÀ

4 Smonta in tutte le sue parti il display. Come vedi, non è una cosa semplice perché fra poco dovrai ricorrere alle istruzioni dettagliate che ti forniamo prendendole da un libretto di manutenzione.

5 È complicato lavorare sulla scheda direttamente, quindi salda sulla scheda un cavo flat con almeno 15 fili disponibili e uno zoccolo per saldare più agevolmente il tutto.

Molte T5 hanno due problemi principali nel cruscotto: le lancette del tachimetro e altre parti che erano di un bel rosso fuoco, con la conseguenza che si vede. Attenzione: non è un lavoro alla portata di tutti e occorrono precisione e pazienza.

6 Ecco le foto dei datasheet del display e del suo controller, se anche questo necessita di sostituzione.

Nelle foto contachilometri T5.

7 Ecco lo zoccolo con già saldato il nuovo display, maneggialo con grande cura.

8 Ora bisogna saldare il flat multi-filare nei piedini dove si è dissaldato il vecchio display.

Operazione riproducibile su tutti i modelli di Vespa. 53


FAI DA TE Vespista - La parte ciclistica

9 Rimarranno dei piedini liberi in quanto il display è a tre cifre e a noi per il T5 ce ne serviranno soltanto due. Se si sostituisce anche il controller occorre ricordarsi che guardando il datasheet, le lettere con a seguito un 1 corrispondono alle centinaia di giri (sul display più a destra) e le lettere con il 2 alle migliaia (al centro del display) e che occorre anche il collegamento del piedino BP con l’omonimo del display (il ventiquattresimo piedino).

10 Per riassemblare il tutto, occorre ricordare che in più rispetto allo smontaggio ora hai il cavo flat che occupa spazio: va inserito tra scheda e resto del cruscotto facendogli fare pieghe morbide senza rovinare la parte elettrica dei punti di saldatura dati. Poi occorre reintrodurre il supporto retro illuminato si fissarlo con una fascetta.

11 Fissa il tutto con nastro telato extra forte. 54

12 Assembla i componenti sul supporto della strumentazione, poi potrai passare ai ritocchini al rosso. Un consiglio: ottimo è il pennarello a punta molto fine Raimbow codice colore 6110001 da modellismo. Prima di applicarlo però, è meglio pulire bene la vernice vecchia.


La strumentazione

Attenzione! Se la lancetta del carburante è ballerina e la spia riserva funziona bene, probabilmente il problema è imputabile al galleggiante. Va estratto dalla sua sede e sdoppiato in due parti facendo molta attenzione. Sulla parte fissa si noterà una linguetta che tocca l’asta: se è leggermente staccata non fa contatto bene e la lancetta oscilla. Occorre piegarla per farle fare nuovamente un buon contatto e già che si è lì con cartavetro molto fine (da carrozzieri grana 2000) tanto vale pulire tutti i contatti che si trovano!

13 Per il nero va bene il pennarello sempre da modellismo della Tamiya. Passare sotto le lancette uno smalto trasparente per rendere il tutto più brillante.

14 Il risultato finale è il seguente. 55


12


La parte meccanica 13


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Come smontare il mozzo anteriore Hai trovato e recuperato una vecchia Vespa ferma da anni? Sicuramente troverai i mozzi ruota bloccati e da restaurare. Impresa non impossibile: ecco come fare per riportarli al vecchio splendore. Cominciamo da quello anteriore. COSA SERVE

Chiave da 11, 13, 14, 19

Chiave a T della dotazione di bordo

Due cacciaviti a taglio uno grande e uno piccolo

Bomboletta di liquido sbloccante

Bomboletta di grasso spray o barattolo

1 Questo intervento si può eseguire anche senza smontare il canotto dello sterzo, comincia a togliere la placchetta copri dadi sul biscotto oscillante dell’ammortizzatore.

2 Ti troverai ora davanti due dadi, uno che affranca l’ammortizzatore, e l’altro che affranca il canotto.

Colore Max Meyer argento codice 1.268.0983

Pinza a punta

3 Per comodità e per meglio fotografare noi abbiamo eseguito l’operazione su di un canotto smontato dalla scocca, comincia a svitare dado ammortizzatore con una chiave da 13. 58

4 Poi dovrai svitare il dado del canotto utilizzando una chiave da 19.


GRADO DI DIFFICOLTÀ

5 Ora puoi sfilare facilmente il mozzo dopo aver scollegato il cavo dei freni e, se esiste, anche il cavo del contachilometri.

6 Con un cacciavite grande a taglio o un piccolo scalpellino puoi ora estrarre il cuscinetto ad aghi spingendo dalla parte interna del mozzo verso esterno.

Nelle foto mozzo di una 50 ruota da 9 pollici, tamburo piccolo a 4 attacchi al cerchione.

7 Ecco il cuscinetto estratto, ora puoi finalmente pulirlo, utilizzando la bomboletta di liquido sbloccante, e se non è rovinato puoi anche ingrassarlo abbondantemente. Verifica se è molto logorato dal tempo: se sì, è molto meglio sostituirlo.

8 Sotto al canotto trovi l’ingrassatore del cuscinetto che hai appena tolto, svita il bullone da 11 che funge da tappo.

Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa. 59


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Consiglio: Ricordati prima di iniziare di procurarti una vaschetta in metallo in cui metterai del gasolio per immergervi i vari componenti da ripulire, lasciandoli a mollo almeno una notte. Procurati anche una scatola in cui mettere i pezzi una volta ripuliti pronti al montaggio: l’ordine è la prima cosa. 60

9 Ora togli il tappo centrale in plastica, aiutandoti con un cacciavite piccolo a taglio.

10 Fissa bene in morsa il tamburo, fai molta attenzione a non spezzare le quattro flange che servono a fissare il mozzo al cerchione.

11 Ora con una chiave da 14 svita il dado centrale.

12 Lateralmente trovi una grossa vite a taglio. Svitandola potrai accedere al meccanismo del contachilometri, sempre che la Vespa in questione ne sia dotata.

13 Dalla parte opposta trova la piastrina del cavo del contachilometri, per svitarla usa una chiave da 8.

14 Se la Vespa è sprovvista del contachilometri trovi il tappino in gomma che copre il buco di entrata del cavo, che si toglie agendo con un piccolo cacciavite a taglio.


Il mozzo anteriore

15 Ecco un mozzo messo a nuovo: è stato sabbiato da una ditta specializzata e riverniciato in argento Max Meyer 1.268.0983.

16 Ricordati di lavare molto bene le parti sabbiate, meglio se rivolgendoti a un meccanico di fiducia e facendole lavare con apposita macchina industriale, per rimuovere ogni residuo di sabbia.

17 Inserisci, dopo aver ben ingrassato il foro, il meccanismo del conta chilometri.

18 Ripeti le operazioni al contrario per rimontare. Ecco il mozzo assemblato tornato al suo antico splendore, ricordati di rimettere il copri bullone centrale cromato.

19 Provvedi a ricollegare il cavo del freno e se presente del contachilometri.

20 In questa foto un mozzo a 5 attacchi al cerchio con ruota da 10 pollici, in ogni caso il suo smontaggio è molto simile. 61


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Regola come vuoi tu i cavi dei freni Se i cavi non sono correttamente regolati, la frenata diventa insufficiente, inoltre la regolazione va un po’ a “gusto” personale... Se si riesce a frenare decisamente senza bloccare le ruote allora va bene, altrimenti usa i registri vicino ai tamburi. COSA SERVE

Chiave da 8 e una da 11

62

1 Agendo sulla leva del freno anteriore, questa non deve avere gioco, ma tirare subito il cavo. In caso contrario, se dovesse avere gioco, devi agire sul dado di regolazione posto dietro l’ammortizzatore anteriore ruotando il dado fino a eliminare il gioco.

2 Sia sulle Large Frame che sulle Small(in questa foto), la posizione del dado di regolazione è simile.

3 Anche il tamburo posteriore ha il suo dado di regolazione della tensione del cavo freno. La trovi nella posizione indicata dalla freccia.

4 Sui libretti di Uso e Manutenzione Piaggio trovi spiegata la registrazione dei freni, in questo caso quello di una Small Frame.


GRADO DI DIFFICOLTÀ

Tutte le 50cc, le 90cc e le 125cc. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Ecco sempre il libretto di Uso e Manutenzione di una PX, registrazione simile a tantissime Large Frame.

6 Se i cavi non sono correttamente regolati, la frenata diventa insufficiente. Agendo sulla leva del freno anteriore, non deve avere gioco, ma tirare subito il cavo e il leveraggio delle ganasce.

7 Se ha gioco, bisogna agire sul dado di regolazione posto dietro l’ammortizzatore anteriore ruotando il dado con una chiave da 8 fino ad eliminare il gioco.

8 Controlla con un dito che il cavo tra il regolo e il leveraggio ganasce sia ben teso. Altrimenti devi ripetere l’operazione.

9 Stessa cosa per il pedale del freno posteriore, che deve affondare mettendo subito in tensione il cavo che agisce sul leveraggio delle ganasce.

10 Con una chiave da 11 agisci sul dado di regolazione fino a quando il cavo è ben tirato, verificandolo come con quello anteriore.

Una precisazione, controllate che, una volta effettuate le regolazioni, senza agire sulle leve dei freni, le ruote girino liberamente senza essere frenate. 63


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Le ganasce dei freni puoi cambiarle tu Ecco un altro intervento che puoi facilmente fare da solo. I nostri consigli ti consentono di rifare i freni alla tua Vespa PX, ma in realtĂ la stessa procedura puoi utilizzarla su quasi tutte le Vespa. COSA SERVE

Chiave da 22

Cacciavite a taglio

Pinza a punta

Bomboletta di liquido sbloccante

Pennello e gasolio per pulire

1 Con il cacciavite a taglio rimuovi il tappo coprimozzo al centro del tamburo.

2 Con la pinza a punta raddrizza le punte della coppiglia di sicurezza ferma dado.

3 Quindi sempre con la pinza a punta, togli coppiglia e scodellino al centro del tamburo.

4 Con una chiave da 22, svita a questo punto il dado centrale nel tamburo.

Coppia di ganasce nuove di ricambio

64


GRADO DI DIFFICOLTĂ€

5 Una volta estratto il dado, devi ora togliere la ruota dalla sua sede.

6 A questo punto ti trovi di fronte il piatto del freno con le due ganasce.

8 I due fermi si trovano uno sopra l’altro, meglio se dai una spruzzata di liquido sbloccante se sono troppo incrostati, eviterai di romperli.

Nelle foto mozzo di una PX.

7 Sempre con l’ausilio della pinza a punta, rimuovi i due fermi che fissano le ganasce al piatto.

9 Una volta estratti i due fermi, dopo averli ripuliti con gasolio, rimettili in una scatola per non perderli.

Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa. 65


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Consiglio: Ricordati prima di iniziare, di procurarti una vaschetta in metallo in cui metterete del gasolio per immergervi i vari componenti da ripulire, lasciandoli a mollo almeno una notte. Procurati anche una scatola in cui mettere i pezzi una volta ripuliti e pronti al montaggio, l’ordine è la prima cosa. 66

10 Con l’aiuto di un cacciavite a taglio, fai leva sulle ganasce, per estrarle dal piatto: per facilitare l’operazione spruzza sui perni liquido sbloccante, attendi qualche minuto a questo punto usciranno più facilmente.

11 Ripeti l’operazione sul perno dall’altra parte: è buona regola di non sforzare o usare un martello, si potrebbero spezzare i perni compromettendo il piatto ganasce irrimediabilmente.

12 Ecco come si presenta il piatto delle ganasce una volta smontate queste ultime. Con un pennello e del gasolio ripulisci bene dalla morchia e dallo sporco.

13 A questo punto, dopo averli rimossi e ripuliti dalle vecchie ganasce, inserisci di nuovo gli spessori in quelle nuove.


Ganasce dei freni

14 Dopo aver inserito i due spessori rimonta la molla alle ganasce nuove, facendo attenzione a fissarla correttamente.

15 Facendo leva con una chiave sulle ganasce per farle aprire, ora devi inserirle correttamente nei loro 3 perni di fissaggio.

16 Ora con la pinza a punta devi ora inserire i 2 fermi, operazione che devi fare con grande delicatezza. Prenditi il tuo tempo....

17 Accertati sempre con la pinza a punta che siano fissati correttamente. A questo punto seguendo i punti dal n. 1 al 5 a ritroso, rimonta il tutto. 67


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

La frizione gira a vuoto? Niente paura! La pedivella della messa in moto va giù libera ma il motore gira bene? Molto probabilmente si è “schiavettata” la frizione, cioè la frizione gira a vuoto sul suo albero per la rottura della chiavetta: puoi ripararla da solo. COSA SERVE

Chiave da 22 a bussola

Pinza

Martello

Cacciavite a taglio

Chiavi da 10,13 e 17 a T

1 Per iniziare inclina la Vespa su un pezzo di stoffa dopo aver chiuso la benzina, svuotato il serbatoio e consumato quella nel carburatore perché non si ingolfi.

2 Sotto la guida del meccanico Roberto Amerini di Firenze inizia le operazioni: leva la coppiglia di fermo del dado centrale della ruota.

3 Dopo aver svitato il dado centrale devi togliere la ruota per procedere senza intoppi.

4 Adesso devi svitare il piatto delle ganasce per poter proseguire il tuo lavoro.

Chiave da 17, 22 aperta

Chiave da aperta Estrattore della frizione Guarnizioni frizione e piatto ganasce Chiavetta nuova da sostituire a quella rotta

68


GRADO DI DIFFICOLTÀ

5 Dopo aver svitato le viti relative, devi togliere il piatto ganasce.

6 Con la chiave da 10 a T ora svita il carterino della frizione.

7 Il passaggio successivo è quello di togliere il carter frizione.

8 Con il cacciavite a taglio allarga adesso il fermo di bloccaggio del dado centrale.

Nelle foto Vespa 50 R.

9 Con un piccolo cacciavite, facendo attenzione a non rovinare niente, blocca gli ingranaggi della frizione e dell’albero motore e con la chiave da 17 svita il dado centrale della frizione.

10 Sistema l’estrattore sulla parte centrale.

Operazione riproducibile su tutti i modelli di Vespa. 69


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

70

11 Avvitato l’estrattore sulla frizione, stringi il bullone centrale di 17.

12 Ora devi far uscire delicatamente la frizione stessa: eccola!

13 Adesso è il momento di togliere i residui della chiavetta rotta.

14 Ecco nel dettaglio la chiavetta rotta e quella nuova da sostituire.

15 Questa è la sede della chiavetta dove dovrai inserire quella nuova.

16 Inserita la chiavetta, rimonta facendo le operazioni inverse allo smontaggio.


La frizione gira a vuoto

17 Bisogna sostituire le guarnizioni vecchie con le nuove: applica l’ermetico su carter e guarnizioni.

18 Ecco il dettaglio della guarnizione sulla quale devi applicare l’ermetico.

19 È ora di rimettere a posto il carter della frizione: procedi all’inverso dello smontaggio.

20 Cambia anche la guarnizione del piatto ganasce e finalmente potrai richiudere.

21 A questo punto il lavoro è finito e puoi rimontare la ruota e fermarla.

22 Fai una prova: ora la leva della messa in moto dovrebbe avere la giusta spinta! 71


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Sostituire cavo della frizione su Vespa PX È una rottura abbastanza frequente, ecco perché ti consigliamo di avere sempre a bordo i cavi di ricambio e gli attrezzi necessari. Una volta imparata la tecnica, non avrai problemi in nessuna situazione. COSA SERVE

Chiave da 8

Cacciavite a stella

Tenaglia

Pinza

Pompetta per lubrificare

1 Individua la leva della frizione che è posta sotto il carter motore.

2 Tenendo il cavo con una tenaglia, con la pinza svita il dado serrafilo.

3 Una volta sfilato il serrafilo, puliscilo, lubrificalo e mettilo in una scatola per non perderlo.

4 Con un cacciavite a stella e una chiave n° 8 togli il perno di fissaggio della leva frizione.

Bomboletta di liquido sbloccante

Pennello e gasolio per pulire

Cavo nuovo della frizione

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GRADO DI DIFFICOLTÀ

Tutte le 50cc, le 90cc e le 125cc.

5 Togli la leva e sgancia la testa del cavo fissato alla leva tramite un bussolotto.

6 Sganciato il cavo, riponi la leva, ora libera, nella scatola dei pezzi smontati.

7 A questo punto puoi cominciare a sfilare il cavo da sostituire.

8 Prendi il nuovo cavo e infilalo nell’apposito foro all’interno dell’alloggio della leva.

9 Continua ad inserire il nuovo cavo lubrificandolo bene mentre lo infiliamo nella guaina.

10 Quindi aggancialo alla leva tramite il bussolotto, e poi rimonta la leva come da punto 4.

11 Attenzione: ricordati, prima di fissare il cavo nuovo, di portare il registro a zero, utilizzando una chiave n° 8.

12 Inserisci il cavo nell’apposito alloggio fissando il serrafilo con una tenaglia per tenerlo in tensione e usando una pinza per stringerlo, vedi punto 2.

Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

Se necessario, regolare il cavo con una chiave n°8 tramite il registro, vedi punto 11. 73


Fai da te vespista - La parte meccanica

Rifare la frizione, una prova difficile Usiamo una PX per un’operazione importante che richiede un po’ di attenzione: la sostituzione dei dischi, del dado e del fermo. Quelli della PX 125 e 150 sono uguali, quelli della 200, invece, sono poco più grandi. Ma il lavoro è lo stesso. COSA SERVE

Chiave da 10 e da 17

Un piccolo cacciavite a taglio

Due normali, sempre a taglio

1 Ecco il motore della Vespa PX 125 al quale dovrai rifare la frizione.

2 Questo è il punto dove dovrai lavorare per sostituire i dischi.

3 Con i consigli del nostro meccanico di fiducia, Roberto Amerini di Firenze, puoi iniziare il lavoro.

4 Usa una chiave di 10 per svitare i tre bulloni di 6 che stringono il coperchio della frizione.

5 A questo punto devi togliere il coperchio che verrà via con grande facilità.

6 Ecco il piattello frizione. Con un piccolo cacciavite sposta la mollettina che funge da fermo.

Due attrezzi Piaggio (consultare la propria officina di fiducia)

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GRADO DI DIFFICOLTÀ

Nelle foto motore di PX. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

7 Togli la leva e sgancia la testa del cavo fissato alla leva tramite un bussolotto.

8 Sganciato il cavo, riponi la leva, ora libera, nella scatola dei pezzi smontati.

9 A questo punto puoi sfilare il cavo da sostituire, siamo a metà dell’opera.

10 Prendi il nuovo cavo e infilalo nell’apposito foro all’interno dell’alloggio della leva.

11 Continua a inserire il nuovo cavo lubrificandolo bene mentre lo fai passare nella guaina.

12 Quindi aggancialo alla leva tramite il bussolotto, e poi rimonta la leva come da punto 4. 75


Fai da te vespista - La parte meccanica

76

13 Ecco la frizione.

14 Con l’attrezzo fotografato si comprime il pacco frizione per poterla smontare.

15 Si inserisce l’attrezzo avvitandolo bene.

16 Ora si mette nella morsa e con la chiave di 17, avvitando, si comprimono le molle liberando cosĂŹ i dischi.

17 Si gira nella morsa e con un cacciavite si estrae il fermo dei dischi.

18 Si estraggono i dischi usurati per sostituirli con quelli nuovi.


Rifare la frizione

19 Si preparano i dischi nuovi da inserire nella seguente sequenza: un disco di sughero, un disco di acciaio, un disco di sughero, uno di acciaio e l’ultimo per fermo. Si sostituiscono anche il dado e il fermo perché si rovinano.

20 Poi si rimontano i dischi mettendo dell’olio tra uno e l’altro in modo che alla prima messa in moto non ci sia l’impatto a secco.

21 Si rimonta tutto facendo le operazioni inverse allo smontaggio e facendo attenzione che la chiavetta dell’albero motore sia rivolta verso l’alto, dopo aver messo del grasso nella sede della chiavetta stessa.

22 Si comincia a richiudere.

23 Per concludere si gira un’aletta del fermo che andrà a bloccare il dado centrale.

24 Dopo aver rimesso il piattello centrale si può richiudere tutto. 77


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Sostituisci i cavi del cambio su Vespa Px Come per il cavo frizione, anche questi si rompono di frequente, portateli sempre dietro, assieme agli attrezzi necessari. Attento: il cambio della Vespa ha due cavi, uno per la prima e l’altro per la seconda, terza e quarta. La procedura è la medesima. COSA SERVE

Chiave da 7 e una da 8

Cacciavite a stella

Cacciavite a taglio

1 Per prima cosa devi togliere il copri sterzo, asportando con un cacciavite a stella le quattro viti poste nella parte di sotto del manubrio.

Tenaglia

Pinza

Pompetta per lubrificare

3 Spingendo il cavo contachilometri, si solleva il copri sterzo, quindi stacca la spinetta del cavo dello stesso.

2 Una volta svitate le quattro viti, non forzare il coperchio, rischi di romperlo, ma spingi con una mano dalla ruota anteriore la guaina del cavo contachilometri.

4 Rimuovi ora il coperchietto della scatola selettore cambio con un cacciavite a stella. Se “resiste” usa un poco di sbloccante.

5 Ora rimuovi il serrafilo del cavo da sostituire, o di entrambi, utilizzando una chiave n° 8 per il dado inferiore e una chiave n° 7 per il dado superiore.

Bomboletta di liquido sbloccante

2 cavi nuovi del cambio

78


GRADO DI DIFFICOLTĂ€

6 Sfila il serrafilo e con una chiave n° 8 azzera il registro.

7 Devi ora rimuovere totalmente il cavo sganciandolo dalla sede.

Nelle foto motore di una PX. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

8 Se necessario, prova ad aiutarti in questa operazione con un cacciavite piccolo a taglio.

9 Inserisci ora il nuovo cavo, lubrificandolo abbondantemente mentre lo infili nella guaina.

10 Ăˆ il momento di agganciare la testa nella sua sede. 79


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

11 Infila nel nuovo cavo il serrafilo, dopo averlo pulito e lubrificato con grande cura.

12 Devi ora disporlo nella sua sede che si trova all’estremità del selettore del cambio.

13 Tira il cavo con una pinza e stringilo serrando il dado superiore, usando una chiave n° 7. 80

14 Quindi stringi il tutto utilizzando entrambe le chiavi n° 8 e n° 7.


I cavi del cambio

15 Posiziona il cavo tagliando la parte in eccesso, fissando le due estremitĂ nelle due apposite linguette e richiudiamo il coperchietto del selettore cambio come da punto 4.

16 Aggancia ora la spinetta del cavo del contachilometri sul copri sterzo.

17 Quindi fissalo, come da punto 1, avvitando le quattro viti con il cacciavite a stella.

18 Se hai dovuto sostituire entrambi i cavi, assicurati che le due tacche di riferimento poste sotto la manetta del cambio, combacino: nella foto a sinistra posizione errata, nella foto a destra posizione corretta. Non tutti i Px hanno queste tacche, nel caso prendi come riferimento il pallino della folle posto sopra tra il n.1 e il 2. 81


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Come pulire filtro aria e carburatore di una PX Una buona messa a punto della tua Vespa prevede un controllo periodico di questi due componenti fondamentali. È un lavoro semplice che chiunque dovrebbe eseguire almeno una volta l’anno. COSA SERVE

Chiave a tubo da 11

Cacciavite a stella molto piccolo

Cacciaviti a taglio varie misure

Pinza

½ litro di benzina

1 Il gancio per rimuovere il cofano motore è esterno, nelle successive versioni li troviamo sotto la sella.

2 Con il rubinetto miscela in posizione chiusa, avvia il motore e lascialo al minimo fino a finire la miscela.

3 Una volta che si è spento il motore, tira la leva per sganciare il cofano laterale.

4 Alza il cofano e ruotalo facendo scivolare il gancio posteriore, riponi il cofano per terra.

Compressore non indispensabile ma consigliabile

82


GRADO DI DIFFICOLTÀ

Nelle foto motore di una PX. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Con un cacciavite a taglio misura media procedi a svitare i 2 perni del coperchio della scatola-carburatore.

6 Solleva il coperchio del filtro facendo attenzione alla guarnizione, e successivamente anche alla guarnizione che nella foto è sulla vite di regolazione minimo (il gommino è posizionato sul coperchio), riponi le due guarnizioni in una scatola: ricorda sempre di avere sott’occhio le parti che smonti.

7 Rimovi ora il filtro con il medesimo cacciavite a taglio, svita i 2 perni che fissano il filtro al carburatore, sono 2 viti differenti visibili ad occhio nudo, fai attenzione che vanno rimontate nella medesima posizione, se è la prima volta che lo fai segnati dove vanno o fai una foto di riferimento.

8 Solleva il filtro aria e procedi alla pulizia tramite della semplice benzina; per chi lo possiede è preferibile soffiare il filtro con un compressore. 83


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

9 Con una pinza pressa il fermo del tubo miscela e fallo scivolare verso il basso, successivamente sfila il tubo miscela dal suo innesto.

10 Con un giravite alza la leva dello starter e fai scivolare via il cavetto del comando “aria”. Stessa cosa per il cavetto acceleratore.

11 Con una chiave a tubo da 11 ora devi cominciare a svitare i 2 perni del carburatore: non è necessario estrarli dalla loro sede; se li estrai fai attenzione a non perdere le rondelle.

12 Solleva il carburatore, prestando attenzione alla guarnizione di carta che è delicata. 84

13 Ecco il vano del carburatore con cavi, attacco del tubo della miscela e guarnizione di carta.


Filtro aria e carburatore

Cicler: è una vite in ottone che ha un buco, ci sono di varie misure. Sono chiamati anche getti e sono montati nei carburatori

14 Svita le due viti a taglio con il cacciavite per accedere alla vaschetta miscela. Fai attenzione, le 2 viti sono di lunghezza differente, prendine nota per il rimontaggio, meglio ancora: fotografa il tutto.

15 Solleva a questo punto il coperchio con il galleggiante, ed elimina il relativo deposito di olio e la sporcizia, lavando il tutto con benzina e soffiando con il compressore. Deve essere tutto alla fine pulito e lindo.

16 Svita i relativi 3 cicler dell’aria (minimo e max) per la loro pulizia che dovrà essere altrettanto accurata. 85


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

17 Con un cacciavite a stella piccolissimo procedi a sfilare il fermo del galleggiante, aiutandoti con una pinza, e controlla lo spillo di tenuta (lo spillo comanda il riempimento della vaschetta del carburatore, e chiude gradualmente l’erogazione della miscela). Se la tua Vespa ha una perdita di benzina sotto il motore, può dipendere dal fatto che lo spillo è troppo vecchio o che è rovinato). Controllalo con attenzione. 86

18 Ora smonta gli altri due cicler (min è max), puliscili con benzina, lasciali a mollo in una vaschetta, quindi soffiali bene con il compressore: presta attenzione a tutti i forellini che devono essere puliti. Anche il carburatore va pulito e soffiato accuratamente.


Filtro aria e carburatore

19 Rimontiamo il tutto, non è necessario serrare con forza anche perchÊ potremmo rovinare inutilmente le filettature interne del carburatore, dovendolo poi sostituire.

20 Svitiamo le due viti superiori del carburatore per accedere alla serranda

Consiglio: lasciare a mollo in benzina tutte le parti smontate almeno una notte, e poi di soffiarle accuratamente utilizzando il compressore.

21 La serranda va controllata attentamente e, come evidenziato in foto, se è troppo usurata o graffiata deve essere sostituita perchÊ non assicura piÚ una tenuta perfetta.

22 Rimontiamo il tutto procedendo al contrario e prestando attenzione a tutti i passaggi, facendo attenzione in certi passi, come vi abbiamo segnalato, a non scambiare la posizione delle viti. 87


Fai da te vespista - La parte meccanica

Pulire il carburatore di una Small Frame Ovviamente ci sono differenze, se pur minime, fra i carbutori dei vari modelli Vespa: adesso ci occupiamo del carburatore delle Small Frame che richiedono interventi leggermente diversi dai precedenti. COSA SERVE

Chiave da 8, 9, 11 e 13

Chiave a tubo da 8

Cacciavite a stella molto piccolo

Cacciaviti a taglio varie misure

Pinza

1 Solleva il sedile, sotto troviamo il serbatoio e la vaschetta portaoggetti.

2 Rimuovi il portaoggetti e con una chiave da 11 sviti i due dadi nelle vicinanze della vaschetta.

3 Con la chiave da 13 svita il perno di fissaggio della sella che potrà essere lungo, come in questo caso, se la sella è dotata di serratura, o corto per la sella con solo la levetta. (Il perno di fissaggio della sella è fissato tramite un dado M7 chiave 11 posto nella parte interna della scocca vano).

4 Il rubinetto della benzina deve essere chiuso. Con un cacciavite a punta media spingi verso l’interno il gommino della leva del rubinetto, lasciandolo inserito nell’asta.

Pinza a punta

½ litro di benzina

Compressore non indispensabile ma consigliabile

88


GRADO DI DIFFICOLTÀ

5 Con una chiave da 8mm, o anche con un cacciavite fisso a punta grande, sviti adesso la ghiera di fissaggio carburatore. Come vedi si tratta di una operazione semplice e rapida.

6 Ora all’interno del vano carburatore scollega il filo aria/starter. Procedi poi sollevando con la mano destra l’asta-serranda e con la sinistra sfila il cavo dell’acceleratore dalla sua sede.

Nelle foto carburatore di una Small Frame Dell’Orto 16/10. Facilmente riconducibile su vari modelli Vespa.

7 Ripetiamo per maggior chiarezza la fase della foto 6 svitando con un cacciavite la cravatta di serraggio.

8 Ecco il carburatore e il collettore divisi: controlla che non ci siano danni o imperfezioni.

9 Il collettore possiede una “cuffia” metallica che blocca il carburatore ed evita che ruoti provocando accelerazioni anomale o perdite di benzina. Tra il collettore e la cuffia c’è del materiale isolante che molto spesso viene perso o si deteriora con il tempo: se manca, è meglio inserirne del nuovo.

10 Smonta il tubo benzina allargando con una pinza il fermo. 89


Fai da te vespista - La parte meccanica

11 Svita ora le 2 farfalline ed estrai la scatola del filtro dell’aria, fai attenzione alla guarnizione di carta tra carburatore e filtro. 90

12 Con il cacciavite fisso punta media, oppure una chiave 8, svita il perno che fissa la pipetta d’innesto per il tubo della benzina, che al suo interno contiene un filtro benzina. Nella foto si vede il filtro sporco: ha trattenuto scorie del carburante, segno di scarsa pulizia durante gli anni e sicuramente di un serbatoio sporco. Bisogna sottolineare che in passato la benzina “rossa” era piena di scorie.


Pulire il carburatore

13 Con un cacciavite fisso punta media svita le 2 viti superiori, alza il tutto e sfiliamo la serranda. Comprimi la molla e sfila la serranda dal suo fermo rigido. Controlla la serranda che dovrĂ essere integra e non graffiata o consumata. Attenzione alla guarnizione di carta.

14 Svita le 2 viti inferiori e sfiliamo la vaschetta del carburatore, fate attenzione alla guarnizione di gomma nera.

15 Con un cacciavite a taglio a punta media svita il cicler o getto del massimo, e controlla davanti ad una fonte luminosa che il foro al centro sia libero. 91


Fai da te vespista - La parte meccanica

Consiglio: acquista un kit di revisione per il carburatore prodotto dalla Dell’Orto visto il basso costo. 92

16 Svita, sempre con il cacciavite a taglio, il getto dello starter, ed estrailo dalla sede per pulirlo.

17 Con un giravite a stella piccolissimo e una pinza sfilia il perno del galleggiante: attenzione si estrae solo dalla parte con la sede con il taglio sopra. Alza il galleggiante, dove è fissato lo spillo per l’erogazione della benzina nella coppetta. Lo spillo deve essere controllato e sostituito se danneggiato o molto vecchio.


Pulire il carburatore Pulire bene il tutto con della benzina lasciando a bagno i pezzi almeno una notte. Dopo aver pulito tutto soffiamo con un compressore prestando attenzione ai getti o cicler, e a tutti i forellini presenti nel carburatore. Attenzione i cicler e tutte le viti devono essere serrati leggermente, troppa forza potrebbe rovinare la filettatura del nostro carburatore.

18 Svita ora, sempre con il cacciavite a taglio, il cicler o getto del minimo, ed estrailo per pulirlo.

19 Svita ora con un cacciavite a taglio e poi a mano, la vite a punta conica della regolazione dell’aria, Per una buona carburazione dopo aver avvitato tutta la vite di regolazione dell’aria svitala di 2/2.5 giri.

20 Con una chiave da 9 svitiamo lo starter o comando dell’aria, all’interno trovi una molla e la serranda circolare.

21 È meglio se decide di acquistare un kit di revisione per il carburatore prodotto dalla Dell’Orto, visto il basso costo. 93


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

Il gruppo termico: mettici le mani! Ecco un altro intervento che puoi fare da solo ma che è necessario per garantire lunga vita alla tua Vespa. Il gruppo termico può essere solo da revisionare oppure da sostituire totalmente. Ecco come devi procedere. COSA SERVE

Chiave da 11, 13,15, 17

Chiave a T da 11, 13, 15, 17

Cacciavite a taglio

Pinza a punta

Uno spessimetro

1 Devi togliere il cofano del motore, va da sè che se possiedi un ponte tutto il lavoro sarà più facile, altrimenti dovrai sdraiare la Vespa.

2 Procedi per prima cosa allo smontaggio della marmitta, prima il collettore scarico con una chiave da 13, poi il perno di sostegno con chiave 15/17.

3 Ora devi smontare la cuffia in plastica del cilindro, c’è un perno m7 con chiave da 11 vicino alla candela, svita le 4 viti con un cacciavite a taglio che la fissano al coprivolano.

4 Il dado in foto serve appunto per fissare la cuffia del motore che hai appena tolto. Deve essere svitato, e una volta tolto, dopo aver allentato quello sottostante, svita gli altri 3 dadi per poter rimuovere la testata. (PX 125/150 sono passo 7 mentre quelle del PX 200 sono passo 8).

Un estrattore ad eccentrico per viti prigioniere

Micrometro da interno

94


GRADO DI DIFFICOLTÀ

Nelle foto motore di una PX. Facilmente riconducibile su tutti i modelli Vespa.

5 Una volta tolta la testa, i prigionieri fuoriescono dal cilindro per circa 38/39mm. In queste foto puoi vederli bene.

6 Con un estrattore a eccentrico per viti prigioniere, svita i quattro prigionieri.

8 Fai attenzione e ricordati che i prigionieri hanno filettatura più lunga dalla parte che si avvita al carter motore. Per cui non invertire i filetti nel rimontaggio.

7 Per chi non possiede l’estrattore a eccentrico per viti prigioniere, ecco un piccolo trucco. Avvita 2 dei dadi che fermavano la testa sul prigioniero, stringendoli uno contro l’altro, e poi con una chiave a T da 11, svita il prigioniero completo. Ripeti la stessa cosa per i restanti 3 prigionieri.

9 Sfila leggermente il cilindro, estraia il fermo dello spinotto dal pistone, usando una pinza appuntita, e una volta tolto il fermo spingia lo spinotto dalla parte del fermo mancante. Sfilato del tutto lo spinotto potrai ora estrarre cilindro e pistone. 95


FAI DA TE Vespista - La parte meccanica

10 A questo punto sono visibili la biella e la gabbia a rulli dello spinotto del pistone. Verifica attentamente che questa gabbia non sia danneggiata, nel caso ti consigliamo di sostituirla.

Micrometro: è un calibro ad alta precisione, con sensibilità tipica di 1⁄100 di mm; è in grado di effettuare misure di esterni, interni e profondità, ma per ciascuna di tali misure esiste una forma specifica e anche nell’ambito della stessa tipologia ciascuno strumento ha un campo di misura limitato. 96

11 Ecco il cilindro e il pistone con spinotto estratto a metà, provvedi a sfilarlo del tutto, nella seconda foto a sinistra puoi vedere il cilindro senza lo spinotto.

12 Ecco tutti i componenti smontati: testa, cilindro, pistone, fasce e guarnizione. Ti torna?


Il gruppo termico

13 Il pistone è dotato di 2 fasce elastiche. Il numero +0.4 inciso indica che il cilindro è stato rettificato montando un pistone più grande rispetto all’originale di 4 decimi. La freccia incisa invece serve per il corretto montaggio del pistone nel cilindro e indica lo scarico.

14 Ecco a sinistra la fascia elastica e lo spessimetro, a destra tutte e due assieme, nota una fascia elastica a L, chiamata così per la sua forma.

Prima di sostituire le fasce occorre verificare la canna interna del cilindro dove scorrono le fasce, questo perché potrebbe essere usurata, la misurazione viene eseguita con un micrometro da interno*, ricavato il valore dobbiamo confrontarlo con le tabelle Piaggio. Se il valore è differente significa che siamo FUORI QUOTA e quindi dobbiamo rettificare e comprare un pistone con nuove fasce.

15 Ora inserisci la fascia elastica nel cilindro e tra le due punte lo spessimetro, il valore deve oscillare tra 0.15 / 0.25. Se lo spazio è superiore dovrai sostituire le fasce elastiche in quanto usurate. Una fascia elastica usurata crea uno spazio eccessivo causando le seguenti conseguenze: perdita di compressione, discesa dei gas di scarico che aumentano la temperatura cilindro, con successiva possibilità di grippare. 97


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