officina del vespista - Vespa 90

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VespistaVespista Vespista

50 ELESTART
Tecno Style TUNING POSTE ITALIANE S.P.A. –SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE –D.L.353/03(CONV.IN L. N°46 DEL 27/02/2004) ART.1 COMMA 1 S/NA/34/2017/C PREZZI ESTERI: LU €9,90 PT (CONT) € 9,90 ES € 10,90 FR/MC € 12,50 AT €13,50 DE € 13,50 CH FR 13,90 CH TICINO FR 13,50 Gennaio/Febbraio BLOCCHI DEL TRAFFICO Posso circolare in Vespa? BONNEVILLE USA A CACCIA DI RECORD SUL LAGO SALATO TI ACCENDO CON LA CHIAVE P.I. 29-12-2017 Bimestralen.29e 5,90 Restauro VESPA 90 1963
3 OFFICINA DEL VESPISTA ABBONATI ALLA VERSIONE DIGITALE A SOLI 14,90 € DURATA ABBONAMENTO 1 ANNO SOLO PER PC E MAC abbonamenti@myabb.it 04 ATTUALITÀ Polveri sottili: posso circolare con la mia Vespa? 08 L’IMPRESA 3 amici a Montlhéry 12 IL MODELLO Vespa 50 Elestart 18 VIP IN VESPA Corradino d’Ascanio 20 STORIA Il Grande Gianfranco Montaldi, campione per sempre 24 INTERVISTA Sergio Dri, Presidente VC Udine anni ’60 e ’70 28 QUOTAZIONI Quanto vale la tua Vespa? 30 RESTAURO Vespa 90 del 1964 36 PINASCO Risponde l’esperto 38 TUNING Un 50ino Hot Rod 42 MOPED L’America in Ciao 44 GLI ALTRI Buon Compleanno Ciao! 46 ACCESSORI Novità da non perdere 48 VINTAGE&CO Tesori ritrovati 50 TUNING Un 50ino Tecno Style 56 LE GRANDI SFIDE Che avventura sul lago salato di Bonneville in Vespa 64 RADUNI&CO Cagna la Castagna Vespa Club Como 66 RADUNI&CO Gaiarine - VC Aviano 68 RADUNI&CO Monteisola in Vespa Vespa Club Sebino e Sarnico 70 RADUNI&CO Prima Gimkana Vespa Club Udine 72 INCONTRIAMOCI Mostre e raduni 74 S.O.S. VESPA 76 LE VOSTRE LETTERE 78 I SELFIE DEL VESPISTA 80 TUTTE LE VESPA Numero per numero, tutti i modelli di cui abbiamo parlato #29 gen. - feb. 8 18 20 IL PROSSIMO NUMERO: NON PERDETE SAREMO IN EDICOLA IL 28 FEBBRAIO 12 42 56

Posso circolare con la mia Vespa?

ANCHE QUEST’ANNO, SCATTANO I BLOCCHI DELLA CIRCOLAZIONE PER L’INQUINAMENTO, MA LE AMMINISTRAZIONI LOCALI SI MUOVONO

Ma cos’è il PM 10? La sigla significa Particulate Matter o Materia Particolata, e sta a indicare delle piccole particelle, presenti nell’atmosfera, il cui diametro aerodinamico (ovvero il diametro di un’ipotetica sferetta di densità uguale a 1g/cm3 ugualmente veicolata dall’aria)

è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

Situazione inquinamento

Secondo Legambiente, nel Belpaese sono ben 44 le città che superano il limite europeo dei 35 giorni di sforamento dei livelli delle polveri sottili. L’aria peggiore la troviamo nella Valle Padana, ma problemi seri ci sono anche nelle aree metropolitane di Roma e Napoli, a Firenze, in Puglia a cominciare da Taranto, e sulla costa sud est della Sicilia. E qui scattano i blocchi. Qualcuno ferma le moto a 2 tempi solo per qualche mese, altri praticamente

4 OFFICINA DEL ATTUALITÀ
IN MODO DISORDINATO E CAPIRE COME CI SI DEVE COMPORTARE È DIFFICILE…
Secondo Legambiente, nel Belpaese sono ben 44 le città che superano il limite europeo dei 35 giorni di sforamento dei livelli delle polveri sottili.
IN ITALIA 44
L’inquinamento è un grosso problema, le polveri sottili sono dannose per la salute.
DELL’INQUINAMENTO IL PROBLEMA
CITTÀ

tutto l’anno. Ma basta fare pochi chilometri, perché le regole cambino e si rischi di violare qualche divieto.

Sanzioni

Ricordatevi poi che le multe sono pesanti: da € 163 a € 658 e, se si viene “pizzicati” a inquinare un’altra volta, entro i due anni successivi, scatta anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Dal momento che non esiste una regola generale, ogni comune può adottare le sue limitazioni.

Pertanto vi consigliamo di informarvi prima di rischiare una sanzione. Abbiamo riportato solo alcune città, quelle più significative. Il problema è che chi deve intraprendere un viaggio, attraversando più capoluoghi o regioni, deve fare ricerche sui territori per i quali intende passare.

MILANO

Stop Euro 0 tutto l’anno, 24 ore su 24 in tutta la regione. Sono esclusi i veicoli di interesse storico o collezionistico

AVVELENATI

e i veicoli con più di vent’anni e dotati dei requisiti tecnici previsti dall’articolo 215 del decreto n. 495 del 16 dicembre 1992, in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens (FIVA), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla FIVA o da associazioni simili.

TORINO

Dal 15 gennaio 2007, nei 35 Comuni piemontesi più inquinati, tutte le autovetture Euro 0 ed Euro 1 diesel e quelle Euro 0 benzina si fermeranno definitivamente dal lunedì al venerdì, almeno 5 ore al giorno per il traffico privato, almeno 3 ore al giorno per

DAL PARTICOLATO DUE MODELLI

Due modelli di Vespa a confronto, in primo piano una 50 Euro 0 cui è vietata la circolazione, dietro una moderna 4 tempi catalizzata che può tranquillamente circolare.

5 OFFICINA DEL VESPISTA
La cosiddetta Materia Particolata, si trova nell’atmosfera in piccole particelle che possono provocare asma, bronchiti e malattie più gravi.
A CONFRONTO

il traffico d’impresa. Questa norma ovviamente vale anche per i ciclomotori ed i motocicli Euro 0 immatricolati da più di dieci anni. Sono però esclusi dal divieto i veicoli regolarmente iscritti nei registri dei veicoli storici.

BOLOGNA

Dal 2 ottobre al 31 marzo 2018, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, 5 novembre e 3 dicembre 2017, 7 e 14 gennaio, 4 febbraio e 4 marzo 2018) dalle 8.30 alle 18.30 sono in vigore le limitazioni alla circolazione. Il provvedimento non si attua nelle giornate festive del 4 ottobre, 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre 2017 e del 1° gennaio 2018. Sono esclusi i veicoli iscritti nei registri dei veicoli storici.

D’altra parte non si può non ammettere che i vecchi motori 2 tempi emettano parecchio fumo, lo si nota ai raduni.

VENEZIA

È vietata la circolazione di ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi dalle 8.30 alle 18.30. Non abbiamo trovato nessuna deroga per i veicoli storici, anche se alla recente fiera di Padova, l’ASI ha stretto un accordo con il Comune per l’introduzione di una deroga per i veicoli iscritti ai registri.

FIRENZE

Se si amano i modelli Vintage, tutti Euro 0, in parecchie regioni, per circolare, è necessario iscriverle a un Registro storico.

Divieto di circolazione dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nei centri abitati. Sono esclusi veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità e Omologazione. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo.

6 OFFICINA DEL ATTUALITÀ
È ILREGISTRO FA MALE STORICO LA SALVEZZA IL FUMO

Dal momento che non esiste una regola generale, ogni comune può adottare le limitazioni che ritiene opportune, ma che creano molta confusione.

GENOVA

Non ci sono restrizioni o blocchi, infatti pochi sanno che Genova, oltre a essere la città italiana con più moto per abitante è anche quella con meno auto per ciascun residente di tutta Italia. L’ordinanza soprannominata “anti Vespa”, cioè il blocco dei motocicli Euro 0 anche storici, è stata sospesa.

ROMA

Dal 20 novembre 2017 fino al 31 ottobre 2018 è vietata la circolazione degli autoveicoli a benzina Euro 2 all’interno della ZTL “Anello Ferroviario” dal lunedì al venerdì, a esclusione dei giorni festivi infrasettimanali. Gli orari sono dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30. Le moto storiche possono circolare tutti i giorni.

NAPOLI

Il blocco del traffico è in vigore a Napoli dal 2 ottobre 2017 e andrà avanti fino al 31 marzo 2018 con le stesse modalità degli anni precedenti.

Nello specifico, ci sarà il divieto di circolazione dei veicoli Euro 0 su tutto il territorio cittadino nei seguenti giorni ed orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Sono esentati i veicoli intestati e con a bordo chi risiede in Regioni diverse dalla Campania.

E allora come circolare?

L’unica salvezza per le Vespa due tempi Euro 0 è quella dell’iscrizione ai Registri Storici dell’FMI oppure

MA DANNOSO

Anche in fase di revisione, la fumosità può essere un problema, d’altra parte è una caratteristica normale dei motori 2 tempi.

dell’ASI. Una Vespa con più di 20 anni, e in un buono stato di conservazione, può ottenere l’attestato di veicolo storico da questi registri. Come abbiamo visto, col tesserino del registro storico in tasca in molti comuni è possibile circolare in barba ai divieti. Come spesso accade, però, ogni amministrazione fa un po’ quello che vuole. Insomma, l’esenzione non è generalizzata in tutta Italia: bisogna per forza leggersi i singoli regolamenti per capire se le Vespa d’epoca sono esentate.

Quel fumo e odore che tanto piace ai nostalgici, è ormai proibito in tutto il territorio italiano.

7 OFFICINA DEL VESPISTA
NOSTALGICI
PROFUMO DA
REGOLE NORMALE
SENZA

3 amici a Montlhéry

SONO PARTITI IN TRE PER PROVARE L’EMOZIONE DI UN GIRO SULLA PISTA DOVE, NEGLI ANNI ‘50, LA PIAGGIO CONQUISTÒ 17 INCREDIBILI PRIMATI

Come vi avevamo anticipato nel numero scorso, abbiamo seguito l’impresa di tre amici, Marco Fumagalli, Carlo Bozzetti e Paolo Zanon, che si sono recati in Francia per rivivere le emozioni di una pista entusiasmante, soprattutto per noi. Ecco, infatti, che cosa ci ha raccontato Marco…

COM’È NATA LA SQUADRA

«Sono venuto a conoscenza su Facebook del raduno Autodrome Italian Meeting organizzato dal Vespa Club Paris e dal Vespa Club France, e mi sono subito iscritto. Dopo al-

cuni giorni, ho chiamato Paolo per informarlo che ci sarebbe stato questo evento, e gli ho chiesto se voleva venire con me, il posto c’era sia per lui che per un’altra Vespa. A pochi giorni dalla partenza poi, mentre raccontavo alla sede del Vespa Club Milano dell’imminente avvenimento, il Presidente Carlo Bozzetti mi ha chiesto se c’era un posto anche per

IL MIRACOLO OLTRE

Una delle copertine della rivista Sport Moto, il settimanale ufficiale dei corridori motociclisti Italiani ai tempi dei mitici record francesi.

Il circuito, nato nel 1924, è dotato di una splendida soprelevata. La Vespa non poteva permettersi di scalarla, però faceva lo stesso la sua bella figura.

lui e mi ha spiegato che gli avrebbe fatto piacere venire come semplice passeggero, per assaporare l’aria del circuito. Gli piaceva l’idea di quel luogo storico, che era stato teatro di record vespisti clamorosi».

8 OFFICINA DEL IERI E OGGI
SOPRELEVATA VERSO LA

COME TERRORISTI

«E allora, pronti, via! Pensavo che il viaggio (in furgone) sarebbe stato più pesante e noioso, dovevamo affrontare circa 900 km per arrivare a destinazione, invece tra una chiacchiera e l’altra è passato velocemente. Una volta arrivati a destinazione, telefoniamo al nostro contatto, Delphine Nadjar, per capire se ci sarem-

BRIVIDI

IN CURVA

mo visti la sera, ma lei ci informa che sarebbe arrivata da Grenoble solo la mattina del giorno dopo. A questo punto, abbastanza stanchi, chiediamo informazioni per andare a cena nei pressi della casa dove soggiornavamo. Non potevamo certo muoverci con il furgone, che si portava sulle spalle il carico di una Vespa 6 giorni e della mia Sport Rossa, più sedie, tavolo, tanica, attrezzi, e ovviamente i libri del Paolo. Oltretutto un furgone con targa italiana, nei pressi di Parigi, con 3 ceffi come noi, dava nell’occhio. Potevamo essere scambiati per terroristi».

PAOLO SULLA

VESPA SPORT

FREDDO E GUAI

«La mattina seguente arriviamo al circuito con una temperatura invernale, circa 4 gradi. Mi avvicino alla segreteria per cercare di capire come vengono distribuiti i pass e i turni per l’ingresso in pista e mi accorgo con

RIVISTE

D’EPOCA

9 OFFICINA DEL VESPISTA
Una rivista dell’epoca elogia i successi della Piaggio a Montlhéry. Marco in azione in pista con la sua Vespa Sport: sicuro e concentrato. Paolo entra in pista sulla Vespa Sport di cui abbiamo parlato dettagliatamente su Manuali di Officina del Vespista n° 19.

GIGANTESCA UN’ONDA

mia grossa sorpresa che nell’elenco in ordine alfabetico non c’eravamo né io né Paolo. Maschero il panico rincuorando Paolo, che conoscendolo era già abbastanza nervoso vedendo lo squallore decadente del posto, che poteva anche essere interpretato come “conservato”. Riusciamo comunque a risolvere abbastanza bene con i pass e ci comunicano che abbiamo a disposizione 4 turni da 20

minuti l’uno, categoria solo motociclette, per cui io e Paolo decidiamo di entrare subito al primo turno».

COME MAZZONCINI

«Entriamo in pista, un misto di moderno/nuovo con varianti, curve abbastanza strette e un lungo rettilineo, poi si prende la parte vecchia. C’è la soprelevata, che è un vero e proprio

muro. Rispetto a quella di Monza è molto più alta e anche più larga. A occhio direi che possono viaggiare 5 auto affiancate. Chiaramente, con la Vespa riusciamo a “scalare” la soprelevata solo di pochi metri, perché per salire e rimanere in cima al muro, si deve viaggiare a circa 240 Km/h… Girare sul quel cemento misto ad asfalto dove aveva girato il grande Mazzoncini, ci fa riflettere e provare grandi emozioni».

TANTE EMOZIONI

«Tra un giro e l’altro, Paolo ci racconta qualche aneddoto dell’epoca, e così lo squallore del posto passa in secondo piano. Personalmente mi sento soddisfatto dopo un turno e cedo la mia Vespa Sport rossa a Paolo e lui fa guidare la Vespa 6 giorni

UNA 6 GIORNI IN PISTA CON

10 OFFICINA DEL IERI E OGGI
Da questa inquadratura la soprelevata sembra una gigantesca onda. Carlo in pista con una rara Vespa 6 giorni, un’emozione che non capita tutti i giorni.

LA SUA

HA DETTO GRINTA

a Carlo, in modo che anche lui possa vivere le emozioni di girare su una 6 giorni in quella pista che fu in passato teatro di battaglie irripetibili tra Vespa e Lambretta. Il giorno dopo la manifestazione lo trascorriamo in auto, sulla strada del ritorno, parlando di quanto la Vespa abbia lasciato il segno un po’ in tutti i campi motoristici e storici, di quanto fascino ci ha tramandato e di quante emozioni è ancora in grado di regalare».

MOMENTI PREZIOSI

Tante emozioni per i tre amici, merito di Marco che li ha coinvolti e che ha portato la sua Vespa Sport a correre sulla famosa pista. Sono stati momenti preziosi per Paolo che finalmente è riuscito a visitare un luogo che ha spesso nominato nei suoi libri dedicati alla storia della Vespa, e che gli sono costati grandi e non facili ricerche. Ma anche per Carlo è stata un’occasione indimenticabile: ha girato con una Vespa rara, e mentre lo faceva, forse pensava al presidente del Vespa Club Milano Renato Tassinari, che nel 1950 aveva festeggiato i successi guadagnati su quella

pista. E lì, lui, che è l’attuale presidente del VC lombardo, si è goduto la pista dove Mazzoncini e poi Tassinari si erano coperti di gloria.

I TRE AMICI

AL RITORNO

CAMBIO IN SELLA

11 OFFICINA DEL VESPISTA
Carlo è saltato in sella alla Vespa 6 giorni, dove ha detto la sua anche correndo tra moto molto più moderne e aggressive. E Paolo cavalcava la Sport con grinta d’altri tempi.
D’ALTRI
TEMPI
Dopo 20 minuti di giri in pista, Marco ha ceduto la Sport a Paolo. Ecco i 3 amici da sinistra Carlo Bozzetti, Paolo Zanon e Marco Fumagalli, soddisfatti dopo una bella ed emozionante giornata in pista.

LA CHIAVE SUL MANUBRIO

ALLO SPORTELLINO

Vista dal lato sinistro, a differenza della normale Special, si nota subito lo sportellino simile a quello del motore, ma senza feritoie. All’interno si trovavano due batterie da 6 V collegate in serie per avere i 12 V.

Giro la chiave e via…

PUNTANDO SU UN PUBBLICO

FEMMINILE, E SEGUENDO LA MODA

DELL’AVVIAMENTO ELETTRICO, LA

PIAGGIO LANCIÒ LA 50 ELESTART, CHE

ORA È DIVENTATA PIUTTOSTO RARA

Bisogna dire che ai suoi tempi ebbe poco successo. Parlando di scocca Small Frame anni ’60/’70, questa fu la prima e unica Vespa dotata di avviamento elettrico. In totale ne furono prodotti poco più di 7.900 esemplari, di cui solo

433 della terza serie, l’ultima produzione, ora rarissima. Insomma, è una delle Vespa prodotte nel minor numero di esemplari. In pratica, pochi di più della ricercatissima e altrettanto rara 90 SS. Chissà se un domani arriverà alle stesse quotazioni?

12 OFFICINA DEL
OCCHIO
Sul manubrio troviamo la chiave che aziona il commutatore nelle 3 posizioni; arresto, servizi, avviamento.

L’AVVIAMENTO ELETTRICO

Nel modello dell’Elestart fu ricavato un vano con uno sportellino simile a quello del motore, nella pancia sinistra, dove trovavano alloggio due batterie da 6V ciascuna, collegate in serie per raggiungere i 12 volt che permettevano l’avviamento del motore. Per ricarica c’era uno statore Bosch da 12 V-70w, oggi difficile da trovare, che faceva anche da dinamotore per l’avviamento del propulsore. Anche la bobina di marca Bosch, per mancanza di spazio, era esterna, a differenza della normale Special.

MANCA

QUALCOSA...

Da questa parte, a un primo colpo d’occhio sembra una normalissima Special, ma un occhio attento noterà che manca la leva dell’accensione.

13 OFFICINA DEL VESPISTA

QUASI)

TROPPO PESANTE

Questo modello non si presenta con la classica leva d’avviamento e, per mettere in moto, basta girare la chiave posta sul manubrio. Una particolarità di questo motore è che il carter presenta un tappino che chiude il foro predisposto per la leva d’avviamento. Il tappino non è pressofuso ed è fissato da un fermo elastico. Lo scarso successo fu anche perché questa Vespa, penalizzata dall’aumento di peso delle batterie, passava dai 69 kg della versione normale ai 75 della versione Elestart e questo influiva negativamente sulle prestazioni. Per il resto era uguale a una normale Special.

CONTACHILOMETRI CLASSICO

14 OFFICINA DEL
Alzata la sella, vediamo il serbatoio, con i 3 fori nella parte anteriore. SOTTO La sella a “gobbino” è la stessa della Special, notare ancora l’etichetta del rivenditore. SELLA LA SELLA ORIGINALE Il contachilometri è sempre un optional. È comunque lo stesso della normale Special. Incredibile la conservazione della pedana. RUGGINE ZERO (O

LE SUE PARTICOLARITÀ

La Elestart segue come particolari e differenze le 3 serie della Special. Sul manubrio troviamo il commutatore a chiave con 3 posizioni:

0 – arresto;

1 – accensione motore e predisposizione ai servizi;

2 – avviamento motore. È presente anche una spia a gem-

ma rossa che si accende nella posizione 1 della chiave e ai bassi regimi, tipo il minimo. Sul manuale uso e manutenzione, era indicato che se la spia rimaneva accesa anche a regimi più alti, bisognava recarsi in un’officina autorizzata Piaggio per un controllo all’impianto elettrico. Se, una volta spento il motore, si lasciava inavvertitamente la chiave sulla posizione 1, dopo poco la Vespa non

andava più in moto e non rimaneva altro modo che spingerla. Ricordo che avevo un’amica con l’Elestart, e spesso dovevo aiutarla a spingere la Vespa perché non partiva, cosa non comoda per una ragazza che, oltretutto, era anche piuttosto esile. La Elestart è stata prodotta in 3 serie, quella che vedete in queste pagine è una seconda serie conservatissima di un collezionista lombardo. La Vespa ha subito solo una bella ripulita e una controllata al motore, che è perfettamente funzionante.

CLASSICO CONSERVATO

Ecco il copriventola originale ricambio NOS, messoci gentilmente a disposizione dal lettore Ciccio Livieri, molto diverso dagli altri modelli e non facile da reperire.

15 OFFICINA DEL VESPISTA
IL COPRIVENTOLA NOS

LE TRE SERIE

Prima serie

Sigla telaio V5A3T motore

V5A3M – 3 marce e ruote da 9”. Prodotta dal 1969; dal n° 1.001 al 1972 n° 5.708.

Seconda serie

Sigla telaio V5B2T motore

V5A3M – 3 marce e ruote da 10”. Prodotta dal 1972 n° 1.001 al 1975 n° 3.667.

Terza serie

Sigla telaio V5B4T motore

V5B4M – 4 marce e ruote da 10”. Prodotta dal 1975 n° 1.101 al 1975 n° 1.533.

L’ADESIVO DEL CONCESSIONARIO

Elestart:

Gianluca Festa ci ha aiutato a spiegare come funzionava l’avviamento elettrico. Il sistema consisteva nel convertire il gruppo statore-volano dell’alternatore in un motore elettrico abbastanza potente da far girare l’albero motore, avviando quindi il propulsore.

PARTI IMPORTANTI

LE SIGLE

LO SCHEMA

16 OFFICINA DEL
Bellissimo l’adesivo originale del Concessionario Piaggio Zani di Soresina, rivenditore di Cicli e Moto con Garelli, Taurus e Legnano.
le caratteristiche e le componenti del motore
Teleruttore, relè e bobina Bosch. Sempre il teleruttore e il relè originali visti da diverse angolazioni.
ALTRE ANGOLAZIONI
Lo schema dell’impianto elettrico. Ecco la sigla del motore V5A3M delle versioni a tre marce come questa, mentre la successiva montava la sigla V5B4M a quattro marce.

IL VOLANO

Il volano con il suo disegno particolare che componeva il dinamotore: macchina dinamoelettrica convertitrice a corrente continua, avente un solo induttore e due avvolgimenti indotti distinti che, con l’induttore, funzionano uno da motore e uno da generatore.

VOLANO MAGNETE

Qui sopra e a destra: volano-magnete smontato dal volano.

CORONA E SPAZZOLE

Corona sul carter e spazzole per l’avviamento.

IL MOTORE

Ecco il motore con il grosso volano/statore e la grossa bobina Bosch, dal 1969 in poi, sempre posizionata all’esterno.

Il motore con la differente copriventola e il volano massiccio che contiene il dinamotore per l’avviamento.

17 OFFICINA DEL VESPISTA
IL COPRIVENTOLA

Corradino d’Ascanio e la 50 Special

Ebbene sì, l’inventore della Vespa su una 50 Special. Il Vespino 50 del 1963 è considerato l’ultimo progetto dell’ingegnere abruzzese Corradino d’Ascanio, andato in pensione dal 1961, a 70 anni, ma attivo come consulente alla Piaggio fino al 1965.

Nel 1959 era entrato in vigore il nuovo codice della strada, in cui si stabiliva che solo i ciclomotori 50 cc, con potenza massima di 1,5 Cv, potevano circolare senza targa. Il conducente doveva avere compiuto 14 anni e poteva guidarla senza patente.

L’ingegner d’Ascanio decise di scavalcare il vincolo normativo creando appunto un “Velocipe-

FU L’ULTIMO PROGETTO DELL’INGEGNERE ABRUZZESE. AVEVA 70 ANNI ED ERA GIÀ IN PENSIONE, MA CONTINUAVA A LAVORARE E AD ANDARE SULLA SUA CREATURA

de a Motore” (M1) e progettando così la sua ultima Vespa.

UN’ALTRA GRANDE IDEA

La nuova 50 fece il suo debutto in società al 38° Salone della Moto di Milano, tenutosi dal 3011 al 09-12 del 1963. Nato a Popoli (Pe) il 1° febbraio 1891, prima della sua morte avvenuta il 6 agosto 1981, fece a tempo a sedersi sull’evoluzione del suo Vespino, la fortunata 50 Special, su cui fu fotografato. Abbiamo recuperato una sua intervista sulla Domenica del Corriere del 16 settembre 1976, in cui ripercorre la storia della Vespa. L’ingegnere è ritratto a bordo di una Special, che potrebbe essere una terza serie a 4 marce. 30 anni prima, dalle sue mani ed ingegno, era nata la Vespa. Nell’anno dell’in-

tervista, la grossa novità, era la sportiva 125 Primavera ET3.

CAROSELLO IN TV

Erano gli anni del boom delle pubblicità televisive, e Piaggio investe molto in tv, ma le sue campagne sulla carta stampata ottengono grande successo grazie a slogan che ancora oggi ci ricordiamo. Il più famoso è “Chi Vespa mangia le mele, chi non Vespa no”, dove “mangiare le mele” aveva

molto astuti…

18 OFFICINA DEL VIP in VESPA
Ecco l’intervista pubblicata dalla rivista Domenica del Corriere nel 1976.
STORICA INTERVISTA
richiami L’ingegnere Corradino d’Ascanio ritratto al tavolo su cui progettava.
LAVORO
AMAVA IL SUO

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GIANFRANCO

MONTALDI (UN CAMPIONE)

Bianco e nero e a colori

UNA VITA PASSATA SULLA VESPA, MA ANCOR OGGI CONTINUA A VIAGGIARE E A MACINARE

CHILOMETRI IN MOTO CON UN PIÙ MODERNO PIAGGIO MP3…

20 OFFICINA DEL STORIA
Franco debuttò come pilota nel ’51, con i colori del Vespa Club Vicenza, disputando il primo Audax Vespistico 1000 km, con partenza e arrivo a Brescia.

SPLENDIDI 85 ANNI

Franco non cessa mai di stupire. Lo incontriamo spesso alle rievocazioni dove arriva con il suo MP3, sempre sorridente e disponibile a chiacchierare.

ALL’AUDAX DELLA

VALPOLICELLA

Franco corre ancora (con meno ambizioni di prima, si capisce), ma quest’anno, con il suo MP3, ha preso parte anche all’Audax della Valpolicella.

Quella di Franco (ama farsi chiamare così) è una passione nata da bambino sulle gambe del papà appassionato di moto. Nato il 7 ottobre 1932, 85 anni portati benissimo, lo incontriamo spesso alle revocazioni. Arriva con il suo MP3, sempre sorridente e disponibile a chiacchierare e a raccontarti aneddoti con la sua bella parlata veneta.

UNA GRANDE CARRIERA

La sua carriera vespistica iniziò negli anni ’50. Infatti, Franco debuttò come pilota il 16-17 giugno ’51, con i colori del Vespa Club Vicenza, disputando il primo Audax Vespistico 1000 km, vinto da Bruno Romano, con partenza e arrivo a Brescia. Franco corse con la Vespa 125 del padre, tutta di serie, che lo riportò sano e salvo a casa. A distanza di tanti anni non si ricorda con quale piazzamento arrivò. L’esperienza però non dovette andare tanto male, perché fu ripetuta nel ’53, dove vinse una fiam-

mante Vespa 125, che era stata messa in palio. Fu la prima tutta sua, con cui poteva così correre senza la paura di rovinare la Vespa del papà. Nel ’53 e ’54 gareggiò nell’Audax Vespistico delle Dolomiti. Per motivi promozionali, all’epoca la Piaggio invitava i Vespa Club ad iscrivere i loro piloti anche in gare di regolarità. Infatti anche in queste competizioni Franco fece vedere il suo talento.

LUI NON MOLLA!

Si arriva così alla gara sul Circuito dei Tretti, vicino a Schio. Questa volta la Piaggio partecipò con una decina di GS ufficiali, e una andò appunto a Franco, ma gli arrivò, però, solo il giorno prima. Ma lui era… lui.

E infatti ci prese subito la mano e inanellò una serie di successi. Nel 1957 partecipò al Giro dei tre Mari, come oggi niente furgone, tutto in Vespa fino a Napoli arrivando nono. Partecipò a svariate gimkane, molto diffuse allora e frequentate anche da piloti importanti. Pioggia, vento, freddo e chilometri non lo spaventano anche ora che ha 85 anni portati benissimo, lo incontriamo spesso alle rievocazioni dove è sempre accolto con entusiasmo dagli altri partecipanti, che lo salutano per quello che è: un indimenticabile campione.

SEMPRE IN SELLA

Eccolo all’arrivo dell’Audax del Friuli: pioggia, vento, freddo e chilometri non lo spaventano mai! E ogni volta viene accolto con entusiasmo e affetto dagli altri partecipanti.

AL TROFEO REX

21 OFFICINA DEL VESPISTA
Franco oggi in posa a bordo di una 150 GS al Trofeo Rex di Pordenone, dietro si intravede una foto d’epoca sullo stesso modello di Vespa.
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APE TM P703 1984 9,90€ - cod. ITTW006 APE MPV 600 PIANALE 1969 9,90€ - cod. ITTW14A CAR P730 TRASPORTO ACQUA 1984 9,90€ - cod. ITTW06C APE CAR P3 PIANALE 1984 9,90€ - cod. ITTW10A APE TM L’APENNA 2007 9,90€ - cod. ITTW06F APE TM GRANDI VIAGGI 1998 9,90€ - cod. ITTW06B

Sergio Dri La vita in Vespa (tanti anni fa)

SONO PASSATI PIÙ DI QUARANT’ANNI DA QUANDO RICOPRIVA L’INCARICO DI PRESIDENTE DEL VESPA CLUB

UDINE, GIRANDO L’ITALIA IN SELLA ALLA SUA VESPA GS 150

S

ono passati quarant’anni da quell’incarico, eppure parlare della sua esperienza gli fa ancora illuminare gli occhi. Lui è Sergio Dri, friulano classe 1933, che a cavallo tra i primi anni ’60 e la metà degli anni ’70, ha presieduto il club di Udine, quando la Vespa era uno dei mezzi più utilizzati per spostarsi e viaggiare. È stata la Gimkana Città di Udine organizzata a settembre a farlo riavvicinare al mondo Vespa e a convincerlo a riaprire l’album dei ricordi. L’Officina del Vespista l’ha incontrato per farsi raccontare

24 OFFICINA DEL STORIA
di Alessandro Cesare Un vespista di Vicenza in azione durante la Gimkana di Udine. I concorrenti provenivano da tutto il Triveneto.
CLUB IN DEI RICORDI AZIONE IL VESPA L’ALBUM
Sergio Dri, 84enne, è stato presidente del Vespa Club Udine a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Qui mentre sfoglia l’album dei ricordi.

SERGIO A VENEZIA

Trasferta al Lido di Venezia per il vespista Dri (in tuta bianca) insieme ad altri appassionati friulani.

le storie di un’Italia che non c’è più, dove la passione per la Vespa era qualcosa di epico.

UN BEL GRUPPO

«Eravamo un bel gruppo all’epoca –racconta Dri – e praticamente ogni fine settimana partecipavamo a un raduno. Non ci si spostava in furgone, come avviene in molti casi oggi, ma sempre e solo in Vespa».

Sveglia in piena notte, anche alle 4 del mattino, per raggiungere, con la sua Gs, le mete dei raduni: Venezia, Verona, Vicenza, addirittura Vipiteno. Decine di vespisti friulani in viaggio che, quando andava bene, avevano solo un’automobile di supporto. «Nell’auto, se c’era, si caricavano i bambini e qualcosa da mangiare. Noi invece viaggiavamo sempre in Vespa: ricordo ancora le avventure per raggiungere Vipiteno».

E non era un caso se il club di Udine, città defilata dal resto d’Italia, spesso si aggiudicava il trofeo riservato a chi percorreva più chilometri.

OGNI DOMENICA UN’USCITA

«Prima di me – racconta Dri – il club era guidato da Guerra, poi arrivai io. Eravamo in tanti, ci davamo da fare: tutto merito della passione. Ogni domenica organizzavamo un’uscita: se non c’era un raduno ci ritrovavamo per stare insieme. Compravamo i polli la sera prima, li cucinavamo e

poi si partiva». Tolmezzo, Verzegnis, Tarvisio: poco importava quale fosse la meta prescelta. L’importante era condividere lo spirito vespistico e trascorrere una giornata in compa-

TANTI TROFEI

La vecchia bacheca del Vespa Club Udine con i tanti trofei conquistati e con i manifesti della gimkana.

25 OFFICINA DEL VESPISTA

IN SELLA ALLA GS

Sergio Dri in sella alla sua Vespa Gs durante una delle tante manifestazioni organizzate dal Vespa Club Udine.

gnia degli amici e soprattutto della Vespa. Tra i ricordi più belli di Dri, la sfilata davanti all’Arena di Verona indossando la tuta bianca, oppure il raduno al Lido di Venezia.

«Ci muovevamo sempre in colonna –continua – era davvero uno spettacolo vederci in strada. Con noi c’erano anche molte donne. Ricordo bene che ci giocavamo i trofei con i Marzotto».

I LAMBRETTISTI

Aneddoti indelebili quelli di Dri, che affiorano uno dopo l’altro guardando le vecchie fotografie, ingiallite dal tempo, ma vivide come se fossero state scattate qualche giorno fa. Purtroppo, ciò che resta della presidenza di Sergio Dri è contenuto in un cassetto. «Il materiale del club era conservato in un garage ma poi è sparito tutto – ricorda con un pizzico di rammarico – le coppe, le fasce, i labari del club. Non so dove possano essere finiti. La nostra sede, all’epoca, era in via Grazzano».

LA GIMKANA

DI UDINE

Un’immagine d’epoca dell’archivio di Sergio Dri mostra alcune fasi della gimkana che il locale Vespa Club organizzava a Udine.

Le sfide alle gimkane (epiche quelle organizzate ai piedi del colle del Castello, a cui assistevano centinaia di spettatori), la ‘guerra’ con i lambret-

I VECCHI

BOLLINI

26 OFFICINA DEL STORIA
I vecchi bollini che il Vespa Club Udine utilizzava per il rinnovo delle tessere dei soci. Come si vede sono datati 1965.

tisti («Sono sempre stati invidiosi di noi vespisti», confida Dri con un pizzico di orgoglio), le gare di regolarità, i personaggi che spiccavano come Pinat o Della Morte…

LA FINE E IL NUOVO INIZIO

Poi i raduni sono diventati sempre più rari, gli appassionati sono diminuiti e anche a Udine il club ha dovuto chiudere i battenti. Non senza sofferenza. «Le cose stavano cambiando – confessa Dri – abbiamo dovuto mollare anche noi».

Per fortuna la ruota ha continuato a girare e, dopo il periodo di difficoltà, il Vespa Club Udine è risorto, tornando a essere un punto di riferimento per i vespisti friulani. Grazie anche alla passione di uomini come Sergio Dri, che hanno vissuto appieno il trasporto per la Vespa, tramandandolo alle nuove generazioni!

UN PREMIO

DAL PRESIDENTE

IL FASCINO DELLA

PARTENZA

C’È ANCHE

LO SPONSOR

TUTTI INSIEME

AL RADUNO

27 OFFICINA DEL VESPISTA
Foto di gruppo per i vespisti di Udine durante un raduno. Una Vespa con la vecchia fascia del club di Udine, all’epoca sponsorizzato dalla locale birreria Dormisch. Il presidente del Vespa Club Udine, Sergio Dri, durante una premiazione. Pronti via! La partenza della gimkana ospitata sotto il colle del Castello di Udine.

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SPECIALI E DA COLLEZIONISMO

Basta registrarsi su: www.catawiki.it/vespe

e caricare il lotto indicando: modello, cilindrata, anno, numeri di telaio e motore completi, indicare

se conservato o restauro (breve descrizione dei lavori) - indicare se ha documenti regolari per la circolazione - allegare 20-25 foto almeno - (sfondo neutro - luce naturale - all’ombra).

Indica nel riquadro messaggio all’esperto che appare prima dell’invio del lotto “OFFICINA DEL VESPISTA - NON PER LA VENDITA”.

28 OFFICINA DEL

IN 9 MESI

Vespa

UN CAPOLAVORO 90

(La prima Small Frame targata)

INIZIA UNA NUOVA ERA: ALLE PANCIUTE

VESPA SI AFFIANCANO LE VESPINE A SCOCCA PICCOLA, MOLTO AGILI NEL TRAFFICO E PRATICHE DA PARCHEGGIARE

Il giorno primo dicembre 1963, alla prima Vespa 50 si affianca, inizialmente solo per i mercati esteri, la Vespa 90 (che è praticamente uguale). È considerato l’ultimo progetto dell’Ingegnere Corradino d’Ascanio, che era già in pensione dal ‘61, ma che collaborava ancora come consulente. Abbiamo trovato questo esemplare, un V9A1T 1964, che è stato restaurato da Matteo Giovannelli, che l’ha acquistato l’8 dicembre 2016 a Chiavari, ad un prezzo che non fa testo, perché ha preso solo il telaio, la forcella, il parafango, il fanale e il manubrio. Ma prima di osservare in profondità questo restauro, vediamo alcuni particolari della Vespa 90.

DETTAGLI TECNICI

Questo modello ha lo stesso motore del Cinquantino, solo aumentato di cilindrata e con i rapporti cambio allungati. Le prestazioni

30 OFFICINA DEL COVER STORY: RESTAURO VESPA 90, 1963
Dopo 9 mesi trascorsi a cercare i pezzi originali e a rimettere a posto la sua Vespa, Matteo è infine riuscito a realizzare un vero gioiello.

sono davvero modeste, solo 3,6 Cv per una velocità massima di poco superiore ai 60 km/h. Il motore oscilla su silentblock in gomma. Il carburatore è un Dell’Orto con diffusore da 16 mm ed è posizionato all’interno del telaio e collegato al propulsore tramite un lungo collettore di aspirazione. Il cambio rimane a tre marce. Di serie, nella parte superiore del manubrio, è allog-

giato un piccolo tachimetro-contachilometri scala 80Km/h. Il faro posteriore è più grande e di diverso disegno, dotato di luce stop. Le ruote, da 10 pollici, sono fissate ai tamburi con quattro bulloni con serraggio conico, del tipo utilizzato in campo automobilistico. I profili delle pedane sono in gomma e dello stesso materiale sono i piccoli cunei che le mantengono in posizione.

Le due esterne sono fissate alle estremità con due rivetti incorporati nel profilo. La sella monoposto, blu scura, è fissata a una piastra triangolare che fa anche da coperchio per il contenitore porta-attrezzi in plastica. Come optional si può avere una sella biposto. La scritta sullo scudo è di color blu scuro, così come la sella.

È PARTITO

DA NIENTE (O QUASI)

RESTAURATORE

SERIALE

MANCANTI

Con pazienza, cercando sul Web e alle mostre scambio, il nostro amico è riuscito a trovare i pezzi mancanti.

31 OFFICINA DEL VESPISTA
Matteo è un restauratore seriale, ha già 8 Vespa, una più bella dell’altra. Ecco la foto dell’annuncio trovato da Matteo on line, c’erano solo telaio, forcella, parafango, fanale e manubrio. I PEZZI

TELAIO A

FERRO VIVO

PEDANA

DA BUTTARE

POCA FORTUNA

Da un punto di vista storico, questa era la Vespa più utilitaria tra i modelli targati. Non ebbe molto successo commerciale, perché circa un anno dopo, uscì la 125 Nuova, la “mamma” della Primavera, più performante e con il nuovo telaio unificato. Ma vediamo a questo punto com’è andato questo restauro…

PEZZI ORIGINALI

Malgrado le molte difficoltà, l’esperienza decennale di Matteo Giovannelli in fatto di recuperi di Vespa è stata sufficiente per arrivare al risultato finale, che però ha

significato circa 9 mesi di lavori sottratti al tempo libero. La vera difficoltà è stata recuperare le parti originali che mancavano. Il telaio aveva bisogno di molta cura, Così, dopo averlo sabbiato, è stata sostituita la pedana e la salita verso lo scudo. Però sono stati recuperati e riutilizzati la scritta anteriore originale che era sul telaio, la serratura Neiman e il cavalletto del tipo sottile. I pezzi mancanti più importanti Matteo li ha acquistati (originali) su internet e alle fiere di mostra/scambio. Così, con pazienza, ha trovato il fanale anteriore Siem, la plastica del fanale posteriore anch’essa Siem, i cerchioni, i mozzi e il serbatoio.

LA PEDANA

NUOVA

Poi è stata saldata una nuova pedana e parte della salita dello scudo.

LA VERNICIATURA DEL TELAIO

Successivamente è stata preparata la carrozzeria. Per riportarla al suo splendore, è stato utilizzato il fondo color nocciola 3000M. Poi, ultimata la preparazione, è stato verniciato il telaio, forcella compresa, con il colore originale azzurro MaxMeyer DuralitCar codice 1.298.7220. Acquistati i ricambi necessari per completare il restauro, la Vespa è stata montata con cura e precisione in tutti i suoi dettagli. La scritta “Vespa 90” è stata verniciata con il Blu Scuro mentre i cerchi/mozzi in grigio alluminio.

32 OFFICINA DEL COVER STORY: RESTAURO VESPA 90, 1963
Il telaio aveva la pedana molto compromessa dalla ruggine, per cui si è optato per la rimozione totale. Il resto del telaio era abbastanza sano e lo ha portato a ferro vivo, eliminando ogni punto di ruggine.

DAPPERTUTTO

Fondo anche a tutte le altre parti da riverniciare.

ANTIRUGGINE

Si è provveduto a dare il fondo antiruggine sulla scocca.

LA CARTEGGIATURA

Un’attenta carteggiatura è servita a eliminare ogni parte difettosa, prima della preparazione alla verniciatura.

LO SPORTELLINO

Eccola la visuale dalla parte dello sportellino motore, pronta per la verniciatura.

AZZURRO

MAXMEYER

Ottimo risultato in carrozzeria, nel suo azzurro MaxMeyer 1.298.7220, unico colore disponibile per questo modello.

IL MOTORE

Il motore originale, che mancava all’acquisto, è stato totalmente rifatto da Matteo, in ogni sua parte e con ricambi originali.

33 OFFICINA DEL VESPISTA
FONDO

IL RESTAURO DEL MOTORE

COLLAUDO

LE STRISCE

MOTORE DELLA PEDANA

Veniamo al motore, che mancava. Il V9A1M è stato acquistato il 9 dicembre 2016, sempre a Genova, da un contatto del venditore del telaio. Era completamente smontato e mancante di alcune parti difficili da trovare, perché aggiornate per i modelli successivi, come ad esempio il piattello porta ganasce con fori da 6 mm e il filtro aria in metallo per il carburatore dell’Orto 16/16. Cilindro, testa, pistone e albero motore sono ancora originali e mantenuti in ottimo stato. Così come statore, volano e albero marce con la crociera a 2 griffe. Matteo ho fatto pallinare i carter ed ha assemblato personalmente il blocco motore, provandolo su un apposito supporto prima di montarlo sul telaio.

QUANT’È COSTATO?

La spesa sostenuta per eseguire il restauro si aggira intorno ai 3.000 €. Ora, la Vespa 90 ha raggiunto le altre 8 Vespa di Matteo, che ha iniziato nel 2007 con una PK 50 S, e ora ha iniziato un progetto di restauro di una GS 160 davvero affascinante. E così, non si ferma più e continua a restaurare Vespa sempre più belle e interessanti.

OCCHIO

ALLA MARMITTA

COME NUOVA PEDANA

34 OFFICINA DEL COVER STORY: RESTAURO VESPA 90, 1963
Prima di montarlo sul telaio, Matteo ha messo in moto il motore e lo ha collaudato su un apposito supporto motore. Una volta fissate le strisce in alluminio della pedana, Matteo ha provveduto a inserirci la gomma all’interno. La 90 è stata la prima Small Frame con la targa. Notare la marmitta con tubino alto, difficile da reperire originale. Ecco le strisce della pedana ultimata. La pedana ora è tornata nuova e senza ruggine.

LA SCRITTA

COPRIVENTOLA

E IL FARO IN TINTA

La scritta sullo scudo nel suo colore blu e il faro originale trovato in una mostra scambio.

La 90 aveva il copriventola in tinta con la carrozzeria.

IL FARO

FORCELLA POSTERIORE

la forcella deve essere in tinta con la scocca.

CONTACHILOMETRI CLASSICO

La 90 era dotata di serie di contachilometri con fondo scala a 80 km/h.

Il faro posteriore rispetto alla 50 è più grosso e dotato della luce dello stop.

SOTTO LA SELLA

Sotto la sella lunga, troviamo la vaschetta senza coperchio, il cui fermo si avviterebbe nel foro centrale ora vuoto.

35 OFFICINA DEL VESPISTA
Anche
Officina
del vespista Lo faccio io

PINASCO TROPPI GIRI AL MINIMO

Ragazzi sto cercando di carburare un 19 su gruppo Pinasco montato su una vb1, ma rimane alto di giri al minimo. Consigli?

Luigi Maddaloni

Ciao Luigi, se la tua Vespa rimane alta di giri probabilmente ha un problema di trafilaggio aria nel motore, dal collettore, dall’innesto carburatore o altro. Verifica innanzi tutto questa situazione, se è tutto montato correttamente potresti essere magro di getto del minimo e quindi dovrai intervenire sostituendo quello attuale con uno di maggiore portata.

Pinasco, comunque, sta realizzando un kit carburatore specifico per il tuo motore, che non richiede nessun tipo di modifica e garantisce il massimo delle prestazioni.

KIT PX 125

Qual è la massima cilindrata dei vostri kit per PX 125? Mi fate una configurazione di cosa devo montare? Avete anche una marmitta apposita? Grazie

Ciao Giovanni, per i motori 125PX la nostra massima cilindrata è 190cc che si ottiene con il classico gruppo termico 177cc in versione corsa 60mm (in pratica la corsa lunga).

Se desideri il top di gamma, ti consigliamo il kit art. 26360010 che comprende il gruppo termico Pinasco con booster allo scarico e albero dedicato.

A questo kit puoi aggiungere i seguenti prodotti Pinasco:

• Carburatore 26 VRX-R con cornetto di aspirazione art. 25294902.

• Frizione Touring (rinforzata) art. 25090500.

• Primaria 23/64 art. 25270928.

• Accensione Pinasco Flytech (anticipo variabile) art. 25356846.

• Airbox art. 25070130.

• Marmitta Touring art. 25560823.

Se volete raccontarci i vostri dubbi e i vostri problemi o avete bisogno del consiglio di Pinasco, da oggi potete scrvere anche a noi all’indirizzo mail: redazione@officinadelvespista.it

KIT FAROBASSO SU APE?

Ho un’Ape 150 AC1 del 1956, mi chiedevo i kit motore per Farobasso da voi prodotti si possono montare, e quali? Cambio per esempio?

Ciao Antonio, per montare il gruppo termico “Farobasso” devi verificare le seguenti misure:

1) la corsa deve essere 57mm;

2) l’imbocco della canna del cilindro nel carter deve essere almeno 64.8mm +/- 0.1mm;

3) l’interasse dei prigionieri deve essere uguale a quello del carter VM1 e VL1. Se tutto corrisponde, il gruppo termico che ti consigliamo è l’art. 26031000, “piston port”, oppure l’art. 26031001 versione lamellare (disponibile da aprile 2018).

KIT GTS 300 (NUOVO MODELLO)

Esistono kit motore per GTS 300 (parlo del nuovo modello automatico)? Marmitta a espansione?

Giovanni Demagistris

Ciao Giovanni, il GTS 300 è un motore 4T, la marmitta a espansione, nel senso stretto della parola, è solo per motori 2T. Esistono vari modelli di marmitte performanti per GTS 300 ma non sono a espansione. Per quanto riguarda i gruppi termici, esistono vari gruppi termici in commercio, anche se la loro sostituzione è generalmente complicata e onerosa.

125 PRIMAVERA

Ho appena comprato una nuova 125 Primavera 2017, vorrei montare un kit per renderla più performante, cosa mi consigliate come configurazione? Cordiali saluti.

Ciao Michele, innanzi tutto ti consigliamo di sostituire il variatore originale con un Pinasco. Questo componente cambierà in maniera radicale l’erogazione e il piacere di guida. Non solo, se vuoi guidare in maniera confortevole il tuo scooter, ti consigliamo anche la sostituzione degli ammortizzatori originali con i Pinasco idraulici a doppio effetto. Sono ammortizzatori regolabili che puoi configurare secondo il tuo stile di guida viaggiando da solo o con un passeggero.

• Ammortizzatore anteriore art. 25441011.

• Ammortizzatore posteriore art. 25441012.

37 OFFICINA DEL VESPISTA

Hot Rod

L’ (50ino vintage style)

VI AVEVAMO ANNUNCIATO SUL

NUMERO

SCORSO DUE CINQUANTINI CON TUNING DIFFERENTI. ECCOVI IL PRIMO, DALL’ASPETTO RAT STYLE, E L’ALTRO LO TROVATE A PAGINA 50!

idea di costruirsi una Vespa tutta sua, è nata a Paolo Cremonesi perché sentiva l’esigenza di realizzare un mezzo che richiamasse le bellissime Hot Rod & Rat Rod Americane, senza però stravolgere completamente l’originalità del design della Vespa.

Paolo è partito con qualche pezzo che già possedeva, come il telaio e il cilindro, ma era poco e soprattutto gli mancava l’esperienza per mettere mano alla meccanica. Pertanto si è rivolto all’amico Francesco Bruni, un vero “mago” quando si tratta di sporcarsi le mani sul motore della Vespa. Così, avendo già a disposizione qualche pezzo. i due amici si sono detti: «Perché non provare a creare un’elaborazione che “spingesse” forte sull’ormai conosciutissimo 130 Polini?». Il risultato è stato qualcosa di davvero strabiliante…

TUNING
SAPORE AMERICANO
Ecco il risultato finale di questa personalizzazione dal sapore americano. Paolo Cremonesi posa orgoglioso dietro alla sua creazione. PAOLO E LA SUA CREAZIONE

IL MAGO FRANCESCO BRUNI

DETTAGLI SPECIALI

COME È FATTO

Cilindro 130 Polini rifasato

Albero DRT spalle piene rivisto

Volano e statore Vespa HP

Carter motore barenato e lavorato con raccordatura per aspirazione

lamellare

Collettore aspirazione MRT

Carburatore Dell’Orto VHSH 34

valvola piatta

Campana Polini 27/69

Frizione Polini

Cluster terza e quarta corta DRT Espansione GF PROJECT

Ammortizzatori bitubo regolabili a gas (anteriore e posteriore)

Impianto frenante anteriore a disco

TUTTO “A MANO”

Grimeca per cerchio pieno

Cerchi da 10 pollici con copertoni spalla bianca

Pompa freno anteriore di derivazione

Gilera Typhoon montata su manubrio

Primavera 125 senza stravolgere la linea originale del mezzo

Serbatoio olio - freno derivazione moto da cross

Tubo aeronautico in treccia

derivazione moto stradale

Contachilometri Sip per manubrio et3/Primavera

Modifiche impianto elettrico 12V a corrente continua

Sella di derivazione custom/bobber con molle anteriori e posteriori dedicate

Creazione sistema di ribalta della sella per poter intervenire sul carburatore

Porta-ruota di scorta artigianale per ruote da 10”

ANNI ‘50

Anche il porta ruota di scorta è artigianale, ispirato ai modelli degli anni ’50, e contiene una ruota da 10” con cerchio chiuso.

Faro posteriore di derivazione custom/bobber con porta targa artigianale in acciaio

Gas rapido derivazione Ducati Monster

Portapacchi posteriore artigianale

39 OFFICINA DEL VESPISTA
L’amico Francesco Bruni, esperto di motori Vespa, che ha realizzato il propulsore di questo prototipo. Posteriormente troviamo un fanalino custom con la scritta Stop. Il portapacchi è stato realizzato artigianalmente da Paolo.

MANUBRIO DELLA PRIMAVERA

digitale SIP.

MOTORE PAZZESCO

Il motore è il fiore all’occhiello di questo modello, potentissimo e dall’erogazione incredibile.

POMPA DEL FRENO E GAS RAPIDO

ESTERREFATTI

Dopo molte ore di studio, di lavoro e di messa a punto, è venuto alla luce un motore che ha lasciato esterrefatti anche gli stessi progettisti, che mai si sarebbero immaginati di vedere un 130 Polini girare in quella maniera. Soddisfatti della motorizzazione, sono passati al resto e, con una spesa per la realizzazione del prototipo completo di circa € 1700, hanno

RIBALTARE LA SELLA

In questa foto si vede il sistema per ribaltare la sella, che si fissa con quel pomello centrale in mezzo alle 2 molle. Ribaltandola si accede al vano carburatore.

tirato fuori il modello che potete ammirare in queste pagine.

NON PROPRIO CONFORME

Paolo ci precisa che molti pezzi li aveva già in magazzino, che alcuni li ha acquistati di seconda mano e poi sistemati o modificati, e che altri invece li ha dovuti comprare nuovi. Ci sono voluti circa tre anni per realizzare que-

sta Vespa, ma d’altronde è comprensibile, perché ci lavoravano nel tempo libero e né l’uno né l’altro sono dei professionisti. Ora che il mezzo è ultimato, l’idea di Paolo sarebbe quella di affittarlo a qualche negozio per allestire la vetrina o per qualche mostra o evento, perché circolare in strada con quel motore non proprio conforme alle normative, è davvero piuttosto rischioso.

40 OFFICINA DEL TUNING
Il manubrio è quello della 125 Primavera, a cui è stato inserito un contachilometri La pompa del freno anteriore, di derivazione Gilera Typhoon, è stata montata sul manubrio in modo discreto. Il gas rapido è stato recuperato da una Ducati Monster.

AMMORTIZZATORE E FRENO

MOTORE POLINI 130CC

L’espansione GF Project lascia immaginare le prestazioni del motore Polini 130 cc.

COSA VUOL DIRE HOT ROD?

In italiano, hot rod si potrebbe tradurre bielle roventi, ma in realtà il termine si riferisce ad auto (ma adesso anche a moto e Vespa) che spesso sono storiche e sono state molto modificate. Le auto come quella della foto, erano alleggerite, abbellite e il motore veniva modificato per avere più potenza. Ora, anche la Vespa di questo servizio offre un’altra versione più aggressiva e grintosa del proprio fascino intramontabile.

LA SCRITTA SULLO SCUDO

41
Ammortizzatore bitubo regolabile a gas, e kit freno a disco Grimeca per cerchio pieno. Bella la scritta Hotrod sullo scudo. Un altro bel dettaglio vintage è anche il clacson a ventaglio anni ’50.

America in Ciao

UN TITOLO STRANO! CHE SIGNIFICA “AMERICA IN CIAO”? FORSE UN VIAGGIO CON IL MITICO CINQUANTINO DELLA NOSTRA GIOVINEZZA? OPPURE

UN MESSAGGIO SUBLIMINALE?

Vai a fondo e scopri che… America in Ciao è proprio un viaggio di circa 7.000 km, da Chicago a Los Angeles su due vecchi motorini restaurati. Perché due? Perché Henry, il figlio, e Alessandro Favre, il padre, 22 anni il primo e 56 il secondo, hanno deciso di fare questa pazzia della durata di un mese e mezzo partendo da Aosta per ritornare in Italia allo scadere del 45° giorno.

Chiediamo a Henry le motivazioni di questo viaggio in una parte del mondo dove il Ciao non è conosciuto e neppure utilizzato:

«È la voglia di viaggiare lentamente – ci risponde con un sor-

42 OFFICINA DEL MOPED MANIA
Uno dei due Ciao inscatolato e pronto per la spedizione in USA. Padre e figlio hanno dovuto superare le difficoltà per la spedizione e lo sdoganamento. IMPACCHETTATO
UN CIAO
I due Ciao pronti per l’impresa, senza i pedali, con il cupolino e le ruote con battistrada alto. GIALLO UNO
E GIALLO DUE
IL LOGO DELL’IMPRESA

GIRO DI PROVA

Giro di prova dei due protagonisti. Li rimproveriamo… e il casco?

riso. – L’opportunità di gustarsi il viaggio, di parlare con il negoziante del momento, di godere del paesaggio, di fare un’esperienza unica, nuova e soprattutto lenta. Deve essere un viaggio e non un trasporto. Cinque mesi di preparazione per i motorini trovati nel fienile, e chiamati semplicemente Giallo uno e Giallo due.

Come li avete attrezzati?

«Sono cinquantini originali con alcuni accorgimenti, tra cui la mancanza dei pedali, un cupolino, ruote con battistrada alto…».

Difficoltà per le pratiche?

«Un po’ di difficoltà per la spedizione, lo sdoganamento, l’assicurazione e le pratiche burocratiche classiche richieste dagli Stati Uniti».

Perché il papà?

«Il papà mi ha sempre appoggiato in tutte le mie scelte, mi ha aiutato nei miei precedenti viaggi (Scozia, Francia, Giro d’Italia, Norvegia e altri ancora) e nella preparazione dei mezzi. E poi è sempre il papà».

E il papà che ne pensa di questo figlio intraprendente e di questo viaggio, interessante ma anche massacrante?

«Io – risponde – sono stato coinvolto inconsapevolmente da mio figlio e mia moglie… Forse perché non ci vuole avere tra i piedi per un mese e mezzo. – ride. – Sarà sicuramente un viaggio impegnativo ed entusiasmante, sperando di non avere problemi, vista la mia età non proprio giovane. A me bastava anche solo arrivare fino a Jesolo! Il figlio è favoloso e un po’ fuori di testa, come la madre, ma responsabile e maturo. Ha organizzato tutto lui, il viaggio, le soste, i documenti, tutto».

UNA FESTA PER

LA PARTENZA

Si torna quindi alla festa organizzata per un saluto prima della partenza: ci sono amici da molte parti d’Italia e in particolare un gruppo del Vespa Club Ribelli di Agrate Brianza, giunti in Ciao fino ad Aosta facendo in 8 ore i 200 km di strada, tra la nebbia e il freddo della pianura. E, tra tanti, c’erano il mitico Vigo Vespa, appena tornato da un viaggio in solitaria di circa 11.000 km da Rovigo al Kazhakistan e ritorno, e anche Augusto Gaudino del Giro d’Italia in Vespa. Amici e parenti, musica e balli. Una grande serata. Arrivederci alla festa del vostro ritorno, Giallo uno e Giallo due. A presto, cari lettori, vi terremo aggiornati.

UNA FELPA CHE

SARÀ STORICA

43 OFFICINA DEL VESPISTA
Eccoli in posa: a sinistra papà Alessandro e a destra Henry, mentre indossano orgogliosi la felpa dell’evento. I ragazzi di Agrate Brianza giunti in Ciao fino ad Aosta in 8 ore, percorrendo 200 km con la nebbia e un gran freddo.

D

oppio anniversario per un raduno speciale. Il 15 ottobre scorso il CMEF (Club Moto d’Epoca fio-

IL RITROVO

Doppio Compleanno

DOPPIO ANNIVERSARIO PER UN RADUNO SPECIALE ORGANIZZATO DAL CLUB MOTO D’EPOCA FIORENTINO E I FESTEGGIAMENTI UFFICIALI PER I 50 ANNI DEL CIAO AL MUSEO PIAGGIO

rentino) ha organizzato una bella manifestazione per festeggiare i 50 anni dalla presentazione del Ciao e i 30 anni dalla nascita dello stesso club toscano. La partecipazione è stata numerosa ed entusiasta: circa 60 mezzi, dei quali una trentina erano Ciao. Ma si sono visti anche Boxer, Sì, Vespa, due Moto Guzzi, un Formichino Rumi e altri (tra i partecipanti anche 4

UN PO’ DI NEBBIA

Inaspettatamente un po’ di nebbia avvolgeva la città, ma non ha certo spaventato i partecipanti.

appassionati di Reggio Emilia e uno di San Marino). Ma vediamo come è andata la giornata…

Partenza con una nebbia inaspettata da Piazzale Michelangelo a Firenze alla volta di Pontedera, naturalmente su strade statali, con una sosta a San Miniato per l’aperitivo offerto da uno dei più vecchi club toscani, il Club Moto Storiche Toscane. A seguire la festosa carovana un “carro scopa”, che però non è stato necessario, grazie alla grande affidabilità dei mezzi Piaggio. Anche i ciclomo-

44 OFFICINA DEL GLI ALTRI Il Ciao
Foto e testi Andrea Schillaci Ci si vede di buon’ora sul Piazzale Michelangelo a Firenze.

ESEMPLARI

AFFASCINANTI

Belli e tenuti benissimo gli esemplari che hanno partecipato all’evento.

tori, infatti, nonostante gli anni, hanno percorso i circa 70 chilometri senza alcun inconveniente e finalmente sotto un bel sole. La data del raduno coincideva proprio con la presentazione del Ciao, cinquant’anni fa (avvenne nel 1967, a bordo di una lussuosa nave da crociera nel porto di Genova). All’arrivo al Museo Piaggio, i partecipanti hanno trovato i responsabili aziendali che hanno messo a disposizione il museo per una visita personalizzata e per un pranzo davvero speciale. Non capita spesso di mangiare su tavoli apparecchiati in mezzo a Vespa, Ciao e Ape di tutte le epoche…

Al termine, anche i racconti di un collaudatore, dipendente Piaggio dal 1976 al 2011, che ha svelato tutti i segreti dei test di affidabilità sostenuti dall’azienda di Pontedera prima di mettere in commercio i vari scooter e ciclomotori. Insomma, è stato un bellissimo raduno pieno di ricordi, ma anche della voglia di godersi ancora questi mezzi indimenticabili.

TRICOLORE

LA SOSTA

PER L’APERITIVO

AL MUSEO PIAGGIO

Parata all’interno del cortile del Museo Piaggio, dove si sono tenuti i festeggiamenti ufficiali per l’anniversario del Ciao.

45 OFFICINA DEL VESPISTA
Sosta con aperitivo a San Miniato, anche per far riposare i piccoli motori. Tanti Ciao anche personalizzati, tra cui un Ciao bandiera italiana.

VESPACCESSORI

NOVITÀ DAL MERCATO DI OPTIONAL E GADGET PER

PERSONALIZZARE LA VOSTRA AMATA VESPA

1 Contachilometri scala 120 Km/h

Avete un Vespino 50 con motore molto “pepato”? Non vi basta il fondo scala originale da 50Km/h e neanche quella da 80 Km/h, ecco trovata la soluzione. Con questo contachilometri non avrete mai più problemi. Da vespamaniastore.it € 45,00.

2 Borsa portatutto

Se non vi basta lo spazio nel bauletto della vostra Vespa (PX , ma anche 50 o 125 Small Frame), ecco allora una pratica borsa da applicare allo sportellino. Da vespamaniastore.it € 39,99.

3 Mai senza

Non devono mancare mai sulla vostra Vespa, ecco il kit attrezzi, del tutto simile all’originale, con cui si può smontare quasi com-

4 Una riserva di miscela in più

Mini taniche da un li tro brevettate in Germania per contenere qualsiasi tipo di combustibile per autotrazione, nella massima sicurezza, secon do le severe normative europee. Diametro della bocca di aper tura 25 millemtri (può essere tranquillamente riempita presso qualsiasi pompa di benzina). Da vesparicambisud.com

46 OFFICINA DEL NOVITÀ DA NON PERDERE

5 Calendario 2018 da non perdere

Ormai è diventato un calendario da collezione. Anche quest’anno, come tradizione, è pronto quello del 2018. Come averlo? Sem plice. Basta fare un ordine sul sito e conviene, perché è in omaggio. La protagonista di questo calendario è una Vespa 125 del 1953 conservata. Da vesparicambisud.com

6

Sella sportiva per i vostri tuning

Sella Vespa Small Frame sport. Si monta su tutte le Vespa 50-125 Primavera, ET3, 50, 90

7

Contachilometri SIP scala Km/h 140

Contagiri con contachilometri SIP 2.0

adattabile a modelli Vespa: 50 SS, 90 SS,125 Primavera, ET3, 125 GTR, 125 TS, 125 Super, 150 Sprint Veloce, 150 Super, 180 e 200 Rally. Caratteristiche scala 140 (km/h/mph), contagiri 14.000 (Umin/rpm), colore quadrante nero, cifre bianche, digitale e analogico, con 20 funzioni. Da vesparicambisud.com € 175,00.

8

Cupolino sportivo vintage

Fa parte di una nuova gamma di cupolini realizzati in materiale di colore fumé scuro con spessore 3mm, ideale per la stagione estiva o per chi desidera avere una protezione minima dall’aria. Completo di attacchi in metallo con doppio trattamento anti corrosione: zincatura e successiva verniciatura.

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47 OFFICINA DEL VESPISTA

VINTAGE &CO

CONTINUA LA NOSTRA RICERCA DI CURIOSITÀ VINTAGE. TRA GLI ACCESSORI PER MODELLI VESPA, NE ABBIAMO SCOVATI DI NUOVI E CURIOSI, UTILI A CHI CERCA OGGETTI D’EPOCA ORIGINALI…

COPRINASELLO

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CORNICI TARGA

Direttamente dagli anni ‘80, queste cornici targa in plastica bianca. Bellissime quelle con il motivetto della famosa canzone di Enzo Jannacci “Vengo anch’io… NO TU NO!!”.

TESORI RITROVATI

GRIGLIA LUCE PER FARO BASSO

Molto bella questa griglia per Faro Basso. Notare la finitura e i particolari.

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Amate le insegne luminose?

Questa è davvero bella e d’effetto.

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Restauro conservativo?

Eccovi accontentati con un bel

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Divertitevi con questo ScooterClax, dal suono simpatico dell’epoca, che potrete tenere sempre a portata di mano.

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Una bella latta Esso per gli amanti del genere,

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49 OFFICINA DEL VESPISTA
In collaborazione con Vintage & Derivati, accessori e particolari d’epoca.

50ino Tecno Style (una R da pista)

COME ANTICIPATO A PAGINA 38, ECCO

QUI L’ALTRO TUNING, CIOÈ IL SECONDO

CINQUANTINO, QUESTA VOLTA INTERPRETATO IN CHIAVE

TECNOLOGICA E DA PISTA

GABRIELE ARRIGO

Il proprietario di questa Vespa è il sardo Gabriele Arrigo, precisamente di Porto Torres (SS), tesserato del Vespa Club Sassari.

50 OFFICINA DEL
TUNING SARDO
Ecco la bella Vespa 50 R fotografata vicino al mare della Sardegna.

Quando abbiamo visto questa Vespa ci ha subito attirato il colore azzurro metallizzato opaco e la linea elegante e pulita. Il suo proprietario è il sardo Gabriele Arrigo, tesserato all’appena nato Vespa Club Porto Torres, il club della sua città, in cui si sono riunite oltre 50 Vespa, che hanno così formato il loro Club “50 Special”. Ecco che cosa ci ha raccontato sulla sua Vespa del 1976, per l’esattezza una 50 R seconda serie. Tutto il lavoro fatto è stato eseguito nel corso di 2 anni, anche perché molte delle soluzioni applicate sono state realizzate da zero, quindi provate più volte prima

BEL COLORE E LINEA PULITA

Anche se l’anteriore è stato profondamente modificato, grazie ai tamburi originali, la sua linea rimane classica e

MODIFICHE ANTERIORI

FARO “ANGEL EYES”

51 OFFICINA DEL VESPISTA
sobria. Quello che ci ha subito colpito di questo tuning sono stati il bel colore e la linea elegante e pulita.
TAMBURI ORIGINALI
L’anteriore di questa Vespa è la parte che ha subito le maggiori modifiche, sia artigianali che tecnologiche. Il faro a led, stile “angel eyes”, è stato realizzato artigianalmente da un amico di Gabriele.

PANCIA ALLARGATA

La pancia laterale sinistra è stata leggermente allargata, questo per evitare che la grossa espansione toccasse la scocca.

È interessante la posizione della targa, applicata all’attacco della sospensione posteriore, tra l’altro, con ammortizzatore Carbone regolabile.

TARGA LATERALE

IL TELAIO

Quando Gabriele l’ha acquistata, la Vespa si presentava abbastanza sana di carrozzeria ma, visto il tuning che aveva in mente di realizzare, ha dovuto rinforzare tutta la parte posteriore utilizzando una classica barra/tondino di ferro saldata tutta intorno al bordo interno.

Anche l’anteriore è stato rinforzato, inserendo dietro lo scudo una barra/tondino. Mentre la pancia laterale di sinistra, dove per intenderci passa l’espansione, è stata leggermente allargata, in modo da evitare che lo scarico toccasse la scocca.

FORCELLA E FRENI

Le modifiche estetiche e tecniche più significative riguardano l’avantreno, nello specifico la forcella e lo sterzo. Al posto della sua originale forcella, ne è stata recuperata una di un vecchio Piaggio Quartz appartenuto a uno zio. A questa forcella, Gabriele ha tagliato il canotto superiore, saldandogli poi quello di una Vespa 50 Special. In questo la sua Vespa ha una forcella più prestante con un biscotto simile alle Vespa più grandi, che permette di montare un freno a disco. Gabriele ha adottato il freno a disco Malossi, mentre come pinza, al posto dell’originale, ha optato per quella Stage S6R/T a 4 pistoncini.

CENTRALINA SOTTO SELLA

Al posto della vaschetta, troviamo le bobine con centralina, che sono state posizionate all’interno della scocca.

Il grosso carburatore Dell’Orto VHSH 30 VS è posizionato all’interno della scocca. In alto, si intravede anche la centralina elettronica.

52 OFFICINA DEL
IL CARBURATORE DELL’ORTO

AMMORTIZZATORE E PARAFANGO

L’ammortizzatore è quello Malossi RS24/10 a gas (costo circa € 495). Per non stravolgere troppo l’estetica vintage, ha dovuto acquistare il Kit che realizza artigianalmente la ditta Mavsp, che comprende il piattello e un tamburo opportunamente modificati per ospitare il freno a disco. Tutti questi interventi hanno portato a realizzare un parafango specifico, tagliato e saldato per adattarlo al meglio a quel tipo di forcella e all’ammortizzatore. I cerchi sono tubeless, senza camera d’aria sia davanti che dietro, e montano gomme Sava da 3,50/10 Soft - Race a miscela morbida.

MANUBRIO SHOCK

Come si può vedere, il manubrio è stato profondamente modificato, per adottare leve racing, pompa freno Grimeca e gas rapido.

FANALINO POSTERIORE

Bello il fanalino posteriore americaneggiante con la scritta stop. Si notano anche i due tamponi neri anti caduta, uno vicino alla pedivella, l’altro al supporto targa.

FORCELLA ANTERIORE

Un’altra inquadratura della forcella anteriore dotata di freno a disco e parafango ampiamente modificato.

50INO TECNO STYLE

TELAIO

53 OFFICINA DEL VESPISTA
1. Forcella con modifica recuperata e realizzata da Gabriele. 2. Pompa freno anteriore recuperata da una moto. 3. Disco freno e ammortizzatori li aveva già in casa sui € 500/600 4. Supporto Mavsp ruota anteriore con tamburo € 190 5. Pinza Stage S6R/T e supporti € 140 6. Faro anteriore artigianale € 100. 7. Manopole Domino € 15 8. Gas rapido Domino € 39 9. Guaina rossa teflonata circa € 10 10. Sella ABS € 120. 11. Faro posteriore € 40. 12. Cerchi tubeless € 90. 13. Copertoni Sava Soft - Race 350/10” € 90. 14. Bulloneria € 5.

IL TAGLIO DEL PARAFANGO

DUE ANNI DI LAVORO

LO STERZO

Passiamo ora allo sterzo, ne è stato adattato uno a faro tondo, che è stato tagliato e a cui è stato saldato il supporto porta leva del freno anteriore, con spazio per la pompa freno Grimeca, recuperata fortunosamente da una moto. Per finire, Gabriele ha aggiunto il gas rapido Domino. Per rendere omogeneo il manubrio dalla parte della manetta cambio, ha adattato un tubo con porta leva, in modo da inserire i due bilancieri in alluminio da ambo le parti. Le manopole invece sono Domino. Il faro anteriore è a doppio led, stile “angel eyes”, ed è stato realizzato artigianalmente.

DETTAGLI BEN STUDIATI

MOTORE

DA 140 CC

Il motore ha una cilindrata di circa 140 cc, qui si vede il collettore della Parmakit.

L’ESPANSIONE QUATTRINI

La grossa espansione M3XC Quattrini, che ha portato ad allargare leggermente la pancia laterale sinistra.

La sella è quella da corsa in ABS. Il faro posteriore è in stile chopper, con il dettaglio della scritta “stop” in metallo nella metà superiore. Anche il porta targa, posizionato lateralmente è in quello stile ed è ricavato da una piastra in acciaio che è stata agganciata all’ammortizzatore posteriore, di marca Carbone e regolabile. Come su una vera moto sportiva, sono stati anche inseriti dei tamponi anti caduta, che servono appunto per proteggere organi meccanici e carrozzeria. Il colore è un bel blu opaco Maserati, rifinito con vernice trasparente sempre opaca, mentre le rifiniture e i bulloni sono in nero opaco. Le guaine sono di un bel rosso vivo.

54 OFFICINA DEL
Vista la loro complessità e la costruzione artigianale, le modifiche di questa Vespa sono durate circa due anni. Ecco come Gabriele ha tagliato e modificato il parafango originale anteriore.

IL MOTORE

Per il motore, Gabriele è partito da un carter originale e immacolato, che una volta ripulito e impallinato (cioè sabbiato), è tornato come nuovo. A quel punto si è rivolto a Fabrizio Rocca, uno dei miglior preparatori italiani e moderatore del forum et3.it con il nome di “Cristin”. La lavorazione di Fabrizio è stata complessa: sono stati barenati e allargati i travasi per inserire un gruppo termico Quattrini da 140 cc. Nello specifico, si tratta di un M1 D56 con albero dedicato, frizione doppia molla rinforzata Polini, campana 120, e cambio a 4 marce con 3/4 ravvicinata. Il collettore è Parmakit, carburatore VHSH 30 VS Dell’Orto con ulteriore gas rapido FRT. L’espansione e la M3XC sono Quattrini. Inoltre è stato adottato un carterino della frizione con la leva lunga per agevolare l’apertura della molla frizione. Infine, Gabriele ha unito un’accensione Polini con una Vespatronic, in modo da crearne una ancora più performante. Le bobine con centralina sono state posizionate all’interno della scocca, al posto della vaschetta porta oggetti, tramite una staffa agganciata con i bulloni della sella.

L’ALIMENTAZIONE

Per favorire l’alimentazione del carburatore è stato adottato un rubinetto fast flow nel serbatoio, che una volta applicato è stato isolato con la Tankerite, un prodotto – ci cui abbiamo già parlato in passato – che riveste l’interno del serbatoio evitando così la formazione della ruggine. Per ultimo, è stato fresato leggermente il braccio del motore, per consentire di adottare la gomma Sava Soft - Race da 3.50/10”, che così non va toccare il carter.

Particolare della leva e pompa Grimeca del freno a disco,recuperata da una moto. Il gas rapido Tommaselli non è stato utilizzato, perché si è preferito un Domino.

PINZA STAGE S6R/T

50INO TECNO STYLE

KIT MAVSP

Per non stravolgere troppo l’estetica vintage e per inserire il tamburo originale, Gabriele ha preso il kit realizzato artigianalmente dalla ditta Mavsp, che comprende il piattello e un tamburo opportunamente modificati per ospitare il freno a disco.

55 OFFICINA DEL VESPISTA
1. Gruppo termico Quattrini M1 D56 € 300 2. Albero motore Quattrini € 180 3. Campana € 80. 4. Frizione doppia molla rinforzata € 100 5. Cambio € 200. 6. Carburatore Dell’Orto VHSH 30 VS e collettore Parmakit € 260 7. Gas rapido FRT € 40 8. Espansione m3xc Quattrini € 340 9. Crociera rinforzata Crimaz € 90 L’ammortizzatore a gas Malossi che è stato inserito anteriormente. La bella pinza Stage S6R/T con i suoi supporti. Il carburatore Dell’Orto VHSH 30 VS con istallato altro gas rapido FRT. LA LEVA DEL FRENO AMMORTIZZATORE MALOSSI
CARBURATORE DALL’ORTO

IL GRANDE

LAGO SALATO

Il Bonneville Speedway è un circuito ricavato in un antico lago salato, nello Utah. È molto famoso, per i record assoluti di velocità su terra che vi sono stati conquistati.

A Bonneville in Vespa

PORTARE 3 VESPA ANNI ’50 IN AMERICA SUL LAGO SALATO NON È

UN’IMPRESA DA TUTTI I GIORNI, MA

TRE CAMPIONI CI HANNO PROVATO E HANNO OTTENUTO UN BEL SUCCESSO

Marco Fumagalli, Marco Quaretta e Mauro Pascoli, imprenditore leader nei ricambi di Vespa d’epoca, hanno sempre sognato di portare la Vespa in America. L’idea era nata a Marco Fumagalli qualche anno fa e ne

56 OFFICINA DEL LE GRANDI SFIDE

avevamo già parlato, perché il primo tentativo era andato male a causa di una pioggia a catinelle che aveva reso il terreno impraticabile. L’anno scorso, però, le Vespa sono diventate tre, con l’aggiunta di quella di Mauro Pascoli. Ma facciamoci raccontare dall’ideatore di questa impresa come è andata.

Tre Vespa diverse…

«Alla fine siamo pariti con tre Vespa, derivate da modelli differenti. La 965 di Mauro è un 1951, ha la sella diversa ed è una 125 (come la 924), mentre la

TUTTO COMINCIA

923 è una 98. I motori sono differenti anche se derivano da quelli di serie. La 923 e la 965 hanno monoblocchi e cambi originali, rispettivamente del 1953 e del 1951, la 924 ha il motore di una 6 giorni».

Perché Bonneville…

«Qualche anno fa ho visto il film lndian, la storia di Burt Munro, partito dalla Nuova Zelanda per andare a

DA QUI FUMAGALLI

Marco Fumagalli all’arrivo della pista sul lago salato, questa volta il terreno è ok e si potranno fare i lanci.

Il Gus Gus di Fabio Montani, con cui realizzò il record del 2011, con la velocità di 483,377 Km/h a Bonneville. È lui che ha ispirato questa spedizione.

Bonneville, alla caccia del record di velocità con una moto. La voglia di andare, anche solo per vedere questa Week of Speed e far parte di una piccola schiera di persone che hanno camminato sul sale, era tanta ma non ho mai trovato l’occasione giusta. Poi un giorno mi chiama l’amico Fabio Montani, per chiedermi se avevo una Vespa anni ’70 da vendergli. Venne a Seregno, e durante il pranzo in un locale stile USA anni ’50 i monitor trasmettevano Bonneville. Sapevo che

57 OFFICINA DEL VESPISTA
MARCO

DESTINAZIONE USA

Mauro era stato sul Lago Salato con una autovettura missile, il Gus Gus, e aveva conquistato un record, così mi venne l’idea e la buttai lì: ma andare a Bonneville con una Vespa? Da li è partito tutto. Ma subito il primo stop, infatti il referente dell’organizzazione del settore motociclette ci rispose che

non era possibile partecipare con la Vespa. Una delle regole da rispettare è la misura della ruota, 15 pollici. Di conseguenza, la Vespa non può ottenere un record secondo il loro regolamento. Però lo può fare se rispetta le regole come sidecar, dove la misura minima della ruota è 10 pollici».

NEL CONTAINER

SULLA SPEEDWAY IN CAMION

Costi e iscrizione

«L’iscrizione costa circa 300 dollari, ma per poterti iscrivere devi essere socio della SCTA e il costo è di 150 dollari. Poi ovviamente ci sono tutti i costi per la spedizione, che certamente non sono bassi».

Ruoli nel team

«È giusto ricordare il Team Dafne al completo! A Bonneville, sul Lago Salato, eravamo…

■ Io e Mauro Pascoli: conduttori di veicoli altamente performanti.

■ Marco Quaretta: preparatore/direttore tecnico/restauratore.

■ Peter (Johnny Rapina): Fotografo.

■ Roberto Zecca (Zac): partito come turista, ma subito arruolato come meccanico.

■ Andrea e Matteo Perlini, padre e figlio: amici tutto fare, da autista a avviatori a spinta al momento della partenza.

■ Loretta e Raffa: addette al merchandising.

VILLAGGIO UN PICCOLO

Il campo base dei nostri amici ha preso forma, a sinistra le Vespa e a destra il Gus Gus.

58 OFFICINA DEL LE GRANDI SFIDE
Ecco le Vespa all’interno del container nel quale viaggiano tutte le attrezzature necessarie al viaggio. Il container è arrivato a destinazione e viene scaricato da un imponente “musone” americano. Le tre Vespa si preparano per la partenza, destinazione Stati Uniti, le aspetta un lungo viaggio in nave.

CONTAMINARE IL SALE

IL PIENO

Per prima cosa si provvede, con molta cautela, a fare il pieno di carburante.

lacciato il casco, se hai il braccialetto di spegnimento automatico e se i guanti sono allacciati. Poi si allontana parlando alla radio comunicando numero di gara e categoria. Li legge sul veicolo, ti fa segno di abbassare la visiera del casco e ti indica la direzione verso il traguardo. La prima volta non avevo mai guidato una Vespa vestito con tuta in pelle e tutta l’attrezzatura,

e non avevo mai guidato un sidecar a tutta velocità, per quel che può andare. Calcola che il terreno è un po’ scivoloso, tipo neve per intenderci, ma non regolare come ci si immagina, direi pieno di buche e scie generate dai concorrenti partiti prima di te. Per fare un altro esempio, che forse rende più l’idea, è come correre con una Vespa sulla sabbia umida».

GLI ULTIMI

CONTROLLI

Da casa ci hanno seguiti:

■ Marco Interdonato: carrozziere.

■ Vincenzo Marciano: battilastra.

■ Domenico Moretti: telaista motociclistico».

La prima volta (e chi la scorda più!)…

«Ti trovi a dover fare tante cose insieme, mai fatte prima! Senza averle provate. Ti prepari con tuta, casco etc, con un sole caldo da scioglierti (all’ombra si stava bene). Al momento della partenza vera e propria, il commissario ti fa dei segnali come se fossi un pilota di caccia al decollo da una portaerei, controlla se hai al-

OPERAZIONE PROIBITA

Vespe al traino, un’operazione vietatissima per regolamento. Ci ha confidato Marco Fumagalli che se fossero stati già iscritti, rischiavano la squalifica.

59 OFFICINA DEL VESPISTA
Per evitare che olio e benzina contaminino il sale, tutti i mezzi devono essere messi su teli che proteggono il terreno. Marco Quaretta effettua gli ultimi controlli ai mezzi, tutto deve essere ok.
NON

TRE AMICI

SPONSORIZZATO L’IMPRESA

Sensazioni indescrivibili

«La prima volta che mi sono lanciato in pista non mi sono reso conto di quello che stavo facendo. Ma mi sono divertito un mondo, anche se andavo adagio. Non avendo il contachilometri, guardavo di fianco, verso la mia macchina di appoggio (distante circa 200 mt) e cercavo di capire (a orecchio) sentendo il motore e (a occhio) guardando il terreno a che velocità stavo andando. Gli altri riferimenti visivi sono talmente lontani che non

ti danno nessuna sensazione. Ci sono dei coni che delimitano la pista, ma sembrano dei puntini arancio. Dalla partenza al cartello del primo miglio mi sembrava una eternità, e poi ne dovevo percorrere un altro per avere il riscontro cronometrico. Quasi al cartello del secondo miglio c’era la torretta di controllo dei commissari e cronometristi. Dopo l’arrivo erano tracciate delle strade di rallentamento e di avvicinamento alla macchina di appoggio, per ricaricare il tutto e tornare al box/container o alla partenza. Lungo la strada del rientro, ci si fermava a una roulotte dei cronometristi i quali, una volta avuto il numero di gara, ti stampavano il tempo consegnandoti lo scontrino, in quante copie volevi. Le volte successive,

loro vedevano anche le precedenti a video, ti facevano i complimenti per aver migliorato oppure ti chiedevano che cos’era successo. Insomma erano abbastanza interessati e avevano un’aria amichevole».

Un pizzico di sfortuna

«Due lanci sono stati abortiti per problemi tecnici. Una volta la Vespa si era ingolfata e non andava più su di giri. Così, per evitare di spingere per 200 metri, bardato come un astronauta, ho preferito curvare in direzione della nostra auto di appoggio, sono sceso tenendo il gas con la sinistra aperto e correvo a fianco della Vespa che continua ad andare. Per fortuna non si è spenta. L’altra volta invece

C’ERA ANCHE QUANTO HA

UN GILERA FATTO LA 924?

SCONTRINO

60 OFFICINA DEL LE GRANDI SFIDE
Da sinistra: Mauro Pascoli, Marco Quaretta e Marco Fumagalli davanti alla Dafne 924 125 cc di quest’ultimo. Alla compagnia si è aggregato anche Daniele Restelli con il team Speed-ITA, che ha partecipato con una Gilera 50 appositamente preparata. Risultato di un lancio Dafne 924 125 cc. Risultato con lancio Dafne 923 98 cc. Perché Dafne? Eccovelo svelato. È il nome della figlia di Quaretta. La nostra rivista era sponsor dell’impresa. Notare l’adesivo al posto della targa. E UNA 924
RECORD
UN
SULLO ABBIAMO

SULLA DAFNE 965

Mauro a bordo della sua Dafne 965 di 125 cc si prepara anche lui al suo primo lancio sulla pista salata.

C’ERANO

ANCHE LE MOGLI

SI PARTE

DA QUI

Ecco il fatidico punto di partenza. Malgrado l’apparenza il sale non crea una superficie piatta, ma assomiglia vagamente alla neve.

A BORDO DELLA

DAFNE 923

sono stato più sfortunato e ho dovuto spingere. Alla fine, sono arrivato stanco morto, il tutto perché si era staccato il filo della candela. D’altra parte non puoi fermarti in mezzo alla pista e bloccare gli altri concorrenti che sono in coda ad aspettare che tu la liberi per partire. A proposito, noi siamo sempre andati sulla pista “Rookie” da 3 miglia… D’altro canto, per passare alla pista successiva, un po’ più lunga, mi sembra che dovevi fare almeno 120 miglia».

La vita sul lago…

«Arrivavamo la mattina presto, avevamo la macchinetta del caffè, alimentata dal generatore, riallestivamo il nostro “villaggio”: tende, sedie e tavolini. La sera non puoi lasciare niente fuori dal container ad eccezione dei veicoli, che devono restare

su di un telo in modo da preservare il sale se dovessero perdere liquidi (olio, benzina). Noi poi legavamo tutte e tre le nostre Vespa con delle cinghie e le ancoravamo con grosse viti da carpentiere avvitate nel sale. Infatti sul lago il vento è molto forte e rischi di non trovare più niente, pertanto le zavorravamo così e le coprivamo con dei teli. Per quel che

riguarda il pranzo avevamo l’aiuto di un altro team italiano, il “Gus Gus”, con il quale ci eravamo accordati prima di partire. Loro avevano un camper e un paio di cuochi improvvisati, che in quelle condizioni andavano benissimo. Per bere avevamo portato delle ghiacciaie da casa. Noi compravamo le bottiglie e loro portavano il ghiaccio, venduto

IL MOTORE

DELLA 6 GIORNI

61 OFFICINA DEL VESPISTA
Loretta, moglie di Mauro Pascoli, e Raffaella compagna di Marco Fumagalli, addette al merchandising dell’impresa. Marco a bordo della Dafne 923 di 98 cc, si dirige verso la partenza per un lancio. Marco si lancia con la 924 dotata di un motore della mitica Vespa 6 giorni.

MARCO

IN AZIONE UNICO!

UN MOMENTO

in sacchi da 15 kg in tutti i benzinai o supermercati. La sera, dopo aver smontato e riposto tutto nel container, andavamo a fare la spesa un po’ a turno e si rimontava il tavolo con sedie nel cortile del tipico motel americano. Cucina da campo, camper e barbecue, pasta e carne e si faceva amicizia con tutti gli ospiti del Motel. Tra il Motel a Wendover e il lago salato c’erano circa 10 minuti di auto e, da quando lasciavamo l’a-

sfalto per il salire sul sale e arrivare al container, ce n’erano altrettanti».

È solo l’inizio…

«Torneremo sicuramente. Abbiamo molte idee, chiaramente sempre inerenti il mondo Vespa e Piaggio. Cerchiamo compagni di avventura per abbattere e divedere il costo della spedizione, che è importante. Abbiamo fatto amicizia con il team

Speed-ITA che ha partecipato con un Gilera 50, e anche loro la pensano come noi: più siamo meglio è. Nel container infatti potrebbero entrarci almeno dieci veicoli».

Un gruppo predestinato

«Vorrei aggiungere che le persone che hanno collaborato a questa idea erano tutte in qualche modo legate a me, al mondo Vespa e a Bonneville senza saperlo e senza che ci conoscessimo da prima. Il lattoniere, Marciano, ha nella sua officina una macchina che è stata a Bonneville qualche anno fa. Se l’è trovata in casa per varie vicissitudini e mai più si sarebbe immaginato di creare ancora qualche cosa che sarebbe andata laggiù. Marco Interdonato era già conosciuto da qualche collezionista nell’ambiente Vespa come carrozziere bravo e affidabile. Una volta che ci siamo conosciuti, mi ha mostrato delle fotografie della mia Vespa 6 giorni, ex di Roberto Donati, quando era da lui perché fosse sistemata e verniciata. Ho raccolto anche un po’ di storia oltre ad aver conosciuto una bella persona, come la figlia Marta. Marco Quaretta invece è un amico di lunga data. Mi era stato presentato da Mauro Pascoli e ci conosciamo dal 2002, ma – si vede subito – tutti i componenti di questa spedizione erano come predestinati a vivere un’avventura simile, in amicizia e con grande passione».

SUL PICK UP

Scoperto che era vietato trainare le Vespa, si è provveduto a caricarle su un grosso pick up americano.

62 OFFICINA DEL LE GRANDI SFIDE
Di nuovo Marco in azione con la Dafne 923 di 98 cc. Chissà a cosa pensava in questo momento, sicuramente emozionane ed unico.

Le Dafne sono state costruite appositamente per questa manifestazione. Notare lo scudo stretto e molto bombato, opera delle mani dell’esperto battilastra Vincenzo Marciano.

FATTE APPOSTA UN’ICONA

DEL MADE IN ITALY

Dopo tanta fatica, un po’ di riposo anche per loro. Ecco le Vespa coperte da teli e ancorate al sale tramite grosse viti, perché di notte il vento sul lago salato è fortissimo.

ALLEGRIA

GLI ULTIMI

OGNI SERA

UNA FESTA

Il cibo made in Italy ha davvero conquistato tutti e ogni sera, a cena, c’era qualche nuovo ospite.

ITALIANI A CACCIA

D’altra parte non capita di trovare tutti i giorni una bella compagnia di italiani a caccia di record!

63 OFFICINA DEL VESPISTA
Gli americani hanno guardato con grande interesse le 3 Dafne. La Vespa è sempre un’icona del made in Italy negli USA. I coniugi Pascoli scherzano a bordo della loro Dafne 965 125 cc. Marco e Mauro controllano che sul pick up tutto sia a posto. Da notare il nostro logo sulla manica della tuta di Marco.
DI RECORD CONTROLLI
VESPA PROTETTA
UN PO’ DI

Cagna la Castagna

NATA QUASI PER SCHERZO NEL 2002 DALL’IDEA

DI UN SOCIO DEL VESPA CLUB COMO, SOCIO ANCHE DELL’ASSOCIAZIONE COMODALBASSO, ORMAI È UN APPUNTAMENTO FISSO

Quest’anno è stata la 16° edizione organizzata da 4 associazioni: il Vespa Club Como, il Club 2Cv Sempre Carichi e le due associazioni che beneficiano dei guadagni: la Comodalbasso e la cooperativa Sociolario. Durante la giornata, i tanti volontari, circa 40, hanno preparato caldarroste, polenta con lo zola e hanno offerto grigliate, vin brûlé e torte.

E MOLTO VISITATO

Lavorando con grande impegno dalle 7 del mattino fino a sera.

TANTI CLUB AMICI

Come ci racconta il Presidente Gianluca Cesana, per questa iniziativa è stato indispensabile il lavoro di tanti volontari. «I costi cerchiamo di ridurli al massimo – ha detto – grazie agli sponsor commerciali e privati che ci regalano la legna, ci stampano le locandine

gratis, ci offrono la colazione la mattina al bar e ci donano le torte da vendere. Per noi del Vespa Club Como è ormai diventata la nostra festa annuale, più della cena sociale di Natale. Anche se dobbiamo lavorare tutto il giorno, lo facciamo divertendoci e ritrovando quasi tutti gli attivisti del club che durante l’anno girano per raduni. Cerchiamo di coinvolgere anche i Vespa Club a noi vicini che passano sempre a trovarci. Quest’anno

64 OFFICINA DEL RADUNI & CO
SI COMINCIA
Dalle 7 del mattino si comincia a lavorare, con grande partecipazione di tanti volontari.
ALL’ALBA

sono intervenuti Varese, Cantù, Bulciago, Bregnano, per gli “ufficiali”, più il grande Domenico del Giro d’Italia in Vespa. Poi sono arrivati gli Amici della Cascina di Samarate e Vespanostra dalla Germania per gli “indipendenti”. Spe-

ro davvero di essermeli ricordati tutti, se così non fosse mi scuso».

GIOCHI MEDIEVALI E MUSICA

Come ogni anno, la castagnata si svolge in un viale lungo le mura della città vecchia, di fianco al chiosco di un socio del Vespa Club. Normalmente sarebbe uno spazio

ZTL, ma viene concesso solo per l’occasione dal Comune di Como a titolo gratuito. Quest’anno, per intrattenere la gran quantità di visitatori, si sono aggiunti dei simpaticissimi giochi medievali e un DJ per la musica.

INTERNAZIONALE SI ARRIVA IN VESPA IL

SEMPRE CARICHI

65 OFFICINA DEL VESPISTA
Tanti i partecipanti arrivati in Vespa, ormai è un appuntamento segnato in agenda. Attirava il pubblico anche l’esposizione di auto organizzata dal Club 2Cv Sempre Carichi di Como. C’erano anche amici arrivati dalla Germania.
CLUB 2CV
Partiti alla prima manifestazione con 50 chili di castagne, oggi in 4 “birulere” autocostruite ne cuociono 4 quintali. Migliaia di castagne da tagliare… Ma fortunatamente le braccia (e i sorrisi) non mancano proprio mai!
PER TUTTI
4 QUINTALI CASTAGNE

Gaiarine in…Vespa!

UN GRUPPO DI AMICI SI È RITROVATO A GAIARINE, A BORDO DI FANTASTICHE VESPA D’EPOCA, E LE LORO FOTO IN BIANCO NERO CI AIUTANO A RIVIVERE GLI ANNI ‘50

Come ogni quarta domenica di ottobre, a Gaiarine (Treviso) anche quest’anno si è ripetuta la tanto attesa “Festa della Zucca”, occasione per associazioni, negozianti e residenti di mettersi in gioco, abbellendo le vie del paese con spettacoli e coreografie suggestive.

Reduce dalla vittoriosa partecipazione alla manifestazione “Perla del Veneto”, il Vespa club Aviano, insieme a un gruppo di amici, ha preceduto le associazioni nella parata di apertura. Uomini e donne, vestiti come negli anni ‘50, hanno

66 OFFICINA DEL RADUNI & CO
di Giovanna Dal Cin foto Alfio Marchetti e Francesca Mio
Notevole l’impegno nella ricerca degli abiti anni ’50 a cura di tutti i partecipanti. IMPEGNO TANTO
MAGICA ATMOSFERA
Una sfilata in bianco e nero tra le strade di Gaiarine (Treviso), in una magica atmosfera sospesa tra oggi e gli anni ’50.

attraversato in sella alle loro Vespa le vie del paese, suscitando stupore e simpatia lungo tutto il tragitto.

UN TUFFO NEL PASSATO

Fatte le foto di rito in Piazza Vittorio Emanuele II, i vespisti si sono poi spostati in via San Liberale, dove l’ottima cornice storica ha permesso di ricreare scene di vita comune che riproducevano usi e costumi di quegli anni. La rappresentazione di una gara vespistica vecchio stile ha preso forma in poco tempo. Si sono infatti viste le sue fasi salienti, dalla punzonatura ai vari controlli

dislocati lungo il percorso, naturalmente con assistenti di gara, piloti e figuranti vestiti a tema.

PRANZO ALLA FRASCA

Come per ogni manifestazione che si rispetti, il pranzo ha rappresentato il momento di maggiore convivialità. Si è svolto presso la “La Frasca”, fedele ricostruzione di un’antica trattoria ricavata all’interno di una vecchia abitazione. Qui, grazie all’opera di abili cuoche, si sono potuti gustare piatti tipici veneti accompagnati da ottimi vini rossi. La giornata è corsa

veloce, i piloti in gara hanno dato spettacolo finché non è arrivato il buio e la festa si è conclusa.

UN PIZZICO DI NOSTALGIA

Per tutta la giornata, si è respirata l’aria d’altri tempi e i più anziani non sono riusciti a nascondere un pizzico di nostalgia. Tutti quelli che hanno partecipato a questo evento si sono immedesimati nella loro parte con un’inaspettata naturalezza, che è stata colta da abili fotografi e che resterà impressa nei loro numerosi scatti, a ricordo della bellissima giornata.

IL PARROCO! VIVA

VESPA IN GARA

IN GRAN

SEMBRANO VERI

67 OFFICINA DEL VESPISTA
Non poteva mancare il sacerdote che va in visita ai suoi parrocchiani, naturalmente il Vespa. Negli anni ’50 ci si muoveva in bici e in… Vespa naturalmente.
NEL TEMPO SOSPESI
Difficile non scambiare questa foto per una degli anni ’50. Prove di abilità finché il buio ha preso il sopravvento.
FORMA PILOTI
Negli anni ’50 la Vespa partecipava a un gran numero di gare, tutte appassionanti.

150 VESPA

Monteisola in Vespa

PARTECIPARE A UN RADUNO DI VESPA SU UN’ISOLA NON È COSA DI TUTTI I GIORNI. ECCO PERCHÉ L’EVENTO

ORGANIZZATO DAI CLUB SEBINO E SARNICO

A MONTEISOLA, HA AVUTO COSÌ TANTO SUCCESSO

Più di 150 vespisti hanno attraversato a bordo di una chiatta il lago d’Iseo per raggiungere l’isola lacustre più grande d’Europa e “conquistarla” in sella alle loro Vespa. La seconda “Attraversata del lago d’Iseo in Vespa con tour a Monteisola” si è svolta domenica 24 settembre. Doppia la partenza del tour: gli appassionati vespisti della sponda bergamasca del lago si sono mossi da Sarnico, quelli della sponda bresciana, invece, da Sale Marasino. Due territori, un’unica passione.

68 OFFICINA DEL RADUNI & CO
Di Alessandro Cesare Più di 150 Vespa alla partenza del tour di Monteisola. In questa foto le Vespa sono schierate alla partenza di Sale Marasino. Il momento della partenza da Sale Marasino: da qui un serpentone di Vespa si è diretto verso la chiatta.
IN PARTENZA UN SERPENTONE

LA BELLEZZA DI MONTEISOLA

Dopo le iscrizioni di rito, il gruppone si è ritrovato alla partenza della chiatta da dove è salpato alla volta di Monteisola. Sotto un tiepido sole, i vespisti hanno raggiunto in due tranche l’isola e sono così partiti per il giro turistico, tra le stradine a strapiombo sul lago e le chicane tra le case di quelli che fino a qualche decennio fa erano piccoli villaggi di pescatori. Panorami mozza-

fiato e borgate inerpicate in stile ‘presepe’ caratterizzano questo luogo ancora poco conosciuto, ma che anche grazie a “The Floating Piers”, il ponte sospeso sull’acqua dell’artista Christo, sta diventando sempre più noto al grande pubblico.

E POI… TUTTI A TAVOLA!

Dopo il tour, il serpentone ha potuto assaggiare alcuni prodotti

tipici dell’isola, e cioè il salame di Monteisola e le bruschette all’olio del Sebino. Rientrate sulla terraferma, sempre a bordo di una chiatta, le Vespa si sono dirette nella vicina Sulzano, al Lido Pistakkio, per il pranzo a base di una delle specialità di questo territorio: lo spiedo bresciano preparato dalla onlus “Chei del spet”.

SPECIALE UN RADUNO

LO SBARCO

Ecco il momento in cui le Vespa toccano di nuovo terra: da qui comincia il giro turistico di Monteisola alla scoperta delle bellezze locali.

69 OFFICINA DEL VESPISTA
Ancora uno scorcio di Monteisola ‘invasa’ da centinaia di vespisti.
DI VESPISTI CENTINAIA
Bellissimi scorci a ‘fil di lago’ a Monteisola, con il raduno reso speciale da una splendida giornata di sole.

1° Gimkana Città di Udine

UNA MANIFESTAZIONE DI ABILITÀ E DI AGILITÀ, CHE TRADOTTA IN GERGO VESPISTICO VUOL DIRE UNA “GIMKANA”.

L’APPUNTAMENTO È STATO CURATO DAL VESPA CLUB DI UDINE

ANNI ‘60

Un’immagine della fine degli anni ’60, quando il Vespa Club Udine organizzava la gimkana in piazza Primo Maggio. Bei tempi e bei ricordi!

Di Alessandro Cesare

Sull’asfalto di piazza

Primo Maggio sono arrivati decine di appassionati chiamati a mettere in mostra la propria destrezza su una Vespa. A essere rappresentati, oltre al club di casa, sono stati i sodalizi di Fiume Veneto, Porcia, Spilimbergo, Monfalcone, Ramandolo e Napoli.

L’evento, patrocinato dal Comune di Udine e valido come 3ª

Prova Campionato Gimkana Vespa Fvg, è stato suddiviso in due manche. Tre le categorie ammesse: small (Vespa strette tipo 50 Special, Primavera, ET3), Large (Vespa scocca larga tipo Px, Rally, Sprint) e squadre (formate da tre piloti dello stesso Vespa Club).

70 OFFICINA DEL RADUNI & CO
IN GARA APPASSIONATI
Gli appassionati di Vespa si sono cimentati in sella alle loro due ruote tra i paletti della gimkana, davanti agli sguardi incuriositi dei presenti.

E DESTREZZA AGILITÀ

GIANLUCA

GRAZIE AGLI

ORGANIZZATORI

I VINCITORI

Questo il podio della categoria Small: primo Massimo Sist (Vespa Club Fiume Veneto) con 1.26; secondo Riccardo Ros (V.C. Porcia) con 1.28.931; terzo Renzo Ros (V.C. Porcia) con 1.29.346. Per trovare il primo vespista del club di Udine bisogna scendere fino all’ottavo posto con Carlo Colloredo.

Per la categoria Large, primo posto per Gianluca Serpe (Vespa

Club Napoli) con 1.49.003; secondo per Alessandro Bertogna (V.C. Monfalcone) con 1.57.362; terzo per Angelo Tramontina (V.C. Spilimbergo) con 2.02.272.

UN EVENTO IMPORTANTE

Questo evento, che il Vespa Club Udine ha avuto il merito di riportare alla luce, fino agli anni ’70 riempiva la piazza principale di Udine, richiamando centinaia

di appassionati. L’auspicio è che possa tornare a essere un appuntamento fisso della stagione vespistica, anche perché le evoluzioni delle Vespa tra i pali stretti sono state molto apprezzate dal pubblico presente, attirato in piazza anche dalla mostra statica realizzata in loco. Soddisfatti gli organizzatori, con Il presidente del Vespa Club Udine, Fabio Ieronutti, che ha dato appuntamento al 2018.

71 OFFICINA DEL VESPISTA
Non è facile destreggiarsi tra chicane e serpentine. Servono agilità, destrezza e completa padronanza del mezzo. In una gimkana serve la massima concentrazione, come dimostra Gianluca Serpe, vincitore della categoria Large. Tra gli ostacoli sul percorso, era previsto anche un salto che ha reso la gimkana molto spettacolare.
SPETTACOLARE SALTO
Foto di gruppo in piazza Primo Maggio per alcuni dei partecipanti e degli organizzatori al termine della gimkana.
SERPE

INCONTRIAMOCI

IL

CALENDARIO COMPLETO DI RADUNI E MANIFESTAZIONI PER VESPISTI IN COLLABORAZIONE CON

GENNAIO 2018

6-7 gennaio Firenze (FI)

20° Cimento Invernale del Vespista Firenze.

6-7 gennaio Marina di Massa (LI)

35a Edizione AutoMotoBici d’epoca - Mostra Scambio al Coperto. Centro Sportivo via Repubblica 116. Tel.: 3285405547 sarasota@hotmail.it

13-14 gennaio Arezzo (AR)

Classic Motors - Mostra

10-11 febbraio

Rimini (ex Pesaro)

46a Mostra Scambio

Automotociclo d’Epoca. Fiera di Rimini (ingresso EST). Tel.: 3471844267 - 0541731096. Info: mostrascambiorimini@ gmail.com www.museomotociclo.it

10-11 febbraio

Modica (RG)

Modica Old MotorsRagusAutoStory, la Mostra Scambio di auto, moto e ricambi d’epoca. Saranno presenti diversi espositori per ricambi Vespa. Tel: 3394996162 - 3391741185

scambio. Arezzo Fiere e Congressi. Via Spallanzani 23.

27-28 gennaio

Ferrara (FE)

Auto e moto del passato. Salone d’Inverno OFF ROAD. Ferrarafiere. info:autoemotodelpassato.com

26-28 gennaio

Melilli (SR)

5a Mostra Scambio auto e moto, ricambi d’epoca. Centro commerciale Conforma. Tel.: 3397269688 - 3333570610

FEBBRAIO 2018

16-18 febbraio

Segrate (MI)

69a Mostra-Scambio Novegro di auto, moto, ciclo, ricambi e accessori d’epoca.

Segreteria: via Novegro. Tel.: 02 70200022

24-25 febbraio

Bassano del Grappa (VI)

Mostra scambio presso Bassano Expo. Tel.: 3484154659

Info: motorexpoclassic@libero.it

24-25 febbraio

Isola Vicentina (VI)

Prima Mostrascambio Isola

Vicentina - presso Impianti Sportivi in Via Vallorcola. Tel.: 0444 977719

Info: www.rallyclubisola.it

segreteria@rallyclubisola.it

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“CIAO IO SONO…”

MANDATECI LE VOSTRE LETTERE, TESTIMONIANZE, DOMANDE E SUGGERIMENTI! SCRIVETE A: REDAZIONE@OFFICINADELVESPISTA.IT

Un saluto, e grazie di tutto

Ci ha scritto da Siena Federico Botti: “Sin da piccolo ho sempre collegato la Vespa a mio babbo... Ma non “la vespa” in generale, ma “quella Vespa”, di quel preciso colore, con quell’esatto, imperfetto rumore, sporca, scortecciata dai sassi della strada a sterro che portava a casa nostra... Per me non è mai esistito altro motociclo degno di nota: ho avuto altri motorini, ho preso la patente per la moto, ma niente da fare, il suono delle marce che entrano con quel “clock” unico era sempre nelle mie orecchie. E anche da piccolo, per me, quando c’era da andare in Vespa dalla nonna era una festa, mi sentivo grande. Portarmela a casa il giorno dopo il funerale di mio babbo, guidarla, bestemmiare quando il cambio faceva cilecca ed entrava la terza anziché la seconda, assaporare nuovamente il “clock” che mi ricordavo dalla mia infanzia, penso sia stato il modo migliore per portare avanti la memoria di mio babbo. Ciao babbo, quando ero piccolo mi hai portato tanto in giro, adesso è il momento di restituirti il favore.”

Qui sopra: la Vespa del papà di Federico ancora perfettamente conservata e solo da pulire. A sinistra: Federico bambino, felice su quella stessa Vespa.

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Andrea Manzini Chiara & Francesco Tabacchi Giuseppe Agosta Antonino Scarpati Cristian Aurilio Vh Giada Pauselli Giuseppe Reccia Gennaro Imperatore Vincenzo Fortunato Domenico-Elisa Garofalo-Giovacchini Fiorenzo Carnemolla Giuseppe Russo Carlo Di Cunto Francesco Ligato Domenico Donvito Gianfranco Mineo Iori Nicola
79 OFFICINA DEL VESPISTA
Katia Berretti Nicola Colonna Marco De Musso Ujaguar Salvatore De Pasquale Vincenzo Fortunato Luca da Savona con la Vecchia Scintillante Pietro Carlucci Marco Zanini Simone Balsamo Vincenzo Pastore Luigi Nazzari Roberto Pergolizzi Michele Dedamiani Vincenzo D’angelo Zanini Marco il GHOST RIDER

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I MODELLI

80 OFFICINA DEL
MODELLO VESPA N° / bim. pubblicazione 50 anni di Vespa 50 1963-2013 3 Set.-Ott. 2013 50 Special (Sotto la lente tutti i modelli) 1 Mag.-Giu. 2013 50 Vespa (Schede Tecniche vari modelli) 6 Mar.-Apr. 2014 50 sportellino V5A1T 1963 (Conservata) 14 Set.-Ott. 2015 50 L V5A1T 1969 (Restauro) 18 Mar.-Apr. 2016 50 Revival V5R1T 1991 (Restaurata) 15 Nov.-Dic. 2015 50 Special 2° serie V5B3T1975 (Scheda Vespa Mese) 12 Mar.-Apr. 2015 50 Special V5B3T 1975 (Conservata 4 marce) 10 Nov.-Dic. 2014 50 Special 1° Serie V5A2T (Sotto la Lente + Restauro) 1 Mag.-Giu. 2013 50 Special 1° serie 1969 (Conservata) 11 Gen.-Feb. 2015 Pk 50 S V8X5T 1983 (Restauro) 7 Mag.-Giu. 2014 PK 50 XL 1986 V5X3T (Restauro) 8 Lug.-Ago. 2014 Pk 50 XL V5X4T 1987 (Restauro) 5 Gen.-Feb. 2014 90 V9A1T 1963 (Scheda Vespa Mese) 6 Mar.-Apr. 2014 90 SS V9SS1T (Scheda Vespa Mese) 5 Gen.-Feb. 2014 90 SS V9SS1T 1966 (Conservata) 17 Gen.-Feb. 2016 98 1947 (Conservata) 7 Mag.-Giu. 2014 98 1946 (Disegni tecnici e particolari) 9 Set.-Ott. 2014 125 1953 VM2T Faro Basso (Restauro) 3 Set.-Ott. 2013 125 6 giorni Faro Basso (Disegno tecnico del motore con particolari) 8 Lug.-Ago. 2014 125 1948 V1T –V15T Bacchetta (Restauro) 1 Mag.-Giu. 2013 125 1950 V15T Bacchetta (Conservata) 9 Set.-Ott. 2014 125 Et3 1976 VMB1T (Restauro) 2 Lug.-Ago. 2013 125 ET3 1978 (conservata) 13 Mag.-Giu. 2015 125 Et3 Jeans (Sotto la lente storia del modello) 2 Lug.-Ago. 2013 125 Et3 Jeans VMB1T (Conservata) 10 Nov.-Dic. 2014 125 GTR VNL2T 1969 (Restauro) 10 Nov.-Dic. 2014 125 GTR VNL2T 1969 (Restauro) 12 Mar.-Apr. 2015 125 Nuova VMA1T (Scheda Vespa Mese) 9 Set.-Ott. 2014 125 Primavera 1978 VMA2T (Varie - Conservate) 11 Gen.-Feb. 2015 125 T5 Pole Position VNX5T 1985 (Scheda Vespa Mese) 7 Mag.-Giu. 2014 125 TS VNL3T (Scheda Vespa Mese) 10 Nov.-Dic. 2014 125 1952 V31T (Personalizzazione) 5 Gen.-Feb. 2014 125 VNA2T 1958 (Scheda Vespa Mese) 4 Nov.-Dic. 2013 125 VNB2T 1961 (Restauro) 6 Mar.-Apr. 2014 125 VNB2T 1961 (Restauro) 8 Lug.-Ago. 2014 125 946 2013 (Presentazione nuovo modello) 1 Mag.-Giu. 2013 125 Faro Basso (Dedicata al Vespa World Days Mantova 2014) 9 Set.-Ott. 2014 125 1953 VM1T Faro Basso (Restauro) 7 Mag.-Giu. 2014 125 VN1T 1955 Faro Basso (Restauro e Personalizzazione Sport) 8 Lug.-Ago. 2014 Sidecar 1952 V33T (Restaurato) 10 Nov.-Dic. 2014 Faro Basso V30 1951 con miscelatore (accessorio anni ’50 non Piaggio) 7 Mag.-Giu. 2014 PK 125 S Automatica I serie 1984 VAM1T (Conservata) 11 Gen.-Feb. 2015 PX 125 VNX2T 1985 (Vespa Unica Mondiali Calcio) 13 Mag.-Giu. 2015 125 Primavera Tuning Gt40 (elaborazione non Piaggio) 2 Lug.-Ago. 2013 U 125 1953 (restauro) 13 Mag.-Giu. 2015 125 VNB4T 1962 (Restaurata Vespa da lavoro) 7 Mag.-Giu. 2014 125 VNB5T 1964 (Restauro) 12 Mar.-Apr. 2015 125 VNB5T 1964 (Restauro) 11 Gen.-Feb. 2015 125 U VU1T 1953 (Restauro 2 Modelli) 13 Mag.-Giu. 2015 125 Primavera ET3 1978 (Conservata) 13 Mag.-Giu. 2015 125 VNB5T 1964 (Conservato) 14 Lug.-Ago. 2015 PX 125 VNX1T 1980 ( Conservato modello mercato Svizzero) 14 Lug.-Ago. 2015 125 PX VNX1T 1978 senza frecce (Restauro) 15 Set.-Ott. 2015 125 VN1T1954 Faro Basso (Restauro) 16 Nov.-Dic. 2015 125 Primavera ET3 VMB1T 1976 (Scheda Vespa Mese) 16 Nov.-Dic. 2015 125 Primavera VMA2T 1976 (Restauro) 17 Gen.-Feb. 2016 125 Nuova VMA1T 1967 (Conservata) 18 Mar.-Apr. 2016 Paperino MP5 1945 (Scheda Vespa Mese) 18 Mar.-Apr. 2016 Acma Vespa 400 (Articolo) 4 Nov.-Dic. 2013 150 GL VLA1T 1963 (Restauro) 10 Nov.-Dic. 2014 150 GL VLA1T 1963 (Restauro) 3 Set.-Ott. 2013 150 VS GS (60° della GS disegno tecnico e breve storia modelli) 12 Mar.-Apr. 2015 150 GS (Sotto la lente + Restauro VS2T) 4 Nov.-Dic. 2013 150 GS VS5T 1960 (Restauro) 7 Mag.-Giu. 2014 150 Sprint VLB1T1965 (Restauro) 10 Nov.-Dic. 2014 150 Sprint Veloce VLB1T 1977 (Restauro) 6 Mar.-Apr. 2014 150 Sprint Veloce VLB1T 1974 (Restauro) 9 Set.-Ott. 2014 150 Sprint VLB1T 1967 (Conservata) 8 Lug.-Ago. 2014 150 VBA1T 1960 (Restauro) 6 Mar.-Apr. 2014 150 VBB1T 1961 (Conservata) 11 Gen.-Feb. 2015 150 VL1T 1955 Struzzo (Curiosità - Quella strana scritta incisa) 12 Mar.-Apr. 2015 150 VL3T Struzzo (Restauro) 5 Gen.-Feb. 2014 PX 150 E VLX1T 1981 (Restauro) 12 Mar.-Apr. 2015 PX 150 E VLX1T Arcobaleno 1984 9 Set.-Ott. 2014 150 Sprint Veloce VLB1T 1974 (Conser.) 12 Mar.-Apr. 2015 150 GS VS1-2-3-4-5 T (Scheda Vespa Mese) 13 Mag.-Giu. 2015 150 Sprint Veloce VLB1T 1975 (Tuning 177 Sprint V da Brucio Cesarone Na) 14 Lug.-Ago. 2015 150 VBB2T 1963 (Restauro) 15 Set.-Ott. 2015 150 Super VBC1T 1968 (Restauro) 15 Set.-Ott. 2015 150 VBA1T1960 (Conservata) 16 Nov.-Dic. 2015 150 PX senza frecce VLX1T 1980 (Restauro) 17 Gen.-Feb. 2016 150 GS (Scheda Vespa Mese) 17 Gen.-Feb. 2016 160 GS VSB1T 1962 (Scheda Vespa Mese) 14 Lug.-Ago. 2015 180 Rally VSD1T 1971 (Restauro) 8 Lug.-Ago. 2014 180 Rally 1972 VSD2T (Restauro) 4 Nov.-Dic. 2013 180 Rally VSD1T (Scheda Vespa Mese) 11 Gen.-Feb. 2015 180 Rally VSD1T 1969 (Restauro) 15 Set.-Ott. 2015 PE 200 X VSX1T 1980 (Modello Estero mercato USA) 17 Gen.-Feb. 2016 200 PE VSX1T 1977 senza frecce (Scheda Vespa Mese) 14 Lug.-Ago. 2015 PX 200 E elestart/mix VSX1T 1983 (Accessori Vespa da Viaggio) 12 Mar.-Apr. 2015 P200E 1981 VSX1T (Restauro) 9 Set.-Ott. 2014 P200E VSX1T(Scheda Vespa Mese) 8 Lug.-Ago. 2014 98 1947 (Restauro) 19 Giu.-Lug. 2016 125 GTR 1974 (Conservata) 19 Giu.-Lug. 2016 125 ET3 1977 (Tuning) 19 Giu.-Lug. 2016 V30 1951 pedana allungata (restauro) 20 Lug.-Ago. 2016 VBA1T 1959 (Tuning) 20 Lug.-Ago. 2016 200 Rally (conservata) 20 Lug.-Ago. 2016 VNB5 1964 (conservata) 20 Lug.-Ago. 2016 Vespa VNB (restauro) 21 Set.-Ott. 2016 Rally 180 1968 (restauro) 21 Set.-Ott. 2016 Rally 200 mix (ricerca) 21 Set.-Ott. 2016 Sprint 150 EVO (tuning) 21 Set.-Ott. 2016 Vespa 50 V5A1T 1964 (restauro) 21 Set.-Ott. 2016

Regoliamo i cavi dei freni, smontiamo le ruote

Controlliamo la candela – sostituiamo lampadine

Faro Basso 125, cambio gomme – dove sono i numeri telaio – i cerchi giusti delle 50

50 Special smontiamo il mozzo anteriore, come fissare targhetta FMI o ASI, affrontare revisione, cosa controllare prima di comprare

PX pulire filtro aria e carburatore

pedale freno 50 sportellino piccolo, impariamo a pulire il carburatore (con disegno tecnico dettagliato del carburatore)

revisione gruppo termico, revisione faro anteriore vespa 50

LO FACCIO IO TUTORIAL MANUALI DI O.D.V. (MONOGRAFICI SU UN MODELLO)

N° 1 – Tutte le Vespa 50 (dalla 50 1963 alle Special)

N° 2 – Tutte le Vespa targate (90, 90SS, 125N, 125 Primavera, ET3)

N° 3 – Tutti i modelli PX (dai senza frecce alla T5)

N° 4 – Le Large Frame Sportive anni ’70 (150 Sprint, Sprint Veloce, 180 SS, 125 GTR, 125 TS, 180 Rally e 200)

N° 5 – Tutte le serie PK (dalle 50 alle 125 comprese le automatiche)

N° 6 – Tutte le GS (Dalla VS1 -2-3-4-5 e 160 1° e 2° serie)

N° 7 – Tutte Faro Basso 1° Parte (dal Paperino alle Cambio a Bacchetta)

N° 8 – Tutte Faro Basso 2° Parte (dal Cambio a filo fino alla ultima serie compresa la 6 Giorni)

N° 9 – Tutte le SS (dalla 50 SS, 90 SS e 180 SS)

N° 10 – Tutte le soprannominate (La VL Struzzo e la VB1 Gs dei poveri)

N° 11 – Tutte le Rally (dalla 180 alla 200 serie per serie)

N° 12 – Motore al 2% La VBA, le 2 serie VBB e le 6 serie della 125 VNB

N° 13 – Vespa GL, Sprint e Sprint Veloce

N° 14 – Vespa 50 Ott.-Nov. 2016

N° 15 – Le Vespa 50 Special 2016

N° 16 – La 125 Primavera e la ET3

N° 17 – La 125 Large Frame GT, GTR e TS

N° 18 – La nuova linea PX 1977/2017

N° 19 – Vespesse le 125 Sport Faro Basso, 150 e 160 GS, 180 SS, 50SS e 90SS

N° 20 – Matricolari e Codici Colore

N° 21 – Lampade a Led, più luce alla tua Vespa - Kit freni a disco, miglioriamo la frenata

81 OFFICINA DEL VESPISTA DATI AGGIORNATI FINO AL #28 NOVEMBRE / DICEMBRE 2017 Vespa PK 1982 (conservato) 21 Set.-Ott. 2016 150 Vespa Sprint (Restauto Conservativo) 27 Set.-Ott. 2017 125 Primavera 1°serie (Restauro) 27 Set.-Ott. 2017 300 GTS Sidecar (Tuning) 27 Set.-Ott. 2017 125 PX Rat Style (Tuning) 27 Set.-Ott. 2017 PX 150 70° 2016 - sarà l’ultimo? 28 Nov.-Dic. 2017 180 SS – Restauro Conservativo 28 Nov.-Dic. 2017 PX 150 1979 – Tuning su modello senza frecce 28 Nov.-Dic. 2017
2 Lug.-Ago. 2013
3 Set.-Ott. 2013
4 Nov.-Dic. 2013
5 Gen.-Feb. 2014
6 Mar.-Apr. 2014 Smontiamo
7 Mag.-Giu. 2014 PX,
8 Lug.-Ago. 2014 PX, elaborazione
175 9 Set.-Ott. 2014 PX,
e cambio 10 Nov.-Dic. 2014 PX, sostituiamo i cavi dei freni 11 Gen.-Feb. 2015 Smontiamo la frizione di una VNB6t 125, cambiamo le ganasce dei freni 12 Mar.-Apr. 2015 Revisione strumentazione PX T5, 13 Mag.-Giu. 2015 Revisionare il clacson, ripuliamo la manetta del comando del gas, smontiamo il faro del PX e la lampadina 14 Lug.-Ago. 2015 Sostituire pedana e scudo, affrontiamo la revisione senza paura 15 Set.-Ott. 2015 Un super bauletto, lucidiamo la ghiera faro anteriore – come conservare bene la Vespa in inverno 16 Nov.-Dic. 2015 Px Tuning marmitta su misura – montare i cerchi Tubeless – come conservare una Vespa 17 Gen.-Feb. 2016 Ti si è rotta la chiave? Ecco come ripararla – tuning motore Faro Basso pepato 18 Mar.-Apr. 2016 Cambiamo il cavo frizione (con video) 19 Giu.-Lug. 2016 Montiamo il bordoscudo 19 Giu.-Lug. 2016 Come conservare la Vespa (con video) 20 Lug.-Ago. 2016 Cambiare gli pneumatici (con video) 20 Lug.-Ago. 2016 Cambiare la candela 20 Lug.-Ago. 2016 Motore GS (con video) 21 Set.-Ott. 2016 Cambio filtro dell’aria 21 Set.-Ott. 2016 Sostituire gli ammortizzatori Small Frame 27 Set. Ott. 2017 Rinforzo scocca PX 1982 27 Set. Ott. 2017
gruppo termico
cavi frizione

RESTAURO

La mia prima Faro Basso tanto desiderata…

NON PERDETE

IL PROSSIMO NUMERO: SAREMO IN EDICOLA IL 28 FEBBRAIO

CIGRA 2003

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Direttore responsabiler: Luca Sprea

Cigra S.r.l.

Socio Unico

Amministratore unico: Luca Sprea

Su questo numero hanno collaborato: Alessandro Pozzi (testi e foto), Contenuti srl (coordinamento), Andrea Ferreri (redazione), Vincenzo Perrone (redazione), Massimiliano D’Affronto (8x8 srl - grafica)

Cigra S.r.l. fa parte del gruppo Sprea ed è sotto la direzione e il controllo di Gestione Editoriale S.p.A.

EDITORISprea S.p.A.

CDA: Luca Sprea (Presidente), Mario Sprea, Claudio Rossi (pubblicità e marketing), Andrea Franchini (responsabile qualità editoriale)

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Gabriella Re: tel. 0292432262 - international@sprea.it

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