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ono passati quarant’anni da quell’incarico, eppure parlare della sua esperienza gli fa ancora illuminare gli occhi. Lui è Sergio Dri, friulano classe 1933, che a cavallo tra i primi anni ’60 e la metà degli anni ’70, ha presieduto il club di Udine, quando la Vespa era uno dei mezzi più utilizzati per spostarsi e viaggiare. È stata la Gimkana Città di Udine organizzata a settembre a farlo riavvicinare al mondo Vespa e a convincerlo a riaprire l’album dei ricordi. L’Officina del Vespista l’ha incontrato per farsi raccontare

Sergio A Venezia

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Trasferta al Lido di Venezia per il vespista Dri (in tuta bianca) insieme ad altri appassionati friulani.

le storie di un’Italia che non c’è più, dove la passione per la Vespa era qualcosa di epico.

Un Bel Gruppo

«Eravamo un bel gruppo all’epoca –racconta Dri – e praticamente ogni fine settimana partecipavamo a un raduno. Non ci si spostava in furgone, come avviene in molti casi oggi, ma sempre e solo in Vespa».

Sveglia in piena notte, anche alle 4 del mattino, per raggiungere, con la sua Gs, le mete dei raduni: Venezia, Verona, Vicenza, addirittura Vipiteno. Decine di vespisti friulani in viaggio che, quando andava bene, avevano solo un’automobile di supporto. «Nell’auto, se c’era, si caricavano i bambini e qualcosa da mangiare. Noi invece viaggiavamo sempre in Vespa: ricordo ancora le avventure per raggiungere Vipiteno».

E non era un caso se il club di Udine, città defilata dal resto d’Italia, spesso si aggiudicava il trofeo riservato a chi percorreva più chilometri.

OGNI DOMENICA UN’USCITA

«Prima di me – racconta Dri – il club era guidato da Guerra, poi arrivai io. Eravamo in tanti, ci davamo da fare: tutto merito della passione. Ogni domenica organizzavamo un’uscita: se non c’era un raduno ci ritrovavamo per stare insieme. Compravamo i polli la sera prima, li cucinavamo e poi si partiva». Tolmezzo, Verzegnis, Tarvisio: poco importava quale fosse la meta prescelta. L’importante era condividere lo spirito vespistico e trascorrere una giornata in compa-

Tanti Trofei

La vecchia bacheca del Vespa Club Udine con i tanti trofei conquistati e con i manifesti della gimkana.

In Sella Alla Gs

Sergio Dri in sella alla sua Vespa Gs durante una delle tante manifestazioni organizzate dal Vespa Club Udine.

gnia degli amici e soprattutto della Vespa. Tra i ricordi più belli di Dri, la sfilata davanti all’Arena di Verona indossando la tuta bianca, oppure il raduno al Lido di Venezia.

«Ci muovevamo sempre in colonna –continua – era davvero uno spettacolo vederci in strada. Con noi c’erano anche molte donne. Ricordo bene che ci giocavamo i trofei con i Marzotto».

I Lambrettisti

Aneddoti indelebili quelli di Dri, che affiorano uno dopo l’altro guardando le vecchie fotografie, ingiallite dal tempo, ma vivide come se fossero state scattate qualche giorno fa. Purtroppo, ciò che resta della presidenza di Sergio Dri è contenuto in un cassetto. «Il materiale del club era conservato in un garage ma poi è sparito tutto – ricorda con un pizzico di rammarico – le coppe, le fasce, i labari del club. Non so dove possano essere finiti. La nostra sede, all’epoca, era in via Grazzano».

La Gimkana

DI UDINE

Un’immagine d’epoca dell’archivio di Sergio Dri mostra alcune fasi della gimkana che il locale Vespa Club organizzava a Udine.

Le sfide alle gimkane (epiche quelle organizzate ai piedi del colle del Castello, a cui assistevano centinaia di spettatori), la ‘guerra’ con i lambret-

I Vecchi

Bollini

tisti («Sono sempre stati invidiosi di noi vespisti», confida Dri con un pizzico di orgoglio), le gare di regolarità, i personaggi che spiccavano come Pinat o Della Morte…

La Fine E Il Nuovo Inizio

Poi i raduni sono diventati sempre più rari, gli appassionati sono diminuiti e anche a Udine il club ha dovuto chiudere i battenti. Non senza sofferenza. «Le cose stavano cambiando – confessa Dri – abbiamo dovuto mollare anche noi».

Per fortuna la ruota ha continuato a girare e, dopo il periodo di difficoltà, il Vespa Club Udine è risorto, tornando a essere un punto di riferimento per i vespisti friulani. Grazie anche alla passione di uomini come Sergio Dri, che hanno vissuto appieno il trasporto per la Vespa, tramandandolo alle nuove generazioni!

Un Premio

Dal Presidente

Il Fascino Della

Partenza

C’È ANCHE

Lo Sponsor

Tutti Insieme

Al Raduno

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