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Corradino d’Ascanio e la 50 Special

Ebbene sì, l’inventore della Vespa su una 50 Special. Il Vespino 50 del 1963 è considerato l’ultimo progetto dell’ingegnere abruzzese Corradino d’Ascanio, andato in pensione dal 1961, a 70 anni, ma attivo come consulente alla Piaggio fino al 1965.

Nel 1959 era entrato in vigore il nuovo codice della strada, in cui si stabiliva che solo i ciclomotori 50 cc, con potenza massima di 1,5 Cv, potevano circolare senza targa. Il conducente doveva avere compiuto 14 anni e poteva guidarla senza patente.

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L’ingegner d’Ascanio decise di scavalcare il vincolo normativo creando appunto un “Velocipe-

FU L’ULTIMO PROGETTO DELL’INGEGNERE ABRUZZESE. AVEVA 70 ANNI ED ERA GIÀ IN PENSIONE, MA CONTINUAVA A LAVORARE E AD ANDARE SULLA SUA CREATURA

de a Motore” (M1) e progettando così la sua ultima Vespa.

UN’ALTRA GRANDE IDEA

La nuova 50 fece il suo debutto in società al 38° Salone della Moto di Milano, tenutosi dal 3011 al 09-12 del 1963. Nato a Popoli (Pe) il 1° febbraio 1891, prima della sua morte avvenuta il 6 agosto 1981, fece a tempo a sedersi sull’evoluzione del suo Vespino, la fortunata 50 Special, su cui fu fotografato. Abbiamo recuperato una sua intervista sulla Domenica del Corriere del 16 settembre 1976, in cui ripercorre la storia della Vespa. L’ingegnere è ritratto a bordo di una Special, che potrebbe essere una terza serie a 4 marce. 30 anni prima, dalle sue mani ed ingegno, era nata la Vespa. Nell’anno dell’in- tervista, la grossa novità, era la sportiva 125 Primavera ET3.

Carosello In Tv

Erano gli anni del boom delle pubblicità televisive, e Piaggio investe molto in tv, ma le sue campagne sulla carta stampata ottengono grande successo grazie a slogan che ancora oggi ci ricordiamo. Il più famoso è “Chi Vespa mangia le mele, chi non Vespa no”, dove “mangiare le mele” aveva molto astuti…

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