I MANUALI DI OFFICINA del VESPISTA 0316

Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

C’era una volta

dalla 180 alla 200

La prima serie della 180

Rally

La prima serie della 200

ISSN 2284-3337

9 772284 333006 Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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I manuali di Officina del Vespista

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I manuali di...

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C’era

I manuali manua uali ua li di...

una Shopping volta

dalla 180 alla 200

La prima serie della 180

Rally

La prima serie della 200

Una turistica dalle medie elevate ............................... 4

€

I manuali di Officina del vespista n.11

Come mamma mi ha fatta ................................................12

Mi avevano fatta tutta... rossa........................................ 22

Editore: Cigra 2003 srl via Raimondo Franchetti, 2 20124 Milano Tel. 0243995439 - Fax 02 29061863 www.cigra.it - info@cigra.it Direttore responsabile: Roberto Ferri Per i testi e le foto si ringrazia: Alessandro Pozzi

Più originale di così ................................................................... 26

Per la collaborazione grafica si ringrazia: Sabrina Zanicchi

Il cuore generoso della 200 Rally............................... 32

Distributore per l’Italia: SO.DI.P Spa “Angelo Patuzzi” Via Bettola 18 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel +3902/660301 •Fax +3902/66030320 e-mail: sies@sodip.it - www.siesnet.it

Ti copro di adesivi ........................................................................40

Distributore per l’estero: SO.DI.P Spa Via Bettola 18 • 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel +3902/66030400 Fax +3902/66030269 e-mail: sies@sodip.it • www.siesnet.it

! e n io z n e t t a i t is p s Una “mix” con bottone e V Questo giornale è il vostro giornale. Siete restauratori dilettanti? Trasformate i vostri “gioielli”? Correte con la Vespa?

Avete qualcosa di unico da mostrare a tutti? Mandateci le foto e le caratteristiche tecniche delle vostre creazioni: tutti i vespisti italiani potranno apprezzarle!

vespista@cigra.it

.......................................................... 44

Addio alla miscela, ora fa tutto lei............................. 52

Girare in Rally.................................................................................... 60

Foto vintage: Backstage........................................................ 64

Stampa: Arti Grafiche Boccia Registrazione al tribunale di Milano n. 367 del 19/11/2013 Iva assolta dall’editore ai sensi dell’editore dell’art. 74 comma1 lettera C del Dpr 633/72, così come modificato dalla legge 30/12/91 n. 413 N.ro iscrizione ROC 10989 del 01/02/05 Tutti i marchi citati e i loghi riprodotti sono copyright dei rispettivi proprietari.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in nessuna forma o formato senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. La presente non è organo o rivista ufficiale di nessuna azienda.

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Guardiamola attentamente .............................................18

Bimestrale Mag/Giu 2016

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SOTTO LA LENTE

Una turistica dalle medie elevate “Più strada t d ancora con la l Nuova N Vespa V 180 Rally” R ll ” era lo l slogan della pubblicità della nuova sportiva di Pontedera

B

Presentata nella primavera del 1968, era dotata di un nuovo motore di 180,69 cc che erogava 10,3 CV, ed era dotato di distribuzione rotante sulla spalla dell’albero motore.

Il nuovo propulsore permetteva di utilizzare una minore quantità di olio nella benzina perché i gas freschi che entravano dal carburatore all’albero motore lubrificavano e raffreddavano tutti gli elementi dell’imbiellaggio, il cilindro e il suo pistone.

Altro vantaggio derivato dalla minor quantità d’olio utilizzato era quello di ridurre le incrostazioni sul pistone, nella luce di scarico e di conseguenza un minor intasamento della marmitta di scarico.

La marmitta fu espressamente progettata per questo modello, aveva una innovativa forma a botticella, silenziosa ma dalla grande resa per questo propulsore.

Da segnalare che i primissimi modelli di 180 Rally avevano ancora la cuffia motore in ferro.

Fu definitivamente abbandonato, come sulla seconda serie della 180 ss, l’utilizzo della batteria e del raddrizzatore, ora da accensione a volano magnete.

Il nome Rally era sinonimo di turismo a

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Nuova Vespa 180 Rally

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Una 180 Rally prima serie del 1968, in un raro color Giallo Positano restaurata dalla Vespazio di Luca Coriani.

Qui a confronto la 180 SS con stesso faro, modanature su cofani e parafango anteriore e diversa sella.

Il faro posteriore in zama, ereditato dalla 180 SS. Il cofano motore senza fregi ma simile alla precedente SS.

Il particolare del nuovo motore della Rally.

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SOTTO LA LENTE Nuova Vespa 180 Rally

La marmitta è stata realizzata dalla Piaggio appositamente per questo modello.

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Questo è il motore 180 della SS con la vecchia alimentazione sopra il cilindro.

Il grosso serbatoio da 8,2 litri garantiva una buona autonomia.

La pedana non presentava grandi modifiche rispetto alla SS.

medie elevate, non tanto di prestazioni velocistiche, tant’è vero cha la precedente 180 SS era più veloce. Le primissime serie erano un mix tra la 180 SS, da cui ereditavano il faro posteriore con corpo cromato, e della Sprint da cui prendevano il manubrio dotato di grosso faro anteriore da 130 mm, e con anche la piccola spia verde delle luci accese e di tachimetro fondo scala 120 Km/h con fondo nero.

La sella era allungata e più comoda perché con una maggiore imbottitura, sulla parte posteriore c’era serigrafata in bianco la scritta Piaggio.

Applicato sul nuovo bauletto porta oggetti era visibile l’adesivo che riportava le norme di 6 | I manuali di Officina del vespista Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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Ecco la pedana a confronto della SS.

Sempre della Vespazio di Coriani, questa bella Rally seconda serie 1971 color Giallo Cromo.

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L molla dell’ammortizzatore La anteriore e color nero.

Una pubblicità Piaggio della 180 Rally prima serie.

rodaggio, e sullo sportellino di accesso si trovava una serratura con chiave uguale a quella del bloccasterzo. I cofani laterali hanno una linea più moderna, ed erano privi di fregi in alluminio come anche il parafango anteriore, ed erano dotate di guarnizioni nere.

Sotto il cofano sinistro c’era la ruota di scorta che non poteva assolutamente mancare in una Vespa “mangia” chilometri.

La protezione della ruota di scorta era di colore alluminio dotata al centro di un bullone per il fissaggio. Nere anche le manopole, come la molla della sospensione anteriore, che per la prima volta è verniciata di colore nero.

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SOTTO LA LENTE Nuova Vespa 180 Rally

Solo posteriormente con il nuovo grosso faro con tegolino in tinta carrozzeria cambia sensibilmente.

Non ci sono delle modifiche rilevanti da segnalare nel motore.

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La linea rimane immutata, rispetto la 1° serie.

Sotto il cofano sinistro troviamo la ruota di scorta.

Le leve del freno e frizione sono provviste alle estremità di una sfera di sicurezza. Lo scudo anteriore era protetto da un bordo di acciaio inox avvitato, simile a quello della 180 SS, ed era presente la scritta Vespa Rally obliqua su due livelli e il nuovo stemma esagonale Piaggio, introdotto dal 1° ottobre 1967, che gli donava un tocco di modernità.

Era presente anche un nuovo disegno del clacson, del tipo montato su tutta la gamma Vespa di quel periodo.

Posteriormente c’era la scritta obliqua sempre Vespa Rally sulla stessa riga.

La Vespa Rally 180 è stata prodotta dal 1968 al 1973 in 26.495 esemplari con la sigla di telaio 8 | I manuali di Officina del vespista Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

La marmitta a botticella ripresa da una diversa angolazione.

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La 180 Rally di Francesco Astorino prima del restauro, che vedremo nelle prossime pagine.

La bella Rally di Pietro Santoro anche lei protagonista nelle prossime pagine.

Il manubrio con la strumentazione sportiva color nero.

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SOTTO LA LENTE

Ancora il serbatoio con la gobba che ne aumenta la capienza, con tappo a galletto a vite.

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Nuova Vespa 180 Rally

Ecco la posizione dove si trova il numero di telaio.

Altro particolare del motore con la lunga pedivella d’accensione.

VSD1T, motore VSD1M e numeri cosĂŹ suddivisi per anno: 1968 dal 001001 al 005328 1969 dal 005329 al 0011537 1970 dal 0011538 al 0017810 1971 dal 0017811 al 0023348 1972 dal 0023349 al 0026884 1973 dal 0026885 al 0027945

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DATI TECNICI

Era disponibile nelle colorazioni:

La stampa di allora.

Giallo Positano 1968, Codice MaxMayer 1.298.2902.

Giallo Arancio dal 1968 al ‘69, Codice Max-Mayer 1.298.2916.

Giallo Cromo dal 1970, Codice MaxMayer 1.298.2933.

Argento Metallizzato dal 1970, Codice Max-Mayer 1.268.0103.

Antiruggine Grigio, Codice Max-Mayer 8012M. Cerchi, tamburi, mozzo anteriore, tubo sterzo e copri ventola cilindro Alluminio, Codice Max-Mayer 1.268.0983.

Nota per il restauro: I primi modelli hanno il fanalino posteriore cromato, dal numero di telaio 003214 il fanale posteriore diviene squadrato con tegolo - la parte superiore in plastica - in tinta con la carrozzeria. •

Da Motociclismo dell’Agosto d ll’A too 1968, ecco com’era presentata sulle pagine di Motociclismo ai tempi la nuova sportiva della Piaggio, con la prova su strada del grande pilota Roberto Patrignani, che ha messo a dura prova allora la Rally.

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La L a numerazione sulla traversa del motore all’altezza del d el collettore della marmitta.

Motore: 1 cilindro orizzontale 2 tempi.

Alesaggio e corsa: mm 63,5x57 = cc 180,68.

Rapporto di compressione: 8:1.

Potenza: 10,3 CV a 5.700 giri.

Distribuzione: a luci incrociate comandata dal pistone.

Aspirazione: controllata da distributore rotante ricavato da un volano dell'albero motore.

Alimentazione: miscela al 2%.

Accensione: a volano magnete 6 Volt, 50 Watt.

Carburatore: Dell'Orto SI20/20D. Cambio:4 marce rapporti 14,47:1; 9,84:1; 6,81:1; 5,08:1.

Pneumatici: 3,50x10.

Peso: 102 Kg. Velocità: 100 Km/h.

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Restauro Vespa p 180 Rallyy

A Francesco Astorino piacciono solo perfette e come nuove, ecco la sua Rally maniacalmente restaurata

F

rancesco Astorino, grande appassionato del mondo Vespa, e oltretutto fortunato possessore di una stupenda Vespa 180 Rally del 1972, che ha riportato a nuova vita, qualche anno fa, racconta la sua impresa. Confida Francesco «Dicono che se una Vespa ti punge il dolore si sente forte, io sinceramente dopo essere stato punto ho solo sentito una gran passione per questo mezzo a due ruote, fin dall'età di 14 anni, quando mio padre mi comprò una PK 50 S del 1984, la mia prima Vespa».

Di professione tabaccaio, Francesco tra un cliente e l’altro si occupa della sua unica passione, le vespe. È tempo ora di parlare della 180 Rally del 1972:

Dove l'hai trovata?

«È una delle mie preferite, mi è stata segnalata

ai tempi dal mio amico Vincenzo Costanzo, ricordo che con Francesco Estini, partimmo per una località montana per portarla a casa. Appena l’ho vista in un vecchio garage in pietra, buttata in un angolo e ricoperta di polvere tra vari trattori e mezzi agricoli, me ne innamorai. Era di un bellissimo color Giallo Cromo, e la sognavo già splendente e lucidata a nuovo nel mio box».

Un vero amore a prima vista allora?

«La cercavo da tanto tempo, la desideravo moltissimo, tant’è vero che il venditore me l'ha letto in fronte. Proprio per non aver mascherato la mia felicità, il prezzo non fu proprio un vero affare, il venditore non volle scendere nemmeno di 100 euro.

Ero così convinto e determinato. che non appena l’ho pagata, sebbene il venditore non trovas-

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Come mamma mi ha fatta

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Il figlio Lorenzo già appassionato vespista sulle orme di papà.

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Il grosso faro posteriore della 2° serie con tegolino in tinta con la scocca.

La scritta Piaggio serigrafata sulla sella della nuova sella con imbottitura più comoda.

se le chiavi del bloccasterzo e soprattutto il libretto, l'ho caricata sul carrello e me la sono portata a casa».

La scritta posteriore Vespa Rally.

Senza aver visto i documenti è stata un’azione azzardata e rischiosa?

»Devo dire di sì, ma alla fine venne alla mia tabaccheria e me li portò, chiavi e documenti erano ok».

Quanto l'hai pagata e cosa hai speso per il restauro?

«Esattamente 3.500 euro, ma era tanto il desiderio di avere quel modello, che non avrei mai 13 Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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Restauro Vespa 180 Rally

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ta all'Officina Festante di Lamezia Terme, che considero la migliore della provincia di Catanzaro. Io le vespe le voglio perfette e come nuove. Ho un grande rapporto di amicizia e stima con il titolare Mario Festante, il capo officina Gennaro Talarico e il verniciatore Pino Dattilo. In circa quattro mesi è tornata nuova».

A destra, particolare del faro con vetro marchiato Siem (00-01 3617 – IGM 0764 Px) Anteriormente rinunciato o badato alla spesa, infatti poi ne ho spesi altrettanti nel restauro». bordo scudo in acciaio inox e scritta Era il tuo primo restauro? modello.

«No e come tutte le mie altre vespe, l’ho porta-

Non era “conciatissima” quando l’hai trovata?

«Devo dire che forse qualche amante del conservato, l’avrebbe tenuta com’era, ma io preferisco le restaurate. La cosa più disastrata era il motore, che era bloccato a causa dei dieci anni di inattività. Le mani esperte di Gennaro Talarico l'hanno rifatto completamente e ora gira come un orologio svizzero. Anche per questo motore fatto rifare, come da tradizione, la prima peda-

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La serratura del bauletto ha stessa chiave bloccasterzo.

Contachilometri con lo sportivo fondo nero scalato a 120 Km/h.

Il capiente e comodo bauletto di nuovo disegno.

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Anche la grossa ghiera è marchiata Siem.

Sotto lo sportellino del bauletto c’è l’adesivo con indicazioni per il rodaggio.

Particolare del clacson con la sua guarnizione color nero.

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Restauro Vespa 180 Rally Chiavi e Serrature Made in Germany

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Le due serrature originali Neiman hanno una chiave unica in comune, non sono facilmente reperibili originali e conservate. Nella prima foto vediamo la linguetta para polvere che ruota sulla serratura del bloccasterzo e nella seconda foto la chiave con le sue scritte inserita nella serratura del bauletto.

La molla ammortizzatore anteriore color nero.

Particolare delle scritte sui cerchioni scomponibili.

Ruota di scorta con la sua protezione fissata con un bullone centrale.

Adesivo che indica il foro della presa d’aria filtro carburatore.

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Ecco il particolare dei numeri telaio e quelli dell’omologazione.

Il bel motore con aspirazione a valvola rotante.

Particolare del logo Piaggio ancora rettangolare sulla leva accensione.

Libretto originale a pagine, fortunatamente ritrovato con la Vespa.

Gancio ferma cofani: rimarrà così fino alle prime serie delle PX.

Pedale freno posteriore con il suo interruttore luce stop.

lata di messa in moto deve essere obbligatoriamente la mia».

Hai curato personalmente la ricerca dei ricambi giusti?

«Esatto, io le mie vespe le curo maniacalmente, senza badare alle spese, soprattutto nei particolari.

Infatti, cerco le serrature originali Neiman, i fari Siemens o i gruppi termici assolutamente originali».• 17

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Dettagli

Questa bella 180 Rally 1968 telaio n° 32xx, del nostro affezionato lettore nonché presidente del Vespa Club Lizzano Mimmo Peluso, è stata restaurata attentamente e con attenzione, esaminiamola bene

Guardiamola

Attentamente Questa Rally è un 1968 telaio n°32xx sigla VSD1T motore VSD1M, si nota il fondo antiruggine Grigio codice Max Meyer 8012 M.

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180 Rally 1968

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Sulla sella è serigrafata la scritta Piaggio in bianco, scritta identificativa, inclinata corsivo Vespa Rally tra sella e fanale, guarnizioni cofani colore nero.

Fino al telaio VSD1T 003214 il faro rimane quello della 180 SS, codice ricambio art.

091419, Marca Siem con catarifrangente in gabbietta di metallo come nella foto.

Blocchetto serratura blocca sterzo originale Neiman made in Germany, ormai introvabili e scambiate a caro prezzo se originali ai mercatini, si parla di cifre oscillanti fra i 150/200 euro.

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Dettagli 180 Rally 1968

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Questa 180 Rally ha spia sul manubrio grande, per il resto non si differenzia in nulla rispetto alle prime serie che appunto l’hanno piccola.

Sullo scudo troviamo la scritta Vespa Rally inclinata, poi sulla futura 200 si perderà la scritta Rally e rimarrà solo quella Vespa montata dritta e non più obliqua.

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La marmitta progettata solo ed esclusivamente per questa 180 Rally, a forma di botticella, contaddistingue questa serie, e rimarrà tale per tutta la produzione fino alla fine nel 1973.

Tornerà a forma di “ padella “ nella nuova 200.

Particolare del parafango anteriore con la sua crestina lucida, in questo esemplare Mimmo ha montato un bel portabollo originale degli anni ’60 avvitato ad una delle due viti del parafango.

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Motore imponente con la sua cuffia qui in plastica e la lunga pedivella della messa in moto.

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Restaurata

Mi avevano fatta tutta... rossa

La Rally all’arrivo a casa di Pietro direttamente da Verona.

Trovare una Rally, riverniciata di color rosso, la 180 non era nata così, e con una targa più moderna, ha permesso di concludere un bell’affare al Presidente del Vespa Club Reggio Emilia, Pietro Santoro Ecco come si presentava la Vespa 180 Rally quando venne ritrovata, il suo unico problema era il colore: rosso.

P

ietro è un appassionato, come racconta: «Quando cominciai tanti anni fa mi dissero che era una vera malattia, e io mi ammalai con piacere».

In effetti in Emilia si mangia fin da piccoli salame e motori, e lui oltretutto è anche diventato Presidente del Vespa Club Reggio Emilia, sua città.

Da semplice appassionato, insieme ad amici professionisti del settore, si è impegnato a guardare e a carpire i segreti del mestiere, a riconoscere una buona Vespa, o un “baracchino”, le fasi di smontaggio accurato e ripristino delle parti.

Ora ha diverse Vespa, alcune conservate, altre restaurate da lui assieme ad esperti amici.

Pietro dove hai trovato la Rally?

«L’ho trovata a Verona, nel garage di un commer-

cialista, era in vendita da un po’ p di tempo ma non aveva corteggiatori a causa di di un brutto colore, appunto il rosso che non è di serie, e di una targa ancora più brutta.

Venne purtroppo, infatti, ritargata nel 1998, in quanto la sua targa originale era stata distrutta.

Ma quando la vidi e la provai, per me fu amore a prima vista. Lei aveva bisogno di me come io avevo bisogno di lei e pensai: “Non mi interessa la targa”. Il giorno dopo il ritiro, insieme ai ragazzi del Vespa Club, facemmo un piccolo collaudo di 250 km sull’appennino tosco emiliano».

Hai, quindi, fatto un affare, quanto l’hai pagata?

«Il prezzo? Come scrisse un giorno l’amico vespista Luigi Lettieri su Facebook: “Se mia moglie vendesse le mie Vespa al prezzo che gli ho detto che

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Vespa 180 Rally

L’abbandono negli anni aveva fatto si che anche la parte interna era parecchio compromessa.

Accomodata nel “vespaio” di Pietro.

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le ho pagate, sarebbe un bel problema”. Comunque posso dire che il discorso della targa mi aiutò molto nella contrattazione».

Era comunque una bella Vespa Rally 180.

La Rally, ancora rossa, è stata utilizzata per vari raduni da Pietro.

«Esatto è stata immatricolata il 9 gennaio 1969, oltretutto non era il mio primo restauro e rifarla del suo colore originale (cioè l’arancio) non mi spaventava.

La prima Vespa che ho restaurato fu una PX125E, che fu il regalo di nozze dal mio ex capo della 23

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Restaurata

Alla fine si monta per riverniciare nel giusto colore.

Eccola al ritorno dalla carrozzeria.

Si rimonta bisogna dire che il suo giusto colore merita.

concessionaria in cui lavoravo anni fa».

Chi ti ha aiutato nel restauro?

Ecco le passioni di Pietro la figlia e la Vespa.

«Ho effettuato io l’opera di smontaggio e rimontaggio con l’aiuto del mio amico Nicola Beltrando. La carrozzeria l’ho affidata a due soci del Vespa Club ovvero Libero Montanari e Fausto Strozzi, grandi esperti in materia. Per l’impianto elettrico - odio le puntine e condensatori - mi sono fatto aiutare da un altro socio del VC, Santino Giunco. Il motore era essenzialmente a

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Vespa 180 Rally

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Uscita dal “vespaio” di Pietro con la nuova livrea.

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La targa non sta neanche così male.

Primo raduno con il nuovo colore.

Sotto, l’amico Santino controlla la 180 Rally e la mette a punto.

posto, ma sempre con Santino, abbiamo deciso che una revisione totale e completa non avrebbe guastato, cosi ora è un gioiellino che va veramente bene».

Quanto tempo ci hai messo?

«Dal momento in cui l’ho affidata ai carrozzieri pochissimo, 3 settimane ed era verniciata e altre 2 per rimontarla».

Un’altra bella Rally 180 tornata a nuova vita che con Pietro parteciperà a raduni ed eventi.•

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Conservata Vespa 180 Rally

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Più originale di così...

Non poteva mancare una conservata, utilissima guida come sempre per osservare i particolari che contano in un modello storico come questo

A

bbiamo scelto una p primissima serie, come si può notare dal numero di telaio in foto, conservatissima e custodita al Museo Mauro Pascoli.

Questo modello è il più particolare delle 180 Rally, aveva dei particolari diversi come il già citato faro posteriore derivato dalla precedente 180 SS, la spia piccola delle luci sul manubrio.

Su questo modello poi è possibile trovare a volte il serbatoio uguale alla 180 SS senza incavo tappo la pp olio miscelatore, e a volte era presente pp p cuffia cuf fia in ferro, senza una regola, probabile probabile che fosse uno smaltimento di pezzi ancora in magazzino e montati fino all’esaurimento scorte.

Ma passiamo ad esaminare questo modello visionando le foto.•

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Ecco il faro uguale alla 180 SS e la scritta obliqua in corsivo.

La numerazione è veramente bassa 1079, per cui primissima serie.

Il motore non è mai stato toccato, e la cuffia in questo caso è già in plastica.

Altra prospettiva del motore in cui si vede la scatola del filtro.

Sul manubrio troviamo la spia piccola ed il logo piaggio esagonale.

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Conservata Vespa 180 Rally La grossa ghiera è marchiata Siem.

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Il vetro Il vetro originale del grosso faro anteriore. originale del grosso faro anteriore.

Contachilometri sportivo con fondo nero scalato fino a 120 km/h.

Particolare delle manopole e delle leve con il pallino di sicurezza.

Sullo scudo troviamo la scritta Rally obliqua e su due livelli.

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Si intravede ancora la decalcomania che avvisava di non tappare il buco dell’aspirazione filtro dell’aria posto in mezzo alla piastra di attacco della sella.

Questo modello monta giĂ il serbatoio con la bombatura per il tappo olio del miscelatore.

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Molte prime serie montano anche il serbatoio liscio uguale alla 180 SS in foto.

Ecco il particolare del clacson montato a Pontedera su questa Rally.

La 180 SS aveva il clacson con un design antiquato.

La cresta del parafango anteriore della Rally.

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Conservata Vespa 180 Rally

Particolare delle guarnizioni cofani nere e del gancio portaborse.

Il gancio dei cofani, e i fermi delle strisce pedana.

Particolare del pedale del freno posteriore e dell’interruttore luce stop.

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Ecco il fregio della 180 SS.

La serratura dello sportellino del bauletto.

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Stiamo indagando Nelle prime serie ci sono delle differenze, per esempio non tutte hanno la cuffia di ferro, il serbatoio in alcune è uguale alla 180 SS non ha l’alloggio del tappo serbatoio olio del mix.

Il manubrio ha la spia piccola senza rientranza attorno. Quella di queste foto è una Rally 180 del 1968 telaio 11xx – tra le prime 120 – di cui faremo vedere su prossimo numero di Officina del Vespista il restauro, e cerchiamo altre Vespa con dati matricolari simili per censire questi particolari. V’invitiamo a mandarci notizie e foto via mail a: vespista@cigra.it Serbatoio liscio senza incavo tappo serbatoio miscelatore, lo stesso della 180 SS per intenderci.

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Pomello comando aria e manopola rubinetto carburatore.

Particolare della cuffia in ferro.

Le serrature e il bordoscudo cromato, anche la guarnizione del cassettino è nera.

Altra prospettiva della cuffia in ferro.

Il bordoscudo è fissato con delle viti.

Attorno alla spia piccola non c’è la svasatura presente nella foto del modello pubblicato in queste pagine.

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SOTTO LA LENTE

Il cuore generoso della 200 Rally È la Vespa di maggior cilindrata prodotta fino a quel momento, evoluzione della 180 Rally e, in questo dotata di accensione elettronica

L

a differenza maggiore vista da lontano, è la presenza di scritte adesive di colore bianco su cofani e parafango anteriore, con scritta solo sul cofano sinistro "electronic" che stava a indicare la dotazione di accensione elettronica.

Livrea sportiva molto apprezzata che in seguito venne ripresa dalla ET3 nel 1976, e che conferisce alla Rally una "grinta" che ben gli si addice come erede delle gloriose e sportive GS. Non subisce grandi cambiamenti nel corso della sua vita, inizialmente era dotata di un pulsante di massa posto in maniera molto retrò, era così sulle

mitiche 98, sotto la sella vicino al gancio portaborse e la manetta del comando dell'aria, dal 1974 sparisce il pulsante e compare la chiave sul manubrio. Le scritte erano sullo scudo Vespa con carattere vecchio stile in corsivo montate non inclinate ma dritte, sul retro scritta RALLY 200 in stampatello maiuscolo.

Nel 1973 le scritte cambieranno, sullo scudo sempre dritta con lettere cromate su striscia nera opaca - come quella degli altri modelli di allora e delle future PX - e posteriormente simile alla prima ma con lettere minuscole.

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Vespa 200 Rally

La bella Rally di Giovanni Fanelli prima serie del 1972.

Nelle cantine gli appassionati si “coccolano” le loro Vespa.

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Anche la targa ha un suo perché: guardate questa della Capitale.

Da subito il grosso faro posteriore aveva il "tegolo" verniciato in nero opaco e non più in tinta con la carrozzeria come la 180 Rally, anch'esso conferiva una certa sportività allo scooter. La nuova cresta sul parafango anteriore era in alluminio e verniciata in color nero opaco, come la molla della sospensione anteriore.

Oltre ad incrementare la cilindrata a 197,97 cc con carburatore ora di 24 mm contro il 20 mm del motore precedente, a Pontedera vogliono esagerare adottando un impianto di accensione elettronica fino ad allora mai apparso su di una Vespa.

In Piaggio si rivolsero alla spagnola Femsa, una ditta molto affermata nel settore delle accensioni elettroniche che cominciavano a quei tempi a fare le prime apparizioni.

Questo consentiva alla nuova 200 Rally di sviluppare ben 12,3 CV di potenza, con cui si volevano sbalordire i più affezionati clienti sportivi della casa: da 0 a 100 km/h in 42 secondi per una velocità massima di 100 Km/h.

Anche se spinto, il motore eroga potenza sin dai bassi regimi e basta accelerare per arrivare in pochi secondi alla velocità massima.

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SOTTO LA LENTE

3 generazioni di Rally a confronto.

Una prima e seconda serie della 200.

Nella seconda cambiano e diventano più moderne.

La prima serie aveva scritte con grafica vintage.

Nella prima serie la scritta posteriore è così.

Nella seconda cambia in questo modo.

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Vespa 200 Rally

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Nella seconda il blocchetto chiave massa è montato sul manubrio.

A confronto la rossa 2° serie con miscelatore e la grigia 1° serie senza, cambia la posizione del comando dell’aria.

Da qui si vede il pulsante della massa vicino al gancio portaborse.

Nonostante il potente propulsore, la Rally percorre fino a 280 chilometri con un pieno di carburante era quindi anche apprezzata dai tanti che la usavano anche per fare turismo.

Molto comoda e ben imbottita la sella comodissima anche in due.

La scocca della 200 Rally è la migliore in assoluto prima della nascita della PX, molto stabile in ogni situazione, montava sospensioni all’altezza delle alte prestazioni, così come i freni a tamburo, dotati di alette di raffreddamento, potenti e allo stesso tempo ben modulabili, come mai prima su una Vespa.

Molto richiesti i rossi sportivi disponibili in quattro diverse tonalità, colore più venduto ai tempi. Come riportato dalla prova su strada di Motociclismo di Maggio '77, dalla primavera del 1975, era disponibile a richiesta come optional il miscelatore Automatic Fuelmix, e costava 41mila lire in più alle 783.180 del costo della 200 Rally.

In tre anni era aumentata tantissimo, facendo i conti e considerando che su Motociclismo di Ottobre 1972, Nico Cereghini che allora aveva firmato la prova affermava «Buono anche il prezzo:

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Una bella prima serie di Antonio Fratianna con la scritta dritta prima maniera.

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Sul manubrio è presente solo la spia luci nella prima serie.

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SOTTO LA LENTE

La Rally 1° serie della prova su strada di Moto Sport.

La copertina del settimanale uscito il 6 febbraio 1974 con la prova della Rally.

con 237mila lire ci si porta a casa un mezzo ideale per circolare in città e per comode scampagnate di fine settimana, anche in coppia…», ben 546.180 lire in più.

Già il 6 Febbraio 1974 il settimanale Moto Sport nella prova di una 200 prima serie segnalava un prezzo di 341mila lire, in pratica era aumentata di già, e davano come optional disponibile il miscelatore automatico, senza specificarne il miscel t prezzo.

Esaminate queste notizie riportate dalla stampa dei tempi, con una mia ricerca ho trovato appunto qualche tempo fa una 200 Rally del 28 giugno 1974 prima serie, spegnimento sotto la sella dotata di miscelatore, documenti italiani, telaio 116xx, conservata di proprietà dell’amico Vincenzo Panico, Vespa che presento nel servizio a pagina 40 di questa rivista.

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Vespa 200 Rally

Altra Prova di Motociclismo maggio 1977, dove si asseriva che il miscelatore fosse stato introdotto nella primavera del 1975.

Nel 1977 dal numero di telaio 0033997 (la centralina elettronica Femsa con il rispettivo volano magnete, vengono sostituiti da analoghi componenti di marca Ducati, vennero prodotti 8278 esemplari con questa nuova centralina. È una modifica meccanica importante, infatti, cambia il volano magnete che è calettato diversamente sull’albero motore. Questo motore sarà montato anche sulla P200E prima serie presentata nello stesso anno.

Così come quello della 125 TS fu montato sul 125 PX prima serie.

Completamente nuova la forma della marmitta che abbandona la forma a botticella, tornando alla classica forma a padella.

Il collettore ha dimensioni mai usate prima sulla Vespa, e l'ingresso del collettore nella padella della marmitta è centrale, mentre il tubo di uscita, molto corto, è saldato sul lato sinistro della stessa.

Ecco dove già si indicava su Moto Sport nel 1974 la possibilità di avere il miscelatore.

La prova del grande Nico Cereghini su Motociclismo ottobre 1972, notare come era moderna la 200 Rally rispetto alle auto di allora.

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SOTTO LA LENTE Vespa 200 Rally

La grossa centralina elettronica della spagnola Femsa.

Questo modello di Andrea Cavallo con la nuova centralina più compatta della Ducati.

Scheda tecnica La Rally 200 è stata prodotta in 41.275 esemplari con la sigla di telaio VSE1T e sigla motore VSE1M numeri così suddivisi per anno:

fanale e scompare il bottone di massa sotto la sella vicino al gancio portaborse, un particolare vintage per i tempi era come sulla 98.

Cambio: Pneumatici: Peso: Velocità:

DATI MATRICOLARI 1972 dal 001001 al 004593 1973 dal 004594 al 0011698 1974 dal 0011699 al 0021939 1975 dal 0021940 al 0028695 1976 dal 0028696 al 0033949 1977 dal 0033950 al 0040265 1978 dal 0040266 al 0041774 1979 dal 0041775 al 0042275

Dal numero di telaio 0029499 (1976) cambiano le leve che hanno la pallina più grossa, la stessa evoluzione che hanno avuto su altri modelli.

COLORI E CODICI Rosso Canyon (1972 codice Max Mayer 1.298.5921) Chiaro di Luna metallizzato (codice 2.268.0108) Grigio Polaris (codice 1.268.8200) Rosso Katmandu (codice 1.298.5875) Rosso Corsa (codice 1.298.5806) Rosso Lacca (codice 1.298.5895) Rosso Corallo (codice 1.298.5880) Argento Beige (codice 3001M)

DETTAGLI PER IL RESTAURO La prima serie ha sullo scudo la scritta Vespa in corsivo e dritta mentre posteriormente la scritta RALLY 200 in stampatello maiuscolo.

Dal telaio 0010823 (1973) le scritte cambiano, sullo scudo sempre dritta con lettere cromate su striscia nera opaca (come quella degli altri modelli di allora e delle future PX) e posteriormente simile alla prima ma con lettere minuscole.

Dal numero di telaio 0018101 (1974) viene introdotta la chiave di contatto sul

Dal numero di telaio 0033997 (1977) la centralina elettronica Femsa con il rispettivo volano magnete, vengono sostituiti da analoghi componenti di marca Ducati.

DATI TECNICI Motore: 1 cilindro orizzontale 2 tempi Alesaggio e corsa: mm 66,5X57 = cc 197,97 Potenza: 12,35 CV a 5.700 giri Distribuzione: a luci incrociate comandata dal pistone-aspirazione -----controllata da distributore rotante ricavato da un volano dell' albero motore Alimentazione: miscela al 2% Accensione: elettronica Carburatore: Dell'Orto SI24/24E

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4 marce 3,50X10 101 Kg 116 Km/h

Antiruggine interno telaio, Grigio (codice 8012M) Cerchi, tamburi, mozzo anteriore, tubo sterzo e copri ventola cilindro, alluminio (codice 1.268.0983) Strisce adesive - con scritta electronic solo su quello sinistro - sui cofani e parafango anteriore, sempre bianche, tranne che per il Grigio Polaris in cui erano grigie metallizzate chiare.

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La centralina colorata e di grandi dimensioni.

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Una “Mosca” Bianca…

Come sempre fu studiata nei minimi particolari dalla Piaggio e progettata ad hoc per questo modello, anche perché i tecnici sapevano benissimo che la marmitta era sempre stata un elemento determinante nel motore a due tempi, almeno il

30% della potenza si può ricavare dallo studio accurato dello scarico.

Questo tipo di marmitta resterà inalterata nel tempo, e verrà adottata anche sulle future della PX nuova linea. •

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Questa Vespa è di proprietà di Giuseppe Amirante, presidente del VC Pozzuoli, è una seconda serie fine 1976 splendidamente conservata e trovata a Napoli. Il colore bianco era solo su ordinazione, su richiesta con tempi d’attesa molto lunghi e un sovraprezzo si racconta di 100mila lire. Parlando con un vecchio concessionario mi ha spiegato che le richieste colori erano possibili e la Piaggio le produceva al raggiungimento di almeno 50 esemplari ordinati.

Una bella conservata di un “riservato” collezionista nel milanese.

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Conservata

Ti copro di adesivi Questa è la storia di una 200 Rally conservata, ricoperta di adesivi, che è diventata un’inseparabile compagna di viaggio di Gaetano Fanelli

P

arliamo di una Vespa 200 Rally prima serie, anno 1972, comprata a 3.250 euro da un’officina/concessionaria Piaggio-Kimco.

Sentiamo dalla viva voce del suo proprietario la storia di questa particolare Vespa:

«

Ciao lettori di Officina del Vespista, mi chiamo Gaetano Fanelli, socio dal 2002 del Vespa Club Bari, proprietario della Vespa

200 Rally, che ho acquistata con un colpo di fortuna nel gennaio 2008. Era vissuta ma perfettamente marciante e non gli ho fatto nulla alla carrozzeria se non riempirla di adesivi.

Al motore ho solo cambiato l’olio dopo svariati anni, per scrupolo di coscienza e sicurezza, e anche per partecipare al mio primo Giro dei Tre Mari 2011, l’edizione più lunga come durata, ben 1.400 chilometri. Inoltre, è stata con me e mia moglie in vacanza in Grecia, è praticamente la nostra compagna di viaggio».

Raccontaci del ritrovamento

«Quel giorno ero in ferie a Bari, mia città di origine, e avevo un appuntamento con un signore per visionare una Vespa degli Anni ‘60 che avevo intenzione di acquistare. Il giorno dopo dovevo ripartire per Milano, città dove attualmente vivo per motivi di lavoro, ma il destino ha voluto che dovessi portare a casa lei, la 200 Rally.

Casualmente mi trovai di passaggio in una strada poco frequentata nel quartiere Carrassi di Bari.

A un certo punto notai una vecchia officina Piaggio e decisi di fermarmi per chiedere se potevano

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200 Rally

aiutarmi a trovare una vecchia Vespa, ma non c'era posto e a momento stavo per mollare il colpo, quando all'improvviso notai un buco in un passo carraio e così inchiodai e mi fermai.

Entrai nell’officina e c’era un meccanico accovacciato intento a riparare uno scooter, chiesi a lui informazioni che m’indirizzò dal proprietario che si trovava in fondo al locale.

Gli domandai se per caso aveva qualche vecchia Vespa in vendita Anni ‘70 o ‘80. La risposta fu che al momento disponeva solo di una Rally 200 del ’72.

Mi si gelò il sangue nelle vene! Mi agitai e nello stesso tempo cercavo di tenere la calma, dicevo a me stesso, Gaetano calma, mantieni la calma!

Borbottai: "Ha targa e libretto"? Lui meravigliato della mia domanda rispose di si!!!».

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Avresti mai immaginato un ritrovamento del genere?

«Certo che no, e dopo averla scrutata in lungo e largo, gli chiesi il prezzo.

Incredibile, e l’hai visionata subito?

«Certo che sì, chiesi di vederla subito e lui mi portò in un deposito di fronte alla sua officina, che era zeppo di moto e scooter vari e dopo una gimcana e scavalcamenti di mezzi coperti di polvere, intravidi la famosa “Vespona”».

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Conservata 200 Rally

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Mi rispose che voleva 3.500 euro, e prima di consegnarmela avrebbe provveduto a riverniciarla. Iniziò la trattativa e dopo poco ci accordammo per 3.000 euro così com’era. Una volta tirata fuori dal deposito, me la fece sentire in moto, incedibile funzionava tutto. Ritornammo nell'officina e stilammo il contratto.

Gli diedi un anticipo di 150 euro con l'accordo che il ritiro e il relativo saldo sarebbero avvenuti alla mia successiva vacanza a Pasqua. Non volevo andar via, non la volevo lasciare lì, non crede-

vo ancora di aver acquistato una 200 Rally.

Nel frattempo il mio telefono continuava a squillare, era il signore con cui avevo l'appuntamento per visionare un'altra vespa. Lo richiamai e gli spiegai la situazione e lui gentilissimo, mi capì subito, ci incontrammo ugualmente ma senza concludere l’affare.

Devo confidarvi che quella sera non fu per niente facile prendere sonno pensavo sempre a lei, come un ragazzino al primo appuntamento. L'indomani, prima di partire decisi di passare dal meccanico

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per salutare la mia "nuova" Vespona.

Giunto sul posto notai in lui una certa freddezza nei miei confronti e sinceramente ebbi il sentore che qualcosa non andasse. Mi disse che non poteva più vendermi la Rally perché la moglie non voleva.

Rimasi impietrito, il mio sogno stava per svanire.

Discutemmo, chiesi cosa centrasse la moglie e gli feci notare che aveva firmato e timbrato un contratto con tanto di acconto.

Avevo la sensazione che avesse parlato con qualcuno che gli aveva fatto notare il reale valore della Vespa in questione e che si fosse pentito di darmela a quel prezzo, la moglie era solo una scusa.

Lui insisteva, ma decisi di andar via ribadendo l’intenzione di acquistare la Vespa, e che doveva rispettare il contratto.

Chiesi consiglio ai miei cognati legali, che mi rassicurarono che con quel contratto fra le mani c'era ben poco da fare, la Vespa era mia.

Dopo qualche settimana provai a chiamarlo, ma la musica era sempre la stessa. Mi chiamò anche lui, e gli diedi a questo punto il numero di telefono del mio avvocato.

Feci passare ancora un po’ di tempo e lo richiamai egli proposi altri 250 euro in aggiunta, allora lui senza battere ciglio accettò, e finalmente la 200 Rally arrivò a casa mia». •

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Conservata

Una “mix” con bottone

Ho trovato da Vincenzo Panico questa bella 200 Rally dotata di miscelatore, che ha una particolarità, vediamo insieme quale...

C

ome accennato qualche pagina prima, questa bella 200 Rally conservata dotata di miscelatore denominato Automatic Fuelmix, è abbastanza rara e poco conosciuta.

Questo perché documentandosi sulle riviste di settore dell’epoca, uno fra tutti, Motociclismo n°5 1977, veniva riportato che il miscelatore era stato messo nella lista degli optional nella primavera del 1975, data in cui scompare il 44 | I manuali di Officina del vespista Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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200 Rally

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Come già detto il parafango anteriore è stato rifatto anni fa, ma lo scudo è originale e mai toccato.

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Che cos’è il miscelatore? È un dispositivo che serve per ottenere la giusta miscelazione tra benzina e olio, di solito siamo su un rapporto di 100 su 2,5-3. È molto comodo, non bisogna così fare la miscelazione manuale, con possibili errori, perdita di tempo e possibilità di sporcarsi. Sui modelli dotati troviamo un serbatoio in cui introdurre l’olio vicino a quello della benzina. Rende il rifornimento pratico e veloce, basta inserire solo la benzina. L’importante è controllare sempre che la spia del livello olio per non rimanere senza e rischiare un grippaggio.

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Conservata

Da questa foto si nota che il parafango anteriore è stato anche tagliato in modo strano, curiose modifiche dei tempi, la scocca ha i suoi segni del tempo ma è sana e mai riverniciata.

La sella originale con “borchietta” pulsante per aprire la sella e serigrafia del logo Piaggio.

Manubrio con spia ma ancora senza chiave contatto accensione.

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200 Rally

Faro anteriore originale con vetro marchiato Siem.

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Bauletto con serratura NeiMan originale.

Le pedane sono sane come i suoi listelli originali.

Si intravede ancora l’etichetta dei consigli per il rodaggio, scolorita dal tempo.

Particolare del pedale del freno con il suo interruttore della luce stop posteriore.

pulsante della massa sotto la sella e fu introdotta la chiave sul manubrio.

Oggetto della prova era appunto una 200 con mix, di questa serie.

Ma leggendo in giro, come riportato dalla rivista settimanale Moto Sport del 6/02/1974, che indicava come optional disponibile il miscelatore automatico, senza specificarne il prezzo.

Per cui è documentato che fu introdotto anche sul modello precedente con bottone massa, d’altra parte il sistema era disponibile in Piaggio già dal 1968 e regolarmente montato sulle Sprint e sulle Super destinate al mercato estero.

Per cui dovevo trovare un esemplare da pubblicare, e l’ho scovata a Sant’ Anastasia in provincia di Napoli. È di Vincenzo Panico del VC Somma Vesuviana, 47 Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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Conservata 200 Rally

Bella inquadratura, gancio borse, pulsante massa, rubinetto carburante, spia miscelatore e manettino comando dell’aria.

48 | I manuali di Officina del vespista

I segni del tempo alla base dello scudo, con i rivetti originali delle strisce pedana.

Serbatoio con il tappo del serbatoio dell’olio del miscelatore.

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Bordo scudo marchiato 044 originale per questo modello.

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La prima prova su strada Ecco alcune pagine della prova di Nico Cereghini su strada di Motociclismo dell’ottobre 1972, in cui si vedono i tanti particolari della prima serie della 200 Rally, bella la foto dei componenti della centralina e gli spaccati del motore,

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Particolare della ruota di scorta alloggiata sotto il cofano sinistro, la prima ad adottarla fu la 160 GS seconda serie. Al centro si nota l’alloggio per la batteria, montata nelle versioni per mercati esteri.

Il motore con la grossa e ingombrante centralina elettronica.

una conservatissima 200 Rally del 28 Giugno 1974 prima serie, spegnimento sotto la sella dotata di miscelatore, documenti italiani, telaio 116xx.

Ora non ci sono più dubbi, già in primavera esisteva come optional il mix.

La Vespa ha avuto due precedenti proprietari, è

targata PZ 22xxx, e ha all’attivo circa 15.000 km. Sono state rifatte nel tempo i due cofani e il parafango anteriore, ma la scocca e il motore non sono mai stati toccati prima.

Vincenzo l’ha comprata a Eboli nel novembre scorso, ha dovuto sistemare il bordo scudo 044 in quanto grattato e segnato nel tempo, mentre il 49

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Il motore con la grossa e ingombrante centralina elettronica.

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La spagnola Femsatronic di color rossastro.

I segni del tempo alla base dello scudo, con i rivetti originali delle strisce pedana.

I suoi carter originali con i giusti codici di accoppiamento sui due semicarter.

La pedivella originale con il logo Piaggio quadrato dalla vecchia grafica.

Eccoli indicati sulla foto.

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Il suo libretto italiano conferma dell’originalità e che era destinata al nostro mercato.

motore ha avuto bisogno di una piccola revisione, è stata sostituita la crociera del cambio e alla frizione cambiati guarnizioni e paraolio.

Per tutto il resto ha tutti i suoi pezzi originali: fari Siem, appunto bordo scudo 044, sella conservata, leva messa in moto con logo quadrato, serrature Neiman ecc ecc, che esaminiamo ora nelle foto del servizio. •

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Particolare del libretto con targa e data di immatricolazione.

Scriveteci!

La nostra ricerca continua

Se qualcuno ha o conosce qualche proprietario di una 200 Rally con miscelatore antecedente a questa data 28 giugno 1974 ci scriva così pubblicheremo la notizia.

Dati e foto via mail a:

VESPISTA@CIGRA.IT

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Restaurata Vespa 200 Rally

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Mimmo e il papĂ Rosario Peluso, in posa sulle belle Rally, la 200 di queste pagine e la 180 delle pagine precedenti.

Addio alla miscela, ora fa tutto lei La Rally 200 seconda serie di queste pagine è di Mimmo Peluso che gentilmente ci ha messo a disposizione, la data immatricolazione risale al primo gennaio 1976 e ha la sigla VSE1T, è dotata di miscelatore 52 | I manuali di Officina del vespista Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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La linea sportiva della 200 Rally, con le bande adesive che da questo lato hanno la scritta Electronic.

F

orte del successo ottenuto dalla 180 Rally del 1968, la Piaggio decide nel 1972 di migliorare ulteriormente il suo modello di punta dotandolo di accensione elettronica: nasce così la 200 Rally Electronic, pietra miliare nella storia degli scooter Piaggio, capace di rimanere sulla breccia, pressoché invariata, per oltre sette anni.

Il motore, il più potente prima della Nuova Linea PX, è derivato da quello della Rally 180 maggiorato a 197,97 cc. Il carter motore è modificato per potere alloggiare un nuovo cilindro.

L’adozione dell’accensione elettronica Femsa ha portato alla modifica dei rapporti al cambio per sfruttare in modo più dolce la potenza di 12,5 CV. Altra particolarità della 200 Rally Electronic è la possibilità di poter essere fornita su richiesta con la pompa per la lubrificazione separata – miscelatore – e quindi relativo serbatoio dell’olio. La miscelazione tra la benzina normale e l’olio avviene nel diffusore del carburatore, Dell’Orto SI 24/24 E, a monte della valvola del gas di tipo a saracinesca.

L’olio viene inviato nel carburatore da una apposita pompa comandata dall’albero motore mediante ingranaggi.

La scritta Vespa sullo scudo anteriore, rimarrà tale anche sulla “ Nuova Linea ” la PX.

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Restaurata Vespa 200 Rally

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Sul manubrio troviamo la spia delle luci, il blocchetto dell’accensione e il contachilometri fondo nero molto sportivo.

La cresta del parafango anteriore di nuova forma e di colore nero.

La percentuale di olio miscelato, varia in funzione dei giri del motore e dell’apertura della valvola del gas.

Si va da un minimo di 1,5 a un massimo del 3%. Il tappo olio è integrato nel serbatoio della benzina, mentre la spia del livello sporge sotto il rubinetto del carburante sul lato destro.

Le Rally con miscelatore consumano meno e hanno una minore fumosità di scarico. La scocca riprende quella della 180 Rally.

Sulle due sacche e il parafango sono poste delle strisce adesive di colore bianco, quella sulla sacca posteriore sinistra è interrotta dalla scritta “Electronic”.

Sopra il tachimetro-contachilometri trova posto, nella seconda serie, il blocchetto dell’accensione e una grossa spia che indica quando le luci

La posizione del n° telaio sulla Rally, sigla 0024xxx, anno di costruzione 1975.

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– Il nuovo grosso motore, il più potente fino ad allora prodotto con la grossa centralina.

La leva originale della messa in moto con il logo Piaggio ancora vecchio stile.

Ecco la FEMSATRONIC della ditta Spagnola abbinata al relativo volano, per questo non è possibile sostituirla con la Ducati Italiana montata dopo, se non modificando il motore, per cui perdendo l’originalità.

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Restaurata Vespa 200 Rally La marca SIEM che produceva anche questo fanale.

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Il grosso fanale posteriore con “tegolino� nero opaco, che conferiva un look sportivo.

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Bella la forma della gemma in plastica del grosso e sportivo faro.

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La marmitta torna ad essere a forma di “padella”, e non più a “botticella” come sulla 180.

In tanti modificavano la 200 Rally prima serie dotata di pulsante di massa, con il blocchetto dell’accensione dotato di chiave per evitare che la Vespa fosse messa in moto. Era una sorta di sicura, e l’accessorio ben si adattava alla Rally, tanto da sembrare un optional originale, mai prodotto ufficialmente dalla Piaggio.

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Modifica artigianale molto diffusa

Ecco come usciva da Pontedera la 200 Rally prima serie, con il bottone massa.

Ecco il blocchetto accensione della Fiat 500 in sostituzione al bottone di massa.

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Restaurata Vespa 200 Rally sono accese. Mentre nella prima serie troviamo un bottone di massa, come sulla “nonna” 98 del ’46, per lo spegnimento del motore. In tanti, sulla prima serie, sostituivano il pulsante con il blocchetto accensione con chiave della Fiat 500, che impediva di avviare la Vespa. Il cambio è a quattro marce comandato dall’usuale manopola sul manubrio. Nel corso della sua lunga permanenza in listino, la 200 Rally, a riprova della bontà di progetto, ha subito solo qualche affinamento di dettaglio. •

Differenze tra normale e con il miscelatore optional

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Da questa parte abbiamo solo le bande bianche e le prese d’aria del motore.

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DATI TECNICI Tipo motore: monocilindrico 2 tempi Cilindrata: 197,97 cc Alesaggio e corsa: 66,5 x 57 mm Rapporto di compressione: 8.2:1 Potenza: 12,5 CV a 5.700 giri/min Carburatore: Dell’Orto 24 mm Velocità massima: 116 Km/h Raffreddamento: aria forzata Accensione: elettronica Cambio: 4 velocità Ruote: cerchi scomponibili con pneumatici 3,50 x 10 Peso a vuoto: 103 Kg Serbatoio: 8,2 litri Consumo: 3 l. X 100 Km

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Il nome Rally identifica la sua vocazione turistica e al Vespa Club Morciano di Romagna usano la 200 proprio per girare e macinare chilometri

Girare in Rally Ecco che cosa ci raccontano:

200 Rally Restaurata di Michele Marangoni modello: VSE1T

anno 1972

«Sono un appassionato del mondo Vespa e la mia avventura in Vespa inizia diversi anni fa con una 50 special del ‘71 a tre marce. Iniziando a girare in Vespa ho subito capito che non stavo guidando un mezzo qualsiasi ma stavo guidando un orgoglio Italiano! Qualche anno dopo, con un gruppo di amici, ho fondato nel 2009 il Vespa Club Morciano di Romagna. Questo mi ha permesso di conoscere una marea di persone che hanno saputo trasmettermi la passione per questo simpatico “insetto”.

La prima volta che guidai una Rally fu su consiglio dell’amico Tiberio che già ne possedeva una. Appena

salito t e messa in moto t capii che quella quelllla Vespa V spa era Ve r diversa dalle dive v rs r a da d lllle altre». altrtre».

«Feci il giro del il mio paese e in quel momento decisi di cominciare la ricerca, e non fu facile, nel trovare un bel mezzo a un prezzo giusto.

Dopo circa un altro anno mezzo e quando ormai stavo per desistere, ne parlai con un nuovo socio del mio Vespa club Simone Pari, il quale mi disse che un suo ex collega di Bologna ne aveva una ma che non si ricordava di che anno fosse. Entrai in contatto immediatamente con il simpatico amico di Simone di nome Massimo, si trattava di una Rally prima serie del 1972. Mi disse anche che non era sicuro di portare a termine il restauro perché voleva comprare una moto. Dopo pochi giorni mi recai da lui, in garage aveva diverse due ruote tra moto e Vespa, e trovammo un accordo ma non concludemmo subito perché non ancora convinto di venderla.

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Vita da club

per me e diventato un grande amico e non solo vespisticamente parlando. Inoltre sta partecipando a tutti gli eventi più importanti del Vespa club morciano: partecipazioni ai Vespa World (Londra-Mantova-Biograd) e a tutte le nostre manifestazioni si mette sempre a disposizione come meccanico, compreso al Trofeo dell’Appenino, di cui vi siete occupati, dove di esperienza e conoscenza della Vespa ne serviva e parecchia».

200 Rally Conservato di Tiberio Gabrielli modello: VSE1

Qualche settimana dopo ricevetti la sua telefonata: mi dava la grandissima notizia, la sua dolce metà era in dolce attesa, per cui aveva bisogno di più spazio a casa». «Quando iniziai a usare la Rally non riuscivo a guidarla come volevo. Diciamo che a me non piace andare sempre piano in Vespa e con la Rally non riuscivo a guidare come piace a me.

Fondamentale fu il viaggio al Vespa World in Croazia dove per 10 giorni, insieme altri due ragazzi, tutti con Rally, guidai solo ed esclusivamente lei immergendomi totalmente nelle sue caratteristiche: robusta, pesante ma allo stesso tempo potente ed emozionante.

A oggi solo con questa Vespa mi sento veramente completo e riesco provare emozioni forti. Impazzisco per certe ”vibrazioni”»!

«La Rally è stata restaurata di carrozzeria dal mitico Simone Trippini di Viterbo, conosciutissimo nell’ambiente.

Al motore è stata eseguita solo la rettifica del cilindro ed è stato sistemato da un meccanico che nel nostro paese ha fatto la storia: Tino Mezzorecchia.

Negli anni Tino oltre ad essere diventato socio onorario del nostro VC

T anno 1977

«Ricordo che la comprai da un commerciante in ottime condizioni, gli ho revisionato il motore, gli ammortizzatori, le gomme e l’impianto elettrico. Nel 2012 ci sono andato a Londra e a Biograd in Croazia per il Vespa World Days da Morciano di Romagna».

180 Rally Restaurata di Giacomo Del Bianco modello: VSD1T

anno 1971

«Giachi che motorino ti piacerebbe? La Vespa babbo!” Così 15 anni fa ricevetti in regalo la mia prima Vespa, una 50 Special 4 marce. Non ero sicuramente consapevole che questo mezzo mi avrebbe portato a scoprire un mondo fantastico. La passione che da subito mi legò alla Vespa fu veramente tanta; la scelta dei particolari, delle finiture e dei dettagli per rendere unica la mia prima Vespa erano solo l’inizio di quella che sarebbe diventata una gran bella avventura».

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Vita da club

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«Il tempo e l’esperienza mi hanno poi insegnato che l’originalità è la caratteristiche più apprezzata da appassionati e collezionisti del settore. Oggi in famiglia abbiamo la fortuna di possedere diversi modelli dai primi esemplari degli Anni ‘50 fino alle nuove Vespa automatiche. Ho un debole per le Vespa conservate, con quel fascino vintage capace di raccontarti la sua storia, il suo vissuto e i tanti chilometri percorsi; ma adoro anche un bel mezzo restaurato a regola d’arte così che qualche anno fa decisi di restaurare una Rally 180 VSD1T del 1971».

«Avevamo trovato la Rally 180 da un privato non lontano da casa e decidemmo di prenderla perché è un

modello rappresentativo del mondo delle Vespa sportive, 180 cc di cilindrata, un bel ritmo di viaggio e un prezzo interessante. Lo stato della Vespa si è subito rivelato buono, motore bello potente ed eccellente sensazione di guida; massiccia e agile allo stesso tempo; aveva un solo “difetto”: era grigia e vista la gamma di colori disponibili per questo modello ho da sempre pensato che prima o poi l’avrei restaurata per darle quel tocco di colore che da sempre contraddistingue la Rally».

«Così dopo qualche mese presi la decisione di restaurare la Vespa, sarebbe diventata color giallo cromo. Il restauro comporta sempre un grosso dispen-

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dio di energie per la ricerca dei ricambi giusti e per la ricostruzione fedele di quello che la Piaggio aveva prodotto nel 1971.

Per mia fortuna il motore era in ottime condizioni e decisi di controllare solo frizione, cilindro e carburatore senza aprire il blocco; il lavoro grosso fu quello della carrozzeria che dopo una bella sabbiatura fu verniciata color giallo cromo, un colore veramente particolare, con diversi riflessi a seconda della luce. Il primo giro in sella alla mia “nuova” Rally 180 è stato carico di soddisfazione e stima per l’ottimo lavoro fatto».

«La passione per questo spettacolare mezzo che ha motorizzato l’Italia dal dopoguerra, mi ha portato a partecipare a eventi nazionali ed internazionali fino alla decisione di aprire un Vespa Club tutto nostro, così nel 2009 insieme ad un gruppo di amici abbiamo fondato il Vespa Club Morciano di Romagna… Un Club ti permette di confrontarti con appassionati di ogni generazione ed è questo che crea quel tessuto sociale fondamentale per ognuno di noi e per la nostra crescita!».• 63 Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

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Foto Vintage

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Stessa posizion e con il casco.

Il retro d elle foto marchia te Foto C avallari.

G azie Grazie pa. alla collezione messaci ci iaggio Ves Dépliant P a disposizione da Mimmo Peluso, gustatevi queste bellissime foto che arrivano direttamente dal backstage st fotografico dell’agenzia Cavallari per la realizzazione del dépliant della Rally commissionato negli Anni ‘70 dalla Piaggio 64 | I manuali di Officina del vespista Ordine n. 46449 del 22/08/2016 - Licenza esclusiva a Gianni Paluello

Su cui c anche laompariva serie 200 .

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fotografico

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Ecco il il ris isult ltato to fi finale le.

definitivo.

Non poteva mancare: il calendario tascabile gadget della Piaggio nel 1970

Copertina provocante con 3 ragazze in topless su Rally.

Nel mese di ottobre fa capolino una Vespa 180 Rally.

Il falò sulla spiaggia sempre al femminile.

Retro di copertina del calendario.

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