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Lunedì 21 Luglio 2008
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Direttore Enzo Cirillo
il Napoli
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Il Festival entra nel vivo
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INTERVISTA
Toni Servillo
Igiovanigiurati intervistano unMaestro diteatroecinema ■ ■ «Non credete a chi vi offre
false illusioni». Ieri i ragazzi del Giffoni film festival hanno incontrato il protagonista di “Gomorra” e de “Il Divo”. P. 5
Reportage
Domandegiuste nellozainetto: lalungagiornata deiGiffoniboys ■ ■ Cronaca di una rassegna
dove i veri protagonisti sono i giurati e le star dello schermo sono a loro disposizione. P. 2
In scena Silvio Orlando regista ■ ■ Girerà un film sulla vita
di un bimbo napoletano, ambientato negli anni '70 P. 2
Ma la vita non è fiction
Il cinema, l'arte e l'impegno: le testimonianze di Servillo, Placido e Calabrò. Dieci minuti di applausi per Kidogò, documentario choc sui bambini soldato.
I pirati inquinatori ■ ■ Legambiente: alla Campania il triste record dei reati in mare e sulle coste P. 10
Dixan per la Scuola main sponsor del Gif foni Film Festival.
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Al Dixan Village, dal 18 al 23 luglio, ti aspetta un treno carico di divertimento! Appuntamento alle ore 17.00 in Piazza Umberto I - Giffoni Valle Piana
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Giffoni
IloveGieffeeffe isioni e di attiti. Il paese alle otto
li ospiti del luned ggi il Giffoni film festival ospiterà, tra gli altri, un artista amatissimo dai giovani. La serata del Music concept con Caparezza.
già pronto ad accogliere l'esercito rumoroso della giuria
a o nica i lli lla o ia ain tto ac a l o an i t Terzo giorno della rassegna dove i ragazzi sono protago nisti forse e anche molto di pi delle star dello schermo
er nulla preoccupata, la linea verde dei critici in erba segue le proiezioni e poi di grinta commenta le opere E
Nicola Pisu nicola.pisu epolis.sm
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Giffoni paese si sveglia presto. Tanto presto. Nella domenica più torrida di una Valle piana che trattiene il calore del sole Giffoni festival registra già il sold-out. Alle 8.20 suona una campana ma non è quella dell'entrata a scuola ma di una chiesa vicina. Tintinna e chiama a raccolta i fedeli. Gli altri adepti, invece, quella della generazione doppia effe sono già schierati come un plotone per vivisezionare ogni angolo e centimetro della cittadella del cinema. E della vita insieme.
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PRONTI I e la marea arancio-
ne, gialla e blu inizia a sparpagliarsi. Si insinua in un rigoroso e contagioso chiasso tra le sale principali di una città nella città: Giffonivalley. C'è chi ha lo zainetto di uno dei tanti partner della manifestazione e chi accompagnato dai genitori, saluta, ringrazia per la merenda e la bevanda e se ne va. «Ciao mamma, grazie di tutto». E mentre dalle scale i genitori seguono da dietro gli occhiali da sole l'entrata a Giffoni festival, Luca inizia da consumato giurato a chiacchierare col suo gruppo di
3 pplausi e domande per la giuria colorata del Giffoni
Il dato La giornata
Nella sezione free la ieri nella sala Truffaut sono stati proiettati davanti ai 00 giu rati oltre a e e It's Esther lueburger di Cath Randall
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Australia anche Linh De asse di Salles e Thomas. Al cinema Valle, Red ora di ah ane e poi Sos Summer of Su spence di Naess e Magnnama nà di Adriano Casale
“lavoro” cinematografico. Già, la giuria più giovane del mondo. Il cuore vero di un evento «tra i più importanti al mondo», parola di Toni Servillo che intanto si sta già dedicando alle domande incrociate dei “grandi”. Piccoli e grandi che in questa valle, dove i negozi non chiudono mai e la gente continua a portare fuori le sediette per salutare il
flusso di Giffoni boys, si ritrovano sullo stesso piano. Nessuna differenza, a parte quella della carta d'identità che qui, però, è davvero un optional. Non interessa a nessuno quanti anni dovrai compiere; quanti ancora per raggiungere la maggiore età e quanti per guidare la macchina. Perché per quelli della doppia effe è importante essere i testimoni dell'oggi a Giffoni. I T R O giorno non è mai uguale al primo o al secondo. Il terzo profuma di Toni Servillo e Michele Placido. Ma non solo. Perché a Giffoni la mattina scorre via con un bel film: “Hey Hey It's Ester Blueburger(ritratto di una ten ager, Ester alle prse con i suoi conflitti,ndr), di Cathy Randall. La regista Randall è subito coinvolta dopo i titoli di coda dal dibattito innescato dai giurati bambini. Che diventano più grandi dei “grandi”. «Il film - sospira Asia - racconta di come non bisogna farsi condizionare dal gruppo...». Poi il microfono passa a un ragazzo dalla voce alla Barry White: «Hi- From Chicago- tuona - i temi sviluppati sono comuni a tutti i ragazzi del mondo. L'adolescenza è un'età delicata». E scatta l'applauso. ■
In arrivo. Dal Gff arrivano le anticipazioni sul progetto autobiografico ambientato nella Napoli degli Anni '70 E
Silvio rlando, “orfano” per lacido Il festival offre anche succose notizie in anteprima. Non è una kermesse per addetti ai lavori, ma sforna preziose “chicche” d'interesse nazionale. Ad anticipare il suo progetto cinematografico è stato ieri pomeriggio Michele Placido, tra un racconto delle riprese de “Il
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Grande Sogno” e una considerazione sulla levatura culturale di Napoli: «Ho ricevuto il soggetto di un film che racconta le vicende di un piccolo orfano nella Napoli degli anni Settanta. Io sarò il produttore, il regista è Silvio Orlando». Una notizia fresca: «Non posso dire
molto - ha continuato Placido Dico solo che è la storia di Silvio, è veramente la sua storia». Racconta la vita vera dunque, racconta un lutto (la perdita della madre) che segnò l'esistenza dello stesso Orlando. «Probabilmente inizieremo a girare ad aprile e il film potrebbe essere
3Placido e rlando
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pronto a settembre. Potrei portarlo qui, anche perché non amo gli altri festival che sono solo per addetti ai lavori». La forza della storia risiede «nella vitalità di un bambino, in questo caso di 9 anni, in grado di stimolare il riscatto di un'intera famiglia. La morte non appartiene ai bambini». Annuncio in perfetto stile Giffoni che ha illuminato la “domenica del villaggio dei bambini”. ■ . C.
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arcord” capolavoro in sala Tru aut uesta sera alle 0. 0 in Sala Truffaut alla cittadella del cinema verrà proiettato “Amarcord” di ederico ellini, capolavoro del 7 . La notorietà di uesto film tale
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che la stessa parola Amarcord che deriva dalla voce in dialetto romagnolo a m'arcord”, ossia io mi ricordo diventata un topos citato, in lingua italiana.
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i milioni di dollari di incasso nel wee end del nuovo film atman
i milioni di dollari incassati nei primi tre giorni di Spiderman
a do enica del estival. Il regista di “Romanzo Criminale”: « ggi Napoli la capitale culturale del aese»
Miti e maestri incontrano i ragazzi: una lunga giornata con Servillo e lacido q « nattore unuo
mocheadiciottoanni hafattosacrificieha studiatoperpassione» Francesca occaletto francesca.boccaletto epolis.sm
Il Giffoni entra nel vivo e non delude. In linea con il tema scelto, invita personaggi che “Miti e Maestri” lo sono davvero. Sabato scorso Tim Roth, ieri due grandi nomi del teatro e cinema italiani; due Maestri e insegnanti d'arte e vita: Toni Servillo e Michele Placido. La do-
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menica di incontri comincia nella tarda mattinata e porta con sé parole come queste: «Ho accettato con grande piacere questo invito. Vorrei riuscire a spiegare ai ragazzi che un attore non è legato a termini astratti, ma è un uomo che a 8 anni ha seguito una passione facendo sacrifici, studiando e faticando. Ancora di più se l'ha fatto nella nostra terra». Toni Servillo, protagonista di “Gomorra” e de “Il Divo”, è nato ad Afragola e vive a Caserta, questi luoghi li conosce bene. Sa che per superare i luoghi comuni e «poter guardare al futuro, è necessaria una buona dose di speranza ac-
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3 ichele Palcido ha incontrato i giurati ieri pomeriggio
compagnata da impegno civile». E se si parla di rifiuti ricorda che «la situazione dei salotti buoni delle città è differente da quella delle periferie. Berlusconi ha risolto il problema rifiuti in Campania Bene, ma non bisogna abbassare la guardia». Michele Placido arriva nel po-
meriggio. Anche lui si dice onorato d'essere stato invitato ancora, a distanza di pochi anni. Ricorda l'anno in cui venne Gorbaciov e parla di Napoli, «capitale culturale del Paese, oggi punto di riferimento. Una città sfortunata che deve pagare un prezzo alto per rinascere».
Parla delle riprese de “Il Grande Sogno”, il suo ultimo film che racconta il ' 8 e raccoglie attori giovani - asmine Trinca, Riccardo Scamarcio e Luca Argentero - infine si lascia scappare preziose anticipazioni sul progetto cinematografico con Silvio Orlando. ■
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Insieme per realizzare i sogni nati tra i banchi di scuola. Dixan per la Scuola è un progetto dedicato alla comunità scolastica italiana che da 8 anni coinvolge le scuole dei primi tre ordinamenti in un percorso didattico di approfondimento incentrato su tematiche di forte attualità. Dixan per la Scuola si avvale della consolidata partnership con il Giffoni Film Festival, di cui è uno dei principali sponsor, per trasformare la scuola in un’esperienza di vita ricca di riflessione e di fantasia.
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Il programma di LUNEDI 21 LUGLIO 2008 SALA TRUFFAUT - CITTADELLA DEL CINEMA FREE TO FLY 10:00 DECEMBER BOYS by Rod Hardy (Australia, 2007, 105 ) Y GEN (y gen lab project) 14:30 SOMEONE TO RUN WITH by Oded Davidoff (Israel, 2006, 118 ) meeting with DAVID GROSSMAN 18:30 PAZZA DI TE (out of competition) By Enzo Iacchetti (Italy, 2007, 16 09 ) 8 ½ (y gen lab project) 20:30 AMARCORD by Federico Fellini (Italy, 1973, 125 ) (In collaborazione con la Fondazione C.S.C. Cineteca Nazionale) CINEMA VALLE FIRST SCREENS 09:00/11:30 PHOEBE IN WONDERLAND by Daniel Barnz (USA, 2008, 93 ) KIDZ 15:00 KING SIRI by Somaratne Dissanayake (Sri Lanka, 2008, 88 ) TROUBLED GAZE 20:00 BREAKFAST WITH SCOT by Laurie Lynd (Canada, 2007, 95 ) CONVENTO SAN FRANCESCO 17:00 POW-WOW a cura di Paolo Biamonte e Mariolina Simone (riservato ai giurati Giffoni Music Concept) con CAPAREZZA
AULE CITTADELLA DEL CINEMA KIDS IN WONDERLAND / IL POSTO DELLE FAVOLE 18:00 Laboratori a cura GFF (riservato ai giurati) DIXAN VILLAGE - PIAZZA UMBERTO I 18:00 ANIMAZIONI, MUSICA & IMC MASCOTTE GIARDINO DEGLI ARANCI KIDS IN WONDERLAND / IL POSTO DELLE FAVOLE 21:00 Tiriteri Teatro dell Invenzione (Chieti) presenta IL GALLETTO MERAVIGLIOSO (ed altri animali da valigia) (+5 anni) RELOAD 22:30 LA VOLPE E LA BAMBINA by Luc Jacquet (France/Germany/Italy, 2007, 90 ) (+6 anni) ARENA ALBERTO SORDI - CITTADELLA DEL CINEMA 21:00 SOIRE E GIFFONI 2008 FILMS & FILMMAKERS Guests ENZO IACCHETTI STEFANO REALI GIFFONI MUSIC CONCEPT Concert by: CAPAREZZA
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he bello, si parla di Dante e Goldoni, più che di “Gomorra” e “Il Divo”. Mi avevano detto che avrei trovato una grande platea ma, vi assicuro, siete sorprendenti e degni della fama che vi precede». Teatro, cinema, passione e vita. Si parla di letture dantesche, di film che raccontano di camorra, paure, rifiuti, lavoro in nero. In sala Truffaut le mani non si abbassano mai, per paura di perdere il turno. Toni Servillo non trattiene l'entusiasmo, risponde ai giurati di “Y Gen”, dimostrando assoluta partecipazione. Ci sono Simona da Battipaglia, Gianmaria da Sorrento, Elisabetta da Firenze, Pina da Salerno: hanno tante domande da porre al Maestro che con-
siderano «il più grande attore italiano». Inizia Elisabetta da Firenze, con la prima di una lunga serie di domande.
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Non sarei così pessimista. Io ho fatto una dozzina di film, ma faccio teatro da sempre e nel corso degli anni ho potuto constatare che tanti giovani seguono il teatro e tanti lo fanno. I ragazzi si allontanano se assistono a qualcosa di brutto, perché nel teatro si ha a che fare con persone vere e un brutto spettacolo è un'occasione mancata. Si può rimanere delusi quando persone in carne e ossa rispondono a logiche di vanità ed esibizionismo. co a v a n atto n avo atto a
vinto che si capisca davvero qualcosa di questo lavoro a bilancio di una intera vita. Il successo che ti fa diventare attore del momento può confondere, invece la realtà è un'altra: un applauso non motivato ti può buttare addosso talmente tanta frustrazione da rimetterti subito in discussione e farti rimanere sempre con i piedi per terra. È vero, uno su mille ce la fa, è così. Non credete a chi vi offre false illusioni: programmi come quelli di Costanzo o come “Amici” corrompono questo mestiere. Vi consiglio di iniziare a lavorare per diventare innanzitutto buoni spettatori. Vi vogliono far credere che tutti possono diventare attori, ma questo riduce la nostra vita a una barzelletta. Bisogna riconoscere lo sforzo di chi sta sul palco, riconoscere il dono che fa chi è impegnato in un atto interpretativo in un'ottica di comunicazione.
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Sono d'accordo con Eduardo De Filippo (sorride, ndr). Per fare questo mestiere è fondamentale avere la salute perché si recita in continuazione, non ci sono certificati medici che tengano, devi sempre esser presente a te stesso. llo ttacolot at al at ilo ia lla vill iat a ci ono olti atto i alla lo o i a i n a a c n iovan è co ifficil
Torno al discorso fatto prima, non sarei così pessimista perché in realtà ci sono molti attori giovani che riescono ad emergere. Ma una cosa va detta, è una strada difficile, complicata, che presuppone tante rinunce. Non credo nella vocazione di quelli che ti dicono che già da piccolissimi sentivano di essere nati per fare questo. Non credo alla luce e sono anche con-
n atto lico
Non ci sono formule, tante cose si capiscono nella pratica. Alcuni colleghi pensano che il momento più bello sia quello delle prove. Io penso il contrario: è nel rapporto col pubblico, è nelle repliche che si gioca la vera partita. Un attore capisce tante cose nelle repliche perché si tratta di un accumulo di esperienze con occhi, orecchie e sensi ben aperti. Ci si carica di energia come pile e la si scarica nella relazione col pubblico.
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Sul piano dell'informazione, molta più gente ora sa come stanno le cose. L'Italia, ma non solo, conosce Scampia, il sistema della camorra, l'attività del lavoro nero cinese in Campania. Un libro e un film non possono risolvere il problema, ma hanno fatto tanto. o i a ina la volta la ciat l l ci colo
a vita na llo tta
Le uniche luci sotto le quali sto, sono quelle che condivido oggi in sala con voi. Poi quelle del teatro e quelle del cinema. Basta, tutto qui, non ne conosco altre. Io cerco di trovare un equilibrio tra la mia vita privata e quella d'attore. ■
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S Nato in ganda nel . A anni viene costretto a indossare una divisa, a imbracciare un fucile mitragliatore: diventa cos un bambino soldato che combatte e uccide insieme a tanti, troppi altri coetanei. ggi vive in Italia, a adova, dove insegna all'università, e si batte per difendere i diritti dell'infanzia.
INTERVISTA
aptist nama e uell'infanzia scippata « spari o ti uccidono: non hai altra scelta» il rot goni t i i og n ino ol to o u ent rio ui i i ol to gir to in ierr Leone g n e ongo uno er ru e o o ente. di Nicola Pisu E
fuori concorso. E chissà se troverà la distribuzione e le sale. Ma poco importa. Almeno per ora. Perché idogò- Un bambino soldato è un capolavoro. Una testimonianza senza filtri ma per immagini di una storia vera: la guerra fatta dai bimbi. Un documentario realizzato da Angelo Longoni sul quarantunenne ohn Baptist Onama che nel 98 è stato arruolato («Non avevo scelta: anzi non avevamo altre strade», dice Onama), dall'esercito in Uganda presieduta da Idi Amin. Pallottole per ucciderecomandate da ragazzi: «Ti strappano tutta una parte di vita racconta Onama -protagonista del ducufilm - Non hai possibilità di rifiutare quell'invito del diavolo in mimetica: o vai con loro o ti sparano a morte, lasciano in strada». Mentre ohn Baptist Onama riavvolge il nastro della memoria i suoi occhi grandi grandi si inumidiscono. «Non ho mai parlato di questa esperienza con mia mamma per venti lunghi anni». E poi aggiunge: «Non dormo la notte -e quelle poche volte che sono riuscito a svegliarli ho ringraziato Dio per la vita.
3 ngelo Longoni regista di Kidogò
Il capolavoro oltre a spiegare il dramma dei piccoli soldati ripercor re gli intrecci politici tra banche e stati
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n bambino soldato e ohn aptist nama
Che va vissuta: sofferenze comprese». Anche sparando contro altri bambini della tua età: «Certo - ammette il bimbo soldato che oggi è un uomo - Continuo a chiedere scusa ma il perdono più grande è solo quello della tua anima. Il dolore interiore mi accompagna ormai da ventisette anni. Una ferita che non si cicatrizzerà mai. Ma - conclude Onama - proprio da qui riparto per far cercare di ca-
pire che la mia guerra era uguale a tutti quei conflitti che non trovano spazio nei tg o nei giornali». Accanto a lui il regista del documentario Angelo Longoni. «Ho cercato - dice - di rimanere fuori dal percorso del racconto. Una scelta per non inquinare nessun tipo di considerazioni. La struttura portante, il senso del racconto è solo la vita, vera del bimbo che va alla guerra. Un flusso continuo
di coscienza». Già, la coscienza che scuote la sala dopo la proiezione: dieci minuti di applausi. I ragazzi appena si accendono le luci continuano a battere le mani e poi si alzano tutti in piedi. Alcuni piangono. È un momento da incorniciare per ohn Baptist Onama ma anche per tutti quelli che hanno creduto nel progetto: dai produttori a Giuseppe Carrisi, operatore e inviato nelle zone di guerra di mezzo mondo fino a Riccardo Troisi che durante il corto fa nomi e cognomi in base al rapporto dello Stato di banche, istituti di credito e aziende italiane che partecipano al business delle armi. «Un choc sentire e vedere che i più importanti istituti di credito italiani ma anche europei sono parte attiva di quel massacro», dice Laura. Già, un vero e proprio terremoto che i ragazzi respingono al mittente. Facendo i complimenti al regista Longoni («Ciao, sono Angelo e vengo da Milano»), si presenta cos prima di rispondere a Marianna che chiede: perché la televisione anzicché produrre programmi inutili non ci informa su questi temi «Perché - risponde il regista - per i media siete prima di tutto i protagonisti di un mercato. uelli, insomma, da educare al consumismo: ma io e anche voi sapete che non è cos ». L'ultima considerazione a una ragazza del Sud Africa: «Perché ...» Tra applausi e rabbia. ■
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Le origini del successo: Un intreccio di passione e intraprendenza che coinvolse l’intero paese
Storia del Festival “più necessario” Nasceva nel 1971 dalla voglia di riflettere su se stessi attraverso il cinema Un’idea che ha cambiato il modo di fare e di ragionare sul cinema. Si potrebbe riassumere così, in una frase, la storia ultratrentennale del Gff. Ma sarebbe riduttivo e non darebbe il giusto valore a quella che oggi – come ha dimostrato anche un recente sondaggio – è la manifestazione più attesa e seguita dagli italiani dopo il Palio di Siena. Il Giffoni Film Festival è diventato ormai una realtà importante nel panorama degli eventi culturali e cinematografici, del nostro Paese. Ma come nasce l’idea del Giffoni Film Festival? Siamo nel 1971. Giffoni Valle Piana è un anoni-
mo paesino di provincia. L’unico cinema è il “Moderno” ubicato nella centralissima Piazza Umberto I – meglio conosciuta come Piazza Mercato per il ruolo commerciale che svolgeva anche all’epoca – una struttura degli anni Venti, con sedie in legno ed una macchina da proiezione che funzionava a carboncini. Ed è proprio da questo cinema che nasce l’idea del Gff: creare un punto d’incontro in cui i giovani potessero parlare di cinema e attraverso il cinema parlare di loro stessi e del loro universo. A partorirla sono alcuni amici, tra cui Claudio Gubitosi, diciottenne con la passione per il cinema. Il concetto di base è difficile ed ambizioso: portare in un piccolo paese della provincia del Sud, migliaia di giovani da tutt’Italia per vedere e parlare di cinema
e, attraverso questo magico mondo, confrontare le loro idee e confidarsi i propri sogni. Gli inizi sono duri, con pochi soldi e strutture di fortuna. Le prime edizioni del Festival – alcuni delle quali durano
anche più di un mese – si svolgono unicamente nella piazza centrale del paese. Nel Cinema Moderno, si visionano i film, in piazza invece si tengono le prime “soirèe” con panche di legno e con l’attuale Presi-
Il direttore artistico, Claudio Gubitosi, in azione nei primi anni del festival
Claudio Gubitosi col maestro Comencini
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dente dell’Ente Autonomo Festival del Cinema per la Gioventù – questa la dicitura esatta - Carlo Andria, nella doppia veste di organizzatore e presentatore. Sono anni di rodaggio. I clamori delle grandi star e la stampa sono ancora lontani. Nel 19 , l’allora Ministro del urismo e Spettacolo, ernardo ’Arezzo, riduce drasticamente i finanziamenti alla manifestazione. Claudio Gubitosi reagisce con lo sciopero della fame, i negozi di Giffoni restano chiusi e ai balconi dei palazzi compaiono lenzuola bianche con scritte di protesta. Segno questo del grande affetto che i cittadini di Giffoni hanno per il “loro” festival, di cui sono protagonisti attivi, aprendo le proprie case ai giurati che arrivano ormai da tutta Italia. Purtroppo di lì a poco una tragedia maggiore si abbatte sull’intera Campania. Il terremoto del novembre rade al suolo interi paesi dell’Irpinia. Giffoni è al confine con la zona maggiormente colpita. Il Festival, la cui sede è dichiarata inagibile, si mobilita e lancia una raccolta di fondi fra gli immigrati all’estero. Nonostante il clima di instabilità le attività non si fermano: gli uffici dell’Ente vengono trasformati in centro di prima accoglienza e si trasferiscono nell’abitazione del direttore artistico Claudio Gubitosi. opo due anni terribili, arriva la svolta cruciale. Siamo nel 19 , il Festival è ormai giunta alla sua dodicesima edizione e a Giffoni incominciano ad arrivare i primi giornalisti ed il primo grande pubblico. La loro attenzione verso questo
Di tutti i Festival quello di Giffoni è il più necessario F. ruffaut
piccolo paesino di provincia ha un nome ed un cognome: Fran ois ruffaut. Sarà lui a scrivere di tutti i Festival, quello di Giffoni è il più necessario. Il successo ormai è in continua ascesa. La visita del
regista ed attore francese fa da apripista ad altri grandi “miti” e “maestri” del cinema mondiale: in quell’anno, in autunno, obert e Niro “strappato” alla Mostra del Cinema di Venezia, arriva a Giffoni
per ricevere la cittadinanza onoraria. Sempre in quell’anno il regista Luigi Comencini gira a Giffoni, con comparse locali, il film v “Il matrimonio di Caterina” interpretato da Anna Melato, Stefano Madia
e Clelia ondinella. opo e Niro e Comencini, centinaia sono le star del cinema nostrano e mondiale che calcano le strade di Giffoni: da Michelangelo Antonioni a Mer l Streep, da Giuliano Montaldo a Gianni Amelio, Alberto Sordi, Giuliano Gemma, Franco effirelli solo per citarne alcuni. Nel 19 9, la diciannovesima edizione si apre con il rombo dell’elicottero del Presidente del Consiglio Giulio Andreotti che giunge da oma per l’apertura ufficiale. A lui il compito di inaugurare la “nuova” Sala Cinematografica Valle, totalmente restaurata a carico dell’Ente Autonomo Giffoni Film Festival che la dota delle più moderne attrezzature per favorire un maggior comfort ed una più piacevole visione delle opere in concorso da parte dei giovani giurati. Nel 1 poi viene inaugurata la Cittadella del Cinema, prima struttura del complesso progetto del Giffoni Multimedia Valle , altra grande idea che Gubitosi partorì negli ttanta e che in queste settimane ha ricevuto l’ultimo finanziamento – circa milioni di euro – per il completamento dell’opera che comprende un’altra sala cinematografica, un’arena all’aperto, il Museo del empo e la Cineteca egionale. ra quattro anni quindi, quando il festival avrà varcato la soglia degli “anta” arrivando alla esima edizione, i giurati del futuro potrebbero finalmente entrare nella più grande struttura dedicata al cinema che l’uomo abbia pensato e realizzato. E continuare a sognare Mattia. A. Carpinelli
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Giffoni ega
iente. Alla Campania ancora una volta spetta il record negativo dei reati ambientali costieri
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difrodoescarichidiret tiinac ua:sottoaccu saanchelaRegione La Campania rinnova anche quest anno il suo triste primato di regione leader nazionale per le illegalità legate a mare e coste. Lo scrivono in una nota i responsabili del progetto Goletta Verde, la campagna di Le-
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l a gambiente di monitoraggio e informazione sullo stato di salute delle acque di balneazione. Goletta Verde, in occasione delle sue tappe campane, rilancia l SOS sui reati ambientali in riva al mare: «Come testimoniato dal rapporto Mare Monstrum 2008 di Legambiente, infatti, con ben 2 reati e infrazioni distribuiti su litorali e fondali, la Campania raggiunge la media di infrazioni per chilometro di costa». Secondo Goletta
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Verde al primato contribuiscono in modo determinante gli abusi edilizi in riva al mare e la pesca di frodo, che totalizzano oltre il 0 delle infrazioni. «Sul cemento illegale la Campania non teme rivali - prosegue la nota - l abusivismo edilizio sul demanio ha fatto registrare infrazioni, 0 tra arresti e denunce e 8 sequestri effettuati. Da Torre Annunziata a Sorrento, il 0 dei manufatti è illegale. In questa regione, inoltre,
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ci sono casi eclatanti di cemento selvaggio, basti pensare all ecomostro di Alimuri, o ai cinque piani di cemento comparsi sul Fiordo di Furore, in località Transita, o ancora al Furore Inn Resort”. Legambiente sottolinea che per quanto riguarda la pesca di frodo, invece, sono state registrate in Campania 980 infrazioni, 9 persone denunciate o arrestate e 2 sequestri. A inquinare coste e acque ci sono molti casi di scarichi illegali e cattiva depurazione. Tanto che quest anno l'amministrazione della regione è stata insignita della Bandiera Nera dei pirati del mare come nel 2002. ■
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”Guernica” malato ora serve un restauro ■ ''Guernica'' di Pablo Picasso è malato, e le sue condizioni sono “gravi”, anche se stabili”, e necsita di un restauro: questa la “diagnosi” sul capolavoro espressionista fatta dagli esperti del museo d arte moderna Reina Sofia di Madrid, dove il quadro è esposto. Guernica, dal nome della città basca bombardata a tappeto dai nazisti, alleati dei franchisti, durante la Guerra Civile ( 9 ), fu dipinto da Picasso per protestare contro quel bombardamento, contro il fascismo e la guerra che calpestano gli esseri umani, le loro vite, i loro sentimenti. La gigantesca tela, dipinta in poche sfumature di grigio e nero per aumentarne la drammaticità, mostra figure disperate di madri, bambini, animali e morti, illuminati dai bagliori delle bombe che la notte del 2 aprile 9 sorpresero nel sonno gli abitanti della cittadina basca. ■
Il dato n capolavoro e decine di studi Echi del cubismo
■ ■ icasso lavor a lungo su Guernica e il uadro finale fu preceduto da decine di studi su singole figure e l opera rappresenta una sintesi fra l espressionismo e gli echi del cubismo.
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■ ■ “Al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, abbiamo
mostrato il volto di una Campania non solo figlia dell’emergenza ma creativa, positiva, che ha dato all’Italia la leadership nel mondo in questo settore”. Il direttore del Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, commenta così l’incontro a Napoli tra una delegazione del Festival e il premier Berlusconi.
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Dai grandi interpreti del cinema ai giovanissimi giurati col cappellino ■ ■ Immagini “rubate” a zonzo per il festival.
ella foto l'attore Toni Servillo posa per una foto ricor do insieme a un gruppo di giurati con le loro t shirt colorate. . ella foto due ragazzi insieme a una volontaria della Croce Rossa italiana: Giffoni an che l'occasione per “studiare” l'importanza della
solidarietà e dell'impegno civile. ella foto il fil mato dell'incontro tenutosi a Napoli tra il premier Silvio erlusconi e una delegazione di giurati del Gff. ella foto uno scatto ricordo dei giurati pi piccoli del festival: per loro si tratta di un'esperien za che non dimenticheranno mai.
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S Nato a Reggio Calabria nel 0, si laureato in giurisprudenza all niversità di Messina nel 7. Subito dopo si trasfer a Roma. Il primo volume di poesie di Calabr , scritto tra i diciotto e i vent anni, venne pubblicato nel 0 col titolo rima attesa. Dal suo libro “Il mercante di pietre” tratto l'omonimo film di Renzo Martinelli.
«La poesia contro la televisione spazzatura per comunicare stando davvero insieme» l re i ente ellAutorit er le o uni ioni on ronto on i giur ti g ii r te ele ion re le in or ioni o er n o l o tr intelligen . di arco ostallino E
er capire il futuro bisogna guardare indietro nel tempo. E l'uomo incaricato dal Parlamento di vigilare sulle televisioni e la telefonia - in una parola sul “moderno” - si rifà al latino per spiegare ai giurati di Giffoni il senso di questa apparente contraddizione: «Ricordate, ragazzi - dice Corrado Calabrò che l'espressione “comunicazione” ha la stessa radice di “comunione”, ovvero ha il significato di “stare insieme”. Nato a Reggio Calabria nel 9 0, Calabrò guida l'Autorità garante per le comunicazioni ( .agcom.it): è lui col suo staff che ha tolto i cinque euro di costi fissi dalle ricariche, che ha bloccato in questi giorni per la poca chiarezza le suprbollette di H G, che ha fatto avere ai sordi 0 sms gratuiti al giorno, ai ciechi 90 ore di navigazione internet gratuite in
isa ilit e servi io sociale gli s s gratis per i sordi internet in raille per le persone prive della vista
invito a viaggiare per osservare il ondo con occ i nuovi. arte co e ri edio contro il tras c e ci assale braille. Calabrò è un intellettuale del sud che da quando aveva anni scrive poesie, autore di un romanzo (“Il mercante di pietre”) portato al cinema dal regista Renzo Martinelli. Nell'incontro con i giovani di Giffoni indica la britannica Bbc come modello di televisione che informa e va alla sostanza delle cose, entre ha parole severissime per le tv italiane: «Accanto a qualche produzione di qualità, ormai rai, Mediaset e gli altri mandano in onda sempre più programmi spazzatura. La ragione - prosegue - è nella pubblicità, che
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paga in base all'audience. Accade cos che per allargare la base di utenti, le televisioni abbassano la qualità dei programmi, dando vita a una perversa spirale di scadimento della qualità». Non gli piacciono i reality, lo dice con chiarezza quando spiega che «prima la televisione era un fatto pubblico che entrava ne privato, oggi è il privato delle persone che irrompe nello spazio pubblico». La risposta a queste perversioni, secondo Calabrò, sta nel «discernimento delle informazioni che riceviamo, fatta dalla nostra intelligenza, per non restare sommersi da un'alluvione sporca». Ed è «nell'arte, una nicchia che può diventare cenacolo, come sta accadendo con il cinema grazie a quanto voi fate qui a Giffoni». Calabrò, poeta, sostiene che «la poesia fa cadere la cataratta dell'abitudine che ottunde la vista: ci fa vedere il mondo con occhi nuovi, perché come diceva il poeta latino Ovidio, è se uno
3Corrado Calabrò ieri mattina a Giffoni
viaggia senza occhi nuovi, tanto vale che resti a casa». Nel giorno in cui il ministro Umberto Bossi tuona contro i «professori del sud», in un impeto razzista, tanto volgare quanto atteso, Calabrò parla dell'opera di Claudio Gubitosi come di «una impresa sorprendente: non tato per l'idea, perché il sud d'Italia è pieno di persone che hanno idee, quanto per la determinazione tedesca con cui ha portato avanti il progetto». Infine regala ai ragazzi un consiglio: «Siamo riusciti a far calare i prezzi della telefonia, ma voi non abusate: della comunicazione imparate a fare un uso intelligente». ■
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GFF Diario di Viaggio: Enrico Borrometti
Una manifestazione che unisce al di là delle differenze culturali Dall’esperienza di uno dei ragazzi emerge l’importanza del confronto tra civiltà
Giffoni è una delle esperienze più belle che un adolescente possa fare. Vedere film di altre culture, conoscere ragazzi provenienti da tutto il mondo e far nascere delle nuove amicizie, è una cosa che apre gli occhi alle persone che non hanno mai avuto un esperienza simile. Io ho partecipato come giurato al Giffoni Film Festival l’anno scorso. Non era la prima volta che ci andavo ma forse è stata la più bella edizione fra tutte, sia perché avevo già una certa esperienza, sia
perché potevo riabbracciare gli amici che avevo conosciuto la scorsa edizione. Ricordo ancora il mio primo anno a Giffoni. Allora non sapevo ancora bene cosa fosse, avevo anche un po’ di timore perché era la prima vacanza da solo. Ma la famiglia che mi ospitò fu molto cortese e mi accolse con affetto. Subito feci amicizia con il ragazzo che divideva con me la stanza e inoltre ho conosciuto molti ragazzi anche al festival. Mi emozionai molto quando, nell’ autobus che ci portava da casa alla cittadella del cinema, mi misi a parlare con un ragazzo israeliano della mia età. Provavamo a comunicare in inglese e lui mi raccontò la sua vita in Israele. Così notai l’enorme diffe-
renza nello stile di vita che c’era tra noi. Feci amicizia con questo israeliano ma quando finì il festival ci sentimmo solo per un breve periodo. Ma non è stato l’unico amico che ho avuto a Giffoni. Ne ho conosciuti moltissimi e con alcuni di questi ho ancora ottimi rapporti. La maggior parte di loro sono italiani e qualche volta mi vengono a trovare. Ormai sono alcuni anni che li conosco e rincontrarli ogni anno a Giffoni è una cosa fantastica. Alcuni di loro sono del posto e ospitano dei ragazzi provenienti da vari paesi, e la cosa fantastica è che anche se non parlavamo la stessa lingua riuscivamo a divertirci comunque. Mi ricordo tutte le belle serate passate insieme.
Il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo intrattiene la folla
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GFF Spero che queste amicizie durino per molto tempo. Insieme a loro guardavo i vari film che ci facevano vedere e dopo commentavamo insieme. Io mi ritengo un appassionato di cinema, probabilmente anche perché alle spalle ho una famiglia che è molto esperta dell’ argomento. Io, grazie a loro, guardo film di tutti i tipi e anche film degli anni ’30-’40. Tutto ciò era così da prima di giffoni, ma da quando sono andato al festival guardo tutti i film in modo totalmente diverso. Secondo me questo perché la maggior parte dei film che
si vedono a Giffoni vogliono insegnare qualcosa. Infatti ogni volta che guardo un film alla fine cerco di coglierne un messaggio, o un significato. Quando guardo un film mi isolo e non mi importa di tutte le cose che sono mi sono successe e, quando il film è finito, mi sento molto più calmo. Il cinema mi fa stare meglio con me stesso. Ovviamente se il film che vedo è bello. A Giffoni per fortuna la maggior parte dei film sono particolari. Per molti (e qualche volta anche per me)alcuni film
sono noiosi, sia perché non hanno una bella storia, sia perché non molte persone vorrebbero vedere due ore e mezza di film giapponese sottotitolato in cinese, inglese e italiano. Per fortuna, i film così sono davvero pochi. Non è detto però che i film lunghi e che trattano tematiche serie siano sempre noiosi. I film del festival puntano sul valore del contenuto, l’importanza assunta dal linguaggio, dallo stile, insomma dalla forma. L’ultimo film che ho visto, “12” di Nikita Mikhalkov, è un film di un regista russo
e pur trattando argomenti duri e che io non conoscevo approfonditamente, è un film appassionante, ben fatto, ben recitato e che mi ha provocato forte emozioni. L’intera pellicola si sviluppa dentro una palestra, mettendo a confronto le personalità, gli stati d’animo, i conflitti culturali ed etnici dei 12 protagonisti chiamati a giudicare della sorte di un giovane. La storia è quella di un ragazzo ceceno ingiustamente condannato per un omicidio; tutti i giurati lo ritengono colpevole eccetto uno.
A poco alla volta uno ad uno si convincono della sua innocenza superando i pregiudizi razziali. Bello proprio perché gli scottanti problemi dell’attuale società russa postcomunista sono affidati alla varietà, all’estrosità e all’intensità dei caratteri, piuttosto che a battute o dialoghi didascalici. Il film è un remake de “La parola ai giurati” di Sidney Lumet con Henry Fonda. Questo film mi ha colpito non tanto per gli argomenti trattati, come la violenza sui bambini, alcolismo e razzismo, ma per il modo in cui sono stati trattati.
Diario di Viaggio: Laura La Croce
Dalla Sardegna per vivere un’esperienza indimenticabile Ciao a tutti, mi chiamo Laura sono una ragazza Sarda e sono una giurata free to fly della scorsa edizione del Giffoni Film Festival per ragazzi. Per me è stata un’esperienza molto importante perché ho avuto l’onore di far parte di una giuria del gff che mi ha scelto tra tantissimi ragazzi e ragazze che hanno partecipato alle selezioni invernali. Durante la mia esperienza al Giffoni sono stata a casa di un’altra giurata (Viviana) che mi ha fatto sentire come a casa mia facendomi conoscere, nel tempo libero, le bellezze di Salerno e non solo, ed io le sono molto riconoscente per quello che hanno fatto per me. Ho conosciuto tantissime persone tra i quali gli Zero Assoluto, i Gemelli Diversi, Irene Grandi, Anna Falchi, Roberta Capua e i grandi Carlo Verdone e Danny DeVito ma anche persone con cui ero in gruppo come Alessio, Roberta, Veronica, Rosaria e tanti altri. I film erano in lingua madre e dopo il secondo film
La show girl Anna Falchi
mi sono abituata ai sottotitoli. Durante il corso dell’anno durante il Giffoni Movie Day ho rivisto
L’esibizione della cantante Irene Grandi
un film che era stato presentato al Gff nel 2007 che mi era piaciuto tantissimo. Questa è stata un esperien-
za molto bella che si vive una volta solo e io sono felicissima di averla vissuta quindi consiglio a tutti
i giurati di questo anno e dei prossimi di godersela il più possibile. Un bacio a tutti
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oni Il iNapoli 211 Luglioo2008
Ospiti e di attiti
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■ ■ Il presidente dell'Autorità perlecomunicazioniaconfronto con i giurati: la poesia contro la televisione spazzatura.
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ontinu noili e t er re ■ ■ Musica
senza fine al Gff, edizione . uesta sera sul palcoscenico dell'Arena Alberto Sordi salirà Caparezza. Amatissimo dai giovani, l'artista animerà la festa e farà ballare i giurati.
La liberazione della Betancourt è stata come un film
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■ ■ Tempo prevalentemente sereno con ualche nuvola. reviste temperature alte
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■ ■ Una settantina di ettari di
La solidarietà ha portato la scuola fino a Dhupguri, in India. Dixan per la Scuola insieme a Fondazione Onlus L’Albero della Vita difende il diritto a essere bambini in una delle zone più povere e disagiate dell’India, aiutandoli a ritrovare il sorriso. Per ogni scuola italiana iscritta al concorso, Dixan versa un contributo per la realizzazione di questo importante progetto. Grazie a Dixan per la Scuola e alle scuole italiane, nel villaggio di Dhupguri sempre più bambini possono andare a scuola e sognare un futuro migliore.
macchia mediterranea sono andati distrutti a causa di un incendio sviluppatosi sui colli di stuni, in contrada Spennati, a confine tra la città bianca e il territorio di Cisternino. Ieri sul posto sono intervenuti due mezzi boschivi e un autobotte dei vigili del fuoco. Dopo di che dalla sala operativa unificata della protezione civile sono stati mobilitati altri mezzi Il tutto, in attesa dell arrivo di due mezzi aerei che hanno compiuto numerosi lanci di acqua e liquido ritardante. roga e giovani ene ia
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■ ■ È morta ieri la sedicenne
di ovigo che nel corso della notte, durante la Festa del edentore celebrata sabato, aveva assunto una pasticca di ecstas mentre con altre persone era in spiaggia, al Lido. I medici dell ospedale di Dolo, dove la giovane era stata trasportata, non hanno potuto fare nulla per strapparla alal morte. Proseguono intanto le indagini di polizia e dei carabinieri per risalire allo spacciatore. For ula 1 Trion a la ■ ■ Le
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is amilton su McLaren ha vinto il Gp di Germania, decimo appuntamento del mondiale di Formula . È la seconda vittoria consecutiva per il britannico della Mclaren al termine di una grande gara vinta con pieno merito. Sul podio il sorprendente Nelsinho Piquet unior con la enault e, terzo, il brasiliano della Ferrari Felipe Massa. Adesso amilton comanda da solo la classifica con punti contro i di Massa. La gara ha registrato il quarto posto di eidfeld con la Bm e il quinto di ovalainen con l altra Mclaren. Solo sesto ai onen con l altra Ferrari. A punti vanno anche ubica (per la Bm ) e Vettel (Toro osso). Nono Trulli (To ota), esimo si è piazzato Fisichella (Force India).