Rassegna Stampa #GIFFONI50PLUS 01-02 AGOSTO

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#GIFFONI50PLUS 01 - 02 AGOSTO


QUOTIDIANI 01 - 02 AGOSTO


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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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1 agosto 2021 - 09:21

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Pompei, gli Scavi protagonisti al Giffoni Film Festival

Napoli Smart > CulturaDomenica 1 Agosto 2021di Susy Malafronte

Anche gli Scavi di Pompei sono stati protagonisti al festival del film per ragazzi di Giffoni attraverso i sogni, della sua adolescenza, raccontati dal direttore generale del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel. «Da giovane mi affascinava la possibilità di uscire fuori dalla dittatura del presente. L'incontro con il passato per me è un'avventura antropologica, più che il dipinto mi interessa immaginare come le persone vivevano in questi luoghi che oggi attraverso». Gabriel Zuchtriegel è tornato a Giffoni per incontrare i ragazzi di IMPACT.

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02/08/2021 Pag. 84

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021


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Il Quotidiano del Sud - Irpinia

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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PAESE :Italia

AUTORE :Biagio Coscia

PAGINE :13 SUPERFICIE :8 %

1 agosto 2021 - Edizione Campania

Festival Giffoni50plus Tutti i vincitori pensandoal 2022

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Questipostiliberi nonvoglio vederli più» hadetto ieri ClaudioGubitosi guardando la salablu riempitaa metà dellacittadelladelcinema. Il discorso conclusivodiGiffoni50plusha allineatoi risultati2021 e lanciatoi propositiper il prossimoanno.Date giàdecise,dal 21al 30luglio 2022per l’edizionenumero52 e,haassicurato il direttoredel festival,non menodi 6500 giurati.«Quest’annoho dovuto rinunciarea firmare 250contratti di collaborazione»hacontinuato a spiegarel’ideatoredel festival«edè stataunacosatriste». Ieri eraanche il giornodei premi.Perlasezione+18 havinto il norvegese Ninjababydi Yngvild Sveincui unpersonaggio animatointervieneper risolverei tormenti diunaragazzinaincinta. Complessoancheil temadei+16 doveha vinto l’americano«Theshort history ofthe long road» sul rapporto tra padreefiglia.Difficilissimi rapporti familiari anchenelfilmvincitore +13, l’olandese«I don’t wannadance» ( foto).Laleggerezzaarriva,per modo di dire,solo nellealtre duesezioni. L’avventuratra i boschi«NightForest» del tedescoAndreHormannmscelto dai+10 mentre il ragazzinidi+6 anni hannopremiato«DragonGirl», produzionetraNorvegia,PaesiBassie RepubblicaCeca.Favolettama con un messaggiotrasversale:labambina chefa amiciziacon undraghettoè unaprofugasenzapermesso di soggiorno.

Biagio Coscia

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02/08/2021 Pag. 6

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021


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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021


PAESE :Italia

AUTORE :Augusto Ficele

PAGINE :12 SUPERFICIE :31 %

2 agosto 2021 - Edizione L'Altravoce dei ventenni

Mavericke Gucci, Eaglecalagli assi Il film sullamaisonitaliana,direttoda RidleyScott,forseil più attesoin assoluto di AUGUSTOFICELE

I

n occasionedi Ciné - Giornate di Cinemadi Riccione, EaglePictures, ha presentato un listino davvero esplosivo per stimolare il

ritorno massiccio in sala, dalle

pellicole action agli horror, dai film drammatici e sentimentali a quelli divertenti d'animazione.Il primo e attesissimo titolo che uscirà in salaquesto19novembre è certamenteTop Gun:Maverick, sequeldel cultdel1986, diretto da JosephKosinski, con protagonista l’immancabile Tom Cruise. Questi nel ruolo di Pete " Maverick" Mitchell, coraggioso e affascinante pilota di caccia, sprezzante del pericolo e amante dei motori, saràun istruttoredi volo e laguida del giovaneaspirante top gun Bradley Bradshaw, interpretato da Miles Teller, stella emergente del cinema statunitense, figlio del suo excompianto partner di volo Nick "Goose" Bradshaw.Il TenentePeteavrà il delicatocompito di preparareundistaccamento di allievi dell'accademiaTop Gun per una missione speciale che nessunoal mondo è stato in grado di portare a termine. Un film da cui si aspetta un forte incasso vistoche il primo, diretto da Tony Scott,fu all’epoca un successo esorbitantecheriuscì asuperare i 365milioni di dollari intutto il mondo,a fronte dell’esiguocosto di 15 milioni di produzione.Sempre sul versantesequel,mastavolta di genere horror, il 26 agosto uscirà sul grandeschermo Candyman, film diretto da Nia DaCosta, ambientatocome il primo del 1992, aChicagonel quartiereCabrini- Green, un tempo zona malfamata della città abitatain larga scaladaafroamericanieoraluogo ripulito e popolato da bianchi

agiati. Diversi anni primala zona era stataterrorizzata dallastoria di un killer surrealecon un gancio di ferro al postodel braccio,il Candyman,che veniva evocatose il suonome era ripetuto 5 volte di fronte allo specchio.Oggia Cabrini- Green, ormai zonariqualificata, vive Anthony, interpretato da Yahya Abdul- Mateen II, unartista di talento,ammaliato dalla storia agghiacciante del Candyman, che, nonostante le paure della fidanzata Brianna, interpretatada TeyonahParris, decidedi accettare il rischio, pronto a verificare l’attendibilità della leggenda sull’oscurapresenza. Un biopicsu cuisi discuteràper molto tempo per i temi trattati di forte impatto emotivo si intitola Houseof Gucci,diretto da Ridley Scott e ispiratoall’omonimo bestseller di Sara Gay Forden, che uscirà in salail 16 dicembre. La pellicola ruoterà attorno all’omi cidio di Maurizio Gucci avvenuto il 27 marzo 1995 che sconvolse letteralmente il mondo della moda. Il castè stellare, ainterpretare

il noto imprenditoreitaliano sarà Adam Driver, Lady Gaga invece vestirài panni di PatriziaReggiani, l’ex moglie di Gucciche fu accusata di aver organizzato l’omi cidio dopo esserestata abbandonata dal maritoperunadonnapiù giovane. In ruoli minori figureranno nomi di peso comequelli di JaredLeto eAlPacino. Perquanto riguarda l’animazione, in sala il 28ottobre uscirà un titolo divertente, La Famiglia Addams 2, il film diretto da Greg Tiernan, sequel del successoLa Famiglia Addamsdel 2019,chesi collocò subito e con sorpresa al primo posto delboxofficeitalianodelweekend lungocon 413mila euro. I personaggi a fumetti creati da Charles

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PAESE :Italia

AUTORE :Augusto Ficele

PAGINE :12 SUPERFICIE :31 %

2 agosto 2021 - Edizione L'Altravoce dei ventenni

Addams sarannocatapultatiin questonuovo capitolo.Nel film si vedranno i coniugi Gomeze Morticia in conflitto coni loro duefigli che stanno crescendo. I ragazzi infatti saltano persinole cenedi famiglia perdedicarsi il più possibile ai loro passatempimostruosi. Cosìneltentativo di riconquistare il rapportocon i figli, Gomez e Morticia decidonodi viaggiare in uno spaventosocamper stregato attraversol'America. Per le voci doppiateritroviamo Virginia Raffaele peril personaggio di Morticia Addamse Loredana Bertè per la Nonna. Eagle, perquanto riguarda la commediateen italiana, puntasui duesequel del film Sul più bello, con Ancorapiù bello, in anteprimaal Giffoni Film Festival e in arrivo il 16 settembre, e con Sempre più bello che uscirà a febbraio2022. Il film diretto da Claudio Norza, racconta lastoriad’amore tra Marta, interpretata da Ludovica Francesconi e Gabriele, interpretatoda Giancarlo Commare,un ragazzodolce e affettuoso,divertente e nonmolto sicurodi sestesso.Marta,malata da tempo, però prima d'impegnarsi in un nuovo rapportosentimentale, preferiscedimenticare definitamente la sua vecchia storia con Arturo. Nel frattempo arriverà una notizia che sposterà l’asse degli eventi: l'ospedale ha trovato un donatore compatibile perMarta. Roberto Proia, Executive Director di Eagle Pictures,secondo le ultime dichiarazioni, è molto ottimista sui prodotti che uscirannoesclusivamentealcinema, riconoscendoallo spettatore il fondamentale elementodi con-

Adam Driver e Lady Gaga

divisione.

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

diffusione:76171 tiratura:139866 01/08/2021 Pag. 47


PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :29 SUPERFICIE :26 %

Roma (IT) 2 agosto 2021

L’EVENTO

Giffoni

È stato

e

presentato

Procida

“ La

Challenge”

da

Capitale:

PROCIDA. Una sfida intersui temi delgenerazionale l’ambiente ospitata nella incantevole atmosferadi Procida. È questa la trama di “La Challenge”, corto nato da un’iniziativa del GruppoIren, prodottodaGiffoni Innovation Hub e Unitalia e presentatonel corsodi Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di ProcidaCapitaledellaCultura 2022.Attori protagonistisono GennaroFilippone, giovanissimo attorenoto al pubblico per Generazione56K, Gigi Savoia (nella foto in un frame dell’opera), Viviana Gente e RobertaMisticone. Il cortometraggiotraduce,sia nelletecnicherealizzativesia nei messaggichedesideratrasferire, alcunidegliassetprincipali dellamissiondi Iren, che fa della sostenibilità e dell’economia circolareapplicata a tutti i businessin cui operail Gruppo, la stella polare del propriopercorsodi crescitae sviluppo,focalizzatosull’uso consapevoleedefficiente delle risorse. Il protagonistadel corto,Tommy, vive a Procidae haun segreto. Annotaqualcosasuuno specialequadernettoper tutta la giornata.In realtàsta partecipando alla challengelanciatagli daunpersonaggio misterioso. La sfida è quella di ren-

una

iniziativa

ecco

del

Gruppo

il

Iren

cortometraggio

con

protagonista

l’attore

Gigi

Savoia

green”

Presidente e Ad del Gruppo Iren, ai ragazzi di #Giffoni50PluseGiffoni Dream Team che partecipanoa NextGeneration2021 di Giffoni InnovationHub. «Esseresostenibili significa anmente

che educareculturalmente i cit-

tadini attraverso nuovi linguaggi e nuovi approcci.Questo cortometraggiorappresenta unamodalitàinnovativaper

raccontareai più giovani l’importanza delrecupero,del riciclo e delriuso, temisui quali il nostroGrupposi impegnaquotidianamente su tutti i territori in cui opera in una logica di massimacircolarità dei processi produttivi e di pieno rispetto delle risorse naturali», dichiaraGianniVittorioArmani, AD del GruppoIren. «Da sempreil Gruppo Iren – haaggiunto il PresidenteRenato Boero – dedicamolta attenzione all’educazionedelle nuovegenerazioni sui temidella sostenibilitàambientale,come testimoniatodallenumerose iniziativeprogrammateogni annodaEduirenerivolte a decine di migliaia di ragazzi.Ab-

volutoesserepresential GiffoniFilm Festival perchériteniamo che il linguaggio del cinemae delleimmaginipossa essereuno strumentoutile per veicolareai ragazzivalori fondamentali peril futurodel no. stro pianeta» dere il mondo,e in particolare «Si tratta di un corto a basso la suaisola,un postopiù puliimpatto - racconta Luca Teto. Ceo di Giffoni InnovaIl cortoè statopresentatodu- sauro, Hub e produttore di La tion rante la Giffoni Impact alla preChallenge - vista la consapedi senza RenatoBoeroe Giandell’importanza di porvolezza ni Vittorio Armani, rispettivabiamo

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P.6


PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :29

Roma (IT)

SUPERFICIE :26 %

2 agosto 2021

tare la sostenibilità anche nel

mondo dell’intrattenimento. Così durante la lavorazionesono state usate esclusivamente luci naturali. Una soluzione che ha funzionato bene siadalpunto estetico, dando al cortoquella profondità un po’ da favola,

sia ambientale. Giffoni d’altronde comeda tradizione, interpreta sogni e ambizioni dei ragazzi e pensa al loro futuro. Un futuro che deve essere sempre più green » .

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P.7


PAESE :Italia

AUTORE :Nicoletta D Alessio

PAGINE :32

Cronache di Salerno

SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano

2 agosto 2021

La lettera-

alFestivalono statededicatedelleproiezioniparallelenell’attesachei ragazziterminasserole loro Ai genitori deiragazzichehaannopartecipato

“ Il cinemarestaun sogno

e sognareha ancora un vero significato” “ Volge al termine la cinquantesima edizione del Giffoni

Film festival. Quella appena

trascorsaverrà sicuramente ricordata come una delle più sentite degli ultimi anni. Un’impresa portata a termine con fatica ma con orgoglio, nella quale la pandemiae l alterazione dei ritmi e della forzata geografia temporale della città nonsonoriusciti ad abbattere l’entusiasmo e la voglia di ritornarea sentirela vita di ragazzi e adulti attraverso la macchina dapresa.

aggressivamente,a volte anche barbaramente l’amore per la vita e la voglia di tenere sempre teso quel filo che ci tiene tutti da una parte con i piedi saldamente a terraper via delle vicissitudini e dall’altra ci ricorda il mente ,

nostro essernei passeggeri, fragili ed ancora inesperti, ancoraalla ricerca di quel sapore che riusciamo a darle quando la riempiamo di senso, di significato, di dignitá.

Che stessepassandoun horcinema è ancora sogno e ror per ragazzi o un docusognare ha significato ,so- mentario per i più grandi , un comico o una delle tante e stavolta, potersi ancoratroppestoriedi popoli prattutto proiettarein una dimensione che ancorasoffrono e lottano nella quale il futuro c’è, è pal- per la libertá, è sempre la pabile e per un attimo fa di- stessanota, lo stessosuono menticare quella sensazione quello cheho potutosentire: di precarietàche il virus ha quello della vita che scorsaputo spargere per ogni rendo attraversando le dove. trame, si raccontaattraverso Quasi un’urgenza, quella di l’unicitá di ogni animo continuarea raccontaresto- umano. rie nuove chehannonel loro comune denominatorela vo- Perchèalla fine è questoche film, lontà di descrivere l’animo di rende magico un personaggi chealle presecon quando racconta un sentile vicissitudini più intense mento che si stringe appassuo al della loro esistenza,riescono sionatamente personaggio e a trasmetteredelicatamente, contemporadisperatamente , ironicaIl

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PAESE :Italia

AUTORE :Nicoletta D Alessio

PAGINE :32

Cronache di Salerno

SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano

2 agosto 2021

neamente a tutti coloro che anche solo per curiosità, vogliono entrare in sala e sedersi per conoscerlo.

Nicoletta

D Alessio

Quella appena trascorsa verrà sicuramente ricordata come una delle più sentite degli ultimi anni

Riflessione di una giovane mamma alla vigilia della chiusuradell edizione 2021 del Giffoni Film Festival

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PAESE :Italia

AUTORE :Nicoletta D Alessio

PAGINE :32

Cronache di Salerno

SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano

2 agosto 2021

Il figlio di Nicoletta

D Alessio con la cugina

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

diffusione:28000 01/08/2021 Pag. 3


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GIFFONI FILM FESTIVAL - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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WEB 01 - 02 AGOSTO


31/07/2021 Sito Web

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De Angelis, da Salvatore Todaro a Elena Ferrante

De Angelis, da Salvatore Todaro a Elena Ferrante Insieme a Pina Turco a Giffoni, anche da attori scelte politiche Redazione ANSA ROMA 31 luglio 2021 15:59 NEWS

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© ANSA

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(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Un film sull'eroe della II Guerra Mondiale Salvatore Todaro scritto con Sandro Veronesi, la regia di nuovi adattamenti per Rai1 da Eduardo De Filippo, Non ti pago e Sabato, domenica e lunedì con Sergio Castellitto (dopo Natale in casa Cupiello); la regia di alcune puntate della serie internazionale Amazon Prime Video Maradona, Sueno bendito, una serie per Netflix tratta da La vita bugiarda degli Adulti di Elena Ferrante e un adattamento dai romanzi di Giorgio Scerbanenco. Sono solo alcuni dei progetti di Edoardo De Angelis, protagonista al Giffoni film Festival di un incontro con i ragazzi insieme alla moglie Pina Turco, attrice pluricandidata ai David e ai Nastri e volto popolare grazie a serie come Gomorra o La fuggitiva. "A me piacciono tanto sia l'energia nata dalla popolarità, sia quella di un personaggio molto particolare in un film d'autore - dice Pina Turco . Le scelte politiche "vanno fatte nel quotidiano, anche solo nel decidere dove si va a fare la spesa. Anche per gli attori e le attrici dev'essere così, fare un ruolo piuttosto che un altro è una scelta politica". Con le sale chiuse "a causa della pandemia - sottolinea il cineasta - c'è stata l'occasione per riflettere e amplificare sensazioni sia positive che negative. E il momento per sperimentare destinazioni diverse. Quando mi hanno invitato a lavorare su Eduardo ho capito che non mi potevo sottrarre". Un autore "che è stato un autore capace di plasmare la nostra percezione del mondo". De Angelis (che è anche imprenditore, con VGroove), è ora immerso nella preparazione de Il comandante, il film sul sommergibilista italiano, eroe della II Guerra Mondiale Salvatore Todaro. "Veronesi ed io volevamo fare un film sulla forza, ci siamo resi conto che l'uomo più forte è quello capace di tendere la mano al debole. Abbiamo pensato che Salvatore Todaro fosse in questo una figura emblematica: affondava le navi nemiche ma portava in salvo i naufraghi". E' nella fasi iniziali anche la serie per Netflix da La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante: "Le sue storie sono fortemente radicate nella terra che le ha originate. Un legame indissolubile che si esprime in dinamiche squisitamente universali". (ANSA).

Festival Cinema

Pina Turco

31 LUGLIO, 16:57

INCENDI IN SICILIA, DURAMENTE COLPITO IL LITORALE PLAIA A CATANIA

31 luglio, 16:57

Vestiti da corsa sul ghiacciaio, allarme soccorritori

Edoardo De Angelis 31 luglio, 16:53

GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Yuppi Du, lite d'autore: Celentano condannato a pagare 80mila euro all'ex collaboratore

Domenica 1 Agosto 2021

di Angela Pederiva

Cinema, addio a Saginaw Grant, l'attore di "The lone ranger" e "Indian"

Cinema, Leo Gullotta: «Si parte solo con vaccini e Green Pass»

c

Lucia Borgonzoni ritorna al Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in

"Vivo" al Giffoni, film d'animazione dal 6 agosto su Netflix

occasione dell'inaugurazione della nuova Sala Truffaut. Il Ministero della

d u

Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell'audiovisivo. «C'è un insegnamento che i ragazzi devono portarsi a casa da Giffoni: imparare che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno». Inizia così l'intervento del sottosegretario del ministero della Cultura, Borgonzoni al Festival di Giffoni (Salerno). «Come Ministero - ha aggiunto - ci crediamo. Crediamo che l'audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro».

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E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr - ha proseguito Lucia Borgonzoni- Devono andare ai giovani. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d'ordine. «Stiamo scrivendo un bando - ha spiegato Borgonzoni - per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative, fondi destinati ai giovani. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande».

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di Giuliano c 515 d k Pani

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«Caldo, sarà un'estate da bollino rosso. Oggi il picco: ma non finirà qui»

La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane. «Tra i miei obiettivi - ha detto - quello di dare vita ad una Direzione del Ministero

di Mariagiovanc 223 d k na Capone

dedicata alla musica». E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità. «Pensiamo - ha spiegato ancora - ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire

Zona gialla, tre regioni verso il cambio di colore: in bilico Sicilia, Calabria e Campania

investire su Roma ma su tutta l'Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio. Perché questo brand è sinonimo di qualità riconosciuta in tutto il mondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

di Diodato Pirone

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GRAN BRETAGNA

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Attesissimo dai giurati della sezione Elements +6, Vivo fa di magia ed entusiasmo un fantastico capolavoro. Musica, colori e amore, per un'avventura ricca di canzoni inedite scritte e interpretate nella versione originale dal creatore di Hamilton e Sognando a New York - In The Heights, Lin-Manuel Miranda. Spazio quindi in sala al potere delle note, dell'amore e del divertimento con un viaggio animato che porterà il pubblico da L'Avana a Miami.

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Don Marco Beltratti legge il Vangelo per il Mattino: «Signore, dacci sempre questo pane»

Giffoni 50plus, la gioia di Gubitosi: «Edizione difficile ma intensa» Vivo è un originale cercoletto (un piccolo abitante delle foreste tropicali), che trascorre le sue giornate suonando musica in un'affollata piazza insieme al suo amato proprietario Andrés. Sebbene non parlino la stessa lingua, Vivo e Andrés sono un duo perfetto grazie alla passione per la musica che li accomuna. Ma una tragedia li colpisce poco dopo l'arrivo di un invito della celebre Marta Sandoval ad assistere al proprio concerto di addio che si terrà a Miami, con la speranza di rivedere il suo vecchio partner. Toccherà a Vivo consegnare il messaggio che Andrés ha sempre tenuto segreto. Una lettera d'amore per Marta, scritta molto tempo fa sotto forma di canzone. Per riuscire a raggiungere Miami, Vivo dovrà accettare l'aiuto di Gabi, un'energica ragazzina con un ritmo tutto suo. Wayne McGregor, Biennale Danza di Venezia hi-tech: «Si ballerà fra corpi e robot»

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«We are fearless», la seconda stagione della serie web napoletana al Giffoni Film Festival Spettacoli > GiffoniLunedì 2 Agosto 2021di Alessandra Farro

È stata presentata al Giffoni Film Festival 50plus «We are fearless», la serie web napoletana, attualmente in onda sui canali social del ministero dell'istruzione, prodotta da Uncoso, insieme il duo JammoBros (Diego D’Ambrosio e Raffaele Iardino), che ne firma anche la regia, scritta da Gianmaria Fiorillo, Raffaele Iardino, Diego D’Ambrosio e anche da Salvatore Martusciello per le prime quattro puntate. APPROFONDIMENTI Protagonista Raffaele Ausiello, la serie, alla sua seconda stagione, affronta i temi della sicurezza in rete attraverso la tecnica del racconto filmico. Quattro le puntate della prima stagione e dieci della seconda, per raccontare il difficile approccio all’educazione ai comportamenti in rete negli adolescenti. In linea con la strategia europea del “Better Internet for kids” lanciata nel 2012, il MI attraverso il progetto SIC, mira ad incentivare strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole della rete, oltre che capacità di sintesi e valutazione critica dei contenuti digitali. Il Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per lo Studente, l'Inclusione e l’Orientamento Scolastico, ha avviato negli ultimi anni azioni sistemiche e coordinate di formazione, educazione e sensibilizzazione nell’ambito del Safer Internet Centre progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione dal 2012. il Safer Internet Centre - Generazioni Connesse (SIC) si avvale del partenariato delle principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in Rete: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Polizia di Stato, gli Atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro.

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

Meteo:+12°C Aggiornato alle 11:09 - 02 agosto • Noi • Gedi Smile • Eventi • Newsletter • Leggi il quotidiano • Abbonati • Albignasego Selvazzano Dentro • Abano Terme • Cittadella • Este • Monselice • Tutti i comuni • Abano Terme • Agna • Albignasego • Anguillara Veneta • Arquà Petrarca • Arre • Arzergrande • Bagnoli di Sopra • Baone • Barbona • Battaglia Terme • Boara Pisani • Borgoricco • Bovolenta • Brugine • Ca' Morosini

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Cadoneghe Campo San Martino Campodarsego Campodoro Camposampiero Candiana Carceri Carmignano di Brenta Cartura Casale di Scodosia Casalserugo Castelbaldo Cervarese Santa Croce Cittadella Codevigo Conselve Correzzola Curtarolo Due Carrare Este Fontanafredda Fontaniva Galliera Veneta Galzignano Gazzo Grantorto Granze Legnaro Limena Loreggia Lozzo Atestino Maserà di Padova Masi Massanzago - Ca' Baglioni Megliadino San Vitale Merlara Mestrino Monselice Montagnana Montegrotto Terme Noventa Ospedaletto Euganeo Padova Pernumia Piacenza d'Adige Piazzola sul Brenta Piombino Dese Piove di Sacco Polverara Ponso Ponte San Nicolò Pontelongo Pozzonovo Rubano

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• Saccolongo • Saletto • San Fidenzio • San Giorgio delle Pertiche • San Giorgio in Bosco • San Martino di Lupari • San Pietro Viminario • San Pietro in Gu • Sant'Angelo di Piove di Sacco • Sant'Elena • Santa Giustina in Colle • Santa Margherita d'Adige • Saonara • Selvazzano Dentro • Solesino • Stanghella • Terrassa Padovana • Tombolo • Torreglia • Trebaseleghe • Tribano • Urbana • Veggiano • Vescovana • Vighizzolo d'Este • Vigodarzere • Vigonza • Villa Estense • Villa del Conte • Villafranca Padovana • Villanova • Vò Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale. L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici?

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"Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt".

La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di

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Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Ospedale Sarno, da eccellenza a disastro. ​Sos al Ministro Speranza: «A rischio i pazienti»

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«Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo

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riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza». Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di #Giffoni50Plus,

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nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia

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Minaccia cuoco e titolare del locale, 33enne arrestato per tentata estorsione

Borgonzoni, sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

di Angela Trocini

«Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre - ha detto - In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare

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le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo». Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno «per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto».

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follower senza parole: «Non ci credo...» di E.C.

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Napoli, il dramma di Anna: «Io senza lavoro perché il green pass non è arrivato»

E Gubitosi ha annunciato la nascita a Giffoni dell'Osservatorio sul Next Generation Eu. «I giovani - ha spiegato - dovranno controllare che i fondi europei vengano spesi per il loro futuro». «Io Giffoni l'ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me», ha detto il sottosegretario del Ministero

di Melina c 666 d k Chiapparino

della Cultura, Lucia Borgonzoni. «Ripeto spesso - ha aggiunto - che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da sottosegretario qui a Giffoni. Ed è

Tutti pazzi per il crochet: il tessuto must have dell'estate 2021

stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio». Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte

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dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell'audiovisivo: «Come Ministero - ha aggiunto - ci crediamo. Crediamo

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che l'audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro». «Stiamo scrivendo un bando - ha spiegato Borgonzoni - per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande». Il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: «Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei ha detto - Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che

Ammorbidente: i 5 prodotti migliori per un bucato morbido e profumato

venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

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“Ero uno di voi alla ricerca di se stesso – ha svelato ai giovani seduti in sala Blu – Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo”. La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l’incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. “Nanni mi chiamò per ‘Palombella rossa’ e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de ‘Il portaborse’ con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l’ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico”. Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: “Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l’essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia”. Ma quale è l’idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? “Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull’opportunità di fare un passo indietro”. Un dato da non trascurare è il rapporto con l’altro: “Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte”. Orlando non ha poi nascosto l’emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: “Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L’ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi”. CONDIVIDI SU:

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

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“prima vera produzione di Amazon in Italia”. L’attenzione dei juror è tutta per le due attrici. “Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo – spiega Aurora Giovinazzo – Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità”. E racconta che questo personaggio “fa più rumore rispetto agli altri” che ha interpretato finora “perché è più vera”. Stella, infatti, “è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala – spiega – Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale”. Del resto, come sottolinea Mollo, “il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po’ esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa”. Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: “È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival”. A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato “si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili”. La giovane attrice racconta la sua esperienza: “Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però – dice – sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale”. E ancora: “Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta”. Il messaggio è chiaro: “Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai”. CONDIVIDI SU:

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A Giffoni nasce l’osservatorio sul Next Generation EU Header Top • CHI SIAMO • LA REDAZIONE • CERCA • AREA CLIENTI Logo Lunedì 2 Agosto 2021 AbruzzoCampaniaLombardiaPiemonteSardegnaToscanaVenetoBasilicataCalabriaEmilia RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLiguriaMarcheMolisePugliaSiciliaTrentino Alto Adige UmbriaValle d'Aosta • Home • Politica • Economia • Esteri • Cronaca • Sport • Sociale • Cultura • Spettacolo • Video • Altre sezioni • Salute e Benessere • Motori • Agrifood • Turismo • Transizione ecologica • Sostenibilità • TechnoFun • Scienza e Innovazione • Moda • Sistema Trasporti • Lifestyle e Design • Mondo Golf • Made in Italy • Start Up • Regioni • Abruzzo • Campania • Lombardia • Piemonte • Sardegna • Toscana • Veneto • Basilicata • Calabria • Emilia Romagna • Friuli Venezia Giulia • Lazio • Liguria

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Roma, 2 ago. – “Un’edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l’anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l’ultimo giorno di #Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico

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di Pompei. “Quest’anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto – In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c’è una guerra i direttori non servono, c’è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”. Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l’incontro on line, Gubitosi ha ricordato l’impegno “per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all’aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l’ho fatto”. Il claim di #Giffoni50Plus è stato “un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi – è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo”. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti. “La fragilità ha colpito tutti – ha continuato, ricordando l’incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche – Ma se vogliamo far ripartire l’Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire”. Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l’anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall’Italia e dall’estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”. Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente – anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte – la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme

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costruiamo il futuro”. Poi l’invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni. “Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me”, inizia così l’intervento del Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: “Ripeto spesso – ha aggiunto – che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio”. C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: “Imparate – ha detto– che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno”. Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: “Come Ministero – ha aggiunto – ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro”. E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: “Stiamo scrivendo un bando – ha spiegato Borgonzoni – per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande”. La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: “Tra i miei obiettivi – ha detto – dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo – ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”. Ma le novità non finiscono qui. Ad annunciarle è stato il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: “Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei – ha detto – Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l’obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L’archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà”. A chiudere l’incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un’esperienza giudicata “unica e indimenticabile”. Oltre l’entusiasmo dei ragazzi, a confermare il successo di #Giffoni50Plus sono i dati. Del festival hanno parlato 6570 articoli, tra questi: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed

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internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d’informazione online. I social, in questa crescita esponenziale, non sono da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone. CONDIVIDI SU:

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale. L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici? "Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt". La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla,

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perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo". Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". La tavola secondo Ozpetek: luogo dove condividere storie, sentimenti e confessioni di Barbara Cangiano 27 Luglio 2021 C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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 3' di lettura Dopo dieci giorni di proiezioni, dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati dell’edizione 50+1 del Giffoni Film Festival hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest’anno la kermesse ha permesso a 3mila ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2mila in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali di allargare lo sguardo sulla cinematografia mondiale grazie alle numerose opere in concorso. A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato Dragon Girl di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è Night Forest di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato I Don’t Wanna Dance di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Loading...

Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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31/07/2021 Sito Web

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The Short History of the Long Road di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo.

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È Ninjababy (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d’accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l’aborto non è più un’opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l’adozione resta l’unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. I Have Been Waiting Fort You (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all’adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull’essenza del rapporto tra genitori e figli.

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Il Cial Premio Ambiente Grifone di Alluminio riciclato è andato al corto The Recycling Man di Calro Ballauri (Carlo Ballauri), il Lete Special Award Sport and Social Culture è andato a Mica di Ismael Ferrouhki. Il premio Clear Channel Creatività e innovazione è andato a Night Forest, mentre il riconoscimento Eni se lo aggiudica Buladò di Eché Janga.

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ARGOMENTI Giffoni Film Festival Stati Uniti d'America Nola Koch Media ENI

GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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2 agosto 2021 - 10:15

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Vivo, pubblicato il trailer ufficiale del film

La data d’uscita del nuovo film d’animazione Netflix è prevista per Il 6 agosto. La pellicola è diretta da Kirk DeMicco e co-diretta da Brandon Jeffords L’attesa è quasi finita: il 6 agosto, infatti, sbarcherà su Netflix il film d’animazione Vivo, già annunciato precedentemente con uno spettacolare teaser trailer. L’ufficialità della programmazione è arrivata con il trailer ufficiale, in cui la musica e il ritmo incalzante la fanno da padrona, promettendo uno spettacolo davvero intenso. approfondimento I migliori film in uscita da vedere ad agosto 2021 Vivo è diretto dal regista Kirk DeMicco (I Croods), in collaborazione con Brandon Jeffords (Piovono Polpette 2) e la sceneggiatura è stata affidata a Quiara Alegria Hudes (In The Heights), con il prezioso contributo musicale di Lin-Manuel Miranda, già autore, attore e compositore in Hamilton e in altre importanti pellicole cinematografiche. Vivo, la trama approfondimento Vivo: il teaser trailer del musical animato di Netflix Vivo è un film d’animazione che celebra l’amicizia tra Andrés, un vecchio musicista scatenato, e Vivo, il suo fidato cercoletto. I due protagonisti dell’opera sono stati doppiati in italiano rispettivamente da Stash, frontman dei The Kolors, e dal comico Massimo Lopez. I due inseparabili amici trascorrono le loro giornate cantando e suonando in una piazza de L’Avana e insieme si divertono un mondo. Nonostante non parlino la stessa lingua, i due sono perfettamente in sintonia grazie alla musica che producono e di cui sono profondamente innamorati. Fino a quando l’arrivo di una lettera sconvolge le loro vite: è un invito della famosa artista Marta Sandoval, che desidera la loro presenza al suo concerto di addio, a Miami, per poter vedere ancora una volta il suo vecchio partner. Spetterà a Vivo il compito di consegnare una lettera d’amore (in realtà scritta sotto forma di canzone) di Andrés destinata a Marta e, fino ad allora, mai consegnata. Per riuscire a raggiungere Miami, l’eccentrico animaletto dovrà accettare l’aiuto di Gabi, una scatenata bambina nonché lontana parente dello stesso Andrés.

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Il film è stato presentato il 31 luglio, in anteprima, ai giurati del Giffoni Film Festival per la categoria Elements +6, all’interno della celebre sala Alberto Sordi e nella sala Lumière. Vivo, il cast tecnico approfondimento I Croods 2 – Una Nuova Era, la clip dal titolo “La fine del mondo" Firma la regia del progetto Kirk DeMicco, affiancato dal regista Brandon Jeffords. La produzione è ad opera di Lisa Stewart (Mostri contro Alieni), Michelle Wong (Hotel Transylvania 2) e di Rich Moore (Zootropolis), già vincitore di un Premio Oscar. La consulenza alla direzione della fotografia è stata affidata a un altro Premio Oscar, il genio Roger Deakins (Blade Runner 2049). Il lungometraggio è targato Sony Pictures Animation. Vivo sarà disponibile su Netflix a partire dal 6 agosto ed è già pronto per far divertire tutti gli abbonati della piattaforma. TAG: • film d'animazione • netflix • trailer

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale. L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici? "Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt". La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze . Non so quante volte abbiamo dovuto girarla,

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perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta , di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire , con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta 'ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo". Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". La tavola secondo Ozpetek: luogo dove condividere storie, sentimenti e confessioni di Barbara Cangiano 27 Luglio 2021 C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Rocco Fasano al Giffoni Film Festival: «La mia passione per la recitazione? Nasce con me» c

Uno degli astri nascenti del cinema italiano, Rocco Fasano, è arrivato al

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Festival per ragazzi di Giffoni con un carico di stupore e meraviglia. Quando l’ultimo suo film – Non uccidere – è migrato dal grande al piccolo schermo, ha un po’ perso la dimensione di rapporto con il pubblico, che ora si augura

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possa ritornare. Dotato di una sensibilità molto attenta, si è spesso battuto contro la mascolinità tossica abbracciando personaggi aperti e liberi. Cosa le ha regalato di bello questo periodo?

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Ogni piccola gioia che avevamo prima della pandemia adesso ha un valore più grande. Quindi mi godo il momento, sapendo che comunque sono fortunato ad aver lavorato in questo periodo di Covid, a differenza di molti miei colleghi con progetti fermi. E questo mi ha fatto apprezzare ancora di più il mio lavoro. Qual è stato il primo approccio artistico?

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É arrivato prima il pianoforte: a 5-6 anni i miei genitori mi hanno iscritto a lezione e poi è arrivato il conservatorio. Papà aveva intuito o letto che la musica potesse facilitare l’apprendimento e ha insistito. Invece la mia passione per la recitazione è nata con me, non sono mai stato timido se non da adolescente. Cosa ha rappresentato per lei SKAM – Italia? Mi ha permesso di confrontarmi su temi delicati e importanti. Ad esempio l’omosessualità, che di solito viene mostrata in modo drammatico o associata alla sieropositività, mentre nella serie l’approccio è totalmente diverso. Anche con Non mi uccidere, disponibile su Amazon Prime Video, ha offerto una prospettiva d’inclusività, vero?

GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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OLIMPIADI Tokyo 2020. Jacobs vola in semifinale dei 100 con il record italiano (9"94): «Sento il tifo di tutti»

Il film racconta la rabbia adolescenziale, il malcontento che si crea dall’incomunicabilità con la generazione degli adulti anche se qui in chiave di metafora fantasy. Come si è trovato invece nella prima produzione internazionale? Ho appena finito il set della serie inglese Hotel Portofino in Croazia. È ambientata in Liguria negli Anni Venti, quelli dell’ascesa del fascismo in cui si crea un sottobosco intellettuale che si ribella al regime. In Italia andrà su Sky.

SUPER TENERO Chiara Ferragni. Fedez regala un nuovo gioco a Leone, ma stavolta la reazione spiazza tutti: «Che dice?»

Al festival nel suo stesso giorno è stato ospite l’onorevole Alessandro Zan, il cui decreto sta facendo discutere. Che ne pensa? Il decreto Zan è una forma di civiltà, fa sì che passi soprattutto il concetto di identità di genere per le persone transgender, oggi le più fragili e colpite. Quando sento le opposizioni mi sento allibito. Non è una legge che va a intaccare la libertà d’espressione, deve passare perché protegge le minoranze come fa ogni altro Paese civile, anche l’Italia deve stare al passo

VIDEO Andrea Sannino, da Abbracciame al Giffoni Film Festival con il brano di Renato Carosone

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ed essere libera e democratica. Perché la diversità per lei fa paura? C’è la febbre di doversi omologare, che è la cosa più lesiva per l’essere umano. È limitante entrare in una scatola preconfezionata da altri, altrimenti ti senti sbagliato. Una delle cause è senza dubbio la paura del diverso, dell’ignoto che invece dovrebbe abbracciare. La nostra unicità è un punto di forza.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Luglio 2021, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Gaetano Curreri collassa sul palco, paura per il cantante degli Stadio. Poi l'annuncio: «Ha superato l'infarto, ora sta bene e ringrazia tutti»

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«Essere al Giffoni è una grandissima opportunità. Di ripartire e di ripartire con l’energia, i sogni e le passioni dei ragazzi». Andrea Sannino arriva

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all’edizione #Giffoni50Plus cantando live la prima volta “A’ signora”, l’inedito postumo di Renato Carosone. E in autunno, sarà in teatro con il musical per il centenario dell’«americano di Napoli». Dopo il successo di Abbracciame, che ha allargato la platea di fan del cantautore napoletano facendolo conoscere come “Mr. Abbracciame” per il brano che conta più di 48 milioni di

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visualizzazioni su YouTube. «Abbracciame è diventato un inno di resilienza durante il lockdown. Nonostante fosse in lingua napoletana è stata cantata in tutta Itala. Mi ha dato esposizione mediatica con un messaggio di amore». E “Amore” è il suo ultimo singolo. «Mi sento un neorealista, rubando un termine al cinema». Ultimo aggiornamento: Sabato 31 Luglio 2021, 13:27

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SUPER TENERO Chiara Ferragni. Fedez regala un nuovo gioco a Leone, ma stavolta la reazione spiazza tutti: «Che dice?» 69


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Vivo, tre ragioni per non perdere il nuovo film d'animazione Netflix c d u

Ci sono un orfanello (e quando mai ne manca uno?), un musicista con il cuore a pezzi e una ragazzina ficcanaso. Potrebbe sembrare una barzelletta o il remake moderno del cartone Dolce Remi, che ha strappato lacrime a palate ai bambini degli Anni Ottanta, e invece no. Si tratta dell’ultimo film d’animazione Netflix, Vivo, dal 6 agosto sulla piattaforma dopo l’anteprima

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italiana al Giffoni Film Festival. Nomen omen: il cercoletto (la scimmietta) protagonista è un inno alla gioia, alla leggerezza e alla vita in generale. Con il nonnino che l’ha adottato se ne va in giro tutto il giorno a L’Avana a fare l’artista di strada. Ma poi un giorno arriva una lettera che cambia il destino di tutti e riscrive il passato. No, niente eredità milionarie e vite da nababbi, altrimenti non ha senso aver preparato lo stock di fazzoletti di carta che, tra un numero musicale e l’altro, saranno utilissimi allo spettatore.

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Ecco allora tre buone ragioni per non perderlo e “un’avvertenza per l’uso”, secondo il parere semiserio ma insindacabile di Leggo. TRE BUONE RAGIONI PER VEDERLO SUBITO: UNO: IL ROMANTICISMO RESTA UN EVERGREEN: Sembra una frase da Bacio Perugina: “Se ami qualcuno lascialo andare”. E infatti Andrès, l’adorabile vecchietto che ha adottato Vivo, ci ha pure scritto sopra una canzone, peccato che la destinataria Marta non l’abbia mai ascoltata. Lo struggimento della terza età sulla carta potrebbe far rima con la demenza senile, mentre in questo caso ne nasce un moto autentico di tenerezza. DUE: ANCORA SCOUT E BISCOTTI?:

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ALLERTA Variante Delta, Mykonos e le altre isole della Grecia si blindano: agenti tra i turisti

Nell’era delle consegne-lampo a domicilio, vedere queste ragazzine con i calzettoni agli angoli delle strade a vendere biscotti fa davvero uno strano effetto. Se poi nella storia sono loro “le cattive” della situazione, allora tutto diventa così assurdamente esilarante che non si può adorare. TRE: FATEVI UNA RISATA: La retorica dei cartoni ha fatto spesso insorgere la carie nel pubblico, ma stavolta ha un sapore così malinconico e struggente che, masochisticamente, lo spettatore è contento di sentire le pene del protagonista. Per fortuna, i momenti strappacuore sono bilanciati a teatrini colorati e irresistibili, per ribaltare il classico #maiunagioia che imperversa di questi tempi.

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VIDEO Bertolaso: "In Lombardia vaccini anche a Ferragosto"

UN’AVVERTENZA PER L’USO PRIMA DELLA VISIONE: In Italia ci becchiamo Vivo con la voce di Stash, mentre in originale l’onore spetta a Lin-Manuel Miranda di Hamilton. A voler fare gli schizzinosi, questa

INCENDI DEVASTANTI Turchia, incendi per il terzo giorno consecutivo e quattro vittime. Fiamme fino alle spiagge

sarebbe un’ottima ragione per ascoltare altro, ma almeno siete avvisati. Con il cambio non ci si guadagna, ma siamo in pandemia e poteva andarci peggio.

Ultimo aggiornamento: Sabato 31 Luglio 2021, 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pierpaolo Spollon di Doc al Giffoni Film Festival: "Il sogno? Lavorare con il Maestro Matteo Garrone" c

“Mi chiamano “spoilerone”, quindi non chiedetemi anticipazioni su Doc 2

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campano. Padovano di origine, questo 32enne riflessivo e gentile, ha

perché ho la bocca cucita”: esordisce così, con grande autoironia, al Giffoni stagione e ospite di chiusura di quest’edizione #50Plus dell’evento

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conquistato il grande pubblico con personaggi amatissimi, come ne L’allieva e La porta rossa, accanto a Lino Guanciale. Il successo, però, non è arrivato all’improvviso: dopo il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in Terraferma di Emanuele Crialese. In tv ha spaziato da Una grande famiglia

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Edoardo Leo e Non scomparire di Pietro Reggiani fino alla serie Leonardo in cui veste i panni di Michelangelo. Come stanno andando le riprese di Doc 2, in questi giorni? «Stiamo girando scene intense e proprio stanotte alla fine di un ciak molto pesante emotivamente ero provato e nel trip dei pensieri su cosa migliorare

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nella ripresa successiva, ma la scena era così commovente che alzando gli occhi ho visto in lacrime sia l’operatore che l’aiuto regista. In quel momento ho dimenticato l’autocritica e ho ricordato il motivo per cui faccio questo lavoro, un senso di comunione in un’esperienza comune che si fa rituale. Lì sì che ho vissuto un picco di felicità». Com’è iniziata quest’avventura nella recitazione? Io sono figlio unico e quando ero piccolo spendevo molto tempo in casa da solo perché i miei genitori lavoravano fuori, quindi mi dedicavo a disegni e costruzioni perché ero timido. Non certo uno di quei bambini da esibizioni, anzi se qualcuno mi diceva “Fai vedere questo alla zia”, in stile jukebox io mi chiudevo a riccio. Ad un certo punto ho iniziato a consumare gli occhi per guardare i film e ho provato il desiderio della forza creativa.

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ATTENZIONE! Paura a Monteverde: cade un albero alla fermata del bus e travolge tre auto

Una pellicola in particolare? A nove anni mamma mi ha permesso di vedere con lei L’ultimo dei Mohicani e lì per la prima volta ho attivato le mie cellule specchio e ho pensato che volevo farlo anch’io, anche se non sapevo ne avrei avuto mai la forza. Non era un bambino esibizionista, insomma?

FIOCCO ROSA Uomini e Donne, Sonia Pattarino è diventata mamma, è nata Ginevra: «Tanta paura, tanta forza, ed eccoti qua»

Per niente, infatti mi dicono che sono un Acquario in tutto e per tutto, uno che entra nelle cose lentamente ma poi si lascia andare senza freno. Dubbi? Molti, infatti ho iniziato gli studi internazionali per fare il lobbista, di quelli buoni però, che un po’ ha in comune con l’attore perché devi modificare la realtà e far risaltare un certo punto di vista. E poi? Le mie agenti mi hanno convinto di fare l’ultimo provino per il film di Crialese, non pensavo mi avrebbe preso ma un forte senso della sfida e l’ho fatto.

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VIDEO Noemi al Giffoni Film Festival, la video intervista

Da allora ha avuto ripensamenti? Ciclicamente tutti gli attori si chiedono se stiano facendo la cosa giusta, proprio perché il lavoro consiste nel mettersi in gioco ed esplorare se stessi, quindi passando tra varie crisi d’identità. Chi pensa che fare questo mestiere consista nel jet set e nelle pose in spiaggia diffuse sui social si sbaglia. Per me è come la psicanalisi. Ancora oggi? Certo, continuo a chiedermi se sono in grado. Ho la poker face, per superare la timidezza sono dovuto diventare più estroverso degli estroversi. Anche nel rapporto con i fan?

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Se incontro un artista che stimo è diverso, ma con il pubblico ho imparato a gestire bene il rapporto, perché quel contatto umano mi rende felice. I fan sono la benzina per il mio motore, una sorta di certificazione che quello che faccio è apprezzato.

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Il suo mito? John Cassavetes, che sa rubare le cose dalla vita e punta sul neorealismo. Ecco perché il mio sogno sarebbe lavorare con Matteo Garrone: sono un ammiratore della sua poetica del pedinamento, con la telecamera a spalla, come in Gomorra. Sapere che lascia la storia in mano agli attori è una gioia. Ultimo aggiornamento: Sabato 31 Luglio 2021, 20:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIFFONI 50 PLUS SU MYMOVIES, I FILM DI SABATO 31 LUGLIO Si conclude il festival con una selezione di cortometraggi: in streaming 7 corti rivolti ai +10 e 7 Parental Experience, brevi opere che parlano ai genitori. ACCEDI AL FESTIVAL.

sabato 31 luglio 2021 - mymovieslive

Il festival Giffoni 50 Plus si conclude oggi con una ricca selezione di cortometraggi in streaming su MYmovies: 7 c o r t i c h e s i r i v o l g o n o a d u n pubblico di +10 e 7 opere brevi (Parental Experience) che parlano ai genitori. Tutti i titoli sono disponibili a partire dalle 9:00. Tra i titoli della prima sezione segnaliamo Number 10 sulla vicenda di Awa, una ragazza francese originaria del Senegal: una studentessa di legge a cui piace molto giocare a calcio. Ma ricordiamo anche Roberto, una bella e candida riflessione sulla percezione soggettiva del proprio corpo. Tra le proposte di Parental Experience invece citiamo To The Last Drop: al ritmo della chemio che gocciola, un'asta per le flebo combatte per la vita di un malato di cancro. Dalla profondità del corto di Simon Schnellmann a quello più leggero di Gísli Darri Halldórsson che presenta Yes People sulla battaglia quotidiana con il lavoro, la scuola o il lavaggio dei piatti, di una famiglia come tante.

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De Angelis, da Salvatore Todaro a Elena Ferrante Insieme a Pina Turco a Giffoni, anche da attori scelte politiche 31 Luglio 2021

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Un lm sull'eroe della II Guerra Mondiale Salvatore Todaro

scritto con Sandro Veronesi, la regia di nuovi adattamenti per Rai1 da Eduardo De Filippo, Non ti pago e Sabato, domenica e lunedì con Sergio Castellitto (dopo Natale in casa Cupiello); la regia di alcune puntate della serie internazionale Amazon Prime Video

Maradona, Sueno bendito, una serie per Net ix

tratta da La vita bugiarda degli Adulti di Elena Ferrante e un adattamento dai romanzi di Giorgio Scerbanenco. Sono solo alcuni dei progetti di Edoardo De Angelis, protagonista al Gi oni lm Festival di un incontro con i ragazzi insieme alla moglie Pina Turco, attrice

pluricandidata ai David e ai Nastri e volto popolare

grazie a serie come Gomorra o La fuggitiva.

"A me piacciono tanto sia l'energia

nata dalla popolarità, sia quella di un personaggio molto particolare in un lm d'autore - dice Pina Turco - . Le scelte politiche "vanno fatte nel quotidiano, anche solo nel decidere dove si va a fare la spesa. Anche per gli attori e le attrici dev'essere così, fare un ruolo piuttosto che un altro è una scelta politica". Con le sale chiuse "a causa della pandemia - sottolinea il cineasta - c'è stata l'occasione per ri ettere e ampli care sensazioni sia positive che negative. E il momento per sperimentare destinazioni diverse. Quando mi hanno invitato a lavorare su Eduardo ho capito che non mi potevo sottrarre". Un autore "che è stato un autore capace di plasmare la nostra percezione del mondo". De Angelis (che è anche imprenditore, con VGroove), è ora immerso nella preparazione de Il comandante, il lm sul sommergibilista italiano, eroe della II Guerra Mondiale Salvatore Todaro. "Veronesi ed io volevamo fare un lm sulla forza, ci siamo resi conto che l'uomo più forte è quello capace di tendere la mano al debole. Abbiamo pensato che Salvatore Todaro fosse in questo una gura emblematica: a ondava le navi nemiche ma portava in salvo i naufraghi". E' nella fasi iniziali anche la serie per Net ix da La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante: "Le sue storie sono fortemente radicate nella terra che le ha originate. Un legame indissolubile che si esprime in dinamiche squisitamente universali". (ANSA).

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”Un fuoriclasse”. Il piano di Giancarlo Giorgetti Mario Draghi presidente del Consiglio anche do il 2023

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01 agosto 2021

della Lega sembrano esserci due A ll’interno anime, una più vicina al Governo e una che strizza l’occhio alle polemiche sul vaccino e sul no al green pass. Tra coloro che sicuramente hanno dato totale appoggio a Mario Draghi c’è Giancarlo Giorgetti, che, riferisce il Corriere della Sera, non perde occasione di ribadire la sua stima nei confronti del premier. “È un fuoriclasse” ama ripetere il ministro dello Sviluppo economico ai suoi con denti. “Alla ne la chiude sempre lui” l’elogio pubblico di due giorni fa al Festival di Gi oni.

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E sembra proprio che Giorgetti abbia in testa un futuro preciso per Draghi. restare a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni politiche del 2023. “Con il sistema elettorale attuale, che premia le coalizioni, sarebbe impossibile. Con un proporzionale, sarebbe molto più semplice” ltra dai parlamentari della corrente giorgettiana. Il ministro è diventato un punto di riferimento per molti all’interno della Lega: in parecchi guardano a lui come a una garanzia di barra dritta rispetto a diversi temi sensibili.

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IL FUTURO DEL PREMIER

"Un fuoriclasse". Il piano segreto di Giorgetti che incorona Draghi NON GLI VA GIÙ

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico". Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le

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sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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Iren protagonista a Giffoni Next Generation 2021

AMBIENTE E CULTURA CondividiTweetWhatsAppInvia tramite email Una sfida intergenerazionale sui temi dell’ambiente ospitata nella incantevole atmosfera di Procida. È questa la trama di “La Challenge”, corto nato da un’iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone, giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K, Gigi Savoia, Viviana Gente e Roberta Misticone. Il cortometraggio traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera trasferire, alcuni degli asset principali della mission di Iren, che fa della sostenibilità e dell’economia circolare applicata a tutti i business in cui opera il Gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo. © Riproduzione riservata Iscriviti alla community per ricevere ogni giorno la newsletter con le notizie della tua città

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SAN DONÁ È calato il sipario, venerdì scorso, sulla 51° edizione del Giffoni film festival, ribattezzata 50plus da Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del festival di cinema per ragazzi di Valle Piana a Salerno, e da quest'anno cittadino sandonatese, dopo che la cittadinanza gli è stata conferita dal consiglio comunale. La manifestazione (con un centinaio di giurati, suddivisi in fasce d'età di 13, 16 e 18 anni) si è svolta nelle... Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati

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"La battaglia sarà dura, ma la legge verrà approvata" 29 luglio 2021 Redazione 29 luglio 2021 19:07

C’è un Paese che è molto più avanti del suo Parlamento. Quel Paese è l’Italia. La questione è quella della tutela dei diritti civili. Una battaglia contro le discriminazioni di cui Alessandro Zan, deputato veneto del Partito Democratico, ne è diventato simbolo. Oggi il suo incontro nell’ambito di #Giffoni50Plus. Le domande dei ragazzi della IMPACT! sono tutte per il suo disegno di legge relativo ai crimini d’odio, un testo che nasce per colmare una grave lacuna, culturale prima che legislativa, che relega l’Italia agli ultimi posti in Europa sul terreno dell’inclusione sociale. Il testo rischia di impantanarsi nella palude parlamentare. È fermo al Senato sotto i colpi di un feroce ostruzionismo che non consentirà l’approvazione entro l’estate, come inizialmente ci si aspettava. Sarà necessario arrivare a settembre e, con ogni probabilità, si dovrà assistere al ritorno alla Camera dove il provvedimento è stato licenziato, non senza difficoltà, lo scorso novembre. L'iter parlamentare Zan parte esprimendo la sua emozione: “Sin da bambino – ha detto - sento parlare di Giffoni. Lo vedevo in tv. Sono felicissimo di essere qui con voi”. Gli fa eco il direttore Claudio Gubitosi: “Lui – dice – è un giffoner. Impersona perfettamente il nostro spirito”. Poi si entra nel vivo del dibattito. Zan non si sottrae a nessuna sollecitazione e risponde in maniera puntuale. “L’Italia è in fortissimo ritardo su questi temi – così inizia il suo intervento – è l’unico grande Paese europeo che non si è dotato di una legge contro i crimini d’odio. Voglio chiarire: il ddl Zan non è una legge che tutela le minoranze, è una legge che tutela tutti contro ogni forma di discriminazione. Le donne in Italia sono in cima alla piramide d’odio, ad esempio. C’è una direttiva europea del 2012 alla quale tanti Paesi in questi anni si sono adeguati. L’Italia non l’ha fatto. Come noi ci sono Paesi come la Polonia o l’Ungheria che non sono proprio esempi di civiltà giuridica”. Il rischio è l’affossamento, lo dice senza mezzi termini Alessandro Zan: “Il testo – dice –

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è fermo al Senato perché molti senatori hanno presentato degli emendamenti. Se dovesse essere modificata al Senato, la legge dovrà tornare alla Camera ed il rischio è il binario morto. Il primo tentativo è stato fatto nel 1996, poi altri cinque tentativi falliti e questo è il sesto. Capite bene il mio senso di angoscia”. Eppure, si tratta di una legge di cui l’Italia ha davvero bisogno, spiega Zan: “Ogni giorno – ha detto - ci sono episodi frequentissimi di violenza e di aggressione. Una legge non risolve tutti i problemi, certo, ma darebbe il là ad una rivoluzione culturale. Significherebbe che lo Stato non accetta che nessun cittadino possa essere discriminato per ciò che è. Sarebbe un messaggio fortissimo e darebbe una svolta ad un Paese con sacche di patriarcato e di sessismo molto forti. Si farebbe un salto di qualità davvero importante”. Il ddl Zan è molto atteso, in particolare dai giovani: “Le nuove generazioni – ha detto il deputato - sono molto attente a questi temi. Nella politica italiana, invece, i diritti civili vengono considerati quasi come un corollario. Al contrario sono la cartina di tornasole dello stato di salute di un Paese. Laddove i diritti vengono riconosciuti tutti si sentono parte della comunità. Laddove tutti hanno le stesse opportunità si va insieme verso una direzione positiva. Non è un caso che si viva meglio dove vengono riconosciuti i diritti civili. Il fatto che rispetto al ddl Zan il dibattito sia molto acceso da un lato dimostra l’arretratezza – perché se si ascoltano alcuni senatori sembra di essere in Polonia – ma dall’altro lato si capisce quanta attenzione ci sia da parte dei giovani, della generazione Z. Riuscirete a cambiare il mondo, di questo ne sono certo, da Giffoni e non solo da qui”. Zan sa di dover adesso difendere con i denti il Ddl che porta il suo nome perché la dinamica parlamentare non lo condanni a morte: “Viviamo dentro una specie di schizofrenia parlamentare – ha spiegato - Abbiamo costruito un testo condiviso dove l’articolo 4 non c’era perché non è nient’altro che l’estensione a tutte le altre ipotesi discriminatorie di un articolo già vigente. Una parte del Parlamento, in particolare i parlamentari di estrazione cattolica, è preoccupata che questo articolo possa limitare la libertà di espressione delle persone. Io non lo avrei messo ma nella mediazione parlamentare si deve arrivare ad un punto di incontro. In tutte le mediazioni, però, il limite è rappresentato dalla dignità delle persone che non può essere lesa così come non ci possono essere discriminazioni in una legge che vuole essere anti discriminatoria. Ora al Senato si sostiene che l’articolo debba essere tolto. Con i senatori vicini mi sono arrabbiato. Con gli emendamenti si corre il rischio di riportare la legge alla Camera. Abbiamo poco tempo per approvarlo. Ci sarà il Recovery, ci sarà la sessione di bilancio, le sedute comuni per l’elezione del Presidente della Repubblica. Insomma, non c’è tanto spazio”. La tecnica è nota ed è quella dell’ostruzionismo: “Salvini – ha aggiunto Zan – ha detto: troviamo dieci minuti per approvare la legge. Poi però la Lega presenta quasi settecento emendamenti. E’ una contraddizione. La battaglia sarà dura ma credo che ce la faremo. Confido però che ci sia un senso di responsabilità. Il Paese è molto avanti, il Senato meno, ma credo che ci sia la possibilità di farcela. Sarà una battaglia complicata ma possiamo vincerla”. Lo scoglio è culturale, questo è ovvio. Ci sono retaggi da superare: “In questo caso - ha raccontato Zan – non si è mossa la Cei, si è mossa la diplomazia vaticana, con l’obiettivo di far ritirare il ddl perché sarebbe in contrasto con il Concordato. Una cosa iperbolica. Poi il Vaticano ha fatto un passo indietro. Secondo me il problema non è la Chiesa, il problema è lo Stato. Ho apprezzato molto la risposta del Presidente Draghi che ha ribadito come il nostro non sia uno Stato confessionale e che nel nostro ordinamento esistono tutte le garanzie per il rispetto degli accordi internazionali, compreso il Concordato. È questa la risposta che deve dare uno Stato laico. Voglio anche aggiungere che dal mio punto di vista una legge che combatte le discriminazioni dà un messaggio cristiano. Poi c’è anche una Chiesa attenta al sociale e che è d’accordo con il ddl Zan, che ne è favorevole all’approvazione”. L’incontro, molto apprezzato dai ragazzi, si è concluso con la consegna ad Alessandro

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Zan della Riggiola d’autore di Giffoni. Presente in sala Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience. In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Giffoni Valle Piana, il consigliere comunale Vincenzo Cavaliero: “In aula – ha detto – abbiamo approvato una richiesta indirizzata al Parlamento italiano perché si proceda quanto prima è possibile all’approvazione della legge. Sono certo che tra vent’anni questo testo farà ridere i nostri nipoti perché sarà superata”. Si parla di • legge zan

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Giffoni, la conferenza di fine festival di Gubitosi: "I ragazzi sono il nostro presente" L'annuncio del fondatore: "I giovani dovranno controllare che i fondi europei vengano spesi per il loro futuro". Il sottosegretario Borgonzoni: "Fateci avere le vostre idee, così ci aiuterete a rispondere alle vostre domande". L’edizione 2022 in programma dal 21 al 30 luglio

Redazione 31 luglio 2021 20:39

Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso

parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

“Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto - In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”.

Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno “per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto”. Il claim di Giffoni50Plus è stato “un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi - è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta

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del mondo”. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti. “La fragilità ha colpito tutti – ha continuato, ricordando l'incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche – Ma se vogliamo far ripartire l'Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire”.

"Vaccinati per avere più giurati" Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”.

L'osservatorio sul Next Generation Eu Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro”. Poi l'invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni.

Il Sottosegretario Borgonzoni: "Credete nei sogni" “Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me”, inizia così l’intervento del Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: “Ripeto spesso – ha aggiunto – che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio”.C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: “Imparate che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno”. Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: “Come Ministero ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro”. E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia.

L'annuncio: un bando per le imprese E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: “Stiamo scrivendo un bando per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande”. La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: “Tra i miei obiettivi dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo - ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”.

Zuchtriegel: "Sinergia tra Giffoni e Pompei" Ma le novità non finiscono qui. Ad annunciarle è stato il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: “Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei. Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L'archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà”.

La testimonianza dei tre juror A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un'esperienza giudicata “unica e indimenticabile”.

I numeri del Festival Oltre l'entusiasmo dei ragazzi, a confermare il successo di Giffoni50Plus sono i dati. Del festival hanno parlato 6570 articoli, tra questi: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d’informazione online. I social, in questa crescita esponenziale, non sono da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone. GALLERY

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Cala il sipario sulla 51esima edizione del Giffoni Film Festival, ecco i vincitori

02 agosto 2021 10:55 Sul podio lungometraggi da Norvegia, Francia, Olanda e America A vincere per la sezione Elements +10 è "Night Forest" di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un'incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato "I don't wann dance" di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di "The short history", di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. È "Ninjababy" (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L'esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non é più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. "I have been waiting for you" (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli Leggi anchecontenuto sponsorizzatoLeggi anchecontenuto sponsorizzato

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Giffoni: I lm vincitori della 51esima edizione Published 43 minuti ago - REDAZIONE

A #GIFFONI50PLUS trionfano la diversità, l’amicizia, la forza dei propri sogni e l’amore per la fantasia: ecco i

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lungometraggi vincitori della 51esima edizione

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opo dieci giorni di emozionanti proiezioni,

intensi dibattiti, curiosità e ri essioni, i giovani giurati di #Gi oni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest’anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso. Article info A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina

REDAZIONE MORE »

Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il lm sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato I DON’T WANNA DANCE di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre- glia alla base di THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper,

# 51esima, edizione, Film, Gi oni, Marco PALTRINIERI<marco.paltrinieri@mncomm.it, vincitori

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assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque,

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nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo

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camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter darsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del lm

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Net ix Tall Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo.

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È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il lm scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della

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ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura

di Alex Boschetti presso il Chiosco

non proprio romantica. Il danzato, che non è il padre, è d’accordo a tenere il

Frida nel Parco (Bologna)

bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché

Ricercato arrestato dalla Polizia di

l’aborto non è più un’opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza,

Stato nella stazione di Milano Centrale

l’adozione resta l’unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio

Il 2 agosto riapre il ‘Turniale’ della

animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno.

Cattedrale di Cefalù Palermo Comunicato

I HAVE BEEN WAITING FOR YOU (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il lm della regista Stéphanie Pillonca è incentrato

pedonalizzazione Valdesi Gi oni: I lm vincitori della 51esima edizione

sulle coppie che non possono avere gli e decidono di ricorrere all’adozione. Un viaggio fatto di so erenze, emozioni, dubbi e speranze che fa ri ettere sull’essenza del rapporto tra genitori e gli. Com. Stam.

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ALESSANDRO BASSI 30 LUGLIO 2021

COPPARO. Presentata ieri a Villa Mensa, la 7ª edizione della Tenda summer school,“Dalla Commedia dell’Arte alla comicità contemporanea” che si terrà dall’1 all’8 agosto proprio in villa. Presenti il sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni, il direttore artistico della manifestazione Massimo Malucelli e per la parte organizzativa Federica Pocaterra, che ha letto un messaggio di Stefano Muroni, in questi giorni impegnano con il Giffoni film Festival. Per il sindaco, l’edizione è un ritorno alla sede delle prime edizioni, dopo la parentesi a Villa Zardi per lavori e per la pandemia dello scorso anno; una soddisfazione e un punto di partenza, per un futuro importante sul piano della cultura.

Covid, ricoveri in crescita: quasi "saturo" l'ospedale di Cona No Green Pass, cinque denunce per la manifestazione non autorizzata a Ferrara Amministrative, si vota il 3 e 4 ottobre

come funziona LA COMUNITÀ DEI LETTORI Seguendo il discorso impostato sulla commedia dell’arte e sugli archetipi legati al canovaccio, ha spiegato Malucelli, c’è la possibilità di far crescere sia adolescenti professionisti. Presentato anche il manifesto della settima edizione, realizzato da Margherita Morellini. Al campus internazionale di commedia dell’arte parteciperanno 75 allievi di tre continenti, cinque paesi e una decina di regioni italiane tra i 14 e i 24 anni. Ci saranno quaranta ore di alta formazione e sei speciali eventi serali, uno spettacolo finale. Verranno approfonditi i temi della Commedia dell’Arte per arrivare alla comicità contemporanea, con esercitazioni pratiche e realizzati video giornalieri. Il campus sarà animato da quattro docenti: oltre a Malucelli, docente internazionale di commedia dell’arte, Marco Ali, docente di teatro immersivo, Joe Gallagher, direttore della compagnia Replico di Glasgow, e la spagnola Annabell Gago, insegnante in Galizia. L’evento è promosso, fra gli altri, da Ferrara La Città del Cinema e patrocinato dal Giffoni Film Festival, con il sostegno del Comune di Copparo e della Regione Emilia-Romagna. —

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico".

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Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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Apulia Web Fest tra i 20 festival italiani ospitati dal Gi foni Film Festival

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Il festival internazionale pugliese nel prestigioso spazio di condivisione di obiettivi comuni di rilancio della cultura e del cinema CULTURA

Ruvo di Puglia domenica 01 agosto 2021

di La Redazione

Apulia Web Fest a Giffoni50Plus © Sabato Scarpa

D

opo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio

Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l’Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall’11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l’Italia della cultura e del cinema con un GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant’anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi e la seconda in digitale, quest’anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell’Accademia “Stazione 47” . Organizzato da

Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e

dall’Associazione Culturale Morpheus Ego, c o n i l p a t r o c i n i o d e l Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l’edizione 2021 dell’Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19. L’Apulia Web Fest è ideato e organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego. Con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in collaborazione con l’Accademia “Stazione 47”. Festival partner: “Webseries World Cup”, Caorle Independent Film Festival, Miami Web Fest, Dc Webfest di Washington, Japan Web Fest, Die Seriale Di Giessen, New Jersey Web Fest, Neo Zealand Web Fest, Sicily Web Fest, Seriesland Di Bilbao, Asia Web Awards, Bogotà Web Fest, Minnesota GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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3. Wizz Air apre sesta base italiana a Napoli: due aerei e 18 rotte

Alessandro Preziosi passa dietro la cinepresa.

4.

Per il suo debutto alla regia ha scelto «La legge del terremoto», un

Piaggio, utile netto sem1 a 43,5 million, Ebitda +74% a 144,6 million

docufilm sul sisma in Irpinia del 1980, presentato nelle ultime ore al Giffoni Film Festival.

5.

«Ho sentito qui un impatto unico del film», dice Alessandro Preziosi

Crypto, investire nelle storiche: Doge, Cardano, XRP, Stellar Lumens

all'Ansa. «Mi ha stupito vedere come questi ragazzi, più di tante altre persone che hanno visto il documentario, abbiano apprezzato e colto tutte le varie cifre del mio tentativo di raccontare una parte del mio Paese». La stagione in arrivo vede Preziosi già molto impegnato con la possibile seconda stagione della serie crime "Masantonio - Sezione Scomparsi". Nel frattempo sbarcherà su Netflix con un film dal tocco romantico «Mio fratello, mia sorella» di Roberto Capucci e con la commedia «Bla Bla Baby» di Fausto Brizzi. Ma il cinema non è l'unico focus del napoletano, che al contempo punta a riabilitare l'interesse per gli spettacoli teatrali. «La ripresa vera si avrà solo in futuro perché è un settore che necessita di programmazione», spiega il 49enne a Leggo. «Sarà difficile riuscire a portare la gente a teatro e questa dovrà essere la sfida di ogni artista. Il Covid ha creato un cortocircuito, ma mi aspetto che con l'unione di tutte le forze, la piattaforma Italia potrà rinascere».

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#Giffoni50Plus, i Vincitori di una edizione rricca di proiezioni, dibattiti, curiosità e riflessioni Premiati Dragon Girl di Katarina Launing, Night Forest di Andre Hörmann, I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist, The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy, Ninjababydi Yngvild Sve Flikke. di Redazione / 01.08.2021

Dopo dieci giorni di proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest'anno il festival ha permesso a 3000 GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie ai numerosi titoli in concorso.

Del #Giffoni50Plus hanno parlato 6570 articoli, tra cui: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d'informazione online. Social non da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone.

Gryphon Award per la sezione Elements +6 a Dragon Girl di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è Night Forest di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con una avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max.

Per la sezione Generator +13 ha vinto I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità.

Per la sezione Generator +16 ha vinto il rapporto padre-figlia alla base di The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy (Usa). Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo.

È Ninjababy (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L'esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non è più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno.

I Have Been Waiting For You (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli.

#Giffoni50Plus è stata una edizione "intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza" ha raccontato il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, nel corso della conferenza stampa GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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di chiusura a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. "Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre" ha aggiunto Gubitosi. "In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo".

Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno "per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto".

Il claim di #Giffoni50Plus è stato "un grido di felicità":

"Il nostro grido di felicità è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo" spiega Gubitosi. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti, ricordando l'incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche:

"La fragilità ha colpito tutti. Ma se vogliamo far ripartire l'Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire".

Ai ragazzi Gubitosi fa una promessa:

"Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza".

Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell'Osservatorio sul Next Generation Eu:

"I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell'Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall'Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di 'controllare' che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l'osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un'analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall'Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L'occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro".

Il Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni: "Io Giffoni l'ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me". Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell'inaugurazione della nuova Sala Truffaut: "Ripeto spesso

che sono intervenuta per la prima volta in

pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio". C'è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: "Imparate che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno". Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani partendo dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell'audiovisivo: "Come Ministero

ci crediamo. Crediamo che l'audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le

emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro". E, poi, ci sono i fondi europei del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d'ordine, ha spiegato Borgonzoni: "Stiamo scrivendo un bando per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande".

Il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel:

"Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei. Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L'archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà". A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror, con ognuno che ha raccontato un'esperienza giudicata "unica e indimenticabile".

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MICA di Ismaël Ferroukhi (Marocco/Francia/Qatar) Motivazione: Acqua Lete ha deciso di istituire lo Special Award Sport e Cultura Sociale, perché convinta che lo sport sia fenomenale incubatore di valori sociali in grado di svolgere un ruolo fondamentale nel processo di attivazione e diffusione di una cultura sociale nuova che vede Enti, Istituzioni, Federazioni e Imprese in team per favorire l’integrazione degli atleti disabili e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni che vivono ai margini della società. Per questo motivo ha sempre accompagnato le innumerevoli attività di sponsorizzazioni sportive a progetti di responsabilità sociale in collaborazione con Federazioni sportive e club di cui è Partner. Il Giffoni rappresenta la più bella opportunità per anticipare un importante progetto che ci vedrà protagonisti nella realizzazione di infrastrutture sociali in aree periferiche del nostro paese. Premio Speciale PREMIO CLEAR CHANNEL AWARD CREATIVITA’ ED INNOVAZIONE NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) Motivazione: Al regista che nella realizzazione del suo lavoro si è distinto per il ricorso ad un linguaggio cinematografico innovativo e per la cifra stilistica spiccatamente creativa. GENERATOR +13 Gryphon Award - Miglior Film I DON’T WANNA DANCE di Flynn von Kleist (Paesi Bassi) Premio Speciale ENI SPECIAL AWARD BULADÓ di Eché Janga (Curaçao - Caribbean Island) Motivazione: Per la sua capacità di affrontare il tema della specificità dei singoli e della difficoltà che spesso esiste nel dialogo tra generazioni differenti. Il film riesce a sintetizzare il valore dell’inclusione come strumento di superamento dei limiti personali a favore di una mediazione tra culture e interpretazioni differenti della realtà, rendendole una leva di arricchimento e di crescita. Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” VACARME di Neegan Trudel (Canada) Motivazione: Perché mette in luce l’impossibilità di crescere serenamente in un ambiente familiare problematico e senza affetto, con una madre vittima della propria insoddisfazione e della solitudine, che non riesce a contenere la rabbia della protagonista, la tredicenne Emilie. Il film, utilizzando un linguaggio classico, enfatizza, attraverso frequenti primi piani e dettagli su oggetti significativi, l’importanza della scoperta della chitarra, alla quale la protagonista si aggrappa nei momenti di maggiore tensione, unica via di uscita e possibilità di riscatto. La presenza costante della neve sembra voler coprire disagi e conflitti, in un racconto fluido e significativo per la tematica a carattere educativo. GENERATOR +16 Gryphon Award - Miglior Film THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (USA) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” THE FAM di Fred Baillif (Svizzera) Motivazione: Perché offre un punto di vista non solo realistico e problematico sulla MIF, ma anche ricco di opportunità di costruire relazioni basate sulla scelta del prendersi cura dell’altro, al di là dei legami di sangue. Il complesso lavoro di regia, che ha scelto una struttura narrativa in prevalenza non lineare, con capitoli ”ad incastro”, consente al racconto di gestire in modo originale i piani temporali, svelando allo spettatore in maniera graduale le fragilità dei protagonisti. L’ibridazione tra Fiction e Documentario è valorizzata dal coinvolgimento delle ragazze, che restituiscono reali storie di vita ben costruite nella sceneggiatura del regista. GENERATOR +18

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Gryphon Award - Miglior Film NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Motivazione: Perché tocca tematiche attuali e giovanili, affrontando un tema delicato con profondità e leggerezza, senza cadere in giudizi morali, esaltando l’individualità dei personaggi e il loro modo di misurarsi con le scelte cruciali della vita. La narrazione è resa fresca e originale dall’uso dell’animazione, elemento caratterizzante dell’opera, attraverso cui emergono i conflitti e l’interiorità creativa della protagonista. Ciò permette di coinvolgere un pubblico eterogeneo, favorendo l’immedesimazione dello spettatore. L’uso sapiente delle inquadrature e della fotografia, della scenografia, dei costumi e della colonna sonora scandisce il percorso di crescita di Rakel e l’evoluzione dei personaggi. GEX DOC Gryphon Award - Miglior Film I HAVE BEEN WAITING FOR YOU di Stéphanie Pillonca (Francia) PARENTAL EXPERIENCE Gryphon Award - Miglior Cortometraggio JUST JOHNNY di Terry Loane (Irlanda) Premio Speciale PREMIO CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) PER L’AMBIENTE THE RECYCLING MAN di Carlo Ballauri (Italia) Motivazione: Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato ad un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e, a tratti, anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare, che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani. 01/08/2021, 17:53

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Apulia Web Fest tra i 20 festival italiani ospitati dal Gi foni Film Festival

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Il festival internazionale pugliese nel prestigioso spazio di condivisione di obiettivi comuni di rilancio della cultura e del cinema CULTURA

Ruvo di Puglia domenica 01 agosto 2021

di La Redazione

Apulia Web Fest a Giffoni50Plus © Sabato Scarpa

D

opo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio

Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l’Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall’11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l’Italia della cultura e del cinema con un GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant’anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi e la seconda in digitale, quest’anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell’Accademia “Stazione 47” . Organizzato da

Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e

dall’Associazione Culturale Morpheus Ego, c o n i l p a t r o c i n i o d e l Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l’edizione 2021 dell’Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19. L’Apulia Web Fest è ideato e organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego. Con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in collaborazione con l’Accademia “Stazione 47”. Festival partner: “Webseries World Cup”, Caorle Independent Film Festival, Miami Web Fest, Dc Webfest di Washington, Japan Web Fest, Die Seriale Di Giessen, New Jersey Web Fest, Neo Zealand Web Fest, Sicily Web Fest, Seriesland Di Bilbao, Asia Web Awards, Bogotà Web Fest, Minnesota GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Michele Pinto

Dopo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l’Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall’11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l’Italia della cultura e del cinema con un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant’anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi (Ba) e la seconda in digitale, quest’anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell’Accademia “Stazione 47” . Organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego, con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l’edizione 2021 dell’Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19.

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Cala il sipario sull'edizione "50 plus" del Giffoni Film Festival Ospite dell'ultima giornata il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni

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 sabato 31 luglio 2021 alle 18.49

ULTIME NOTIZIE

Giffoni Valle Piana. "Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza". Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di "Giffoni50Plus", nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

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Cala il sipario sull'edizione "50 plus" del Giffoni Film Festival

"Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre - ha detto -. In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo". Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno "per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto".

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Confesercenti Salerno: ordinanza regionale nuovo freno a ripartenza

Scafati, rendiconto 2020: l'appello del sindaco

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Il claim di "Giffoni50Plus" è stato “Un grido di felicità”: "Il nostro grido di felicità - spiega Gubitosi - è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo". Ai ragazzi una promessa: "Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza". Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: "I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro". Poi l'invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni. "Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me": inizia così l’intervento del sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: "Ripeto spesso - ha aggiunto - che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio". C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: "Imparate - ha detto - che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno". Il ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: "Come ministero - ha aggiunto - ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro". E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: "Stiamo scrivendo un bando ha spiegato Borgonzoni - per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande". La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: "Tra i miei obiettivi GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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ha detto - dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo - ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”. A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un'esperienza giudicata “unica e indimenticabile”.

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GIOVEDÌ 29 LUGLIO 2021

Vivo: un’emozionante avventura musicale animata in arrivo il 6 agosto su Net ix #GIFFONI50PLUS / CINEMA / TV

ANTONIO GALLUZZO

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Net ix e Sony Pictures Animation presentano Vivo, un'emozionante avventura musicale animata in arrivo il 6 agosto su Net ix con canzoni inedite di Lin-Manuel Miranda, vincitore di Tony, Grammy e Pulitzer, nonché ideatore di Hamilton e In the Heights. Il 31 luglio Vivo sarà presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival nella sala Alberto Sordi e nella sala Lumière, davanti al pubblico dei giurati della sezione Elements +6. La versione italiana del lm sarà arricchita dalle voci di Stash, frontaman della band multiplatino The Kolors (voce e chitarra), cantautore e produttore,interprete di tutte le canzoni dell’originale protagonista Vivo, e di Massimo Lopez, attore, doppiatore, show man, conduttore televisivo e componente del noto trio "Lopez, Marchesini, Solenghi", che doppia il personaggio di Andrès nelle canzoni e nei dialoghi.

Vivo è una storia entusiasmante su come dimostrare coraggio, sulla capacità di trovare una famiglia in amici improbabili e su come la musica possa aprire la mente a nuovi mondi. Il cast originale è composto da Lin-Manuel Miranda (Vivo), Zoe Saldaña (Rosa), Juan de Marcos (Andrés), Brian Tyree Henry (Dancarino), Michael Rooker (Lutador), Nicole Byer (Valentina), Gloria Estefan (Marta) e, per la prima volta sugli schermi, Ynairaly Simo (Gabi). Il

lm è diretto dal candidato agli Oscar Kirk DeMicco (I Croods), co-diretto da Brandon Jeffords

(Piovono polpette 2 - La rivincita degli avanzi), sceneggiato da Quiara Alegria Hudes ( In the Heights) e prodotto da Lisa Stewart (Mostri contro alieni), Michelle Wong (Hotel Transylvania 2) e dal premio Oscar Rich Moore (Zootropolis), con la consulenza visiva del regista premio Oscar Roger Deakins (Blade Runner 2049). Il premio Tony e Grammy Alex Lacamoire (The Greatest Showman) ricopre il ruolo di compositore e produttore esecutivo musicale, mentre la produzione esecutiva è di Lin-Manuel

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Miranda, del premio Golden Globe Laurence Mark (Dreamgirls) e di Louis Koo Tin Lok (I Mitchell

contro le macchine). Sinossi: Vivo vede come protagonista un originale cercoletto (un piccolo abitante delle foreste tropicali), che trascorre le sue giornate suonando musica in una vivace piazza a L'Avana insieme al suo amato proprietario Andrés. Sebbene non parlino la stessa lingua, Vivo e Andrés sono un duo perfetto grazie alla passione per la musica che li accomuna. Ma una tragedia li colpisce poco dopo l'arrivo di un invito della celebre Marta Sandoval ad assistere al proprio concerto di addio che si terrà a Miami, con la speranza di rivedere il suo vecchio partner. Toccherà a Vivo consegnare il messaggio che Andrés ha sempre tenuto segreto: una lettera d'amore per Marta, scritta molto tempo fa sotto forma di canzone. Per riuscire a raggiungere Miami, Vivo dovrà accettare l'aiuto di Gabi, un’energica ragazzina con un ritmo tutto suo.

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A #GIFFONI50PLUS TRIONFANO LA DIVERSITÀ, L’AMICIZIA, LA FORZA DEI PROPRI SOGNI E L’AMORE PER LA FANTASIA  1 agosto 2021

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I giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori della 51a edizione del Giffoni Film Festival che quest’anno ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso. A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo

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resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo. È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d’accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l’aborto non è più

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un’opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l’adozione resta

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l’unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno.

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PADRE ENZO FORTUNATO PORTA IL MANIFESTO DI ASSISI A GIFFONI Redazione | Dom, 01/08/2021 - 09:32

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Al Giffoni film festival incontro sul manifesto di Assisi e la difesa dell'ambiente con padre Enzo Fortunato ed Ermete Realacci

Uomo, futuro, coraggio, bellezza, diversità, inclusione, comunità, green economy, sostenibilità, ricchezza, ambiente, coesione sociale, pace, gentilezza: sono queste, in ordine sparso, le parole che risuonano con forza GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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nella Sala Blu nel corso dell’incontro dei giffoner con i promotori del Manifesto di Assisi, Ermete Realacci e padre Enzo Fortunato. Parole tutte legate da un filo e tutte, a loro volta, legate al mondo di Giffoni. ADV

IN UMBRIA

“Una delle chiavi del Manifesto – afferma Realacci – è la percezione che la diversità è una ricchezza. E questo è quanto ho visto rappresentato nel film di Giffoni”.

A tartufi con Giuliano, nei boschi di Pietralunga con il re dei cavatori Dom, 01/08/2021 - 09:51 Quintana, tornano gli incontri culturali Dom, 01/08/2021 - 09:48 Belardi Dottorini lascia dopo 37 anni, alla guida del Norm Maurizio De Troia Dom, 01/08/2021 - 09:47 “Io amo il mare dell’Umbria”, spot sul podio top ten nazionale Dom, 01/08/2021 - 09:26

“Un’economia a misura d’uomo contro la pandemia e la crisi climatica”: è questo l’obiettivo del Manifesto che vede tra i promotori proprio il presidente della Fondazione Symbola e il direttore della Rivista San Francesco.

Spacciava nel ternano in sella ad una Harley-Davidson, arrestato 36enne Dom, 01/08/2021 - 09:23 Auto si ribalta in galleria, paura sul raccordo Perugia-Bettolle Dom, 01/08/2021 - 09:15 Manutenzione strade, lavori a San Rocco e via Capponi Dom, 01/08/2021 - 08:45 Incidente nella notte, auto si ribalta dentro il centro abitato Dom, 01/08/2021 - 08:22 Dal 2 all’8 agosto la Festa in onore di San Domenico a Castiglione del Lago

Ai giovani della IMPACT!, padre Fortunato porta il saluto dell’Assisiate patrono d’Italia: “Pace e bene, vi porto il saluto di San Francesco. Penso – spiega – che il futuro dei ragazzi è scritto in questo nome, Francesco. Il Papa ha spiegato bene il perché, quando ha detto che Francesco è l’uomo della pace.

Dom, 01/08/2021 - 08:16 Allarme furti, casa devastata dai ladri | Affamati si avventano sulle salsicce

E io penso che il vostro cuore desideri la pace e che voi giovani abbiate una grandissima idealità che è capace di mettere in crisi anche i genitori, la scuola, la politica. Voi volete un mondo inclusivo”. Il nome Francesco indica anche “l’uomo che ama e cura il creato, l’ambiente. Ermete – sorride padre Enzo – GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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sull’ambiente ha fatto le guerre, guerre pacifiche ovviamente”. Chiamato in causa, Realacci parla di “una sfida che si vince insieme. Ho un lungo impegno ambientalista – racconta – ma non ho mai amato l’ambientalismo che parla solo di sventura”. Al contrario, tanto la “gentilezza” quanto il “non lasciare solo nessuno sono valori molto importanti”. E citando un passo del Manifesto di Assisi, il presidente di Symbola a Giffoni sostiene che l’Italia sia in grado di mettere in campo “risorse ed esperienze che spesso non siamo in grado di valorizzare. Noi siamo convinti che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”. L’Italia, che “a volte anche in campo industriale non sa valorizzare i nostri punti di forza”, è necessario che “non perda questa occasione” e che la leghi ad “altri suoi valori che la rendono unica, a iniziare dalla bellezza”. Uno dei concetti evidenziati dal Manifesto di Assisi e ripercorsi in sala è quello della green economy che rende più competitive le aziende e produce posti di lavoro. “Le persone che sono al potere spesso non sanno leggere la realtà – afferma Realacci – La fondazione Symbola cerca di capire come stanno le cose e ha capito che l’economia italiana è più forte quando si muove in campo ambientale. La pandemia ci ha dimostrato che ogni tanto bisogna cambiare modulo di gioco sennò si perde”. E ancora: “Il nostro scopo è mettere insieme tutti quelli che vanno in una certa direzione. Tra i firmatari del Manifesto ci sono associazioni ma anche imprese e istituzioni. Bisogna capire che bisogna muoversi tutti insieme senza lasciare indietro nessuno”. E padre Fortunato, riprendendo il discorso, racconta: “A Cannara, vicino ad Assisi, alcuni anni fa, nel luogo dove San Francesco parlava agli uccelli si voleva realizzare un campo con pannelli solari”. L’idea non ebbe seguito, ma la notizia richiamò l’attenzione della stampa. “Ogni cambiamento ha dei costi in termini di visione, di modo di vedere – spiega – Credo che questa sia la prima cosa da abbattere. Poi da abbattere ci sono i costi reali. Ma chi sta mettendo in atto il cambiamento corre veloce, è avanti e guadagna. Il cambiamento porta un guadagno enorme e questo guadagno lo si dovrebbe legare alla prospettiva di un’economia a misura d’uomo, condivisa. Vi è un’economia il cui guadagno se viene reinvestito fa crescere l’azienda, crea più occupazione e crea un mondo meno diseguale”. Da qui il messaggio di speranza di padre Fortunato ai partecipanti del Giffoni Opportunity: “Se dipende dai grandi non andiamo lontano perché guardano il mondo con la logica dell’interesse personale, aziendale o politica, perdendo di vista il bene comune. Ci sono momenti in cui dobbiamo pensare al bene di tutti. E io, grazie a voi ragazzi, sono molto rincuorato”.

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GIFFONI FILM FESTIVAL, GRUPPO IREN PRESENTA CORTO "LA CHALLENGE" A BASSO IMPATTO AMBIENTALE (Teleborsa) - Una sfida intergenerazionale sui temi dell'ambiente ospitata a Procida. È questa la trama di "La Challenge", corto nato da un'iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone, giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K, Gigi Savoia, Viviana Gente e Roberta Misticone. "Il cortometraggio – spiega Iren in una nota – traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera trasferire, alcuni degli asset principali della mission di Iren, che fa della sostenibilità e dell'economia circolare applicata a tutti i business in cui opera il Gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo, focalizzato sull'uso consapevole ed efficiente delle risorse". Il protagonista del corto, Tommy, vive a Procida e ha un segreto. Annota qualcosa su uno speciale quadernetto per tutta la giornata. In realtà sta partecipando alla challenge lanciatagli da un personaggio misterioso. La sfida è quella di rendere il mondo, e in particolare la sua isola, un posto più pulito. Il corto è stato presentato durante la Giffoni Impact ai ragazzi di #Giffoni50Plus e Giffoni Dream Team che partecipano a Next Generation 2021 di Giffoni Innovation Hub.

"Essere sostenibili significa anche educare culturalmente i cittadini attraverso nuovi linguaggi e nuovi approcci – dichiara Gianni Vittorio Armani, ad del Gruppo Iren –. Questo cortometraggio rappresenta una modalità innovativa per raccontare ai più giovani ''importanza del recupero, del riciclo e del riuso, temi sui quali il nostro Gruppo si impegna quotidianamente su tutti i territori in cui opera in una logica di massima circolarità dei processi produttivi e di pieno rispetto delle risorse naturali". "Da sempre il Gruppo Iren – ha sottolineato il presidente di Iren Renato Boero – dedica molta attenzione all'educazione delle nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, come testimoniato dalle numerose iniziative programmate ogni anno da Eduiren e rivolte a decine di migliaia di ragazzi. Abbiamo voluto essere presenti al Giffoni Film Festival perché riteniamo che il linguaggio del cinema e delle immagini possa essere uno strumento utile per veicolare ai ragazzi valori fondamentali per il futuro del nostro pianeta".

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"Si tratta di un corto a basso impatto – racconta Luca Tesauro, ceo di Giffoni Innovation Hub e produttore di La Challenge – vista la consapevolezza dell'importanza di portare la sostenibilità anche nel mondo dell'intrattenimento. Così durante la lavorazione sono state usate esclusivamente luci naturali. Una soluzione che ha funzionato bene sia dal punto estetico, dando al corto quella profondità un po' da favola, sia ambientale. Giffoni d'altronde come da tradizione, interpreta sogni e ambizioni dei ragazzi e pensa al loro futuro. Un futuro che deve essere sempre più green".

(TELEBORSA) 30-07-2021 04:32

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VIVO: IL FILM ANIMATO CON LIN‐ MANUEL MIRANDA IN ANTEPRIMA A GIFFONI IL 31 AGOSTO E DAL 6 AGOSTO SU NETFLIX Il 31 agosto Vivo sarà presentato in anteprima nazionale a Giffoni, il film d'animazione di Lin Manuel Miranda sarà disponibile su Netflix il 6 agosto. NOTIZIA di VALENTINA D'AMICO — 30/07/2021

Netflix e Sony Pictures Animation presentano Vivo, un'emozionante avventura musicale animata in arrivo il 6 agosto su Netflix con canzoni inedite di Lin‐Manuel Miranda, vincitore di Tony, Grammy e Pulitzer, nonché ideatore di Hamilton e In the Heights. Il 31 luglio Vivo sarà presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival nella sala Alberto Sordi e nella sala Lumière, davanti al pubblico dei giurati della sezione Elements +6. La versione italiana del film sarà arricchita dalle voci di Stash, frontaman della band multiplatino The Kolors ﴾voce e chitarra﴿, cantautore e produttore, interprete di tutte le canzoni dell'originale protagonista Vivo, e di Massimo Lopez, attore, doppiatore, show man, conduttore televisivo e componente del noto trio "Lopez, Marchesini, Solenghi", che doppia il personaggio di Andrès nelle canzoni e nei dialoghi.

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Vivo è una storia entusiasmante su come dimostrare coraggio, sulla capacità di trovare una famiglia in amici improbabili e su come la musica possa aprire la mente a nuovi mondi. Il cast originale è composto da Lin‐Manuel Miranda ﴾Vivo﴿, Zoe Saldaña ﴾Rosa﴿, Juan de Marcos ﴾Andrés﴿, Brian Tyree Henry ﴾Dancarino﴿, Michael Rooker ﴾Lutador﴿, Nicole Byer ﴾Valentina﴿, Gloria Estefan ﴾Marta﴿ e, per la prima volta sugli schermi, Ynairaly Simo ﴾Gabi﴿. Il film è diretto dal candidato agli Oscar Kirk DeMicco ﴾I Croods﴿, co‐diretto da Brandon Jeffords ﴾Piovono polpette 2 ‐ La rivincita degli avanzi﴿, sceneggiato da Quiara Alegria Hudes ﴾In the Heights﴿ e prodotto da Lisa Stewart ﴾Mostri contro alieni﴿, Michelle Wong ﴾Hotel Transylvania 2﴿ e dal premio Oscar Rich Moore ﴾Zootropolis﴿, con la consulenza visiva del regista premio Oscar Roger Deakins ﴾Blade Runner 2049﴿. Il premio Tony e Grammy Alex Lacamoire ﴾The Greatest Showman﴿ ricopre il ruolo di compositore e produttore esecutivo musicale, mentre la produzione esecutiva è di Lin‐Manuel Miranda, del premio Golden Globe Laurence Mark ﴾Dreamgirls﴿ e di Louis Koo Tin Lok ﴾I Mitchell contro le macchine﴿. Questa la sinossi di Vivo: Vivo vede come protagonista un originale cercoletto ﴾un piccolo abitante delle foreste tropicali﴿, che trascorre le sue giornate suonando musica in una vivace piazza a L'Avana insieme al suo amato proprietario Andrés. Sebbene non parlino la stessa lingua, Vivo e Andrés sono un duo perfetto grazie alla passione per la musica che li accomuna. Ma una tragedia li colpisce poco dopo l'arrivo di un invito della celebre Marta Sandoval ad assistere al proprio concerto di addio che si terrà a Miami, con la speranza di rivedere il suo vecchio partner. Toccherà a Vivo consegnare il messaggio che Andrés ha sempre tenuto segreto: una lettera d'amore per Marta, scritta molto tempo GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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fa sotto forma di canzone. Per riuscire a raggiungere Miami, Vivo dovrà accettare l'aiuto di Gabi, un'energica ragazzina con un ritmo tutto suo.

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CONFERENZA FINALE #GIFFONI50PLUS L’ANNUNCIO DEL FONDATORE E DIRETTORE CLAUDIO GUBITOSI NEL CORSO DELLA CONFERENZA DI CHIUSURA: “I GIOVANI DOVRANNO CONTROLLARE CHE I FONDI EUROPEI VENGANO SPESI PER IL LORO FUTURO” » Cilento Notizie › Salerno › Spettacoli-Eventi

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Pubblicato il 31/07/2021

“Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di #Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto - In un GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”. Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno “per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto”. Il claim di #Giffoni50Plus è stato “un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi - è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo”. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti. “La fragilità ha colpito tutti – ha continuato, ricordando l'incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche – Ma se vogliamo far ripartire l'Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire”. Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”. Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro”. Poi l'invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni. “Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me”, inizia così l’intervento del Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: “Ripeto spesso – ha aggiunto – che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio”. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: “Imparate – ha detto– che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno”. Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: “Come Ministero – ha aggiunto – ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro”. E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: “Stiamo scrivendo un bando – ha spiegato Borgonzoni – per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande”. La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: “Tra i miei obiettivi – ha detto – dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo - ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”. Ma le novità non finiscono qui. Ad annunciarle è stato il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: “Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei – ha detto – Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L'archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà”. A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un'esperienza giudicata “unica e indimenticabile”. Oltre l'entusiasmo dei ragazzi, a confermare il successo di #Giffoni50Plus sono i dati. Del festival hanno parlato 6570 articoli, tra questi: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d’informazione online. I social, in questa crescita esponenziale, non sono da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone.

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Home » News » Attualità » Giffoni, Rocco Fasano sul ddl Zan: “Spero che passi in tutte le sue forme”

Giffoni, Rocco Fasano sul ddl Zan: “Spero che passi in tutte le sue forme” Dopo il successo di Skam, l'attore si prepara per la nuova produzione internazionale di Sky 31 Luglio 2021 Attualità

Gloria Marinelli

“Penso che il ddl Zan sia una forma di civiltà. Spero che passi in tutte le sue forme, soprattutto quella che riguarda i transgender perché è una tra le categorie più fragili”. A parlare è Rocco Fasano, uno degli attori in maggior ascesa, volto della serie di successo Skam, GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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e non solo. Ospite del Giffoni Film Festival, l’attore ha toccato una tematica di cui si è fatto da sempre portavoce, quella dei diritti LGBTQ+. “Questa legge deve passare per tutelare le

minoranze come tutti i paesi civili fanno”.

Rocco Fasano: “Skam ha normalizzato la tematica dell’omosessualità” E proprio in Skam, l’attore interpreta Niccolò, un ragazzo vulnerabile e sfaccettato. “Mi sento

molto fortunato ad aver preso parte in questa serie perché ha permesso di far parlare di temi diversi. Prima di Skam, l’omosessualità era sempre descritta come qualcosa di tormentato, drammatico o legato alla sieropositività, la serie Netflix in un certo senso ha normalizzato la tematica. Skam dal punto di vista artistico e personale mi ha dato molto ed è riuscita a toccare tematiche importanti, come le relazioni omosessuali e i disturbi borderline, con un pubblico molto giovane”. Per Rocco, la serie è stata la linea di demarcazione tra la vita di prima e quella di oggi.

“Mi sono fatto degli amici indimenticabili che rimarranno per la vita. Sono cresciuto tantissimo, mi sono trovato ad affrontare situazioni in cui puoi non crescere e, anzi, vuoi anche crescere. Ho una gratitudine immensa per questo progetto. Anche artisticamente, come ho detto anche altre volte, è stata una delle prime volte in cui il materiale su cui lavorare era estremamente interessante e anche complesso”. Un set sul quale c’era anche una grande sintonia. “Siamo un gruppo di matti che si vogliono

tanto bene e che si divertono tantissimo. Credo che il trucco per la buona riuscita di un prodotto del genere sia anche questo: divertirti mentre lo fai e si vede”.

“Non mi uccidere” Studi di medicina e un diploma al conservatorio alle spalle, Fasano è stato anche il volto di Robin in “Non mi uccidere”, “Un film completamente diverso da Twilight che tratta la rabbia adolescenziale, la disillusione giovanile. Il tema centrale è la solitudine di un adolescente”. Il film sarebbe dovuto uscire in sala, poi distribuito sulle piattaforme digitali. “E’ stato un peccato non vederlo sul grande schermo. E’ un film concepito per la sala sia per il lavoro enorme che è stato fatto sul suono, sul sound design, sulle musiche, ma anche per gli effetti speciali. Era stato studiato con una resa cinematografica. Il piccolo schermo non avrà mai il fascino e le caratteristiche del grande schermo. Purtroppo questa è una verità nonostante sembra che il piccolo schermo lo stia quasi soppiantando, ma la magia del grande schermo non potrà svanire, non potrà essere sostituita”.

Fasano nella produzione internazionale “Hote Portofino” Il prossimo impegno, invece, è legato ad una produzione internazionale, la prima che Fasano affronta.

“Sono sul set di ‘Hotel Portofino’, stiamo girando in Croazia. Ho sempre amato il cinema e le serie TV inglesi perché credo abbiamo degli standard di qualità davvero molto molto elevati, sarebbe una bugia dire il contrario, non che Italia non si facciano cose belle, anzi, ne stiamo facendo di bellissime ma un’esperienza come questa, con una produzione inglese, volevo farla da tanto tempo, è stato un po’ il coronamento di un sogno e lavorare con loro mi è piaciuto tantissimo perché in effetti la qualità della scrittura è piuttosto elevata e il mio personaggio ha dei colori e delle sfumature molto interessanti, molto attuali. Nonostante la serie sia ambientata negli anni Venti, secondo me piacerà molto anche ai ragazzi”. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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La serie in Italia andrà in onda su Sky. “E’ ambientata nella Liguria degli anni ’20, quelli

dell’ascesa del fascismo in cui si crea un sottobosco intellettuale che si ribella al regime.”

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Magna Graecia Film Festival, al via una festa della cultura a 360° Calabria > Catanzaro A CURA DI SAVERIO FONTANA - 3 1 / 0 7 / 2 0 2 1

CATANZARO, 31 LUG - È ufficialmente iniziato il Magna Graecia Film Festival 2021. Una kermesse che, nell’anno della sua maggiore età, rinforza vigorosamente l’offerta mantenendo la sua peculiarità: tutti i numerosi eventi sono gratuiti. Stringe in un abbraccio generoso tutta la città di Catanzaro, dal centro storico fino al mare. Dieci giorni di grande festa culturale allieteranno il capoluogo che sarà elevato a capitale del cinema. “Il Magna Graecia Film Festival appartiene alla città di Catanzaro. Per questo motivo abbiamo confermato il nostro sostegno nonostante le criticità del omento. La tenacia, l’ottimismo e il sorriso che hanno contraddistinto sempre questo festival hanno fatto sì che si potenziasse il motore economico, sociale e culturale della città” ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Ivan Cardamone nella conferenza stampa inaugurale che si è tenuta oggi presso l’hotel Perla del Porto. “Con grande gioia vi annuncio che apriremo la diciottesima edizione questa sera con il premio Oscar Nick Vallelonga e la chiuderemo con un altro Premio Oscar, Paul Haggis. Entrambi, autori di veri e propri capolavori, terranno una masterclass gratuita, così come GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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i grandi Gioacchino Criaco, John Savage, Marco Risi, Peter Greenaway e Saskia Boddeke. È arrivata anche la conferma della presenza del Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. E non finisce con questi dieci giorni straordinari, perché continuerà il Magna Graecia School che ha avuto grande successo e a Settembre partiremo col Magna Graecia Experience. Grazie a questa nuova iniziativa porteremo il Cinema a tante persone fragili che altrimenti non ne avrebbero la possibilità, aiutando, così, anche le loro famiglie. Sono felice di comunicarvi che nella graduatoria ministeriale il Magna Graecia è secondo soltanto al Giffoni Festival. Cercate di cibarvi di cose belle, ingentiliscono l’animo e vi rendono migliori” ha affermato l’amatissimo Direttore Artistico Gianvito Casadonte . A spiegare le novità e il filo conduttore del festival è stato Antonio Capellupo, al fianco del Direttore Artistico nell’organizzazione:“Quest’anno le location sono tre: l’Area Porto di Catanzaro Lido che ospiterà le serate evento e il concorso delle Opere Prime e Seconde italiane; il Supercinema ospiterà il nuovo concorso delle Opere Prime e Seconde Internazionali curate dalla giornalista Silvia Bizio e una serie di eventi speciali; il Chiostro del San Giovanni, luogo tradizionale delle masterclass, che ospiterà anche la competizione delle Opere Prime e Seconde del cinema documentario curata da me, e la sezione Sguardi di Calabria. La realtà sarà centrale nella narrazione di questo festival. Questa edizione più che mai riuscirà ad abbracciare il cinema, il teatro, la musica, la rete, in una festa della cultura a 360°”. Sono intervenute per una saluto Carolina Di Domenico, conduttrice, e Greta Ferro, madrina. Ha risposto alle domande dei giornalisti Lamberto Sanfelice, regista del primo film in concorso, Futura. Appuntamento questa sera ore 21:00 all'Area Porto di Catanzaro. Saverio Fontana

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L'Apulia Web Fest fra i 20 festival italiani ospitati dal Giffoni Film Festival Il festival pugliese diretto da Michele Pinto nel prestigioso spazio di condivisione di obiettivi comuni di rilancio della cultura e del cinema RUVO - DOMENICA 1 AGOSTO 2021

A cura di LA REDAZIONE

Dopo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l'Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall'11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura.

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Obiettivo dei festival, far ripartire l'Italia della cultura e del cinema con un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto.

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Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant'anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta.

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Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi (Ba) e la seconda in digitale, quest'anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell'Accademia "Stazione 47"

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partnership con la Webseries World Cup, l'edizione 2021 dell'Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19.

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“Istruzioni romantiche per danzare senza gravità”: la disabilità in un corto

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“Istruzioni romantiche per danzare senza gravità”: la disabilità in un corto

Il cortometraggio di Lucio Zannella presentato da Rai Cinema al Giffoni Film Festival. In 14 minuti, vuole “dimostrare che la disabilità è solo un luogo della mente”

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31 luglio 2021

ROMA ‐ Una cena per inaugurare una nuova abitazione diventa l'occasione, per i proprietari di casa, di radunare allo stesso tavolo diversi amici del loro passato. È questo l’incipit del toccante cortometraggio “Istruzioni romantiche per danzare senza gravità” (Italia, 2020, 14’) di Lucio Zannella, presentato oggi al Giffoni Film Festival da Rai Cinema Channel. Il tema è la disabilità, che vogliono trattare “senza vittimismo né paternalismo”. A parlarne è Benedetta De Luca, conduttrice, modella e influencer salernitana con disabilità, che ha assistito alle riprese, lavorando allo sviluppo del personaggio insieme alla protagonista Chiara Celotto e ospite del festival insieme ad altri protagonisti: “Quando si parla di disabilità in questo modo è molto bello, soprattutto per chi come me ci è nato. Sono molto orgogliosa di quello che abbiamo fatto, perché si può ballare anche con il cuore, anche con l’anima. E il personaggio di Alisia (Chiara Celotto, ndr) lo trasmette. Vogliamo rispetto, ma non vogliamo essere guardati come ‘diversi’, e neanche essere trattati con la paura a fare domande sulla nostra storia. Basta il rispetto, e magari un mondo con meno barriere architettoniche”. Prodotto da Daitona e presentato da Rai Cinema Channel, il corto ha come attori protagonisti Chiara Celotto e Roberto Cacciopoli: quest'ultimo nel corto è Graziano, che arriva in ritardo mentre tutti gli altri commensali sono già seduti a tavola. L'unico posto libero è accanto ad Alisia, ragazza apparentemente dolce ma dal carattere cinico e combattivo. Tra i due inizia presto uno “scontro” ideologico fatto di frecciatine e freddure, destinato a far capire a entrambi che la prima impressione non è mai quella giusta. “Non è facile affrontare il tema della disabilità al cinema – commenta il regista, Lucio Zannella ‐ Molto spesso lo spettatore si accosta al personaggio disabile con eccessiva pietà e commiserazione, finendo per non provare empatia, mentre altre volte la tematica stessa lo allontana. Il problema è che spesso si realizzano film sulla disabilità e non storie su personaggi disabili. Questo corto vuole dimostrare che la disabilità è solo un luogo della mente”. Cosa ne pensi di questo articolo?

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‘Ancora più bello’ a Gi oni le clip del sequel di Sul più bello Tra gli eventi speciali di #Giffoni50Plus, la delegazione di Ancora più bello, composta da regista, cast e produttore, ha presentato le prime emozionanti e attesissime immagini del sequel di Sul più bello. Publicato 1 ora fa il 1 Agosto 2021 Scritto da Sabrina Colangeli

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‘Ancora più bello’ a Gi oni le clip del sequel di Sul più bello

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Al Giffoni Film Festival uno degli eventi più attesi ed emozionanti è stato l’arrivo in Cittadella della delegazione di Ancora più bello. Il regista Claudio Norza – che ha preso il posto di Alice Filippi – il cast in parte rinnovato, lo sceneggiatore e produttore Roberto Proia hanno accompagnato le prime clip del film, in sala dal 16 settembre.

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‘King Richard’ il trailer del nuovo lm con Will Smith

Tra coriandoli, sorrisi e applausi, gli ospiti si sono presentati nella Sala Truffaut, sabato 24 luglio 2021, accolti da una platea che più affettuosa ed elettrizzata non si poteva. Il motivo è semplice: il primo capitolo della trilogia, Sul più bello – qui la recensione – portato prima a Giffoni e poi alla Festa del Cinema di Roma, è stato un successo straordinario, seppur tra le difficoltà dovute alla pandemia.

Ancora più bello a Giffoni | Il ritorno in scena di Marta Ecco allora che il ritorno in scena di Marta, al secolo Ludovica GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Francesconi, a distanza di un anno da quando l’avevamo lasciata, ha il sapore di una riconquista e di una rinnovata felicità. Innanzitutto perché la giovane è in procinto di ricevere dei polmoni che la aiuterebbero con la sua malattia, e poi per la curiosità che si cela dietro i nuovi personaggi.

Chi sarà l’affascinante new entry che si vede nel trailer e con cui Marta è in atteggiamenti piuttosto intimi? Gli presta il volto uno dei giovani attori in voga al momento, che risponde al nome di Giancarlo Commare (Il Paradiso delle Signore, Maschile singolare, Blackout Love). Il suo Gabriele farà perdere la testa alla protagonista ma dovrà vedersela con la gelosia e la lontananza. Nel frattempo proseguono anche le vicende di Federica (Gaja Masciale) e Jacopo (Jozef Gjura), chi alle prese con ambigue offerte lavorative, chi alla ricerca dell’amore. Ciò che non cambia è l’affetto sincero e fortissimo che lega i tre amici.

Trailer e clip in esclusiva Durante la kermesse campana sono stati proiettati il trailer e alcune clip, ciascuna delle quali dedicata a un preciso personaggio. Il fatto che nessuno degli attori avesse mai visto il lavoro finito, ha fatto sì che l’emozione fosse davvero tanta. Al punto tale che la stessa Francesconi ha avuto difficoltà a esprimersi tra le lacrime, per cui Commare ha simpaticamente finto un playback per aiutarla.

Leggi anche: ‘Ancora più bello’ il trailer del sequel di ‘Sul più bello’ È fuori discussione che l’intesa tra i due, frutto di un lavoro incentrato sulla condivisione e sulla comunicazione, è reale e tangibile.

«Siamo diventati una famiglia anche fuori dal set.» – Ludovica Francesconi Commare ha sottolineato come, superata l’iniziale GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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01/08/2021 06:00 Sito Web

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preoccupazione al pensiero di entrare in qualcosa che già esisteva, sia stato «accolto benissimo e l’intesa sia stata immediata».

Jenny De Nucci e Giuseppe Futia tra i nuovi volti del cast Simile sensazione hanno avuto gli altri due attori aggiunti al cast: Jenny De Nucci e Giuseppe Futia. La prima interpreta Rebecca, un personaggio che «farà riflettere oltre a divertire», legata com’è ai temi del pregiudizio, dell’apparenza e dei Social.

«Non mi vergognerò mai di dire che non c’è nulla di male a fare web nel 2021.» – Jenny De Nucci Futia, dal canto suo, nel ruolo di un corriere del marchio Inzuppami, metterà a rischio la relazione tra Marta e Gabriele, e getterà nella confusione Jacopo.

Grandi emozioni a Giffoni con Ancora più bello

Le risate che hanno rallegrato il set si sono estese anche nella sala del Giffoni Film Festival. I ragazzi sul palco non si sono risparmiati nel regalare ai giovani spettatori aneddoti, curiosità e passione, che sempre caratterizza il loro mestiere. Proia, nelle vesti di sceneggiatore e produttore, appare soddisfatto dell’accoglienza ricevuta. «La cosa importante è che a voi piaccia questa coppia. Nel primo film, Marta incontra il primo amore (interpretato da Giuseppe Maggio, ndr.), qui ha a che fare con l’amore vero».

»La chimica tra gli attori è strepitosa.» •Clicca qui per restare sempre aggiornato sul Giffoni Film Festival. Registrati per ricevere la nostra Newsletter con tutti gli aggiornamenti dall'industria del cinema e dell'audiovisivo. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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A #GIFFONI50PLUS TRIONFANO LA DIVERSITÀ, L'AMICIZIA, LA FORZA DEI PROPRI SOGNI E L'AMORE PER LA FANTASIA: ECCO I LUNGOMETRAGGI VINCITORI DELLA 51ESIMA EDIZIONE Dopo dieci giorni di emozionanti proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest’anno il festival ha permesso a 3000

6h Ritwittato da Telesimo Gingy7891

ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso.

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A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina

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Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington,

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durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. Mi piace

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A vincere per la sezione Elements +10 è NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato I DON'T WANNA DANCE di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo. È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non è più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di

Telesimo

Rakel un inferno. I HAVE BEEN WAITING FOR YOU (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli.

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che ha visto la partecipazione del vescovo Giuseppe Piemontese, il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini, l’assessore alla cultura del Comune di Vacone Cesare Cherubini, il responsabile del Focus Sabina Gianpaolo Pinna, l’ex direttore artistico Arnaldo Casali, alla sua prima uscita pubblica come nuovo direttore dell’Istess, lo stesso Leonelli e Marialuna Cipolla, direttrice artistica del progetto musicale dell’Istess.

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“Se i numeri della seconda dose sono inferiori a quelli a cui eravamo abituati in passato, quando il pubblico medio era di quasi 6000 spettatori totali – commenta Casali – se sommiamo le visualizzazioni di maggio a quelle di novembre arriviamo alla cifra record di 45000 spettatori del festival”. Cifra record anche quella delle opere in concorso, trasmesse online a novembre e proiettate dal vivo a maggio: 80 tra film, documentari, cortometraggi e opere in realtà

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Casali ha ricordato anche l’ingresso di Terni nella tavola dei film festival italiani che si è costituita a Giffoni e la Rete dei festival del cinema dell’Umbria che vedrà la kermesse ternana a fianco ai rappresentanti del festival di Spello, l’Umbria film festival di Montone e

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Cgil: no allo sgombero dei senzatetto a Perugia

La chiusura ufficiale dell’edizione 2020, come anticipato, è in programma domenica 8 agosto con il Focus Sabina. “Partiremo alle 8.30 con le visite guidate all’Eremo di San Cataldo e al Santuario di

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Vescovio” spiega Pinna. “Alle 13 ci sposteremo nel bosco sacro del Pago di Vacone, dove ci sarà l’esibizione di una Legio romana, degustazione di prodotti tipici sabini, musiche e incontri dedicati alle realtà storico culturali del territorio”. “Ancora una volta non lasciamo ma raddoppiamo – aggiunge Casali – oltre a recuperare il programma previsto a maggio, lanceremo anche altri due giorni di festa a Vacone”. Il 20 e 21 agosto, il borgo sabino ospiterà infatti “Vacunalia”: una due giorni dedicata ad opere artistiche, workshop, incontri, degustazioni di prodotti enogastronomici, book sharing e musica, trekking, laboratori teatrali per bambini e performance di vario genere, dedicata a Vacuna, dea protettrice del riposo (dal cui nome derivano, tra l’altro le parole “vacanza” e “vacante”). “Il documentario sugli empori della solidarietà, realizzato dal nostro progetto Innovater, sta avendo dei numeri inaspettati, anche grazie alla partecipazione al festival” spiega Francesco Venturini, presidente dell’Associazione San Martino, che da anni è impegnata nel sociale e nell’integrazione degli immigrati, grazie alla quale il festival intende

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valorizzare sempre di più la sua specificità: si tratta infatti dell’unico festival cinematografico al mondo che coinvolge attivamente le comunità straniere nella realizzazione del programma stesso, che quest’anno dedicherà il focus regionale al Brasile. Quanto a Leonelli, annuncia che la 17ma edizione del Terni Film Festival si svolgerà dal 6 al 14 novembre e avrà per titolo “Cosa sarà”. “Ci sembra una perfetta sintesi di questo momento di incertezza, e al tempo stesso un segnale di speranza”. Il titolo riprende quello di una celebre canzone di Lucio Dalla e del film di Francesco Bruni interpretato da Kim Rossi Stuart, uscito proprio nel pieno della pandemia. “È importante cercare di aprire il Festival a più film europei, agli immigrati e ai giovani”, ha spiegato l’attore ternano, molto conosciuto anche per la sua partecipazione a numerose fiction televisive.

Perugia, Fascio littorio al Mercato Coperto, associazioni e sindacati: inaccettabile Lug 28, 2021

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Anas, riaperto al traffico pesante il ponte sul lago di Corbara Lug 28, 2021

Anas (Gruppo FS Italiane) ha riaperto al traffico pesante il ponte sul lago di Corbara, …

All’incontro di ieri hanno partecipato anche la responsabile del Cenacolo delle Arti Alessia Minicucci (che sarà anche tra i protagonisti del focus Sabina) e la nuova direttrice del progetto musicale dell’Istess Marialuna Cipolla. Cantautrice ternana, già candidata al David di Donatello per la colonna sonora di Il ragazzo

invisibile di Gabriele Salvatores, Marialuna ha lanciato un contest per giovani cantautori legato allo stesso festival: il vincitore del bando (che sarà pubblicato nei prossimi giorni) registrerà la sua canzone in uno studio professionale, che diventerà la sigla ufficiale della

Al via il corso di formazione specifica in medicina generale 2020-2023 Lug 28, 2021

Perugia – Prenderà avvio venerdì 30 luglio a Villa Umbra il Corso di formazione specifica …

diciassettesima edizione. “Dobbiamo dare di nuovo voce ai cittadini e alla città di Terni – conclude padre Piemontese

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31/07/2021 19:08 Sito Web

umbriadomani.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

– sperando nella continuità del progetto ‘Popoli e religioni’ e in una convivenza pacifica fra di essi”. Il bando di concorso per film, documentari, cortometraggi e opere in realtà virtuale è a

Le previsioni meteo in programma fino al prossimo primo agosto

disposizione sui siti dell’Istess e del festival e sul canale Film Freeway di Popoli e Religioni.

Lug 27, 2021

RICCARDO LEONELLI

La circolazione atmosferica sul continente europeo sembra cristallizzata da oltre un mese oramai con depressioni …

Nato a Terni nel 1980, si è diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Roma. Attore, autore e regista teatrale, è conosciuto soprattutto per interprete di fiction di successo come La fuggitiva, Nero a metà, Don Matteo, Luisa Spagnoli, Un passo dal cielo e Il

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paradiso delle signore. Al cinema ha interpretato, tra l’altro, Young Europe e Outing – fidanzati per sbaglio di Matteo Vicino, Vallanzasca di Michele Placido e Corpo estraneo di Krzysztof Zanussi. Con Zanussi – conosciuto proprio sul palco del Politeama – ha interpretato anche, in Polonia, il film televisivo Le voci interiori.

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Ha partecipato cinque volte al Terni Film Festival, lo ha condotto nel 2008 mentre nel 2020 ha vinto l’Angelo per la migliore sceneggiatura con il corto Taxi. Nel 2009 ha fondato il festival dia arti varie “StraValentino”.

← Coronavirus: appello alla vaccinazione dei calciatori del Perugia e della Ternana

Inaugurato il restauro dell’orologio della Perugina a Fontivegge →

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#Giffoni50Plus: si chiude l’edizione 2021, ecco i vincitori

Festival

#Giffoni50Plus: Si Chiude L’edizione 2021, Ecco I Vincitori  31 Luglio 2021  Frenck Coppola  Comment(0)

Si è conclusa l’edizione 2021 del Giffoni FIlm Festival, per l’occasione quest’anno noto come #Giffoni50Plus. Ecco i vincitori. Tra proiezioni, ospiti illustri ed eventi esclusivi si è trattata di una vera e propria festa del cinema. Nonostante lo spettro della Pandemia, ancora pienamente presente nella vita di tutti, la kermesse

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campana è riuscita ad offrire qualità, spettacolo, ma anche competizione, pertanto siamo lieti di proporvi in questo articolo il comunicato stampa ufficiale contenente la lunga lista di vincitori,

Bizzarre indagini nel trailer italiano di Only Murders in the Building

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I Vincitori di #50GiffoniPlus

 31 Luglio 2021

Renata Cefalo

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Dopo dieci giorni di emozionanti proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest’anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a

2000 juror, in

collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle 

numerose opere in concorso. A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina

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Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione E l e m e n t s + 1 0 è N I G H T F O R E S T di A n d r e H ö r m a n n (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max.

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Per la sezione G e n e r a t o r + 1 3 ha trionfato I D O N ’ T W A N N A D A N C E d i F l y n n V o n Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione G e n e r a t o r + 1 6 è Il rapporto padre-figlia alla base di T H E S H O R T HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive

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alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante S a b r i n a C a r p e n t e r, tra le protagoniste del film Netflix Tall

Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo. È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Y n g v i l d S v e F l i k k e il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d’accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l’aborto non è più un’opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l’adozione resta l’unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. I H A V E B E E N W A I T I N G F O R Y O U (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria G e x D o c. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all’adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull’essenza del rapporto tra genitori e figli.

I Vincitori di #Giffoni50Plus

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GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/08/2021 - 02/08/2021

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Giffoni film festival 2021. ll cortometraggio 'The recycling man'

2 Agosto 2021 Giffoni Valle Piana (Salerno), 2 agosto 2021 – ‘The Recycling Man’, del regista Carlo Ballauri, è il film vincitore di quest’anno del ‘Premio CIAL per l’Ambiente’ al Giffoni Film Festival, il festival del cinema per ragazzi più importante al mondo. Promosso da CIAL- Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’Alluminio, istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, il Premio rientra fra i riconoscimenti ufficiali della manifestazione. Cortometraggio di produzione italiana al 100%, The Recycling Man è stato presentato nella categoria Parental Experience. Sinossi del film – Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall’altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età. L’amicizia però viene improvvisamente

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interrotta quando un uomo, dal fare sinistro, si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia a rotella, fa di tutto per aiutare la sua nuova amica. In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all’umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello. La motivazione del Premio – “Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato a un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e a tratti anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare e che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.” con queste parole Giuseppina Carnimeo, direttore Generale di Cial (nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi al Giffoni Film Festival nella serata di sabato 31 luglio) ha consegnato al regista Carlo Ballauri il riconoscimento, emblematicamente rappresentato da un Grifone in alluminio riciclato.

Storico Main partner del Giffoni Film Festival, CIAL ha contribuito nel corso degli anni a tracciare nei palinsesti e nelle linee guida della manifestazione un percorso ambientale che oggi appare maturo e ricco di iniziative. Per questa edizione 2021, il Consorzio, in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, ha tra l’altro realizzato un’installazione dal forte valore simbolico che ha accolto i numerosi visitatori: un grande e sgargiante arcobaleno (alto ben 4 metri) realizzato con 3.000 lattine in alluminio. Last modified: 2 Agosto 2021

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico". Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le

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sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni | dai suoi esordi…

Home/Notizie Cultura/Notizie Cultura 35 minuti fa #silvio #orlando #racconta #giffoni #esordi #virus #scopri Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus : scopri il video su Affaritaliani. Silvio Orlando si racconta a Giffoni | dai suoi esordi al virus Segnali: Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus aiTv > Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus Roma, 2 ago. (askanews) - ...">Lunedì, 2 agosto 2021 Home > aiTv > Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus Roma, 2 ago. (askanews) - ... Silvio Orlando talks about himself to Giffoni, from his beginnings to the virus Silvio Orlando talks about himself to Giffoni, from his beginnings to the virus: discover the video on Affaritaliani. Leggi l’articolo completo: Silvio Orlando si racconta a Giffoni, da…→

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! 'È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di ... ... Organizzazioni: impact

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Premi CGS “Percorsi Creativi” 2021

(ANS – Giffoni Vallepiana) – Nell’ambito del Festival del Cinema per ragazzi di Giffoni, giunto quest’anno alla sua 51° edizione, l’associazione salesiana “C.G.S. – APS” (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), attraverso la sua giuria, costituita dai ragazzi e giovani degli hub di Civitavecchia (+13), Alassio, Ancona, Taranto (+16) e Cagliari, (+18) ha assegnato i premi PERCORSI CREATIVI 2021 (XIV edizione). Per la sezione GENERATOR +13, al film VACARME di Neegan Trudel “Perché mette in luce l’impossibilità di crescere serenamente in un ambiente familiare problematico e senza affetto, con una madre vittima della propria insoddisfazione e della solitudine, che non riesce a contenere la rabbia della protagonista, la tredicenne Emilie. Il film, utilizzando un linguaggio classico, enfatizza, attraverso frequenti primi piani e dettagli su oggetti significativi, l’importanza della scoperta della chitarra, alla quale la protagonista si aggrappa nei momenti di maggiore tensione, unica via di uscita e possibilità di riscatto. La presenza costante della neve sembra voler coprire disagi e conflitti, in un racconto fluido e significativo per la tematica a carattere educativo”. Per la sezione GENERATOR +16 al film THE FAM (LA MIF) di Fred Baillif “Perché offre un punto di vista non solo realistico e problematico sulla MIF, ma anche ricco di opportunità di costruire relazioni basate sulla scelta del prendersi cura dell’altro, al di là dei legami di sangue. Il complesso lavoro di regia, che ha scelto una struttura narrativa in prevalenza non lineare, con capitoli ‘ad incastro’, consente al racconto di gestire in modo originale i piani temporali, svelando allo spettatore in maniera graduale le fragilità dei protagonisti. L’ibridazione tra Fiction e Documentario è valorizzata dal coinvolgimento delle ragazze, che restituiscono reali storie di vita ben costruite nella sceneggiatura del regista.” Per la sezione GENERATOR +18, al film NINJABABY di Yngvild Sve Flikke, “Perché tocca tematiche attuali e giovanili, affrontando un tema delicato con profondità e leggerezza, senza cadere in giudizi morali, esaltando l’individualità dei personaggi e il loro modo di misurarsi con le scelte cruciali della vita. La narrazione è resa fresca e originale dall’uso dell’animazione, elemento caratterizzante dell’opera, attraverso cui emergono i conflitti e l’interiorità creativa della protagonista. Ciò permette di coinvolgere un pubblico eterogeneo, favorendo l’immedesimazione dello spettatore. L’uso sapiente delle inquadrature e della fotografia, della scenografia, dei costumi e della colonna sonora scandisce il percorso di crescita di Rakel e l’evoluzione dei personaggi”.

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

Riceve premio Truffaut e dà assaggio prossimo spettacolo teatrale Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico". Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le

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sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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Giffoni50plus, 'Anni da cane' primo film italiano Amazon Original

VIDEO TOP VIDEO Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film 'Anni da cane' di Fabio Mollo. 'Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari', ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. 'Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni'. In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. 'Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco - ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà'. 'Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica', ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l''orgoglio' di avere in anteprima a Giffoni le immagini della 'prima vera produzione di Amazon in Italia'. L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. 'Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità'. E racconta che questo personaggio 'fa più rumore rispetto agli altri' che ha interpretato finora 'perché è più vera'. Stella, infatti, 'è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale'. Del resto, come sottolinea Mollo, 'il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa'. Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: 'È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival'. A

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differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato 'si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili'. La giovane attrice racconta la sua esperienza: 'Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale'. E ancora: 'Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta'. Il messaggio è chiaro: 'Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai'.

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

VIDEO TOP VIDEO Roma, 2 ago. (askanews) - 'Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo'. Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! 'È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato'. Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: 'Il bambino nascosto' di Roberto Andò e 'Ariaferma' di Leonardo Di Costanzo. 'C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza', ha spiegato. Tante le domande dei giovani 'giffoner', in particolare sul mestiere dell'attore: 'Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso'. La sua carriera è nata proprio con il teatro ('è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande') quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. 'Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo'. La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. 'Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico'. Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: 'Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano

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piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia'. Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? 'Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro'. Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: 'Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte'. Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: 'Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi'.

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Giffoni50plus, “Anni da cane” primo film italiano Amazon Original

Roma, 2 ago. (askanews) – Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film “Anni da cane” di Fabio Mollo. “Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po’ strani, un po’ particolari”, ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. “Anni da cane – ha raccontato Mollo – è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po’ amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni”. In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. “Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco – ha spiegato il regista – Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà”. “Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall’inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un’esperienza unica”, ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'”orgoglio” di avere in anteprima a Giffoni le immagini della “prima vera produzione di Amazon in Italia”. L’attenzione dei juror è tutta per le due attrici. “Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo – spiega Aurora Giovinazzo – Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità”. E racconta che questo personaggio “fa più rumore rispetto agli altri” che ha interpretato finora “perché è più vera”. Stella, infatti, “è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala – spiega – Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale”. Del resto, come sottolinea Mollo, “il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei

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ragazzi considerati sempre un po’ esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa”. Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: “È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival”. A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato “si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili”. La giovane attrice racconta la sua esperienza: “Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però – dice – sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale”. E ancora: “Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta”. Il messaggio è chiaro: “Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai”.

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2 agosto 2021 - 11:24

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

Roma, 2 ago. (askanews) – “Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo”. Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l’assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! “È il trailer – ha annunciato l’attore italiano – di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, ‘La vita davanti a sé’ di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato”. Non è l’unico progetto all’orizzonte. In cantiere l’uscita di due film: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo. “C’è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza”, ha spiegato. Tante le domande dei giovani “giffoner”, in particolare sul mestiere dell’attore: “Credo che sia un lavoro fortemente politico – ha raccontato – perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso”. La sua carriera è nata proprio con il teatro (“è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande”) quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l’idea di diventare musicista. “Ero uno di voi alla ricerca di se stesso – ha svelato ai giovani seduti in sala Blu – Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo”. La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l’incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. “Nanni mi chiamò per ‘Palombella rossa’ e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de ‘Il portaborse’ con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva

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avere l’ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico”. Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: “Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l’essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia”. Ma quale è l’idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? “Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull’opportunità di fare un passo indietro”. Un dato da non trascurare è il rapporto con l’altro: “Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte”. Orlando non ha poi nascosto l’emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: “Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L’ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi”.

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. "Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. "Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia". L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera". Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa".

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Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico". Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le

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sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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2 agosto 2021 - 11:26

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato".Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato.Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso".La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista."Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo".La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico".Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla

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2 agosto 2021 - 11:26

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morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia".Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro".Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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2 agosto 2021 - 11:19

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito."Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani."Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco - ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto.Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia".L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera".Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa".Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival".A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde

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dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Spunta il piano di Giorgetti per Draghi a Palazzo Chigi anche dopo il 2023 People 2 Agosto 2021 2 Agosto 2021 Dopo lo strappo con Salvini si delinea sempre di più il piano e il futuro di Giancarlo Giorgetti. E ora non è un mistero che la sua corrente all’interno della Lega – sempre più spaccata in due anime, una più vicina al Governo e una che strizza l’occhio alle polemiche sul vaccino e sul no al green pass – cresce sempre più. Tra coloro che sicuramente hanno dato totale appoggio a Mario Draghi c’è infatti proprio lui, Giancarlo Giorgetti, che, riferisce il Corriere della Sera, non perde occasione di ribadire la sua stima nei confronti del premier. (Continua a leggere dopo la foto)

“È un fuoriclasse” ama ripetere il ministro dello Sviluppo economico ai suoi confidenti. “Alla fine la chiude sempre lui” l’elogio pubblico di due giorni fa al Festival di Giffoni. E sembra proprio che Giorgetti abbia in testa un futuro preciso per Draghi. Farlo restare a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni politiche del 2023. “Con il sistema elettorale attuale, che premia le coalizioni, sarebbe impossibile”. Ma… (Continua a leggere dopo la foto)

“Con un proporzionale, sarebbe molto più semplice”, filtra dai parlamentari della corrente giorgettiana. Il ministro è diventato un punto di riferimento per molti all’interno della Lega: in parecchi guardano a lui come a una garanzia di barra dritta rispetto a diversi temi

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sensibili. Ti potrebbe interessare anche: La senatrice Sudano, eletta con il Pd, poi da Renzi, ora passa alla corte di Salvini

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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - "Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo". Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l'assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! "È il trailer - ha annunciato l'attore italiano - di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, 'La vita davanti a sé' di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato". Non è l'unico progetto all'orizzonte. In cantiere l'uscita di due film: "Il bambino nascosto" di Roberto Andò e "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo. "C'è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza", ha spiegato. Tante le domande dei giovani "giffoner", in particolare sul mestiere dell'attore: "Credo che sia un lavoro fortemente politico - ha raccontato - perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso". La sua carriera è nata proprio con il teatro ("è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande") quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l'idea di diventare musicista. "Ero uno di voi alla ricerca di se stesso - ha svelato ai giovani seduti in sala Blu - Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo". La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l'incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. "Nanni mi chiamò per 'Palombella rossa' e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de 'Il portaborse' con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l'ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico". Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le

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sue fragilità: "Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l'essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia". Ma quale è l'idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? "Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull'opportunità di fare un passo indietro". Un dato da non trascurare è il rapporto con l'altro: "Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte". Orlando non ha poi nascosto l'emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: "Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L'ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi".

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. "Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. "Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia". L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera". Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche

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per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa". Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

Diretto da Fabio Mollo, con Aurora Giovinazzo e Marta Losito Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. "Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. "Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia". L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera". Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa".

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Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. "Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. "Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia". L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera". Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa".

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Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Giffoni Film Festival: il cortometraggio The Recycling Man vince il Premio CIAL per l’Ambiente

The Recycling Man’, del regista Carlo Ballauri, è il film vincitore di quest’anno del ‘Premio CIAL per l’Ambiente’ al Giffoni Film Festival, il festival del cinema per ragazzi più importante al mondo. Promosso da CIAL- Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’Alluminio, istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, il Premio rientra fra i riconoscimenti ufficiali della manifestazione. Cortometraggio di produzione italiana al 100%, The Recycling Man è stato presentato nella categoria Parental Experience. Sinossi del film - Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall'altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età. L’amicizia però viene improvvisamente interrotta quando un uomo, dal fare sinistro, si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia a rotella, fa di tutto per aiutare la sua nuova amica. In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all'umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello. La motivazione del Premio - “Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato a un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e a tratti anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare e che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.” con queste parole Giuseppina Carnimeo, direttore Generale di Cial (nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi al Giffoni Film Festival nella serata di sabato 31 luglio) ha consegnato al regista Carlo Ballauri il riconoscimento, emblematicamente rappresentato da un Grifone in alluminio riciclato. Storico Main partner del Giffoni Film Festival, CIAL ha contribuito nel corso degli anni a tracciare nei palinsesti e nelle linee guida della manifestazione un percorso ambientale che oggi appare maturo e ricco di iniziative. Per questa edizione 2021, il Consorzio, in

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collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, ha tra l’altro realizzato un’installazione dal forte valore simbolico che ha accolto i numerosi visitatori: un grande e sgargiante arcobaleno (alto ben 4 metri) realizzato con 3.000 lattine in alluminio.

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Giffoni50plus, "Anni da cane" primo film italiano Amazon Original

02 agosto 2021 Roma, 2 ago. (askanews) - Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film "Anni da cane" di Fabio Mollo. "Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po' strani, un po' particolari", ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito. "Anni da cane - ha raccontato Mollo - è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po' amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni". In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. "Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco ha spiegato il regista - Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà". "Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall'inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un'esperienza unica", ha aggiunto. Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'"orgoglio" di avere in anteprima a Giffoni le immagini della "prima vera produzione di Amazon in Italia". L'attenzione dei juror è tutta per le due attrici. "Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo - spiega Aurora Giovinazzo - Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità". E racconta che questo personaggio "fa più rumore rispetto agli altri" che ha interpretato finora "perché è più vera". Stella, infatti, "è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala - spiega - Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale". Del resto, come sottolinea Mollo, "il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po' esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa".

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Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: "È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival". A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato "si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili". La giovane attrice racconta la sua esperienza: "Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però - dice - sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale". E ancora: "Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta". Il messaggio è chiaro: "Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai".

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IL RAGAZZO PIU' BELLO DEL MONDO A settembre in sala Il Ragazzo Più bello del Mondo Sinossi 02/08/2021, 12:13 Arriva nelle sale italiane il 13 settembre, distribuito da Wanted Cinema, il film Il Ragazzo Più bello del Mondo , un racconto intimo che attraverso immagini d’archivio e interviste inedite ripercorre la vita pubblica e privata de l’enfant prodige svedese Björn Andrésen, il ragazzino che appena quindicenne divenne un’icona a livello mondiale dopo aver prestato il suo volto al bellissimo Tadzio nel capolavoro di Luchino Visconti, Morte a Venezia. Il film è stato presentato in anteprima italiana alla 57° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. A 50 anni dalla prima mondiale del film a Londra, in occasione della quale Visconti definì pubblicamente Andrésen “il più bel ragazzo del mondo”, etichetta che gli si è cucita addosso per tutta la vita, i registi Kristina Lindström e Kristian Petri ripercorrono la storia dell’opera che lo ha condizionato per sempre e per cui Visconti girò l’Europa in lungo e in largo per quattro anni tra Polonia, Ungheria, Finlandia e Svezia, alla ricerca del viso “perfetto” a incarnare il personaggio descritto da Thomas Mann nel suo romanzo La Morte a Venezia, da cui il film è tratto. Il ragazzo più bello del mondo è una storia sull'ossessione per la bellezza, sul desiderio e sul sacrificio di un ragazzo la cui vita è stata stravolta per sempre dopo che il regista Luchino Visconti lo proclamò “il più bel ragazzo del mondo” – hanno spiegato i registi Lindström e Petri – Abbiamo lavorato a questo documentario per più di 5 anni, seguendo le tracce di Andrésen tra Parigi, Stoccolma, Budapest, Venezia e Tokyo. Siamo riusciti a rintracciare tutte le persone che hanno conosciuto o lavorato con lui nel corso di questi cinquant’anni. Ma la base di tutto è stata la fiducia, il coraggio e la voglia di Björn di raccontare la sua vita. Sinossi: Nel 1970, il regista Luchino Visconti intraprende un lungo viaggio alla ricerca dell’interprete perfetto per il suo ultimo lavoro, tratto dal romanzo di Thomas Mann, Morte a Venezia. A Stoccolma, il cineasta milanese scopre Björn Andrésen, un timido ragazzo 15enne, destinato, ben presto, a diventare una star internazionale. Sarà, per il giovane, l’inizio di una turbolenta adolescenza divisa tra Londra, Cannes, Venezia e perfino il Giappone. A distanza di 50 anni dalla premiere del capolavoro di Visconti, Björn si racconta in un documentario intimo e personale svelando la sua storia fuori dal set.

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2 agosto 2021 - 10:12

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Pierpaolo Spollon: “Mi piacerebbe raccontare il nostro mondo in un programma TV” | Intervista

TV E GOSSIPPierpaolo Spollon: “Mi piacerebbe raccontare il nostro mondo in un programma TV” | Intervistaadmin-02/08/20210 Pierpaolo Spollon è tra i giovani attori più richiesti del piccolo schermo. Protagonista in diverse fiction di successo “Rai” come “La porta rossa”, “L'allieva”,... Read moreROMAGuidonia, dogo argentino aggredisce il padrone e altre due persone admin-02/08/20210 Il cane si è scagliato prima sul 51enne, poi sul fratello e su un amico. Due di loro sono stati ricoverati in ospedale... Read moreROMAAttacco hacker alla Regione Lazio: bloccate tutte le attività, non solo i vacciniadmin-02/08/20210 Polizia postale al lavoro per individuare i responsabili del malware che ha paralizzato non solo la campagna vaccinale ma anche le attività di tutti... Read moreROMATrullo, denunciato dopo un’aggressione. In casa aveva 7 coltelli a serramanicoadmin-02/08/20210 Era stato denunciato da un 44enne lo scorso 29 luglio. I carabinieri lo hanno identificato e hanno sequestrato le armi continua a leggere... Read moreROMACampidoglio 2021, il “meravijoso” passo falso di Michetti è un regalo per Calendaadmin-02/08/20210 Nel centrodestra sale l'allarme fino al punto che si diffondono voci, subito smentite, su un possibile ritiro del candidato continua a leggere sul... Read moreTV E GOSSIPSorgerà a Milano la Casa di Accoglienza “Fabrizio Frizzi” per le famiglie dei bambini malati di tumoreadmin-02/08/20210 E' stata annunciata nelle scorse ore la realizzazione di una Casa di Accoglienza a Milano che ospiterà le famiglie dei bimbi ricoverati durante la... Read more Pierpaolo Spollon è tra i giovani attori più richiesti del piccolo schermo. Protagonista in diverse fiction di successo “Rai” come “La porta rossa”, “L’allieva”, “Che Dio Ci Aiuti” e “Doc – Nelle tue mani”, Spollon è stato ospite al Giffoni Film Festival 2021. Noi di SuperGuida Tv lo abbiamo intervistato, con lui abbiamo parlato della sua carriera,

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e di come evolverà la situazione sentimentale di uno dei suoi personaggi nella nuova stagione de’ la Porta Rossa 3, fiction di successo della Rai che prossimamente partirà con le riprese. Pierpaolo Spollon, l’intervista In pochi anni sei diventato uno degli attori più richiesti sul piccolo schermo. Che effetto ti fa? Rispetto all’inizio in cosa ti senti cambiato? È una domanda che mi pongo spesso, ogni tanto ho bisogno di fermarmi e dire: cosa sto facendo? Dove sto andando? Sono nel posto giusto?Effettivamente a me non è arrivata questa dose di popolarità che mi stanno affibbiando perchè con il Covid siamo stati chiusi in casa.Lo percepisco quando la gente mi ferma per strada e mi dice ti ho sentito parlare. La gente comincia a riconoscermi e per me è una gioia immensa. Dal punto di vista lavorativo non è cambiato nulla, solo una responsabilità maggiore. Oggi posso scegliere cosa fare rispetto a prima che c’era una selezione meno ponderata. C’è un’ansia da prestazione maggiore questo sì. Considerando la tua versatilità ma anche la tua vena comica, in futuro ti vedresti come conduttore? Mi piace molto questa domanda, è un pensiero che mi è sfiorato spesso. Io adoro tipo il Late Night. Anche con i miei colleghi riesco a fargli dire qualcosa che non avrebbero mai detto. Mi è capitato anche di parlarne con dei produttori, è una cosa che mi piace molto. Mi piacerebbe sfruttare questa cosa. Raccontare il nostro mondo in un programma mi piacerebbe molto. Tipo Cattelan. La chiusura de “L’Allieva” parla Spollon Mesi fa è stato annunciato che la quarta stagione dell’Allieva non ci sarà. Innanzitutto, cosa ti porti dietro di quell’esperienza? Hai ritenuto saggia la decisione di chiudere oppure sarebbe stato opportuno proseguire sostituendo i protagonisti? Cosa ne pensi? Io penso che proseguire sostituendo i protagonisti possa essere una scelta per il pubblico ma non necessariamente ne rispetti la filosofia con la quale è partita la serie. Se si tolgono i due protagonisti Lino e la Mastronardi sarebbe un’altra cosa. Forse era il momento di fermarsi, prima che la fiction diventi un’altra cosa. Da alcune indiscrezioni sembra che Valeria Fabrizi sarà concorrente della prossima edizione di “Ballando con le stelle”. Sei curioso di vederla in pista? Come se la caverà secondo te? Valeria è una forza della Natura e ha un senso del ritmo incredibile. Lei sul set si alzava e ballava. Credo sarà difficile per gli altri concorrenti. Pierpaolo Spollon è Filip ne ” La porta rossa” Intanto a fine agosto tornerai sul set de “La porta rossa”. In molti si chiedono se Filip riuscirà a riconquistare Vanessa. Sei ottimista? Mi stai chiedendo uno spoiler. Io credo molto nella forza di Filip, ci possono essere delle sorprese. Secondo me può giocarsela. Intervista video a Pierpaolo Spollon continua a leggere sul sito di riferimento

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2 agosto 2021 - 10:07

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«We are fearless» | la seconda stagione al Giffoni Film…

Home/Notizie Cultura/ #we #are #fearless #seconda #stagione #giffoni #film È stata presentata al Giffoni Film Festival 50plus «We are fearless», la serie web napoletana, attualmente in onda sui canali social del Ministero dell’istruzi […] «We are fearless» | la seconda stagione al Giffoni Film Festival Segnali: «We are fearless», the second season at the Giffoni Film Festival Leggi l’articolo completo: «We are fearless», la seconda stagione a…→ Tags fearless  #we #are #fearless #seconda #stagione #giffoni #film È stata presentata al Giffoni Film Festival 50plus «We are fearless», la serie web napoletana, attualmente in onda sui canali social del Ministero dell’istruzi […] «We are fearless» | la seconda stagione al Giffoni Film Festival Segnali: nessun segnale «We are fearless», the second season at the Giffoni Film Festival 50plus «We are fearless», the Neapolitan web series, currently broadcast on the social channels of the Ministry of Education, was presented at the Giffoni Film Festival. Leggi l’articolo completo: «We are fearless», la seconda stagione a…→

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2 agosto 2021 - 10:01

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MILA è “regina” anche al Saturnia Film Festival!

Il Saturnia Film Festival è un festival itinerante nato per unire cittadini, territori ed eccellenze culturali ed eno-gastronomiche, trasformando le piazze dei borghi più belli della Maremma in “ Cinema sotto le Stelle ”. Cinque serate di cinema all’aperto dedicate alla visione dei migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo selezionati dalla Commissione Artistica del Festival. L’autrice della sigla, Giorgia Gammarota, fa parte del gruppo Mujeres nel Cinema, e nel video racconta la vita nascosta della “Ninfa” della fontana di Saturnia, simbolo della nascita delle acque termali, di Saturnia e della manifestazione. L’obiettivo è quello di creare un contatto tra il cinema e il territorio in cui viene organizzato il festival offrendo al pubblico un evento di profondo interesse culturale e artistico, e un appuntamento imperdibile per i professionisti del settore. Non ultima, dare la possibilità ai registi selezionati, di conoscere e di farsi ispirare da un luogo di grande valenza storica e paesaggistica, per le loro future opere. Tra i film in concorso di questa edizione c’era anche il corto “ MILA “ di Cinzia Angelini, che dopo il successo al Giffoni si è aggiudicata anche qui il primo premio nella sezione Opere in Animazione. E il Grand Tour in Italia continua! IL MAESTRO DELL’ANIMAZIONE FRANCESE MICHEL OCELOT PRESIDENTE DI GIURIA DEL PREMIO SPECIALE DONNE SI FA STORIA ALLA II EDIZIONE DELL’EDERA FILM FESTIVAL, IL FESTIVAL DELLA TREVISO D’AUTORE EDERA FILM FESTIVAL 2019 Cinema Edera – Treviso 31 luglio - 3 agosto 2019 Mancano ormai poche settimane alla seconda edizione dell’Edera Film… In "Animazione" Successo superiore a ogni aspettativa per Video [on] Stage – Filmare la musica, il workshop formativo per studenti universitari dedicato alla realizzazione di video musicali che ha segnato l’esordio della collaborazione tra Sottodiciotto Film Festival & Campus e la sezione educational di Flowers Festival 2016, sostenuta dalla Compagnia di San… In "Cinema" La scorsa settimana si sono svolte le nomine per il Consiglio Direttivo di AFIC

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(Associazione Festival Italiani di Cinema) che rimarrà in carica per il triennio 2021-2024. Eletto dagli associati, il nuovo consiglio direttivo dell’AFIC per il triennio 2021/2024 caratterizzato da una forte componente femminile e un’ampia rappresentanza territoriale… In "Cinema" ADOTTARE UN FESTIVAL È UN ATTO DI COESIONE E CONDIVISIONE Riceviamo e (volentieri) diffondiamo: c.s.: Animaphix è il primo festival di cinema in Sicilia, e uno dei pochissimi in Italia, dedicato al filone più sperimentale e autoriale dell’animazione mondiale e delle arti visive. Un festival con lo sguardo rivolto verso… In "Animazione" ANIMAPHIX International Animated Film Festival Quinta edizione, 18 - 22 settembre 2019 Bagheria, Villa Cattolica - Museo Guttuso Palermo, Cantieri Culturali alla Zisa L'arte di Gianluigi Toccafondo protagonista della quinta edizione di Animaphix Dal 18 al 22 settembre torna a Bagheria Animaphix, festival cinematografico che si riconferma un’importante vetrina internazionale dedicata… In "Animazione" Festival e rassegne in tempo di Covid19: l'unione farà la forza? L'emergenza sanitaria, che ha condotto al lockdown e che costringerà, anche dopo il 'fuori ma con jucio" di maggio, i principali eventi cinematografici mondiali a ripiegare su edizioni on line e inevitabilmente ridotte nei contenuti, sembra avere spinto numerose… In "Annecy"

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2 agosto 2021 - 09:59

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CAMPIONATO ITALIANO ACI KARTING Antonio Giovinazzi al Giffoni Film Festival

Il giovane pilota di Formula1 ha partecipato con ACI Salerno al Giffoni Film Festival 2021.

Un momento particolarmente emozionante ha letteralmente trascinato l'entusiasmo dei giovani giurati del Giffoni Film Festival edizione 2021 riunti nella grande Sala Blu. Dopo l'introduzione del Presidente dell'Automobile Club Salerno Vincenzo Demasi ed il saluto del Presidente dell'Aci Automobile Club d'Italia Angelo Sticchi Damiani, l'attenzione è stata tutta per Antonio Giovinazzi, il quale ha parlato ai numerosi Giffoners presenti del suo impegno e della sua determinazione per raggiungere i suoi tanti obiettivi, dai kart guidati quando aveva solo tre anni fino ad arrivare alla Formula1 e alle tante sfide che ancora lo attendono.

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2 agosto 2021 - 09:59

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Giovinazzi ha saputo coinvolgere ed animare la platea, seppur collegato in videoconferenza, offrendo gli stimoli giusti ai ragazzi rispondendo anche alle numerosissime domande interessanti, tecniche e anche insidiose, ma soprattutto ha saputo trasmettere ai giovani riuniti a Giffoni l'entusiasmo per lo sport e per la vita, nel pieno rispetto delle regole.

Di grande impatto le parole del Presidente della Commissione Karting nazionale di Aci Sport – Ferdinando Parisi – il quale ha illustrato le tante attività che ACI organizza in tutta Italia per promuovere lo sport automobilistico sin dalla più tenera età. Presente all'incontro anche l'Avv. Salomone Bevilacqua della Giunta Sportiva nazionale di ACI Sport che ha voluto sottolineare la costante correttezza in gara di Antonio Giovinazzi ed il comportamento leale e sportivo che tutti dovrebbero avere. Oltre alle interessanti domande dei ragazzi, il Componente della Giunta Sportiva di Aci Sport Simone Capuano ha voluto chiedere a Giovinazzi del suo futuro in Formula 1, essendo in una fase delicata del rinnovo del suo contratto con la Sauber-Alfa Romeo. E anche qui Giovinazzi, con grande correttezza, ha ancora una volta voluto dare una lezione di vita ai ragazzi presenti in Sala, parlando del suo impegno e dei risultati che verranno e che saranno alla base del rinnovo contrattuale con la Scuderia e con la casa automobilistica italiana. A conclusione dei lavori, il Presidente dell'ACI Salerno Demasi ha sottolineato il grande interesse dell'ACI e dell'Automobile Club Salerno a poter incontrare tanti giovani e poter inculcare in loro i valori veri di sport e di vita, non solo con incontri di natura teorica ma anche attraverso esperienze pratiche.

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acisportitalia.it

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2 agosto 2021 - 09:59

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Nel successivo incontro con la stampa, anche il Direttore dell'ACI Salerno Giovanni Caturano ha parlato delle tante attività che ACI e ACI Salerno organizzano sul territorio coinvolgendo persone di tutte le età, ma soprattutto incontrando e motivando i giovanissimi verso un cambio culturale per una guida in piena sicurezza per renderli “Ambasciatori della sicurezza stradale” tra i loro coetanei e nelle rispettive famiglie. Dopo l'incontro con Giovinazzi, l'impegno dell'ACI a Giffoni prosegue per tre ulteriori intense giornate con il coinvolgimento di oltre 450 giovanissimi nella guida dei kart in sicurezza, nell'ambito del noto progetto “Karting in piazza” che percorre da diversi anni tutte le piazze d'Italia coniugando teoria, pratica e gioco per una guida più sicura e consapevole, in piena sintonia con lo slogan del GFF di quest'anno - Giffoni ImpACT! Sei tu a decidere cosa è davvero importante per il futuro. Ufficio Stampa Karting ACI Sport S.p.A. Web: http://www.acisport.it/it/CIK/home E-mail: external.morandi@acisportspa.it Facebook: @ACIKarting Per ricevere la newsletter del Campionato Italiano ACI Karting: http://www.acisport.it/it/home/newsletter/iscrizione Aggiornamenti, approfondimenti, classifiche e foto sul sito ufficiale ACI Sport Pagina Campionato Italiano ACI Karting SOCIAL UFFICIALI FB, TWITTER, INSTAGRAM, YOUTUBE

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2 agosto 2021 - 09:54

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NOTORIOUS PICTURES - Siglato accordo con Medusa Film per la distribuzione theatrical 02/08/2021, 11:50 Notorious Pictures, società quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana, attiva nella produzione, acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche (full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, tv, digital) e nella gestione di sale cinematografiche attraverso la controllata Notorious Cinemas, comunica di aver chiuso un accordo con Medusa Film per la distribuzione commerciale in esclusiva di una parte dei propri film destinati alla sala cinematografica. Notorious Pictures annuncia in data odierna l’accordo siglato con Medusa Film a cui affiderà la distribuzione commerciale di una parte dei film presenti nel proprio listino destinati alla sala cinematografica. Questo sodalizio, avrà inizio dal 1° settembre e permetterà ad entrambe le aziende di unire la forza di due linee editoriali differenti e complementari al fine di proporre all’esercizio e al contempo al pubblico un’offerta cinematografica ampia e variegata che include i film di produzione italiana distribuiti da Medusa e i blockbuster internazionali presenti nella line up Notorious Pictures. Le attività di marketing e comunicazione per i titoli inseriti nell’accordo faranno sempre capo al team di Notorious Pictures. Guglielmo Marchetti, CEO & Chairman di Notorious Pictures, dichiara: “Il cambiamento avviato nel nostro settore dalla rivoluzione digitale e l’accelerazione degli ultimi anni impone capacità di adattamento, trasformazione e visione strategica. È in questo contesto che avviamo questa importantissima collaborazione con Medusa Film, società di indiscusso standing nel panorama della distribuzione cinematografica nazionale. Siamo molto felici di unire le forze con la squadra di Medusa, ringrazio Giampaolo Letta e i suoi collaboratori per aver dato vita, insieme a Notorious, a questa importante opportunità di collaborazione che rafforzerà certamente le nostre aziende”. Giampaolo Letta, AD di Medusa Film, dichiara: “In una fase in cui il cinema ha bisogno di alleanze e di partnership, crediamo che la collaborazione tra operatori contribuisca a far crescere il perimetro dell’industria cinematografica. Siamo quindi felici della partnership con Notorious per la distribuzione theatrical dei loro film nelle sale italiane. Il listino Notorious potenzierà ulteriormente la nostra presenza sul mercato, consentendoci di consolidare il rapporto con l'esercizio e proporre al pubblico cinematografico un'offerta ancor più vasta ed eterogenea”.

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2 agosto 2021 - 09:41

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Pierpaolo Spollon: “Mi piacerebbe raccontare il nostro mondo in un programma TV” | Intervista • In Evidenza • Le interviste in esclusiva Da Nunzio Zeccato 2 Agosto 2021 Facebook Twitter Pinterest WhatsApp Linkedin Print Telegram

Pierpaolo Spollon è tra i giovani attori più richiesti del piccolo schermo. Protagonista in diverse fiction di successo “Rai” come “La porta rossa”, “L’allieva”, “Che Dio Ci Aiuti” e “Doc – Nelle tue mani”, Spollon è stato ospite al Giffoni Film Festival 2021. Noi di SuperGuida Tv lo abbiamo intervistato, con lui abbiamo parlato della sua carriera, e di come evolverà la situazione sentimentale di uno dei suoi personaggi nella nuova stagione de’ la Porta Rossa 3, fiction di successo della Rai che prossimamente partirà con le riprese. Pierpaolo Spollon, l’intervista In pochi anni sei diventato uno degli attori più richiesti sul piccolo schermo. Che effetto ti fa? Rispetto all’inizio in cosa ti senti cambiato? È una domanda che mi pongo spesso, ogni tanto ho bisogno di fermarmi e dire: cosa sto facendo? Dove sto andando? Sono nel posto giusto? Effettivamente a me non è arrivata questa dose di popolarità che mi stanno affibbiando perchè con il Covid siamo stati chiusi in casa. Lo percepisco quando la gente mi ferma per strada e mi dice ti ho sentito

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parlare. La gente comincia a riconoscermi e per me è una gioia immensa. Dal punto di vista lavorativo non è cambiato nulla, solo una responsabilità maggiore. Oggi posso scegliere cosa fare rispetto a prima che c’era una selezione meno ponderata. C’è un’ansia da prestazione maggiore questo sì. Considerando la tua versatilità ma anche la tua vena comica, in futuro ti vedresti come conduttore? Mi piace molto questa domanda, è un pensiero che mi è sfiorato spesso. Io adoro tipo il Late Night. Anche con i miei colleghi riesco a fargli dire qualcosa che non avrebbero mai detto. Mi è capitato anche di parlarne con dei produttori, è una cosa che mi piace molto. Mi piacerebbe sfruttare questa cosa. Raccontare il nostro mondo in un programma mi piacerebbe molto. Tipo Cattelan. La chiusura de “L’Allieva” parla Spollon Mesi fa è stato annunciato che la quarta stagione dell’Allieva non ci sarà. Innanzitutto, cosa ti porti dietro di quell’esperienza? Hai ritenuto saggia la decisione di chiudere oppure sarebbe stato opportuno proseguire sostituendo i protagonisti? Cosa ne pensi? Io penso che proseguire sostituendo i protagonisti possa essere una scelta per il pubblico ma non necessariamente ne rispetti la filosofia con la quale è partita la serie. Se si tolgono i due protagonisti Lino e la Mastronardi sarebbe un’altra cosa. Forse era il momento di fermarsi, prima che la fiction diventi un’altra cosa. Da alcune indiscrezioni sembra che Valeria Fabrizi sarà concorrente della prossima edizione di “Ballando con le stelle”. Sei curioso di vederla in pista? Come se la caverà secondo te? Valeria è una forza della Natura e ha un senso del ritmo incredibile. Lei sul set si alzava e ballava. Credo sarà difficile per gli altri concorrenti. Pierpaolo Spollon è Filip ne ” La porta rossa” Intanto a fine agosto tornerai sul set de “La porta rossa”. In molti si chiedono se Filip riuscirà a riconquistare Vanessa. Sei ottimista? Mi stai chiedendo uno spoiler. Io credo molto nella forza di Filip, ci possono essere delle sorprese. Secondo me può giocarsela. Intervista video a Pierpaolo Spollon

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2 agosto 2021 - 09:40

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Capitan sciabola e il diamante magico: recensione del film animato DA RIVEDERE

Dopo essere stato presentato in anteprima a Giffoni 2021, il film d'animazione norvegese approda nelle sale italiane con Vision Distribution. Di Valeria Allegritti 2 Agosto 2021 11:38 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2021 11:38 - Tempo di lettura: 4 minuti Capitan sciabola e il diamante magico è un film d’animazione di Marit Moum Aune e Rasmus A. Sivertsen, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 5 agosto 2021, grazie a Vision Distribution, dopo essere stato presentato in anteprima al #Giffoni50Plus il 25 luglio scorso nella categoria Elements +6, la sezione per la quale non è prevista la presenza dei genitori (i bambini, da soli, assistono alle proiezioni e partecipano ai dibattiti sotto lo sguardo attento degli assistenti di sala e del facilitator che coordina le discussioni, gli incontri con gli autori e gli appuntamenti con gli ospiti). Un super diamante dai poteri magici, un pirata infido e cattivo – il più temuto dei sette mari ma con l’incarnato tendente al bianco livido, una pettinatura boccolosa stile Luigi XIV, un agire disinvolto e una scucchia da fare invidia alla strega di Biancaneve – affiancato da una ciurma da strapazzo; e poi tre ragazzini furbetti e coraggiosi, un pappagallo viziato, e tanto tanto colore, tutto questo all’interno di un’ambientazione esotica che ricorda L’isola del tesoro di Stevenson: ecco alcuni tra gli elementi, che rendono Capitan sciabola e il diamante magico un’avventura sufficientemente godibile per tutta la famiglia, in special modo per i bambini. Capitan sciabola e il diamante magico: non perfetto, ma un bel film da vedere con i più piccoli

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2 agosto 2021 - 09:40

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La storia, ambientata nell’arcipelago delle Marmalades, è quella di una nave pirata, The Dark Lady, capeggiata dal perfido Capitan Sciabola, e popolata da una ciurma pittoresca di delinquenti, alla conquista di una pietra di diamante misteriosa che secondo la leggenda riesce ad esaudire un solo desiderio, qualsiasi desiderio, se esposta alla luce della luna. Il film animato non vanta una particolare ricchezza di sottotrame e rappresenta in modo superficiale alcuni personaggi: i piccoli protagonisti della storia risultano infatti appena abbozzati, forse poco animati o non risolti del tutto, il che non permette alla pellicola di conquistare pienamente lo spettatore (come disse lo storico animatore Disney, Frank Thomas, manca a volte il “calore”, cioè la cura dei sentimenti dei singoli personaggi). In ogni caso però, Capitan sciabola e il diamante magico, grazie alle gag divertenti, ad alcuni caratteri minori ben tratteggiati – come lo chef francese, un membro esaltato dell’equipaggio, che fa del suo meglio con le provviste che trova in dispensa, inclusi i roditori – e ad una buona regia riesce comunque nel suo intento di intrattenere il pubblico. La precisione del tratto e del movimento animato, mista all’ambientazione naturale, dai mari alle isole verdeggianti, che appare in molti casi una fotografia della realtà, ne fanno tutto sommato un valido prodotto cinematografico. Capitan sciabola e il diamante magico: il film d’animazione sa dare risalto al valore delle piccole cose

Il film viaggia, però, specialmente nella fase cruising, con il pilota automatico, inoltre la traduzione delle canzoni dal norvegese risulta cacofonica (forse troppo fedele all’originale?): l’effetto è dissonante. È il finale, per nulla scontato, a risollevare il film. Il diamante dei desideri lascia scoprire gli animi e i desideri che si celano in ognuno di noi, ed è paradossale ma vero: non siamo tutti alla ricerca di cose grandi! Ma quello di

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2 agosto 2021 - 09:40

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cui può essere capace l’uomo, con un grande potere in mano, è inimmaginabile. Ce lo insegna anche la storia con la sue incredibili scoperte, da quella del fuoco alla rivelazione del DNA, dall’invenzione dei vaccini alla scoperta della dinamite. Ed ecco i bambini che arrivano in soccorso degli adulti, ad insegnare al mondo i valori della saggezza, del sacrificio, dell’amicizia disinteressata e del coraggio. Alla fine, trionfa il buon senso, e sono loro ad indicarcene la strada. Ispirato al personaggio di Kaptein Sabeltann, molto amato in Norvegia, Capitan sciabola e il diamante magico è stato realizzato dalla QVisten Animation, uno degli studi di animazione più importanti del Nord Europa, Capitan Sciabola nasce da una lunga serie di opere (commedie teatrali, serie televisive, cartoon, libri per bambini) incentrata sull’omonimo pirata, creato e originariamente interpretato dal cantante, compositore, autore e attore norvegese Terje Formoe. Il personaggio è andato in scena per la prima volta in uno show teatrale: Captain Sabertooth and the Treasure in Luna Bay, che venne rappresentato allo zoo di Kristiansand e al parco divertimenti in Norvegia, di cui Terje Formoe era direttore per la parte spettacoli. Il successo della commedia fu così grande che nel 1994 seguì un altro spettacolo, Captain Sabertooth and the Secret of Luna Bay, le cui musiche valsero a Formoe il premio Spellemann, l’equivalente norvegese dei Grammy Awards. Nel 2014 è uscito il film Capitan Sciabola il tesoro di Lama Rama. Il costo per la realizzazione del film si aggirò intorno ai 50 milioni di corone norvegesi, il che lo rende il film di animazione per bambini più costoso nella storia del cinema norvegese. Capitan sciabola e il diamante magico ha riscosso grande successo in patria ed è stato insignito del Public Choice Award agli Amanda Awards 2020 (gli Oscar norvegesi), dove ha ricevuto anche due nomination come Miglior Film per ragazzi e Migliori Effetti Speciali.

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2 agosto 2021 - 09:27

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GIFFONI - Il Premio CIAL per l’Ambiente 2021 a THE RECYCLING MAN, del regista Carlo Ballauri, un cortometraggio presentato al festival del cinema per ragazzi più importante al mondo nella categoria Parental Experience. Il Consorzio, che si occupa di raccolta e riciclo dell’alluminio, è al Festival per parlare di ambiente e sostenibilità fin da quando questi erano argomenti meno familiari per il pubblico. Negli anni CIAL e GIFFONI hanno realizzato progetti per le scuole primarie e superiori, iniziative per promuovere il riciclo attraverso l’ambitissima Ricicletta, organizzato laboratori e incontri e portato tra i giffoner quelli che sono considerati veri e propri monumenti di lattine come l’arcobaleno di quest’anno che accoglie tutti nella cittadella. Un grande e sgargiante arcobaleno, alto 4 metri, presentato al festival in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, è realizzato utilizzando ben 3mila lattine in alluminio. Un’installazione colorata e di forte impatto che si inserisce nel progetto europeo ‘Every Can Counts’ (in Italia ‘Ogni Lattina Vale’) teso a promuovere su larga scala una visione moderna del sistema di gestione dei rifiuti e a stimolare le buone pratiche ambientali. Un’opera simbolica che invita a guardare al futuro con fiducia e che prende ispirazione dagli arcobaleni disegnati dai bambini durante i lockdown con l’augurio ‘Andrà tutto bene’. Il PREMIO CIAL PER L’AMBIENTE 2021. È una produzione italiana del 2020 il film vincitore del “Premio CIAL per l’Ambiente” al Giffoni Film Festival di quest’anno, premio ufficiale istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, rappresentato dal Grifone in alluminio riciclato. «Si può sempre far di più, CIAL ha raggiunto ottimi risultati – spiega Giuseppina Carnimeo, direttore generale di CIAL Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’alluminio, presente al festival – Nel 2020 ricicliamo in Italia il 70% dei rifiuti di imballaggio immessi sul mercato. Risultati che hanno superato gli obiettivi europei. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo ricordaci l’importanza dei comportamenti corretti e di temi legati alla differenziata e al riciclo. Cerchiamo di fare questo anche con i nostri progetti al Giffoni

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2 agosto 2021 - 09:27

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Film Festival, un momento di diffusione della cultura della sostenibilità ambientale. Da vent’anni abbiamo messo un piccolo seme che è cresciuto. Al Giffoni ci leghiamo laddove c’è una comunione di intenti su benessere e responsabilità. Quest’anno abbiamo realizzato l’arcobaleno. Nasce perché sappiamo da quale periodo veniamo. Ci siamo lasciati ispirare da quegli arcobaleni che i bambini durante il lockdown disegnavano. Vogliamo credere in un mondo migliore. Tutti valori condensati nel Premio CIAL per l’Ambiente nato e istituito con il ministero dell’Ambiente e rappresentato da un Grifone d’alluminio riciclato. Quest’anno lo diamo al cortometraggio di Carlo Ballauri, una produzione italiana del 2020. Ai ragazzi diciamo di essere sempre consapevoli delle proprie responsabilità, quando si è tali si sta bene con se stessi, con gli altri e il mondo intero». Sinossi del film Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall'altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età. L’amicizia però viene improvvisamente interrotta quando un uomo minaccioso si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia, farà di tutto per aiutare la bambina. In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all'umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello. Motivazione del Premio Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato ad un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e, a tratti, anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare, che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net Leggi tutti gli articoli di Redazione >>

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

di Barbara Cangiano

Claudia Gerini L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici?

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"Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt".

La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di

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Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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Cala il sipario sulla 51esima edizione del Giffoni Film Festival, ecco i vincitori Dopo dieci giorni di emozionanti proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati dell'edizione numero 51 del Giffoni Film Festival hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest'anno il festival ha permesso a 3mila ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2mila in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso. A conquistare il podio più alto e vincere il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato "Dragon Girl" di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è "Night Forest" di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un'incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato "I don't wann dance" di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di "The short history", di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. È "Ninjababy" (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L'esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non é più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. "I have been waiting for you" (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli

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2 agosto 2021 - 09:13

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale. Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici? "Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt". A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia

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la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale. L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici? "Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt". La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla,

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perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo". Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

di Barbara Cangiano

Claudia Gerini L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici?

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"Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt".

La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di

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Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Claudia Gerini L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di

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Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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Claudia Gerini: "La mia pasta alla Norma conquista chi cena da me. Ma vi prego, massimo sei ospiti"

di Barbara Cangiano

Claudia Gerini L'attrice, che presto debutterà come regista, racconta il suo rapporto con il cibo sul set e nella vita reale: "La scena più divertente? Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, io e Carlo Verdone scoppiavamo sempre a ridere" Si dichiara imbattibile nel preparare la pasta alla Norma. Al dolce preferisce il salato. Ed è un'amante della buona tavola. Claudia Gerini, che al Giffoni Film Festival ha ricevuto dai giurati il Giffoni Award, confessa di avere un debole per la pasta. E non a caso è la regina degli spot della De Cecco con la giovane star turca Can Yaman. Protagonista di oltre sessanta film e pronta al debutto con la macchina da presa, l'attrice italiana si racconta e ricorda i set in cui i fornelli hanno giocato un ruolo speciale.

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L'attrice al Giffoni Film Festival Che rapporto ha con la tavola? "Sono una godereccia, anche se provo a non eccedere. Non amo i dolci, preferisco di gran lunga il salato e adoro la cucina mediterranea, in particolare l'olio, il basilico e il pomodoro. Ingredienti che in genere non mancano mai nella mia dispensa. Mi piace essere creativa, aprire il frigo e inventare una ricetta con quello che trovo. Fondamentalmente ai fornelli mi esprimo e mi rilasso, ma solo nel week end, quando posso fare le cose con calma. Invece durante la settimana preferisco farmi aiutare, perché ho tanti impegni di lavoro". Il suo piatto forte? "Cucino benissimo la pasta alla Norma, che è un cult della cucina siciliana, ma anche la carbonara e riso bianco, pollo e curry. In genere i commensali restano soddisfatti". Le piace cucinare per gli amici?

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"Mi piace molto cucinare per le mie due figlie e anche per gli amici. Ma quando siamo più di sei vado letteralmente in tilt".

La scena della banana in "Viaggi di nozze" A quale scena dei suoi film, legata al cibo, è rimasta maggiormente legata? "Quella della banana in Viaggi di nozze. Non so quante volte abbiamo dovuto girarla, perché inevitabilmente io e Carlo Verdone scoppiavamo a ridere. E sempre in quel film, a cui sono particolarmente affezionata, c'è un passaggio esilarante in cui Jessica mangia la torta con il chewing gum perché tanto “a sa distingue”. Sul set di Una famiglia perfetta, di Paolo Genovese, la storia di una compagnia teatrale che finge di essere la famiglia di Sergio Castellitto, c'era cibo ovunque, soprattutto dolci e prosciutto e moltissime scene sono state girate a tavola. E poi Amiche da morire, con Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Anche qui la cucina assume un ruolo di primo piano, perché è grazie alle tavolate se queste tre donne così diverse scopriranno poi dei lati in comune. Crocetta, il personaggio di Sabrina, è una zitella che frigge peperoni a mezzanotte e si diletta con la pasta ’ncasciata. Invece Gilda, il mio personaggio, per mantenere la linea mangia tofu e seitan. Credo che ci siano molte analogie tra cucina e cinema: sono entrambi dei viaggi in cui mettiamo il nostro lato più intimo".

Una scena di "Una famiglia perfetta" A proposito di cinema, quando la rivedremo sul grande schermo? "Per fortuna stanno per ripartire tutta una serie di progetti che il Covid aveva messo in stand by. A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di

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2 agosto 2021 - 09:04

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Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini. E ancora Diabolik dei Manetti: sono curiosissima di vederlo". C'è una grande novità: il suo debutto alla regia. "Dopo anni davanti la macchina da presa ho scelto di cambiare posizione. Il film, che inizierò a girare a fine settembre, racconta di una terapista che esercita on line. Sarà una sfida e io amo le sfide".

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2 agosto 2021 - 09:08

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‘The Recycling Man’, del regista Carlo Ballauri, è il film vincitore del ‘Premio CIAL per l’Ambiente’ al Giffoni Film Festival 2021 2 agosto 2021francy279SpettacoliLascia un commento ‘The Recycling Man’, del regista Carlo Ballauri, è il film vincitore del ‘Premio CIAL per l’Ambiente’ al Giffoni Film Festival 2021, il festivaldel cinema per ragazzi più importante al mondo. Promosso da CIAL- Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’Alluminio, istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, il Premio rientra fra i riconoscimenti ufficiali della manifestazione. Cortometraggio di produzione italiana al 100%, The Recycling Man è stato presentato nella categoria Parental Experience. Sinossi del film –Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall’altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età. L’amicizia però viene improvvisamente interrotta quando un uomo, dal fare sinistro, si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia a rotella, fa di tutto per aiutare la sua nuova amica. In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all’umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello. La motivazione del Premio –“Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato a un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e a tratti anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare e che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.” con queste parole Giuseppina Carnimeo, direttore Generale di Cial (nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi al Giffoni Film Festival nella serata di sabato 31 luglio) ha consegnato al regista Carlo Ballauri il riconoscimento, emblematicamente rappresentato da un Grifone in alluminio riciclato. Storico Main partner del Giffoni Film Festival, CIAL ha contribuito nel corso degli anni a tracciare nei palinsesti e nelle linee guida della manifestazione un percorso ambientale che oggi appare maturo e ricco di iniziative. Per questa edizione 2021, il Consorzio, in collaborazione con Coca-Cola HBC Italia, ha tra l’altro realizzato un’installazione dal forte valore simbolico che ha accolto i numerosi visitatori: un grande e sgargiante arcobaleno (alto ben 4 metri) realizzato con 3.000 lattine in alluminio.

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2 agosto 2021 - 08:57

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Una sfida per l’ambiente: il video di Iren • #GoodNews • 2 Ago, 2021 • 0

È stato presentato al Giffoni Next Generation 2021 “La Challenge”, un poetico corto nato per iniziativa del Gruppo Iren e prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia. Il video affronta in modo originale con un tono leggero ma non superficiale il tema della collaborazione tra le diverse generazioni che insieme possono raggiungere un obiettivo condiviso: rendere il mondo un posto più pulito. Girato a Procida, Capitale della Cultura 2022, il video racconta la sfida tra un nonno e un nipote per ridurre gli sprechi e difendere il pianeta. Da tempo il Gruppo Iren dedica particolare attenzione all’educazione dei giovani con numerose iniziative programmate ogni anno sul portale Eduiren che ha coinvolto migliaia di studenti. La decisione di partecipare al Giffoni Film Festival dimostra la volontà dell’azienda di utilizzare linguaggi diversi, come quello del cinema, per veicolare ai ragazzi valori fondamentali per il futuro del pianeta. Il filmato è scaricabile al link www.gruppoiren.it/la-challenge Cosa c’è di nuovo Interessante la scelta di questa grande impresa di utilizzare strumenti e contesti non usuali per far conoscere il proprio impegno sociale e ambientale. Una modalità innovativa per raccontare ai più giovani l’importanza del recupero, del riciclo e del riuso, del rispetto delle risorse naturali. Tags:ambienteCSR e dintornifilmatoGiffoni Film FestivalGiffoni Innovation HubGruppo IrenLa ChallengeRossella SobreroUnitaliavideo

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2 agosto 2021 - 07:37

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Assegnato il Premio CIAL per l’Ambiente al Giffoni Film Festival 2021

‘The Recycling Man’, del regista Carlo Ballauri, è il film vincitore del ‘Premio CIAL per l’Ambiente’ al Giffoni Film Festival 2021. Promosso da CIAL, istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, il Premio rientra fra i riconoscimenti ufficiali della manifestazione. Cortometraggio di produzione italiana, The Recycling Man è stato presentato nella categoria Parental Experience. Sinossi del film – Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall’altra parte del cortile e grazie alla sua curiosità stringe amicizia con Sarah, una ragazza della sua età. L’amicizia però viene improvvisamente interrotta quando un uomo, dal fare sinistro, si avvicina alla ragazza e la minaccia. Jacob, anche se bloccato sulla sedia a rotella, fa di tutto per aiutare la sua nuova amica. In un mondo dove è stata scoperta la vita eterna, i bambini non possono più nascere. Per sopperire all’umano bisogno di maternità e paternità, vengono creati dei bambini robot che vanno periodicamente riciclati e sostituiti dal nuovo modello. La motivazione del Premio – “Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato a un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e a tratti anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare e che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.” con queste parole Giuseppina Carnimeo, direttore Generale di CIAL (nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi al Giffoni Film Festival nella serata di sabato 31 luglio) ha consegnato al regista Carlo Ballauri il riconoscimento, emblematicamente rappresentato da un Grifone in alluminio riciclato. Condividi:

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2 agosto 2021 - 07:30

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Giffoni e Procida Capitale: ecco il cortometraggio "green" L' EVENTO È stato presentato "La Challenge" da una iniziativa del Gruppo Iren con protagonista l' attore Gigi Savoia PROCIDA. Una sfida intergenerazionale sui temi dell' ambiente ospitata nella incantevole atmosfera di Procida. È questa la trama di "La Challenge", corto nato da un' iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone, giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K, Gigi Savoia (nella foto in un frame dell' opera), Viviana Gente e Roberta Misticone. Il cortometraggio traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera trasferire, alcuni degli asset principali della mission di Iren, che fa della sostenibilità e dell' economia circolare applicata a tutti i business in cui opera il Gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo, focalizzato sull' uso consapevole ed efficiente delle risorse. Il protagonista del corto, Tommy, vive a Procida e ha un segreto. Annota qualcosa su uno speciale quadernetto per tutta la giornata. In realtà sta partecipando alla challenge lanciatagli da un personaggio misterioso. La sfida è quella di rendere il mondo, e in particolare la sua isola, un posto più pulito. Il corto è stato presentato durante la Giffoni Impact alla presenza di Renato Boero e Gianni Vittorio Armani, rispettivamente Presidente e Ad del Gruppo Iren, ai ragazzi di #Giffoni50Plus e Giffoni Dream Team che partecipano a Next Generation 2021 di Giffoni Innovation Hub. «Essere sostenibili significa anche educare culturalmente i cittadini attraverso nuovi linguaggi e nuovi approcci. Questo cortometraggio rappresenta una modalità innovativa per raccontare ai più giovani l' importanza del recupero, del riciclo e del riuso, temi sui quali il nostro Gruppo si impegna quotidianamente su tutti i territori in cui opera in una logica di massima circolarità dei processi produttivi e di pieno rispetto delle risorse naturali», dichiara Gianni Vittorio Armani, AD del Gruppo Iren. «Da sempre il Gruppo Iren - ha aggiunto il Presidente Renato Boero - dedica molta attenzione all' educazione delle nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, come testimoniato dalle numerose iniziative programmate ogni anno da Eduiren e rivolte a decine di migliaia di ragazzi. Abbiamo voluto essere presenti al Giffoni Film Festival perché riteniamo che il linguaggio del cinema e delle immagini possa essere uno strumento utile per veicolare ai ragazzi valori fondamentali per il futuro del nostro pianeta». «Si tratta di un corto a basso impatto - racconta Luca Tesauro, Ceo di Giffoni Innovation Hub e produttore di La Challenge - vista la consapevolezza dell' importanza di portare la sostenibilità anche nel mondo dell' intrattenimento. Così durante la lavorazione sono state usate esclusivamente luci naturali. Una soluzione che ha funzionato bene sia dal punto estetico, dando al corto quella profondità un po' da favola, sia ambientale. Giffoni d' altronde come da tradizione, interpreta sogni e ambizioni dei ragazzi e pensa al loro futuro. Un futuro che deve essere sempre più green».

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2 agosto 2021 - 06:15

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Colapesce e Dimartino, a Giffoni oltre alla musica anche il riciclo è leggerissimo

• Pubblicato il 2 Agosto 2021 • By Redazione • In Economia circolare, RICERCA E TECNOLOGIA

Colapesce e Dimartino al Giffoni Film festival Al duo musicale “scoperta” di Sanremo il premio Riciclo Leggero dai Consorzi Cial, Corepla e Ricrea Colapesce e Dimartino, più che Musica leggerissima, ora sono famosi al 51°Giffoni Film Festival appena concluso con numeri record, per un riconoscimento loro riservato dai Consorzi nazionali CIAL, COREPLA e RICREA– che si occupano rispettivamente di avviare al riciclo gli imballaggi e i contenitori in alluminio, in plastica e in acciaio. I tre consorzi, partner del Giffoni Film Festival, hanno conferito durante la manifestazione il premio speciale Riciclo Leggero alla coppia Colapesce e Dimartino con una precisa motivazione: il loro brano sanremese Musica Leggerissima ha infatti trasmesso ottimismo e fiducia nel futuro, principi che la raccolta differenziata e un corretto riciclo rappresentano in pieno. Anche gli imballi sono “leggerissimi”

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2 agosto 2021 - 06:15

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Ma cosa può legare un brano tra i più ascoltati di questi mesi e gli imballaggi? La parola è una ed è “leggerezza”. Lattine e vaschette in alluminio, bottiglie e flaconi di plastica, scatolette e barattoli d’acciaio: la raccolta differenziata “plastica-metalli” fa parte del quotidiano di milioni di cittadini, tanto da rendere l’Italia una eccellenza a livello europeo. Un corretto riciclo di imballaggi in alluminio, plastica e acciaio è conveniente anche perché consente di risparmiare materia prima ed energia, partecipando attivamente alla transizione ecologica che il nostro Paese ha scelto di attuare. LEGGI ANCHE: Raccolta differenziata, Lorenzo Baglioni ci canta su

Colapesce e Dimartino ritirano il premio “Riciclo Leggero” conferito dai Consorzi CIAL, COREPLA e RICREA «Siamo onorati di consegnare questo premio speciale a una coppia di giovani artisti che ha saputo diffondere valori positivi, facendosi portavoce di un messaggio importante. La caratteristica distintiva degli imballaggi in alluminio, plastica e acciaio è la leggerezza, qualità celebrata anche dal loro apprezzatissimo brano – commentano i Responsabili Comunicazione di CIAL, COREPLA e RICREA -. L’economia circolare è l’economia del futuro e noi abbiamo la responsabilità di continuare a sensibilizzare i cittadini, in particolar modo le nuove generazioni, educandoli a comportamenti virtuosi». Colapesce e Dimartino: “L’ispirazione nasce dal passato” «Scrivere un brano di leggerezza è stato importante per affrontare il futuro». Lorenzo Urciullo-Colapesce e Antonio Di Martino sono arrivati dritti al cuore dei giffoner portandosi dietro un pensiero che non prescinde mai dal passato anzi lo riutilizza lungo il percorso artistico. «L’ispirazione non nasce all’improvviso, ma nasce dal passato, e prosegue con il lavoro. Lavoriamo, collaboriamo con figure come Giorgio Moroder e Ornella Vanoni (dalla collaborazione con la quale è nato il tormentone estivo Toy boy, di cui i due hanno parlato proprio al Giffoni, n.d.r.), abbiamo fatto cover di Battiato e Marianne Faithfull. Il successo è effimero, poco denso di significato. Noi lavoriamo in coppia, partiamo dalla fiducia, con uno scambio continuo, per mantenersi giovani e avere altri occhi.» Uno spot “leggero” sulla raccolta differenziata La premiazione è stata inoltre occasione per presentare in anteprima il nuovo spot informativo sulla raccolta differenziata “multimateriale leggera” (plastica e metalli) che i tre Consorzi daranno in uso gratuito ai Comuni e ai gestori che hanno adottato questa modalità. Lo spot, con uno stile simpatico e accattivante, gioca sul concetto di “sostenibile leggerezza” per illustrare le caratteristiche distintive di questo tipo di raccolta: una volta utilizzati, gli imballaggi in plastica, acciaio e alluminio possono essere differenziati tutti

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2 agosto 2021 - 06:15

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insieme in un unico sacco, per essere successivamente separati e riciclati da ciascun Consorzio.

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1 agosto 2021 - 19:46

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#Giffoni50Plus, i Vincitori di una edizione rricca di proiezioni, dibattiti, curiosità e riflessioni

Premiati Dragon Girl di Katarina Launing, Night Forest di Andre Hörmann, I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist, The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy, Ninjababydi Yngvild Sve Flikke. di Redazione / 01.08.2021

Dopo dieci giorni di proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest'anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie ai numerosi titoli in concorso. Del #Giffoni50Plus hanno parlato 6570 articoli, tra cui: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d'informazione online. Social non da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone.

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1 agosto 2021 - 19:46

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Gryphon Award per la sezione Elements +6 a Dragon Girl di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è Night Forest di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con una avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha vinto I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Per la sezione Generator +16 ha vinto il rapporto padre-figlia alla base di The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy (Usa). Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo. È Ninjababy (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L'esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non è più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. I Have Been Waiting For You (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli. #Giffoni50Plus è stata una edizione "intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza" ha raccontato il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, nel corso della conferenza stampa di chiusura a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. " Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre" ha aggiunto Gubitosi. "In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito

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1 agosto 2021 - 19:46

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dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo". Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno "per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto". Il claim di #Giffoni50Plus è stato "un grido di felicità": "Il nostro grido di felicità è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo" spiega Gubitosi. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti, ricordando l'incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche: "La fragilità ha colpito tutti. Ma se vogliamo far ripartire l'Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire". Ai ragazzi Gubitosi fa una promessa: "Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza ". Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell'Osservatorio sul Next Generation Eu: "I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell'Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall'Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di 'controllare' che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l'osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un'analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall'Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente - anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte - la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L'occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro". Il Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni: "Io Giffoni l'ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me". Per lei un ritorno a Giffoni dopo la

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1 agosto 2021 - 19:46

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presenza lo scorso giugno in occasione dell'inaugurazione della nuova Sala Truffaut: " Ripeto spesso che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio". C'è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: " Imparate che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno". Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani partendo dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell'audiovisivo: "Come Ministero ci crediamo. Crediamo che l'audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro". E, poi, ci sono i fondi europei del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d'ordine, ha spiegato Borgonzoni: "Stiamo scrivendo un bandoper un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande". Il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: "Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei. Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L'archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà". A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror, con ognuno che ha raccontato un'esperienza giudicata "unica e indimenticabile".

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1 agosto 2021 - 19:53

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Conferenza finale #Giffoni50plus

Giulia ErcolaniEventi Ago 1st, 2021 0 Comment “Un’edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l’anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi , commenta così l’ultimo giorno di #Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quest’anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto – In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c’è una guerra i direttori non servono, c’è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”. Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l’incontro on line, Gubitosi ha ricordato l’impegno “per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all’aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l’ho fatto”.

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Il claim di #Giffoni50Plus è stato “un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi – è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo”. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti. “La fragilità ha colpito tutti – ha continuato, ricordando l’incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche – Ma se vogliamo far ripartire l’Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire”. Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l’anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall’Italia e dall’estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”. Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente – anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte – la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme

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costruiamo il futuro”. Poi l’invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni.

“Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me”, inizia così l’intervento del Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: “Ripeto spesso – ha aggiunto – che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio”. C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: “Imparate – ha detto– che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno”. Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: “Come Ministero – ha aggiunto – ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro”. E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: “Stiamo scrivendo un bando – ha spiegato Borgonzoni – per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande”.

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La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: “Tra i miei obiettivi – ha detto – dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo – ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”. Ma le novità non finiscono qui. Ad annunciarle è stato il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel: “Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei – ha detto – Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l’obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L’archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà”. A chiudere l’incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un’esperienza giudicata “unica e indimenticabile”. Oltre l’entusiasmo dei ragazzi, a confermare il successo di #Giffoni50Plus sono i dati. Del festival hanno parlato 6570 articoli, tra questi: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d’informazione online. I social, in questa crescita esponenziale, non sono da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone.

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A #Giffoni50Plus trionfano la diversità, l’amicizia, la forza dei propri sogni e l’amore per la fantasia 1 agosto 2021francy279SpettacoliLascia un commento I giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori della 51a edizione del Giffoni Film Festival che quest’anno ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso. A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato I DON’T WANNA DANCE di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è Il rapporto padre-figlia alla base di THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della famosa serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo. È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d’accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l’aborto non è più un’opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l’adozione resta l’unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. I HAVE BEEN WAITING FOR YOU (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all’adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull’essenza del rapporto tra genitori e figli. credit foto Giffoni Film Festival

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Giffoni50Plus ha i suoi vincitori. La giovane giuria ha proclamato i temi vincenti robertamazzacane Scritto il 01/08/202101/08/2021Pubblicato inSpettegoliamo

Quest’anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie alle numerose opere in concorso. A conquistare il Gryphon Award per la sezione Elements +6 è stato DRAGON GIRL di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. A vincere per la sezione Elements +10 è NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con un’incredibile avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max. Per la sezione Generator +13 ha trionfato I DON’T WANNA DANCE di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità. Mentre per la sezione Generator +16 è il rapporto padre-figlia alla base di THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (Usa) ad assicurarsi la vittoria. È NINJABABY (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel FALLTEKNIKK di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L’esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un’avventura non proprio romantica… I HAVE BEEN WAITING FOR YOU (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all’adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull’essenza del rapporto tra genitori e figli. Riflessioni finali a conclusione del Festival “Un’edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l’anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l’ultimo giorno di #Giffoni50Plus, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del

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Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quest’anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto – In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c’è una guerra i direttori non servono, c’è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”. Il claim di #Giffoni50Plus è stato “un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi – è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo”. Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti. “La fragilità ha colpito tutti – ha continuato, ricordando l’incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche – Ma se vogliamo far ripartire l’Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire”. Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l’anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall’Italia e dall’estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”. Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente – anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte – la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro”. Poi l’invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni.

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1 agosto 2021 - 17:49

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Giffoni, cala il sipario sulla 51esima edizione Mediaset cala il sipario,giffoni,rassegna dedicata,tremila giovanissimi giurati,sipario sulla 51esima,giurati in presenza,duemila in collegamento,51esima edizione mediaset,opere in concorso,edizione della rassegna Purtroppo non hai il permesso di inviare commenti. Sei stato bloccato.

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GIFFONI FILM FESTIVAL 50plus - I premiati ELEMENTS +3 Gryphon Award - Miglior Cortometraggio FLY di Carlos Gómez-Mira Sagrado (Spagna) ELEMENTS +6 Gryphon Award - Miglior Film DRAGON GIRL di Katarina Launing (Norvegia, Repubblica Ceca) Gryphon Award - Miglior Cortometraggio THE SCIENCE OF WISHES di Michelle Bado (Libano) ELEMENTS +10 Gryphon Award - Miglior Film NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) Gryphon Award - Miglior Cortometraggio MILA di Cinzia Angelini (USA) Premio Speciale LETE SPECIAL AWARD SPORT AND SOCIAL CULTURE MICA di Ismaël Ferroukhi (Marocco/Francia/Qatar) Motivazione: Acqua Lete ha deciso di istituire lo Special Award Sport e Cultura Sociale, perché convinta che lo sport sia fenomenale incubatore di valori sociali in grado di svolgere un ruolo fondamentale nel processo di attivazione e diffusione di una cultura sociale nuova che vede Enti, Istituzioni, Federazioni e Imprese in team per favorire l’integrazione degli atleti disabili e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni che vivono ai margini della società. Per questo motivo ha sempre accompagnato le innumerevoli attività di sponsorizzazioni sportive a progetti di responsabilità sociale in collaborazione con Federazioni sportive e club di cui è Partner. Il Giffoni rappresenta la più bella opportunità per anticipare un importante progetto che ci vedrà protagonisti nella realizzazione di infrastrutture sociali in aree periferiche del nostro paese. Premio Speciale PREMIO CLEAR CHANNEL AWARD CREATIVITA’ ED INNOVAZIONE NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) Motivazione: Al regista che nella realizzazione del suo lavoro si è distinto per il ricorso ad un linguaggio cinematografico innovativo e per la cifra stilistica spiccatamente creativa. GENERATOR +13 Gryphon Award - Miglior Film I DON’T WANNA DANCE di Flynn von Kleist (Paesi Bassi) Premio Speciale ENI SPECIAL AWARD BULADÓ di Eché Janga (Curaçao - Caribbean Island) Motivazione: Per la sua capacità di affrontare il tema della specificità dei singoli e della difficoltà che spesso esiste nel dialogo tra generazioni differenti. Il film riesce a sintetizzare il valore dell’inclusione come strumento di superamento dei limiti personali a favore di una mediazione tra culture e interpretazioni differenti della realtà, rendendole

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una leva di arricchimento e di crescita. Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” VACARME di Neegan Trudel (Canada) Motivazione: Perché mette in luce l’impossibilità di crescere serenamente in un ambiente familiare problematico e senza affetto, con una madre vittima della propria insoddisfazione e della solitudine, che non riesce a contenere la rabbia della protagonista, la tredicenne Emilie. Il film, utilizzando un linguaggio classico, enfatizza, attraverso frequenti primi piani e dettagli su oggetti significativi, l’importanza della scoperta della chitarra, alla quale la protagonista si aggrappa nei momenti di maggiore tensione, unica via di uscita e possibilità di riscatto. La presenza costante della neve sembra voler coprire disagi e conflitti, in un racconto fluido e significativo per la tematica a carattere educativo. GENERATOR +16 Gryphon Award - Miglior Film THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (USA) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” THE FAM di Fred Baillif (Svizzera) Motivazione: Perché offre un punto di vista non solo realistico e problematico sulla MIF, ma anche ricco di opportunità di costruire relazioni basate sulla scelta del prendersi cura dell’altro, al di là dei legami di sangue. Il complesso lavoro di regia, che ha scelto una struttura narrativa in prevalenza non lineare, con capitoli ”ad incastro”, consente al racconto di gestire in modo originale i piani temporali, svelando allo spettatore in maniera graduale le fragilità dei protagonisti. L’ibridazione tra Fiction e Documentario è valorizzata dal coinvolgimento delle ragazze, che restituiscono reali storie di vita ben costruite nella sceneggiatura del regista. GENERATOR +18 Gryphon Award - Miglior Film NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Motivazione: Perché tocca tematiche attuali e giovanili, affrontando un tema delicato con profondità e leggerezza, senza cadere in giudizi morali, esaltando l’individualità dei personaggi e il loro modo di misurarsi con le scelte cruciali della vita. La narrazione è resa fresca e originale dall’uso dell’animazione, elemento caratterizzante dell’opera, attraverso cui emergono i conflitti e l’interiorità creativa della protagonista. Ciò permette di coinvolgere un pubblico eterogeneo, favorendo l’immedesimazione dello spettatore. L’uso sapiente delle inquadrature e della fotografia, della scenografia, dei costumi e della colonna sonora scandisce il percorso di crescita di Rakel e l’evoluzione dei personaggi. GEX DOC Gryphon Award - Miglior Film I HAVE BEEN WAITING FOR YOU di Stéphanie Pillonca (Francia) PARENTAL EXPERIENCE

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Gryphon Award - Miglior Cortometraggio JUST JOHNNY di Terry Loane (Irlanda) Premio Speciale PREMIO CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) PER L’AMBIENTE THE RECYCLING MAN di Carlo Ballauri (Italia) Motivazione: Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato ad un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e, a tratti, anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare, che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani.

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Giffoni, cala il sipario sulla 51esima edizione

inIn primo piano 1 Agosto 2021, 15:32, 15:32154 Views CondividiTwittaCondividiCondividi L’obiettivo è che il grido di felicità, tema di questa edizione, arrivi forte e chiaro fino all’anno prossimo.

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L’obiettivo è che il grido di felicità, tema di questa edizione, arrivi forte e chiaro fino all’anno prossimo. Leggi su www.tgcom24.mediaset.it Altro da: In primo piano • Elisa Altamura svela i segreti del suo successo (e il suo piano “diabolico” per sposare • Luis Sal!) – ecco cos’ha […] Vai Tokyo 2020: Marcell Jacobs campione olimpico dei 100 metri, incredibile! Marcell JacobsMarcell JacobsMarcell JacobsMarcell JacobsMarcell JacobsMarcell JacobsMarcell JacobsMarcell Jacobs Pazzesco […] Vai Back to Top

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Vivo: Netflix diffonde il trailer del film d’animazione Vivo: Netflix diffonde il trailer del film d’animazione Netflix e Sony Pictures Animation hanno presentato Vivo, nuovo film d’animazione musicale in arrivo il 6 Agosto su Netflix, con canzoni inedite di Lin-Manuel Miranda, vincitore di Tony, Grammy e Pulitzer, nonché ideatore di Hamilton e In the Heights. Il 31 Luglio, inoltre, Vivo sarà presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival, nella sala Alberto Sordi e nella sala Lumière, davanti al pubblico dei giurati della sezione Elements +6. I doppiatori La versione italiana di Vivo sarà arricchita dalle voci di Stash, frontaman della band The Kolors, cantautore e produttore, interprete di tutte le canzoni del film, e di Massimo Lopez, attore, doppiatore, show man, conduttore televisivo e componente del noto trio Lopez, Marchesini, Solenghi, il quale doppia il personaggio di Andrès nelle canzoni e nei dialoghi. Il cast originale Il cast originale è composto da Lin-Manuel Miranda (Vivo), Zoe Saldana (Rosa), Juan de Marcos (Andrés), Brian Tyree Henry (Dancarino), Michael Rooker (Lutador), Nicole Byer (Valentina), Gloria Estefan (Marta) e, per la prima volta sugli schermi, Ynairaly Simo (Gabi).

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Studentesse del Mibe premiate al Giffoni Film Festival Cultura, News 1 ora fa byLaDolceVita

Il video “Percorsi” è il vincitore di un concorso indetto dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Miur, protagoniste una giovane cantautrice e le sue compagne di scuola Una ragazza che canta suonando il piano in una stanza rossa, la sua voce è acerba, delicata e forte allo stesso tempo. Passando per un gioco di luci ed ombre, le immagini si spostano sul pontile di Francavilla al Mare dove una ballerina si muove armonicamente al tramonto, poi appaiono danzatrici nel bosco e su un prato. Sembra la sequenza di un sogno ma è realtà, è il lavoro di cinque studentiesse del Liceo Artistico, Musicale e Coreutico “Misticoni Bellisario” di Pescara che, grazie alla loro creatività, si sono aggiudicate il primo posto al concorso “Generazioni Creative – Diventa autore” indetto dal Ministero alla Cultura in collaborazione con il Miur. Aurora Gambone, Augusta Di Berardino, Vittoria D’Antonio, Ludovica D’Onofrio, Federica Melchiorre sono alunne che hanno appena concluso il terzo anno del liceo pescarese, iscritte agli indirizzi Musicale e Coreutico. Insieme, hanno realizzato il video “ Passaggi”, interamente girato tra Pescara e Francavilla. Il lavoro è stato improntato sul brano “Eppure ancora sorrido” scritto e cantato da Aurora Gambone, la protagonista del cortometraggio. Le immagini sono state girate e montate durante l’anno scolastico 2020-21 quando le classi erano solo virtuali a causa della pandemia. Augusta, Aurora, Vittoria, Ludovica e Federica hanno voluto reagire, progettare, creare ed, in pochi giorni, hanno elaborato questo piccolo capolavoro che ha rapito la giuria del concorso. Un plauso va anche agli insegnanti Cecilia Bombardi, Ilaria Sacchetta e Armando Fragassi che hanno sostenuto gli autori nel corso dello sviluppo del progetto. Per la troupe di adolescenti, oltre alla soddisfazione del primo posto, l’emozione di essere statieproclamate vincitrici nel corso del Giffoni Film Festival. L’evento si è svolto a porte chiuse per motivi di sicurezza ma questo non ha scalfito la gioia del brillante quintetto femminile. “Passaggi” è ora un video regolarmente iscritto nel Registro Pubblico Generale delle opere protette dalla Legge sul diritto d’autore, un’operazione effettuata dal Ministero della Cultura come premio alle vincitrici che hanno anche ricevuto una piccola somma in denaro. Lo scopo del concorso era informare e sensibilizzare i giovani sul rispetto dei diritti della proprietà intellettuale Avanti così ragazze!

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Giffoni, cala il sipario sulla 51esima edizione

✎ Tgcom24 �� 6 �� 1/08/2021 • 15:32Spettacolo L'obiettivo è che il grido di felicità, tema di questa edizione, arrivi forte e chiaro fino all'anno prossimo. … Leggi l'articolo »

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Giffoni, cala il sipario sulla 51esima edizione

Mediaset Durata: 01:2933 minuti fa Si chiude la 51esima edizione della rassegna dedicata ai più piccoli. Tremila giovanissimi giurati in presenza, duemila in collegamento, 101 opere in concorso e 120 ospiti tra i più amati dai ragazzi e non solo. Nonostante il momento difficile, il festival non ha perso il suo entusiasmo e presegue l'impegno di trasmettere la passione del cinema ai più giovani. Altro da Mediaset

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palermo-24h.com

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Un’edizione davvero speciale con concorrenti da applausi Home/Notizie Sport/Notizie Sport 28 minuti fa #edizione #davvero #speciale #concorrenti #applausi #infinita #qualità La infinita qualità dei concorrenti, la bravura estrema dell’organizzazione: l’edizione 2021 del Piz Tri passerà alla storia probabilmente… Scopri di più Un’edizione davvero speciale con concorrenti da applausi Segnali: Due 13enni sul podio a Tokyo: Nishiya Momiji è la prima donna a vincere l’oro nello street skateboard femminile Il primo oro di skateboard da strada femminile va alla giapponese Nishiya Momiji, ha soli 13 anni. Nella gara inaugurale di ... Alessandra Amoroso, avete mai visto le sorelle? Bellissime e identiche a lei! FOTO Spunta uno scatto inedito di Alessandra Amoroso in compagnia delle sue sorelle che sono identiche a lei! Ecco la FOTO ... Giffoni, Vigili del Fuoco, Anna Valle e Maurizio De Giovanni. A #Giffoni50Plus è la giornata che celebra una delle eccellenze italiane, un presidio di sicurezza in cui gli italiani ... Rally Appennino Reggiano, aperte le iscrizioni: il programma e le regole covid REGGIO EMILIA – Scaldano i motori le auto del Rally dell’Appennino Reggiano, che si prepara a vivere l’edizione numero 41 ... Agerola, torna il festival Sui sentieri degli dei: ricco cartellone per i 10 anni Per la sezione che il festival Agerola Sui Sentieri degli Dei dedica durante l’estate ai libri e ai suoi autori, presso Casa ... Granfondo Sestriere Colle delle Finestre Granfondo Sestriere Colle delle finestre, edizione del 2021, non passa il Giro, ma gli amatori si. Uno dei colli più famosi, ... Pagellone Temptation Island: fioccano uno e due, chi si è salvato e chi no Come se l’è cavata Temptation Island 2021? Sul fronte degli ascolti benone, anche perché il reality di Canale Cinque, oltre ... Sui Sentieri degli Dei: 40 eventi e tanti ospiti per la X edizione del Festival Prende il via mercoledì 21 luglio la decima edizione del festival SUI SENTIERI DEGLI DEI. Quaranta eventi per il cartellone ...

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È il primo degli azzurri dell’Italia Team degli sport equestri a raggiungere la sede dei Giochi Olimpici Tokyo 2020: Francesco Zaza in partenza per il Giappone . È il primo degli azzurri dell’Italia Team degli sport equestri a ... De Felice e Krasowki, neocampioni della classe O'pen Skiff di vela E' un titolo mondiale costruito con regolarità e tenacia, quello che oggi – nelle acque di Calasetta - conquistano Manuel De ... La scelta di Simone Biles Il sostegno è ampio e sta favorendo nuove discussioni sulla salute mentale degli atleti, ma negli Stati Uniti non mancano le critiche ... A truly special edition with applause competitors The infinite quality of the competitors, the extreme skill of the organization: the 2021 edition of the Piz Tri will probably go down in history ... Read more Leggi l’articolo completo: Un’edizione davvero speciale con concorr…→

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Star, commozione e un “fuori programma”: il Magna Graecia Film Festival entra nel vivo

la kermesse Al via la rassegna a Catanzaro. Sul red carpet John Savage. L’omaggio a Manfredi, Santelli e Di Rienzo. La protesta dei diportisti Pubblicato il: 01/08/2021 – 12:05

CATANZARO Le prime grandi star internazionali come John Savage, momenti di profonda commozione nell’omaggio a una leggenda come Nino Manfredi, alla compianta governatrice Jole Santelli e all’attore Libero De Rienzo, e nel lancio del progetto la “Casa Paese di Cicala” dedicata alle demenze, e anche un “fuori programma” con la protesta anche rumorosa ma sostanzialmente pacifica dei diportisti. Entra nel vivo il Magna Graecia Film Festival di Catanzaro, la rassegna cinematografica fondata da Gianvito Casadonte e partita ufficialmente ieri sera, con la solita suggestione anche se con meno effetti speciali rispetto al passato. Il segno dei tempi, che tuttavia non impedisce a Casadonte di ringraziare chi è presente, animato – dice – da «un amore sconfintato per questa terra e per questo festival». Un festival della resilienza, ama ripetere Casadonte, che infatti rivendica il suo impegno, l’impegno di chi «invece di lasciarsi andare alla solita lamentela si rimbocca le maniche, e poi per me questa rassegna è una grande scarica di adrenalina che mi piace condividere con il pubblico», e poi rivendica la qualità della kermesse, «seconda a livello ministeriale, solo

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il Giffoni è davanti a noi». La protesta dei diportisti La serata parte in modo inusuale: dalla balconata dell’area porto infatti rumereggiano i diportisti, protagonisti da mesi di una dura vertenza con l’amministrazione comunale di Catanzaro, accusata di averli sfrattati dal porto e di aver messo in ginocchio un’intera categoria. Spunta qualche tono fuori le righe che comunque Casadonte riuscirà a smorzare, invitando tutte le parti in causa al dialogo e infine sdrammatizzando la situazione («sembravo Pippo Baudo a Sanremo», dirà successivamente). Colpevole e imbarazzante, tuttavia, è risultata l’assenza dal confronto di rappresentanti del Comune.

La protesta dei diportisti Savage: «Un onore essere qui» Archiviato il “fuori programma”, la serata, presentata impeccabilmente dall’ormai padrona di casa Carolina Di Domenico, vede sfilare sul red carpet dell’area porto di Catanzaro i primi grandi nomi di questa edizione, a partire dalla madrina, Greta Ferro. Il momento clou è l’arrivo di John Savage, attore americano che ha scolpito la memoria collettiva con l’interpretazione dello Steve devastato dal Vietnam ne “Il cacciatore” di Michael Cimino e che ha poi attraversato il grande cinema a stelle e strisce fino ad oggi: «Sono onorato di essere qui», dice Savage, «onorato perché l’Italia in questa fase difficile si sta rivelando un faro e una guida anche per il nostro Paese». Sono applausi scroscianti così come la platea riserva applausi scroscianti a Elena Sodano, presidente dell’associazione Ra.Gi e ideatrice del progetto “Casa Paese” di Cicala destinato a occuparsi di demenze: nelle scorse settimane è stata lanciata una raccolta fondi per questo progetto che il Magna Graecia Film Festival ha sposato in pieno. Un tuffo nell’impegno sociale che si abbina alle fasi più struggenti della prima serata: l’omaggio a Nino Manfredi, sotto gli occhi attenti e profondi della figlia Roberta, il ricordo di Jole Santelli – protagonista secondo Casadonte di una «grande pagina di coraggio e semplicità» – e la commozione per Libero Di Rienzo, amico di Casadonte e del Magna Graecia Film Festival. E infine, lo start, con il primo film in concorso, “Futura” del regista Lamberto Sanfelice. Il programma di oggi Oggi programma molto fitto, perchè partono anche gli eventi nel centro storico di Catanzaro: in serata nell’area porto opere prime e seconde italiane “Tutti per Uma” (ore 21:30); Chiostro del Complesso San Giovanni – Documentari e cinema del reale: “Opera Prima” ore 21:00; Alle ore 22:00, sempre al Chiostro, ma nell’ambito della sezione Sguardi di Calabria, la proiezione di “Respirando con la musica”, infine al Supercinema – opere prime e seconde internazionali: “Supernova” ore 21:30. Precede la proiezione, il cortometraggio di animazione “Mila”.

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Pompei | gli Scavi protagonisti al Giffoni Film Festival

Home/Notizie Cultura/Notizie Cultura 36 minuti fa #pompei #scavi #protagonisti #giffoni #film #festival #ragazzi Anche gli Scavi di Pompei sono stati protagonisti al festival del film per ragazzi di Giffoni attraverso i sogni, della sua adolescenza, raccontati dal diretto […] Pompei | gli Scavi protagonisti al Giffoni Film Festival Segnali: Pompei, gli Scavi protagonisti al Giffoni Film Festival Anche gli Scavi di Pompei sono stati protagonisti al festival del film per ragazzi di Giffoni attraverso i sogni, della sua adolescenza, raccontati dal direttore generale del Parco ... Pompeii, the excavations protagonists at the Giffoni Film Festival The excavations of Pompeii were also protagonists at the Giffoni children's film festival through the dreams of his adolescence, told by the direct Leggi l’articolo completo: Pompei, gli Scavi protagonisti al Giffon…→

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1 agosto 2021 - 09:22

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Cala il sipario sull'edizione “50 plus” del Giffoni Film Festival

“Un'edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l'ultimo giorno di “Giffoni50Plus”, nel corso della conferenza stampa a cui hanno …

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1 agosto 2021 - 08:24

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Cala il sipario sull’edizione “50 plus” del Giffoni Film Festival

1 Agosto 2021EventiLascia un commento28 Visualizzazioni “Un’edizione intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l’anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza”. Il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, commenta così l’ultimo giorno di “Giffoni50Plus”, nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quest’anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre – ha detto -. In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c’è una guerra i direttori non servono, c’è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo”. Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l’incontro on line, Gubitosi ha ricordato l’impegno “per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all’aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l’ho fatto”. Il claim di “Giffoni50Plus” è stato “Un grido di felicità”: “Il nostro grido di felicità – spiega Gubitosi – è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo”. Ai ragazzi una promessa: “Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l’anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall’Italia e

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dall’estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza”. Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell’Osservatorio sul Next Generation Eu: “I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell’Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall’Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di ‘controllare’ che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l’osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un’analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall’Europa. Un vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente – anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte – la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L’occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro”. Poi l’invito ad adottare Giffoni e a farsi adottare, in uno scambio che possa contribuire a cementare la rete di conoscenze e relazioni. “Io Giffoni l’ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me”: inizia così l’intervento del sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Truffaut: “Ripeto spesso – ha aggiunto – che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio”. C’è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: “Imparate – ha detto – che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno”. Il ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani. Come? Si parte dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo: “Come ministero – ha aggiunto – ci crediamo. Crediamo che l’audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro”. E, poi, ci sono i fondi europei, quelli del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d’ordine: “Stiamo scrivendo un bando – ha spiegato Borgonzoni – per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande”. La parola ai giovani in un Ministero che deve diventare più giovane: “Tra i miei obiettivi – ha detto – dare vita ad una Direzione del Ministero dedicata alla musica”. E, ancora, la

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valorizzazione del made in Italy legata a quella capacità tutta italiana di fare cinema di qualità: “Pensiamo – ha spiegato – ad un grande investimento su Cinecittà che non vuol dire investire su Roma ma su tutta l’Italia, affidando questo brand a tutti gli studi presenti sul territorio”. A chiudere l’incontro, la testimonianza di tre juror: Giulio, 15 anni di Milano, a Giffoni da 10; Alessandra, 16 anni di Rutino e Ezio, 19 di Reggio Calabria: ognuno ha raccontato un’esperienza giudicata “unica e indimenticabile”.

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Iren protagonista a Giffoni Next Generation 2021 AMBIENTE E CULTURA Una sfida intergenerazionale sui temi dell' ambiente ospitata nella incantevole atmosfera di Procida. È questa la trama di "La Challenge", corto nato da un' iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone, giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K, Gigi Savoia, Viviana Gente e Roberta Misticone. Il cortometraggio traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera trasferire, alcuni degli asset principali della mission di Iren, che fa della sostenibilità e dell' economia circolare applicata a tutti i business in cui opera il Gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo.

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Un mondo green nel corto prodotto da Gruppo Iren al giffoni film festival Una sfida intergenerazionale sui temi dell' ambiente ospitata nella incantevole atmosfera di Procida. È questa la trama di "La Challenge", cortometraggio nato da un' iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone (giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K), Gigi Savoia, Viviana Gente e Roberta Misticone.Il cortometraggio traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera far arrivare al pubblico, alcuni dei punti principali della visione di Iren, che fa della sostenibilità e dell' economia circolare applicata a tutti i settori in cui opera il gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo, focalizzato sull' uso consapevole ed efficiente delle risorse.Il protagonista del corto, Tommy, vive a Procida e ha un segreto. Se ne va in giro dappertutto e annota qualcosa su uno speciale quadernetto per tutta la giornata. In realtà sta partecipando alla "challenge" (sfida, in italiano) lanciatagli da un personaggio misterioso. La sfida è quella di rendere il mondo, e in particolare la sua isola, un posto più pulito. Il corto è stato presentato durante la Giffoni Impact alla presenza di Renato Boero e Gianni Vittorio Armani, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Gruppo Iren, ai ragazzi di #Giffoni50Plus e Giffoni Dream Team che partecipano a Next Generation 2021 di Giffoni Innovation Hub.«Essere sostenibili significa anche educare culturalmente i cittadini attraverso nuovi linguaggi e nuovi approcci - spiega Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato del Gruppo Iren - Questo cortometraggio rappresenta una modalità innovativa per raccontare ai più giovani l' importanza del recupero, del riciclo e del riuso, temi sui quali il nostro gruppo si impegna quotidianamente su tutti i territori in cui opera in una logica di massima circolarità dei processi produttivi e di pieno rispetto delle risorse naturali». Da sempre il Gruppo Iren, aggiunge il presidente Renato Boero, «dedica molta attenzione all' educazione delle nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, come testimoniato dalle numerose iniziative programmate ogni anno da "Eduiren" e rivolte a decine di migliaia di ragazzi. Abbiamo voluto essere presenti al Giffoni Film Festival perché riteniamo che il linguaggio del cinema e delle immagini possa essere uno strumento utile per veicolare ai ragazzi valori fondamentali per il futuro del nostro pianeta».Anche il corto è a basso impatto, racconta Luca Tesauro, amministratore delegato di Giffoni Innovation Hub e produttore di "La Challenge": «Vista la consapevolezza dell' importanza di portare la sostenibilità anche nel mondo dell' intrattenimento - spiega - durante la lavorazione sono state usate esclusivamente luci naturali. Una soluzione che ha funzionato bene sia dal punto estetico, dando al corto quella profondità un po' da favola, sia ambientale. Giffoni d' altronde come da tradizione, interpreta sogni e ambizioni dei ragazzi e pensa al loro futuro. Un futuro che deve essere sempre più green».D' altra parte è lo stesso Giffoni Film Festival a suggerire l' importanza di ripensare il mondo: «Giffoni - si legge nella descrizione della manifestazione sul sito www.giffonifilmfestival.it - assume i connotati di uno stile di vita. E chi aderisce a questa comunità di valori e di intenti sente davvero di poter orgogliosamente mostrare quel distintivo che gli dà una delle cose più preziose e più agognate in assoluto: il senso di appartenenza a qualcosa di importante. I ragazzi scrivono e dicono: "Io sono Giffoni". È la fidelizzazione portata al limite estremo continua la nota - è combaciare con un' idea, assumerne i valori e farli propri. Questo dunque significa essere Giffoner: far parte di una community e sentir riverberare i principi condivisi in ogni attività che si mette in campo». Il filmato di Iren, "La Challenge", è scaricabile a partire già oggi dal seguente link: www.gruppoiren.it/la-challenge. --©

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Padre Enzo Fortunato porta il Manifesto di Assisi a Giffoni

Redazione Redazione | Dom, 01/08/2021 - 09:32 Condividi su: Al Giffoni film festival incontro sul manifesto di Assisi e la difesa dell'ambiente con padre Enzo Fortunato ed Ermete Realacci Uomo, futuro, coraggio, bellezza, diversità, inclusione, comunità, green economy, sostenibilità, ricchezza, ambiente, coesione sociale, pace, gentilezza: sono queste, in ordine sparso, le parole che risuonano con forza nella Sala Blu nel corso dell’incontro dei giffoner con i promotori del Manifesto di Assisi, Ermete Realacci e padre Enzo Fortunato. Parole tutte legate da un filo e tutte, a loro volta, legate al mondo di Giffoni. “Una delle chiavi del Manifesto – afferma Realacci – è la percezione che la diversità è una ricchezza. E questo è quanto ho visto rappresentato nel film di Giffoni”. “Un’economia a misura d’uomo contro la pandemia e la crisi climatica”: è questo l’obiettivo del Manifesto che vede tra i promotori proprio il presidente della Fondazione Symbola e il direttore della Rivista San Francesco. Ai giovani della IMPACT!, padre Fortunato porta il saluto dell’Assisiate patrono d’Italia: “Pace e bene, vi porto il saluto di San Francesco. Penso – spiega – che il futuro dei ragazzi è scritto in questo nome, Francesco. Il Papa ha spiegato bene il perché, quando ha detto che Francesco è l’uomo della pace. E io penso che il vostro cuore desideri la pace e che voi giovani abbiate una grandissima idealità che è capace di mettere in crisi anche i genitori, la scuola, la politica. Voi volete un mondo inclusivo”. Il nome Francesco indica anche “l’uomo che ama e cura il creato, l’ambiente. Ermete – sorride padre Enzo – sull’ambiente ha fatto le guerre, guerre pacifiche ovviamente”. Chiamato in causa, Realacci parla di “una sfida che si vince insieme. Ho un lungo

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impegno ambientalista – racconta – ma non ho mai amato l’ambientalismo che parla solo di sventura”. Al contrario, tanto la “gentilezza” quanto il “non lasciare solo nessuno sono valori molto importanti”. E citando un passo del Manifesto di Assisi, il presidente di Symbola a Giffoni sostiene che l’Italia sia in grado di mettere in campo “risorse ed esperienze che spesso non siamo in grado di valorizzare. Noi siamo convinti che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”. L’Italia, che “a volte anche in campo industriale non sa valorizzare i nostri punti di forza”, è necessario che “non perda questa occasione” e che la leghi ad “altri suoi valori che la rendono unica, a iniziare dalla bellezza”. Uno dei concetti evidenziati dal Manifesto di Assisi e ripercorsi in sala è quello della green economy che rende più competitive le aziende e produce posti di lavoro. “Le persone che sono al potere spesso non sanno leggere la realtà – afferma Realacci – La fondazione Symbola cerca di capire come stanno le cose e ha capito che l’economia italiana è più forte quando si muove in campo ambientale. La pandemia ci ha dimostrato che ogni tanto bisogna cambiare modulo di gioco sennò si perde”. E ancora: “Il nostro scopo è mettere insieme tutti quelli che vanno in una certa direzione. Tra i firmatari del Manifesto ci sono associazioni ma anche imprese e istituzioni. Bisogna capire che bisogna muoversi tutti insieme senza lasciare indietro nessuno”. E padre Fortunato, riprendendo il discorso, racconta: “A Cannara, vicino ad Assisi, alcuni anni fa, nel luogo dove San Francesco parlava agli uccelli si voleva realizzare un campo con pannelli solari”. L’idea non ebbe seguito, ma la notizia richiamò l’attenzione della stampa. “Ogni cambiamento ha dei costi in termini di visione, di modo di vedere – spiega – Credo che questa sia la prima cosa da abbattere. Poi da abbattere ci sono i costi reali. Ma chi sta mettendo in atto il cambiamento corre veloce, è avanti e guadagna. Il cambiamento porta un guadagno enorme e questo guadagno lo si dovrebbe legare alla prospettiva di un’economia a misura d’uomo, condivisa. Vi è un’economia il cui guadagno se viene reinvestito fa crescere l’azienda, crea più occupazione e crea un mondo meno diseguale”. Da qui il messaggio di speranza di padre Fortunato ai partecipanti del Giffoni Opportunity: “Se dipende dai grandi non andiamo lontano perché guardano il mondo con la logica dell’interesse personale, aziendale o politica, perdendo di vista il bene comune. Ci sono momenti in cui dobbiamo pensare al bene di tutti. E io, grazie a voi ragazzi, sono molto rincuorato”.

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Apulia Web Fest tra i 20 festival italiani ospitati dal Giffoni Film Festival Cultura Ruvo di Puglia domenica 01 agosto 2021 di La Redazione

Apulia Web Fest a Giffoni50Plus © Sabato Scarpa Dopo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l’Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall’11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l’Italia della cultura e del cinema con un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant’anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese.

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1 agosto 2021 - 07:04

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Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi e la seconda in digitale, quest’anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell’Accademia “Stazione 47” . Organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego, con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l’edizione 2021 dell’Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19. L’Apulia Web Fest è ideato e organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego. Con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in collaborazione con l’Accademia “Stazione 47”. Festival partner: “Webseries World Cup”, Caorle Independent Film Festival, Miami Web Fest, Dc Webfest di Washington, Japan Web Fest, Die Seriale Di Giessen, New Jersey Web Fest, Neo Zealand Web Fest, Sicily Web Fest, Seriesland Di Bilbao, Asia Web Awards, Bogotà Web Fest, Minnesota Web Fest, Lima Web Fest.

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Apulia Web Fest tra i 20 festival italiani ospitati dal Giffoni Film Festival 01/08/2021 Il festival internazionale pugliese nel prestigioso spazio di condivisione di obiettivi comuni di rilancio della cultura e del cinema *** Dopo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, l’Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall’11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da

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assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l’Italia della cultura e del cinema con un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant’anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi (Ba) e la seconda in digitale, quest’anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell’Accademia “Stazione 47” . Organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall’Associazione Culturale Morpheus Ego, con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l’edizione 2021 dell’Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19.

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Uomo, futuro, coraggio, bellezza, diversità, inclusione, comunità, green economy, sostenibilità, ricchezza, ambiente, coesione sociale, pace, gentilezza: sono queste, in ordine sparso, le parole che risuonano con forza nella Sala Blu nel corso dell'incontro dei giffoner con i promotori del Manifesto di Assisi, Ermete Realacci e padre Enzo Fortunato. Parole tutte legate da un filo e tutte, a loro volta, legate al mondo di Giffoni. Una delle chiavi del Manifesto - afferma Realacci - è la percezione che la diversità è una ricchezza. E questo è quanto ho visto rappresentato nel film di Giffoni". "Un'economia a misura d'uomo contro la pandemia e la crisi climatica": è questo l'obiettivo del Manifesto che vede tra i promotori proprio il presidente della Fondazione Symbola e il direttore della Rivista San Francesco. Ai giovani della IMPACT!, padre Fortunato porta il saluto dell'Assisiate patrono d'Italia: "Pace e bene, vi porto il saluto di San Francesco. Penso - spiega - che il futuro dei ragazzi è scritto in questo nome, Francesco. Il Papa ha spiegato bene il perché, quando ha detto che Francesco è l'uomo della pace. E io penso che il vostro cuore desideri la pace e che voi giovani abbiate una grandissima idealità che è capace di mettere in crisi anche i genitori, la scuola, la politica. Voi volete un mondo inclusivo". Il nome Francesco indica anche "l'uomo che ama e cura il creato, l'ambiente. Ermete - sorride padre Enzo - sull'ambiente ha fatto le guerre, guerre pacifiche ovviamente". Chiamato in causa, Realacci parla di "una sfida che si vince insieme. Ho un lungo impegno ambientalista- racconta -ma non ho mai amato l'ambientalismo che parla solo di sventura". Al contrario, tanto la "gentilezza" quanto il "non lasciare solo nessuno sono valori molto importanti". E citando un passo del Manifesto di Assisi, il presidente di Symbola sostiene che l'Italia sia in grado di mettere in campo "risorse ed esperienze che spesso non siamo in grado di valorizzare. Noi siamo convinti che non c'è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c'è in Italia". L'Italia, che "a volte anche in campo industriale non sa valorizzare i nostri punti di forza", è necessario che"non perda questa occasione" e che la leghi ad "altri suoi valori che la rendono unica, a iniziare dalla bellezza". Uno dei concetti evidenziati dal Manifesto di Assisi e ripercorsi in sala è quello della green economy che rende più competitive le aziende e produce posti di lavoro. "Le persone che sono al potere spesso non sanno leggere la realtà- afferma Realacci -La fondazione Symbola cerca di capire come stanno le cose e ha capito che l'economia italiana è più forte quando si muove in campo ambientale. La pandemia ci ha dimostrato che ogni tanto bisogna cambiare modulo di gioco sennò si perde". E ancora: "Il nostro scopo è mettere insieme tutti quelli che vanno in una certa direzione.Tra i firmatari del Manifesto ci sono associazioni ma anche imprese e istituzioni. Bisogna capire che bisogna muoversi tutti insieme senza lasciare indietro nessuno".

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E padre Fortunato, riprendendo il discorso, racconta: "A Cannara, vicino ad Assisi, alcuni anni fa, nel luogo dove San Francesco palava agli uccelli si voleva realizzare un campo con pannelli solari". L'idea non ebbe seguito, ma la notizia richiamò l'attenzione della stampa. "Ogni cambiamento ha dei costi in termini di visione, di modo di vedere - spiega - Credo che questa sia la prima cosa da abbattere. Poi da abbattere ci sono i costi reali. Ma chi sta mettendo in atto il cambiamento corre veloce, è avanti e guadagna. Il cambiamento porta un guadagno enorme e questo guadagno lo si dovrebbe legare alla prospettiva di un'economia a misura d'uomo, condivisa. Vi è un'economia il cui guadagno se viene reinvestito fa crescere l'azienda, crea più occupazione e crea un mondo meno diseguale". Da qui il messaggio di speranza di padre Fortunato ai giffoner: "Se dipende dai grandi non andiamo lontano perché guardano il mondo con la logica dell'interesse personale, aziendale o politica, perdendo di vista il bene comune. Ci sono momenti in cui dobbiamo pensare al bene di tutti. E io, grazie a voi ragazzi, sono molto rincuorato". Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito. Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado! Scegli il tuo contributo con Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App! rank:

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Due coratini al Giffoni per rappresentare l'Apulia Web Fest Foto Sabato Scarpa" id="14169f51"> Apulia Web Fest ospite al Giffoni Film Festival. Foto Sabato Scarpa Cultura Il festival pugliese fra i 20 festival italiani ospitati Giffoni Film Festival per lavorare insieme al rilancio della cultura e del cinema Dopo aver dato vita ai primi Stati Generali del Cinema, assieme ad altri 97 festival nazionali del settore, su iniziativa e invito di Claudio Gubitosi, Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival , l' Apulia Web Fest torna a Giffoni per vivere a pieno l'esperienza del festival campano nella sua edizione 50plus. Dall'11 al 13 giugno scorso, infatti, il direttore artistico dell'Apulia Web Fest Michele Pinto ha preso parte alla prima convocazione di 97 festival cinematografici italiani (fra le oltre 1300 rassegne censite) che si sono dati appuntamento a Giffoni Valle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19 e da condividere con il Ministero della Cultura. Obiettivo dei festival, far ripartire l'Italia della cultura e del cinema con un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. Un incontro di proficuo scambio di idee ed intenti assieme al direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha avviato un percorso di confronto costante invitando una ristretta selezione di 20 festival e rassegne ad entrare nel vivo della partecipazione del Festival che da oltre cinquant'anni coinvolge migliaia di giovanissimi da tutto il mondo, oltre ai grandi artisti ospiti della manifestazione, che convergono nella Cittadella del Cinema nel segno della cultura e dell'amicizia. In questa selezione esclusiva anche l'Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, il festival internazionale pugliese dedicato al cinema digitale indipendente, questa volta rappresentato alla corte del Giffoni Film Festival da Tiziana Di Gravina, giornalista e ufficio stampa Apulia Web Fest, e Felice Caiati, produttore e responsabile del welcoming degli artisti che afferiscono al festival pugliese. Una prestigiosa occasione per condividere ancora idee, proposte e prospettive future insieme al direttore Gubitosi e ai direttori di altri festival di settore italiani, condividendo obiettivi di valorizzazione della cultura attraverso il cinema in tutte le sue espressioni e lavorando insieme per una strategia comune. Di Gravina e Caiati, i due coratini dello staff dell'Apulia Web Fest che, a partire dal direttore artistico ruvese Michele Pinto, si avvale di professionalità di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, città del nord barese, hanno potuto anche vivere nel pieno le attività del Giffoni Film Festival, incontrando artisti e professionisti, e cogliere l'essenza della profonda condivisione della passione per il cinema, del valore dell'amicizia, del grande entusiasmo dei ragazzi e del coinvolgimento dell'intera città ospitante e del territorio, dell'incredibile esperienza di vita e di crescita culturale e personale che la manifestazione rappresenta. Tutti elementi imprescindibili su cui trova fondamento anche l'Apulia Web Fest che si

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impegna nella valorizzazione e promozione dell'audiovisivo indipendente, dei principi di pace e condivisione e dello stretto rapporto con il territorio ospitante e le sue eccellenze, enogastronomiche, artistiche e sociali. Apulia Web Fest – Audiovisuals, Peace and Food, dopo la prima edizione a Terlizzi (Ba) e la seconda in digitale, quest'anno riparte da Lecce con una terza edizione in duplice veste, in presenza e in digitale, dal 3 al 5 settembre 2021, ospitata negli spazi dell'Accademia "Stazione 47" . Organizzato da Arcadia Kinema, Curiosity Studio, WAU e dall'Associazione Culturale Morpheus Ego, con il patrocinio del Comune di Lecce e il patrocinio oneroso di Apulia Film Commission, in partnership con la Webseries World Cup, l'edizione 2021 dell'Apulia Web Fest conta oltre 200 opere iscritte, 40 nazioni in gara, 38 premi e una sezione speciale dedicata ai lavori incentrati sul tema del pandemia da Covid-19.

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31 luglio 2021 - 23:17

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Noemi al Giffoni Film Festival manda un messaggio a Curreri: «Daje, Ti voglio bene. Se non fossi qui Leggo giffoni film festival,noemi al giffoni,manda un messaggio,voglio,sarei corsa,film festival manda,messaggio a curreri,«daje,benedetto del tronto,internet,fossi qui leggo Purtroppo non hai il permesso di inviare commenti. Sei stato bloccato.

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MILA si aggiudica il “Grifone” come miglior corto +10 al Giffoni: tutti i vincitori di questa edizione! di Gianfranco Goria – fumetto e dintorni – non profit journalism ISSN 1971-1824 Il corto animato “MILA” di Cinzia Angelini ha trionfato al Giffoni Film Festival nella sua categoria per la sezione “Elements +10”! Ecco tutti i vincitori, sezione per sezione: ELEMENTS +3 Gryphon Award – Miglior Cortometraggio FLY di Carlos Gómez-Mira Sagrado (Spagna) ELEMENTS +6 Gryphon Award – Miglior Film DRAGON GIRL di Katarina Launing (Norvegia, Repubblica Ceca) Gryphon Award – Miglior Cortometraggio THE SCIENCE OF WISHES di Michelle Bado (Libano) ELEMENTS +10 Gryphon Award – Miglior Film NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania) Gryphon Award – Miglior Cortometraggio MILA di Cinzia Angelini (USA) Premio Speciale LETE SPECIAL AWARD SPORT AND SOCIAL CULTURE MICA di Ismaël Ferroukhi (Marocco/Francia/Qatar) Motivazione: Acqua Lete ha deciso di istituire lo Special Award Sport e Cultura Sociale, perché convinta che lo sport sia fenomenale incubatore di valori sociali in grado di svolgere un ruolo fondamentale nel processo di attivazione e diffusione di una cultura sociale nuova che vede Enti, Istituzioni, Federazioni e Imprese in team per favorire l’integrazione degli atleti disabili e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni che vivono ai margini della società. Per questo motivo ha sempre accompagnato le innumerevoli attività di sponsorizzazioni sportive a progetti di responsabilità sociale in collaborazione con Federazioni sportive e club di cui è Partner. Il Giffoni rappresenta la più bella opportunità per anticipare un importante progetto che ci vedrà protagonisti nella realizzazione di infrastrutture sociali in aree periferiche del nostro paese. Premio Speciale PREMIO CLEAR CHANNEL AWARD CREATIVITA’ ED INNOVAZIONE NIGHT FOREST di Andre Hörmann (Germania)

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31 luglio 2021 - 20:40

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Motivazione: Al regista che nella realizzazione del suo lavoro si è distinto per il ricorso ad un linguaggio cinematografico innovativo e per la cifra stilistica spiccatamente creativa. GENERATOR +13 Gryphon Award – Miglior Film I DON’T WANNA DANCE di Flynn von Kleist (Paesi Bassi) Premio Speciale ENI SPECIAL AWARD BULADÓ di Eché Janga (Curaçao – Caribbean Island) Motivazione: Per la sua capacità di affrontare il tema della specificità dei singoli e della difficoltà che spesso esiste nel dialogo tra generazioni differenti. Il film riesce a sintetizzare il valore dell’inclusione come strumento di superamento dei limiti personali a favore di una mediazione tra culture e interpretazioni differenti della realtà, rendendole una leva di arricchimento e di crescita. Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” VACARME di Neegan Trudel (Canada) Motivazione: Perché mette in luce l’impossibilità di crescere serenamente in un ambiente familiare problematico e senza affetto, con una madre vittima della propria insoddisfazione e della solitudine, che non riesce a contenere la rabbia della protagonista, la tredicenne Emilie. Il film, utilizzando un linguaggio classico, enfatizza, attraverso frequenti primi piani e dettagli su oggetti significativi, l’importanza della scoperta della chitarra, alla quale la protagonista si aggrappa nei momenti di maggiore tensione, unica via di uscita e possibilità di riscatto. La presenza costante della neve sembra voler coprire disagi e conflitti, in un racconto fluido e significativo per la tematica a carattere educativo. GENERATOR +16 Gryphon Award – Miglior Film THE SHORT HISTORY OF THE LONG ROAD di Ani Simon-Kennedy (USA) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” THE FAM di Fred Baillif (Svizzera) Motivazione: Perché offre un punto di vista non solo realistico e problematico sulla MIF, ma anche ricco di opportunità di costruire relazioni basate sulla scelta del prendersi cura dell’altro, al di là dei legami di sangue. Il complesso lavoro di regia, che ha scelto una struttura narrativa in prevalenza non lineare, con capitoli ”ad incastro”, consente al racconto di gestire in modo originale i piani temporali, svelando allo spettatore in maniera graduale le fragilità dei protagonisti. L’ibridazione tra Fiction e Documentario è valorizzata dal coinvolgimento delle ragazze, che restituiscono reali storie di vita ben costruite nella

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sceneggiatura del regista. GENERATOR +18 Gryphon Award – Miglior Film NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2021” NINJABABY di Yngvild Sve Flikke (Norvegia) Motivazione: Perché tocca tematiche attuali e giovanili, affrontando un tema delicato con profondità e leggerezza, senza cadere in giudizi morali, esaltando l’individualità dei personaggi e il loro modo di misurarsi con le scelte cruciali della vita. La narrazione è resa fresca e originale dall’uso dell’animazione, elemento caratterizzante dell’opera, attraverso cui emergono i conflitti e l’interiorità creativa della protagonista. Ciò permette di coinvolgere un pubblico eterogeneo, favorendo l’immedesimazione dello spettatore. L’uso sapiente delle inquadrature e della fotografia, della scenografia, dei costumi e della colonna sonora scandisce il percorso di crescita di Rakel e l’evoluzione dei personaggi. GEX DOC Gryphon Award – Miglior Film I HAVE BEEN WAITING FOR YOU di Stéphanie Pillonca (Francia) PARENTAL EXPERIENCE Gryphon Award – Miglior Cortometraggio JUST JOHNNY di Terry Loane (Ireland) Premio Speciale PREMIO CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) PER L’AMBIENTE THE RECYCLING MAN di Carlo Ballauri (Italia) Motivazione: Il Premio CIAL per l’Ambiente quest’anno viene assegnato ad un cortometraggio crudo e coraggioso che racconta di un mondo dove bambini robot vengono assemblati e poi riciclati per rinascere a nuova vita. Nonostante il tema del riciclo dei materiali, in particolare dei metalli, venga presentato in maniera drammatica e, a tratti, anche spaventosa, il film racconta una speranza di vita eterna che è propria dell’economia circolare, che invita a riflettere sulle possibili conseguenze dei comportamenti umani. I vincitori delle sezioni Generator +13, Generator +16 e Generator +18 di #Giffoni50: GENERATOR +13 Gryphon Award - Miglior Film MAN UP! di Benjamin Parent (Francia) Gryphon Award - Miglior Cortometraggio LUCE & ME di Isabella Salvetti (Italia) Premio Speciale GRIFONE DI ALLUMINIO PREMIO CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) PER L’AMBIENTE LA GUERRA… In "Comunicati stampa" Il cortometraggio "MILA" ideato e diretto da Cinzia Angelini sta riscuotendo grande successo nel circuito dei festival cui sta partecipando, e siamo appena all'inizio della stagione che - questa è la speranza - la porterà infine a "passeggiare tra le stelle".

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https://www.youtube.com/watch?v=mNWxdDMVn2o Per tenersi aggiornati, proponiamo qui un sintetico… In "Conferenze e Incontri" “Mila”, la storia di una bambina in guerra, approda al Romics 2015 Cinzia Angelini presenterà gli ultimi aggiornamenti sulla produzione del cortometraggio animato “Mila” presso la Sala Fellini di Cinecittà, l’ 8 aprile, alle ore 15.00. L’evento – organizzato da ASC (Associazione Costumisti e Scenografi di Cinecittà) – racconterà… In "Animazione" Dopo dieci giorni di emozionanti proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest’anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie… In "Angelo Libranti" Nico Bonomolo è nato a Palermo e vive e lavora nella vicina Bagheria. Ha iniziato a realizzare film d'animazione da autodidatta dieci anni fa, ottenendo numerosi riconoscimenti nei festival internazionali più prestigiosi. Il suo ultimo lavoro, “Confino”, ha ottenuto più di quaranta premi, tra i quali il Gryphon Award al Giffoni… In "Animazione" Mila e il suo team saranno protagonisti all'imminente CTN Animation Network (15-18 novembre). Cinzia e la sua banda saranno presenti con uno stand, condiviso e sponsorizzato da Eighty30 Creative - Per chi si trovasse a Burbank (LA), l'appuntamento è al Booth T010. Omaggi: due al giorno al tavolo di Mila!t-shirt, mini-aquiloni, postcard & molto altroVideo:… In "Conferenze e Incontri"

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Giffoni Film Festival, Gruppo Iren presenta corto “La Challenge” a basso impatto ambientale

editato in: 2021-07-30T17:01:17+02:00 da QuiFinanza 30 Luglio 2021 (Teleborsa) – Una sfida intergenerazionale sui temi dell’ambiente ospitata a Procida. È questa la trama di “La Challenge”, corto nato da un’iniziativa del Gruppo Iren, prodotto da Giffoni Innovation Hub e Unitalia e presentato nel corso di Giffoni Next Generation 2021 con il supporto di Procida Capitale della Cultura 2022. Attori protagonisti sono Gennaro Filippone, giovanissimo attore noto al pubblico per Generazione 56K, Gigi Savoia, Viviana Gente e Roberta Misticone. “Il cortometraggio – spiega Iren in una nota – traduce, sia nelle tecniche realizzative sia nei messaggi che desidera trasferire, alcuni degli asset principali della mission di Iren, che fa della sostenibilità e dell’economia circolare applicata a tutti i business in cui opera il Gruppo, la stella polare del proprio percorso di crescita e sviluppo, focalizzato sull’uso consapevole ed efficiente delle risorse”. Il protagonista del corto, Tommy, vive a Procida e ha un segreto. Annota qualcosa su uno speciale quadernetto per tutta la giornata. In realtà sta partecipando alla challenge lanciatagli da un personaggio misterioso. La sfida è quella di rendere il mondo, e in particolare la sua isola, un posto più pulito. Il corto è stato presentato durante la Giffoni Impact ai ragazzi di #Giffoni50Plus e Giffoni Dream Team che partecipano a Next Generation 2021 di Giffoni Innovation Hub. “Essere sostenibili significa anche educare culturalmente i cittadini attraverso nuovi linguaggi e nuovi approcci – dichiara Gianni Vittorio Armani, ad del Gruppo Iren –. Questo cortometraggio rappresenta una modalità innovativa per raccontare ai più giovani ‘’importanza del recupero, del riciclo e del riuso, temi sui quali il nostro Gruppo si impegna quotidianamente su tutti i territori in cui opera in una logica di massima circolarità dei processi produttivi e di pieno rispetto delle risorse naturali”.

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30 luglio 2021 - 15:03

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“Da sempre il Gruppo Iren – ha sottolineato il presidente di Iren Renato Boero – dedica molta attenzione all’educazione delle nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, come testimoniato dalle numerose iniziative programmate ogni anno da Eduiren e rivolte a decine di migliaia di ragazzi. Abbiamo voluto essere presenti al Giffoni Film Festival perché riteniamo che il linguaggio del cinema e delle immagini possa essere uno strumento utile per veicolare ai ragazzi valori fondamentali per il futuro del nostro pianeta”. “Si tratta di un corto a basso impatto – racconta Luca Tesauro, ceo di Giffoni Innovation Hub e produttore di La Challenge – vista la consapevolezza dell’importanza di portare la sostenibilità anche nel mondo dell’intrattenimento. Così durante la lavorazione sono state usate esclusivamente luci naturali. Una soluzione che ha funzionato bene sia dal punto estetico, dando al corto quella profondità un po’ da favola, sia ambientale. Giffoni d’altronde come da tradizione, interpreta sogni e ambizioni dei ragazzi e pensa al loro futuro. Un futuro che deve essere sempre più green”.

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31/07/2021 08:52 Sito Web

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L’edizione “50 plus” ha segnato un ritorno alla normalità | Antonio Sica - CorriereTv Antonio Sica dalla Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana per la chiusura del Giffoni 50 PLUS. Qui, anche quest’anno 5000 giovani si sono incontrati per unirsi in “un grido di felicità”. In questi 51 anni molti ospiti si sono alternati sul palco, a partire da Francois Truffaut per il quale "di tutti i festival di cinema, Giffoni è il più necessario". L'edizione 50 Plus ha segnato un ritorno alla normalità e con tutte le misure di sicurezza ragazze e ragazzi hanno incontrato uomini e donne che hanno un forte impatto sulla società dalla politica a tik tok, passando ovviamente per il grande schermo. Ferzan Ozpetek, Carolina Crescentini, Erri De Luca, Khaby Lame sono solo alcuni dei talent che hanno calcato il blu carpet quest’anno. L’impressione che ci ha lasciato questa edizione è che ci si possa tornare a riappropriare dei propri spazi e della propria vita ma soprattutto "ciò che comincia qui migliora il mondo".

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