#GIFFONI50PLUS - ASKANEWS 01 LUGLIO - 03 AGOSTO
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Il Festival del cinema per ragazzi di Giffoni riparte da Bergamo
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Milano, 8 lug. (askanews) – Il Festival del cinema di Giffoni riparte da Bergamo. Un scelta non casuale per l’edizione #Giffoni50plus, ha spiegato il direttore Claudio Gubitosi. “Perché Bergamo? È una città simbolo per i dolori e le tragedie, per tutto quello che abbiamo visto durante il lockdwon e dunque Giffoni sta qui a Bergamo perché questo concetto di ripresa deve ripartire da una cosa che significa “noi”, ripartire significa stare tutti insieme e non ripartire con quello che abbiamo lasciato nel 2019″.
Il Festival del cinema per ragazzi di Giffoni riparte da Bergamo
Al festival del cinema per ragazzi più famoso al mondo 101 opere in concorso giudicate da 3mila giovani giurati in presenza, arrivati da tutta Italia e Europa (più 2.000 juror in collegamento). Maria Vittoria Borghetti è una di loro. “Questo mondo mi ha dato la possibilità di scoprire sia me stessa ad un livello sociale nella comunicazione con gli altri ragazzi e mi ha aiutato veramente tanto a sbloccarmi dalle mie insicurezze, mi ha fatto conoscere questo mondo del cinema e mi ha appassionato ancora di più”. Il festival, con un ricco programma di eventi e anteprime, fra cui il nuovo film Disney “Jungle Cruise”, si svolgerà dal 21 al 31 a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.
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Il grido di felicità di Giffoni50Plus, al via il festival 2021
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Il grido di felicità di Giffoni50Plus, al via il festival 2021 De Luca ai ragazzi: "Responsabilità per essere di nuovo liberi" VIDEO
Il grido di felicità di Giffoni50Plus, al via il festival 2021 00:00 / 00:00
Roma, 22 lug. (askanews) – Un grido di felicità per la cerimonia di inaugurazione di #Giffoni50Plus con l’auspicio che l’anno prossimo possa trasformarsi in un grido di libertà. Così Claudio Gubitosi, fondatore e direttore di Giffoni, ha dato il via all’edizione 2021 accogliendo, presso la Cittadella del Cinema, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, salutato da una folta rappresentanza di giurati in una festa di bandierine: il tricolore italiano, le stelle europee e lo stemma della Regione Campania. Il direttore Gubitosi ha accompagnato il presidente De Luca in una carrellata coloratissima rappresentata dai juror, divisi per categoria. Un saluto per tutti, a partire dalla sezione Parental Experience, i genitori che sono uno dei pilastri di Giffoni. E poi, a scalare i ragazzi di IMPACT! fino agli Elements +3: ‘Sono loro – ha detto Gubitosi – il cuore di Giffoni’. A seguire la consegna dei passeggini alle 44 famiglie di Giffoni Valle Piana che dall’inizio del 2021 hanno avuto un figlio, uno speciale bonus bebè pensato da Giffoni per celebrare la famiglia e sostenere la natalità. Sul blu carpet le famiglie che insieme ai loro splendidi bambini hanno ricevuto il dono. ‘Sarò senza dubbio invidiato da tutti i direttori dei festival – ha detto Claudio Gubitosi nel salutare i neo genitori – perché apriamo #Giffoni50Plus in un modo particolare. Ecco il nostro inno alla vita. Diamo il nostro benvenuto ai bimbi nati a Giffoni nel 2021. Finora ne sono 44 ed è a loro che offriamo questo omaggio, un passeggino, che li accompagnerà alla scoperta della vita nei loro primi viaggi’. Ad accogliere le famiglie il presidente dell’Ente Autonomo Pietro GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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Rinaldi, il managing director di Giffoni, Jacopo Gubitosi, il primo cittadino di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. A seguire il taglio del nastro di #Giffoni50Plus affidato al presidente De Luca davanti ad una nutrita rappresentanza di autorità, a partire dai sindaci dei Comuni del comprensorio.
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In Sala Truffaut l’incontro con i giurati e con i ragazzi della sezione IMPACT!. ‘Con la pandemia – ha detto nel suo intervento il direttore Gubitosi – abbiamo reagito come abbiamo fatto lo scorso anno. Giffoni si fa e si fa in totale sicurezza perché possiate stare in buona salute. Basta pensare al sistema di purificazione e di sanificazione dell’aria che utilizziamo nelle nostre sale grazie al brevetto di Refinair, innovativa azienda salernitana. C’è costato un grande sforzo, anche economico, ma è necessario farlo. Ringrazio il presidente De Luca per la sua presenza. Lo ringrazio per il bellissimo messaggio che ci ha inviato in occasione del nostro incontro di presentazione del programma che abbiamo avuto a Bergamo qualche settimana fa. L’ho letto e mi sono emozionato. Sono stato orgoglioso per quelle parole. In questa edizione ci sarà più Italia, ci sarà più Campania. In questi giorni abbiamo tenuto un bellissimo incontro al Museo Archeologico di Pontecagnano e poi a Scampia. In questo festival siamo orgogliosi di poter essere in due occasioni al fianco del sindaco di Procida, capitale italiana della Cultura 2022. Siamo pronti poi con Verde Giffoni, progetto dedicato ai temi dell’ecologia e della sostenibilità nel quale la nostra provincia verde, Avellino, avrà un ruolo importante. Insieme a Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei daremo vita ad un progetto interessantissimo insieme ai ragazzi di Scampia che non saranno semplici visitatori ma protagonisti. Abbiamo, inoltre, chiuso accordi con i festival di cinema della Campania, in particolare con quelli di periferia, come strumento di cooperazione e di collaborazione all’interno della più complessiva rete creata con i festival e le rassegne di tutta Italia. Vogliamo ripartire così, Lo facciamo dai ragazzi per i quali abbiamo un fortissimo senso di rispetto. Quest’anno, poi, saranno sul palco e saranno protagonisti perché sono autonomi ed è giusto che abbiano questa responsabilità’.
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Prima di avviare il confronto, una sintesi del docufilm ‘This is Giffoni’ dedicato ai 50 anni di storia del Festival, emozionante galleria di volti, immagini, presenze, emozioni, sogni e realtà. La parola passa poi ai ragazzi della sezione IMPACT! che sono sul palco. A loro il compito di sollecitare riflessioni, di offrire spunti di discussione al presidente De Luca. Sono intervenuti, infatti, Domenico Tripodi, 23 anni di Salerno, un percorso di studi in discipline economiche e sociali. Benedetta Torre, 23 anni di Battipaglia, laurea magistrale in International Relations alla Luiss di Roma, Giovanni Cioffi, 24 anni, di San Cipriano Picentino, laurea triennale in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino, Camilla Pignatiello, 20 anni di Pomigliano d’Arco, studentessa di Lettere Classiche alla Federico II di Napoli, Carmen Porricelli, 19 anni di Somma Vesuviana, studentessa di Global Law and transanational legal studies all’Università di Torino ed Antonio D’Amore, 25 anni di Nocera Inferiore, studente di Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno. La politica e la sua modalità di comunicazione, la distribuzione delle risorse europee Next Generation nel divario tra Nord e Sud, l’emigrazione giovanile e le opportunità per i ragazzi, la promozione dei beni culturali, la legalità ed il contrasto alla criminalità organizzata e, poi, l’ambiente: sono stati questi i temi sollecitati dai ragazzi. Tutti hanno ribadito l’importanza che Giffoni ha avuto ed ha nel loro percorso perché in un mondo che spesso non offre loro ascolto, Giffoni è una opportunità di confronto, uno strumento di crescita. È la volta del presidente GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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De Luca che risponde a tutte le sollecitazioni: ‘Un saluto affettuoso a voi e alle vostre famiglie – esordisce il governatore – Grazie a Claudio Gubitosi e a chi organizza questo bellissimo evento che è cultura, società civile, scambio umano, crescita economica’. Un appello, è il senso delle parole che De Luca ha rivolto ai ragazzi. Il tema è quello della pandemia con la necessità di tenere comportamenti adeguati per evitare la ripresa del contagio. Su questo De Luca ha usato toni perentori, decisi come sempre fa in queste occasioni: ‘Abbiamo visto queste belle immagini di Giffoni ai tempi in cui ci si poteva abbracciare – ha continuato De Luca – Oggi questo non è possibile. Siamo in Italia l’unica Regione in cui resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’esterno. Vi dico perciò di usarla sempre. Non è un martirio, ma un aiuto importante ad impedire una nuova diffusione del contagio. I dati di oggi dicono che i positivi sono 292 in Campania. Siamo davvero sulla soglia. La libertà non può esistere se scollegata al principio di responsabilità. Questi comportamenti non sono un attentato alla libertà come qualche politico prova a dire. La libertà è tale perché ha dei limiti, altrimenti non esiste. Una democrazia che non tenga insieme libertà e responsabilità è destinata a morire. Dobbiamo completare la vaccinazione. Dobbiamo essere rigorosi nei comportamenti. Invece si preferisce in alcuni casi assumere comportamenti idioti scambiandoli per prove di libertà. Qui bisogna comprendere che di questo passo si chiude di nuovo tutto. Chi assume una posizione del genere è un nemico della liberà, delle relazioni in presenza, della didattica in presenza ed uccide l’economia. Chi si comporta così è amico delle chiusure’. Poi un passaggio sulla ripresa della scuola: ‘In Campania – ha detto – abbiamo vaccinato la gran parte del personale scolastico. Per la fascia 12-18 anni, abbiamo avuto 220mila ragazzi che si sono registrati in piattaforma per vaccinarsi su 530mila. In questa ultima parte di luglio ed inizio agosto completeremo questa fase per poi avviare una campagna di massa nel mese di settembre. È questa la precondizione per riaprire le scuole in presenza’. Accorato l’appello finale: ‘Se vi trovate in gruppo – ha detto rivolti ai ragazzi – non vi fate condizionare. La logica del gruppo non ci deve spingere verso la stupidità. La pandemia se un vantaggio l’ha avuto è stato quello di farci riscoprire una gerarchia dei valori. Abbiamo imparato una grande lezione: i beni considerati normali sono cose fondamentali per la nostra vita. Ancora una volta per ritornare ad essere umani, dobbiamo avere rigore e senso di responsabilità. Io mi auguro di poter tornare davvero alla gioia di vivere di un tempo, ad un sistema di relazioni degno degli esseri umani e non di soldati che devono proteggersi da un saluto o da un abbraccio’. Riferimenti, inoltre, al divario tra Nord e Sud nella distribuzione delle risorse europee: ‘Se davvero – ha detto al riguardo – si volesse fare un’opera di superamento del divario tra Nord e Sud in Italia non dovremmo destinare al Mezzogiorno il 34% delle risorse, ma dovremmo avere il doppio. Questo non accade perché siamo in un Paese in cui non c’è una classe dirigente che abbia questa ispirazione ideale. Nel dopoguerra la questione meridionale è stato un tema che accomunava tutti i partiti. Tutto questo oggi non c’è più. In Italia il Sud continua ad essere considerato la palla di piombo ai piedi del Paese. Oggi la Campania è ultima per riparto del fondo sanitario, questa è una vergogna che grida vendetta. Abbiamo ricevuto meno vaccini di tutte le altre Regioni. Questo è uno scandalo nazionale. Tranne me nessuno ha combattuto per superare questa vergogna. Invece dovremmo riuscire ad essere il Sud dell’efficienza e allora potremmo avere più forza nel portare avanti le nostre GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
Arabia Saudita, festa dell’hajji in versione “soft” per il Covid
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Tweet di @askanews_ita askanews @askanews_ita #Draghi: #Salvini? Appello a non vaccinarsi è appello a morire
9m askanews @askanews_ita Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Covid, contenente le norme per il green pass, la proroga dello stato di emergenza e i nuovi criteri per determinare i "colori" delle regioni #coronavirus
52m Ritwittato da askanews WEC Italia @WEC_Italia In risposta a @WEC_Italia Un ringraziamento particolare anche ai nostri moderatori @alessiopost e @gianni_todini e ai media partner @formichenews Incorpora
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battaglie e potremmo così contrastare quell’eccesso di centralizzazione che c’è con evidenza rispetto al Piano di Ripresa’. De Luca ha, poi, annunciato un nuovo concorsone. Obiettivo: svecchiare la pubblica amministrazione, impiegando i giovani e bloccare l’emigrazione: ‘È per questo – ha continuato De Luca – che avevamo pensato al concorsone che si è scontrato con livelli inimmaginabili di ottusità burocratica. Abbiamo realizzato la formazione per questi giovani a spese della Regione e ora andranno a lavorare in 250 Comuni della Campania. Rifaremo un secondo concorso regionale perché dobbiamo ringiovanire la pubblica amministrazione. Su questo stesso fronte abbiamo finanziato tantissime start up innovative’. Poi un passaggio sulla Campania delle eccellenze culturali, terra di bellezze e di incanto: ‘Abbiamo dato vita – ha spiegato il presidente della Regione Campania – ad una piattaforma digitale con tutti i beni culturali presenti sul nostro territorio. Ecco il primo distretto culturale digitale italiano. Nessuno l’ha fatto prima di noi e siamo la Regione che investe più delle altre negli eventi culturali. Valorizziamo i siti archeologici e altri dovremmo meglio valorizzarli perché poco conosciuti anche da noi campani’. Molto c’è da fare sul piano sociale: ‘La camorra – ha detto De Luca, rispondendo ad una specifica domanda arrivata dai ragazzi – la dobbiamo affrontare in due modi, affermando da un lato la cultura delle regole e dall’altro la cultura dello Stato e della repressione, parola che uso senza alcun imbarazzo. La povertà su questo fronte non può essere un alibi. So bene che chi nasce in quartieri a rischio può già essere condannato. In questo caso bisogna intervenire con un programma specifico che spezzi la catena della vendetta che spesso alimenta il proliferare della delinquenza. Fatto il lavoro di recupero sociale, si arriva poi al punto in cui lo Stato deve fare la sua parte, anche con mezzi repressivi’. Lavorare sull’ambiente, sulla ricerca, sull’innovazione: sono questi i prossimi obiettivi che la Campania vuole centrare: ‘Vogliamo essere – ha aggiunto De Luca – la Regione più verde d’Italia. Sembra impossibile ma possiamo farcela. Abbiamo un problema legato all’abusivismo. Su questo l’ideologizzazione non aiuta. L’abusivismo porta all’inquinamento anche dei terreni agricoli e dei corsi d’acqua. Il risultato di questo ideologismo è che non è cambiato nulla e, anzi, si continua ad inquinare. Su questo fronte stiamo cercando di completare le reti fognarie e dei depuratori. Cosi puntiamo ad essere la Regione più monitorata d’Italia dal punto di vista ambientale. Le terre dei fuochi, perciò, sono altrove. Su questo paghiamo anche il prezzo di campagne mediatiche di aggressione non più motivate. Stiamo lavorando, poi, molto nel campo della ricerca, in particolare sull’aerospazio, sull’automotive, sull’agroalimentare e sul sistema moda. Su questo vogliamo caratterizzarci per il futuro’. CONDIVIDI SU:
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Roma, 24 lug. (askanews) – Ancora grandi ospiti a #Giffoni50Plus. L’attore Paolo Calabresi ha incontrato i giurati nella Sala Truffaut, rispondendo alle domande dei giffoner in presenza, e dai vari hub presenti in Italia e all’estero. Calabresi ha definito Giffoni “un’avventura pionieristica”, “un posto magico, dove c’è gente che fa il cinema e ci siete voi che fate domande. L’arte si fa in due, chi la interpreta e chi la fruisce. Se la Gioconda non la guardasse nessuno resterebbe nello studio di Leonardo”, ha detto.
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L’incontro si è aperto con un tributo a Libero De Rienzo, l’attore scomparso da qualche giorno e con cui Calabresi ha condiviso vari set, tra cui la saga di “Smetto quando voglio”. “Mancherà – ha detto – ma al cinema con la C maiuscola”, riferendosi al fatto che fosse un attore sottovalutato negli ultimi tempi. Immancabile la citazione di Biascica, uno dei ruoli cult di Calabresi che riprenderà in Boris, con la quarta stagione prossimamente su Disney+: “Mi sono ispirato ad un macchinista sul set di Distretto di polizia – ha confessato – che vendeva di tutto ai colleghi, incluso il pesce. L’ho raccontato agli sceneggiatori e quel dettaglio è finito nella serie, con Duccio che vende i saraghi” ha svelato.
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ritratto di ognuno realizzato dai giffoner. Il gruppo ha parlato del programma e Lundini ha svelato la ricetta del successo: “Se una cosa diverte noi in prims, basta farla. Spesso le idee più irruente sono anche carine, più di quelle a cui si pensa per mesi”. Nessuno dei tre, all’inizio, sapeva cosa aspettarsi. “Quando abbiamo fatto il programma non abbiamo pensato ai social – ha raccontato Fanelli – abbiamo solo pensato: fa ridere? Abbiamo fatto quello che faceva ridere a noi”. È a Benincasa che la IMPACT! ha chiesto consigli su come provare a intraprendere la carriera di autore televisivo. “La vita è fatta di incontri – ha premesso – ma poi oggi c’è il web, ed è tutto là. La televisione sta morendo, perciò consiglierei di sperimentare nel web le vostre idee. Poi c’è il teatro e soprattutto c’è il cinema, che è eterno”. E’ stata ospite di IMPACT! anche la vulcanica Chiara Francini. Il suo incontro si è trasformato in un viaggio tra poeti e attivisti, una pluralità di voci tra presente e passato. L’attrice ha parlato del suo romanzo, “Il cielo stellato fa le fusa” (Rizzoli), raccontato dalla voce narrante del suo gatto Rollone. “Giffoni è il festival più bello al mondo” ha detto subito ai ragazzi. Francini in estate si dividerà tra teatro e presentazioni del libro: “Il palco – ha confessato – mette a contatto con le emozioni e quindi continuo a farlo. È stancante ma tengo botta, perché c’è voglia di ricominciare, c’è fame di condivisione dopo questi due anni quasi in freezer, ghiacciati”.
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ripenso ai tanti passaggi che si sono succeduti dall’inizio, da febbraio del 2020 ad oggi, emerge chiaramente che avevamo la possibilità di fermare e di bloccare l’epidemia sul nascere e non l’abbiamo fatto. Si potevano prendere misure più efficaci e più tempestive, questo è sicuro”. Lo ha detto il microbiologo padovano Andrea Crisanti al festival di Giffoni.
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“Se devo individuare un momento veramente cruciale – ha raccontato Crisanti – è stato quando abbiamo avuto la notizia dei primi casi in Veneto. Ricordo che stavo per andare a un congresso in Australia. Tutto quello che avevo imparato nella mia vita scientifica, tutte le esperienze maturate nel controllo delle malattie improvvisamente si sono come fuse insieme. È stato un momento di una creatività esplosiva. Ricordo che il 15 marzo, quindi a poche settimane dai primi casi, abbiamo realizzato degli studi che poi sono serviti per capire la dinamica di trasmissione dell’epidemia e sono stati utilizzati come paradigma per numerosi Paesi, purtroppo non in Italia, per contrastare il contagio. Abbiamo mobilizzato tutte le risorse a disposizione ed è stato incredibile vedere la volontà, la dedizione, l’entusiasmo di contribuire e fare qualcosa di
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utile”. “Tutto questo – ha aggiunto Crisanti – si è scontrato con l’incapacità della classe politica di recepire tempestivamente questi messaggi. Questo è stato molto frustrante. Ho avuto modo di constatare come in centri decisionali GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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importantissimi sono state selezionate persone non adeguate. Venendo da un posto come l’Inghilterra, mi è sembrato di sbarcare su Marte. Abbiamo assistito a decisioni prese per piccoli interessi di parte, senza avere minimamente a riferimento il bene comune. Il 3 febbraio 2020, venti giorni prima dei primi casi, l’Università di Padova aveva messo a disposizione degli studenti che venivano
Vacanze in stile inglese, spopolano le “beach hut” in pandemia
dalla Cina la possibilità del test ed abbiamo iniziato a testare alcune persone. La notizia è stata recepita dalla comunità cinese che aveva chiesto di essere interamente monitorata. Questa cosa è trapelata sui giornali e la Regione Veneto ce l’ha impedito. Alla luce di quello che è accaduto dopo, con la scoperta degli asintomatici, con la presenza di persone infette individuate sugli aerei, questa cosa avrebbe potuto cambiare il corso dell’epidemia”.
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Roma, 26 lug. (askanews) – Giffoni unisce l’Italia sotto il segno della cultura. Potente il messaggio che arriva dall’incontro fortemente voluto dal direttore Claudio Gubitosi che ha deciso di mettere insieme Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022 e Bergamo che, insieme a Brescia, sarà Capitale della Cultura 2023. Giffoni lancia così un ponte ideale che, da Sud a Nord, tiene insieme l’Italia immaginando un percorso di collaborazione per i prossimi due anni ricorrendo al metodo della sinergia e della coesione. Lo ha spiegato bene il direttore Gubitosi introducendo l’appuntamento al quale hanno partecipato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Raimondo Ambrosino, sindaco di Procida, e Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale della Campania: “Per me – ha detto Gubitosi – è un giorno importante perché si gettano le basi per una cooperazione incredibile a conferma che i solitari non vanno da nessuna parte e che la cultura ha bisogno di fare rete per essere vincente”. Il rapporto tra Procida e Giffoni si è instaurato già ai tempi della candidatura dell’isola a Capitale della Cultura con la produzione di un video, curato dal team di Giffoni, presentato in sede di audizione ministeriale: “Con Procida – ha aggiunto Gubitosi – abbiamo fatto rete da subito. La Regione ci ha chiamato e noi abbiamo risposto. In quell’occasione sono state chiamate a raccolta le eccellenze della Campania per sostenere la vittoria di Procida e, naturalmente, Giffoni ha dato il suo contributo”.
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Da Procida a Bergamo, Giffoni unisce l’Italia della Cultura
Il legame di Giffoni con Bergamo è stato suggellato lo scorso 8 luglio in GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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Gubitosi dà qualche accenno di quello che ha in mente nella collaborazione che nascerà con Procida e Bergamo: “Siamo ripartiti dai giovani, come per noi è naturale – ha spiegato – ed allo stesso modo sto pensando ad una Procida giovane. E lo stesso potrà valere per Bergamo. Mi piace usare proprio questo termine, un’invasione di ragazzi che potranno finalmente abbracciarsi. Perché anche questo è cultura”.
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occasione della presentazione del programma di #Giffoni50Plus che si è svolta proprio presso l’Aula Consiliare del Comune lombardo guidato da Giorgio Gori: “Quest’anno – ha spiegato il direttore – abbiamo deciso di interpretare in un modo speciale la parola ripartenza così tanto usata in questo periodo, guardando al nostro Paese, alle tante opportunità che la nostra Regione offre. Sento grande questa responsabilità soprattutto nei confronti dei ragazzi che ogni anno ci danno la forza. Quest’anno ancora di più perché non potevamo non tener conto delle lacerazioni che hanno dovuto subire a causa della sospensione della libertà, della negazione dei sentimenti che hanno patito”.
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Il messaggio di Giffoni arriva forte e chiaro, lo dice convintamente il primo cittadino di Procida, Raimondo Ambrosino, arrivato alla Cittadella del Cinema insieme a Leonardo Costagliola, assessore al turismo, e ad Agostino Riitano, direttore di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022: “Da qui – ha detto il primo cittadino – arriva una energia incredibile, nei cantieri che vediamo, nei giovani che sono protagonisti, un bel messaggio di forza che fa onore all’Italia. L’esperienza di Procida è quella di aver ottenuto questo titolo prestigioso per la capacità di fare rete con le persone, con le istituzioni, con tutti coloro che hanno portato avanti questo percorso insieme a noi. Volevamo dimostrare che la cultura poteva essere un elemento su cui puntare. E ce l abbiamo fatta. Questo risultato ci ha dato finora una visibilità internazionale a dimostrazione che piccole realtà possono farcela. Così come è stato per Giffoni tanti anni fa. Rappresentiamo ognuno di quegli ottomila piccoli Comuni di cui l’Italia è ricca e che costituiscono l’ossatura del nostro Paese”. Un ideale passaggio del testimone con Bergamo che sarà Capitale Italiana della Cultura l’anno successivo, insieme a Brescia nel 2023: “Torno a Giffoni – ha esordito il primo cittadino Giorgio Gori – dopo venticinque anni. Lo faccio per amicizia e per gratitudine. Ho sentito vicino il festival nei momenti più complicati che in questo periodo abbiamo vissuto. Ho raccolto come un dono la decisione di portare a Bergamo la presentazione di un’edizione così importante di Giffoni come quella in corso. C’era il desiderio chiarissimo di portare una carezza ad una comunità così colpita. Gubitosi l’ha fatto come è abituato a fare, ci ha portato i ragazzi e con loro una ventata di positività. Bergamo ha accolto questa energia perché la nostra comunità ha una voglia incredibile di tornare a guardare con fiducia al futuro e perché abbiamo fondamenta molto resistenti”. All’orizzonte la sfida del 2023, Gori lo dice con chiarezza: “Abbiamo – ha spiegato – la responsabilità di onorare una decisione unanime del Parlamento che per la prima volta ha deciso di individuare due città come Capitale della Cultura. Insieme a Brescia abbiamo deciso di candidarci insieme e questa idea di squadra è stata la chiave di tutto”. Ma Gori considera il biennio 2022-2023 come un unicum: “Sarà – dice – un intreccio di iniziative con un integrazione di territori che rappresentano luoghi di sviluppo, di crescita, di innovazione e di futuro. Non possiamo perdere il rapporto con Procida che ho apprezzato tantissimo per il fatto di essersi candidata. Facendolo, Procida ha ritenuto di non essere troppo marginale per esserci e questo è un fatto straordinario. Procida e Giffoni restano due dimostrazioni importanti di un Sud che ammiro GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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moltissimo dove ci sono tutte le energie per crescere, un Sud che può essere apprezzato in tutta Italia e all’estero. Incroceremo il nostro cammino con quello di Procida in questo ideale passaggio di testimone”. La Regione Campania coglie il senso dell’iniziativa attraverso le parole del vicepresidente Fulvio Bonavitacola: “È un momento magico – dice – questo binomio tra Bergamo-Brescia e Procida descrive l’Italia di oggi che deve superare le divisioni geografiche. Queste due realtà che cooperano ci dicono che possiamo tornare ad essere un Paese forte solo se uniti. Inoltre, passa una visione moderna dell’Italia dove dialogano realtà importanti dal punto di vista produttivo con eccellenze ambientali e del paesaggio. Abbiamo partecipato con forza alla vittoria di Procida. E abbiamo partecipato emotivamente alla vicenda così drammatica vissuta da Bergamo con una solidarietà mai compassionevole. Sembrava impossibile mettere insieme questi due territori ma Giffoni c’è riuscito. Ed è un po’ come è accaduto con il festival che ha
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Giffoni Valle Piana, 26 lug. (askanews) – Nell’anno della ripartenza, Luigi Di Maio torna al Festival del cinema di Giffoni (Sa) per la decima volta consecutiva. È felice di esserci, desidera il confronto con i ragazzi, ascolta con entusiasmo le parole del direttore Claudio Gubitosi che gli racconta novità del Festival, l’avanzare dei cantieri infrastrutturali oggi aperti, le prospettive future che parlano di nuova occupazione, di creatività, di giovani. Il Ministro degli Esteri approfitta dell’occasione, all’indomani delle proteste in piazza in ottanta città italiane, per un appello formulato a tutti, quello a vaccinarsi perché la vaccinazione è l’unica arma per superare la crisi sanitaria e quella economica. In particolare si riferisce ai giovani e Giffoni è il posto giusto per farlo. “È un anno speciale questo – ha detto il ministro in avvio del suo intervento – perché è l’anno della ripartenza grazie alle vaccinazioni. Certamente non abbasseremo la guardia, ma credo che la felicità, il concetto di ripresa e di speranza possano ripartire proprio dai giovani. Questo è il mio decimo anno qui, è un’occasione per tirare le somme anche qui a Giffoni che da sempre è specchio del Paese”. C’è l’emergenza sanitaria che continua a preoccupare, ma quest’anno c’è uno strumento che è quello dei vaccini: “È chiaro ed evidente che la crisi non è finita – ha concluso – allo stato abbiamo superato il 50% degli italiani che hanno effettuato le due dosi ed il 60% che ne ha una. Andiamo spediti con record importanti. Negli ultimi sette giorni si sono vaccinati 350mila ragazzi. Da qui sento di fare un appello a tutti i cittadini, giovani e meno giovani. La GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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vaccinazione è l’unico modo per uscire dalla crisi sanitaria ed economica”. Spazio al cinema con Salvatore Esposito che ha incontrato i giffoner di IMPACT! per parlare del suo nuovo libro, “Lo sciamano”, edito da Sperling & Kupfer, del suo lavoro di attore, di nuovi progetti, ma anche di esoterismo, misteri, musica e della sua Napoli. Esposito – che si prepara a dire addio al personaggio di Gennaro “Genny” Savastano – è attualmente impegnato nelle riprese di Rosanero, un film tratto dall’omonimo libro di Maria Tronca edito da Baldini & Castoldi, che lo vede nel ruolo di protagonista al fianco di una bambina di dieci anni, oltre che di cosceneggiatore insieme a Andrea Porporati.
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Infine Lillo ha fatto impazzire i giovani giurati con il suo Posa-man. “È stato un anno che non dimenticherò mai – ha detto l’attore – dalla terapia intensiva per il Covid all’esplosione del programma “Lol” su Amazon Prime. Sono passato da un incubo a una cosa meravigliosa” “Ridere è una necessità e il successo di ‘Lol” ce l’ha ricordato – ha spiegato – il programma è arrivato in un momento nel quale ne avevamo tutti bisogno. Era quello che avete visto, un’improvvisazione tra amici, qualcosa che ci mancava da troppo tempo”.
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Quando Lillo è entrato in sala i giffoner gli hanno preparato uno scherzo: invece del solito applauso, lo ha accolto un silenzio assoluto. Poi un grido: “Posaman”. E il comico si è immediatamente messo in posa, come da tradizione dello show, ormai un vero e proprio cult. L’attore, assieme al partner storico Greg, ha appena finito di girare la commedia surreale Gli idoli delle donne, che ha anche diretto da Eros Puglielli.
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Martedì 27 luglio 2021 - 13:17
A Giffoni successo per “Summer & Todd” e “Pinocchio and friends” Anteprima delle nuove produzioni animate firmate Iginio Straffi
Roma, 27 lug. (askanews) – Grande
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successo per gli eventi Rainbow organizzati in occasione della 51esima edizione del Giffoni Film Festival, Giffoni 50Plus. Le due nuovissime produzioni animate firmate dal regista e produttore Iginio Straffi, “Summer & Todd l’allegra fattoria” e “Pinocchio and friends”, sono state presentate in anteprima mondiale al pubblico del festival. Le due serie televisive “made in Italy” Rainbow dedicate ai bambini andranno in onda su Rai Yoyo a partire dal prossimo autunno.
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“Summer & Todd l’allegra fattoria” è la nuovissima serie prescolare firmata da Straffi che arriverà sul piccolo schermo da settembre. Presentata in anteprima agli Elements +3, a cui è stata dedicata la proiezione di tre puntate e di contenuti inediti speciali, Summer & Todd è un irresistibile concept animato che immergerà i bambini nel mondo della natura, avvicinandoli al tema della sostenibilità ambientale attraverso storie divertenti e ricche di tematiche educative. La serie introdurrà i più piccoli alle attività dell’operosa Fattoria Raggio di Sole, all’insegna della scoperta del mondo che ci circonda e di tutte le attività connesse alla produzione agricola.
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“Pinocchio and friends”, la serie animata con protagonista il burattino più amato di sempre in una versione modernissima ed esilarante, è stata presentata agli Elements +6, che hanno avuto l’opportunità di vedere i primi due episodi della nuova produzione Rainbow e altri contenuti inediti. La trasposizione in veste action-comedy del classico di Collodi è pronta a GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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conquistare il cuore dei più piccoli dal prossimo autunno: Pinocchio, insieme alla sua amica Freeda e al Grillo Parlante, trascinerà il pubblico in avventure originali con tanti nuovi amici. La Cittadella del Giffoni è stata allestita a tema trasformandosi in un’arena di fantasia per l’occasione, e trascinando i tanti piccoli e grandi giffoners accorsi
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nel fantastico immaginario delle due nuove serie tv. Il pubblico ha potuto incontrare le mascotte dei nuovi personaggi che hanno sfilato sul Blu Carpet accompagnate dai ballerini della Rainbow Dance Crew, scatenandosi insieme a loro in un evento unico per l’edizione 2021.
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Roma, 27 lug. (askanews) – “È un privilegio essere qui. Sono poche le occasioni in cui c’è un confronto diretto con i giovani. Giffoni è una boccata d aria fresca” ha detto Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, tornata a Giffoni per la terza volta, la prima da ministro. “È a Giffoni che si è parlato per la prima volta di sostenibilità ambientale”, ha ricordato la ministra, e parlando del festival per i più giovani ha detto: “La pandemia ci ha sottratto la possibilità di sognare. La presenza di tanti giovani ci richiama alla costruzione del futuro. Questo ci riempie il cuore. È un bel segnale di ripartenza”.
Gelmini a Giffoni: qui tanti giovani, bel segnale di ripartenza
Gelmini è stata accompagnata dal direttore Claudio Gubitosi che le ha illustrato le novità di Giffoni, i progetti futuri, quello che accadrà nei prossimi anni. All’incontro in sala, moderato da Federico Monga, direttore de “Il Mattino” e arricchito dalle domande della IMPACT!, si è parlato anche di giovani e politica. “Proviamo a non farli allontanare – ha detto la ministra – incontro tanti giovani che sono appassionati di politica. È evidente che ci sia una riscoperta del bene comune, del sentirsi comunità, dello stare insieme. Girando l Italia ho sempre visto laddove c è un problema sociale o culturale comitati e gruppi di cittadini con molti giovani e molte donne. A conferma che certe tematiche stanno molto a cuore ai più giovani”.
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Si è parlato anche dell Piano di Ripresa e Resilienza. “La sostenibilità ambientale, la transizione digitale – ha spiegato Gelmini – sono temi cari ai ragazzi. Sono tematiche a cui il Pnrr dedica grande attenzione. Abbiamo oggi GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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Infine sulla pandemia e il ritorno in classe, ha detto: “Su questo tema vorrei evitare l ennesima crociata perché non ne abbiamo bisogno. Da cittadina dico che ci sono dati inconfutabili: laddove le persone si sono vaccinate, quando il virus riprende, non aumentano gli ingressi in terapia intensiva e le ospedalizzazioni. Significa che il vaccino ci salva la vita. Il piano vaccinale, però, funziona se c è uno sforzo collettivo. Allora dobbiamo andare avanti senza ideologismi e senza fanatismi. Dobbiamo avere fiducia nella scienza. Anche perché nessuno di noi vuole nuove chiusure, quelle chiusure che hanno determinato problemi sanitari ed economici”.
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perciò la possibilità di realizzare i loro sogni. Questa è una responsabilità per chi deve dare operatività e concretezza al piano. Poi ci sono le aree marginali a cui pure dobbiamo guardare con attenzione. Ad esempio nel piano abbiamo previsto risorse per le piccole isole, per la connessione oppure per le green communities e per la montagna. Sabato avviamo un confronto proprio per iniziare a costruire la legge quadro della montagna. Abbiamo il compito di ricucire questo Paese. Laddove ci sono aree interne, aree periferiche, aree marginali dobbiamo costruire progettualità per riunire il Paese e per dare futuro ai giovani”.
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Giffoni Valle Piana (Salerno), 28 lug. (askanews) – La scrittura, la felicità, la politica, la pandemia, il futuro: sono alcuni dei temi che lo scrittore Erri De Luca ha affrontato con i “giffoner”, i ragazzi di IMPACT! al festival di Giffoni. Riuscendo, ancora una volta, a ritagliare un tempo sospeso dove la parola, nelle sue molteplici declinazioni, è stata l’assoluta protagonista. “Più si legge e più si diventa proprietari della propria lingua: solo così si alimentano gli anticorpi contro le false informazioni, è una questione di igiene personale – ha detto ai ragazzi – credo che il motivo per cui ho iniziato a scrivere è perché da adolescente avevo difficoltà di comunicazione. Se sei una persona socievole, la scrittura può diventare un accessorio, altrimenti è una necessità. Quindi per me è stato il modo per cercare di superare le mie occlusioni. Ma non sono state le parole scritte a liberarmi, quanto invece il recupero della socialità, il parlare alla mia generazione, quella che ho trovato per le strade a sbarrarle per rivendicare diritti. Ecco, quella generazione mi ha rivoltato come un guanto e mi ha permesso di appartenere a una comunità”. Il suo rapporto con la scrittura è quasi unico: “Non sono un impiegato, non scrivo tutti i giorni, lo faccio quando lo sento perché è un momento di felicità e non una costrizione. Credo che chi lo fa per pagare le bollette alla fine si ritroverà in bolletta: il pubblico non è stupido e lo capisce. E poi credo di essere tra i pochi a scrivere ancora a penna, su un quaderno a righe. Oggi non lo fa più nessuno. La mia mano è il direttore d’orchestra e la sua andatura governa tutta la frase. Il mio pensiero non la incalza, hanno insieme una andatura lenta che GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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scorre di riga in riga. L’unico che conosco che fa così è il mio amico Mauro Corona”. I giovani hanno chiesto a De Luca la sua idea di felicità: “Sulla felicità non possiamo contare. Durante la giornata sono spesso felice, ma per brevissimi istanti. Sono scintille che mi fanno aprire gli occhi. Nella Costituzione americana è sancito il diritto alla felicità che Franklin prese in prestito dal napoletano Gaetano Filangieri. Questo è molto bello, però la felicità deve
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essere un dovere, ognuno dovrebbe cercare di essere disponibile alla felicità e capace di trattenerne i granelli. È un esercizio: quanto più ci si allena, tanto più si riesce ad afferrare quelli successivi”. Ma come si immagina Erri De Luca il post pandemia? “Mi immagino che non finisca – ha spiegato – Nelle epoche precedenti le pandemie si esaurivano per l’estinzione del virus che non poteva più circolare. È stato così per la peste del ‘300, che ha portato via un terzo della popolazione. Quando ci si chiude in casa l’epidemia non circola, noi però viviamo in un mondo che non può permetterselo, dunque il virus continuerà a circolare con tutte le sue varianti. Sono convinto del fatto che abbiamo inaugurato l’epoca delle epidemie permanenti. E la conversione non potrà che essere realizzata da chi oggi ha quindici anni. Questa generazione è già il futuro ed avrà la responsabilità di avviare l’economia della riparazione dopo i danni finora accumulati. Amo Giffoni per questo: è il luogo ideale per ascoltare i ragazzi”. Sulle polemiche relative alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, De Luca è categorico: “Mi sono vaccinato e uso la mascherina perché è una manifestazione di responsabilità civile. Fin quando nessuno toccherà l’articolo 21 della Costituzione, la libertà di tutti è garantita. Le limitazioni dettate dal Covid non hanno nulla a che vedere con il concetto di libertà”. Incalzato dalle domande dei giffoner, lo scrittore si è soffermato poi sull’idea della morte: “Con quella degli altri ho un rapporto da analfabeta. Non sono capace di elaborare la perdita. Per me è sempre il giorno uno della loro assenza. Non ho dato loro il permesso di congedarsi e il mio modo di contrastare questo accadimento è quello di scrivere. Il potere della scrittura è questo: togliere alla morte il diritto ad avere l’ultima parola”.
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A Giffoni i Me contro Te: noi influencer? Intratteniamo i ragazzi
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A Giffoni i Me contro Te: noi influencer? Intratteniamo i ragazzi Luì e Sofì presentano "Il mistero della scuola incantata"
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A Giffoni i Me contro Te: noi influencer? Intratteniamo i ragazzi
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Roma, 29 lug. (askanews) – Ragazzi in delirio al Festival di Giffoni per il fenomeno Me Contro Te. Oltre 5,9 milioni di iscritti sul loro canale youtube, oltre 1,5 di follower su Instagram, il duo formato da Luigi Calagna, in arte Luì, e Sofia Scalia, in arte Sofì, è amatissimo dai giovani e spazia dal web alla tv, alla musica, al cinema. Dopo il successo del primo film, “La vendetta del signor S”, hanno scelto Giffoni per presentare in anteprima mondiale il secondo: “Il mistero della scuola incantata” (Warner Bros. Pictures), sempre diretto da Gianluca Leuzzi e al cinema dal 18 agosto. Luì e Sofì hanno incontrato i ragazzi e hanno svelato molte curiosità. “Il nostro secondo ‘Me contro Te – il film – Il Mistero della scuola incantata’ è un passo avanti dei Me contro Te verso un nuovo mondo; entriamo in un universo magico, scopriremo chi è il signor S e perché ce l’ha con noi, ci insegue da tutti questi anni e cosa vuole da noi; lo scopriremo, e il motivo sarà legato ai nostri genitori”. L’incontro si è chiuso con oltre 300 bambini in festa che hanno cantato con i due youtuber i brani più famosi, anche quelli del nuovo film già virali sul web. I due sono idoli per i più piccoli. “Sappiamo di avere una responsabilità verso i bambini che ci seguono, noi più che degli influencer ci sentiamo degli intrattenitori, ci piace cantare, ballare, recitare”. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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E visto il successo, un terzo film? “Speriamo che l’avventura continui anche perché il film apre a una nuova saga, chi lo sa”… CONDIVIDI SU:
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Giffoni50plus, “Anni da cane” primo film italiano Amazon Original
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Giffoni50plus, “Anni da cane” primo film italiano Amazon Original Diretto da Fabio Mollo, con Aurora Giovinazzo e Marta Losito
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Roma, 2 ago. (askanews) – Amazon Prime Video e Notorious Pictures hanno presentato in anteprima a #Giffoni50Plus le prime immagini del film “Anni da cane” di Fabio Mollo. “Una storia pazza e folle che parla di quei ragazzi un po’ strani, un po’ particolari”, ha spiegato Mollo agli Elements +13 che li accolgono in sala Truffaut. Con il regista, le due giovanissime attrici Aurora Giovinazzo e Marta Losito.
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“Anni da cane – ha raccontato Mollo – è il primo film italiano Amazon original, una commedia un po’ amara. È la storia di Stella, una teenager particolare perché pensa di avere 112 anni”. In seguito a un incidente, infatti, inizia a cambiare il suo modo di vedere la vita, vivendola come quella di un cane e quindi contando gli anni come si fa con i cani. “Avevo voglia di provare a raccontare una generazione con uno sguardo nuovo, fresco – ha spiegato il regista – Mi è sembrato che questa generazione sia molto impulsiva, legata alla libertà”. “Lavorare con Amazon e Notorious è stato importante per me. Sin dall’inizio hanno tenuto d occhio tutti gli elementi artistici del film, dalla scrittura al cast, passando per la musica. Tutta la squadra ha lavorato per rendere Anni da cane un’esperienza unica”, ha aggiunto.
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Ad Amazon e Notorious va anche il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi, intervenuto per sottolineare l'”orgoglio” di avere in anteprima a GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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Giffoni le immagini della “prima vera produzione di Amazon in Italia”. L’attenzione dei juror è tutta per le due attrici. “Stella corre senza fermarsi un attimo perché ha una lista di obiettivi. Lei si sente anomala in questo mondo – spiega Aurora Giovinazzo – Noi affrontiamo la vita senza accorgerci che i secondi, i minuti e le ore passano veloci. Stella non si rende conto delle persone che ha accanto, le tratta con superficialità”. E racconta che questo
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personaggio “fa più rumore rispetto agli altri” che ha interpretato finora “perché è più vera”. Stella, infatti, “è ingenua e goffa, non riesce ad approcciarsi ai suoi coetanei in maniera del tutto normale. C è qualcosa che la fa sentire perennemente anomala – spiega – Non si sente mai a suo agio né a casa né a scuola. Ho un forte disagio sociale”. Del resto, come sottolinea Mollo, “il film vuole lanciare un messaggio: accende la luce su quei ragazzi considerati sempre un po’ esclusi. Vuole dire che oggi c è spazio e luce anche per chi è escluso, per i cosiddetti scappati di casa”.
Giffoni50plus, “Anni da cane” primo film italiano Amazon Original
Altra protagonista del film è Marta Losito, entusiasta di essere a Giffoni: “È un emozione incredibile. È la mia prima volta qui, è un bellissimo festival”. A differenza di Stella, il personaggio da lei interpretato “si nasconde dietro una maschera: vuole essere strafiga, ma in realtà si autoconvince di volerlo essere perché sembra la normalità. Insomma, lo fa per convenzione perché è più facile stare con i più belli della scuola, quelli che non si sentono invisibili”. La giovane attrice racconta la sua esperienza: “Fin da piccola avevo il sogno del cinema. Vengo da un paesino in provincia di Treviso e lì le opportunità non sono tante. Però – dice – sentivo dentro di me che potevo farcela ad apparire sul grande schermo, sebbene ancora adesso mi sembra tutto surreale”. E ancora: “Sognavo ed è arrivato il social. Facevo video per divertimento. A scuola i primi insulti, le minacce. Ma io ho continuato. Ho fatto provini, me li sono sudati, ho avuto tanti no, ma poi ce l ho fatta. E non perché sono Marta Losito, l influencer che ha più di 2 milioni di follower, ma perché sono Marta”. Il messaggio è chiaro: “Bisogna crederci. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, ce la fai”.
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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus
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Silvio Orlando si racconta a Giffoni, dai suoi esordi al virus Riceve premio Truffaut e dà assaggio prossimo spettacolo teatrale
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Roma, 2 ago. (askanews) – “Pensavo fosse un grande amore. E invece era solo un uovo”. Silvio Orlando, che ha ricevuto a Giffoni il prestigioso premio Truffaut, chiude con queste battute l’assaggio di uno splendido monologo che ha voluto regalare al pubblico di IMPACT! “È il trailer – ha annunciato l’attore italiano – di uno spettacolo che spero di portare a teatro in autunno, ‘La vita davanti a sé’ di Romain Gary. La storia parla di un orfano che ha tutta la vita davanti e di questo è fortemente angosciato”.
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Non è l’unico progetto all’orizzonte. In cantiere l’uscita di due film: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo. “C’è un filo rosso che lega queste due produzioni, perché entrambe, per motivi differenti, si interrogano su come spezzare una catena di violenza”, ha spiegato. Tante le domande dei giovani “giffoner”, in particolare sul mestiere dell’attore: “Credo che sia un lavoro fortemente politico – ha raccontato – perché ognuno di noi, prima di essere un artista sul set è un cittadino. È un mestiere pieno di responsabilità. Non a caso Peter Brook sosteneva che il teatro può essere utile, inutile o dannoso”.
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La sua carriera è nata proprio con il teatro (“è qui che capisci chi sei e chi diventerai, perché mentre al cinema devi dare solo risposte, a teatro puoi farti delle domande”) quando, più o meno nella post adolescenza, aveva ormai accantonato l’idea di diventare musicista. GIFFONI FILM FESTIVAL WEB - Rassegna Stampa 01/07/2021 - 03/08/2021
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“Ero uno di voi alla ricerca di se stesso – ha svelato ai giovani seduti in sala Blu – Un giorno fui quasi costretto a salire su un palcoscenico e sentii uno strano rumore di sottofondo. Erano risate. Fu allora che capii che potevo trovare il mio posto del mondo”.
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La prima vera occasione arriva a Milano, dopo l’incontro con Gabriele Salvatores e uno spettacolo scritto da Gino e Michele che colpì Nanni Moretti. “Nanni mi chiamò per ‘Palombella rossa’ e per me fu uno choc: era un mito, perché il suo cinema parlava della mia generazione. Poi, sempre grazie a lui che ne curava la produzione, è stata la volta de ‘Il portaborse’ con Daniele Luchetti e da lì è iniziata in maniera del tutto inaspettata la mia carriera cinematografica. Diciamo che è stata una grande eresia quella di mettermi un film sulle spalle, ma è stato grazie a queste esperienze che ho capito che si poteva avere l’ambizione di raccontare, attraverso il cinema, un periodo storico”. Orlando ha poi confidato ai ragazzi di aver lottato per anni con la sua insicurezza e le sue fragilità: “Prima non riuscivo a parlarne, era quasi un tabù. Poi, piano piano, sono riuscito ad esorcizzare le mie fratture, che credo fossero legate in particolare alla morte di mia madre, scomparsa quando avevo solo nove anni, dopo tre di sofferenze in cui giorno dopo giorno ho visto il suo corpo decomporsi. Questa cosa poteva avere esiti catastrofici, invece mi ha rinforzato e mi ha fatto capire che potevo esorcizzarla regalando un sorriso alle persone. Forse è un sorriso in cui metto una traccia di quella malinconia, ma alla fine sono sempre stato convinto del fatto che l’essere umano è in fondo portatore sia di ferite che di poesia”. Ma quale è l’idea di felicità di Silvio Orlando, cinema a parte? “Tornare alla normalità, togliere le mascherine e riprendere a contagiarci di entusiasmo. Il virus ci ha dato una grande lezione, nulla è scontato, neppure la libertà. Prima del Covid avevamo il mito del controllo. Poi il mondo ci è sfuggito di mano ed è il caso di riflettere sull’opportunità di fare un passo indietro”. Un dato da non trascurare è il rapporto con l’altro: “Siamo abituati a vederlo come una minaccia, ma fin quando non capiremo che invece è una opportunità non andremo da nessuna parte”. Orlando non ha poi nascosto l’emozione di trovarsi in una Giffoni e in un festival che ha cambiato pelle: “Di Giffoni non parla mai male nessuno, lunga vita al festival e speriamo che duri per sempre. Sono emozionato. L’ultima volta che sono venuto qui era il 1995 ed è cambiato tutto. Nella prossima vita voglio essere Claudio Gubitosi”.
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