22 GIUGNO 2021
DAILY
TERRANOVA DI POLLINO
DESIDERIO DI FUTURO
A TERRANOVA DI POLLINO RAGAZZI DA CAMPANIA, CALABRIA, SARDEGNA E VENETO
SEDICI MODI DI DIRE CIAO, UN DESIDERIO INCALZANTE DI FUTURO: AL VIA IN BASILICATA IL PRIMO CAMPUS DI GIFFONI
C’è un’emozione particolare nel ritrovarsi, nel tornare ad incontrarsi, nel respirare tra le strade in mezzo agli altri: è così che inizia Sedici Modi di Dire Ciao, il progetto ideato da Giffoni, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e interamente partecipato da Fondazione con il Sud. Dopo mesi di lavoro online, di call e incontri digital, a Terranova di Pollino (in Basilicata) si fa largo una normalità perduta e pian piano ritrovata. Dopo mesi di lavoro online, di call e incontri digital,
a Terranova di Pollino (in Basilicata) si fa largo una normalità perduta e pian piano ritrovata. L’iniziativa per quattro anni, coinvolgerà migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Ad accogliere le delegazioni delle diverse regioni d’Italia per il primo Campus – Andata e Ritorno è l’abbraccio di un’intera comunità: un paese raccolto tra applausi, striscioni, musica e area di festa per celebrare la libertà, il ritorno alla vita e le infinite occasioni di crescita di un’idea.
Conoscersi, raccontarsi, confrontarsi sono componenti fondamentali dell'iniziativa, che vuole dare vita a un'esperienza di confronto tra storie e punti di vista diversi: una narrazione che diventa anche laboratorio di linguaggio cinematografico e si concretizza nella produzione di un documentario. E qui si inserisce la musica con la sua straordinaria potenza: la PINO DANIELE TRUST ONLUS ha già iniziato a realizzare 5 mini-studi di registrazione in cui 12 giovani musicisti del Conservatorio di Milano (sotto i 30 anni), affiancheranno i partecipanti al campus, supervisionando i mini doc, supportandoli nella realizzazione e incidendo la colonna sonora che accompagnerà il lavoro audiovisivo. L’analisi dei testi, la scelta della musica, le tecniche vocali, la nascita e lo sviluppo di un brano, oltre all’esperienza di un vero e proprio studio di registrazione fanno parte del patrimonio di conoscenze messe a disposizione dei ragazzi. E ancora Lovers are crazy dà il via da oggi a un particolare format di auto-narrazione che raccoglierà, in modo originale, le biografie di tutti i partecipanti.
Tutto il materiale raccolto andrà online in un portale che diventerà una finestra su uno storytelling vivo, collettivo, costantemente aggiornato, composto dai desideri, dalle passioni e dalle aspirazioni di tantissimi adolescenti.
“Oggi sono emozionato perché dopo due anni di sofferenza siamo qui - spiega Marco Cesaro, responsabile del progetto - gli ultimi mesi ci hanno costretto a continue rimodulazioni, non ci siamo mai scoraggiati, né ci siamo arresi. Dopo call e corsi online finalmente ci incontriamo, lo facciamo in sicurezza e rispettando tutti i protocolli, ma iniziando con entusiasmo il lungo percorso che ci aspetta. Parte da qui il nostro primo campus che continuerà a luglio durante il Giffoni Film Festival”.
Gli fa eco Cinzia Labanca, direttrice dell’hub di Terranova di Pollino: “Finalmente ce l’abbiamo fatta - dice - sono felice che tutto il paese si sia stretto attorno a questa idea e ci abbia supportato. Per cinque giorni i nostri ragazzi, insieme alle delegazioni di Campania, Calabria, Veneto e Sardegna, saranno protagonisti assoluti di lab dedicati alla scrittura creativa, la musica, il cinema e il digitale. Un’esperienza unica per tutto il territorio”.
Riprendersi la vita e alzare finalmente lo sguardo, guardare avanti, ricominciare a immaginare, a progettare, ritrovare il gusto di proiettarsi verso il futuro: è il primo vero messaggio lanciato da Sedici Modi di Dire Ciao. E ora è proprio il futuro che si riprende la scena: un desiderio incalzante di futuro.
LA PINO DANIELE TRUST ONLUS A SEDICI MODI DI DIRE CIAO: “IL COMPOSITORE È CHI METTE INSIEME LE EMOZIONI COME I LEGO”
Ci sono alti e bassi, attimi veloci e altri lenti, ci sono regole e persone a cui prestare orecchio: la musica non inventa emozioni, prende ciò che è e lo amplifica, rende evidente ciò che prima non riuscivamo a vedere, insegna ad ascoltare l’altro. Una spinta a far sentire la propria voce prestando attenzione anche a quella di chi ci sta accanto: la Pino Daniele Trust Onlus, guidata da Alex Daniele, in collaborazione con 12 giovani musicisti del Conservatorio di Milano sotto i 30 anni, ha dimostrato come avvicinare i ragazzi alla musica sia un buon modo per stimolarli al dialogo, allontanando la solitudine.
“Se penso alla mia adolescenza racconta Simone, tra i giovanissimi tutor del Conservatorio di Milano penso al disagio, alla timidezza, alla paura. In quei momenti per me era naturale, nemmeno una scelta, mettere su della musica che mi aiutasse, magari anche ad assecondare quello che sentivo, ma che mi sostenesse. Ho imparato a suonare la chitarra perché la vedevo come uno scudo tra me e gli altri, era un'amica pronta a proteggermi”. Suonare favorisce la responsabilità sociale e la formazione della personalità. Non a caso eseguire dei brani, specialmente se si fa parte di un gruppo, ha effetti positivi anche sui rapporti sociali e lo sviluppo della
personalità: insegna a stare con gli altri e a comunicare, oltre alla collaborazione e l’autodisciplina, rafforza l’autostima attraverso il miglioramento che si ottiene con la pratica. Ed è proprio da qui che parte il lavoro della Pino Daniele Trust Onlus all’interno del campus di Sedici Modi di Dire Ciao attivo in Basilicata fino a venerdì prossimo. L’analisi dei testi, la scelta della musica, le tecniche vocali, la nascita e lo sviluppo di un brano, oltre all’esperienza di un vero e proprio studio di registrazione fanno parte del patrimonio di conoscenze messe a disposizione dei partecipanti al campus.
“Veniamo da un anno di stop, essere qui è emozionante – spiega Alex Daniele – il compositore è chi mette insieme emozioni come i lego, unisce i tasselli, li cerca ovunque, fino a far nascere una canzone. Essenzialmente la musica è un linguaggio che ci permette di parlare di cose concrete in modo semplice, senza avere paura di essere banali”.
Spazio anche alla tecnica con un lab mirato sulla respirazione e la modulazione della voce nel canto. E se da un lato a fare da protagoniste sono state le note, grande è stata l’attenzione per Lovers are Crazy. Tra gli spazi verdi e caratteristici di Terranova di Pollino la video factory di Giffoni ha registrato le biografie dei ragazzi di Basilicata, Campania, Calabria, Veneto e Sardegna. Un racconto emozionante e complesso di sogni, aspirazioni e passioni di tantissimi adolescenti.
Prosegue anche Short Movie Lab: già da febbraio Giffoni aveva attivato un piano di formazione digitale con lab e incontri finalizzati a sviluppare competenze linguistiche, artistiche ed espressive. Ora, in presenza, si dà il via a un’alfabetizzazione ai media e alle immagini in movimento, fornendo gli strumenti per analizzare la grammatica cinematografica, dalla pianificazione delle inquadrature (storyboard) alla struttura del montaggio. I ragazzi si avvicinano così a un tema complesso rimettendo in discussione il loro immaginario, restituendo attenzione e valore alle immagini.
Intanto il territorio continua a sostenere Sedici Modi di Dire Ciao: proprio questa mattina l’Ente Autonomo Giffoni Experience e il GAL La Città del Sapere di Terranova di Pollino hanno sottoscritto un importante protocollo per la realizzazione di iniziative comuni mirate a contrastare la povertà educativa. All’incontro erano presenti il responsabile del progetto Marco Cesaro, la direttrice dell’hub lucano Cinzia Labanca e il direttore generale del GAL Nicola Tempone.
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