DAILY 21 07 2019

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DOMENICA 21 LUGLIO 2019 • ANNO 10 - NUMERO 3

e t n e t r e v i d l a ù i v i t s Il p e F i e d


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Harrelson: “Il mio giorno più bello”

L’attore ha ricevuto il premio François Truffaut e ha svelato i suoi progetti futuri “Truffaut ha detto che questo è il Festival più necessario e io aggiungerei che è anche il più divertente. Oggi è stata una delle giornate più belle della mia vita, non riesco a esprimere a parole quanto mi avete emozionato”. Parola di Woody Harrelson, al termine della sua giornata al Giffoni 2019 in cui ha ricevuto il Premio Francosi Truffaut e ha anticipato i suoi progetti futuri, a partire da Zombieland: Double Tap (nelle sale italiane il 14 novembre) a Midway di Roland Emmerich, il film sull’omonima battaglia della Seconda Guerra Mondiale nei cinema della Penisola il 28 novembre. Proprio i ruoli in Zombieland, insieme a quello in Hunger Games sono tra i suoi preferiti. “Mi sorprende sempre che mi paghino per girare questi film, mi diverto così tanto che li farei gratis”, ha detto Harrelson ai Giffoners. Proprio ai giurati l’attore ha poi presentato “Lost in London”, suo debutto da regista. Si tratta di un unico piano sequenza di cento minuti girati nella capitale

britannica e proiettati live in 550 cinema americani, che prende come ispirazione il film tedesco Victoria di Sebastian Schipper del 2015. “All’inizio – racconta Harrelson ai jurors che avevano appena finito di vedere la sua opera prima - non pensavo minimamente che, per le difficoltà logistiche, sarebbe diventato odissea e incubo al tempo stesso, con un attore che ad un certo punto non si è presentato lasciandoci un minuto nel panico o con il presunto allarme bomba a Waterloo Bridge. Comunque l’intento era di virarla sul comico anche se poi quest’effetto divertente, nella finzione come nella vita, si ottiene dai contrasti”. Su Now You See Me 3, in cui potrebbe riprendere il ruolo già interpretato nei primi due capitoli, invece scherza: “Questa notizia mi giunge nuova”, afferma, con la stessa maestria del suo mentalista e quella “poker face” in grado d’ingannare l’interlocutore e farla franca. “Un progetto su cui lavoro da tempo, invece –

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aggiunge – The Misadventures of Mr. Fitz, una slapstick comedy che probabilmente vedrà la luce quando diventerò meno pigro. Sono in fase sceneggiatura e ho deciso di ambientarlo in Irlanda, terra che amo, subito dopo l’Italia, il mio posto preferito al mondo”. Intervistato dai Giffoners ha poi aggiunto: “Sarà anche questa una commedia perché amo far ridere la gente”. Accompagnato in sala dalla moglie, dalle tre figlie e dagli amici di Ravello, dove trascorre spesso le vacanze, ha espresso il desiderio di lavorare con “Paolo Sorrentino, uno dei più grandi registi viventi. The Young Pope è una delle mie serie preferite. Credo che la tv stia facendo davvero un ottimo lavoro e mi piace quasi più del cinema”. Già protagonista nella prima stagione della serie cult True Detective, tornerà presto al piccolo schermo con The Most Dangerous Man in America. A Giffoni, prima di salutare i ragazzi, li ha invitati a non abbandonare i loro sogni: “Se ricevete un rifiuto, lasciatevelo alle spalle: dentro di voi dovete continuare a trovare la forza di essere voi stessi”.


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Sofia Dalle Rive e Carlotta Ferlito ai Giffoners: «Fate delle vostre “sfighe” i vostri punti di forza» A #Giffoni2019 per “La rivincita delle sfigate” sono state travolte dall’entusiasmo dei ragazzi

in aula. Ma tornando indietro la prenderei con più relax”. Con i suoi 17 anni, invece, Sofia si prepara al suo ultimo anno, come le protagoniste del film ed è pronta a condividere la sua esperienza con il milione e 300mila follower del suo account, TikTok, e gli 800mila che la seguono quotidianamente su Instagram. Insieme alle medaglie della Ferlito, siamo lontani dal prototipo della sfigata, ma tutte e due confessano di essersi sentite come Molly ed Eva. “Da piccola venivo presa in giro per gli occhiali troppo doppi, ma non bisogna mai perdere la

uscita nelle sale italiane il 21 agosto, che racconta la storia di due amiche, Molly ed Eva, che alla vigilia del diploma si accorgono di non essersi godute davvero gli anni del liceo per concentrarsi solo sullo studio. Decidono quindi di recuperare il tempo perduto tutto in un’unica indimenticabile e folle notte. Una storia con cui Carlotta, ora studentessa universitaria e fresca di medaglia d’oro nel corpo libero alle Universiadi di Napoli, non ha difficoltà a immedesimarsi: “Ho affrontato la Maturità con tanta ansia, anche perché da perfezionista quale sono cerco sempre di dare il massimo, in palestra e

fiducia in se stessi” dice Sofia, che ora si gode la sua rivincita social. “Tutti abbiamo avuto un periodo da sfigate: l’importante è fare della propria sfiga il proprio punto di forza” ribatte Carlotta. Un punto di forza su cui si può contare è di certo l’amicizia, quella che lega le protagoniste del film e che unisce tanti jurors, che a Giffoni incontrano quelli che saranno gli amici di una vita. “Giffoni è un’esperienza incredibile” sottolineano le ragazze che esortano i giffoners: “Non perdete mai di vista il vostro obiettivo e divertitevi!”. Come fanno proprio a Giffoni.

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Sofia Dalle Rive e Carlotta Ferlito raggiungono a fatica il palco della Sala Truffaut, piena di jurors entusiasti di incontrare due loro beniamine e determinati a strappare un selfie, una foto, un ricordo da condividere con i propri amici, non solo virtuali. Un entusiasmo coinvolgente che travolge Sofia e Carlotta, al loro primo carpet in un festival cinematografico, ma già affiatatissime. Arrivano a #Giffoni2019 per La rivincita delle sfigate, il film di Olivia Wilde in anteprima alla 49esima edizione grazie a Leone Film Group e Eagle Pictures e in

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SPONGEBOB FESTEGGIA I SUOI PRIMI 20 ANNI CON I GIFFONERS

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UN PARTY PER LA SPUGNA PIU SIMPATICA DEI CARTOON

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“L’abbraccio dei giurati di Giffoni è uno dei regali più belli che SpongeBob potesse ricevere per i suoi 20 anni”. Cecilia Padula, senior director di Nickelodeon in Italia, per la prima volta al Festival dei ragazzi, non riesce a trattenere entusiasmo ed emozione davanti ai coloratissimi giurati che hanno coccolato la spugna più simpatica del mondo in giro per la Cittadella del Cinema. Nel pomeriggio, infatti, ha gironzolato anche per la Multimedia Valley per far festa con i Giffoners in quello che si è trasformato in un grandissimo party a cielo aperto, tra risate, selfie e auguri a tema sottomarino. L’idolo dei più piccoli ha portato buonumore e allegria nel Giffoni Village prima della proiezione dell’episodio speciale SpongeBob, una grandiosa festa di compleanno. Per il Best Year Ever si tratta di 12 mesi di celebrazioni e appuntamenti sempre diversi e sorprendenti. “Da molto tempo volevamo portarlo a Giffoni – racconta Padula – ma cercavamo l’occasione giusta e finalmente è arrivata in questa estate giallissima che si colora ogni sabato di una maratona su Nickelodeon alle 14 ma anche di vari eventi. L’energia della Cittadella è perfetta per questa festa di compleanno ed è bello vedere come SpongeBob abbracci fisicamente i bambini presenti, che ricambiano con altrettanta gioia. Mi auguro che questo sia il primo di molti altri eventi qui a Giffoni, una delle poche destinazioni mirate in cui questo personaggio è arrivato dal vivo e per giunta per la prima volta con una puntata speciale del cartoon al cinema, proprio a luglio, il mese del suo compleanno. E chissà che l’anno prossimo non torni al festival per celebrare il ritorno in sala con il film”.

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Top Wing: così quattro simpatici pennuti si preparano a diventare uccelli da salvataggio

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Una storia avvincente ed entusiasmante che racconta l’avventura e il coraggio, ma anche l’amicizia e l’importanza del lavoro di squadra. E’ stata presentata alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival, “Top Wing”, la serie animata

GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751 DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it

canadese creata da Matthew Fernandes e diretta da Bill Speers. I Giffoners hanno potuto, così, assistere a due episodi della serie nella quale sono raccontate le avventure di Swift, Penny, Brody e Rod. I quattro sono piloti della Top Wing Accademy e si impegnano al

EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience Sede legale: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomndo

RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi 21 Luglio 2019

massimo per superare le prove che permetteranno loro di diventare uccelli da salvataggio sull’Isola di Big Swirl e conquistare finalmente le ali. Potranno riuscirci solo imparando a lavorare in squadra, fidandosi delle capacità e risorse di ognuno di loro. Ad aiutarli nell’impresa Speedy, il loro mentore, e dei veicoli a turbo compressione e gadgets high- tech. Ogni missione che verrà loro assegnata servirà proprio per affinare le abilità di soccorso e aiutare chiunque abbia bisogno. Insieme ai quattro intraprendenti cadetti, i bambini possono imparare importanti e preziose nozioni sulla sicurezza, senza scordare il divertimento! Avventura e coraggio non mancheranno in questa nuova serie colorata e piena di azione. Top Wing in onda in Italia su NickJr (canale Sky 603), il brand pre scolare di Viacom International Media Networks Italia.

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ PER L’ITALIA E PER L’ESTERO Giffoni Media Service S.r.l., Sede legale e Direzione commerciale Via Aldo Moro 84095 - Giffoni Valle Piana (SA) Tel. 39 089 866 727 info@giffonimediaservice.it www.giffonimediaservice.it


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Elisa Visari ai jurors: “Studiate per inseguire i vostri sogni”

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La giovanissima attrice ha ricevuto l’Explosive Award 2019

il binge-watching, anche sul set”. Ora però è tempo di tornare al lavoro: l’impegno sul set la reclama, ma Giffoni è già nel suo cuore. “È la prima volta che vengo al Festival ed è un’emozione straordinaria. Anzi è mille emozioni, tutte diverse”. Per lei non poteva che arrivare l’Explosive Award 2019, di certo il primo di una lunga serie di riconoscimenti.

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“Vivete sempre i vostri sogni al massimo e studiate per raggiungerli”: non ha dubbi Elisa Visari, 17 anni di dolcezza e determinazione, che ha incontrato i jurors nella seconda giornata del #Giffoni2019. Figlia adolescente di Pierfrancesco Favino nel nuovo film di Gabriele Muccino, I migliori anni - dal 14 febbraio 2020 nelle sale - Elisa è il modello perfetto per i tantissimi giurati che sognano di intraprendere una carriera nel mondo del cinema e nella tv. “Ogni set è diverso, con una sua atmosfera e diverse emozioni. La tv, e l’ho sperimentato con Don Matteo, ha tempi molto più veloci” dice ai ragazzi, ai quali ripete la sua parola d’ordine, studiare: “Faccio danza da quando sono piccola e ora sto studiando anche canto, oltre alla recitazione: il sogno è quello di fare un musical. Mi piacerebbe tanto. E sto pensando anche di andare negli USA per perfezionarmi. Per adesso, però, penso alla Maturità” precisa Elisa sgranando gli occhi chiarissimi e vedendosi già proiettata verso lo scoglio che segna davvero il passaggio all’età adulta. Con i coetanei che vestono la maglietta da giurati, condivide timori e passioni, come quella per le serie tv: “Sono appassionata de La Casa di Carta e di Stranger Things! Appena riesco ad avere un minuto libero recupero con

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Sara Serraiocco sbalordita da Giffoni: “Avvicinare i giovani al cinema è un’impresa ardua, ma voi ci siete riusciti”

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“Questo festival ha il compito di trasmettere ai giovani la nostra passione. È un’impresa ardua avvicinare i giovani al cinema: voi ci state riuscendo e io mi sento parte di questa narrazione”. Sara Serraiocco torna a Giffoni per la seconda volta e si dice “contentissima di esserci”. Perché, confessa, “ci sono stata già tre anni fa e sono rimasta sbalordita”. L’attrice di Pescara, premio Biraghi come esordiente nonché Globo d’Oro alla miglior attrice per il ruolo di Rita nel film Salvo di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, ribadisce di essere “contenta delle scelte fatte”, portate avanti con la “determinazione di mettersi alla prova”, e ammette di sentirsi “fortunata” per aver iniziato il suo lavoro da giovane. Non nasconde l’impegno costante, la volontà di “prendere tutto da tutti per arricchire l’esperienza”, anche all’estero. E rivela: “Ho lavorato tantissimo sul mio inglese, uno dei problemi per cui noi italiani abbiamo difficoltà a entrare nel mondo del cinema internazionale”. Sara, protagonista del film di Giovanni Veronesi Non è un paese per giovani, riflette sul proliferare di progetti spesso privi di contenuto: “Lo spettatore ha sempre meno attenzione nei confronti dell’immagine che percepisce. Pensiamo a Instagram: dobbiamo colpire chi guarda in due o tre secondi altrimenti passa avanti. Anche i registi sono in difficoltà con le produzioni, alla costante ricerca del colpo di scena per evitare che lo spettatore si annoi”. E sulle serie tv non ha dubbi: “Siamo diventati bulimici, non ci bastano mai”.


«Formazione e passione le chiavi per prendere in mano il vostro futuro»

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Il presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, Franco Picarone, incontra i ragazzi della Masterclass Connect

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«Occupatevi della vostra formazione, studiate, impegnatevi ma abbiate a riferimento anche la cosa pubblica perché dalla politica dipendono scelte importanti per la vita di ciascuno di voi». Francesco Picarone, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Campania, lancia un invito ai ragazzi della Masterclass Connect che è anche un monito: «Oggi vogliono farvi credere che la politica sia una cosa sporca. Ma non è così. La buona politica – spiega nel corso dell’incontro presso l’Antica Ramiera – esiste ed è quella che contribuirà a rendere il vostro mondo e le vostre vite meno complicati. Ecco perché vi dico che da giovani dovete interessarvi dello Stato». La competitività per il presidente Picarone è un obiettivo dal quale non bisogna mai allontanarsi e la si pratica attraverso il rischio, ma anche attraverso una preparazione sempre adeguata.

«Sopravvivere, soprattutto oggi – aggiunge il consigliere regionale – è difficile. Nello stesso tempo è facile cogliere nuove opportunità e crescere. Il vostro mondo è denso di opportunità e di insidie. Come

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ci insegnano Giffoni ed il direttore Gubitosi: ogni anno bisogna accettare la sfida. Ecco, per voi giovani oggi c’è la fatica di una vita diversa rispetto a quella che abbiamo vissuto noi, più complicata


e più precaria». Il presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania ripercorre il suo romanzo di formazione, la storia della sua vita, professionale e poi politica. Sempre sul filo della passione perché la politica senza passione non ha senso. Il sogno di fare il magistrato, poi il lavoro in banca e, ancora, l’attività sindacale fino all’elezione in consiglio comunale a Salerno. Picarone è stato per quindici anni assessore nella giunta municipale salernitana con Vincenzo De Luca sindaco, fino all’arrivo in consiglio regionale alla guida della Commissione Bilancio: «Nonostante tutto – aggiunge Picarone – continuo ad avere un ancoraggio che mi dà sicurezza, che è il mio lavoro. Questo mi tiene libero da ricatti, condizionamenti. Ecco, cercate di fare qualcosa che vi possa porre al riparo da ricatti e condizionamenti. Cercate di essere più liberi possibile». I tempi che cambiano, la società che si evolve, le sicurezze che vengono meno, è il quadro che Francesco Picarone tratteggia: «Il posto fisso – osserva – oggi

non esiste più, ma è bene che inizi a ritornare, perché ci sono persone che non hanno la propensione alla libera professione ed è giusto che abbiano maggiori sicurezze. Fate tesoro di tutte le esperienze, prendete il meglio – dice rivolgendosi ai ragazzi – Cercate di cogliere tutte le opportunità di formazione che vi si pongono di fronte. Come Regione Campania stiamo puntando molto sulla formazione. Importante oggi è la formazione continua perché non basta avere una laurea, bisogna aggiornarsi continuamente». Incrociare l’innovazione è determinante per farsi spazio. Lo spiega bene il presidente Picarone facendo riferimento ad una start up innovativa dedicata alla certificazione di qualità nelle filiere agroalimentari ideata da un gruppo di giovani di Casal Velino: «Le start up innovative – spiega – sono importanti perché mettono in campo quel segmento di ricerca che le grandi aziende non sempre riescono a seguire e diventano di supporto per i grandi gruppi. Capire che il mondo si evolve è importante e questi

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tipi di innovazioni possono cambiare il nostro modo di vivere fino a cambiare la domanda di nuovi prodotti. Questa è la frontiera del domani dal punto di vista tecnologico. Tutto questo si può realizzare solo studiando, preparandosi. Come Paese investiamo troppo poco in ricerca ed innovazione. Eppure abbiamo tante eccellenze e tanti primati da valorizzare». La competitività del Paese passa anche per lo snellimento e la semplificazione amministrativa: «La burocrazia – sottolinea Picarone – rappresenta un problema del nostro Paese. Sono da venti anni un amministratore pubblico e c’è una crisi della pubblica amministrazione che dipende dalla qualità del

personale, ma anche dal fatto che oggi le pubbliche amministrazioni sono sotto organico. Andava nella direzione di porre rimedio a questo problema l’idea del grande piano di assunzioni nella Pa per il Sud lanciato dal governatore De Luca che aveva alla base un’analisi approfondita dalla quale emerge che nel nostro Paese c’è un numero inferiore di dipendenti pubblici rispetto ad altri Paesi, un dato che incide sulla competitività. Questa idea si è tradotta nel piano lavoro regionale varato di recente e che punta proprio ad incrementare i nostri margini di competitività». A Francesco Picarone è stata consegnata la Riggiola d’Arte di Giffoni 2019.

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Prete ai Masterclassers: «Il domani è una sfida quotidiana»

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Il presidente di Confindustria Salerno esalta Giffoni: «Il Festival ha appeal nel mondo intero»

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Il racconto di sé, della sua storia di imprenditore, delle sfide quotidiane da affrontare. Il presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, si apre ai ragazzi della Masterclass Connect, li sprona a «seguire i propri desideri» ma, al tempo stesso, a «scelte razionali» che mettano in conto il mismatching, il mancato incontro, spesso, tra la domanda e l’offerta di lavoro. E, soprattutto, li esorta: «Ragazzi, studiate, servono preparazione e competenza». È un fiume in piena, Prete. Stimolato anche dal trovarsi a un «Festival, come il Giffoni, che cresce sempre di più, con un appeal sempre maggiore, sul territorio e nel mondo intero». Ed è desideroso, il presidente degli industriali salernitani, del confronto: «Mettetemi in difficoltà. Fatemi domande». Parte proprio dalle domande dei masterclasser il suo racconto di «imprenditore per caso, non per scelta». «Sono un ingegnere, mio padre venne meno quando mi stavo laureando. Io e mia sorella – racconta – mandammo avanti l’azienda e, al tempo stesso, mi laureai con il massimo dei voti». Una precisazione necessaria per veicolare un messaggio: «Chi studia ha più chances.

Occorre una preparazione di base ma bisogna adeguarsi alle attuali tecnologie, bisogna mettersi al passo. La competenza è fondamentale». Eppure, per fare l’imprenditore occorre anche altro: «Qual è il segreto per fare l’imprenditore da quarant’anni? Quarant’anni volati perché è un lavoro non ripetitivo. Non avrei desiderato fare altro: è stata una scelta di libertà». E spiega: «Questo è un mestiere che non ha la certezza del domani, quindi bisogna accettare la sfida quotidiana. La sfida sta nel sapere che il giorno dopo non sai cosa succede, ma questo diventa uno stimolo in più. Premesso che la variabile tempo è fondamentale, è necessario saper prendere le decisioni nel minor tempo possibile. Chi fa questo mestiere deve avere la capacità di reagire e soprattutto capire il mondo dove sta andando». Del resto, capire il mondo dove va è anche la sfida di Giffoni: È stato complicatissimo far capire che non è solo un festival – l’intervento del direttore Claudio Gubitosi – Dieci anni fa la sfida: da film festival a Giffoni Experience. Ma oggi la sfida è già cambiata, perché un’idea ha bisogno di svilupparsi in tante vite diverse,

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sulle professioni di domani, l’ambiente è diventato impellente, dunque l’economia circolare». Di certo, bisogna «stare sul pezzo» e «sapere leggere oggi il giornale di domani». Ma, al tempo stesso: «Seguire i desideri, sì, ma con un po’ di freddezza, lucidità, razionalità, guardando bene a quello che è più richiesto». Per il presidente di Confindustria Salerno gli applausi dei giffoners e il Premio Giffoni consegnato dal presidente Piero Rinaldi.

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come una persona. Perciò parliamo già di Giffoni Opportunity». L’intento del presidente di Confindustria è fornire ai masterclassers indicazioni sul futuro. E parte da lontano: «Tutta la tecnologia che ha portato 50 anni fa l’uomo sulla Luna era 500mila volte inferiore a quella che c’è in un cellulare. Ebbene, tutti, guardando al futuro, pensavano a macchine volanti ma non ai cellulari». Insomma, «la proiezione sul futuro è difficile da immaginare. Ma volendo pensare a una scenario


Il cinema per ragazzi unisce Giffoni a Tokyo

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Nasce una collaborazione con il Kineko Film Festival della capitale nipponica Il presidente della Tokyo Corporation ha incontrato i masterclassers Connect: «Non abbandonate mai i vostri sogni» Quello che il direttore Claudio Gubitosi ha raccontato è l’inizio di una storia. Nella Sala Blu – Grimaldi Lines, di fronte ai ragazzi della Masterclass “Connect”, una nuova storia che segna l’avvio di una collaborazione, una nuova storia che definisce un link, inedito e stimolante, tra Giffoni e Tokyo, tra Italia e Giappone, una contaminazione culturale di grande suggestione che trova nel cinema per ragazzi il suo comune denominatore. Ospiti di Giffoni 2019 sono stati Mitsuo Tahira, direttore del Kineko International Children’s Film Festival, evento arrivato alla ventiseiesima edizione, e Hirofumi Nomoto, presidente della Tokyo Corporation, che del festival giapponese è tra i principali sostenitori.

vero e proprio omaggio al direttore Gubitosi e alla storia, blasonata ed intensissima, di Giffoni. In sala è stato proiettato un video, ideato e realizzato proprio dal direttore Gubitosi, che ha, di fatto, offerto una panoramica dell’esperienza nipponica: dal riconoscimento assegnato a Claudio Gubitosi per aver fornito in questi anni un contributo così prezioso alla cinematografia per ragazzi e per lo straordinario esempio offerto al festival di Tokyo, all’incontro con Paolo Calvetti, direttore dell’Istituto di Cultura italiana a Tokyo che ha manifestato entusiasmo per la possibilità di avviare nuove forme di collaborazione dal punto di vista culturale tra l’Italia ed il Giappone. Ed in questo senso Giffoni è certificazione di qualità, è esempio di

La nuova storia ha come cornice il cinquantennale del Giffoni Film Festival con la definizione di una collaborazione che metta in collegamento diretto Giffoni, comune dell’entroterra campano e capitale mondiale del cinema per ragazzi, e Tokyo, metropoli del Sol Levante depositaria e testimone di una cultura millenaria e ricchissima. Il prequel di questa storia tutta da scrivere è stata la visita del direttore Claudio Gubitosi, del presidente di Giffoni Experience, Piero Rinaldi, di Jacopo Gubitosi, responsabile delle relazioni istituzionali di Giffoni, e di Tony Guarino, responsabile delle relazioni internazionali di Giffoni Experience, a Tokyo lo scorso novembre, in occasione dell’edizione 2018 del Kineko International Children’s Film Festival. Il Giappone ha tributato un

investimento virtuoso, una case history, una storia di successo tutta locale e tutta globale. Emozionato il direttore Claudio Gubitosi nell’introdurre Hirofumi Nomoto, presidente della Tokyo Corporation, un mecenate, un filantropo, un manager di successo che non ha smarrito la voglia di sognare, che avverte ancora l’urgenza di vedere nelle nuove generazioni il seme buono del mondo che sarà: «Adesso – così l’ha introdotto il direttore Gubitosi – avrà modo di conoscere Giffoni, questa nostra bella realtà. Non abbiamo costruito tutti i palazzi che ha costruito lei con il suo gruppo imprenditoriale, però non ci lamentiamo. Questa è la Giffoni Multimedia Valley, struttura finanziata con fondi pubblici, dove potranno lavorare nel prossimo futuro tutti quei giovani che vogliono

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superare. Non abbandonate mai i vostri sogni. Oggi, qui a Giffoni, avete la possibilità di fare una bella esperienza e di compiere qualche passo in avanti perché avrete modo di conoscere tante persone nuove, che arrivano da Paesi diversi dal vostro. Fatene tesoro e continuate a coltivare i vostri sogni». D’accordo il direttore Gubitosi che ha aggiunto: «Una città fatta di case non serve a niente. Una città fatta di case e sogni è una bella città». Tutto questo a Giffoni che è città fatta di case, ma soprattutto di sogni. Sogni realizzati e sogni ancora da realizzare. Entusiasti i masterclassers della Connect. L’incontro si è chiuso con la consegna della Riggiola d’Arte Giffoni 2019 dalle mani del direttore Gubitosi. Con lui il presidente Rinaldi ed il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. Sul finale un selfie di gruppo e l’esclamazione di gioia “Fantastico!” di Hirofumi Nomoto in un perfetto italiano. A conferma che le distanze non esistono. A Giffoni meno che mai.

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trovare casa nel mondo della creatività, della cultura e dell’innovazione». Emozione condivisa da Hirofumi Nomoto che ha raccontato il suo rapporto con il cinema, un rapporto che è iniziato sin dai primi anni di vita: «Amo il cinema – ha dichiarato – sin da quando ero piccolo e questo ricordo lo porto dentro di me. Quando sono cresciuto ho conservato questa memoria. Il primo film è stato un film indiano che mostrava persone indigenti, costrette a vivere in case molto umili. In quel momento è nata probabilmente dentro di me l’idea di sviluppare l’urbanistica». Poi il monito ai ragazzi presenti in sala: «Cercate d avere – ha continuato il presidente della Tokyo Corporation – quante più esperienze possibili. Perché l’esperienza vi aiuterà a creare, ad immaginare e questo vi servirà per costruire il vostro futuro. L’esperienza vi aiuterà a cambiare modo di pensare quando avrete difficoltà, quando si porranno davanti a voi ostacoli che dovrete


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I masterclassers incontrano Toyota “La nostra mission? Il progresso nel rispetto dell’ambiente”

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“Una delle più grandi aziende del mondo, sul piano industriale, con cuore e passione. Con una storia”. Con queste parole Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni Experience, accoglie Toyota e il suo amministratore delegato Mauro Caruccio, raccontando il loro incontro divenuto unaMasterclass Eco. “Non cerco sponsor ma compagni di viaggio - ha spiegato Gubitosi - voglio che tutti vengano qua a vedere chi sono questi ragazzi, a parlare con loro”. Il racconto, anche in questo caso, è il modo migliore per entrare in un mondo, quello che rende speciale un’azienda. “Facciamo mezzi di trasporto, ma pensiamo al futuro, per realizzare mezzi che miglioreranno la nostra vita - ha esordito Caruccio - cerchiamo il miglioramento continuo e il rispetto per le persone, i due valori fondanti, con 330mila persone impegnate al lavoro in 90 Paesi”. La storia di Toyota parla dell’evoluzione delle tecnologie attraverso le tappe fondamentali di un lungo percorso industriale, fatto di visioni e di futuro, dal 1997, anno della conferenza sul clima di Kyoto e della prima Prius, passando per il 2015, anno di Expo a Milano, dell’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco e dell’Enviromental plan di Toyota, per arrivare all’emissione zero, per una totale sostenibilità dei prodotti. “Nel 2025 – ha anticipato Caruccio - distribuiremo

5 milioni di veicoli elettrificati. Ibrido per Toyota è piattaforma tecnologica. Uno studio Enea dell’Università Marconi di Roma, ha svolto un percorso a Roma di 33 km, cioè il tragitto compiuto da un italiano medio giornaliermente. Prius e Yaris, rispettivamente, hanno prodotto il 67% e Prius 73% di scarichi ad emissione zero”. Toyota ad aprile 2018 ha liberalizzato cinquanta brevetti per la diffusione spinta di queste tecnologie. “Il nostro immediato progetto è Mirai, che significa futuro. Emette vapore acqueo, con 500 km di autonomia, tre minuti per ricaricare e l’idrogeno vettore energetico”. La Masterclass si è chiusa con le immagini toccanti, forti, di un surfista cieco, una ragazza senza mani e un ciclista di 105 anni. Con la disabilità, le difficoltà, trasformate in limiti da superare, come una sfida. “I sogni si realizzano nella misura in cui ci mettiamo impegno e determinazione, per superare quel che ci sembra impossibile”, chiude Caruccio, ringraziando i ragazzi, protagonisti di un progetto “che lega le generazioni, un passaggio di testimone, per arricchire una società civile, attraverso i sogni, i successi i valori, anche gli insuccessi, di questo sono orgoglioso. Il business è antropologico, ci sono finalità di azienda, ma prima ancora di auto, servizi e altro, siamo persone, uomini in relazione tra loro”.

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Masterclass Eco: vita, morte e rinascita di Antonio Esposito Ferraioli nel corto “Tonino” Con un film si racconta una storia. Si trasmette un’emozione, un pensiero. Si fa vivere chi non c’è più. Succede per la vicenda di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco e sindacalista della Cgil ucciso dalla camorra il 30 agosto del 1978 a Pagani, narrata dal cortometraggio “Tonino”, con la regia di Gaetano Del Mauro, presentato alla Masterclass Eco del #Giffoni2019. “Quei proiettili colpiscono tutti noi” sottolinea Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, associazione contro le mafie, e le sue parole sono un monito . “Quando ti uccidono un figlio, un parente, colpiscono anche te. Penso alla famiglia di Esposito, alla sua mamma, ai suoi fratelli. Dobbiamo sentire che quei colpi hanno preso anche noi. Altrimenti è retorica della memoria. La memoria dev’essere viva. E’ bello che in questo film Tonino parli di sé. Perché

Esposito Ferraioli, fratello di Tonino: «Qui porto l’affetto e il bene che voglio a mio fratello. Tonino era, è un ragazzo come tanti, con i suoi sogni, faceva lo scout, il cuoco. Non ha chinato la testa non si è fatto corrompere. Non si può trasmettere la legalità se non la si vive. Di questi tempi in cui è più facile tacere e far finta di non vedere, la legalità non è qualcosa che si insegna, ma si consegna giorno per giorno, con i gesti, gli esempi, quotidiani”. L’attrice salernitana Annarita Vitolo, che nel corto interpreta la sorella di Tonino, ha raccontato “la delicatezza e l’emozione di rivivere una storia difficile da raccontare, con garbo, con la cura che si deve a chi non c’è più”. Gli autori, Aldo Padovano, Federico Esposito e Alfonso Tramontano Guerritore, tutti di Pagani, hanno parlato di “necessità di

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rivive. E’importante la carne marcia, al centro di questa storia, perché i reati a tavola, il cibo, la cucina, l’agroalimentare sono sempre più al centro degli interessi delle mafie. E’ importante la lotta per i diritti dei lavoratori, portata avanti da Tonino, col suo coraggio”. “Chi decide, sceglie di tutelare i suoi compagni di lavoro per primi - racconta commossa Giovanna Fracassi, vicesegretaria nazionale Cgil – vuol dire garantire la loro salute, la loro sicurezza. Questa è la cosa semplice che un sindacalista, o ciascuno di noi, può fare. Bisogna scegliere, prendere posizione. E’ difficile, ma vale la pena. Ci sono i nuovi schiavi, italiani e migranti, i caporali. Ma c’è chi combatte, chi decide di essere un uomo o una donna libera”. Toccante e doloroso è il ricordo di Mario

raccontare la storia di Tonino, per farla vivere e conoscere, togliendola dall’oblio”. Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni Experience, ha sottolineato “la assoluta necessità di portare avanti progetti del genere, di raccontare le storie della realtà che ci circondano, anche quando sono dolorose”. La Masterclass si è chiusa con la firma congiunta del protocollo Giffoni per la legalità e responsabilità sottoscritto dall’ente autonomo Giffoni Experience, Libera, Flai Cgil e Fondazione Polis, già partner nella produzione del film insieme all’Associazione ‘Ambress am..press’, con il direttore Gubitosi a consegnare un’opera artistica celebrativa dell’edizione 2019 dell’Experience, realizzata da artisti locali, a Don Luigi Ciotti e Giovanna Fracassi.

21 Luglio 2019


AL CINEMA TUTTO È POSSIBILE, PROPRIO COME NELLE STORIE DI PIMPA!

Un viaggio straordinario con una guida d’eccezione che porterà i bambini dietro le quinte e sul set per scoprire tutti i segreti del cinema!

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L’alluminio, infinite vite: così il rifiuto diventa risorsa Masterclass Eco, Ricrea racconta le opportunità del corretto smaltimento di oggetti di uso quotidiano

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«Un oggetto di alluminio può essere riciclato all’infinito perché è fatto di un materiale permanente»: lo spiega Roccandrea Iascone, responsabile del consorzio Ricrea, nell’incontro Masterclass Eco dedicato all’uso e al recupero dell’alluminio. «L’anima di un palazzo, le pentole, gli attrezzi, le navi, sono di alluminio». Per il riciclo e il reimpiego totale di questo materiale, per pensarlo come risorsa, va rispettato e ricreato: «Buttare un tappo vuol dire ucciderlo, mandarlo nell’ambiente o in discarica. Riciclarlo, con la raccolta differenziata, vuol dire farlo rinascere. Va nelle acciaierie, viene fuso e diventa nuova materia prima». Si tratta di oggetti resuscitati. «Un tombino potrebbe essere completamente costituito da alluminio riciclato, così come i binari ferroviari. Solo per fare degli esempi», ha detto ancora Iascone. Il forno che alimenta la fusione, di tipo elettrico, nelle acciaierie, reimpiega parti di navi, materiali da demolizioni, travi, cemento armato. «C’è questo grande pentolone in ghisa detto “siliera”, dove, per i loro volumi, gli oggetti creano spazi d’aria.

Grazie ai materiali molto più piccoli, come i tappi, si compatta tutto». I comportamenti quotidiani hanno una importanza fondamentale: le lattine, le scatolette quelle per il tonno, le bombolette per la lacca o per la vernice, i barattoli per i pomodori, avviati al riciclo attraverso una corretta raccolta differenziata, torneranno a “vivere”, magari sotto altre forme, riuscendo ad essere ugualmente utili e semplificando la vita delle persone. «Non ci pensiamo, ma queste cose non vanno buttate perché sono fondamentali e preziose. E lo stesso vale per i fusti abbandonati, in mare o in un fosso». Sono oggetti destinati a rinascere infinite volte. «Il paradosso dei fusti è che li scelgono perché sono fantastici per contenere ogni tipo di materiale, anche quelli dannosi o pericolosi. Ma vanno gestiti in maniera consapevole». Perché buttati via diventano come oggetti messi sotto il tappeto. Destinati a restare, come un problema. «Il problema non è mai il materiale – ha concluso Iascone – Lo sforzo è quello di fare un uso consapevole. Ci sono modalità per trasformare il problema in opportunità, il rifiuto in risorsa».

21 Luglio 2019


49a edizione

Elodie: “Bisogna educare a essere liberi di scegliere sempre”

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Una madre coraggio 3.0: Elodie racconta che a un certo punto della sua vita ha deciso di smettere d’aver paura, paura del fallimento, di non essere all’altezza; lei ha deciso di vivere la sua passione – la musica – e si è lanciata oltre tutti i no ricevuti, oltre tutte le reticenze. Perché è una donna alfa, aggredisce le cose per paura che le sfuggano, si sveglia tutti i giorni col sorriso e la voglia di fare e di fare meglio. Il titolo dell’incontro tenuto a #Giffoni2019 è “Donne in musica” e Roberto Pavanello e Davide Poliani sottolineano come ci sia una grande tradizione a riguardo (da Billie Holiday a Billie Eilish) ma evidenziano anche il fatto che per colmare il gender gap si ricorra spesso alle quote rosa, che non sono ben viste da tutte le donne (l’obiezione è sempre: vorrei essere

scelta come artista e non in quanto quota rosa). Elodie però taglia corto: sì, ci sono molto meno donne nella musica ed è discriminatorio, quindi

21 Luglio 2019

le quote rosa sono un’opportunità da sfruttare senza arricciare il naso; se sai sfruttare l’opportunità, la gente imparerà ad apprezzarti per quello che sei, che vali. Lei va dritta al punto ed è sempre professionale, puntuale, severa con se stessa sul lavoro. Ma questa storia che una donna che fa musica per essere credibile debba essere triste, magari un po’ bruttina, proprio non la digerisce: anche questo è discriminatorio, mentre lei se ne infischia ed è felice, orgogliosa di sé, ama il suo aspetto e i suoi vestiti. “Il mio lavoro non mi deve impedire di essere umana: compro il pane, prendo la metro e ho mal di pancia; devo vivere oltre il lavoro” e quando in passato lo staff intorno a lei le ha chiesto di essere più attenta alle persone e agli uomini con cui esce, se ne è infischiata: anche questo è gender gap e decisamente metterle il guinzaglio non è cosa facile! I ragazzi chiedono: c’è un futuro migliore, più paritario dietro l’angolo? La risposta è sì, ma “dovremmo essere educati ad essere liberi di poter scegliere, sempre”.


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Gli Autogol conquistano i masterclassers con la loro inguaribile ironia

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Loro si sono conosciuti sui banchi di scuola, quindi è normale che la prima cosa che facciano incontrando i masterclassers Music & Radio di Giffoni 2019 sia l’appello. Gli Autogol raccontano delle prime imitazioni a scuola, dei rimproveri dei genitori, ma descrivono anche il lavoro meticoloso che sta dietro al fare satira: “l’ideazione, la scrittura, la recitazione, il montaggio e …Negroni, tanto Negroni!”. Mai seri fino in fondo, raccontano di come il loro percorso nella definizione di un linguaggio idoneo al mezzo sia stato inverso rispetto a quello di tanti altri: hanno iniziato in una piccola

radio cittadina, Radio Ticino Pavia, dove conducevano una trasmissione comica, con imitazioni e parodie sul mondo del calcio, e poi hanno usato l’audio di alcune puntate andate in onda in radio per fare dei post sui social, montando delle immagini. Così hanno dovuto adeguare il linguaggio della radio a quello dei social (solitamente il successo che arriva dai social è di artisti e personaggi nati sui social stessi). Poi il fratello dell’editore di 105 ha notato un loro post su Facebook e li ha contattati, così sono tornati a fare radio. Senza mai smettere d’essere scemi...

21 Luglio 2019


Mazzariol: “Si sceglie di amare, non la persona da amare”

Lo scrittore veneto che a settembre arriverà sul grande schermo, ha raccontato ai Giffoners come si cresce distruggere insieme al senso di vergogna crescente”, ha spiegato lo scrittore. “Il passaggio tra il prima e il dopo, come è semplice intuire, avviene in maniera graduale. E avrà seguito solo nel momento in cui Jack sceglierà di lasciarsi travolgere dalla vitalità del fratellino, dalla sua straordinaria magia umana”. Il libro, capace di commuove grazie alla sua immediatezza, appare un vero inno all’imperfezione come sintomo di unicità: “L’amore nei confronti di Arianna di Jack, ormai giunto nello sconosciuto universo delle dinamiche liceali, è il vero spartiacque nell’esistenza dell’intera famiglia”, ha proseguito Mazziarol. “Giovanni, da iniziale fardello, si trasforma nel mezzo con cui Jack dovrà approcciare alla maturità: non si può pretendere l’amore incondizionato dell’altro senza avere imparato, in prima persona, ad amare accettando i difetti. E questo insegnamento pregnante arriverà propria dall’esistenza di Giovanni e dall’originale punto di vista sul mondo offerto dal piccolo”, ha concluso Mazziarol.

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“Amare un fratello o una sorella insegna un principio semplice, ma ugualmente fondamentale: bisogna solo scegliere di amare, mai la persona da amare”. Parola di Giacomo Mazziarol, il giovanissimo autore esordiente entrato di diritto nell’olimpo degli scrittori di talento grazie al suo toccante “Mio fratello insegue i dinosauri”. L’opera prima del ventiduenne veneto, che a settembre arriverà anche sul grande schermo per la regia di Stefano Cipani e l’interpretazione di Alessandro Gassman e Isabella Ragonese, pone al centro del racconto il rapporto altalenante tra Jack e Giovanni. Figli di una coppia innamorata ed emancipata, i due fratelli sono uniti a filo doppio: il legame di sangue e quello della sindrome di Down con cui è nato l’ultimogenito. “Jack, il mio alter ego narrativo, attraversa l’intera fase adolescenziale nella posizione di un uomo in divenire pronto a rafforzare la propria idea iniziale: la sindrome da cui è affetto Giovanni non è un valore aggiunto, ma un blocco monolitico da abbattere, rifiutare,

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21 Luglio 2019


D’Emilio ai ragazzi della Masterclass cult: «La condivisione delle diversità vi rende esseri speciali»

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Il suo film d’esordio “Un giorno all’improvviso” coinvolge ed emoziona il pubblico

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«Non avete piena consapevolezza della vostra fortuna, della bellezza di essere a Giffoni: la condivisione delle vostre diversità vi rende degli esseri speciali». Così Ciro D’Emilio, protagonista della prima Masterclass cult del pomeriggio, ha salutato i tantissimi ragazzi accorsi alla visione di Un giorno all’improvviso, la sua toccante opera prima. Presentato nella sezione Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia, il lungometraggio ritrae l’esordio alla vita adulta di un diciassette attraverso la perdita della figura materna come bussola essenziale, come vero centro di gravità. «Antonio, il giovane protagonista, è il classico bravo ragazzo: lavora, non

ha vizi, dedica tutte le sue energie all’allenamento e si arrabbia per la poca stabilità emotiva di una madre mai cresciuta», ha chiarito l’esordiente cineasta campano. «Attraverso la sua saggezza e la tenace lungimiranza delle sue quotidiane azioni – ha aggiunto riferendosi ancora al protagonista del suo film – tenta di sottrarre se stesso e la figura genitoriale dai dolori del presente. Un oggi su cui, ironicamente, svetta costantemente il solo occhio di un’assistente sociale pronta a decidere del futuro del ragazzo». Un film potente, la cui intensità emotiva emerge sin dalla prima scena: «Lo spettatore è indotto a vestire i panni scomodi di entrambi i protagonisti. Le vicende di Antonio e Miriam hanno la stessa dignitosa sofferenza della vita ordinaria a cui siamo tutti piegati e a tratti rassegnati Ciò nonostante, oltre i dispiaceri, rimane la consapevolezza che ci possa essere spazio sempre per il sogno anche all’interno della pena», ha proseguito D’Emilio. A rendere ancora più corale l’opera prima del regista è l’assenza di banalizzazioni e semplicismi: «Sin dalla prima battuta ho rifiutato l’idea di un’opera cinematografica che rendeva centrali dinamiche psicologiche spicciole. Al centro, viceversa, ho voluto consciamente porre due esseri umani che desiderano essere solo fedeli al proprio io. Potrebbe apparire scontato, ma solo questo principio mi ha convinto che il film in conclusione potesse apparire verosimile e perciò piacevole», ha concluso il regista.

21 Luglio 2019


Prevenire i crimini in rete: Giffoni Experience stringe un patto con la Polizia Postale

Firmati due protocolli d’intesa per formare bambini e adolescenti all’uso corretto e consapevole del web

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21 Luglio 2019

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Contrastare le insidie che il web nasconde e di cui possono rimanere vittime bambini e ragazzi: è questo l’obiettivo di due protocolli d’intesa che Giffoni Experience ha sottoscritto con la Polizia Postale. Il primo punta a diffondere un uso corretto della rete per arginare fenomeni come il cyberbullismo e la pedopornografia, il secondo a prevenire tutte le forme di crimine che possono essere condotte attraverso l’uso di internet. Ieri la firma nel corso di un incontro che si è svolto nell’ufficio della Presidenza della Multimedia Valley di Giffoni Valle Piana a cui hanno preso parte,

tra gli altri, il dirigente del compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania, Daniele De Martino, e il presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, Pietro Rinaldi. La collaborazione si inserisce nel contesto delle azioni preventive che il servizio di Polizia Postale porta avanti da oltre 10 anni, impegnandosi nelle scuole di ogni ordine e grado con mirate campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi ad un utilizzo della rete internet da parte di minori. Giffoni Experience e Polizia Postale si impegnano, dunque, a intraprendere iniziative volte a favorire e sostenere un uso responsabile del web da parte dei più piccoli, fornendo alle famiglie e agli insegnanti scolastici informazioni e consigli utili per una navigazione sicura. Grazie alla collaborazione avviata, inoltre, sarà sviluppato un piano di collaborazione per prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche dell’ente Autonomo Giffoni Experience. Nel contempo saranno sviluppate attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie informatiche utilizzate nelle procedure di intervento utilizzate per prevenire e contrastare comportamenti illeciti ai danni dei sistemi e delle tecnologie informative.


Il brand journalism e le nuove frontiere della comunicazione

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Daniele Chieffi di AgiFactory ai dreamers di Next Generation: “Il racconto digitale può essere una preziosa occasione professionale” degli strumenti tecnici, professionali e una capacità e una cultura di comprendere la rilevanza di un argomento per il pubblico di riferimento che sono specifici per i giornalisti stessi. Si può fare i giornalisti anche per un brand, si chiama: brand journalism: la nuova frontiera della comunicazione corporate contemporanea”. Tecnicamente, fare brand journalism significa utilizzare, solo ed esclusivamente, le tecniche professionali giornalistiche per costruire racconti di marca, racconti del brand soprattutto per riuscire ad intercettare quella che è la rilevanza, la notizia per un pubblico di riferimento dell’azienda e costruire il giusto contenuto e la giusta narrazione. E’ un argomento particolarmente dibattuto nel mondo professionale tra giornalisti e comunicatori, in realtà, è una grandissima opportunità perchè permette da una parte un contatto molto forte tra due mondi che normalmente si sono parlati ma si sono guardati abbastanza con sospetto, dall’altra consente al mondo giornalistico di avere di fronte delle nuove opportunità professionali.

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Educare e raccontare ai più giovani come vivere correttamente sul web e promuovere la propria presenza in rete nella maniera corretta, è da lungo tempo una questione delicata. A sensibilizzare i dreamers sull’argomento è intervenuto Daniele Chieffi, Head of Digital Communication di AgiFactory, il nuovo brand journalism dell’agenzia Agi. “AgiFactory è presente a #Giffoni2019 per raccontare ai ragazzi del Dream Team - ha spiegato Chieffi - che si stanno affacciando al mondo delle professioni, quanto possa essere importante la comunicazione digitale e quanto questa possa essere un’opportunità importantissima per il loro futuro, a partire dalla consapevolezza e responsabilità di gestire la loro presenza in rete e di fare un racconto digitale”. In una intervista, a margine del workshop, Chieffi si è soffermato sul concetto di brand journalism che ha spiegato con queste parole: “Fare i giornalisti vuol dire svolgere un ruolo pubblico, lavorare per l’interesse pubblico, ma fare i giornalisti vuol dire anche utilizzare

21 Luglio 2019


I “Siblings” del Bambino Gesù nella giuria del Giffoni2019 Cinque fratelli di pazienti dell’Ospedale Pediatrico romano tra i jurors della 49esima edizione del festival internazionale per ragazzi

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Si chiamano siblings i fratelli o le sorelle di bambini con patologie e disabilità gravi o croniche. Cinque di loro, familiari di pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, parteciperanno, in veste di giurati, alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. Fino al 27 luglio esprimeranno il loro parere sui film in concorso insieme a migliaia di coetanei provenienti da tutto il mondo. Si rinnova così, per il decimo anno consecutivo, la collaborazione del Bambino Gesù con

l’Associazione Aura, l’espressione sociale di Giffoni Experience impegnata in progetti di sensibilizzazione per promuovere la salute e il benessere dei più giovani, diretta da Alfonsina Novellino. Il gruppo di giurati del Bambino Gesù è composto da tre ragazze e due ragazzi, dai 14 ai 17 anni, provenienti da famiglie seguite per casi di disabilità neurologica e fibrosi cistica. I siblings possono avere ripercussioni psicologiche che potrebbero essere sottovalutate dai genitori, concentrati sulla malattia del fratello. Per questo motivo, i momenti di svago e le opportunità di gruppo garantite da esperienze come quella di Giffoni, rappresentano un’occasione per valorizzare il loro ruolo all’interno della famiglia e per diventare resilienti, ovvero capaci di affrontare e superare periodi di difficoltà, trasformandoli in risorse. Durante il soggiorno a Giffoni i giurati saranno accompagnati e seguiti da tre psicologi-psicoterapeuti dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica del Bambino Gesù che valuteranno i progressi dei ragazzi sul fronte dell’autostima e del benessere emozionale.

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21 Luglio 2019


TEACHER Elements +10 India, 2018 49a edizione aria

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Il Festival crea, amplifica, coinvolge. Il Festival è una magia che si rinnova, ed è “il nostro insegnante preferito”. È così che gli Elements +10 amano definirlo, perché “con le parole semplici e con il linguaggio del cuore riesce a insegnarci tante cose”. TEACHER di Siddharth P Malhotra, in concorso ieri alla 49esima edizione, li ha ispirati e emozionati. La storia di Naina Mathur, un’aspirante insegnante affetta dalla sindrome di Tourette, ha liberato le loro emozioni più intime. Il rifiuto, il pregiudizio, la malattia, la ribellione e l’impegno al centro della trama che spinge a riflettere sui limiti e le difficoltà per un racconto di condivisione e amore. Simone, Elements +10, l’ha visto così:

Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È una storia molto bella, un racconto di una dolcezza infinita. La forza di un’insegnante che non si arrende e che decide di sorridere a chi tutti i giorni prova a scoraggiarla: è un messaggio prezioso. E questo Festival si fa portavoce di insegnamenti che ci aiutano a diventare delle persone migliori, ci prende la mano e ci aiuta a capire che non dobbiamo mai guardare l’amico che è seduto accanto a noi con gli occhi della cattiveria e della superficialità.

Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? Ho pianto, e non riuscivo a fermare i lacrimoni. Forse mi sono emozionato troppo, ma la storia di questa insegnante e della sua malattia mi ha colpito. Anche io voglio riuscire a non arrendermi mai, voglio realizzare il sogno di diventare un neurochirurgo e aiutare le persone in difficoltà. E se un giorno qualcuno dovesse dirmi che non ci riuscirò a farlo, io avrò la stessa forza di Naina e sorriderò.

Che voto daresti a questa proiezione? Tra otto e dieci, non voglio dare il voto più alto solo perché siamo al secondo giorno e dieci lo meriterà il film che sarà stato in grado di coinvolgermi in maniera assoluta su tutti. Vedrò gli altri e vi farò sapere, ma al momento questo è sul podio dei miei film preferiti!

21 Luglio 2019


Elements +6 Lettonia, Polonia, 2019

JACOB, MIMMI AND THE TALKING DOGS

Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È il racconto di un’amicizia, e l’affetto per le altre persone è la cosa più bella che c’è. Sono qui da due giorni e ho già trovato nuovi amici, tutti insieme ci divertiamo molto e guardiamo film come questi che ci spiegano l’importanza del rispetto e dell’amore. E poi mi piacerebbe tanto avere dei superpoteri, proprio come i protagonisti del film…

Per fare cosa? Vorrei salvare la natura, la plastica la sta rovinando e io sto facendo una lotta per far si che tutto questo non rovini il nostro futuro. Spero che il Festival riesca ad aiutarmi, ho già chiesto sostengo al mio papà perché voglio fare qualcosa per la mia Terra e non mi fermerò. Con i superpoteri potrebbe essere tutto più semplice, ma non mi arrendo!

Che voto daresti a questa proiezione? Dieci, dieci e dieci. Il film mi è piaciuto tantissimo e i cani erano adorabili. Li avrei portati tutti a casa con me, ci saremmo divertiti tantissimo insieme. Avrebbero anche potuto aiutarmi a difendere la natura, credo che sei tutti i bambini del mondo riuscissero a mettersi insieme la loro voce si sentirebbe ancora più forte.

21 Luglio 2019

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Angelica, Elements +6, l’ha visto così:

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Fantasia, animazione e natura: è la proiezione riservata agli Elements +6 della 49esima edizione del Festival. JACOB, MIMMI AND THE TALKING DOGS, a difesa di una città senza troppo grattacieli, ha entusiasmato i jurors ieri che insieme al regista Edmunds Jansons hanno riempito di gioia la Sala Lumière. “Vi guardo e capisco la bellezza – ha salutato così i giffoners Jansons -. Sento che il messaggio del film è arrivato forte e chiaro ed è meraviglioso vedere la curiosità nei vostri occhi, rappresenta uno stimolo necessario”. La storia di Jacob e Mimmi alle prese con un imprenditore avido ha convinto i piccoli giurati, tante le domande e le promesse che hanno contraddistinto l’incontro. Tra superpoteri e desideri, sempre con il sogno di un mondo migliore e sorridente.


GIANT LITTLE ONES Generator +16 Canada, 2018 49a edizione aria

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Un racconto di formazione, intimo e sincero: una storia sull’amicizia, sulla la scoperta di sé stessi e la forza dell’amore senza etichette. GIANT LITTLE ONES ha parlato al cuore dei Generator +16 della 49esima edizione del Festival, diretto e sincero con un messaggio di libertà forte e intenso. “Sono cresciuto in una società sopraffatta dall’omofobia e ho visto tante persone togliersi la vita per il peso di un commento e di un’offesa – ha raccontato il regista Keith Behrman che ha guardato il film insieme ai giffoners -. Questa opera è nata proprio dall’esigenza di testimoniare che l’amore è libero di presentarsi in qualsiasi forma, e che la superficialità e la cattiveria non possono toglierci la speranza e la libertà”. La storia di Franky Winter e Ballas Kohl e di un incidente pronto a cambiare le loro vite per sempre sono al centro del lungometraggio in concorso. “Dobbiamo accettare quello che siamo e quello che gli altri sono – ha continuato -. Le cose che non conosciamo devono affascinarci e stimolarci, non vanno perseguitate”. Un messaggio necessario, proprio come il Festival: “Che forza questo posto, che meraviglia la vostra energia. Il cambiamento può partire proprio da qui”. Chiara, Generator +16, l’ha visto così:

Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È un film basato sulla conoscenza di sé stessi, un percorso tra la sensibilità e la fragilità dell’essere umano. È importantissimo presentare film come questi in un Festival di ragazzi come me, racconta uno spaccato della nostra società che deve necessariamente cambiare faccia. Etichettare le persone, dare un nome ai sentimenti e ridicolizzare quello che qualcuno ama definire diverso è ridicolo e obsoleto. Questo film andrebbe distribuito nelle scuole, nelle piazze, ovunque…

Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? In un primo momento ho provato vergogna e delusione, nei confronti di chi pensa di conoscere la verità e finisce con il calpestare la dignità del prossimo. Poi rabbia, tristezza. Ma anche felicità, di percepire una sensibilità di racconto estrema che spalanca le porte ad un messaggio carico di positività.

Che voto daresti a questa proiezione? Otto e mezzo. Il messaggio è meraviglioso, i dialoghi sono precisi e perfetti: insegnano a non avere paura di quello che possiamo essere, ci ricordano che è l’unico modo di arrivare alla felicità è essere sé stessi in libertà. Ci rappresenta, racconta la vita di molti di noi. Forse, nei panni del regista avrei evitato quei luoghi comuni cinematografici che mi sono sembrati inutili e banali. Ma il contenuto è pazzesco, quindi va bene così. 21 Luglio 2019


WE ARE LITTLE ZOMBIES Generator +13 Giappone, 2019 Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto?

È un film dal significato intenso, ma a tratti strano. I comportamenti dei personaggi non sempre risultano lineari, ma rendono il racconto avvincente. Quattro ragazzi che rinascono dal dolore grazie alla passione per la musica, un bel messaggio per tutti quelli che si trovano ad affrontare una difficoltà. Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film?

Inizialmente una profonda tristezza, i protagonisti rimangono orfani e le scene riportano a delle situazioni per niente facili da affrontare. Fortunatamente grazie alla realizzazione del loro sogno, alla passione per la musica e al coraggio di credere ancora nella felicità il ritmo esplode e la tristezza ha lasciato il posto alla felicità. Che voto daresti a questa proiezione?

Otto, un bell’otto pieno. Io avrei dato maggiore movimento al film e ravvivato nello specifico le scene dove la band comincia il suo viaggio nel mondo della musica. Più colore, più luce, più allegria: abbiamo bisogno di scene frizzanti, già quelle che ci circondano nella realtà sono caratterizzato dal nero!

21 Luglio 2019

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Giorgia, Generator +13, l’ha visto così:

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Ripartire, ricominciare a ricostruire una felicità fatta di musica e amicizia: questo e molto altro ancora al centro di WE ARE LITTLE ZOMBIES, il film di Makoto Nagahisa riservato ai Generator +13 della 49esima edizione del Festival. In un giorno di sole quattro adolescenti si incontrano per caso ad un crematorio: Hikari, Ikuko, Ishi e Takemura hanno perso i loro genitori nello stesso momento. Il dolore, l’angoscia e poi la ricerca disperata della serenità. A curare le ferite ci pensa la musica, ed è proprio l’emozione e il coraggio dei Piccoli Zombie ad aver conquistato i giffoners: i protagonisti dell’opera sottoposta ieri al giudizio dei giurati, sono soli al mondo e senza futuro, senza sogni e persino senza energia per andare avanti. Ma come il Festival insegna, non bisogna mai arrendersi alla prima difficoltà e WE ARE LITTLE ZOMBIES ci ha spiegato bene il perché…


YOU DESERVE A LOVER Generator +18 Francia, 2019 49a edizione aria

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“Non lasciatevi mai spaventare da quei grandi che vogliono annullare i vostri sogni”: la regista di YOU DESERVE A LOVER ha così salutato i giffoners, un messaggio semplice capace di racchiudere la sua emozione e il suo entusiasmo dinanzi a una Sala Lumière gremita. Una storia di amori e tradimenti, che passa dalla delusione alla consolazione lasciandosi trascinare dalla follia, ha conquistato i Generator +18 alle prese con l’infedeltà di Remi e il romanticismo di Lila. “Mi avete fatta sentire importante, mi state avvolgendo di una magia che riesce a farmi stare bene – ha continuato Hafsia Herzi -. Sono felice di avervi donato questo film, è frutto di passione e studio”. E quando dalla Bolivia, dove Remi è andato alla ricerca di sé stesso, fa sapere a Lila che la loro relazione non si è conclusa il film si accende di nuove passioni: “L’amore è tutto quello di cui abbiamo più bisogno ragazzi – ha concluso la regista -. Difendetelo sempre”. Sara, Generator +18, l’ha visto così:

Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? Non è come tutti quei film d’amore banali e usuali, ma non riesce a convincermi totalmente. La storia è particolare, ma non ho gradito la disperazione estrema della protagonista per una storia sporcata dalla meschinità di un tradimento. Mi rendo conto però che rappresenta l’amore di oggi, quello un po’ troppo superficiale e che sceglie di abbandonarsi al sentimento senza pensare a vivere l’emozione stessa.

Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film?

La vita è breve per lasciarsi andare così, l’amore deve darci la forza per andare avanti e non annullarci e sconvolgerci. La forza dell’amore deve essere prepotente, la forza dell’amore è assoluta e non può aspettare tempo e occasioni.

Che voto daresti a questa proiezione? Sette, sono esigente e pignolo. E non darò più di sette a nessun film, eccezion fatta per quello che sarà il mio preferito in assoluto e che meriterà quindi un dieci pieno. Il finale, per niente scontato, è la cosa che forse sono riuscito ad apprezzare di più: l’esigenza di ritrovarsi, di ripartire da un errore, verso una nuova direzione che potrebbe regalare nuove emozioni.

21 Luglio 2019


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49a edizione

Oggi in sala i colori delle passioni

Per gli Elements +6, alla stessa ora, la proiezione di DOUBLE TROUBLE AND THE MAGICAL MIRROR (Germania, 2019) di Marcus H. Rosenmüller in Sala Lumière: Frido ama divertirsi ed è pigro a scuola, sarà il suo clone a dargli nuova vita. Una vita che però proverà a fargli brutti scherzi e genererà non pochi scompigli.

Alle 10:00 in Sala Truffaut sarà sottoposto al giudizio dei Generator +16 il film di Sam de Jong GOLDIE (USA, 2019): il sogno di Goldie e quella passione per l’hip hop tra rischi e ostacoli, per una storia di tenacia e amore.

La storia di una tredicenne polacca e della sua famiglia sterminata dai nazisti nel settembre del 1942 al centro di MY NAME IS SARA (USA, Polonia, 2019) di Steven Oritt alle 10:30 in Sala Blu – Grimaldi Lines per i Generator +13.

Per la categoria GEX DOC il lungometraggio di Joost Vandebrug BRUCE LEE AND THE OUTLAW (Regno Unito, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, 2018) alle 14:45 nella Sala Galileo: Nicu, un giovane senzatetto, viene adottato da Bruce Lee, il famigerato Re del Mondo Sotterraneo, e va a vivere con lui nelle gallerie del sottosuolo di Bucarest.

Alle 19:15, in Sala Lumière, i Generator + 18 con SKIN (USA, 2019) di Guy Nattiv per un racconto di emozioni che volta le spalle all’odio e alla violenza.

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Dalla pelle al cuore, con le passioni ad alimentare la speranza e il sorriso a colorare le avversità: questi i temi al centro delle proiezioni in concorso oggi. Si parte alle 09:00 in Sala Sordi con TOO FAR AWAY (Germania, 2019), il film di Sarah Winkenstette riservato agli Elements +10 che racconta l’amicizia di Ben e Tariq nata tra competizioni e rancori.

21 Luglio 2019


Il programma del giorno SALA TRUFFAUT 10:00 GENERATOR +16 GOLDIE by Sam de Jong (USA, 2019, 88’) a seguire: PRODUZIONI GIFFONI VIDEO

FACTORY A UN PASSO by Checco Petrone (Italy, 2019, 14’) SPOT DEEP WEB “BASTA SCIVOLARE UNA VOLTA!” by Giuseppe Novellino (Italy, 2019, 2’) 14:30 GENERATOR +13 MY NAME IS SARA by Steven Oritt (USA/Poland, 2019, 111’) 17:00 LA GIURIA INCONTRA

NATALIA DYER e CHARLIE HEATON

(Stranger Things)(accesso gratuito, previa prenotazione). 14:30 ELEMENTS +6

DOUBLE TROUBLE AND THE MAGICAL MIRROR by Marcus H. Rosenmüller (Germany, 2019, 92’) a seguire: EVENTO SPECIALE Netflix presenta KLAUS by Sergio Pablos (Spain, 2019) Con la partecipazione di SERGIO PABLOS 19:15 GENERATOR +18 SKIN by Guy Nattiv (USA, 2019, 117’)

SALA GALILEO (GMV)

(Blu Carpet) 20:00 EVENTO SPECIALE 20th Century Fox Italia presenta TOLKIEN by Dome Karukoski (USA, 2019, 112’)

09:15 PARENTAL EXPERIENCE IL VIAGGIO DI YAO by Philippe Godeau (France, 2018, 103’) (Versione italiana) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 14:45 GEX DOC BRUCE LEE AND THE OUTLAW by Joost Vandebrug (UK/Netherlands/Czech Republic, 2018, 86’) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 18:30 GREEN GAME Videogioco interattivo sulla raccolta differenziata

SALA ALBERTO SORDI

SALA BLU - GRIMALDI LINES (GMV)

(Stranger Things) (Blu Carpet) 18:10 LA GIURIA INCONTRA Cast di SKAM

LUDOVICA MARTINO FEDERICO CESARI LUDOVICO BESSEGATO (regista e showrunner) LUDOVICO DI MARTINO (regista 3a stagione)

09:00 ELEMENTS +10 TOO FAR AWAY by Sarah Winkenstette (Germany, 2019, 88’) a seguire: EVENTO SPECIALE Super! presenta NEW SCHOOL by Edoardo Palma (Italy, 2019, serie TV) Con la partecipazione di CLOE ROMAGNOLI,

EDOARDO TARANTINI, MATTEO VALENTINI

14:30 ELEMENTS +10 TOO FAR AWAY by Sarah Winkenstette (Germany, 2019, 88’) a seguire: EVENTO SPECIALE Super! presenta NEW SCHOOL by Edoardo Palma (Italy, 2019, serie TV) Con la partecipazione di CLOE ROMAGNOLI,

10:00 GENERATOR +13 MY NAME IS SARA by Steven Oritt (USA/Poland, 2019, 111’) a seguire: CyberBullismo – Sicurezza in Rete Intervengono dirigenti e funzionari della Polizia Postale della Regione Campania 14:30 GENERATOR +16 GOLDIE by Sam de Jong (USA, 2019, 88’) 17:30 MASTERCLASS CONNECT Presentazione Terzo Campionato del Mondo delle Forze di Polizia e Polizia Locale (19-26 settembre Regione Lombardia) con ANTONIO BARBATO, NADIA

BRAVO e DANIEL DEGLI ESPOSITI

PETTSON AND FINDUS – FINDUS MOVES HOUSE by Ali Samadi Ahadi (Germany, 2018, 81’)

18:00 MASTERCLASS CONNECT LOUDER by Alexander Faganel (Italy, 2018, 6.39’’) SORPRESA DI NATALE by Salvatore Romano (Italy, 2019, 12’9’’) 21:00 RASSEGNA BEAUTIFUL MINDS A BEAUTIFUL MIND by Ron Howard (USA/UK, 2002, 135’) (Versione originale con sottotitoli in italiano - ingresso libero, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti)

SALA LUMIÈRE

SALA VERDE (GMV)

EDOARDO TARANTINI, MATTEO VALENTINI 19:00 ELEMENTS +3

9:00 ELEMENTS +6

DOUBLE TROUBLE AND THE MAGICAL MIRROR by Marcus H. Rosenmüller (Germany, 2019, 92’) a seguire: EVENTO SPECIALE Netflix presenta KLAUS by Sergio Pablos (Spain, 2019) Con la partecipazione di SERGIO PABLOS 12:00 MEET THE STARS

NATALIA DYER e CHARLIE HEATON

10:00 MASTERCLASS ECO RILEGNO – Consorzio recupero e riciclo imballaggi in Legno. Il legno e il suo sistema circolare. Interviene Elena Lippi - Responsabile Comunicazione e Sostenibilità Consorzio Rilegno- Ingresso riservato agli iscritti 15:00 MASTERCLASS CULT

IL CASO ZIQQURAT

Ingresso riservato agli iscritti 16:45 FULVIO RISULEO e le nuove frontiere dello

storytelling interattivo - Ingresso riservato agli iscritti 18:00 SKAM Ingresso riservato agli iscritti 19:00 LUDOVICO BESSEGATO: showrunner SKAM + Cast Ingresso riservato agli iscritti

AULE CITTADELLA DEL CINEMA 16:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO ARISA: Arisa is present Modera FRANCESCO RAIOLA e DAVIDE

POLIANI

Ingresso riservato agli iscritti 17:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO JAKE LA FURIA & DON JOE: dal beat alla hit Modera FRANCESCO RAIOLA Ingresso riservato agli iscritti

SALA STAMPA MULTIMEDIA VALLEY 10:00/20:00 GIFFONI VIDEO LIBRARY (Postazioni video riservate agli accreditati)

ANTICA RAMIERA 9:30/13:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #3 14:00/19:00 Working Session #4 11:00 MASTERCLASS CONNECT A Confronto con le Istituzioni: incontro con il Generale VIRGILIO POMPONI, Comandante Regionale Campania Guardia di Finanza 12:00 Digital Detox - 235 volte al giorno guardi il telefono. Ritrova la connessione: la tua! 15:00 MASTERCLASS CONNECT & ECO Centro Socio Sanitario San Nicola – Sport e Salute

MASTERCLASS ECO Energia nucleare e la robotica al servizio del Sistema Paese Intervengono Aldo Pizzuto, ingegnere direttore del dipartimento Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare di Enea e Andrea Zanela, laboratorio Intelligenza distribuita e robotica per l’ambiente e la persona dell’Enea 17:00 ENEA - Cambiamenti climatici e ricerca in Antartide Intervengono Gianmaria Sannino, climatologo e responsabile laboratorio di Modellistica Climatica e Impatti dell’ENEA e Guido Didonfrancesco e Vincenzo Cincotti, ricercatori in Antartide- Ingresso riservato agli iscritti

PALAZZO FEDERICO II (Terravecchia) 10:00 MASTERCLASS CULT Workshop Sceneggiatura (in collaborazione con Scuola Holden) con MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN Workshop Effetti Speciali Make Up (a cura di Special Makeup Studio) Workshop Recitazione con MASSIMILIANO GALLO Workshop Regia con CIRO D’EMILIO Ingresso riservato agli iscritti


Oggi arrivano Natalia Dyer e Charlie Heaton I giffoners in delirio per Stranger Things

suo padre conduceva esperimenti su di lei. Avvenimenti molto strani continuano ad accadere come la comparsa di mostri senza volto. Ad indagare sul caso, insieme a Undici, ci sono Mike Wheeler (Finn Wolfhard), Dustin Henderson (Gaten Matarazzo) e Lucas Sinclair (Caleb McLaughlin). Amatissimi dal pubblico i personaggi di Nancy Wheeler (Natalia Dyer), sorella maggiore di Mike, e Jonathan Byers (Charlie Heaton), il fratello maggiore di Will, tra i primi a cadere nella trappola delle spaventose creature che abitano il “Sottosopra”. Tra le star dello show, Winona Ryder (vincitrice di un Golden Globe come migliore attrice non protagonista per L’età dell’innocenza), che interpreta la madre dei Byers e David Harbour (La guerra dei mondi, I segreti di Brokeback Mountain, Law&Order, Revolutionary Road, Hellboy), nei panni dello sceriffo Jim Hopper. A renderla

ambientata negli anni ‘80 a Hawkins, una cittadina dello stato americano dell’Indiana. Tutto ha inizio quando un bambino di nome Will (Noah Schnapp) scompare in circostanze misteriose e, allo stesso tempo, fa la sua comparsa una ragazzina con poteri telecinetici, la giovane Undici (Millie Bobby Brown). Ben presto si scopre che è fuggita da un laboratorio segreto, dove

uno straordinario successo mediatico la nostalgia degli anni Ottanta, il racconto sorridente e malinconico del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, la capacità di far immergere lo spettatore in mondi dove tutto può essere possibile e - soprattutto - un’atmosfera di rara efficacia che mescola con brio generi come fantascienza, horror e soprannaturale.

49a edizione

L’attesa dei Giffoners sale sempre più alle stelle. Natalia Dyer e Charlie Heaton, i giovanissimi protagonisti della celebre serie TV Stranger Things, saranno gli ospiti internazionali di oggi, alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. A pochi giorni dall’uscita della terza stagione, i due attori movimenteranno l’accogliente atmosfera della Cittadella del Cinema con fenomeni soprannaturali e misteri da risolvere in un ritorno al passato negli anni ‘80. A fare come sempre gli onori di casa in Sala Truffaut saranno i giurati di #Giffoni2019: dopo l’incontro dei due ospiti con centinaia di ragazzi, a cui riveleranno segreti e curiosità sulla propria carriera, riceveranno il Giffoni Experience Award. Anche Stranger Things ha ricevuto fino ad ora prestigiosi riconoscimenti, tra cui cinque Primetime Emmy Awards e uno Screen Actors Guild award nel 2017. La storia è

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Klaus a #Giffoni2019: con Netflix l’evento speciale di oggi

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È ai piccoli Giffoners della categoria Elements +6 che oggi sarà dedicato KLAUS, il primo film animato di Netflix che arriva alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival con un evento speciale. Il film, scritto e diretto da Sergio Pablos, è stato interamente prodotto a Madrid, in Spagna. Grazie al lavoro di un team internazionale che ha unito tecniche d’animazione tradizionali alle tecnologie d’avanguardia, la storia segue le vicende del postino scandinavo Jesper che accetta una nuova sfida professionale: consegnare la posta in uno sperduto villaggio del freddo nord. Quello che il nuovo percorso ha in serbo per lui lo scoprirà soltanto strada facendo, quando si imbatterà in un misterioso giocattolaio dalla barba bianca di nome Klaus.

21 Luglio 2019

49a edizione

Il film animato, scritto e diretto da Sergio Pablos, sarà presentato agli Elements +6


49a edizione

o n r o t i r e l o v trice e ia c p p a o i d e p m o n c Arisa, urtista che era già stata a Giffoni

port t 2019, sup ta p e c n o C tagonis oni Music iffoni - Giff è stata pro terà dal G e v o o iv d V l i e n presen ncerto d o a Giffo r il terzo co è un gradito ritorn cantante di Potenza vedibile che e p ra e s ta palco, s e Arisa, ulcanica ” ed è pre a salire sul ippa, in art ivissimo Me 2. La v ova Rosalba in città anremo 2019, che P a lb a s Sarà Arisa o R tt u stival S gi & Minis. Per ppiatrice nel film Ca discografico “Una n cipato al fe o del selfie” di Taka e rt band The o a d ro p i o a d v h la quale il ruolo ltimo “L’esercit anche con ovi brani tratti dall’u i sento bene” con il n il brano o c 7 1 0 2 u l “M n e italiane vivo i suoi e il brano dal titolo femminili successo d i e c d o n v ra e g ri rtisti a il in ch o no tra gli a iù straord ra canterà an artisticamente dop p e v e o ll n e n d a a l’ iata sa è un mento, l’ha rilanc visivo, Ari o dal forte tempera ragola. le F te o gia z io n g re g o a it rson ond Julian Log c e , e p a , k Ketra ft. L e m a c s Z ri ri i a ll tt c dai frate erbiale a band rice, scri è formato Anche att ieci anni. Il suo prov culturale. ta della sk i del is a io rr m tr a Il ra it . o h is c n a in o d i M op ric ai classic degli ultim e versatili del nostr o i giovanissimi The ta Alex Loggia, sto si ispirano i z z ziale a n is ti g n ic le ra s ra p i u a , adolescen ic risa s del m ne età a A più com li a i it v g v d fi ” io o , ra g rt i) u c e la c o il con sso e v ostante stici e la “d a per Giffoni Mus Ad aprire itarra e ba lli alla batteria. Non egni scola h p c im te mess li n e g m e ra e ore 22 ho. T ratuc una scom F W o e ia n h (rispettiva tt o T s a ento è dall e M m is s e ta e in ; n n M u to to p e S tu p h ta ners. L’a 0: Rolling album. T torinese S izie ai giffo one anni ‘7 trazioni del primo s m s ri a p s lo re g ri n ri e off rock a le regis i trend futu mpletato re o a c ip o c n ti n n a a h er n modo p io 105. Concept, u ière, insieme a Rad um in Piazza L

ll’a

rto de e c n o c il a r e s a St

ph.Debby Gram

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In passato il suo ruolo era considerato secondario. Finalmente oggi è protagonista. Mater Familias

Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival caliaitalia.com I Contrada Serritello La Valle, 75100 Matera MT


Clownerie, acrobatica, commedia dell’arte e arti circensi convergono in un incontro in-stabile, alla ricerca di equilibrio tra linguaggio del corpo e scrittura. La compagnia teatrale Eccentrici Dadarò è al Vivo Giffoni Street Fest 2019 con lo spettacolo Vote For, in scena questa sera alle 20 in piazza Umberto I. Due “Stanlio e Ollio” contemporanei aiutano il pubblico ad assaporare il tempo lento e sospeso di un’attesa, in un mondo dove tutto corre. Vote For racconta la storia di due operai 49a edizione

del Comune, i migliori sulla piazza,

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che arrivano annunciati dal rombo di un’ape car sportiva azzurro cielo, in viaggio tra le vie del paese. I due uomini si mettono subito al lavoro,

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montando con grande agilità e

Le acrobazie degli Eccentrici , Dadaro stupiscono Giffoni

competenza il palco per il comizio dell’amato sindaco. Tra gag, numeri acrobatici, magia e geniali trovate, si attende il primo cittadino, in ritardo. E se non dovesse arrivare? I due operai troveranno la soluzione: the show must go on! Vote For è il quarto spettacolo della compagnia Eccentrici Dadarò in scena al Vivo Giffoni Street Fest 2019, dopo Valigia a una piazza, ClosciArt … ovvero l’arte di vivere in strada e Operativi!. Un vero e proprio focus all’insegna dell’arte di strada che stupisce e incanta i bambini, ma anche gli adulti.

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Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY

21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE DAL VIVO (Video Mapping)

GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA

12:00/14:00 Laboratori Didattici a cura dei partner del Giffoni Experience. Prenota QUI 10:00/19:00 Attività laboratoriali – VR Experience (Stand Giffoni Innovation Hub)

PARCO HOLLYWOOD

Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA) – Aria. Tra sogno e realtà 19:00 BURATTINI Giò Ferraiolo (Battipaglia) - Pulcinella in

Aria Musica e Paura 20:30 LETTURE ANIMATE

I libri e le storie della Mostra dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede. Smon Smon e altre storie spaziali. Con Giacomo Bizzai.

PIAZZETTA SCARPONE

17:30/20:00 LABORATORI Fili D’Erba Coop. Sociale (SA) – L’arte del Riciclo Il Teatro Viaggiante – Workshop di giocoleria Ludoteca il Paese delle Meraviglie – Magic Labs

ANTICA RAMIERA

19:30 e 21:00 ARTISTI DI STRADA Francesca Zoccarato (Milano) – Varietà Prestige. Marionette a filo e clownerie - per tutti 20:15 Il teatro Viaggiante (Pietra De’ Giorgi) – Ricciolo di luna. Favola di teatro di strada – per tutti

09:00/11:00 105 Weekend con Alessandro Sansone e Annie Mazzola 16:00/18:00 105 Autogol con Gli Autogol

10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE “VisionARIA” a cura dell’Associazione “Angelo Azzurro”

PIAZZA UMBERTO I

INTERATTIVO - RADIO

ANSPI - On Air. Spicca il volo - per tutti 17:30/20:30 INSTALLAZIONI E GIOCHI Ludobus Legnogiocando – giochi per famiglie 18:30 SPETTACOLO ANSPI – Verso l’infinito e oltre – per tutti 20:00 SPETTACOLO Eccentrici Dadarò (Milano) - Vote For - clownerie, teatro comico senza parole – per tutti 22:30 SPETTACOLO Creme & Brulè (ROMA) – Viaggio al centro della Luna Spettacolo di fuoco e teatro di figura - per tutti

GIARDINO DEGLI ARANCI

21:30 SPETTACOLO TEATRALE Accademia Perduta/Romagna Teatri (Ravenna)- Chi ha paura di denti di ferro? – dai 3 anni

PARCO PINOCCHIO

20:00/24:00 MOSTRA DI

INSTALLAZIONI LUMINOSE

20:30 PARTY New Age Animazione - Carnival Party - per tutti 22:00 GIFFONI MUSIC CONCEPT “Dolcevita DJ-SET“ – Guest Marco Montefusco a seguire: GIFFONI MUSIC CONCEPT

THE MINIS ARISA

(accesso gratuito)

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VIA SCARPONE

17:30/21:00 GIOCHI/TRUCCABIMBI/

CARICATURE Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi

Ludobus Legnogiocando – Locicup giochi e rompicapi – per tutti

Weronique Art- Facepainting Sergio Eco - Caricature ad arte GIARDINI FELLINI

18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY

FOOD

Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici 18:00/24:00 MERCATINI DI

ARTIGIANATO

Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente

QUARTIERE BERLINGUER

17:00/21:00 SPORT VILLAGE a cura del Centro Sportivo Italiano

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49a edizione

17:30/19:30 LABORATORIO

PIAZZA F.LLI LUMIÈRE

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RADIO 105 - ON AIR

12:00/21:00 Pepsi Sport Village

(Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco) 18:00/20:00 Taek Wondo - Società Sportiva di Giffoni


Una storiella al mese

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Mamma mi ha preso a Giffoni!

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È un torrido pomeriggio di Luglio. Già dal Martino presto mi tormenta questo fastidioso Solarino che crea una cappa di umidità e di bassa Pession. La schiena, la maglietta e il divano formano un unico, indistinto, strato appiccicoso. Una goccia di sudore mi riga la fronte. La mia fronte! Il mio sudore! Ci vorrebbe un po’ di Fred De Palma o del Francesco Ghiaccio che mi Allevi questa calura. “Mamma, scendo Boomdabash... esco a fare un giro” faccio “altrimenti il caldo mi ammazzerà prima della noia.” “Sei matto. Non puoi uscire. Tu non sai che giorno è oggi?” “Venerdì!” “È il 19 luglio” mi informa lei “comincia il Giffoni Film Festival.” “Embé?” “Le strade sono pericolose, piene di... piene di... bestie feroci... Elle Fanning, Tigri, Mahmood!” “Ma figurati” la rassicuro io “siamo in un una Valley. Che bestia vuoi che incontri? Un gatto, un cane o Massimiliano un Gallo”. Balbetta. La guardo meglio negli occhi. Ha lo sguardo del Merluzzo. Poi, di colpo, fa un’Arisa strana. Mi preoccupa lo stato di salute mentale di colei-che-mi-hamesso-al-mondo-e-subito-dopo-mi-ha-nominato. “Tu marchi male, mamma, dici cose senza senso”. “Tesoro. Non marco male, Marco D’Amore”. “Ossignore. Perché non molli il ferro da stiro per farti una bella doccia rinfrescante, Mami? Ti raffredderà un po’ le meningi.” “Non vorrai davvero uscire...” mi sembra sinceramente preoccupata “tu non hai la minima idea di quello che sta succedendo là fuori...” “Io vado” taglio corto. “Non fare l’Ocone, non prendere rischi. Mi sono presa cura di te fin da quando Nasti”. “Nascesti, mamma, si dice nascesti”. “D’accordo, tesoro, se così hai deciso.... Però portati almeno il cinturone con le munizioni. Il cinema è pieno di gente senza scrupoli. Di ladri, assassini, vecchi Marchioni. È un Mondo Marcio”. “Sì mamma, l’ho preso. Ho anche il vecchio Winchester del nonno” rispondo. Ma tra me penso: “Domani devo fare due chiacchiere con papà. Sua moglie sta sbroccando.” Già per le scale noto qualcosa di strano.

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Sul pianerottolo incontro la signora del piano di sopra, una Winona Ryder di cento chili che scende le Scarlett Johansson con una tigre al guinzaglio. Capisce che la guardo stranito e allora mi dice: “Qualche problema, ragazzo? Io quando scendo di sotto esco con la tigre, Michael Caine.” Nonostante si possa dire che ho coraggio da Wenders, preferisco prendere l’ascensore, a evitare strani inconvenienti. Per strada la scena è sconvolgente: auto in fiamme con i finestrini Tim Roth, rumore di spari, elicotteri che volano a bassa quota. Metà dei palazzi della via sono distrutti e le macerie invadono la strada. Qualcuno urla, qualcun altro scappa. Scavalco una moto abbandonata malamente sul marciapiede. È allora che vedo Christoper Lee per terra. È conciato Luis Malle. Trema tutto e c’è anche del sangue di un colorito Bardot. “Ho Manfredi” mi dice il poverino. “Accidenti come sei Judy Garland” gli dico io. “Per forza” fa lui con un rantolo “mi hanno sparato. Qualcuno ha cercato di Matthau.” “Santo cielo.” “Mia hanno sparato Nick Nolte.” “Quante volte?” “Nick.” Non capisco, forse il poveruomo vuol dire cinque. Ma che importa, ormai. “Sto male” dice “Demi, Moore.” “Perché mi chiami Demi” gli faccio io “Non sono Demi, sono Claudio.” “Non lo so, santo cielo, sto per Moore. Probabilmente De Niro un po’.” “Capisco” gli dico io cercando di comprendere il suo stato d’animo, anche se non mi piace che mi chiami Demi. Si contorce, si lamenta e ora si mette le mani alla pancia. Il sangue esce copioso. “Mi hanno colpito, maledetti.” “Dove?” “Quinn!” “Dove?” “Al Pacino.” “Vigliacchi” esclamo “hai visto chi è stato? Un drogato, un Impacciatore, qualcuno che ti voleva Truffaut.”


Claudio Comini

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Hoffman è segnato, perciò sono ancora gentile. “Ti porto un bicchiere di acqua Friz Lang?” Ma quale acqua, il morituro vuole del Whiskey. Mi reco al bar all’angolo ma la porta è chiusa. Allora Spielberg dalla finestra e vedo che il barista s’è addormentato sul bancone. Busso con insistenza e il dormiente viene ad aprire. Mi faccio dare una bottiglia di Whiskey e quello mi presenta il conto: trecento dollari. “Accidenti, Kevin Costner questa bevanda?” “Siamo in guerra, amico!” mi risponde lo strozzino “lo beve solo o deve Servillo a qualcuno?” “Sono fatti miei” ribatto. “Era solo per sapere se le servono i bicchieri.” Non mi servono. Caccio la grana e torno di gran lena dal moribondo. “Totò” gli dico “bevi a Volonté!” “Bentivoglio” mi lusinga il poveretto “sei stato molto Benigni con me.” “Besson.” L’uomo beve a garganella ma subito dopo inorridisce. “Che schifo” esclama “mi esce il liquido dalla ferita. Chi ha fatto la regia di questo racconto? Quentin Tarantino?” “Grattachecca e Fichetto” gli rispondo per farlo schiattare con un po’ di humor. Il poveruomo mi stringe la mano ed esclama: “Crepax!” “Sei fuori tema, ragazzo!” “Muoio!” ribadisce. “Perché?” dico io, lo confesso, un po’ inutilmente. “Perché odio il lieto fine all’americana.” “Come biasimarti” gli rispondo ma dentro di me penso a quei crudeli assassini e mando loro una serie di maledizioni: “Kevin Spacey, Kevin Reynolds, Kevin Possin!” Considero questa battuta finale degna di un finale e così, torno verso casa. Sono così Stan Laurel che non riesco nemmeno a suonare il campanello. Mia madre viene alla porta. Ha l’aria preoccupata. Quello che vede, cioè io, non dev’essere bello. Le cado tra le braccia sporco di sangue che grazie al cielo non è il mio. “Ti prego, Mami, voglio vedere una puntata dei teletubbies.” Mamma, stavolta, mi sorprende. Mi da tre Giffoni e ordina: “Torna là fuori, figliolo, e comportati da uomo!”

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“Macché. È stato un tale che si atteggiava come un Bullock, insieme a un altro vestito De Niro! Abbiamo avuto una discussione accesa e a un tratto il Bullock ha tirato fuori la pistola e ha fatto Fox.” “Hai visto se erano Italiani?” “No. Avevano un accento Frank Oz.” “Saranno stati i fratelli Coen. O Hanna e le sue sorelle...” “Ti ho detto che erano due uomini” si lamenta con stizza il permaloso. Mi dispiaccio, volevo solo fare un po’d’accademia. In ogni caso, permaloso o meno, il ragazzo sta tirando le cuoia. Sarà il caso di dar Mia Farrow un po’. Vediamo se riesco a salvargli la Vitti. Faccio il numero del 118 per chiedere aiuto ma una gentile signorina mi informa che le ambulanze non sono disponibili, sono tutte Depardieu. C’è stato un violento incidente sulla Milano Bergman e tutti i mezzi sono impegnati là. Dannata autostrada! Il tapino si lamenta sempre di più: “mi Bruce, Willis! Mi Bruce, mi Bruce.” “Perché mi chiama Willis, adesso?” penso tra me. Non sto a sottilizzare, bisogna subito che qualcuno gli Sutherland la ferita, altrimenti ci lascia le Penn. Faccio il numero di un amico, è un Mickey Rourke di fama mondiale. “Sei il mio Salvatores” fa l’uomo a terra, ma non sa che il telefono del Mickey Rourke ha sempre la segreteria telefonica. “Mi dispiace, amico” gli annuncio schietto “oggi morirai. Ma morirai da eroe.” “Perché?” “Perché ci sarà uno vivo come me sempre pronto a raccontare quanto sei stato coraggioso.” “Grazie!” “Non c’è di che!” Sopra di noi gli elicotteri continuano a volare come certe mosche che ti Ron Howard nelle orecchie. Mi informo, con animo Magnani, sull’ultimo desiderio del condannato. “Vuoi che ti racconti una storiella buffa delle mie?” chiedo. “Per carità, finiscimi” risponde l’ingrato. Io non raccolgo la provocazione pensando che tanto il suo Dustin



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