LUNEDÌ 22 LUGLIO 2019 • ANNO 10 - NUMERO 4
AMAZING GIFFONI!
I giffoners conquistati da Charlie Heaton e Natalia Dyer
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Bagno di folla per i due protagonisti di Stranger Things
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L’accoglienza della Sala Truffaut lascia sottosopra Natalia Dyer e Charlie Heaton: una platea stellata dalle torce dei cellulari e 800 ragazzi che cantano “Neverending Story” lasciano letteralmente a bocca aperta i due attori di Stranger Things, la serie cult Netflix. Premiati con l’Experience Award, ringraziano i jurors: “You’re amazing! Siete fantastici. Speriamo davvero di tornare presto al Giffoni”. Quasi non credono ai loro occhi e alle loro orecchie raccogliendo le domande di ragazzi dai 13 ai 18 anni che arrivano da Russia, Grecia, Armenia, Australia, Belgio e dal tempio del cinema, Los Angeles. Grande la curiosità sulla loro carriera e su come siano diventati protagonisti della serie. Una carriera, la loro, iniziata sull’onda della necessità di esprimersi: “Sentivo di voler fare qualcosa di creativo e quando sono riuscito a entrare nel mondo del cinema ho capito che era la mia dimensione” dice Heaton, cui fa eco Natalia, che ha iniziato giovanissima nei teatri di quartiere: “Quella dimensione giocosa della recitazione mi ha conquistato subito e non ho più smesso”. All’inizio però l’idea di fare il provino per Strangers Things la spaventava: “Ero tesa, pensavo non fosse andato bene e invece...”, ricorda Natalia. L’attrice stava facendo jogging quando ha saputo di aver ottenuto la parte in Stranger Thing. “Le persone intorno mi hanno reputata matta”, ha raccontato con un sorriso ai giffoners. Heaton, invece, ha rivelato che non aveva mai pensato di fare l’attore: “Quando mi è arrivato il copione di Stranger Things ne
sono rimasto colpito e, sin da subito, ho legato con il personaggio di Jonathan”. L’attore rivela che il primo script della serie Netflix fosse molto diverso da quello che poi è diventata la serie fenomeno degli ultimi anni. “Non avremmo mai immaginato tanto successo. All’inizio – rievoca Dyer -speravamo al massimo in una seconda stagione”.Il successo di Stranger Things ha infatti colto anche loro di sorpresa: “Quando giri hanno spiegato i due attori - non sai mai se la serie avrà successo o meno. Ma sin da subito è stato grandioso essere diretti dai fratelli Duffer. È un gruppo affiatato di persone divertenti, silenziose, hanno creato un clima e un feeling che ci permette di lavorare e divertirci. Sono un duo fantastico che ha deciso di realizzare uno show sulle cose che amano da ragazzi. Sono cresciuti insieme a noi, hanno creato un gruppo di persone che è diventato una grande famiglia. E oggi vederci circondati da tutto questo amore è una situazione inaspettata e meravigliosa”. Non è mancato un riferimento ai progetti futuri, quelli di Heaton sono a brevissima scadenza: “Vorrei restare qui in zona e vedere la costiera Amalfitana”, ha confessato ai giffoners, mentre Dyer ha chiesto ai giovani fan se avessero consigli da darle, per poi sottolineare che “fare l’attore è un po’ come essere freelance: c’è pianificazione, ma si naviga a vista. “Vedremo dove ci porterà questo successo: Strangers Things prima o poi finirà, ma non sappiamo cosa ci riserverà il futuro”, concludono.
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Il Klaus di Pablos strega il pubblico di #Giffoni2019
Netflix debutta nel mondo dell’animazione con Klaus, un lungometraggio che ha stregato il pubblico di #Giffoni2019 con scene inedite durante le due anteprime dedicate alla giuria. Grazie al regista Sergio Pablos, già co-creatore di Cattivissimo me, dopo 4-5 anni di lungo lavoro, questo progetto interamente
realizzato a Madrid sta per arrivare in tutto il mondo con la famosa piattaforma streaming. Il film racconta le vicende di Jesper, un giovane postino che viene mandato in un paesino scandinavo ad aprire un ufficio postale. L’impresa sembra impossibile in un luogo sperduto in mezzo ai boschi in cui nessuno scrive o legge più. Quando il ragazzo incrocia un misterioso – e un po’ inquietante – giocattolaio di nome Klaus, elabora un piano per incrementare il numero di lettere e salvare quindi il suo lavoro. “Ma lei ci crede a Babbo Natale?”, ha chiesto un giurato al regista. La risposta è arrivata con un sorriso gigante: “Certo! E amo talmente i film di Natale che ho deciso di debuttare con un progetto tutto mio che potesse esplorare proprio le sue origini. Finora non credo siano ancora state raccontate”. Un altro giurato gli ha domandato come si sentisse ad essere “famoso” e il cineasta ha aggiunto: “La gioia più grande di un lavoro come questo, in cui ho messo tutto il cuore, sta nel sapere che viene percepito con quell’entusiasmo che mi dimostrate voi oggi”.
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Skam, si lavora alla quarta stagione
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Il cast: “I ragazzi si confidano raccontandoci i loro problemi”
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Ludovico Bessegato, regista e showrunner di SKAM ITALIA, la serie remake del teen drama norvegese, ringrazia il Giffoni 2019 per l’invito: “Siamo particolarmente grati al festival per averci voluto qui tra gli ospiti”. Accanto a lui per il talk stampa, hanno raccontato i retroscena di questo esperimento cross-mediale prodotto da TIMVision con Cross Production il regista della terza
il giro del mondo – conferma Ludovico Di Martino – e ci capita di ricevere messaggi dai posti più diversi, dalla Cina al Sud America”. Moltissime, poi, le testimonianze di ragazzi che hanno confidato agli attori i loro problemi. “A me una fan – spiega Federico Cesari – ha persino regalato il diario in cui ogni giorno ha raccolto i suoi pensieri”. “Io ho incontrato una mia coetanea – aggiunge
stagione Ludovico Di Martino e quattro giovani protagonisti del cast: Ludovica Martino (Eva), Federico Cesari (Martino), Giancarlo Commare (Edoardo) e Pietro Turano (Filippo). I fan sono in attesa di una quarta stagione, già in fase di scrittura: “La vorrei incentrare sul personaggio di Sana – spiega Ludovico Bessegato – e per farlo ho speso una settimana a casa di una famiglia musulmana, partecipando a matrimoni e anche al ritiro dei giovani credenti”. “L’eco del nostro remake ha fatto
Ludovica Martino – che mi ha raccontato dal vivo di aver subito una situazione di bullismo molto simile a quella di Eva. Mi ha fatto capire l’importanza dell’ascolto da parte nostra e l’impatto che un personaggio possa fare nella vita delle persone”. I messaggi più frequenti? Quelli di adolescenti che hanno trovato la forza di fare coming out ai genitori, spesso mostrando qualche puntata della seconda stagione incentrata proprio sulla scoperta dell’omosessualità di Martino.
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Il cast di New School a Giffoni: “Qui c’è il futuro”
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Giovanissimi, affiatatissimi, preparatissimi: Cloe Romagnoli, Edoardo Tarantini e Matteo Valentini hanno incontrato gli Elements +10 in sala Sordi nella terza giornata del #Giffoni2019 per presentare la terza stagione di New School, serie campione di ascolti su DeAKids e Super! e appena acquistata da BBC Studios per la distribuzione in tutto il mondo delle tre stagioni realizzate e anche di eventuali spin-off. Non poteva esserci pubblico migliore di quello internazionale e multiculturale del Festival per mostrare in anteprima la prima puntata della nuova stagione e i jurors non hanno tradito le attese. “Sognavamo di incontrarvi fin dalla prima stagione!”, “Vi vediamo sempre, ogni volta che siete in tv!” dicono
alcuni dei tanti fan della serie che non perdono l’occasione di fare domande e chiedere un selfie. “Sentire il vostro entusiasmo è una soddisfazione: ci fa capire che stiamo lavorando bene e che la serie funziona. E poi qui a Giffoni c’è il pubblico di domani... c’è il futuro!” dicono Cloe, Edoardo e Matteo sorpresi dall’accoglienza. “Sarebbe bello essere giurati qui!” concordano i tre, ciascuno con una verve trascinante e una decisa propensione anche al palcoscenico live. Intanto i giffoners possono approfittare del Wall of Celebrities allestito in Cittadella per un selfie da condividere con gli amici in attesa di vedere la terza stagione della serie su DeAKids in autunno e su Super! a fine 2020.
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Il fantasy che incanta i Generator: grande successo per Tolkien, un evento speciale tra coraggio, amore e fantasia Una vita segnata dall’amicizia e dal coraggio, ma anche dall’amore e da una fervida immaginazione che gli ha permesso di costruire un mondo animato da elfi, gnomi, hobbit, stregoni e draghi, che si inseguono, lottano e amano nel favoloso scenario della Terra di mezzo. Grande successo, alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival, per la proiezione del film TOLKIEN, che racconta la vita di John Ronald Ruel Tolkien, il famoso scrittore britannico, autore della celebre saga de Il Signore degli Anelli. Il film - firmato dal regista Dome Karukoski, al cinema dal prossimo 26 settembre e distribuito in Italia da 20 th Century Fox Italy - è stato proiettato in esclusiva per i giurati Generator del Festival. Protagonisti del film sono Nicholas Hoult ( “La Favorita”, “Mad Max: Fury Road”) e Lily Collins (“Extremely Wicked”, “Shockingly Evil and Vile”, “The Blind Side”), che interpretano
rispettivamente i personaggi di JRR Tolkien ed Edith Bratt. Quest’ultima è lo storico amore dell’autore e fonte di ispirazione per la creazione delle principesse elfiche che animano i suoi romanzi: da Luthien del Silmarillion fino ad Arwen ne Il Signore degli Anelli. Il biopic ripercorre gli anni formativi della vita di Tolkien, a partire dal momento in cui trova amicizia, coraggio e ispirazione a scuola, in un gruppo di scrittori e artisti. La loro fratellanza si rafforza mentre crescono e vivono insieme l’amore e la perdita. Ad essere raccontato è anche il tumultuoso corteggiamento di Tolkien della sua amata Edith Bratt, a cui fanno da sfondo le vicende della Prima Guerra Mondiale, che minaccia di distruggere il loro legame. Tutte queste esperienze ispireranno Tolkien e confluiranno nei suoi famosi romanzi fantasy, ambientati nella Terra di Mezzo. aria 11 49a edizione
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Il Generale Pomponi esalta Giffoni: “Quello che accade qui migliora il mondo”
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La Guardia di Finanza incontra i masterclassers Connect all’Antica Ramiera Emoziona la storia di Emanuele Schifani: il padre Vito morì a Capaci
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Quando la definizione “servitori dello Stato” esce dal cliché e recupera la sua radice più vera, la cifra più autentica e si fa storie in carne ed ossa, cuore pulsante di donne e uomini che, attraverso un viatico di rinunce e sacrifici, indirizzano le proprie giornate verso la tutela del bene comune, la tutela della vita umana, il miglioramento del nostro Paese. Emozioni intense nel corso della Masterclass Connect all’Antica Ramiera che ha visto come protagonista il Generale Viriglio Pomponi, Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Campania. Con lui una carrellata, ricca e completa, di testimoni, di chi ha scelto le Fiamme Gialle come missione di vita e di chi ha vissuto storie uniche proprio all’interno della Guardia di Finanza. Ad introdurre la discussione, costruttiva e partecipata, il direttore Claudio Gubitosi. “In questa masterclass – dichiara – ci sono persone che scelgono di stare a Giffoni con una grossa motivazione, perché qui trovano qualcosa di speciale. In questi giorni possiamo metterci in relazione con il nostro Stato, con il nostro Paese. Insieme abbiamo modo di capire quali sono gli organi dello Stato e di cosa si occupano. In questo caso incontriamo la Guardia di Finanza che si occupa di chi mette in difficoltà il nostro Paese, a tutela degli onesti. Sono persone che hanno un forte impegno, una missione, e a volte arrivano fino al punto di sacrificare la propria vita per il bene di ciascuno di noi”. Entra immediatamente in modalità Giffoni il Generale Pomponi: “Abbiamo avvertito da subito – afferma – una sintonia con questo luogo, con il direttore, con lo spirito di questo evento. E anche noi, come i ragazzi, siamo venuti qui per scoprire qualcosa. Vogliamo interagire con i giurati, è per noi un’occasione molto importante”. Il Generale Pomponi inizia un esaustivo viaggio nel passato, ripercorre la storia del Corpo, ne elenca caratteristiche, compiti, articolazioni territoriali, divisioni per competenza ed aree di intervento: “La cosa su cui vi chiedo di puntare la vostra attenzione, però – dice rivolgendosi ai masterclassers – sono i nostri valori”. Valori a cui la Guardia di Finanza si ispira sin dal 1774 anno della sua fondazione come Corpo speciale che si occupava di presidiare i confini del Regno e, ancora, i passaggi storici dell’Unità d’Italia fino al 1923 quando nasce la polizia tributaria e investigativa che molto si avvicina, per compiti e caratteristiche, all’attuale assetto della Guardia di Finanza. Che ancora rappresenta un unicum a livello internazionale. Lo spiega bene il Generale: “Abbiamo un compito di tutela del bilancio
militare – dice – all’interno di una organizzazione che resta militare. Il nostro è uno speciale corpo di polizia con compiti investigativi che dipende dal Ministero delle Finanze ed è organizzato secondo un assetto militare tanto che abbiamo compiti di difesa e di ordine pubblico. Siamo una polizia economica e finanziaria
ma a forte vocazione sociale, così come felicemente ci definisce il nostro Comandante generale”. Attualmente la Guardia di Finanza ha un organico di 56mila uomini e per il 2019 è chiamata a dare esecuzione ed operatività a 48 piani operativi definiti dal Ministro
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delle Finanze. Il Generale Pomponi si sofferma su alcuni campi di intervento specifici, partendo dai controlli sugli appalti e sull’utilizzo di fondi pubblici: “Giffoni – tiene a rimarcare al riguardo – è un esempio virtuoso di utilizzo di risorse pubbliche. Non sempre è così e questo è uno dei temi che affrontiamo”. Poi la lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione: “Oggi – dichiara – ci troviamo di fronte ad una criminalità organizzata che non arretra, ma che cambia pelle perché va ad inserirsi direttamente nel tessuto economico e nella gestione aziendale o, peggio, nell’apparato amministrativo, infiltrandosi direttamente nelle amministrazioni. Ecco perché oggi carpirne la presenza non è facile”. Toccante la testimonianza del tenente Emanuele Schifani, figlio di Vito Schifani, componente della
Napoli, il reparto anti-terrorismo – pronto intervento di Napoli ed è in procinto di trasferirsi a L’Aquila presso la Scuola Sovrintendenti e Ispettori: “Papà era un poliziotto – racconta ai ragazzi della Connect – io porto una divisa diversa perché crescendo ho capito che aveva ragione chi diceva che bisogna seguire i soldi per stanare i mafiosi, anche all’estero. Rendendomi conte di questo ho deciso di seguire le orme di papà, ma ho fatto per certi versi un po’ di testa mia e ho deciso di arruolarmi nella Guardia di Finanza. C’è una motivazione che nasce dal mio passato ma anche dal mio presente perché a Napoli mi sono immerso in una realtà davvero difficile e complessa. Ringrazio gli uomini che ho comandato in questi anni. Oggi i baschi verdi sono una vera e propria famiglia per me. Ci
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scorta di Giovanni Falcone, morto a 27 anni nella strage di Capaci, simbolo delle vittime di mafia, servitore dello Stato vero. Un esempio che rivive nelle scelte del figlio Emanuele, che in quel terribile 1992 aveva solo pochi mesi. Oggi il tenente Schifani guida i baschi verdi di
trovate in strada a prevenire quelli che sono i fenomeni illeciti che possono minare il corretto svolgimento delle attività economiche, ma anche per tutelare la sicurezza. Ad Ischia, per il terremoto, siamo stati i primi ad arrivare. Nella lotta alle ingiustizie e alla criminalità,
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non devono essere solo le istituzioni a lavorare per il contrasto. Si tratta di una battaglia che abbiamo vinto in passato, certo con un tragico epilogo. Dobbiamo, perciò, sapere che ogni singola azione nostra può essere utile perché ognuno di noi è lo Stato. Per avere uno Stato che funzioni dobbiamo funzionare prima noi nel nostro piccolo. Si può sempre fare qualcosa. Non sentiamoci persi. Io ci credo, ora tocca a voi”. A seguire, il risvolto “avventuroso” del corpo. Quello che mette insieme il controllo del mare con l’attività aerea. Ne parla ai masterclassers Stefano Bastoni, comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli. “Il mio reparto – spiega – rappresenta il corpo in quella tradizionale origine di guardie confinarie da cui deriviamo. L’Italia ha tantissimi chilometri di costa. Abbiamo, perciò, un’importante presenza regionale a presidio della linea di costa ed una componente in grado di affrontare operazioni di polizia più articolate. È una componente importante che si integra perfettamente con il corpo. Siamo un’unica essenza e siamo vicini al cittadino”. Guardia di Finanza è anche Soccorso Alpino. Lo spiega ai ragazzi presenti il maresciallo Lorenzo Gagliardi che
guida la Stazione Sagf di Roccaraso. È stato il primo ad arrivare sul posto della tragedia di Rigopiano, il resort abruzzese travolto da una valanga nel gennaio del 2017. Il primo ad arrivare perché, insieme ad altri undici uomini, scelse di recarsi sul posto con gli sci piuttosto che attendere lo sgombero della strada: “Abbiamo 26 stazioni su tutto il territorio nazionale e contiamo 350 unità con 50 unità cinofile. La nostra mission è la salvaguardia della vita umana”. E l’emozione fa capolino sul suo volto quando parla dell’esperienza di Rigopiano: “Arrivati davanti al resort – dice – ci siamo trovati di fronte ad una scena molto toccante e che non dimenticherò mai. L’albergo era totalmente crollato e tutto ricoperto da neve e da alberi. Siamo andati nel parcheggio che ospitava gli unici due superstiti. Ci hanno detto che all’interno c’erano ventinove persone. Abbiamo capito che bisognava cercarli e fare presto. Aver trovato i bambini in vita è stata la gioia più grande. Perché è stato come trovare figli nostri. Un’emozione indescrivibile”. E poi le emozioni dell’agonismo, dello sport, le sfide più avvincenti del gruppo Polisportivo delle Fiamme Gialle, quello che consente di portare nel mondo le eccellenze dello sport italiane. Testimoni a Giffoni sono
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la possibilità di ricordare la figura dell’atleta Pasquale Giannattasio, primatista giffonese delle Fiamme Gialle, con diversi ori al suo attivo. Scambio di omaggi per chiudere la bella mattinata. Al generale Pomponi la Riggiola d’Arte Giffoni 2019. Al direttore Claudio Gubitosi, al presidente di Giffoni Experience, Pietro Rinaldi, ed al sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, il simbolo della Guardia di Finanza. “Un giorno da ricordare”, chiosa il direttore Gubitosi. “Abbiamo scritto una pagina di storia di Giffoni”, aggiunge il primo cittadino. Il finale è di sicuro rappresentato dall’intervento del giovane Nico Tricomi: “Il vostro lavoro è meritorio. Ma oggi c’è uno strappo da ricucire tra i giovani e la divisa. C’è una diffidenza di fondo. Io prometto di parlare delle vostre storie ogniqualvolta sentirò qualche mio coetaneo che mette in cattiva luce il vostro operato. Come fare a ricucire questo strappo?”. Per il generale Pomponi non ci sono dubbi: si può iniziare da Giffoni: “Tutto quello che succede qui migliora il mondo. E allora basta anche un sorriso quando ci incontrate per iniziare a cambiare l’approccio con noi. Perché noi siamo al servizio dei cittadini e vogliamo il bene dei cittadini”.
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state i marescialli Antonietta De Martino, salernitana, tra i volti scelti per il murale delle Universiadi appena concluse in Campania, e Rosaria Console, ancora oggi in attività e che sogna di partecipare alle Olimpiadi dell’anno prossimo.Emozioni anche per le loro gesta sportive, i primati nazionali, le medaglie. Ma anche le rinunce, i sacrifici, gli infortuni. “Ho fatto atletica leggera – racconta Antonietta De Martino – e ho avuto un grande supporto delle Fiamme Gialle. Avevo mille sogni: costruirmi una famiglia e salire sul tetto del mondo e ce l’ho fatta grazie alla Fiamme Gialle. Far parte di questa famiglia è stata un grande supporto. Fino a quel 2.02 nel salto in alto con cui ho strappato il primato italiano a Sara Simeoni. È stato un trampolino per me. Volevo migliorarmi ed è stata un’opportunità. Mi sentivo serena per il supporto che ho avuto dalle Fiamme Gialle”. “Dietro le nostre vittorie ci sono tanti sacrifici e rinunce – conferma il maresciallo Console – Indossare quella maglia è stata ed è un’esperienza bellissima. Adesso il mio obiettivo è quello delle Olimpiadi 2020. La nostra una sfida continua e tutto questo rende avvincente quest’esperienza”. E la presenza delle due atlete offre al vicesindaco di Giffoni, Antonio Andria,
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Fulvio Risuleo si racconta ai Masterclassers: “Immaginate scenari possibili e concretizzateli” L’autore de “Il Caso Ziqqurat” esalta la rete: possibilità infinite anche per l’intrattenimento
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Fulvio Risuleo, il padre de “Il Caso Ziqqurat”, si è raccontato ai masterclassers nell’appuntamento pomeridiano delle Masterclass Cult. Il giovane regista, con il primato di allievo di regia più giovane del Centro Sperimentale di Cinecittà, dopo il successo di Cannes grazie ai corti “Lievito madre” e “Varicella” è approdato all’ideazione della prima web serie interattiva totalmente prodotta in Italia. “L’idea alla base de ‘Il Caso Ziqqurat’ è tanto semplice quanto fuori dalle righe – ha spiegato Risuleo – Si tratta di un esperimento seriale, ma privo di linearità. Un giallo strutturato in otto puntate, la cui durata può variare dai tre ai quattro minuti, che possono essere viste anche senza un ordine preciso. A fare eccezione sono solo la prima e l’ultima puntata”. Un divertente gioco mentale, che prende piede a partire dalla misteriosa morte del marionettista del pupazzo protagonista di una trasmissione per bambini, raccontandone i passaggi salienti attraverso le varie fasi dell’indagine. “Era già da tempo che immaginavo un prodotto destinato alla rete, ma che non si piegasse alle solo logiche delle grandi piattaforme di intrattenimento. Partito da questo assunto, ho ritenuto utile ideare qualcosa che potesse avere senso solo in rete. E non facesse comunque avvertire l’assenza di un circuito più grande o del grande schermo”, ha proseguito Risuleo. Alla base del successo della web serie la forza generata dal contrasto evidente tra il colorato universo dell’intrattenimento per bambini e un efferato caso di omicidio. “Mi ha sempre fatto sorridere la serie di notizie false che volevano Danilo Bertazzi, l’indimenticato Tonio Cartonio della Melavisione, come protagonista di svariati casi di cronaca nera. Anche da questo amore per la dietrologia che è sempre esistito nel grande pubblico, in quella maniacale ricerca del torbido nel mondo dello spettacolo e in special modo dell’intrattenimento per i bambini, che ho cercato di ideare una finzione che per alcuni versi potesse anche apparire un documentario”. E a chi si domanda se il grande pubblico possa essere pronto per questo passo in avanti nel macro circuito dell’intrattenimento, Fulvio Risuleo ha ben chiaro cosa rispondere: “Bisogna diversificarsi, aprirsi alle possibilità infinite che l’intrattenimento e lo sconfinato universo di internet possono garantire. Bisogna solo immaginare scenari possibili e tentare di concretizzarli”.
Cyberbullismo e adescamento online al centro dei dibattiti con la Polizia Postale L’ispettore Roberta Manzo: “Da Giffoni deve partire un’onda lunga di coraggio”
e, genitori e autorità, sapranno essere guida per la risoluzione delle vostre problematiche. Abbiate rispetto per voi stessi. Non lasciate che la fiducia nelle vostre persone dipenda o possa anche solo essere influenzata dalla risposta che vi arriva dall’universo social. Dal Giffoni Film Festival può e deve partire un’onda lunga di coraggio- ha detto in conclusione l’ispettore Manzo – Un tsunami capace di ingenerare un circuito virtuoso di consapevolezza” L’appello lanciato dal Sovrintendente Francesco Giobbe è stato quello di fare attenzione alle email che arrivano da fonti sconosciute: “Non bisogna mai inviare
che sono le fasce di età più delicate e che troppo spesso si trovano a essere vittime o autori di adescamento o di bullismo. Tantissime le domande che i ragazzi della Connect hanno rivolto ai poliziotti. “L’utilizzo di internet se non è fatto in maniera corretta può comportare delle insidie – ha spiegato l’ispettore Roberta Manzo - e ci si può trovare ad essere vittime di reati o senza saperlo diventare autori di reato. Ad esempio prendere per scherzo le foto di un amico e creare un profilo con il suo nome è un reato che si definisce sostituzione di persona e violazione della privacy. Oppure accedere in un profilo altrui diventa reato. Il corretto utilizzo della rete significa attuare tutte quelle difese necessarie per evitare di diventare autori o vittime di crimini. Spesso i più piccoli vengono adescati tramite i social più conosciuti, con profili fake che riescono ad avvicinare e a indurre i minori a inviare immagini”. Abbiate fiducia negli adulti – ha detto l’ispettore Manzo rivolgendosi ai giurati più piccoli - Non pensate al mondo adulto come qualcosa di troppo lontano dalle vostre logiche. Fidatevi della nostra esperienza
dati personali tramite l’indirizzo di posta o attraverso i social network perché sono dati sensibili che possono essere rubati e usati per commettere truffe”. Un invito a riflettere con la propria testa, invece, quello che ha chiesto ai giffoners, l’assistente capo coordinatore Ciro Grimaldi: “Riflettete sulla recente moda di mettere le foto con il volto invecchiato, secondo voi qual era l’esigenza di raccogliere tutte queste foto? Siamo stati utilizzati per una finalità a noi sconosciuta e non sappiamo quelle foto che seguito avranno nel mondo infinito di internet. Seguire la massa non sempre è la scelta giusta, bisogna ragionare con la propria testa, approfondite il contesto in cui vi trovate”. In conclusione è intervenuto il direttore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi, soffermandosi sull’importanza del ruolo che hanno tutte le forze di Polizia: “Queste persone sono donne e uomini che hanno deciso di dedicare la loro vita per difendere la nostra. E’ lo Stato che si esprime in tutte le sue espressioni. La Polizia Postale è un orgoglio nazionale, da anni affrontano temi molto importanti e noi continueremo ad ospitarli ogni anno”.
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Due incontri per parlare di adescamento online e cyberbullismo, spiegare ai ragazzi quali sono i rischi che si nascondono sui social e su internet. Protagonisti dell’intensa mattinata della terza giornata della 49esima edizione di Giffoni Film Festival sono stati l’ispettore della Polizia Postale Roberta Manzo, l’assistente capo coordinatore Ciro Grimaldi e il Sovrintendente Francesco Giobbe che hanno tenuto prima la Masterclass Connect in Antica Ramiera con i ragazzi dai 18 ai 34 anni e poi in Sala Blu Grimaldi Lines con i piccoli giurati +13. Un confronto con diverse generazioni per abbracciare quelle
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“Disintossicarsi dai social aiuta a vivere di più la vita”. A Giffoni la prima del documentario Digital Detox
Tre giorni in barca a vela, nella bellezza dell’Argentario, senza cellulare. Obiettivo: disintossicarsi dall’utilizzo compulsivo dei social network. Un viaggio filmato in un documentario presentato in prima assoluta alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. Una sorta di reality, insomma, frutto di Digital Detox, il premio pensato da Fondazione Arezzo Wave Italia, presieduta da Mauro Valenti, e realizzato con il contributo di Regione Toscana e Ente Cassa di
fondamentale, ma se usato male diventa una trappola”. Tant’è che se ne può fare a meno, come dimostrato dal progetto Digita Detox. “Dal documentario emerge che avere obiettivi concreti e condividerli offline, rendono più attive e reali le ore della giornata e riducono il bisogno di stare isolati sui social. A fine serata – continua Valenti - le ragazze rimanevano perfino sorprese nello scoprire che il telefonino mancava loro meno di quanto si sarebbero aspettate”.
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Risparmio di Firenze con la collaborazione di Corecom. Un concorso per giovani studenti dai 16 anni in su per promuovere l’utilizzo consapevole della rete. Il documentario – per la regia della 17enne Elia Mansueto e il montaggio dalle giovani studentesse Ilaria Liserre, Sofia Martina e Greta Mattioli - racconta i tre giorni in barca senza telefono che le cinque influencer toscane di 17 anni, vincitrici del concorso, si sono aggiudicate. Così Valentina Cenni, Iris Mattesini, Virginia Pratesi, Marzia Rossi e Maya Valenti si sono messe in gioco, rinunciando all’apparecchio che, numeri alla mano, viene controllato circa “235 volte al giorno, una media di 15 volte all’ora. Una sorta di bulimia”, spiega Valenti. Che racconta: “Per il contest mi sono ispirato ai camp ground off grid della Silicon Valley per adulti stressati da social. Lì si insegano le coccole, ad esempio, e tante piccole cose che normalmente non vengono fatte”. Non solo: “Il social è
Soddisfatte le influencer. “È un modo nuovo per conoscere persone nuove”, racconta Maya. Ma, soprattutto, spiega che “dopo quest’esperienza si capisce che ci possono essere altre priorità rispetto ai social e a Instagram”. Tanto che il loro modo di usare il cellulare è cambiato: “Il telefono è utile dopo – racconta Marzia – mi sono ritrovata a usarlo non come prima. Perché ti rendi conto di stare su Instagram che è pieno di info non utili, che neppure ci interessano e che leggiamo solo per noia. Dopo quest’esperienza ti rendi conto quanto tempo stai sprecando. Così inizi a vivere di più!”. L’obiettivo, ora, è estendere il format a tutta la Penisola. “Quest’anno – annuncia Mauro Valenti - abbiamo l’ambizione di fare un Digital Detox Day a novembre e poi un concorso a livello nazionale. Pensiamo a un viaggio a Barcellona o a Parigi. Giffoners, partecipate anche voi al concorso!”.
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Lo sport fa tappa a Giffoni per la terza edizione dei Campionati del Mondo Usip paralimpico di sci nautico con 22 medaglie d’oro ai Campionati Mondiali di Sci Nautico, 25 a quelli Europei e 35 agli Italiani. Ha dimostrato – aggiunge – che non ci sono barriere”. Direttore artistico dell’evento è Daniel degli Esposti, che al suo attivo ha collaborazioni, tra le altre, con Federico Fellini e Alberto Sordi. “Realizzare un evento del genere è un po’ come realizzare un film – dice - Anche qui l’elemento fondamentale è la squadra. Come al Giffoni Film Festival, straordinario, uno degli eventi più importanti al mondo”. E regala ai masterclasser una lezione imparata da Fellini: “Il suo motto interiore basilare era: non lasciare mai nulla al caso”. Una lezione che fa sua il direttore Claudio Gubitosi: “Questa importante riflessione l’ho mutata in
mondo - di organizzare in Lombardia l’Olimpiade delle forze di Polizia. Le altre due edizioni si sono tenute in Colombia e negli Emirati Arabi Uniti. “Sarà un modo per dimostrare quello che siamo capaci di fare in Italia dal punto di vista dell’organizzazione”, spiega Barbato. Che illustra l’evento: una competizione che coinvolgerà più di 500 tra atleti e tecnici accompagnatori provenienti da circa 40 paesi del mondo. Dall’Italia è attesa una delegazione composta da 41 atleti appartenenti ai vari corpi di Polizia. Ambassador della manifestazione sportiva è Manuel Bortuzzo, la giovane promessa del nuoto italiano gambizzato lo scorso febbraio. “Manuel è stato scelto per la sua forza, il suo coraggio e il suo spirito. Quando la sua vita pare finita lui reagisce”, aggiunge Barbato. “Ho preso a cuore la vicenda di Manuel, molto delicata”, spiega Nadia Bravo. E aggiunge: “Abbiamo contattato una seconda persona come coach e motivatore degli atleti, Daniele Cassioli, campione
un’altra espressione: l’organizzazione è una scienza. E a volte – sorride – può diventare anche una patologia dell’organizzazione”. E aggiunge: È difficile avere la perfezione, ma dobbiamo sforzarci di raggiungerla”. La presentazione della terza edizione dei Campionati del Mondo Usip diventa anche l’occasione per il ricordo dell’amicizia che lega Giffoni alla Polizia municipale di Milano. “Antonio Barbato sta facendo una cosa grande e la sta presentando qui, perché una parte del suo cuore sta a Giffoni”, afferma Gubitosi. Che, prima di ricevere un ricordo dell’Usip, ringrazia Sergio Verrecchia. “L’organizzazione è una scienza e a volte c’è chi ci mette addirittura qualcosa in più. Sergio ha creduto in noi e non solo ha portato qui le biciclette che possiamo usare in questi giorni, ma ha riempito gli spazi pubblicitari di Milano e della Lombradia della pubblicità di Giffoni”. Verrecchia ringrazia: “Grazie a Claudio per quello che ha fatto per il mondo intero”.
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Lo sport fa tappa a Giffoni e coinvolge i giffoners della Masterclass Connect nella presentazione della terza edizione dei Campionati del Mondo Usip per le forze di polizia locale in programma dal 19 al 26 settembre tra Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Lodi, Casteggio, Battuda e Uboldo. A illustrare l’evento, patrocinato dai ministeri dell’Interno e della Difesa, il presidente dell’Associazione sportiva polizia municipale d’Italia Antonio Barbato, Nadia Bravo marketing manager e Daniel degli Esposti, direttore generale Sporting Milano. Tutto è iniziato il 26 marzo 2017 quando Barbato ha ricevuto l’incarico ufficiale da parte di Usip - un’associazione sportiva internazionale riconosciuta dal Cio e alla quale aderiscono oltre 75 nazioni al
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Consorzio Rilegno: terra e poesia della natura “Parliamo - ha aggiunto ancora il presidente di Rilegno - di due milioni di tonnellate di legno, centomila camion: ogni giorno automezzi dalla Sicilia al Trentino trasportano legno. Si tratta di una grande quantità di imballaggi, le cassette, i pallet, col novanta per cento delle merci che fa da supporto a ogni tipo di merce”. La cronaca, i
GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751
EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience
REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi
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fatti ci raccontano le carenze su cui lavorare: ”A fine ottobre in Veneto e Trentino, dove il vento ha spazzato via tutto, in poche ore, 6 milioni circa di alberi, mai accaduto. Quel legno
SEDE LEGALE: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomndo
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dall’idea di Claudio Gubitosi”. Questo fa pensare alla poesia che il legno trasmette. Senza gli alberi non potremmo vivere. Senza i sogni, neanche. CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ PER L’ITALIA E PER L’ESTERO Giffoni Media Service S.r.l., Sede legale e Direzione commerciale Via Aldo Moro 84095 - Giffoni Valle Piana (SA) Tel. 39 089 866 727 info@giffonimediaservice.it www.giffonimediaservice.it
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DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro
lo stanno portando via i cinesi. Oggi si produce per necessità, per fare soldi. Un tempo per necessità si recuperava e ‘non si buttava via niente’. Abbiamo in progetto di ripiantare alberi per coprire il Co2 prodotto con il trasporto. Rilegno ha creato qualcosa che in Italia non c’era. È una visione, esattamente come il Festival, nato in un paesino
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“Non esisteva il riciclo del legno in Italia: abbiamo cominciato noi occuparci di un settore che nessuno conosceva”. Parola di Nicola Semeraro, presidente del consorzio recupero Rilegno, ospite delle Masterclassers Eco di Giffoni 2019. “In Europa si brucia il legno. L’Italia spende nove miliardi all’anno per comprarlo, all’estero, e lo ricrea. A differenza della plastica, che è composta da polimeri diversi, il legno viene dalla terra e si può riciclare all’infinito”, ha aggiunto Semeraro. Le criticità riscontrate nel nostro Paese riguardano il primo passaggio della filiera: quello estrattivo. “Noi - ha detto Semeraro - sappiamo trasformarlo ma non abbiamo la capacità di prenderlo dai boschi. Negli anni è stato più facile comprare il legno all’estero che usufruire delle risorse del nostro territorio. Noi gli ridiamo vita e in esportazione lo rivendiamo per 42 miliardi di euro. All’inizio noi non sapevamo come fare. Poi, vent’anni, fa un imprenditore di Viadana si è inventato il riciclo del legno. Ha iniziato a produrre il pannello, e ora con un qualcosa che non ha apparentemente nessun valore, produciamo ricchezza”. Il trasporto, la logistica, le fasi di lavorazione sono fondamentali.
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Il pianeta, la paura e il cambiamento climatico: Enea protagonista della Masterclass Eco
“Il sistema del clima non riesce a smaltire i gas immessi dall’uomo nell’atmosfera”. La conseguenza è il riscaldamento globale, uno dei fenomeni oggetto di studio da parte dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, al centro della Masterclass Eco che ha ospitato Gianmaria Sannino, climatologo responsabile del laboratorio di modellistica climatica e impatti. Dalle ragioni del cambiamento climatico al riscaldamento globale, passando dai meccanismi che regolano le temperature, al meteo e al clima, il viaggio dei Masterclassers riguarda l’aria e il suo cambiamento, con i suoi elementi in mutamento. “Le variazioni delle componenti dell’atmosfera causano l’aumento del calore - ha spiegato Sannino l’innalzamento dei livello dei mari, e l’aumento della temperatura sulla terra. Le analisi del quantitativo di anidride carbonica nell’atmosfera, primo sintomo dell’azione dell’uomo, sono in continuo svolgimento in diversi punti del mondo”. La più importante stazione di rilevamento anidride carbonica, situata a Mauna Loa, su un vulcano delle Hawaii, come quella
di Lampedusa, dove si trova la stazione Enea, nel cuore del Mediterraneo, riporta uno stato di allarme. “Dobbiamo darci da fare per ridurre le emissioni, non abbiamo tempo. Non sappiamo cosa succederà nel 2100, il sistema climatico è talmente caotico che non abbiamo esempi nel passato”. Guido Di Donfrancesco, ricercatore Enea, lavora sullo stato del pianeta nell’archivio dei cambiamenti climatici della terra: l’Antartide, “continente a sud dell’emisfero che contiene quasi tutta l’acqua dolce del pianeta, ultimo posto incontaminato della terra. Qui, dallo studio del buco nell’ozono ai carotaggi di ghiaccio sottoterra, campioni con bolle d’arie che arrivano da tempi lontanissimi ci raccontano storie, materiali e clima di milioni di anni fa. Come un archivio di informazioni fondamentali. Ebbene, in un milione di anni la CO2 non è mai arrivata ai livelli dell’attuale era industriale”. Alla fine della Masterclass ha impressionato la simulazione grafica dell’aumento delle temperature globali, con un rosso dominante che, a questo ritmo di produzione antropica, indica la fine della terra come la conosciamo. “E forse anche della sua vivibilità”.
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La differenziata è un gioco da ragazzi 1.200 giffoners coinvolti nel “Green Game” promosso dai consorzi che si occupano di riciclo dei rifiuti come vada fatta correttamente la differenziata, partono le 15 domande, con risposte a tempo. Ogni team ha un suo caposquadra con una pulsantiera. Durante il quiz, i ragazzi assistono a piccole interviste, cartoni animati, doc in cui vengono mostrati esempi originali sui differenti processi di riciclo dei materiali. Sul grande schermo parte la gara: i bambini confabulano tra loro, si confrontano, si concentrano,
recuperati, lo scontrino fiscale è fatto di carta chimica, il bicchiere di vetro va nel vetro mentre quello di cristallo nell’indifferenziata. Attraverso l’arte del gioco e del divertimento, vengono formati centinaia di piccoli che un giorno comporranno il futuro dell’umanità. Come spiegato ai ragazzi durante la performance, nella vita media di un uomo vengono prodotte 48 tonnellate di rifiuti. Ogni
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“Un vostro piccolo gesto può cambiare il futuro del mondo”. Con questo motto sono stati accolti, ieri pomeriggio, i primi 200 ragazzi, negli spazi della sala Galileo del Multimedia Valley targata Giffoni. Hanno partecipato al “Green Game”, gioco interattivo che, grazie al divertimento e ad una serie di video animati, insegna ai giovanissimi giffoners la raccolta differenziata e la sua utilità. IL GREEN GAME. Il progetto è promosso dal CIAL, in collaborazione con gli altri Consorzi del Sistema Conai (Corepla per la plastica, Comieco per la carta, Coreve per il vetro, Rilegno per il legno e Ricrea per l’acciaio). Un gioco-quiz sul riciclo che, per i prossimi giorni del Giffoni2019, vedrà sfidarsi centinaia di ragazzi (sezione 10/13 anni), sui temi della raccolta differenziata e del riciclo dei materiali, in un format che i Consorzi hanno già proposto negli ultimi anni nelle scuole di Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio e Roma Capitale. Il Green Game è promosso e organizzato in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Ogni giorno ci saranno due sessioni di gioco alle quali parteciperanno 100 ragazzi: la prima alle 18.30, la seconda alle 19.30. In tutto verranno coinvolti 1200 ragazzi. Fatte le squadre – ogni team ha una sua pettorina colorata: il rosso per il legno, il bianco per la carta, il blu per l’acciaio, il giallo per la plastica, l’arancione per l’alluminio, il verde per il vetro – il presentatore Alvin Crescini dà il via al quiz. In palio, sacche piene di sorprese con materiale riciclato come righelli, quaderni, barattoli, penne, matite che possono contenere una capsula con all’interno semi da piantare. Dopo una breve spiegazione su
diventano spugne capaci di assorbire ogni minima nozione. La gara è solo un pretesto. Non c’è una vera concorrenza, la sfida è imparare quanto più possibile per salvare il pianeta. I bambini vengono a conoscenza dei piccoli trucchi: i contenitori vanno nel contenitore appropriato, bisogna compattare le lattine per recuperare spazio, i tappi vanno 22 Luglio 2019
piccolo gesto, nel bene e nel male, contribuisce all’innesco di altri processi, seguendo l’insegnamento del famoso “effetto farfalla”. È così che la “differenziata” diventa strumento di rinascita per ogni tipo di rifiuto, una nuova opportunità per combattere l’inquinamento e immaginare un mondo più pulito e sano.
Inquinamento dell’aria, i rischi per la salute
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Alla Masterclass Eco una lezione su come proteggersi cambiando leggi, comportamenti e abitudini
L’inquinamento dell’aria, la protezione e la prevenzione, sono il tema dell’incontro Masterclass Eco con il centro sanitario San Nicola, diretto da Giulia Troisi. “Il fenomeno dell’air pollution - ha spiegato la dottoressa Giorgia Della Polla - incide nello sviluppo di patologie ad alta mortalità, come tumori e infezioni del tratto respiratorio. Polveri sottili e inquinanti diffuse nell’atmosfera, rappresentano un pericolo da cui difendersi. A differenza di quanto si possa pensare, tra le patologie correlate sono presenti anche infarto e ictus. Si tratta di concause”. L’immagine di un uomo che fa jogging e di un atleta che corre in strada, in entrambi i casi tra i fumi di scarico delle auto e tra lo smog, ricorda ai Masterclassers il rischio della contaminazione ambientale. “Durante l’attività sportiva intensa aumenta la contaminazione delle sostanze a contatto
con i polmoni. Esistono orari e luoghi di rischio. Correre in prossimità di corsi d’acqua, in montagna, offre invece un’aria più salubre”, ha sottolineato la dottoressa Della Polla. Tante, troppe patologie si ricollegano all’effetto serra, al buco dell’ozono, alle polveri sottili, e più in generale alla grande questione del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. “Per proteggerci – ha spiegato l’esperta - dobbiamo cambiare leggi, comportamenti e abitudini. In certi luoghi inquinati siamo come all’interno di un continuo aerosol pieno di inquinanti”. Le azioni di attenzione preventive, in definitiva, aiutano ma non risolvono il problema. Al contrario di quanto si può pensare, “l’ambiente chiuso - ha concluso sovente è più salubre di un qualsiasi punto aperto in una città a media densità”.
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I.B.G. SpA – Giffoni Film Festival, la partnership prosegue con il gusto di un ricordo Prosegue, per il terzo anno consecutivo, la partnership tra Giffoni Film Festival e I.B.G. SpA, azienda campana leader nel settore food and beverage. Dopo
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Una performance che, anche quest’anno, Chin8 Neri condividerà con Pepsi e Lay’s, i due brand internazionali commercializzati dall’azienda presieduta da Rosario Caputo (foto). Dalla lounge alla sala stampa e in occasione degli incontri con i protagonisti del cinema, i brand saranno al centro della vita della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana. E quando, tra una proiezione e l’altra si potrà fare una pausa, il Pepsi Sport Village, dove i giurati e tutto il pubblico del Festival, di un’età compresa tra i 3 e i 18 anni, potranno divertirsi e sfidarsi in sul campo del calcio biliardo. “La partnership con il Giffoni Film Festival – afferma Rosario Caputo, Presidente di I.B.G. SpA - conferisce
alle bevande Neri l’onore di essere ambasciatrici del bere Made in Italy e l’opportunità di far passare il testimone del gusto Neri dai protagonisti della ribalta ai giovani della platea cinematografica giffonese e al pubblico che segue l’evento, sia sui social, sia attraverso i media tradizionali”. IBG SpA, con sede a Caserta e stabilimento a Buccino (Sa), produce e distribuisce nel Mezzogiorno d’Italia le bevande Pepsi, Gatorade, Thè Lipton e Looza e produce Chinotto, Aranciosa, Limoncedro e Gassosa Neri, bevande gassate analcoliche commercializzate in Italia e all’estero. IBG SpA, inoltre, commercializza per tutto il Sud Italia (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia), anche tutti i prodotti “Lay’s”, il marchio di snack più venduto al mondo. Grazie all’incremento di fatturato da 10 a circa 100 milioni di euro realizzato negli ultimi venti anni, I.B.G. Spa è stata segnalata dall’APROM, Associazione per il Progresso del Mezzogiorno, tra quelle aziende che concretamente hanno realizzato lo sviluppo socio-economico nel Sud Italia. IBG SpA ha sempre dimostrato di essere un’impresa hi-tech e attenta alla salvaguardia dell’ambiente, puntando anche sulla produzione ecosostenibile; nel luglio 2012 ha avviato un impianto di produzione di energia fotovoltaica che consente una mancata emissione annua di CO2 di ben 673.100 Kg per un equivalente di circa 17.000 alberi piantumati ogni 12 mesi. Con un importante investimento privato in materia di innovazione tecnologica, nel giugno 2016, IBG SpA è stata tra le prime in Europa in grado di produrre gli esclusivi nuovi formati di Pepsi nel proprio stabilimento di Buccino.
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l’entusiasmante esperienza dello scorso anno, anche in occasione della 49esima edizione del #Giffoni2019, I.B.G. SpA sarà tra i Main Partner del più importante appuntamento cinematografico internazionale dedicato ai ragazzi. Talent, giurati, accompagnatori e pubblico saranno coccolati con le bevande Chin8, Aranciosa, Limoncedro e Gassosa Neri, a testimonianza della volontà dell’azienda di essere vicina al proprio territorio, accompagnando e sostenendo eventi di grande respiro. Dal sapore unico delle bevande al packaging dei prodotti, dallo spot pubblicitario di Carosello fino ad arrivare all’Instant Print, anche quest’anno il “Gusto di un Ricordo”
sarà il leitmotiv che caratterizzerà la presenza del brand anche nella Lounge Rooom che accoglierà talent, registi e produttori per una pausa fresca, frizzante e rilassante.
“Deep Web”: Come difendersi dalle insidie
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Presentato in anteprima assoluta un progetto per spiegare quali sono i rischi Il progetto “Deep Web” è stato presentato in anteprima assoluta per la 49esima edizione di Giffoni Film Festival di fronte a centinaia di ragazzi della giuria +16 che hanno invaso la Sala Truffaut per assistere alla proiezione di due video speciali: lo spot dal titolo “Basta scivolare una volta” e il cortometraggio “Ad un passo”. Il progetto è stato realizzato da Orientare, associazione culturale di Cagliari e dall’Impresa Sociale Nuovi Scenari di Nuoro, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento per le Politiche Antidroga nell’ambito dell’avviso pubblico “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile”.“Basta scivolare una volta” è il titolo dello
ciò i soldi non gli bastano, ed è così che trova la soluzione entrando nel vortice del deep web. Il deep web, ovvero il web profondo, è un luogo virtuale dove è possibile compiere qualsiasi azione in maniera del tutto anonima. Si tratta di una parte di internet non indicizzata dai motori di ricerca tradizionali, in cui ci sono regole diverse rispetto al classico web. Infatti, in questa sezione oscura di internet agiscono non solo i curiosi ma soprattutto i truffatori, gli hacker professionisti e criminali pronti a raggirare gli utenti inesperti, duplicando le identità digitali o rubando dati bancari e informazioni sensibili. In tal senso gli obiettivi del progetto
Da una parte la grande opportunità che il mondo della rete ci offre – ha spiegato D’Antonio - dall’altra le numerose insidie. Il senso del nostro lavoro era proprio quello di lanciare il messaggio che oggi è sempre più attuale, ovvero la rete va gestita in maniera consapevole, appartiene ormai alla nostra vita quotidiana ma bisogna essere a conoscenza dei rischi che essa nasconde, senza demonizzare quello che è internet. Il soggetto del corto è stato scritto dai nostri ragazzi e poi con la troupe di Giffoni abbiamo potuto realizzare questo video e penso che solo grazie a queste collaborazioni sia possibile concretizzare progetti di questo tipo, le scuole sono
spot diretto da Giuseppe Novellino che ha come protagonista Marco. Il giovane è davanti al suo pc e appare chiaramente combattuto. Sta per accedere in qualcosa che sembra non dia la possibilità di tornare indietro. Altri ragazzi, con i loro computer e smartphone decidono di cliccare, per accedere in questo mondo oscuro, rimanendo così intrappolati nei loro dispositivi. Il corto dal titolo “Ad un passo” , diretto da Francesco Petrone, ha suscitato suspense ed emozione nei volti dei giffoners: il protagonista è Leo, un giovane di 17 anni appassionato di violino, desidera fortemente uno smartphone di ultima generazione che ha prezzi davvero proibitivi. Per procurarsi il denaro decide di vendere il violino, ma nonostante
sono quelli di educare i più giovani, e non solo, a un uso corretto e responsabile del web, imparare ad evitare i rischi che ogni giorno si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice click. A salire sul palco della Sala Truffaut sono stati Pino D’Antonio di Orientare e Alessandro D’Ambrosio, presidente di Impresa Sociale Nuovi scenari, accompagnati dagli studenti e dai docenti delle quattro scuole che hanno lavorato insieme per realizzare i due video: il liceo artistico e musicale “Foiso Fois” di Cagliari, il liceo scientifico statale “G. Spano” di Sassari, l’istituto tecnico S. Satta di Nuoro e l’istituto Tecnico Lorenzo Mossa di Oristano. “Si tratta di un progetto in cui al centro ci sono i ragazzi, i giovani della vostra età. 22 Luglio 2019
il luogo più adatto per lanciare questi messaggi positivi ai ragazzi di tutt’Italia”. D’Ambrosio ha, invece, sottolineato la necessità di diffondere tutte le informazioni necessarie per navigare in maniera sicura su internet annunciando il seguito che avrà il cortometraggio dopo l’anteprima di Giffoni.“Dopo la presentazione tenutasi quest’oggi, il cortometraggio sarà diffuso, oltre che attraverso i social network più famosi, in tutte le sale cinematografiche della Sardegna, con l’intento di parlare a chiunque, non solo ai più giovani”.
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Corso Lombardia 36, 10099 San Mauro Torinese (TO) Tel. 011.2734567/8/9/0 r.a. Telefax 011.2735764
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Dreamers al servizio di Telethon Flavia Balboni: “Educhiamo i bambini al rispetto delle persone con disabilità”
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La project manager dell’organizzazione no profit segue il progetto di Giffoni Innovation Hub La creatività e il talento del Dream Team di Giffoni Innovation Hub al servizio di Telethon per sviluppare un’idea che possa cambiare in meglio la vita di chi è affetto da malattie genetiche rare. Dopo aver seguito i Dreamers nelle prime due giornate di lavoro, Flavia Balboni, project manager Telethon, racconta in che modo le esigenze della nota organizzazione no profit si incrociano con le capacità del Dream team. “Noi facciamo quotidianamente un lavoro di ricerca scientifica e di sensibilizzazione sulle malattie genetiche – spiega – Grazie ad un protocollo che ci vede protagonisti con il Miur, da anni abbiamo la possibilità di lavorare nelle scuole perseguendo due obiettivi. Il primo è quello di promuovere, con i bambini, l’inclusione e il rispetto dell’altro; il secondo è raccontare ai giovani come deve essere fatta la ricerca”. La missione di Telethon è, quindi, quella di educare all’empatia i più piccoli e appassionare alla ricerca i giovani? “Sì. Ci interessa molto riuscire a trasmettere ai più piccoli i sentimenti di rispetto e solidarietà, sperando che diventino parte integrante del loro bagaglio culturale. Vogliamo stimolare la capacità di indossare i panni altrui affinché non lascino nessuno solo o indietro”. Qual è la richiesta di Telethon al Dream team? “Al gruppo, che si chiama Telethon Team, abbiamo chiesto di elaborare un’idea agile, molto economica, che sia semplice da utilizzare. Cosa prova ogni giorno un bambino con disabilità? Quali difficoltà incontra? Queste sono le domande a cui
devono rispondere per vincere la sfida della creatività. Inoltre devono riuscire a rispettare il racconto delle persone con disabilità mantenendone intatta la dignità, evitando di scadere, per esempio, nel pietismo“. Telethon e Giffoni tra presente e futuro, cosa pensa? “Ci sono diversi elementi dei due brand che potrebbero intrecciarsi e dar vita ad esperienze molto belle. Vediamo cosa succederà”.
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I ragazzi del Dream Team alle prese con il progetto Telethon per lo sviluppo di idee innovative che possano migliorare la vita di chi è affetto da malattie genetiche rare. Un compito non semplice che richiede un ampio bagaglio di competenze, grande creatività e capacità empatica. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo serve fare squadra e mettersi a disposizione gli uni degli altri. Il Telethon Team lo sta facendo. È grande l’entusiasmo 22 Luglio 2019
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“È una bella sfida: ha più valore di uno stage in azienda”
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New entry e veterani I ragazzi del team raccontano emozioni e aspirazioni
tra Dreamers “veterani” e new entry: “Per me è la prima volta – racconta Emmanuel Sierra – Dopo la fase conoscitiva siamo riusciti a sintonizzarci sulla stessa frequenza per pensare al progetto migliore. Ci hanno chiesto di rivolgerci ai bambini delle scuole elementari e sensibilizzarli alla comprensione dei problemi che vive chi è affetto da malattie rare. Sono certo che riusciremo a raggiungere l’obiettivo”. Grandi le aspettative di Elena Gandolfo, Luigi Moretti e Rossana Ferrara del Dream Team. “Abbiamo fatto uno studio per capire – spiegano – come approcciarci al problema e abbiamo pensato ad una soluzione analogica e ad una digitale. Probabilmente realizzeremo un video per generare empatia nelle persone”. Tra i Dreamers anche Michele Furia, alla sua seconda esperienza a Giffoni: “Il team è simile anche per skills – dice – L’approccio ideale sarebbe stabilire insieme delle linee guida da seguire anche dividendo gli ambiti per poi riaccorparli e completare il progetto”. Tra i ragazzi c’è chi ha scoperto il Dream Team, come nel caso di Federica Cantaluppi, attraverso il passaparola tra amici che hanno già fatto questa avventura. “Credo – sostiene – che questa esperienza sia anche più forte di quella che si fa in azienda. È tutto una bella sfida, anche fare squadra con persone che non conosci”. Particolare il “percorso” di Simona Longobardi, passata dal ruolo di giurata del Giffoni a membro del Dream Team. “Da giurata ho vissuto la vita di Giffoni parzialmente, da Dreamers vivo più intensamente la parte dinamica e creativa. Far parte della giuria ti porta ad assistere passivamente, mentre qui Giffoni lo crei e dimostri che i talenti raccolti possono fare qualcosa di davvero importante”. A dedicarsi al progetto Telethon è anche la tedesca Kerstin Tietz: “Volevo fare una bella esperienza e conoscere persone nuove con cui potermi confrontare, volevo scoprire cosa significa vivere la vita di Giffoni incuriosita dalla parte legata all’Innovation Hub – evidenzia – Ad entusiasmarmi ulteriormente è la possibilità di mettermi in gioco in un progetto sociale”. Infine, a svestire i panni di video reporter, indossati durante il Festival dello scorso anno, per sperimentarsi come Dreamer è Michele Cantisani. “Questa è una bella opportunità per farsi conoscere e crescere sia personalmente che lavorativamente – racconta – Ognuno di noi ha un bagaglio di esperienze e conoscenze da mettere al servizio del team e del progetto per arrivare ad un risultato positivo”.
Arisa: “Cambio alla ricerca della felicità”
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La cantante incontra i masterclassers: “Nella vita come a scuola, mi piace mettermi in posizione di ascolto”
Quando entrano nello spazio dedicato alle masterclass, gli artisti non sanno che saranno accolti da una sigla: quella sigla – un piccolo medley voci e chitarre – è il regalo che fanno loro i masterclassers, il contributo più generoso dei ragazzi agli incontri. Neanche Arisa se lo aspettava, ma lei viaggia anche questa volta controvento: non si ferma ad ascoltare come fanno di solito gli altri ospiti, ma si unisce subito al coro lasciando che siano però i ragazzi a guidare. Va dove la porta la musica. La prima domanda che le pongono Francesco Raiola (curatore delle pagine musicali di Fanpage) e l’ormai veterano delle masterclass musicali Davide Poliani di Rockol è: ma “Arisa is present che significa?” Perché il titolo dell’incontro lo ha voluto lei ed ogni giornalista ha un’interpretazione diversa. Rosalba è sempre spiazzante e replica candidamente: “Che deve significare?! Significa che sto qui, come a scuola!”. Ma non è proprio così semplice se poi continua a raccontare che per lei la vita è come una scuola, e le piace molto mettersi in una posizione d’ascolto
dei disturbi alimentari nell’adolescenza. Il cambiamento come arma di resistenza, è questo che racconta oggi Arisa (che – per la cronaca – sfoggia un taglio radicale di capelli, un ennesimo cambio di look): “Cosa è per te il cambiamento? – le chiede Francesco – Dici di amarlo, cambi etichetta, look, genere musicale, ma non ti fermi mai?”. “Quando ero bambina mi sono promessa di essere sempre me stessa, protagonista della mia vita, è così faccio: se non mi sento a posto, cambio. Non so bene che cosa sono, se sono un’interprete, una cantante, se sono un’artista, un’estetista (prima lo facevo e mi dava grande soddisfazione). So solo che voglio provare ad essere felice e per fare questo mi adopero. E quando mi sembra di non riuscirci… cambio! Sono coraggiosa, sin da bambina avevo così tanta paura che per non sentirla mi buttavo. L’importante è restare ben saldi alle cose cardine, come la propria famiglia. Il resto va, ti evolvi con la vita. Ed è bellissimo, perché è possibile che il cambiamento ti spinga in luoghi che non avresti mai pensato”. Arisa non fa nulla per
ogni giorno, come a scuola. Sì, dice proprio “Di ascolto”, lei che tutti i ragazzi vorrebbero sentir parlare e cantare. E quindi viene immediato chiederle quali ascolti l’abbiano segnata: “Jovanotti è stato un mentore per me, in Lorenzo 1994 dice ‘Cerca di essere uomo prima di essere gente’ e io così faccio, sono prima di tutto una persona e cerco di costruire il mio repertorio sui contenuti che possono essere rivolti alle persone. Non metto al primo posto la mia dote di interprete, metto al primo posto la possibilità che mi è stata data di comunicare con le persone”. E per poter comunicare con le persone sceglie canzoni che trattino temi riguardanti prima di tutto gli altri, che dicono qualcosa di loro a loro. Come nell’ultimo suo album, dove ci sono canzoni quali “Il futuro ha bisogno d’amore”, un pezzo che tratta delle difficoltà che stiamo vivendo nel nostro Paese nel riconoscere i diritti altrui. Oppure l’invito ad accettare se stessi in “Così come sei”, scritta per l’associazione Never Give Up, una Onlus che si occupa
nascondere la sua inquietudine, ma una pillola contro quel male ce l’ha: “Quando vado giù, mi riprendo con la musica o imparando cose diverse; è come se un abito posato su una gruccia, la gruccia cade e il vestito scivola; se sento la musica la gruccia ritorna su e l’abito riprende il suo posto”. La musica rimette a posto le cose. Una Giffoner le chiede se si senta a suo agio con la definizione che le è stata data di “usignolo della musica italiana”. Di nuovo imprevedibile la replica: “Io mi sento un usignolo, io mi sento un uccello: quando una mamma-uccello dà il cibo ai suoi pulcini, il loro becco diventa a rombo, come la mia bocca! Quando mi raso i capelli mi sento un uccello, quando mi faccio la cresta in testa sono una gallina, ho le gambe piccole e nel tronco sono corpulenta come un uccello con la panciotta e le zampette fini. Quindi sì, anche per la mia forma fisica, io mi sento un uccello. Come nel buddismo tibetano, è possibile che io in un’altra vita sia stata un uccello.”
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Sensibilità artistica e fortuna: Jake la Furia svela il segreto di una hit Con Don Joe ospite della Masterclass Music&Radio
Come si costruisce una hit, è questo il grande segreto che ognuno di noi vorrebbe carpire a Jake la Furia e Don Joe, durante la Masterclass Music&Radio. Ma arrivano ben presto i primi schiaffoni in faccia, perché senza nascondersi dietro un dito Jake dichiara subito che se è pur vero che il rap puro esiste senza radio, una vera hit deve essere e avere tutto: la strada, la gente che la sente per strada, i video belli, la radio. Altrimenti ti può venire un successo, una cosa ok ma non una hit. E quindi, come si fa, come nasce una hit? E anche lì un nuovo scossone: “C’è gente che è capace di mettersi al tavolo e scrivere una hit, loro hanno la verità magica. Noi no”. Per Jake la Furia è questione di fortuna, anche se l’espressione che usa è più colorita. “Noi facciamo questo lavoro da tanti anni e ci affidiamo alla nostra
elementi”. E quindi? Se tutti lo ascoltano, piace a tutti, tutti lo possono fare, e…? La risposta sembra facile, ma è la più complicata da mettere in pratica: quelli che spaccano non sono quelli che fanno bene quello che fanno tutti, sono quelli che fanno benino una cosa che non fa nessuno. Come Chadia Rodriguez: prima di lei la donna che fa la donna nel rap non era mai esistita; lei ha coperto un segmento che non esisteva prima, parlando di quello di cui parlano le donne tra loro, di stare con gli uomini. Lei è così e proprio non voleva proporsi come altro, anche se non esisteva un precedente, ed è questo che ha fatto la sua fortuna. Jake la Furia prosegue implacabile: “Io volevo distruggere quello che c’era prima di me in Italia nel rap perché non mi piaceva. Di italiani ascoltavo solo aria 31 49a edizione
sensibilità artistica. Ma può anche essere che sbagli e quello che produci sia un flop” è la risposta corale dei due. Jake è quello che si sbilancia di più: ebbene sì, gli rode che ora tutti fanno reggaeton e hanno successo, da dj Snake a Loredana Bertè. Lui – Jake la Furia – è stato uno dei primi ad usare il latino e solo quest’anno quello latino è stato il genere con maggiore diffusione. “Io ho sempre ascoltato il reggaeton, tutti dicono che fa schifo e tutti lo ascoltano, come succedeva con Berlusconi. Ho visto un video di un vecchietto cubano che con un gessetto alla lavagna spiega in 30 secondi come si fa un successo reggaeton, e ha ragione. Sono pochi gli
J-Ax e Sangue Misto. Perché in Italia il rap parlava solo di rap. Bisognava parlare di altro, il rap deve parlare alla gente che ne fruisce, non può parlare di se stesso. Sinché non sono esistiti i Club Dogo secondo me c’era in Italia un grande misunderstanding sul rap”. Però no, niente illusioni: “Il ritorno dei Club Dogo è una cosa fantastica che esiste solo nella fantasia di chi lo dice. Noi non abbiamo mai sbagliato un album, eravamo incattiviti, avevamo fame; adesso non è più così, quindi non ha senso fare una reunion: perché rovinare quello che secondo me è stato perfetto? Non credo a questi ritorni nostalgici…”.
22 Luglio 2019
DOUBLE TROUBLE AND THE MAGICAL MIRROR - Germania, 2019 Elements +6 49a edizione aria
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La magia e la fantasia in un film irriverente e allegro: DOUBLE TROUBLE AND THE MAGICAL MIRROR e la storia di Frido e del suo clone scalmanato ha incantato gli Elements +6. In concorso alla 49esima edizione del Festival, il film d’animazione di Marcus H. Rosenmüller ha raccontato ai piccoli giffoners la storia di Frido e della sua classe pigra e pasticciona. Ma sono stati i cloni e gli effetti speciali a convincerli, divertiti e affascinati dalle strane magie dello specchio che è riuscito a creare tanti studenti modello. Le magie però non durano per sempre, e la semplicità della normalità non è poi così noiosa come sembra: un messaggio importante e un richiamo alla responsabilità destinato ai più piccoli di #Giffoni2019, per un viaggio di valori e ironia. Elisa, Elements +6, l’ha visto così:
Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È un film molto divertente, e la cosa più bella è stata vedere tutti quei cloni che andavano a sostituire i bambini quando erano stanchi o quando non avevano studiato bene. Frido è stato il mio personaggio preferito, era buffo quando a scuola prendeva i brutti voti e quelle scene mi hanno fatto ridere tantissimo.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? Allegria, sono uscita dalla sala davvero felice. Non avrebbe dovuto confidar il segreto al suo amico, così non lo avrebbero scoperto. Però ha fatto bene a farlo, perché tuti i bambini non devono dire bugie e devono sempre raccontare quello che gli succede.
Che voto daresti a questa proiezione? Dieci, è il mio film preferito fino ad oggi. Ha insegnato tante cose a noi bambini del Festival, che ad esempio dobbiamo avere coraggio e che non dobbiamo sottrarci ai nostri impegni. Sarebbe bello avere dei cloni, ma a cosa servirebbe? È meglio studiare e rispettare le regole, anche la mia mamma Mariella me lo dice sempre…
22 Luglio 2019
GOLDIE USA, 2019 Generator +16 Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È un film complicato, complesso. La trama è intensa e racconta del coraggio e della determinazione di una ragazzina che per vivere e difendere le sue sorelle è disposta a tutto. La prostituzione, la droga, la ricerca del successo: tutti temi impegnativi e che devono farci riflettere, non dobbiamo trovare escamotage per risolvere i problemi ma affrontarli senza calpestare la nostra dignità e quella di chi ci sta accanto.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? Più che un’emozione, mi è sembrato sin dai primi minuti che riuscissi a prevedere quello che sarebbe successo di lì a poco. Una sensazione che a tratti mi ha resa partecipe totalmente, ma che dall’altro mi disturbava lasciandomi perplessa.
Che voto daresti a questa proiezione? Sette, mi ha rilassata troppo. Preferisco i film movimentati e vibranti, quando sono così lenti rischiano di diventare monotoni e pesanti. Nei panni del regista avrei caratterizzato maggiormente determinate scene, con colpi di scena e intrighi capaci di tenere alta l’attenzione dello spettatore. 22 Luglio 2019
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Gaia, Generator +16, l’ha visto così:
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Tre piccole grandi donne, tre storie intrecciate e tormentate: la paura, il dramma e quel sogno troppo grande da sostenere. È GOLDIE, il film in concorso alla 49esima edizione del Festival, sottoposto ieri al giudizio dei Generator +16. “Che magia guardare questo film insieme a voi – ha commentato subito il regista Sam de Jong -. Attraverso le vostre domande precise e dettagliate, sono riuscito a scoprire il film guardandolo da un altro punto di vista. Tutte queste culture che interagiscono insieme, è una forza naturale di libertà”. Un incontro speciale quello con #Giffoni2019 che in questa edizione celebra l’aria, tema particolarmente caro al regista e alla sua opera: “L’aria è il senso della vita, e come avete potuto vedere a Goldie mancherà spesso l’aria – ha continuato Sam de Jong -. Oggi guardandovi da qui vorrei ricordare ad ognuno di voi che dovete correre liberi nel Mondo alla ricerca del vostro spazio, non permettete mai a nessuno di imporvi quello che non vi rende felice e che non riesce a mettervi a vostro agio”. Perché nel viaggio fatto con Goldie, non sempre è facile tenersi stretta a quei sogni che il destino prova a ostacolare, ma al Festival di Giffoni i limiti non esistono e la felicità diventa imprescindibile…
TOO FAR AWAY Germania, 2019 Elements +10 49a edizione aria
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Ben e la sua famiglia devono trasferirsi in una vicina città, perché una miniera di lignite, un tipo di carbone, inghiottirà presto il loro villaggio: è TOO FAR AWAY, il film in concorso ieri alla 49esima edizione del Festival. Un racconto sensibile e profondo dell’incontro tra Ben e un rifugiato siriano, Tariq: la competizione e l’ostilità, mescolate al desiderio di ritrovarsi poi più simili che mai sono il tema dell’opera sottoposta al giudizio degli Elements +10. “Quello dell’emigrazione è un tema attuale in Italia, così come in Germania, e ho sentito forte la necessità di riportarlo sullo schermo – ha spiegato la regista Sarah Winkenstette, presente in Sala insieme ai giurati -. Qui l’atmsofera è pura, c’è un audience genuino e questo Festival è una delle cose più belle che io abbia mai visto”. Accanto a lei anche i protagonisti del film, giovanissimi proprio come i giffoners che li hanno accolti tra applausi e domande: “Sembra un mondo incantato questo Festival – hanno raccontato Yoran Leicher e Sobhi Awad -. Siamo stati accolti come delle star, siamo incantati da questa bellezza che regna ovunque”. Francesca, Carmela +10, l’ha visto così:
Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È la storia di una bella amicizia, nata tra non poche difficoltà. All’interno del racconto, viene esaltato il tema dello sport che spesso può rappresentare una via d’uscita e un’opportunità. È un’opera dinamica, che parla al cuore con il cuore ed è una risposta a quella violenza utilizzata nei rapporti che proprio non concepisco.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? L’amicizia è uno di quei valori fondamentali e in questo film è stata rappresentato con sensibilità e attenzione: l’emozione che ho provato è la stessa che questo bellissimo Festival mi trasmette, gioia. Ho sorriso perché ho capito ancora di più quanto sia importante il confronto e la vicinanza di qualcuno che tiene al tuo bene.
Che voto daresti a questa proiezione? Nove e mezzo. Mi è piaciuto tanto, ma non me la sento di dargli dieci per il semplice fatto che racconta anche del bullismo: la presunzione di alcuni personaggi e la cattiveria mi hanno ricordato di questa brutta cosa che spesso tanti bambini come me sono costretti a subire. È sbagliato, e proprio dal Festival mi piacerebbe far partire un appello che spero possa essere forte e chiaro. Ai bambini e ai ragazzi vorrei dire di non essere sciocchi, e di smetterla con questa prepotenza. Non meritiamo di stare male, meritiamo di essere felici! 22 Luglio 2019
MY NAME IS SARA Polonia, USA, 2019 Generator +13 Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? È un film tratto da una storia realmente accaduta, ambientato nel pieno della seconda guerra mondiale. Molti potrebbero attribuire come tema centrale l’Olocausto, invece ha come tema dominante quello della speranza: speranza di vita mista alla sopravvivenza, in un mondo ancora oggi troppo sporco: un po’ di scorie e un po’ di sangue.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? Speranza, una bella ventata di speranza. La stessa che respiro da qualche giorno a Giffoni: colgo l’occasione di ringraziare questo Festival per l’opportunità che mi sta offrendo di giorno in giorno. Spero di essere una giurata all’altezza!
Che voto daresti a questa proiezione? Se dovessi dare al film un voto, attribuirei un 9. Tutto sommato è stato un bel film, non sindacabile specie dal punto di vista tecnico-fotografico. Mi aspettavo qualcosa in più per quanto riguarda i contenuti, mi sono sembrati un po’ scontati perché già identificati in altri film. Mi aspettavo e mi aspetto qualcosa di nuovo, ciò non sminuisce il lavoro che con passione il registra ha fatto e allo stesso tempo.
22 Luglio 2019
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Francesca, Generator +13, l’ha visto così:
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La storia di una tredicenne polacca e della sua famiglia sterminata dai nazisti nel settembre del 1942 al centro di MY NAME IS SARA di Steven Oritt, il film che ha coinvolto i Generator +13 per un viaggio introspettivo e sensibile. “Decisi di fare questo film perché quando ho letto l’intervista che testimoniava la storia di Sara, non riuscivo a credere ai miei occhi – ha raccontato il regista ai giffoners -. Sembrava un film già scritto, che aspettava solo di essere raccontato”. La fuga, il mistero, una finta identità e quella vita vissuta a metà. “Mi sono emozionato, qui a Giffoni ho trovato spettatori coscienti e attenti – ha continuato Steven Oritt -. Tutte le vostre domande sono la testimonianza che siete rimasti nella vostra poltrona a guardare con attenzione ogni singola scena, avete seguito con gli occhi ma soprattutto con il cuore le vicende di Sara. Avete toccato con mano tutti i punti fondamentali di questo viaggio che ha dell’incredibile e io sono felice di averla affidato proprio a voi”.
BRUCE LEE AND THE OUTLAW Regno Unito, Olanda, Repubblica Ceca, 2018 - GEX DOC 49a edizione aria
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“Se fosse stata una musica, questo documentario sarebbe stato una grande sinfonia”: è così che i genitori dei giffoners, i docenti e i filmgoers hanno accolto il documentario BRUCE LEE AND THE OUTLAW diretto da Joost Vanderbrug. LA storia di Nicu, un giovane senzatetto che viene adottato da Bruce Lee, il famigerato Re del Mondo sotterraneo. Crescendo, Nicu si renderà conto che forse il Re del Mondo Sotterraneo non è il padre perfetto e dovrà scegliere tra rimanere nella sua banda o vivere una vita “normale” in superficie: una storia forte, intensa e vibrante alla ricerca di un’identità dimenticata. “Non volevamo fare una storia politica, che andasse a puntare il dito contro qualcuno. Volevamo mostrare l’identità di quegli invisibili – ha commentato in Sala la responsabile del montaggio, Sarah Bryer -. Delle persone che hanno difficoltà, che vivono nel dolore e nella sofferenza. Bisogna dare spazio, tempo e rispetto a queste persone, spalancare il cuore e l’immaginazione perché dare loro da mangiare non basta”. Proprio come una musica, e come il Festival, melodia dalle note infinite. “Queste persone hanno bisogno di affetto e coinvolgimento – ha continuato -. Partecipare alla realizzazione di questo film mi ha insegnato tanto e oggi sono contenta di ripercorrere insieme a voi tutte le emozioni che ho provato. Tutti abbiamo bisogno di una famiglia, e chi non ha la fortuna di averla può crearsela”.
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22 Luglio 2019
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Oggi in sala il coraggio e l’avventura
PHANTOM OWL FOREST (Estonia, 2018) di Anu Aun in Sala Lumière: un’avventura familiare avvolta dal mistero e dai colpi di scena.
Per la categoria GEX DOC in Sala Galileo alle 14:45 il documentario IN THE NAME OF YOUR DAUGHTER (UK, 2018) di Giselle Portenier che racconta il coraggio e la forza di alcune donne alle prese con il pregiudizio e la sottomissione.
Alle 19:00, selezionato per gli Elements +3, il film d’animazione fuori concorso COCONUT THE LITTLE DRAGON - INTO THE JUNGLE (Germania, 2018) di Anthony Power: il draghetto Coconut non vede l’ora di andare al campo estivo con i suoi migliori amici Oscar e Matilda, ma il pericolo è dietro l’angolo. Quando la barca si impiglia in una roccia e affonda, il trio si divide.
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Il coraggio delle donne, la fantasia che si lascia avvolgere dal mistero e la scoperta al centro delle proiezioni in concorso oggi. Si parte alle 10:00 in Sala Sordi con ALONE IN SPACE (Svezia, 2018), il film di Ted Kjellsson riservato agli Elements +10 racconta la storia dell’astronave Svea in viaggio con Gladys e Keaton, alla ricerca del pianeta Vial.
Per gli Elements +6, alla stessa ora, la proiezione di 22 Luglio 2019
Il programma del giorno SALA TRUFFAUT 17:00 LA GIURIA INCONTRA
Cast de LA COMPAGNIA DEL CIGNO
IVAN COTRONEO LEONARDO MAZZAROTTO FOTINI’ PELUSO EMANUELE MISURACA HILDEGARD DE STEFANO FRANCESCO TOZZI CHIARA PIA AURORA ARIO NIKOLAUS SGROI (Blu Carpet)
a seguire: PARENTAL EXPERIENCE BUTTERFLY by Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman (Italy, 2018, 80’) (Versione italiana) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 14:45 GEX DOC
IN THE NAME OF YOUR DAUGHTER
by Max Minghella (UK/USA, 2018, 93’)
by Giselle Portenier (UK, 2018, 85’) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 a seguire: Workshop “Consorzio Pasta di Gragnano IGP” “La “buona” pasta per crescere” con Aurora Casillo (Presidente del Consorzio di Tutela), Maddalena Generoso (Tecnologo Alimentare) e Francesca Marciello (Endocrinologo Psicoterapeuta dell’Università degli Studi di Salerno) 19:00 EVENTO SPECIALE Istituto Luce Cinecittà presenta
SALA ALBERTO SORDI 10:00 ELEMENTS +10
by Gianni Aureli (Italy, 2019, 107’)(Versione italiana) Ingresso libero fino ad esaurimento posti
by Ted Kjellsson (Sweden, 2018, 83’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA
SALA BLU - GRIMALDI LINES (GMV) 14:30 EVENTO SPECIALE
18:10 LA GIURIA INCONTRA
ELLE FANNING (Blu Carpet)
19:00 ANTEPRIMA/PREMIERE Notorious Pictures presenta
TEEN SPIRIT
ALONE IN SPACE SAUL NANNI
14:30 ELEMENTS +10 GNAMFEST DAY in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania a seguire: ELEMENTS +10
ALONE IN SPACE
by Ted Kjellsson (Sweden, 2018, 83’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA SAUL NANNI (Blu Carpet) 19:00 ELEMENTS +3
COCONUT THE LITTLE DRAGON – INTO THE JUNGLE by Tony Power (Germany, 2018, 79’) SALA LUMIÈRE 10:00 ELEMENTS +6
PHANTOM OWL FOREST by Anu Aun (Estonia, 2018, 90’) a seguire: EVENTO SPECIALE Koch Media presenta SHAUN, VITA DA
PECORA: FARMAGEDDON – IL FILM by Will Becher, Richard Phelan (UK, 2019, Teaser) Con la partecipazione di WILL BECHER e RICHARD PHELAN 14:30 ELEMENTS +6
PHANTOM OWL FOREST
by Anu Aun (Estonia, 2018, 90’) a seguire: EVENTO SPECIALE Koch Media presenta SHAUN, VITA DA
PECORA: FARMAGEDDON – IL FILM by Will Becher, Richard Phelan (UK, 2019, Teaser) Con la partecipazione di
WILL BECHER e RICHARD PHELAN SALA GALILEO (GMV) 10:15 PARENTAL EXPERIENCE
MADONNE FIORENTINE by Alessio Di Clemente (Italy, 2019, 17’19’’) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, prioritàper i genitori diELEMENTS +6 e +10
AQUILE RANDAGIE (STRAY EAGLES)
BOEZ - Andiamo Via serie TV RAI, prodotta da Stemal Entertainment con la partecipazione di MARCO LEOPARDI, ROBERTA CORTELLA (registi) e tutti i protagonisti 17:00 MASTERCLASS CONNECT A Confronto con le Istituzioni. Incontro con il Ministro della Giustizia, ALFONSO BONAFEDE 21:00 RASSEGNA BEAUTIFUL MINDS FRIDA by Julie Taymor (USA/Canada/Messico, 2003, 123’) SALA VERDE (GMV) 10:00 MASTERCLASS ECO COMIECO – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica La filiera ad “energia solare” basata sulla raccolta differenziata. Interviene Roberto Di Molfetta – Responsabile Recupero e Riciclo Consorzio Comieco e Valentina Sada, del Gruppo Sada Ingresso riservato agli iscritti 14:30 MASTERCLASS CULT LA COMPAGNIA DEL CIGNO (episodio) Ingresso riservato agli iscritti 15:30 IVAN COTRONEO : la scrittura seriale Ingresso riservato agli iscritti 16:30 Incontro con MASSIMILIANO GALLO Ingresso riservato agli iscritti 17:30 Stop Motion Animation Workshop con WILL BECHER e RICHARD PHELAN (registi di Shaun Vita da Pecora: Farmageddon) Ingresso riservato agli iscritti 18:30 GREEN GAME Videogioco interattivo sulla raccolta differenziata realizzato dai Consorzi nazionali di recupero e riciclo imballaggi. Ingresso riservato giuria +10
GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 18:30 STAND COMIX Incontro con SHADE
ANTICA RAMIERA 9:30/11:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #5
11:00/12:00 Workshop Stampa 3D 10:45 MASTERCLASS CONNECT
Giovani e Futuro Comune con ANNALAURA ORRICO 11:15 MASTERCLASS CONNECT & GIFFONI DREAM TEAM I progetti dell’Agenzia Nazionale Giovani: con il Direttore Generale, DOMENICO DE MAIO 12:00 MASTERCLASS CONNECT A Confronto con le Istituzioni: incontro con il Sottosegretario di Stato, Ministero dell’Interno CARLO SIBILIA 12:30 Europa Creativa, Programma Media: incontro con ANDREA COLUCCIA, Project Officer 15:00 Europa 2030. Incontro con il Sociologo
DOMENICO DE MASI
15:30/19:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #6 MASTERCLASS ECO Cambiamenti climatici e ricerca in Antartide Intervengono Gianmaria Sannino, climatologo e responsabile laboratorio di Modellistica Climatica e Impatti dell’ENEA e Guido Didonfrancesco e Vincenzo Cincotti, ricercatori in Antartide. Ingresso riservato agli iscritti 17:00 ENEA - Energia nucleare e la robotica al servizio del Sistema Paese Intervengono Giuseppe Mazzitelli, responsabile grandi impianti sperimentali di Enea e Andrea Zanela, laboratorio Intelligenza distribuita e robotica per l’ambiente e la persona dell’Enea.Ingresso riservato agli iscritti
AULE CITTADELLA DEL CINEMA 15:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO
SHADE & MONDO MARCIO: generazioni Rap Modera PAOLO GIORDANO Ingresso riservato agli iscritti 16:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO GIOVANNI ALLEVI: innovazione nella musica Modera PAOLO GIORDANO - Ingresso riservato agli iscritti SALA STAMPA MULTIMEDIA VALLEY 10:00/20:00 GIFFONI VIDEO LIBRARY (Postazioni video riservate agli accreditati)
PALAZZO FEDERICO II (Terravecchia) 10:00 MASTERCLASS CULT Workshop Sceneggiatura (in collaborazione con Scuola Holden) con MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN Workshop Effetti Speciali Make Up (a cura di Special Makeup Studio) Workshop Recitazione con MASSIMILIANO GALLO Workshop Regia con CIRO D’EMILIO Ingresso riservato agli iscritti
49a edizione
Cresce l’attesa per Elle Fanning al #Giffoni2019 con l’anteprima TEEN SPIRIT – A UN PASSO DAL SOGNO
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Oggi Elle Fanning sarà alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival per l’anteprima nazionale di TEEN SPIRIT – A UN PASSO DAL SOGNO. L’attrice statunitense, protagonista del film, incontrerà i jurors nel pomeriggio in Sala Truffaut, dove riceverà anche l’Experience Award. Il film - esordio alla regia di Max Minghella (The Social Network e The Handmaid’s Tale) che ne firma anche la sceneggiatura e la produzione esecutiva - sarà nelle sale italiane il prossimo 29 agosto distribuito da Notorious Pictures. Racconta le aspirazioni di un’adolescente e la caparbietà nel realizzarle. Violet, sedici anni, sogna di fare la cantante e vive da sola con sua madre che ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Quando scopre che sono aperte le audizioni per il talent show Teen Star, partecipa nella speranza che sia il punto di partenza per la sua carriera da cantante. Dopo qualche difficoltà iniziale, riesce ad arrivare in finale e a vincere. La sua voce conquista tutti e realizza il suo sogno diventando una star. 22 Luglio 2019
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ph. Fabio Lovino
49a edizione
ca c o t O I D RA & C I S U vi M e l s l s A a l i c n r n e t Alla Mas e “ribelle”, Garàiooggvi aalla 49es,imnealepdoizmioenrige gdioel, r elle della musica,cshestra incontreràtrasversale, dagrlià o t a n g o s r a te ib al manier ttore d’o li raccon natore r
dire sog qua o, in Allevi, il l. Il musicista e Radio. Amat on i giffoner ai ritorno molto i n n a v Gio stiva vi è un Music& gherà c o dai Film Fe erclass ica, Allevi dialo . Quello di Alle to soprattutt gli t s a Giffoni M pere rtistico a class erimen zi della i ragaz ati della music suo percorso a un punto di rif riuscito a “rom che ha ion ,è del ea” ato appass nicativa contemporan mentali ista, consider u a d m n o c o f à le tappe iffoni. Il music inaria capacit usica “classica G m rd atteso a er la sua strao re una nuova a p e i r z i. c z raga giovan ndo a , arriva te moltissimi i” m e h c s no ato alle avvicin 22 Luglio 2019
OGGI MONDO MARCIO
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AL GIFFONI MUSIC CONCEPT - VIVO GIFFONI
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22 Luglio 2019
Questa sera MONDO MARCIO si esibirà, in collaborazione con Radio 105, durante la 49esima edizione del Giffoni Film Festival (19-27 luglio). Tra i primi artisti ad aver portato il rap italiano ai vertici delle classifiche e reduce dal successo suo ultimo album di inediti “Uomo”, l’artista sarà protagonista di un incredibile live aperto al pubblico. Nel 2018 sono stati ben 21 i live che hanno riunito col Giffoni Music Concept - Vivo Giffoni migliaia di giurati, giffoners, famiglie e pubblico in Piazza Lumière – da Ermal Meta a Max Gazzè, da Annalisa a Benji&Fede, passando per Fabrizio Moro, Ultimo, Il Pagante, Vegas Jones e molti altri – e quest’anno Giffoni è pronto ad offrire un nuovo grande programma con i migliori talenti musicali: si parte il 19 luglio con la partecipazione e l’esibizione già annunciata di Anastasio e si chiuderà il 27 luglio con Mahmood. E’ in piena lavorazione anche il programma delle Masterclass Music&Radio, a cui hanno già aderito moltissimi giovani. Radio partner del Giffoni Film Festival è RADIO 105.
Una marionettista in carne e legno per il Vivo Giffoni
49a edizione
Street Fest
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Potere alle artiste al Giffoni Film Festival 2019 anche nel Vivo Giffoni Street Fest! In Piazza Umberto I alle 20, con replica alle 21:30, è di scena Mitzi, un’elegante donna clown in stile felliniano. “Benvenuti, signore e signori, all’unico spettacolo più vero del vero, perché ce lo siamo inventato completamente: da capo a piedi!”. Recita così la sua interprete, Francesca Zoccarato, attrice capace di trasportare il pubblico in un mondo di fantasie retrò, manie surreali e sogni più veri. Accanto a lei, i suoi soci di legno: marionette solo all’apparenza innocenti, ma chi manipolerà chi? C’è da chiedersi persino chi sia il vero protagonista di questo spettacolo. Un omaggio al mondo del Café Chantant, a un tempo in cui il pubblico ricercava l’incanto e apprezzava la dolcezza che solo l’arte varia sa donare, perché, si sa, “la vita è amara quando in fondo non c’è zucchero”. Lo show di una delle poche marionettiste al mondo. Al grido di “signore e signori state per assistere all’unico spettacolo totalmente in carne e legno”, che il sipario si alzi e lo spettacolo cominci!
22 Luglio 2019
Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY 21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE
GIARDINO DEGLI ARANCI 21:30 SPETTACOLO TEATRALE
GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 12:00/14:00 Laboratori Didattici a
Mattia e il nonno di Roberto Piumini – dagli 8 anni
DAL VIVO (Video Mapping)
cura dei partner del Giffoni Experience. Prenota QUI
10:00/13:00
Attività laboratoriali
– VR Experience (Stand Giffoni Innovation Hub) 15:00/19:00 LABS MEDAARCH (Stampa 3D, Robotica, Elettronica) (Stand Giffoni Innovation Hub)
PARCO HOLLYWOOD 12:00/21:00 Pepsi Sport Village
RADIO 105 - ON AIR
12:00/14:00 105 Take Away con Daniele Battaglia, Alan Caligiuri, Diletta Leotta e il Maestrello Matteo Lotti
PARCO PINOCCHIO 20:00/24:00 MOSTRA DI
INSTALLAZIONI LUMINOSE Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA) – Aria. Tra sogno e realtà 19:00/23:00 INSTALLAZIONE D’ARTE VIAGGIANTE Blink Circus – Holographic tour. Il circo fotografico unico nel suo genere!- per tutti 20:30 LETTURE ANIMATE
PIAZZA UMBERTO I 17:30/19:30 LABORATORIO
PIAZZETTA SCARPONE 17:30/20:00 LABORATORI
INTERATTIVO - RADIO ANSPI - On Air. Spicca il volo - per tutti
17:30/20:30 INSTALLAZIONI E
GIOCHI Ludobus Legnogiocando – giochi
per famiglie
18:30 SPETTACOLO
ANSPI – A testa in su – per tutti
20:00 e 21:30 SPETTACOLO
Francesca Zoccarato (Milano) – Varietà
Prestige. Marionette a filo e clownerie - per tutti 22:00 SPETTACOLO Eventozero (Frosinone) – Mago Lupis Spettacolo di magia - per tutti
23:00 SPETTACOLO
Keet & More (Roma) - Band Country/Folk – Music OFF
Fili D’Erba Coop. Sociale (SA) – L’arte del Riciclo Il Teatro Viaggiante – Workshop di giocoleria
Ludoteca il Paese delle Meraviglie – Magic Labs 19:30 e 21:00 ARTISTI DI STRADA Teatro Viaggiante (Pietra De’ Giorgi) – Il mimo bastardo – spettacolo interattivo - per tutti 20:15 Eventozero (Frosinone) – Mago Veramente -Spettacolo di magia- per tutti VIA SCARPONE 17:30/21:00
GIOCHI/ TRUCCABIMBI/CARICATURE Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi Ludobus Legnogiocando – Locicup giochi e rompicapi – per tutti WeroniqueArt- Facepainting
Sergio Eco - Caricature ad arte
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Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di
prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici 18:00/24:00 MERCATINI DI ARTIGIANATO Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente
QUARTIERE BERLINGUER 17:00/21:00 SPORT VILLAGE
a cura del Centro Sportivo Italiano (Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco) 18:00/20:00 Ginnastica - A cura delle S.S. del CSI Campania
ITNERANTE 17:30/19:00 Eventozero (Frosinone)
Street Magic- numeri di magia - per tutti PIAZZA F.LLI LUMIÈRE 20:30 PARTY New Age Animazione
Schiuma Party - per tutti 22:00
GIFFONI MUSIC CONCEPT “Dolcevita DJ-SET“ Guest Marco Montefusco
a seguire:
GIFFONI MUSIC CONCEPT
MONDO MARCIO SHADE (accesso gratuito)
45 49a edizione
“VisionARIA” a cura dell’Associazione “Angelo Azzurro”
I libri e le storie della Mostra dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede. Trucas e altre storie di mostri. Con Giacomo Bizzai
FOOD
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ANTICA RAMIERA 10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE
Factory compagnia transadriatica, Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca teatri di terra-
GIARDINI FELLINI 18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY
Quando in sala si spengono le luci, lui continua a brillare. Art Nouveau
Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival caliaitalia.com I Contrada Serritello La Valle, 75100 Matera MT
49a edizione aria
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22 Luglio 2019
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22 Luglio 2019