MARTEDÌ 23 LUGLIO 2019 • ANNO 10 - NUMERO 5
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Elle Fanning: “Il mio sogno? Fare un film insieme a voi” La giovanissima attrice a Giffoni per l’anteprima italiana di Teen Spirit Commossa fino alle lacrime per l’accoglienza dei jurors Il calore e la magia di Giffoni colpiscono ELLE FANNING, che al Festival ha anche avuto una sorpresa. L’attrice, premiata con l’Experience Award, ha riconosciuto tra il pubblico il suo professore di francese, al Festival per accompagnare i jurors americani. Fanning è arrivata al Festival per l’anteprima italiana di TEEN SPIRIT. Il film sarà distribuito in Italia da Notorious
giurati internazionali. “Sogno di far parte della giuria anch’io un giorno, peraltro sono già in parte vestita di arancione, il colore ufficiale della t-shirt dei miei coetanei. Mi piace il vostro stile qui, dovete essere critici ma al tempo stesso tecnici”, il suggerimento dell’attrice ai jurors. Quando una ragazza le ha confessato di essere emozionata e di parlare a fatica le ha risposto: “A chi
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Pictures a partire dal prossimo 29 agosto. Esordio alla regia dell’attore Max Minghella (The Social Network, The Handmaid’s Tale), che ne firma anche la sceneggiatura e la produzione esecutiva, il lungometraggio racconta le aspirazioni di un’adolescente e la caparbietà nel realizzarle. Violet, sedici anni, sogna di fare la cantante e vive da sola con sua madre che ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Quando scopre che sono aperte le audizioni per il talent show Teen Star, partecipa nella speranza che sia il punto di partenza per la sua carriera da cantante. Dopo qualche difficoltà iniziale, riesce ad arrivare in finale e a vincere. La sua voce conquista tutti e realizza il suo sogno diventando una star. “Un giorno vorrei recitare con voi o per voi come registi. Che regalo questo invito!”. Subito dopo il video welcome, la giovane attrice ha chiesto un pacco di fazzolettini con cui ha asciugato le lacrime. Ci sono voluti alcuni secondi perché riprendesse il solito incantevole aplomb e cominciasse a rispondere alle domande dei
lo dici? Ma hai visto i miei occhi lucidi? Il vostro video saluto è il più bel benvenuto che abbia mai ricevuto in tutta la mia vita e non lo dimenticherò mai. Davvero qui si sente un’energia unica. Ora so che è vero tutto quello che mi hanno raccontato su Giffoni. Siete incredibili”. L’attrice ventunenne, che nonostante la giovane età ha lavorato con registi del calibro di Francis Ford Coppola, Sofia Coppola e J.J. Abrams, ha rivelato di “capire la magia di un luogo in cui 6.200 jurors che arrivano da tutto il mondo hanno la possibilità di vedere dei film per la prima volta e di scoprire il cinema”. “Qui – ha proseguito Fanning – si può scoprire la bellezza della sala cinematografica, e liberare l’immaginazione. Questo Festival è assolutamente straordinario perché dà a bambini e ragazzi la possibilità di confrontarsi con i loro coetanei e di farlo condividendo la magia della sala che non ha uguali e non morirà mai. Da ragazza come loro, consiglierei ai jurors, e a me stessa, di scoprire il cinema classico e i film che hanno fatto la storia della settima arte”.
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«Tutti meritano una seconda possibilità» Il ministro della Giustizia, Bonafede, a Giffoni per l’anteprima della docuserie Rai “Boez – Andiamo via” «Emozionante, è un progetto che va replicato» tutti accomunati dalla voglia di cambiare, di voltare le spalle al passato ed iniziare un percorso nuovo, una nuova vita finalmente normale. Con loro Marco Saverio Lo Perfido e Ilaria D’Appollonio che, nel format inedito e per certi versi sperimentale, sono la guida escursionista e l’educatrice che
che, in sala Blu – Grimaldi Lines, ieri pomeriggio ha assistito alla proiezione in anteprima dei primi tre episodi di Boez – Andiamo via, docuserie Rai Fiction firmata da Marco Leopardi e Roberta Cortella che racconta di un viaggio a piedi di sei ragazzi condannati per aver infranto la legge. Il gruppo intraprende un cammino che da Roma li porterà a Santa Maria di Leuca. In sala erano presenti cinque dei sei protagonisti, tutti con storie di reati alle spalle – tra carcere, affidamento, domiciliari o vita di comunità – e
accompagnano i sei protagonisti in questo cammino, reale e metaforico, che si conclude con l’arrivo a Santa Maria di Leuca, dopo 900 chilometri di strada, accolti da un mare simbolo di libertà, elemento prima di una catarsi possibile. Per l’anteprima Rai Fiction ha scelto Giffoni. A sottolineare il rilievo dell’indicazione è lo stesso Guardasigilli: «Ringrazio Giffoni – ha detto – per questa iniziativa e la Rai e tutti dipartimenti del Ministero che hanno collaborato a pieno dando così vita ad una bella sintesi di ciò che è servizio pubblico».
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«Mi è arrivato al cuore. Mi sono emozionato. È molto forte quello che arriva dalla visione in termini di emozione e di speranza. Questo è un progetto che mi auguro possa essere replicato. È un punto di partenza importante». È il commento a caldo del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede,
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Il ministro Bonafede non esita nell’esprimere entusiasmo dopo la visione dei primi tre episodi della docuserie, una coproduzione Rai Fiction-Stemal Entertainment, che andrà in onda a partire dal 2 settembre e fino al 13 settembre, con inizio alle ore 20.20 su Rai3. «Ho chiesto alla Rai – ha spiegato il ministro – di far conoscere all’esterno la realtà umana degli istituti e delle persone che vivono la detenzione. È mia intenzione incontrare i protagonisti di questo progetto e riempirli io di domande. Perché per quello che faccio ogni giorno a Roma la loro esperienza è fondamentale. Qui faccio il pieno di emozioni e di informazioni da utilizzare a Roma. Porterò questo lavoro in tutti gli istituti. Credo sia importante che la società sia sensibile a chi nella vita non ha avuto possibilità di scegliere. C’è la possibilità di cambiare. Io ci credo in questo». Emozionato il direttore Claudio Gubitosi. Con lui in sala il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, ed il presidente di Giffoni Experience, Piero Rinaldi: «“Ciò che comincia qui migliora il mondo”. Mai come in questo caso questo nostro slogan funziona – ha dichiarato – Grazie alla Rai, a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Voglio ringraziare il ministro, per essere stato qui con noi oggi e perché tutti i dipartimenti del Ministero hanno partecipato. Insieme si è creato un sistema tra tutti gli enti e le figure che hanno dato il loro apporto per realizzare questo progetto». In sala, oltre ai registi e al cast, erano presenti le produttrici Donatella Palermo, Monica Paolini e Paola
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«La difficoltà di reinserimento – ha aggiunto Bonafede – sta proprio nel non vivere il detenuto come il curriculum dei propri reati. Bisogna investire in percorsi lavorativi, sportivi, artistici come attività di rieducazione per dare nuove possibilità e aggiungere nuove carte alla storia dei detenuti». È a questo proposito che il ministro Bonafede fa accenno ad un progetto in via
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di dare è quello di continuare ad investire per dare una seconda chance. I protagonisti erano consapevoli di dover pagare per un errore, ma in tutti nasceva la consapevolezza che cambiare è possibile. Il cammino che hanno fatto è stato fisico, ma è stato anche un percorso che diventa destinazione dell’anima e questo mi ha colpito molto».
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Pannicelli, oltre a Francesco Zappi capostruttura di Rai Fiction «Con questo progetto – ha spiegato il ministro – ho avuto la conferma che se si dà una seconda chance mirata, allora si ottiene un risultato importante. Per troppo tempo la persona con limitazioni di libertà è stata identificata con il reato che ha commesso. E invece non è così. Il messaggio che da ministro sento
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di definizione: «Sto cercando un ampio coinvolgimento del mondo dello sport, del calcio in particolare, e dell’arte per i detenuti», ha dichiarato nel far riferimento alla definizione di nuovi percorsi di inserimento dopo il carcere. «Con i sindaci – ha aggiunto – stiamo siglando protocolli d’intesa per lo svolgimento di servizi di pubblica utilità. C’è un mondo di umanità tra i detenuti che va assecondato. Contemporaneamente, visto che i nostri istituti sono in condizioni pietose, stiamo provando a migliorarli e a costruire nuovi plessi che siano moderni. Non è semplice ma ce la stiamo mettendo tutta». E poi la cultura, l’eduzione alla legalità, il cambio di mentalità: «Ho chiesto al ministro dell’Istruzione – ha aggiunto Bonafede – di realizzare progetti per le scuole. Per me la giustizia la devi sentire dentro di te perché non deve essere vissuta come una patologia della società, ma è alla base di ogni percorso di vita. Le nuove generazioni fanno fatica a sapere chi erano Falcone e
Borsellino. Io sto facendo di tutto perché se ne parli. Se noi oggi siamo liberi lo dobbiamo a chi ha dato la vita per questi diritti». La giustizia che cambia e deve cambiare, il Guardasigilli è al lavoro: «Non ho la pretesa di avere la bacchetta magica – ha spiegato – I cittadini ci hanno dato un elevato grado di fiducia, votandoci. Ora dobbiamo meritarci questa fiducia. In Italia abbiamo 11 magistrati
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ogni 100mila abitanti, la metà della media europea. Abbiamo investito tantissimi soldi in questo senso e stiamo assumendo tanto personale, sia come cancellerie che come magistratura. Ora cerchiamo di tagliare i tempi morti della giustizia. Abbiamo una delle migliori magistrature del mondo. Siccome ultimamente questa tradizione ha rischiato di annacquarsi dobbiamo dare un segnale di rinnovamento
Pillon? Su questo Bonafede è molto chiaro: «Il Ddl Pillon – ha detto – è una proposta. Alcune parti non mi convincono. Ci confronteremo e vedremo il da farsi. In ogni proposta ci sono parti buone e parti meno buone. Parti che condivido e altre meno. Ci vuole una maggioranza per approvare una legge. Nessuna legge parte e viene approvata allo stesso modo. Questa è la magia della democrazia».
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possibile. All’interno del Csm, con l’introduzione del sorteggio, si prova a bloccare chi vuole perpetuare il meccanismo della spartizione. Mi pare una cosa giusta per dare ancora maggiore autorevolezza al Csm». E poi ci sono i temi etici su cui i ragazzi di Giffoni sollecitano il ministro. Ad esempio come mettere insieme il Codice Rosso a tutela delle donne e alcune parti del Ddl
A Giffoni è giusto parlare di tutela dei minori, in quella che è la capitale del cinema per ragazzi. Il ministro parla della nuova Squadra speciale di giustizia per i minori. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) – ha detto – gli uffici del ministero hanno finito di scrivere il decreto e ora andrò finalmente firmarlo. È un punto di partenza. Il mondo degli affidi dei minori è spezzettato tra competenze. I bambini, invece, devono essere protetti. La giustizia deve far sentire il suo fiato sul collo agli operatori. Gli obiettivi della nuova Squadra sono monitoraggio e controllo su quello che accade al minore in tutto il percorso. Oggi lo Stato ha occhi aperti su quello che accade a un bambino fino a un certo punto. Serve una banca dati omogenea. La task force lavorerà allo studio del quadro normativo in modo che la giustizia possa avere gli occhi aperti su tutto, oltre ovviamente a coordinarsi con gli altri organi competenti e alla commissione del Parlamento».
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Sulla Francigena il cammino del riscatto
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Sei storie di giovani che hanno commesso reati e hanno intrapreso un percorso di cambiamento
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È lo scenario della 49sima edizione del Giffoni Film Festival quella scelta per la presentazione, alla presenza del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, della docu-serie “Boez - Andiamo via”. Prodotta da Rai Fiction e Stemal Entertainment, racconta il viaggio a piedi di sei ragazzi condannati per aver infranto la legge e in regime di detenzione, interna ed esterna. Un viaggio/ pellegrinaggio che sperimenta il cammino come dispositivo di recupero, una pena alternativa già praticata in altri paesi europei e che abbatte le percentuali di recidiva. La docu-serie vuol essere l’occasione per esplorare e verificare in modo concreto l’ipotesi di inserire il cammino come strumento di riscatto e pratica possibile. A illustrare il progetto Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction. “Boez - Andiamo via è una di quelle esperienze che danno un senso profondo al nostro lavoro e che Rai Fiction ha costruito in sintonia con l’attenzione alla realtà che caratterizza la programmazione di Rai3. È una serie/documentario che riduce al minimo la mediazione spettacolare e narrativa e mette al centro una sfida che riguarda
la condizione di chi è detenuto e chi sconta una pena alternativa. Abbiamo messo insieme sei giovani in regime di detenzione, interna o esterna, per i crimini commessi, tutti sulla soglia che può decidere di un destino e aprirlo alla libertà e alla consapevolezza di ciascuno. Boez è stata per loro un’occasione, li ha messi di fronte alla possibilità di abbandonare la reclusione e uscire, provarsi, guardare in faccia se stessi e gli altri, confrontarsi, dialogare e riconoscersi lungo il cammino della via Francigena, strada dei pellegrini e qui strada verso la speranza di poter ricominciare una nuova vita. Ogni nostra preoccupazione è stata volta a eliminare qualunque rischio di spettacolo o di drammatizzazione esterna perché abbiamo sentito tutta la responsabilità etica che comporta il confine tra la realtà e la messa in scena. E voglio sottolineare come Boez - Andiamo via ci ricordi quanto il senso della fiction sia legato anche alla rete di relazioni con la società e le istituzioni. In questo caso, essenziale è stata la collaborazione con il Ministero di Giustizia che ha condiviso il progetto e ha predisposto le condizioni per cui il cammino dei 23 Luglio 2019
sei pellegrini si realizzasse. Così come non posso non ringraziare la Stemal di Donatella Palermo”. Dell’importanza del progetto nell’ambito di una concezione sociale del servizio pubblico è convinto il direttore di Rai3 Stefano Coletta. “Boez è un racconto toccante, un viaggio umano di riscatto, di recupero della propria identità e della vita sociale. Un gruppo di esistenze giovani che sono andate in corto circuito, che si sono perdute e che si incontrano lungo un percorso comune, metafora di un viaggio di redenzione, fatto di autenticità, di rielaborazioni dolorose ma anche coraggiose fino alla rinascita di una vita nuova. È un prodotto di Rai Fiction che ben si sposa con l’identità e la mission del terzo canale che fa della narrazione e dell’impegno civile la sua bandiera. Sono molto fiero di dare spazio a questa nuova sperimentazione televisiva che si fonda sulla verità”.
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Cotroneo: “Il bello di Giffoni è che rende protagonisti i giovani”
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L’autore de La compagnia del Cigno racconta il suo amore per il festival
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“Volevo raccontare ragazzi di talento, che studiano, che hanno passioni e sogni ma senza dipendenze, drammi in famiglia, omicidi alle spalle: con Monica Rametta abbiamo raccontato quella gioventù bella che non passa per la cronaca nera e che solitamente resta in ombra. Anche per questo il successo della serie è stato per me una grande soddisfazione: ringrazio chi ha creduto in questa storia”. Ivan Cotroneo torna al Giffoni Film Festival con il cast de La compagnia del Cigno, serie prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction, ideata e diretta da Cotroneo e interpretata da sette ragazzi selezionati tra i Conservatori d’Italia - Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, Hildegard De Stefano, Ario Nikolaus Sgroi, Chiara Pia Aurora e Francesco Tozzi - tutti al Giffoni 2019 per incontrare i loro coetanei. La serie ha segnato per loro un punto di svolta nella vita e anche nel loro rapporto con la musica, che però dichiarano non lasceranno mai: “Sarebbe come rinnegare le proprie origini. Tenere i piedi in due scarpe, però, non sarebbe male” dicono i ragazzi, ancora all’oscuro di quel che riserverà loro la seconda stagione, in fase di scrittura. “Non so quando inizieremo le riprese, dipenderà da quanto io e Monica saremo bravi e veloci a scrivere. Chiusa la prima stagione abbiamo immaginato un nuovo scenario in cui far muovere i personaggi, attingendo dalle vite degli interpreti: c’è chi si è trasferito a Milano da una provincia del Sud, chi si è riavvicinato
a un particolare strumento, chi è andato all’estero. In questa stagione ci sarà anche questo, con nuovi personaggi, che cercheremo ancora nei Conservatori, e nuovi intrecci, mantenendo l’attenzione per la musica tra pop e classica” dice Cotroneo. “Già dai tempi di Un bacio il mio desiderio è stato quello di parlare dei ragazzi non con lo sguardo del cinquantenne, ma con il rispetto per quella sofferenza, quell’insoddisfazione tipica dell’adolescenza che quell’età merita e che io ancora ricordo” aggiunge il regista e sceneggiatore, che si può dire innamorato del Festival. “Devo fare una confessione: io scrivo e dirigo film soprattutto per venire a Giffoni. Sono venuto con Un Bacio, per le Masterclass, con Mika. Questo Festival è unico al mondo. Parlare qui di una storia dedicata ai ragazzi dà veramente un senso al tuo lavoro. E poi essere qui dove è stato Truffaut che per me è un esempio di cinema, di un modo di raccontare i ragazzi, è una cosa che mi riempie d’orgoglio. Nella vita voglio continuare a raccontare storie degne di essere presentate qui” aggiunge entusiasta Cotroneo. “I jurors del Festival sono come La compagnia del Cigno: per il cast oggi sarà come guardarsi in uno specchio incontrando i ragazzi del Giffoni, che come loro inseguono non un sogno di successo, ma un sogno di espressione. E tutti loro hanno dignità di essere ascoltati e raccontati. Anche il Festival fa questo: rende protagonisti chi in genere non viene considerato”.
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Saul Nanni: «I giffoners trasmettono una forte energia»
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Dal giovane attore consigli ai ragazzi ma anche ai genitori: «Assecondate le passioni dei vostri figli»
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Vent’anni, viso acqua e sapone, Saul Nanni è una delle giovani promesse del cinema italiano. Dopo l’esperienza accanto a Rocco Papaleo in “Un boss in salotto” e in serie tv come “Alex & Co.” e “Non dirlo al mio capo”, il giovane attore bolognese è impegnato nelle riprese di una nuova serie tv che andrà in onda il prossimo autunno. Dopo l’incontro con i Jurors +10 del Giffoni 2019, l’entusiasmo di Saul è coinvolgente: «Questo è il primo anno a Giffoni: un’esperienza bellissima, perché è veramente uno dei pochi Festival al mondo pensato e nato per i ragazzi. Credo sia meraviglioso e soprattutto importantissimo per educare al cinema fin da piccoli». Un’accoglienza calorosa quella dei giurati della Sala Sordi: «Siete tantissimi, trasmettete una forte energia. Ho voglia di restare con voi per ore e rispondere a tutte le vostre domande». Per intraprendere la carriera cinematografica da giovanissimi, non basta solo la passione, c’è bisogno anche di altro, soprattutto del supporto dei genitori e i consigli per gli adulti non mancano: «Bisogna ascoltare i propri figli. Potrà sembrare qualcosa di scontato, ma credo che i desideri e i progetti dei propri ragazzi vadano assecondati. Bisogna coltivare i sogni perché se c’è una passione va portata avanti con fermezza». E a chi gli chiede se conoscesse già il Festival di Giffoni risponde: «Ovviamente sì, ma non ho avuto mai l’occasione di parteciparvi. Sono qui per la prima volta e dall’altro lato della barricata». 23 Luglio 2019
Il carpet si trasforma nella fattoria di Shaun
In anteprima il film d’animazione che ha per protagonista l’imprevedibile pecora e i suoi amici “Che energia questo Giffoni, che splendido mondo che vive forte e non sta fermo”: una festa di colori e allegria, con una pioggia di popcorn e vivacità. A #Giffoni2019 arrivano le avventure di Shaun e della fattoria più irriverente e divertente che ci sia per un appuntamento esclusivo e sorprendente. Il carpet del Festival si è trasformato per l’occasione nella placida campagna dove la scalmanata Shaun non perde occasione per cacciarsi nei guai insieme ai suoi amici. Sorrisi ed effetti speciali, prima di scoprire insieme ai registi alcune
Becher –. La stessa che abbiamo ritrovato negli occhi di questi splendidi spettatori. Questo Festival ha tanto da insegnare, siamo felici di essere qui e grazie per tutte queste belle sensazioni”. Energia, allegria e fantasia per un incontro scoppiettante e travolgente. “Al centro del nostro sequel c’è il rapporto di Shaun e di un nuovo amico proveniente dalle profondità dello spazio – ha spiegato Phelan –. Un incontro tanto bizzarro quanto fortunato, che porterà ad un’amicizia improbabile. Tutto intorno il paese e i contadini della fattoria in cui il nuovo arrivato
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immagini in anteprima dell’attesissimo Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il Film. “L’atmosfera qui è fantastica, vedere la sala piena di bambini è una delle immagini più belle di questa giornata in Italia – ha sottolineato il regista Richard Phelan –. Questo film è stato pensato proprio per i bambini e per le loro famiglie. È una commedia divertente e ironica, un modo per regalare sorrisi e spensieratezza”. Il film, prodotto in partnership da Aardman Animations e Studiocanal e distribuito in Italia da Koch Media arriverà nelle sale cinematografiche il prossimo 26 settembre. “Questo film rappresenta la gioia – ha commentato il regista Will
è atterrato, che cercheranno di aiutarlo ad adattarsi alla vita sul Pienata Terra. Le risate, insomma, sono garantite per grandi e piccini”. Eccellente esempio di un’animazione intelligente, il lungometraggio animato è realizzato sulla base dei personaggi creati da Nick Park: “Forti delle straordinarie caratterizzazioni emerse dal genio di Park, abbiamo immaginato un prodotto in cui ci fosse un mondo totalmente diverso rispetto a quello in cui di solito si muove Shaun – ha aggiunto Will Becher –. È stato un lavoro che, pezzo dopo pezzo, ci ha portato via un anno, sebbene la sceneggiatura e lo story board siano stati realizzati in contemporanea”.
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“I valori degli scout sono gli stessi dei vostri ragazzi” Successo per l’anteprima mondiale di “Aquile randagie” da Finzioni Cinematografiche con il contributo di Mibact, Bper, Lombardia Film Commission, Agesci, Masci, Istituto Luce Cinecittà, e grazie anche ai due crowdfounding di Produzioni dal Basso e CentoProduttori, il film è distribuito da Luce-Cinecittà che lo porterà sugli schermi dal 30 settembre 2019 con un’uscita evento che coinvolgerà direttamente l’associazionismo scout italiano. Sottolinea il forte valore di testimonianza e di impegno civile il vice direttore generale Bper Banca, Eugenio Garavini: “Il sostegno alla produzione di un film ricco di contenuti significativi, quale è “Aquile Randagie”, conferma la naturale vocazione di Bper Banca ad affiancare progetti di alto valore culturale e di reale qualità sociale e la volontà di porsi in modo concreto, con le proprie
che durante il ventennio fascista decide di ribellarsi al regime, continuando a fare attività anche quando il regime scioglie tutte le associazioni, convinti che il metodo scout sia fondamentale nell’educazione – continuano i protagonisti - Con lo scoppio della guerra, aggregandosi ai partigiani, riescono a portare in salvo più di 2mila persone, tra cui ricercati politici, compreso lo stesso Indro Montanelli. Nel periodo della guerra civile salvano anche i cattivi, consegnandoli ai tribunali. Un movie dedicato agli ideali, perché è l’unico modo di raccontare la realtà che sogniamo e il cinema è un sogno, ma anche la trasposizione di ciò che vorremmo. Il luogo è quello dei ragazzi, come Giffoni. Resistere e credere, credere e resistere”. Un parallelismo forte tra scout e giffoners, che simboleggia la tenacia del credere: “La stessa forma di resistenza di Giffoni in 50 anni. Lo scoutismo è un metodo educativo che mette i ragazzi al centro, come al festival. Giffoni e questo film sono un match perfetto”, conclude il regista. Prodotto
azioni, tra la gente e per la gente. Tra i molti esempi possibili di questa attività a fianco della cultura e del sociale, ricordo il Premio Strega appena concluso e, appunto, il Giffoni Film Festival, di cui apprezziamo lo spirito prima ancora che il respiro internazionale. Lo stesso spirito che anima le migliaia di ragazzi che vi partecipano con entusiasmo e che pervade il film. Un film che narra dello scoutismo, dei suoi valori e delle sue scelte coerenti e coraggiose che, lungi dall’essere una moda effimera, rappresentano un modo di essere e uno stile di vita capaci di concepire entusiasticamente il mondo come luogo in cui progettare il futuro. “Aquile randagie” è una storia intensa popolata di giovani straordinari nella loro normalità, che abbiamo subito apprezzato per il messaggio di speranza e di passione che riesce a trasmettere, tanto più importante in questo periodo storico in cui proprio i giovani sono impegnati, tra molte difficoltà, a trovare con coraggio e determinazione la propria strada”.
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“Giffoni è un po’ sogno, un po’ futuro. Noi cercavamo un contenitore che parlasse un linguaggio che partisse dai ragazzi. In un mondo che tende a disgregare, ad allontanare, Giffoni Film Festival mette in mano ai giovani un nuovo modo di comunicare, per cui è il punto di partenza perfetto per raccontare questa storia, attraverso i loro protagonisti, ovvero i ragazzi”: esordiscono così il regista Gianni Aureli e la sceneggiatrice Gaia Moretti dopo la proiezione, in anteprima mondiale, di “Aquile randagie” accompagnati dagli attori Alessandro Intini, Romeo Tofani, Teo Guarini e Anna Malvaso. È la prima storia cinematografica sugli scout italiani, presentata da Giffoni Film Festival e Bper. Un film fondato su ideali e diritti umani, su resistenza politica e scout. “E’ la storia di un gruppo di scout
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La sfida dell’Agenzia Nazionale Giovani per una formazione senza confini
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Giovani e opportunità nel mondo. Se ne è parlato con Domenico De Maio, direttore di Agenzia Nazionale Giovani ed ospite della 49esima edizione di Giffoni Film Festival. Due incontri dedicati ai ragazzi, il primo con i giornalisti per presentare e spiegare i progetti che ANG porta avanti come Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà. Il primo è molto diffuso tra gli studenti universitari che approfittano dell’opportunità di studiare sei mesi all’estero per sostenere esami con uno scambio tra le diverse università. Erasmus+ si inserisce, inoltre, in un contesto socio-economico che vede quasi 6 milioni di giovani europei disoccupati, con livelli che in alcuni paesi superano il 50%. Allo stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Ciò dimostra il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa. È pensato per dare risposte concrete a queste problematiche, attraverso opportunità di studio,
formazione, di esperienze lavorative o di volontariato all’estero. Il Corpo Europeo di Solidarietà è invece più recente. Da meno di un anno, infatti l’Agenzia Nazionale Giovani ha messo a disposizione il programma che finanzia progetti di volontariato e solidarietà rivolto ad under 30 che trovano così opportunità di lavoro, tirocinio e volontariato, nel proprio Paese o all’estero, nell’ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa. Chi partecipa può unirsi a un’ampia gamma di progetti, connessi ad esempio alla prevenzione delle catastrofi naturali o alla ricostruzione a seguito di una calamità, all’assistenza nei centri per richiedenti asilo o a problematiche sociali di vario tipo nelle comunità. I progetti nell’ambito del Corpo Europeo di Solidarietà possono durare fino a 12 mesi e si svolgono sul territorio degli Stati membri dell’Unione europea. All’Antica Ramiera, De Maio ha incontrato i partecipanti, ragazzi dai 18 ai 34 anni, della Masterclass Connect. A loro, il direttore di Agenzia
Nazionale Giovani ha lanciato un messaggio di incoraggiamento ai giffoners di tutte le età: “A volte è scontato dire credete nei vostri sogni ma dietro questa frase c’è un grande impegno da parte di chi ha voglia di credere nel proprio sogno. Spesso i più piccoli si trovano davanti ad un bivio; seguire il proprio sogno oppure la strada che tutti dicono sia giusta? Ogni ragazzo ha la responsabilità di scegliere e credere nei proprio sogni significa anche assumersi i rischi di dedicare del tempo ad un progetto”. Al Festival De Maio ha anche inaugurato AngInRadio, radio che è il megafono delle iniziative dell’Agenzia Nazionale per i Giovani legate alle politiche giovanili, ma è anche uno strumento per informare e ascoltare i ragazzi, spesso protagonisti delle trasmissioni radiofoniche insieme ad esperti del mondo della politica, della cultura, dell’informazione, del lavoro e della società. “Ci siamo chiesti quale fosse lo strumento più veloce per ascoltare i ragazzi e far sì che potessero raccontarsi liberamente, quale mezzo di comunicazione se non la radio? – ha detto De Maio - Abbiamo lanciato a marzo una radio, una cabina radiofonica in cui i ragazzi raccontano il nostro lavoro, abbiamo anche lanciato un bando grazie al quale sono partiti 44 progetti che svolgono attività su territori, qui a Giffoni inauguriamo oggi una stazione radio di Ang per raccontare il festival, veicolando il nostro lavoro attraverso la voce dei ragazzi. Seicento giovani che partecipano a questi progetti per coinvolgere 150.000 coetanei: puntiamo molto alla formazione in ambito di progetti radiofonici e alla conoscenza del mondo dei programmi europei”. AngInRadio sarà presente in altre 13 regioni d’Italia e on air grazie ad un finanziamento dell’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
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Il Sud unisce le forze per fare impresa grazie al progetto “Giovani e Futuro Comune” A Giffoni Innovation Hub il contributo dell’imprenditrice calabrese e parlamentare Anna Laura Orrico
Il Sud che incontra altro Sud e diventa innovazione. Il Meridione che incrocia altro Meridione e, insieme, fanno creatività. Il Mezzogiorno che incontra altro Mezzogiorno per promuovere la cultura d’impresa. È questo il senso della presenza a Giffoni, nell’ambito di Giffoni Innovation Hub, di Anna Laura Orrico, imprenditrice calabrese e oggi parlamentare che ha incontrato
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cultura e di imprenditorialità. È il caso di Otakube: “Questi ragazzi, tutti ventenni, hanno deciso – spiega Anna Laura Orrico – di dedicarsi al mondo Cosplay, ai fumetti, ai comics, dando vita ad
un laboratorio sartoriale, sia di tipo tradizionale che digitale. Tutto in uno spazio abbandonato della Città dei Ragazzi di Cosenza”. La cornice è il progetto Giovani e Futuro Comune: “In questi anni – continua Orrico – abbiamo lavorato in tutta la Calabria, coinvolgendo circa mille ragazzi. Il punto di criticità è stato convincere le amministrazioni comunali a mettere a disposizione spazi pubblici di cui fruire in una chiave imprenditoriale. È stato determinante in questo lavoro l’apporto che abbiamo ricevuto da associazioni presenti sul territorio regionale legate ai temi della cultura d’impresa e dell’imprenditorialità digitale. Di questi mille ragazzi, in sessanti sono arrivate alla parte finale della business competition. Sono stati così individuati cinque progetti vincitori, ciascuno che fa riferimento ad un singolo bene pubblico da riutilizzare e ciascuno con un finanziamento di trentamila euro da impiegare proprio in questa fase di start up. Oggi presentiamo la web series che racconta l’esperienza Otakube, ma abbiamo appena lanciato una campagna di crowdfunding utile a raccontare le altre quattro storie venute fuori da questa splendida iniziativa”. Giffoni è il luogo d’elezione, il posto che meglio di altri può incarnare lo spirito di giovani del Sud che intendono investire sulla propria creatività al servizio del bene comune: “In questi anni – conclude Orrico – abbiamo avuto l’onore di essere supportati da Giffoni e da Giffoni Innovation Hub che ci hanno aiutato a mettere a fuoco la visione di impresa innovativa legata alla cultura e alla creatività”.
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il Dream Team per presentare la web series “L’Impresa Possibile”, iniziativa nata da Otakube, start up innovativa promossa nell’ambito del progetto “Giovani e Futuro Comune”, idea dell’associazione
Goodwill sostenuta da Fondazione “Con il Sud” e Fondazione Vodafone. Il progetto “Giovani e Futuro Comune” sta per chiudere il suo secondo ciclo e ha formato dal 2013 ad oggi oltre mille ragazzi calabresi sui temi dell’autoimprenditorialità, della cultura d’impresa e dell’imprenditorialità giovanile. La caratteristica del progetto è nella fruizione di spazi pubblici in disuso che diventano luoghi di
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Ricky Celenta, tutor del Team Ibm: “Sfatiamo il mito dell’informatica al maschile”
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“Nerd - Non è roba per donne?” E’ il progetto nato dalla collaborazione fra Ibm Italia e il Dipartimento di Informatica dell’Università la Sapienza di Roma, che ha l’obiettivo di avvicinare le ragazze all’informatica e alla programmazione, e che a Giffoni vede un Dream Team tutto al femminile. Le Dreamers sono pronte a raccogliere e vincere la sfida lanciata da Ibm. A guidare il gruppo il ventiquattrenne Ricky Celenta, laureato in economia e laureando in management strategico. “Ci ho messo 24 anni a diventare un Giffoners e ringrazio Giffoni Innovation Hub per avermi concesso l’onore di essere coach di questo team al femminile e occuparmi di un progetto così stimolante - ha detto - Si tratta del progetto Nerd di Ibm che ha lo scopo di avvicinare le ragazze all’informatica. L’Unione europea ci dice che entro il 2020 ci saranno oltre 800mila posti di lavoro nell’ ITC, ma all’interno di questo settore solo il 15% dei posti di lavoro è occupato da giovani donne. Alle Dreamers ho ripetuto che l’informatica non solo è accessibile, ma ha bisogno di loro e della loro capacità di ragionamento e di interpretazione del contesto sociale rispetto al quale la tecnologia diventa complementare”. Qual è stato l’approccio delle ragazze del Dream Team? All’inizio sono state titubanti nell’approccio all’artificial intelligence. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una chatbot che si chiamerà Griffy 2.0. Una chatbot di Giffoni Experience che guiderà, a partire dall’anno prossimo, quanti vorranno visitare il Festivale e avere informazioni aggiuntive attraverso quella che è la user experience online del Giffoni Film Festival. Subito dopo il primo approccio la visione delle Dreamers è cambiata totalmente. Adesso sono consapevoli e non hanno più timori. Il primo obiettivo è stato raggiunto, qual è il passo successivo? Non si tratta della realizzazione della chatbot, che è un mezzo per raggiungere l’obiettivo, ma di sfatare il mito dell’informatica che appartiene agli uomini. L’informatica appartiene a tutti coloro che vogliono lasciare la propria impronta nella creazione di un linguaggio che è ancora tutto da imparare. Da coach si sente il protagonista maschile di una sfida tutta al femminile? Un onore per me. La leggenda metropolitana secondo
cui le ragazze non riescono a lavorare in team è falsa. Il mio Dream Team sta dimostrando la capacità di lavorare insieme perseguendo un obiettivo comune per raggiungere il risultato. Tutte loro hanno voglia di mettersi in gioco e dimostrare che l’informatica non è maschile. Nonostante nessuna di loro abbia un background informatico, poiché si occupano di economia, scienze della comunicazione, psicologia, e non abbia competenze regresse, devo dire che sono molto brave. Si sono organizzate in sottogruppi coordinandosi step by step. Il progetto sta andando avanti attraverso la creatività propria del mondo femminile che va oltre la competenza tecnica.
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Giovanissime, grande testa e grande cuore: sono le ragazze del Dream Team che nei prossimi giorni si cimenteranno con il progetto delle Fondazione Ibm: “Nerd - Non è roba per donne?’” nato dalla collaborazione fra IBM Italia e il Dipartimento di Informatica dell’Università la Sapienza di Roma con l’intento di avvicinare le ragazze all’informatica e alla programmazione. Una doppia sfida: innovativa e culturale. Per molte di loro la prima volta da Dreamers si sta rivelando un’esperienza ancora più entusiasmante del previsto. “Per me è la prima volta al Dream Team - ha detto
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La squadra rosa non nasconde l’entusiasmo: “Siamo felicissime di questa esperienza”
Maria Cristina Ianiro - Mi sta piacendo molto non solo perché trovo che il progetto a cui ci stiamo dedicando sia molto interessante, soprattutto per chi come me è appassionata di innovazione, ma anche per la grande sintonia che si è creata tra noi ragazze del team”. Una squadra internazionale che vede la presenza della slovacca Barbora Lukacova. “Il progetto è molto interessante, è tutto fantastico- ha raccontato - La giornata passa velocemente, Giffoni è un posto piccolo, ma molto vivo. Sono contenta di avere la possibilità di essere qui”. Dalla Slovacchia alla Nigeria, a far parte del Dream Team anche la nigeriana Coulibaly Hindatu. “Trovo quest’ambiente meraviglioso - ha sostenuto - E’ una grande opportunità, si conoscono molte persone nuove che provengono da tutti i posti del mondo con cui si stringono relazioni che spero possano durare per sempre. La cosa bella è che quando lavoriamo lo facciamo in maniera seria e che quando c’è da divertirsi, lo facciamo insieme”. Tra le Dreamers Ibm anche la giovanissima youtuber Francesca Tamburini che segue due progetti. “Sono molto contenta sia del lavoro che stiamo facendo che del lavoro su Generazione Giffoni che riflette di più le mie competenze - ha spiegato - Questo progetto Ibm è una cosa nuova, bella e divertente in cui ognuna dà il proprio contributo. C’è un clima di condivisione, cooperazione e amicizia come in Cittadella”. Da fan a protagonista, è la storia di Giulia Paone. “Per me è la prima volta, avevo grandi aspettative perché seguo Giffoni da molto tempo - ha raccontato - e sono molto contenta di quello che stiamo facendo. C’è un ottimo livello di impegno e serietà per sviluppare progetti complessi, ma anche divertimento in un ambiente variegato e appassionante”. Esperienza decennale da giurata per Marika Falcone che conferma il proprio entusiasmo. “Seguo Giffoni da dieci anni- ha ricordato - Quest’ esperienza è diversa. Prima commentavo da spettatrice, entrando nel Dream Team non sapevo cosa aspettarmi. Qui ci si deve mettere in gioco per rispettare l’impegno preso, siamo persone aperte e diligenti che rispettano il lavoro del team”. Secondo anno da Dreamers per Flavia Rizza e Clotilde Toma. “Rispetto all’anno scorso per questo progetto partiamo già da una piattaforma - ha evidenziato la prima - Siamo un gruppo di ragazze affiatate, lavoriamo bene anche nei sottogruppi. Ci intersechiamo, sono fiduciosa che il progetto verrà portato a termine. Questa è una bella prova che vinceremo”. Anche per Clotilde il clima che si respira all’interno del Dream Team è di grande affiatamento. “Mi sono innamorata di questa esperienza già l’anno scorso - ha detto - Apprezzo sia il modo in cui le persone ci trattano che la possibilità di scoprire, attraverso lo sviluppo del progetto, cose che non sapevo. Interagire con persone nuove mi dà la possibilità di imparare molto, ma anche di fare apprezzare quello che faccio”.
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Con Chin8Neri i jurors creano il loro “Diario di un ricordo”
DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi
EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience SEDE LEGALE: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomndo
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GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751
Cinema, ci ha confermato che la tecnologia applicata agli smartphones, con instantprint è al servizio dei sentimenti: migliaia di ragazzi fanno la fila per portarsi a casa l’immagine stampata dei momenti più belli, con l’obiettivo di rendere sempre tangibili le emozioni vissute durante un evento che, edizione dopo edizione, si trasforma in una finestra, sempre più grande, sul mondo.
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Forte del successo della precedenti edizioni, Chin8 Neri riporta al Giffoni Film Festival, per il terzo anno consecutivo, l’immancabile Instant Print, la stampante fotografica istantanea collegata alla galleria di Instagram. L’installazione, presente già in altri eventi culturali, si pone l’obiettivo di regalare al proprio pubblico un ricordo tangibile dell’esperienza appena vissuta. È sufficiente scattare una foto, caricarla su Instagram con gli hashtag #Chin8Neri e #Giffoni2019, dopo aver reso pubblico il proprio profilo, recarsi al box e ritirare la stampa all’interno della Cittadella del Cinema. Quest’anno ogni giurato, mediante l’instant print potrà creare il personale “Diario di un ricordo” della propria esperienza alla 49^ edizione del Festival. Dopo solo tre giorni di attività, il riscontro avuto dai giffoners è assolutamente positivo, con una galleria che conta centinaia di scatti. Tornare a casa con un diario che raccoglie le istantanee dei momenti più belli vissuti a Giffoni stampati su carta si configura come un bellissimo regalo che il marchio Neri ai tanti giovani presenti alla Cittadella del Cinema. Dal gusto particolare delle bevande Chin8, Aranciosa, Limoncedro e Gassosa, al packaging dei prodotti, dallo spot pubblicitario di Carosello fino ad arrivare all’Instant Print, anche quest’anno il “Gusto di un Ricordo” è il leitmotiv che caratterizza la presenza del brand anche nella Lounge Room che accoglie talent, registi e produttori per una pausa fresca, frizzante e rilassante. Il positivo riscontro avuto in questi anni alla Cittadella del
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Giovanni Allevi: “Per essere innovatori occorre conoscere bene il passato” musica in testa: c’erano soltanto cinque persone nel pubblico: “La vera barriera che ho dovuto vincere non riguardava solo le persone, ma la sala da concerto vuota: il nostro è un tempo che vive la dittatura dei grandi numeri e se non
mondo dove dobbiamo apparire ed essere qualcosa per tutti per essere giudicati, essere nulla è liberatorio. Noi non siamo nulla, quindi non possiamo giudicare gli altri né esserne giudicati: è un punto di forza, non è una posizione
abbiamo le folle idolatranti davanti a noi crediamo di non valere niente. Quando ho capito che stare dietro ai numeri mi condannava all’infelicità, ho suonato felice per quei cinque fan”. Rispondendo ad un’altra sollecitazione arrivata dai masterclassers, Allevi ha rivelato ciò che di fondamentale ha scoperto di se stesso attraverso la filosofia, Socrate soprattutto: non essere nulla. “Una liberazione! In questo
debole”, ha stigamtizzato. Tra i vari aneddoti confidati ai ragazzi, quello che ha segnato la sua rottura con il mondo accademico: era al terzo/quarto anno di pianoforte quando portò a lezione una sonata di Mozart, ma cambiandone il finale. La professoressa inorridì e alla fine gli tirò in testa il libro; mentre era chinato a raccoglierlo, vide con la coda dell’occhio un sorrisino compiaciuto sulle labbra dell’insegnante...
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Tantissimi i giffoners che hanno preso parte alla masterclass Music&Radio con il talentuoso compositore Giovanni Allevi. Paolo Giordano, giornalista de Il Giornale, non teme di essere indelicato sottolineando che Allevi è sinceramente emozionato perché ogni volta che parla in pubblico si mette a nudo. È un artista che ha tenuto la barra dritta anche quando le critiche erano durissime, ha continuato a fare ciò in cui credeva, anche quando le sue non venivano recepite come innovazioni. E dunque, la domanda centrale è: cos’è un innovatore? “È una persona che sente un vuoto laddove tutti sono soddisfatti”, sottolinea Allevi e prosegue raccontando un aneddoto personale: “Dopo aver studiato dieci anni pianoforte, otto di composizione, mi sedevo in un punto preciso di piazza San Babila a Milano e pensavo che c’era qualcosa che mi mancava. Vedevo i ragazzi col violino andare in conservatorio e i fighetti per un’altra strada. Mi sembrava che il mondo della musica classica fosse per sempre separato, allontanato dal nostro tempo. Quei piccoli violinisti apparivano dei disadattati. Di qui la mia insoddisfazione, questo senso di vuoto angoscioso”. Ma il senso di inadeguatezza può infastidire il prossimo? Pronta la risposta di Allevi: “Sono arrivato a Milano a 28 anni, disoccupato. Ero sempre da solo. Mi ero già laureato in filosofia e mi ero iscritto all’ottavo anno di composizione per terminare il corso. Per due o tre anni non ho parlato con nessuno, chiuso nel mio monolocale. Ho scritto la mia musica, studiato tanto. Il mio sogno era però riprendere una musica classica nelle forme e contemporanea nei contenuti, ovvero tradurre Rachmaninoff o Chopin in suoni attuali”. La lezione che rivolge ai ragazzi è chiara: per potersi avventurarsi nel futuro occorrono la conoscenza, lo studio, che ci danno la capacità di guardare nel passato per addentrarsi nel domani. Quindi – chiosa rivolto ai ragazzi – Se anche voi vi sentite dei disadattati …siete sulla buona strada!”. I giffoners chiedono del concerto a Napoli di cui racconta nel libro La
Mondo Marcio e Shade: “Celebrate ogni piccola vittoria e tenetevela stretta”
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È un’introduzione incisiva quella di Paolo Giordano ai due nuovi ospiti della Masterclass Music & Radio: sono coetanei ma hanno due
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scritture diversissime: Mondo Marcio è cattivo, ha la vera attitudine rap, è quello che non guarda in faccia nessuno; invece Shade è il miglior freestyler che lui abbia mai incontrato. Velocissimamente inventa rime, sempre centrate. Sono due aspetti della stessa mentalità rap. Alla domanda dei ragazzi, che chiedono a Mondo Marcio se, tornando indietro, farebbe scelte diverse visto che ha fatto tanto per l’hip hop italiano ma non gli è stato riconosciuto il dovuto, lui risponde smussando 23 Luglio 2019
gli spigoli: “Con il senno di poi siamo tutti bravi. Non conoscevo questo mondo, ma la cosa importante è riuscire a imparare dalle proprie scivolate: si impara a schiaffi, non si impara a carezze”. Mondo Marcio prosegue, sottolineando l’importanza di trattare ogni cosa che si sta facendo come fosse il primo album per scoprire sempre nuove cose, essere curiosi e conservare la freschezza del primo momento. E così si inserisce Shade raccontando dei suoi esordi: a scuola prendeva tutti per i fondelli, era tutta lì la sua
dalla tua confort zone, e il rapporto con Mina mi ha insegnato proprio questo”, conclude. Alla domanda sui fallimenti, su come affrontarli, rispondono raccontando le loro cadute. Mondo Marcio sentenzia: “Quando vinci, vinci se sino al giorno prima hai perso. Quando sei cieco dalla nascita non sai cosa sia l’oscurità perché non hai mai visto la luce. Però celebrate ogni piccola vittoria e tenetevela stretta perché grazie a quella potrete andare avanti”.
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bravura, ma quando ha ascoltato per la prima volta una gara di freestyle di MC contro Mondo Marcio, gli è cambiata la prospettiva: l’ha riascoltata migliaia di volte, si è allenato sinché non ha deciso di buttarsi, affacciarsi al mondo. Mondo Marcio era il punto d’arrivo di quelli della sua età, tanto che un amico gli aveva mandato due sms lunghissimi (non erano ancora i tempi del più comodo WhatsApp) per dirgli tutto quello che Mondo Marcio aveva già fatto alla loro età e che loro erano dei falliti a confronto. “Da Mondo Marcio prima di
tutto ho imparato a cercare sempre di migliorare, a non avere come fine il successo, una tendenza diffusissima e amplificata ora dai social: essere attenti a sembrare di successo piuttosto che ad avere successo, cioè esser bravi”. E proprio qui sta la grandezza dei più grandi: nel rimanere giovani sempre, sempre affamati, incalza Mondo Marcio. Quando ha lavorato con Mina, lei in studio ha accettato di provare ogni modifica, ritentare e riprovare sempre. “Esci dalla tua confort zone perché la tua vita inizia fuori 23 Luglio 2019
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Massimiliano Gallo, il maestro della porta accanto La lezione dell’attore: “Cerco di lasciare un po’ di me nei masterclassers”
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e valorizzata, perché Giffoni riesce a trovare il suo valore aggiunto nei ragazzi che diventano realmente i protagonisti assoluti di ogni cosa”. Teatro, cinema e televisione sono la sua estensione naturale e alla 49esima edizione di Giffoni Massimiliano Gallo è tra gli insegnanti speciali della Masterclass Cult. L’interpretazione di Valentino Gionta in Fortàpasc di Marco Risi lo consacrò al grande pubblico e Ferzan Özpetek lo scelse per Mine Vaganti nel 2010: “Quando mi telefonò Ferzan pensavo si trattasse di uno scherzo – ha raccontato –. Credevo fosse qualche mio amico del liceo che voleva prendermi in giro: mi avrà preso per pazzo. Appena lo incontrai gli dissi che avrei accettato anche se si sarebbe trattato di una singola battuta”. La semplicità dell’arte, magia intensa di Giffoni da ben quarantanove anni. “In questi giorni sto provando a lasciare in ognuno di voi un po’ di me – ha continuato Gallo –. Cerco di mettere nelle vostre mani quegli strumenti necessari che vi facciano sentire preparati e sicuri rispetto ad un eventuale casting. Bisogna lavorare senza sosta, senza perdere di vista l’obiettivo, concentrati e preparati. Applicate sempre il vostro metodo, che deve essere funzionale e congeniale, ma siate profondi e scavate nell’animo delle cose”. Come una carezza dolce e paterna agli aspiranti attori, che per tutta la durata del Festival avranno la possibilità di studiare insieme a lui il mestiere. “Non vi scoraggiate mai, insistete esistendo – ha concluso –. Credete veramente in quello che fate e le soddisfazioni arriveranno. E ricordate che non esistono le piccole e grandi parti, perché fare l’attore è una questione di vita e ogni ruolo ha la sua importanza. Dipende da chi lo fa e da come lo fa, siate voi stessi sempre”.
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Anema e core, con quella semplicità intensa e mai banale. Napoli la tiene stretta nel suo cuore, vanto e passione, e nello sguardo porta impressa la sensibilità di chi trova nelle cose vere la libertà di espressione. Fatica e talento, studio e dedizione, alla ricerca di quella bellezza che trova spazio nelle piccole cose: Massimiliano Gallo non è un artista come tanti altri, smontare e umanizzare i suoi personaggi è il valore aggiunto che fa di lui uno degli attori italiani più intensi di sempre. “Sono un semplice artigiano – si è definito così durante la Masterclass Cult –. Sono figlio d’arte, e spesso penso alla mia famiglia come una famiglia di circensi e di persone abili a fare quel lavoro. Il mestiere dell’attore è un’altra cosa, spesso ci fanno credere cose che non esistono: tutta quella sovrastruttura che c’è è fuffa”. Diretto, perché in un Festival come quello di Giffoni non c’è spazio per le frasi fatte. “In questo mondo dove tutto appare non sempre è facile riuscire ad essere – ha raccontato ai masterclassers –. Tutto è parametrato all’apparire ma la realtà è un’altra e voi non dovete lasciarvi fregare”. Un incontro di emozioni ed esperienze, lontano dagli schemi e da quella superficialità che troppo spesso caratterizza i confronti e gli scambi. Massimiliano Gallo è così, un uomo della porta accanto che senza indugi è pronto a mettere tra le mani dei giffoners un po’ della sua storia. A soli cinque anni la sua prima apparizione al teatro, su un palcoscenico piccolissimo a inseguire quel sogno diventato oggi la sua splendida realtà. “Questo Festival riesce a darvi delle opportunità concrete di vita, dovete riuscire a coglierle – ha esortato i masterclassers –. Se volete fare questo mestiere, dovete studiare e non lasciarvi distrarre dagli escamotage. Prendete esempio da posti come questo, dove la cultura viene esaltata
Europa Creativa – Programma Media: un aiuto concreto all’industria del cinema e degli audiovisivi
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Alla Masterclass Connect incontro con il project officer Andrea Coluccia Sostegno all’industria europea del cinema e dell’audiovisivo: è questo uno degli ambiti di azione di Europa Creativa – Programma Media. Uno sostegno che non riguarda solo lo sviluppo di progetti audiovisivi e videogames o la produzione di opere televisive, ma anche la distribuzione, la formazione, e la promozione dei progetti. Di tutto questo si è parlato durante la Masterclass Connect con Andrea Coluccia, project officer presso Creative Europe Desk Media Italia. Diversi gli obiettivi del sottoprogramma, come emerso nell’incontro con i masterclasser. In primis, “rafforzare la capacità del settore audiovisivo di operare a livello transnazionale e internazionale”, spiega Coluccia. Come? Facilitando l’acquisizione di nuove capacità, competenze e know-how nel campo delle tecnologie digitali, dell’audience development e della creazione di nuovi modelli di business, ma anche aumentando la capacità di sviluppare opere audiovisive europee che abbiano la potenzialità di circolare nell’Ue e nel mondo,
incoraggiando gli scambi tra imprese, promuovendo la circolazione transnazionale. “Cerchiamo comunque – sottolinea Coluccia – di preservare l’identità e la diversità culturale rispetto ad altri Paesi”. Diverse le attività finanziate, dallo sviluppo di opere audiovisive europee – in particolare film, opere tv e videogiochi con potenzialità di circolazione transfrontaliera – alla distribuzione di film di altri Paesi europei nelle sale cinematografiche e su altre piattaforme, da iniziative che promuovano la diversità delle opere audiovisive europee – come festival e altri eventi promozionali – ad attività di alfabetizzazione cinematografica. “I bandi hanno procedure diverse. Aiutiamo anche in fase di scrittura – conclude Coluccia – per avere maggiori opportunità di essere selezionati, o aiutiamo a scegliere il progetto più adatto. Maggiori elementi forniamo e più possibilità abbiamo di essere selezionati. È sempre una questione di strategia”.
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De Masi: “Giffoni un microcosmo da cui può arrivare la salvezza”
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fa filosofica, a partire dal concetto di bisogni radicali di Agnes Heller: introspezione, gioco, amore, amicizia, bellezza, convivialità, “bisogni che non hanno bisogno di danaro”. Ma che necessitano di una ristrutturazione “del nostro rapporto tra lavoro e vita”. Il calcolo è semplice: “La produttività è data dall’efficienza, e l’efficienza è il rapporto tra la quantità di prodotto rispetto alle ore di lavoro umano che occorrono per farlo. In Italia lavoriamo il 20% in più producendo il 20% in meno”. Il paragone è con Paesi come la Germania. Perché? “Per una questione di organizzazione”, spiega il professore. E ancora: “Lavorando il più possibile, ammazzandosi di lavoro non si va da nessuna parte. La salvezza non ci può venire da Milano ma da Giffoni, un microcosmo che può fare da laboratorio”. Perché il futuro deve puntare “all’ozio creativo, studio, lavoro e gioco messi insieme”. La certezza, conclude De Masi strappando un lungo applauso ai masterclasser, è una: “Vi lasciamo in eredità un mondo che è la fine del mondo”.
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ruota, dell’astronomia: invenzioni talmente simultanee che si sparse la voce che era stato inventato tutto quello che si poteva”, racconta il sociologo. Solo nel XII secolo d.C. arrivarono altre invenzioni, “come la bussola e la stampa”. Poi il passaggio dall’epoca industriale “basata sulla fabbrica e sulla produzione in grandi serie di beni materiali nelle fabbriche”. Insomma, “un’epoca del consumo che dà vita anche alla società dell’alienazione e della lotta di classe”. E poi? “Siamo usciti dalla seconda guerra mondiale che eravamo società post industriale, quella in cui viviamo attualmente, centrata soprattutto sulla produzione di beni immateriali”, spiega De Masi. Che riflette: “Giffoni ha fatto il salto da agricolo a post industriale senza passare attraverso l’industria, un fatto strepitoso”. E ancora: “Gubitosi ha fatto cose eccezionali, ha cambiato il volto di una regione. Il festival è il tipico prodotto post industriale con cui si può modificare una regione e la sua economia più di un’acciaieria. Con il vantaggio che cambia l’economia e migliora la testa”. La riflessione si
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“Un incontro molto speciale, prima con l’uomo, poi con il professore”. Perché Domenico De Masi “è preziosissimo. Mimì, solo io posso chiamarlo così, è una miniera, una fonte di ispirazione per noi”. Parola di Claudio Gubitosi. Il direttore di Giffoni Experience introduce così l’incontro tra il sociologo e i giffoners della Masterclass Connect. Un lungo dialogo, fatto di domande e risposte, di aneddoti e pure di esercizi. Un incontro che parte con un excursus sulla storia dell’umanità per arrivare a un’analisi che passa dalla politica alla sociologia, dall’economica alla filosofia. Un incontro fatto anche di amarcord: “Alla prima edizione del festival - rivela De Masi – io c’ero”. “In cosa consiste la società post industriale e dove stiamo andando?”. Una domanda la cui risposta inizia da lontano. “La grande evoluzione del nostro pianeta si è sviluppata in tre tappe”, spiega De Masi, che inizia con il racconto della prima tappa, “lunghissima, iniziata 5000mila anni fa in Mesopotamia con la scoperta dell’agricoltura moderna, della moneta, della scrittura, della
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Comieco spiega il riciclo della carta ai masterclassers di Eco “La filiera cellulosica è ad energia solare, perché parte dalla cellulosa, dagli alberi. Ma a differenza di petrolio e materie fossili, è una fonte rinnovabile. Noi utilizziamo quasi esclusivamente legname di recupero e la rinnoviamo. La deforestazione non è legata all’industria cartaria”: lo spiega Roberto Di Molfetta, responsabile recupero e riciclo per il Consorzio Comieco, protagonista della Masterclass Eco. “La carta – aggiunge - è il mezzo più diffuso per portare il sapere, la conoscenza, fondamentali per portare avanti la nostra filiera della carta e del cartone degli imballaggi”. Sul territorio, in particolare al Sud, il riciclo è una sfida. “Bisogna fare in modo che chi fa la raccolta sappia come fare. Noi affianchiamo i comuni in questo, chiedendo le cose ai cittadini. Bisogna che i gli enti forniscano il servizio, diano le informazioni, ritirando il materiale, facendo controlli e multe se necessario”. La raccolta parte dalla separazione della carta, tra sporca e pulita. Tra pura e composta.“Per capire, provate a romperladice Di Molfetta ai Masterclassers - Se fa resistenza, c’è altro, come metallo o plastica, che rende quel foglio non riciclabile. Poi deve essere pulita, senza umido o residui di cibo, e solo
allora, messa nel bidone della raccolta. Quando il materiale arriva in cartiera, viene bagnata con tanta acqua fino a diventare una pappa, e poi passa nei rulli. Infine, in bobine, arriva in cartotecnica”. È il momento in cui comincia il riciclo in azienda. “Gli imballaggi vengono differenziati a seconda della destinazione, con la trasformazione”, spiega Valentina Sada, responsabile Marketing e della Comunicazione del Gruppo Sada imballaggi, da cinque generazioni sul mercato, dal legno al cartone alla cartotecnica con 400 dipendenti. “Lo scarto di lavorazione lascia delle balle, compattate, che arrivano in cartiera, per altri prodotti, con un continuo scambio circolare. Ogni scatola in questo modo rispetta l’ambiente e reimmette tutto. La risorsa carta ha sostenibilità ambientale, in gran parte a base macero, e resta sul territorio, lo valorizza, crea posti di lavoro”. La cellulosa immette nuova fibra, per prolungare la vita della carta. “Ma la raccolta differenziata si fa per non abbattere gli alberi”: lo slogan, anni fa, era un cavallo di battaglia di Legambiente. A ricordarlo, a sorpresa sul palco, l’ex presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo.
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Robot ed energia nucleare: Enea racconta un viaggio nel futuro
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Robot nel futuro e nel presente: è il progetto di Enea per aiutare i bambini autistici, raccontato nella Masterlass Eco da Andrea Zanella, esperto di robotica. A trasportare i ragazzi in questo nuovo universo è il robottino Neo, alle prese con le reazioni dei piccoli. “Con l’intelligenza artificiale l’attività viene ottimizzata per ogni singolo bambino - spiega Zanella - riconoscendo le sue caratteristiche e i suoi parametri, in modo ottimale per ciascuno”. Un lavoro che avviene insieme al supporto degli psicoterapeuti. “Adattiamo questo strumento a seconda delle situazioni, ogni bambino ha specificità assolute e
diverse”. Il robot fa alcuni giochi per stimolare delle reazioni motorie. “La chiave è appassionare i bambini, insegnare loro a fare delle singole cose utilizzando gli oggetti”. L’Enea, con ambiti diversificati, lavora nel campo dell’innovazione, elaborando prospettive e soluzioni. È impegnata nel settore energetico, rispondendo al fabbisogno dell’uomo e occupandosi del rinnovabile. Tra gli ambiti di cui si occupa l’agenzia nazionale rientra anche il nucleare, ricreando i processi che avvengono sul sole. Come? “Raggiungendo 150 milioni di gradi con la fusione nucleare, liberando energia cinetica e poi calore”, è la spiegazione scientifica 23 Luglio 2019
di Giuseppe Mazzitelli, ricercatore divisione tecnologie fusione nucleare Enea. “Un reattore per la fusione è una macchina estremamente complessa – continua - li vedremo nella seconda metà del secolo attuale, tra una trentina d’anni”. Dietro l’angolo, ormai già nel presente, c’è la tecnologia. Con progetti in continuo divenire destinati a cambiare la vita quotidiana delle persone, con un meccanismo circolare e rinnovabile. “Ricordate che qualsiasi macchina non potrà mai arrivare al cervello umano, è tutto frutto dell’ingegno e delle idee”.
L’omaggio di Aura ad Adriano e Giorgio Ferraiolo premiare una famiglia storica di burattinai. La passione con cui il maestro Adriano trasmette e rinnova l’amore per l’arte dimostra che questo mondo di fantasia non ha mai perso la sua magia – spiega Novellino - Giorgio Ferraiolo, con il suo teatro Nazionale dei burattini, da anni lavora per portare il sorriso alle tante famiglie che si ritrovano al Festoval per questo evento unico”.
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Il Giffoni Film Festival e AURA premiano il maestro burattinaio Adriano Ferraiolo e il nipote Giorgio. La tradizione della Famiglia Ferraiolo nell’antica arte dei burattini risale agli inizi del Novecento, quando Pasquale Ferraiolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio. I riconoscimenti sono stati consegnati da Alfonsina Novellino, Presidente di AURA. “Sono lieta di
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A Giffoni il Piccolo Mago, un corto sui trapianti Oggi l’ospedale Santobono Pausilipon presenterà al Festival Il Piccolo Mago, un cortometraggio realizzato all’interno della struttura ospedaliera napoletana. Alla proiezione – in programma nella sala Galileo alle 16.30 – parteciperanno Annamaria Minicucci, direttrice generale dell’ospedale Santobono, Flavia Matrisciano, direttrice Fondazione Santobono Pausilipon, e il presidente onorario del Festival Genè Andria. Scritto da Roberto Calabrese e Tito Laurenti, Il Piccolo Mago è stato realizzato in collaborazione con l’Aorn
Santobono Pausilipon e due Fondazioni: Admo Federazione Italiana Onlus sul trapianto del midollo osseo e Fondazione Theodora Onlus che aiuta i bambini in ospedale ad affrontare la difficile prova del ricovero. “Il film è ispirato a fatti realmente accaduti - dichiara la presidente di Aura Alfonsina Novellino – e può sicuramente sensibilizzare le persone sul tema del trapianto del midollo osseo, raccontando in maniera semplice ed essenziale quanto sia importante e fondamentale donare”.
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Ail Salerno ospite di Aura a seguire del teaser del film Shaun, vita da pecora: Farmageddon con l’intervento dei registi Will Becher e Richard Phelan. Al termine della proiezione, i bambini hanno poi potuto partecipare alle numerose attività di Vivo Gifofni, spettacoli, laboratori e tanto altro ancora. “Con Elvira Tulimieri e i volontari
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Anche in questa 49esima edizione del Festival, Aura è felice di ospitare AIl Salerno Sezione Marco Tulimieri. Nelle vesti di giurati, 14 bambini coinvolti nei progetti di assistenza dell’AIl hanno assistito alla proiezione nella Sala Lumière del film in concorso nella sezione Elements + 6 Phantom Owl Forest e
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dell’Ail – dichiara la Presidente di Aura Alfonsina Novellino condividiamo l’impegno costante a favore dei giovani e la mission di sensibilizzare le numerose persone presenti a Giffoni su temi così importanti”.
Mangiare sano secondo la Dieta Mediterranea: lo GnamFest a Giffoni Grande festa per l’arrivo di GnamFest per la quarta giornata del Giffoni 2019. Gli oltre seicento giurati della giuria Elements +10 hanno incontrato i due referenti del progetto Antonio Tallarico e Stanislao Scognamiglio che hanno raccontato ai piccoli giffoners l’importanza di mangiare sano. Il progetto, varato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, in collaborazione con Giffoni Film Festival, intende far
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riscoprire l’importanza del mondo rurale e invitare ad una corretta alimentazione, attraverso la Dieta Mediterranea riconosciuta ufficialmente Patrimonio dell’Unesco, e il consumo di prodotti tipici e certificati del nostro territorio. GnamFest nel corso degli ultimi 15 anni con il suo programma di educazione alimentare ha coinvolto circa 35.000 ragazzi in età scolare, con una serie coordinata di azioni interattive all’insegna del mangiar sano, dai laboratori ai concorsi, spot, visite guidate, fattorie didattiche e degustazioni. Il Progetto GnamFest è un segmento di un più ampio programma di educazione alimentare e di orientamento dei consumi che, attraverso una serie di attività rivolte soprattutto ai più giovani, intende far riscoprire l’importanza del mondo rurale e invita ad una corretta alimentazione, attraverso il consumo di prodotti tipici e certificati. Non mancano, inoltre, approfondimenti sull’importanza del settore della pesca e sulle qualità nutrizionali dei prodotti ittici, con particolare attenzione al pesce azzurro.
“Un progetto che serve a stare bene voi ma anche noi adulti – ha sottolineato Antonio Tallarico, di GnamFest – perché è vero che siete voi ad insegnare a noi adulti come mangiare. Il progetto intende stimolare voi ragazzi ma anche i vostri genitori ad adottare la dieta mediterranea e consumare prodotti tipici del nostro territorio. Ciascun ragazzo deve arrivare attraverso un percorso di formazione per conoscere tutto ciò che mangia per tutelare la propria salute in età giovanile ma non solo. Proprio i più piccoli sono i protagonisti di questo progetto speciale e sono loro a portare avanti la corretta informazione: si parte dall’alimentazione e si prosegue con una adeguata attività fisica”. È intervenuto anche il dirigente del servizio territoriale provinciale di Salerno, Giuseppe Gorga che ha sottolineato l’importanza della presenza di GnamFest che si rinnova ogni anno a Giffoni per incontrare i più piccoli: “Una iniziativa ormai collaudata è un investimento per il nostro territorio e per far conoscere e apprezzare ai ragazzi i nostri prodotti della Campania e a questa si accosta la Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità dal 2010. Rappresenta un volano per lo sviluppo del nostro territorio e funge da leva della promozione turistica. In questa importantissima partita l’agricoltura e il settore della pesca giocano un ruolo fondamentale per la promozione della salute e per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del nostro territorio. Pensate – ha specificato Gorga - che ben il 90% del territorio regionale è rappresentato dalle aree rurali, aree agricole, pascolative, forestali e Parchi, che sono in grado di assicurare sicurezza alimentare, manutenzione e salvaguardia del territorio, cura del paesaggio, nonché difesa della biodiversità, del patrimonio storico, ambientale e culturale. È necessario, quindi, far conoscere ai cittadini, partendo proprio dai più giovani, queste importanti realtà, affinché possa nascere una nuova coscienza fondata sul rispetto del territorio e sull’adozione di stili di vita corretti. Pertanto Giffoni rappresenta la location ideale per le nostre attività”.
ALONE IN SPACE Elements +10 Svezia, 2018 49a edizione aria
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Un viaggio di meraviglia e fantasia ha coinvolto gli Elements +10, per una proiezione che li ha catapultati nello spazio alla ricerca del pianeta Vial. È il film ALONE IN SPACE di Ted Kjllsson, a bordo dell’astronave Svea insieme a Gladys e Keaton. “L’idea di questo film nasce grazie alla visione di una rappresentazione teatrale in Svezia – ha raccontato il regista ai giffoners -. Ci sono voluti ben cinque anni per riuscire a realizzarlo, e oggi vederlo insieme voi mi ha emozionato tanto. Siete così energici e magici, vi sentivo vicini e felici: è stato pazzesco, parlerò ovunque di voi e di questo Festival perché è tutto focalizzo sui bambini proprio come nel mio film”. Rebecca, Elements +10, l’ha visto così:
Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto? Fino ad oggi è il mio film preferito: una storia capace di mescolare realtà e fantasia. Credo sia adatto ai bambini come me, ci ha insegnato i valori della protezione e dell’amore. È diverso da tutti gli altri film che ho visto finora, ci ha fatto divertire con degli effetti speciali e delle situazioni surreali e fantastiche.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film? Non so se è un’emozione, ma sono stata curiosa dal primo minuto fino all’ultimo. Mi sentivo coinvolta nell’avventura, e dalla poltrona sarei voluta entrare nello schermo per fare amicizia con l’alieno. Pensavo spesso che avrebbe potuto mangiare tutti i protagonisti, e mi veniva da ridere fortissimo. Sono uscita dalla sala felice, un po’ come mi succede tutte le mattine quando devo venire al Festival: apro gli occhi e non vedo l’ora di tornare qui dove ho trovato tanti amici nel corso degli anni e dove mi sento libera e a casa.
Che voto daresti a questa proiezione? Dieci, e se posso aggiungerei anche la lode. Come ci ha raccontato il regista questo film è dedicato proprio ai bambini e alla nostra spensieratezza, ha detto che lo abbiamo abbracciato di energia. Avrei voluto rispondergli che invece lui con questo film ci ha fatto davvero un bellissimo regalo!
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Amori, timidezze e sogni infranti nei film in concorso oggi al Giffoni 2019
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Si parte alle 10 in Sala Truffaut con A COLONY (Canada, 2018), il film di Geneviève Dulude-De Celles riservato ai Generator +13 che racconta la storia di Mylia, una ragazza alle prese con la timidezza e il cambiamento.
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Alla stessa ora, in Sala Blu – Grimaldi Lines, per i Generator +16 il film TOO LATE TO DIE YOUNG (Cile, Brasile, Qatar, 2018) di Dominga Sotomayor: la storia di Sofía, Lucas e Clara tra amori, natura e paure.
Per la categoria GEX DOC in Sala Galileo alle 14:45 il documentario THE HEART OF A DOLL (Italia, 2019) di Antonio Di Domenico sulla vita di Veronica Tulli e la sua malattia: è un’artista eccezionale e quella sindrome delle ossa fragili non possono rappresentare per lei un ostacolo.
Alle 19:30, in Sala Lumière, toccherà invece ai Generator +18 con la proiezione YOUNGJU (Corea del Sud, 2018) di Cha Sung-duk. Il film racconta la storia di Youngiu e Youngin, in un susseguirsi di crimini e sogni infranti.
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Il programma del giorno
CITTADELLA DEL CINEMA 10:30 Visita ufficiale del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri LUIGI DI MAIO SALA TRUFFAUT 10:00 GENERATOR +13 A COLONY by Geneviève Dulude-De Celles (Canada, 2018, 102’) a seguire: CIAL - Consorzio Imballaggi Alluminio presenta OBIETTIVO ALLUMINIO – MOVIE EXPERIENCE 2019 con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente 14:30 GENERATOR +16 TOO LATE TO DIE YOUNG by Dominga Sotomayor (Chile/Brazil/Qatar, 2018, 110’) 17:00 LA GIURIA INCONTRA EVAN PETERS (Blu Carpet) 18:10 LA GIURIA INCONTRA Il cast di “Dolcissime” MARCO D’AMORE FRANCESCO GHIACCIO VALERIA SOLARINO GIULIA BARBUTO COSTA DA CRUZ ALICE MANFREDI MARGHERITA DE FRANCISCO GIULIA FIORELLINO(Blu Carpet) 19:30 ANTEPRIMA/PREMIERE Vision Distribution presenta DOLCISSIME (THE SWEETIES) by Francesco Ghiaccio (Italy, 2019, 85’) SALA ALBERTO SORDI 10:00 EVENTO SPECIALE +10 Rainbow e Rai Gulp presentano CLUB 57 by Gustavo Cotta, Otto Rodriguez (Italy, 2019, serie TV) Con la partecipazione di RICCARDO FRASCARI 11:30 EVENTO SPECIALE +10 Presentazione vincitori concorso Cinefrutta, promosso da Terra Orti a seguire: LA GIURIA INCONTRA PAOLO CONTICINI 14:30 EVENTO SPECIALE +10 Rainbow e Rai Gulp presentano CLUB 57 by Gustavo Cotta, Otto Rodriguez (Italy, 2019, serie TV) Con la partecipazione di RICCARDO FRASCARI a seguire: LA GIURIA INCONTRA PAOLO CONTICINI(Blu Carpet) 19:00 EVENTO SPECIALE +3 Rainbow e Rai Yoyo presentano 44 GATTI by Iginio Straffi (Italy, 2019, serie animata) SALA LUMIÈRE 10:00 EVENTO SPECIALE + 6 Rainbow e Rai Yoyo presentano WINX CLUB – Serie 8 by Iginio Straffi (Italy, 2019, serie animata) 12:00 MEET THE STARS EVAN PETERS
14:30 EVENTO SPECIALE + 6 Rainbow e Rai Yoyo presentano WINX CLUB – Serie 8 by Iginio Straffi (Italy, 2019, serie animata) 19:15 PRODUZIONI GIFFONI VIDEO FACTORY LA VOCE DI ALICE by Fiorenzo Brancaccio (Italy, 2019, 15’46’’) a seguire: GENERATOR +18 YOUNGJU by Cha Sung Deok (South Korea, 2018, 100’) SALA GALILEO (GMV) 10:15 PARENTAL EXPERIENCE CAFARNAO – CAOS E MIRACOLI by Nadine Labaki (Libano/France/USA, 2018, 123’) (Versione italiana) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità ai genitori di ELEMENTS +6 e +10 14:45 GEX DOC THE HEART OF A DOLL (CUORE DI BAMBOLA) by Antonio Di Domenico (Italy, 2019, 81’). Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 a seguire: IL PICCOLO MAGO by Tito Laurenti, Roberto Calabrese (Italy, 2019, 13’46’’) Intervengono Dr.ssa Annamaria Minicucci (Direttore Generale Ospedale Santobono-Pausilipon) e Dr.ssa Flavia Matrisciano (Direttrice Fondazione Santobono Pausilipon) 18:30 GREEN GAME Videogioco interattivo sulla raccolta differenziata realizzato dai Consorzi nazionali di recupero e riciclo imballaggi. Ingresso riservato giuria +10
SALA BLU - GRIMALDI LINES (GMV) 10:00 GENERATOR +16 TOO LATE TO DIE YOUNG by Dominga Sotomayor (Chile/Brazil/Qatar, 2018, 110’) a seguire: “Il Ponte: la Speranza nelle Tue Mani” di Antonio Giudice (Italy, 2019) con la collaborazione di Giffoni Video Factory Interviene il Dr. BASTIANELLI 13:00 Assegnazione del “Premio ScriviAmo” del BIMED – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo con ANDREA JOVINO 14:30 GENERATOR +13 A COLONY by Geneviève Dulude-De Celles (Canada, 2018, 102’) 17:00 MASTERCLASS CONNECT Incontro con RAFFAELA MILANO (Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children):by “I figli dei nemici: come nascono i diritti dell’infanzia”) 17:45 A Confronto con le Istituzioni. Incontro con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, MARCO BUSSETTI. Presentazione del Festvial School Experience. Presenzia LUCIA FORTINI, Assessore Istruzione Regione Campania, GIANLUCA FORCOLIN, Vice Presidente Regione Veneto, LUISA FRANZESE, Direttore Ufficio Scolastico Regione Campania 21:00 RASSEGNA BEAUTIFUL MINDS VAN GOGH – AT ETERNITY’S GATE by Julian Schnabel (Ireland/Switzerland/UK/France/USA, 2019, 111’) COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO 17:00 COMIX STORIES Incontro con FRED DE PALMA SALA VERDE (GMV) 10:30 MASTERCLASS CONNECT
A Confronto con le Istituzioni. Incontro con il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, LUIGI DI MAIO 14:30 MASTERCLASS CULT Ingresso riservato DOLCISSIME (THE SWEETIES) by Francesco Ghiaccio (Italy, 2019, 85’) (Versione italiana con sottotitoli in inglese) Presenzia CHIARA MARCIANI, Assessore Pari Opportunità della Regione Campania 16:30 Analisi del film: FRANCESCO GHIACCIO, MARCO D’AMORE, VALERIA SOLARINO su “Dolcissime” 17:30 Il mestiere dell’attrice: VITTORIA PUCCINI GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 18:30 STAND COMIX Incontro con FRED DE PALMA AULE CITTADELLA DEL CINEMA 10:30/14:30 “Europa, Cinema e Informazione” workshop rivolto all’Ordine dei Giornalisti a cura della Regione Campania (prenotazione obbligatoria) 15:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO BOOMDABASH: il ritmo del Salento conquista le classifiche Modera LUCA DONDONI Ingresso riservato agli iscritti 16:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO OCTOPUS RECORDS: il ruolo di una etichetta indipendente nel mondo dei social network Modera RITA VECCHIO Ingresso riservato agli iscritti 17:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO DAVIDE DESARIO (direttore Leggo): raccontare la musica – la sfida dei freepress nell’era dei social Modera MATTIA MARZI SALA STAMPA MULTIMEDIA VALLEY 10:00/20:00 GIFFONI VIDEO LIBRARY (Postazioni video riservate agli accreditati) ANTICA RAMIERA 9:30/13:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #7 14:30/19:00 Working Session #8 15:00 MASTERCLASS CONNECT La Fondazione con il Sud si presenta. Incontro con CARLO BORGOMEO, Presidente 17:00 MASTERCLASS ECO COREVE – Consorzio recupero e riciclo imballaggi in Vetro. Vetro: un modello per l’economia circolare. Interviene Massimiliano Avella - Responsabile Sviluppo Raccolta e Riciclo Consorzio Coreve
PALAZZO FEDERICO II (Terravecchia) 10:00 MASTERCLASS CULT Workshop Sceneggiatura (in collaborazione con Scuola Holden) con MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN Workshop Effetti Speciali Make Up (a cura di Special Makeup Studio); Workshop Recitazione con MASSIMILIANO GALLO Workshop Regia con CIRO D’EMILIO Ingresso riservato agli iscritti
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s: r e t e P n va E i d o n r l o i a g v i l t i s è e , F l 19 a 0 a t 2 i s i n n o o ff i ag t #G o r p n e X-M i d r a t s la
che n ruolo e U r. e v il s vament e Quick mutant e ricoprirà nuo tar del il r e p s lanetario pocalisse” e ch ato accanto a n nel A livello p it c oo a n e r e M o a M o im h jo s Un in “X atis ters e n a m r P o del a , c o , c n e o n r e t a a o poi egn ittadella d. d X-M . L’att p e C a 9 ” 1 im o la ie 0 t z e a 2 o t a s s i r n r s n as .G ce Awa simame a #Giffo rpet pre futuro p utto il mondo arà pros Prima il Blu Ca iffoni Experien seguire n Peters – Giorni di un t S . a e v in c E o i n e d r G im i. r in n no ifer Law attesiss a Giffon errà tributato il sua madre, pe È il gior etato in “X-Me m”. film già sbender e Jenn ta indiscusso n v r ”, ing Ada o s p ix c r r p e n s e p t t e li le e o C e P s is “ h a g n P A F n in o ha in . l , k t g r e sA rican 04 il prota in Sala Truffau , Micha en – Da isce a Lo fico risale al 20 naggio in “Ame re, r fe s a r in “X-M Hugh Jackman an Peters sarà t ia r o si na ra di i Ev n la Giu 15 anni rso pers bbando ematog calibro an”. Ogg 7 l’incontro co issouri. A soli rimo ruolo cin re un controve oi deciso di a m o W 1 m lM Il suo p per interpreta he ha p “Pose”. film “I A a seguire, alle a St. Louis, ne tacolo. ruolo c t , o , e 7 e e lt p 8 h e rie tv s 9 a c ic 1 s o t m l ll a Cine e de icop della se to ne viene s t a a 1 s p n 1 a m è c 0 e ie l s 2 n r in e l a d e te lc Evan Pe nel mondo de lm “Kick-Ass”. N e in cura per m tra a far parte n t a fi e n r l e 8 a ie c 1 r s e r 0 t a la c adole e par . Nel 2 on”, un 0 prend tagione Nel 201 ry: Tate Langd are alla nona s Sto partecip Horror o di non d n e id c de
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Quinto giorno di #Giffoni2019 e giornata intensa in Multimedia Valley e Cittadella. Ma gli appuntamenti non mancano anche in piazza Lumière, dove ci si ritrova per cantare e ballare con spensieratezza e uniti in un unico flusso emotivo. E chi meglio di Fred De Palma e dei Boomdabash c’è per far saltare ed emozionare i giffoners? Appuntamento dalle 22 (sempre a ingresso libero) con il Dolcevita Dj Set a cura di Marco Montefusco: dance, pop, black music scalderanno l’atmosfera. Subito dopo a dare il via ai concerti è il torinese Federico Palana in arte Fred De Palma. Quattro album alle spalle, l’ultimo è datato 2017, è tra gli artisti italiani più apprezzati in ambito reggaeton anche se proviene dal circuito rap e in particolare da quello freestyle. Grazie ai due brani cantati con la cantante spagnola Ana Mena si è fatto notare nel mercato latin urban diventando il “king del reggaeton in italiano”. La coppia ha raggiunto le vette delle classifiche discografiche ottenendo la certificazione del doppio disco di platino e ritirato un importante premio agli ultimi Music Awards. Il suo ultimo videoclip “Una volta ancora” conta oltre diciannove milioni di visualizzazioni
su Youtube diventando così una realtà consolidata del panorama nazionale. Subito dopo i sensuali ritmi latineggianti di Fred De Palma sul palco arrivano i Boomdabash. Il collettivo è formato da Biggie Bash e Payà alle voci, Blazon al giradischi e campionatore ma soprattutto dal producer Ketra che in coppia con Takagi forma il magnifico duo campione d’incassi del pop italiano. Il duo da anni inanella hit su hits per se stessi e per tanti altri cantanti della scena nazionale. Sono loro che curano le musiche per i famosi brani di Rocco Hunt, Giusy Ferrari, Tommaso Paradiso, Jovanotti e Calcutta; Elisa, Fedez, Lorenzo Fragola con Arisa. I salentini Boomdabash sono molto noti nel circuito reggae a vantano partecipazioni ai più importanti festival di settore. Hanno cinque album alle spalle con featuring di Loredana Bertè, Fabri Fibra, Bluebeaters e J-Ax. Con la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, con il brano “Per un milione”, che escono allo scoperto raccogliendo il giusto riconoscimento ribadito con la hit di questa estate 2019 dal titolo “Mambo salentino” che vede il featuring di Alessandra Amoroso.
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Tutto pronto per Fred De Palma e Boomdabash a Vivo Giffoni - Giffoni Music Concept
Di Maio torna a Giffoni: “Il festival è un modello”
usò parole di elogio:«Ho sempre detto che Giffoni era un modello di governo. L’ho detto quando ero all’opposizione e ora voglio metterlo in atto. Questo microcosmo in realtà è un modello di governo. Dobbiamo contrastare l’emigrazione, soprattutto quella giovanile, perché se i giovani vanno via, vanno via le idee, le idee imprenditoriali ed il Paese perderà così forza economica e forza sociale».
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Il vice presidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio arriverà oggi a Giffoni per incontrare i giurati della 49esima edizione del festival, il direttore Claudio Gubitosi e il presidente di Giffoni Experience Pietro Rinaldi. L’appuntamento è per le 10.30, presso gli spazi della Cittadella del Cinema, dove l’anno scorso Di Maio fu accolto da un pubblico di giovanissimi “armati” di smartphone e dalle loro famiglie. In quell’occasione
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Campione di incassi negli anni ’60, oggi è un remake di successo. Jacob
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Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival 23 Luglio 2019La Valle, 75100 Matera MT caliaitalia.com I Contrada Serritello
A Giffoni e, Street Magic con un tris
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Largo alla magia al Vivo Giffoni Street Fest: l’arte dell’illusionismo raggiunge le folle, con spettacoli a postazione fissa e mobile. Dalle 17.30 alle 19, Mago Veramente e Mago Lupis si nasconderanno tra la gente, in borghese, per stupire giffoners e non solo. Un divertimento per tutta la famiglia, tra sfide di logica e numeri di magia che faranno ricredere anche i più scettici. Lo spettacolo non finisce con il calar del sole: sono tre gli show previsti a postazione fissa. Il primo è con Mago Pablo, alle 20 in piazza Umberto I, mentre Mago Lupis e Mago Veramente si esibiscono alle 20.15 in piazzetta Scarpone. Andiamo a scoprire chi sono i protagonisti dello Street Magic. Daniele Lepantini, in arte Mago Lupis, è un vero campione italiano. Considerato il mago dei vip, nel suo show “Magiko” ha regalato momenti di magia a tantissimi personaggi, da Amadeus a Gabriele Muccino, Fiorello e Francesco Totti. Andrea Romanzi, in arte Mago Veramente, è anche un bravo giocoliere. Ha partecipato a diverse trasmissioni, tra le quali c’è “Tu si Que Vales”. Qualcuno si chiede se esista la magia. La risposta è semplice: è al Giffoni Film Festival! Ogni giorno
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Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY 21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE
DAL VIVO (Video Mapping)
GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 12:00/14:00 Laboratori Didattici a cura dei partner del Giffoni Experience.
10:00/13:00 LABS MEDAARCH (Stampa
3D, Robotica, Elettronica) (Stand Giffoni Innovation Hub) 15:00/19:00 Attività laboratoriali – VR Experience (Stand Giffoni Innovation Hub)
PARCO HOLLYWOOD 12:00/21:00 Pepsi Sport Village RADIO 105 - ON AIR 12:00/14:00 105 Take Away
con Daniele Battaglia, Alan Caligiuri, Diletta Leotta e il Maestrello Matteo Lotti
“VisionARIA” a cura dell’Associazione “Angelo PIAZZA UMBERTO I 17:30/19:30 LABORATORIO
INTERATTIVO - RADIO ANSPI - On Air. Spicca il volo - per tutti 17:30/20:30 INSTALLAZIONI E GIOCHI Ludobus Legnogiocando giochi per famiglie
20:00 SPETTACOLO
Eventozero (Frosinone) – Mago Pablo Spettacolo di magia - per tutti
21:30 SPETTACOLO Eventozero (Frosinone) –
Mago Veramente - Spettacolo di magia
- per tutti
23:00 SPETTACOLO
Malevera Band (Caserta) – Folk/ World – Music OFF
PARCO PINOCCHIO 20:00/24:00 MOSTRA DI
INSTALLAZIONI LUMINOSE Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA)
Luci sommerse 19:00/23:00 INSTALLAZIONE D’ARTE VIAGGIANTE Blink Circus – Il circo fotografico unico nel suo genere!- per tutti
20:30 LETTURE ANIMATE I libri e le storie della Mostra
dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede. Giulio e la sua barca e altre storie d’acqua . Con Giacomo Bizzai
PIAZZETTA SCARPONE 17:30/20:00 LABORATORI
Fili D’Erba Coop. Sociale (SA) – L’arte del Riciclo Il Teatro Viaggiante Workshop di giocoleria
Ludoteca il Paese delle Meraviglie – Magic Labs 19:30 e 21:00 ARTISTI DI STRADA
FOOD
Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici
18:00/24:00 MERCATINI DI
ARTIGIANATO
Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente
QUARTIERE BERLINGUER 17:00/21:00 SPORT VILLAGE
a cura del Centro Sportivo Italiano (Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco) 18:00/20:00 Scherma - Club Scherma “ Nedo Nadi“, Salerno
ITNERANTE 17:30/19:00 Eventozero (Frosinone)
Street Magic - numeri di magia - per tutti 20:45 Dalla rotatoria della Multimedia Valley - Ass. Culturale gruppo Storico Folcloristico Archibugieri-Balestrieri Cavalieri Bolla Pontificia (Cava De’Tirreni) – SERATA AURA
PIAZZA F.LLI LUMIÈRE 20:30 PARTY New Age Animazione - Bubbles Party - per tutti
22:00 GIFFONI MUSIC CONCEPT
Damiano Massaccesi (Ancona)
Savoir-faire
Equilibrismo, manipolazioni - per tutti 20:15 Eventozero (Frosinone) Mago Lupis -Spettacolo di magia- per tutti
VIA SCARPONE 17:30/21:00 GIOCHI/TRUCCABIMBI/
CARICATURE
Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi Ludobus Legnogiocando – Locicup - giochi e rompicapi – per tutti Weronique Art- Facepainting Sergio Eco - Caricature ad arte
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Dolcevita DJ-SET Guest Marco Montefusco a seguire:
GIFFONI MUSIC CONCEPT
FRED DE PALMA BOOMDABASH (accesso gratuito)
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Azzurro”
3Chefs Trio Comedy Clown (Milano) L’ultima cena - per tutti
GIARDINI FELLINI 18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY
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ANTICA RAMIERA 10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE
GIARDINO DEGLI ARANCI 21:30 SPETTACOLO TEATRALE