MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2019 • ANNO 10 - NUMERO 6
Quasi quasi... resto qui!
“Che ragazzi splendidi, non mi va di tornare a casa” Evan Peters ha annunciato che non sarà nel prossimo capitolo di American Horror Story
Anche durante il Meet The Stars mattutino i giffoners si sono divertiti ed emozionati: una bambina ha regalato a Peters un ritratto e il 32enne attore statunitense è rimasto senza fiato. A dire il vero, ha confessato che rimanere senza fiato gli capita spesso, perché soffre d’ansia e si agita di frequente: “Per superare questi attacchi cerco di fare meditazione ma per ora non ho visto i frutti del mio lavoro. Forse è come quando vuoi fare un bagno nell’acqua fredda, non ti butti tutto d’un colpo e preferisci immergerti piano piano. È una tecnica che funziona… tranne nel caso in cui a largo ci siano gli squali”. Ironico, generoso, Peters ha ricordato uno degli episodi più buffi sul set della serie tv The Office: “Prima della scena in cui Steve Carell doveva sculacciarmi sulla
per le magliette a tema presenti in sala, da Dirty dancing, uno dei suoi film preferiti, a uno dei motti di American Horrory Story, ossia “Normal people scares me”. E a chi gli ha chiesto come si superano le fragilità, Peters ha risposto: “Anche a me agita molto essere qui oggi tra di voi, mi sento molto vulnerabile, ma lo ammetto e lo condivido, così mi sento meglio, capito, accettato”. L’attore non ha solo risposto alle domande dei ragazzi, ma ha chiesto loro quanti vorrebbero recitare, dirigere o scriver un copione. E loro, con un unico boato, hanno urlato il nome della città dove vorrebbero frequentare una scuola di cinema. Dal palco, Peters ha anche provato a cimentarsi con l’italiano: “Grazie, vi amo”, ha esclamato, mandando in delirio la platea.
fotocopiatrice mi ha avvisato: ‘Evan, sei pronto? Guarda che io faccio sul serio’. Non potevo far altro che annuire e così ci ha dato dentro… inutile dire che è stato uno dei momenti più surreali della mia vita e non solo perché sono un fan sfegatato della serie”. Di serie in serie, Peters ha confermato che non sarà nel prossimo capitolo della serie tv American Horror Story: “Niente paura, però ha aggiunto - continuerò a seguirla da spettatore”. Il progetto più grande in arrivo è il biopic I am woman: “Non vedo l’ora di vedere com’è venuto – ha confessato – perché ne sono davvero orgoglioso”. Un sogno? “Tornare in Deadpool, dove ho fatto un piccolo cameo. E magari - ha concluso - entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe”.
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È stato uno dei mutanti degli X-Men (Quicksilver), ha recitato con Lady Gaga (in American Horror Story) e ha partecipato a una delle serie più controverse e potenti degli ultimi tempi (Pose). Ai giffoners Evan Peters racconta questo e molto altro durante la sua giornata al Giffoni 2019, in cui è stato premiato con l’Experience Award. “Questi ragazzi sono davvero splendidi, educati ed entusiasti di avermi qui almeno quanto lo sia io di partecipare. Li ho visti tutti sorridenti e preparatissimi, si capiva che le domande le avevano pensate a lungo. E io voglio restare qui, non mi va di tornare a casa”. Una giurata dal Qatar gli ha domandato quale genere preferisse e lui ha risposto: “Li amo tutti ma non mi dispiacerebbe fare qualche bella commedia”. Nel frattempo si è incuriosito
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Il vicepremier Di Maio torna a Giffoni: “Qui il vero modello di sviluppo”
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Il ministro incontra i ragazzi per discutere di scuola, ambiente e informazione
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L’abbraccio di Giffoni accoglie il Vice Premier e Ministro del lavoro Luigi Di Maio. Il suo è un ritorno. Per il sesto anno consecutivo Di Maio è alla Cittadella del Cinema travolto dall’affetto dei giffoners. Ad accoglierlo il direttore Claudio Gubitosi. Caloroso l’abbraccio che dà il via ad una carrellata di strette di mano, selfie e applausi. Con lui il presidente del Giffoni Experience, Piero Rinaldi. Il ministro Di Maio alza lo sguardo ed incrocia il profilo della Multimedia Valley. «Ora è una realtà – dice rivolto al direttore – avete fatto tutto in tempi rapidi. Per questo Giffoni è un modello». Gli fa eco il primo cittadino di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, che gli mostra le aree in cui la Multimedia Valley si espanderà con la previsione di nuove sale e di un anfiteatro. Poi la tappa al Village, con la visita agli stand della Polizia Postale e della Guardia di Finanza fino ad arrivare all’incontro spensierato con i ragazzi dell’istituto “Don Lorenzo Milani” di Giffoni Valle Piana. Applauso festante in Sala Verde per l’incontro con le Masterclass Eco e Connect. “Oggi abbiamo 6200 giurati, 600 più dello scorso anno – ha spiegato al ministro il direttore Gubitosi - ma soprattutto conto i quindicimila che sono rimasti fuori. A conferma della grande voglia di Giffoni che c’è nel mondo. Quest’anno succederà qualcosa di più bello. Un secondo dopo le 22.30 di sabato ci sarà il numero 50 che campeggerà ovunque: mezzo secolo di storia, siamo orgogliosi di essere leader nel mondo in questo campo e di aver visto generazioni crescere, generazioni fatte da ragazzi che oggi sono leader nel mondo. Anche per me è un appuntamento importante perché significa aver dedicato buona parte della mia vita a questa idea. Ebbene, in vista di questo appuntamento Giffoni Experience ci lascia dopo dieci anni e viene sostituito da Opportunity”. Il ministro Di Maio è entusiasta dell’incontro con i ragazzi: “È il sesto anno che vengo qui e vedo come Giffoni cambia e si evolve. Ogni volta vado via carico di questo entusiasmo”. Le domande dei masterclassers spaziano dai temi del lavoro a quelli dell’innovazione.
Di Maio annuncia la nascita del Fondo Nazionale Innovazione, due miliardi di euro per finanziare progetti innovativi, start up innovative, con particolare riferimento alle opportunità per il Meridione d’Italia: “Dopo un anno come ministro – ha dichiarato – posso dire che il rapporto con il Giffoni ha arricchito la mia esperienza. L’obiettivo, adesso, è di creare lavoro replicando in tutto il Paese gli strumenti, le eccellenze e le possibilità di crescita che ci sono qui al Festival.
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Oggi presentiamo il Fondo Nazionale Innovazione che è un venture capital per finanziare start up innovative. Vengo da questa terra, dalla Campania, e la amo moltissimo, ma credo che il recupero del gap con altre zone d’Italia si possa realizzare promuovendo investimenti sul capitale umano e sostenendo aziende che fanno attività immateriali. In Italia servono infrastrutture certo, ma qui abbiamo una capacità che ci viene riconosciuta in tutto il
mondo, una capacità che è legata alla creatività e alla innovazione. Abbiamo messo due miliardi di euro per questo Fondo con l’obiettivo di portare in ogni Regione del Sud Italia gli over the top del settore della creatività e dell’innovazione perché oggi molti nostri ragazzi hanno idee fantastiche ed innovative e le portano altrove Voi siete cresciuti nell’era del digitale. Questo vi porta ad avere idee innovative in grado di cambiare processi produttivi. Molte di queste idee vengono finanziate fuori e gli altri Paesi tengono per sé i brevetti che sono i veri e propri lingotti d’oro di questo nostro tempo. Da settembre il Fondo sarà operativo e proveremo così ad invertire la rotta”. È in questo senso che il Sud Italia può essere luogo d’elezione del Fondo per l’Innovazione: “Ogni Regione – ha aggiunto il ministro Di Maio - si deve caratterizzare come polo dell’innovazione. La Campania ha grandi eccellenze nell’agroalimentare e quindi può specializzarsi nell’agritech. La Basilicata può essere il polo culturetech come si sta già sperimentando a Matera. Non abbiamo bisogno di costruire infrastrutture e la vera infrastruttura è la vostra mente. Per le imprese dell’innovazione e della creatività non servono grandi infrastrutture. Serve la banda larga e gliela daremo. Il Sud può così diventare il centro dell’innovazione in Italia”. Mettersi in corsa con il mondo che si evolve significa avere la formazione giusta, adeguata. È in questo contesto che si inserisce reddito di cittadinanza, navigator, riforma dei Centri per l’Impiego: “Oggi – ha spiegato Di Maio - non abbiamo la formazione giusta per coprire quei posti di lavoro di cui c’è domanda. Chi sta riuscendo oggi in grandi imprese è chi fa ciò che l’appassiona. E spesso chi svolge attività che arrivano da un’idea, da un’intuizione. Per fare sempre di più in questa direzione è necessario che il sistema cambi. I Centri per l’Impiego sono pubblici e devono funzionare a pieno regime. In Campania, ad esempio, abbiamo cinquecento persone dipendenti dai Centri per l’Impiego. Questi sono numeri troppo bassi. Cosa facciamo con i navigator? Mandiamo i rinforzi con cinquecento nuove unità. E poi stiamo aggiornando i software. Stiamo creando una nuova banca dati che metta insieme tutte le esigenze di lavoro a livello generale e le incroci con chi cerca lavoro, con le loro competenze. Oggi serve la formazione continua, ma mentre ti formi hai necessità uno strumento di sostegno e questo strumento l’abbiamo individuato nel reddito di cittadinanza. È un processo lungo, ma sono certo che i risultati non mancheranno”. Non mancano le curiosità sul mondo della scuola: “In questi giorni – ha dichiarato Luigi Di Maio – c’è stata una discussione molto accesa sulla regionalizzazione della scuola. Se passasse, e non passerà, creeremo una scuola divisa in un Paese diviso. Il blocco della regionalizzazione della scuola, tra l’altro, è il primo passo per portare a
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casa tanti insegnanti. Va anche aggiunto che al Sud portiamo più insegnanti se portiamo più studenti. Il tempo pieno è uno strumento in questo senso. Il tempo pieno è utile per fare attività extracurriculari e per aiutare i genitori che oggi lavorano tutto il giorno. Al Sud, ecco, c’è troppo poco tempo pieno. In questa direzione bisogna procedere”. Resta l’ipotesi dell’autonomia a cui si lavora da tempo e che è altro argomento di grande attualità: “L’autonomia si farà – spiega il vicepremier - abbiamo tolto l’assunzione dei
docenti su base regionale perché non è accettabile. Stiamo ragionando sui criteri di riparto e lanciamo lunedì a Napoli alla Federico II un Osservatorio delle Università del Sud proprio sul processo di autonomia. L’autonomia si deve fare, ma si deve fare senza danneggiare le regioni del Centro Sud e garantendo meccanismi di solidarietà che sono fin qui mancati. Cogliamo questa opportunità per fare il fondo di perequazione ed i livelli essenziali di prestazioni che aiuteranno tante Regioni in Italia ad avere servizi
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difficile che Di Maio analizza in tutti gli aspetti, sempre su sollecitazione dei masterclassers di Giffoni: “Dobbiamo considerare – dice il ministro – l’informazione come un bene comune. Oggi siamo bombardati da informazione, di ogni tipo e da ogni fonte. I social hanno dato in questo senso un’accelerazione fortissima. L’informazione la possiamo rafforzare noi, la potete rafforzare voi ragazzi se riuscirete a maturare la giusta capacità critica per selezionare le notizie, comprenderle ed individuare quelle false, quelle pericolose”.
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migliori”. L’innovazione è possibile ed auspicabile in un Paese sempre più green. Su questo bisogna insistere: “Bisogna fare molto di più – dice al riguardo Luigi Di Maio - La nostra Costituzione non fa esplicito riferimento alla tutela dell’ambiente, che deve però essere un valore comune, perché funzionale alla nostra sopravvivenza. Dobbiamo costituzionalizzare questo diritto, così che ogni cittadino possa rivendicarlo, non solo per sé ma anche come istanza superiore”. Fare politica oggi, governare un Paese oggi, è una sfida
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Vittoria Puccini: “A Giffoni si respira la speranza nel futuro”
L’attrice si confessa nella Masterclass Cult: “A volte avrei voluto mollare La passione mi ha dato la forza per andare avanti” alimenta il mondo”. Volto amato del piccolo schermo, del cinema e del teatro, l’interprete di indimenticati film italiani e internazionali ha ripercorso con i giurati le tappe salienti della sua carriera di attrice:
speranza per il nostro mestiere e il nostro futuro”: così Vittoria Puccini, radiosa sul palco della Sala Verde della Multimedia Valley, chiude la quinta giornata delle Masterclass Cult. Un incontro incentrato sul mestiere di attrice e sul valore del racconto audiovisivo: “Il cinema è cultura, serve a far riflettere ed è importantissimo che a farlo siano i più giovani. Voi sarete gli artisti del domani. Voi e i vostri sogni costituite il carburante che
“Non sono mai stata un’adolescente particolarmente consapevole di sé. Avvertivo una vaga sensazione di galleggiamento, perché incapace di riconoscermi in una forma che potesse confermarsi finita. Lo stesso approccio all’arte, alla recitazione, è stato una vera casualità. In quegli anni, difatti, lavoravo presso un’agenzia di moda e avevo intrapreso gli studi universitari. Ciò nonostante, superata una lunghissima selezione per il ruolo
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“Non vedevo l’ora di tornare: Giffoni è davvero il Festival più importante di tutti. Trovarmi tra voi, realmente appassionati e innamorati del cinema, oltre che preparati, dà una
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nel lungometraggio di Rubini nel 2000, ebbi la parte e alla fine del primo giorno sul set avvertii una sensazione che ancora oggi ricordo nitidamente: mi sentivo appagata, piena di adrenalina, totalmente a mio agio. A partire da quel preciso momento ho capito che avrei voluto fare l’attrice e vivere del mio talento”. Una propensione al mondo della recitazione che non è stata comunque esente da fasi di bassa e di difficoltà: “Sarei bugiarda se vi dicessi che non ci sono stati momenti in cui non mi sono sentita all’altezza, in cui ho avvertito come un’onta la certezza di non essere piaciuta al regista di turno”, ha proseguito l’attrice. “Ci sono delle fasi dure, in cui ti ritrovi a pensare che probabilmente non è quella la strada giusta, in cui ti tiene in piedi solo una sconfinata passione. Se non ci fosse quella, se non si decidesse di accettare per principio la precarietà del mondo dell’arte, non si andrebbe da nessuna parte”. In autunno sarà nella miniserie Mediaset Il PROCESSO di Stefano Lodovichi, nel ruolo (“bellissimo”, dice) della PM Elena Guerra, impegnata nelle indagini sull’omicidio di una 17enne. A fine agosto, invece, inizieranno le riprese del nuovo film di Francesco Amato, 18 REGALI, con Edoardo Leo – ospite oggi del #Giffoni2019 – e la giovanissima Benedetta Porcaroli: la storia è quella di Elisa Girotto, mamma quarantenne morta di tumore che ha lasciato alla figlia appena nata 18 regali per i suoi compleanni per accompagnarla fino alla maggiore età. “Una storia intensa, d’amore e di speranza” dice l’attrice. Una speranza nel futuro come quella che si respira a Giffoni.
Paolo Conticini: “Vi porto nel mio cuore” L’attore rivela: “Vorrei interpretare un ruolo drammatico”
ma vorrei vedermi in un ruolo drammatico”. Il Festival di Giffoni è casa sua e l’affetto dei jurors è arrivato forte e chiaro come il più dolce dei momenti e come la più forte delle emozioni. Nelle foto da conservare, nei biglietti che Paolo Conticini ha custodito con cura, nelle foto e nelle domande di chi nei suoi occhi ha ritrovato un amico. L’amico del Festival: “Mi chiedono sempre che messaggio voglio lasciare, ma la verità è che quando vengo qui sono io a riceverne infiniti: siete puri, e vi porto tutti con me”.
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“Stiamo scoppiando, ti possiamo abbracciare?”: occhioni lucidi, la voce tremante e un bigliettino speciale tra le mani. È così che i jurors hanno scelto di accogliere Paolo Conticini, l’amico del Festival che è tornato a Giffoni per ripercorrere i suoi venticinque anni di carriera e ritirare l’EXPERIENCE AWARD. Sorriso inconfondibile, semplice e raffinato, è uno dei volti più amati della televisione e del cinema italiano. “Tornare qui è sempre magico – ha sottolineato questo è un luogo di grande energia, con una purezza e un entusiasmo fantastico”. Senza filtri, a ripercorrere i suoi primi venticinque anni di carriera: dagli esordi ai successi che lo hanno consacrato al grande pubblico. “Sono sempre stato molto fortunato – ha raccontato ai jurors curiosi - Non avevo mai studiato quando per la prima volta mi trovai alle prese con questo lavoro. Voi invece dovete studiare, dovete approfondire e pretendere di conoscere, lasciatevi entusiasmare da quella curiosità che aiuta a crescere e vivere liberi”. Da ragazzino abbandonò gli studi, per impegnarsi con i lavori più disparati: “Non avevo le idee chiare, sono stato imbianchino, rappresentante di abbigliamento, insegnante in una palestra, buttafuori in discoteca – ha continuato – E poi la meraviglia di cominciare a recitare, di lasciarmi invadere da questa arte che mi riempie e mi rende un uomo felice”. Conticini confessa: “Provaci ancora Prof è il lavoro a cui sono più affezionato – ha confidato ai giurati Gaetano è uno di quei personaggi che mi somiglia di più, quando ho letto per la prima volta la sua storia mi sono rivisto. Abbiamo tante cose in comune”. Un percorso contraddistinto dalla tenacia e dalla costanza, Conticini ha fatto della televisione, del cinema e del teatro la sua estensione naturale. “Devo tanto a Christian De Sica che è stato il mio maestro, ma tra le tante persone con cui ho lavorato mi piacerebbe ricordare Carlo Vanzina – ha aggiunto - con lui c’è stata sin da subito un’empatia molto forte. Era un grandissimo signore, sapeva quello che voleva sul set. E gli ho voluto un gran bene”. Un ricordo emozionato quello di Conticini, che si è raccontato con sensibilità e intensità: “Oggi ho ancora tanti sogni da realizzare, ma quello che ho fatto finora è già un sogno ad occhi aperti”. Magia ed emozione, perché al Festival gli incontri sono speciali e gli abbracci te li porti dentro. “Mi piacerebbe mettermi alla prova – ha spiegato -, adoro la commedia e mi piace ridere e far ridere
A #Giffoni2019 le gattastiche avventure di Lampo, Milady, Pilou e Polpetta
I protagonisti di 44 Gatti e i giurati scatenati nella Sala Sordi sulle note delle canzoni dello Zecchino d’oro Diversi tra loro i protagonisti, con un musino adorabile e la passione per la musica, hanno portato in Cittadella una band tutta da miagolare, i Buffycats. Avventure e peripezie quotidiane, tra fusa e sfide di coraggio per un film d’animazione cha ha conquistato grandi e piccini. Tutti pazzi per 44 Gatti che con semplicità e fantasia hanno riempito la Sala Sordi: i giurati per l’occasione si sono scatenati in un rock super coinvolgente sulle note di gattastiche canzoni e successi senza tempo del repertorio dello Zecchino d’Oro. È Rainbow Day, di gioia e felicità: così come piace al Festival!
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In fila per sei, col resto di due. Con la più dolce delle canzoni dello Zecchino d’Oro, miagolando e ballando, sono tornati a #Giffoni2019 Lampo, Milady, Pilou e Polpetta. Sorrisi, bolle di sapone, colori ed effetti speciali hanno invaso il Festival per un evento tra fusa e baffi lunghi: 44 Gatti, il cartone della content company Rainbow realizzato in co-produzione con Rai Yoyo, in un pomeriggio davvero gattoso. Nato dal genio e dall’estro creativo di Iginio Straffi, fondatore e presidente di Rainbow, 44 Gatti è un viaggio libero di valori ed emozioni pensato per i più piccoli.
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Giffoni si trasforma nel mondo fatato delle Winx
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Battiti d’ali, glitter e tanti colori a cui hanno fatto da sottofondo risate ed entusiastiche grida. Ali e coroncine sfavillanti sono bastate per trasformare le tante bambine che sono giunte oggi a Giffoni nelle sei fatine colorate Bloom, Stella, Flora, Aisha, Musa e Tecna. Le Winx, nate dalla fantasia di Iginio Straffi, hanno volteggiato nella sala Lumière rallegrando ed entusiasmando i più piccini. La presenza a #Giffoni2019 delle fatine più glitterare della Tv è in concomitanza con una ricorrenza molto importante: il 15esimo anniversario della loro nascita. Le Winx, infatti, hanno debuttato il 28 gennaio 2004, quando andarono in
onda su Rai Due. Da allora le loro storie, caratterizzate da buoni sentimenti come amicizia, gioia, positività e generosità, divertono e fanno sognare milioni di bambine in tutto il mondo. A Giffoni le Winx hanno incontrato i giurati degli Elements +6, che hanno avuto l’opportunità di assistere alla proiezione di due episodi inediti dell’ottava stagione della saga del Winx Club. In particolare due sono stati gli appuntamenti che si sono tenuti nella sala Lumière. Il primo si è svolto alle ore 10, mentre l’altro alle 14.30. Subito dopo i giffoners si sono intrattenuti con le loro eroine.
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Una grande festa e la proiezione di due episodi inediti per i 15 anni della saga partorita dalla fantasia di Iginio Straffi
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Riccardo Frascari presenta Club 57 ai jurors “Con voi mi sento felice, credete nei vostri sogni” “Sono arrivato giusto in tempo per Giffoni, meno male che in questo salto continuo, tra passato e presente, non soffro il jet lag”. Un ingresso a passi di danza, con un sorriso luminoso, per Riccardo Frascari che arriva al #Giffoni2019 con Club 57 nel Rainbow Day. “Sono felice di essere qui insieme a voi, mi sento euforico - ha detto salutando i jurors - ho sempre sognato di lavorare nel mondo del cinema e della televisione, ma se riesco a farlo è solo grazie a ognuno di voi. Spero di avervi sempre accanto a me così belli e felici”. Atmosfera unica e frizzante per il nuovissimo live action creato da Catharina Ledeboer e prodotto da Rainbow in coproduzione con Nickelodeon e Rai Ragazzi. “Quando mi hanno chiamato per prendere parte a questa produzione internazionale mi spaventava il dover recitare in spagnolo, non ero proprio bravissimo a farlo ma poi con un corso intensivo ho risolto tutto – ha raccontato ai giurati curiosi -. Sono stati i cinque mesi più belli della mia vita, ogni nuovo giorno di lavoro era un’occasione per divertirsi e confrontarsi con
culture e esperienze diverse”. Tante le domande dei giffoners, pronti a viaggiare nel tempo insieme a Eva, Ruben e Jj. Quella di Club 57 è una storia di amore e amicizia, ricca di colpi di scena e avventure incredibili da affrontare: catapultati in uno show degli anni ’50, i protagonisti della serie si troveranno coinvolti in un’esperienza magica. “Sono orgoglioso di far parte di questa splendida famiglia - ha continuato - insegnare a dei ragazzi come me alcuni dei valori più belli della vita come l’amore e l’amicizia mi inorgoglisce. Lo so che alla vostra età non volete sentirvelo dire, ma non dovete mai smettere di studiare perché è solo attraverso la conoscenza che possiamo essere davvero liberi di essere noi stessi. Credete sempre nei vostri sogni e non interessatevi alle cose che vi dicono gli altri: se vi piace una cosa fatela”. Giovanissimo, ma con le idee chiare. “Spero mi portiate fortuna, questo Festival è così bello che mi piacerebbe tornare già domani: magari però con un bel film che mi vede protagonista – ha concluso il Jj di Club 57 -. Sarete i primi a guardarlo, è una promessa.”
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la ricerca contro i tumori infantili
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Con l’acquisto di questi prodotti sostieni Gold for kids, un progetto di Fondazione Umberto Veronesi contro i tumori infantili.
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Dolcissime, il cast ai Giffoners: “Accettatevi perché siete bellissimi” “Un film tutto al femminile e per di più incentrato su un’età molto lontana dalla nostra: una vera e propria sfida! Ringraziamo Vision Distribution per averci sempre creduto e Giffoni 2019 per averlo accolto”: così Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore in apertura di DOLCISSIME l’opera seconda di Ghiaccio, sceneggiata con D’Amore presentata in anteprima nel quinto giorno della 49esima edizione del Giffoni Film Festival. Il film - una produzione Indiana Production e La Piccola Società in collaborazione con Vision Distribution e con il sostegno di
Posto Sicuro, lungometraggio sulle morti per amianto nella fabbrica Eternit: questa volta arrivano con una storia dai toni e contenuti diversi, ma non meno profonda. 32,Con loro Valeria Solarino e le giovanissime protagoniste Giulia Barbuto Costa Da Cruz, Alice Manfredi, Margherita De Francisco e Giulia Fiorellino. “Ho amato tantissimo questa storia per i temi che tratta e per la delicatezza con cui lo fa” dice la Solarino, nel ruolo di una madre rigida e chiusa. “Si tende sempre a dare etichette: troppo semplice definirlo un film
incertezze”. “Non importa che forma o che colore si abbia: siamo uguali” sottolineano le protagoniste che ribadiscono con forza un punto centrale del racconto, l’invisibilità subita. “Siamo invisibili perché non siamo quello che la società chiede. Ed è una brutta sensazione” aggiungono. “Le protagoniste cercano il proprio posto nel mondo, una dimensione che non è solo dell’adolescenza - dice Ghiaccio - e la mancanza di diritti uguali per tutti rende anche noi quarantenni invisibili per molti versi”. “Io invece vorrei diventare invisibile, quasi
Film Commission Torino Piemonte uscirà nelle sale il prossimo 1 agosto distribuito da Vision Distribution. Sempre qui, nel 2016, D’Amore e Ghiaccio hanno presentato Un
sull’obesità. Dolcissime racconta di una fase della vita - dice D’Amore - Il cuore della storia è vedere queste quattro ragazze riconoscersi negli stessi problemi e nelle stesse
dimenticato: quando mi dicono che sono bravo in qualcosa smetto di farla. Mi hanno detto ‘sei un attore fantastico’ e ho smesso... Toni Servillo me lo dice sempre
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di aprire una pizzeria”, scherza D’Amore, sempre più in cerca di una mimetica dimensione autoriale. La sfida dei ragazzi, invece, è quella di trovare una propria dimensione nel mondo: i Giffoners l’hanno trovata nell’appartenenza a un’esperienza capace di dare tante opportunità, in cui la diversità è ricchezza, non una
minaccia, “come invece succede in questo periodo, seguendo un crinale molto pericoloso” precisa D’Amore. “Verso i ragazzi c’è una generale sensazione di sfiducia: si pensa siano meno impegnati e attenti rispetto al passato e invece manifestano il loro interesse in modi diversi” sottolinea D’Amore, con il
pensiero rivolto anche ai jurors e ai masterclassers del Festival. A loro arriva forte la voce delle protagoniste: “Accettatevi perché siete bellissimi! Volersi bene è importante quanto avere al fianco qualcuno che vi apprezzi. Non vi basate su modelli o etichette, non è questo che conta”.
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L’assessore Marciani ai masterclassers Connect: “Siete una platea privilegiata per parlare di bullismo e cyberbullismo”
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“Giffoni è una platea privilegiata per parlare di bullismo e cyberbullismo”. Chiara Marciani, assessore della Regione Campania a Formazione, Pari Opportunità e Politiche giovanili, interviene al termine dell’anteprima assoluta di Dolcissime, l’opera seconda di Francesco Ghiaccio, sceneggiata con Marco D’Amore e interpretata, tra gli altri, da Valeria Solarino. “Ogni volta che sono a Giffoni per me è sempre un’emozione - esordisce Marciani al cospetto dei giovani della Masterclass Cult - Intervenire dopo un film come questo lo è ancora di più”. Il film, distribuito da Vision Distribution e nelle sale dal prossimo 1 agosto, è, secondo l’assessore regionale, “non solo l’occasione per parlare di bullismo e cyberbullismo, ma anche per affrontare un tema che è quello legato all’immagine della donna, i particolare agli stereotipi femminili. Quindi - spiega - al sapersi accettare in maniera diversa”. Non solo: “Nell’avviso che la Regione Campania ha voluto dedicare al bullismo e al cyberbullismo abbiamo voluto riferirci non solo al classico ambito scolastico in cui in genere agiscono i progetti per il contrasto e la prevenzione, ma anche allo sport, perché lo sport è un mondo in cui avvengono anche atti di bullismo, ma al tempo stesso - sottolinea Marciani - un lavoro di squadra e uno sport di squadra possono essere un’occasione di contrasto a questi fenomeni”. L’avviso, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Campania lo scorso 3 giugno, riguarda un “piano di interventi e azioni per la prevenzione, la gestione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. “Il bando è ancora aperto e scade il 30 luglio - conclude Marciani - Partecipar può essere un’occasione importante”. 24 Luglio 2019
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Borgomeo: “Offriamo ai giovani l’opportunità di restare”
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Il presidente di Fondazione con il Sud alla Masterclass Connect: “Investire nel sociale è prioritario per lo sviluppo del Mezzogiorno”
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Il sociale fattore di sviluppo. O meglio, precondizione dello sviluppo: è stato questo in sintesi il tema dell’incontro con Carlo Borgomeo nell’ambito della Masterclass Connect all’Antica Ramiera di Giffoni. Borgomeo, attuale presidente della Fondazione con il Sud, non si è risparmiato e ha ascoltato con attenzione i ragazzi tra aspirazioni, sogni ed aspettative di vita. Un incontro intenso, molto apprezzato e dal quale è emerso un profilo molto singolare: quello di un intellettuale dotato di grande operatività, un esperto di sviluppo locale di grande prestigio. A introdurlo il direttore di Giffoni Claudio Gubitosi: “Borgomeo – ha detto presentandolo ai masterclassers – è uno dei personaggi più importanti che abbiamo in Italia. Ha gestito e promosso tante progettualità legate alla formazione, al sociale. Amministra risorse e ha una responsabilità di migliaia di progetti, un ruolo chiave per il nostro Mezzogiorno”. L’intervento del presidente di Fondazione con il Sud parte da un sincero racconto di sé, della sua vita, delle sue esperienze professionali. Napoletano, 72 anni, , una laurea in Giurisprudenza e un avvio di carriera come sindacalista, prima a Brescia e poi a Napoli. Il sindacato è una parentesi che Borgomeo lascia in seguito ad una delusione, quella di non essere riuscito in una battaglia di rinnovamento che aveva provato a portare avanti nella sua federazione partenopea. Chiusa una porta, si apre il portone del Censis che lo porterà a lavorare in seguito con il Ministro Salverino
De Vito. Borgomeo è stato, di fatto, l’esecutore di una legge pionieristica e per certi versi visionaria: quella sulla promozione dell’imprenditorialità giovanile al Sud, una sorta di provvedimento dedicato alle start up ante litteram. La legge 44 del 1986 nasceva per dare l’opportunità ai giovani meridionali di fare impresa con una dotazione di 2.300 miliardi di vecchie lire e con incentivi davvero appetibili. Dopo quest’esperienza, Borgomeo ha guidato Sviluppo Italia, impegnata nel finanziamento del cosiddetto Prestito d’onore che negli anni ha sostenuto 37mila iniziative imprenditoriali. Poi ancora un cambio di vita. Una parentesi dedicata alla trasformazione urbana di Bagnoli, una società di consulenza propria fino all’inizio dell’attività di Fondazione “Con il Sud” che, ancora oggi, Borgomeo presiede. “Questo – ha dichiarato – è stato il lavoro più bello che mi potesse capitare: sostenere le esperienze di welfare attraverso progettualità per l’inclusione sociale, iniziative educative, progetti per figli o famiglie di detenuti, azioni per le donne vittime di violenza. Poi è partita la linea per la valorizzazione dei beni comuni. La logica di questi interventi è quella secondo cui, attraverso la valorizzazione di un bene comune, si rafforzi la dimensione comunitaria di un territorio”. Fondazione con il Sud è un’istituzione privata, finanziata con risorse private, per buona parte composta da fondazioni bancarie, che amplia ogni anno le sue attività ed il suo raggio d’azione: “. È da queste iniziative – ha aggiunto Borgomeo – che è nata l’idea di un fondo nazionale per la povertà educativa minorile valido per tutta Italia e non solo per il Sud, che deriva da un accordo tra il Governo e le Fondazioni bancarie con dotazione finanziaria, nei due trienni, di 600 milioni di euro. È da qui che, come Fondazione, abbiamo avviato una riflessione legata alla considerazione che queste nostre iniziative potessero certo rispondere ai bisogni della gente, ma, nel contempo, determinare contesti per lo sviluppo possibile”. Da qui Borgomeo avvia una riflessione sul Sud, sulle politiche straordinarie che negli ultimi settant’anni in Italia sono state attuate per colmare il divario con il Nord: “Non hanno funzionato – dice Borgomeo – e la questione è capire il perché”. Le letture sono diverse, alcune posizioni sono di stampo anche razzistico o comunque discriminatorio. “Come fondazione – ha spiegato – abbiamo compreso che una delle premesse dello sviluppo è il capitale sociale che di fatto è e fa comunità. Il welfare viene prima dello sviluppo. Il sociale viene prima dello sviluppo. Al Sud serve,
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perciò, investire sul sociale. Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che nel momento in cui si investe sui bambini del Mezzogiorno si sta investendo sullo sviluppo complessivo del Paese”. Lo sviluppo di un Paese si misura anche dalla capacità di dare opportunità ai giovani. Che devono avere il diritto di andare ma anche il diritto di restare. “La vera questione dei giovani – ha spiegato Borgomeo – non è il trattenerli qua, ma è fare in modo che se vogliono andare a Berlino possono farlo, ma non devono essere costretti a farlo. La politica deve lavorare per rendere attrattivi questi territori. Bisogna fare politiche che non guardino al posto di lavoro, la questione vera è quella di dare opportunità”. Certo, si tratta di processi lunghi: “La grande obiezione che ci viene mossa – dice – è che ci vuole tempo. Però questo tipo di sviluppo a cui lavoriamo è duraturo. L’aiuto deve determinare meccanismi responsabilità, altrimenti diventa assistenzialismo ed è uno strumento oppressivo”. Infine un accorato appello ai ragazzi di Giffoni: “Seguite la passione – dice – ma fatelo con buon senso e soprattutto specializzatevi. Imparate l’inglese meglio dell’italiano. La logica è quella di avere persone libere. Libere di decidere per sé, per la propria vita, persone libere di cambiare”.
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Sinergia tra Giffoni Experience e Cine Piave Lab: così tra i banchi nasce “La voce di Alice”
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Presentato in anteprima assoluta per la 49esima edizione di Giffoni Film Festival nella sala Lumiere il progetto Cine Piave Lab ideato dalla rete di scuole del sandonatese in collaborazione con Giffoni Experience. Il progetto ha visto il coinvolgimento di tantissimi studenti e docenti scolastici nella realizzazione di laboratori artistico-cinematografici che hanno portato alla rappresentazione del cortometraggio “La voce di Alice”. Il corto è stato proiettato per la prima volta nella sala Lumiere con i 29 studenti, nonché protagonisti del corto, i docenti, il dirigente scolastico dell’istituto statale tecnico Economico e Turistico Leon Battista Alberti, Vincenzo Sabellico, il sindaco di San Donà di Piave Andrea Cereser e la giuria +18 del festival. Inoltre erano presenti il vice presidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin, Valentina Calderan consigliere comunale, Marisa Dariol dirigente scolastico “Romolo Onor”, le docenti Loredana Fregonese e Luciana Carta, il regista Giorgio Fregonese e Silvia Susanna, sindaco Musile di Piave. Il cortometraggio dal titolo “La voce di Alice” parla di una ragazza di 17 anni che ha un grande talento per la recitazione ma è tanto fragile e basta poco per far emergere tutte le sue paure. La scuola sta mettendo in scena l’Antigone di Sofocle e Claudia è determinata nel conquistare il ruolo da protagonista. La regia è di Fiorenzo Brancaccio. “Abbiamo pensato a un soggetto cinematografico e abbiamo cominciato a lavorare con i ragazzi e con i professori che ci hanno accolti – ha spiegato il produttore del corto Gianvincenzo Nastasi - abbiamo fatto formazione su
come si scrive una sceneggiatura fino ad arrivare a quella definitiva e abbiamo messo su una troupe per realizzare il corto in cinque giorni”. Dal palco è intervenuto il direttore Gubitosi, emozionandosi davanti ai tantissimi giovani ma soprattutto davanti agli studenti che hanno realizzato e partecipato al progetto: “Sono orgoglioso di questi ragazzi per l’impegno che ci hanno messo, per aver creduto in questo progetto, è la dimostrazione del fatto che quando si crede nei sogni e con forza li si porta avanti senza cadere davanti agli ostacoli, vuol dire che niente è impossibile”.Il progetto consente ai più giovani di investire nel proprio futuro, di valorizzare le proprie capacità e competenze, di affinare le potenzialità e soprattutto trasferirle ai loro coetanei e così far crescere culturalmente il territorio in cui vivono, rappresentando una valida occasione formativa. Il progetto si inserisce in Movie Days. I laboratori che si sono tenuti nei mesi precedenti hanno visto la partecipazione di 450 studenti.“E’ stato un gioco di squadra – ha detto invece il vice presidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin - siamo partiti con un piccolo progetto e siamo arrivati fin qui, abbiamo creduto in una scommessa ma ci siamo resi conto solo una volta arrivati qui a Giffoni cos’è realmente il Festival e di quanto sia emozionante esserne protagonisti. Torniamo in Veneto con la consapevolezza che puntare sui giovani è la scelta giusta, sono il presente e il futuro e sono la dimostrazione che con loro si possono realizzare grandi cose”.
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Tutela dell’infanzia al centro della Masterclass Connect con Save The Children
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Un incontro interessante e partecipato quello con Rafaela Milano direttrice dei programmi di Save the Children che ha portato le iniziative e gli impegni che, da cento anni l’organizzazione umanitaria porta avanti, all’Antica Ramiera. Tantissimi gli argomenti affrontati con i giffoners: dalla povertà educativa alla situazione dei bambini che vivono le guerre, in particolare quella delle bambine dove Save the Children si impegna a contrastare i matrimoni precoci, forzati. “I giurati sono pieni di curiosità e di motivazione. Mi ha commosso la testimonianza di una giovane che mi ha detto che i suoi genitori portano avanti un’adozione a distanza proprio con la nostra organizzazione, dando sostegno a una ragazza del Nepal che adesso è cresciuta, ha studiato e insegna in una scuola. È stata l’occasione per dire a tutti che spesso diamo l’opportunità ai donatori di recarsi in visita sul campo per testimoniare il tipo di lavoro che facciamo, sottolineando il valore della trasparenza”. Un interessante dibattito ha visto i ragazzi dialogare con Rafaela Milano, direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children e autrice del libro “I figli dei nemici” edito da Rizzoli, ospite per la 49esima edizione di Giffoni Film festival. Il libro ripercorre la nascita dell’organizzazione ad opera di una donna straordinaria, Eglantyne Jebb che nel 1919,
all’indomani della Prima Guerra Mondiale, decise di soccorrere i bambini austriaci e tedeschi che morivano di fame a causa del blocco navale imposto dalle nazioni vincitrici. Cento anni di storia segnati da emergenze umanitarie, in Italia e nel mondo, in cui a pagare il prezzo più alto sono stati i bambini. Ieri come oggi, dalle due Guerre Mondiali alla tragedia dei bambini del Biafra, dai conflitti in Vietnam e nella ex Iugoslavia al genocidio ruandese e alla terribile carestia degli anni ’80 in Etiopia, sino ad arrivare agli orrori vissuti oggi dai bambini in Siria e in Yemen. E ancora tutti gli interventi oggi sui fenomeni che hanno un forte impatto sulla vita di milioni di bambini, come la povertà educativa e la dispersione scolastica, passando per le disuguaglianze e le discriminazioni in Italia. Parlando della dichiarazione dei diritti dell’infanzia sottoscritta da tutti i governi ha lanciato poi un messaggio ai giffoners affinchè portino avanti con rispetto l’impegno che da anni l’organizzazione umanitaria porta avanti: “Giffoni è proprio un’espressione, un esempio del ruolo attivo che i ragazzi hanno la forza e il potere di portare avanti e combattere la povertà educativa. Un esempio reale - ha aggiunto - di come anche dal basso si può rivendicare un diritto non solo chiedendo di cambiare un comportamento ma cominciando direttamente da se stessi”.
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“Si può rivendicare un diritto non solo chiedendo di cambiare ma cominciando da se stessi”
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School Experience conquista studenti, docenti e dirigenti: “Un’avventura da brividi”
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“Emozionante”, “entusiasmante”, “da brividi”. I dirigenti scolastici non hanno dubbi: School Experience è un’esperienza da ripetere. E, a partire da ottobre, si ripeterà. Nella Sala Blu Grimaldi Lines, spazio alla presentazione del nuovo progetto, ideato e organizzato dal team di Giffoni Experience, del festival itinerante che coinvolge ben quattro regioni d’Italia. A partire da ottobre, il programma che ha l’obiettivo di educare i ragazzi all’esperienza cinematografica farà tappa a San Donà di Piave, Cittanova, Nuoro e Palermo. Un mescolarsi di emozioni, nella Sala Blu, man mano che lo showreel mostra le immagini dei cortometraggi realizzati da studenti di diverse città d’Italia. È la referente del progetto, Antonia Grimaldi, a dirigere i lavori per “mostrare cosa abbiamo realizzato e cosa vogliamo fare”. Ma, soprattutto, a tirar fuori da dirigenti e studenti il ricordo delle sensazioni vissute. Da Tropea a San Donà di Piave, passando per Giffoni Valle Piana, il coro è unanime: “È un’esperienza da ripetere”. Tanto più che, in Veneto, ha saputo favorire la collaborazione tra più scuole. “L’esperienza è nata nella collaborazione tra tutti gli istituti superiori sandonatesi. Una partnership tra scuole che – spiega il dirigente scolastico Vincenzo Sabellico - è una cosa straordinaria, mai accaduta prima, e che ha dato il via a successivi progetti”. Soddisfatto il direttore del Giffoni Experience, Claudio Gubitosi: “Quante cose belle fa la scuola – esclama - Piccoli organizzatori crescono. Attraverso questo progetto sono venute fuori altre piccole storie italiane”. E il lavoro non si ferma: “Faremo ancora un
bel percorso – aggiunge - Questo è il primo anno, il progetto con Miur e Mibac continua”. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del Piano nazionale cinema per la Scuola promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, prevede quattro diversi appuntamenti su tutto il territorio nazionale. “Territori non scelti a caso
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– spiega Antonia Grimaldi – Si tratta spesso di territori di frontiera”. Realtà di fragilità sociale, economica, ambientale, di difficile accessibilità a servizi e infrastrutture, o ancora dove sono riscontrabili fenomeni di degrado fisico, di marginalità, di disagio sociale, di insicurezza e di povertà. Il fine del progetto è anche quello di conoscere il ruolo delle periferie, rivelandone la specifica identità e le potenzialità. Un festival unico soprattutto per le sue giurie: i protagonisti sono bambini e ragazzi di tutte le età. Il concept fondamentale di School Experience Festival è che il programma è diviso in due rami: non solo proiezioni e concorsi, ma anche laboratori, workshop e realizzazione di quattro cortometraggi. Si parte, dal 22 al 25 ottobre, a San Donà di Piave, poi a Nuoro dal 5 all’8 novembre e a Cittanova dal 19 al 22 novembre. Ultima data a Palermo, per una grande festa dal 10 al 13 dicembre. Ogni tappa sarà dedicata a una fascia scolastica: primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Per ogni step il programma prevede sei giorni di attività con un concorso internazionale di cortometraggi (Short Experience - 30 in concorso) e lungometraggi (Feature Experience - 15 in concorso) e un concorso dedicato alle opere prodotte dalle scuole, Your Experience, che avrà come temi “I sogni dei ragazzi”, “Bullismo” e “Immigrazione, integrazione”. Per ogni tappa ci saranno numerosi ospiti nazionali e internazionali. Accanto ai concorsi cinematografici si svilupperanno parallelamente tre laboratori: due per gli studenti e uno per i docenti.
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“Scriviamo 2019” premia i vincitori e dal prossimo anno approda sul grande schermo
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La staffetta di scrittura creativa della Bimed realizzerà 5 corti in collaborazione con Giffoni Experience
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Una Sala Blu Grimaldi Lines stracolma di studenti venuti da tutta Italia per assistere alla cerimonia conclusiva di “leggo 2019”, il premio a cui partecipano centinaia di scuole aderenti alla Staffetta di Scrittura Bimed – Biennale delle arti e delle scienze del Mediterraneo – per la Cittadinanza e la Legalità. All’incontro hanno partecipato Andrea Iovino, presidente di Bimed, il direttore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi, gli scrittori, studenti e docenti che hanno partecipato al progetto, giunto quest’anno alla III edizione e realizzato in collaborazione con la prestigiosa Rivista Andersen e l’Università degli Studi di Genova. “Secondo me Giffoni non è un luogo magico, è di più: c’è una manifestazione con tanta fatica, impegno e volontà – ha affermato il presidente Iovino – Oggi siamo qui perché assegniamo il Premio Scriviamo, unico premio nazionale per la scrittura di gruppo. Si tratta di un progetto complicato perché si condivide con gli altri il cammino della narrazione che è un po’ metafora della vita. Quando i nostri bambini in una classe si misurano con un aggettivo piuttosto che con un avverbio o un sostantivo, lo fanno cercando di governare la relazione con gli altri nel rispetto per gli altri”. “Immaginate – ha detto Iovino – se questo avvenisse tutti i giorni anche al di fuori della scuola: avremmo una società migliore. Noi stiamo provando ad educarci con questi progetti. Con Giffoni abbiamo il partenariato e dal 2020 i cinque racconti che riceveranno il premio Scriviamo diventeranno cinque corti e apriranno la cinquantesima edizione del Festival. Lo faremo in
due modi, con i racconti che sono diventati corti ma anche con una mostra che abbiamo fatto insieme con i nostri bambini che si chiama 2030 ed è un viaggio nelle vite dei ragazzi che in qualche modo interpretano il futuro”. Lo scorso maggio Giffoni Experience e Bimed hanno raggiunto un accordo mediante la firma di un protocollo d’intesa in cui, oltre alla realizzazione dei 5 cortometraggi, è stata sottoscritta la nascita di un Registro nazionale per Educatori
del Festival e il comprensorio dei Picentini che resta una delle aree del Mezzogiorno in cui l’accoglienza determina benessere”. All’iniziativa ha preso parte anche il direttore Claudio Gubitosi soffermandosi sull’importanza di portare avanti le proprie idee, vivendo non solo di sogni: “I ragazzi di ogni parte del mondo vengo qui a Giffoni e questo è un anno importante. Ci interessa sapere quando i ragazzi arrivano a Giffoni cosa portano, cosa danno e cosa si
Visual per permettere al mondo della scuola di inserire nel percorso curriculare attività di educational collegate al visual, un’opportunità formativa di primario interesse. “Il sodalizio tra Giffoni e Bimed vuole essere un modo per creare un nuovo fronte di alfabetizzazione che aiuti la scuola ad acquisire gli strumenti per gestire al meglio la relazione con le immagini. Sono convinto – ha concluso Iovino – che Giffoni Experience sia l’eccellenza cui fare riferimento per interpretare e comprendere le potenzialità di un Mezzogiorno in grado di esprimere produzioni positivamente incidenti sulla cultura del nostro tempo. La cerimonia di premiazione, inoltre, permetterà a tantissime scuole italiane di visitare la sede 24 Luglio 2019
portano dietro. Non pensate che con la bacchetta magica abbiamo creato tutto questo. Io credo che più che pensare o parlare di sogni si deve parlare di intuizioni che sono, secondo me, più importanti. Il 27 luglio alle 22.31 – ha anticipato alla folta platea – finisce la 49esima edizione ed esce un numero magico, cinquant’anni, mezzo secolo di storia di Giffoni per le generazioni”. Il direttore ha premiato gli studenti più piccoli delle scuole Caio Lucilio di Sessa Aurunca, del secondo circolo didattico di Mercato San Severino, dell’istituto comprensivo Carducci di Genova, dell’istituto comprensivo di Pratola Serra e dell’istituto Don Milani. I piccoli studenti hanno vinto con il racconto di Isabella Sorgente “Gaia e il fantastico mondo sotterraneo”.
“Il flusso incontrollato delle informazioni non tutela la democrazia” Federico Monga, direttore de Il Mattino ai masterclassers: “Il giornalismo è un lavoro di artigianato”
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“Il Mattino è stato il primo giornale che ci ha raccontato. Non c’era niente, non c’erano i social. Solo questo piccolo paese, tra i monti, con questo festival dei ragazzini”. La storia è quella del Giffoni Film Festival, nelle parole del direttore Claudio Gubitosi, che ha accompagnato alla Masterclass Connect l’attuale direttore del quotidiano di Napoli, Federico Monga. «Ho cominciato fondando un giornale. Si chiamava Università toscana, parlavamo delle università, eravamo 4, 5 amici. Andammo dal figlio del più grande fantino del Palio di Siena, Aceto, e lui ci finanziò. Uscivamo ogni quindici giorni, battaglieri, senza paura. A un certo punto il rettore ci disse di andare a lavorare per qualche giornale. Era Luigi Berlinguer, andai all’Unità. Si lavorava da abusivi, soldi zero. Ho imparato tutto”. Dai trasferimenti alle occasioni, agli scoop, ai problemi, alle cose che non funzionavano: “È lì dove le cose non vanno che si impara. Il giornalismo è un lavoro di artigianato”. Il racconto tocca inevitabilmente la
difficoltà e la crisi attuale del mondo dell’editoria, in un momento di grandissima trasformazione per il settore. “Io ho fatto la gavetta, ho affrontato le controindicazioni. C’era una sorta di certezza, per questo lavoro. La rivoluzione tecnologica ci è arrivata come un treno in fronte. Ne siamo protagonisti, ma bisogna combattere in tutti i modi l’idea che tutti possano fare informazione. Questo flusso incontrollato non tutela la democrazia. Ha una sua apparenza democratica, ma non ha alcun controllo delle informazioni. E sono pochissime le persone a controllare, a fare soldi. Ne dobbiamo essere consapevoli. Abbiamo le nostre colpe, noi giornalisti, in termini di indipendenza dai partiti, condizionamenti, libertà. La democrazia ha bisogno di informazione libera, di leggi sovranazionali, di qualità”.Ai Masterclassers va la responsabilità di avvicinarsi al mare magnum delle informazioni, di scegliere e selezionare. A fronte di una infinita possibilità.
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Il vetro, una vita senza fine
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La Masterclass Eco con Massimiliano Avella del Consorzio Coreve “Può essere riciclato un numero illimitato di volte, basta far bene la differenziata”
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“Fa cose strane il vetro. Ha una struttura simile a quella dell’acqua ma si comporta come un solido. Ed è recuperabile completamente, all’infinito”. Così Massimiliano Avella, del Consorzio recupero e riciclo imballaggi in Vetro ‘Coreve’ introduce i masterclassers Eco alle meraviglie del materiale modello per eccellenza dell’economia circolare. “Non ci sono controindicazioni di sorta, se non il colore, perché un vetro colorato non può tornare bianco”. La materia prima per eccellenza per il vetro è il rottame di vetro. La percentuale più grande per la produzione è legata al riciclo. E non più la sabbia, col silicio e la soda. Sulla raccolta differenziata, è importante una selezione rigorosa nel conferimento, perché “un solo elemento di ceramica contamina una intera campana di vetro”. Il materiale vetro ha il cosiddetto potere segregante, che conserva meglio di altri materiali le sostanze contenute. “Le campane della raccolta vanno svuotate quando non sono completamente piene”. Un modo
per prevenire i comportamenti incivili perché quando il contenitore è pieno, è facile che la zona in cui è collocato si trasformi in una piccola discarica. “E i costi per i comuni lievitano”. Sulle difficoltà
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della raccolta, invece, l’esempio è quello del bicchiere: “Nessuno è in grado di distinguere il bicchiere di vetro da quello di cristallo, che non può essere riciclato e finisce per contaminare la raccolta. Per questo con le nostre campagne puntiamo sulla raccolta di bottiglie e vasetti”. Punto fondamentale resta la comunicazione. “Salerno in un anno ha scelto il sistema di raccolta, ha avviato una campagna di informazione a tappeto, ha istituito gli operatori ambientali per i controlli e installato le telecamere. Allora non lo faceva nessun sindaco”. L’anima del vetro è stupefacente: “Ha una storia antica e guarda al futuro. È il solo materiale che disegna un ciclo perfetto”. Allo stato l’industria del vetro è in ripresa. Vuol dire che c’è una domanda che cresce. Un messaggio che passa. E il vetro, che attraversa il tempo, e non si smarrisce nelle mode. Non si perde.
Cial premia i giurati (e il film) più sensibili all’ambiente
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CIAL, Consorzio nazionale no profit per il riciclo dell’alluminio, è partner ufficiale del Giffoni Film Festival e fra, i main sponsor della manifestazione dedicata al cinema per i ragazzi, è anche il più longevo, tanto da essere indicato come il primo e più autorevole partner ambientale del festival. Al centro della partecipazione
di CIAL al Giffoni ci sono gli argomenti che oggi si rivelano più attuali, soprattutto fra i più giovani: la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, il rispetto e la conservazione del nostro pianeta, l’economia circolare. CIAL in collaborazione con il Giffoni Film Festival e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ha avviato a gennaio la nuova edizione del progetto didattico “Obiettivo Alluminio”, borsa di studio promossa in tutte le 5mila scuole superiori italiane. Agli studenti è stato chiesto di realizzare video e contenuti per i social network che trattassero il tema dell’alluminio, del suo riciclo, e dei comportamenti virtuosi legati alla raccolta differenziata. I dieci vincitori della borsa di studio sono giurati ufficiali del festival 24 Luglio 2019
nelle sezioni Generator + 16 e +18 , e i loro lavori video sono stati presentati e votati. I dieci giurati CIAL, che vengono da tutta Italia (Taranto, Roma, Pescara, Napoli, Caserta, La Spezia, Novara, Cuneo, Verona e Trento) avranno poi un compito in più rispetto agli altri. Armati di videocamera saranno per CIAL dei veri e propri reporter ambientali e assegneranno inoltre il Premio Cial per l’Ambiente. Istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, il “Premio CIAL per l’Ambiente” è uno dei premi ufficiali del Giffoni, assegnato ogni anno al film in concorso che meglio affronta le tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile. Al film vincitore andrà il “Grifone in alluminio riciclato”.
Primo soccorso: un corto per insegnare a costruire un ponte di speranza
Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia e docente presso la Università degli Studi di Pavia. È proprio il luminar a mostrare le manovre da applicare, descrivendo con accuratezza il comportamento e la posizione da assumere nel praticare il massaggio cardiaco. “Avete l’occasione di confrontarvi con un luminare – sottolinea il presidente di Giffoni Experience, Pietro Rinaldi – questo cortometraggio, realizzato grazie alla maestria del nostro regista, Antonio Giudice, dovrebbe essere mostrato anche tra i banchi di scuola. Sapere come comportarsi in situazione di emergenza e avere la possibilità di salvare una vita sono lezioni indispensabili”. Alla presentazione ha preso parte anche il professor
“Con Piero abbiamo voluto fortemente realizzare questo progetto - spiega Bastianelli – grazie a Giffoni siamo riusciti a creare un ponte di speranza per comunicare quanto sia importante essere preparati a un’emergenza simile. Non sempre c’è un lieto fine, solo 1 su 10 riesce a salvarsi, ma agevolare il lavoro degli operatori può cambiare il corso delle cose”. Il video è una vera e propria lezione, con il contributo del professor Giorgio Iotti, direttore del reparto di
Francesco Orlando che ha interpretato uno dei protagonisti del cortometraggio. Il progetto si inserisce nel più generale piano di cooperazione con la Repubblica dello Yemen e in particolare con l’insegnamento a distanza e-learning con la Università di Aden: opportunamente tradotto in più lingue può diventare una utile guida per i giovani di tutto il mondo e uno strumento che può contribuire a dare una speranza di sopravvivenza.
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“Il ponte: la speranza nelle tue mani” è il titolo del cortometraggio realizzato dal Consolato della Repubblica dello Yemen in Firenze, in collaborazione con Giffoni Experience e Teleiride presentato questa mattina ai Generator +16. L’opera nasce da una idea del professor Guido Bastianelli, ovvero fornire un semplice ma efficace strumento che mostri come muoversi correttamente nel caso in cui si assistesse al malore di una persona. Un Basic Life Support indirizzato in special modo ai giovani, non necessariamente studenti di medicina, che punta a mostrare i passaggi essenziali che possano permettere di costruire un ponte tra il momento del malore occorso ad una persona e l’arrivo del personale medico specializzato.
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Al Giffoni 2019 un convegno formativo dedicato agli operatori dell’informazione Europa, cinema e informazione al centro del convegno organizzato durante la 49esima edizione del Giffoni Film Festival. All’incontro hanno preso parte, insieme al direttore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi, anche Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Marcella Cerciello, critico cinematografico; Barbara De Micheli, Fondazione Giacomo Brodolini; Paolo De Nigris, sociologo della comunicazione rete Inform; Raffaele Paciello, esperto
di comunicazione pubblica e data journalism e Fabio Relino, giornalista esperto di comunicazione pubblica. “L’obiettivo è portare avanti un progetto che unisca cinema e deontologia – ha detto Lucarelli – si tratta di un’iniziativa innovativa che unisce l’informazione ai nuovi linguaggi. Nel corso di questi mesi abbiamo organizzato oltre seicento corsi gratuiti. Questa sala meravigliosa sala racconta la storia un’idea che guarda al futuro, da sempre”.
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Con Cinefrutta la sana alimentazione diventa un cortometraggio La settima edizione di Cinefrutta – Festival della sana alimentazione, è stata presentata ieri davanti alle centinaia di piccoli giurati del Festival che hanno affollato la sala “Alberto Sordi” della Cittadella del Cinema. L’evento è stato promosso delle organizzazioni di produttori Alma Seges, AOA e Terra Orti in collaborazione con il Giffoni Experience. Cinefrutta vede protagonisti, tra gli altri, Aristide Valente (presidente Alma Seges), Vincenzo Di Massa (presidente AOA), Gennaro Velardo (direttore AOA), Alfonso Esposito (presidente Terra Orti), Emilio Ferrara (responsabile del progetto - direttore Terra Orti). Cinefrutta è un concorso per cortometraggi sul tema della sana alimentazione riservato ai ragazzi delle scuole medie e superiori, che li
stimola ad adottare uno stile di vita sano avvicinandoli al cinema. Il bando completo e tutte le informazioni necessarie per partecipare alla competizione sono reperibili su www.cinefrutta.it . Le prime sei edizioni dell’iniziativa hanno visto la partecipazione di migliaia di ragazzi delle scuole medie e superiori di tutta Italia, stimolati dai loro docenti e dirigenti, che hanno realizzato centinaia di cortometraggi sul tema della sana alimentazione: un’esperienza che ha raggiunto esaurientemente l’obiettivo dei promotori di diffondere la sana alimentazione e quello del Giffoni Experience di promuovere l’arte cinematografica, il tutto per aiutare i ragazzi ad adottare un corretto stile di vita ed essere portatori sani di cultura.
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Luca Del Mese da dreamer a tutor “Integrare culture differenti è fondamentale”
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La sfida che il Gruppo Toyota Motor Italia ha lanciato al Dream Team 2019 consiste nell’ideare contenuti smart per massimizzare l’efficacia delle proprie strategie di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. Per rispondere a questa challenge, Giffoni Innovation Hub ha reclutato un team di programmatori, designers, esperti di marketing e comunicazione provenienti da Italia, Colombia e India. A coordinare questo team di talenti internazionali è Luca Del Mese, laureato in Digital Marketing Management e attualmente Account Sales Representative per Uber. Appena un anno fa, Luca indossava la maglia del Dream Team: un’esperienza che ha segnato profondamente il suo percorso professionale e che si sta rivelando utile per il suo attuale ruolo di tutor. Da Dreamer a tutor del Dream Team: come hai vissuto questo passaggio? L’esperienza da dreamer mi ha aiutato soprattutto per familiarizzare ed entrare in collaborazione con ragazzi e ragazze che non conoscevo e che, fino a pochi giorni fa, non si conoscevano neppure tra di loro. L’anno scorso mi è capitato di vivere le stesse difficoltà che i ragazzi stanno vivendo in questi giorni: sicuramente esserci già passato mi sta aiutando a dar loro una mano e ad essere presente nella gestione delle criticità quotidiane. Per il Dream Team 2019, Toyota ha lanciato una sfida sull’inquinamento ambientale: qual è la sensibilità del tuo gruppo riguardo queste tematiche? I ragazzi del mio team hanno tutti meno di 30 anni: parliamo di una generazione molto sensibile alle tematiche ambientali perché vive in un’epoca nella quale l’attenzione mediatica su questi argomenti è estremamente rilevante. Alcuni dei ragazzi hanno già partecipato a progetti sull’inquinamento ambientale e la qualità dell’aria che respiriamo e in generale tutti, sia gli italiani che gli stranieri, hanno idee precise su cosa si possa fare per migliorare le condizioni del pianeta sul quale i nostri figli vivranno. Coordini un gruppo internazionale, con ragazzi provenienti da India e Colombia: hai notato approcci o mindset diversi? Sicuramente i ragazzi indiani che fanno parte del
nostro team sono estremamente focalizzati sulla parte pratica e sono sempre pronti a dare soluzioni tecniche in tempo reale: il loro modo di ragionare li porta ad essere molto pragmatici. I ragazzi italiani, invece, sono più legati al concetto, all’idea, alla parte nozionistica: è bello vedere come ragazzi che provengono da realtà diverse riescono ad integrarsi tra loro! Il tuo gruppo raccoglie profili professionali eterogenei e skills diverse: come siete riusciti a fare matching e lavorare in gruppo? I ragazzi provengono da Politecnici, Business School e Istituti d’Eccellenza di tutto il mondo. Le loro diverse esperienze hanno apportato una gamma di competenze molto diverse che stanno permettendo di migliorare il processo di creazione delle idee e che ci consentiranno di realizzare al meglio i tre output richiesti: il demo pitch, il video di presentazione e il documento di fattibilità. Si tratta di tre output che hanno declinazioni molto diverse e, per realizzarli, avremo bisogno di tutte le competenze presenti nel gruppo: grafica, programmazione, marketing e comunicazione.
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Il gruppo Toyota Motor Italia è alle prese con l’Environmental Challenge, una sfida per sensibilizzare le nuove generazione sulle tematiche ambientali e l’inquinamento dell’aria. Il team è composta da ragazzi provenienti da Italia, India e Colombia, tutti alla loro prima esperienza a Giffoni. “È la mia prima volta qui e mi trovo benissimo all’interno del team: stiamo sviluppando un progetto per il Gruppo Toyota Motor Italia per rispondere ai sei punti dell’Environmental Challenge 2050” racconta Rosalba Castaldo, Design Specialist. La salvaguardia dell’ambiente è un tema che ha colpito e coinvolto attivamente tutti i membri
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Progetto con Toyota un gruppo di talenti internazionali per vincere una sfida globale
del gruppo. Salvatore Scotto di Petra, sviluppatore online, ha una motivazione molto personale: “Sono legato alle tematiche ambientali, specialmente per quanto riguarda il rapporto tra inquinamento e salute. L’inquinamento dell’aria ha causato problemi ad alcuni miei familiari: per questo ci tengo particolarmente a risolvere questa challenge”. Una sfida che il gruppo Toyota sta affrontando con consapevolezza, audacia e coraggio, senza timori reverenziali. “Credo che il mondo sia in mano ai giovani: saremo noi ad abitare il pianeta nel futuro e dunque è giusto che, oggi, siamo noi a prendere in mano le redini e lavorare per la tutela dell’ambiente” afferma sicura Margherita Sacchitello, Design e Communication Specialist.Per affrontare queste ambiziose sfide, Giffoni Innovation Hub ha radunato un team internazionale. Akshay Baharambe e Hariharan Gunasekaran arrivano dall’India e sono alla loro prima esperienza a Giffoni: “Siamo molto felici di poter dare il nostro contributo tecnico al lavoro del Dream Team 2019. È la nostra prima volta a Giffoni ma ci sentiamo già a casa: il gruppo ci ha accolto con grande affetto e insieme possiamo fare grandi cose!”. Secondo Juan Diego Turatti il valore aggiunto del gruppo Toyota è proprio l’internazionalità: “Le competenze diverse e trasversali di ognuno di noi stanno dando risultati inaspettati: la presenza di persone provenienti da ambienti differenti e con background totalmente diversi ci sta aiutando a vedere più punti di vista di uno stesso problema e trovare mille modi per affrontarlo”. Per coinvolgere tutti i partecipanti, il gruppo Toyota ha deciso di utilizzare l’inglese come “lingua ufficiale”. “L’inglese è stato il punto di incontro tra tutti i membri del gruppo. Per di più, l’inglese è la lingua in cui sono scritti molti dei documenti che stiamo analizzando. È una sfida globale, e per affrontarla ci vuole una lingua globale” racconta Claudia Galimberti. Ovviamente, l’uso dell’inglese sta contribuendo anche alla crescita delle skills personali dei ragazzi. Lo conferma Alessandra Stauder, esperta in comunicazione: “Lavorare in un team internazionale è molto interessante soprattutto perché bisogna comunicare in inglese e questo offre vantaggi anche per quel che riguarda le nostre competenze linguistiche: oltre ad avere tutti competenze diverse, veniamo da nazioni diverse e questo contribuisce a fare del Dream Team un’esperienza unica”. Un’esperienza che proietta i ragazzi verso il futuro. “La Challenge 2050 è innanzitutto una sfida con se stessi – conclude Daniel Alberto Sebastia – Giffoni ci mette in condizioni di potenziale stress ma al contempo di costante attività e ragionamento. Abbiamo un tempo molto ristretto che ci obbliga ad assumere un metodo estremamente veloce e rapido: un modus operandi che bisognerebbe adottare in ogni contesto e di cui molto spesso ci dimentichiamo quando siamo chiusi all’interno di un ambiente lavorativo per molto tempo”.
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Boomdabash: “Se la musica segue una tendenza noi proviamo a esplorare altrove” “Di tanti si sente dire ‘Bravi, ma arrivati nel momento sbagliato’. Voi no! Da qualche anno avete capito dove sta andando la musica e colpite nel segno, sempre un passo davanti agli altri”: esordisce Luca Dondoni, giornalista e speaker radiofonico introducendo i Boomdabash. Loro invece si mostrano sempre un passo indietro, schivi, ma con i piedi ben saldi per terra. “Ascoltiamo tantissima musica fatta da artisti molto diversi da noi, impariamo da loro e capiamo”. Mentre per scegliere con chi collaborare si affidano soprattutto all’istinto: “A volte nasce prima la produzione e poi capiamo chi sono gli artisti più adatti a collaborare su quel pezzo. Altre volte, come con Alessandra Amoroso e Loredana Bertè, costruiamo i pezzi intorno a quegli artisti, perché ci piacciono particolarmente, li ascoltiamo tanto e alla fine facciamo il pezzo per poter collaborare con quella persona”. Dondoni però non molla il punto: “Sì, ma come fate a capire cosa c’è nel vostro futuro?” “Da noi, in Europa, va ciò che negli States andava 4-5 anni fa, è il mercato americano a dettar legge. Qualche sera fa, dopo uno spettacolo, si chiacchierava del music biz,
qualcuno diceva di un possibile ritorno del rap anni 90, come negli Usa. Quando va negli Usa, dopo qualche anno viene recepito dai mercati musicali europei. Così è successo per la trap, così per ogni genere. Noi Boomdabash cerchiamo di fare il contrario: se la musica va da una parte, cerchiamo di esplorare altrove. Ora va il reggaeton e noi abbiamo fatto un pezzo più blues”. Raccontando del grande successo avuto dopo Sanremo, se li ha cambiati, sottolineano che erano sul mercato già da 15 anni, erano maturi artisticamente e anagraficamente, poco inclini ormai a farsi dire dal discografico o manager di turno cosa fare e come gestire il successo. E soprattutto si sono tenuti la scena underground, hanno coccolato la loro fan-base. Hanno sempre tenuto aperte le porte di casa ai fan, hanno ascoltano con loro i pezzi in anteprima, ricevuto anche consigli. Questa atmosfera familiare, le sale di registrazione piene di gente, amici, parenti li ha aiutati. “Le radici, il Salento, sono un’attitudine, non un accento sbagliato quando si parla, e noi ci sentiamo salentini sino al midollo”.
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Il label manager della Octopus: “I social servono ma raccontate con la vostra voce le idee che avete” ma creare una rete, costruire i progetti che vengono sviluppati come si fa in una grande famiglia”, ha risposto Fontanella. Quali artisti prediligono le indipendenti, quindi, incalzano i ragazzi. “Lo scouting è cambiato
partendo da questi studi. E poi, come si riesce a far quadrare i bilanci con budget così piccoli e margini di rischio così alti? Ma i social aiutano veramente? Questi alcuni dei dubbi dei ragazzi. Le risposte sembrano sintetizzabili in poche
Vecchio, la giornalista di Leggo e del Messaggero che ha moderato l’incontro, hanno approfittato della presenza di Giuseppe Fontanella, label manager della Octopus Records e cofondatore dei 24 Grana, per porgergli domande spesso molto concrete. Prima di tutto, è ancora così ‘figo’ oggi dire di essere indie? chiede Rita. “All’inizio lo era, ora è davvero faticoso; la speranza delle etichette indipendenti non è cercare di combattere le major sul loro terreno,
anche noi – replica affabile Giuseppe – usiamo molto la rete. Io spesso tramite Youtube recupero musicisti stranieri straordinari (greci, turchi, finlandesi) a cui non potrei mai accedere direttamente”. Molto più esplicitamente un ragazzo chiede se per un artista emergente sia meglio provare a iniziare con un’etichetta indipendente o con una major. Mentre una sua collega che studia amministrazione applicata ai beni culturali vuol sapere se ci sia spazio in un’etichetta indipendente
idee guida: “credere in se stessi, nel proprio progetto, affrontare tutto con originalità, non copiare chi ci piace e quindi già esiste, affrontare i budget con creatività e… sì, i social servono, sì la rete serve, ma andate a guardare in faccia le persone con le quali vorreste lavorare e raccontate voi il vostro progetto, con la vostra voce: tutto parte di lì, dalla scintilla che scocca – se scocca – per poter decidere che quello è un tratto di strada da percorrere insieme (e non con una badante)”.
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Un workshop più che una masterclass: tantissimi masterclassers suonano degli strumenti, hanno una loro band e vorrebbero pubblicare un album, o forse solo un singolo digitale. Così, guidati dalle domande di Rita
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Il direttore di Leggo: “Dobbiamo imparare un nuovo linguaggio per i social” Il futuro dell’informazione sono le free-press. E chi meglio di Davide De Sario, direttore del free-press Leggo, può saperlo? “Leggo è una figata - dice - ed è il futuro assoluto dell’informazione! In questo momento particolare, sta
prendere un giornale gratuito e quei soldi spenderli altrove. Invece Leggo – distribuito nelle stazioni della metropolitana - comunque vada alle 10 di mattina è esaurito”. Quando un anno fa De Sario è arrivato alla direzione del giornale,
linguaggio: “Quando ho iniziato – prosegue De Sario - si insegnava che il giornalista deve avere un linguaggio forbito, evitare le ripetizioni, ecc. Ma se vai su Google, gli spider tracciano le ripetizioni, quante volte è citata una parola; il successo di un pezzo è
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vivendo una seconda primavera, perché c’è una crisi mondiale dei giornali cartacei a causa della tecnologia (la maggior parte della gente si informa online) e della crisi economica, molto sentita in Italia. Oggi comprare un giornale costa 1.50€, in un mese sono 45 €; ma con quei soldi ci si può fare – ad esempio - un abbonamento a Netflix insieme a quello ad un operatore telefonico e a una piscina comunale”. “Il giornale sostiene De Sario - non sempre riesce a fare la differenza, quindi tanto vale
il web era al 23esimo posto, mentre oggi è passato all’ottavo posto. La cosa importante per arrivare a questi numeri è intercettare quegli umori, capire cosa vuole la gente e cercare di dargliela. E capire come funzionano alcuni strumenti, in particolare Facebook e Instagram: “Questi social - l’esempio di De Sario - sono come Piazza del Popolo a Roma: lì vedi chi ci sta, bisogna capire di cosa parla e che linguaggio usa”. Nell’era digitale, infatti, bisogna rivedere completamente l’uso del 24 Luglio 2019
dato in larga misura da quanto sale di pagina su Google, dipende dalla facilità con cui le persone riescono a trovarlo, e Google è la prima fonte di ricerca”. Mattia Marzi – firma di Rockol – chiede quindi se abbia ancora senso scrivere di musica, “Sì! ma solo se siamo soggettivi, i fatti in sé, le notizie sono già alla portata di tutti sui social. Lo stesso vale per il calcio: il risultato ce l’ho già, chi ha fatto i rigori ecc. Ma c’è bisogno di qualcuno che spieghi quello che ho visto”.
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Too Late to Die Young (Cile, Argentina, Brasile e Qatar, 2019) Genrator +16 Come racconteresti questo film a chi ancora non l’ha visto?
Il film parla di uno dei principali problemi che affliggono la società, ovvero l’omologazione, dalla quale poi derivano altri aspetti come il bullismo e il razzismo. Non manca all’appello anche il divorzio che va a sciogliere l’equilibrio familiare, compensato tuttavia da bellissimo rapporto tra due sorelle. La protagonista, Milya, vive con la sua famiglia in un territorio di campagna nella regione francese del Canada. Si trova ad affrontare il difficile mondo del liceo, all’Interno del quale, essendo una ragazza di campagna, non è facile aprirsi, tantomeno essere accettati da ragazze chic e privilegiate. Questo naturalmente porta la protagonista, come tanti di noi ragazzi, a uniformarsi alla massa e a fare ciò che fanno gli altri, per essere accettati da questi.
Qual è la prima emozione che è riuscita a suscitarti questo film?
RAGIONAMENTO: ieri una persona mi ha chiesto da dove provenisse la mia insicurezza e io non sono riuscita a trovare una spiegazione logica di fronte a quest’ultima incognita. Guardando il film oggi, è come se mi si fosse accesa una lampadina e allora dico che per riparare l’insicurezza di una persona, così come la mia, bisogna indossare capi gialli e trucco acceso, anche se la gente veste dark, non significa che possa studiare o andare in chiesa se lo si ritiene opportuno. È un modo per conoscere meglio la propria persona e aprirsi successivamente ad altre che possono colmare quel vuoto che magari la vita stessa ci ha riservato.
Che voto daresti a questa proiezione?
Un bel 10, sia per la parte tecnica (inquadrature e sceneggiatura impeccabili), sia per i contenuti, reali e allo stesso tempo anch’essi non omologati alle storie che spesso ci mostrano al cinema. Concludo con una frase chiave che la protagonista dice al suo amico aborigeno: “ Se diventassi come tutti gli altri, uccidimi!” 24 Luglio 2019
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Francesca , Generato +16, l’ha visto così:
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Applaudito e apprezzato dai Generator +16: è la celebrazione della diversità, della forza e allo stesso tempo delicatezza dell’adolescenza, TOO LATE TO DIE YOUNG. Durante l’estate del 1990 in Cile un piccolo gruppo di famiglie vive in una comunità isolata proprio ai piedi delle Ande, per costruire un mondo nuovo, lontano dagli eccessi della città, con una nascente libertà a seguito della recente fine della dittatura. In questo tempo di cambiamento e di resa dei conti, I sedicenni Sofía e Lucas, e Clara di dieci anni, vicini in questa terra arida, lottano con I genitori, I primi amori, e le paure, mentre si preparano alla grande festa di Capodanno. Possono vivere lontano dai pericoli della città, ma non da quelli della natura. A raccontarla ai jurors è xx protagonista xxxxxxx: “E’ stato come raccontare me stesso, il film è basato sulle mie radici, sulla mia storia – ha detto – l’idea di fondo è quella di prendere le distanze dalla realtà di oggi. Penso che questo film si a perfetto per Giffoni, perché insegna l’importanza della libertà e del vivere la natura a pieno”.
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Il programma del giorno
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SALA TRUFFAUT 10:00 GENERATOR +13 SYSTEM CRASHER by Nora Fingscheidt (Germany, 2019, 118’) a seguire: PRODUZIONI GIFFONI VIDEO FACTORY TROPEA’S STORIES by Giuseppe Novellino, Andrea Contaldo (Italy, 2019, 14’35’’) 14:30 GENERATOR +16 HARAJUKU by Eirik Svensson (Norway, 2018, 83’)
CON GLI OCCHI DEGLI ALTRI by Enrico Francese, Giovanni Cerri (Italy, 2019, 9’30’’) - CPIA Salerno CON GLI OCCHI DEGLI ALTRI NEWS by Giovanni Cerri (Italy, 2019, 12’25’’) – IC Don Milani di Giffoni V.P. 14:30 ELEMENTS +6 ROCCA CHANGES THE WORLD by Katja Benrath (Germany, 2019, 97’) 19:15 GENERATOR +18 CANARY by Christiaan Olwagen (South Africa, 2018, 123’)
17:00 LA GIURIA INCONTRA Cast de L’AMICA GENIALE LUDOVICA NASTI ELISA DEL GENIO
SALA GALILEO (GMV) 10:15 PARENTAL EXPERIENCE GIRL by Lukas Dhont (Belgiun/Netherlands, 2018, 105’) (Versione italiana). Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 12:00 WORKSHOP ACQUA LETE Le Acque Minerali: un Mondo da Scroprire Interviene il Dr. Sandro Del Giudice, responsabile Qualità – Ambiente – Risorse Idriche 14:45 GEX DOC LITTLE GERMANS by Frank Geiger, Mohammad Farokhmanesh (Germany, 2019, 86’) Ingresso libero fino ad esaurimento 17.30 MASTERCLASS CONNECT Istituzioni a Confronto. Incontro con il Generale GIUSEPPE GOVERNALE, Direttore Generale DIA – Direzione Investigativa Antimafia 18:30 GREEN GAME Videogioco interattivo sulla raccolta differenziata realizzato dai Consorzi nazionali di recupero e riciclo imballaggi. Ingresso riservato giuria +10
18:10 LA GIURIA INCONTRA Cast vocale de “Il Re Leone” EDOARDO LEO STEFANO FRESI(Blu Carpet) 19:30 PROIEZIONE SPECIALE/SPECIAL SCREENING Walt Disney Company Italia presenta IL RE LEONE (THE LION KING) by Jon Favreau (USA, 2019, 118’) (Versione Originale con sottotitoli in italiano) proiezione riservata ai Generator +13 22:30 replica SALA ALBERTO SORDI 10:00 ELEMENTS +10 MY EXTRAORDINARY SUMMER WITH TESS by Steven Wouterlood (Netherlands/Germany, 2019, 82’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA LUCIA OCONE 14:30 ELEMENTS +10 MY EXTRAORDINARY SUMMER WITH TESS by Steven Wouterlood (Netherlands/Germany, 2019, 82’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA LUCIA OCONE (Blu Carpet) 19:00 ELEMENTS +3 A GOOD HEART by Evgeniya Jirkova (Russia, 2018, 5’12’’) A TIGER WITH NO STRIPES by Robin Morales Reyes (France, 2018, 8’40’’) ATHLETICUS: ARTISTIC GYMNASTIC RING by Nicolas Deveaux (France, 2019, 2’15’’) ATHLETICUS: GYM KEEPER by Nicolas Deveaux (France, 2019, 2’15’’) HUGO & HOLGER by Teddy Halkier Kristiansen (Denmark, 2019, 14’) THE MUSIFANTS – I HAVE A LITTLE CACTUS by Meike Fehre (Germany, 2019, 3’55’’) THE IMAGINARY FRIENDS SHOP by Adriano Candiago (Italy, 2019, 5’2’’) SALA LUMIÈRE 10:00 ELEMENTS +6 ROCCA CHANGES THE WORLD by Katja Benrath (Germany, 2019, 97’) a seguire: PRODUZIONI GIFFONI VIDEO FACTORY Progetto MIUR/MIBAC
SALA BLU - GRIMALDI LINES (GMV) 10:00 GENERATOR +16 HARAJUKU by Eirik Svensson (Norway, 2018, 83’) 12:30 MASTERCLASS CONNECT Successi, strategie e nuovi progetti. Incontro con ELEONORA ANDREATTA, Direttrice RaiFiction Ingresso riservato agli iscritti 14:30 GENERATOR +13 SYSTEM CRASHER by Nora Fingscheidt (Germany, 2019, 118’) 17:30 MASTERCLASS ECO Legambiente - I rifiuti, dall’economia circolare all’ecomafia: come scegliere la strada giusta Interviene Enrico Fontana, responsabile nazionale ufficio economia civile. Ingresso riservato agli iscritti 18:30 MASTERCLASS CONNECT Incontro con Don LUIGI MEROLA, fondatore de A Voce d’e Creature e presentazione del progetto Ora Basta. Ingresso riservato agli iscritti 21:00 RASSEGNA BEAUTIFUL MINDS THE THEORY OF EVERYTHING by James Marsh (UK/Japan/USA, 2015, 123’) SALA VERDE (GMV) 10:00 MASTERCLASS ECO COREPLA - Consorzio recupero e riciclo imballaggi in Plastica. La plastica. Troppo preziosa per diventare un rifiuto. Interviene Valentina Meschiari, responsabile Comunicazione e Relazioni sul Territorio Consorzio Corepla 11:00 MASTERCLASS CONNECT Incontro con LUCA JOSI Brand Strategy Media e
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Multimedia Entertainment di Tim Vision Ingresso riservato agli iscritti 15:00 MASTERCLASS CULT Incontro con: STEFANO ACCORSI Ingresso riservato agli iscritti 16:30 Il mestiere del talent agent: MOIRA MAZZANTINI Ingresso riservato agli iscritti 17:30 UN GIOCO DA RAGAZZI – MONOS by Aljandro Landes (Colombia, 2019, 102’) (Versione italiana) Ingresso riservato agli iscritti GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 18:30 STAND COMIX Incontro con TOMMY CASSY AULE CITTADELLA DEL CINEMA 15:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO DANIELE SILVESTRI: 25 anni fuori dagli schemi Modera GINO CASTALDO Ingresso riservato agli iscritti 16:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO LABEL XXXV: il lavoro di un’etichetta discografica Modera MATTIA MARZI Ingresso riservato agli iscritti SALA STAMPA MULTIMEDIA VALLEY 10:00/20:00 GIFFONI VIDEO LIBRARY (Postazioni video riservate agli accreditati) ANTICA RAMIERA 9:30/13:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #9 14:30/16:15 Working Session #10 18:00/19:00 Workshop Growth Hacking (BRAULIO MEDINA DIAS)
15:00 MASTERCLASS CONNECT Presentazione S.I.C. (Safer Internet Centre) – Generazioni Connesse con GIUSEPPE PIERRO, MIUR – GIOVANNI VESPOLI, MIUR – FRANCESCA TOMMASELLI, MIUR – LOREDANA CECCACCI, Save the Children, PAOLA DEL VECCHIO, Telefono Azzurro, SALVATORE CIRO CONTE, Telefono Azzurro, ALESSANDRA BERNARDON, Garante Infanzia, DANIELE GRASSUCCI, Skuola.net, LUCIA MACCHI, Mibac, MARIA LETIZIA BIXIO, Mibac, REBECCA PAPA, EDI, MARTA NICOLETTI, Agenzia DIRE, MARCO CERVELLINI, Polizia Postale, MARCO CESARO, Giffoni Experience a seguire: MASTERCLASS CONNECT & GIFFONI DREAM TEAM La Sicurezza in Rete - Kaspersky il Brand con MORTEN LEHN, Managing Director Kaspersky italia PALAZZO FEDERICO II (Terravecchia) 10:00 MASTERCLASS CULT Ingresso riservato Workshop Sceneggiatura con MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN Workshop Effetti Speciali Make Up Workshop Recitazione con MASSIMILIANO GALLO Workshop Regia con CIRO D’EMILIO
Famiglia, amore e fantasia: i film in concorso oggi
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Ai piccolissimi giurati Elements +3 della 49esima edizione, saranno invece riservati in Sala Sordi e dalle 19, i primi sette corti in concorso: A GOOD HEART di Evgeniya Jirkova, A TIGER WITH NO STRIPES (Francia, 2018) di Robin Morales Reyes, ATHLETICUS: ARTISTIC GYMNASTIC RINGS (Francia, 2019) di Nicolas Deveaux, ATHLETICUS: GYM KEEPER (Francia, 2019) di Nicolas Deveaux, HUGO & HOLGER(Danimarca, 2019) di Teddy Halkier Kristiansen, THE MUSIFANTS – I HAVE A LITTLE CACTUS (Germania, 2019) diMeike Fehre e THE IMAGINARY FRIENDS SHOP (Italia, 2019) di Adriano Candiago.
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Il legame con la famiglia, l’amore, il dramma e la fantasia al centro dei film in concorso oggi. Si parte alle 10 in Sala Truffaut con SYSTEM CRASHER (Germania, 2019), il film di Nora Fingscheidt riservato ai Generator +13 che racconta la sfrenata vita di Benni e della sua rabbia da contenere. Alla stessa ora, in Sala Sordi, sarà sottoposto al giudizio degli Elements +10 il lungometraggio di Steven Wouterlood per un viaggio tra sentimenti e rimorsi: MY EXTRAORDINARY SUMMER WITH TESS (Paesi Bassi, Germania, 2019). La Sala Lumière, alle 10, accoglierà invece gli Elements +6 con la proiezione del film ROCCA CHANGES THE WORLD (Germania, 2019) di Katja Benrath: il mondo visto dagli occhi di una bambina, l’ottimismo e la fantasia in una storia di giustizia e speranza. Alle 14:30 in Sala Truffaut, i Generator +16 con HARAJUKU (Norvegia, 2018) di Erik Svensson per un racconto di emozioni, drammatico e sensibile. Ai Generator +18, inSala Lumière alle 19:15, sarà sottoposto invece il film CANARY (Sud Africa, 2018) di Christiaan Olwagen: sullo sfondo di un paesaggio dove la legge e la religione opprimono l’individualità, Johan e I Canaries devono sopravvivere all’addestramento militare e intraprendere un tour del paese.
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La favola del Re Leone compie 25 anni Oggi la proiezione speciale Il nuovo film Disney diretto da Jon Favreau arriverà nelle sale italiane il 21 agosto La favola de Il Re Leone compie 25 anni e sta per tornare sul grande schermo in una veste completamente nuova. È attesa per oggi la proiezione speciale in versione originale sottotitolata in italiano, del nuovo film Disney diretto da Jon Favreau per i jurors della 49esima edizione. L’appuntamento è per le 19.30 in sala Truffaut. Realizzato utilizzando tecniche cinematografiche all’avanguardia, il film arriverà nelle sale italiane il prossimo 21 agosto e trasporterà il pubblico in un viaggio nella savana africana dove è nato un futuro re. Simba prova una grande ammirazione per suo padre, Re Mufasa, e prende sul serio il proprio destino reale.
Ma non tutti nel regno celebrano l’arrivo del nuovo cucciolo. Scar, il fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha dei piani molto diversi e la drammatica battaglia per la Rupe dei Re, segnata dal tradimento e da tragiche conseguenze, si conclude con l’esilio di Simba. Con l’aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà imparare a crescere e capire come riprendersi ciò che gli spetta di diritto. A Giffoni sarà presente anche una parte del cast vocale italiano: Edoardo Leo (Timon) e Stefano Fresi (Pumbaa), incontreranno i giffoners per svelare curiosità e segreti dell’atteso film.
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A Stefano Accorsi l’Experience Award Il popolare attore incontrerà i ragazzi della Masterclass Cult
Interprete di storie incredibili – da Jack Frusciante è
l’Experience Award, circondato dall’affetto e dal calore
uscito dal gruppo a Le fate ignoranti, da L’Ultimo bacio
di centinaia di giffoners, che lo incontreranno per un
a Veloce come il vento– dagli anni ’90 prestigioso
dibattito appassionato e intenso sul cinema e sulla sua
talento del grande cinema italiano: Stefano Accorsi
carriera. Spazio anche alle Masterclass: l’attore, che
sarà ospite della 49esima edizione del Giffoni Film
ha lavorato con registi del calibro di Pupi Avati, Mario
Festival. Un ritorno a distanza di 20 anni quello
Monicelli, Daniele Luchetti, Gabriele Muccino, Ferzan
di Accorsi che, già nel 1999, era stato tra le star
Özpetek, Philippe Claudel e Paolo Sorrentino, solo per
della 29esima edizione del Festival. Ad attenderlo,
citarne alcuni, si confronterà con i masterclassers della
una giornata memorabile, in cui l’attore riceverà
sezione Cult, per un’indimenticabile lezione di cinema. 24 Luglio 2019
Grande attesa per L’amica geniale Oggi arrivano Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio Con loro il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta per incontrare i masterclassers
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Si consolida sempre di più il legame tra Giffoni Experience e Rai: oggi infatti, arriveranno a Giffoni le due giovanissime attrici de L’amica geniale – una serie Hbo-Rai Fiction e TimVision, prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, TimVision e Hbo Entertainment, in co-produzione con Umedia - tratta dal caso editoriale firmato da Elena Ferrante, per incontrare jurors e giffoners in Sala Truffaut. Con Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio torna a Giffoni anche Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction, che terrà una Masterclass Connect. Come funziona la fabbrica di Rai Fiction? Come si realizza una serie televisiva di successo? In che modo viene definita la linea editoriale della fiction del servizio pubblico? Quali sono le strategie attraverso cui si articola
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l’offerta per soddisfare i gusti di un pubblico sempre più esigente? Attraverso la testimonianza d’eccezione di Eleonora Andreatta, i masterclassers Connect di Giffoni avranno la possibilità di dare uno sguardo dietro le quinte di uno dei settori strategici della più grande industria culturale del Paese, approfondendone i meccanismi e le pratiche che lo regolano. L’incontro a Giffoni sarà anche l’occasione per premiare L’amica geniale con il Giffoni Experience Award. “E’ emozionante presentare al Festival di Giffoni, ai tanti ragazzi che vi prendono parte, l’avventura editoriale e produttiva di come una storia potente di amicizia femminile e un best-seller mondiale si sono trasformati in una serie di respiro internazionale per la televisione - ha dichiarato Andreatta - L’abbiamo vissuta con entusiasmo perché L’amica geniale ha offerto la possibilità di portare al pubblico più largo una storia che interpreta al più alto livello della qualità autorale la dimensione popolare della trama e dei sentimenti, e fa del legame fra le due protagoniste il perno di un affresco sociale e umano sullo sfondo di Napoli e del dopoguerra.”“E’ questa prospettiva che - prosegue - insieme con Fandango e Wildside, ha ispirato una sfida ambiziosa che ha convinto anche un player globale come HboO e in cui si è coinvolta la stessa Elena Ferrante collaborando alla scrittura con Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo, il regista della serie. Le pagine sono diventate un mondo di immagini e l’immagine di un mondo, un ambiente ricostruito in ogni aspetto e una galleria fremente di umanità, nella quale si ritaglia l’intreccio delle vite di Lila e Lenù e delle loro fantastiche interpreti.”
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Daniele Silvestri e il duo La Municipàl tutti in pista con il Giffoni Music Concept
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Il cantautore romano torna a Giffoni dopo circa dieci anni ed è ancora oggi la punta di diamante della canzone italiana d’autore. Daniele Silvestri è tra i più lucidi interpreti della canzone nazionale, artista che non si è mai snaturato ma che è stato in grado di rinnovarsi e raccontare, grazie ai suoi testi, la società e le emozioni di almeno tre generazioni. La sua cifra stilistica esprime leggerezza e impegno civile senza mai nascondere la sua posizione politicamente corretta affiancandosi dalla parte dei più deboli e ponendo l’accento sui temi giovanili. Ormai possiamo considerarlo un punto di riferimento culturale, ogni suo nuovo album è una piccola opera a cavallo tra musica e prosa. Fautore dalla nuova scena cantautorale romana, che ha sfornato cavalli di razza come Max Gazzè e Nicolò Fabi (con i quali ha fondato anche un super gruppo publicando un album e realizzando una tournée
memorabile); ha scritto brani che possiamo considerare indelebili: “Salirò”, “Il mio nemico”, “La paranza”, “Occhi da orientale”, “Cohiba” e “Le cose in comune” sono solo alcuni dei pezzi che suonerà in full band per il pubblico di Giffoni. Ma si attende soprattutto l’esecuzione di “Argentovivo”, canzone inclusa nel suo nono album “La terra sotto i piedi” (Sony), brano presentato all’ultima edizione di Sanremo che gli ha fatto vincere il Premio della Critica, il Premio della Sala Stampa e il Premio Miglior Testo. Al brano hanno partecipato il rapper Rancore e Fabio Rondanini, noto batterista delle band Aferhours e Calibro35. Prima di Silvestri suoneranno gli sperimentatori del pop d’autore, i fratelli Carmine e Isabella Tundo, il cuore pulsante del progetto La Municipàl. Appuntamento è dalle 22 con il dj set del Dolce Vita. L’ingresso è sempre libero.
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Un personaggio poliedrico, capace di dare il massimo in ogni genere. Modula aria 47 49a edizione
Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival 24 Luglio 2019La Valle, 75100 Matera MT caliaitalia.com I Contrada Serritello
Eccentriche romanticherie
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Eccentrico può andare d’accordo con romantico: lo dimostra Damiano Massaccesi, un improbabile e ‘isterico’ latin lover che va in giro con un baule a lume di candela. È proprio questo baule che, nello spettacolo Savoir-faire, si trasforma in luogo ideale per un dolce appuntamento galante. A mancare è soltanto lei, la donna della sua vita: chi sarà la fortunata, stasera a Giffoni, ad entrare con Damiano in un vorticoso ed esilarante viaggio? Il problema è solo uno: è tutto pronto e talmente perfetto da precipitare in inevitabili incidenti, disastrosi e ridicoli! Lo spettacolo descrive perfettamente la degenerazione totale di un idilliaco personaggio, che del ‘savoir-faire’ ha fatto il suo stile di vita. Uno show energico ed energizzante, ricco di momenti comici e poetici, che ha come protagonista un funambolico clown in equilibrio tra follia, ingegno, romanticismo e le note di una fisarmonica innamorata. Alle 19:30 e alle 21:30 in piazza Umberto I, Damiano Massaccesi è di scena al Vivo Giffoni Street Fest con Savoir-faire, spettacolo di equilibrismo e manipolazioni.
24 Luglio 2019
Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY 21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE DAL VIVO (Video Mapping) GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 12:00/14:00 Laboratori Didattici a cura dei partner del Giffoni Experience. 10:00/19:00 Attività laboratoriali – VR Experience (Stand Giffoni Innovation Hub) PARCO HOLLYWOOD 12:00/21:00 Pepsi Sport Village
PIAZZA UMBERTO I per tutti 17:30/19:30 LABORATORIO INTERATTIVO - RADIO ANSPI - On Air. Spicca il volo 17:30/20:30 INSTALLAZIONI E GIOCHI Ludobus Legnogiocando – giochi per famiglie 18:30 SPETTACOLO ANSPI – Under Pressurei 20:00 e 22:30 SPETTACOLO Arnaldo Mangini (Carrara) – Star – stand-up comedy 19:30 e 21:30 SPETTACOLO Damiano Massaccesi (Ancona) – Savoir-faire – Equilibrismo, manipolazioni 23:30 SPETTACOLO Ambaradan (Bergamo) –The Tamarros– Street Band Disco ‘70/’80 GIARDINO DEGLI ARANCI per tutti 21:30 SPETTACOLO TEATRALE ATGTP (Jesi) – Musi lunghi e nervi tesi
VIA SCARPONE 17:30/21:00 GIOCHI/TRUCCABIMBI/CARICATURE Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi Ludobus Legnogiocando – Locicup - giochi e rompicapi – per tutti Weronique Art- Facepainting Sergio Eco - Caricature ad arte GIARDINI FELLINI 18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY FOOD Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici 18:00/24:00 MERCATINI DI ARTIGIANATO Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente
24 Luglio 2019
ITNERANTE DALLA CITTADELLA DEL CINEMA 20:00 Morks (Caserta) Bianco e Nero- Trampolieri- per tutti 21:15 Ambaradan (Bergamo) –The Tamarros– Street Band Disco ‘70/’80 PIAZZA F.LLI LUMIÈRE 17:00/22:00 GIOCHI Karting in Piazza. Le regole della sicurezza ti salvano la vita. A cura dell’Automobile Club Italiano (Prenota QUI) 22:00 GIFFONI MUSIC CONCEPT
Dolcevita DJ-SET Guest Marco Montefusco a seguire: GIFFONI MUSIC CONCEPT
LA MUNICIPAL DANIELE SILVESTRI (accesso gratuito)
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ANTICA RAMIERA 10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE “VisionARIA” a cura dell’Associazione “Angelo Azzurro”
PIAZZETTA SCARPONE 17:30/20:00 LABORATORI Fili D’Erba Coop. Sociale (SA) – L’arte del Riciclo Il Teatro Viaggiante – Workshop di giocoleria Ludoteca il Paese delle Meraviglie – Magic Labs 20:00 ARTISTI DI STRADA Claudio Cremonesi (Milano) – Zitto Zitto– Giocolerie, equilibrismi, acrobazie - per tutti 21:00 Freakclown (Milano) - Le Sommelier –una degustazione ad alto tasso di comicità - per tutti
QUARTIERE BERLINGUER 17:00/21:00 SPORT VILLAGE a cura del Centro Sportivo Italiano (Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco) 18:00/20:00 Attività equestri CSI Campania e Associazione Ananke
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RADIO 105 - ON AIR 12:00/14:00105 Take Away con Daniele Battaglia, Alan Caligiuri, Diletta Leotta e il Maestrello Matteo Lotti
PARCO PINOCCHIO 20:00/24:00 MOSTRA DI INSTALLAZIONI LUMINOSE Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA) – Luci sommerse 19:00/23:00 INSTALLAZIONE D’ARTE VIAGGIANTE Blink Circus – Il circo fotografico unico nel suo genere!- per tutti
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GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751 DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi
EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience SEDE LEGALE: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomndo
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CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ PER L’ITALIA E PER L’ESTERO Giffoni Media Service S.r.l., Sede legale e Direzione commerciale Via Aldo Moro 84095 - Giffoni Valle Piana (SA) Tel. 39 089 866 727 info@giffonimediaservice.it www.giffonimediaservice.it
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