DAILY 25 07 2019

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GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2019 • ANNO 10 - NUMERO 7

Il ruggito di Giffoni


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Il ritorno del Re Leone

Fresi e Leo a #Giffoni2019 per dare voce a Pumbaa e Timon

Stefano Fresi si è letteralmente lanciato sulla folla che urlava il suo nome a bordo del blu carpet. L’accoglienza è decisamente regale, come si conviene a due personaggi storici della Walt Disney, Pumbaa e Timon. Dopo 25 anni dal cartoon originale, torna al cinema in una nuova versione, il 21 agosto, ma prima l’attore, in coppia con l’amico e collega Edoardo Leo, porta in scena al Giffoni 2019 i retroscena e gli aneddoti legato al doppiaggio del duo di migliori amici di Simba (a cui invece presta la voce Marco Mengoni). Fresi e Leo hanno conquistato il pubblico sotto una pioggia di palloncini e coriandoli, con il sottofondo della splendida colonna sonora del film firmata da Hans Zimmer. E sono stati loro a chiedere foto e selfie, prima ai fotografi e poi ai bambini che li attendono con trepidazione in sala. Abbracciati alla versione peluche dei rispettivi alter ego animati, hanno incontrato poco prima la stampa, curiosissima di guardare la premiere del film con i piccoli giurati. “Quando io ero piccolo – scherza Edoardo Leo – Giffoni era ancora in bianco e nero”. L’attore e regista racconta di aver sentito parlare da anni del festival ma di aver davvero vissuto la magia dell’evento

quando vi ha partecipato per la prima volta. Il ritorno, stavolta, è stato decisamente in pompa magna: “Quando ti dicono che Giffoni è pazzesco pensi che sia figo e basta, insomma un festival come gli altri. E invece no, appena ci metti piede ti rendi conto che è qualcosa di totalmente diverso dal resto e assolutamente cruciale al giorno d’oggi in cui cinema e cultura sembrano argomenti noiosi. Qui i ragazzi sono davvero appassionati ed entusiasti di conoscere gli artisti, il che mette decisamente in una condizione di responsabilità. Ricordo quando da bambino incontravo un artista e mi sembrava un faro. Ecco, non dico di esserlo, ma da persona molto attiva sui social cerco di stare attento al messaggio che propongo”. Chi chiede a Stefano Fresi cosa pensi del tema 2019, Aria, si sente rispondere con una battuta: “Parlare di aria con Pumbaa è pericoloso e per far rispondere lui non saprei bene dove posizionargli il microfono. Battute a parte, Giffoni mi è mancato molto in questi anni di assenza perché non ho mai ricevuto domande così intelligenti, i giurati sanno cose di me e del mio lavoro che neppure mia madre conosce, sono preparatissimi”.

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Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio, le Amiche Geniali a #Giffoni2019: “Sul set siamo state sempre noi stesse”

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“Mamma mia quanti siete!”: Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio sbarrano gli occhi davanti alla sala Truffaut piena di jurors Generator +13, +16 e +18 del Giffoni 2019. Una platea che guarda con tenerezza alle due straordinarie protagoniste della prima stagione de L’Amica Geniale serie Hbo-Rai Fiction e TimVision, prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, TimVision e Hbo Entertainment, in co-produzione con Umedia - tratta dal caso editoriale firmato da Elena Ferrante. Un successo internazionale, il cui progetto teelvisivo è nato ancor prima che venisse pubblicata l’intera quadrilogia. “Abbiamo iniziato a immaginare il progetto già nel 2013 e il successo letterario ci ha aiutato a trovare un partner come HBO. Una prima volta per la Rai, ma una prima volta anche per la HBO, che mai prima de L’Amica Geniale aveva realizzato un prodotto non in lingua inglese e per di più in dialetto”, ha precisato Eleonora Andreatta, direttore Rai Fiction, sul palco con le attrici per un saluto. Un ulteriore motivo d’orgoglio per le due giovanissime protagoniste, che non sembrano particolarmente intimidite dalle domande - e dai complimenti - dei ragazzi in sala. “Non è stato difficile interpretare Elena e Lila - concordano

le due protagoniste - Saverio (Costanzo, il regista, ndr) ci ha sempre detto di essere noi stesse e l’abbiamo fatto”. “Per prepararmi al ruolo ho chiesto a mia nonna, che quegli anni li ha vissuti” Ludovica, che un’idea sull’infanzia nel dopoguerra se l’è fatta e anche chiara: “Era più facile capire la vera amicizia: senza tv e senza telefoni si era più a contatto con le persone”. Chi tra Elena e Lila è la vera amica geniale? “Lo sono tutte e due. Lila sembra più decisa, ma poi è Elena quella davvero determinata. Insomma si danno il cambio. Poi ognuno leggendo il libro e vedendo la serie si è fatto un’opinione diversa, no?” dice la sveglissima Nasti. Ma meglio leggere il libro o vedere il film? “Bisogna fare tutte e due le cose: il libro ti emoziona perché ti immagini i personaggi, mentre il film ti fa vivere le cose in maniera diversa” suggerisce Elisa. Chiare le idee anche sui modelli: “Io mi ispiro a Sophia Loren! “È di Pozzuoli come me e mio nonno la conosceva - svela Ludovica - e poi Millie Bobby Brown. È bravissima” dice Ludovica, mentre Elisa guarda a Josephine Petterson, protagonista della versione norvegese di Skam, come suo modello. L’ultima domanda è per i jurors e arriva proprio da Ludovica ed Elisa: “Possiamo fare uno di quei video che fate con tutti gli ospiti?”. I jurors non si fanno pregare e le aspettano ancora al Giffoni Film Festival.

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“Il racconto dell’Italia al centro delle nostre storie” Il direttore di Rai Fiction Andreatta ha incontrato i ragazzi del Festival

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La provocazione del direttore Gubitosi: “Una fiction su di noi”

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Un workshop più che una masterclass. Un incontro, quello con Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, che ha entusiasmato i giffoners. Proprio ai ragazzi è stato proposto un viaggio in quella che oggi è “casa” Rai, “entrando dalla cucina e mostrando ciò che bolle in pentola”, come spiega la stessa Andreatta. Un lungo racconto che parte dal compito di Rai Fiction, ovvero “produrre film movie per le proprie reti, quest’anno anche per Rai Play”. Poi la spiegazione sulla linea editoriale scelta: “Nessuno viene escluso – dice

ai masterclassers – il servizio pubblico deve raccogliere tutti i punti di vista: da quello del racconto, a quello femminile, passando per quello dei ragazzi. Puntiamo alla pluralità e alla varietà dei temi, proprio perché abbiamo come obiettivo quello di rivolgerci a tutti”. Anche a quella “generazione che la televisione non la guarda. Quindi prosegue - non voltiamo le spalle al pubblico che non ha dimestichezza con il digitale, né al pubblico più giovane”. Altro punto chiave è “avere messo al centro il racconto del Paese perché i territori ispirano le storie”. Il racconto di Eleonora Andreatta è una vera lezione su come si sviluppa una serie, passaggio per passaggio. A partire da una premessa: “Rai fiction è un committente e un editore - dice - lavoriamo con i produttori perché la Rai deve promuovere l’industria indipendente” senza dimenticare che, come ha sottolineato, “il lavoro fondamentale è un quello di elaborazione creativa”. Il direttore di Rai Fiction mostra ai masterclassers slide e trailer di presentazione delle nuove serie, illustra le nuove sfide, tutte all’insegna della diversificazione del prodotto, di un più ampio ventaglio editoriale,

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dell’internazionalizzazione e dell’offerta multimediale. Annuncia anche la programmazione delle nuove serie: “Ognuno è perfetto, Pezzi Unici e La guerra è finita per Rai 1. Mare Fuori per Rai 2 e Boez – Andiamo via per Rai 3”. Soprattutto, Andreatta parla della nuova vita di Rai Play “che sta per cambiare pelle. Da novembre inizia uno spettacolo fatto da Fiorello: è l’inizio di un processo di trasformazione. A dicembre - aggiunge - andrà in onda una serie scritta esclusivamente per Rai Play, in formati diversi per un pubblico, dai 15 ai 30 anni”. Il canale, insomma, non sarà più solo usato per rivedere ciò che si è perso in tv. Non manca, nelle parole del direttore Andreatta, uno sprono per i ragazzi: “Il talento è una possibilità che ci dà la vita, un’occasione che va curata e coltivata perché richiede sacrificio e studio. Tutte le capacità, che sono un dono, prima di ottenere una risposta esterna richiedono una valutazione interiore, perché il talento cresce prima dentro di sé”. La ricetta è una: “studiare, studiare e migliorarsi”. Nella Sala Verde della Multimedia Valley c’è spazio anche per le sorprese: la protagonista di una scena, ancora in lavorazione, di “Mare Dentro” è Greta: una giffoners che “conosciamo da quando era alta quanto un gradino”, sorride il conduttore Luca Apolito. Del resto, “a Giffoni succede anche questo”, sospira il direttore Claudio Gubitosi. Che ringrazia “Tinni per la grande occasione” data ai ragazzi e, prima di consegnarle il Premio Giffoni, lancia un’idea che sa di provocazione: “Chissà se un giorno Rai Fiction penserà di fare una serie televisiva dedicata ai ragazzi di Giffoni”.


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Stefano Accorsi: “Al festival di Giffoni si respirano speranza e passione”

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L’attore sarà in autunno nelle sale con il nuovo film di Ozpetek

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Nel 1999 aveva lasciato a Giffoni quel sorriso tenebroso di un giovanissimo attore pieno di sogni e aspettative, oggi Stefano Accorsi è cresciuto e insieme a lui la sua carriera, ma la magia del Festival che lo sorprese vent’anni fa non è cambiata. Torna diverso, con un bagaglio ricco di esperienze, per un incontro che è un viaggio di emozioni e momenti. Una chiacchierata tra amici, insieme ai giovani dove Stefano Accorsi – premiato con l’Experience Award - trova spesso nuove ispirazioni. Senza alcun indugio, perché è quell’aspetto così essenziale a convincerlo ogni volta un po’ di più. “Di questo Festival conservo sempre un ricordo bellissimo, qui trovai la semplicità del contatto e l’immediatezza – ha raccontato - È

meravigliosa la contaminazione, trovarsi la sera a cena tutti insieme e raccontarsi senza limiti. Questo Festival ci dice a chiare lettere che la passione è fondamentale e diventa importante ogni giorno di più”. Un nuovo abbraccio, questa volta più maturo e intenso. Interprete di storie incredibili e appassionanti, è uno dei prestigiosi talenti del grande cinema italiano: nel 1991 la sua prima volta al cinema, con Pupi Avati in Fratelli e sorelle. Poi un susseguirsi di film che hanno segnato con intensità e riconoscimenti il suo percorso artistico, da Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enza Negroni a L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, passando per i successi senza tempo di Ferzan Özpetek Le fate ignoranti e Saturno Contro. “Ferzan è un fuoriclasse, artista e artigiano insieme: ha un approccio artistico alla materia mantenendo ben saldo quel contatto con il pubblico – ha confidato ai masterclassers – Ti propone un film solo se è veramente convinto che fa per te, è un mio caro amico anche se nel corso di tutti questi anni ci siamo spesso persi di vista, ma quel filo che ci tiene legati rimane

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sempre saldo”. Accorsi con Ozpetek ha regalato alcune delle sue interpretazioni più intense ed è con La dea fortuna, che vedremo nelle sale il prossimo 28 novembre, che torna a vestire i panni di uno scrittore gay: “Dopo aver letto il copione mi ha detto che non ci sarebbe stato il tempo di darsi delle risposte perché quello era il tempo delle domande – ha anticipato Aveva ragione, non bisogna stare attenti a cercare le soluzioni perché a volte può essere utile avere un problema, rappresenta il cuore della creatività. La cosa più bella di questo film è che non ha tesi, non parte da teorie e preconcetti. È un sogno fatto da Ferzan Özpetek, messo in scena poi con una storia inedita e sorprendente”. Nessuno stereotipo, assicura, solo emozioni e spunti di riflessione. “La famiglia è il posto dove c’è l’amore – ha risposto convinto - La storia che un bambino deve stare dove ci sono una mamma e un papà non mi piace affatto, anche perché intorno a noi vedo ancora bambini che non sono felici. Conosco tanti figli di coppie omosessuali e sono bambini come tutti gli altri: dove c’è amore c’è la felicità e la famiglia è il luogo dell’amore. Il resto sono convenzioni”. Messaggi profondi, consegnati ai masterclassers perché “i giovani non hanno sovrastrutture, sono limpidi. Le vostre domande sono linfa – ha aggiunto - Alimentate sempre le vostre passioni, supportatele e incentivatele”. Ed è la tenacia quell’elemento imprescindibile che deve farla da padrone. “Con la serie 1992 ho dovuto avere tanta costanza, cinque anni di pazienza e lavoro – ha spiegato Accorsi - È stata una lavorazione lunga e complessa, ero partito con l’idea


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regia, non ha avuto perplessità a rispondere: “Mi chiedo spesso se c’è davvero questo bisogno di un altro regista che non si sa quanto bravo possa essere quando invece siamo circondati da professionisti di altissimo livello. Fare il regista è un mestiere specifico, sono pochi quegli attori che sono diventati davvero grandi in quelle vesti, mi viene da pensare a De Sica, Moretti, Allen, Eastwood. Certo, se si tratta di esigenze è giusto provare a farlo”. Umiltà e talento, per un grande attore che conserva ancora tanti sogni nel cassetto. “Sto lavorando a due serie che mostreranno un nuovo lato di me – ha concluso - Fate delle vostre passioni il vostro lavoro, soprattutto oggi che viviamo e vivete un momento profondamente difficile contraddistinto da una crisi globale che ha generato scontento e infelicità, dove non è semplice immaginare quello che sarà. Respirate questa aria che fa bene al cuore, qui a Giffoni in mezzo a voi la speranza non smette di battere forte”. 25 Luglio 2019

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di fare una biografia televisiva su Berlusconi. Poi ho capito e mi hanno fatto capire che Mediaset e Rai non mi avrebbero mai permesso di farlo. Qualche produttore mi ha detto di no – ha continuato – fino all’incontro con Sky. La prima serie ha appassionato molto, è stato un successo quasi inaspettato e adesso vi aspetta la terza serie che sarà quella più matura e convinta”. Non sarà nel sequel di The Young Pope, ma lavorare accanto a Paolo Sorrentino è stata sicuramente una di quelle esperienze più belle della sua carriera. “È stato un privilegio, scrive in maniera sublime – ha risposto ai masterclassers - Tutto è perfetto, ha il controllo totale del set cinematografico. Crea delle regole ferree, ma tutto questo favorisce la serenità. Si inventa cose che sono più vere della verità è riesce a raccontare l’essenza dei suoi personaggi: è tra quei registi di cui ti basta vedere quattro inquadrature per capire che si tratta di un suo film”. E a chi gli ha chiesto se avesse voglia di reinventarsi alla


“Presto sarò la Bridget Jones di casa nostra”

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Lucia Ocone incontra i ragazzi: “Siete veramente fantastici” L’attrice svela il suo prossimo impegno al cinema “Oddio, ma i ragazzini sanno chi sono?”: la preoccupazione di Lucia Ocone è svanita appena è entrata in sala Sordi per incontrare i giovani jurors di Giffoni 2019. Emozionata e carica all’idea di incontrare per la prima volta i giffoners, la Ocone ha saputo coinvolgere e divertire le centinaia di giurati che hanno potuto parlare con lei di recitazione e di comicità. “Far ridere è un dono, ma in questo mestiere serve tanta ‘tigna’ e tanto studio. Io me le ricordo le porte in faccia e i pianti che mi sono fatta tornando a casa, ma bisogna perseverare e studiare” dice l’attrice, cui viene chiesto se è il pubblico a essere cambiato o il modo di far divertire. “Fare comicità oggi non è più difficile, è diverso. Col web è cambiato il linguaggio della comicità, ora fatto di clip, di contenuti brevi: tra le ventenni, ad esempio, non vedo eredi della tradizione delle imitazioni e delle parodie, propria del mio modo di far divertire, così come di Paola Cortellesi o Virginia Raffaele. Probabilmente per la comicità di oggi è un linguaggio superato”. A vedere

la reazione dei ragazzi non sembrerebbe, però, anche se Internet resta la principale fonte di divertimento per loro: “Il web mi piace per alcuni versi, per altri lo trovo molto pericoloso: c’è tanta cattiveria e per molti è uno solo uno sfogatoio”. A ottobre intanto sarà in sala in “Se mi vuoi bene”, nuovo film di Fausto Brizzi, trasposto da un suo romanzo, che vede Claudio Bisio protagonista: “Interpreto Loredana, una violoncellista single molto in stile Bridget Jones e migliore amica di Bisio”. Un ruolo scelto come tutti “d’istinto, in base a quel che mi diverte”, dice Ocone. Divertire è anche un ottimo modo per insegnare: “L’ironia è la chiave giusta per far arrivare i messaggi, anche i più seri, anzi soprattutto i più seri”. E all’ironia non rinuncia neanche nell’incontro show con i jurors: “Fate delle domande così intelligenti, surreali e divertenti che non ci credo che siete giovanissimi. Dite la verità: avete almeno 35 anni a testa, eh?”. Lei sicuramente è perfetta per Giffoni e i ragazzi non vedono l’ora che torni.

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Il dietro le quinte degli artisti Moira Mazzantini si racconta Moira Mazzantini, una delle agenti di spettacolo più importanti d’Italia, si è raccontata con ironia e schiettezza ai tantissimi ragazzi della masterclass cult. Donna simbolo da oltre un trentennio dalla Tna,

l’agenzia di consulenze artistiche per il cinema, la televisione e il teatro, Moira ha ripercorso con i ragazzi i suoi primi passi nel delicato mondo dello scouting: “Ho iniziato organizzando concerti

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jazz all’interno degli appuntamenti musicali della Luiss”, ha chiarito Mazzantini. “Da laureata in lettere, con una tesi in storia del jazz, non avrei mai immaginato che potessi spendere i miei studi in questo senso. Ciò nonostante, dopo un breve periodo di formazione esclusivamente in tal senso, ho compreso con semplicità che il dietro le quinte, l’organizzazione della vita professionale degli artisti rispondeva perfettamente alle mie competenze”. Molti anni dopo quegli incerti primi passi, Moira oggi può vantare nella sua scuderia alcuni dei nomi più luminosi del panorama artistico internazionale: “Sebbene siano innumerevoli i luoghi comuni che ci vogliano quasi in uno spirito di fratellanza con gli attori - ha proseguito l’agente - la nostra funzione ci impone in realtà una distanza doverosa. Vantiamo comunque dei rapporti molto profondi, e innegabilmente si vengono a creare degli affetti sinceri, ma da noi ci si aspetta consigli sensati, quasi delle indicazioni in un mondo fatto di tanti vicoli ciechi”. Risultati a cui Moira Mazzantini è arrivata perseguendo un metodo di lavoro estremamente serrato e teso alla concretezza: “Non so a monte cosa possa essere un successo, quale occasione possa davvero essere un valore aggiunto o un fallimento per la carriera degli artisti che rappresento. E’ per questo che ho compreso quanto sia necessario non precludersi nessun progetto a monte. Diviene perciò necessario leggere ogni sceneggiatura, dedicare una parentesi attenta a ogni proposta, cercare di comprendere la finalità del progetto e immergersene già in fase iniziale”, ha concluso.


Maria Stella Gelmini al #Giffoni2019 “Il Festival insegna a sperare nel futuro”

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La deputata elogia il direttore Gubitosi e la sua creatura “Qui i ragazzi imparano a realizzare i sogni con sacrificio e sudore”

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Maria Stella Gelmini, già ministro dell’Istruzione e oggi presidente dei deputati di Forza Italia, accolta presso la Cittadella del Cinema dal direttore Claudio Gubitosi e dal presidente di Giffoni Experience, Piero Rinaldi, viene immediatamente rapita dallo spirito di Giffoni, dal calore dei giurati, dall’affetto delle persone che la fermano per un selfie, per una stretta di mano, per un saluto che lei ricambia con grande garbo e grande disponibilità. Il saluto istituzionale è affidato al sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. “Giffoni – dichiara Maria Stella Gelmini, accompagnata dalla figlia Emma, nella sua visita tra la Cittadella e la Multimedia Valley – è un momento di aggregazione, un momento nel quale si conoscono tanti giovani di nazionalità diversa, ma soprattutto è un momento formativo perché è una manifestazione in cui si insegna il rispetto per l’ambiente, si educano i ragazzi alla cittadinanza attiva, si trasmette la passione per il cinema. È un’occasione in cui si insegna ai ragazzi che c’è la possibilità di realizzare i propri sogni, certo con tanta fatica e tanto sacrificio. Viviamo in un’epoca disfattista e Giffoni ci insegna a sperare e ad avere fiducia nel futuro. Si tratta di un evento bellissimo, molto impegnativo per chi lo organizza ma ormai di enorme successo”. Maria Stella Gelmini si lascia accompagnare dal direttore Gubitosi che, nel percorso che porta dalla Sala Truffaut al Village, snocciola aneddoti, racconta i successi e le sfide di Giffoni, fino al sogno della Multimedia Valley, lo stato di avanzamento del cantiere dove le strutture diventano contenitori di energie, le sale spazi

dell’anima, le aule opportunità di costruzione del futuro. In perfetta sintonia il pensiero di Maria Stella Gelmini in questo senso: “Il governo parla spesso dell’emergenza emigrazione – dice – ma io credo che per gli italiani, e soprattutto per i giovani italiani e per i giovani del Mezzogiorno, la vera emergenza sia il lavoro. Dobbiamo dare la possibilità di poter realizzare il proprio talento in Italia, all’interno di un’occupazione che dia loro garanzie per il futuro”. Tutto questo da Giffoni, capitale mondiale della cinematografia per ragazzi, città di dodicimila abitanti della Campania interna: “Al Mezzogiorno – aggiunge la Gelmini – dobbiamo questo, non certo sussidi di Stato. Abbiamo il dovere di garantire ai giovani un futuro in Italia perché sono troppi i giovani che sono costretti ad emigrare, che vanno via per costruire il proprio futuro altrove. Proviamo, al contrario, a valorizzare le tante eccellenze, le tante qualità del Mezzogiorno, proviamo a introdurre una maggiore flessibilità, una flessibilità positiva, una migliore politica attiva per il lavoro ed una migliore formazione: sono questi gli ingredienti che consentono ai giovani di vivere qui, di realizzare i propri sogni, di costruire una famiglia e di guardare al futuro con speranza”. E poi c’è la magia del cinema perché a Giffoni tutto è cinema ed è intorno al cinema che ruota tutto: “Il cinema è un po’ la sostanza dei nostri sogni parafrasando Shakespeare – dice l’onorevole Gelmini – Giffoni è un sogno che è diventato realtà. Giffoni è una lezione di vita per tutti. Qui c’è un genio come Claudio Gubitosi che ha un entusiasmo ed una forza d’animo straordinari e che ha

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motore di sviluppo del Paese e come opere che si possono realizzare nel pieno rispetto dell’ambiente”. Tutto questo nel momento in cui si discute di autonomia e di regionalismo differenziato: “Credo molto – dichiara al riguarda la deputata – nel federalismo differenziato e nell’autonomia e non credo che rappresenti una battaglia contro il Sud. Oggi credo che sia stato proprio il centralismo ad aver creato un forte divario tra Nord e Sud del Paese che si appesantisce di anno in anno. Il federalismo, al contrario, coniugato con la perequazione, può consentire una migliore qualità della spesa, può determinare una lotta agli sprechi e alla spesa improduttiva e può consentire di liberare risorse per un welfare che sia al servizio di tutto il Paese. È una battaglia prima di tutto culturale che dobbiamo fare tutti insieme in una logia di unità per costruire il costo standard e guardare ai livelli essenziali di prestazione e definire una migliore qualità dei servizi. Credo che di questo ne beneficerebbe tutto il Paese ed in particolare il Mezzogiorno”.

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pensato a questo festival cinquant’anni fa e da cinquant’anni lo realizza. È molto bello per i ragazzi poter condividere questa esperienza ed è molto bello raccontare un sogno che diventa realità”. E Giffoni è terra di integrazione: “Lo scambio – dice Maria Stella Gelmini – tra ragazzi di cinquanta Paesi diversi rappresenta uno sguardo sul mondo, è l’attuazione del principio di uguaglianza e di rispetto dell’altro, è una forma di lotta ad ogni tipo di discriminazione. Ed è per questo che sono molto grata per il fatto di essere qui oggi con voi”. Non mancano riferimenti all’attualità, al dibattito di queste ore. A partire dalla Tav: “Fa piacere – ha spiegato la Gelmini – che il presidente Conte abbia smentito il ministro Toninelli e abbia detto sì alla Tav. C’è bisogno di infrastrutture in Italia ed in particolare per il Sud. È doveroso tutelare l’ambiente, ma non si può e non si deve dire no alle infrastrutture. Perché in Italia esiste un gap infrastrutturale che si traduce in un aggravio di costi per il trasporto merci ed in una difficoltà per i pendolari. Quindi dobbiamo pensare alle infrastrutture come


Web sicuro e consapevole: collaborazione tra Sic Italia e Giffoni

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In arrivo due bandi per le scuole superiori con il progetto “Generazioni connesse”

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Nasce un’importante collaborazione tra Giffoni e “Generazioni Connesse” (SIC Italy III) che entra a far parte del partenariato del progetto dedicato alla promozione del web sicuro, coordinato dal Miur e che coinvolge il Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, “Save the Children Italia”, “Telefono Azzurro”, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Skuola. net, Cooperativa Edi, Movimento Difesa del Cittadino e Agenzia Dire. Il Secure Internet Centre intende promuovere un uso positivo e consapevole di internet e allo stesso tempo renderlo un luogo sicuro per gli utenti più giovani. Il mondo del web, soprattutto per i più giovani, presenta insidie che è giusto conoscere e di cui bisogna coglierne dinamiche. Di questo si è discusso nell’ambito della Masterclass Connect questo pomeriggio all’Antica Ramiera. A introdurre e coordinare i lavori Daniele Grassucci (Skuola.Net) che ha illustrato la modalità interattiva scelta per tenere l’incontro, attraverso la pubblicazione di sette sondaggi su Instagram su altrettanti specifici aspetti dell’utilizzo della rete: dallo streaming al fenomeno degli haters, dalle fake news alla profilazione dei dati personali. “Il Giffoni Film Festival si è posizionato al sesto posto tra tutti i Festival cinematografici del mondo– ha dichiarato il direttore Claudio Gubitosi – Sui social

network l’account di Giffoni Experience si è imposto come il più seguito d’Italia. Lo stacco è netto quando si tratta di interazioni, tutto l’anno parliamo con i giovani. Abbiamo dato loro una piattaforma per essere giffoners. La nostra è una comunità reale prima ancora che virtuale. Questo è il nostro patrimonio che diamo al Sic. Il web non va visto come un pericolo, ma come una opportunità. Se facciamo rete e sistema, i fenomeni distorsivi del web vengono automaticamente espulsi”. “Il progetto “Generazioni Connesse” – ha dichiarato Francesca Tommasselli in rappresentanza del Miur nasce nel 2012 ed è cofinanziato dalla Commissione Europea per avviare attività educative per il corretto utilizzo di internet. E’ stato un progetto all’avanguardia che ha avviato collaborazioni importanti con esperienze belle e prestigiose: proprio in quest’ottica abbiamo scelto Giffoni, con cui amplieremo la platea di docenti da formare. Fino a oggi ci rivolgevamo agli insegnanti delle scuole superiori di primo grado, grazie al Festival coinvolgeremo anche quelli delle scuole secondarie di secondo grado ». A presentare e spiegare il progetto, Giovanni Vespoli, project manager del Miur: «Lanciamo qui – ha spiegato - e saranno online a breve due bandi di concorso rivolti alle scuole superiori per la realizzazione di un cortometraggio di un nuovo cartoon. Questa iniziativa vuole far capire che internet è uno strumento molto

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questo punto di vista e comprendere come questi aspetti si legano alla tutela dell’infanzia e dei minori». Il web come strumento di dialogo ma anche di scontro tra le generazioni: «Dovete essere sempre sicuri - ha dichiarato Salvatore Ciro Conte del Telefono Azzurro – che i genitori o i docenti rappresentano il vostro modello educativo di riferimento che non può essere mai sostituito. Come Telefono Azzurro abbiamo messo a disposizione una linea dedicata e una chat, anche per gli adulti, sulla tematica del digitale». Punto centrale di questa attività è la Polizia Postale. «Il mondo della rete è straordinario – ha dichiarato Marco Valerio Cervellini, responsabile dei progetti educativi della Polizia Postale – ma va conosciuto e utilizzato in maniera consapevole. Sfruttatene, perciò, le opportunità, ma non fatevi sfruttare. Ai ragazzi diciamo: siamo al vostro fianco, non vi giudichiamo e proviamo ad aiutarvi in ogni modo». Lo scopo del Sic è quello di dare continuità all’esperienza sviluppata negli anni, migliorando e rafforzando il ruolo del Safer Internet Centre Italiano, quale punto di riferimento a livello nazionale per le tematiche relative alla sicurezza in rete e al rapporto tra giovani e nuovi media. Fra i vari compiti affidati al SIC III Italia, la Commissione Europea ha richiesto la costituzione di un Advisory Board nazionale con la partecipazione di Istituzioni, aziende di ICT e Telefonia Mobile, associazioni del settore, quali attori rilevanti per l’avvio di una sinergica collaborazione nelle attività di prevenzione e promozione di iniziative volte a creare le condizioni per un ambiente online più sicuro e a tutela dei più giovani.

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utile, ma che può essere utilizzato anche per fare del male». La differenza tra la comunicazione digitale e quella “analogica” l’ha illustrata Rebecca Papa, rappresentante di Edi: «C’è un aspetto – ha dichiarato - in cui le due tipologie differiscono. Uno è l’empatia, presente nella comunicazione faccia a faccia ma assente nella comunicazione in rete, dove si comunica attraverso il filtro dello schermo. Dall’assenza di empatia può derivare l’odio online». Il tema della fake news è stato affrontato da Marta Nicoletti, giornalista dell’agenzia di stampa Dire: «Oggi – ha spiegato - le fake news posso ingannare chiunque. Siamo bombardati da un obbligo, quello di essere velocissimi, ma il controllo delle informazioni non si coniuga con la velocità. C’è chi introduce fake news di mestiere e lo fa anche molto bene: per questo il fact checking, il controllo, è utile». Si può dire tutto sul web? Evidentemente no. «Il diritto alla libertà di espressione – ha dichiarato Loredana Ceccacci in rappresentanza di “Save the children” - non può andare a ledere altri diritti, come, ad esempio quello di non essere discriminati per nessuna ragione. Non esiste la totale immunità e perciò dobbiamo capire che non possiamo dire ciò che vogliamo». Il problema della profilazione è stato affrontato da Alessandra Bernardon, in rappresentanza del Garante Infanzia: «La profilazione – ha spiegato - serve ad analizzare e a prevedere aspetti personali della persona, è automatizzata sui dati personali con l’obiettivo di proporre programmi pubblicitari o anche per fini commerciali e politici. Bisogna stare molto attenti da


Il Capo della Direzione Investigativa Antimafia incontra i Masterclassers di Giffoni: “L’impegno di tutti per combattere la criminalità” partivo per andare a Modena in Accademia. Era il 1978. Il 9 maggio del 1978 uccisero Aldo Moro. L’anno dopo fu un anno drammatico con tanti morti ammazzati. Io ero spaesato. Volevo fare una scelta, volevo fare qualcosa per il prossimo. Fare il carabiniere non è un mestiere. Devi sentire qualcosa dentro. E così è stato. Ho prestato servizio in Lombardia, in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e poi sono arrivato in Sicilia. Ho una moglie di Lecce e tre figli. E sono ancora entusiasta di quello che faccio. L’entusiasmo non lo perdete mai”. Ecco il primo monito ai ragazzi in sala. Ne seguiranno tanti altri nel corso dell’incontro. Tutti accorati, appassionati, sinceri: “Quante litanie contro lo

il Village e tutti i pezzi di questo puzzle che è Giffoni. In sala la passione di un uomo che del contrasto alla criminalità organizzata ha fatto una ragione di vita, una vera e propria missione. Da siciliano, poi, questo ruolo lo carica, come lui stesso dice, di una responsabilità speciale. Prima di iniziare l’incontro il direttore Gubitosi coglie l’occasione per salutare Giuseppe De Mita, presente in sala: “E’ stato assessore regionale al Turismo – ha detto – e abbiamo avuto modo di collaborare. E’ stato un amministratore regionale che ha dato risposte concrete a Giffoni”. Prende la parola il generale Governale: “Grazie direttore per questa opportunità – ha detto – Gubitosi ha chiesto di presentarmi. Chi sono? Sono uno come voi. A 19 anni ho lasciato Palermo che amo più della mia vita e

Stato... – continua il generale Governale – Chiudete gli occhi quando le sentite. Lo Stato non è altro che una famiglia allargata. Le cose non vanno sempre bene, ma chiedetevi: cosa faccio io per il mio Stato? Falcone è stato vituperato, se n’è dovuto scappare da Palermo e ora è osannato. Falcone ha avuto la forza di fare il suo dovere fino in fondo. Non lo chiamate eroe. Falcone è stato uno che ha fatto il suo dovere meglio che poteva”. La questione per il generale Governale non è burocratica, tecnica, è tutta culturale: “Sono stato in tante scuole quest’anno. Perché è sempre vera l’affermazione di Gesualdo Bufalino secondo la quale la mafia sarà vinta da un esercito di maestri elementari. Perché quello della mafia è un problema terribilmente serio. Certo, abbiamo fatto passi da gigante perché fino agli anni ‘80 si diceva che la mafia non esisteva”.

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“Con la masterclass Connect abbiamo avuto modo di incontrare lo Stato in questi giorni. L’ho detto e lo ripeto: lo Stato siamo noi. Ed è giusto conoscerlo. Oggi abbiamo il generale Giuseppe Governale, a capo della Direzione Investigativa Antimafia. Con lui ci siamo incontrati a Roma e abbiamo trovato opportunità reciproche per mettere in rete esperienze e persone. Ed eccolo qui con noi. È un momento importante per Giffoni quello che stiamo vivendo”. È così che il direttore Claudio Gubitosi introduce in Sala Blu – Grimaldi Lines il generale Governale che ha incontrato i ragazzi della masterclass Connect. Prima il direttore Governale ha avuto occasione di visitare Giffoni, la Multimedia Valley,

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ha alimentato quel senso di sfiducia nei confronti dello Stato”. E’ questo l’humus più adatto per l’attecchimento di una cultura, quella mafiosa appunto. “La sfiducia non serve a niente. Dobbiamo evitare di alimentarla. Dobbiamo crederci nella lotta alla mafia - ha così concluso il generale Governale - io lo faccio per lavoro, ma gli altri non devono sentirsi estranei. Perché quello della mafia è un mondo dove non sai quando il bianco diventa nero, ma è inframmezzato da mille tonalità di grigio. Della lotta alla mafia ho fatto la mia ginnastica di vita. Dobbiamo farlo tutti. Guardate al futuro, ma non guardate solo alla professionalità. Serve lo scudo, lo scudo delle persone perbene. Non abbiamo bisogno di eroi, ma di persone che nel loro piccolo facciano qualcosa di compatibile con il senso di cittadinanza. Vi auguro di avere successo, di essere contenti di voi stessi domani. Siate protagonisti del vostro futuro. Abbiate la forza di andare avanti anche quando sarete in difficoltà. Andate avanti senza piangervi addosso. Questo il mio augurio più affettuoso che sento di dare a ciascuno di voi”. L’incontro si chiude con lo scambio di omaggi. La Riggiola d’Arte Giffoni 2019, opera d’arte a centimetro zero, donata al generale Governale ed il simbolo della Dia al direttore Gubitosi: “E’ il simbolo della nostra istituzione – ha concluso il generale – quella voluta da Falcone, nata pochissimi mesi prima della morte di Falcone”.

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Lo ripeterà tante volte nel corso del suo intervento: la lotta alla mafia è un problema maledettamente serio, maledettamente complesso. Lungo l’excursus storico, con lettura di testimonianze, per dimostrare come per un lunghissimo periodo dell’Italia repubblicana si è negata l’esistenza della mafia intesa come fenomeno organizzato, come espressione di criminalità che di fatto rappresentava l’antistato: “La mafia – ha ribadito Governale - era un sentimento, ma non esisteva. Il tempo è passato e dopo le stragi e dopo lo staordinario riflesso che quel periodo ha avuto sull’opinione pubblica, i riflettori si sono accesi. Dopo venticinque anni hanno compreso che sparare non conviene ed infatti non sparano più perché sparare significa alzare il livello di attenzione e intanto fanno ciò che davvero interessa, fanno gli affari. Oggi è in atto un’avanzata silenziosa. Ora siamo passati all’eccesso opposto: credere che la mafia sia un fenomeno di criminalità organizzata, un fatto tutto tecnico. Non è cosi, le mafie sono organizzazioni criminali con un grande spirito di coesione, un forte senso di appartenenza, con un fortissimo spirito di gruppo. Non c’è approccio burocratico nella mafia. Lo Stato deve essere l’unico ad avere il monopolio della forza, ma così non è stato sempre. L’antistato, spesso, ha dato quelle risposte che i cittadini attendevano in maniera tempestiva e non burocratica, in maniera a volte anche più giusta delle istituzioni. Tutto questo


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“Ora basta”, una canzone per raccontare una Napoli in positivo

Il videoclip presentato alla Masterclass Connect Il progetto sostenuto dalla commissione regionale Anticamorra: “Questa città non è solo violenza”

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treno Roma-Napoli. È in quel momento che inizio a contattare i miei colleghi. Il progetto nasce subito: in 48 ore ognuno corre per metterci la faccia”. A sostenere il progetto è anche la commissione regionale Anticamorra e beni confiscati: “Rappresentiamo il pezzo delle istituzioni che sposa questa iniziativa – spiega Mocerino – con la quale i giovani dicono basta alla violenza e basta alla narrazione di una Napoli violenta”. E aggiunge: “Da sempre Giffoni, attraverso la cultura, forma giovani, ed è importante lanciare proprio da Giffoni questo progetto che si colloca in un contesto più ampio di iniziative che noi definiamo la Rivincita dello Stato”. Non manca un riferimento alla serie Gomorra: “L’abbiamo vista tutti, ha avuto grande successo. Ma è una narrazione monotematica di una Napoli che c’è e che nessuno vuole negare che ci sia. Noi, invece, vogliamo narrare la Napoli in positivo che altrettanto c’è. Bisogna ribaltare le cose – conclude Mocerino – e per farlo abbiamo bisogno di tutti, soprattutto di voi giovani”. Sul palco, accanto a Sbam, anche altri autori del brano scritto e interpretato per rompere il silenzio dell’omertà: El Koyote, Palù, Marziano, Red Family, Gesualdo, El Barrio, Kiaman, Blaak Jack.

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Si chiama “Ora basta” ed è una canzone contro l’indifferenza, un inno alla vita e alla speranza a sostegno della fondazione ‘A Voce d’e creature di don Luigi Merola. A comporla è stato un gruppo di rapper napoletani, su progetto e idea del regista Ambrogio Crespi. Nella Sala Blu Grimaldi Lines va in scena, a cospetto dei giffoners della Masterclass Connect, il videoclip del brano. Perché “per dire basta alla violenza – afferma il presidente della Commissione anticamorra della Regione Campania, Carmine Mocerino – abbiamo bisogno di tutti, soprattutto di voi giovani”. Il progetto è una produzione musicale di Michele Sbam che vede alla regia Niccolò Crespi e Gianni di Maria e al montaggio Francesco Barozzi. I fondi raccolti dai diritti della canzone, prodotta da Index Production, saranno destinati a programmi per la tutela e l’inclusione dei più piccoli messi su proprio da don Luigi, assente a Giffoni per un contrattempo. La canzone nasce per una bambina: è dedicata a Noemi, la bimba di quattro anni ferita da un proiettile vagante durante un agguato di camorra a Napoli. “Stavamo facendo un film che parla di testimoni di giustizia, l’opposto di Gomorra”, racconta Ambrogio Crespi. Ed è da lì che tutto si mette in moto. “Ora basta – racconta Sbam – inizia in un viaggio in


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Dal conferimento al riciclaggio: Corepla insegna come diventare “green”

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Il viaggio parte dal conferimento, passando per la selezione fino al riciclaggio, toccando le piattaforme, la tecnologia, fino alle percentuali di raccolta. “Nel 2018 sono stati immessi due milioni di imballaggi in plastica, con un recupero percentuale dell’ottantasette per cento. La Campania, partita come fanalino di coda, è in grande ripresa, passando da due a venti chili di plastica raccolta pro-capite”. L’incontro smonta uno

per uno i falsi miti di questo materiale, partendo dalle abitudini, alle informazioni non corrispondenti alla realtà. Eleonora Brionne, responsabile relazioni esterne Corepla, spiega così in ordine sparso le giuste tecniche di riduzione del volume, il significato della parola “Rae”, cioè rifiuto elettrico e i momenti fondamentali del ciclo della plastica: “La riduzione del volume è importante, con lo schiacciamento longitudinale per facilitare il lavoro dei lettori elettronici nel riconoscere il tipo di polimero. Ancora, al contrario di quanto si pensi, non è necessario sciacquare la plastica o togliere le etichette”. Il lavoro su questo materiale al centro delle campagne contro l’inquinamento punta all’educazione sul recupero corretto dei materiali e su un ciclo virtuoso per trasformare la plastica in oggetti come scarpe e oggetti di abbigliamento. “Nel servizio di raccolta c’è il meccanismo della premialità e degli sconti, che sono incentivi ma non rappresentano la soluzione, per evitare la dispersione degli oggetti di plastica nell’ambiente”. Oggi Il 91 per cento dei comuni italiani pratica la raccolta differenziata, ci sono collaborazioni importanti con l’Anci, progetti specifici. C’è una campagna plasticfree per il mare, con la questione della proprietà del rifiuto, e il progetto “Fishing for litter” per recuperare rifiuti plastici dai fondali. “Il riciclo di una bottiglia non è semplice, per la contaminazione. Non può essere una bottiglia all’infinito, ma può diventare altro”.

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Il business illegale dei rifuti: Legambiente spiega ai masterclassers come combatterlo

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La Masterclass Eco di Enrico Fontana, responsabile nazionale economia civile di Legambiente, giornalista, parte da lontano. Dal 1994, data di pubblicazione del primo Rapporto Ecomafia. “I reati ambientali non esistevano- spiega – erano ritenuti di natura contravvenzionale. Nel 1995 venne istituita per la prima volta una commissione sul ciclo dei rifiuti e sulle illegalità. Da allora in Italia ci sono state 459 inchieste per traffico di rifiuti, con numerosissimi arresti”. Nell’economia pulita, l’azienda conferisce, paga per lo smaltimento, e si attiva l’economia circolare, con un costo di raccolta e di trasformazione fino al materiale finale. “Se il trattamento dei rifiuti è fittizio – ha spiegato Fontana - i soldi non vengono spesi, tutto è documentalmente a

posto, con peso e indicazioni, ma il rifiuto finirà altrove, nei terreni interrati o in discariche abusive pericolose”. La differenziata abbatte i costi di gestione, con l’economia circolare. Ma i comportamenti criminali distorcono il meccanismo. “In Lombardia – illustra Fontana - fanghi contaminati con sostanze pericolose venivano spacciati come fertilizzanti. Il liquido corrodeva gli zoccoli delle mucche. Nella provincia di Caserta, i laghetti della camorra nel litorale domizioflegreo, nati dalle cave di sabbia per il calcestruzzo, venivano riempiti di rifiuti di ogni tipo. È “rifiutopoli”, un mondo di rifiuti buttati nel più breve tempo possibile, dove tutti vogliono liberarsi di tutto. Dove i reati diventano economici, d’impresa, e si collegano al territorio, al suo controllo”.

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Comprensione e rispetto parole d’ordine contro il bullismo

Presentati agli Elements +6 i lavori del progetto didattico CinemaScuola Lab futuro, la consapevolezza e la capacità di tutelarsi nelle relazioni. “La diversità non è un valore. È l’uguaglianza il valore della diversità”, queste le parole del dirigente scolastico del “Don Milani”, Daniela Ruffolo, che si è detta soddisfatta del risultato di questa esperienza: “I nostri bambini e ragazzi sono riusciti a creare un mondo bellissimo, fatto di amicizia e di comprensione ma soprattutto di arricchimento reciproco. Si sono divertiti tantissimo nella recitazione che ha permesso loro di sviluppare al meglio la propria creatività e arricchire il proprio bagaglio personale”.

catturato l’attenzione della giuria, il cui fine è stato quello di sensibilizzarli all’inclusione sociale attraverso l’abbattimento del bullismo. Il progetto, infatti, è nato dalla volontà di favorire il rispetto, la comprensione e la tolleranza nel gruppo sviluppando, negli adulti del

“Siamo davvero molto felici – le ha fatto eco Giuseppe Cosentino, referente del CPIA -. È stata una vera e propria opportunità per i nostri ragazzi che, provenendo da diversi Paesi del mondo, sono riusciti a sentirsi a casa e a integrarsi al meglio alla nostra identità culturale”.

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Guai a chiamarli “piccoli giurati”, gli Elements +6 sono una vera e propria rock band che, con entusiasmo e vivacità, ha salutato i propri ospiti sulle note di “We Will Rock You” degli intramontabili Queen in occasione della presentazione dei lavori del progetto didattico CinemaScuola Lab – Cinema per la Scuola. L’appuntamento ha visto la partecipazione degli alunni della scuola primaria “Don Luigi Milani” di Giffoni Valle Piana e del Centro Istruzione Adulti, CPIA, di Salerno. “Con gli occhi degli altri” e “Con gli occhi degli altri news” sono i titoli dei cortometraggi che hanno

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Quando la delinquenza minaccia la bellezza la scuola alza la guardia In anteprima il corto realizzato dagli studenti di Tropea e da Giffoni Video Factory

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delle problematiche che gravano sul territorio e la volontà di smuovere le coscienze collettive, animando un dibattito costruttivo e di riflessione attraverso la visione del cortometraggio realizzato. Tropea’s Stories racconta la storia di Andrea, una giovane tropeana appassionata di fotografia. Dentro di lei, come succede per ogni adolescente, si insinuano dubbi ed incertezze sull’autenticità delle proprie passioni. Ma grazie alla visione, tra il reale e il fantastico, di un anziano saggio, verrà guidata ed aiutata verso la scoperta del vero amore: la scrittura. Nella regia di Giuseppe Novellino e Andrea Contaldo di Giffoni Video Factory, Tropea e il suo territorio, custodiscono preziose testimonianze del passato legate alle diverse invasioni avute nel tempo: romani, normanni, saraceni, bizantini, svevi, angioini, ecc. Tuttavia la cultura, la religione e la storia si intrecciano soprattutto con l’esaltazione della natura e delle sue suggestioni infinite, pronte a sorprendere il viaggiatore a ogni passo, dietro ogni insenatura della costa, al di là di ogni promontorio. “In quei giorni abbiamo vissuto un nuovo modo di fare scuola – ha rivelato il dirigente dell’istituto di Tropea, Nicolantonio Cutuli – L’intera struttura si è animata perché sono stati coinvolti tutti gli alunni e i docenti che hanno prima pensato e poi concretizzato il progetto. Abbiamo avuto l’occasione di realizzare le idee che erano sempre insite nei nostri ragazzi e arrivare fino al Festival di Giffoni è per noi un grande traguardo, la dimostrazione che quando si lavora bene in squadra, ma soprattutto impiegando il potenziale che hanno i giovani, si può arrivare ovunque”.

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Il recupero della bellezza e la voglia di distrarre gli adolescenti da quelle che possono essere attività criminali è l’obiettivo del cortometraggio “Tropea’s Stories” realizzato dall’istituto superiore “Gallucci” di Tropea e presentato in anteprima assoluta durante la 49esima edizione di Giffoni Film Festival nella Sala Blu Grimaldi Lines della Multimedia Valley insieme ai giurati +13. Il progetto consisteva nella realizzazione di un cortometraggio che affrontasse il fenomeno della criminalità organizzata, che incide in modo pesante sul tessuto sociale del territorio, e il dramma occupazionale che si evolve in gravi situazioni di disagio psichico e sociale, e che diventa a volte una spinta all’avvicinamento alla via della delinquenza. Alla luce di queste diverse sfumature grigie che fanno da cornice ad un paesaggio da favola, gli studenti e gli operatori scolastici hanno sempre creduto e pensato che la scuola potesse essere un’importante leva di riscatto sociale e culturale. Il lavoro è stato sviluppato dagli studenti della Rete di Scuole di cui l’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea è capofila e attuato dalla stessa Rete e di cui fanno parte il Classico, lo Scientifico, il Professionale Enogastronomico e Turistico e l’Ente Autonomo Giffoni Experience con il partenariato di Comune di Tropea, Provincia di Vibo Valentia e Associazioni culturali del territorio. Alla proiezione in anteprima hanno partecipato i docenti, il dirigente dell’Istituto di Tropea Nicolantonio Cutuli, il dirigente e ispettore tecnico coordinatore Miur Maurizio Piscitelli e l’intero cast del cortometraggio. Tra gli obiettivi del progetto ci sono la presa di coscienza da parte degli studenti e dei docenti


“Con la musica mi diverto come un bambino”

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Daniele Silvestri ai masterclassers: “Facendo le cose che amiamo troviamo la nostra strada”

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Gino Castaldo, guru del giornalismo musicale italiano, lo dichiara subito: “Io di Daniele sono fan e amico, una cosa sempre un po’ complicata da gestire nel mio mestiere…”. E Daniele Silvestri rincara la dose: “Abbiamo anche una cosa molto personale in comune: quando abbiamo iniziato, entrambi i nostri papà facevano gli autori per la tv. In comune abbiamo anche la fortuna, perché fare il lavoro per cui si ha passione è una delle fortune più grandi che ti possono capitare”. E la passione di Daniele per la musica è vecchissima se – come racconta lui stesso - è stata il primo gioco conosciuto da bambino. Nell’infanzia era un gioco individuale e continuo, poi nell’adolescenza è diventato socializzante. Ma ora ancora è tornato a divertirsi come da bambino, perché nella musica c’è qualcosa di istintivo, che va oltre il ragionamento, i contratti e le scadenze discografiche… Daniele è sempre innamorato delle persone e del mondo, e il suo ultimo album, La terra sotto i piedi, ne è la testimonianza: se in Acrobati denunciava la sua età mettendosi a distanza e guardando, nei 3 anni da quell’uscita discografica il mondo – non solo quello musicale - è andato avanti e lui è risceso per terra per

raccontare quello che vede. Anche attraverso i suoi due figli di 16 e 17 anni, con gli occhi del padre. “Perché il mondo, nel suo cambiare tantissimo, ci ha regalato tante cose affascinanti: le piattaforme su internet, il mondo chiuso nel palmo di una mano, quella roba lì ci dà delle possibilità che nessun altro ha avuto prima. Questi cambiamenti hanno modificato i nostri giorni e forse anche il nostro fisico (le mani si adeguano al pollicione spolliciante); cambia il modo di essere adulti, di essere insegnanti. Cambiamenti affascinanti ma arrivati tutti senza istruzioni per l’uso. E siamo noi che dobbiamo metterci dentro rispetto, dignità, gli ideali più vecchi e più forti di sempre per riuscire a scrivere quel libretto delle istruzioni”. Tutto questo era talmente importante, difficile da dire, che ha sentito l’urgenza di raccontarlo. Non solo tematicamente, anche musicalmente Daniele non si riconosce né è riconducibile a uno stile preciso, a una scuola precisa. E questo che è il suo grande pregio ma anche il suo difetto, gli ha consentito negli anni di continuare a sperimentare, mettersi in discussione, anche fare errori… “Da ragazzino avevo questa grandissima passione – racconta lui stesso – e avevo

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E rispondendo a una domanda dei masterclassers sul come e dove nascano le sue canzoni, Silvestri regala anche un piccolo, importante ricordo personale (“Questa non l’ho mai detta neanche a te”, dice ridendo rivolto a Castaldo): “Quando ho iniziato c’era un luogo che mi piaceva tanto, un albero sul lungotevere delle Vittorie, dove andavo a scrivere. Uscivo di casa con la chitarra, prendevo l’auto e andavo lì. Dieci anni dopo ho scoperto che mio padre andava sotto lo stesso albero a scrivere…”

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l’ambizione di andare avanti nonostante non fossi bravissimo, quindi nell’ostinazione ho trovato un mio modo e forse anche delle innovazioni per tutti: non sono un grande interprete, così ho dovuto scrivere in una maniera diversa, per poterci cantare sopra. Il modo di far salire uno sul palco a ballare a Sanremo... Se siamo veri in ciò che facciamo, se ci mettiamo dentro le cose che davvero amiamo, che ci fanno alzare dal letto la mattina, troviamo un nostro percorso sincero e magari anche innovativo”.


Il team di Label XXXV “Non subite la modernità, vivetela” delle Masterclass a Giffoni). Sembra un po’ troppo astratto per essere veramente capito, così portano un esempio, meraviglioso e illuminante: l’album Le cose cambiano di Giorgio Ciccarelli con testi di Tito Faraci, uno sceneggiatore di fumetti. Per il booklet del disco ogni canzone è stata data a un diverso disegnatore di fumetti, ognuno ne ha fatto una striscia, di lì un libretto (più che un booklet) pubblicato come insieme di storie da Comicon e presentato al prestigioso Lucca Comix. Scegliere una strategia per ogni progetto non è facile. E una ricetta non c’è. Il consiglio accorato è: “Siate sempre voi stessi, autentici. Divertitevi e non subite la modernità, vivetela!”

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Non esattamente una label, piuttosto come un’idea, un sogno possano prendere forma concreta: è questo quello che Nicodemo, Gionni e Matilde della Label XXXV hanno raccontato insieme a Mattia Marzi di Rockol. Su internet si può trovare tutto quello che si vuole, ma cosa cercare? Spesso finiamo per ascoltare solo il main stream, anche se non ci piace. Ecco perchè cercano di segnalare le cose che piacciono a loro e di metterle insieme. Nascono così progetti molto trasversali, infatti la loro è un’etichetta cross mediale, come un’app che attraverso la musica entra in tanti settori (web, media digitali, momenti di aggregazione come quello

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GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751 DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi

EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience SEDE LEGALE: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito Fulvia Leopardi IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomando

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Acqua Lete e Giffoni Film Festival insieme per far crescere i territori

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Acqua Lete e il Giffoni Film Festival creano una sinergia unica e speciale, frutto della condivisione di percorsi di lungimiranza, passione e determinazione che contraddistinguono la storia di entrambe le realtà. Acqua Lete, da sempre attenta e sensibile a promuovere e supportare iniziative sociali di grande rilevanza, è l'acqua ufficiale del Giffoni Film Festival, un evento che da quasi cinquant’anni regala uno spettacolo unico al mondo. L’azienda, leader delle effervescenti naturali, ha visitato il Festival e si è immersa nel mondo colorato e gioviale popolato da migliaia di giovani. "Grande emozione e coinvolgimento. La mission è di accompagnare

un evento incredibile e unico al mondo che merita di essere supportato con energia, passione – ha dichiarato Gabriella Cuzzone, direttore marketing Acqua Lete – Lete si innesta perfettamente in questo percorso di formazione culturale, con un approccio attento a fornire, ai giovani, informazioni fondamentali in tema di salute, benessere e ambiente. A livello europeo abbiamo preso l’impegno di produrre, entro il 2030, il 30% di imballaggi da pet riciclabile, che è materiale da noi utilizzato per produrre le bottiglie. Il nostro obiettivo sarà quello di stimolare processi virtuosi. Speriamo di proseguire in questa partnership di valore". Durante la mattinata, in sala Galileo, si è tenuto il workshop “Le Acque Minerali: un mondo da scoprire”, in cui è intervenuto Sandro Del Giudice, responsabile Qualità - Ambiente - Risorse Idriche. "Il mio compito è stato di fornire informazioni utili per capire quanto sia particolare il percorso delle acque minerali. Siamo partiti dalla sua origine, considerando che oggi l’acqua minerale è per tutti noi un bene di consumo quotidiano. Ai ragazzi abbiamo raccontato come si forma e l’importanza da parte dell’operatore nel curarla, in pratica una vera e propria coltivazione di una miniera da conservare anche per le prossime generazioni. La particolarità di Lete è l’effervescenza naturale. Quest’acqua sotterranea si arricchisce di anidride carbonica che ha origine da fenomeni tellurici, questi a loro volta portano alla fusione della crosta terrestre. L’anidride carbonica risale in superficie e incontra le falde acquifere. Di qui la dizione di acqua effervescente naturale'”.



Con Aura una serata ricca di emozioni grazie al contributo degli Archibugieri

e colori Vaticani (bianco oro e rosso) con il sostegno dello stesso ed il simbolo dell’ostensorio quale segno universale di cattolicesimo. “Anche il folclore può essere strumento di solidarietà – dichiara Alfonsina Novellino - la storica Associazione cavese nasce nel

solco della tradizione folcloristica, ma è proiettata al raggiungimento di obiettivi di più alto profilo morale con attività finalizzate allo sviluppo di una società inclusiva e partecipativa. Ricevere una medaglia benedetta dal Papa mi emoziona profondamente”.

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Continuano le attività di Aura durante il Giffoni 2019: ieri è stata la volta del Gruppo Storico folcloristico Cavalieri, Archibugieri e Balestrieri Bolla Pontificia A.D. 1394, che ha proposto uno spettacolo itinerante attraverso le strade di Giffoni, effetti scenici, completati da momenti balistici. L’iniziativa, fortemente voluta dalla presidente Alfonsina Novellino, ha visto la consegna della Pergamena con stemma Papale e di una medaglia benedetta da Papa Francesco alla presidente di AURA, al presidente di Giffoni Experience Piero Rinaldi e al presidente del Consiglio comunale di Giffoni Valle Piana Antonio Andria. Gli Archibugieri nascono il 7 agosto 1394, quando Papa Bonifacio IX emise una Bolla con la quale elevava il territorio “de la Cava” a città. Il sodalizio pertanto adotta stemma

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Generazione Giffoni lancia l’osservatorio sulla Gen Z

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Ambiente, connessione, food e influencer al centro delle interviste fatte dal Dream Team

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Monitorare la community di Giffoni per individuare gusti e tendenze delle giovani generazioni è lo scopo del progetto Generazione Giffoni e delle survey lanciate in sala durante le proiezioni dei film del Festival. Ad occuparsi del progetto lanciato da Giffoni Innovation Hub è l’Innovation manger di Joint Innovation Hub Elena Galletti. “Vogliamo condividere con voi un osservatorio particolare su una generazione che qui a Giffoni – ha spiegato Galletti – ha una rappresentanza sicuramente notevole: la Generazione Z, ossia quella che si colloca come anno di nascita tra 1995 e 2004. Come Dream team abbiamo lanciato grazie a Giffoni Innovation Hub il nostro osservatorio con l’intento di trarre informazioni maggiori per comunicare al meglio con questa fascia generazionale. Lo abbiamo fatto calandoci nel mondo dei giurati del Film Festival delle categorie +13, +16 e +18. Con loro abbiamo vissuto l’esperienza dei film in sala e abbiamo svolto incontri face to face in cittadella”. Le aree indagate sono state quattro: ambiente, connessione, mondo degli influencer e food. “Il cinema è diventato un pretesto per l’approccio alla Generazione Z attraverso la visione di tre film con stimoli del tutto diversi tra loro – ha detto Galletti – Abbiamo chiesto chi fosse il personaggio preferito per far emergere i valori che gli fossero legati. Le parole emerse con maggiore forza in relazione ai tre personaggi fuori dagli stereotipi sono state: forza, coraggio, determinazione e fragilità che diventa consapevolezza del proprio sé. Abbiamo declinato le parole in riflessi sul mondo maschile e su quello femminile”. I giffoners hanno indicato il protagonista ‘preferito’ in alcuni casi basandosi sul riconoscimento di caratteristiche affini, in altri per caratteristiche antitetiche. “Per quanto riguarda le emozioni provate oltre alla felicità e alla gioia, la speranza è ricorrente – ha evidenziato ancora Galletti – tra quelle negative la rabbia. La parola che emerge con più forza è consapevolezza”. Per confermare il mood generale, i dreamers sono ‘scesi in campo’ ad intervistare i ragazzi sull’’ambiente, sul cibo, sull’essere costantemente connessi e sull’influenza

degli youtuber nei processi di scelta personale. Ambiente, mode e trend: dalle risposte date è emersa la contrarietà agli stereotipi, la moda è uno stile imposto mentre ai ragazzi della Generazione Z interessa avere un proprio stile, che sia unico. I ragazzi dichiarano di non essere omologati, ma in quello che hanno raccontato risultano molto simili nel modo in cui si rapportano col mondo degli adulti e di avere desiderio di rapportarsi con i coetanei piuttosto che con altre generazioni. “Devo riconoscere al Dream Team il gran lavoro fatto in quattro giorni – ha chiosato l’innovation manager – Abbiamo ricavato un osservatorio che può essere da stimolo. Il messaggio lanciato dalla comunità dei giffoners come rappresentanti della loro generazione riguardo ai gusti, alle tendenze e alla cultura degli stereotipi. Da ricercatrice ho imparato molto”. A collaborare al progetto Generazione Giffoni è stata Giovanna Galletti della Owner Labodif Srl. “Il mio contributo al gruppo – ha spiegato –è stato quello di studiare le differenze di genere, smontare lo stereotipo facendo prima un’operazione di destrutturazione dello sguardo per mettere a fuoco cose nuove. Attraverso il 25 Luglio 2019


“Sempre connessi, ma preferiamo le relazioni personali”

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lavoro fatto è stato possibile rompere lo stereotipo di questa generazione per valorizzare le caratteristiche che ha: è stato un po’ come posizionare la macchina da presa. Questa è una generazione che va esplorata valorizzando i due sessi poiché c’è sicuramente da scoprire molto”.

La Generazione Z non è affezionata ai brand e dice di essere interessata all’unicità. Ma è davvero così? Stando alle contraddizioni emerse durante le interviste dei Dreamers di Generazione Giffoni, no. Dalle osservazioni è uscito fuori che il luogo comune che vedrebbe i ragazzi della Generazione Z sempre connessi, non corrisponde alla realtà. “La cosa che mi ha sorpreso di più è lo stereotipo del sempre connessi, poiché nei rapporti sociali loro preferiscono quello intimo, face to face con le persone - hanno evidenziato i Dreamers di Generazione Giffoni Davide Mastricci, Doris De Rosa, Luca Velardi, Simone Piccolo, Alessia Di Palma, Francesca Tamburini, Francesco Posa e Serena Anzaldi - Ad esempio sul food vale più il passaparola che il marketing social. I ragazzi tendono a sostenere di avere ognuno uno stile unico che viene smentito nell’attimo in cui ammettono di seguire ad esempio Chiara Ferragni e conoscono le challenge. Questa è una generazione che tende a mentire: dicono di non essere interessati agli influencer, agli youtuber, ma poi li conoscono tutti. “È giusto fare questo tipo di approfondimenti sulla Generazione Z poiché emergono fattori molto interessanti affermano all’unanimità - È chiaro che ognuno di loro cerca soprattutto l’experience perché magari vedere le cose sui social sembra sempre una meraviglia e vogliono provare”.


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Il giorno di Amber Heard a #Giffoni2019: riceverà l’Experience Award

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Oggi l’attrice incontrerà centinaia di giovani provenienti da 52 paesi Oggi è il giorno di Amber Heard a Giffoni 2019. L’attrice e attivista americana incontrerà il giovane pubblico della 49esima edizione del Giffoni Film Festival. La star risponderà alle domande dei giurati di Giffoni - quest’anno oltre 6200 provenienti da 52 Paesi - e riceverà l’Experience Award. Recentemente, Amber Heard ha recitato nel ruolo di “Mera” nel film di successo della Warner Bros Aquaman al fianco di Jason Momoa. Il film è l’opera di maggior successo della serie DC Comic e ha incassato oltre 1,4 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il suo personaggio è apparso per la prima volta in Justice League di Zack Snyder. Tra i film in cui ha recitato anche: Danish Girl, Her Smell, Magic Mike XXL, Benvenuti a Zombieland e Pineapple Express. Heard usa la sua notorietà anche per difendere le questioni dei diritti umani come attivista e filantropa. Nel 2003 ha iniziato a lavorare con The Art of Elysium, che l’ha presentata al Children’s Hospital di Los Angeles. Sostenitrice di lunga data dei diritti delle donne e voce di primo piano nella comunità Lgbtq dal

2006, Heard si impegna attivamente con organizzazioni come Human Right Campaign ed Equality Now. In collaborazione con Amnesty International, Heard ha viaggiato fino al confine messicano per fornire assistenza umanitaria come traduttore, e lavora con la Syrian American Medical Society per portare aiuti umanitari ai rifugiati siriani in tutto il Medio Oriente. È recentemente diventata la nuova portavoce mondiale di L’Oréal e lavora per diffondere il loro mantra secondo cui tutte le donne “valgono”. Come Campione dei diritti umani dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Heard continua a usare la sua voce in difesa dei deboli. Heard è stata recentemente nominata Ambasciatrice Aclu per i diritti delle donne, con particolare attenzione alla violenza di genere. Inoltre, è ambasciatrice di Cyber Civil Rights Initiative e sta lavorando per aiutare a passare la legge Shield, che renderebbe un crimine federale condividere foto sessualmente esplicite o nude di una persona senza il loro consenso (fenomeno noto anche come “revenge porn”).

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Alla fine ci sei tu

oggi con Sky

ALLA FINE CI SEI TU - THEN CAME YOU di Peter Hutchings sarà presentato in anteprima ai jurors della 49esima edizione di #Giffoni2019 nella giornata di oggi. Il film è un racconto intenso che

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ci ricorda come conti di più il modo in cui viviamo che il tempo a nostra disposizione. L’opera narra la storia di Skye, un’adolescente coraggiosa con una malattia terminale che fa amicizia con Calvin, un ipocondriaco di 19 anni che ha paura perfino della sua ombra. Calvin aiuta Skye a portare a termine la sua eccentrica lista di cose da fare prima di morire. Nel frattempo, impara a confrontarsi e a vincere le proprie paure, incluso innamorarsi della bella, ma apparentemente intoccabile, Izzy. Tra i protagonisti Asa Butterfield (Hugo Cabret, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, Lo spazio che ci unisce e Sex Education) e Maisie Williams (Arya Stark nella serie HBO Il Trono di Spade). Il film verrà trasmesso in Italia a settembre in esclusiva su Sky Cinema. 25 Luglio 2019

49a edizione

al Festival

l’amore per l’amicizia, il romanticismo e la vita:

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Then came you:

Una storia divertente e commovente che celebra


49a edizione

Borghi protagonista della Masterclass Cult: all’attore il premio Special Talent Award

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L’attore romano, tra gli interpreti più intensi, delicati e talentuosi del cinema italiano, incontrerà jurors, giffoners e masterclasser CULT nella giornata di oggi. Alessandro Borghi, l’attore romano dallo sguardo di ghiaccio, sarà ospite della 49esima edizione del Giffoni Film Festival, per incontrare giurati e masterclasser della sezione Cult, e ricevere lo Special Talent Award. Sensibilità spiccata, travolgente e malinconico, doti mostrate tutte d’un fiato con la straordinaria interpretazione di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, che gli è valso il David di Donatello come miglior attore protagonista alla 75esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Un trasformismo continuo quello di Borghi, attore in grado di mimetizzarsi e reinventarsi in ogni ruolo, spiazzando e convincendo critica e pubblico: da Suburra a Non essere cattivo, passando per Fortunata di Sergio Castellitto, Napoli Velata di Ferzan Özpetek e Il Primo Re di Matteo Rovere.

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Con IZI e Junior Cally torna il rap a Vivo Giffoni Giffoni Music Concept 2019

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antigas a quelle multi colorate e brandizzate da grandi firme della moda streetwear. Nato nel ’91 è anche un produttore e come tanti altri ragazzi della sua età, che si stanno imponendo sulla scena rap e trap, anche lui viene dalla periferia della sua città. Dal 2017 è sempre rimasto sulla scena musicale grazie alle sue rime taglienti e allo stile aggressivo. Sarà per la prima volta sul palco del Giffoni Music concept il piemontese IZI, pseudonimo di Diego Germini, sulla scena nazionale dal 2015. Nel 2016 è protagonista del film “Zeta” del regista Cosimo Alemà e i suoi lavori discografici sono realizzati in collaborazione con nomi di prestigio della scena: Rkomi, Sfera Ebbasta, Tedua, Ghali e con il noto produttore Charlie Charles. Tre album alle spalle, l’ultimo è stato pubblicato quest’anno ed ha come titolo “Aletheia” ed è stato pubblicato dalla Universal; mentre nel maggio scorso ha partecipato alla prestigiosa “Machete Mixtape 4” (nota raccolta di brani della label sarda che fa capo al rapper Salmo), nel quale IZI è presente nel brano “Mammastomale”, inciso insieme a Gemitaiz e Salmo.

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Il settimo appuntamento live del Vivo Giffoni - Giffoni Music Concept conferma, grazie agli ottimi risultati di pubblico, il suo status di Festival musicale tra i più importanti della Campania. Per questo nuovo concerto sul palco di Piazza Lumiére è nuovamente di scena “sua maestà” il RAP. Da qualche anno il genere musicale nato negli Stati Uniti e diffusosi in tutto il mondo, è di scena al Giffoni Film Festival in maniera prepotente; un linguaggio musicale che appartiene ai giovanissimi e quindi un metodo efficace per far comunicare tra loro generazioni diverse. Saranno IZI e Junior Cally le due rapstar di oggi. Come ogni sera dalle ore 22:00 “Dolcevita DJSET“ con Marco Montefusco a seguire la promessa del rap romano, Junior Cally. Il suo nome è un omaggio a Junior Kelly, noto cantante reggae giamaicano. Il nostro è un rapper mascherato di cui non solo non si conosce la vera identità, ma nemmeno il volto. Il rapper non si è mai fatto vedere senza maschera antigas, alla quale non rinuncia nemmeno durante gli eventi pubblici. A secondo del video-singolo pubblicato Cally ha indossato varie maschere: dalle classiche


Il programma del giorno CITTADELLA DEL CINEMA 12:00 Visita ufficiale del Sottosegretario di Stato Ministero dell’Agricoltura

ALESSANDRA PESCE SALA TRUFFAUT 10:00 GENERATOR +13

BLINDED BY THE LIGHT by Gurinder Chadha (UK, 2019, 114’) 14:30 GENERATOR +16

METEORITES

by Romain Laguna (France, 2018, 85’)

17:00 LA GIURIA INCONTRA

AMBER HEARD

(Blu Carpet) 20:00 ANTEPRIMA/PREMIERE Vision Distribution e SKY presentano

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ALLA FINE CI SEI TU (THEN CAME YOU by

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Peter Hutchings (USA, 2019, 97’) (Versione originale con sottotitoli in italiano) proiezione riservata ai Generator 22:30 replica - il pubblico può prenotare i posti.

SALA ALBERTO SORDI 10:00 ELEMENTS +10

ROMY’S SALON

by Mischa Kamp (Netherlands/Germany, 2019, 92’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA

ELEONORA GAGGERO 14:30 ELEMENTS +10

ROMY’S SALON

SHEEP by Julia Ocker (Germany, 2018, 3’37’’) SMALL SPARK by Julie Rembauville ( France, 2019, 3’7’’) SWEETIE PIE by Claudia Röthlin, Yves Gutjahr (Switzerland, 2018, 2’18’’)

SALA LUMIÈRE 10:00 ELEMENTS +6

RACETIME by Benoit Godbout (Canada, 2018, 82’) 14:30 ELEMENTS +6

RACETIME by Benoit Godbout (Canada, 2018, 82’) 19:15 GENERATOR +18

FAMILY FIRST by Sophie Dupuis (Canada, 2018, 87’)

SALA GALILEO (GMV) 10:15 PARENTAL EXPERIENCE

IL CAMPIONE

by Leonardo D’Agostini (Italy, 2019, 105’ (Versione italiana) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 14:45 GEX DOC

ANGELS ARE MADE OF LIGHT

by James Longley (USA/Denmark/Norway, 2018, 117’) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10 17:30 NEXT GENERATION - GIFFONI INNOVATION HUB

DIGITAL SOUTH FAMILY DAY

a cura di Associazione Digital South 18:30 GREEN GAME Videogioco interattivo sulla raccolta differenziata realizzato dai Consorzi nazionali di recupero e riciclo imballaggi - Ingresso riservato giuria +10

by Mischa Kamp (Netherlands/Germany, 2019, 92’) a seguire: LA GIURIA INCONTRA

SALA BLU - GRIMALDI LINES (GMV) 10:00 GENERATOR +16

Blu Carpet)

by Romain Laguna (France, 2018, 85’)

ELEONORA GAGGERO ( 19:00 ELEMENTS +3

ATHLETICUS: SYNCHRONISED TRAMPOLINE by Nicolas Deveaux (France, 2019, 2’15’’)

COUCOULEURS

by Oana Lacroix (Switzerland, 2019, 6’35’’) GIRAFFE by Julia Ocker (Germany, 2018, 3’37’’)

KOYAA – ELUSIVE PAPER

by Kolja Saksida (Slovenia, 2019, 2’45’’)

MILES AWAY

by Barbara Brunner (Switzerland, 2018, 3’30’’) MOKA by Valeria Weerasinghe (UK, 2019, 3’)

THE NIGHT FAIRYTALE

by Maria Stepanova (Russia, 2019, 6’)

PINS AND NEEDLES

by Julien Celin, Kerrie Costello (Ireland, 2019, 2’13’’)

METEORITES

a seguire: LA GIURIA INCONTRA

TOMMY CASSI

14:30 GENERATOR +13

BLINDED BY THE LIGHT by Gurinder Chadha (UK, 2019, 114’) 17:30 MASTERCLASS CONNECT & ECO Regione Campania – Mobilità Sostenibile Interviene LUCA CASCONE – Presidente IV Commissione Regionale all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti Ingresso riservato agli iscritti 18:30 ACI - Mobilità Sostenibile Intervengono Giuseppe Tomasso e Claudio Rossi, docenti e ricercatori per ACI

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SALA VERDE (GMV) Ingresso riservato agli iscritti 10:00 MASTERCLASS ECO

CIAL Alluminio, riciclo e sostenibilità: eventi d’arte,

didattica e comunicazione per i cittadini Interviene Gennaro Galdo, responsabile comunicazione locale Consorzio Cial 11:30 MASTERCLASS CONNECT & ECO L’Automobile Club Italia si presenta: incontro con il Presidente ACI, ANGELO STICCHI DAMIANI 14:30 MASTERCLASS CULT IL PRIMO RE (Versione italiana) by Matteo Rovere (Italy/Belgium, 2019, 127’) 16:30 Analisi del film:

ALESSANDRO BORGHI

su “Il Primo Re” - Ingresso riservato agli iscritti 17:30 Incontro con GIACOMO FERRARA

COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO 17:00 COMIX STORIES Incontro con SPACE VALLEY

AULE CITTADELLA DEL CINEMA 15:00 MASTERCLASS MM&RADIO IZI: il talent oltre il genere Modera CLAUDIO BIAZZETTI Ingresso riservato agli iscritti 16:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO JUNIOR CALLY: vi racconto il mondo visto da una maschera - Modera CLAUDIO BIAZZETTI Ingresso riservato agli iscritti

ANTICA RAMIERA Ingresso riservato agli iscritti 14:30/15:30 GIFFONI DREAM TEAM

Workshop LARS MATTIANSON (Dream Team Int.) 15:30/19:00 Working Session #11 10:00 MASTERCLASS CONNECT Cambiando Aria Miglioriamo la Feritlità. Incontro con i dottori ANTONIO BRANDO e GIULIA TROISI del Centro Socio Sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana 10:45 Le iniziative dell’ASD Ginnastica Salerno con gli Atleti Sport Olimpico Salerno 11:30/13.30 EVENTO: COMPETENZE, TALENTI E TRASFORMAZIONE DIGITALE IN ITALIA: LE POLICIES NAZIONALI DELL’INNOVAZIONE Con VALERIA FASCIONE (Assessore Innovazione, Startup e Internazionalizzazione della Regione Campania)

PALAZZO FEDERICO II (Terravecchia) 10:00 MASTERCLASS CULT Workshop Sceneggiatura (in coll. con Scuola Holden) con MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN Workshop Effetti Speciali Make Up (a cura di Special Makeup Studio) Workshop Recitazione con MASSIMILIANO

GALLO

Workshop Regia con CIRO D’EMILIO


Amori, conflitti e il dramma della droga nei film in concorso

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Ai piccolissimi giurati Elements +3 della 49esima edizione, saranno invece riservati in Sala Sordi e dalle ore 19:00, undici dei corti in concorso: ATHLETICUS: SYNCHRONISED TRAMPOLINE (Francia, 2019) di Nicolas Deveaux, COUCOULEURS (Svizzera, 2019) di Oana Lacroix, GIRAFFE (Germania, 2018) di Julia Ocker, KOYAA – ELUSIVE PAPER (Slovenia, 2019) di Kolja Saksida, MILES AWAY (Svizzera, 2018) di Barbara Brunner, MOKA (UK, 2019) di Valeria Weerasinghe, THE NIGHT FAIRYTALE (Russia, 2019) di Maria Stepanova, PINS AND NEEDLES (Irlanda, 2019) di Julien Celin e Kerrie Costello, SHEEP (Germania, 2018) di Julia Ocker, SMALL SPARK (Francia, 2019) di Julie Rembauville e SWEETIE PIE (Svizzera, 2018) di Claudia Röthlin e Yves Gutjahr.

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I rapporti conflittuali, la tossicodipendenza, le sfide e l’amore al centro dei film in concorso oggi. Si parte alle 10:00 in Sala Truffaut con BLINDED BY THE LIGHT (UK, 2019), il film di Gurinder Chadha riservato ai Generator +13 è una storia gioiosa di coraggio, amore, speranza e famiglia, ma anche sulla capacità unica della musica di sollevare lo spirito umano. Alla stessa ora, in Sala Sordi, sarà sottoposto al giudizio degli Elements +10 il lungometraggio di Mischa Kamp per un racconto familiare tra solitudine e nuove occasioni: ROMY’S SALOON (Germania, 2019). La Sala Lumière, alle 10:00, accoglierà invece gli Elements +6 con la proiezione del film RACETIME (Canada, 2018) di Benoit Godbout: Frankie Quattrocchi e la sua squadra, tra cui il pilota Sophie, sfidano il misterioso e presuntuoso Zac e il suo atletico cugino Charly. Alle 14:30 in Sala Truffaut, i Generator +16 con METEORITES (Francia, 2018) di Romain Laguna in un’avventura di sogni e grandi speranze. Per la categoria GEX DOC alle 14:45 sarà proiettato il documentario ANGELS ARE MADE OF LIGHT (USA, Danimarca, Norvegia, 2018), in Sala Blu Grimaldi Lines, che segue le vicende di studenti e insegnanti di una scuola in un vecchio quartiere di Kabul, lentamente ricostruito in seguito ai conflitti che si sono susseguiti nell’area. Ai Generator +18, in Sala Lumière alle 19:15, sarà sottoposto invece il film FAMILY FIRST (Canada, 2018) di Sophie Dupuis che raccontala vita di una famiglia tossicodipendente, tra amore e ossessione.


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In passato il suo ruolo era considerato secondario. Finalmente oggi è protagonista. Mater Familias aria 43 49a edizione

Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival 25 Luglio 2019La Valle, 75100 Matera MT caliaitalia.com I Contrada Serritello


Un amore sui trampoli a Giffoni

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Bianca e Nero e Un amore da incubo, due spettacoli per una sola compagnia. I Morks tornano a Vivo Giffoni Street Fest con due proposte di cuore e oscurità. Due eccentrici personaggi sui trampoli in abiti scuri, ispirati alla tradizione circense, si aggiravano per Giffoni alla ricerca di un party esclusivo. Si tratta di Bianca e Nero che hanno concesso spettrali sorrisi e freddi abbracci a tutte le persone che ne hanno fatto richiesta. Giffoners e famiglie, tutti si sono incantanti a guardare le lunghe gambe di queste ombre sui trampoli che, dalla Cittadella, riescono a raggiungere piazza Fratelli Lumière senza problema alcuno. La Compagnia Morks nasce involontariamente nel dicembre del 1999, dall’incontro di un gruppo di artisti desiderosi di spaziare dal campo più strettamente circense e teatrale a quello performativo e formativo. Altro giorno, altro spettacolo perché oggi, dalle 20, i Morks presentano Un amore da incubo, uno spettacolo in cui due personaggi, ispirati ai famosi Jack e Sally Burtoniani, camminano per le città intrattenendo i curiosi. Sarà vero amore? Tocca al pubblico scoprirlo in un appuntamento imperdibile!

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Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY 21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE DAL VIVO (Video Mapping) GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 12:00/14:00 Laboratori Didattici a cura dei partner del Giffoni Experience. 10:00/13:00 LABS MEDAARCH (Stampa 3D, Robotica, Elettronica) (Stand Giffoni Innovation Hub) 15:00/19:00 Attività laboratoriali – VR Experience (Stand Giffoni Innovation Hub) PARCO HOLLYWOOD 12:00/21:00 Pepsi Sport Village

PIAZZA UMBERTO I per tutti 17:30/19:30 LABORATORIO INTERATTIVO - RADIO ANSPI - On Air. Spicca il volo 17:30/20:30 INSTALLAZIONI E GIOCHI Ludobus Legnogiocando – giochi per famiglie 20:00 SPETTACOLO Eventozero (Frosinone) – Mago Pablo - Spettacolo di magia 21:15 SPETTACOLO DI BURATTINI Giò Ferraiolo (Battipaglia) - S.O.S. Aria di ladri 21:30 SPETTACOLO Eventozero (Frosinone) – Mago Veramente - Spettacolo di magi 23:00 SPETTACOLO Malevera Band (Caserta) – Folk/ World – Music OFF

PIAZZETTA SCARPONE per tutti 17:30/20:00 LABORATORI Fili D’Erba Coop. Sociale (SA) L’arte del Riciclo Il Teatro Viaggiante Workshop di giocoleria Ludoteca il Paese delle Meraviglie Magic Labs 19:30 e 21:00 RTISTI DI STRADA Damiano Massaccesi (Ancona) – Savoirfaire Equilibrismo, manipolazioni -20:15 Eventozero (Frosinone) - Mago Lupis -Spettacolo di magia VIA SCARPONE 17:30/21:00 GIOCHI/TRUCCABIMBI/CARICATURE Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi Ludobus Legnogiocando – Locicup - giochi e rompicapi – pWeronique Art Facepainting Sergio Eco - Caricature ad arte

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QUARTIERE BERLINGUER 17:00/21:00 SPORT VILLAGE a cura del Centro Sportivo Italiano (Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco) 18:00/20:00 Scherma - Club Scherma “ Nedo Nadi“, Salerno ITNERANTE 17:30/19:00 Eventozero (Frosinone) Street Magic - numeri di magia - per tutti 20:45 Dalla rotatoria della Multimedia Valley - Ass. Culturale gruppo Storico Folcloristico Archibugieri-Balestrieri Cavalieri Bolla Pontificia (Cava De’Tirreni) – SERATA AURA PIAZZA F.LLI LUMIÈRE 20:30 PARTY New Age Animazione - Bubbles Party - per tutti 22:00 GIFFONI MUSIC CONCEPT “Dolcevita DJ-SET“ Guest Marco Montefusco a seguire: GIFFONI MUSIC CONCEPT

FRED DE PALMA BOOMDABASH (accesso gratuito)

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ANTICA RAMIERA 10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE “VisionARIA” a cura dell’Associazione “Angelo Azzurro”

PARCO PINOCCHIO 20:00/24:00 MOSTRA DI INSTALLAZIONI LUMINOSE Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA) – Luci sommerse 19:00/23:00 INSTALLAZIONE D’ARTE VIAGGIANTE Blink Circus – Il circo fotografico unico nel suo genere!- per tutti 20:30 LETTURE ANIMATE I libri e le storie della Mostra dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede. Giulio e la sua barca e altre storie d’acqua . Con Giacomo Bizzai

GIARDINI FELLINI 18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY FOOD Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici 18:00/24:00 MERCATINI DI ARTIGIANATO Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente

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RADIO 105 - ON AIR 12:00/14:00 105 Take Away con Daniele Battaglia, Alan Caligiuri, Diletta Leotta e il Maestrello Matteo Lotti

GIARDINO DEGLI ARANCI 21:30 SPETTACOLO TEATRALE 3Chefs Trio Comedy Clown (Milano) - L’ultima cena - per tutti


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