DAILY 20 07 2019

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SABATO

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Giffoni, la terra dei giovani


De Luca: “Giffoni è una grande opportunità per il futuro dei nostri giovani”

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Il presidente della Regione visita la Multimedia Valley “Siamo a un bivio tra modernizzazione e nuova alienazione Questo è il luogo migliore per rendere i ragazzi consapevoli dei grandi temi delle relazioni umane”

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Giffoni 2019 incontra il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Il Governatore, arrivato in Cittadella, ha visitato la Multimedia Valley, ha avuto modo di toccare con mano il pregio delle strutture realizzate nell’ambito della programmazione comunitaria e che hanno consentito a Giffoni di avere spazi, luoghi ed attrezzature adeguate al lignaggio dell’evento. All’arrivo il saluto con il direttore Claudio Gubitosi, il presidente di Giffoni Experience Piero Rinaldi, ed il sindaco di Giffoni, Antonio Giuliano. «Quest’anno – ha dichiarato – trovo Giffoni bello, vedo una grande partecipazione giovanile, è uno degli eventi più rilevanti che abbiamo sul territorio regionale. Ci si prepara al cinquantennale: un anniversario importante. Per un festival del cinema arrivare a cinquant’anni di storia è un traguardo fantastico. Giffoni è diventato un’occasione di aggregazione giovanile e di promozione del nostro territorio, oltre che un evento di punta per la valorizzazione dei temi legati ai giovani. Ho trovato tanta vivacità e il quasi totale completamento delle strutture. Tutto, perciò, mi pare andare nel migliore dei modi». Il Presidente della Giunta regionale della Campania ha avuto modo di immergersi nella suggestione della tecnologia Atmos nella Sala Blu – Grimaldi Lines, tra le dodici più tecnologicamente avanzate d’Italia. Poi, ancora, un giro al Village tra i vari stand. Ai carabinieri presenti in Cittadella il presidente ha dato il proprio cordoglio per la tragica morte del loro collega Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma la notte scorsa. Tanti i giurati che hanno incrociato il governatore lungo il percorso. Perché Giffoni è dei ragazzi e questo De Luca lo sa bene: «Oggi – ha continuato – la cosa più importante è educare un’intera generazione, la nuova, ad avvicinarsi in maniera critica al mondo dei social. Mi pare fondamentale perché sta cambiando tutto, in primis la dimensione umana, il sistema dei rapporti tra i ragazzi, la democrazia. L’invasione dei social espone a rischi enormi i giovani, le fake news e la falsificazione della realtà sono ormai abitudini. Dobbiamo fare in modo che i social siano sempre più elemento di liberazione e di arricchimento e sempre meno strumento di nuova alienazione e di forme di violenza. Sono temi delicati che possono essere affrontati proprio in un evento come questo. Siamo in certi casi di fronte ad un bivio tra modernizzazione e nuova alienazione. È bene discuterne

apertamente con i giovani. Giffoni può essere l’occasione. Senza relazioni umane sarà difficile cogliere sul volto di una persona le sue emozioni. Si tratta di grandi temi che riguardano il futuro delle relazioni umane». Giffoni è un evento, ma è anche una vetrina per la Campania. Ed è un luogo senza muri e senza barriere: «Devo dire che abbiamo avuto alcuni eventi importanti da questo punto di vista nell’ultimo periodo – ha spiegato il governatore De Luca – che ci hanno consentito di offrire al mondo intero l’immagine più bella della Campania e dei nostri luoghi d’arte. Abbiamo terminato le Universiadi e abbiamo prodotto uno sforzo enorme per sottolineare la bellezza dei nostri luoghi, per creare economia e turismo intorno a queste iniziative. Giffoni è dentro questo filone, è un luogo anche di incontro per come è strutturato, di dialogo, di conoscenza e dunque di pace. Ci sono delegazioni che arrivano dal Medio Oriente. È bello avere ragazzi e ragazze che provengono da Paesi tormentati, che si ritrovano qui e possono conoscersi, dialogare, scambiare opinioni. È un altro dei piccoli miracoli che si legano a Giffoni». Giffoni capitale dei giovani in una regione giovane. Su questo Vincenzo De Luca si è soffermato: «La Campania – ha dichiarato – è la regione più giovane d’Italia e devo dire che oggi è la più stimolante del Paese dal punto di vista culturale. Abbiamo fatto sforzi enormi per il diritto allo studio, il trasporto gratuito agli studenti non c’è nemmeno in Lombardia. Abbiamo numeri importanti anche sul fronte delle start up, ma non possiamo nasconderci che il nostro problema è quello del lavoro giovanile. A questo riguardo abbiamo dato vita al Piano per il lavoro, fatto in maniera corretta e trasparente, con l’obiettivo di non creare nuovo precariato e nuove clientele, ma di dare un lavoro stabile, recuperando così dignità e libertà per i giovani. Questa è una vera propria rivoluzione per la Campania. Un lavoro che consente di vivere senza piegare la testa davanti a nessun padrone. Questa è la rivoluzione». De Luca ha lasciato Giffoni con un appello, un monito ai ragazzi: «Dobbiamo insegnare ai nostri giovani – ha detto – il senso della realtà. Dobbiamo insegnare ad essere ambiziosi, ad avere fiducia, a combattere, ma partendo dalla realtà e non dalle fantasie. Con la creatività che si coniuga con il senso del realismo si possono fare grandi cose». Proprio come Giffoni da cinquant’anni insegna.

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Gabriella Pession “Venire a Giffoni è un onore, ci tornerei anche l’anno prossimo”

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“Per me è la terza volta al festival di Giffoni – esordisce con un incredibile sorriso Gabriella Pession – ma già mi prenoto per il prossimo anno e spero che ci siano molte altre edizioni per me, tante quante quelle che avrà il festival”. L’attrice ha presentato in anteprima le prime immagini della fiction che sta girando, Oltre la soglia,

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in onda su Canale 5 nel prossimo autunno per un totale di 12 puntate. La nuova sfida seriale la vede impegnata nei panni di Tosca, primario di neuropsichiatria infantile con problemi mentali. Diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca, la serie è sceneggiata da Laura Ippoliti, presente durante la presentazione in sala: “Voi siete il pubblico del futuro – ha detto loro – e più siete esperti e più noi siamo costretti a fare prodotti di qualità. Non vi accontentate, chiedete il massimo”. Le domande in sala Truffaut sono state puntuali e profonde, intervallate da tre clip del primo episodio che mostrano altrettanti momenti chiave della vita in corsia, da un tentato suicidio ad un comportamento autolesionista. “Qui ricevo i quesiti più intelligenti – ha continuato Pession – ed è un onore stare ancora a Giffoni”. La storia riflette i piccoli e grandi disagi di ciascuno di noi con un realismo a dir poco sconcertante, almeno stando alle premesse: “A 23 anni – confessa la sceneggiatrice – ho avuto il primo attacco

di depressione. All’inizio pensavo di essere pazza, non avevo il coraggio di parlarne ma ora so che qualunque decisione avessi preso all’epoca oramai avevo smesso di fidarmi di me sessa. Grazie a un libro dello psicologo Paolo Cassano ho capito che non bisogna vergognarsi, ma parlarne”. L’attrice, che “ama follemente” la sua Tosca, dopo l’ultimo ciak cambia registro: “Il 7 ottobre inizio le riprese dell’adattamento del romanzo Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano, compagna di Massimo Troisi, girato in inglese in cui ho convinto l’irlandese John Lynch, il mio attore preferito che adoro dall’età di quindici anni. È ispirato alla vita di Troisi e ne parla come se non fosse morto, come se fosse sopravvissuto al trapianto cardiaco e continuasse la sua storia d’amore con Anna. Poi continuo a portare a teatro con Lino Guanciale lo spettacolo After miss Julie con la regia di Giampiero Solari, che mio marito mi ha fatto scoprire e di cui sono innamorata. In Italia non ho mai stato fatto, l’ho comprato e portato in scena. E poi? Un po’ di riposo”.

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Elena Sofia Ricci, la “mamma” dei giffoners

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L’attrice, commossa per l’accoglienza, confessa: “Da bambina il mio sogno era avere una famiglia con tanti figli. Oggi ci sono riuscita”

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La ragazza acqua e sapone degli esordi ha lasciato, nel tempo, il posto ad una donna elegante e di grande fascino. Qualità che, tuttavia, riesce con grande disinvoltura a dismettere per interpretare ruoli ironici e autoironici. Al Giffoni 2019 Elena Sofia Ricci dimostra non solo grande talento, come testimoniano i tanti e differenti ruoli interpretati in una carriera giunta – è lei che lo confessa – alle soglie del quarantennale, ma anche una forte sensibilità: il benvenuto dei ragazzi Generetor +13, +16 e +18, e dei masterclassers la commuove fino alle lacrime. E lei ricambia l’affetto mandando in difficoltà perfino la rodata organizzazione del Giffoni Film Festival con la sua disponibilità a rispondere a più domande del previsto. Con i jurors che l’hanno conosciuta e amata – per motivi anagrafici – soprattutto come mamma nei Cesaroni e come suor Angela in “Che Dio ci aiuti” è prodiga di consigli e non per tenere fede ai ruoli interpretati: dalle sue parole traspare l’autenticità. Perché – confessa – i giffoners li sente un po’ come i suoi figli: “Da bambina avevo un sogno che non era quello di diventare attrice ma di avere una famiglia e tanti figli: con voi ci sono riuscita”. E così, anche a costo di sembrare “bacchettona”, come lei stesso dice, insiste sull’importanza di “studiare”, di avere rispetto per il lavoro degli altri e di cercare di fare della propria passione il proprio lavoro, senza arrendersi al primo fallimento: “Se vi chiudono una porta in faccia,

andate a bussare ad un’altra e poi ad un’altra ancora”, dice. Del resto inseguire il proprio sogno, ma anche riconoscere i propri limiti, è ciò che fa ancora oggi. Lo si capisce quando – nell’incontro con i giornalisti – spiega che non è sua intenzione fare la regista al cinema, a differenza che in teatro, perché non si ritiene portata per quel lavoro (“Credo di saper scrivere un po’ e di saper interpretare dei ruoli, ma come regista non mi sento adeguata”) e non perché ancora non ha trovato una storia da raccontare che sente sua più di altre: “Quella ce l’ho, è da 13 anni che ho in mente un soggetto, ma fino ad ora ho trovato solo porte chiuse per realizzarlo. Ma non mi arrendo”. Un racconto a cuore aperto, il suo, ai ragazzi presenti in sala Truffaut per la consegna all’attrice dell’EXPERIENCE AWARD: dalla consapevolezza di essere una mamma imperfetta con le sue figlie di 23 e 14 anni e una donna “ingombrante” in famiglia, alla scoperta recente della fede, proprio durante le riprese della serie “Che Dio ci aiuti”. Giffoni l’ha stregata a tal punto che ai giornalisti, scherzando, confida: “Voglio venire a vivere qui”. Di sicuro tornerà: lo promette ai giovani giurati: “Fra qualche anno sarò di nuovo a Giffoni. Voi sarete diventati registi e, allora, se vi servirà un’anziana per un ruolo in un vostro film, tenetemi presente”. Ai ragazzi lascia un invito all’impegno: “Siete il futuro, fatelo migliore del presente che vi stiamo rifilando”.

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Muselli ai giffoners: “Questo festival è il simbolo del futuro”

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Sguardo intenso, pronto a raccontare completamente diversa – ha continuato una carriera contraddistinta dallo studio -. So che quando piove qui, piove male, e dalla dedizione. Sguardo deciso, di ma io sono sicuro che se il Festival si chi si è dovuto costruire tutto con le svolgesse a dicembre in un giorno di proprie mani: “Mi sono fatto spazio con fulmini e saette, il sole splenderebbe tenacia per conquistare ogni piccola alto lo stesso. Qui c’è sempre il sole, si briciola, con il rispetto e l’educazione nei nutre della vostra energia e splende confronti di un mestiere che rappresenta senza chiedere nulla in cambio”. Una tutta la mia vita”. Lo sguardo di Arturo melodia di sguardi e parole, semplice ed Muselli ha qualcosa di speciale, racconta entusiasmante. “Quando mi approccio senza esitare le emozioni e la forza di ad un personaggio, mi libero dai cliché un amore che gli ha cambiato la vita: e da quelle cose già viste – ha risposto quello per la recitazione che ha fatto di alle domande dei masterclassers -. lui “un uomo felice”. A #Giffoni2019 si è Propongo sempre qualcosa di diverso, e lasciato avvolgere da tutta quell’aria di non è un discorso di presunzione, è un verità che immaginava, senza mezze atteggiamento per provare a muovere e misure e sovrastrutture: “Questo Festival proporre delle cose diverse. Mi metto al lo immaginavo proprio così, in questi servizio dei personaggi perché credo sia giorni ci ho pensato tanto e dalle cose l’atteggiamento più onesto che possa che avevo visto in questi anni e dai esserci”. Laureato in Lettere Moderne racconti che mi avevano fatto mi ero con specialistica in Filologia Moderna fatto un’idea precisa di questo posto alla Federico II di Napoli, la sua carriera – ha spiegato -. E non ho sbagliato, ho cinematografica inizia nel 2004, con visto quella luce e quei sorrisi che mi Le conseguenze dell’amore di Paolo avevano tanto incuriosito. Ho visto Sorrentino: Muselli è attore, regista, quell’energia pura, rara. Ho trovato fotografo, fondatore di una compagnia un mondo all’altezza dei sogni, a ed educatore teatrale, tra i volti simbolo misura di speranza”. Magia, effettiva della serie Gomorra. Un artista a muselli e travolgente, in un incontro che ha trecentosessanta gradi, semplicemente. unito alle aspettative quella voglia di “Il teatro è il cinema hanno una missione, conoscersi e scoprirsi ancora più belli e dialogare con il pubblico e far arrivare reali. E così, il Festival e Muselli si sono delle cose – ha aggiunto -. Il talento va trovati simili, vicini più che mai. “Giffoni alimentato e accompagnato attraverso è un Festival unico, ha un’energia lo studio. Tenete sempre ben presente la curiosità, ma allo stesso tempo ricordatevi di crescere umanamente perché la tecnica senza le emozioni non funziona”. Il suo Enzo Sangue Blu in Gomorra è un giovane boss ambizioso e spietato, quell’interpretazione impeccabile è sicuramente il ruolo che

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lo ha consacrato al grande pubblico. “In Gomorra ogni personaggio riesce ad avere tante evoluzioni – ha spiegato ai giffoners -, ed è interessante per un attore dover sempre regolare e sviluppare nuove sfumature. La cosa che cambierei? Salverei l’occhio di Sangue Blu, è complicato lavorare così”. Ma le dinamiche di potere tanto care al personaggio che Muselli interpreta nella fortunatissima serie sono lontane dall’attore napoletano: “Non mi appartengono, sono una persona determinata ma perché ho degli obiettivi che raggiungo con lo studio e la caparbietà. Non pesterei mai i piedi a qualcuno per raggiungerli”. Al suo talento, alla sua semplicità e alla sua arte, il premio dedicato alle nuove promesse del cinema, il Giffoni Explosive Award. “Non date tutto per scontato, guardate oltre. Questo Festival vi aiuta a crescere – ha concluso -. È la proiezione di quello che sarà il futuro. Guardarvi così preparati e interessati è la testimonianza che avremo un cinema migliore”. Per un primo appuntamento di emozioni, sguardi e promesse: “Grazie per non aver tradito le mie aspettative Giffoni, ci vediamo presto”.


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Batman: Hush infiamma i ragazzi della Masterclass Cult

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L’adattamento cinematografico del fumetto presentato in anteprima nazionale Incontro con il disegnatore Carmine Di Giandomenico

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Il Giffoni Film Festival ha scelto di festeggiare l’80esimo anniversario di Batman in collaborazione con Warner Bros. e DC Comics. I masterclassers hanno partecipato all’evento dedicato a uno degli eroi più amati dagli appassionati di fumetti (e non solo) dal titolo #Batman80 - Il Mito del Cavaliere Oscuro che ha illuminato per sempre il mondo dei Comis. I ragazzi hanno avuto l’occasione di vedere in anteprima nazionale Batman: Hush, l’adattamento di uno dei fumetti più acclamati del Cavaliere oscuro. Il film, prodotto e distribuito da Warner Bros. e DC Comics, è ispirato all’omonima opera scritta da Jeph Loeb e disegnata da Jim Lee e Scott Williams, pubblicata tra il 2002 e il 2003. La storia è incentrata su un misterioso nuovo nemico noto solo come Hush, che usa criminali e ladri di Gotham per distruggere la carriera da vigilante di Batman e la vita personale di Bruce Wayne, che è stata ulteriormente complicata dalla relazione con Selina Kyle (Catwoman). Il film sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio dal 21 settembre su tutte le piattaforme digitali tra cui Infinity, SKY Primafila, iTunes, Youtube, Chili, Timvision. I ragazzi della sezione Cult hanno potuto, inoltre, dialogare con Carmine di Giandomenico, DC artist. L’artista abruzzese classe 1973, che ha debuttato nel mondo del fumetto nel

1995, dal 2015 è la matita di punta della DC Comics. Prima come disegnatore principale della serie The Flash e oggi alle prese con l’ennesima avventura del paladino di Gotan city. “Il mio stile di disegno trova la propria ragione d’essere nel corso degli anni”, ha premesso Carmine Di Giandomenico. “Non ricordo un solo e unico artista che mi ha affascinato e ispirato. Viceversa, ho sempre cercato di congestionare più stili. Di base, però, rimango un fan acritico di Miller e della sua idea del fumetto come unico fenomeno veramente pop: partendo dall’idea che la vignetta si basa su una logica comunicativa fondata sull’onomatopea, un fumetto ben fatto è solo quello capace di riuscire a non creare scollatura tra linguaggio verbale e linea. A questo poi ho sommato l’amore per una narrazione fumettistica di matrice italiana, lontana dalla regolarità americana. Da anni ormai tendo a prediligere gabbie a tratti claustrofobiche, che di riflesso accentuano ancora di più il messaggio”. Il celebre fumetto è una delle più grandi avventure mai raccontate, capace di intrecciare omicidio, mistero e romanticismo. La giornata si è conclusa con la proiezione dell’ultimo episodio della quinta e ultima stagione di Gotham, andato in onda pochi giorni fa su Premium Action.

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Maurizio Merluzzo a Giffoni: “Il mio sogno fin da quando ero piccolo”

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Al Festival per la proiezione speciale di Shazam! lancia un invito i giovani “Ricordate: amare il cinema vuol dire sostenerlo” Maurizio ai quasi mille ragazzi in sala. Lo studio lo ha portato a realizzare il suo sogno: “Doppiare Shazam! È stato un grande onore non solo perché è stato il mio primo protagonista al cinema ma anche perché è un supereroe: per uno che ama cartoons e fumetti come me è davvero il massimo”. Un altro suo sogno riguarda proprio il Festival: “Seguo Giffoni da quando sono piccolo e ora sono qui addirittura da ospite! È davvero bello essere qui!”. Ma realizzare i propri sogni non deve essere mai un punto di arrivo “casomai un punto di partenza. Bisogna avere sempre un sogno da raggiungere”. Un prossimo desiderio è quello che Shazam! continui: il primo capitolo

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“Wow! Che bello essere qui! Sono emozionato tantissimo”: è ‘Shazam!’ a salutare i jurors Generator +13, +16 e +18 o meglio Maurizio Merluzzo con la voce del protagonista del film prodotto da Warner Bros., DC Entertainment e New Line Cinema e distribuito dalla stessa Warner Bros., a Giffoni 2019 per accompagnare una proiezione speciale e parlare con i ragazzi del mestiere di doppiatore. “Ho deciso di fare questo mestiere quando avevo 7 anni: vedendo i cartoni animati mi resi conto che il protagonista di un cartone animato aveva la stessa voce di altro personaggio. Da lì la scelta di studiare, e l’ho fatto anche tanto, per fare il doppiatore” racconta

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sarà disponibile in noleggio digitale dal primo agosto. “Se siete qui è perché vi piace il cinema. Se faranno Shazam! 2 è perché il film è andato bene al cinema e perché andrà bene sul digitale: non dimenticate mai che amare il cinema vuol dire supportarlo, godendoselo sempre legalmente. E con il digitale si può condividere l’esperienza della visione con gli amici, anche a casa”. Merluzzo riesce così a regalare tanto del suo mestiere e della sua arte ai ragazzi, a coinvolgerli e a farli riflettere sull’importanza della fruizione legale dei contenuti audiovisivi: l’amore per il cinema è nel rispetto del lavoro artistico e tecnico. E i Giffoners lo sanno molto bene.


Jenny De Nucci: “Il Festival Giffoni è un evento meraviglioso, mi sento a casa”

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“Per il cinquantesimo compleanno di Giffoni voglio tornare qui a festeggiare insieme a voi”: Jenny De Nucci non ha intenzione di andare via, è arrivata a #Giffoni2019 con il suo sorriso più bello ed è pronta a ritornare per un nuovo incontro di emozioni e felicità. Giovanissima e intraprendente, con tanti sogni nel cassetto e una carriera in ascesa, ha incontrato i giffoners e li ha avvolti della sua energia pura: “Giffoni sei vita – ha così salutato il Festival - Quando lo scorso anno non ho avuto la possibilità di incontrarvi sono andata via con l’amaro in bocca, questo Festival ha qualcosa di meraviglioso e non vedevo l’ora di guardarvi negli occhi e dirvi quanto bene vi voglio. Mi sento a casa, tra i miei amici, ed è una di quelle sensazioni più vere che si possano provare”. Con ben un milione di follower su Instagram, Jenny sta conquistando la notorietà televisiva: è tra i protagonisti di A Un passo dal cielo 5, prossimamente in onda su Rai 1 e debutterà anche al cinema con un cortometraggio prodotto da Onemore Pictures e Rai Cinema. “Adesso mi piacerebbe interpretare un ruolo da protagonista, magari drammatico – ha raccontato raggiante Jenny De Nucci -. Per il momento potrete vedermi nei panni di Isabella, una ragazza dal cuore di panna che riuscirà a farsi volere un gran bene e che movimenterà le vicende di A un passo dal cielo. Ci sarà mistero, tanto amore e tante nuove storie a cui appassionarsi”. Il suo attore preferito è Jim Carrey, ma la sua musa ispiratrice è la sua famiglia: “Mia mamma e mio padre rappresentano quel porto sicuro, quelle persone a cui ispirarmi e dai cui prendere esempio – ha spiegato ai jurors curiosi - Spero di fare l’attrice per tutta la vita, mi fa sentire felice e credo sia la cosa più importante di tutte”. Tra abbracci e cartelloni, Jenny ha raccontato

come in pochissimo tempo la sua carriera è riuscita ad assumere molteplici sfumature: “La mia storia deve essere un messaggio positivo per tutti voi, se credere fortemente in una cosa non sarà mai impossibile realizzarla. Attraverso i miei canali social cerco di portarvi sempre con me – ha continuato -. Mi piace farvi vedere la semplicità delle cose, incoraggiarvi e aiutarvi. I social sono uno strumento potentissimo ma 27 Luglio 2019

vanno utilizzati con moderazione e soprattutto ricordate sempre che dietro un profilo ci sono le persone. Le parole hanno sempre un peso, utilizzate i social per trasmettere amore e non odio”. Un talento che Giffoni ha voluto premiare con l’Explosive Talent Award: perché la strada è tutta da percorrere, e il Festival è pronto a riabbracciare ancora quella ragazzina dal sorriso luminoso e pieno.


Il ritorno Di Mara Carfagna: “Gubitosi è prezioso Giffoni rapresenta un modello da esportare”

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La vice Presidente della Camera: “Valorizza il merito delle nuove generazioni”

Il ritorno a Giffoni di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, è giocato tutto sul crinale dell’emozione. Ma anche della proiezione verso un futuro che vede Giffoni modello da esportare per la sua capacità di valorizzare i talenti, premiare il merito, avere una visione che è sempre pionieristica, innovativa, per certi versi di avanguardia. Mara Carfagna lo sottolinea nel corso della sua lunga visita che ha toccato tutti i luoghi del festival: dalla Cittadella del Cinema al Village, dalla sala Truffaut alla Sordi, fino all’Antica Ramiera per chiudersi nella nuova Multimedia Valley. Caloroso l’abbraccio con il direttore Claudio Gubitosi. Con lui il presidente di Giffoni Experience, Piero Rinaldi, e il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano. «Claudio Gubitosi – dice subito la vicepresidente della Camera – è un uomo prezioso, un esempio da seguire e da valorizzare». In giro per Giffoni Mara Carfagna è accolta con grande calore: strette di mano, saluti e moltissimi selfie, in particolare con tante mamme

l’uccisione del carabiniere Mario Rega Cerciello. Sono vicina alla sua famiglia, alla sua giovane moglie, all’Arma a cui esprimo la mia totale gratitudine per quello che fanno». Un passaggio presso lo stand della Pro loco di Giffoni e poi a quello della direzione didattica “Don Lorenzo Milani”. Ancora sosta ad Amnesty International e poi Polizia Postale e Guardia di Finanza. Mara Carfagna entra nel cuore di Giffoni, tra i suoi sostenitori e i partners fino all’incontro con le giurie. Una vera e propria onda targata Giffoni che la investe e la coinvolge. Un ritorno per lei? Sì ed è lei stessa a raccontarlo: «Ormai quasi venti anni fa – ha detto – quando facevo tv, ho condotto le serate di Giffoni. E ora che torno lo trovo molto cresciuto. Giffoni è un’occasione straordinaria di crescita. Da salernitana esprimo tutto l’orgoglio di partecipare a un festival ormai di caratura internazionale che nasce dalla straordinaria intuizione di Claudio Gubitosi».

dei jurors che la fermano, le chiedono una foto, un abbraccio. Lei ricambia con uguale partecipazione. Certo, l’attualità non si lascia fuori dalla porta di Giffoni e Mara Carfagna lo sottolinea bene «Affronto – ha detto – l’emozione di essere qui con la morte nel cuore per

Poi la tappa all’Antica Ramiera. Prima l’incontro con il Dream Team di Giffoni Innovation Hub, trentacinque componenti di sei nazionalità diverse, talenti veri con quattro sfide di valore internazionale da raccogliere e vincere, ed, infine, il saluto alla Masterclass “Connect”,

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quella che in questi giorni ha incontrato lo Stato, come spesso ripete il direttore Gubitosi. «Qui vive –ha dichiarato davanti al Dream Team – un patrimonio di talenti e di opportunità. Davvero condivisibile la vostra voglia di riflettere sulle potenzialità e sui rischi connessi al web e ai social network. E ancor più condivisibile il ragionamento sulla possibilità di promuovere iniziative che consentano maggiore partecipazione delle donne al mondo dell’innovazione e delle tecnologie. E’ una sensibilità che coltivo. Al riguardo ho presentato un disegno di legge che prevede la possibilità di accesso gratuito per le studentesse alle cosiddette lauree Stem. Su questo solleciterò le istituzioni ed il governo in particolare con la certezza di trovare il giusto livello di attenzione. Davvero grazie per quello che fate e per come lo fate. Il mio auspicio è che possiate contribuire a rendere più grande il Mezzogiorno, il nostro Paese ed il mondo intero». Mara Carfagna continua la sua full immersion nel mondo di Giffoni. I numeri li snocciola il direttore Gubitosi, quelli dei giurati: gli attuali 6200 cui si aggiungono le quindicimila richieste a cui non è stato possibile dare una risposta positiva: «Non preoccuparti – dice Mara Carfagna rivolgendosi al direttore – avrai tante di quelle edizioni da fare che potrai soddisfare

una occasione di crescita che consente ai ragazzi di puntare sul proprio talento e che si basa sull’intuizione di un giovane, Claudio Gubitosi, un 18enne degli anni ’70 che ha deciso di rischiare e di scommettere su se stesso. E’ la conferma di come le buone idee abbiano bisogno delle persone giuste per realizzarsi, come accaduto qui. Giffoni oggi è un modello da esportare perché scommette sulla capacità di credere in se stessi, sulla voglia di valorizzare i giovani. A parole tutti dicono di volerlo fare, ma nella pratica pochi lo fanno e pochissimi lo sanno fare. E’ la conferma di come i ragazzi rispondano con entusiasmo di fronte a sfide concrete che raccolgono ed in moltissimi casi vincono. Non così con le promesse vuote da cui scappano. Come accade con la politica e con i partiti. La scarsa partecipazione alla vita politica è il fallimento di tutti». L’Italia è un Paese per giovani? Per Mara Carfagna bisogna fare di più: «Vedo un Paese che non cresce ha detto - che non investe, che non crea opportunità di lavoro. Il linguaggio è importante. E importanti, per quanto non sufficienti, sono i social network, purché si eviti la superficialità e la banalizzazione del messaggio. I social sono uno strumento, ma bisogna veicolare messaggi valoriali ricchi di significato. Altrimenti diventano controproducenti». A Mara Carfagna viene aria 17 49a edizione

tutti». Accorato il saluto ai ragazzi della Masterclass “Connect”. E’ qui che Mara Carfagna espone con efficacia quell’idea di Giffoni come Opportunity che segnerà l’ingresso nel suo cinquantesimo anno di vita: «Giffoni – ha detto presso l’Antica Ramiera – è

donata, direttamente dalle mani del direttore Claudio Gubitosi, la Riggiola d’Arte Giffoni 2019. Il momento del saluto è quello di un arrivederci, di un nuovo ritorno a Giffoni per poterne verificarne quanto prima gli ulteriori margini di crescita, di trasformazione e di innovazione.

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Il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola: “Orgogliosi di Giffoni Importante l’attenzione ai temi ambientali” grande rilievo». E i temi ambientali in Campania sono sempre centrali nel dibattito politico regionale. Tra questi i rifiuti. Si è parlato negli ultimi giorni di una possibilità di ripiombare in una fase di emergenza rifiuti regionale. La giunta regionale ha prontamente smentito: «Uno dei problemi del nostro tempo – ha spiegato Bonavitacola – è legato al fatto che ormai le parole non hanno più il significato che normalmente

Fulvio Bonaticola, vicepresidente della giunta regionale della Campania con delega all’Ambiente, al suo arrivo alla Cittadella del Cinema, accolto dal direttore Claudio Gubitosi. A seguire il vicepresidente Bonavitacola ha partecipato alla Masterclass “Eco” presso l’Antica Ramiera. «Lo dico – ha continuato – come assessore all’ambiente, ho molto apprezzato la scelta dei temi dello scorso anno, di quest’edizione e della prossima dedicati all’acqua, all’aria e alla terra. Portare temi ambientali al centro della riflessione, soprattutto giovanile, è di

hanno. Persino le polemiche ci dimostrano che le parole hanno perso peso. La mattina ce le diciamo di santa ragione, al pomeriggio arriva l’ora del tè e la sera torniamo di nuovo grandi amici. Questo può andare bene nei rapporti privati, ma quando si rappresentano le istituzioni sarebbe necessaria ed auspicabile una maggiore sobrietà ed un maggiore rispetto per evitare di costruire un mega reality show nel quale siamo tutti coinvolti. La parola emergenza, perciò, dovrebbe indicare qualcosa di estremo. Come in Campania è

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La Regione Campania protagonista al Giffoni 2019. “Abbiamo con questo evento un rapporto di grandissima stima, direi anche di orgoglio. E’ una delle iniziative che hanno messo la comunità locale, poi la Provincia di Salerno e la Campania all’attenzione nazionale prima, e oggi internazionale. Non ci limitiamo ai complimenti visto che la Regione Campania, doverosamente, è uno dei principali sostenitori di Giffoni». Lo ha dichiarato

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stato perché la Campania ha certamente conosciuto eventi emergenziali sul fronte dello smaltimento dei rifiuti che ci ha portato ad avere centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti accatastati in aree non idonee e faccio così riferimento alle ecoballe. A settembre, al contrario, ci troveremo di fronte ad una manutenzione del termovalizzatore, non è e non sarà l’apocalisse e per questo ci stiamo organizzando. Tutto qua». Intanto è iniziata la corsa verso la fine della legislatura regionale con lo sguardo proteso verso la scadenza elettorale dell’anno prossimo, quale l’azione più importante messa in campo dalla giunta regionale della Campania sul fronte dell’ambiente? Bonavitacola non ha dubbi: la governance. «In questi anni – dice – abbiamo svolto un’azione principalmente politica, quella di trasferire ai Comuni le competenze in materia ambientale. Abbiamo dato vita all’Ente Idrico Campano per la gestione dell’acqua e agli enti d’ambito per la gestione dei rifiuti. Basta commissari, basta eserciti, basta poteri autoritativi. Abbiamo dato vita prioritariamente alla governance perché è da qui che parte tutto». 27 Luglio 2019


“Biodiversità e innovazione per vincere la sfida della competitività”

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Il sottosegretario Alessandra Pesce illustrata ai masterclassers Eco la ricetta per la valorizzazione del territorio

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C’è una strada mediterranea per l’impresa e le nuove tecnologie, con un approccio 4.0 che applica l’innovazione, l’intelligenza artificiale e la robotica. Lo spiega ai masterclassers Eco il sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole, Alessandra Pesce, sottolineando la sinergia tra vecchio e nuovo. “Vinceremo la sfida della competitività se rilanceremo la biodiversità – afferma – Il nostro obiettivo è puntare all’innovazione per valorizzare il territorio”. Concorde Alex Giordano, professore di marketing, comunicazione e pubblicità all’Università Federico II di Napoli che ha illustrato ai ragazzi i progetti in corso di sviluppo. “Con un visore entri nelle fasi di lavorazione del formaggio, seguendo la filiera mentre lo acquisti – spiega Giordano – Utilizzi i big data, con una mole infinita di numeri processabili dai computer, con massima precisione e capacità. Con la machinelearning è possibile riconoscere le tipologie e le caratteristiche naturali degli elementi”. Questo modo di lavorare apre un nuovo

circuito economico come racconta Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno e vicepresidente Unioncamere. È proprio Prete a raccontare Pidmed, i punti impresa digitali a vocazione mediterranea, pensati e finanziati “per attivare le aziende sul territorio e migliorare i risultati sul piano locale”. “È una forma di contatto con i giovani che sognano – aggiunge – La tecnologia è diventata possibile per la piccola e media impresa, con un’ottica mediterranea”. Diventa fondamentale il racconto, la volontà di portare la propria storia, dietro l’azione imprenditoriale. Ne è un esempio il progetto Rural hack, realizzato da un team di giovani del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II. La start up lavora sulle coltivazioni, identificando le piante con un software, classificandole e cercando soluzioni a problemi concreti. A unire futuro e passato, in Cilento, è invece, il workshop collegato al tradizionale “Palio del grano” che mette in connessione il mondo ancestrale della terra, il sapere degli anziani con il futuro,

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l’informatizzazione. Digitalizzando il lavoro della terra, dalla falce all’open source, il progetto imprenditoriale apre nuove prospettive. A chiudere la Masterclass Eco la consegna al Sottosegretario Pesce della Riggiola d’Arte Giffoni 2019 e la cerimonia di conferimento dei diplomi ai tirocinanti del progetto Pidmed.


Il generale Stefanizzi ai masterclassers: “Vivete da protagonisti con coerenza e convinzione”

aria 21 fare tenendo ben saldi quei valori che, dalla fondazione dell’Arma nel 1814, “non possano di moda perché mettono al centro l’uomo e le sue esigenze”. Il generale è perentorio: “La mia religione è quella del rispetto dell’altro: giallo nero verde blu, grasso o magro, non mi interessa, io rispetto chiunque”. Un dialogo senza filtri che non risparmia la sua vita lavorativa e personale. Non nasconde neppure i momenti di debolezza: “Questa non è una vita facile, se la vuoi vivere fino in fondo costa sacrificio”. E parla del suo amore per il volontariato e della tentazione di lasciare tutto dopo aver vissuto un’esperienza in un orfanotrofio in Africa: “Ho vissuto un momento di pienezza e felicità. E ho pensato che, se il segreto della vita è anche sentirsi pienamente se stessi, al posto giusto, potevo anticipare la mia scelta di fare volontariato una volta in pensione. Poi – sospira – sono andato avanti perché il mio lavoro mi dà molte soddisfazioni, perché mi sento utile”. Stefanizzi confessa anche di “casi in cui ho avuto imbarazzo a vestire l’uniforme perché qualcuno di noi ha tradito”. E cita, tra l’altro, il caso Cucchi. Affrontato anche il tema sicurezza: “In base ai dati statistici non c’è un’emergenza: i dati sono in fase calante. Però è aumentata la richiesta della sicurezza, una sorta di pre-requisito allo sviluppo di un territorio. E se le nostre comunità si sentono indifese, dobbiamo dare loro un senso di protezione a prescindere dai dati”. Un passaggio anche sulla Campania e su Napoli: “La mia esperienza in Campania, da un punto di vista del legame con il territorio, non è diversa dalle altre, perché ci si innamora del posto in cui si abita. Ogni luogo mi ha arricchito”. E su Napoli:” La città è cambiata in meglio rispetto a quando ero allievo della Nunziatella. Non ha risolto tutti i suoi problemi, ma ha fato tanti passi avanti”.

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“Qualsiasi attività decidiate d’intraprendere, l’importante è esserci da protagonista, seguire un progetto di vita ed essere coerente”. È una chiacchierata intensa, ricca di emozioni, quella tra il generale Maurizio Stefanizzi e i giffoners della Masterclass Connect. Dal racconto della propria vita alle spiegazioni sul ruolo dell’Arma, il comandate dei carabinieri della Legione Campania si apre ai masterclassers con disponibilità e senza rinunciare all’ironia. Un mix completo, che calamita l’attenzione dei giffoners. “Sono orgoglioso di presentarvi il generale Stefanizzi”, il ringraziamento del direttore Claudio Gubitosi che, dopo l’accoglienza ufficiale alla Cittadella del Cinema, lo ha accompagnato all’Antica Ramiera per l’incontro con i masterclessers.“Quando parliamo di persone in divisa, dobbiamo avere fiducia in loro e dire sempre grazie per ciò che fanno. Per la nostra sicurezza perdono anche la vita a volte, come accaduto a Roma”. Il riferimento è all’omicidio del vicebrigadiere ucciso nella Capitale mentre tentava di fermare due ladri. Del resto, lo dice chiaramente il comandante: “Noi carabinieri siamo qui per essere a vostro servizio”. Eppure, lui che lo è quasi “per destino segnato”, avendo seguito le orme di un papà che, venuto a mancare da giovane, ha lasciato sei figli, sa bene che si può essere a servizio della gente anche in altri modi. “Chi fa la carriera nell’Arma solo per un posto di lavoro prima o poi ne paga lo scotto. Se io ho nel cuore la voglia di dedicarmi agli altri, lo posso fare anche in un modo diverso dal carabiniere”. Scegliere il mondo militare è scegliere un “settore fatto di disciplina, ordine, responsabilità, chiarezza delle funzioni”. E malgrado sia “uno dei lavori più belli del mondo” e in grado di mettere a diretto contatto con la società, “se lo fai devi metterci passione”. Soprattutto, si deve


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Il presidente Anec, Mario Lorini: “Così salveremo le sale cinematografiche”

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Si è parlato di cinema e dell’esperienza in sala nell’era del digitale durante l’incontro con il presidente Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) Mario Lorini che ha incontrato i masterclassers nella penultima giornata del Giffoni Film Festival. Una Masterclass Connect con i ragazzi che sono rimasti affascinati: “Il cinema si chiede se l’esperienza cinematografica in sala abbia ancora un senso perché c’è un mondo che cambia. I numeri sembrano dire di si perché si costruiscono ancora delle multisale ma soprattutto perché nel mondo il numero dei biglietti, nell’era dello streaming, aumenta. Per far sì che un cinema possa andare avanti - ha spiegato Lorini - occorre che ci si siano tre fattori: qualità del prodotto cinematografico, struttura e pubblico. Senza questi tre componenti, secondo me, non si va da nessuna parte. Il nostro compito è quello di rendere vantaggiosa l’offerta e spingere le persone a preferire un cinema piuttosto che un altro”. E’ noto che nel 2018 gli incassi sono andati in caduta libera, anche se il cinema italiano ha retto l’urto. Lorini ha portato all’attenzione dei ragazzi l’impegno dell’Anec di cui ha preso le redini lo scorso anno. L’obiettivo dell’associazione è quello di mantenere l’impegno per la diffusione della cultura e dello spettacolo. Uno sguardo soprattutto su un grande progetto che l’associazione è impegnata a portare avanti con tutta l’industria, in particolare con l’Anem, l’associazione del Multiplex, con l’Anica, sezione produttori e distributori, con l’Accademia del David di Donatello e con il supporto del Mibac. Tutto questo è Moviement. Un progetto in cui per la prima volta in Italia, tutto il mondo dell’industria cinematografica, si unisce in modo compatto per fare squadra e rilanciare il cinema come forma di intrattenimento culturale. Le aziende di distribuzione garantiranno la programmazione di grande cinema spettacolare e di qualità da gennaio a dicembre, senza interruzione, con le sale aperte 12 mesi l’anno. Le istituzioni daranno un contributo per

sostenere l’iniziativa. I David di Donatello lanceranno la campagna dal palco della premiazione con il supporto della Rai. Una grande campagna marketing punterà a cambiare nello spettatore la percezione del cinema d’estate. I primi passi sono stati la creazione di uno spot di 60 secondi di lancio della operazione in programmazione in tutti i cinema già dal 24 dicembre 2018 e uno spot di 15 secondi di lancio posizionato in tutti gli owned media delle case di distribuzione ed esercenti d’Italia da gennaio 2019. Inoltre, la realizzazione della campagna Cinema Days, il cinema a 3 euro dall’1 al 4 aprile, preludio della promozione estiva. Da Giffoni 2019, il presidente Lorini prima di salutare i ragazzi ha affermato che “fin quando ci saranno sale in cui proiettare film, si potrà sognare in grande perché le emozioni che si vivono all’interno del cinema sono ben diverse da quelle che si possono sentire restando a casa a guardare film in streaming. Giffoni e i ragazzi che partecipano al festival sono la dimostrazione che preferire il cinema a qualsiasi altro mezzo è la prova reale e concreta che si può e si deve portare avanti questo impegno”.

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“Avete davanti una storia meravigliosa: lasciate che accada” Gabriel Zuchtriegel ospite della Masterclass Connect aspettarsi niente: “La vita premia la passione, il darsi a una materia, a un’idea, a un progetto. Quando, invece, ci fissiamo su un obiettivo di carriera diventa difficile. Bisogna dare alla vita la libertà di portarci dove vuole – afferma - dove forse non sappiamo quando iniziamo il nostro percorso”. Zuchtriegel traccia anche un bilancio dell’esperienza a

“È banale ridurre tutto ai numeri. L’obiettivo è allargare alle tipologie di visitatori”. E va pure fatto un discorso “sull’esperienza effettiva che le persone vivono” visitando Paestum. Prima di ricevere la riggiola ricordo del Festival 2019, il direttore non si sottrae a un commento sulle giornate gratis al museo: “È una cosa molto importante e valida non

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“Ciascuno di voi ha davanti a sé una storia meravigliosa, ma la deve lasciare accadere”. È un’incitazione vera e propria quella di Gabriel Zuchtriegel ai masterclassers di #Giffoni2019. “Abbiate fiducia in voi stessi – dice il direttore del Parco archeologico di Paestum al cospetto della Masterclass Connect - perché dentro di voi c’è la bellezza e la capacità di vedere il mondo come solo voi lo potete vedere”. Nella Sala Blu Grimaldi Lines, Zuchtriegel racconta di sé e di Paestum, passa dal sistema fognario dell’antica Grecia all’esperienza di Winckelmann. Ma tutto ha un filo. E tutto parte dal concetto di “Cultura, quella con la C maiuscola”. Di Cultura “al di là della forma di arte”. Di Cultura legata al mondo del classico. “Nella mia storia non era facile avvicinarsi a questo mondo del classico”, racconta. E spiega: “Quello che noi dobbiamo raccontare non è la storia dell’identità. Ovviamente – precisa - ognuno ama il suo paese. Anche io amo il mio, ma amo la cultura indipendentemente dal rapporto territoriale, indipendentemente dalle mie radici”. Insomma, “il compito è dimostrare attraverso l’archeologia, il cinema e quant’altro che c’è una varietà della vita, che un altro mondo è possibile. Questa – afferma - è una promessa per il futuro di tutti noi e per il futuro della collettività”. L’incontro incuriosisce i masterclasser e stimola Gabriel Zuchtriegel. Che si apre nel racconto di sé: “Sono venuto in Italia già per una borsa di ricerca, nel 2012, e mai avrei pensato di fare il direttore di Paestum, non era proprio nella mia immaginazione”. Rivela i retroscena della sua partecipazione al bando, confessando di aver fatto domanda “per gioco, nell’ultimo pomeriggio disponibile”. Senza

Paestum: “Un periodo fantastico – esclama – Il calore e lo spirito con cui le persone mi hanno accolto mi ha sempre aiutato, insieme all’importanza data all’archeologia e a Paestum”. E racconta del lavoro svolto nel “valorizzare non solo i monumenti ma anche le persone”, dell’importanza data allo “storytelling per sollecitare la curiosità dei potenziali utenti”, di come il digitale incida “positivamente per la comunicazione perché permette di raggiungere un pubblico più vasto”. E nonostante l’aumento del 65% di visitatoti negli ultimi cinque anni, il “numero crudo” non è tutto: 27 Luglio 2019

per il turismo ma per il territorio, per la gente del posto che può vivere questi siti come un proprio patrimonio”. E sulla rivendicazione da parte di alcuni di Comuni di una parte del costo del biglietto, chiarisce: “Nessun museo in Italia fa profitto sui biglietti. Siamo tutti in rosso perché il nostro personale non grava sul bilancio autonomo, che è usato per restauri, ricerche. Lo Stato, oltre a quello che incassa e poi reinveste, ci dà altri contributi altrimenti non potremmo garantire la manutenzione e la tutela dei siti. Gli enti che chiedono soldi dai biglietti non hanno fatto il loro compito per il territorio”.


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Da Andreotti ai social Massimo Franco incontra i masterclassers

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Dall’Europa ai fatti di Bibbiano, dalla Guerra fredda al nazionalismo, al destino della carta stampata passando al ruolo dei social e dell’informazione: Massimo Franco dialoga con i giffoners della Masterclass Connect, raccogliendo con entusiasmo gli stimoli offerti dai masterclassers: “Vi ringrazio perché noi giornalisti viviamo a volte nel nostro mondo autoreferenziale, quindi capire i giovani per noi è molto importante”. Il lungo viaggio fatto di domande e risposte parte da Giulio Andreotti. “Che è stato qui tre volte – ricorda il direttore Claudio Gubitosi – E ha pure scritto un racconto per i giffoners che è venuto qui a recitare”. Episodio ben noto all’editorialista del Corriere della Sera, che del leader della Dc ha scritto una biografia. Ed è da lì che parte il lungo dialogo: “Qualcuno ha nostalgia di quei tempi, più che di Andreotti in sé, perché riflettevano un’Italia che sapeva quale era il suo posto”. E, con l’Italia, una classe politica diversa. “La crisi della classe dirigente - precisa Franco riguarda l’Italia ma non solo, anche l’Europa occidentale e gli Usa”.

E, nell’ammettere responsabilità anche dei giornali che “hanno fatto pensare che la classe dirigente sia fatta solo di corrotti”, aggiunge: “Stiamo andand verso un progressivo depauperamento della classe dirigente, di cui oggi assistiamo alla caduta finale”. Ma perché accade questo? Perché “non è vero che chiunque può fare il politico. Questa è una grande mistificazione che si sta allargando anche ad altri campi. C’è un rifiuto del professionismo e della competenza. Credo - dice - che la decadenza nasca dall’illusione che chiunque possa fare tutto”. Ampio spazio del dibattito è dedicato all’informazione, a partire dal tema della libertà. Che, afferma, “credo debba avere come limite il rispetto degli altri”. E aggiunge: “Per i giornalisti il problema non è tanto la censura quanto l’autocensura”. Ma è soprattutto sul destino della carta stampata e sul ruolo dei social che i masterclassers chiedono lumi a Massimo Franco. “Sembra che il declino della carta stampata sia irreversibile”, ammette. E mette in guardia: “Il giornale di carta ti dà la

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priorità: la prima pagina, la seconda e così via”. È, quindi, uno “strumento di conoscenza verticale, gerarchico. Al contrario, la rete, i social rendono tutto orizzontale, indistinto. Questo è un processo molto pericoloso”. Il giornalista e scrittore spiega: “Il pericolo della rete è la possibilità di manipolare le notizie per provocare un processo politico o farlo cambiare. Il grande pericolo di un uso irresponsabile dei social è l’autoreferenzialità. L’illusione di libertà di poter dire quello che si vuole ci spinge a volte a tirare fuori il peggio”. Infine, l’auspicio: “I giornali rispetto ai social stanno combattendo una guerra impari. Mi auguro leggi e comportamenti in grado di proteggere chi usa questi mezzi di comunicazione digitale”. Al centro della chiacchierata anche l’Europa, “che oggi all’Italia conviene ancora tantissimo – afferma Franco - L’idea che non abbiamo niente da perdere, che la Commissione europea ci abbia trattato male è un’altra mistificazione. Sul piano finanziario ci ha aiutato”. Insomma, “l’Italia senza Europa sprofonderebbe”.


SosteniAmo aria

la ricerca contro i tumori infantili

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Con l’acquisto di questi prodotti sostieni Gold for kids, un progetto di Fondazione Umberto Veronesi contro i tumori infantili.

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Special Award Consorzio Gragnano Città della pasta Il “film più tenace” è Romy’s Salon

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Al Giffoni Film Festival, quest’anno, viene premiato anche il “film più tenace”, con lo Special Award Consorzio Gragnano Città della pasta. La scelta è caduta su “Romy’s Salon” (sezione Elements +10 del Giffoni2019). A consegnare il premio, Aurora Casillo, presidente del Consorzio, mentre il regista

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Mischa Kamp lo ritira. “Per la capacità della protagonista - si legge nella motivazione - di non arrendersi di fronte agli imprevisti, per la sensibilità nell’adattarsi alle problematiche della convivenza quotidiana, per la tenacia nel mettere l’amore al di sopra di ogni difficoltà”.

CARTA WOW! premia il film più sorprendente Vince The most magnificent thing Il brand carta WoW! premia il film più sorprendente con lo Special Award Wow. Inserito nella categoria “sezione +3”, è risultato vincitore “The most magnificent thing” (cortometraggio – Canada, 2018). Un film d’animazione con la regia di Arna Selznick. A consegnarlo, Marika Nocerino,

in rappresentanza della Futura Line. Ha ritirato il premio, la produttrice Pamela Slavin. Il film ha vinto “Per la sorprendente capacità di raccontare la tenacia e la perseveranza di una bambina che realizza, con fantasia e un po’ di incoraggiamento, la cosa più grandiosa mai costruita”.

Giffoni Film Festival: lo Special Award TIMVISIONconnessione e tecnologia va a “Alone in Space” Lo Special Award TIMVISIONconnessione e tecnologia va a “Alone in Space” del regista Ted Kjellsson (il film è inserito nella sezione +10 del Festival). TIM, Main Partner della 49ma edizione del Giffoni Film Festival, ha assegnato il premio al film che si è distinto per le sue caratteristiche tecnologiche tra i giurati di fascia di età 10/13. Il film svedese del regista esordiente Ted Kjellsson narra le vicende ambientate in un futuro

non troppo lontano, di due ragazzi che viaggiano soli in una grande astronave dopo aver abbandonato la Terra in rovina per dirigersi verso un nuovo pianeta. “Per i due ragazzi soli nello spazio, in viaggio verso un nuovo pianeta in cui vivere, la tecnologia rappresenta l’unico modo per rimanere connessi al loro passato, per conservare la memoria e per cercare un nuovo possibile futuro”, la spiegazione di TIM nel consegnare il premio al regista. 27 Luglio 2019


Il trailer Adventures of Saint Nicholas conquista il COMIX Comix conclude la sua dieci giorni al Giffoni Film Festival partecipando alla fase di premiazione dei film. Protagonista il Premio COMIX per il film più “diverten TEEN” dedicato ai trailer più divertenti, inseriti nella categoria +6 (nazionalità, Ucraina). A consegnare il premio, in Sala Lumiere ore16.15, Silvia Stagi, responsabile comunicazione ed eventi Franco Cosimo Panini Editore. Il premio è ritirato dallo

sceneggiatore Anton Bazelinsky. “Basta il trailer – si legge nella motivazione del trailer - per capire che “Adventures of Saint Nicholas” farà piegare dal ridere al cinema. Il film racconta di una famiglia che passa un travolgente 25 dicembre fra i monti della Carpazia. Papà, mamma, sorella e fratellino si difendono allegramente, da un massiccio Babbo Natale che, invece di fargli un regalo, vuole fargli la festa!”

Premio speciale Original Marines al film You’ll never walk alone

Lo Special Award Toyota se lo aggiudica A Colony Lo Special Award Toyota va a A Colony, della regista Geneviève Dulude-De Celles. A consegnare lo special award è Mariano Autuori (marketing strategy & communication director), mentre a ritirarlo è la stessa regista. Il film è dedicato alla sezione +13 “ Il motivo della scelta di questo film - si legge nelle motivazioni del premio - risiede nella coerenza rispetto al messaggio che Toyota vuole diffondere: attraverso la campagna globale ‘Start Your Impossible’ Toyota intende promuovere il valore della società

inclusiva, nella quale la diversità rappresenta una ricchezza e un’opportunità e ogni limite può essere superato attraverso la determinazione, la passione e il coraggio. Nel film, la protagonista rimane salda nelle proprie convinzioni, nonostante le difficoltà e la diffidenza del mondo che la circonda, dimostrando che nulla è impossibile. Toyota è onorata di poter assegnare questo premio ad un film che trasmette dei messaggi importanti ai più giovani, che per l’azienda rappresentano un futuro di pura energia rinnovabile”. 27 Luglio 2019

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è una storia di formazione capace di emozionare e far riflettere, ricca di passione, amicizia e coraggio, tutti elementi in linea la filosofia del brand.

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Il vincitore del premio speciale Original Marines è il film “You’ll never walk alone” del regista cinese Geng Xu, per l’approccio poetico e al tempo stesso concreto adoperato nella narrazione, perché


In the name of your daughter scelto da Amnesty International Italia prematuramente scomparsa nel 2019, con la seguente motivazione: “Per l’accurata regia che colpisce nel profondo raccontando sia l’atrocità delle mutilazioni genitali femminili, sia la speranza e il coraggio che caratterizzano le giovani donne protagoniste e chi se ne prende cura, oltre che per aver sottolineato l’importanza del diritto all’istruzione e alla conoscenza come massima forma di emancipazione”.

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“In the name of your daughter” è il film di Giselle Portenier che ha vinto il Premio Amnesty International Italia a Giffoni 2019. Un film emozionante, che ha lasciato il segno per la profonda tematica affrontata, la lotta alle mutilazioni genitali femminili. Il premio è stato ritirato nella Sala Blu Grimaldi Lines della Multimedia Valley alla presenza dei Generator +16. Dedicato a Vera Manco, attivista di Amnesty Italia

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GIFFONI NEWS Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 19751 DIRETTORE RESPONSABILE Marco Cesaro REDAZIONE Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) tel. +39 089 80 23 001 fax +39 089 80 23 210 m.cesaro@giffoniff.it www.giffoniff.it RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO DEI DATI (d. Lgs. 196/2003): Marco Cesaro, Pietro Rinaldi

EDITORE Ente Autonomo Giffoni Experience SEDE LEGALE: Via Aldo Moro 84095 Giffoni Valle Piana (SA) PRESIDENTE Pietro Rinaldi REDATTORI Vito Bentivenga Barbara Cangiano Rita Esposito Fulvia Leopardi IMPAGINAZIONE & GRAFICA Patrizia De Cristofaro Mariella Rossomando

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CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ PER L’ITALIA E PER L’ESTERO Giffoni Media Service S.r.l., Sede legale e Direzione commerciale Via Aldo Moro 84095 - Giffoni Valle Piana (SA) Tel. 39 089 866 727 info@giffonimediaservice.it www.giffonimediaservice.it


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Francesco Apolloni al Giffoni 2019 per la Masterclass Cult “Dedizione e sacrificio per vincere la scommessa” Francesco Apolloni, attore e regista, ritorna al Giffoni Film Festival: dopo essere stato premiato come regista con la sua opera prima Fate voi e come attore con Ovunque tu sarai, Apolloni diventa professore in una masterclass della sezione regia. Ai ragazzi ha raccontato del suo ultimo romanzo e della start-up StarTalenti. “La start-up è il primo video corso presente in Italia rivolto a tutti i ragazzi che vogliono recitare, scrivere, dirigere e produrre”, ha chiarito Apolloni. “Un modo semplice e intuitivo con cui consentire a tantissimi sognatori di muovere con agevolezza i primi passi verso la realizzazione dei propri desideri artistici. L’idea, strutturata con l’amico Daniel Bondì, verte su decine di ore di lezione divise in settimane, presentate dal nostro master - coach e supportate dalle più importanti personalità dei differenti settori. Ogni settimana verranno aggiunti moduli ed ore di lezione in relazione ai singoli bisogni degli studenti. Insomma una community di giovani artisti in cui

potersi confrontare e raggiungere insieme gli obiettivi prefissati”. Apolonni, forte della scrittura e della direzione di numerose commedie per il teatro, cortometraggi e film, non ha lesinato consigli pratici e teorici ai giovani che sognano di poter concretizzare il proprio talento attoriale. “Abbiamo trascorso oltre tre ore intensissime”, ha commentato l’artista di origini romane. “Insieme abbiamo ripercorso parte dell’evoluzione della figura dell’attore, puntando a una ricerca delle emozioni ancora particolarmente forte in coloro che vogliono svolgere questo mestiere. A rendere possibile questa cosa è soprattutto il corpo, che nel caso degli attori diventa materia plastica capace di plasmarsi sulle esigenze del personaggio senza alcuna altra necessità. Per fortuna è finito da tempo del divismo: oggi i giovani che sognano le luci della ribalta hanno bisogno di accettare in prima battuta la necessità del sacrificio e della totale dedizione al mestiere”, ha concluso l’artista.

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Terraorti tra storia e futuro: ecco l’app per le ricette

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Ortofrutta del territorio e una app di video ricette in un progetto innovativo di comunicazione e tradizione: così Terraorti si racconta ai Masterclassers Eco, tra immagini ed esperienze di lavoro. Emilio Ferrara, direttore di Terraorti, ha raccontato il lancio del portale terraorti. tv, “pensato per mettere insieme gli eventi di grande rilevanza organizzati in regione. Abbiamo elaborato le video ricette con la app Stop&go – racconta - per incentivare il consumo dei prodotti ortofrutticoli”. Il sottosegretario di Stato per il Ministero delle Politiche Agricole, Alessandra Pesce, presente

all’evento ha parlato “dell’importanza della tradizione e dei prodotti del territorio per superare i momenti di crisi”. L’idea è stata ripresa da Alfonso Paoletti, coordinatore del progetto terraorti.tv, e da Alfonso Esposito, presidente dell’Associazione Produttori: “Pensavo che Giffoni fosse un posto magico e lo è. Per questo la nostra storia qui dura da anni. Abbiamo sempre sostenuto quest’idea portando i nostri prodotti. Un valido esempio è Cinefrutta, un concorso per cortometraggi sul tema dell’alimentazione”.

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Limoni e salute: Marianna Palella racconta la storia della Citrus

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Imprenditoria giovanile e sostenibilità nel segno dei limoni, core business della Citrus, alla Masterclass Eco 2019: Marianna Palella è il più giovane Ceo d’italia, ventisettenne fondatrice e amministratrice dell’azienda di ortorfutta. “I miei genitori per oltre vent’anni si sono occupati di import ed export di limoni e ortofrutta - ha spiegato - dopo aver capito l’importanza della logistica, si trasferirono in Romagna, a Cesena. Quando l’azienda fallì per la crisi, abbiamo creato Citrus”. La svolta arriva con la Fondazione Umberto Veronesi: “Nella buccia di limone c’è un potentissimo antitumorale e su quello abbiamo lavorato. Dopo la crisi la gente voleva qualità ed etica. Con un fatturato di 6 milioni di euro, abbiamo finanziato 25 ricercatori impegnati sul campo”. L’azienda assume, quindi, anche un valore sociale, restituendo al pubblico quanto ricevuto in termini di sostegno. “Abbiamo avuto l’umiltà per ripartire e, in sei mesi, siamo tornati in attivo. Abbiamo provato a coinvolgere le persone in termini emotivi, con un lavoro visionario”. Il prodotto, limone verdello non trattato, viene venduto in confezioni a retina da mezzo chilo, con la mascotte chiamata limonene.

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Grimaldi Lines: la sostenibilità delle città galleggianti

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Sostenibilità, ricerca e sviluppo per le città galleggianti: è questa la sfida di Grimaldi Lines, compagnia di navigazione europea, con una flotta di 140 navi, raccontata alla Masterclass Eco. “Si tratta del mezzo di trasporto più efficiente, con servizi e offerte per migliaia di persone. Nel 2018 abbiamo trasportato due milioni di passeggeri”, spiega Alberto Portolano, ingegnere Energy saving department Grimaldi lines. “Ogni nave è una città galleggiante, con una mole imponente e un mondo che le si muove intorno: all’arrivo, un’agenzia si occupa di tutto. Anche dello smaltimento rifiuti. Il Garbage Management plan prescrive il corretto iter degli scarti, con un certificato di conformità”. Un video mostra il lavoro di una nave, con 1700 tonnellate e trenta metri: il tempo e lo spazio fanno da sfondo alle imponenti fasi di costruzione e assemblaggio, fino agli incastri, come si trattasse di un enorme meccano, con un lavoro di due mesi raccontato in pochi minuti. Rosa Di Matteo, Energy saving technical department per Grimaldi lines, spiega i progetti per ridurre l’impatto ambientale. “Riduci, ricicla, riutilizza, è uno dei protocolli. Per esempio, per la plastica, su tutta la nave ci sono macchine compattatrici. Aderiamo a una campagna di riduzione microplastiche con Marevivo, utilizzando oggetti in materiale biodegradabile, come le cannucce di bambù e il vetro”. Le navi Grimaldi, quando sono ferme in porto, non emettono scarichi. “A oggi le compagnie che non investono in efficienza e sostenibilità sono fuori dal mercato. La tecnologia non comporta risparmio ma benefici sulla salute e sull’ambiente”.

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Emis Killa si racconta tra musica e paternità

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A oltre 10 anni dal suo esordio, Emis Killa si racconta ad Andrea Laffranchi del Corriere della Sera come si parla ad un amico. Ed il discorso parte da lontano, perché Emis sente di aver iniziato nel 2006, quando si è affacciato a questo mondo, prima del suo esordio discografico (il suo Keta Music è del 2009): “Allora ascoltavi roba e non sapevi chi la cantasse. A 16 anni prendevo il treno Milano - Roma per fare una gara di freestyle, la notte stessa tornavo a Milano scendendo anche tre volte dal treno perché non mi potevo permettere i soldi del biglietto. E alla gara non si vinceva niente, solo il divertimento. Ora è diventato un trend, arriva prima la faccia poi il resto… loro, questi ragazzini, sono settati sulla mentalità discografica, tipo non faccio la strofa sulla tua canzone perché poi esce il mio disco e si crea confusione’”. Emis ha sempre fatto le cose di pancia, ma questo Supereroe è il primo disco fatto anche con la testa, perché dopo un po’ d’assenza dalle scene proprio non poteva permettersi di sbagliare. E infatti ha fatto centro. “Ma c’è stata una volta in cui pensavi che un pezzo avrebbe spaccato e invece non è andato bene o una volta in cui avevi un pezzo su cui non puntavi e che è andato bene?”, chiede Andrea. “1000 strade è un brano

su cui non avrei scommesso – replica Emis - anzi ti dirò che lo trovavo banale e non mi piaceva, invece piaceva molto allo staff. Così l’ho inserito nell’album all’ultimo minuto ed è andato benissimo. Invece Come fossimo cowboy a me piaceva tanto, era un pezzo a cui tenevo e invece non è andata così bene, mi è dispiaciuto.” E come ha fatto a resistere alla tentazione di scrivere una canzone per sua figlia, che ora ha un anno? La canzone arriverà, ma non ora, ora è presto. Arriverà quando lei potrà capirla, quando l’interazione tra loro sarà più forte… “D’accordo ma che tipo di padre sei? Non hai interazione con la tua bimba, non le cambi i pannolini…” La risposta è di grande autoironia: “Sono fortunato perché la mia donna fa tutto lei con la bambina, soprattutto perché non si fida per nulla! Ha paura che distratto come sono la faccio cadere... Pensa che sono così distratto che per paura di perderle, in hotel dormo con tutte le catene d’oro che ho, mi sveglio con certi lividi al collo... ti dico una cosa: ho 4/5 carte di identità: me le dimentico, credo di non averle, denuncio, ne faccio di nuove e poi le ritrovo. Una volta sono andato a Bologna con la moto, il mattino dopo stavo andando a denunciare il furto perché pensavo me l’avessero rubata, invece l’avevo parcheggiata nel box dell’hotel! … Non ce la posso proprio fare…”. D’accordo ma non temi che quando sarà più grandina tua figlia possa essere in qualche modo strumentalizzata per arrivare a te, chiede una Masterclasser. “Ma no, quando lei avrà 16 anni, io ne avrò 46: per lei sarò come quel mio compagno di liceo che abitava accanto a Iva Zanicchi…!”

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Liberato: mistero, musica e brand Se si parla di Liberato, di chi, o meglio, di cosa si parla? È soprattutto intorno a questa domanda che si sono interrogati oggi i Masterclassers di Music&Radio insieme a Mattia Marzi di Rockol che ha intervistato Gianni Valentino – giornalista musicale – sul suo libro Io non sono Liberato. Intanto Mattia specifica subito che questo libro dovrebbe essere studiato nelle scuole di giornalismo come esempio di inchiesta. Così Gianni ripercorre tutti gli incontri, le interviste (chi le ha concesse ma soprattutto chi le ha negate), le ricerche sul campo, i viaggi e i percorsi tracciati tra Napoli-Roma-MilanoParigi e la Spagna, la non-intervista con Liberato. Lui

una ragazza bellissima seminuda che fuma e lui dietro un divano che suggerisce; quando però Gianni è entrato nel vivo della questione musicale, la comunicazione si è interrotta e Liberato non ha risposto mai più. Il libro è stato inserito in una collana musicale di Arcana, anche se non sappiamo neanche se Liberato sia una persona o siano in 10: ha senso? E poi su uno che fa sei pezzi, non è prematuro scrivere un libro? Incalza Mattia. “Non è possibile parlare solo di musica se si esce nascondendo un lato particolare di sé, perchè chiunque cercherà di orientarsi come può colmando quel vuoto. E poi per me scrivere il libro aveva senso in quel preciso momento

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ci era quasi riuscito, racconta: la notte di san Valentino del 2018, grazie al produttore di Liberato, Lettieri, era riuscito a parlare telefonicamente direttamente con lui, gli aveva detto che avrebbero parlato solo dell’aspetto musicale. Liberato prima gli ha detto di sì, poi che non avrebbero parlato di persona perché neanche i suoi migliori amici sanno che è lui Liberato. Allora hanno fissato una call via skype: il collegamento si apre con

storico: a Napoli stavano succedendo delle cose, tante in tanti ambiti diversi, ma si parla di Liberato e poco più”. Quindi Liberato è una macchina per faresoldi (il suo brand contempla dal macina erba per le canne ai poster, al telo da mare nero con la pantera che ha fatto imbufalire i fan, al cd), è un grande progetto musicale e di spettacolo, ma qui è stato anche lo strumento per una lezione di giornalismo straordinaria.

27 Luglio 2019


Diletta Leotta e il team di Radio 105 danno voce alle star del festival Radio 105 si conferma radio partner del Giffoni Film Festival. L’emittente ha contribuito alla definizione di parte del cast 49a edizione

degli artisti coinvolti e per tutti i giorni di Festival è andata in onda in diretta dalla Cittadella del Cinema e dalla Multimedia

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Valley con i suoi talent. Per

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raccontare e farsi raccontare il Festival dalla voce di protagonisti e ospiti, infatti, Radio 105 lo ha seguito e lo seguirà ancora per oggi da una postazione allestita nei pressi del Blue Carpet. Dalle 12 alle 14 saranno Daniele Battaglia, Diletta Leotta, Alan Caligiuri e il maestrello Lotti – il cast al completo di “105 Take Away” – a tenere compagnia agli ascoltatori e ai giovani presenti sul posto.

27 Luglio 2019


Quando entra in scena ha un solo obiettivo: conquistare tutti. Venere aria 37 49a edizione

Calia Italia è la tua comfort experience al Giffoni Film Festival 27 Luglio 2019La Valle, 75100 Matera MT caliaitalia.com I Contrada Serritello


GIANT LITTLE ONES di Keith Behrman - Canada, 2018 - 93’ Recensione di Giovanni Rosco, Antonio Spiezia, Antonio Brunetto, Marco Cuoco,Vittorio Acerra, Raffaele Di Somma

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Il film racconta la storia di crescita e formazione di due giovani: Franky Winter, interpretato da Josh Wiggins, e Ballas kohl, interpretato da Darren Mann. I due, migliori amici da quasi tutta la vita, vanno incontro ad un’esperienza che rischia di rovinare per sempre il loro rapporto. Nel corso della vicenda Franky ha l’opportunità di confrontarsi con la propria sessualità e di sperimentare sulla propria pelle la cattiveria e l’intolleranza di alcune persone. Alla fine entrambi risulteranno essere più maturi e consapevoli di loro stessi. Il film attraversa diversi temi sociali e cerca di essere quanto più introspettivo possibile.

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GOLDIE di Sam de Jong - USA, 2019 - 88’ Recensione di Marco Cuoco, Antonio Brunetto, Giovanni Bosco, Antonio Spiezio, Vittorio Acerra Goldie, un’adolescente sveglia che vive in un rifugio per famiglie, combatte il sistema per tenere unite a lei le due sorelle che dovrebbero essere affidate ai servizi sociali, dopo l’arresto della madre, Carol. Questa è una storia sui giovani, sull’ambizione e sulla forza di spirito di fronte a ostacoli insormontabili. L’ unica ragione che spinge la protagonista durante un periodo di difficoltà è la sua ambizione nel realizzare i propri sogni. Goldie cade spesso in momenti di debolezza ma riesce sempre a rialzarsi e affrontare gli ostacoli con il carattere forte che la contraddistingue. 27 Luglio 2019


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Filippo Nigro chiude #Giffoni2019 L’attore romano ritirerà l’Experience Award Sarà Filippo Nigro l’ultimo ospite di #Giffoni2019: oggi incontrerà i giffoners della 49esima edizione del Festival. L’attore romano sarà protagonista di una coinvolgente Masterclass Cult, risponderà alle domande e alle curiosità dei ragazzi e verrà premiato con l’Experience Award. Nigro arriva sul grande schermo nel 1998 con la commedia Donne in bianco del regista Tonino Pulci. Nel 2001 è stato diretto da Ferzan Özpetek nel film Le fate ignoranti che lo ha poi scelto per La finestra di fronte. In televisione ha recitato nella soap Un posto al sole e in molte fiction, fra queste: La dottoressa Giò, Il maresciallo Rocca, R.I.S. Delitti imperfetti, Romanzo siciliano e Suburra – La serie. 27 Luglio 2019


Mahmood protagonista della grande festa di saluto

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Si chiude col botto questa 49ma edizione del Giffoni Film Festival. La grande festa di saluto è affidata a Mahmood che arriva per la prima volta a Giffoni. Il vincitore del festival di Sanremo 2019, e protagonista all’ultimo Eurovision Song Contest, salirà stasera sul palco di piazza Fratelli Lumiére per la gioia di mamme e piccini. Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è nato nel 1992 da madre italiana e padre egiziano ed oggi è tra i maggiori rappresentati della scena urban e R&B italiana. Il suo brano “Soldi” vanta il record di oltre 100 milioni di views sul tubo toccando cifre da capogiro anche su Spotify. Milanese, cresce artisticamente nella scena black music della sua città diventato ben presto un punto di riferimento e collaborando con artisti del calibro Fabri Fibra e Gué Pequeno. Con Elodie, Michele Bravi e Marco Mengoni firma tre hit-single di successo. A introdurre lo show di Mahmodd ci sarà Gianluca Massaroni in arte Massaroni Pianoforti. Il cantautore e musicista di Voghera dopo aver vinto il concorso di Musicultura Festival pubblica i primi album collaborando con Cesare Malfatti del gruppo milanese La Crus e Maurizio D’Aniello. Il suo ultimo lavoro discografico risale al 2017 ma entro quest’anno pubblicherà un nuovo capitolo della sua carriera grazie a Davide Dileo dei Subsonica che lo ha ingaggiato per la Cramps Records.


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Il programma del giorno CITTADELLA DEL CINEMA 11:00 Visita ufficiale del Sottosegretario di Stato Ministero per i Beni Culturali

LUCIA BORGONZONI

SALA TRUFFAUT 10:00 GENERATOR +18 (CORTI)

BLIESCHOW

by Christoph Sarow (Germany, 2019, 9’35’’)

LISTEN PAPA!

by Olga Poliektova, Tatiana Poliektova (Russia, 2019, 13’)

PER ASPERA AD ASTRA

SALA LUMIÈRE 09:00 ELEMENTS +6 (CORTI)

BIG WOLF & LITTLE WOLF by Rémi Durin (France, Belgium, 2018, 14’)

BRUISED

by Rok Won Hwang, Samanthe Tu (USA, 2019, 2’42’’)

DAD

by Atle Blakseth, Einar Dunsæd (Norway, 2019, 7’40’’)

LIKE AND FOLLOW

by Tobias Schiage, Brent Forrest (Japan, 2019, 2’05’’)

PAPER KITE

by Assia Kovranova (Bulgaria, 2019, 8’15’’)

by Franck Dion (France, 2019, 11’08’’)

SHAUL AND IVAN

by Roberto Catani (France/Italy, 2018, 6’)

by Rebecca Akoun (Austria, 2019, 9’50’’) WHITE CROW by Miran Miošić (Croatia, 2018, 9’) ZIBILLA by Isabelle Favez (Switzerland, 2019, 26’10’’)

PER TUTTA LA VITA

SAIGON SUR MARNE

by Aude Ha Leplége (Belgium, 2019, 14’12’’)

SELFIES

by Claudius Gentinetta (Switzerland, 2018, 3’40’’)

a seguire: Votazioni Cortometraggi

by Farzaneh Omidvarnia (Denmark, 2109, 11’36’’)

12:00 Replica ELEMENTS +6 (CORTI)

incontro con FILIPPO NIGRO Ingresso riservato agli iscritti 16:00 MASTERCLASS CULT Proiezione cortometraggio GABRIEL (Italy, 11’) con la partecipazione del regista

ENRICO PAU

Ingresso riservato agli iscritti

AULE CITTADELLA DEL CINEMA 15:00 MASTERCLASS MUSIC&RADIO MAHMOOD: il suono della contemporaneità Modera ANDREA LAFFRANCHI Ingresso riservato agli iscritti 16:00 “Mamma Roma: Mattia Marzi la terza scuola dei cantautori della Capitale” Ingresso riservato agli iscritti

SALA STAMPA MULTIMEDIA VALLEY 15:30 Conferenza di chiusura del

UNCLE THOMAS

a seguire: Votazioni Cortometraggi

direttore Claudio Gubitosi

by Regina Pessoa (Portugal, 2019, 13’) WE_SOUNDS by David Carrizales (Spain, 2019, 3’)

12:00 PARENTAL EXPERIENCE (Italian Short Films)

CITTADELLA DEL CINEMA 20:00 CERIMONIA PREMIAZIONE FILM

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a seguire: Votazioni Cortometraggi

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SONG SPARROW

SALA VERDE (GMV) 15:00 MASTERCLASS CULT

16:30 LA GIURIA INCONTRA

FILIPPO NIGRO (Blu Carpet) SALA ALBERTO SORDI 09:00 ELEMENTS +10 (CORTI)

BOG HOLE

by Torfinn Iversen (Norway, 2018, 13’45’’)

DISREPUTE

by Stephane Mounkassa, Stefan Sundin (Sweden, 2019, 6’35’’) DOZE by Alfonso Acosta (Colombia, 2019, 7’)

FISHNET AND THE FISH by Ali Nikfar (Iran, 2018, 8’37’’)

NEW NEIGHBOURS

by Andrea Mannino, Sara Burgio, Giacomo Rinaldi (Italy, 2018, 5’50’’) PRAYER TO SAN GENNARO by Cristina Buoninfante (Italy, 2018, 5’27’’)

ROBOT WILL PROTECT YOU

by Nicola Piovesan (Estonia, 2018, 10’)

THE SCHOOL TRIP

by Salvatore Allocca (Italy, 2018, 14’35’’) a seguire: Votazioni Cortometraggi

12.00 Replica ELEMENTS +10 (CORTI) a seguire: Votazioni Cortometraggi

ANNE

VINCITORI

by Stefano Malchiodi, Domenico Croce (Italy, 2019, 16’08’’) BROTHER by Beppe Tufarulo (Italy, 2019, 15’)

GROUND FLOOR

by Natalino Zangaro (Italy, 2018, 15’)

MATILDE’S FIRST DAY

by Rosario Capozzolo (Italy, 2019, 9’55’’) PUPONE by Alessandro Guida (Italy, 2019, 15’)

THE QUEEN CAN NAP WHERE SHE WANTS by Lorenzo Tiberia (Italy, 2019, 10’) A TYPICAL NAME FOR A POOR CHILD by Emanuele Aldrovandi (Italy, 2019, 15’) Ingresso libero fino ad esaurimento posti, priorità verrà data ai genitori della sezione ELEMENTS +6 e +10

17:00 MASTERCLASS Il Direttore di Giffoni Experience,

CLAUDIO GUBITOSI

incontra e saluta tutte le Masterclass, gli Ambassador e il Dream Team

SALA BLU GRIMALDI LINES (GMV)

PROIEZIONE FILM VINCITORI 10:00 GENERATOR +13 12:00 GENERATOR +16 15:00 ELEMENTS +6 17:00 ELEMENTS +10 19:00 GENERATOR +18 21:00 GEX DOC

27 Luglio 2019

ANTICA RAMIERA 9:30/13:00 GIFFONI DREAM TEAM Working Session #13 con chiusura dei lavori 15:00/16:00 Presentazione Progetti 10:30 MASTERCLASS ECO Università Suor Orsola Benincasa di Napoli Presentazione corsi di laurea triennale e magistrale su economia aziendale e green economy Interviene Lucio d’Alessandr Magnifico Rettore dell’UNISOB Ingresso riservato agli iscritti

11:30 MASTERCLASS CONNECT & GIFFONI DREAM TEAM A Confronto con le Istituzioni. Progetto di cooperazione internazionale: Brasile. Incontro con LUCIA BORGONZONI, Sottosegretario di Stato Ministero per i Beni e le Attività Culturali con delega al Cinema Ingresso riservato agli iscritti


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Un bosco di fiabe

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a Giffoni

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L’ultimo giorno del Giffoni Film Festival 2019 coincide con l’occasione finale per entrare nel bosco animato che i Molino Rosekranz hanno costruito nel centro di Giffoni! È il centralissimo parco Pinocchio a ospitare Il magico bosco di Gan, uno spettacolo composto di letture animate contenuto nel ricco programma del Vivo Giffoni Street Fest 2019. Circondati da grandi abeti luminosi, avvolti dai suoni del bosco e accolti da strane creature, con parole e ombre gli artisti evocano le storie del bosco incantato. Si lasciano fuori le scarpe e i brutti pensieri. Diviso in gruppi di poche persone, il pubblico viene accompagnato in un mondo di creature magiche e animali fantastici. Tra la meraviglia di luci inaspettate, l’accoglienza è affidata ai folletti del bosco che raccontano storie insieme a speciali aiutanti. Una storia fatta di parole, ombre e pupazzi tutta da scoprire, come curiosi esploratori del mondo magico della fantasia. Solo ai coraggiosi è concessa la vera bellezza. 27 Luglio 2019


Vivo Giffoni MULTIMEDIA VALLEY 21:15 SPETTACOLO MULTIMEDIALE DAL VIVO (Video Mapping)

GIFFONI VILLAGE - CITTADELLA DEL CINEMA 12:00/14:00 Laboratori Didattici a cura dei partner del Giffoni Experience

10:00/19:00 Attività laboratoriali a cura di SEEDBLE (Stand Giffoni Innovation Hub)

PARCO HOLLYWOOD 12:00/21:00 Pepsi Sport Village RADIO 105 - ON AIR 09:00/11:00 105 Weekend

con Alessandro Sansone e Annie Mazzola 16:00/18:00 105 Autogol con Gli Autogol

PIAZZA UMBERTO I per tutti 17:30/20:30 INSTALLAZIONI E GIOCHI Ludobus Legnogiocando – giochi per famiglie

20:30 BURATTINI Giò Ferraiolo (Battipaglia)

Pulcinella in Aria di morte 20:30 SPETTACOLO

Mabò Band (Monte San Giusto)

Luci sommerse 20:30/23:00 LETTURE ANIMATE Molino Rosekranz (Pordenone)

Il magico bosco di Gan VIA SCARPONE 17:30/21:00 GIOCHI/TRUCCABIMBI/CARICATURE Ludoteca Playhouse (GVP) – Aria di giochi Ludobus Legnogiocando – Locicup giochi e rompicapi – per tutti Weronique Art- Facepainting Sergio Eco - Caricature ad arte

GIARDINI FELLINI 18:00/24:00 2° EDIZIONE QUALITY FOOD

Assoc. Like events (GVP) Degustazioni di prodotti tipici/ stand di prodotti enogastronomici

18:00/24:00 MERCATINI DI ARTIGIANATO Associazione Angelo Azzurro (GVP) – ArtigianARIAmente

QUARTIERE BERLINGUER 17:00/21:00 SPORT VILLAGE

a cura del Centro Sportivo Italiano (Calcio a 5, Volley, Basket - iscrizioni in loco)

PIAZZA F.LLI LUMIÈRE 22:00 GIFFONI MUSIC CONCEPT

Dolcevita DJ-SET

Guest Marco Montefusco

Mabò of Colours

a seguire:

Where is Alice?

MASSARONI PIANOFORTI MAHMOOD

spettacolo interattivo con palloni 22:00 Compagnia della Deliranza

GIARDINO DEGLI ARANCI 18:30 PREMIAZIONI

(accesso gratuito)

18° Campionato Regionale di Nuoto –CSI

19:30 MUSICAL

Centro E’ piu’ bello Insieme (BN) -CSI

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“VisionARIA”

a cura dell’Associazione “Angelo Azzurro”

Fili D’Erba Cooperativa sociale (SA)

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ANTICA RAMIERA 10:00/13:00 MOSTRA D’ARTE

PARCO PINOCCHIO per tutti 20:00/24:00 MOSTRA DI INSTALLAZIONI LUMINOSE


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Corso Lombardia 36, 10099 San Mauro Torinese (TO) Tel. 011.2734567/8/9/0 r.a. Telefax 011.2735764



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