Rassegna stampa 20 luglio

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RASSEGNA STAMPA 20/07/2015


RASSEGNA STAMPA WEB


20/07/2015 http://www.cinemaitaliano.info/

Martin Freeman: "A fare l'attore rischi che ti dicano che sei un idiota"

Puntuale, ironico, a volte anche duro. Martin Freemanè l'eroe del giorno al Giffoni Film Festival. Il 43enne interprete inglese di Bilbo Baggins nei tre adattamenti de "Lo Hobbit", di "Fargo" e di Sherlock ha parlato della carriera di attore, dei progetti futuri e dei sogni da inseguire. E da venerdì 4 a domenica 13 settembre su Sky Cinema ci sarà un canale, il 304, che sarà interamente dedicato ai film della saga del "Signore degli Anelli" e de "Lo Hobbit" proponendo tutti i sei capitoli della serie. "La saga doveva essere inizialmente composta solo da due film" - spiega - "poi abbiamo saputo che c'era un terzo capitolo e inizialmente pensavamo fosse una questione economica ma vi assicuro che Peter Jackson (il regista della saga, ndr)ha bisogno di soldi come io ho bisogno di un buco in testa... la decisione di farne tre è stata presa perchè c'era davvero tanto tanto materiale". "Le persone che non mi amano dicono che faccio sempre lo stesso personaggio" -ammette Freeman Io penso che se vuoi fare l'attore non devi mai scappare da te stesso, altrimenti è proprio il mestiere sbagliato. Devi conoscere le tue parti peggiori e giocare con loro, trovarci una via d'uscita. Fare l'attore è divertimento, usare accenti non tuoi, indossare orecchie e piedi grandi ma nessun attore, neanche De Niro, riesce a fare un grande ruolo senza metterci una piccola parte di se stesso. Anche se interpreti Barack Obama devi metterci una piccola parte di te. "Da piccolo" - racconta - "sognavo di far parte di una band e poi di diventare un calciatore ma sarebbe stata una rovina. Ero spesso malato, i miei genitori erano divorziati, non pensavo davvero di riuscire, non potevo neanche fare il bullo e picchiare i miei compagni... poi ho scoperto che sapevo essere divertente, riuscivo a far ridere. Ed è stata la mia salvezza. A 16 anni ho scelto di fare l'attore, una carriera difficile e avventurosa, in cui si rischia l'insuccesso e la povertà. Rischi che qualcuno pensi sempre che tu sia un idiota a inseguire questo sogno". Alla fine, invece, è diventato famoso: "Il potere può cambiare in bene e in male. Quando diventi famoso può accadere di cambiare atteggiamento verso gli amici e i parenti ma ci sono abbastanza


bastardi nella vita, è inutile aggiungerne un altro", dice. Poi parla dei suoi prossimi impegni, a cominciare da "Fun house", commedia nera diretta da Glenn Ficarra e John Requa con Tina Fey e Bolly Bob Thornton sul racconto delle giornate della reporter in Afghanistan e Pakistan. "Il film non parla di guerra"- spiega -" ma di vita quotidiana tra persone che provengono dall'Occidente, come interagiscono tra loro". Poi parteciperà al terzo capitolo della saga "Captain America: Civil War": "E' una parte piuttosto piccola" - spiega - "è un personaggio ambiguo che lavora per il Governo americano". Altre voci riguardano il "Grande Gigante Gentile", tratto dal racconto di Road Dahl, che dovrebbe essere diretto da Steven Spielberg: "Anche io sono d'accordo sul fatto che dovrei lavorare con Spielberg" - scherza - "e magari per un film tratto da un racconto di Dahl. Ma per ora sono solo voci, speriamo in un futuro". Quanto a "Fargo", in cui interpreta il quieto e spietato Lester Nygaard, spiega che "una delle cose più difficili è stata fare l'accento del Minnesota, io che sono inglese. Nygaard è un personaggio con cui mi trovo bene, anche se non ho ancora ucciso mia moglie, mi sento molto Nygaard". Del cinema italiano, racconta di conoscere e amare "i film italiani degli anni cinquanta, era bellissima l'atmosfera, la Vespa, adoro quel periodo". Sul Carpe Diem, il tema del Giffoni Experience di quest'anno, dice che non riesce "a vivere questa filosofia fino in fondo, non faccio sempre le cose che vorrei fare ma il mio consiglio è di portare sempre avanti i propri sogni senza che nessuno li condizioni. Ci sono stati molti momenti in cui mi sono posto la domanda se fossi davvero in grado di fare questo lavoro. Quando vi vengono questi dubbi dovete resistere ed essere determinati finchè tutto non è chiaro".


20/07/2015 http://www.vanityfair.it/ Da bambino «sfigato» a star? Si può fare. Parola di Martin Freeman Al Giffoni film festival, l'attore dello Hobbit e delle serie Tv Fargo e Sherlock ha parlato del suo prossimo ruolo in Captain America: Civil War e ha raccontato come ce l'ha fatta. Nonostante tutto e senza tradire se stesso

«Ero di corporatura minuta, ero il più giovane di 5 figli, i miei genitori avevano divorziato (e il padre, al quale era stato affidato morì quando lui aveva 10 anni, ndr), cosa che non era molto comune fra i bambini della scuola cattolica che frequentavo, ed ero spesso malato. Da bambino ho passato parecchio tempo in ospedale, avevo problemi a una gamba e ai denti. Non voglio sembrare come un personaggio di Dickens, quello che voglio dire è che da ragazzo non ero certo un alpha male, un leader. Ma quello che non ti uccide ti rende più forte, lo credo davvero». Martin Freeman ha ricordato così la sua infanzia al Giffoni Film Festival. Aggiungendo che, più avanti negli anni, ci sono stati un paio di momenti in cui ha pensato di rinunciare alla carriera d'attore. «Mi sono chiesto se stessi facendo la cosa giusta, se fossi abbastanza bravo. Per fortuna non mi succede da un po' ma, all'epoca, la ragione per cui non ho smesso è che mi venne offerto un


lavoro e poi un altro ancora e così ho continuato, sono andato avanti. Non mi sono mai considerato un tipo molto avventuroso a differenza di alcuni personaggi che ho interpretato come Bilbo Baggins nello Hobbit o John Watsonin Sherlock. Ma è vero anche che ho deciso di fare l'attore quando avevo 17 anni e all'inizio questo significa mettere in conto che potresti non fare abbastanza soldi per vivere. Senza contare che i tuoi amici pensano che sei un'idiota, che non ce la farai mai. Tutto questo mi sembra ragionevolmente coraggioso».

NATALE CON SHERLOCK Freeman, negli ultimi anni, si è imposto sia al cinema, sia in Tv con serie come Fargo, ispirata ai film dei fratelli Coen, e conSherlock (in cui affianca Benedict Cumberbatch) di cui, questo dicembre, andrà in onda una puntata speciale a Natale. Le prime foto apparse su Internet hanno svelatoun'ambientazione Vittoriana, diversa, quindi, dal resto della serie che è stata attualizzata ai giorni nostri. E durante il meet & greet con i ragazzi del festival, Freeman aveva anche annunciato che parte delle riprese si sarebbero svolte a Venezia. Salvo ritrattare dopo: «Ho scherzato. Volevo solo guadagnarmi la loro attenzione», ha detto. Aggiungendo che non avrebbe potuto svelare neppure un dettaglio sulla puntata. Non solo. Freeman ha negato anche un altro rumor: «Non è vero che farò un film con Steven Spielberg tratto da Roald Dahl. Anche se credo proprio che prima o poi dovrei lavorare con Spielberg: è uno dei più grandi registi che ci sono. E spero anche, un giorno, di girare un film basato su un libro di Dahl, visto che, nella narrativa per l'infanzia, è l'equivalente di Shakespeare e di Charles Dickens». ALLE PRESE CON I SUPEREROI È assolutamente vero, invece, che Freeman sarà nel blockbuster Captain America: Civil War. Anche se non interpreterà nessun supereroe. «Sono un agente governativo che ha il compito di tenere d'occhio i supereroi e assicurarsi che i loro poteri siano sotto controllo. Mi piace perché è ambiguo, né cattivo, né buono. È interessante, per un attore, fare un film sapendo fin dall'inizio che un sacco di persone lo vedranno, a prescindere che lo ameranno oppure no. È buffo che mi sia ritrovato in film così commerciali. Non è una cosa che ho pianificato ma è bello lavorare nei film che sognavi di fare quando eri un bambino», ha detto. Poi si è soffermato sui rischi del successo e su come gestirli. «Cerchi di non farti cambiare, perché la popolarità ha molti aspetti buoni, ma anche negativi. Finisci per essere circondato da un sacco di persone che ti dicono che sei bravo in tutto e solo tu sai che non è vero e che non sei il centro dell'universo». UN FILM (COMICO) DI GUERRA Un altro film che lo vedrà tra i protagonisti il prossimo anno èFun House, dove recita a fianco dell'attrice comica Tina Fey e di Billy Bob Thornton, già coprotagonista, con Freeman, della prima stagione di Fargo. Fun House si basa sul memoir di Kim Barker (Il titolo del libro è The Taliban Shuffle) sulla sua esperienza di reporter di guerra in Afghanistan e Pakistan. «In parte si tratta di una commedia, in parte no. Il personaggio di Tina Fey è sicuramente divertente, ma ci sono anche


parti del film che non sono comiche. Non è tanto un film sulla guerra quanto sull'esperienza di un gruppo di giornalisti occidentali che si ritrova in questo luogo assurdo dove tutti impazziscono. Una cosa che succede spesso in situazioni di guerra, quando vivi come se ogni giorno fosse l'ultimo. Più che un film politico, si tratta della storia di persone lontane da casa, immerse in una realtà estranea e sul modo in cui reagiscono a questa esperienza».


20/07/2015 http://www.newscinema.it/ MARTIN FREEMAN AL GIFFONI 2015: “IL MIO INGRESSO NELL’UNIVERSO MARVEL!” Dopo Mark Ruffalo un’altra grande star di Hollywood è arrivata al Giffoni Film Festival: Martin Freeman. Un attore poliedrico che abbiamo visto ultimamente al cinema nei panni di Bilbo Baggins nella trilogia di Peter Jackson Lo Hobbit, prequel de Il Signore degli Anelli, ed in tv nel ruolo di Watson nella celebre serie tv britannicaSherlock con Benedict Cumberbatch ed in quello di Lester Nygaard in Fargo. Ma nonostante il successo mondiale sia arrivato solo negli ultimi cinque anni, Martin Freeman ha preso parte anche a deliziosi film come Love Actually,L’alba dei morti dementi, Guida galattica per autostoppisti, Hot Fuzz e La fine del mondo. Arrivato al Giffoni in compagnia della moglie e dei figli Freeman, con il suo stile indubbiamente british, ha raccontato alla stampa italiana le sue passioni, i suoi segreti ed i suoi prossimi progetti. Che cosa pensa del Giffoni? Adoro l’Italia e qui c’è il miglior cibo del mondo. Nonostante il caldo sto vivendo un bellissimo momento al Giffoni. Sono molto felice di essere qui. Che cosa può rivelarci dell’imminente Fun House? Questo progetto doveva chiamarsi originariamente The Taliban Shuffle ma ora ha cambiato titolo per ovvi motivi. Quello che posso dirvi è che sarà una commedia ambientata in Afghanistan e Pakistan ma non racconterà una storia di guerra. Parlerà di persone provenienti da diversi paesi e del loro modo di vivere una situazione bellica. Quale è il suo prossimo obiettivo come artista? C’è sempre qualcosa di nuovo da fare. Adoro le belle storie e mi piacciono le sfide. La cosa che mi rende più felice come artista è ricevere uno script e leggere qualcosa di inaspettato come un film o un personaggio che non ho mai fatto prima. Questa è la cosa che mi auguro di più. Che cosa pensa del tema di questa edizione: Carpe Diem? Ovviamente è una filosofia che mi piace molto. Purtroppo non riesco sempre ad applicarla, spesso infatti non faccio tutte le cose che vorrei. Quello che posso dire però è che è importante non fare quello che non ci sentiamo di fare. Che cosa può svelarci del suo personaggio nell’imminente Captain America: Civil War?


Ho già girato alcune scene di questo incredibile film. La mia è una parte molto piccola. Interpreto un uomo che lavora per il governo. E’ un ruolo un po’ ambiguo perché non si capisce se sia buono o cattivo. Probabilmente però sarà un personaggio che avrà degli sviluppi in futuro. La notizia dell’imminente live-action girato da Steven Spielberg de Il Grande Gigante Gentile con lei protagonista è solo un rumour o qualcosa di più? Mi piacerebbe molto lavorare con Steven Spielberg, è uno dei miei registi preferiti. Ma per ora si tratta solo di un rumour.

Come si è preparato per interpretare il suo personaggio in Fargo? Per interpretare un personaggio solitamente studio la parte 4-5 mesi ma per Fargo la sfida è stata particolarmente difficile perché io sono inglese mentre Lester è americano. Ho dovuto studiare a lungo l’accento del Minnesota. Come ha preso parte allo show Sherlock? Quando ho letto lo script sono rimasto subito colpito. Mark Gatiss e Steven Moffat hanno scritto un capolavoro e, con tutto il rispetto per Arthur Conan Doyle, sono riusciti a sviluppare dei personaggi molto interessanti da interpretare. Che cosa pensa del cinema italiano? Devo essere sincero, non conosco molto il cinema italiano contemporaneo. Sono rimasto fermo agli anni ’50. Adoro i costumi, la vespa e l’estetica del cinema italiano di quegli anni. Penso sia un punto di riferimento fondamentale per la cinematografia mondiale.


20/07/2015 HTTP://WWW.PRIMISSIMA.IT/

MARTIN FREEMAN OSPITE AL GIFFONI 2015: “IL MIO SOGNO È LAVORARE CON STEVEN SPIELBERG”

E’ stato accolto con grande entusiasmo e calore il secondo ospite internazionale del Giffoni Film Festival,Martin Freeman. Conosciuto da molti per il ruolo di Bilbo Baggins nella trilogia di Peter Jackson, Lo Hobbit, l’attore britannico ha conquistato pubblico e critica recentemente per il suo lavoro sul piccolo schermo con le serie tv Fargo e Sherlock. “Ho passato una caldissima giornata in un posto bellissimo, tra i miei preferiti in Italia. Il cibo è ottimo ed è bello vedere questi giovani interessati al cinema” ha dichiarato Freeman in apertura di conferenza stampa, dopo il pienissimo e applaudito Meet & Greet in cui ha incontrato i fans. “Mi piace accettare sempre nuove sfide, la vera gioia nel mio lavoro è leggere sempre una nuova sceneggiatura e una nuova storia. Io sono un malato di belle storie e fare questo lavoro è bello per questo”. Con il suo irresistibile umorismo britannico, l’attore ha parlato dei suoi progetti più seguiti, come Sherlock in cui divide la scena con Benedict Cumberbatch per una versione nuova del celebre personaggio di Arthur Conan Doyle. “Per Sherlock il casting è stato fatto molto bene e ogni personaggio è perfetto, ma Moriarty mi piace molto. Quando il copione mi piace mi sento di accettare un lavoro. Con un personaggio come quello di Sherlock gli scrittori sono stati bravi a creare due stelle con due attori sullo stesso piano di importanza. Ovviamente non voglio togliere niente a Conan Doyle ma loro hanno reso la serie particolare e originale” ha detto, continuando:


“La differenza tra come uno si comporterebbe oggi per certe situazioni o nel 1895 è al centro della serie. Nel 19° secolo le persone erano più trattenute e si parlava in modo preciso, oggi c’è più libertà in generale ma non volevamo riportare le persone al 19° secolo con ilarità e comicità, ma cercavamo di mediare i due modi di comportarsi delle due epoche”. Un’altra interpretazione sul piccolo schermo che ha conquistato critica e pubblico è stata la prima stagione di Fargo, la serie tv dei fratelli Coen ispirata al cult del 1996. Riflettendo sul suo ambiguo personaggio di Lester Nygaard, ha dichiarato: “Per Fargo la sfida più grande è stato assumere l’accento del Minnesota. Quando lavoro sui personaggi faccio un grande lavoro con gli accenti. Con il personaggio di Lester mi trovo molto bene e ormai io sono lui e lui è me anche se non ha ancora ucciso mia moglie a martellate”.

“Sì dovrei lavorare con Spielberg e sarà un grande piacere quando succederà di lavorare con lui, è stato sempre il mio regista tra i preferiti. Ma sono solo voci al momento”. Dopo aver smentito le voci sul suo possibile coinvolgimento in un prossimo film di Steven Spielberg, Martin Freeman ha annunciato il suo prossimo progetto Fun House, una dark comedy diretta da Glenn Ficarra e John Requa in cui sarà al fianco di Margot Robbie, Tina Fey e Billy Bob Thornton. “E’ una storia ambientata in Afghanistan durante la guerra lì, ma si tratta della vita quotidiana di alcune persone venute dall’Occidente e su come interagiscono tra di loro in questa situazione bellica. Non è un film di guerra”. E, con sorpresa di gran parte della stampa, ha svelato qualcosa in più sul suo ingresso nell’Universo Marvel, in particolare per Captain America: Civil War: “Già ho girato qualche giorno per il film, si tratta di una parte piccola. Il mio personaggio lavora per il governo americano ed è ambiguo, non si sa se buono o cattivo, lavora nel mezzo e mi piace molto. Ci sarà uno sviluppo futuro del ruolo”.


20/07/2015 http://www.goldwebtv.it/

Giffoni Experience 2015. Grande successo per l'iniziativa 'Look like a star'

Giffoni Experience 2015. Ieri negli spazi del Parco Hollywood, grande successo per l'iniziativa 'Look Like a Star', un pomeriggio dedicato alla bellezza firmato Chic Zone. Oltre 70 donne, mamme dei giurati e non solo, hanno potuto farsi fare trucco e parrucco dai make up artist e dagli hair stylist di L’Oreal, trasformandosi nelle grandi dive del cinema. Durante l’evento, era presente la makeup artist e blogger Alice Venturi, in arte Alice Like Audry, tutor di trucco del programma condotto su Rai 2 da Caterina Balivo. La Venturini ha dispensato consigli e sorrisi anche sul Blue carpet.


20/07/2015 http://www.contattonews.it/

Giffoni Film Festival 2015:grande successo per Martin Freeman e Serena Rossi,gli ospiti di martedì 21 luglio GIFFONI FILM FESTIVAL 2015:GRANDE SUCCESSO PER MARTIN FREEMAN E SERENA ROSSI,GLI OSPITI DI MARTEDI’ 21 LUGLIO-Domenica 19 è stata la terza giornata per la 45esima edizione del “Giffoni Film Festival ed è stato anche il giorno per il secondo ospite internazionale della manifestazione; Martin Freeman è stato accolto tra gli onori ed il calore del pubblico tanto da sorprenderlo:”Grazie per avermi invitato. Grazie per l’interesse e la passione che dimostrate. Scalda il cuore vedere tanti ragazzi che amano il cinema e che coltivano qui il loro amore per questa arte”,queste le parole pronunciate dall’attore ai giurati.Alla domanda su cosa sia per lui il “Carpe Diem” ha risposto:”E’ fare quello che ami. Non farlo per convenienza, ma solo perché vuoi farlo”. GIFFONI FILM FESTIVAL 2015:GRANDE SUCCESSO PER MARTIN FREEMAN E SERENA ROSSI,GLI OSPITI DI MARTEDI’ 21 LUGLIO-Grande successo anche per Serena Rossi che ha deciso di svelare al festival i suoi prossimi progetti lavorativi:non sarà più presente nè nella soap opera che la resa nota al piccolo schermo,”Un posto al sole”,nè in “Squadra Mobile”,la rivedremo,però,in “Tale e Quale Show” e nella serie tv “L’ispettore Coliandro”. Martedì 21 luglio sfileranno sul blue carpet,Tom Felton (Draco Malfoy nella saga cinematografica di Harry Potter), Asia Argento e Luca Capuano (Adriano Riva di CentoVetrine).Ci sarà anche il pilota


di formula 1 Emanuele Pirro e come ospite d’eccezione per la rassegna del Trio Medusa Late Show, Gue Pequeno.


20/07/2015 http://www.iltempo.it/ Freeman superstar: "Sarò di nuovo Watson sul set di Sherlock"

Divo cha va divo che viene. Dopo la partenza di Mark Ruffalo, ospite del Giffoni Film Festival, per ricevere il Grifone Experience Award e incontrare i giovani giurati, è stato Martin Freeman, arrivato in Italia per passare anche qualche giorno in costiera amalfitana con la moglie Amanda Abbington, sua compagna dal 2000 (i due hanno lavorato insieme in svariate produzioni, tra cui «Sherlock») e ai due figli Joe (nato nel 2006) e Grace (nata nel 2008). Apprezzato per il personaggio di Bilbo Baggins nei tre adattamenti de «Lo Hobbit» (serie che verrà celebrata anche da Sky Cinema con un nuovo canale dedicato alla celebre saga fantasy, con i 6 capitoli de «Il Signore degli anelli» e «Lo Hobbit» per la prima volta tutti insieme su un unico canale da venerdì 4 a domenica 13 settembre), Freeman è stato pluripremiato anche per le sue interpretazioni in «Fargo» e «Sherlock», conquistando nel 2010 l’Emmy Award e il Premio Bafta come miglior attore non protagonista (per «Sherlock») e le nomination ai Golden Globes 2015 e agli Emmy Awards 2014 come miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione (per «Fargo»). Dal Giffoni Film Festival arrivano intanto grandi novità su la serie Bbc/Pbs «Sherlock». Dopo l’attesa conferma della quarta stagione e mentre il primo teaser dell’episodio speciale natalizio sta facendo impazzire il web, Martin Freeman ospite ieri del Festival ha svelato un’altra notizia: lo speciale in uscita a Natale 2015 sarà girato in parte in Italia, a Venezia. Luogo perfetto per il ritorno a casa di Sherlock, nell’epoca vittoriana. La notizia era stata data attraverso l’account ufficiale twitter della Bbc One con due tweet che mostravano la sceneggiatura dell’episodio speciale e una foto con i due protagonisti, Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, vestiti in abiti Vittoriani. Sulla quarta stagione si era molto discusso, con annunci e smentite che avevano lasciato a lungo i fan in attesa. Il problema era legato alla disponibilità dei due protagonisti principali, Cumberbatch e Freeman (Sherlock Holmes e John Watson) richiestissimi in diversi set in giro per il mondo. La nuova stagione andrà probabilmente in onda nel 2016, mentre lo speciale di Natale farà da ponte tra il terzo e quarto atto. Lo speciale durerà 90 minuti e potrebbe riprendere là dove si è conclusa la terza stagione con l’ipotesi del ritorno di Moriarty. Freeman è atteso anche nel nuovo kolossal della Marvel «Captain America: Civil War»; in due film in uscita nel 2016: la commedia nera «Fun House» e il dramma «Funny Cow»; mentre l’attore smentisce la sua partecipazione al film di


Spielberg, «The Big Friendly Giant»: «Mi piacerebbe lavorare su una storia del genere, anche perché Dahl è un pezzo della cultura britannica, ma per ora non è previsto». Applausi al Gifoni anche per Fabio De Luigi e Angelo Duro: si sono incontrati "sul web" «perchè la rete dà maggiore libertà di interazione e sperimentazione» e sono finiti a fare un film insieme dal titolo «Tiramisù», in uscita a gennaio 2016 e le cui riprese inizieranno a settembre. De Luigi e Duro hanno iniziato la loro collaborazione con alcuni esilaranti video virali che spopolano sul web, al momento due («Maturità 2015: l’esame che vorrei» e «La dieta che vorrei»), ma hanno lasciato intendere che ne arriveranno altri da settembre in poi, molto probabilmente per il lancio del film. I due hanno improvvisato al Giffoni un vero show per anticipare quello che sarà il film, «una commedia molto divertente, il personaggio che interpreta Angelo è esilarante», ha commentato De Luigi. Tra battute («Sono il primo artista Duro che riceve i complimenti per il suo cognome») e gag («Con questa ondata di giovanilismo al governo, hanno forse un po’ esagerato»), la nuova coppia artistica ha parlato della nascita del progetto. «Gennaro Nunziante, lo stesso regista e sceneggiatore di Checco Zalone, mi ha proposto di lavorare insieme ad un copione e ho accettato con entusiasmo. Da diversi anni pensavo ad una regia - ha detto De Luigi - Non rinnego assolutamente i cinepanettoni, per me sono stati un modo per avere grande popolarità. Se pensate che sia stata una scelta economica vi sbagliate, in alcuni momenti avrei potuto guardare altrove, è stata più che altro una scelta artistica perchè mi hanno aiutato ad entrare nel mondo del grande schermo».


20/07/2015 http://www.gazzetta.it/ Martin Freeman, da Bilbo a supereroe in Captain America. Via Fargo e Sherlock Inglese dell'Hampshire, un metro e 69, spiccato humour britannico, è uno degli attori più gettonati del momento e uno dei protagonisti del festival di Giffoni. Lo abbiamo intervistato

Quest'anno al festival di Giffoni è tempo di supereroi Marvel: venerdì l'incredibile Hulk, alias Mark Ruffalo, ieri Martin Freeman presto tra i protagonisti di Captain America: Civil Warcome. A ben pensarci, Martin del supereroe sembra aver poco: inglese dell'Hampshire e non yankee, piccolino (un metro e 69), spiccato humour britannico, mimica facciale da "pezzo di pane", passione adolescenziale per Batman (star acclamata della scuderia di fenomeni concorrente di quella Marvel). E anche a proposito della sua partecipazione al terzo capitolo della saga, vola basso: "Ho già girato qualche scena, mi piace il personaggio perché è ambiguo, lavora per il governo, non si sa se è buono o cattivo. La mia parte è piccolina, però, anche se in futuro crescerà... Sempre che non mi licenzino". WATSON E BILBO, STESSA PASTA — Freeman è uno degli attori più gettonati del momento: la consacrazione è arrivata col ruolo di Lester in Fargo, la serie televisiva più sorprendente dell'anno.


Ma le sue interpretazioni del dottor Watson in Sherlock e di Bilbo Baggins nei tre film dello Hobbit, gli avevano già dato successo e denaro. Watson e Bilbo, persone normali che si trovano in situazioni straordinarie. Degli avventurosi. "Ho scelto una carriera che non è delle più semplici, a volte mi sono chiesto se non valesse la pena lasciar perdere e fortunatamente è da un po' di tempo che non mi accade più. Tante altre mi sono trovato davanti a persone che pensavano io fossi un idiota e che non ci sarei mai riuscito. Una certa dose di avventura deve esserci nel mio modo di essere". Di certo, rassicura Freeman, lui non sceglie i film in base al budget o ai soldi da guadagnare: "Faccio quel mi piace, vado dove c'è una storia che voglio recitare. E in ogni ruolo metto una piccola parte di me stesso". TRA SHERLOCK E COMMEDIA NERA — Freeman ha appena terminato Fun House (nelle sale nel 2016), una commedia nera con Tina Fey, ambientata in Afghanistan e Pakistan nel periodo della guerra ai talebani del 2002 e presto sarà al lavoro per la quarta stagione di Sherlock, la serie pluripremiata della Bbc che sarà preceduta da uno speciale natalizio di 90 minuti. "Sarà girato in Italia, a Venezia" rivela l'attore al pubblico di Giffoni. E alla ragazzina bellina che chiede se avesse preferito essere Holmes, fa una smorfia delle sue e dice: "No. Avrei voluto incontrare uno come Sherlock ma non mi piacerebbe essere uno così".


20/07/2015 http://cinema.sky.it/ Diary #3 - un momento difficile che diventa un sorriso

Marco Mennillo ci racconta la terza giornata del Giffoni Film Festival, tra Martin Freeman (il Bilbo della saga del Signore degli anelli, mitica esalogia a cui Sky Cinema dedicherà un intero canale), Serena Rossi, Lillo & Greg "Un momento difficile non è necessariamente un momento brutto". Ho letto questa frase nel libretto di un cd, quando avevo undici anni e non mi si è più schiodata dalla mente. Credo che le difficoltà, se superabili, nascondano sempre un'opportunità. Quindi il terzo giorno è nelle nostre mani, nonostante le difficoltà che arriveranno e che cercheremo di superare. I ritmi sembrano essersi distesi, ma è proprio questa apparenza a trarci in inganno. Mentre io smanetto con l'iPad per cercare di far arrivare in tempo il mio diario ai 25 lettori che mi seguono, i miei giovanissimi colleghi inviati Giammy e Marianna, grazie ai potenti mezzi di Sky Cine News, si trasformano per un lancio molto particolare e divertente, ma per un'emergenza last minute finisco per condurre io lo show per qualche minuto. Quindi, vi prego, se ogni tanto dovessi ripropormi a mò di peperonata del giorno prima, tenetevi strette le vostre Smart Card ed evitate la disdetta del l'abbonamento. Vi prometto quantomeno il lancio più assurdo e delirante di SCN. (Stasera, 21.00, SkyCinema1) L'esperienza del Giffoni Film Festival, già di per sè emozionante e coinvolgente, nel ruolo dell'inviato di Sky è forse ancora più emozionalmente intensa: senti addosso una pressione molto forte, soprattutto se non hai mai fatto TV prima e ogni errore, anche minuscolo, sembra enorme.


Quel microfono aumenta un po' la paura di sbagliare, nonostante sia una bellissima coperta di Linus. Qualche abbraccio, un po' d'acqua e passa tutto. Il motivo del travestimento (ops! SPOILER!) è l'arrivo in Cittadella del Cinema di Martin Freeman, Bilbo Baggins in Lo Hobbit, spin-off prequel della saga de Il Signore Degli Anelli (che potrete rivedere su Sky Cinema, tutti e sei gli episodi delle due saghe per la prima volta su un unico canale, dal 4 al 13 Settembre. La trilogia di Lo Hobbit anche su Sky 3D, mi dicono dalla regia). Premiamo Gaia calata nei panni di Bilbo, la vincitrice del contest dedicato ai cosplayer e attendiamo il passaggio del piccolo grande hobbit sul blue carpet, popolato da centinaia di fan. Oltre a Freeman, stamattina ho realizzato il desiderio della mia intera tribú: al momento dell'annuncio del cast di Giffoni Experience 2015, mia madre si è raccomandata: "Dacce 'nu bacio a Carmen!". Carmen sarebbe Serena Rossi, idolo della mia famiglia per aver militato in Un Posto al Sole, ma soprattutto eccellente performer di musical (Rugantino, Frozen). Nel pomeriggio arrivano invece i geniali Lillo e Greg, maestri della comicità nonsense, che purtroppo non ho potuto godermi fino in fondo, causa ritardi e tempi strettissimi. Il Giffoni è un gioco di incastri molto complicato. Spesso le pause per noi sono un'utopia. Intanto al Parco Hollywood, il giardino a lato della Cittadella, c'è Alice Venturi AKA AliceLikeAudrey, splendida ragazza toscana diventata celebre su YouTube e in TV per i tutorial di trucco. Ecco. Mi tocca fare coming out. Quando mi esibisco come cantante, complice un immaginario di ispirazioni che va da David Bowie a Freddie Mercury, mi trucco. Così, dopo la sua sessione di Make Up aperta a chiunque volesse lasciarsi acconciare e truccare da un team di esperti, la incontro e le mostro le mie foto con il make up: il verdetto è positivo (il video è, come tutti gli altri, sul mio Twitter, @MarcoMm) quindi, mi spiace, ma le mie matite nere continueranno a disegnare il mio contorno occhi quando canto Sorry not Sorry. Da bravo inviato social, ho prestato attenzione anche ad alcuni personaggi molto interessanti del web, come il cast di Game Therapy, il nuovo film sul mondo dei videogiochi con Leonardo DeCarli, Zoda, Federico Clapis e FaviJ. La folla è letteralmente in delirio, in maniera del tutto inaspettata per me. Ci sono ragazze in lacrime e qualcuno lí intorno dice di non riuscire a comprendere tutto questo pathos per dei giovanissimi che caricano video su YouTube. La cosa mi indispettisce, perché se un autografo, un saluto, un abbraccio di qualcuno possono cambiarti la giornata... Beh, io ci vedo soltanto un momento semplice di felicità raggiungibile, mentre criticare chi segue con passione queste nuove piccole star mi sembra soltanto uno sterile passatempo inutile. Mentre assisto al loro blue carpet chiacchiero con una ragazza, molto simpatica, per poi scoprire, dopo che alcune fan particolarmente attente l'hanno riconosciuta, che ANCHE lei è una youtuber, e anche piuttosto famosa. Tutto ciò mi ricorda quanto io stia invecchiando. *Musica triste* Provo a fare il colpaccio da super-zio: mi avvicino a FaviJ e gli chiedo di salutare in un video mio nipote Lorenzo (7 anni, Roma, fan dei Queen e dei videogiochi anni '80, un personaggio particolare, insomma), una di quelle cose che non avrei mai fatto per me, ma per lui questo ed


altro. Lorenzo mi risponde che non crede ai suoi occhi, che zio Mm è il suo mito e che lo farà vedere a tutti. Cuoricione che esplode. La sera per la prima volta ci sentiamo tutti rilassati, al "Convento" (il luogo del nostro catering, dal nome piuttosto inquietante). C'è della musica dal vivo e finalmente finiamo ad un orario che non mi fa venire voglia di chiamare il telefono azzurro. Un momento difficile non è un momento brutto, è solo un attimo di passaggio per acchiappare un sorriso più grande. A domani, siamo a Giffoni, quindi il sorriso è il più grande che c'è. Mm

Peace, love and Rock&roll!


20/07/2015 http://www.orgoglionerd.it/ Martin Freeman parla del suo personaggio in Civil War

Intervistato al Giffoni Film Festival, Martin Freeman ha rilasciato dichiarazioni riguardo l'ambiguo personaggio che interpreterà in Capatin America: Civil War. Ecco quanto dichiarato dall'attore britannico: “Lavora per il governo americano. Lavora fianco a fianco con i supereroi ed alcune agenzie che aiutano a tenere sotto controllo i loro super poteri, credo. Quindi, non si capisce da quale parte stia. Sembra un po' come se stesse giocando un gioco, mentre in realtà ne sta giocando un altro. È il tipo di personaggio che preferisco, perché è ambiguo e non si sa se è buono o cattivo. Mi piace quell'area che non è ne' bianca ne' nera, mi piacciono i grigi, perché penso ci sia molto più divertimento nel non recitare una battuta scontata.”


20/07/2015 http://www.terzapagina.it/ Bilbo Baggins al Giffoni Film Festival.

Puntuale, ironico, a volte anche duro. Martin Freeman è l’eroe del giorno al Giffoni Film Festival. Il 43enne interprete inglese di Bilbo Baggins nei tre adattamenti de Lo Hobbit, di Fargo e di Sherlock ha parlato della carriera di attore, dei progetti futuri e dei sogni da inseguire. E da venerdì 4 a domenica 13 settembre su Sky Cinema ci sarà un canale, il 304, che sarà interamente dedicato ai film della saga del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit proponendo tutti i sei capitoli della serie. “La saga doveva essere inizialmente composta solo da due film -spiega- poi abbiamo saputo che c’era un terzo capitolo e inizialmente pensavamo fosse una questione economica ma vi assicuro che Peter Jackson (il regista della saga, ndr)ha bisogno di soldi come io ho bisogno di un buco in testa… la decisione di farne tre è stata presa perchè c’era davvero tanto tanto materiale”. “Le persone che non mi amano dicono che faccio sempre lo stesso personaggio -ammette Freeman- Io penso che se vuoi fare l’attore non devi mai scappare da te stesso, altrimenti è proprio il mestiere sbagliato. Devi conoscere le tue parti peggiori e giocare con loro, trovarci una via d’uscita. Fare l’attore è divertimento, usare accenti non tuoi, indossare orecchie e piedi grandi ma nessun attore, neanche De Niro, riesce a fare un grande ruolo senza metterci una piccola parte di se stesso. Anche se interpreti Barack Obama devi metterci una piccola parte di te”. “Da piccolo racconta- sognavo di far parte di una band e poi di diventare un calciatore ma sarebbe stata una rovina. Ero spesso malato, i miei genitori erano divorziati, non pensavo davvero di riuscire, non potevo neanche fare il bullo e picchiare i miei compagni… poi ho scoperto che sapevo essere


divertente, riuscivo a far ridere. Ed è stata la mia salvezza. A 16 anni ho scelto di fare l’attore, una carriera difficile e avventurosa, in cui si rischia l’insuccesso e la povertà. Rischi che qualcuno pensi sempre che tu sia un idiota a inseguire questo sogno”. Alla fine, invece, è diventato famoso: “Il potere può cambiare in bene e in male. Quando diventi famoso può accadere di cambiare atteggiamento verso gli amici e i parenti ma ci sono abbastanza bastardi nella vita, è inutile aggiungerne un altro”, dice.

Poi parla dei suoi prossimi impegni, a cominciare da “Fun house”, commedia nera diretta da Glenn Ficarra e John Requa con Tina Fey e Bolly Bob Thornton sul racconto delle giornate della reporter in Afghanistan e Pakistan. “Il film non parla di guerra-spiega- ma di vita quotidiana tra persone che provengono dall’Occidente, come interagiscono tra loro”. Poi parteciperà al terzo capitolo della saga “Captain America: Civil War”: “E’ una parte piuttosto piccola -spiega- è un personaggio ambiguo che lavora per il Governo americano”. Altre voci riguardano il “Grande Gigante Gentile”, tratto dal racconto di Road Dahl, che dovrebbe essere diretto da Steven Spielberg: “Anche io sono d’accordo sul fatto che dovrei lavorare con Spielberg -scherza- e magari per un film tratto da un racconto di Dahl. Ma per ora sono solo voci, speriamo in un futuro”. Quanto a Fargo, in cui interpreta il quieto e spietato Lester Nygaard, spiega che “una delle cose più difficili è stata fare l’accento del Minnesota, io che sono inglese. Nygaard è un personaggio con cui mi trovo bene, anche se non ho ancora ucciso mia moglie, mi sento molto Nygaard”. Del cinema italiano, racconta di conoscere e amare “i film italiani degli anni cinquanta, era bellissima l’atmosfera, la Vespa, adoro quel periodo”. Sul Carpe Diem, il tema del Giffoni Experience di quest’anno, dice che non riesce “a vivere questa filosofia fino in fondo, non faccio sempre le cose

che vorrei fare ma il mio consiglio è di portare sempre avanti i propri sogni senza che nessuno li condizioni. Ci sono stati molti momenti in cui mi sono posto la domanda se fossi davvero in grado di fare questo lavoro. Quando vi vengono questi dubbi dovete resistere ed essere determinati finchè tutto non è chiaro”.


20/07/2015 http://cinema.everyeye.it/ GIFFONI EXPERIENCE: PROSEGUE LA KERMESSE, GRANDE ACCOGLIENZA PER MARK RUFFALO E MARTIN FREEMAN

Il Giffoni Experience prosegue e le emozioni non mancano mai, tra i tanti talent internazionali presenti e le esclusive anteprime. La proiezione speciale di Inside Out -il nuovo film d’animazione Disney•Pixar che arriverà nelle sale italiane il 16 settembre- è stata accolta con grande entusiasmo e sul blu carpet del Festival, prima della proiezione, hanno sfilatoLodovica Comello e Tess Masazza, due dei cinque coach del Web Talent Show, il grande concorso ispirato ai divertenti personaggi del film. La straordinaria storia di una bambina sorda e cieca salvata da una suora è raccontata in Marie's Story, il film che apre il concorso della 45esima edizione del Giffoni Film Festival nella sezione riservata ai ragazzi che hanno più di 13 anni. Il film, diretto dal francese Jean-Pierre Améris (già regista di Emotivi Anonimi del 2010), è ispirato ad una storia vera accaduta nel tardo Ottocento e segue le vicende di un umile artigiano e di sua moglie che, nel disperato tentativo di trovare una


forma di contatto con la figlia nata sorda e cieca e incapace di comunicare con il mondo intorno a lei, decidono di non dar retta ai medici che considerano la piccola una ritardata e, invece di chiuderla in un manicomio, la affidano all'istituto Larnay, nel centro della Francia, dove un ordine di suore cattoliche gestisce una scuola per ragazze non udenti. E sarà proprio una giovane suora, Sorella Marguerite, a prendere la ragazza sotto la sua ala protettrice e a cercare in ogni modo di tirarla fuori dall'oscurità in cui vive. "Il film -spiega il regista- è nato dal mio interesse per la storia di Helen Keller, scrittrice, insegnante sordocieca dalla nascita. Nella mia ricerca mi sono imbattuto nella storia meno nota di Marie Heurtin, la bambina al centro del film. Ancora oggi quella storia è considerata un miracolo e le tecniche inventate da Sorella Marguerite sono tuttora utilizzate". Spazio anche alle grandi anteprime con la proiezione del film d’animazione Quando c’era Marnie, l’ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli e distribuito dalla Lucky Red, che a Giffoni presenta anche i teaser preview de Il Piccolo Principe di Mark Osborne, Un Bacio di Ivan Cotroneo, Breaking Dance di John

Swetnam e Game

Therapy diRyan

Travis.

Ma al Giffoni arrivano anche i superospiti: Lillo & Greg, Serena Rossi, Ivan Cotroneo con tutto il cast del suo ultimo film Un bacio e ancora due masterclass con Favij, Federico Clapis, Leonardo Decarli e Zoda del cast di Game Therapye Claudio Di Biagio, Francesco Nardella e Valerio Berghesio per la presentazione di RAY, progetto Rai per il web. Le due star con il maggior seguito, finora, sono state Mark Ruffalo, che ha ricordato le sue origini italiane, e Martin Freeman, protagonista della saga de Lo Hobbit, amatissimo in Sherlock e prossimamente in Captain America: Civil War, oltre alla commedia nera Fun House e il dramma Funny Cow. Ospite della manifestazione per ricevere il Grifone Experience Award e incontrare i giovani giurati, Freeman arriva in Italia per passare anche qualche giorno in costiera amalfitana insieme alla moglie Amanda Abbington, sua compagna dal 2000 (i due hanno lavorato insieme in svariate produzioni, tra cui Sherlock) e ai due figli Joe (nato nel 2006) e Grace (nata nel 2008). Apprezzato per il personaggio di Bilbo Baggins nei tre adattamenti de Lo Hobbit (serie che verrà celebrata anche da Sky Cinema con un nuovo canale interamente dedicato alla saga fantasy più celebre di sempre con i 6 capitoli de Il Signore degli anelli e Lo Hobbit per la prima volta tutti insieme su un unico canale da venerdì 4 a domenica 13 settembre), Freeman è stato pluripremiato anche per le sue interpretazioni in Fargo e Sherlock, conquistando nel 2010 l'Emmy Award e il Premio BAFTA come ‘miglior attore non protagonista’ (per Sherlock) e le nomination ai Golden Globes 2015 e agli Emmy Awards 2014 come ‘miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione’ (per Fargo). Il 43enne interprete inglese ha parlato della carriera di attore, dei progetti futuri e dei sogni da inseguire. A proposito de Lo Hobbit ha rivelato: "La saga doveva essere inizialmente composta solo da due film -spiega- poi abbiamo saputo che c'era un terzo capitolo e inizialmente pensavamo fosse una questione economica ma vi assicuro che Peter Jackson (il


regista della saga, ndr) ha bisogno di soldi come io ho bisogno di un buco in testa... la decisione di farne tre è stata presa perchè c'era davvero tanto tanto materiale". "Le persone che non mi amano dicono che faccio sempre lo stesso personaggio -ammette Freeman- Io penso che se vuoi fare l'attore non devi mai scappare da te stesso, altrimenti è proprio il mestiere sbagliato. Devi conoscere le tue parti peggiori e giocare con loro, trovarci una via d'uscita. Fare l'attore è divertimento, usare accenti non tuoi, indossare orecchie e piedi grandi ma nessun attore, neanche De Niro, riesce a fare un grande ruolo senza metterci una piccola parte di se stesso. Anche se interpreti Barack Obama devi metterci una piccola parte di te". "Da piccolo -racconta- sognavo di far parte di una band e poi di diventare un calciatore ma sarebbe stata una rovina. Ero spesso malato, i miei genitori erano divorziati, non pensavo davvero di riuscire, non potevo neanche fare il bullo e picchiare i miei compagni... poi ho scoperto che sapevo essere divertente, riuscivo a far ridere. Ed è stata la mia salvezza. A 16 anni ho scelto di fare l'attore, una carriera difficile e avventurosa, in cui si rischia l'insuccesso e la povertà. Rischi che qualcuno pensi sempre che tu sia un idiota a inseguire questo sogno". Alla fine, invece, è diventato famoso: "Il potere può cambiare in bene e in male. Quando diventi famoso può accadere di cambiare atteggiamento verso gli amici e i parenti ma ci sono abbastanza bastardi nella vita, è inutile aggiungerne un altro", dice. Poi parla dei suoi prossimi impegni, a cominciare da Fun house, commedia nera diretta da Glenn Ficarra e John Requa con Tina Fey e Bolly Bob Thornton sul racconto delle giornate della reporter in Afghanistan e Pakistan. "Il film non parla di guerra -spiega- ma di vita quotidiana tra persone che provengono dall'Occidente, come interagiscono tra loro". Poi parteciperà al terzo capitolo della saga Captain America: Civil War: "E' una parte piuttosto piccola -spiega- è un personaggio ambiguo che lavora per il Governo americano". Altre voci riguardano Il Grande Gigante Gentile, tratto dal racconto di Road Dahl, che dovrebbe essere diretto da Steven Spielberg: "Anche io sono d'accordo sul fatto che dovrei lavorare con Spielberg -scherza- e magari per un film tratto da un racconto di Dahl. Ma per ora sono solo voci, speriamo in un futuro". Quanto a Fargo, in cui interpreta il quieto e spietato Lester Nygaard, spiega che "una delle cose più difficili è stata fare l'accento del Minnesota, io che sono inglese. Nygaard è un personaggio con cui mi trovo bene, anche se non ho ancora ucciso mia moglie, mi sento molto Nygaard". Del cinema italiano, racconta di conoscere e amare "i film italiani degli anni cinquanta, era bellissima l'atmosfera, la Vespa, adoro quel periodo". Sul Carpe Diem, il tema del Giffoni Experience di quest'anno, dice che non riesce "a vivere questa filosofia fino in fondo, non faccio sempre le cose che vorrei fare ma il mio consiglio è di portare sempre avanti i propri sogni senza che nessuno li condizioni. Ci sono stati molti momenti in cui mi sono posto la domanda se fossi davvero in grado di fare questo lavoro. Quando vi vengono questi dubbi dovete resistere ed essere determinati finchè tutto non è chiaro".


20/07/2015 http://www.movietele.it/ Martin Freeman parla del suo personaggio in Captain America: Civil War

Ci sono varie covi sul ruolo di diversi personaggi nel prossimo Captain America: Civil War, tra cui Black Panther e il rientrante Generale Ross. Ora, ospite del Giffoni Film Festival, Martin Freeman ha parlato del film su cui finora non si è mai sbilanciato. Al Giffoni ha dato alcune indicazioni sul suo personaggio: "E' una parte relativamente piccola, ma quel che mi piace di lui è l'ambiguità. Lavora per il Governo americano, ma non si capisce se sia un personaggio 'buono' o 'cattivo'". Un'ambiguità che potrebbe portarlo ad apparire in possibili sequel: "E' un ruolo che dovrebbe andare avanti, sempre che non mi licenzino" scherza l'attore, che con una battuta ha fatto sperare in uno speciale natalizio di Sherlock a Venezia, rivelatosi poi solo una burla. Basato sul fumetto Marvel pubblicato per la prima volta nel 1941, Captain America: Civil Warè un nuovo capitolo della spettacolare saga narrata nei film Marvel Iron Man, L'Incredibile Hulk, Iron


Man 2, Thor, Captain America – Il Primo Vendicatore, The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier e Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron. La storia proseguirà con gli imminenti Ant-Man, in uscita nelle sale italiane il 12 agosto 2015, Captain America: Civil War, in uscita il 4 maggio 2016, Doctor Strange, in uscita il 26 ottobre, e con Guardiani della Galassia 2 e Thor: Ragnarok rispettivamente in uscita in Italia il 25 aprile 2017 e il 25 ottobre 2017.


20/07/2015 http://www.mediapolitika.com/ Carpe diem con il Giffoni Film Festival

Con la proiezione del nuovo film sul supereroe Marvel, “Ant-man”, del regista Peyton Reed, è stata ufficialmente inaugurata la 45esima edizione del Giffoni Festival, la Kermesse cinematografica dedicata ai ragazzi , che si svolgerà nella splendida cornice di Valle di Piana in provincia di Salerno fino 26 luglio. Quest’anno il tema scelto per i film in concorso è “Carpe diem”, “Cogli l’attimo”, celebre monito del poeta Orazio, che invita a vivere il presente e a comprenderne l’irripetibile unicità, ripreso anche dall’indimenticabile Prof Keating (interpretato da Robin Williams) nel celebre film “L’attimo fuggente”. Un modo per omaggiare l’attore e sceneggiatore statunitense scomparso tragicamente lo scorso agosto. Quest’anno sono 98 i titoli in gara, suddivisi in lungometraggi, cortometraggi e documentari. A giudicarli un team di 3600 giurati, divisi in sei fasce d’età e provenienti da 52 paesi, compresi Siria, Pakistan , Libano e Giordania. Tutti le pellicole sono legate da un filo conduttore, la volontà di raccontare storie di coraggio, amore ed amicizia, con un’attenzione su tematiche che riguardano il mondo degli adolescenti come l’integrazione e il bullismo. Fra gli appuntamenti da segnalare vi è la proiezione speciale di “Inside out”, nuovo capolavoro di animazione della Disney Pixar diretto da Peter Doctor, che arriverà nelle sale italiane il 16 settembre.


Altrettanto rilevanti le proiezioni di “Pixels” di Chris Columbus e del cartone “C’era Marnie”, ultima fatica del giapponese Studio Ghibili che a Giffoni presenterà anche la teaser prewiev del Piccolo Principe di Mark Osborne. Numerosi anche gli eventi speciali che riguardano il piccolo schermo, tra cui un’anticipazione della seconda stagione della serie tv “Star Wars Rebel” che andrà in onda nell’autunno di quest’anno. Tantissimi ospiti arricchiranno le giornate del Giffoni Film Festival, tra cui: Fabio De Luigi, Asia Argento, Valentina Corti, Edoardo Leo, Walter Veltroni, Lillo&Greg, Primo Reggiani, Francesca Chillemi e l’intero cast della serie tv Braccialetti rossi. Sul fronte internazionale sono attesi: Mark Ruffalo, Orlando Bloom, Martin Freeman, Tom Felton e Darren Criss. Non finisce qui. Ad arricchire l’evento, per la prima volta quest’anno ci sarà un “late show”, che andrà in onda in seconda serata su Italia uno dal 18 agosto, con la conduzione del Trio Medusa. Sul palco allestito in Piazza Lumière si susseguiranno ospiti musicali e cinematografici, come The Kolors, Nina Zilli e Malika Ayane, Nicolas Vaporidis e Matteo Branciamore.


20/07/2015 http://www.vanityfair.it/ Giffoni, i voti ai look Il Festival cinematografico per i più piccoli accoglie star sempre più grandi. Ma capita che gli ospiti d'onore si facciano prendere dall'informalità dell'occasione. Sfoggiando look casual non sempre vincenti. Ecco i nostri voti

Dopo le feroci critiche alla sua recitazioni, che paura volete che abbia Tea Falco ad affrontare il nostro giudizio in merito al look che ha sfoggiato sul tappeto inaugurale del Giffoni Film Festival edizione 2015? È la bionda attrice la prima delle tante star a solcare il blu carpet (sì, proprio così, il tradizionale rosso è sostituito da un più fresco color puffo) del festival cinematografico dedicato agli spettatori più piccoli. Che però, edizione dopo edizione, si è rivelato capace di chiamare a raccolta star dal calibro sempre più grande.


Il clima informale e giocoso contagia le star, che si dimostrano disponibile e rilassate. Molto rilassate, a giudicare dai look very casual che sfoggiano compiaciute. Forse troppo? Ai posteri anzi, ai nostri voti - l'ardua sentenza!


20/07/2015 http://www.alfemminile.com/

Malika, ma come ti vesti? Lo strano, e improbabile, look della cantante al Giffoni Film Festival! Look bizzarro per Malika Ayane, che al Giffoni Film Festival si è presentata con una mise decisamente sopra le righe con stampe di dinosauro giganti e capelli cortissimi. Viene sempre esaltata per il suo look minimal e originale, che fa di lei una delle cantanti piÚ eleganti del panorama musicale italiano, ma questa volta dobbiamo ammettere che Malika Ayane non ha proprio fatto centro. Una mise davvero improbabile quella scelta dall'interprete milanese di origini marocchine per la sua partecipazione al Giffoni Film Festival nei giorni scorsi: maglietta bianca con colletto, gonna con stampe di dinosauro quasi a "grandezza naturale" e sandali neri borchiati. Insomma, la cantante dalla voce calda e melodiosa, di solito sempre sul pezzo in fatto di tendenze e moda, questa volta ci ha proprio deluso. E, come se non bastasse, anche l'acconciatura sembrava non rendere giustizia alla sua bellezza: capelli cortissimi e biondissimi lasciati spettinati con tanto di gel, un po' troppo per la verità . Che dire Malika, la prossima volta ti vogliamo un po' piÚ femminile. Ecco qui di seguito le immagini del look bizzarro scelto dalla cantante. Che dite, vi piace? Oppure pensate che sia un po' troppo sopra le righe?


20/07/2015 http://www.bestmovie.it/ «Ecco come ho sconfitto il cancro», Mark Ruffalo al Giffoni parla della sua malattia

Protagonista assoluto della seconda giornata del Giffoni Film Festival 2015 è stato sicuramente Mark Ruffalo, che accompagnato dalla moglie ha parlato della sua esperienza di attore, dell’interpretare Hulk al cinema e anche del cancro avuto anni fa, un tumore benigno al cervello che gli aveva causato una paralisi facciale, dal quale fortunatamente si è però del tutto ripreso. Quando un giovane giurato malato di cancro gli chiede come sia riuscito a sconfiggere la sua malattia, l’attore ha risposto: «Sì, ho avuto un tumore diversi anni fa, che mi ha causato una parlasi parziale del viso. Quanta paura può avere un attore di non muovere più la faccia? Beh, potete immaginarlo. Mi hanno aiutato molto mia moglie e miei figli, uno dei quali al tempo era nato appena due settimane prima della mia operazione. Ho anche pregato molto, cosa che non ero abituato a fare. Avevo paura di tutto, di non essere più espressivo in particolare, allora mi dicevo che avrei potuto fare il regista o lo sceneggiatore se non avessi più potuto recitare. Poi ho cominciato la riabilitazione. È stata dura con tutte quelle sedute di agopuntura, ma un giorno, in macchina con mia moglie, ho sentito le palpebre muoversi e ho urlato come un pazzo “Oh mio dio, posso tornare a recitare!”». I ragazzi applaudono l’attore, che guardando però il ragazzo che gli ha posto la domanda afferma: «Non conosco la tua situazione, ma vedo che sei molto giovane, e per questo voglio dirti: ragazzo, sei tu il mio eroe!». L’attore poi spende alcune parole su Festival: «L’amore innocente di questi ragazzi per il cinema è fantastico. Non mi aspettavo una simile accoglienza, anche se non sono sorpreso perché conosco il calore delle mie tradizioni. È estremamente vero quello che diceva Truffaut, che questo è il Festival più necessario».


20/07/2015 http://www.intelligonews.it/ Ruffalo/Hulk conquista Giffoni: la sua vita di attore e da ex malato

Ha 47enne Hulk, e in "The Avengers", si diverte a svestire i panni di Marlon Brando e ha conquistato il Giffoni Film Festival, stupito dall'accoglienza degli italiani. Il motivo è semplice, dice l'attore: "Da bambino sognavo di essere Hulk -dice- E poi Marlon Brando e Jerry Lewis. Quando ero ragazzino mia nonna ci mandava a letto presto ma poi veniva da me e mi diceva se volevo andare a vedermi un film in televisione con lei. E così, mentre lei si fumava una sigaretta, una notte mi vidi "Un tram che si chiama Desiderio" e appena comparve Brando esclamai 'Io voglio essere come lui, voglio fare quel film!'. Ma anche Marcello Mastroianni è stato un mio eroe: fascino, seduzione, comicità ma anche quel po' di cattiveria, ha saputo esprimere tutti gli stati dell'essere umano". Ha atteso che la limousine nera, segno che aveva passato il provino, fosse davanti casa sua non dormendo tutta la notte, e ha provato la felicità di recitare nella serie Marvel Ruffalo, che nel teatro ha mosso i suoi primi passi. E' anche un attore impegnato Mark, in "Spotlight", parlerà di pedofilia legata alla chiesa cattolica al fianco di Michael Keaton e Rachel McAdams.


E nelle sue interpretazioni ha fatto anche un omosessuale, in "The normal heart" era Lerry Kramer, uno scrittore omo famoso, e parla della sua idea sul tema così: "La sentenza della Corte Suprema che ha dato il via libera in Usa ai matrimoni gay è stata molto importante -dice- sono stato felice anche se ci siamo arrivati tardi. Quel giorno Larry Kramer mi ha detto 'non stiamo facendo abbastanza' ma poi si è raccolto in se stesso e ha pianto di gioia". Mark Ruffalo poi non ha evitato domande sul suo tumore, vinto con tenacia e grande spirito: "E' vero, diversi anni fa ho avuto un problema con un tumore benigno al cervello che mi ha provocato una paralisi parziale del viso -ha raccontato Ruffalo - Quanta paura può avere un attore di non muovere più la faccia? Potete immaginarlo. Mi hanno aiutato mia moglie, i miei figli, avevo un figlio nato appena due settimane prima e mi sono dovuto operare. Ho anche pregato molto, non ero abituato a farlo. Ho avuto paura di tutto, di non essere più espressivo, mi dicevo che avrei potuto fare il regista, lo sceneggiatore ma probabilmente non avrei più recitato. Dopo l'operazione ho cominciato la riabilitazione, facevo tutti i giorni la terapia, è stata dura, facevo sedute continue di agopuntura e un giorno, mentre mi trovavo in macchina con mia moglie diretto allo studio del medico, ho sentito la palpebra che cominciava a muoversi. Allora ho urlato come un pazzo: 'Oh mio Dio, posso tornare a fare l'attore!!!". E Ruffalo/Hulk con dolcezza e determinatezza ha conquistato il Festival e gli italiani.


20/07/2015 http://www.optimaitalia.com/

Malika Ayane inaugura il Trio Medusa Late Show al Giffoni Film Festival: foto dal blu carpet Una raggiante Malika Ayane al Giffoni Film Festival 2015, prima ospite musicale del Trio Medusa Late Show

Malika Ayane ha inaugurato la kermesse musicale che quest’anno anima il Giffoni Film Festival 2015: domenica 19 luglio, in Piazza Fratelli Lumière, la cantautrice milanese ha animato il Trio Medusa Late Show @Giffoni, il nuovo format condotto dall’irriverente trio che andrà in onda su Italia 1 a partire dal 18 Agosto. Dopo aver ospitato il duo Fabio De Luigi e Angelo Duro nella prima serata, con tanto di sketch in stile televenditori alla Giorgio Mastrota, il Trio Medusa ha portato sul palco in piazza Malika Ayane per un vivace confronto con i giovani giurati del Giffoni Film Festival 2015. Tra domande irriverenti e l’ironia del Trio Medusa, Malika Ayane ha di fatto aperto la lunga serie di incontri musicali in programma al Giffoni Film Festival 2015: non solo domande per lei, che si è anche esibita dal vivo cantando alcuni dei suoi più recenti successi, tra cui il singolo Senza fare sul serio che sta spopolando in radio e sul web col video ufficial


20/07/2015 http://www.ravenna24ore.it/

Accademia Perduta/Romagna Teatri ospite al Giffoni Festival

Il ritorno della compagnia romagnola al festival cinematografico internazionale Già ospite nelle passate edizioni, Accademia Perduta/Romagna Teatriè stata invitata, anche per il 2015, a partecipare all’importante vetrina internazionale del GIFFONI FILM FESTIVAL che, dal 1971, si tiene a Giffoni Valle Piana (SA). Considerato come uno dei più prestigiosi festival a livello mondiale nell’ambito delle produzioni cinematografiche per l’infanzia e la gioventù, il Giffoni Film Festival propone, parallelamente al concorso cinematografico principale, il “Giffoni Street Fest”, una vera e propria “invasione” fiabesca della città che, tra arte, danza, teatro, musica, arti circensi, punta sulla pluralità e la contaminazione dei linguaggi espressivi. È in questo ambito che Accademia Perduta/Romagna Teatri sarà presente, martedì 21 luglio nell’Arena del Giardino degli Aranci con Il bosco delle storie, uno spettacolo scritto dal regista Claudio Casadio e Giampiero Pizzol ed interpretato da Mariolina Coppola, Maurizio Casali e Alessandra Tomassini. Il bosco delle storie, con musiche e canzoni dal vivo, è una fiaba “ecologica” sull’importanza della salvaguardia della natura e su come, con coraggio e collaborazione, si possano sormontare le difficoltà più grandi. Nel cuore del bosco lo gnomo Muschietto, esperto di erbe e radici, mostra ai bambini la sua casa scavata all’interno di un albero secolare e rivela i verdi segreti delle piante. È


primavera e gli abitanti del bosco si danno appuntamento proprio ai piedi del vecchio albero. Tutti raccontano storie, cantano e fanno festa mentre Muschietto prepara rimedi e pozioni magiche. Tra loro c’è anche un lupo bugiardo, ladro e ingordo che escogita sempre mille inganni per rubare cibo dovunque ne fiuti l’odore. Ma quando il bosco sarà in pericolo per l’arrivo degli umani che con potenti macchine scavatrici vogliono distruggere tutto per costruire strade e città, sarà proprio il buon vecchio lupo con il suo coraggio a salvare tutti. Dopo i numerosi festival a cui ha partecipato e i riconoscimenti ottenuti, l’attenzione che il Giffoni continua a riservare ad Accademia Perduta/Romagna Teatri evidenzia un’ulteriore consacrazione che proietta la creatività del teatro per ragazzi romagnolo su orizzonti internazionali.


20/07/2015 http://www.ilmattino.it/

Alex & Co., al Giffoni Experience i beniamini della serie italiana che spopola su Disney Channel

Dopo il successo di ascolti registrato durante la prima stagione su Disney Channel, dove Alex & Co. si è classificata come la premiere più vista negli ultimi 3 anni e online nel solo mese di maggio 2015 il sito ufficiale della serie ha registrato oltre 60.000 utenti unici, i giovani protagonisti della serie tv tutta italiana sono arrivati oggi al Giffoni Experience. Ad incontrare per la prima volta il pubblico del festival, Leonardo Cecchi interprete di Alex e Federico Russo (Sam), insieme a Deborah Villa, Nina la custode nella serie. Giffoni Experience è stata inoltre la cornice per annunciare una grande novità per questa serie tutta italiana. Alex & Co., infatti, si appresta a diventare internazionale, e da ottobre sarà visibile su Disney Channel in tutti i paesi europei, a partire dalla Francia, Spagna, Portogallo e Germania. Alex & Co. racconta le peripezie quotidiane e scolastiche di un gruppo di amici alle prese con il primo anno di liceo: Alex, il protagonista, ragazzo intelligente, coraggioso e vivace, e dei suoi amici d’infanzia Nicole, sensibile e segretamente innamorata di lui, e dello sportivo Christian. Fin da subito entrano a far parte del gruppo lo studioso Sam e Emma, bella ma con un piccolo segreto. I ragazzi presto si troveranno a fronteggiare un preside particolarmente severo e compagni di classe poco simpatici, ma non mancheranno ad incoraggiarli il professor Belli e Nina, la custode della scuola, con la travolgente simpatia di Debora Villa.


20/07/2015 http://www.bestmovie.it/ Giffoni 2015: fan in delirio per Mark Ruffalo, Martin Freeman e Favij.

Il Giffoni Film Festival non sta deludendo le attese. Dopo l’anteprima di Ant-Man (leggi la nostra recensione), ad animare la folla sono stati gli ospiti illustri di questa edizione,Mark Ruffalo e Martin Freeman (leggi l’intervista realizzata da Movie for Kids), attesissimi e disponibili nel concedersi a stampa e fan. Poi sono arrivati i protagonisti di Game Therapy, gli Youtuber Favij, Clapis, Leonardo Decarli e Zoda, per cui il pubblico è letteralmente impazzito (scene di delirio le avevamo viste anche alle Giornate Professionali di Riccione), a testimonianza di quanto questi fenomeni del web siano popolari tra i giovani.


20/07/2015 www.loudvision.it Giffoni Film Festival 2015 — Incontro con Martin Freeman

Simpatico, ironico ma distaccato come nella migliore tradizione britannica, Martin Freeman è stato il protagonista assoluto della terza giornata del Giffoni Film Festival. A cominciare dal Meet&Greet con i ragazzi del mattino, incontro al quale si poteva accedere tramite prenotazione on-line con i posti esauriti da giorni: lì l’argomento principe è stata la sua partecipazione come protagonista alla trilogia de “Lo Hobbit”, prequel de “Il signore degli anelli” sempre diretto da Peter Jackson, nei panni di Bilbo Baggins, il pacifico e coraggioso hobbit che si getta in una mirabolante avventura dove, tra le mille altre peripezie, s’imbatterà nell’anello di Sauron al centro degli eventi nella trilogia originale. Ruolo che invece, curiosamente, non è stato chiamato in causa nell’incontro con la stampa del pomeriggio, dove invece si è parlato ampiamente delle due interpretazioni televisive che hanno lanciato definitivamente Martin Freeman nell’Olimpo degli attori più richiesti: il John Watson di “Sherlock” a fianco di Benedict Cumberbatch, il serial che ha reinventato la storica coppia protagonista dei romanzi di Arthur Conan Doyle grazie alla sagace penna di Steven Moffat e Mark Gatliss, e Lester Nygaard nella serie antologica “Fargo”, ispirata nelle atmosfere e nel tono della narrazione al capolavoro omonimo dei fratelli Coen, qui produttori esecutivi. Che impressione hai avuto dalla partecipazione a questo Festival? La mia prima impressione è che fa molto caldo (non possiamo che darti ragione, Martin, ndr). Il sud dell’Italia è un posto bellissimo da visitare, poi quanto t’invitano a vedere tutto questo ben di Dio di organizzazione, ti danno dell’ottimo cibo, non si può assolutamente dire di no. Il tuo prossimo progetto è un film con Tina Fey basato sulle disavventure di una reporter in Afghanistan e Pakistan. Ce ne vuoi parlare? Il titolo del film al momento è “Fun House”, ma non so se sia ancora definitivo, ha cambiato un sacco di titoli, tra cui “Taleban Shuffle”, che è stato scartato per ovvi motivi. Mi dicono sia una


commedia, anche se non avendolo ancora visto non lo saprei dire con certezza. È ambientato in Afghanistan durante la recente guerra, parla della vita quotidiana di persone provenienti dall’Occidente, delle loro interazioni e della loro vita nel contesto bellico in cui si trovano ad operare. Dopo tutte le esperienze che hai avuto, che annoverano anche il teatro oltre al cinema e alla tv, stai per entrare nell’universo Marvel: senti che alla tua carriera manca ancora qualcosa? Qual è l’obiettivo che ritieni di non aver ancora raggiunto? Nessuno! (ride, ndr) A parte gli scherzi, sono sempre alla ricerca di nuove esperienze. Per quanto riguarda il cinema commerciale, diciamo così, quello che fa molti soldi al botteghino, non è differente da tutti gli altri, e il mio approccio è sempre lo stesso: sono solo dipendente dalle belle storie. E la mia prossima partecipazione al Marvel Cinematic Universe nel nuovo film di Capitan America va esattamente in questo senso, lì spesso scrivono dei bei copioni attorno ai loro eroi. Il tema del Festival è “Carpe Diem”. Condividi questa filosofia? Ci puoi raccontare qualche esperienza in particolare in cui ti è capitato di cogliere l’attimo? È una filosofia che mi piace molto. Ovviamente non riesco a sempre a viverla fino in fondo, ma il mio consiglio per chiunque è di fare sempre ciò che realmente si vuol fare, mai fare delle cose invece per imposizione o perché pensi possano portarti al successo professionale o economico. Magari sei vincolato dai contratti, ma puoi anticiparci qualcosa sul tuo ruolo ancora misterioso in “Captain America: Civil War”? E cosa ti aspetti dalla partecipazione a un franchise così importante come quello della Marvel? Ho già girato per qualche giorno e posso dirvi che è un piccolo ruolo, il mio personaggio lavora per il governo americano e mi è piaciuto interpretarlo perché è ambiguo, non si capisce bene se sia un buono o un cattivo. Mi hanno già detto che avrà uno sviluppo nel corso del plot generale che collega i vari film, sempre che non mi licenzino… Puoi confermare le voci che ti danno tra i protagonisti del prossimo film di Steven Spielberg tratto da un romanzo di Roald Dahl, un autore importantissimo per voi britannici? Sono d’accordo, anche secondo me dovrei lavorare con Spielberg. È uno dei miei registi preferiti, uno degli autori contemporanei più importanti, ma al momento non c’è stato nessun contatto, so che sono uscite delle voci al riguardo, ma per il momento non c’è nulla. Purtroppo. Da noi in Gran Bretagna, Dahl ha l’importanza di un Dickens per i ragazzi, è famosissimo, non so se qui da voi è lo stesso. Tutti noi britannici abbiamo avuto in qualche modo a che fare con lui, e con Spielberg, quindi mi sembra un progetto molto interessante in potenza. Quanto tempo ha impiegato per mettere a punto il personaggio di Lester in “Fargo”? La cosa più difficile per me è stata sicuramente quella d’imparare l’accento del Minnesota, visto che sono britannico. Lester è un personaggio con cui mi sono trovato bene, sono stato con lui, ho vissuto la sua vita per 4/5 mesi, e quindi posso dire che sono stato Lester e Lester è stato me, anche se non ho ancora ucciso mia moglie a martellate, per il momento. Passiamo a “Sherlock”. Dover interpretare John Watson, un personaggio con una storia gigantesca alle spalle, con già diverse caratterizzazioni cinematografiche e non, ti ha provocato qualche timore? È stato un piacere interpretarlo, perché c’era un buon copione. Nonostante la serie si chiami “Sherlock”, gli scrittori sono stati bravi a creare una coppia di personaggi principali con la stessa importanza e con un arco narrativo interessante. Con tutto il rispetto per Conan Doyle, io penso che Moffat e Gatliss abbiano addirittura migliorato il materiale originale, li hanno resi moderni e sfaccettati. Conosci il cinema italiano? C’è un regista con il quale ti piacerebbe lavorare? Sono onesto, sono fermo al 1959 per quanto riguarda il cinema italiano. Se penso a QUEL cinema mi torna in mente uno stile unico e riconoscibile, la Vespa, magnifici abiti…


Gira la voce che una parte del prossimo special natalizio di “Sherlock” verrà girata a Venezia. Puoi confermare? Nulla di vero, è una bugia che ho detto poco fa per guadagnarmi il rispetto di alcuni ragazzi italiani…

Sibillino sullo special veneziano (sarà stato richiamato all’ordine dalla produzione nell’arco di tempo intercorso tra l’incontro della mattina e la conferenza stampa?), perfino troppo prodigo di dettagli sul ruolo nel prossimo film di Captain America (colleghi appassionati di fumetti hanno dedotto dagli indizi che interpreterà Henry Gyrich, staremo a vedere), incompetente, come quasi tutti i suoi colleghi anglofoni, bisogna dirlo, sul nostro cinema successivo alla Golden Age. Un uomo simpatico con un forte senso dell’umorismo: posso solo descrivervi a parole il repertorio di smorfie che passavano sul suo viso durante la traduzione italiana delle sue risposte, visto il TOTALE divieto di foto e immagini, fatto rispettare da un paio di grossi e minacciosi “gorilla”.


20/07/2015 http://www.poliziadistato.it/ La Polizia al Giffoni film festival

Sono molte le iniziative della Polizia di Stato messe in campo per il 45° Giffoni film festival, la kermesse cinematografica tutta dedicata ai giovani che quest'anno si tiene dal 17 al 26 luglio. Il truck della campagna itinerante "Vita da social" farà tappa nella cittadina in provincia di Salerno per incontrare i giovani. La Polizia postale tutti i giorni, dalle 18 alle 20 grazie ad alcune postazioni Internet, affronterà diversi temi legati all'uso della Rete e ai comportamenti responsabili e legali nell'utilizzo delle nuove tecnologie; un'interessante ricerca di Skuola.net ha infatti dimostrato che 9 ragazzi su 10 guardano film grazie ad Internet e 2 teenager su 3 utilizzano smartphone e tablet per la visione di video; 2 su 5 preferiscono invece i più "tradizionali" pc fissi o portatili. La polizia stradale sarà presente per tutta la durata del Festival con il pullman azzurro all'interno del quale potranno esser visibili video legati alla sicurezza stradale e dove sarà possibile incontrare operatori della Specialità che illustreranno le attività della Stradale e spiegheranno i pericoli legati all'utilizzo di strade ed autostrade. Poliziamoderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, ha coinvolto direttamente alcuni giovani presenti alla Rassegna, nominandoli "sul campo" inviati speciali per la rivista: ogni giorno compariranno sul nostro sito le recensioni dei film scritte direttamente dai tre ragazzi appartenenti alla categoria masterclass del Festival. Inoltre la mini-redazione seguirà da vicino l'attività e gli eventi delle Specialità della Polizia di Stato (Postale, Ferroviaria e Stradale) presenti con le loro iniziative al Festival, con foto e video. Gli agenti della Polizia ferroviaria, attraverso i filmati realizzati dagli studenti, rimanendo in tema rispetto allo slogan della manifestazione carpe diem-cogli l'attimodispenseranno consigli ai più giovani sul come agire in sicurezza in stazione o sui treni.


20/07/2015 http://www.newscinema.it/ GIFFONI 2015, VIDEO INTERVISTA LILLO & GREG Tra gli ospiti italiani della terza giornata del Giffoni Film Festival 2015 sono stati accolti con grande entusiasmo gli artisti comici Lillo & Greg. Abbiamo avuto l’onore di incontrarli e realizzare una video intervista in cui ci raccontano la loro esperienza in questo festival dedicato alle giovani generazioni, la loro passione per i fumetti e il loro rapporto con i mezzi di comunicazione e i social networks. Buona visione!


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