N. 31
Aprile 2015
SPECIALE CHINA GLASS Dossier Aziende C H I n a G L a S S 2 01 5
GIMAV Intervista a Dino Zandonella Necca
APPUNTAMENTI DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Ocmi Officina Meccanica Schiatti Angelo
Video-intervista: Glacier Formation, AGC per la prima volta alla Milano Design Week
ANTEPRIMA VITRUM 2015
La fiera ieri e oggi
VETRINA
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Scheda Paese - Cina
Una nuova “normalità”
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Gimav vetro piano
Alleanza sinergica con effetto moltiplicatore II primo trimestre accende le speranze
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Bilancio Glasspex India
Visitatori qualificati e aziende soddisfatte
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Protagonisti
Moulaye Niang, il vetraio africano
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Riflessi made in Italy
Il vetro artistico di Murano e la sua Biennale
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Mercati & tendenze
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La specializzazione è il futuro del vetro
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Appuntamenti - video
Speciale China Glass Dossier Aziende
DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Ocmi Officina Meccanica Schiatti Angelo
Anteprima China Glass
VITRUM 2015 e SPECIALE EXPO
Aprile 2015
La qualità italiana è pronta alla sfida
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Glacier Formation, AGC alla Milano design week
Esperienze da non perdere di
Chiara Marseglia
P © chungking - Fotolia.com
184 giorni di Expo, migliaia di eventi in tutta l’area metropolitana di Milano. Ma anche il vetro dice la sua
er 184 giorni, Rho-Pero è, per tutto il mondo, la cittadella dell’alimentazione. Dalle 10 alle 23, tutti i giorni, in un continuum di eventi, incontri, spettacoli e iniziative, il grande tema centrale, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” sarà declinato nelle più diverse interpretazioni. La 34ma edizione di Expo è finalmente cominciata. Solo nel capoluogo lombardo più di 17mila gli appuntamenti in programma, centinaia di location, quattro concetti chiave (innovazione, risparmio energetico, rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali), quattro aree tematiche: Future Food District, Children Park, Parco della Biodiversità, Arts & Foods. Un’esperienza da non perdere. In questo contesto, anche il mondo del vetro sta dicendo la sua. Il Padiglione del Giappone ha voluto AGC, leader mondiale del settore, per progettare la facciata di oltre 1.100 metri quadri con “infoverre” e Sunlux. Noi abbiamo incontrato i rappresentanti del gruppo nipponico al Salone del Mobile alcuni giorni fa. Nel video, la nostra intervista. Anche nell’area Italia, però, il vetro è tra i protagonisti. Nel Padiglione CibusèItalia di Federalimentare (tra i cui partner tecnici spicca anche Saint-Gobain Glass Italia), la collaborazione con Assovetro e CoReVe si concretizza il 26 maggio nella premiazione dell’ottava edizione del concorso per le scuole 2014-2015 “Vetro&food: sicurezza, gusto e sostenibilità”. Ed è anche giunta l’ora di China Glass, una delle tre fiere internazionali di riferimento per il settore. Gimav, come ogni anno, c’è. Ma abbiamo molto da leggere in questo numero. Non resta che cominciare.
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La qualità italiana è pronta alla sfida
di Chiara Marseglia - foto di Gimav
Novità e conferme per China Glass 2015. Alla collettiva Gimav-ICE, il compito di tenere alta la fama della meccanica e della tecnologia del Bel Paese
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Renata Gaffo
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al 20 al 23 maggio 2015 è il New China International Exhibition Center di Pechino a ospitare la XXVI edizione di China Glass. Per Gimav e i suoi associati, un appuntamento consolidato che, di anno in anno, continua a
trovare conferme anche nei numeri delle partecipazioni. Come nelle più recenti edizioni, infatti, anche quest’anno sono una trentina le aziende che prendono parte alla collettiva Gimav-Vitrum-ICE, occupando una superficie espositiva complessiva di oltre mille metri quadri. Spiega Renata Gaffo, direttore di Gimav e di Vitrum: “Le tre aziende che storicamente si muovono
in autonomia sul mercato cinese, ossia Biesse Intermac, Bottero e Fenzi, hanno rafforzato la loro partecipazione confermando la presenza con stand molto importanti in termini dimensionali: rispettivamente 240, 270 e 126 metri quadri. Ad esse si è aggiunta BDF, con i suoi 60 metri quadri, ma rilevanti sono anche gli spazi di Forel e Bovone. Insomma, rispetto al 2014, quest’anno possiamo dire di aver puntato a una maggiore qualificazione dal punto di vista espositivo di tut-
te le aziende presenti”. In aggiunta, va ricordato che il 2015 vede anche l’esordio all’interno della collettiva di due new entry in associazione: RCN Engineering e Pneumofore. C’è però un’altra novità. “Quest’anno aggiunge il direttore - anche BDF espone una sua macchina e, almeno per le nostre collettive, si tratta di una delle rarissime apparizioni per il vetro cavo”. Esporre macchinari funzionanti che prevedono la lavorazione a caldo del vetro, a differenza di quelli destinati alle lavorazioni successive sul prodotto (come per esempio la decorazione) o di quelli per la lavorazione del vetro piano, è infatti una scelta che comporta elevate difficoltà tecniche, tali da impedirne la messa in funzione in fiera. “A tal proposito - accenna Gaffo - ricordo di aver visto a Düsseldorf alcuni anni fa un’azienda che si era ingegnata proprio per ovviare al problema e, al posto del vetro fuso, aveva utilizzato per le sue dimostrazioni il miele, la cui consistenza è in fondo molto simile”. Le attese per questa edizione di China Glass sono dunque ancora una volta molto elevate. “Nonostante nella crescita della Cina non si parli più di incremento a doppia cifra seppure essa rimanga a livelli molto elevati - analizza il direttore - è vero che il mercato è ancora molto lontano dall’essere saturo. Va inoltre evidenziato che la Repubblica Popolare ha co-
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minciato ad affinare il gusto per la qualità del prodotto finale e, per questo, i clienti oggi sono disposti a investire in risposta non soltanto alla domanda del mercato locale, ma anche a quella proveniente dall’estero”. “Non va però dimenticato - sottolinea che, per evitare lo ‘scontro’ impari sul fattore prezzo, anche noi abbiamo cambiato strategia, abbandonando la produzione delle macchine più semplici ed elevando gli standard qualitativi delle tecnologie più complesse”. Certo, di gran lunga inferiore rispetto al nostro rimane il costo della manodopera cinese: variabile che spinge alcune aziende a delocalizzare una parte della produzione. “Una parte, però - sottolinea Renata Gaffo - perché, quello che fa la
differenza nel nostro settore, sono proprio il ‘cervello e il cuore’ delle macchine, che sono sempre realizzati qui in Italia. Nella seconda lavorazione del vetro, la distanza tra il prodotto made in Italy e quello della concorrenza estera è leggermente diminuita nel tempo perché, è ovvio, anche gli altri Paesi hanno saputo migliorarsi. Ma in tutto il mondo si sa che, se si vogliono raggiungere risultati della migliore qualità, una determinata lavorazione devi farla solo con una macchina italiana. Ed è proprio sulla volontà di mantenere viva questa fama che soprattutto i nostri associati operano, a tutela dell’industria del nostro Paese e di quella posizione di predominio che, se non è più leadership assoluta, sicuramente nel mondo del vetro fa la differenza”.
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Una “nuova normalità” con un’economia più sicura e sostenibile di Chiara Marseglia - foto di Fotolia
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© chungking - Fotolia.com
l colosso cinese rallenta. Come previsto dagli analisti, e anzi, in modo più deciso, nel primo trimestre 2015 la crescita del Pil si è infatti fermata al
La Cina rallenta, ma al calo dell’export corrisponde un aumento della domanda interna. Opportunità in vista
7 per cento: il ritmo più lento dal 2009, ma anche il valore più basso degli ultimi vent’anni. E sembra non sia finita qui. Ma all’apertura dell’Assemblea nazionale del Popolo, il premier Li Keqiang ha dichiarato che si tratta di una “frenata programmata”, al fine di riportare presto l’economia su ritmi meno impetuosi, però
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più stabili. Per il capo divisione del Fondo Monetario internazionale per l’area Asia-Pacifico, Steven Barnett, questo momento è in realtà il passaggio a una “nuova normalità”, a un’economia “più sicura e più sostenibile”. il rapporto World Economic outlook del Fmi prevede che l’economia cinese, se nel 2015 crescerà intorno al 6,8 per cento (nel 2014 era al 7,4 per cento del 2014), rallenterà fino al 6,3 per cento nel 2016. Se avrà successo, il programma di riforme messo in campo dal governo cinese consentirà di affrontare i rischi finanziari e riequilibrare l’economia: tra i settori chiave su cui puntare, come evidenziato dallo stesso Steven Barnett, la liberalizzazione del settore finanziario, per dare ai privati la possibilità di un pari trattamento rispetto alle imprese statali. intanto, hanno deluso i dati sulla produzione industriale, salita del 5,6% contro il +7% atteso dal mercato: un livello che
non si vedeva dal novembre 2008. E sono diminuite le esportazioni (-15%) e le importazioni (-12,7%) rispetto all’anno precedente. D’altro canto, come evidenziano i più recenti dati ice, l’Europa si conferma tra le destinazioni predilette degli investimenti diretti esteri cinesi (Fdi), che lo scorso anno hanno raggiunto il record di 18 miliardi di dollari americani. Al primo posto la gran Bretagna; subito dopo l’italia. Stiamo parlando del Paese che, in quest’ultimo trentennio, ha conosciuto uno sviluppo straordinario, con ritmi annuali da record, puntando quasi in assoluto sull’export più che sul consumo interno. Eppure qualcosa sta cambiando, in profondità. in Cina, infatti, stanno acquistando peso i consumi rispetto agli investimenti, come i servizi sul manifatturiero e la domanda interna più delle esportazioni: basti pensare che, nel 2014, i consumi hanno garantito più del 50 per cento del Pil. La seconda economia mondiale dunque si sta avvicinando a un modello più simile a quello europeo o statunitense. nulla di male, anzi, soprattutto se si considera che con l’aumento della richiesta di beni e servizi si profileranno nuove e preziose opportunità per tutto il resto del mondo.
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DOSSIER aziende Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Ocmi Officina Meccanica Schiatti Angelo
Dossier AZIENDE
L’uso intensivo chiede una affidabilità superiore di Redazione - foto di Bottero
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l mercato cinese è caratterizzato non solo da prezzi sempre più competitivi, ma anche dall’esigenza di affidabilità dettata da un uso intensivo delle linee di produzione e lavorazione del vetro”. Incomincia così l’analisi di Jesse Lin, responsabile commerciale di Bottero Foshan, che sottolinea: “Affrontare queste aspettative porta Bottero a presentare due nuovi modelli di macchine alla fiera China Glass, diventata ormai da anni uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale nel settore”. Le nuove soluzioni esposte nello stand Bottero appartengono alle famiglie del taglio e della molatura orizzontale, e sono entrambe concepite come versione entry level di linee ad alte prestazioni. “Da questa fiera - continua Jesse Lin - ci aspettiamo una grossa affluenza e
Ecco che Bottero si presenta con due nuovi modelli concepiti come entry level di linee ad alte prestazioni. Per il cavo, ha reso disponibile sul mercato la tecnologia NNPB un grande interesse, visto che ci troviamo nel Paese che produce e consuma più vetro al mondo. La leggera flessione del settore edilizio e l’incertezza che ancora affligge il mercato dell’energia solare sono ben compensati da altri settori in continua crescita, come l’automotive, l’arredamento e gli elettrodomestici”.
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19 Il progressivo aumento del costo del lavoro e la difficoltà di reperire personale altamente specializzato hanno spostato il focus industriale verso l’automazione del processo. Bottero ha saputo cogliere questa finestra di opportunità e, grazie alla lunga e ampia esperienza nell’integrazione di sistemi produttivi, ha già raccolto risultati concreti con la fornitura di sistemi di gestione automatica del magazzino integrati con linee di taglio, troncaggio e molatura. Oltre alla pesante presenza nel settore vetro piano, Bottero è presente sul mercato cinese anche per quanto riguarda il vetro cavo, l’azienda infatti è stata la prima ad assemblare in Cina una linea per la formatura, rendendo disponibile
la tecnologia NNPB sul mercato. Offrendo, oltre al pacchetto tecnologico, specifici programmi di training, questa tecnologia per contenitori in vetro a peso ridotto è sempre più vicina e in linea con le esigenze produttive della clientela.
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DOSSIER AZIENDE
Due molatrici con due robot: vince la forza della partnership di Redazione - foto di Elettromeccanica Bovone
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iù automazione, meno manodopera. È questo il diktat imprescindibile imposto oggi dal mercato. Ed è proprio questa strada che Elettromeccanica Bovone ha scelto di percorrere con decisione, per rispondere alle più attuali esigenze della clientela mondiale. “A completamento della nostra ampia gamma di molatrici e bisellatrici - spiega Federica Bovone, responsabile vendite dell’azienda - abbiamo progettato e realizzato una completa isola robotizzata, due molatrici più due robot, in stretta partnership con Comau, gruppo leader mondiale nelle soluzioni di produzione e automazione. Purtroppo, non è stato possibile esporre questi macchinari a China Glass, ma in fiera i nostri sales manager sono a disposizione dei visitatori interessati con tutti gli strumenti software e video necessari a spiega-
In stretta collaborazione con Comau, Elettromeccanica Bovone ha realizzato un’isola robotizzata completa. A Pechino ne illustra le caratteristiche
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re il funzionamento e le caratteristiche dell’impianto”. Intanto, per l’azienda di Ovada (Alessandria) il futuro diventa anche più verde. “Proprio la Cina - riflette la manager - soffre di un elevatissimo livello di inquinamento, mentre la disponibilità di carbone è in netta diminuzione. Anche la Repubblica Popolare, dunque, si sta dirigendo, lentamente ma con decisione, verso le energie green. A questo proposito, alle linee per la produzione di specchi piani si sono aggiunte quelle per il CSP piano e curvo, che fanno parte delle centrali solari. In questo momento
sta entrando in funzione, proprio in Cina, una linea per CSP curvo. Ci aspettiamo sempre più interesse verso questo tipo di produzione”. Il target principale di Elettromeccanica Bovone restano le aziende che esportano, perché “la qualità e tecnologia delle nostre macchine implica una non-applicabilità al mercato interno cinese, che nella maggior parte dei casi non richiede queste caratteristiche. Prevediamo però un aumento della domanda in ogni campo della nostra produzione. E questo ci fa ben sperare per il futuro”.
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Dossier AZIENDE
Sotto i riflettori con prodotti di qualità elevata e costante di Redazione - foto di Fenzi Group
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on ci sono novità particolari predisposte per l’occasione: tutti i prodotti del Gruppo saranno sotto i riflettori di China Glass, ma daremo particolare risalto alla gamma di prodotti warm edge e
Esterno della sede Fenzi China Paints and Sealants Company Limited
È la strategia consolidata del Gruppo Fenzi, nel mercato asiatico da oltre 30 anni in particolare alla linea Chromatech di Alu-Pro. Le performance dei prodotti warm edge sono ormai sempre più apprezzate dai produttori cinesi di vetrate isolanti, che cercano quel mix di benefici in termini di isolamento termico e di facilità di lavorazione che rende le soluzioni del Gruppo ottime per il mercato cinese”. È Stefano Pozzi, General Manager di Fenzi China Paints and Sealants Company Limited, a fare da portavoce al gruppo Fenzi per l’edizione 2015 di China Glass. Il gruppo Fenzi opera da più di trent’anni
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nel mercato asiatico: “Per questo - prosegue Pozzi - la fiera ci consente di ristabilire un contatto diretto con i clienti consolidati che operano sul territorio. Riusciamo a raggiungere un bacino ideale che va dalla Cina ai Paesi del Sud est asiatico e i clienti hanno dimostrato di apprezzare molto la qualità e le caratteristiche dei nostri prodotti”. “L’obiettivo che ci siamo posti - sottolinea Pozzi - è di acquisire ulteriori nuovi clienti nel mercato del sudest asiatico. In Cina occorre essere sempre più competitivi su tutti i fronti, fornendo
un prodotto con qualità molto elevata e soprattutto costante. È una sfida che abbiamo raccolto ormai dieci anni fa e che, ad oggi, ci ha garantito uno spazio importante e una posizione di leadership. Intendiamo continuare su questa strada”. E la fiducia si conferma anche per le proiezioni dell’anno in corso: “Non prevediamo flessioni particolari e riteniamo che il 2015 rifletta in buona sostanza i risultati del 2014, molto positivi per il Gruppo”, conclude il General Manager.
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Dossier AZIENDE
Dall’Europa all’Estremo Oriente, il punto di riferimento per i maggiori produttori di articoli “stemware” di Redazione - foto di Ocmi OTG
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La tecnologia della saldatrice/ tiratrice è il fiore all’occhiello della divisione “tableware” di Ocmi OTG
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cmi OTG rappresenta oggi una delle più importanti realtà italiane nel settore della lavorazione del vetro. Nonostante il suo business principale sia la produzione di linee complete per la lavorazione del tubo di vetro (i cui destinatari sono laboratori e vetrerie fabbricanti di contenitori per uso farmaceutico e cosmetico), Ocmi può vantare un eccellente reputazione anche
Processo di saldatura dello stelo
tra i produttori di articoli “tableware” di alta qualità, europei e non. La produzione di calici e articoli cosiddetti “stemware” in cristallo o vetro sodico-calcico è un’attività in cui l’esperienza degli operatori deve essere supportata da macchinari di alta qualità e di eccellente livello tecnologico, al fine di ottenere prodotti davvero apprezzati dal mercato. In questo campo, gli impianti prodotti da Ocmi si occupano della saldatura del
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Saldatrice Ocmi per articoli stemware
calice ed eventualmente dello stiramento del gambo. L’enorme varietà di articoli presuppone un’estrema flessibilità della macchina che esegue queste due operazioni. La saldatrice/tiratrice per articoli “stemware” rappresenta il fiore all’occhiello della divisione “tableware” di Ocmi. Disponibile nelle versioni a 42, 48 e 60 stazioni, può lavorare calici saldati e/o tirati fino a una altezza totale di 350mm, con una velocità meccanica massima di 80 pezzi/minuto nella SA60. È provvista di due caricatori per coppe e piedini e di uno scaricatore che preleva gli articoli finiti per depositarli sul tappeto di uscita. Dopo il carico di coppe e piedini nelle pinze superiori e inferiori, questi sono processati con una serie di bruciatori dedicati a riscaldo, saldatura ed eventuale tiro. Queste operazioni sono effettuate in corrispondenza di apposite cam che consentono il movimento verticale delle pinze inferiori. I morsetti di presa possono essere disegnati per presa interna o esterna della coppa così e le pinze pos-
Calici a stelo finiti
sono essere sviluppate per presa meccanica o tramite vuoto. Un sistema di controllo con telecamera per la regolazione automatica della pinza superiore può essere installato dopo la zona di carico: l’obiettivo è uniformare l’altezza del punto di saldatura in tutte le sezioni e compensare le discrepanze nelle altezze delle coppe. Su richiesta, la telecamera può controllare le altezze dei calici mono-pezzo per regolare la posizione della pinza superiore prima del tiro. Il mercato italiano, fra i primi a conoscere la saldatrice/tiratrice prodotta da Ocmi, ha immediatamente apprezzato il suo disegno e la sua flessibilità, adatti a mantenere e migliorare gli standard qualitativi richiesti per questi articoli. Oggi la soluzione proposta da Ocmi rappresenta il punto di riferimento per i maggiori produttori di articoli “stemware” non solo in Europa, dove è ormai realtà consolidata, ma anche nei mercati dell’Estremo Oriente, sempre più orientati alla qualità del prodotto finito.
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Dossier AZIENDE
Performance e customizzazione: le regole della qualità italiana di Redazione - foto di O.M. Schiatti Angelo Srl
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a raggiatrice/angolatrice modello RS812 è l’ultima novità di casa Schiatti ed è stata presentata in esclusiva a Glasstec 2014. Oggi la RS812 è pronta a promuovere il made in Italy tecnologico per la lavorazione del vetro piano anche a China Glass 2015. La macchina è stata progettata e costruita per l’esecuzione del raggio e dell’angolo di entità variabile, grezzo, anche di diversa dimensione su ciascun angolo della lastra. Il funzionamento della macchina è completamente automatico e non necessita di alcun intervento
In Cina Schiatti conferma la propria mission: “Ricerchiamo nuovi sbocchi consolidando i rapporti esistenti” Macchina raggiatrice/ angolatrice modello RS812
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Un dettaglio della RS812
o regolazione da parte dell’operatore. Può essere usata singolarmente o abbinata a linee di molatura /foratura. “Quest’anno a China Glass - spiega Cinzia Schiatti - siamo presenti esclusivamente con uno stand di rappresentanza, in cui i visitatori possono trovare tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri macchinari, novità compresa, e avvalersi delle nostre competenze. Per noi, partecipare a questo appuntamento significa stabilire un rapporto continuativo con questo particolare mercato. Puntiamo sulla ricerca e sull’incontro di nuove realtà e sbocchi, consolidando nel contempo i rapporti commerciali esistenti”. “Particolarmente interessante - prosegue l’imprenditrice - è la portata di questa manifestazione, nella quale con-
fluiscono gli operatori locali, dei Paesi limitrofi e di ogni parte del mondo. Le attese? Positive, chiaramente: vogliamo guardare alla ripresa”. Per Officina Meccanica Schiatti Angelo, dunque, le sfide si confermano di alto livello: “Il mercato richiede macchinari sempre più performanti - evidenzia Schiatti - in grado di soddisfare esigenze specifiche. Attraverso il nostro bagaglio di conoscenza e cultura tecnica, derivante da oltre mezzo secolo di attività, vogliamo customizzare i nostri prodotti per incontrare quanto più possibile i bisogni dei clienti senza penalizzare il nostro consueto rapporto qualità/prezzo”. E se per il prossimo futuro è difficile fare previsioni, “auspichiamo che il settore edilizio riprenda e con esso tutto l’indotto”, conclude Schiatti.
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Dossier AZIENDE
Espositori associati Gimav a China Glass 2015
Pechino, 20-23 maggio - New China International Exhibition Center (NCIEC) Adelio Lattuada E1-314 info@adeliolattuada.com www.adeliolattuada.com ANTONINI E1-117 antoninisrl@leonet.it www.antoninisrl.com
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FERMAC E1-095 sebastien.antoine@fermac.it www.fermac.it
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PROFILGLASS E1-141 info@profilglass.it www.profilglass.itÂ
GLASS SERVICE E1-111 glass-service@glassservice.it www.glassservice.it
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NEPTUN GLASS E-129 info@neptunglass.com www.neptunglass.com
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Vitrum 2015:
alleanza sinergica con effetto moltiplicatore di Antonella Lanfrit
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- foto di Vitrum
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a congiuntura “è molto positiva”. Dopo dieci anni “il cambio euro/ dollaro è abbastanza realistico, la competitività cinese si sta gravando
Dino Zandonella Necca
Il neo presidente del Salone, Dino Zandonella Necca, guarda con ottimismo all’appuntamento di ottobre. La congiuntura “è molto positiva” dell’aumento del costo del lavoro che registra circa un +20% l’anno, le nostre aziende di macchinari e accessori sono cresciute nonostante tutto anche nel 2014”. Ora “serve sinergia tra tutta l’industria del vetro italiana, perché questa azione avrà un effetto moltiplicatore”. Il neo presidente di Vitrum, Dino Zando-
nella Necca, metta in fila così gli elementi che lo fanno essere realisticamente ottimista per la prossima edizione dell’importante salone internazionale delle macchine, attrezzature e prodotti speciali per la lavorazione del vetro che si terrà a Milano dal 6 al 9 ottobre. “L’interesse per l’evento c’è, perché l’occupazione degli spazi che abbiamo previsto è quasi al completo - aggiorna - e sono fiducioso anche perché ho registrato che, a fianco degli stand dei grandi e storici espositori, vi è l’ingresso di nuove aziende, anche piccole, desiderose di utilizzare Vitrum come trampolino di lancio”. L’appuntamento fieristico, cioè, “torna ad avere un suo appeal, perché le imprese si stanno rendendo conto che il contatto con i clienti solo via internet non è sufficiente, serve un punto di accumulo e coagulo”. In questo scenario, Vitrum 2015, con la
programmazione collegiale avviata lo scorso novembre e che Zandonella Necca conferma, intende giocare una partita di svolta. “L’obiettivo è di essere al servizio dell’intera industria italiana del vetro e perciò fare di Vitrum un punto di aggregazione, di collaborazione, un’occasione preziosa affinché tutta l’Italia del vetro si presenti al mondo con la sua filiera, la qualità e l’innovazione tecnologica che le sono riconosciute”. E non è tutto. Il presidente è persuaso che Vitrum debba essere “un’occasione speciale per i visitatori che giungono dall’estero: devono tornare a casa non solo paghi delle novità e della tecnologia che hanno visto, ma avendo acquisito sapere”. In quest’ottica, la XXX conferenza ATIV - Advances in Glass Process: Key innovation topics in hollow and flat glass” - si terrà negli spazi Virtrum l’8 ottobre; saranno allestite mostre per vedere da vicino e toccare particolari oggetti realizzati in vetro; sarà esposta una particolarissima mascotte: un vaso romano con due gladiatori che Vitrum, con il coinvolgimento di una pluralità di soggetti del settore, contribuirà a restaurare. “Vitrum - conclude il neo presidente aprirà i battenti nel mese finale dell’Expo, nel suo momento clou. Una felice concomitanza che contribuirà a segnare una svolta positiva per il comparto”.
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GI M AV VETRO PIANO
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Migliora l’andamento estero:
il primo trimestre accende le speranze di Chiara Marseglia - foto di O.M. Schiatti Angelo
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La presidente di Gimav Cinzia Schiatti conferma: “Per il vetro piano, Stati Uniti e Sud America si confermano i mercati di punta, ma buon terreno di business si sta rivelando anche l’Africa Subsahariana”
“ L’
andamento del mercato estero è decisamente migliorato rispetto allo stesso periodo del 2014. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, la ripresa è stata buona ma non possiamo negare che su questo abbia influito anche la debolezza della nostra moneta”. Sintetizza così Cinzia Schiatti, presidente di Gimav, le tendenze in questa prima fase del 2015. Una fase in cui sono le spinte esterne a stimolare la ripresa italiana, in attesa di una rinfrancante accelerazione. Certo, i valori devono restare nell’ordine della prudenza, ma i più recenti dati confindustriali suggeriscono che la morsa si sta allentando. Il Centro Studi di Confindustria stima infatti in aumento la produ-
zione industriale italiana, sale l’indice Pmi manifatturiero con ordini totali in crescita (da 51,2 a 54,5) e l’anticipatore Ocse prevede un ulteriore e più forte incremento del Pil nei mesi estivi. Numeri che portano a rialzo le stime di crescita del prodotto interno lordo italiano nel 2015 e nel 2016. Ma è l’export, vero fiore all’occhiello in particolare per le aziende associate Gimav, che conferma le speranze, rafforzato dagli effetti dell’euro debole e di una domanda europea più forte. Secondo i trimestrali di Confindustria, infatti, le attese delle imprese industriali sulla domanda estera per il 2° trimestre sono al livello più alto dal 2011. “La tendenza delle esportazioni - conferma Cinzia Schiatti - sembra appunto orientata verso la risalita, per lo meno fino a che lo scambio con la nostra moneta ci sarà favorevole. Per quanto ri-
Cinzia Schiatti
guarda i Paesi di maggior interesse per il vetro piano, il mercato più attivo resta quello americano. Alla continua ascesa degli Stati Uniti e del Sud America corrisponde però la discesa del mercato brasiliano, che ha subito un calo significativo mentre nel 2014 era stato quello più forte. Anche l’Africa Subsahariana sta iniziando a diventare un buon terreno di business, ma permangono le difficoltà legate al sistema creditizio: le banche locali faticano a concedere prestiti...”. “Sud Africa e Paesi del Golfo - prosegue la presidente di Gimav - sono mercati sempre in positivo. E, se la Malesia è il miglior campo d’azione dell’Asia, la Thailandia è invece quello che soffre di più, a causa delle problematicità politiche interne”. “In Europa e in Italia - riflette Cinzia Schiatti - anche se con un po’ di ritardo sono attualmente in atto delle scelte politiche più mirate al cambiamento, per uscire dalla fase di stallo che ci ha attanagliati in questi anni”. Intanto, però, l’attenzione deve concentrarsi anche sui prossimi appuntamenti fieristici: “China Glass e Mir Stekla per noi sono un indicatore importante dei trend dei rispettivi mercati, sempre strategici nonostante anche in Cina e in Russia siano in atto dinamiche molto diverse ma che le cui evoluzioni - conclude - possono rivelarsi entrambe determinanti per il nostro settore”.
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BILANCIO EVENTO GLASSPEX INDIA 2015
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Visitatori qualificati
e aziende italiane soddisfatte
di Antonella lanfrit - foto di Gimav
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“N
on una grande affluenza, ma i visitatori presenti erano qualificati, cioè rappresentanti di aziende realmente interessate alle novità e dunque potenziali acquirenti”. Il vice direttore di Gimav, Ing. Laura Biason, sintetizza così l’esperienza vissuta dal 13 al 15 marzo a Glasspex India, la fiera che si è tenuta a Mumbai e che ha visto presenti nello spazio collettivo Gimav cinque aziende italiane associate, e due, Bottero e Pneumofore, presenti in forma autonoma. “Cinque del vetro cavo e due del vetro piano - puntualizza Biason - per ciascuna delle quali c’è stato un riscontro positivo”. Nello spazio collettivo questa volta oltre alle aziende presenti con propri stand è stata realizzata anche una “catalogoteca”, in collaborazione con
Laura Biason, vicedirettore Gimav: “Grande attenzione per l’innovazione e il made in Italy”
Laura Biason
Ice. “Una possibilità, cioè, per le aziende che non potevano o che hanno deciso di non essere presenti direttamente, di essere rappresentate attraverso i loro cataloghi. Ci siamo occupati della distribuzione alle Aziende in base alle loro specifiche esigenze”, prosegue la manager. Anche su questo fronte, evidenzia, “non sono mancate le soddisfazioni, poiché in diversi casi gli interlocutori hanno dimostrato di conoscere già alcuni brand italiani e di apprezzarne la qualità”. Con questa idea sviluppata insieme all’Ice, Gimav ha dato la possibilità al mondo produttivo delle macchine per il vetro italiane di presentare sia le novità del vetro cavo che del vetro piano. Se il mercato di riferimento dell’evento
è quello locale, senza dimenticare comunque che la vastità dell’India è tale che il Paese è definito un subcontinente, l’aria che si è respirata a Glasspex è stata quella che spira in un area del mondo con molta energia e volontà di crescere. L’associazione delle Camere di commercio dell’India ha stimato una crescita annuale del mercato del vetro di circa il 15% nei prossimi tre anni e di ciò si è avuto riscontro nella tre giorni di vita fieristica. “Le aziende sono soprattutto piccole, ma molto interessate al made in Italy – conferma il vice direttore Biason -. Il mercato si è dimostrato vivace e interessato all’innovazione e a soluzioni di livello. Quanto alle richieste, esse hanno coperto ogni tipologia di proposta: dai nuovi impianti alle implementazioni, alla
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BILANCIO EVENTO GLASSPEX INDIA 2015
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ricerca di singole parti o di utensileria. Si sono registrate diverse richieste di informazioni anche per il vetro piano”. Complessivamente, dunque, al termine dell’evento “le aziende presenti erano soddisfatte, anche perché hanno colto l’occasione anche per rafforzare i rapporti con i rappresentanti di aziende locali con cui erano già in contatto”, riassume Biason. Del resto l’idea che si è riportata in Italia rispetto all’andamento dell’economia indiana è senz’altro positiva. Un atteggiamento supportato dai report forniti dall’ufficio Ice di Mubai e diffusi direttamente da organi governativi. “Anche la nuova stagione politica
avviatasi con il primo ministro Modi Narendra che ha vinto le elezioni nel 2014 con il Partito popolare indiano pare influire positivamente sull’economia per la volontà di attrarre investimenti e di far crescere il Paese, consolidandolo”, racconta il vice direttore a seguito dello scambio diretto di informazioni avute “sul campo”. Le previsioni del Fondo monetario internazionale danno l’economia indiana lanciata in una crescita che nel 2016 supererà quella cinese. Le previsioni del 2015 indicano un aumento del Pil pari al 6,3%, destinato a diventare 6,5% l’anno prossimo.
Opportunità di business con “Make in India” “Make in India” è il più imponente programma governativo lanciato per attrarre investimenti, favorire l’innovazione, incentivare I fattori di crescita, proteggere la proprietà intellettuale e promuovere la costruzione di infrastrutture in tutto il Paese con metodologie e tecniche all’avanguardia. Esso rappresenta il programma di rilancio dell’India messo a punto dal nuovo Governo guidato da Modi Narendra e il suo primo obiettivo è quello di attrarre investimenti. Il programma “Make in India” ha individuato 25 settori dell’economia su cui concentrare le energie e molti di questi hanno il vetro come protagonista: automotive, aviazione, chimica, parafarmaceutica, costruzioni, difesa, macchine elettriche, tessile, produzione alimentare, ferrovie, energie rinnovabili, biotecnologie, solo per fare qualche esempio.
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VITRUM 2015. NEL FUTURO DEL VETRO, TUTTO È POSSIBILE.
Dalle idee nuove nascono nuove tecnologie e dalle nuove tecnologie nascono altre idee, sempre più avanzate e significative. Ecco perché partecipare a Vitrum 2015 ancora una volta farà la differenza per tutti coloro che operano nel settore. Ogni due anni, a Vitrum, la prospettiva sul futuro si rinnova e acquista definizione e chiarezza, permettendo alle Aziende, ai prodotti e alle strategie di sviluppare appieno le loro potenzialità. La cornice per quest’anno sarà particolarmente stimolante, con una Milano carica di energia e di vita, proprio al culmine dell’Expo. Sarà insomma un Vitrum importante e indimenticabile, un Vitrum davvero da non perdere. Perché nel futuro del vetro, tutto è possibile.
Salone internazionale specializzato delle macchine, attrezzature ed impianti del vetro piano e cavo; del vetro e dei prodotti trasformati per l’industria. XIX EDIZIONE
Segreteria Generale Via Petitti, 16 - 20149 Milano Italy Tel. +39-02.33006099 Fax +39-02.33005630 www.vitrum-milano.it e-mail: vitrum@vitrum-milano.it
fieramilano 6-9 OTTOBRE 2015
ANTEPRIMA V ITRUM 2 0 1 5 FIERA MILANO RHO
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Sul palcoscenico internazionale si consolida l’immagine della fiera di Chiara Marseglia - foto di Vitrum
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ome abbiamo avuto modo di ricordare nella precedente puntata della storia di Vitrum,
Vitrum 2005
Il secondo decennio d’oro del vetro si conclude nel 2007. Sei edizioni, numeri da record, eventi memorabili: Renata Gaffo ne ripercorre i momenti salienti
online su Glass in IT style n° 30 del febbraio scorso, l’input alla nascita della prima fiera italiana dedicata al mondo del vetro è del 1978. L’iniziativa è di Dino Fenzi, Annibale Besana e una decina di altri produttori. La prima edizione di Vitrum si svolge a Milano nel 1979, in col-
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laborazione con Fiera Milano. Nel 1980 nasce Gimav, Gruppo italiano macchine e accessori vetrari (oggi associazione italiana dei fornitori di macchinari e accessori e prodotti speciali per la lavorazione del vetro) e del 1983 è la costituzione dell’Ente fieristico Vitrum con le firme storiche dell’associazione: Dino Fenzi, Annibale Besana, Angelo Lovati, Maurizio Enrico, Adelio Lattuada, Piero La Sala, Dino Bavelloni. Queste le prime e importanti date di questi 36 anni di associazione con le
conseguenti 29 edizioni della fiera. Con Renata Gaffo, direttore di Gimav e Vitrum, continuiamo questa ricostruzione storica partendo da dove ci siamo fermati due mesi fa. È il 1997. Da Lacchiarella Vitrum si trasferisce, come tutte le altre fiere della meccanica, ai nuovi padiglioni del Portello. Siamo all’inizio del secondo decennio d’oro del vetro. I numeri del boom “Come nei dieci anni precedenti, anche
dal 1997 e fino al 2007 possiamo parlare di anni d’oro per il settore. La decima edizione del Salone internazionale dedicato a macchine, attrezzature e prodotti speciali per la lavorazione del vetro conferma la vitalità del comparto e rafforza l’immagine della fiera in Italia e nel mondo. 313 gli espositori complessivi (105 quelli provenienti dall’estero) e 19 i Paesi partecipanti: oltre il 12 per cento in più rispetto al 1995. Quello che però ci ha dato ulteriori soddisfazioni sono state le conferme delle edizioni successive, in
una escalation di ‘segni più’ senza soluzione di continuità. Nel 1999, infatti, i partecipanti furono 385 (+23% rispetto all’edizione precedente), 421 nel 2001, 432 nel 2003, 438 nel 2005, per toccare la vetta nell’edizione n° 15”. 2007: l’anno al top “Il 2007 è stato un anno incredibile. Quell’anno infatti abbiamo raggiunto il massimo in termini di visitatori, di spazi occupati, di immagine: la quindicesima edizione è stata una fiera che ha rispec-
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Vitrum 2007
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chiato fedelmente l’andamento globale di quell’anno, non solo per il mondo del vetro ma per tutta la meccanica strumentale. Un anno eccezionale, con crescita a doppia cifra, quasi ‘drogato’. 308 gli espositori provenienti da tutto lo Stivale; 273 quelli provenienti dall’estero, da ben 28 Paesi diversi. Stiamo parlando di +14,5 per cento di espositori italiani e addirittura a +61,54 per cento di espositori esteri rispetto all’edizione 2005! Andava tutto fin troppo bene, ma la crisi economico-finanziaria mondiale coinvolse il nostro settore soltanto in seconda battuta, raggiungendoci tra gli ultimi due mesi del 2008 e l’inizio del 2009”. I nuovi concorrenti: Cina e Russia “Nel decennio precedente il vero e unico concorrente del Salone internazionale italiano era Glasstec. Nelle sue prime edizioni, infatti, China Glass, pur essendo una fiera enorme in termini di superficie, non poteva rappresentare un reale competitor: il parterre di visitatori ed espositori era essenzialmente locale, la qualità dei prodotti esposti era piuttosto bassa. In parallelo, però, con la crescita dell’industria cinese, anche la fiera ha saputo diventare un punto di richiamo: prima per quasi tutta l’Asia, poi anche per l’Australia e, progressivamente, per l’Europa. Alle prime edizioni le aziende
Vitrum 2005
Gimav non partecipavano, ma era un treno che non potevamo permetterci di perdere. Così, decidemmo di presenziare con la nostra collettiva ma soltanto a Pechino negli anni dispari; dal 2004 in poi, divenne anche per noi un appuntamento annuale, anche con l’edizione di Shanghai. Si pensi che nel 2004 Gimav esponeva su 288 metri quadri; ora ne abbiamo più di mille... Di fatto adesso, grazie ai suoi numeri, China Glass è la fiera n° 1 al mondo in termini di visitatori, di espositori e di metri quadri espositivi. A Mir Stekla, invece, quest’anno alla diciassettesima edizione, abbiamo cominciato a partecipare nel 1990. Ma non si trattava di una vera collettiva: il nostro
era infatti un ‘Punto Italia’ all’interno dell’area ICE. Le aziende non avevano spazi propri. Questo format per fortuna non durò a lungo e i nostri associati poterono cominciare a portare le loro macchine anche in Russia”. Gli eventi più significativi “In occasione di ogni edizione di Vitrum abbiamo sempre organizzato iniziative che, all’inizio, puntavano principalmente su temi di carattere storico-artistico. Tra tutti non posso non ricordare quelli nati dall’incontro con il professor Luigi Fozzati e l’architetto Stefano Filippi, soprintendente dei Beni ambientali e architettonici di Venezia. Furono loro a illustrarmi il lungo e affascinante iter del recupero di una nave affondata dell’Adriatico e contenente preziosi reperti in vetro. Questa esperienza è stata all’origine della mostra ‘Adriatico, la via del vetro’, che ebbe luogo nel 1995. L’esperienza dello stesso professor Fozzati, nel 1997, divenne poi la base anche per la mostra ‘Storie di Vetro’, dedicata all’archeologia delle rotte adriatiche del vetro dal II secolo a.C. al XVI secolo d.C., organizzata in partnership con il Museo della scienza e della tecnica di Milano, che per un mese ospitò la mostra in parallelo con Vitrum. Quello stesso anno il professor Fozzati riuscì a recuperare anche un’ancora bizantina,
unico esempio ritrovato nella sua interezza. Noi abbiamo finanziato il restauro, che è durato circa un anno e mezzo. Poi abbiamo fatto realizzare da Eurostands una vasca di dimensioni enormi, su misura, che piena d’acqua ha accolto la ‘nostra’ ancora e mostrata al pubblico in fiera per tutta la durata di Vitrum ’97”. “Nel 2005 abbiamo invece puntato sulla cultura in comunione con la tecnica. Nella mostra ‘Arte e tecnologia’ abbiamo esposto - su mille metri quadri - una selezione di 45 pregiati esemplari di vetro cavo, provenienti da due importanti musei italiani del settore, il Museo del Cristallo di Colle Val d’Elsa (Siena) e il Museo del Vetro di Altare (Savona), accanto a progetti tecnologicamente avanzati presentati da alcune tra le più note aziende internazionali produttrici di vetro piano: Saint-Gobain Glass, OmniDecor, Pilkington, Glaverbel, Manfredonia Vetro - Sangalli Group Industries e Guardian. Del 2007, infine, è stata la memorabile festa con oltre 350 invitati, nel suggestivo Palazzo della Pelota nel centro di Milano. Abbiamo concluso in bellezza il secondo decennio d’oro nel famoso ‘quartiere degli artisti’, coronando la serata con le performance acrobatiche di alcuni artisti nel loro spettacolo dedicato ai quattro elementi, terra, aria, fuoco, acqua”.
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SPECIALE EXPO 2015 eventi
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L A K E A R ENA
L’Albero della Vita,
simbolo del Padiglione Italia di Redazione - foto di Expo Spa
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giunta l’ora di alzare il sipario. Expo 2015 è al via e, fino al 31 ottobre 2015, sarà questa la vetrina in cui i Paesi partecipanti presenteranno tecnologie, proposte e soluzioni innovative per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale per l’intero Pianeta: garantire cibo sano, sicuro e sufficiente a tutti i popoli. 1,1 milioni di metri quadri di superficie espositiva, 145 i Paesi presenti in rappresentanza del 94 per cento della popolazione mondiale, 3 le organizzazioni internazionali (Onu, Cern e Commissione Europea), cui si affiancano 15 organizzazioni della società civile, 6 padiglioni corporate, oltre 20 milioni di visitatori attesi: questi i numeri principali dell’evento internazionale più importante che quest’anno ospiterà il nostro Paese. Epicentro della missione dell’Esposizione Universale, il Padiglione Italia, il cui simbolo è l’Albero della Vita.
Inaugura l’Esposizione Universale. La mission, dare una risposta concreta a un’esigenza vitale per l’intero Pianeta: cibo sano, sicuro e sufficiente “Il nostro obiettivo era trovare un’icona contemporanea per l’Italia e gli italiani, creare un oggetto con una forte identità, che parlasse del passato e del futuro del nostro Paese. L’esperienza nella creazione delle Cerimonie Olimpiche ci ha insegnato l’importanza dei simboli e crediamo che il Padiglione Italia abbia trovato il suo. L’Albero della Vita è un’espressione vivente del concetto di vivaio, è uno slan-
45 cio, un movimento dinamico che ispira”. Così l’architetto Marco Balich, presidente della Balich Worldwide Shows e direttore artistico del Padiglione Italia, ha spiegato l’essenza del “Tree of Life”. Con i suoi 37 metri, l’Albero della Vita è la struttura più alta dell’Esposizione Universale di Milano. Progettata dall’architetto Balich su concept dello studio Giò Forma, si trova nel centro della Lake Arena, il più grande spazio open air di Expo, di fronte a Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato e del Governo. La chioma in legno, di 45 metri di diametro, montata sulla parte di tronco in acciaio, pesa 70 tonnellate ed è stata issata in meno di due ore grazie all’utilizzo di due argani collegati a 300 metri di cavi d’ac-
ciaio. Per l’intera costruzione sono state utilizzate 90 tonnellate di legno e 150 tonnellate di acciaio. Sette chilometri di punti luce Led illumineranno oltre 1.200 spettacoli che affascineranno gli spettatori tra musica, giochi d’acqua, di luce ed effetti tridimensionali. L’ambizioso progetto è stato realizzato grazie al contributo di tre realtà italiane che, fin da principio, hanno creduto nell’opera: Orgoglio Brescia, il Consorzio bresciano costituito da 19 tra enti e imprese del territorio, Coldiretti, la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, e Pirelli, leader mondiale d’innovazione e tecnologia d’avanguardia in Italia e nel mondo.
P R O TA G O N I S T I INTERVISTA
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MURANERO - african fantasy in murano glass
Moulaye Niang,
il vetraio africano che vuole Murano patrimonio Unesco
di Antonella Lanfrit - foto di Muranero - www.muranero.venezia.it
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n “amore a priva vista”, nato “per caso” e coltivato con “una determinazione” incompresa, ma vincente. È l’inizio del percorso che ha fatto diventare Moulaye Niang il “vetraio africano” di Venezia, dove lo si
Con il vetro fu amore a prima vista nel Duemila. Oggi incanta con i colori delle sue perle
Collezione Laguna
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Collezione “Squero” può incontrare nel suo “Muranero”, e un appassionato difensore di Murano e della suo incredibile patrimonio di storia e cultura del vetro. “Mi sono speso in tante sedi affinché quest’isola diventi sito Unesco, patrimonio dell’Umanità. Come i muranesi, anch’io oggi sono convinto che alcune cose da quest’isola non debbano
uscire e mi provoca tristezza vedere lì insegne di vetro cinese. No, a Murano ci dovrebbe essere solo il vetro creato e lavorato lì”, racconta Moulaye, nato in Senegal e a 10 anni volato a Parigi dove vive la sua famiglia. Nel 2001 ha cominciato a bussare alle porte dei maestri vetrai muranesi, senza trovare chi gli aprisse.
P R O TA G O N I S T I INTERVISTA
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MURANERO - african fantasy in murano glass
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Il privilegio “Oggi - racconta - ho un privilegio che è concesso solo ai bambini sull’isola: entrare e uscire dalle vetrerie quando e come voglio. Sono diventato anch’io un po’ selvaggio, chiuso, provinciale. Adoro questo mondo, l’ho amato sin dal primo momento”. Moulaye Niang ha studiato tutte le tecniche del vetro, è in grado di fare ogni cosa, ma ha deciso di specializzarsi nella produzione di perle. “All’inizio il legame con l’Africa era stretto. Lì le perle si usano in ogni situazione; le usano le donne e gli uomini. Gli uomini, mussulmani o cristiani non impor-
ta, hanno sempre un rosario di perle”, racconta. Poi questo primo nucleo d’ispirazione si è ampliato a dismisura. “A Venezia arriva tutto il mondo e tutti coloro che entrano nel mio laboratorio diventano fonte di ispirazione: guardo i colori che hanno addosso, gli abbinamenti, le preferenze. Incamero e poi rielaboro nelle creazioni di Muranero”. Tecniche e lavorazioni Dal punto di vista della tecnica per la lavorazione del vetro, spiega Niang, “in questi 14 anni ho studiato tutti i metodi, da quello di Murano a quelli
si gli avevano impedito di insegnare quanto aveva appreso. Ma lui, come quando bussava senza che gli fosse aperto, non si è dato per vinto e per non creare contrasti se n’è andato a insegnare in Africa.
americani e cinesi. Ho cercato di individuare il loro punto in comune e da lì parto per costruire cose mie”. A Murano, per esempio, “hanno sempre fatto le perle soffiate lunghe e io le ho fatte piene, così sono più resistenti e non si rompono; le murrine le ho stese di modo che diventino un filo sulla perla”. Solo qualche esempio di ciò che Niang realizza nel suo laboratorio, diventato anche un luogo frequentato da studenti di istituti tecnici per gli stage. E pensare che, dopo aver superato la diffidenza e averlo accolto, i murane-
Colpo di fulmine “In Senegal, Mali e Ghana - ricorda - c’è un’antica tradizione nella lavorazione del vetro. Ho fatto dei corsi per periodi di tre mesi, introducendo nuove tecniche, ma raccomandando di mantenere vive anche quelle tramandate dalla tradizione”. Il colpo di fulmine fra Niang e Venezia è scattato quando lui ha visto lavorare il vetro il maestro Vittorio Costantini. Un amore rafforzato dall’ambiente veneziano, che lo ha ammaliato rispetto alla “frenetica Parigi”. Venezia “mi piace perché è lenta, la rendono lenta i vaporetti, i 450 ponti, la rallentano i milioni di turisti l’anno. Mi piacciono i campi veneziani, dove si vedono sedute fuori le famiglie e gli anziani, mi ricordano l’Africa”. Costantini mi mise in guardia: “Murano è un modo chiuso, non entrerai. Ho impiegato due anni per fare breccia, tornando ogni giorno dopo che mi avevano detto di no. La tua leggerezza, mi dissero alfine, è sconvolgente”.
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R I F L E S S I M A D E I N I TA LY PROMOVETRO
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Il vetro artistico di Murano
e il progetto della biennale di Filippo Bordignon - foto di F. Barbini - Consorzio Promovetro
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bbiamo già pronto il progetto per una Biennale esclusivamente dedicata al nostro vetro, che attende solamente il raggiungimento dei fondi necessari per la sua attuazione. Tante altre sono però le sfide che ci aspettano nel futuro: Expo 2015 sarà un’occasione importante in questo senso e non escludiamo perciò la partecipazione di Promovetro a qualche evento da svolgersi in Laguna Veneta o direttamente a Milano”. È quando conferma Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro, nato nel 1985 da un’iniziativa di un gruppo di imprese artigiane impegnate nella produzione di vetro artistico di Murano e oggi più che mai impegnato nella custodia, conservazione e difesa di questo importante patrimonio culturale che è la
“Expo 2015 sarà un’occasione importante”, conferma Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro. Mentre il marchio continua a essere simbolo della tutela di questa millenaria tradizione millenaria arte del vetro di Murano. Negli ultimi anni, infatti, complice l’intero rinnovamento generazionale del direttivo, tanti sono stati gli eventi promossi e organizza-
Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro
ti dal Consorzio, caratterizzati soprattutto da un’adeguata comprensione dei tempi che stiamo vivendo e volti ad approcciare i mercati internazionali grazie anche ai nuovi mezzi di comunicazione come i social network e internet. Sono stati fatti importanti investimenti mediatici, che hanno portato i canali social appartenenti al Consorzio a raggiungere quasi 100.000 follower, grazie anche alle importanti operazioni in corso. Basti ricordare, per esempio, il concorso internazionale EGE - European Glass Experiance, dedicato ai giovani artisti e designer europei per valorizzare il patrimonio culturale e artistico del vetro. Oppure l’episodio che ha coinvolto un maestro vetraio che ha lavorato utilizzando i Google Glass, come pure un’opera dedicata a Samantha Cri-
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stoforetti, prossimamente consegnata direttamente all’astronauta italiana di ritorno dallo spazio. La ‘mission’ è, dunque, rendere Murano la capitale del vetro artistico. D’altro canto, per mantenere accesa l’attenzione dei mercati su un prodotto specifico è ormai assodata la necessità di poterne verificare originalità e tracciabilità. La forza di un marchio certificato fa bene non solo al produttore ma a tutta la filiera, coinvolgendo al termine della catena quello che si rivela essere in realtà il suo anello più importante,
cioè l’acquirente. E una soluzione ideale in tal senso ha riguardato, per il celebre vetro di Murano, l’elaborazione del marchio Vetro Artistico Murano, istituito con legge della Regione Veneto n. 70 del 23 dicembre 1994 e operativo dal 2001. Tale marchio, di proprietà della Regione Veneto, è gestito dal Consorzio Promovetro Murano ed è fornito in concessione per un periodo rinnovabile di tre anni a tutte quelle aziende che dimostrino la loro scrupolosa appartenenza a questa quasi millenaria tradizione produttiva.
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La specializzazione
è il futuro del vetro in edilizia di Camilla Zanetti - foto di Anfit
Lo sostiene Piero Mariotto, direttore tecnico di Anfit, che traccia il bilancio del convegno dello scorso febbraio e racconta lo stato dell’arte del settore
S Piero Mariotto
i dichiara soddisfatto il direttore tecnico di Anfit, Piero Mariotto, degli esiti raggiunti dal convegno “Vetro in edilizia”, organizzato dall’Associazione nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy a fine febbraio a Bologna. “All’iniziativa - afferma - erano presenti circa cento persone, soprattutto serramentisti
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g l i e s iti d e l c o n v e g n o
e tecnici del settore: un buon numero, se si considera il periodo. Il convegno è stato un appuntamento importante, non solo per l’intervento di Mario Boschi, presidente della Commissione Vetro piano in Uni, ma anche - specifica - per i temi trattati, di grande attualità e interesse per il mondo dei serramentisti”. Dalla giornata di incontro, ma più in generale dalle attività di Anfit, emerge “una situazione di scollamento tra serramentisti e vetrai”, dichiara Piero Mariotto. “Le peculiarità del vetro, materiale che occupa all’incirca l’80% della superficie dei serramenti vetrati, sono purtroppo ancora poco conosciute dai serramentisti e questo stato si riflette sulla vendita del serramento. Le informazioni dovrebbero rappresentare parte integrante della conoscenza e della cultura dell’intero sistema produttivo, perché gli aspetti qualitativi e le caratteristiche funzionali (termiche, acustiche e di sicurezza) rappresentano - afferma con vigore - un punto di forza della produzione italiana, soprattutto in confronto all’attuale concorrenza dei produttori dell’Est, che lavorano con regole differenti. L’Italia, con la norma Uni 7697 ‘Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie’ e il regolamento Cpr 305/11 in tema di responsabilità del vetraio e del serramentista e delle documentazioni da fornire e da ricevere, ha una normativa avanzata rispetto allo standard europeo,
ma è importante che i controlli sul territorio, anche rispetto alla marcatura Ce che oggi è applicata a macchia di leopardo, sia alto per evitare che il consumatore finale si trovi di fronte a situazioni di prezzo discrepanti tra i prodotti offerti dalle aziende italiane e quelle straniere. La nostra sensibilità nei confronti della qualità e della sicurezza - dichiara Piero Mariotto - è molto alta, anche per questo svolgiamo attività informative con i clienti: è necessario uscire dalla politica del prezzo, per valorizzare invece un prodotto qualitativamente superiore e più sicuro. Stiamo cercando di alzare, con diverse attività e con i tre importanti progetti associativi riguardanti il Marchio Quality, il Label energetico e il Label di Posa, il livello delle prestazioni legate sia al prodotto che alla messa in opera: la specializzazione conclude il direttore tecnico di Anfit - è il futuro del settore”.
Dichiarazione di prestazione - DoP Dal 1° luglio 2013 le caratteristiche del vetro devono essere attestate dalla dichiarazione di prestazione - DoP, obbligatoria per ogni prodotto da costruzione venduto nell’Ue. La dichiarazione, presupposto per la marcatura Ce, è il risultato del processo di valutazione e verifica della costanza di prestazione del prodotto stesso. Accanto alla conferma delle regole già previste per la Dichiarazione di Conformità, la DoP deve essere redatta, sul modello indicato dal Cpr 305/11, dal fabbricante prima dell’immissione del prodotto sul mercato, deve essere accompagnata dalle informazioni sulle sostanze pericolose e, soprattutto, deve essere distribuita ogni volta che il prodotto è messo a disposizione del mercato. Il fabbricante può fornire la DoP in forma cartacea o tramite mezzi elettronici, oppure può pubblicare una copia della DoP sul proprio sito web. Marchio Quality Il Marchio Quality, che solo le aziende socie Anfit possono ottenere, dà diritto a rilasciare, nel rispetto di un protocollo rigoroso e sotto controllo dell’Associazione, l’Etichetta energetica e il Certificato di Origine che, oltre ad
attestare la qualità, la sicurezza nell’uso e la realizzazione dei serramenti sul territorio nazionale, garantiscono il rispetto delle leggi e delle norme italiane. Sull’etichetta energetica e sul certificato di origine, che anticipano le disposizioni della Direttiva europea 2010/30/Ue, vanno indicati, finestra per finestra, non solo le classi energetiche del singolo infisso, il livello di isolamento termico assicurato dalla finestra e le prestazioni estive (indicate Comune per Comune), ma anche i dati identificativi del serramento, compreso il lotto di produzione e l’indicazione della provenienza e del made in Italy.
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Con Glacier Formation il vetro diventa interfaccia informativa di Chiara Marseglia - video e interviste di Barbara Trigari
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AGC ha debuttato alla Milano Design Week 2015 mettendo in connessione, attraverso “infoverre”, tecnologia, arte, design e medialità
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GC Asahi Glass ha fatto il suo debutto alla Milano Design Week 2015, presentando alla stampa in anteprima - il 13 aprile scorso - “Glacier Formation”, esposizione di space design realizzata grazie alle sue ultime innovazioni: infoverre” e “Glascene”. Noi ci siamo andati e abbiamo intervistato Naoki Sugimoto, GM of Business Development Office di AGC, scam-
biando qualche battuta anche con Yutaka Endo, art director & producer per Luftzug, e Kazumasa Teshigawara, visual designer per qubibi. L’obiettivo di questa suggestiva combinazione di luci e immagini è spingere verso una innovativa interazione con le informazioni. Camminando all’interno di un percorso artistico in vetro, che richiama la formazione di un ghiacciaio, i visitatori percepiscono le informazio-
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13 aprile 2015, Salone del Mobile di Milano - conferenza stampa AGC Asahi Glass. Intervista a Naoki Sugimoto, Yutaka Endo e Kazumasa Teshigawara
ni in cui sono “avvolti”, ma le vivono come parte dell’ambiente circostante. Alti 3 metri e inseriti in un ambiente di circa 200 mq, gli schermi di “Glacier Formation” si combinano alle immagini visualizzate attraverso “infoverre”, creando uno spazio che permette ai visitatori di vivere la materia vetro come interfaccia informativa, capace di mettere in connessione tecnologia, arte, design e medialità.
Dopo il lancio di “Glacier Formation” alla Milano Design Week, AGC resta in Italia e partecipa a Expo Milano 2015 con “infoverre”, utilizzato come tavolo mediale nell’Ambiente 5 all’interno della sezione immagini del Padiglione Giappone. Questo prodotto AGC offrirà immagini talmente realistiche che sembreranno fluttuare verso chi le guarda nel campo.
N. 31
Aprile 2015
SPECIALE CHINA GLASS Dossier Aziende
Hanno collaborato in questo numero
C H I n a G L a S S 2 01 5
GIMAV Intervista a Dino Zandonella Necca
APPUNTAMENTI Video-intervista: Glacier Formation, AGC per la prima volta alla Milano Design Week
DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Ocmi Officina Meccanica Schiatti Angelo
ANTEPRIMA VITRUM 2015
La fiera ieri e oggi
Bimestrale Anno 2 - Numero 31 Giovedì 30 aprile 2015
Ad Mirabilia
Expo 2015 Spa
www.admirabilia.it
www.expo2015.org
Adelio Lattuada
Fenzi
www.adeliolattuada.com
www.fenzigroup.com
Adi Tools
Glaston
www.aditools.com
www.glaston.net
AGC Asahi Glass
Mappi International
www.asahi-glass.jp
www.mappi.it
Anfit
Muranero
www.anfit.it
www.muranero.venezia.it
Progetto Grafico e Art direction Nico Chinello
Bottero
Ocmi OTG
www.bottero.com
www.ocmigroup.com
Traduzioni Nicoletta Canesi
Consorzio Promovetro
Officina Meccanica Schiatti Angelo
www.promovetro.it
Elettromeccanica Bovone www.bovone.com
www.schiattiangelosrl.com
TC Special Equipments www.triulzi.com
Direttore Responsabile Mattia Losi
Direttore Editoriale Chiara Marseglia Hanno collaborato Filippo Bordignon Antonella Lanfrit Camilla Zanetti Barbara Trigari
Foto di copertina Per gentile concessione di Bottero Spa Proprietario Vitrum Srl - Via Petitti 16, 20149 Milano Editore New Business Media Srl Via Eritrea, 21 - 20157 Milano Registrazione Tribunale di Milano numero 291 del 26 aprile 2004 Stampatore Prontostampa Via Praga 1 Zingonia Verdellino (BG) online nel sito
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D0 You Know? N. 25
April 2014
FOCUS ON CHINA GLASS
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Companies Dossier
PREVIEW Glass South America, a quality showcase
GIMAV Made in Italy still says it all
GENERATIONS
“Youth of Italian glass”
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