N. 32
Maggio 2015 ISSN 2421-3586
ANTEPRIMA VITRUM 2015 Due giorni a Milano con la stampa internazionale: video e interviste
RICERCA & SVILUPPO SPECIALE MIR STEKLA Dossier Aziende
Teorie della transizione vetrosa: le novità
M I R S T E K L a 2 01 5
DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Officina Meccanica Schiatti Angelo Tyrolit
DIETRO LE QUINTE
Focus “Vetro cavo - Tableware”
VETRINA
in
N. 32
n
Maggio 2015
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Anteprima Mir Stekla
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Scheda Paese - Russia
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Gimav vetro piano
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Dietro le quinte - Tableware
La Russia tornerà sul podio Gli assi degli imprenditori italiani
In Russia la competizione si fa serrata Il punto di vista delle vetrerie
51 Macchine altamente
performanti per creare eleganti trasparenze
13 anteprima
VITRUM 2015 Due giorni a Milano con la stampa internazionale: i video e le interviste
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Ricerca & Sviluppo
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Nuove tecnologie
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Teorie della transizione vetrosa: ecco le novità È nato il nuovo sistema di decorazione digitale del vetro
Speciale Mir Stekla Dossier Aziende DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Officina Meccanica Schiatti Angelo Tyrolit
comunicare è sinergia di
La comunione di intenti e risorse consente massa critica: il gruppo rende tutti più forti
Chiara Marseglia
U
na parola su tutte domina, a cominciare dalle prossime pagine: sinergia. Sostantivo tutt’altro che banale, la cui etimologia riconduce a un concetto di ampio respiro e di cui non bisogna abusare. La capacità - mai scontata - di mettere insieme le rispettive risorse e operare per raggiungere un obiettivo comune è, infatti ,tanto invocata quanto temuta. Eppure, è vero, insieme si può migliorare. L’aggregazione, come evidenzia l’evoluzione stessa della storia dell’umanità, restituisce forza; la comunione di intenti e risorse consente massa critica: il gruppo rende tutti più forti e più sicuri, all’esterno come all’interno della propria comunità. In più, l’incontro e la vicinanza consentono lo scambio delle idee, il trasferimento e l’accrescimento reciproco delle conoscenze, fiducia, propositività. Anche “comunicare” esprime una filosofia “sinergica”: significa “rendere comune” qualcosa che ci appartiene attraverso le parole, far sapere agli altri e condividere con essi qualcosa di nostro. Trasmettere in modo corretto i propri intenti, informare sui propri obiettivi, rendere partecipi gli altri della soddisfazione per i propri risultati fanno parte di una volontà che pensa positivo, che si impegna per un futuro meno individualista, che è più sicura e capace di accogliere il nuovo. Buona lettura.
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COMPETITIVI IN SINERGIA:
LA FIERA SARÀ LA CASA DI TUTTI di Chiara Marseglia - foto di Archivio Glass in IT style - video Barbara Trigari
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Dalla Terrazza Martini, al suo primo Vitrum da presidente, Zandonella sottolinea: “Abbiamo bisogno del contributo tecnico, formale e scientifico di tutti i player. Chi verrà in fiera dovrà trovare risposte a tutto campo sul futuro del vetro”
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Torre Velasca
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a conferenza stampa di Vitrum si è svolta nella serata di martedì 12 maggio. Straordinaria la location: la Terrazza Martini, storico riferimento culturale e sociale per la città di Milano, che dal 1958 domina il centro storico offrendo, dall’ultimo piano, una vista mozzafiato a 360 gradi. Al calar del sole, infatti, si sono via via illuminati i riferimenti principali del capoluogo meneghino: dalla Galleria Vittorio Emanuele II alle guglie del Duomo fino alla Torre Velasca. Affascinati i giornalisti della stampa internazionale invitati a condividere questo momento di bell’Italia con i vertici di Vitrum e di Gimav, l’ingegner Alessandro Bandini presidente
Dino Zandonella Necca di Ativ (Associazione Tecnici Italiani Vetro) e il dottor Alessandro Lamura dell’Ufficio Meccanica, Chimica, Energia, Ambiente dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). In questa sede, abbiamo intervistato l’ingegner Dino Zandonella Necca, eletto alla fine dello scorso aprile alla presidenza di Vitrum insieme con i vice Aldo Faccenda (Bottero Spa) e Cinzia Schiatti (Schiatti Angelo Srl). Vitrum - Expo, Milano - Italia: non si può mancare perché? “Quest’anno Vitrum rappresenta, come l’Expo, un segno di rinascita da un perio-
do di crisi abbastanza intensa, perdurato per quasi 8 anni. I segnali della ripresa ci sono e sono molto forti, all’esterno del nostro Paese ma anche in Italia, come abbiamo potuto osservare ammirando anche il cambiamento dello skyline di Milano, durante la passeggiata con i giornalisti: un’immagine incredibile dell’italiano capace di costruire, in poco tempo, in modo organico, a misura d’uomo e innovativo. Questo, secondo me, è il segno di un giro di boa: stiamo andando verso una situazione migliore”. Edizione 2015, cosa possiamo aspettarci? “La stella polare è naturalmente l’innovazione, unita alla competitività che
Scalinata verso Piazza Gae Aulenti
però non deve essere soltanto nel prezzo dell’oggetto ma considerata in una visione molto più ampia: il costo totale di ownership del prodotto. Il visitatore che verrà a Vitrum dovrà dunque tornare a casa con qualcosa di importante, un contributo anche culturale. Ecco perché quest’anno abbiamo deciso di partire dalle origini dell’industria del vetro: presenteremo anche un oggetto prezioso al cui restauro stiamo contribuendo e, da lì, dovremo scandire lo sviluppo della nostra industria”. Vitrum da sempre ha un ruolo e una vocazione internazionale, ed è tra le fiere mondiali di riferimento del settore. Esattamente come le aziende del vetro italiane, ai vertici nel mondo. Ma in questi ultimi anni in particolare sono cambiate le regole dei mercati. Quali i diktat attuali del settore? “Abbiamo assistito a una crisi mondiale molto pesante ma che ha evidenziato un fattore positivo: il prezzo degli oggetti non è l’aspetto primario. L’aspetto vincente che emerge è la capacità di dare un servizio, e di darlo a un costo ragionevole. In quest’ottica, ritengo si giocheranno i livelli strategici del futuro: offrire un servizio affidabile, sicuro a un prezzo giusto. In questo senso, le aziende italiane si collocano molto bene, perché sono di natura molto versatili e molto ef-
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Galleria Vittorio Emanuele II e Duomo
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ficienti. L’unico problema per alcune di esse, soprattutto quelle medio-piccole, è l’aspetto della ricerca e sviluppo, che potrebbe essere molto gravoso per budget contenuti. Ma il ‘tallone d’Achille’ per l’Italia è più che altro la mancanza di sinergia: infatti, Vitrum quest’anno vuole essere la casa non dell’associazione Gimav ma di tutti, in un modo non coercitivo ma trasparente. Le porte sono aperte, come dimostra quest’anno anche il convegno dell’Ativ: se noi riusciremo a sfruttare queste sinergie, avremo raggiunto il nostro obiettivo. E potremo essere effettivamente competitivi”. Questa edizione di Vitrum sarà all’insegna sì dell’innovazione, ma anche della sinergia, dunque? “Sì, lo è assolutamente, anche a livello organizzativo. Se noi vogliamo esse-
re davvero competitivi a livello mondiale abbiamo bisogno del contributo tecnico, formale e scientifico di tutti i player. Chi verrà in fiera dovrà trovare risposte a tutto campo sul futuro del vetro”. Questo è il suo primo Vitrum da presidente: come vive questo suo “esordio”? “Devo essere sincero... Ho notato che negli ultimi anni c’è stata una grande compartecipazione. Parte delle idee di questa edizione sono proprio la continuità di quello che si era già deciso tempo addietro. È eccitante per me personalmente, ma è più un lavoro di squadra. È il team che fa il successo. E a me sta più a cuore stimolare questo team per raggiungere un buon risultato”.
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I N T E RV I S TA A d A l E S S A N d R O b A N d I N I
L’INNOVAZIONE NEL MONDO DEL VETRO PIANO E CAVO DÀ APPUNTAMENTO
A MILANO
di Chiara Marseglia - foto di Archivio Glass in IT style - video barbara Trigari
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Propizia la contemporaneità di grandi eventi. Ativ coglie l’occasione e porta la sua 30a Conferenza a Vitrum. Il futuro del settore? Assolutamente positivo, conferma il presidente Bandini
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I N T E RV I S TA A d a l essan d ro b an d ini
Alessandro Bandini
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a serata organizzata da Gimav per la presentazione di Vitrum 2015 alla stampa internazionale ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche di ATIV, Associazione Tecnici Italiani Vetro, che per la prima volta porterà la sua Conferenza annuale - giunta al 30° appuntamento - sulla piazza di Milano. L’appuntamento, intitolato “Advances in Glass Processes: Key innovation topics in hollow and flat glass”, è fissato per l’8 ottobre 2015 quando, inoltre, 12 tra le soluzioni più innovative per il vetro piano e cavo, selezionate dalla commissione tecnica di esperti Ativ, saranno presentate e illustrate al pubblico direttamente dai propri autori o sviluppatori. Per l’occasione abbiamo intervistato il presidente di Ativ, ingegner Alessandro Bandini.
Dopo Parma, Milano. Perché Ativ ha scelto di portare la sua conferenza annuale per la prima volta nella città meneghina? “Le aspettative per questo appunta-
Piazza Gae Aulenti, Torre Unicredit mento sono promettenti in termini di affluenza anche rispetto ai convegni Ativ che abbiamo organizzato ultimamente a Parma. Abbiamo registrato sempre una presenza notevole di scienziati e operatori nel campo vetrario, provenienti da tutto il mondo. Solo l’anno scorso, a livello europeo, abbiamo avuto ben 350 partecipanti. Quando si è presentata l’opportunità da parte di Gimav di portare a Milano la 30a Conferenza, l’abbiamo colta al balzo perché abbiamo tenuto conto degli eventi in contemporanea, tra Vitrum ed Expo, che possono attirare non solo scienziati e ma anche visitatori interessati a quello che propone il mondo del vetro in Italia. Si tratta di un volano importante: non a caso ho
proposto di portare un convegno Ativ anche ad Astana, in Kazahistan, che ospiterà l’Expo 2017”. Quali sono i temi strategici della conferenza? “L’appuntamento 2015 è per noi un vero evento, perché Ativ è nata proprio 30 anni fa. Inizialmente fondata come associazione del vetro cavo, da 4-5 anni abbiamo messo in parallelo anche il settore del vetro piano perché ritenuto di alto interesse, non solo in termini di produzione ma anche come seconde lavorazioni del vetro. Quest’anno, in realtà, se il convegno si fosse svolto a Parma, avrebbe avuto come tema principale l’innovazione nelle macchine formatrici per il vetro cavo. Portandolo nell’ambito di Vitrum abbiamo ampliato l’orizzonte all’innovazione tecnologica anche nel campo del vetro piano. Alla nostra ‘call for paper’ hanno risposto diverse realtà e ora stiamo valutando le relazioni: a Vitrum porteremo le 12 migliori”. Dall’osservatorio Ativ, come sarà il futuro del vetro? “Positivo, sempre positivo. Bisogna mirare in alto: anche se in Italia ha avuto delle battute d’arresto, il vetro non ne ha risentito a livello globale perché è un settore va sempre avanti non solo come applicazione ma anche come ricerca. Se abbiamo perso un po’ di italianità nelle nostre aziende a seguito di
acquisizioni da parte di gruppi stranieri, è pur vero che le nostre maestranze continuano a lavorare: stanno trasferendo l’arte e la conoscenza. Abbiamo i più importanti produttori di impianti al mondo, le professionalità sono da noi. Il sistema del vetro italiano ha creato una tradizione storica che, al di là della situazione contingente degli ultimi anni, ha portato il nostro capitale umano ad aiutare lo sviluppo di vetrerie in tutto il mondo: vetrerie che avevano la necessità di esperienza e di training in questo campo, in tutte le produzioni del piano e del cavo. Questa è la grande opportunità per il futuro: dobbiamo lavorare per consolidare la sinergia fra le aziende in Italia, come fra chi produce e progetta macchine e impianti per il mondo del vetro”.
Piazza Alvar Aalto
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ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI MILANO
A piedi
nel cuore trasparente della città di Chiara Marseglia - foto di Archivio Glass in IT style - video Barbara Trigari
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voltasi tra il 12 e il 13 maggio scorso, la due-giorni per la stampa internazionale organizzata da Vitrum è andata a segno anche quest’anno. I giornalisti, per lo più volti noti e storici del settore, sono giunti dall’Italia e in rappresentanza delle principali riviste estere del mondo del vetro, sia per incontrare, in occasione della prima partecipazione ufficiale, i vertici del neoeletto Cda della fiera sia per scoprire - come ogni anno - nuovi brani di italian style. E, per questo 2015, il programma è stato particolarmente intenso. Primo appuntamento: il tour “Architecturals walks in Milan”, circa tre ore di passeggiata nella zona Garibaldi-Repubblica, tra gli edifici del capoluogo lombardo in cui il vetro è l’elemento base della progettazione architettonica.
Il tour è stato “tagliato” per rispondere all’esigenza specifica del mondo GimavVitrum. La stampa è stata accolta in via Solferino 17, sede dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano. A guidare la comitiva di giornalisti per le vie principali della città, la professoressa Maria Vittoria Capitanucci, critico e storico di architettura, nonché docente di Storia del progetto contemporaneo al Politecnico di Milano. I simboli della verticalità milanese “L’itinerario - spiega la professoressa Capitanucci - riguarda tutta un’area di Milano che è stata interessata da trasformazioni molto profonde, storicamente rimasta irrisolta ma che finalmente, negli ultimi quattro/cinque anni, è riuscita a riemergere con una vita completamente
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L’Ordine degli Architetti di Milano presenta le più suggestive architetture moderne ai giornalisti delle principali testate del mondo del vetro, giunti a Milano in occasione della conferenza stampa di Vitrum 2015
nuova, creando dei flussi assolutamente inaspettati. Il master plan di tutta la zona definita Porta Nuova-Varesine e Garibaldi-Isola - è stato completamente ripreso e studiato dall’architetto Cesar Pelli, che è anche l’autore dell’edificio iconico della zona, la Torre Unicredit, diventata l’headquarter dell’istituto bancario. Si tratta di un sistema di tre elementi che si compenetrano definendo una piazza centrale, attorno alla quale si sono affacciati altri
edifici interessanti, il cui progetto invece è stato affidato a tutta una serie di architetti del panorama nazionale e internazionale”. Sempre sulla stessa piazza da pochissimo è sorto il padiglione di Unicredit, in legno di faggio e vetro: luogo pensato per ospitare alcuni eventi culturali legati a Expo e che poi dovrebbe trovare nuova collocazione. Dall’osservatorio privilegiato di piazza Gae Aulenti, si notano inoltre,
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ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI MILANO
sull’altra sponda del quartiere Isola, i due pluripremiati edifici del Bosco Verticale, opera di Stefano Boeri, La Varra e Barreca, mentre “scendendo lungo un interessante attraversamento sospeso - prosegue - si arriva alle due torri residenziali progettate da Arquitectonica: Aria e Solaria. Accanto, un’altra torre di residenze, Solea, opera dell’architetto Caputo”. “L’ultima frangia di questa zona, alle spalle degli edifici, è detta Varesine e conduce - non soltanto fisicamente, ma anche idealmente - verso Piazza della Repubblica, il nucleo storico degli edifici ‘alti’ milanesi. In particolare, qui troviamo gli edifici ‘più bassi’ a lastra continua, che sono dello Studio Pedersen Fox, e il famoso ‘Diamantone’, l’elemento di testa dello stesso studio architettonico americano e nord europeo”. Il vetro nella nuova Milano Negli anni, il capoluogo lombardo ha fatto propria anche una vocazione alla verticalità che indugia nel vetro. Lo skyline della città ha cominciato a mutare e, oggi, sono evidenti gli effetti di questa strategia architettonica che spinge sulle altezze. “Nel nostro tour - riprende la professoressa Capitanucci - il tema del vetro viene toccato in particolare in una serie di occasioni: nel grattacielo, quindi nel sistema ‘alto’, e nell’area più residenziale. Progettata da Cesar Pelli, la Torre Unicre-
dit ha nel vetro il suo elemento fondante: sostanziale è la facciata continua che risponde con maggior efficacia anche al tema della sostenibilità. Si tratta infatti di sistemi di vetro studiati appositamente per avere la massima certificazione per la gestione dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento degli spazi interni”. Le altissime volumetrie sono infatti passate attraverso studi tecnologici avanzatissimi di cui è stato dato un assaggio agli ospiti grazie al prezioso contributo di due professionisti di spicco nel settore, l’architetto Fabio Baccini e l’ingegner Alfredo Sironi. “Molto affascinanti - conclude Maria Vittoria Capitanucci - ma per lo più di tipo residenziale e, quindi, meno conti-
Torre Unicredit
Itinerari di architettura milanese: dieci anni di successi “Il progetto - spiega l’architetto Stefano Suriano, responsabile della redazione degli ‘Itinerari’ - nasce una decina di anni fa per volontà dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano con l’intento di fare un censimento delle architetture moderne della città (circa 500 gli edifici censiti costruito tra gli inizi del Novecento fino ai giorni nostri. È stato creato un database, inserito all’interno del sito www.ordinearchitetti.mi.it, che oggi ospita una cinquantina di itinerari, divisi per ambiti tematici. Per ogni architettura è presente una scheda descrittiva, spesso curata da importanti studiosi e professori universitari, una galleria fotografica, disegni d’archivio e una bibliografia specifica sul tema dell’itinerario”. “Gli itinerari sono aperti a tutti - prosegue l’architetto Suriano - e assolutamente per un pubblico trasversale: dall’architetto all’appassionato, dal professore universitario al giovane studente delle scuole superiori o dell’università”. Dagli esordi a oggi, l’iniziativa ha avuto un successo notevole e, in occasione di Expo, le aspettative sono naturalmente molto elevate. “Per il semestre dell’Esposizione universale - sottolinea Suriano - tutte le visite sono state messe a sistema per dare vita a un nuovo progetto, ‘Architectural walks in Milan’. Questa nuova modalità prevede passeggiate a piedi (non in pullman, come da tradizione), due volte alla settimana, il giovedì e il sabato, che vanno a coprire gli itinerari più interessanti anche dal punto di vista della fruibilità per chi arriva dall’estero. Ogni anno circa 800 persone seguono i nostri tour e, considerando che ogni appuntamento coinvolge tra le 40 e le 45 persone, per i prossimi mesi prevediamo un afflusso ancora più importante”.
nue sono invece le vetrate delle Torri del gruppo spagnolo ormai americanizzato Arquitectonica. Si tratta di affacci su doppia altezza che per alcuni appartamenti creano dei veri e propri patii interni. Altrettanto suggestivo
e di grande effetto architettonico è, infine, tutto il sistema del ‘Diamantone’ con i suoi cosiddetti ‘Diamantini’, ossia i corpi lunghi che segnano il Viale della Liberazione. Sono essi il nuovo limite contemporaneo della città”.
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DUE GIORNI A MILANO CON LA STAMPA
INTERNAZIONALE video Barbara Trigari
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Il tour in città, il cocktail alla Terrazza Martini, la visita a Expo Milano 2015: il video conclusivo dell’appuntamento con i giornalisti del settore giunti da tutto il mondo per la presentazione di Vitrum
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17a EDIZIONE DI MIR STEKLA, 8-11 GIUGNO 2015
La Russia tornerà sul podio e le aziende italiane dovranno esserci
di C.M. - foto di Gimav
Renata Gaffo, direttore di Gimav e di Vitrum
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ir Stekla, giunta quest’anno alla 17a edizione, è la fiera chiave dell’area Csi ed Est Europa, con oltre 12mila metri quadri complessivi di spazio espositivo e circa 2.000 visitatori provenienti da una ven-
Le difficoltà ci sono, ma qualcosa sta cambiando. Le riflessioni del direttore di Gimav Renata Gaffo in occasione della collettiva a Mir Stekla 2015
tina di Paesi diversi del mondo. La delegazione italiana capitanata da GimavIce quest’anno annovera 14 imprese associate. “Rispetto all’edizione scorsa e come abbiamo già visto accadere per China
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A n t e p r i m a MIR S TE K L A MOSCA
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17a EDIZIONE DI MIR STEKLA, 8-11 GIUGNO 2015
Alcuni stand degli associati Gimav a Mir Stekla 2014 Glass 2015 - spiega il direttore di Gimav Renata Gaffo - i numeri confermano l’interesse delle nostre imprese per questo appuntamento e il mercato russo in generale”. Sebbene le cose siano un po’ migliorate rispetto al terribile periodo 2009-2011, durante il quale si è registrata la chiusura di un gran numero di piccole vetrerie che erano il tessuto su cui operavano anche le nostre aziende, la situazione economica locale ancora non aiuta. “I problemi fondamentali della Russia - ricorda infatti il direttore - sono le grandi difficoltà che le piccole e medie aziende incontrano per ottenere crediti dalle banche e gli alti tassi d’interesse”.
Nell’economia russa, dunque, continuano a sussistere problematiche fondamentali che impongono cautela: mancanza di capitale delle banche, assenza di crescita economica, il perdurare della tendenza a un incremento dell’intervento pubblico nell’economia. Ecco perché, se oggi qualcosa sta cambiando - precisa Gaffo - “ciò accade in modo non ancora rilevante e va ricordato che in questo contesto si è innescato anche il problema della svalutazione del rublo e la caduta del prezzo del petrolio”. Lo spiraglio all’orizzonte si intravvede perché, dai primi di febbraio all’inizio di aprile 2015, la moneta russa si è raffor-
27 zata del 22,3%, ma gli esperti per il momento non si sbilanciano su un rafforzamento del rublo a lungo termine. “Io non ho dubbi - riflette Renata Gaffo - sul fatto la Russia tornerà sul podio e, quindi, anche Mir Stekla riacquisterà terreno, ma non si può negare che anche questa fiera abbia risentito negli ultimi anni di una forte flessione in termini di superficie, di partecipazioni di aziende e di Paesi. Scarsa, per esempio, è la presenza di macchine in esposizione: questo perché, nonostante per le aziende italiane portare ed esporre nel mondo la propria tecnologia sia una tradizione pluridecennale, i costi dei servizi ‘accessori’ di questa fiera non giocano a favo-
re. Dalla movimentazione delle macchine agli allacciamenti elettrici, passando per le spese doganali: sono spese proibitive che solo le aziende di dimensioni più importanti riescono ad arginare con la presenza in fiera degli agenti locali”. “Non dimentichiamo - conclude il direttore - che per sette anni e, quindi, fino al 2008, la Russia ha oscillato ai vertici della classifica delle nostre esportazioni. In questa fase siamo nella scia della caratteristica fisiologica del nostro settore, che arriva sempre un po’ ‘dopo’ gli altri e soprattutto quando il benessere economico assume una più ampia diffusione tra la popolazione: quindi si costruisce, si arreda...”.
S C H E D A PA E S E FEDERAZIONE RUSSA
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ECONOMIA E OPPORTUNITà DI BUSINESS
Alta tecnologia e qualità dei servizi:
gli assi degli imprenditori italiani di C.M. - foto di Fotolia
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l pubblico russo guarda sempre con favore al prodotto italiano. Macchinari e apparecchiature sono sempre tra i prodotti in testa alle esportazioni, insieme con altri simboli del made in Italy: dall’abbigliamento all’alimentare. Tuttavia i programmi di sviluppo delle importazioni si stanno concentrando inevitabilmente sulle produzioni sostitutive più strettamente necessarie al complesso dell’industria pesante, e quindi nei settori energia, mezzi di trasporto e forniture militari. Ecco dunque che per le imprese italiane la concorrenza si gioca ora più che mai sul terreno dell’alta tecnologia. Nel comparto della meccanica in particolare cresce la richiesta di apparecchiature elettroniche soprattutto per la domanda
Nella Federazione Russa il favore verso il prodotto made in Italy è sempre alto: nonostante le note difficoltà in cui riversa il mercato, questo è il momento per rilanciare
del medicale e dell’ospedaliero, ambiti ancora poco rappresentati nel computo del nostro export ma con ritmi di crescita molto elevati e prospettive di medio termine interessanti. Secondo partner com-
se italiane stabilmente presenti in Russa: una settantina quelle che hanno in loco stabilimenti produttivi. Il sistema bancario russo non è ancora in grado di sostenere politiche creditizie a lungo termine, ma le aziende possono contare anche sulla presenza nel territorio di banche italiane (poco meno di una decina attualmente), che accompagnano le imprese in tutte le fasi di ingresso, di presenza e di start-up. Dal punto di vista delle modalità operative, le criticità più sentite dai fornitori italiani riguardano sempre la costruzione di reti di assistenza tecnica efficienti e la gestione dei flussi di ricambi, accessori e componenti. Ecco perché le imprese del comparto dei beni strumentali devono strategicamente puntare proprio in questa direzione, per rispondere con la qualità e l’efficacia tipicamente italiane nei servizi alle esigenze degli utilizzatori locali. vesta48 - fotolia.com
merciale della Russia in Europa (dopo la Germania), l’Italia si è distinta nel 2014 tra i 10 più importanti partner commerciali della capitale degli Urali, Ekaterinburg, e della Regione di Sverdlovsk, nodi cruciali per gli scambi tra la Federazione e 143 Paesi del mondo. Si consolida inoltre la quota dei fornitori di gruppi industriali italiani, con insediamenti produttivi propri in loco. E, dato lo sviluppo degli investimenti nazionali ed esteri, inclusi quelli nelle Zone Economiche Speciali, le dinamiche della domanda di attrezzature e macchinari si prevede siano sostenute anche nel prossimo futuro, soprattutto tenuto conto che l’industria russa non sembra in grado di competere con i fornitori esteri, compresi quelli italiani, nella maggior parte delle specializzazioni della meccanica strumentale. Come confermano i più recenti dati dalla Farnesina, sono più di 400 le impre-
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elenco
Espositori
ASSOCIATI GIMAV A MIR STEKLA 2015
ALU PRO 21E37 alupro@alupro.it www.alupro.ru
ANTONINI 21E40 antoninisrl@leonet.it www.antoninisrl.com
CMS BREMBANA 21E50 glass@cmsindustries.it www.cmsindustries.it
Mosca, Expocentre 8-11 giugno
FENZI 21E39 info@fenzigroup.com www.fenzigroup.com FOREL 21D50 info@forelspa.com www.forelspa.com
GLASS SERVICE 21D52 glass-service@glassservice.it www.glassservice.it
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ITALCARRELLI 21E35 info@italcarrelli.eu www.italcarrelli.eu
MAPPI INTERNATIONAL 21E48 info@mappi.it www.mappi.it
OCMI OTG 21E36 commerciale@ocmigroup.com www.ocmigroup.com OLIVOTTO GT 21E41 info@olivotto.it www.olivotto.it
OPTIMA 21E46 info@optima-software.cn www.optima-software.cn PNEUMOFORE 21E34 info@pneumofore.com www.pneumofore.com tK 21E47 ask@tkitaly.com www.tkitaly.com
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www.gimav.it Mir Stekla 2015
M I R S T E K L A 2 01 5
DOSSIER aziende Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Officina Meccanica Schiatti Angelo Tyrolit
Dossier AZIENDE
Piano e cavo: le performance raddoppiano di Redazione - foto di Bottero
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ome in occasione delle precedenti edizioni, anche quest’anno il gruppo Bottero Spa si presenta a Mir Stekla con una doppia veste: uno stand infatti è dedicato ai macchinari per il vetro piano, in partnership con il distributore Kami, e l’altro spazio espositivo è dedicato ai macchinari per il vetro cavo, in collaborazione con lo storico distributore Ritsteklo. Per il vetro piano, tre sono i prodotti Bot-
Bottero si presenta a Mir Stekla con i suoi distributori e le soluzioni di punta per il mercato russo
Core 2500
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353BCS-R
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tero di punta: 353BCS-R, ossia il tavolo da taglio monolitico ad alte prestazioni; Core 2500, controllo numerico a 4 assi; 907P Vision, la bisellatrice. Il 353BCS-R si distingue per essere un tavolo da taglio monolitico a elevate prestazioni ma con un prezzo veramente competitivo. Caratteristiche peculiari sono la velocità di taglio (200 m/min), la precisione (+/-0,15 mm pezzo/pezzo), la capacità di tagliare schemi anche complessi in tempi veramente contenuti e la dotazione standard che comprende shape scanner, scan cad, selezione automatica pressione di taglio, ottimizzatore e chiusura rapida del cuscino ad aria. La Core2500 è un controllo numerico
che si distingue per la sua capacità di dare tutte le prestazioni di un CN a 4 assi in uno spazio molto compatto. In 4,8x3 metri Bottero permette infatti di fresare, lucidare, tagliare, incidere, forare, scrivere, bisellare, molare. Il tutto a elevate velocità e con la massima qualità. La Vision 907P è apprezzata in tutti i mercati per la qualità di lavorazione del bisello e per la sua robustezza che la porta a lavorare anche su più turni. Per quanto riguarda l’area riservata al vetro cavo, Risteklo si presenta con uno stand di rappresentanza dove si possono trovare tutte le informazioni sui prodotti della business unit Bottero vetro cavo e Revimac, consociata dell’azienda cuneese.
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Dossier AZIENDE
Versatilità, personalizzazione e tecnologia. E la domanda cresce di Redazione - foto di Elettromeccanica Bovone
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Per Elettromeccanica Bovone la sfida in Russia è all’insegna dell’innovazione
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rediamo che le aziende russe stiano andando verso la modernizzazione dei processi produttivi e l’implementazione di sistemi a elevato grado di automazione. Noi rispondiamo offrendo una gamma di
prodotti tecnologicamente all’avanguardia, caratterizzati dagli elevati standard di sicurezza e qualità che da sempre ci contraddistinguono”. Per Gian Piero Delucca, area manager di Elettromeccanica Bovone, il mercato russo è una sfida all’insegna dell’innovazione che l’azienda non manca di cogliere. “Riteniamo che l’accentuarsi della domanda riguarderà soluzioni tecnologicamente avanzate, versatili, personalizzate. È in questo senso - sottolinea il manager - che la nostra azienda ha fatto scelte precise e intrapre-
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so un determinato percorso. L’eventuale calo della domanda interesserà probabilmente sistemi caratterizzati dal basso livello di automazione, dalla scarsa flessibilità e dagli elevati consumi”. Positive le aspettative per l’appuntamento 2015 di Mir Stekla, dove Elettromeccanica Bovone si presenta portando la documentazione relativa all’intera gamma dei prodotti, tra le cui novità spicca l’introduzione sul mercato della gamma di sistemi robotizzati costituiti da macchine per la lavorazione della lastra e robot articolati, multiassi, con diversificate capacità di carico e di applicazione. “L’utilizzo di macchine ad alte prestazioni e di robot applicati al carico/scarico e al trasferimento del vetro - precisa Delucca - garantisce un’efficienza e una produttività superiori rispetto a quelle dei sistemi di lavorazione
tradizionali”. “Dopo un periodo di grande e profonda crisi - riflette - contro qualsiasi previsione il rublo si sta rafforzando. Molti economisti avevano predetto che la crisi della valuta russa sarebbe continuata anche nel 2015, ma il rublo ha invece visto all’inizio dell’anno un’inversione di tendenza. Il rafforzamento del rublo e la leggera crescita che l’economia di Mosca ha fatto registrare nei mesi scorsi dovrebbero spingere gli imprenditori russi a tornare a investire. In ogni caso, Mir Stekla è l’evento di riferimento non solo per la Russia ma per tutti i mercati dei Paesi dell’ex Unione Sovietica: mercati in cui la nostra azienda ottiene da sempre risultati decisamente interessanti. Ci attendiamo pertanto che questa Mir Stekla sia la rampa di lancio per una buona seconda metà del 2015”, conclude Delucca.
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Dossier AZIENDE
R&S sempre orientata a una qualità senza compromessi di Redazione - foto di Fenzi Group
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uesta edizione di Mir Stekla è sicuramente un evento speciale, in particolare per il delicato momento storico del Paese”. Lo conferma Matteo Padovan, General Manager di OOO Fenzi e OOO Alu-Pro, riflettendo sulle conseguenze per il mondo del vetro piano (come ogni altro settore industriale e sociale) di questa congiuntura che sta scoraggiando investimenti e programmi di crescita. “Quello che quasi tutti gli addetti al settore hanno notato - prosegue Padovan - è una ricerca esasperata di prodotti low cost, con discutibili livelli di affidabilità e sicurezza. Negli ultimi sei mesi, nel mondo del vetrocamera, e in particolare nel settore di sigillanti e profili distanziatori, abbiamo assistito alla diffusione di prodotti da tutti riconosciuti qualitativamente non all’altez-
Sigillanti Fenzi e profili Alu-Pro: con le due sedi a Lipetsk, il Gruppo consolida la propria strategia e amplia la rete e la presenza sul mercato russo
za del mercato Russo. La novità maggiore, e in controtendenza con i diversi player di mercato, sarà appunto quella di non presentare linee di prodotto low quality”. La ricerca e sviluppo che il Gruppo ha infatti attuato non ha mai avuto l’obiettivo di introdurre nel mercato gamme di prodotti di qualità inferiore rispetto a quelli che oggi ha a portfolio.
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Le strategie Glass Alliance Glass Alliance ha sempre ritenuto, e lo ritiene anche oggi, il mercato russo molto strategico. “Con due stabilimenti produttivi in Russia - spiega Matteo Padovan - ci siamo avvicinati molto al mercato, comprendiamo e reagiamo da sempre con efficacia alle esigenze, che negli ultimi anni sono state davvero mutevoli. Possiamo giovare del know-how e dell’esperienza internazionale di un gruppo che presidia i 5 continenti con 10 stabilimenti produttivi. Questo ci rende assolutamente dinamici nel rispondere alle più svariate sfide del settore”. Pronto a supportare il mercato con le migliori soluzioni, senza mai tradire il fattore qualità, Glass Alliance vanta una gamma prodotti che nessun altro player possiede in area russa. I due stabilimenti di Lipetsk sono dotati delle più avanzate tecnologie per la produzione di sigillanti e profili per vetrocamera high quality. “Oggi - ricorda Padovan - molti segmenti del mercato richiedono solamente prodotti low cost, dovendo accettare però un deterioramento del livello qualitativo. Glass Alliance sta rispondendo a questa situazione con prodotti molto competitivi mantenendo un elevatissimo contenuto tecnologico e senza alcun compromesso. È la nostra filosofia. Siamo pronti a sostenere i produttori di vetrocamera e finestre aumentando la competitività dei nostri prezzi ma senza contribuire al livellamento verso il basso della qualità di sigillanti e profili”.
Matteo Padovan, General Manager di OOO Fenzi e OOO Alu-Pro
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Dossier AZIENDE
Le previsioni
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“Fare forecast attendibili - commenta il General Manager di OOO Fenzi e OOO Alu-Pro - sta diventando sempre più difficile. Abbiamo notato un interesse crescente per progetti architettonici dove si richiedono vetrocamera e finestre più performanti. Le nostre soluzioni votate all’energy saving sono molto attraenti poiché vengono da molti anni utilizzate con soddisfazione nei mercati dell’Europa del Nord e la nostra ricerca non si è mai fermata”. “Nel mercato russo sta progressivamente aumentando anche l’utilizzo di vetro basso emissivo - prosegue Padovan - c’è la voglia di lavorare su prodotti innovativi ma, allo stesso tempo, la maggior parte delle ditte deve affrontare la realtà di un momento economico e finanziario difficile, virando su soluzioni meno complesse. In questo senso, Glass Alliance mira a porsi come partner di riferimento per la Russia, a tutti i livelli, sia per il difficile presente sia per un futuro a medio e lungo termine, che ha sicuramente prospettive di sviluppo e crescita”.
“Sia per i canalini che per i sigillanti sottolinea il manager - nelle sedi produttive di Lipetsk stiamo continuando a ottimizzare i processi industriali e migliorare i controlli qualitativi. L’utilizzo di materie prime di assoluta qualità, sia per performance sia per impatto ambientale, rimane e rimarrà un must per la nostra attività”. Per il Gruppo Fenzi l’esperienza a Mir Stekla è sempre molto positiva, e non solo per l’acquisizione di nuovi contatti di produttori e distributori. “In tutte le edizioni, il nostro stand è da sempre fulcro di meeting importanti con tutti i nostri partner, con cui definiamo o correggiamo le strategie per la nuova stagione. Inoltre, posso sottolineare con soddisfazione che, anche grazie alla presenza di due sedi a Lipetsk per la
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produzione di sigillanti Fenzi e profili Alu-Pro per il vetrocamera, il richiamo dei nostri brand si fa sempre più forte di anno in anno. E questo contribuisce ad ampliare la nostra rete e presenza sul mercato”. “Ciò che ci attendiamo, dunque, è di proseguire su questa strada, convinti che anche in un momento difficile come questo si possa fare business e raccogliere opportunità”, conclude Matteo Padovan.
Prodotti Fenzi mir stekla 2015
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DOSSIER AZIENDE
a mosca per rinvigorire i rapporti con il mercato locale di Redazione - foto di Officina Meccanica Schiatti Angelo Srl
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Mir Stekla partecipiamo esclusivamente con la documentazione tecnica di rappresentanza che esprimerà, in collettiva con Gimav, il made in Italy di settore. Per noi l’appuntamento russo è una rilevante occasione di incontro dei produttori di macchinari e accessori con utilizzatori locali, piccole realtà e gran-
Con l’occasione Officina Meccanica Schiatti Angelo Srl illustra alla platea il suo fiore all’occhiello: la raggiatrice modello RS812
Linea di molatrici bilaterali modello BFP20 completa di caricatore automatico
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Raggiatrice automatica modello RS812 di industrie strutturate. Confidiamo che l’appuntamento 2015 sia un’ulteriore occasione per rinvigorire il rapporto con il mercato locale”. Cinzia Schiatti commenta così la tappa 2015 alla fiera internazionale a Mosca, sottolineando che “anche in questa realtà, il mercato chiede macchinari sempre più performanti che possano soddisfare esigenze specifiche. Attraverso la nostra esperienza, siamo in grado di customizzare i nostri prodotti per incontrare quanto più possibile i bisogni dei clienti senza penalizzare il consueto rapporto qualità/prezzo che ci contraddistingue”. E, guardando al prossimo futuro, l’imprenditrice evidenzia: “Relativamente ai prodotti destinati al mercato russo, notiamo che, per ora, il trend è quello legato al settore
dell’arredamento e del lusso che sembra mantenere numeri elevati. Auspichiamo un incremento del settore produttivo russo che coinvolga il compartimento del vetro”. Modello di punta per Schiatti Angelo Srl è anche l’ultima novità che l’azienda ha presentato in esclusiva a Glasstec 2014: la raggiatrice/angolatrice modello RS812. La macchina è stata progettata e costruita per l’esecuzione del raggio e dell’angolo di entità variabile, grezzo, anche di diversa dimensione su ciascun angolo della lastra. Il funzionamento della macchina è completamente automatico e non necessita di alcun intervento o regolazione da parte dell’operatore. Può essere usata singolarmente o abbinata a linee di molatura/foratura.
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Dossier AZIENDE
Un unico obiettivo: la qualitĂ . In tutto il mondo di Redazione - foto di Tyrolit Group
Il Gruppo Tyrolit si conferma un partner prezioso per lo sviluppo di soluzioni innovative
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La sede centrale del Gruppo Tyrolit, Schwaz, Austria mir stekla 2015
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yrolit è uno dei produttori leader mondiali di soluzioni innovative per la molatura, rettifica, taglio, troncatura, foratura e lucidatura. La società, interamente di proprietà della famiglia, è stata fondata nel 1919 e fa parte del gruppo Swarovski. Con sede a Schwaz, Austria, la società ha registrato un fatturato pari a €562 milioni nel 2013 con un organico di oltre 4600 unità in 29 stabilimenti produttivi. Tyrolit Vincent Srl, la filiale italiana, è la sede della divisione per I macchinari e utensili per la lavorazione del vetro, della pietra e ceramica e ospita uno dei mag-
giori stabilimenti produttivi per questa divisione. La gamma di prodotti per l’industria del vetro è oggi la più vasta del mercato ed include gli utensili diamantati per la lavorazione del vetro architettonico, per l’arredo, per gli elettrodomestici e infine per il vetro ottico e per il settore automotive. Tyrolit produce mole periferiche e foretti per l’industria del vetro tecnico; mole a tazza, mole periferiche, utensili CNC e foretti per il settore del vetro piano; dischi, plateaux e utensili per l’incisione del cristallo; corone, mole per la profilatura e pellets per l’industria ottica.
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G I M AV VETRO PIANO
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I N T E RV I S TA A D A N D R E A R A B I N O
In Russia
la competizione si fa serrata
di C.M. - foto di Bottero
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n questo momento la Russia sta vivendo un anno di transizione, per motivi macroeconomici e politici. A Mir Stekla, presumiamo ci sarà un afflusso di clienti russi interessati a investimenti sul medio e lungo termine ma anche un numero, seppur più contenuto, di player che vorranno acquistare nell’immediato. Diversa è, invece, la situazione per l’area caucasica fortemente legata per ragioni storiche, linguistiche e agevolazioni doganali alla Russia. Kazakhstan, Uzbekistan, Turkmenistan e Azerbaijan stanno, infatti, vivendo un momento di grande fermento e crescita economica: l’economia si sta sviluppando, anche trascinata da agevolazioni governative agli investimenti”. In diretta dalla Federazione è Andrea Rabino, portavoce di Bottero, a delineare i trend di un’area ancora di complessa interpretazione ma, come già dimostrato in
Come conferma Andrea Rabino, Area Manager di Bottero, su tutte le fasce di mercato, dall’entry level all’alto di gamma, la richiesta è: alte performance a prezzi contenuti
Andrea Rabino, Area Manager di Bottero
passato, dalle enormi potenzialità, in particolare per le imprese italiane. “A conferma di quanto abbiamo visto nella recente fiera turca dello scorso marzo, GlassExpo 2015, attendiamo a Mir Stekla una grande affluenza di visitatori proprio dall’area caucasica. A tal proposito, va ricordata la decisione del governo turkmeno di investire pesantemente nel settore della produzione del vetro sia piano sia cavo”. Quali dunque le tendenze in atto? “Il mercato - spiega il manager - oggi si presenta particolarmente competitivo con richieste di prodotti ad alte performance e prezzi sempre più contenuti. Diventa, quindi, fondamentale essere presenti su diverse fasce di mercato, dall’entry-level all’alto di gamma, sia con prodotti standard sia con linee in-
tegrate ad elevata automazione”. Proprio in questa direzione va, per esempio, l’iniziativa di Bottero di avviare una fabbrica per la produzione di vetro per frigoriferi e forni a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan. Il cliente AKFA, del gruppo Artel (holding di 50 aziende e 6.000 dipendenti) ha commissionato all’azienda con quartier generale a Cuneo una fabbrica completamente integrata per i seguenti processi per la lavorazione del vetro: stoccaggio, taglio, molatura, foratura, tempra, colorazione. “Questo - sottolinea Andrea - lascia intendere come nel mondo del vetro piano le macchine per la trasformazione siano quelle dove si trova il maggiore valore aggiunto. Per essere leader di mercato occorre proporre soluzione dedicate e quindi customizzate con alto livello di automazione e integrazione per vari settori, tra cui in questo momento spiccano automotive, home application, box doccia. Mentre sembrano riscuotere minore successo rispetto al passato il vetro camera e il solare…”. E, per far fronte a queste nuove sfide, il gruppo Bottero si sta attrezzando con prodotti e processi interni sempre più innovativi, improntati al lean management, finalizzati a presentarsi nei prossimi anni con nuove soluzioni sempre più all’avanguardia e competitive per il mercato.
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VITRUM 2015. NEL FUTURO DEL VETRO, TUTTO È POSSIBILE.
Dalle idee nuove nascono nuove tecnologie e dalle nuove tecnologie nascono altre idee, sempre più avanzate e significative. Ecco perché partecipare a Vitrum 2015 ancora una volta farà la differenza per tutti coloro che operano nel settore. Ogni due anni, a Vitrum, la prospettiva sul futuro si rinnova e acquista definizione e chiarezza, permettendo alle Aziende, ai prodotti e alle strategie di sviluppare appieno le loro potenzialità. La cornice per quest’anno sarà particolarmente stimolante, con una Milano carica di energia e di vita, proprio al culmine dell’Expo. Sarà insomma un Vitrum importante e indimenticabile, un Vitrum davvero da non perdere. Perché nel futuro del vetro, tutto è possibile.
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fieramilano 6-9 OTTOBRE 2015
DIETRO LE QUINTE |
v e t r o c av o - ta b l e wa r e
Il punto di vista delle vetrerie Macchine altamente performanti per creare eleganti trasparenze
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Š neillangan - Fotolia.com
FOCUS
DIETRO LE QUINTE FOCUS
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V E T R O C AV O - TA B L E WA R E
Il punto di vista
delle vetrerie
di Filippo Bordignon - foto di Vetreria di Borgonovo e Vetrerie Riunite
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© vetreria di borgonovo
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onostante le notizie sulla discontinuità dell’export italiano in Russia, resta alta la richiesta di questo mercato rispetto alle principali manifestazioni del lus-
so made in Italy e, più generalmente, di prodotti d’alta gamma. I brand italiani dunque devono comprendere le reali esigenze e il linguaggio più efficace per penetrare un’area che resta
Due nomi di rilievo nel panorama vetrario italiano commentano la forza del brand “made in Italy” sulle tavole del mondo
Immagine aerea di Vetrerie Riunite strategica. Abbiamo analizzato la situazione confrontando l’esperienza di due aziende attive nel settore del vetro: la milanese Vetreria di Borgonovo e la veronese Vetrerie Riunite. Il peso della situazione politica “Il mercato russo - spiega Luca Repetti, responsabile marketing per Vetreria di Borgonovo - nel recente passato è stato abbastanza importante per noi ma ha ultimamente subito una flessione rilevante per una serie di concause. In primis la crescita dei produttori locali o di multinazionali che hanno impiantato in loco i loro stabilimenti. Abbiamo inoltre testato un peggioramento delle politiche doganali e fiscali, unitamente alla situazione politica e
al temporaneo embargo commerciale dovuto alla vicenda ucraina”. “Serviamo il mercato russo – evidenzia Antonio Mandruzzato, business unit manager tableware per Vetrerie Riunite – con due linee di prodotti: oblò per lavatrici e prodotti per la tavola: fino al 2013 la situazione è stata decisamente importante per entrambe. Dallo scorso anno però i fattori politici ed economici hanno influito pesantemente nel fatturato aziendale. Per noi, fino a quando tale congiuntura non si sarà stabilizza questo resterà un mercato marginale”. Strategie per l’export “Contiamo di non rinunciare al mercato russo - aggiunge Repetti - ma
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DIETRO LE QUINTE
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© vetrerie riunite
FOCUS
anzi d’implementarlo non appena le condizioni saranno favorevoli. Parimenti, puntiamo su un incremento della nostra presenza sul BtoB”. “Nel nostro caso - precisa Mandruzzato dobbiamo distinguere tra i prodotti industriali, oblò, dove i mercati principali europei sono quelli in cui si trovano dislocati gli stabilimenti dei grandi gruppi produttori di elettrodomestici, e i prodotti della tavola. Nel secondo caso i principali mercati europei restano UK, Germania, Spagna e Italia”. Un bilancio nazionale “Visto il prolungarsi della contrattura - continua Repetti - stiamo at-
traversando un periodo complesso. Un’inversione di tendenza sarebbe possibile con un cambiamento nell’attitudine al consumo, possibile solo se la gente avrà una quantità di denaro maggiore da spendere”. Mandruzzato opera una distinzione: “L’andamento del vetro cavo industriale è buono, pur sentendo le tensioni sui prezzi, mentre è in difficoltà nel settore casalingo soprattutto perché il fattore di prezzo sempre più in discesa da parte dei grandi produttori toglie valore al prodotto stesso e lo fa percepire più come una commodity che un prodotto funzionale a valore”.
Macchine altamente performanti
per creare eleganti trasparenze di Redazione - foto di OCMI OTG
O
CMI è rinomata a livello mondiale come fornitore di macchinari per la lavorazione del vetro e la produzione di articoli “tableware”, tra cui quelli per la formatura di brocche e contenitori similari. Per produrre questi tipi di contenitori in vetro, le macchine OCMI si avvalgono della tecnica presso-soffio su macchinari che differiscono da quelli tradizionali a due tavole combinate “twin-table”; la produzione avviene su pressa a tavola rotativa singola che gestisce tutte le funzioni necessarie, dalla raccolta della goccia al meccanismo di trasferimento e scarico. Le presse soffianti OCMI nelle versioni PAS9 e PAS12, rispettivamente a 9 e 12 stazioni, permettono la produzione di brocche di migliore qualità rispetto a
Come OCMI insegna, la tecnologia affianca l’esperienza dell’operatore nell’ottenere un prodotto di alta qualità. Una lezione che, sempre più, sta dettando le regole anche in Asia quelle ottenute su macchine I.S. e “twintable”. La tavola della macchina PAS-12, il modello più performante, è azionata da motore torque per garantire tempo di
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D IETRO LE Q U INTE FOCUS
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V E T R O C AV O - TA B L E WA R E
indexaggio più rapido e ridurre la manutenzione richiesta dalla sollecitazione esercitata sulle parti meccaniche mobili. Il motore torque è disponibile su richiesta anche per il modello PAS9 la cui tavola è azionata, nella configurazione standard, tramite croce di Malta. Entrambi i suddetti macchinari sono in grado di produrre contenitori sino a un’altezza di 350 mm e un diametro di 250 mm. La macchina è dotata di stazione di scarico che viene progettata secondo il lay-
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Macchina saldatrice per calici a stelo
out della pressa e la forma degli articoli da produrre. Funzioni opzionali quali il controllo della temperatura, il cambio e la lubrifica degli stampi sono disponibili in stazioni destinate a tali operazioni. Tutte le funzioni sono controllate da remoto con touch screen per offrire la massima facilità d’uso. L’ultimo macchinario spedito a una grande vetreria asiatica produttrice di contenitori in vetro per uso domestico è stato installato recentemente.
Completano la gamma di macchine OCMI dedicate alla formatura della goccia per il tableware in vetro le presse dotate di sistemi di pressatura idraulica o pneumatica per lavorazione a singola o doppia goccia. Queste ultime sono state fornite anche per la lavorazione del vetro tecnico destinato alla fabbricazione di vetro mattone e isolatori per linee elettriche. OCMI perfeziona la sua gamma di macchinari per il tableware con la macchina saldatrice per calici a stelo, la più apprezzata nel settore e disponibile con 42, 48 o
60 stazioni. Questa saldatrice permette la lavorazione di coppe e calici a stelo in cristallo o vetro soda-lime con appositi bruciatori per le sequenze di riscaldamento, saldatura e, se necessario, tiro per ottenere la miglior qualità dell’articolo terminato. L’Asia, e non solo la Cina, dovrebbe presentare molte opportunità interessanti nel comparto delle macchine per calici a stelo da quando numerosi stabilimenti per la produzione di vetro hanno cominciato a concentrarsi più sulla qualità della loro produzione che sui volumi.
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Pressa soffiante PAS12 a 12 stazioni
RICERCA & SVILUPPO ROMA
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U N I V E R S I Tà L A S A P I E N Z A
Teorie della transizione vetrosa:
ecco le novità di Filippo Bordignon - foto di Università La Sapienza
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n recente studio coordinato dal professor Tullio Scopigno del dipartimento di Fisica della Sapienza, in collaborazione col gruppo di J.R. Viejo dell’Università Autonoma di Barcellona e del gruppo del professor Cerullo del Politecnico di Milano, ha compiuto un passo decisivo nella verifica delle teorie sulla transizione vetrosa.
Gli esiti della sperimentazione “Siamo riusciti a determinare con precisione - ha spiegato Scopigno - tempi di rilassamento di migliaia di anni talmente lunghi da risultare inaccessibili con qualunque altra tecnica, dimostrando che a temperature molto inferiori al punto di transizione vetrosa non vi è arresto strutturale, ovvero
I risultati di uno studio durato un anno, coordinato dal professor Tullio Scopigno
Il professor Tullio Scopigno
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la divergenza di viscosità aspettata secondo accreditate modellizzazioni dello stato vetroso. La sperimentazione porta a escludere l’esistenza di una temperatura caratteristica alla quale un vetro smette di fluire, invalidando le teorie della transizione vetrosa basate appunto sulla divergenza del cosiddetto tempo di rilassamento strutturale”. I campi applicativi Il materiale studiato nasce come molecola farmacologica che nello stato vetroso manifesta una più elevata solubilità e più efficiente assimilazione
da parte del corpo rispetto alla controparte cristallina. Ma i materiali che oggigiorno vengono utilizzati allo stato amorfo interessano tutti i campi applicativi, dalle finestre in pvc alle fibre ottiche. Basti pensare che la maggior parte dei materiali polimerici solidifica in forma amorfa. Una completa comprensione dello stato vetroso è quindi di importanza fondamentale e le evidenze raccolte con questo studio permettono di mettere alla prova le moderne interpretazioni della transizione vetrosa finalmente su un piano sperimentale. “In ambito applicativo
RICERCA & SVILUPPO ROMA
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U N I V E R S I Tà L A S A P I E N Z A
- continua Eva Pogna, dottoranda del dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, primo nome dell’articolo recentemente apparso sulla rivista ‘Proceedings of National Academy of Sciences’ - abbiamo stabilito che con l’età di un vetro è possibile variare le sue proprietà meccaniche. Ma il risultato più importante dello studio è la possibilità di misurare le proprietà di viscosità del vetro al variare della temperatura, a partire dalle proprietà elastiche in funzione dell’età del vetro. Determinare la viscosità del materiale è fondamentale nella preparazione di un vetro: il processo di lavorazione si basa sulla conoscenza di alcuni punti importanti sulla curva della viscosità in funzione della temperatura”. Perché determinare la viscosità del vetro è importante “Durante la fase di raffreddamento si incontrano il punto di fusione, di lavorazione, di rammollimento, di ricottura e di tensione: questi ultimi in particolare giocano un ruolo fondamentale nel rilascio degli sforzi residui e trovandosi al di sotto della temperatura di transizione vetrosa corrispondono a valori di viscosità molto elevati. Riuscire a misurare la curva di viscosità in questa regione attraverso il nostro metodo potrebbe permettere di avere migliore ac-
curatezza nei processi di produzione e trattamento termico. Quando viene realizzata una fibra ottica, per esempio, le sue componenti vetrose sono inizialmente all’equilibrio ad alta temperatura; quando la fibra viene raffreddata queste si contraggono diversamente a seconda del loro coefficiente di dilatazione termica. Questa disomogeneità di compressione induce stress elastico nella fibra, che influisce negativamente sul profilo di indice di rifrazione, causando birifrangenza, ovvero effetti di distorsione nella propagazione della luce. La birifrangenza dipende però anche dallo stress meccanico accumulato a causa della diversa viscosità delle componenti. Le condizioni di temperatura e pressione alle quali la fibra deve essere disegnata sono dunque fondamentali per determinare le condizioni di preparazione ottimali”.
NUOVE TECNOLOGIE DURST
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RHO VETROCER
È nato
il nuovo sistema di decorazione digitale del vetro
di Camilla Zanetti - foto di Durst
Alberto Bassanello
R
icerca e sviluppo sono da sempre parte fondamentale del Dna di Durst. E proprio dal reparto R&D, di cui il nuovo centro di Lienz rappresenta il cuore, è nato Rho
I dettagli della tecnologia Rho Vetrocer di Durst, che utilizza speciali inchiostri ceramici inorganici, nell’intervista al direttore vendite Italia, Alberto Bassanello
Vetrocer, l’innovativo sistema di decorazione digitale del vetro. Alberto Bassanello, direttore vendite Italia, spiega i punti di forza dell’ultimo arrivato in casa Durst.
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Quali sono gli aspetti innovativi del nuovo sistema di stampa? “Il nuovo sistema Rho Vetrocer si avvale di tutti i plus che da sempre caratterizzano la tecnologia a getto d’inchiostro Durst, che sin dalla sua introduzione ha contribuito a ridefinire i più elevati standard qualitativi della stampa digitale a livello mondiale. Ad oggi sono, infatti, oltre 3.000 i plotter Durst della serie Rho installati in ogni continente, che rispondono efficacemente, da oltre 15 anni, alle esigenze produttive dei più svariati settori
industriali. Un risultato eccezionale ottenuto anche grazie allo sviluppo di inchiostri dedicati per le differenti applicazioni e materiali da decorare”. Quali vantaggi comporta l’utilizzo di questo nuovo sistema? “Il nuovo sistema di stampa Durst Rho Vetrocer, studiato esclusivamente per la decorazione digitale del vetro, consente la stampa diretta su supporti di qualsiasi lunghezza con inchiostri pigmentati ceramici, che offrono un ampio gamut cromatico. La tecnologia
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Durst Variodrop - Continous Flow con teste a ricircolo di inchiostro, garantisce elevata produttività e un’ottima qualità di stampa (con una risoluzione fino a 800 dpi), con risultati mai raggiunti prima per questo tipo di applicazione. Progettata per il funzionamento continuo 24/7, Rho Vetrocer assicura inoltre la massima affidabilità”. Quali sono le applicazioni possibili? “Rho Vetrocer è adatta a qualsiasi applicazione su vetro, sia per esterni che
per interni, come vetrate, porte, pareti divisorie, complementi d’arredo adatti ad ogni ambiente (anche umido), pareti ventilate, insegne, facciate esterne, applicazioni industriali/funzionali e molto altro ancora. Gli inchiostri Vetrocer, studiati appositamente per questa stampante, vengono applicati direttamente sul vetro senza l’utilizzo di primer e si fissano completamente al supporto mediante il processo di cottura in un forno esterno, garantendo eccellenti performance in termini di resistenza e qualità dell’immagine”.
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L’azienda si caratterizza per l’impegno verso uno sviluppo sostenibile. Anche con Rho Vetrocer? “Durst è impegnata nello sviluppo di soluzioni che riducano al minimo l’impatto ambientale e la tecnologia a getto d’inchiostro on demand, per sua caratteristica molto più eco-friendly rispetto ai sistemi di stampa tradizionale, risponde già in parte a questo tipo di esigenza. Oltre all’ambiente la nostra azienda ha particolarmente a cuore la salute degli operatori che utilizzano stampanti Durst. Per questa ragione tutti i sistemi Rho sono completamente protetti e l’eventuale aerosol di inchiostro prodotto durante la stampa viene direttamente convogliato
in apposite condotte di aspirazione per essere filtrato”. Quali sono i possibili sbocchi di Rho Vetrocer sul mercato? “Riteniamo che non ci siano limiti ai possibili sbocchi industriali di Rho Vetrocer, sia sul mercato italiano, che internazionale. L’estrema flessibilità e le eccezionali caratteristiche di questo sistema, configurabile e personalizzabile in base alle specifiche esigenze del cliente, sia in termini di produttività che di gamma di colori, lo rendono adatto a rispondere a qualsiasi tipo di esigenza produttiva, sia per aziende medio piccole che per grandi gruppi industriali”.
N. 32
Maggio 2015 ISSN 2421-3586
ANTEPRIMA VITRUM 2015 Due giorni a Milano con la stampa internazionale: video e interviste
RICERCA & SVILUPPO Teorie della transizione vetrosa: le novità
SPECIALE MIR STEKLA Dossier Aziende M I R S T E K L a 2 01 5
DOSSIER azIEnDE Bottero - Elettromeccanica Bovone Fenzi - Officina Meccanica Schiatti Angelo Tyrolit
Hanno collaborato in questo numero Adelio Lattuada
Ocmi OTG
www.adeliolattuada.com
www.ocmigroup.com
ATIV
Officina Meccanica Schiatti Angelo
www.ativ-online.it
Bottero www.bottero.com
Bovone Diamond Tools www.bovonediamond.com
Durst Phototechnik Spa www.durst.it
Elettromeccanica Bovone www.bovone.com
Fenzi www.fenzigroup.com
Glaston
www.schiattiangelosrl.com
Ordine degli Architetti della Provincia di Milano www.ordinearchitetti.mi.it
TC Special Equipments www.triulzi.com
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” www.uniroma1.it
Vetreria di Borgonovo www.borgonovo.it
www.glaston.net
Vetrerie Riunite
Mappi International
www.vetrerieriunite.it
www.mappi.it
DIETRO LE QUINTE
Focus “Vetro cavo - Tableware”
Bimestrale Anno 2 - Numero 32 Giovedì 28 Maggio 2015 Direttore Responsabile Mattia Losi
Direttore Editoriale Chiara Marseglia Hanno collaborato Filippo Bordignon Antonella Lanfrit Camilla Zanetti Barbara Trigari Progetto grafico e Art direction Nico Chinello Traduzioni Nicoletta Canesi Immagini Copertina per gentile concessione di Tyrolit Group; Vetrerie Riunite, Depositphotos, Fotolia Proprietario Vitrum Srl - Via Petitti 16, 20149 Milano Editore
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D0 You Know? N. 25
April 2014
FOCUS ON CHINA GLASS
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PREVIEW Glass South America, a quality showcase
GIMAV Made in Italy still says it all
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