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Luglio 2015 ISSN 2421-3586
ANTEPRIMA VITRUM 2015 La storia, le anticipazioni, gli eventi collaterali e le partnership
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Partnership - ICE
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Intervista - Fiera Milano
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Web & Social Media
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Speciale Italia - Expo
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Speciale GBA 2015
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Case history
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Bilancio China Glass
L’Italia, secondo paese più competitivo nel machinery Vitrum - La punta di diamante del comparto Comunicazione strategica in vista dell’accelerazione Nella “Piazzetta Vetro” il cibo sposa la cultura vetraria italiana Mercato americano: strategie di alta gamma pre e post vendita Atlas Copco Aria di qualità al servizio dell’industria del vetro Visitatori in calo, ma si aprono nicchie di opportunità
Nel mondo con la sicurezza dei fatti di
Il vetro italiano? È di poche parole, perché preferisce puntare ai risultati. Ma, a un passo da GlassBuild America e da Vitrum 2015, il successo delle tecnologie made in Italy parla da solo
Chiara Marseglia
S
iamo ormai alle porte della 19° edizione di Vitrum. Ma, prima di dedicarci interamente all’appuntamento italiano con il mondo del vetro, quest’anno abbiamo voluto fare prima una tappa ad Atlanta, in Georgia, per sostenere il made in Italy della lavorazione del vetro piano e cavo anche in occasione di GlassBuild America 2015. A entrambe le fiere, quest’anno, porteremo infatti la testimonianza della rinnovata fiducia e della fervida volontà di ripresa di una componente importante, ma elegantemente silenziosa, dell’imprenditoria italiana. L’impegno di ogni addetto ai lavori è totale. Ecco il nostro obiettivo: rafforzare e valorizzare questa nicchia di saper fare italiano che è ai vertici nel mondo ma che, al di fuori del proprio ambito, non fa ancora grande notizia. Perché? Perché il mondo del vetro italiano è fatto di aziende e di persone abituate a poche parole ma inclini ai fatti. E i numeri positivi del settore, appena resi noti da Gimav e sui quali faremo un approfondimento il prossimo numero, lo confermano una volta di più. Materiale naturale, riciclabile pressoché all’infinito, dalle potenzialità straordinarie, il vetro per il nostro Paese è una vera passione: artistica, storica ma anche tecnologica. Ma è anche - e soprattutto - grazie al lavoro, alla lungimiranza e alla capacità innovativa delle nostre aziende che esso continua a essere l’elemento cardine di numerosi e spesso inattesi aspetti del nostro quotidiano.
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MILANO, 6-9 OTTOBRE 2015
2007-2015:
Vitrum è lo specchio del mercato
di Antonella Lanfrit - foto di Vitrum Srl
L’exploit della 15a edizione precede l’inizio della crisi che, due anni più tardi, colpisce il mondo del vetro. Oggi si respira aria nuova: le imprese hanno reagito
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Vitrum Gourmet Festival 2011
all’anno “esplosivo”, il 2007, all’anno dei “segni di ripresa importanti”, il 2015. Nel mezzo, una crisi epocale in cui “sono calati tutti i numeri, ma la dimensione medio-piccola della maggior parte delle imprese che
Al centro, Renata Gaffo
9 compongono il settore è riuscita a dare prova di quella flessibilità che permette di affrontare rapidamente le ripercussioni della recessione o rispondere alle nuove esigenze del mercato”. Il direttore di Gimav e di Vitrum, Renata Gaffo, conduce così nella storia recente e intensa del settore della macchine per la lavorazione del vetro e della fiera internazionale che l’associazione di categoria ha voluto e promosso, ovvero Vitrum, quest’anno giunta alla 19ª edizione e in programma dal 6 al 9 ottobre al quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho. “Il 2007 fu davvero un anno eccezionale per tutti i settori della meccanica strumentale e a distanza di tempo nessuno ha ancora una lettura sui motivi che contribui-
rono a quell’impennata. Si fanno ipotesi, di certo ci fu un concatenarsi di eventi e una certa dose di casualità”, analizza Gaffo. Il 2008 visse sulla scia di quell’anno da boom e solo nell’ultimo scorcio il settore del vetro cominciò a sentire gli scricchiolii di una crisi altrove già esplosa. Il biennio più difficile Il 2009 e il 2010 sono gli anni molto difficili. “Le imprese associate a Gimav - evidenzia il direttore - li hanno però saputi affrontare con la duttilità che è propria delle medie e piccole imprese con governance a conduzione familiare. Non si dimentichi, inoltre, che il comparto esporta circa l’80% della propria produzione con una amplissima diffusione in
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MILANO, 6-9 OTTOBRE 2015
10 Vitrum 2007 tutte le aree del mondo”. La capacità di export consolidata e la cultura della fidelizzazione del cliente hanno fatto il resto nell’attutire gli effetti del rallentamento degli ordini. Naturale che questi siano gli anni in cui si sono erosi i margini - spiega ancora Renata Gaffo - “un po’ perché la concorrenza è diventata sempre più agguerrita, un po’ perché sono aumentate le spese per poter continuare a vendere: se prima il fatturato si faceva su 20 mercati, per esempio, in questo periodo il raggio d’azione ha dovuto ampliarsi con più viaggi, più contatti, più fatica e quindi maggiori costi”.
La reazione dei brand italiani e stranieri Vitrum è stata specchio dell’andamento del mercato e della capacità di reazione delle imprese, tanto che se “a partire dal 2009 si sono ridotti gli spazi espositivi, altrettanto non è accaduto per la presenza degli espositori”. Vitrum ha continuato ad avere la sua forza propulsiva. “Importanti brand italiani ed esteri, per esempio, hanno continuato a scegliere la nostra fiera per presentare in anteprima le loro novità”, sottolinea Gaffo. Vitrum ha fatto la sua parte per il mantenimento dell’attrattività, “non incrementando i costi di partecipazione per gli espositori
11 Mostra Alfa Romeo, Vitrum 2013 e favorendo con diverse iniziative e facilitazioni l’incoming degli operatori esteri e una comunicazione efficace”. L’edizione 2013 di Vitrum è stata vissuta all’insegna della stabilità espositiva delle due precedenti edizioni, quasi a preparare la nuova verve che già si respira quest’anno. Come valorizzare patrimoni made in Italy, ma universali Tra i fiori all’occhiello che hanno accompagnato molte edizioni della fiera in passato ci sono i cosiddetti eventi collaterali, che di collaterale però hanno avuto ben poco quanto a qualità, attrattiva e
capacità di sorprendere. “Obiettivo comune di tutte le nostre proposte infatti - sottolinea Gaffo - è la valorizzazione di patrimoni che sono made in Italy, ma che per il loro valore e unicità si possono considerare universali, patrimonio del mondo”. Sono stati così proposti focus su diversi aspetti della cultura, sull’arte, sul design, sul cibo e sul vino (come dimenticare le “7 stelle Michelin” del Vitrum Gourmet Festival nel 2011). Quest’anno un mix di novità proietterà il visitatore nella storia antica del vetro e, contemporaneamente, nelle possibilità di utilizzo, talune ancora inesplorate, di questo magico materiale.
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Grandi sorprese
per una fiera al servizio delle imprese del settore
di A.L. - foto di Vitrum Srl
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iamo molto positivi, la presenza sarà folta e quest’edizione di Vitrum accompagnerà la svolta dopo gli anni di crisi”. Renato Gaffo, direttore di Vitrum, ragiona così attorno all’edizione 2015 della fiera che non ha mai perso di vista l’obiettivo
Si attendono “idee geniali” e oggetti di design di alto livello. E, direttamente dalla storia, due pezzi unici: una bottiglia di epoca romana, al cui restauro contribuisce Vitrum, e una splendida stufa in vetro degli anni Quaranta originario e la filosofia posti a fondamenta della sua nascita nel lontano 1979: “Essere al servizio delle imprese del settore, facilitare la partecipazione, assicurarne il
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successo per gli espositori”. Due valori aggiunti accompagneranno la manifestazione. Il primo è rappresentato dall’esposizione dei progetti realizzati da gruppi di lavoro di studenti del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Università di Friburgo. Rappresentano i futuri utilizzi del vetro e vi sono delle idee che Gaffo non esita a definire “geniali” e oggetti di design di “altissimo livello”. Vitrum metterà in mostra le idee e i progetti scaturiti dal lavoro dei ragazzi durante un vivace workshop tenutosi nel mese di maggio presso il Politecnico, per un’iniziativa che intende “avvicinare giovani e brillanti cervelli al mondo del vetro; fare in modo
che le aziende possano intercettare nuove idee e dar vita a prodotti da porre sul mercato”. L’altro “di più” che offrirà Vitrum 2015 è la mostra sulle potenzialità che il vetro ha espresso lungo la sua storia, con la proposta di almeno due pezzi unici: una meravigliosa bottiglia di epoca romana esposta una volta sola negli anni Sessanta e che Vitrum contribuisce a restaurare; una splendida stufa in vetro degli anni Quaranta. Celebreranno le vette raggiunte nell’impiego del vetro tanti progetti di nomi blasonati dell’architettura italiana e straniera contemporanea: sarà una mostra di grandi sorprese.
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Un workshop
per designer e progettisti del futuro di C.M. - foto di Vitrum Srl
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n’altra partnership all’insegna del futuro del vetro, per mettere in comunicazione - una volta di più - il mondo delle imprese e quello accademico, aprendo le porte ai giovani e fornendo loro gli strumenti necessari per dare spazio alla creatività applicata alla tecnologia e all’innovazione di prodotto. Questa, in sintesi, la volontà alla base della collaborazione che Vitrum ha avviato organizzando un workshop dedicato che ha messo a diretto contatto il Politecnico di Milano e l’Università di Friburgo. In una stretta sinergia tra i due atenei, il progetto coinvolge circa 50 studenti tra quelli del gruppo di ricerca TeDH (Tecnologia e Design per l’Healthcare) del Politecnico di Milano e quelli della HesSo Università di Scienze e Arti applicate
Grazie alla partnership con Vitrum, gli studenti del corso di laurea in Design del prodotto industriale del Politecnico di Milano e dell’Università della Svizzera Occidentale di Friburgo sono i protagonisti attivi di un’iniziativa che rafforza il legame tra industria e mondo accademico
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Svizzera occidentale - Istituto HumanTech, che in due fasi quasi contemporanee si stanno misurando con un esercizio molto stimolante, che diventerà parte integrante del loro percorso didattico: ideare e sperimentare nuovi accoppiamenti tra vetro e tecnologie elettroniche e informatiche, per trasformare il vetro in prodotti di nuova concezione. La prima fase di ideazione ed elaborazione dei concept di prodotto, legata al Politecnico di Milano, si è svolta lo scorso maggio; la seconda fase di sviluppo e applicazione tecnologica e preparazione dei prototipi, legata all’Università di Friburgo, è tuttora in svolgimento e
si concluderà a settembre. In occasione dell’edizione 2015 del Salone, a Fiera Milano Rho, dal 6 al 9 ottobre prossimi, saranno presentati i concept e i prototipi di prodotto funzionanti, sviluppati e realizzati dagli studenti stessi con il supporto di alcune importanti aziende della filiera del vetro. “Il vetro - ha commentato Giuseppe Andreoni, professore associato presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano e coordinatore del gruppo di ricerca TeDH del dipartimento di Design - è un materiale nobile che oggi abbiamo l’opportunità di rivisitare attraverso la collaborazione didattica tra
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università e industria. Queste due entità si parlano ancora troppo poco, ma in questa occasione possono condividere e mettere a frutto le proprie migliori capacità creative, progettuali e manifatturiere”. Ma non è tutto, perché grazie a questa iniziativa futuri designer e progettisti saranno a contatto diretto con un settore industriale altamente tecnico e specializzato: la lavorazione del vetro può infatti offrire numerose opportunità lavorative in Italia come all’estero. E per un comparto sempre in crescita con una forte propensione all’export come que-
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sto, è fondamentale poter contare su personale qualificato in grado di contribuire con l’innovazione di prodotto alla competitività sui mercati internazionali. Dare una visione storico-culturale del settore e fungere da volano di idee è, non a caso, uno dei macro-obiettivi di Vitrum 2015, che mira a definire lo stato dell’arte del settore, offrendo spunti di riflessione sui possibili sviluppi e stimolando l’industria a valutare il “Total Cost of Ownership” di un prodotto, e non il mero prezzo d’acquisto. “L’iniziativa avviata con il Politecnico di Milano e l’Università di Friburgo - ha spiegato Dino Zandonella Necca, presidente di Vitrum - è fondamentale: il melting pot dei gruppi di lavoro degli studenti fornisce molti spunti creativi pre-industrializzati che possono essere poi ripresi e sviluppati dagli operatori del settore. Siamo fieri di fornire questo valore aggiunto ai nostri visitatori”.
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on “Glass. The Great Unexpected”, ancora una volta Vitrum dimostra come sia possibile conciliare sapientemente la storia e la tradizione con l’alta tecnologia e la capacità di innovazione del made in Italy e del mondo. Tra passato e futuro, antico e moderno, il vetro è grande protagonista di un’esposizione a tema, con l’obiettivo di fornire un’ampia panoramica sull’utilizzo del vetro nelle produzioni d’eccellenza. L’evento è stato ideato da Vitrum in collaborazione con ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il percorso espositivo si snoderà lungo tre sezioni principali: il vetro nella storia e nel design, il vetro grande pro-
Vitrum, il Salone specializzato delle macchine, attrezzature e prodotti per la lavorazione del vetro, ospita una grande mostra sul passato, il presente e il futuro di un materiale che ha segnato la storia dell’umanità
tagonista in architettura, il vetro e le nuove tecnologie. A segnalare un incipit di riferimento imprescindibile, all’interno della sezione storia e design sarà esposto un pezzo di grandissima rilevanza storica: un’anfora con scena gladiatoria risalente al II secolo d.C. ed esposta una sola volta a Milano nel 1964. I visitatori di Vitrum potranno inoltre ammirare un rarissimo esempio di radiatore in vetro risalente al 1941 e, insieme, una tra le più celebri sedute della storia del design degli ultimi anni: la nota poltrona Ghost di Cini Boeri, nella singolarissima edizione del 2007 in vetro argentato a specchio prodotta da Fiam. Al vetro in architettura verrà dedicata un’ampia sezione suddivisa in due grandi aree tematiche: “Ricerche progettuali - Ricerche tecnologiche e sperimentazioni”, per mettere in luce le complessità dell’utilizzo del vetro in
architettura. Numerosi i progetti in mostra; solo per citarne alcuni: lo “Shard of Glass” di Renzo Piano, il “Ministero degli Interni a Tbilisi” di De Lucchi, il “Centro Ricerche Nardini” di Fuksas, in un percorso che muove dalle teorizzazioni di luce e colore nel paesaggio urbano, per passare attraverso gli studi sul controllo di luce e ombra, sino agli interventi di riqualificazione del preesistente con contributi di Mario Bellini e Norman Foster. La ricerca tecnologica metterà in luce le testimonianze più interessanti sul comfort abitativo che, proprio in funzione dell’utilizzo del vetro, ha raggiunto risultati impensabili fino a pochi anni fa. Faranno parte delle sperimentazioni in senso stretto, gli studi più recenti sulla chimica applicata al vetro con la presentazione delle ricerche più avanzate in tema di vetri fotovoltaici, vetri cromogenici, vetri oled e specchi solari.
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L’Italia
secondo paese più competitivo nel machinery
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Export positivo, anche per il settore vetro, che registra un incremento del 3,2%. In occasione di Vitrum è previsto un incoming di oltre 70 buyer e giornalisti provenienti da più di 20 Paesi, grazie alla collaborazione ICE - Gimav. Una panoramica del settore nell’intervista con Alessandro Liberatori, dirigente dell’Ufficio Meccanica, Chimica, Energia, Ambiente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Qual è l’attuale fotografia del settore della meccanica italiana? “Uno dei settori driver del made in Italy, con 45 miliardi di euro di surplus nel 2013 e una
prima stima di 47 miliardi nel 2014, è l’industria del machinery, terza nella graduatoria internazionale che misura il saldo della bilancia commerciale. Ciò equivale a un in-
Alessandro Liberatori cremento delle esportazioni del settore di oltre il 3%. La meccanica italiana non è solo una costola fondamentale del nostro made in Italy, è anche un bene prezioso che va sostenuto e valorizzato. Per il settore delle macchine, accessori e prodotti speciali per la lavorazione del vetro, l’export è aumentato del 3,4%, che vale oltre 930 milioni di euro con un surplus stabile a oltre 836 milioni. La filiera del settore vetro, con un fatturato in aumento di circa il 3%, una forte propensione all’export - circa l’80% di vendite realizzate oltreconfine - e un saldo commerciale in attivo di oltre 830 milioni, contribuisce in maniera significativa all’attivo della bilancia commerciale italiana, rappresentando così una delle eccellenze del made in Italy più in salute”.
Quali sono gli attuali trend? “L’Italia è il secondo Paese più competitivo al mondo nel machinery. L’industria della meccanica italiana occupa i vertici delle graduatorie mondiali di settore. Nella classifica di competitività dell’Unctad/ Wto, l’industria italiana della meccanica risulta seconda solo a quella tedesca. Le imprese italiane sono le principali concorrenti di quelle tedesche. L’Italia infatti vanta circa 180 prodotti del comparto meccanica aventi un surplus di bilancia commerciale più elevato di quello della Germania considerata come benchmark”. Quali i mercati di riferimento per la meccanica e in particolare per le macchine che lavorano il vetro? “Per la meccanica i Paesi Europei, gli Stati Uniti e la Cina sono senz’altro mercati sui quali abbiamo un ottimo posizionamento e in cui continuiamo a crescere in termini di export. Se consideriamo il solo export dei nostri macchinari negli Usa, questo è aumentato di oltre il 15% nel 2014, grazie anche alla dinamica valutaria euro/dollaro, e vi sono ulteriori margini di crescita delle nostre quote di mercato negli Usa grazie alle prevedibili ricadute positive che avrà l’auspicabile conclusione dell’accordo Ttip. Anche per il settore delle macchine per la lavorazione del vetro, i mercati principali restano i Paesi Europei, oltre a Usa, Cina, Turchia, Brasile. Un discorso a parte va fatto sulla Federazione Russa, dove il pro-
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“Assolo Italiano”, installazione di arte moderna nella sede di Roma dell’Agenzia ICE
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dotto italiano sia nel settore macchinari, sia in altri settori tipici del made in Italy quali agroalimentare e beni di consumo, gode di un’alta considerazione da parte del pubblico russo. Tuttavia, l’attuale complessa situazione geopolitica e le sanzioni commerciali dell’Ue alla Russia, stanno chiaramente determinando effetti negativi sul nostro export. Occorre però continuare a presidiare il mercato attraverso, ad esempio, la presenza a fiere di settore quali Mir Stekla, in cui anche quest’anno abbiamo organizzato, in collaborazione con Gimav, una partecipazione collettiva di 14 aziende italiane”. Quali sono le attività di ICE a supporto del settore? “Da sempre l’Agenzia ICE collabora con l’Associazione Gimav per la pianificazione e la realizzazione di una serie di attività finalizzate alla promozione e al sostegno delle imprese del settore sui mercati esteri. L’or-
ganizzazione di seminari tecnici all’estero, di missioni di incoming di buyers esteri e di partecipazioni collettive alle principali fiere estere del settore sono tra i principali interventi che realizziamo. Nel 2015 abbiamo organizzato partecipazioni collettive alle fiere Glasspex in India, China Glass in Cina, Mir Stekla in Russia, a settembre 2015 saremo ancora con Gimav a Glassbuild America ad Atlanta e prevediamo una presenza a Glasstech Asia, che si terrà a novembre a Jakarta in Indonesia. Per la fera Vitrum, inoltre, stiamo organizzando un incoming di oltre 50 buyer selezionati e 20 giornalisti di stampa estera specializzata provenienti da oltre 10 Paesi. Occorre sicuramente ragionare in un’ottica di sistema e rafforzare la cooperazione tra i vari attori del mondo associativo del settore, quali ovviamente Gimav, Assovetro e Ativ. Le attività previste nel corso di Vitrum vanno proprio in questa direzione”.
ANT e PRIMA V ITRUM 2 0 1 5 FIERA MILANO
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La punta di diamante del comparto
di Camilla Zanetti - foto di Fiera Milano Spa
Corrado Peraboni
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nche quest’anno il quartiere fieristico di Fiera Milano ospiterà Vitrum, il Salone internazionale dedicato a macchine, attrezzature e pro-
È Vitrum per Fiera Milano. Lo dichiara l’a.d. del polo espositivo di Rho, Corrado Peraboni, che traccia il bilancio dei primi sei mesi di attività ed evidenzia l’impatto positivo dell’Esposizione Universale dotti speciali per la lavorazione del vetro. “Il comparto delle macchine per il manifatturiero è un’eccellenza dell’economia italiana e in particolare di Fiera Mi-
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lano, che ne rappresenta il palcoscenico espositivo internazionale di riferimento”, afferma Corrado Peraboni, a.d. di Fiera Milano. “Vitrum, mostra leader nelle attrezzature per la lavorazione del vetro, è una punta di diamante di questo comparto ed è motivo di orgoglio per noi poterla ospitare. Quest’anno - ricorda - in contemporanea con Emo, la mostra mondiale delle macchine utensili. Questa specializzazione fieristica nella meccanica strumentale, che offriamo al mercato anche grazie a Vitrum, è per noi un fiore all’occhiello. La meccanica strumentale è forse meno attrattiva di altri comparti, come la moda o l’alimentare, in cui pure siamo top player. Ma la sua rilevanza economica - sottolinea - non può essere in alcun modo sottovalutata”. L’effetto Expo Una vetrina importante, quindi, quella di Vitrum che, in agenda dal 6 al 9 ottobre, si svolgerà nel mese conclusivo di Expo 2015, alla cui promozione e realizzazione Fiera Milano ha attivamente collaborato. “Tramite le controllate Nolostand e Fiera Milano Congressi - spiega Corrado Peraboni - ci siamo aggiudicati le commesse per l’allestimento e gestione delle attività del Centro Congressi e dell’Auditorium di Expo 2015. Abbiamo anche affittato a Expo, fino al 10 novembre, aree
per circa 120mila metri quadrati all’interno del quartiere espositivo, destinate alla movimentazione e al parcheggio dei mezzi. Inoltre abbiamo progettato per l’Esposizione universale i nove padiglioni collettivi (i ‘cluster’), il Padiglione Zero e l’Expocentre e ideato gli allestimenti interni delle aree tematiche (Padiglione Zero, Future Food District, Childern Park, Parco della biodiversità) e del Padiglione Italia”.
Il mondo delle mostre professionali “L’Esposizione Universale - prosegue Peraboni - ha potentemente rilanciato l’immagine dell’Italia e in particolare di Milano nel mondo, catalizzando l’attenzione generale e regalandoci una visibilità straordinaria. E di ciò ha beneficiato anche Fiera Milano. Difficile però dire se vi sia stato un significativo effetto incrementale sui visitatori delle manifestazioni. Parliamo infatti di mostre professionali che hanno un loro pubblico ben definito, interessato alla proposta espositiva indipendentemente da altri eventi
paralleli. C’è tuttavia una mostra che per evidenti ragioni di contiguità merceologica ha probabilmente tratto uno speciale vantaggio da Expo: TuttoFood, che ha avuto un’edizione davvero eccezionale e si colloca ora tra le primissime mostre professionali del food in Europa. Sapevamo - conclude Peraboni - che il 2015 sarebbe stato un buon esercizio, grazie a un calendario mostre fitto e caratterizzato da importanti eventi. I risultati del primo semestre confermano le attese. Molte manifestazioni hanno registrato dati più che soddisfacenti e tra queste proprio TuttoFood”.
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Comunicazione strategica
in vista dell’accelerazione di Antonella Lanfrit - foto di Vitrum e Fotolia
Il principio è arrivare all’interlocutore con efficacia. Le aziende italiane del vetro padroneggiano un alfabeto culturale internazionale
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Laura Biason
ella comunicazione è importante esserci. E ancor di più “quando la nostra piazza è il mondo, dove cioè la competizione è globale ed è strategico rimarcare le peculiarità di un settore bandiera del made in Italy”. Laura Biason, vicedirettore di Gimav, entra così, quasi in punta di piedi, a parlare della
comunicazione legata alle macchine, ai prodotti speciali e agli accessori per la lavorazione del vetro. “Siamo fortunati - osserva - perché le aziende del comparto quando comunicano lo fanno molto bene, dimostrando di padroneggiare un alfabeto culturale internazionale”. Uno dei principi della comunicazione, infatti, è saper arrivare all’interlocutore con efficacia, adoperando cioè parole, immagini e fatti che realmente riescano a dire qualcosa al contesto cui sono rivolti. L’informazione e le macchine Tra gli asset di una comunicazione che racconti la differenza del made in Italy, Biason ne annovera almeno due: “Innanzitutto - afferma - è opportuno ribadire sempre la qualità, la flessibilità e la capacità di personalizzazione del prodotto che ci
caratterizza. Altro elemento essenziale da valorizzare è il costo reale di una macchina italiana, che non può essere valutato solo come prezzo d’acquisto, ma come l’insieme dei valori che porta con sé, dalla durabilità del manufatto al livello delle sue prestazioni e alla richiesta di manutenzione e del costo delle parti di ricambio”. Sono aspetti che vanno “assolutamente fatti conoscere perché possono fare la differenza, e per questo non debbono essere dati per scontati”, aggiunge. Soprattutto, precisa, perché impreziosiscono un’informazione che nel settore delle macchine per la lavorazione del vetro è per sua natura veritiera, in quanto veicolata da un linguaggio tecnico. “Le caratteristiche degli impianti hanno dei parametri che sono universali e sui quali non si sgarra”, conferma il vicedirettore.
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Le opportunità del web Internazionali nel Dna, le aziende legate al vetro lo sono anche per la capacità di usare le opportunità offerte della rete con internet e i social media, “in un’ottica di complementarietà con gli altri mezzi”, osserva Biason, convinta che un’opzione non elida l’altra, ma si completino o debbano essere scelte a seconda dell’obiettivo.
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Vitrum “sociale” Di questa “expertise” nella comunicazione è esempio Vitrum, che da anni si “vende” molto bene. Per l’edizione 2015 Facebook e Twitter non solo si incaricano
del countdown, ma “veicolano le novità e gli eventi speciali organizzati in occasione della Fiera, e le notizie che possono rendere ancor più interessante e stimolante arrivare quest’anno a Milano”. Ai profili di Vitrum non è sfuggito così di segnalare e rilanciare, per esempio, che il New York Times ha indicato Milano come la prima tra le 52 destinazioni da vedere nel 2015. Ma la rete è utilissima anche per diffondere notizie di servizio: da oltre un anno Vitrum va suggerendo ai potenziali visitatori di prenotare per tempo, per avere l’opportunità di visitare anche l’Expo senza doverne subire le conseguenze per l’affollamento delle strutture ricettive.
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Nella “Piazzetta Vetro” il cibo sposa la cultura vetraria italiana di C. M. - foto di Saint-Gobain
Lo spazio, voluto da Assovetro e Feve, è all’interno del Padiglione “CibusèItalia” di Federalimentare. Sette vetrine raccolgono il meglio della produzione di vasi, bottiglie, bicchieri, calici e prodotti per la tavola, mentre strumenti multimediali ne raccontano la storia
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na delle punte di diamante del made in Italy, il vetro, è protagonista all’Esposizione Universale di Milano non soltanto come materiale elettivo negli edifici e nei padiglioni più avanzati. Il tema cardine dell’Expo 2015 è “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” e, perfettamente inserito in questo contesto, il vetro è da sempre la “veste”
più sana, elegante, sicura e sostenibile per gli alimenti di produzione italiana destinati non solo al mercato nazionale, ma a quello europeo e mondiale. I numeri di un’industria di rilievo Riciclabile al 100%, il vetro è infatti simbolo dell’economia circolare: si pensi che, per produrre una bottiglia in vetro
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colorato, si usa più del 90% di vetro proveniente dalle raccolte differenziate. In Italia, poi, il vetro è al centro di un’industria (quella dei contenitori in vetro) che incide sul Pil nazionale per ben 1,4 miliardi di euro, conta oltre 20.000 occupati e attua investimenti medi di circa 90 milioni di euro l’anno, soprattutto in chiave ambientale (fonte Studio E&Y 2014). Anche per questo Assovetro, l’Associazione Italiana dell’Industria del Vetro aderente a Confindustria, insieme con Feve, la Federazione dei produttori europei dei contenitori in vetro, hanno voluto raccontare - in uno spazio pensato e realizzato ad hoc, la “Piazzetta Vetro” - la storia, la cultura e le peculiarità di questo materiale straordinario attraverso alcuni dei principali protagonisti del settore e i loro prodotti. Dalla struttura ai contenitori Gusto, sicurezza alimentare, ambiente, salute e design: la “Piazzetta Vetro” esprime tutti i principi cardine del motto dell’Expo 2015 ponendo l’accento sulle relazioni virtuose tra cibo e vetro, in uno spazio multimediale all’interno del Padiglione “CibusèItalia” di Federalimentare. La scenografia dello spazio è (ovviamente) tutta di vetro e la struttura è rigorosamente a impatto ambientale zero. Saint-Gobain Glass ha realizza-
to la suggestiva pavimentazione della Piazzetta con vetro stratificato di sicurezza a triplo strato SGG Stadip Protect. I vetri per la speciale copertura della terrazza di CibusèItalia - forniti sempre da Saint-Gobain - sono stati appositamente realizzati per rispondere alle esigenze di protezione dall’eccessivo irraggiamento solare e di sicurezza, grazie all’impiego di vetro temprato/ indurito e stratificato di sicurezza SGG Stadip Protect Planidur
Viaggio nel mondo delle trasparenze L’invito all’ingresso è immediato: “What is glass?”. In tutta risposta oltre ai marchi delle 17 aziende e delle due realtà associative, i visitatori trovano sette vetrine che raccolgono il meglio della produzione di vasi, bottiglie, bicchieri, calici, prodotti per la tavola. Un filmato in loop declina, in modo empatico e spettacolare insieme, tutte le qualità del vetro: gusto, sicurezza alimentare, sostenibilità, salute, design, riciclo. Fino ad arrivare alla fine del “viaggio”, con il claim conclusivo “Glass is better”,
mentre due schermi proiettano i dati e i numeri più significativi dell’industria dei contenitori in vetro e i risultati di un’indagine condotta a livello europeo su 8.100 consumatori, di cui circa 1.000 italiani. Da questa indagine emerge, tra l’altro, che il vetro, per le sue qualità di sicurezza e di igienicità, è ritenuto per l’87% degli europei la migliore scelta di packaging per alimenti e bevande. Così si valorizza l’Italian food “La nostra presenza a Expo 2015 - ha spiegato Massimo Noviello, presidente di Assovetro e di Assovetro Servizi Srl
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realizzatrice del progetto ‘Piazzetta Vetro, in occasione del lancio dell’iniziativa - serve a sottolineare da una parte l’eccellenza di un settore che aiuta a valorizzare l’Italian food nel mondo e, dall’altra, lo stretto rapporto tra il contenitore e la sicurezza alimentare. Un fattore quest’ultimo di cui sono consapevoli anche gli italiani, tanto che circa l’80% dei genitori preferisce il cibo conservato in vetro per i propri bambini,
perché li fa sentire più tranquilli sul lato salute, sapendo che il vetro preserva tutte le caratteristiche organolettiche degli alimenti stessi. Proprio nel nostro spazio a Expo raccontiamo tutte le qualità del vetro”. La Piazzetta Vetro è situata all’interno del Padiglione N10 CibusèItalia di Federalimentare, entrata Est, a poca distanza dalla Lake Arena e dal Padiglione Italia.
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Mercato americano:
strategie di alta gamma pre e post vendita di Filippo Bordignon - foto di Adelio Lattuada Srl
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ettembre è il mese di “GlassBuild America - The Glass, Window & Door Expo”, tra le principali fiere internazionali per il mercato del vetro. L’appuntamento si terrà al Georgia World Congress Center di Atlanta nei giorni 16, 17 e 18, richiamando 325 aziende leader nei settori del vetro e
Nicola Lattuada
Dopo l’estate, tutto è pronto per l’appuntamento al Georgia World Congress Center. Nicola Lattuada: “ottimi i riscontri come dimostrazione di interesse e come chiusura di trattative in fiera” dei metalli per l’edilizia, delle finestre e delle porte per il residenziale. Quali sono le aspettative dell’imprenditoria italiana a questo appuntamento? L’abbiamo chiesto a Nicola Lattuada, re-
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sponsabile commerciale dell’azienda di famiglia Adelio Lattuada Srl. Una fiera chiave “Nel corso delle ultime esperienze a GBA - spiega Nicola Lattuada - abbiamo ottenuto ottimi riscontri sia a livello di dimostrazione di interesse sia nella chiusura di trattative direttamente in fiera, anche per grossi macchinari venduti a importanti gruppi del panorama statunitense”. “Soprattutto negli ultimi anni GlassBuild America si conferma per noi una fiera chiave anche grazie alle molatrici rettilinee che abbiamo esposto nel nostro stand e all’ottimo lavoro dei nostri agenti locali. La qualità dei visitatori solitamente non manca e la grande maggioranza di essi rappresenta figure con importanti poteri decisionali nelle rispettive aziende”.
La rete vendita si rafforza La produzione dell’azienda comense è da sempre fortemente rivolta all’export, fino a raggiungere percentuali dell’8590%. Oggi i principali destinatari sono il Nord America (States e Canada), il Nord Europa e il Medio Oriente. “Abbiamo investito molto sul mercato del Nord America - prosegue Lattuada - e stiamo rafforzando la rete di vendita. Abbiamo due diversi agenti che seguono la costa Est e la costa Ovest per meglio coprire un così vasto Paese, offrendo tutti i servizi di pre e post vendita, compreso un qualificato staff di tecnici”. Le più grandi molatrici mai costruite “Proprio per il mercato americano - aggiunge - abbiamo realizzato le due più
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grandi molatrici mai costruite, per permettere ai clienti di lavorare lastre fino a 12 metri. La prima raggiungeva 6 metri di altezza e ben 25 metri di lunghezza. Nel Nord America siamo ben radicati grazie alle molatrici rettilinee ad angolo variabile, per la realizzazione di smussi, e a seguire molatrici fisse e bisellatrici. Una delle principali richieste attualmente è quella di
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macchine affidabili e in grado di lavorare diverse ore consecutivamente su più turni e senza interruzioni per manutenzione. Non sono poi da dimenticare la necessità di personalizzazione e la semplicità d’uso. Tema fondamentale è infine quello dell’automazione: il cliente chiede prodotti di alta qualità che aumentino la produttività ma riducendo i costi”.
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Per proteggere la purezza di un alimento o per garantire la sicurezza e l’integrità di un parabrezza, il vetro è considerato un materiale unico, dalle proprietà eccellenti. Per questo Atlas Copco è al servizio delle aziende del settore
A
tlas Copco sa che per salvaguardare la bontà di un marchio c’è bisogno di soluzioni che garantiscano aria di qualità. Sa cosa serve per fornire aria pulita ed essiccata che consenta di raggiungere i massimi standard di qualità, purezza e sicurezza del prodotto finale e ha le
macchine, l’organizzazione di assistenza e il know-how necessari a soddisfare le esigenze di produzione, oggi e nel futuro. Il fattore più importante nella progettazione e nella realizzazione delle apparecchiature Atlas Copco nasce dalle esigenze delle aziende clienti. “Con-
sideriamo ogni dettaglio - spiegano dall’azienda la cui sede italiana è a Cinisello Balsamo (Milano) - e opinione in merito a prestazioni e assistenza, sino agli effetti ambientali e alle tendenze del settore di mercato in cui operano i clienti. Prendiamo sul serio il nostro impegno per una produttività sostenibile, che è la produttività dei nostri clienti”. Si sa che i contenitori di vetro sono il modo più puro e sicuro per confezionare alimenti e bevande, poiché mantengono gusto, aroma e consistenza. Ma quando si soffia aria compressa nei semilavorati cavi per formare una bottiglia o un vasetto di vetro, solo un’aria compressa certificata oil-free proveniente da un compressore Classe 0 garantisce di evitare la contaminazione del prodotto finale. I compressori oil‑free Atlas Copco sono stati testati dall’ente Tüv e hanno ottenuto la certificazione di Classe 0 per il loro contenuto di olio residuo nell’aria compressa prodotta,
in base allo standard Iso 8573-1, 2010. I risultati sono stati chiari: anche in ambienti con livelli di temperatura elevati e a varie pressioni, i compressori Classe 0 Atlas Copco erogano aria compressa priva di tracce d’olio, garantendo che l’aria stessa non possa contaminare i prodotti. L’aria Classe 0 è la scelta migliore per la sicurezza e la purezza della produzione. L’aria compressa utilizzata per modellare il vetro, trasportare materie prime, come aria strumenti o di processo, rappresenta una parte significativa della bolletta energetica, così come il consumo energetico costituisce più della metà del costo totale del ciclo di vita di un compressore. “Nel quadro del nostro impegno per una produttività sostenibile - spiegano i referenti dell’azienda - le nostre apparecchiature offrono un’efficienza energetica leader nel settore. Ottimizziamo continuamente ogni aspetto dei nostri
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compressori ed essiccatori per ridurre il consumo energetico e sviluppiamo tecnologie sostenibili e innovative come l’azionamento a velocità variabile (VSD), che consente a compressori ed essiccatori di gestire le variazioni
del fabbisogno di rete senza sprecare l’aria in eccesso. I vantaggi sono chiari: protezione della qualità e dell’integrità dei prodotti, maggiore affidabilità, massima efficienza energetica, costi di produzione ridotti”.
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ome descritto nel box, c’è anche la possibilità di una configurazione “ibrida” che ottimizza ulteriormente il sistema di produzione e ridurre i costi energetici. Combinando infatti un compressore centrifugo ZH+ con uno dei compressori a vite ZR VSD Atlas Copco (con azionamento a velocità variabile) è possibile ottimizzare il fabbisogno di aria compressa con la soluzione più efficiente dal punto di vista energetico. Aria di qualità, prodotti di qualità Oltre a compressori e soffianti Atlas Copco offre un’ampia gamma di essiccatori e filtri ad alta efficienza per garantire l’integrità e la continuità della linea di produzione nonché la qualità del prodotto finale. Le opzioni per il trattamento dell’aria, perfettamente integrabili con le apparecchiature Atlas Copco, combinano la qualità ottimale dell’aria con prestazioni eccezionali. Gran parte dell’energia consumata da un compressore si disperde sotto forma di calore. Le opzioni di recupero di energia firmate da Atlas Copco consentono di recuperare fino all’80% dell’energia consumata dal compressore, utilizzando il calore dissipato per il riscaldamento di ambienti o acqua. In alternativa, il calore dissipato può essere anche utilizzato con chiller per
applicazioni di raffreddamento ambientale. Compressori per tutte le esigenze Per garantire la qualità dei vostri prodotti in vetro, bisogna tenere sotto controllo ogni aspetto del processo di produzione. Perché allora lasciare al caso le prestazioni della sala compressori? Le tecnologie Atlas Copco di controllo e monitoraggio riducono i costi energetici, la manutenzione e ottimizzano le prestazioni della vostra sala compressori. L’obiettivo finale di Atlas Copco è fornire un’assistenza clienti a 360 gradi, con tecnici esperti dedicati in 160 Paesi, in modo da offrire in tutto il mondo un servizio tempestivo e professionale. Dalle parti di ricambio al monitoraggio e controllo proattivi, fino all’auditing e all’ottimizzazione, Atlas Copco dispone del servizio di post-vendita in grado di rispondere alle esigenze della clientela. E offre una soluzione completa, che include compressori, soffianti, impianti di trattamento dell’aria, generazione on site di azoto e ossigeno, sistemi di controllo e monitoraggio. Basato su tecnologie progettate e sviluppate direttamente da Atlas Copco, il pacchetto completo offre i vantaggi di una maggiore efficienza, un minor consumo di energia, ridotti tempi di manutenzione e cicli di vita più lunghi.
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VISITATORI IN CALO,
MA SI APRONO NICCHIE DI OPPORTUNITÀ di Filippo Bordignon - foto di RCN Engineering
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i è conclusa il 23 maggio la 26a edizione di China Glass, il più importante appuntamento fieristico dedicato al mondo del vetro in Asia. Sono stati tre giorni in controtendenza rispetto alle precedenti edizioni, un fatto che innesca inevitabilmente alcune domande rispetto all’andamento del mercato cinese. “Questa è la prima edizione a cui decidiamo di partecipare - spiega Roberta Cometti, Intl Dept per RCN Engineering, azienda milanese presente a China Glass - grazie anche al nostro ingresso al Gimav. Abbiamo più volte visitato questa fiera in passato, sia a Shanghai che a Beijing, e tutte le volte ci siamo stupiti per la grande affluenza, con corridoi trafficati e code per visitare gli stand. Quest’anno, però, il numero dei visitatori è sceso drammaticamente in maniera quasi inspiegabile”.
Per la prima volta RCN Engineering espone a China Glass. La crisi ha toccato anche la fiera cinese ma, spiega Roberta Cometti, si possono valutare nuove strategie I risvolti locali “RCN - continua Cometti - non ha ancora presenza sul mercato cinese, pur vantando rapporti di collaborazione con alcune aziende locali. La Cina incarna un concetto diverso di qualità rispetto all’Eu-
Forno per laminazione, sistema a sacco, quattro piani ropa, dove le normative richiedono alle aziende di uniformarsi. Essa si caratterizza per un mercato basato sulla politica del prezzo basso, senza particolare riguardo, fondamentalmente, all’offerta qualitativa. Tuttavia esistono realtà cinesi che iniziano ad ampliare le proprie visioni e sanno dove rivolgersi se vogliono acquistare macchinari su base
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di qualità, prestazione e durata. Rimangono ancora una nicchia, ma è comunque un dato significativo”.
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52 Lo stand di RCN Engineering a China Glass 2015 Gli scenari globali Attualmente l’export copre il 70% del fatturato di RCN, grazie a un buon posizionamento in Russia, in alcuni Paesi dell’ex Unione Sovietica e in parte dell’Est Europa mediante collaborazioni locali. In ampliamento inoltre il mercato americano e l’Oceania. “In Europa lo scenario è simile - continua Cometti - ma il business è più lento”. Insieme è meglio Cosa auspicare per il prossimo appuntamento fieristico in Cina? “A livello
organizzativo e di assistenza - conclude Cometti - siamo rimasti soddisfatti poiché abbiamo ricevuto attenzione e aiuto. Considerando la scarsa affluenza però si potrebbe valutare, in futuro, di presentarsi in uno spazio in cui siano presenti anche espositori locali. L’Italia deve mantenere il suo livello di visibilità che è molto alto e importante, tuttavia le esigenze di mercato fanno sì che, talvolta, si debbano rivedere alcune posizioni evitando una statica e simbolica presenza, in virtù di una più dinamica e fattiva”.
DIETRO LE QUINTE FOCUS
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Adelio Lattuada Automazione, integrazione, optional Bavelloni Know-how e produttività Neptun Più efficienti, minor investimento Tyrolit Nuovi utensili diamantati
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dietro le quinte foc u s
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au t o m a z i o n e , LINEE COM PL ETE , tag l io, foratura
ADELIO lattuada
Automazione, integrazione e optional che fanno la differenza di Redazione - foto di Adelio Lattuada Srl
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a molatura è da sempre il corebusiness di Adelio Lattuada Sr, che in quasi 40 anni di attività è riuscita a portare ad altissimi livelli la propria esperienza in questo tipo di lavorazione, riuscendo a offrire quella che al momento è la più vasta gamma di macchinari per la molatura del bordo sul mercato. Si parla, infatti, di un “parco macchine” composto da oltre 30 modelli di molatrici rettilinee elettroniche o con PC per filo piatto con filetti e ad angolo variabile da 5 a 16 mole; oltre 10 modelli di bisellatrici rettilinee elettroniche o con PC da 7 a 14 mole; linea completa di molatrici bilaterali da 8 a 12 mole per lato, per filo piatto con filetti. E completano la gamma 4 modelli di macchine automatiche per la
L’orientamento all’automation è per l’azienda una vera vocazione lavorazione di angoli a raggio e retti, nonché oltre 15 modelli di lavatrici verticali. “L’automazione - spiega Nicola Lattuada, responsabile commerciale dell’azienda di famiglia - è un tema sempre più di rilievo: coniugare la necessità di offrire prodotti di alta qualità mantenendosi allo stesso tempo flessibili, aumentando la produttività e riducendo i costi”. Per questo i macchinari Lattuada possono essere integrati con: robot installabili fra due o più molatrici; sistemi “loop” installabili su singole macchine (la soluzione più
semplice e flessibile: il sistema può caricare i vetri e portarli dal braccio in uscita a quello di entrata, ruotandoli di 90° - disponibile anche con gestione carico/ scarico automatico da cavalletti ad arpa); dispositivo per la rotazione delle lastre per linee complete di molatura; linee complete verticali di cavalletti ad arpa, molatrici, lavatrici, foratrici e fresatrici. Robot e sistemi loop richiedono macchinari più automatici e per questo Lattuada ha aggiunto alla lista degli optional alcune caratteristiche, tra cui: recupero automatico dell’usura delle mole lucidanti; regolazione automatica di pressione e velocità a seconda dello spessore vetro
impostato; gestione delle fasi di lavoro tramite PC; teleassistenza e supporto remoto; possibilità di remotare sia il pannello che il PLC su PC/Tablet. “Sia per le macchine orizzontali che per le macchine verticali - continua Michela Lattuada - sono stati sviluppati e realizzati progetti che hanno inizialmente preso il via da una specifica richiesta di clienti che poi si è tramutata in un optional disponibile a listino”. La macchina che esprime con maggior enfasi il principio “automation” per il mondo del vetro? “Sicuramente - conclude - le macchine orizzontali, cioè le bilaterali, poiché offrono storicamente più possibilità di spingere sul lato automazione. Seguendo però la tendenza attuale del mercato di orientarsi sempre più alla lavorazione in verticale, abbiamo sviluppato molte idee e progetti per automazioni, anche complesse, da integrare su macchine verticali. Crediamo che queste soluzioni possano essere di grande interesse sia nel presente che per il futuro sviluppo del mercato”.
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Bavelloni know-how e produttività di Redazione - foto di Bavelloni Spa
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Il brand Bavelloni è tornato, perché il mondo del vetro ha bisogno di affidabilità
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li impianti di molatura bilaterale hanno sempre rivestito una grande importanza nella gamma prodotto del brand Bavelloni, oggi nuovamente presente sul mercato in forma diretta e inequivocabile. “Negli ultimi anni - spiega Roberto Califano, direttore Marketing - abbiamo riscontrato nel mercato del vetro la tendenza alla ricerca di soluzioni che garantiscano maggiore flessibilità: configurazioni miste, con utensili periferici e a tazza, cambio formato rapido, ampia produttività e minori interventi manuali. Tale tendenza ha un forte impat-
to sulla scelta di una molatrice bilaterale, dove molte variabili devono essere prese in considerazione: dimensioni massime del pezzo lavorato (pezzi piccoli, mezze lastre, jumbo), diverse sagome di profilatura (filo piatto con filetti, smussi, filo tondo, sfilettatura, lucidatura), capacità (velocità di lavorazione e di cambio formato), caratteristiche del vetro lavorato, necessità di rimuovere gli spigoli, sbordatutura del vetro basso emissivo, incisione sul filo, layout (a forma di L, U, Z o configurazione reverse)”. “La nostra clientela - prosegue Califano
- ha ritenuto molto interessate la possibilità di sfilettare, molare filo tondo e filo piatto utilizzando una stessa macchina, ottimizzando spazi e risorse all’interno della fabbrica, senza penalizzare la produttività e aumentando la flessibilità”. Sistemi automatici e user-friendly L’automazione è senza dubbio l’elemento che ha consentito l’evoluzione delle macchine per la molatura del vetro, in particolare della serie di molatrici bilaterali HE500, fino ad arrivare a sistemi completamente automatici e user-friendly che consentono svariate possibilità. “Da un solo pulpito posizionabile a discrezione del cliente - sottolinea il direttore Marketing - è possibile controllare
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au t o m a z i o n e , LINEE COM PL ETE , tag l io, foratura
tutta la linea. Grazie a un’applicazione appositamente sviluppata, la vista del pannello può essere trasmessa via wi-fi su tablet, per avere sempre sotto controllo e modificare i parametri di funzionamento della macchina, anche quando l’operatore non si trova di fronte al pannello di controllo. Anche la lettura assorbimento dei mandrini può essere remotata su tablet o sul pannello operatore, assicurando regolazioni veloci ed efficaci”. Set-up opzionale per le bilaterali Nella lavorazione di diversi formati, il cambio deve essere il più rapido possibile. Le bilaterali serie HE500 possono essere configurate con ciclo di set-up automatico: questo optional permette di regolare automaticamente apertura e chiusura della traversa, a seconda della dimensione del vetro impostata dall’operatore e, specialmente se associato al lettore codice a barre, garantisce grande produttività anche per produzioni variabili.
Molteplici personalizzazioni La motorizzazione dell’incremento degli utensili diamantati (sia mole frontali che mole diamantate dei filetti superiore e inferiore), il presetting delle mole diamantate che consente la verifica e la regolazione automatica dell’incremento, a seconda dell’effettivo consumo delle stesse, il settaggio dell’asportazione vetro direttamente da pannello, le barre di supporto che si posizionano automaticamente al cambio formato, senza limitare le dimensioni minime lavorabili (brevettate) contribuiscono alla personalizzazione dell’impianto, in modo da soddisfare le diverse esigenze produttive della clientela. Grazie all’impiego di valvole proporzionali comandate dal pannello di controllo, è possibile regolare la pressione delle mole lucidanti che, attraverso l’optional quick set, quando disinserite non si allontanano completamente dal vetro e, quando richiamate, si rendono operative in tempi molto rapidi, garantendo una finitura del vetro sempre perfetta.
Neptun
Più efficienti, minor investimento, qualità senza compromessi di Redazione - foto di Neptun Srl
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ondata a fine 2008, Neptun Srl oltre al tradizionale business del lavaggio e della molatura rettilinea - ha immediatamente compreso l’importanza dell’automazione, soprattutto in verticale, e ha investito considerevoli risorse nell’area. In pochi anni sono nate rettilinee per squadratura e misura automatica del vetro (Rock con ETS), lavatrici automatizzate fino allo svuotamento e riempimento delle vasche acqua, centri di lavoro verticali di molatura e foratura per architettura (linee Promax-Drillmax). La nuova serie Quick, sviluppata sull’esperienza delle linee più grandi, è studiata per ottimizzare la produzione di porte in vetro e soluzioni per interni. La foratura del vetro è una lavorazione
Per Neptun è da sempre evidente l’importanza dell’automazione, soprattutto in verticale. Questi i suoi punti di forza con svariati fini applicativi ma purtroppo con un comune denominatore: il valore aggiunto molto basso. Per difendere la redditività, la foratura deve essere eseguita nel modo più efficiente e al costo più basso, salvaguardando la qualità. L’elevato livello di automazione porta a una riduzione dei tempi ciclo per il minore impatto del
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costo della mano d’opera, grazie alla semplicità del sistema di programmazione e la velocità di posizionamento degli assi. Posizionamento Sul trapano Quickdrill, la lastra è posizionata a una velocità fino a 30 m/min, per cui il tempo di posizionamento da foro a foro varia da soli 2 secondi ad un
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massimo di 10 secondi in caso di lastre di grandi dimensioni. L’esclusivo sistema di posizionamento vetro garantisce un’accuratezza entro 0,15 mm, non soggetta a usura. Programmazione flessibile e rapida Il programma di lavoro può essere generato a bordo macchina, in ufficio o,
per le aziende più evolute, nell’ERP e semplicemente richiamato tramite lettore di codice a barre. Con la funzione di programmazione tramite programmi annidati, si possono comporre programmi complessi da sottoprogrammi semplici in brevissimo tempo e senza rischio di errore. Un esempio è la preparazione di una foratura multipla ripetuta, in questo caso basta richiamare il programma 1 (base) e generare il programma 2 (complesso) indicando passo e numero di ripetizioni, senza riprogrammare il lavoro da zero. Affidabilità e gestione velocità L’affidabilità della macchina consente di forare con precisione e senza rompere lastre. Ma è fattore essenziale la gestione delle velocità di lavorazione: se si va troppo piano l’utensile perde il taglio, se si avanza troppo velocemente si rischia di rompere, per cui gli operatori tendono a settarsi sulle velocità minime per
ridurre il rischio di rotture. Nella serie Quick la gestione della velocità è gestita in funzione della pressione di lavoro. La velocità di avanzamento è legata alla taglienza effettiva dell’utensile: se ha una buona taglienza avanzerà più velocemente, altrimenti adatterà la velocità alla taglienza effettiva, riducendo quasi a zero la rottura vetri, anche con utensili di mediocre qualità o che hanno perso taglienza. Modularità e investimento La possibilità di integrare in un secondo tempo altri CN per fresatura e molatura rende questo investimento conveniente e spalmabile nel tempo. La suddivisione in macchine dedicate permette inoltre una qualità senza compromessi con performance eccezionale, una porta con 3 tacche e 2 fori ogni 3 min 40 sec. Grazie alla loro alta qualità a basso investimento, queste macchine CN sono vendute dall’Europa del Nord, agli Stati Uniti fino ad alcuni Paesi africani.
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TYROLIT
NUOVI UTENSILI DIAMANTATI PER CENTRI DI LAVORO VERTICALI
di Redazione - foto di Tyrolit Vincent Srl
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Alla richiesta del mercato Tyrolit ha risposto con una nuova generazione di prodotti traendo spunto dal suo know-how nell’automotive
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egli ultimi anni, con l’arrivo nel mercato della lavorazione del vetro piano dei nuovi centri di lavoro verticali, CMS, For.El, Lisec, Neptun, Intermac ecc, è stato necessario studiare e realizzare nuovi tipologie di utensili diamantati atti a rispondere alle nuove caratteristiche tecniche di lavorazione e qualità richieste. La domanda di avere sempre maggiori e più elevate prestazioni in termini di velocità di lavorazione, qualità di finitura e durata, ha
impegnato intensamente la ricerca in Tyrolit per la realizzazione di una nuova generazione di utensili diamantati, dovendo riassumere tutte queste caratteristiche al loro interno. Gli utensili tradizionali non avevano le caratteristiche tecniche per rispondere a questa domanda e per questo Tyrolit ha attinto al suo know-how nel settore dell’automotive, massima espressione a livello tecnologico nel settore della molatura del vetro piano. L’uso di elettro mandrini sempre più potenti e l’esigenza di ottimizzare i tempi e i cicli di lavorazione hanno fatto creare nuove specifiche linee prodotto dedicate al vetro piano lavorato in verticale. Le nuove macchine e, soprattutto, le nuove tecnologie per sfilettare, molare, lucidare oltre che fresare e forare, hanno permesso nel breve periodo di mettere assieme diversi nuovi set di utensili. Questi, adeguatamente combinati in macchina, permettono grandi miglioramenti e la concretizzazione di quanto richiesto. R&D, ufficio tecnico e reparto produzione di Tyrolit, negli ultimi mesi, hanno lavorato intensamente al raggiungimento degli obiettivi richiesti per questi di nuovi CNC verticali con il preciso obiettivo di migliorare il tempo del ciclo di lavorazione, la qualità della lavorazione e l’incremento delle performance (velocità di
avanzamento e durata utensile). Il lavoro effettuato fino ad oggi ha permesso a Tyrolit di realizzare utensili capaci di soddisfare pienamente le nuove e diverse esigenze del mercato. I set principali comprendono utensili per le seguenti principali applicazioni: molatura (mole a gola, trapezio oltre che “V” in diametro 200mm & 150mm); frese combinate (frese con gole e trapezio); taglio (frese); foratura (foretti per tutte le differenti tipologie di macchine). Nello specifico, e relativamente alla molatura a trapezio (sia per vetro float che laminato), Tyrolit mette a disposizione la sua esperienza e ha creato un documento di sintesi (che può essere richiesto a glass@tyrolit.com). Questo permette all’utilizzatore finale di semplificare la scelta degli utensili partendo dal risultato finale che si vuole ottenere, tenendo considerazione le leghe diamantate delle diverse combinazioni di utensili.
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VITRUM 2015. NEL FUTURO DEL VETRO, TUTTO È POSSIBILE.
Dalle idee nuove nascono nuove tecnologie e dalle nuove tecnologie nascono altre idee, sempre più avanzate e significative. Ecco perché partecipare a Vitrum 2015 ancora una volta farà la differenza per tutti coloro che operano nel settore. Ogni due anni, a Vitrum, la prospettiva sul futuro si rinnova e acquista definizione e chiarezza, permettendo alle Aziende, ai prodotti e alle strategie di sviluppare appieno le loro potenzialità. La cornice per quest’anno sarà particolarmente stimolante, con una Milano carica di energia e di vita, proprio al culmine dell’Expo. Sarà insomma un Vitrum importante e indimenticabile, un Vitrum davvero da non perdere. Perché nel futuro del vetro, tutto è possibile.
Salone internazionale specializzato delle macchine, attrezzature ed impianti del vetro piano e cavo; del vetro e dei prodotti trasformati per l’industria. XIX EDIZIONE
Segreteria Generale Via Petitti, 16 - 20149 Milano Italy Tel. +39-02.33006099 Fax +39-02.33005630 www.vitrum-milano.it e-mail: vitrum@vitrum-milano.it
fieramilano 6-9 OTTOBRE 2015
N. 33
Luglio 2015 ISSN 2421-3586
ANTEPRIMA VITRUM 2015 La storia, le anticipazioni, gli eventi collaterali e le partnership
SPECIALE GLASSBUILD AMERICA Strategie di alta gamma pre e post vendita
Hanno collaborato a questo numero Adelio Lattuada
Glaston
www.adeliolattuada.com
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www.ice.gov.it
Assovetro
Mappi International
www.assovetro.it
www.mappi.it
Atlas Copco
Neptun
www.atlascopco.it
www.neptunglass.com
Bavelloni
Officina Meccanica Schiatti Angelo
www.bavelloni.com
Cefla
DIETRO LE QUINTE
Automazione, linee complete, taglio, foratura
Bimestrale Anno 2 - Numero 33 Giovedì 23 Luglio 2015 Direttore Responsabile Mattia Losi
Direttore Editoriale Chiara Marseglia Collaboratori Filippo Bordignon Antonella Lanfrit Camilla Zanetti Progetto grafico e Art direction Nico Chinello Traduzioni Nicoletta Canesi Immagini Copertina per gentile concessione di Tyrolit Vincent; Adelio Lattuada, Depositphotos, Fotolia Proprietario Vitrum Srl - Via Petitti 16, 20149 Milano Editore
www.schiattiangelosrl.com
www.ceflafinishinggroup.com
RCN Engineering
Elettromeccanica Bovone
www.rcnengineering.it
www.bovone.com
Saint-Gobain
Federalimentare
www.saint-gobain.it
www.federalimentare.it
TC Special Equipments
Fenzi
www.triulzi.com
New Business Media Srl Via Eritrea, 21 - 20157 Milano Registrazione Tribunale di Milano numero 291 del 26 aprile 2004 Stampatore Prontostampa Via Praga 1, Zingonia Verdellino (BG) Iscrizione Roc Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 24344 con effetto dall’11 marzo 2014 ISSN 2421-3586 Gestore di rete OVH San Donato Milanese
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Tyrolit
online nel sito
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I dati riportati non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, sotto alcuna formula, senza la preventiva autorizzazione di Vitrum Srl. Questa copia di Glass in IT style è distribuita in direct mailing e i dati personali dei nominativi a cui è rivolta la spedizione sono di proprietà di Vitrum (Informativa ex art. 13 D. Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali - Tutela della Privacy”). I dati sono trattati in forma automatizzata al solo fine di espletare adempimenti di tipo operativo, gestionale e statistico.
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D0 You Know? N. 25
April 2014
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