N. 40
Ottobre 2016 ISSN 2421-3586
SPECIALE GIMAV A GLASSTEC Video, interviste e commenti
PREVISIONI Finestre e facciate: si consolida la crescita
INDUSTRY 4.0 Essenziale è progettare il modello ideale della propria vetreria
PROTAGONISTI A LAS VEGAS
Adelio Lattuada e Cugher
12 SPECIALE GIMAV A GLASSTEC 18 ANTONINI
Settant’anni proiettati alla crescita
24 FENZI
Un’edizione speciale per tutto il Gruppo
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PROTAGONISTI A LAS VEGAS
PROTAGONISTI A LAS VEGAS
ADELIO LATTUADA
CUGHER
MERCATO Nord America: gli
VETRI GRANDI investimenti si traducono Questa la tendenza dell’architetturaamericana
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in opportunità
2 N. 40 OTTOBRE 2016
Crescere nell’architettura
3 10/ 2016
VETRINA
in
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PREVISIONI VETRO PIANO CARMINE GARZIA, UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO
Finestre e facciate: si consolida la crescita
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INDUSTRY 4.0 - INTERVISTA MASSIMO DE FEO, LISEC SOLUTIONS
Essenziale è progettare il modello ideale della propria vetreria
BAVELLONI SPA 20 Bilancio positivo e consensi unanimi CEFLA 22 Alta qualità dei contatti, voglia di investire FORVET 28 Innovazioni e appeal: la ricetta del successo FRATELLI PEZZA 30 Interesse concentrato sui prodotti LOGLI MASSIMO 32 Düsseldorf, una vetrina imprescindibile MAPPI INTERNATIONAL 34 Vincere le sfide: obiettivo raggiunto OCMI GROUP 38 L’edizione delle conferme e delle nuove prospettive TALAMONI 40 Dieci anni di Glasstec con soddisfazione NUOVI ASSOCIATI - COLOROBBIA/GLASS ENGINEERING 64 Il know-how per impianti chiavi in mano TECNOLOGIA & RICERCA 68 Vetro e laser 5D: l’informazione è per sempre MOSTRE 74 DiVetro - La Biennale d’arte del vetro contemporaneo
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ART NICO CHINELLO
NEL FUTURO DEL VETRO, TUTTO È POSSIBILE. VITRUM 2017 3/6 OTTOBRE 2017
TUTTE LE NOVITÀ DAL MONDO DELL’INDUSTRIA DEL VETRO
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Editoriale
Una seconda tranche ricca di appuntamenti A Glasstec e a GlassBuild America, le aziende italiane che costruiscono macchine e accessori per la lavorazione del vetro hanno ancora una volta saputo fare la differenza
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sono giunti al termine gli ultimi due appuntamenti fieristici strategici della seconda parte dell’anno. A Glasstec 2016, la collettiva italiana capitanata da Gimav si è presentata compatta e proposi-
tiva. Per l’occasione abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni protagonisti sia del vetro cavo sia del vetro piano. I video girati per l’occasione, che sono pubblicati anche nella sezione “Multimedia” del nostro sito, sintetizzano le impressioni su questa edizione raccolte direttamente sul campo. Per GlassBuild America (cui dedicheremo ampio spazio nel prossimo numero, insieme con un bilancio di tutta l’attività internazionale delle aziende associate a Gimav) abbiamo invece selezionato due realtà - Adelio Lattuada e Cugher - che, in ambiti di specializzazione molto diversi, rappresentano con orgoglio il made in Italy del vetro anche in terra americana. Ma questo numero dà spazio anche ad altri approfondimenti importanti per il mondo vetro italiano: da non perdere le interviste al professor Carmine Garzia della Bocconi di Milano e a Massimiliano De Feo, a.d. di Lisec, seguite alla Giornata del Vetro di Padova, lo scorso settembre. Spazio infine, nella rubrica “Nuovi Associati” di Gimav, al Gruppo Colorobbia, mentre con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova abbiamo indagato le potenzialità del binomio vetro-laser 5D per l’archiviazione dei dati. Buona lettura a tutti! Chiara Marseglia
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SPECIALE GIMAV A GLASSTEC
BILANCIO GLASSTEC 2016
I video, le interviste e i commenti dei protagonisti INTERVISTE
Chiara Marseglia VIDEOMAKING
Luca Moroni
G
lasstec 2016 si è conclusa nel migliore dei modi. In fiera l’atmosfera era decisamente positiva e i riscontri dei partecipanti, anche nel post-evento, continuano a confermare un trend che punta in alto con fiducia. I numeri diffusi dopo la fiera da Messe Düsseldorf, infatti, esemplificano questa volontà diffusa di riemergere dalle difficoltà congiunturali globali di questi ultimi anni: 1.235 espositori provenienti da 52 Paesi diversi; oltre 40.200 visitatori provenienti da oltre 100 Paesi. 54 erano le aziende associate a Gimav presenti nei padiglioni 16 e 13, in rappresentanza delle eccellenze tecnologiche italiane nel vetro piano e vetro cavo. In questo speciale “Gimav a Glasstec” abbiamo raccolto le testimonianze dei protagonisti: le videointerviste a Düsseldorf insieme con i commenti e le opinioni delle aziende al loro ritorno.
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Interviste a Laura Biason (direttore di Gimav e di Vitrum) e Dino Zandonella Necca (Ceo di Adi e presidente di Vitrum)
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SPECIALE GIMAV A GLASSTEC
Interviste a Cinzia Schiatti (sales manager di O.M. Schiatti Angelo e past president di Gimav), Gianluca Diener (responsabile del Dipartimento Visione di Deltamax), Davide Cigna (direttore commerciale di Bottero)
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Interviste a Emanuele Dalla Fontana (manager BDF Industries Spa), Christian Leschiutta (direttore commerciale di Intermac), Corinna Lovati (export manager di Lovati Fratelli Srl), Adelio Lattuada (presidente della Adelio Lattuada Srl) e Stefano Bavelloni (managing director di Neptun)
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SPECIALE GIMAV A GLASSTEC ALTRE INFO SU www.antoninisrl.com
ANTONINI
Settant’anni proiettati alla crescita ARTICOLO
Redazione FOTO
Antonini Srl
“A
nche quest’anno abbiamo partecipato con grande entusiasmo a Glasstec: quello di Düsseldorf è ormai il più atteso degli appuntamenti per gran parte delle aziende che operano nel settore del vetro”. Francesca Antonini, technical manager dell’azienda di famiglia con base a Empoli (Firenze), commenta così la tappa tedesca conclusasi alla fine dello scorso settembre.
Fiduciosi in un mercato che cresce “I ritorni che abbiamo avuto sono stati all’altezza delle nostre aspettative - sottolinea - Dopo gli anni più bui della crisi, fortunatamente abbiamo attraversato un periodo molto favorevole, con elevati carichi di lavoro, che ci ha permesso di affrontare nuovi investimenti in risposta alle crescenti esigenze della produzione. Glasstec è stata per noi una riconferma del
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Per Antonini Srl quella di Düsseldorf è stata un’ulteriore conferma. Prossimo obiettivo: 1.700 forni installati N. 40 OTTOBRE 2016
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Lo stand Antonini a Glasstec 2016 fatto che il mondo del vetro offre un panorama ancora ricco di opportunità, un mercato sempre crescente del quale sentiamo di far parte”.
Il cliente, prima di tutto “Abbiamo lavorato costantemente - continua Francesca Antonini - portando avanti la nostra filosofia orientata alla soddisfazione del cliente, che ci ha ampiamente ripagato, visto anche l’elevato numero di visite durante la fiera. Clienti vecchi e nuovi si sono presentati sia per discutere di trattative in corso sia per progetti futuri. Chi sceglie e chi ha scelto Antonini sa che avrà un ritorno in termini di qualità e affidabilità del prodotto, dovute alla nostra pluriennale esperienza. Quest’anno infatti decorre il settantesimo anniversario di attività della nostra azienda e contiamo di superare presto un nuovo importante traguardo: 1.700 forni installati”.
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BAVELLONI SPA
Bilancio positivo e consensi unanimi ARTICOLO
Redazione FOTO
Bavelloni Spa
A
qualche giorno dalla chiusura di Glasstec 2016 le valutazioni di Bavelloni Spa sono concordi: bilancio positivo e obiettivi raggiunti. Dopo il passaggio di proprietà della società nel luglio 2015, l’esordio sul palcoscenico internazionale di Düsseldorf è stato un momento significativo per la giovane azienda dal passato importante. Il mercato ha accolto con grande entusiasmo il ritorno in mani italiane di questo brand storico, da sempre sinonimo di eccellenza nel settore del vetro piano, del suo know-how di tradizione e della produzione totalmente made-in-Italy, realizzata negli stabilimenti di Lentate sul Seveso.
Bavelloni Spa debutta a Glasstec 2016
I prodotti e le innovazioni Grande interesse hanno riscosso i prodotti e le innovazioni presentate in quattro giorni di live-demo (bavelloni.com/glasstec/). Vera rivelazione di questa edizione sono state le bilaterali, rap-
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21 presentate in fiera dalla molatrice HE500 11 3000, e i centri di lavoro, in particolare, la nuova macchina a controllo numerico, NRG420 POWER JET, in cui pulsa un “cuore” tutto Bavelloni (il mandrino della testa operatrice è infatti progettato e assemblato interamente in azienda). Sempre apprezzate anche le già note molatrici rettilinee Franco Pirola, serie VE e le bisellatrici gamma VB.
direttore vendite e socio dell’azienda, commenta: “Non ho mai incontrato così tanti clienti come in questa edizione e più di uno ci ha ringraziati per aver riportato in Italia il marchio Bavelloni. Questo indubbiamente ci riempie di orgoglio. Abbiamo lavorato con passione in quest’anno ricco di cambiamenti e il feeling positivo dei mercati per ciò che oggi è la Bavelloni è il messaggio più incoraggiante e ci fa guardare al futuro con slancio”.
Molto buona l’affluenza Lo stand aperto, attraente e moderno, ha accolto un buon flusso di operatori specializzati da ogni parte del mondo. Si è registata una significativa presenza del mercato sudamericano, buona anche l’affluenza da Spagna, Germania, Benelux e Sudafrica, stabile Russia, paesi dell’Est e Asia in generale; si percepisce ottimismo anche da aree più lontane come Nuova Zelanda e Australia. I clienti hanno trasmesso entusiasmo e fiducia ai soci fondatori per questo progetto tutto italiano.
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CEFLA
Alta qualità dei contatti, voglia di investire ARTICOLO
Redazione FOTO
Glass in IT style
“P
er quanto ci riguarda, Glasstec 2016 ha visto un’affluenza di operatori più elevata rispetto alla precedente edizione del 2014. I contatti raccolti sono stati interessanti, perché i visitatori hanno dimostrato di avere previsioni di investimento a media o a lunga scadenza”. Sintetizza così Tiziano Lama, business manager Vetro e Fibrocemento di Cefla, la quattro-giorni a Düsseldorf dello scorso settembre.
Un’affluenza elevata “Si può affermare - prosegue Lama - che il visitatore che viene in fiera per ‘vedere le novità’ sta scomparendo, e questo è positivo per noi espositori poiché possiamo ottimizzare al meglio le nostre risorse e le nostre tecnologie consolidate. Abbiamo registrato un’elevata affluenza di visitatori provenienti dai Paesi del Medio Oriente ma - più in generale - non
Per Cefla un’edizione molto positiva: attrae la migliore tecnologia, non solo la novità
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Stand di Celfa a Glasstec 2016 sono mancati visitatori da quasi tutti i Paesi industrializzati, fatto salvo per Cina e Germania, la cui affluenza si è rivelata per noi piuttosto scarsa”.
L’evoluzione della stampa digitale Tra le tecnologie esistenti nel settore della verniciatura e decorazione - fanno presente dall’azienda con base a Imola (Bologna) - il maggiore interessamento in fiera si è rivolto verso la stampa digitale con inchiostro ceramico, di cui Cefla ha esposto alcuni campioni. A Glasstec 2016, infatti, l’azienda ha presentato Prima G, la versatile spruzzatrice progettata per le piccole produzioni che consente l’applicazione a spruzzo di qualunque tipo di vernice ed è particolarmente indicata per il passaggio dalla verniciatura manuale a quella automatica. Erano inoltre esposti numerosi campioni di pannelli in vetro con particolari effetti ottenuti grazie alla stampante digitale Pixart MP by Cefla Finishing, un sistema di decorazione digitale multi-pass per l’applicazione controllata e sincronizzata di inchiostri ceramici temprabili su tutti i tipi di materiale.
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FENZI GROUP
Un’edizione speciale per tutto il Gruppo ARTICOLO
Redazione FOTO
Fenzi Group Spa
L’
edizione 2016 di Glasstec sancisce ancora una volta il successo del Gruppo leader nella chimica per la seconda lavorazione del vetro piano. Visitatori provenienti da tutto il mondo hanno apprezzato le molteplici novità presentate durante i quattro giorni di fiera, confermando l’azienda come punto di riferimento a livello internazionale per tutto il settore.
Una grande famiglia con 700 dipendenti Il 2016 è un anno speciale per Fenzi. L’azienda celebra infatti il suo 75° anniversario e proprio in fiera ha deciso di omaggiare la sua grande famiglia composta da circa 700 dipendenti
Nella cornice delle celebrazioni del 75° anniversario dell’azienda, protagoniste a Glasstec tutte le novità 24 N. 40 OTTOBRE 2016
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Il Gruppo Fenzi celebra il suo 75° anniversario
nel mondo, testimoni e artefici del suo successo nei cinque continenti, dandone visibilità in modo originale all’interno dello stand. Un’atmosfera che ha fatto da cornice ai principali prodotti lanciati sul mercato.
Dimostrazioni live Molto affollate le dimostrazioni live di stampa digitale su vetro proposte da Tecglass, azienda specializzata in questa sofisticata tecnologia ed entrata all’inizio dell’anno nel Gruppo Fenzi. All’interno dello stand Fenzi è stato possibile verificare in diretta l’efficacia e la precisione delle macchine Tecglass, le più veloci e avanzate oggi sul mercato, in grado di stampare ogni tipo di motivo grafico e immagini fotografiche con un’elevata definizione. Il servizio offerto da Tecglass supporta
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SPECIALE GIMAV A GLASSTEC
anche le attività di sales dei propri clienti: l’App Vitro-Design, disponibile gratuitamente per smartphone e tablet e lanciata ufficialmente a Glasstec, permette di visionare un numero quasi infinito di pattern decorativi e simularne l’effetto una volta stampati su vetro, rendendo semplice e veloce la dimostrazione del risultato finale.
Tempver Automotive, la new entry Presentata per la prima volta al pubblico anche Tempver Automotive, una nuova gamma altamente specializzata di vernici vetrificabili per il vetro per auto. Questa nuova linea di soluzioni innovative sviluppate per l’industria automobilistica è il primo step di una strategia ad ampio raggio che vede la Divisione Vernici Ceramiche impegnata nei prossimi anni in un forte ampliamento della gamma di applicazioni.
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Alessandro Fenzi, Ceo del Gruppo Fenzi, ha dichiarato:
“L’appuntamento con Glasstec è sempre ricco di risultati positivi; riusciamo a proporre prodotti altamente tecnologici che rispondono perfettamente alla domanda di qualità del mercato. Da 75 anni offriamo una gamma di soluzioni innovative, frutto di un costante impegno in attività di Ricerca e Sviluppo, focalizzandoci sulle necessità dell’industria del vetro. Abbiamo notato con soddisfazione che i nostri clienti e gli operatori del settore in fiera hanno risposto in modo molto positivo alle novità proposte. È il modo migliore per festeggiare i nostri primi 75 anni”.
I prodotti warm edge del network Glass Alliance In primo piano a Glasstec anche i prodotti warm edge del network Glass Alliance, formato da Fenzi, Alu-Pro e Rolltech. Le prestazioni di Multitech in particolare hanno destato l’attenzione dei visitatori: l’innovativo distanziatore rigido, sviluppato dai laboratori Alu- Pro e Rolltech e realizzato in plastica rinforzata con una speciale barriera multistrato, si posiziona tra i prodotti del settore con le migliori performance ottenibili in termini di trasmittanza termica lineare (PSI). Grazie alla particolare barriera multistrato, estremamente sottile ma eccezionalmente resistente, il nuovo profilo risponde ai più restrittivi standard internazionali vigenti, assicurando ottimi risultati in termini di resistenza al passaggio di umidità e gas.
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FORVET
Innovazioni e appeal: la ricetta del successo ARTICOLO
Redazione FOTO
Forvet Srl
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er Forvet, Glasstec 2016 è un evento da ricordare. “Al di là delle conferme di partecipazione, delle chiusure di ordini previsti e inaspettati, sia per macchine singole sia per linee complesse, l’attenzione riservataci dai visitatori della kermesse fieristica è andata al di là delle nostre aspettative”, commentano i vertici dell’azienda di Volvera (Torino). Una presenza costante e interattiva di clienti ha caratterizzato l’intera settimana con un’affluenza sorprendente negli spazi Forvet. Le ragioni di questo successo sono da ricercare nella sostanza che l’azienda offre sia a livello di prodotti e innovazioni sia a livello di “appeal”.
La novità: Combiflex Per Forvet, Glasstec 2016 ha avuto il suo focus sulla nuova proposta che l’azienda ha presentato: Combiflex.
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Oltre ogni aspettativa gli esiti della kermesse internazionale di Düsseldorf per Forvet N. 40 OTTOBRE 2016
29 L’impianto rappresenta l’integrazione di tutto il know-how aziendale racchiuso in un’isola produttiva di soli 32 mq. La concezione dell’idea nasce da un’analisi di mercato che ha indicato, oltre alle limitate disponibilità di spazio, la necessità di un’integrazione di processi multipli, che eliminino le manipolazioni tra i vari processi al fine di aumentare la qualità del prodotto finito e riducano l’impiego della manodopera necessaria nelle singole fasi di lavorazione tradizionali. In questi aspetti, Combiflex ha centrato tutti gli obiettivi.
Obiettivo centrato Lo spazio di 32 mq è la reale impronta a terra della macchina: non sono necessarie aree aggiuntive per i quadri elettrici e i servizi. La composizione dell’impianto richiede solamente la presenza di materia prima all’ingresso e la rimozione del prodotto finito in uscita. La programmazione, le regolazioni, i parametri qualitativi dell’impianto sono controllati e gestiti in modo completamente automatico. La presenza dell’operatore è prevista solo per la sostituzione degli utensili usurati, quando segnalato dalla macchina. Alla luce di queste peculiarità è dunque chiaro il successo riscontrato.
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FRATELLI PEZZA
Interesse concentrato sui prodotti ARTICOLO
Redazione FOTO
Fratelli Pezza Srl
“L
edizione 2016 di Glasstec, ovviamente dal nostro ristretto punto di osservazione, non si è segnalata per una particolare affluenza (come peraltro era già accaduto per la precedente edizione del 2014). I visitatori si sono dimostrati seriamente interessati ai prodotti che la nostra azienda ha esposto e presentato al pubblico. In particolare, ha suscitato notevole interesse la nuova linea di marcatrici automatiche EasyMarker EV ed EasyMarker UP, ideate per un utilizzo in linea con macchine per la lavorazione del vetro verticali (versione EV) e orizzontali (versione UP)”. Commenta così Paolo De Borzatti, sales & marketing manager della Fratelli Pezza Srl, la quattro-giorni a Düsseldorf
Anche se lontana dai fasti del passato, l’edizione 2016 è stata positiva per la Fratelli Pezza Srl Dal vivo è meglio
Presso lo stand dell’azienda, i visitatori hanno potuto osservare dal vivo l’operazione di marcatura e apprezzare la rapi-
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dità dei macchinari e il loro utilizzo semplice e intuitivo, nonché l’estrema qualità e definizione dell’incisione superficiale. Hanno comunque riscosso l’usuale apprezzamento anche le sabbiatrici automatiche delle serie Zephir e Mistral EV, esposte nei modelli Zephir 120 e Mistral 180EV.
E un gradito ritorno “Per quanto riguarda la tipologia di clientela e la provenienza geografica - conclude il manager - abbiamo riscontrato una buona presenza di aziende del Middle e Far East, del Sudamerica e ovviamente dell’Europa continentale, compreso il gradito ‘ritorno’ di un discreto numero di ditte italiane dopo anni di partecipazione davvero limitata. La platea dei visitatori è risultata positivamente eterogenea, andando dalla piccola attività artigianale ai grandi gruppi del mondo del vetro con svariate sedi e business unit. Facendo un consuntivo, un’edizione positiva anche se lontana dai fasti del passato”.
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LOGLI MASSIMO
DĂźsseldorf, una vetrina imprescindibile ARTICOLO
Redazione FOTO
Logli Massimo Spa
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ttimo riscontro per Logli Massimo Spa anche per questa edizione di Glasstec. La fiera tedesca si afferma leader nel panorama fieristico delle manifestazioni del vetro, in cui tecnica, tecnologia, progettazione ma anche prodotti e relazioni creano un mix formidabile per le aziende espositrici.
Per Logli Massimo Glasstec si conferma il punto d’incontro ideale per tecnologie, prodotti e relazioni
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Trend positivo per l’accessorio Molti operatori del settore, provenienti da tutto il mondo, hanno confermato il trend positivo che negli anni ha avuto il comparto dell’accessorio. L’utilizzo di questi prodotti è destinato a crescere nel comparto delle costruzioni, andando verso criteri di sicurezza ed estetica imprescindibili gli uni dagli altri.
I fiori all’occhiello I prodotti di punta a firma Massimo Logli nell’edizione 2016 di Glasstec sono stati il Defender, sistema per parapetti in vetro, le partizioni con serratura Apro, oltre agli innumerevoli prodotti esposti allo stand. Ottimo riscontro anche per il “corner” dedicato alle prove di incollaggio.
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MAPPI INTERNATIONAL
Vincere le sfide: obiettivo raggiunto ARTICOLO
Redazione FOTO
Mappi International
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incere le sfide non è cosa da tutti: per ottenere il risultato sperato è necessaria una lunga e attenta preparazione. È un lavoro che va preparato con il tempo, ed è una specialità di Mappi, l’azienda leader nella produzione di forni per la tempra del vetro piano che è stata una dei protagonisti della scorsa edizione di Glasstec 2016.
Il livello dell’offerta oltre ogni aspettativa Mappi è arrivata a Glasstec per presentare il nuovo ATS 4.0 Eco Convection. Il claim scelto per questo nuovo, straordinario macchinario è “Raise The Bar” ed è proprio nel voler alzare il livello e superare le proposte che fino a questo mo-
Mappi a Glasstec 2016 con il nuovo ATS 4.0 Eco Convection: “Raise The Bar” non è solo un claim 34 N. 40 OTTOBRE 2016
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Lo staff di Mappi a Glasstec 2016 mento sono state fatte, in fatto di macchinari per la tempra del vetro piano, che nasce il progetto ATS 4.0.
Un “miracolo” tecnologico italiano Nancy Mammaro parla di “sfida” ed è proprio questo il termine perfetto per definire quello che agli occhi di tutti, durante le quattro giornate di Glasstec, è sembrato un vero e proprio miracolo italiano. ATS 4.0 con il suo design dalle linee morbide e sinuose oltre ad essere un macchinario bello è so-prattutto un gioiello della tecnica. ATS 4.0 è in grado di contenere i consumi grazie all’impiego coor-dinato dei sistemi MHS, ESS e ATI, sistemi esclusivi elaborati da Mappi e di aumentare la produttivi-tà minimizza l’intervallo tra i cicli di tempra. E queste sono solo alcune delle sue peculiarità, perché ATS
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SPECIALE GIMAV A GLASSTEC
Nancy Mammaro con il cliente inglese Brown 2000
“La soddisfazione di essere riusciti a portare il nuovo ATS 4.0 Eco Convection a Glasstec è tanta, soprattutto perché dall’idea alla sua realizzazione non è passato poi così tanto tempo. Il lavoro di squadra anche qui ha giocato un ruolo fondamentale ma è stato soprattutto l’interesse dei nostri clienti e della stampa che ci ha riempiti di orgoglio. ATS 4.0 può davvero fare la differenza, oggi, nel campo della tempra del vetro piano”.
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Ermanno Petitti, General Manager di Mappi
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Nancy Mammaro, Ceo di Mappi e Mappi America
“ATS 4.0 è il progetto che noi di Mappi avevamo in mente da un po’ di tempo. L’idea era quella di lavorare su un nuovo macchinario in cui il design estetico fosse funzionale alle prestazioni del macchinario. Dopo tanto tempo speso in ricerca e pro-gettazione è nato il nuovo ATS 4.0, interamente realizzato, disegnato ed elaborato da noi, in Italia con l’ausilio di diversi professionisti che ci hanno sostenuto in quella che amo definire una delle più grandi sfide mai affrontate dalla nostra azienda”.
4.0 è inoltre in grado di ridurre i difetti della superficie vetro grazie alla gestione computerizzata della movimentazione, delle temperature di riscaldamento e dell’aria per la tempra, supportata dall’uso di motori e materiali di assoluta eccellenza.
Clienti e stampa: un successo Con queste premesse non è difficile immaginare che le giornate di Glasstec siano state per Mappi un successo, come confermato anche dall’affluenza registrata allo stand. Da Mappi sono arrivati clienti provenienti da ogni parte del mondo, da diversi Paesi dell’Unione Europea e soprattutto dagli Stati Uniti, il mercato di riferimento numero uno per Mappi che segue direttamente sul territorio attraverso Mappi America, la nuova divisione statunitense del gruppo che assicura assistenza ai clienti d’oltreoceano.
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OCMI GROUP
2016, l’edizione delle conferme e delle nuove prospettive ARTICOLO
Redazione FOTO
Gimav
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lasstec rappresenta l’evento fieristico di settore principale per un gruppo aziendale come Ocmi con la sua offerta di un’ampia varietà di macchinari per la lavorazione del vetro che spaziano dagli impianti per la trasformazione del tubo di vetro e la produzione di contenitori farmaceutici alle presse e presse soffianti per la produzione e lavorazione di articoli tableware e in vetro tecnico. L’edizione 2016 ha confermato le attese; il Gruppo ha accolto i clienti già acquisiti e quelli potenziali interessati ad avviare nuove produzioni nel comparto, registrando un flusso pressoché costante di visitatori per l’intera durata del salone e persino l’ultimo giorno, quando solitamente l’affluenza tende a calare.
Visitatori e mercati Ocmi esporta il 95% della produzione e, sebbene per il Gruppo i mercati del Medio ed Estremo Oriente siano tuttora quelli in più rapida crescita soprattutto per il vetro farmaceutico, lo stand dell’azienda ha registrato
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Per il Gruppo con base a Milano la kermesse tedesca è stata ancora una volta fonte di soddisfazione N. 40 OTTOBRE 2016
39 una presenza di visitatori ben distribuita a livello geografico. Un esempio è stata la presenza dei principali produttori di calici, venuti da vari Paesi europei per aggiornarsi sui nuovi sviluppi tecnologici in tema di saldatura/ stiratura, produzione di brocche e contenitori similari, la nuovissima tecnologia della divisione “tableware” di Ocmi e per discutere delle strategie di produzione nel prossimo futuro.
Vetro farmaceutico al centro dell’attenzione Come sempre il vetro farmaceutico ha richiamato in modo significativo l’attenzione dell’industria vetraria poiché molti operatori, prevalentemente dell’Estremo Oriente, stanno considerando questo comparto nell’ottica di ampliare le tipologie di produzione esistenti e più tradizionali, quali bottiglie o articoli in vetro float. Questi operatori hanno apprezzato in modo particolare la tecnologia Ocmi per la produzione di fiale e flaconi da tubo di vetro in quanto più semplice e flessibile rispetto ai tradizionali macchinari usati sinora per produrre bottiglie.
Le novità per il vetro da tavola, ma non solo Lo stand Ocmi a Glasstec 2016
Nel comparto delle macchine per la lavorazione di articoli “tableware”, Ocmi ha registrato un notevole interesse da parte degli operatori per i nuovi sviluppi apportati ai macchinari di produzione di calici, sviluppi destinati principalmente a migliorare la produttività e l’efficienza degli impianti senza compromettere la qualità. Infine, i macchinari Ocmi per la fabbricazione di brocche, con processo di lavorazione su pressa a tavola singola rotativa anziché su quelle tradizionali a due tavole combinate “twin-table”, sono stati apprezzati da imprese specializzate in visita allo stand e alla ricerca di soluzioni per ampliare la propria gamma di prodotti.
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TALAMONI
Dieci anni di Glasstec con soddisfazione ARTICOLO
Redazione FOTO
Talamoni Snc
“ L’
ultima edizione appena conclusa di Glasstec è stata un appuntamento importante per la nostra azienda, che ha festeggiato la decima partecipazione consecutiva a questa fiera internazionale che si conferma, a nostro parere, la più importante del settore vetro”. I portavoce della Talamoni Snc, azienda con sede a Ornavasso (Verbania) sul Lago Maggiore, non hanno dubbi: Düsseldorf è un appuntamento irrinunciabile per il mondo del vetro.
Contatti di qualità anche dall’America Latina “Siamo abbastanza soddisfatti dei contatti avuti nei quattro giorni di fiera - proseguono - sia per il numero di visitatori sia per le qualifiche degli stessi. Quasi tutti coprivano, infatti, posizioni dirigenziali con poteri decisionali”. Per Talamoni, infatti, si sono ventilate diverse prospettive di collaborazioni
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Prospettive di partnership e aperture verso nuovi mercati per Talamoni N. 40 OTTOBRE 2016
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Lo stand di Talamoni a Glasstec 2016 e aperture di nuovi mercati, tra cui l’America Latina. “I nostri visitatori - specificano - provenivano da diverse aree geografiche, quali la zona euro (anche se gli italiani in fiera ci sono sembrati in numero inferiore), America Latina, Arabia Saudita, Turchia e Russia”.
Grande attenzione per gli utensili Talamoni Snc produce rotelle in metallo duro per il taglio automatico del vetro, una linea di oli da taglio e utensili per la lavorazione manuale del vetro. “A Glasstec - concludono - i prodotti esposti e maggiormente richiesti sono stati gli utensili per il taglio automatico (rotelle e moduli per i banchi da taglio) e l’olio da taglio”.
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Mercato
STATI UNITI
Vetri grandi: questa la tendenza dell’architettura americana ARTICOLO
Antonella Lanfrit FOTO
Fotolia
È
una tendenza americana che sta diventando sempre più internazionale: l’uso di vetri di grandi dimensioni in costruzioni di notevole impatto. Se nell’Italia nordestina di qualche anno fa si era coniato il motto “piccolo è bello” in riferimento alle dimensioni di aziende dinamiche e promettenti, oggi, parafrasando quel motto, nel mondo del vetro e delle costruzioni si dice che “grande è bello”.
Slancio importante, secondo l’Aia Negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno erano ben 29 i progetti di grandi dimensioni avviati su tutto il territorio con richiesta di vetri trasparenti a controllo solare, vetri ultra se-
Aumenta la richiesta di vetri trasparenti a controllo solare, vetri ultra selettivi e con rivestimenti molto riflettenti 42 N. 40 OTTOBRE 2016
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lettivi, vetri con rivestimenti riflettenti. Si tratta di una domanda destinata ad aumentare, guardando alle idee che stanno esprimendo i maggiori studi di architettura degli States. Proprio le analisi che giungono da questo mondo indicano ancora “uno slancio importante” nel settore della progettazione e della costruzione. Lo chiarisce l’ultimo rapporto di Architecture Billings Index dell’Aia - American Institute of Architects di agosto. Sebbene dopo sei mesi consecutivi di crescita gli indici di agosto abbiano subìto una leggera flessione, quelli che registrano le richieste di progettazione e i nuovi contratti hanno valori positivi. Guardando alle dinamiche territoriali interne agli States, secondo il rapporto, le imprese del Sud “hanno continuato a segnalare condizioni di business molto forte e quelle del Midwest hanno rilevato una po’ di accelerazione nell’attività di progettazione”.
Edilizia in ripresa Secondo le analisi del Federal Reserve Board riferite all’andamento dell’economia federale tra luglio e agosto, la mag-
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gior parte dei distretti ha registrato un “modesto e moderato ritmo di crescita complessiva”. Tuttavia, per quanto riguarda il mercato immobiliare e residenziale, esso si è “ampliato nella maggior parte dei distretti”. Tra le annotazioni, edilizia e vendite immobiliari sono “leggermente cresciute a Boston, Kansas City e St. Louis, mentre hanno accelerato a Cleveland e Dallas”. A Richmond e New York si sta notando “una forte crescita nelle costruzioni industriali”.
Langue la manodopera qualificata La ripresa dell’edilizia, negli Usa sta mettendo in luce però un aspetto piuttosto originale, che rileva il rapporto Architecture Billings Index dell’Aia - American Institute of Architects. Le imprese di costruzioni “hanno segnalato caren-
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za di manodopera e la difficoltà ad assumere e trattenere lavoratori qualificati in molte specializzazioni edili”. Anche gli Studi di architettura evidenziano “problemi ad attrarre personale per le posizioni chiave in ambito architettonico”.
Il futuro è resistente al fuoco Nell’ambito delle costruzioni, un fenomeno importante che coinvolge il mondo del vetro è la richiesta crescente di vetro resistente al fuoco. A livello globale questa richiesta dovrebbe raggiungere un valore di 7,36 miliardi di dollari entro il 2021. Il suo utilizzo è, soprattutto, nei settori delle costruzioni commerciali e residenziali, come ospedali, scuole e uffici, che richiedono l’installazione di porte e pareti divisorie tagliafuoco.
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Protagonisti a Las Vegas
ADELIO LATTUADA
Nord America: gli investimenti si traducono in opportunità ARTICOLO
Redazione FOTO E VIDEO
Adelio Lattuada Srl
“S
oprattutto negli ultimi anni GlassBuild America si è confermata per noi una fiera chiave: la qualità dei visitatori solitamente non manca e la grande maggioranza di essi è rappresentata da figure con importanti poteri decisionali nelle rispettive aziende”. Con queste parole Nicola Lattuada, Sales Manager dell’azienda di famiglia, con base a Carbonate (Como), sottolinea l’importanza che l’appuntamento americano - quest’anno svoltosi a Las Vegas - riveste per la Adelio Lattuada Srl.
Nicola Lattuada
Per Adelio Lattuada GlassBuild America si conferma una fiera chiave. Tra Stati Uniti e Canada l’azienda ha rafforzato notevolmente la propria presenza negli anni 46 N. 40 OTTOBRE 2016
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TLR 13 AV C: GRANDI LASTRE, FORTI SPESSORI
Quest’anno a GlassBuild America Adelio Lattuada Srl ha esposto la molatrice ad angolo variabile con 13 mole, modello TLR 13 AV C. Uno dei modelli più apprezzati della serie TLR: scelta dai maggiori produttori di stratificato per l’edilizia pesante, si propone soprattutto a quelle vetrerie che hanno importanti produzioni di grandi lastre e forti spessori.
Una presenza sempre più forte “Abbiamo investito molto sul mercato del Nord America e, negli ultimi 10 anni, abbiamo notevolmente rafforzato la nostra presenza negli Stati Uniti e in Canada, anche grazie all’ottimo lavoro dei nostri agenti locali, che sono stati in grado di guadagnare la fiducia di importanti gruppi multinazionali. Abbiamo infatti due diversi agenti che seguono la costa Est e la costa Ovest per meglio coprire un così vasto Paese, offrendo tutti i servizi di pre e post vendita, compreso un qualificato staff di tecnici”.
Molatrici rettilinee in primo piano Grazie alle molatrici rettilinee esposte negli spazi Lattuada durante le varie edizioni di GlassBuild America, l’azienda ha inoltre potuto dimostrare nel tempo le specificità dei suoi
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I principali punti di forza della TLR 13 AV C
• PAR-AL: dispositivo per la lavorazione di vetri a forma di parallelogramma; • braccio di entrata mobile con martinetti per il trasporto di pesi elevati e possibilità di regolare l’asportazione sul filo del vetro fino a 5 mm; • frizione pneumatica per facilitare il carico dei vetri; • sensore a ultrasuoni per il rilevamento del vetro; • carro senza cuscinetti: preciso, forte, bassa manutenzione, maggiore capacità di assorbimento delle differenze di spessore dei vetri laminati; • regolazione frontale filetti posteriori; • regolazione automatica (tipo meccanico) delle mole filetto al variare dello spessore del vetro; • intervento automatico delle mole lucidanti comandato da un PLC; • motori IE3 ad alta efficienza tecnologica.
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Performance: affidabilità no-stop
Macchine affidabili e in grado di lavorare diverse ore consecutivamente su più turni e senza interruzioni per manutenzione. Questa una delle principali richieste che giungono in casa Lattuada. “I punti di forza dei nostri prodotti riguardano soprattutto la loro semplicità di utilizzo, la lunga durata, la limitata manutenzione di cui necessitano e l’alta qualità di lavorazione, grazie ai funzionali criteri di progettazione e costruzione adottati. Nostro punto d’orgoglio è poi la capacità di personalizzare al massimo tutti i nostri modelli, per adattarli alle diverse richieste della clientela”. Tema fondamentale è infine quello dell’automazione: il cliente chiede prodotti di alta qualità che aumentino la produttività, riducendo però i costi.
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prodotti, facendo toccare con mano la qualità finale raggiungibile. Un esempio per tutti sono le molatrici della serie TLS, la cui produzione nel 2015 è stata addirittura raddoppiata rispetto all’anno precedente. “Le molatrici ad angolo variabile TLS sono in grado di lavorare spessori fino a 100 mm e portare pesi fino a 1.500 Kg. La capacità di lavorare anche su tre turni le rende inoltre ideali per le produzioni di grandi numeri: le richieste ci giungono soprattutto dai maggiori gruppi internazionali, siamo quindi orgogliosi di poter affermare che siamo gli unici in grado di molare in verticale questi forti spessori”.
Negli USA l’offerta italiana di alta qualità Aggiunge Nicola Lattuada: “Gli Stati Uniti restano un’economia in ripresa, trascinata soprattutto da alcuni Stati in cui le costruzioni stanno conferendo nuovo impulso anche al nostro settore. Stiamo parlando di un mercato capace di
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TLR Vs TLS: un confronto alto di gamma
Altra gamma di macchine Lattuada di particolare interesse per il mercato americano sono le molatrici della linea TLS, che rappresenta un’evoluzione della famiglia di molatrici TLR, consigliata quindi sempre per vetrerie con importanti produzioni di grandi lastre e forti spessori. Grazie ad alcune modifiche strutturali, legate principalmente all’applicazione di nuovi tasselli e guide rinforzate, i modelli che compongono questa serie sono in grado di portare lastre fino a 1.500 Kg di peso (rispetto i 1.100 kg della serie TLR) sul corpo macchina (2.200 Kg sull’intera macchina) e di lavorare lastre con spessore fino a 100 mm. “Importante milestone nel 2010 - ricorda Nicola Lattuada - quando abbiamo realizzato, per soddisfare una speciale richiesta di un importante cliente americano, la più grande molatrice rettilinea mai costruita: 6 metri di altezza e ben 25 metri di lunghezza, per la lavorazione di lastre fino a 12 metri. Nel Nord America siamo ben radicati grazie soprattutto alle molatrici rettilinee ad angolo variabile, per la realizzazione di smussi, e a seguire molatrici fisse e bisellatrici”.
dare una possibilità e premiare l’offerta di prodotti italiani di alta qualità. Stati Uniti e Canada possono essere considerati infatti mercati al top per quanto riguarda le lastre jumbo di vetro piano per l’edilizia, grazie a diverse aziende leader che hanno raggiunto livelli altissimi in questo settore”.
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Protagonisti a Las Vegas
CUGHER
Crescere nell’architettura ARTICOLO
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Cugher Glass Srl
I
l mercato americano rappresenta una piazza “notevole” per Cugher, tra le prime aziende al mondo ad aver automatizzato il processo di serigrafia su vetro piano di alto livello e qualità. Lo conferma il direttore vendite Marino Bonetti, proiettato sui giorni che vedono l’azienda protagonista a GlassBuild America 2016, nello stand in cui sono stati presentati filmati riguardo le ultime macchine create da Cugher per la serigrafia del vetro in ambito automotive.
Negli Usa, sempre più incisivi “L’automotive è un settore in cui siamo molto ben posizionati negli Usa, ma stiamo investendo anche sull’home appliance e sull’architetturale. Negli obiettivi dell’azienda, GlassBuild America “rappresenta l’occasione per penetrare
Questo l’obiettivo di Cugher negli Stati Uniti, avendo già una posizione consolidata nell’automotive 52 N. 40 OTTOBRE 2016
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Lo staff di Cugher
ancora di più sulla costa Ovest degli Stati Uniti soprattutto in questi ultimi settori. È la seconda volta che partecipiamo alla fiera di Las Vegas. Ci aspettiamo di avviare contatti da sviluppare in seguito”.
Trend oltreoceano
Marino Bonetti, direttore vendite di Cugher
Dall’inizio del 2016 il mercato americano “è in linea con gli anni precedenti - analizza Bonetti - e diversi contratti sono già maturati”. Per Cugher il mercato di oltreoceano vale in media il 35-40% del fatturato e ha caratteristiche molto precise. “È orientato all’alta tecnologia - riassume il manager - e richiede macchine assolutamente performanti. Lì si collocano gli impianti più nuovi e all’avanguardia, per esempio quelli che utilizzano il vetro cotizzato nell’automotive. Lavorazioni che in
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Serigrafie per l’automotive con tempi ciclo da 6 a 14 secondi
Per la serigrafia su vetro automotive, Cugher ha sviluppato un impianto che stampa due vetri laterali contemporaneamente o il lunotto posteriore (o il parabrezza) della vettura. “Ciò consente di risparmiare lo spazio occupato al suolo e di ridurre il numero dei macchinari connessi - per esempio lavatrici e forni con conseguenti significativi risparmi. Oltre a un’alta flessibilità, l’impianto offre tempi ciclo estremamente rapidi, per esempio di 6” e di 14” per un lunotto. A GlassBuild America 2016 Cugher ha portato i video riguardanti anche altre due macchine per vetri più piccoli e con tempi ciclo di 6-7 secondi sviluppate espressamente per il mercato home appliance, mentre per l’architetturale mostrerà un video con la linea Easy per la serigrafia di vetri da 2 m x 3 m in su.
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altre parti del mondo non sono ancora richieste”. E quanto alle presidenziali di novembre, anche tra gli operatori economici la lettura è che “siano elezioni particolari”, conclude Bonetti.
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Previsioni
VETRO PIANO
Finestre e facciate: si consolida la crescita ARTICOLO
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Università Bocconi di Milano e Fotolia
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l mercato del vetro piano in Italia nel 2016 “dà qualche spunto di ripresa quanto a valore, nell’ordine del 2-3%. Il sistema dell’industria del vetro piano, invece, rivela ancora una situazione di crisi, per contenuta redditività e posizione debitoria delle imprese”. Sono le conclusioni puntuali che trae il professor Carmine Garzia, docente all’Università Bocconi di Milano, dallo studio che ha presentato alla Giornata del Vetro svoltasi a Padova lo scorso settembre, e che ha elaborato per conto dell’Ufficio studi economici dell’Unicmi su dati Istat. Il focus era su “Il settore del vetro piano per edilizia. Evoluzione della domanda e performance competitive”.
Lo studio dell’Unicmi su dati Istat mostra l’evoluzione della domanda in Italia e della performance delle aziende 56 N. 40 OTTOBRE 2016
57 Il trend 2017 L’andamento positivo del mercato “si consoliderà nel 2017”, prosegue il professor Garzia. In generale gli investimenti in costruzioni tornano in positivo dopo quattro anni, segnando quest’anno un +1,5%, con una concentrazione nel rinnovo, che nel periodo 20082015 ha registrato un +9,5% a fronte della caduta libera del “non residenziale nuovo” (-45% di crescita assoluta) e “residenziale nuovo”, -62,2%. “Si vedrà se gli incentivi saranno confermati nella legge di Stabilità 2017 - premette l’esperto - tuttavia ciò che sta mostrando il mercato è una domanda frammentata e per piccoli importi. Un fenomeno di cui le vetrerie devono tenere conto per la loro organizzazione”.
Il professor Carmine Garzia, docente all’Università Bocconi di Milano
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Lo studio Unicmi su “Il settore del vetro piano in edilizia”, curato dal professor Carmine Garzia dell’Università Bocconi, ha fatto il punto sulla competitività delle imprese, vetrerie e non, legate al vetro piano. “Quest’anno dobbiamo attenderci ancora alcuni fallimenti e fuoriuscita dal mercato di imprese che hanno puntato sul prezzo per competere - afferma Garzia - Quelle che resteranno riprenderanno un processo di crescita dal 2017 e oltre, ma con ritmi lenti e con risultati distanti dalle condizioni pre-crisi”. Inoltre, osserva lo studioso, chi resta sulla piazza è segnato dall’andamento di questi anni”. “È molto difficile fare investimenti - aggiunge - per affermarsi con nuovi servizi e prodotti innovativi. Senza di essi, però, è altrettanto difficile affermare un trend e garantirsi redditività”.
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Investimenti: indispensabili per garantire l’innovazione che dà redditività
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59 Rinnovo sopra a tutto A chiusura 2016 si prevede la vendita di 8 milioni di finestre, leggermente di più dei 7,9 e 7,8 milioni dei due anni precedenti. Va inoltre evidenziato che, dal 2007, si vendono più “unità finestra” per rinnovo che per il nuovo, ma negli ultimi tre anni il rapporto è più che triplicato: 1,3-1,2 unità finestra per il nuovo e 4,5 per il rinnovo.
Effetto incentivo La domanda di serramenti generata dagli incentivi fiscali nel 2015 è stata pari a 1,55 miliardi e nel 2016 la stima è di 1,6 miliardi. L’anno scorso, nello specifico la domanda è stata per 450 mila euro di serramenti in legno, 650 mila per Pvc e 500 mila per alluminio. Nel 2015, di nuovo in leggera crescita il fatturato delle facciate continue (474 milioni), tornato quasi ai livelli del 2006 dopo il picco del 2008-2099 con 633 milioni. “C’è una timida ripresa della richiesta del non residenziale commenta Garzia - ma occorre attendere per capire come evolve e di che tipo di richiesta si tratta: sarebbe molto interessante se fosse per vetri per scuole e ospedali, per esempio basso emissivi, o per centri commerciali con richiesta di grandi dimensioni”
8 milioni DI FINESTRE VENDITA PREVISTA
PER IL 2016
474 milioni FATTURATO 2015 DELLE FACCIATE CONTINUE NEL 2015
+1,5% INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI
DI NUOVO IN POSITIVO DOPO 4 ANNI
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Industry 4.0
GIORNATA DEL VETRO
Essenziale è progettare il modello ideale della propria vetreria ARTICOLO
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Lisec Solution Italy e Fotolia
“S
i pensi alla propria vetreria tra 10 anni, si immagini e progetti un modello ideale della stessa, che assumerà concretezza con una macchina alla volta. O forse con le stesse macchine già presenti in azienda, opportunamente integrate e riorganizzate”. È questo uno dei concetti chiave che l’ingegner Massimo De Feo, amministratore delegato di Lisec solutions Italy, ha lasciato alla platea di imprenditori presenti alla Giornata del Vetro che si è svolta nelle settimane scorse a Sarmeola di Rubano, in provincia di Padova.
È uno degli input dati dall’esperto, Massimo De Feo, per approcciare la quarta rivoluzione industriale 60 N. 40 OTTOBRE 2016
61 La nuova visione dei processi Chiamato a fare il punto sulle dinamiche che caratterizzano la cosiddetta Fabbrica 4.0, cioè la quarta rivoluzione industriale, De Feo ha sintetizzato così “la nuova visione dei processi e dei prodotti che essa porta con sé”, quella che sta al fondo delle trasformazioni più evidenti e già in corso, come l’automazione, le macchine intelligenti, l’integrazione dei software e altri processi connessi.
Massimo De Feo, amministratore delegato di Lisec solutions Italy
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Fabbriche e macchine intelligenti
Il futuro della lavorazione del vetro nell’ambiente Industry 4.0 implicherà, ha messo a fuoco Massimo De Feo durante la Giornata del vetro, “un processo degli ordini decentralizzato”, grazie al quale i clienti creano e trasferiscono gli ordini automaticamente. “È parte della logica per la quale clienti e fornitori devono essere concepiti - e loro devono sentirsi - come parte dell’azienda”. Inoltre, nella dimensione della fabbrica intelligente, ciascun vetro ha un codice a barre unico in tutta la sua produzione; ciascun vetro ha assegnato in automatico le sequenze e i passi di lavorazione; le macchine controllano l’avanzamento della produzione in automatico.
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63 Smart e integrate Le macchine intelligenti, poi, riusciranno a cambiare il proprio comportamento a seconda del vetro in arrivo e autoapprenderanno per comportarsi nel modo migliore, secondo quanto già sperimentato, in ogni situazione. Le macchine, poi, segnalano, come già accade, il proprio stato di servizio e se hanno bisogno di manutenzioni. Tipico della Fabbrica 4.0, inoltre, l’integrazione fra le macchine. Complessivamente ne consegue, ha concluso De Feo, “un miglioramento della disponibilità di produzione”, grazie a manutenzione preventiva e predittiva; supporto veloce durante il fermo macchina con assistenza e disegni e schemi tecnici online; analisi statistiche su tempi di produzione, costi, pagamenti e ogni altro aspetto dei processi aziendali.
Nella dimensione della fabbrica intelligente ciascun vetro ha assegnato in automatico le sequenze e i passi di lavorazione
In pratica Dal concetto alla pratica, De Feo esemplifica: “Oggi per produrre 1.500 pannelli di vetro camera alcune aziende utilizzano 3 linee di vetrocamera, altrettanti banchi di taglio, sfilettatrici e scanner per il controllo qualità per ogni linea. La tendenza è quella invece di eseguire la sfilettatura e il controllo del vetro subito dopo il taglio e stoccare il vetro in modo automatico in buffer, che riordinano il vetro per alimentare parallelamente tutte le linee di vetrocamera (o altre macchine di produzione)”. “Ciò comporta quindi un diverso approccio agli investimenti basato soprattutto sulla riorganizzazione della logistica e degli spazi”. Nell’era dell’Industry 4.0, quindi, è dirimente “prima progettare l’idea di vetreria e poi agire di conseguenza”.
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Nuovi Associati
GRUPPO COLOROBBIA
Glass Engineering: il know-how per impianti “chiavi in mano” TESTO
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Colorobbia Group
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rogettazione di interi impianti industriali per la produzione del vetro e della vetroceramica e realizzazione degli stessi fino al “chiavi in mano”. È la complessità cui riesce a rispondere Glass Engineering&Contracting Divisione di Colorobbia Consulting del Gruppo Colorobbia. È proprio grazie alla conoscenza approfondita del Gruppo sul mondo delle materie prime per il vetro che “ha permesso di trasferire le competenze e le conoscenze di processo alla progettazione degli impianti e alla fornitura di servizi tecnici e di contracting specifici per le esigenze di queste produzioni”, afferma il Cto della Divisione, Alessandro Ban-
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L’ingresso in associazione La forza delle alleanze tra persone e società. Intervista ad Alessandro Bandini, Cto della Divisione Glass Engineering - Gruppo Colorobbia
Perché nel 2015 avete deciso di associarvi a Gimav?
“Crediamo nelle sinergie e nel lavoro di gruppo. La nostra Divisione, avendo tra i suoi obiettivi anche quello di fornire soluzioni impiantistiche ‘chiavi in mano’, crede fortemente che Gimav possa rappresentare un importante punto di coesione, un contesto in cui si riescano a stringere alleanze strategiche per proporsi uniti al mercato estero. Ciò premesso, attraverso il know-how sviluppato all’interno della Glass Engineering, vorremmo quindi collaborare sinergicamente con altre aziende aderenti a Gimav”.
Cosa vi attendete da questo percorso?
“Abbiamo sempre riposto grande fiducia nel rapporto fra le persone, grazie al quale si possono costruire fruttuose collaborazioni tra differenti società. Io personalmente lavoro in Cina da decenni e là mi dicono che noi italiani siamo molto individualisti, professionalmente parlando, al contrario invece di francesi, tedeschi e altri, i quali si presentano sempre coesi e compatti. Crediamo quindi nella cooperazione tra individui e tra le aziende e auspichiamo che il percorso associativo possa fornirci interessanti occasioni in questo senso”.
Pensate che la formula associativa sia una risorsa strategica per il made in Italy del vetro?
“Le aziende italiane sono in genere molto più stimate all’estero. Ad esempio, realizzare un impianto chiavi in mano grazie alla partecipazione sinergica di più aziende italiane può rappresentare un valore aggiunto per le singole imprese, ma può essere anche una risorsa importante per esprimere il made in Italy”.
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dini. Nello specifico, la Divisione offre servizi professionali in tecnologie, ingegneria, project management, contracting, procurement, montaggi ed esecuzione del progetto, servizi. La sua capacità di azione riguarda tutti i settori del vetro. Nel vetro cavo ha competenze specifiche per la realizzazione di impianti per table ware (in vetro sodalime o vetro cristallino o lead crystal glass); food &beverage in vetro soda lime; farmaceutico in vetro borosilicato; container glass in vetro soda lime; flouride opal glass. Per il vetro piano può occuparsi di impianti dedicati a float glass per automotive e architettonico; rolled e patterned glass; seconde lavorazioni del vetro piano. Quanto ai vetri speciali, rientrano nelle competenze gli impianti per realizzare fibre continue e lana di vetro e di basalto. Non da ultimo, la Divisione realizza processi innovativi per la produzione di sistemi vetroceramici, attingendo alla conoscenze trentennali del Gruppo sulla vetroceramica.
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4 DIVISIONI
28 sedi nel mondo e più di 530 milioni di fatturato: sono due numeri che descrivono efficacemente la forza del Gruppo Colorobbia di cui Colorobbia Consulting fa parte. Oltre a Glass Engineering&Contracting, la società conta le divisioni Ce.Ri.Col, cioè il laboratorio chimico di ricerca di materiali innovativi, in particolare nanomateriali e vetri speciali, e di loro applicazioni non solo nella ceramica, ma anche nel vetro, sui lapidei e metalli; Ambiente e sicurezza, il cui obiettivo prioritario è l’applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza e ambiente. La quarta Divisione è quella dedicata a Informatica e Comunicazioni.
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Servizi a 360 gradi per il Gruppo e verso il mercato
DALLA A ALLA Z
Glass Engineering è parte di Colorobbia Consulting, la società nata nel 1987 come società di servizi per le aziende del Gruppo Colorobbia. Questa realtà oggi esplica le proprie attività attraverso quattro Divisioni tra loro fortemente integrate che coprono, a 360 gradi sia per le aziende del Gruppo sia verso il mercato esterno, le esigenze di ricerca, analisi chimiche e chimico-fisiche, adempimento delle normative ambientali e di sicurezza, progettazione impiantistica e informatica. Colorobbia Consulting offre anche l’assistenza alla preparazione di domande di finanziamento, oltreché servizi amministrativi, di gestione del personale e per la cantieristica.
UNA STORIA CHE COMINCIA NEL 1921 Tutto nasce dalla vocazione del Gruppo Colorobbia, specializzato nella produzione e distribuzione di materie prime e semilavorati per l’industria della ceramica e del vetro. Le soluzioni proposte dal Gruppo, che ha imprese operanti a livello mondiale, coprono l’intero processo produttivo
di ogni settore della ceramica industriale. Con sede centrale a Sovigliana Vinci, in provincia di Firenze, il Gruppo - le cui origini
risalgono al 1921 - è presente in 18 Paesi e conta oltre 2 mila dipendenti, il 40% in Italia e il 60% all’estero.
Tecnologia & Ricerca UNIVERSITÀ PADOVA
Vetro e laser 5D: l’informazione è per sempre ARTICOLO
Filippo Bordignon FOTO
Università degli Studi di Padova
L’
Università di Southampton sostiene da alcuni mesi di aver trovato la “quadratura del cerchio” rispetto a un problema molto attuale e, oggi più che mai, di primaria importanza: la conservazione dei dati. Nella proposta britannica si tratta di impiegare un disco di vetro, una nuova stampante 5D e una tecnologia con struttura di nanoparticelle. La stampante così prodotta dall’Optoelectronics Research Centre utilizza il vetro come
La proposta giunge dall’Optoelectronics Research Centre. Con Daniele Dequal del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova abbiamo indagato le potenzialità di questa tecnologia 68 N. 40 OTTOBRE 2016
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Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova, cortile nuovo
supporto poiché materiale inerte sotto il profilo chimico e, inoltre, resistente ad alte temperature senza soffrire deformazioni. Per quanto riguarda invece il sistema ideato, a cinque dimensioni, basti pensare che esso moltiplica la capacità di archiviazione rispetto a un normale cd di migliaia di volte. Se i primi dischi sono già stati stampati, ha ora inizio una lunga fase di raffinazione tecnologica che offrirà questa soluzione definitiva al mercato probabilmente non prima di un decennio e con alcune limitazioni.
Conservazione a lungo termine “La tecnologia in analisi - evidenzia Daniele Dequal, assegnista di ricerca post-doc presso il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova - è estremamente interessante per quanto riguarda la conservazione a lungo termine dei dati. La possibilità di sfruttare la polarizzazione della luce per codificare informazione consente di ottenere una densità di archiviazione elevata, garantendo al tempo stesso la longevità del supporto.
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Daniele Dequal, dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università di Padova
Courtesy of University of Padova - Giovanni de Sandre
Particolare di Palazzo Liviano
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Courtesy of University of Padova - Massimo Pistore
Inoltre, benché il sistema di scrittura sia basato su strumentazione complessa e costosa, i sistemi di lettura sono molto economici e potrebbero avere una grande diffusione. Di contro questa tecnologia non permette la riscrittura di un cristallo, è quindi poco adatta a tutte le situazioni in cui i dati devono essere costantemente elaborati. Si tratterebbe però di una soluzione adatta per la conservazione di grandi quantità di dati statici, quali per esempio testi, musica, immagini, video, in database di grandi dimensioni. Questa caratteristica rende l’invenzione particolarmente interessante nelle applicazioni one-write-multiple-read: un singolo processo di scrittura crea un database che poi viene interrogato da un gran numero di utenti. Si può
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Cattedra di Galileo presso Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova
quindi prevedere che questa tecnologia venga sviluppata e adottata in tutte le situazioni in cui alcune informazioni debbano essere tramandate per lungo tempo, come scolpite nella pietra”.
Dal supporto fisico al cloud
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Nel delicato ambito della conservazione dei dati il presente è comunque roseo. Grazie alla diffusione della banda larga la conservazione per utenze private si sta dirigendo verso servizi basati sul Cloud, andando così a eliminare la necessità di supporti fisici in loco per la conservazione personali. Anche nel campo della distribuzione di musica, film e software, sempre più spesso i contenuti vengono fruiti tramite streaming o scaricati al momento da appositi server. “Questa tendenza - prosegue Dequal - ha ridotto progres-
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73 sivamente la diffusione di supporti quali cd, dvd, blu ray, ma anche dischi rigidi, nell’uso privato. Nell’uso aziendale, vengono sfruttate le stesse tecniche dell’archiviazione in Cloud, ma spesso i server sono gestiti direttamente all’interno dell’azienda. Per ovviare ai limiti di durata dei dischi magnetici presenti nei datacenter si ricorre oggi alla ridondanza, la necessità cioè di mantenere attive più copie degli stessi dati in dischi (e a volte anche in luoghi geografici) diversi. In questo modo, è possibile far fronte al progressivo deterioramento dei supporti andando a sostituire i dischi guasti, con un costante rinnovamento dell’hardware”.
Il futuro possibile dell’archiviazione Al momento non sembrano essersi ancora imposte nel mercato delle alternative agli attuali dischi magnetici, ottici o a stato solido. Una tecnologia su cui si è puntato molto negli ultimi tempi è l’olografia. L’olografia sfrutta il principio ottico della diffrazione della luce, e in anni recenti ha permesso la realizzazione di alcuni prototipi di dischi ad alta capacità. “Al momento però questa tecnologia non sembra aver trovato un modo di entrare nel mercato - conclude Dequal - una seconda alternativa è l’immagazzinamento dati in porzioni di Dna. Questa tecnica ha la potenzialità di un’archiviazione estremamente elevata, che si aggira sulle centinaia di EB (exabyte, un milione di terabyte) per grammo. Inoltre, a differenza degli attuali supporti di archiviazione, permetterebbe una conservazione molto più longeva. La possibilità di sfruttare il Dna per immagazzinare dati è stata dimostrata da diversi centri di ricerca, ma al momento è ancora una tecnica troppo costosa per un’applicazione commerciale”.
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Mostre DIVETRO
La Biennale d’arte del vetro contemporaneo ARTICOLO
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Associazione Culturale DiVetro
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l 30 ottobre si è conclusa la terza edizione di “DiVetro Biennale d’arte del vetro contemporaneo” ospitata ad Arezzo presso tre location di prestigio: il Museo Civico di San Sepolcro, la sala espositiva di Palazzo Pretorio e lo Spazio Bernardini Fatti della Vetrata Antica e Contemporanea. L’evento ideato dall’Associazione Culturale DiVetro, coordinato da Antonella Farsetti e curato da Francesca Duranti, ha ospitato per due mesi le opere di maestri quali Mauro Bonaventura, Michele Burato e Massimo Nordio, accanto a storici artisti affezionati della Biennale come Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli e Dominique Landucci. Novità significativa la presenza della scuola del
Ad Arezzo il successo della terza edizione. Quest’anno anche la scuola Abate Zanetti di Murano 74 N. 40 OTTOBRE 2016
75 vetro Abate Zanetti di Murano, che ha proposto opere realizzate nei propri laboratori dal disegno originale di artisti lontani normalmente dalle arti figurative, dall’attore Alessandro Gassmann al dj Tommy Vee.
Ad Arezzo si sviluppa il concetto di “Museo Dinamico” “Il bilancio per questa terza edizione è ottimo - evidenzia Antonella Farsetti - molti i visitatori presenti il giorno della vernissage e molti durante tutto questo periodo. La mostra è considerata dagli addetti ai lavori di alto livello, grazie a un’ottima selezione degli artisti e delle opere. Si è trattato di una scelta artistica che permette una visione completa delle potenzialità del vetro nell’arte contempo-
Il Museo Civico di San Sepolcro, Arezzo
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Stimolare la curiosità e la conoscenza del contemporaneo
Nell’intricato scenario dell’arte contemporanea, tutto è già visto ma nulla è scontato. “La sperimentazione - spiega Antonella Farsetti, coordinatrice dell’evento ‘DiVetro - Biennale d’arte del vetro contemporaneo’ - impreziosisce l’atto stesso dell’artifex che si mette in gioco, dialogando con la materia nella ricerca di un rapporto privilegiato. Elemento della ricetta alchemica diventa, pertanto, il messaggero che da un passato remoto, addirittura preistorico, avanza di generazione in generazione, proiettato in un futuro senza confini”. Questo è l’obiettivo che l’Associazione Culturale D iVetro porta avanti dal 2012, quando ha dato vita alla prima edizione della Biennale. Far conoscere o riconoscere il valore e le qualità del vetro, materiale affascinante e fortemente simbolico, è uno scopo che trova riscontro
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77 anche in questo terzo appuntamento della manifestazione di Sansepolcro. “La ricerca che stiamo portando avanti parte da tecniche antichissime per arrivare a quelle più moderne ed esprime un bisogno sempre vivo di esplorare e tramandare, di condividere un viaggio per scoprire questo straordinario materiale, unico per forme, colori e tecniche di lavorazione”. “DiVetro vuole essere l’occasione di una promozione della città che va oltre le proprie mura e una grande occasione di scambio tra artisti che provengono da paesi diversi: una sorta di laboratorio aperto. Una biennale fondamentale e ambiziosa per un territorio così legato alle sue tradizioni, ma che permette di unire gli abitanti, stimolandone la curiosità e la conoscenza della cultura contemporanea”.
Esercito delle dame, di Antonella Farsetti
ranea anche in virtù delle tecniche utilizzate per le opere in mostra. Di particolare prestigio la presenza della scuola del Vetro Abate Zanetti e del Museo del vetro di Altare con il progetto AVA (Altare Vetro Arte), concernente di undici artisti che hanno collaborato con il Museo realizzando opere con la tecnica della vetro fusione. La presenza di queste due istituzioni del settore si traduce nell’inizio di una collaborazione con lo Spazio della Vetrata Antica e Contemporanea Bernardini Fatti di Sansepolcro, luogo riaperto in maniera permanente da poco più di anno e che vede al suo attivo molte iniziative tra le quali laboratori con gli studenti delle scuole di tutto il territorio italiano, convegni e mostre, per un concetto di Museo Dinamico”.
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