Glass in IT Style n. 41 – Dicembre 2016

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N. 41

Dicembre 2016 ISSN 2421-3586

GIMAV BILANCIO 2016 Un anno dinamico con un’intensa attività di rappresentanza

INDUSTRY 4.0 Una nuova fase per l’economia

FOTOVOLTAICO Premiate le finestre fotovoltaiche dell’Università Milano-Bicocca ai R&D100 Awards 2016

PROTAGONISTI

Intermac - Il futuro del vetro nella realtà aumentata


12 GIMAV

INTERVISTA A LAURA BIASON

Un anno dinamico con un’intensa attività di rappresentanza

30 EASYFRONTIER

INTERVISTA A FULVIO LIBERATORE

Nel mondo più consapevoli delle opportunità

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INDUSTRY 4.0 - LE OPINIONI

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INDUSTRY 4.0 - LE OPINIONI

DINO ZANDONELLA ANDREA ZAFFERANI INDUSTRY 4.0 NECCA Diamo valore Cosa ha detto Carlo Calenda, Una nuova fase per anche alle persone ministro italiano per lo l’economia, un’opportunità Sviluppo economico, a Udine di innovazione trasversale

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3 12/ 2016

VETRINA

in

ITALIAN TECHNOLOGY AWARDS - GIMAV

16 Le aziende italiane e le loro tecnologie incontrano i manager del futuro

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PROTAGONISTI - INTERVISTA LORENZO VERDINI, INTERMAC

Il futuro del vetro nella realtà aumentata

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VETRO PIANO - FOTOVOLTAICO UNIVERSITÀ MILANO-BICOCCA

Premiate le finestre fotovoltaiche ai R&D100 Awards 2016

INIZIATIVE - WHATSAPP

22 Oggi per comunicare con Schiatti basta inviare un messaggio

MERCATI - BOTTERO

38 Cina: dalla “massive” alla “quality production” MERCATI - OLIVOTTO GLASS TECHNOLOGIES

42 Russia: un mercato complesso ma sempre interessante

MERCATI - FENZI GROUP

MERCATI - FOREL

46 Fenzi South America celebra il 20° anniversario 50 In Brasile, presidiare per essere protagonisti in futuro MERCATI - MACOTEC

54 Usa e Canada, un mercato in crescita MERCATI - OFFICINE MISTRELLO

58 Nord America: costanza e attenzione per risultati eccellenti

CASE HISTORY - WARM GLASS

68 Il prestigioso Wonderfall Chalet ha scelto il comfort termico delle vetrate Nsg TecTM

IDEE INNOVATIVE - ECKERSLEY O’CALLAGHAN

76 Vidre Slide, il primo scivolo totalmente funzionale realizzato tutto in vetro

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ART NICO CHINELLO

NEL FUTURO DEL VETRO, TUTTO È POSSIBILE. VITRUM 2017 3/6 OTTOBRE 2017

TUTTE LE NOVITÀ DAL MONDO DELL’INDUSTRIA DEL VETRO


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Editoriale

Attività e iniziative per puntare in alto Un bilancio generale di questo 2016 per le aziende associate e per il mondo del vetro. Il 2017 è l’anno di Vitrum: vent’anni da celebrare al meglio

U

n altro anno sta per concludersi: dodici mesi importanti, fervidi di attività, di iniziative e di grandi propositi. Sì, perché tutto il lavoro di quest’anno mira al 2017, l’anno di Vitrum e, per la ventesima

edizione del Salone internazionale italiano delle macchine e degli accessori per la lavorazione del vetro piano e cavo, l’impegno dello staff organizzativo è al massimo. Le prime novità si possono già leggere nelle pagine dedicate alle interviste con Dino Zandonella Necca, il presidente di Vitrum, e Laura Biason, direttore di Gimav e di Vitrum. Ma in questo numero di Glass in IT Style abbiamo voluto anche tracciare un bilancio dei mesi trascorsi attraverso le voci delle aziende italiane associate a Gimav. Insieme con alcune di loro, abbiamo infatti ripercorso le principali fiere internazionali del settore e indagato i risvolti dei rispettivi mercati esplorando le economie di Cina, Russia, Brasile, Nord America. Spazio inoltre, nella rubrica “Protagonisti”, alla prima applicazione - presentata a Glasstec 2016 - di realtà aumentata nel mondo del vetro con Intermac. Preziose, infine, le riflessioni condivise con Fulvio Liberatore di Easyfrontier sulle opportunità offerte in materia doganale per tutte le aziende che internazionalizzano e, in particolare, sullo status di AEO - Authorized Economic Operator). Non resta, quindi, che augurare a tutti buona lettura ma anche una buona fine d’anno, per cominciare insieme il 2017 con grande propositività. Chiara Marseglia

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Gimav

BILANCIO 2016

Un anno dinamico con un’intensa attività di rappresentanza ARTICOLO

Antonella Lanfrit FOTO

Gimav

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“U

n anno in cui si è registrato un trend di crescita che lascia spazio all’ottimismo e nel quale abbiamo potuto riscontrare una partecipazione positiva delle imprese alle FIERE INTERNAZIONALI, con presenze importanti in termini di numeri e di innovazioni presentate”. “Per l’Associazione, poi, è stato un periodo di intensa attività volta a rispondere sempre più adeguatamente e con efficacia alle esigenze espresse e inespresse degli associati su ogni tema della vita aziendale, per la formazione su questioni specifiche, per il ­SUPPORTO ALLE ­COLLETTIVE nelle fiere e anche per la VISIBILITÀ DELLE NOSTRE IMPRESE attraverso il potenziamento della comunicazione istituzionale”. È la sintesi che traccia il direttore di Gimav, l’ingegner

Il direttore Laura Biason ripercorre questi ultimi dodici mesi dell’associazione N. 41 DICEMBRE 2016


13 Laura Biason, di un anno molto dinamico in cui l’interazione tra la realtà di rappresentanza e i soci è stata intensa e proficua. Tra l’altro, sottolinea il direttore, “abbiamo intensificato l’attività presso le istituzioni, imprescindibili interlocutori per il nostro settore”. È di soli pochi giorni fa l’incontro a un TAVOLO DI LAVORO DI CONFINDUSTRIA ASSAFRICA & MEDITERRANEO, “in cui abbiamo sostenuto l’opportunità di un pressing sui governi della Tunisia e dell’area Subshariana per l’attivazione o il rifinanziamento di linee di credito a favore delle loro imprese nazionali che acquistano macchinari italiani”.

Il sito, un hub informativo Gimav, prosegue il direttore, “quest’anno ha lavorato molto sulla VISIBILITÀ DELL’ASSOCIAZIONE e, attraverso essa dei suoi associati, sviluppando l’offerta informativa via web e accreditando il nostro sito istituzionale come hub informativo dove tutti i soci possano far arrivare i loro comunicati stampa e notizie, raggiungendo così una ‘platea virtuale’ ancora più ampia”. Parte di questo potenziamento è la realizzazione del CATALOGO MERCEOLOGICO che ora “stiamo per lanciare anche in forma cartacea”.

Missioni all’estero e seminari Le missioni all’estero nelle fiere più importanti sono state all’insegna della “soddisfazione” e in alcuni casi anche con “esiti positivi persino inattesi”, come è accaduto a GLASS SOUTH AMERICA, e a GLASSTEC, dove il made in Italy era presente con “10 mila metri quadri e tante novità”. Il mercato ha mostrato fermento e “questo ci fa ben sperare per la 20ª EDIZIONE DI VITRUM che si terrà a Milano dal 3 al 6 ottobre del prossimo anno”.

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Il progetto Italia Tecnology Awards dell’Agenzia Ice: Gimav c’è

È recentissima la concretizzazione dell’adesione di Gimav al progetto ITALIAN TECNOLOGY AWARDS dell’Ice, promosso all’interno del più ampio programma “Machines Italia”, grazie al quale “dal 30 novembre al 2 dicembre abbiamo ospitato un gruppo di studenti universitari americani interessati al settore vetro e un loro docente in visita a cinque nostre aziende associate, in un percorso che li ha messi a tu per tu con il made in Italy della lavorazione del vetro piano, cavo, della progettazione”. L’iniziativa, sottolinea Biason, “ha una duplice valenza: questi sono i manager del futuro ed è perciò importante che conoscano direttamente la qualità e le straordinarie caratteristiche peculiari della produzione italiana di cui senz’altro hanno sentito parlare; abbiamo inoltre registrato un ottimo riscontro da parte delle aziende associate resesi disponibili per accogliere il tour, segno di una grande disponibilità a intercettare ogni opportunità di relazioni proficue”.

Energie importanti nel 2016 sono state poi riservate alla realizzazione di SEMINARI FORMATIVI su temi specifici di attualità e di grande interesse per le aziende. “C’è stata un’ottima partecipazione - attesta il direttore - per temi quali il libero scambio, le tematiche doganali, le modalità e i canali di vendita. Per febbraio è già in programma un seminario dedicato agli STRUMENTI PER ­L’INTERNAZIONALIZZAZIONE, con l’obiettivo di farli conoscere in particolare alle Pmi e contribuire così ad ampliare la loro presenza all’estero”, conclude Biason.

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15 Anteprima Vitrum 2017 La ventesima edizione della fiera in sintonia con la quarta rivoluzione industriale Nel 2017 Vitrum festeggerà la sua 20esima edizione e lo farà in perfetta sintonia con i tempi che vedono l’industria manifatturiera “lanciata” nella quarta rivoluzione industriale. “Entreranno a pieno titolo nel programma di Vitrum alcuni seminari su temi molto importanti - anticipa il direttore di Vitrum, Laura Biason - Tra questi appuntamenti ve ne sarà uno senz’altro dedicato agli INCENTIVI PREVISTI DAL PIANO INDUSTRIA 4.0 del Governo. Stiamo inoltre lavorando con alcuni partner molto qualificati, istituzionali e professionali, per presentare un ventaglio di proposte seminariali estremamente connesse con le esigenze delle nostre imprese”. Vitrum, ed è un’altra anticipazione rispetto alle novità del ventennale, “accoglierà visitatori ed espositori nei PADIGLIONI 5 E 7 DELLA FIERA. Rispetto alla location delle scorse edizioni presentano notevoli vantaggi: si trovano vicino all’ingresso del quartiere fieristico e nei pressi della stazione dei treni e della metropolitana”. Inoltre, aggiunge Biason, “sono padiglioni limitrofi al Centro servizi che sarà il luogo in cui si concentreranno le importanti attività collaterali in programma”.

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Italian Technology Awards

GIMAV

Le aziende italiane e le loro tecnologie incontrano i manager del futuro ARTICOLO

Redazione FOTO

Gimav

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L’

Agenzia ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane - nell’ambito del Progetto Speciale Tecnologia MACHINES ITALIA ha organizzato anche quest’anno gli Italian Technology Awards, che si pongono l’obiettivo di proporre il sistema produttivo Italia non solo quale polo di eccellenza tecnologico, ma anche come riferimento di prestigio nella formazione e nell’attrazione dei migliori talenti a livello internazionale. Gimav ha aderito all’iniziativa, che ha visto impegnati sul fronte italiano diversi attori, tra cui FEDERMACCHINE e LIUC (Università Carlo Cattaneo). La sinergia con l’estero includeva oltre alle istituzioni accademiche anche organi-

I migliori studenti delle università straniere in visita all’eccellenza industriale italiana N. 41 DICEMBRE 2016


17 smi professionali come per esempio Sme - SOCIETY OF MANUFACTURING ENGINEERS, e IoPP - INSTITUTE OF PACKAGING PROFESSIONALS. Il concorso, cui hanno partecipato le più prestigiose università statunitensi, ha premiato gli studenti dei diversi settori (macchine utensili, tecnologie per il packaging e macchine per la lavorazione del vetro), che hanno avuto il merito di presentare il miglior elaborato argomentando un soggetto riguardante l’utilizzo delle tecnologie di produzione nei settori di riferimento. Il premio consisteva in una settimana di soggiorno/studio nel nostro Paese, con la visita di alcune città italiane, la partecipazione a diversi incontri formativi presso l’Università Carlo Cattaneo di Varese e la visita presso alcune aziende coinvolte nel progetto durante le quali sono state illustrate agli studenti le eccellenze tecnologiche di ciascuna produzione. Per il comparto delle macchine, degli accessori e dei prodotti speciali per la lavorazione del vetro, le aziende che hanno ospitato gli studenti nei giorni dal 20 novembre al 2 dicembre erano Ocmi-Otg, Cugher Glass, Fratelli Pezza, Bavelloni e Deltamax.

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Protagonisti INTERMAC

Il futuro del vetro nella realtà aumentata ARTICOLO

Camilla Zanetti FOTO

Intermac

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ombinare oggetti digitali e mondo reale con l’obiettivo di semplificare l’interazione uomo-macchina, di rendere la tecnologia ancora più intuitiva e fruibile con vantaggi sotto diversi punti di vista. È questo il futuro della produzione industriale, di quella che viene definita Industria 4.0. Il Gruppo Biesse e Intermac si stanno muovendo in questa direzione con un progetto di ricerca sulla realtà aumentata nato dalla convenzione di ricerca con l’Università Politecnica delle Marche.

Il progetto sviluppato dalla divisione vetro del Gruppo Biesse è il primo ad applicare la realtà aumentata alle macchine per la lavorazione del vetro N. 41 DICEMBRE 2016


19 La partnership con l’Università Politecnica delle Marche Il centro di lavoro su cui è stato testato il progetto di realtà aumentata di Intermac

“Da sempre Intermac collabora con diversi gruppi di ricerca”, spiega Lorenzo Verdini, product manager dell’azienda. “Negli anni, da queste sinergie sono nati progetti fruttuosi, che hanno aiutato il gruppo a sviluppare idee e soluzioni innovative, capaci di migliorare l’efficienza degli approcci tradizionali alle operazioni di produzione. Anche nel caso del progetto in corso, quello della realtà aumentata, siamo partiti dalle esigenze dei nostri clienti - sottolinea - per elaborare una soluzione in cui centrale fosse l’uomo, sempre più supportato e coadiuvato dalla tecnologia nelle operazioni quotidiane”.

Tutto attraverso un visore Dettagli della nuova tecnologia sviluppata da Intermac

Con il visore di realtà aumentata, che fornisce una visione alterata di ciò che circonda l’uomo sovrapponendo informazioni artificiali e virtuali alla realtà normalmente percepita attraverso i sensi, “rispondiamo a diverse esigenze”, approfondisce Lorenzo Verdini. “L’operatore macchina viene aiutato passo per passo durante la preparazione del piano di lavoro e guidato nell’assemblaggio completo di un utensile. Questo significa che, con un visore di realtà aumentata, forniamo

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Contenuti 3D, animazioni e informazioni di testo: come funziona la realtà aumentata

L’operatore macchina, grazie all’utilizzo di occhiali speciali o attraverso la telecamera di uno smartphone o tablet, beneficia della sovrapposizione di elementi virtuali generati dal computer alla normale percezione visiva del mondo reale. L’informazione è sovrimposta direttamente sul visore con lo stesso punto di vista dell’operatore: contenuti 3D, animazioni e informazioni testuali guidano l’utente step-by-step all’esecuzione del task, lasciando però libere le mani dell’operatore dotato di visori. In questo modo, un piano di lavoro può essere ‘aumentato’ con tutte le azioni necessarie all’assemblaggio di un cono da installare nella macchina, così come la stessa macchina per il taglio del vetro può consentire al visore di mostrare il corretto posizionamento delle ventose per l’attrezzaggio.

La postazione per sperimentare la realtà aumentata sullo stand Intermac a Glasstec 2016 all’operatore macchina uno strumento intuitivo e agevole per la formazione e il training on the job, fondamentali per lavorare adeguatamente su macchine complesse come le nostre”, afferma il product manager. “In più - prosegue - attraverso il visore di realtà aumentata è possibile mostrare gli optional disponibili in macchina ma non presenti realmente, il che rappresenta un valido sostegno a livello promozionale. Intermac sta lavorando con l’obiettivo di fornire tecnologie innovative che semplifichino,

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21 velocizzino e diminuiscano la distanza tra uomo e macchina. In futuro - sottolinea - la differenza sarà fatta da quelle aziende che sapranno innovare con tecnologie incisive sul piano della competitività, quindi capaci di agire efficacemente sulle operazioni quotidiane e di semplificare le operazioni più comuni per avere maggiori prestazioni e minor tempi di lavorazione”. “Nel settore - ricorda Verdini - Gruppo Biesse e Intermac sono stati i primi a introdurre un progetto di ricerca con la realtà aumentata sui macchinari per la lavorazione del vetro, questo perché è sempre prioritaria e alta la nostra attenzione verso l’operatore”.

Il primo user-test è stato condotto da Intermac durante la fiera Glasstec 2016: gli occhiali sono stati forniti ai visitatori affinché potessero vivere la loro prima esperienza di ‘augmented reality’ per il training on the job. “Il test - dichiara Lorenzo Verdini - è stato un successo. Il progetto di realtà aumentata ha suscitato molta curiosità e interesse: oggi la tecnologia è centrale nella vita di tutti e poterla vedere applicata al proprio settore consente di sviluppare nuove idee per adeguarsi allo stato dell’arte. I visitatori hanno potuto sperimentare personalmente le potenzialità della realtà aumentata e, pur non avendo mai assemblato un componente, con l’aiuto del visore che li ha guidati passo per passo sono stati in grado di seguire una precisa procedura, di montare un utensile su un cono ISO 40 per l’utilizzo in macchina”.

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Il primo user-test condotto durante la fiera Glasstec 2016

A Glasstec il primo user-test


Iniziative

WHATSAPP

Oggi per comunicare con Schiatti basta inviare un messaggio ARTICOLO

Filippo Bordignon FOTO

O. M. Schiatti Angelo Srl

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N

onostante l’impiego di WhatsApp abbia coinvolto quest’anno oltre un milione di utenti da tutto il mondo, non sono poi molti quei soggetti che sfruttano tale possibilità nella maniera più produttiva. WhatsApp è un’APPLICAZIONE DI MESSAGGISTICA ISTANTANEA multipiattaforma concepita per iPhone, smartphone Android e ­Windows phone, finalizzata a inviare e ricevere messaggi di testo, messaggi audio, foto e video, videochiamate ad altri contatti che utilizzano il servizio. L’utente può facilmente utilizzarlo scaricando l’applicazione in forma assolutamente gratuita. Per impiegare il servizio È SUFFICIENTE AVERE UNA CONNESSIONE INTERNET.

Il canale aziendale consente una relazione più veloce e snella tra tecnici e clienti N. 41 DICEMBRE 2016


23 Foto, video e non solo Grazie dunque alle nuove tecnologie e agli smartphone, la Schiatti Angelo Srl ha potuto recentemente attivare un proprio canale via WhatsApp, per RISPONDERE AI QUESITI TECNICI E FORNIRE ASSISTENZA ai clienti i quali possono inviare, nel caso di criticità, foto o video al fine di ottenere chiarimenti con tempistiche ancora più rapide che in passato, anche a bordo macchina. L’assistenza tecnica della Schiatti Angelo Srl è contattabile attraverso WhatsApp al numero +39 339 3588538.

Al di là delle barriere della comunicazione “Le nuove tecnologie hanno portato un miglioramento nelle condizioni lavorative dal punto di vista dell’informazione e della comunicazione - evidenzia Cinzia Schiatti in qualità di sales manager - in quanto ci hanno permesso di abbattere ogni barriera e ogni frontiera e oggi ci consentono di fare cose impensabili fino a qualche anno fa, stando comodamente seduti in ufficio di fronte a un pc”. E poiché il successo premia quelle realtà imprenditoriali capaci di fare buon uso delle innovazioni appartenenti al proprio tempo, il 2016 è per la Schiatti Angelo Srl, come per molte altre imprese attive nel settore del vetro, un anno di ripresa. “Dati parziali alla mano suggeriscono un ­quasi 30% DI INCREMENTO NELLE VENDITE rispetto il 2015 - conclude Cinzia Schiatti - merito anche della diversificazione della produzione e alla customizzazione dei prodotti”.

Cinzia Schiatti, sales manager dell’azienda N. 41 DICEMBRE 2016


Industry 4.0

LE OPINIONI

Una nuova fase per l’economia, un’opportunità di innovazione trasversale per le imprese italiane del vetro ARTICOLO

Antonella Lanfrit FOTO

Fotolia, Wikimedia Commons e Vitrum

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I

l Piano del Governo “Industria 4.0” a supporto della quarta rivoluzione industriale “è interessante, perché premia l’innovazione delle aziende in forma trasversale e non privilegia un settore piuttosto che un altro”. Così, sinteticamente, l’ingegner Dino Zandonella Necca, presidente di Vitrum, inquadra un piano che tra sgravi fiscali, credito di imposta, nuova Sabatini, fondo

Questa la mission del Piano Industria 4.0 del Governo italiano. Le considerazioni di Dino Zandonella Necca, presidente di Vitrum e Ceo di Adi Spa N. 41 DICEMBRE 2016


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di garanzia e lo sviluppo di Competence Center per favorire la ricerca e il trasferimento tecnologico dovrebbe contribuire alla costruzione di una nuova e interessante pagina del MANIFATTURIERO ITALIANO. “L’iniziativa - prosegue il presidente e anch’egli imprenditore - arriva in un momento particolarmente favorevole, poiché il lavoro sta aumentando, è richiesto un prodotto sempre più customizzato e all’interno delle aziende il sistema logistico è strategico per la competitività. Perciò gli strumenti del super e dell’iper ammortamento per l’acquisizione di TECNOLOGIE E MACCHINE 4.0 sono fondamentali per imprese che intendano guardare al futuro”.

Le leve dell’iper e del super ammortamento Lo strumento dell’iper ammortamento, inoltre, che prevede cioè l’ammortamento del 250% per investimenti nella logica dell’industria 4.0 e che produrrà i suoi benefici, per le modalità in cui è previsto, fino a giugno 2018, “sarà un’ottima LEVA ANCHE PER VITRUM 2017. Insieme al prolungamento del super ammortamento al 140%, infatti, rappresenterà

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CC BY-SA 3.0 (author Federico Tomassi)

Cosa ha detto Carlo Calenda, ministro per lo Sviluppo economico, a Udine

Il Piano Industria 4.0 del Governo prevede tra i suoi strumenti per attivare un processo di investimenti in tecnologia adatta ad affrontare la quarta rivoluzione industriale un rinnovato e rifinanziato (0,9 miliardi per il 2017) Fondo centrale di Garanzia. “L’80% della dotazione del fondo deve essere pensato a sostegno delle AZIENDE CON RATING MEDIO/BASSI”, ha spiegato a Udine in un recente incontro con gli industriali del Friuli Venezia Giulia il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda. A margine ha aggiunto che una tale operazione “conviene al sistema bancario” perché in questo modo “ha un sistema di garanzia da parte dello Stato che è molto alto sulle aziende che hanno un rating medio/ basso e molto contenuto invece su quelle che hanno un rating alto, perché già di per sé bancabili”. Prima di questa riforma, “la garanzia era uguale per tutti”. La modifica e il processo che innesca, quindi, dovrebbero mettere nelle condizioni di avviare processi innovativi anche le aziende con un bilancio meno performante. “Abbiamo fatto tutto ciò che le imprese ritenevano indispensabile per investire”, ha aggiunto il ministro nella stessa circostanza, “se non investono, la responsabilità a questo punto sarà loro”.

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Con la sezione vetro della Confindustria tedesca Vdma, i vertici Gimav vogliono fare chiarezza e delineare linee guida condivise

Criteri di definizione: per il settore vetro, possibile un vademecum “pilota”

Quali sono i criteri che consentiranno di definire esattamente se una tecnologia e una macchina sono 4.0 e quindi, tra l’altro, se l’acquisto potrà beneficiare degli sgravi fiscali messi a punto dal Governo italiano nel Piano Industria 4.0? A tal proposito, il ministro Carlo Calenda del Mise (ministero dello Sviluppo Economico) ha definito a settembre i requisiti in modo puntuale. Il problema adesso è calare tali requisiti a livello delle singole industrie e di “fare diffusione di conoscenza” su tutti gli imprenditori. Un contributo importante a questo quesito potrà arrivare nei primi mesi del 2017 dal mondo degli imprenditori delle macchine del vetro italiano che, insieme con i colleghi tedeschi, hanno pensato di mettere a punto LINEE GUIDA CONDIVISE. “In un recente confronto con Joachim Schmid, dirigente responsabile di settore della Vdma, la Confindustria tedesca, abbiamo convenuto sull’opportunità, se non la necessità, di offrire anche alle istituzioni - oltre che agli utilizzatori - un vademecum con i criteri per definire in modo inequivocabile l’industria 4.0 per la lavorazione del vetro”, spiega il presidente di Vitrum, Dino Zandonella Necca, che ha incontrato i colleghi tedeschi insieme ai vertici di Gimav. Un’idea che, partita dal mondo del vetro, potrebbe contaminare i produttori di macchine tecnologicamente avanzate anche di altri settori. “Nonostante la Germania abbia coniato il marchio Industria 4.0 per riassumere la quarta rivoluzione industriale in atto - osserva Zandonella Necca - anche in quel Paese non è ancora così chiaro e diffuso ciò che poi nella pratica rientra in quest’ambito. Da qui, la volontà comune di definire quelle attività mirate alla diffusione della cultura della manifattura ‘interconnessa’”.

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Super ammortamento: a breve una scheda per i soci

Gli strumenti normativi e fiscali messi in atto dal Governo per il rinnovo delle macchine e della tecnologia nelle aziende “funzionano” e perciò “non possiamo che guardare con favore all’attuazione del Piano ­Industria 4.0”. Il direttore di Gimav, Laura Biason, parla con la sicurezza dei numeri. “Nel 2015, come dimostrano i dati elaborati dal nostro Ufficio studi su fonte Istat e indagine interna, i costruttori italiani del vetro piano hanno registrato un aumento del valore finale sul mercato domestico del 9,93% e complessivamente - vetro cavo più vetro piano - c’è stata una crescita del mercato interno del 3,82%”. Sono cifre su cui “hanno indubbiamente influito il rifinanziamento della legge Sabatini e l’avvio del super ammortamento”, riflette Biason. Il prolungamento del super ammortamento, unito agli altri importanti strumenti previsti nel Piano Industria 4.0 “daranno senz’altro effetti positivi”, continua. E proprio per favorire l’utilizzo di quanto previsto, il direttore di Gimav anticipa che “stiamo predisponendo una SCHEDA DI SINTESI DA METTERE A DISPOSIZIONE DEI NOSTRI SOCI, i quali potranno veicolarla anche ai loro clienti, in modo da diffondere la conoscenza di questi strumenti che - conclude Biason - non sono complicati da utilizzare, ma bisogna sapere che esistono”.

uno stimolo molto importante per le aziende che vogliono cogliere questa opportunità scegliendo tra il meglio delle macchine e della tecnologia oggi sul mercato”. Zandonella Necca è estremamente fiducioso “sulla nuova fase che potrà aprire nell’economia italiana” l’applicazione del Piano Industria 4.0 incardinato nella LEGGE DI STABILITÀ 2017. “Potrà ingenerare un grande passo in avanti nella modalità di produrre e quindi avrà un impatto positivo sulla vendita delle macchine anche nel settore della lavorazione del vetro”, conclude.

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L’opinione di Andrea Zafferani, a.d. della Zafferani Glas Riflettendo sugli input legati al Piano Industria 4.0 Andrea Zafferani - che a Genova guida la Zafferani Glas avviata negli anni Cinquanta e oggi è attiva su oltre 10 mila metri quadri per la produzione di una gamma di macchine in grado di coprire pressoché tutte le necessità delle piccole e medie imprese del settore vetrario, avanza alcune proposte da cui il sistema produttivo, a suo avviso, trarrebbe giovamento. “Alla fine del 2017 - premette - nella mia azienda andranno in pensione due persone con compiti strategici nella parte produttiva. Per un avvicendamento che non crei problemi, dovrei inserire due profili qualificati già a inizio anno, in modo che per 7-8 mesi abbiano un valido affiancamento. Un’operazione che sarebbe indispensabile per l’azienda, ma che non posso fare per gli oneri che essa comporterebbe”. Da qui, la proposta: “Se si pensasse a SGRAVI SUI

COSTI DEL PERSONALE PER CHI ASSUME qualcuno, prima che vada in pensione colui che deve essere sostituito, a mio avviso si investirebbe sull’asse fondamentale di un’impresa: le persone che vi lavorano”. Non da ultimo, Zafferani aggiunge: “Sarebbe importante inoltre continuare a operare per snellire le norme e predisporre regole che aiutino a fare impresa”.

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Diamo valore anche alle persone


Internazionalizzazione

EASYFRONTIER

Nel mondo più consapevoli delle opportunità ARTICOLO

Chiara Marseglia FOTO

Fotolia

L’

origine dei prodotti è divenuta un concetto cardine per qualsiasi iter doganale, ma anche per la tutela del consumatore finale. Alla base di tutto, la necessità di avere (e quindi di trasferire) informazioni certe, riferibili allo specifico prodotto o ai componenti che lo costituiscono: in primis, l’ORIGINE e la PROVENIENZA. Conoscere l’esatta origine e provenienza di una merce consente, infatti, di liquidare correttamente i tributi dovuti che, in Ue o in Paesi extra Ue, possono essere differenti.

Origine e provenienza delle merci Due sono i canoni “macro” che definiscono il concetto di “origine”: non preferenziale (commerciale) e preferen-

Il know-how in materia doganale di Easyfrontier è a disposizione anche dei soci Gimav. Intervista a Fulvio Liberatore

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ziale. L’origine NON PREFERENZIALE di un prodotto implica che l’ultima trasformazione sostanziale dello stesso sia avvenuta in un dato territorio e, quindi, per essere “di origine italiana” è necessario (deroghe a parte) che una merce subisca una trasformazione sostanziale sul territorio italian­o. La P ­ REFERENZIALITÀ DELLE MERCI, invece, è concessa a fronte della soddisfazione di precisi requisiti ed è un’agevolazione che si traduce in benefici daziari all’atto dell’importazione. Dietro c’è solitamente un accordo tra Paesi grazie al quale è riservato un trattamento, appunto, “preferenziale” per lo scambio di prodotti riconosciuti come “originari” di uno dei Paesi contraenti.

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La convenzione con Gimav: più velocità e meno costi

Quest’anno anche Gimav ha stipulato una convenzione con Easyfrontier, che consente ai propri soci di usufruire dei servizi di assistenza e consulenza in materia doganale: una vera e propria guida, competente e diretta all’identificazione degli strumenti strategici per competere su scala internazionale (in testa lo status di Aeo - Authorized Economic Operator, Operatore Economico Autorizzato, oggi caposaldo all’interno del Nuovo Codice dell’Unione Europea), per tutelarsi dagli eventuali rischi e per orientarsi nella scelta delle opportunità offerte dalla normativa doganale in tutti i Paesi di riferimento. “Alla base del nostro lavoro - spiega Fulvio Liberatore, socio fondatore di Easyfrontier e referente per l’area Ricerca, Sviluppo e Analisi - è la continua e costante opera di formazione, progettazione, ricerca e sviluppo su leggi, servizi, collaborazioni e opportunità offerte dalle dogane per favorire gli scambi con l’estero e innescare un processo virtuoso di reciproco vantaggio. Al fine di usufruire di tutti i vantaggi offerti dalla normativa doganale è necessario che in azienda siano presenti persone dotate dei cosiddetti ‘standard pratici di competenza’; per fare questo, quindi, si rende indispensabile una collaborazione proattiva con i nostri partner: noi cresciamo, le aziende crescono, ma nello stesso tempo esse devono coinvolgerci con puntualità affinché si possa dare risposte rapide e corrette”. Quali, in estrema sintesi, i vantaggi di questa convenzione? “Non vorrei rispolverare i nostri vecchi pay off, ma non c’è sintesi più efficace: ‘più velocità e meno costi’. Oggi, infatti, quello cui ambiamo è lo

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sviluppo di un rapporto di collaborazione con le autorità doganali che consenta alle aziende di ottenere molti meno costi, molta più efficienza ma soprattutto un grande senso di fiducia e tranquillità operativa. Questo - sottolinea - si traduce poi in un’eliminazione progressiva dei dubbi e dell’ansia, del rischio di verifiche, di interventi o di perdite di merci, di controversie con i clienti o di fermi in dogana assolutamente lunghi e ingiustificati”. Fiducia reciproca con le autorità doganali e tranquillità operativa nel quotidiano: questo, dunque, il senso profondo di questa convenzione, che mira a favorire l’accesso delle aziende ai mercati mondiali con molta più sicurezza. E per le aziende associate a Gimav, “data la loro importanza nel panorama nazionale e internazionale, i potenziali sono indubbiamente numerosi ed elevati”.

L’importanza di una consulenza specializzata Addentrarsi nei meandri delle quasi infinite sfaccettature e codificazioni per ambire all’ottenimento dei debiti vantaggi in tema di scambi commerciali internazionali è, però, impresa tutt’altro che semplice. Ed è qui che si inserisce EASYFRONTIER, società costituita formalmente nel 2005 ma i cui fondatori erano già impegnati in ricerca e consulenze in materia doganale già dal 1998 per tutti i Paesi del mondo. Easyfrontier, con base a Milano e a Bologna, e una rete di relazioni in espansione su tutto il territorio nazionale, mira a contribuire fattivamente alla creazione di una cultura

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d’impresa ampia, articolata e concretamente globale. Per fare questo mette a disposizione di associazioni, enti, istituzioni e aziende il know-how di uno staff altamente qualificato e specializzato nei diversi ambiti di competenze.

Il “Progetto Origine” In occasione del seminario dedicato agli ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO, svoltosi presso la sede dell’associazione nel maggio scorso, Fulvio Liberatore ha spiegato i dettagli del “Progetto Origine”, invitando gli imprenditori presenti a riflettere sulle opportunità derivanti dall’integrazione di esso all’interno delle proprie aziende. “Il vantaggio primo è legato alla definizione corretta dell’origine e della classificazione dei prodotti che sono alla base delle imposizioni daziarie, delle liberalizzazioni, delle facilitazioni degli scambi, dei trattamenti preferenziali, delle restrizioni e di tutto ciò che ne consegue come anche la gestione del ‘dual use’, ossia dei beni che

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possono avere un duplice uso. E quest’ultimo caso in particolare, per tutti coloro che fabbricano macchinari, è sempre un’eventualità di cui tenere conto”.

Gli step: dall’analisi merceologica ai codici Una gestione “ragionata” del proprio prodotto, dunque, in ottica doganale di controllo e di superamento di ostacoN. 41 DICEMBRE 2016


li, oltre che di ottenimento di autorizzazioni e benefici. Ma come operare? “La prima azione da compiere - spiega Liberatore - è l’ANALISI MERCEOLOGICA DEI PRODOTTI alla luce di una conoscenza accurata delle norme che presiedono alla classificazione degli stessi. Tali norme non sono finalizzate a una banale statistica: richiedono un’attenzione profonda anche perché le stesse autorità doganali mettono a disposizione strumenti piuttosto complessi per risolvere i problemi legati alla classificazione ‘corretta e vantaggiosa’dei prodotti”. “Una volta effettuata l’analisi merceologica dei prodotti prosegue - il secondo step è associare ognuno di questi codici alle regole di origine che vengono applicate ai diversi contesti - preferenziali o non preferenziali, verso determina-

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37 ti Paesi - e applicare tali regole al prodotto specificamente inteso”. Questo, in estrema sintesi, il senso del PROGETTO ORIGINE, che “deve essere attuato - precisa - in stretta collaborazione con i responsabili dei sistemi informativi dell’azienda, con l’ufficio tecnico e chi segue questi aspetti sotto il profilo dell’integrazione dei dati, in modo che al termine del progetto - nel momento della preparazione di un ordine o del ricevimento o della spedizione di una fattura, tutto quello che è interconnesso dal punto di vista doganale - vale a dire nomenclature combinate, codici delle merci e origine delle stesse - possa essere visibile e leggibile sull’ordine, sulla fattura o quant’altro, e possa essere utilizzato come indicazione per effettuare eventuali importazioni di materie prime, componenti o acquisti intercomunitari degli stessi”.

Competitivi insieme Creare strumenti e servizi utili alle aziende, in modo consapevole e avanzato, come già avviene nel resto del mondo: l’operato di Easyfrontier va anche in questa direzione. “In Germania - ricorda Liberatore - esistono università, corsi di laurea e master di specializzazione in materie doganali e molte aziende hanno al loro interno, come dipendenti, dei veri professionisti nel ramo doganale”. La testimonianza della diffusione delle competenze doganali in un Paese è misurata anche dal NUMERO DI AZIENDE AUTORIZZATE AEO. E i numeri infatti parlano chiaro: sono 8 mila le aziende autorizzate AEO nella Repubblica Federale, in Italia soltanto 1.300. “Ma questo non è certo il rapporto tra le due economie - conclude - È piuttosto un fenomeno che si riflette inevitabilmente su tutta la filiera. Noi vogliamo fare la nostra parte, anche per ALLINEARE IL NOSTRO SISTEMA A QUELLO DEGLI ALTRI COMPETITOR”.

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Mercati

BOTTERO

Cina: dalla “massive” alla “quality production” ARTICOLO

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Bottero Spa

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ual è la situazione economica della Cina che, tra rallentamenti e crescita, continua a rimanere un Paese che incide notevolmente sul resto del mondo? Lo spiega in modo approfondito DAVIDE CIGNA, ­DIRETTORE COMMERCIALE di Bottero, che da 25 anni opera sul mercato asiatico e cinese in particolare.

Pil e previsioni in crescita “Per il 2016 - spiega Cigna - ci si attende una crescita del prodotto interno lordo del 6,50-6,70%, con forecast per il prossimo anno sostanzialmente pari al 6,5%. Le stime ­prospettiche ipotizzano un decremento percentuale della crescita con un 5,5 % nel 2020. Alcune aziende cinesi -

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Sul mercato cinese l’azienda cuneese è presente da 25 anni e riconosciuta per le soluzioni innovative N. 41 DICEMBRE 2016


39 racconta - stanno insediando nuovi siti produttivi in aree del Sudest asiatico sia per ridurre il costo del lavoro e sfruttare supporti di governi locali (Vietnam, Myanmar e Cambogia) sia per scommettere sulla crescita dei mercati locali”. “Un esempio - afferma Cigna - è il NUOVO SITO DI PRODUZIONE DI VETRO SOLARE DI XINYI GLASS IN MALESIA, cui Bottero fornirà le linee di produzione”. “In Cina - prosegue - si registra un eccesso di offerta per macchinari e prodotti a basso contenuto tecnologico, con conseguente riduzione di prezzo finale, e ricerca di soluzioni tecnologiche flessibili e automatizzate che superano il concetto di massive production di alcuni anni fa”.

Automatizzazione e flessibilità In questo contesto i risultati registrati da Bottero sul territorio “sono in linea con le aspettative di crescita previste”, dichiara il direttore commerciale. “Stiamo riscontrando un numero crescente di richieste per LINEE AUTO-

MATIZZATE E FLESSIBILI E PER PRODUZIONE DI VETRO ­LAMINATO, sia per l’export sia per la produzione locale. A seguito dell’aumento del costo del lavoro è aumentata la richiesta di lay-out con soluzioni ‘unmanned’ altamente automatizzate, che garantiscono flessibilità produttiva con batch di produzione ridotti”.

Davide Cigna, direttore commerciale di Bottero Spa N. 41 DICEMBRE 2016


Dal primo appuntamento internazionale nella collettiva di Gimav alle previsioni 2017, il trend segnato da Bottero punta in alto

China Glass, ma non solo: il bilancio è positivo

Nella Repubblica Popolare è il primo produttore non cinese

Durante China Glass, il primo appuntamento internazionale del 2016 al quale la collettiva Gimav ha partecipato all’inizio di quest’anno, “abbiamo venduto, per primi in Cina, un tavolo di taglio vetro float con sistema di marcatura del pezzo, laser e rimozione del low-e completamente automatico”, sottolinea Davide Cigna. Oggi, “siamo in trattativa per progetti importanti di automazione e fabbriche integrate con produttori cinesi che vogliono espandersi in aree diverse dal loro Paese”. Per Bottero, dunque, il bilancio annuale è positivo non solo per quanto riguarda il business sul mercato cinese. “Siamo molto contenti dei risultati ottenuti nel 2016: specie nella seconda parte dell’anno abbiamo visto sui mercati mondiali segni confortanti di ripresa. La fiera Glasstec ha suggellato questo trend positivo, con il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo preposti, sia in termini di vendite sia in termini di prospettive future”.

Nell’ultimo triennio, l’azienda di Cuneo è stata protagonista di un grande progetto per la realizzazione di tre linee di produzione di vetro piano ultrasottile (leggi il nostro articolo pubblicato su Glass in IT style n. 36, “Ultrasottile: l’Italia alza la posta”): la consegna della TERZA LINEA, CHE PRODURRÀ VETRO DI TIPO HIGH ALUMINIUM, è prevista proprio per fine 2016. Si tratta di “un’importante evoluzione per la produzione di vetri ultrasottili, che possono in questo modo essere utilizzati in svariati settori, non solo in quello comunemente chiamato Electronic Glass, ovvero il vetro di tablet e smartphone”. Bottero, ricorda il direttore commerciale Davide Cigna, “è riconosciuta come il primo produtto-

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“Il forte spirito di squadra che anima le persone del team Bottero, con cui ho il privilegio di lavorare, è l’arma in più che mi fa guardare con ottimismo al 2017”. Per il prossimo anno, infatti, il responsabile commerciale attende “un’ulteriore crescita rispetto al 2016, secondo il piano industriale quinquennale che abbiamo tracciato quest’anno”. “Gli investimenti in corso per nuovi impianti di produzione di vetro in tutto il mondo ci confermano che nel prossimo futuro sarà prodotto più vetro e di maggiore qualità. Pertanto, ci aspettiamo che anche l’industria della lavorazione del vetro segua questo trend, con la richiesta di impianti e macchinari nuovi e più performanti. E Bottero - conclude Cigna - è l’unica realtà nel panorama mondiale ad essere presente da 60 anni in entrambi i settori, servendo i propri clienti con passione e dedizione in tutto il mondo”.

re non cinese sul territorio, grazie alla sua capacità di portare prodotti innovativi - ma ‘customizzati’ - per il mercato cinese. Tale ruolo diventa ancora più importante in questo momento storico, in cui i produttori cinesi hanno bisogno di fornitori affidabili e di esperienza per passare dalla ‘mass production’ alla ‘QUALITY PRODUCTION’, ovvero produrre meglio e con maggiore qualità, per esportare nel mondo, ma anche per rispondere a un mercato interno che richiede meno quantità e più qualità”. Ne sono un esempio alcune linee di produzione vetro float a tecnologia cinese, che vengono sostituite con linee di produzione più performanti e più automatizzate di Bottero.

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Mercati

OLIVOTTO GLASS TECHNOLOGIES

Russia: un mercato complesso ma sempre interessante ARTICOLO

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Olivotto GT

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n Russia permane un quadro economico complesso: sui rapporti tra le aziende fornitrici straniere e i player locali continuano a gravare l’instabilità del rublo, con il deprezzamento nei confronti del dollaro e dell’euro, e le sanzioni che l’Unione europea ha introdotto nei confronti della Federazione. Nonostante il quadro articolato - nel quale nel 2015 l’Italia è comunque risultata in quarta posizione quale Paese cliente della Federazione russa e al quinto posto quale Paese fornitore (fonte dati Agenzia ICE di Mosca) - la Russia è pronta ad accogliere nuove strategie di business, pensate sulle base di nuovi equilibri e in un’ottica di lungo periodo.

La ripresa del rublo è necessaria perché ci siano investimenti e progetti. L’attuale congiuntura secondo Olivotto Glass Technologies

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Andrea Valle, sales manager di Olivotto Glass Technologies

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“Dal nuovo anno ci aspettiamo il prosieguo della ripresa già in corso. Crediamo che la maggior parte dei progetti, inerenti sia il nostro core business relativo alle macchine del vetro sia il nuovo business che stiamo sviluppando da tre anni e che riguarda gli impianti per la PRODUZIONE DI LANA DI VETRO E DI ­ROCCIA, saranno finalizzati entro il secondo trimestre del 2017. In questo nuovo settore, per due anni abbiamo effettuato una buona semina, adesso ci adoperiamo per raccogliere i frutti”, conclude Andrea Valle.

Con questo spirito, lo scorso giugno l’associazione Gimav ha accompagnato la collettiva di aziende associate alla 18a edizione di Mir Stekla, la fiera internazionale dedicata al mondo e alle tecnologie per la lavorazione del vetro piano e cavo che si è svolta a Mosca.

CM 5G Spinning machine

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Dopo una buona semina, i frutti con gli impianti per la produzione di lana di vetro e di roccia


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Progetti posticipati A Mir Stekla 2016 ha partecipato anche Olivotto Glass Technologies, che sottolinea la complessità del quadro russo. “Si tratta di un mercato sempre potenzialmente interessante, anche se non sono mancati progetti poi posticipati o cancellati”, spiega Andrea Valle, sales manager di Olivotto. “Sicuramente fino a quando persisteranno le condizioni di svalutazione della moneta russa difficilmente vedremo realizzati a pieno gli investimenti. Parlo ­prosegue - di progetti quali impianti nuovi, chiavi in mano e non, per la produzione di prodotti al momento non realizzati internamente dalla Russia, come il TUBO DI ­VETRO PER USO FARMACEUTICO. Ma anche altre tipologie di realizzazioni, che richiedono minori investimenti come piccole macchine per la produzione di vetro cavo, per i quali la svalutazione del rublo impone una barriera che diventa insormontabile per gli imprenditori locali non dotati di organizzazioni commerciali al di fuori della Russia. Così i progetti si spostano nel tempo”.

2016, la ripresa Il 2016 è stato “un anno piuttosto strano per noi”, afferma Andrea Valle. “Era partito lentamente, poi di colpo, dopo l’estate, c’è stata una vera e propria esplosione di nuove richieste e nuovi progetti che si sono e si stanno realizzando nei mercati più strategici che, anche per quest’anno, rimangono la CINA e l’INDIA, il NORD AMERICA dove si è per noi registrata una ripresa, e l’Europa, che mostra lievi segnali positivi. I clienti - ricorda - apprezzano sicuramente la nostra capacità di fornire tecnologie di produzione diversificate e soluzioni customizzate per ogni esigenza”.

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Mercati

GRUPPO FENZI

Fenzi South America celebra il 20° anniversario ARTICOLO

Redazione FOTO

Fenzi South America

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ingraziando tutti i protagonisti del suo successo a partire dai due fondatori, Fenzi South America ha celebrato i 20 anni di attività ricordando gli elementi che hanno portato l’intero Gruppo a diventare leader mondiale dell’industria del vetro: altissima qualità, focalizzazione su uno specifico settore industriale e dedizione.

Con un evento esclusivo al Circolo Italiano di Buenos Aires, la filiale sudamericana del Gruppo Fenzi ha festeggiato il ventesimo anniversario della sua fondazione accogliendo partner, clienti e amici provenienti da tutto il mondo

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Pablo Soifer, Alessandro Fenzi, Pietro Ungarelli e Jacobo Soifer Alessandro Fenzi, CEO del Gruppo Fenzi

1996-2016 È una storia ricca di soddisfazioni umane e professionali quella di Fenzi in Sud America, nata dall’INCONTRO TRA DINO FENZI E JACOBO SOIFER. Una collaborazione avviata inizialmente per supportare la produzione di specchi sul mercato sudamericano con le vernici Fenzi, che ha poi saputo cogliere le grandi potenzialità del mercato del vetro isolante in tutta l’America del Sud. La forte intuizione di Dino Fenzi e la profonda conoscenza del mercato locale di Jacobo Soifer hanno portato nel 1996 alla nascita di Fenzi Argentina, che grazie a una rapida espansione commerciale anche nei paesi contigui si è presto trasformata in Fenzi South America, oggi un punto di riferimento importante per tutta l’America del Sud.

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Una storia di amicizia tra l’Italia e il Sud America

Alessandro Fenzi, Ceo del Gruppo Fenzi, ha dichiarato: “Un grazie particolare va a Jacobo Soifer, al suo entusiasmo e al suo ottimismo, che ci hanno permesso di essere qui oggi a festeggiare questo importante anniversario. Il Gruppo Fenzi celebra in questa serata anche una storia di amicizia tra l’Italia e il Sud America e una storia di dedizione al lavoro nell’industria del vetro: ogni giorno produciamo il top della tecnologia oggi disponibile sul mercato nei nostri 11 stabilimenti nel mondo. Mi rende particolarmente felice vedere insieme per l’occasione tanti amici, collaboratori e clienti giunti da tutta l’Argentina, ma anche da Brasile, Cile, Uruguay e non solo”.

La grande capacità imprenditoriale dei fondatori Pablo Soifer, sales director di Fenzi South America, ha sottolineato la grande capacità imprenditoriale dei fondatori dell’azienda: “Vent’anni fa mio padre Jacobo Soifer e Dino Fenzi hanno raccolto una SFIDA. Oggi possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto con una leadership riconosciuta”. Far parte di un Gruppo internazionale all’avanguardia per la qualità delle tecnologie sviluppate rende Fenzi South America competitiva e performante, con punte di eccellenza in un mercato in cui le soluzioni abitative più innovative possono contrastare le problematiche di crisi energetica e inquinamento acustico che affliggono il territorio, come ha illustrato nel corso della serata Pietro Ungarelli, R&D manager dell’headquarter italiano.

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L’omaggio a Dino Fenzi

Jacobo Soifer, vicepresidente e co-fondatore di Fenzi South America (al centro nella foto), ha voluto rendere un omaggio personale a Dino Fenzi: “Questo è un giorno speciale per tutti coloro che fanno parte di questa azienda, il cui successo è dovuto a voi clienti, colleghi e amici. Una persona che purtroppo non è più con noi 20 anni fa si è fidata di me. Grazie, Dino, per la fiducia”.

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FOREL SPA

In Brasile, presidiare per essere protagonisti in futuro ARTICOLO

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Forel Spa

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l Brasile sta vivendo una situazione molto complessa, da un lato per l’attuale situazione politica, dall’altro per la svalutazione della moneta locale e la recessione seguita alla crisi. Si tratta di tre fattori che rendono difficili le attività nell’area. “Queste dinamiche hanno sconfortato il Paese e anche l’economia ne ha risentito - conferma GIOVANNI ­QUARTI, AREA MANAGER DI FOREL - Alcuni vetrai, addirittura, hanno abbandonato piani di acquisto già valutati e definiti e la tendenza, a volte, sembra essere quella di rinunciare a nuovi progetti di investimento. Pur raccogliendo i segnali di tale situazione siamo stati in grado di raggiungere risultati importanti. Siamo quindi fiduciosi

Le strategie di Forel Spa sul mercato brasiliano, ancora instabile ma in lento miglioramento N. 41 DICEMBRE 2016


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DM, foratrice e fresatrice verticale Forel

L’EM-DM di Forel che il QUADRO sia IN MIGLIORAMENTO e che il mercato riacquisterà fiducia”.

Flessibilità per rispondere ai clienti Forel, tra le aziende associate a Gimav che lo scorso giugno hanno partecipato alla dodicesima edizione di Glass South America, l’appuntamento fieristico biennale più atteso dell’industria del vetro in America Latina, ha attuato STRATEGIE PERSONALIZZATE per fronteggiare la situazione e relazionarsi in modo efficace con il mercato brasiliano. “Abbiamo considerato proposte cucite su misura che potessero andare incontro alle richieste dei clienti”, spiega Quarti. “Ora bisogna essere pronti

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Il 2016 e i 40 anni di attività di Forel

Nell’anno in corso, che coincide con i 40 ANNI ­DALLA FONDAZIONE di Forel, “i risultati ottenuti sono stati senza ombra di dubbio positivi - sottolinea Giovanni Quarti, area manager - Siamo in linea con le aspettative che ci vedono crescere costantemente da anni a questa parte”. “La celebrazione dei 40 anni ha suggellato questo periodo positivo, dimostrando ancora una volta che l’azienda ha fondamenta solide e riesce ad evolversi con successo”. E il 2017? “Sarà l’anno in cui CONTINUARE A ­CRESCERE e ad espandere la nostra presenza a livello internazionale, sempre puntando su qualità, tecnologia e flessibilità dei macchinari e dei servizi al cliente”, conclude Giovanni Quarti.

con ancor PIÙ FLESSIBILITÀ E ATTENZIONE AL CLIENTE quando si presenteranno le opportunità”.

Vetrocamera, il settore più attrattivo “Continueremo - sottolinea - a monitorare il mercato soprattutto attraverso i nostri collaboratori locali. Stiamo tenendo vivi importanti progetti relativi a FORNITURE DI MACCHINARI PER L’ASSEMBLAGGIO DI ­VETROCAMERA, settore molto attrattivo per noi, e alle linee per il pre-processo (molatura, fresatura e foratura) e di taglio verticale per il vetro stratificato. Le prospettive - conferma Quarti - sono sicuramente rosee e noi continueremo a monitorare il mercato, per assicurare il massimo supporto e professionalità ai nostri clienti”.

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I 40 anni di Forel e, sotto, lo stand a Glasstec 2016

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MACOTEC

Usa e Canada, un mercato in crescita ARTICOLO

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l mercato nordamericano si conferma strategico per le industrie italiane del comparto dei macchinari per la lavorazione del vetro. Secondo le analisi Gimav 2016 elaborate su dati Istat, gli Usa sono saliti al secondo posto tra gli importatori di macchinari e accessori italiani per la lavorazione del vetro (nel 2014 erano al 5° posto), con un’incidenza di quasi il 15% per il vetro piano e a sfiorare il 13% per il vetro cavo, la cui variazione rispetto al 2014 è di circa il 118%. L’area nordamericana, con un’economia in una fase positiva, TREND DI DOMANDA IN CRESCITA e una predilezione per la scelta dei prodotti made in Italy, rappresenta quindi un’opportunità per le aziende del nostro Paese, tanto che nel 2016, per la prima volta, le aziende asso-

L’interesse rimane focalizzato su prodotti di qualità e altamente tecnologici. Il punto di vista di Macotec Srl N. 41 DICEMBRE 2016


55 ciate a Gimav hanno partecipato in collettiva all’edizione di GlassBuild America a Las Vegas: lo storico appuntamento americano negli anni pari si svolge ad Atlanta.

Nuovi impulsi, con competenze e tecnologie

Lorenzo Filippini, sales department di Macotec

“Trecentocinquanta milioni di persone sono un immenso bacino da cui è possibile attingere molte possibilità di lavoro”, spiega LORENZO FILIPPINI, SALES DEPARTMENT di Macotec, azienda che, insieme ad altre 15 associate Gimav, ha presenziato all’appuntamento fieristico di ottobre a Las Vegas. “Il mercato americano - prosegue - è in crescita, motivo per cui è giusto focalizzare le proprie competenze e tecnologie verso di esso. Ci auguriamo che le nuove elezioni portino un impulso a investire ulteriormente e che i rapporti di scambio italo-americani vengano rafforzati”.

La linea Star Cut 2015 di Macotec

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Alle fiere nel mondo per incontrare i clienti e capire come soddisfare le loro esigenze

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L’andamento generale che Macotec ha registrato nel 2016, ormai quasi conclusosi, “è positivo”, dichiara Lorenzo Filippini. “La PARTECIPAZIONE A FIERE ­COLLETTIVE e l’approfondimento della conoscenza con i clienti, direttamente con visite dedicate sul luogo, ha portato a identificare le necessità dei clienti stessi e a individuare i prodotti che meglio possono soddisfare le loro esigenze”. Per il 2017, Macotec metterà sicuramente in campo strategie per “espandere la nostra rete di vendita con l’intento di affermare ulteriormente la nostra presenza sui mercati statunitense e canadese. La qualità dei nostri prodotti ci porta a credere che - conclude Filippini - ci saranno buone opportunità in queste aree”.

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Il made in Italy è sempre un riferimento “La produzione made in Italy - ricorda Filippini - è sinonimo di produzione di qualità e di alta tecnologia. L’interesse per i nostri prodotti giunge, per esempio, da società che intendono investire in prodotti tecnologici, di lunga durata e affidabili. Macotec - aggiunge - sta investendo nel mercato statunitense e canadese in termine di risorse umane e di tempo. Ci aspettiamo che il prossimo anno possa confermarsi con un trend in salita e ci auguriamo che gli utilizzatori finali del nostro settore continuino a credere in quello che facciamo. La particolarità di Macotec è - ricorda - di dedicare la sua intera produzione a macchinari per il taglio del vetro: la specializzazione in un solo prodotto è ciò che ci differenzia”.

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Lo stand Macotec a Glass Build America 2016


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OFFICINE MISTRELLO SRL

Nord America: costanza e attenzione per risultati eccellenti ARTICOLO

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Officine Mistrello

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l Nord America è un’area di assoluto interesse, in crescita e con prospettive da considerare. La conferma arriva da MAURO ROVERON, SALES MANAGER di ­Officine Mistrello, azienda con oltre 20 anni di attività nella progettazione e produzione di macchine e impianti per lo stoccaggio di vetro in lastra e oltre due secoli di storia imprenditoriale alle spalle nella trasformazione dell’acciaio. “Posso sicuramente confermare che il mercato nordamericano riveste un’importanza strategica di un certo livello. Noi, in qualità di media azienda, non abbiamo sufficienti elementi per delineare una panoramica attendibile, però posso assicurare che c’è un discreto movimento e, per quello che riguarda i nostri prodotti, un certo interesse”.

L’esperienza di Officine Mistrello sul mercato nordamericano, in crescita e con ottime prospettive N. 41 DICEMBRE 2016


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Classificatore ortogonale con selettore automatico a ponte

Mauro Roveron, sales manager di Officine Mistrello

In un solo anno tutti i frutti degli investimenti passati “Ovviamente - sottolinea Roveron - la vastità del territorio, unita alla distanza che ci separa e al momento politico particolarmente delicato, non aiutano ad avere un quadro preciso della situazione, che sembra essere comunque molto positiva. Ritengo, e ho la netta sensazione, che il Nord America sia un mercato che, se seguito con una certa costanza e una certa attenzione, possa dare risultati importanti in un orizzonte temporale di almeno alcuni anni”. Sul mercato nordamericano, l’azienda di Ponso (Padova) “ha ottenuto un RISULTATO STRAORDINARIO e ha raccolto in un solo anno i frutti dei grossi investimenti degli anni precedenti. Siamo riusciti - sottolinea il sales manager - a vendere, attraverso differenti progetti, pra-

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Selettore automatico a ponte con sistema automatico di gestione degli scarti (Restore) ticamente tutto il nostro parco macchine. I risultati sono stati quindi, per il 2016, eccellenti”. E aggiunge: “Il trend, nonostante una certa cautela dovuta, suppongo, proprio alla situazione politica, è positivo”.

Macchine altamente customizzate Riguardo al made in Italy “credo che venga molto apprezzata la flessibilità, l’apertura mentale, la fantasia e ovviamente la qualità dei prodotti italiani. Per noi, che produciamo macchine completamente ‘customized’, ogni singolo progetto ha delle particolarità e questo va

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61 Le prospettive che le aziende italiane del comparto del vetro hanno su questo grande mercato, “sono convinto siano positive. Ovviamente, lo sono anche per la nostra azienda”, sottolinea Mauro Roveron, sales manager di Officine Mistrello. Non solo per ­l’ELEVATA PERSONALIZZAZIONE dei prodotti di Officine Mistrello e per la situazione positiva che sta vivendo l’area nordamericana, ma “anche perché non ci sono, sul mercato interno locale, competitor di un certo livello paragonabili alle aziende italiane ed europee”. “Dopo un lungo periodo particolarmente difficile, il 2016 sta rappresentando un PUNTO DI SVOLTA”, afferma Roveron. “L’azienda ha investito molto in risorse umane e in progettazione, con ottimi risultati e un’ottima base per gli anni a venire. L’obiettivo primario per il futuro, quindi, è consolidare i risultati ottenuti, proprio valorizzando - conclude - i frutti ricevuti dagli investimenti precedenti”.

a nostro vantaggio, nel senso che possiamo dare libero sfogo a tutta la creatività che ci appartiene per cultura imprenditoriale e che è veramente apprezzata. Ogni progetto, per l’estrema personalizzazione richiesta, è di per sé un’anteprima”, sottolinea Mauro Roveron.

Selettore automatico a ponte GLH

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2016, l’anno della svolta


Vetro Piano

FOTOVOLTAICO

Premiate le finestre fotovoltaiche dell’Università di Milano-Bicocca ai R&D100 Awards 2016 ARTICOLO

Filippo Bordignon FOTO

Università Milano-Bicocca

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a nostra ricerca in tema di fotovoltaico - spiega il professor Francesco Meinardi, docente di Fisica della Materia e coautore dell’invenzione premiata insieme al professor Sergio Brovelli, docente di Fisica Sperimentale, entrambi operativi all’interno del Dipartimento di Scienza dei Materiali presso l’Università MilanoBicocca - è nata circa cinque anni fa, quando iniziammo a lavorare sui ‘concentratori solari luminescenti’ con l’obiettivo di superare i limiti che per oltre quarant’anni ne avevano impedito la diffusione”.

Si aggiudica lo Special Recognition Award nella categoria “Green Technology” la tecnologia LSC brevettata in sede dall’ateneo milanese

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Al via la start-up: Glass to Power

Sottolinea il professor Francesco Meinardi: “Il progetto ha riscosso molto successo anche al di fuori dell’ambito accademico, al punto che abbiamo rapidamente trovato investitori pronti a scommettere sulla nostra tecnologia e abbiamo così potuto fondare una start-up, ‘Glass to Power’, che ripromette come obiettivo quello di arrivare in tempi rapidi all’industrializzazione del prodotto”.

Un prototipo di concentrazione illuminato con una lampada ultravioletta. La luce assorbita è riemessa e guidata ai bordi del dispositivo dove verrà convertita in elettricità da piccole celle fotovoltaiche tradizionali Il professor Francesco Meinardi, docente di Fisica della Materia, e il professor Sergio Brovelli, docente di Fisica Sperimentale, Università MilanoBicocca

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Il premio alla finestra attiva

Nello studio e nello sviluppo della tecnologia LSC brevettata in sede dall’Università Milano-Bicocca, le competenze dei due ricercatori italiani - il professor Francesco Meinardi, addentro da oltre quindici anni nello studio dei materiali plastici, e il professor Sergio Brovelli, depositario di conoscenze specifiche rispetto ai cosiddetti “quantum dot colloidali” - si rivelano assolutamente complementari. Insieme, i due decidono di affrontare la realizzazione di concentratori solari luminescenti che non fossero meri prototipi da laboratorio, ma veri e propri oggetti funzionanti. Come avviene l’assorbimento della luce L’inciampo principale rispetto alla diffusione e commercializzazione di tale tecnologia è il problema dell’assorbimento della luce. “Grazie a delle nanoparticelle a semiconduttore opportunamente ingegnerizzate - spiega Francesco Meinardi - abbiamo disaccoppiato il processo di assorbimento ed emissione della luce: ora, abbiamo dei cromofori che assorbono gran parte della luce solare e la riemettono a una lunghezza d’onda diversa, sicché questa può viaggiare all’interno della lastra per decine di centimetri raggiungendone il bordo dove sono installate piccole celle fotovoltaiche, che la convertono in energia elettrica”. Triplo vetro e vantaggi Il modello di dispositivo finito che hanno immaginato i due ricercatori consiste di una finestra a triplo vetro, con i due vetri esterni di tipo tradizionale (poi-

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ché non devono svolgere una funzione particolare) e un pannello plastico centrale in polimetilmetacrilato in cui sono disperse le nanoparticelle otticamente attive. Quali sono i vantaggi principali riconosciuti alla tecnologia aggiudicatasi lo Special Recognition Award ai R&D100 Awards 2016? “Dato che il pannello al silicio non è utilizzabile per le finestre - conclude il professore - oggi i gruppi di ricerca di moltissime compagnie stanno lavorando intensamente per giungere a dispositivi trasparenti, impiegando una pletora di tecnologie differenti che però al momento hanno tutte delle pesanti controindicazioni estetiche. Per esempio, si sfruttano pannelli colorati o soluzioni che richiedono la presenza di elettrodi metallici o ‘mosaicature’ delle zone trasparenti che le rendono esteticamente poco piacevoli. Nel nostro caso, invece, le finestre risultano semplicemente un po’ più scure del normale e di conseguenza non hanno un impatto significativo sulla qualità degli ambienti in cui sono installate risultando facilmente accettabili dall’utente finale”.

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Dal prototipo di laboratorio, alla finestra fotovoltaica al grattacielo energeticamente autosufficiente. La facciata rivolta a sud di un grattacielo come lo Shard di Londra, se realizzata con finestre fotovoltaiche, potrebbe generare tutta l’energia necessaria ai fabbisogni di oltre 100 appartamenti


Un sistema completamente integrabile “Questi dispositivi - prosegue il professor Meinardi - sono sistemi fotovoltaici basati su pannelli semitrasparenti con cui è possibile realizzare finestre o vetrate continue. Si realizza in questo modo un sistema fotovoltaico completamente integrabile all’interno di un edificio senza significativi impatti estetici”. “Passiamo così da finestre con un ruolo completamente passivo a uno attivo dato che, oltre a svolgere il ruolo primario di isolamento, provvedono anche alla produzione di energia elettrica. Questi dispositivi fotovoltaici risultano

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67 particolarmente indicati per quei contesti in cui il pannello tradizionale al silicio non è utilizzabile o è insufficiente. Infatti, il silicio costa poco, dura tanto e resta l’ideale per piccole costruzioni indipendenti ma non è indicato per aree a elevata urbanizzazione con edifici che si sviluppano prevalentemente in verticale. In quei casi abbiamo grosse cubature e piccole superfici di tetto utilizzabile per gli impianti tradizionali. Si dispone però di enormi vetrate, uno spazio che se opportunamente sfruttato per la produzione elettrica ‘green’ può rendere energeticamente indipendente l’edificio”.

Spaccato di una vetrocamera finita a triplo vetro: la lastra centrale è costituita da un concentratore solare luminescente che aggiunge alle proprietà di isolamento la capacità di produrre energia elettrica

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Case Study WARM GLASS

Il prestigioso Wonderfall Chalet ha scelto il comfort termico delle vetrate Nsg TecTM ARTICOLO

Chiara Marseglia FOTO

Nsg Group, Warm Glass e Wonderfall Chalet

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“N

el 2012 siamo stati contattati dal direttore del prestigioso Wonderfall Chalet di Limone Piemonte (provincia di Cuneo). Ci è stata evidenziata la necessità di aumentare il comfort termico all’interno di alcuni locali, mantenendo inalterato l’aspetto estetico”. Ha inizio così la felice collaborazione tra il bellissimo chalet privato nel suggestivo panorama delle Alpi Marittime e Warm Glass, tra le poche aziende in Europa specializzata nella produzione di vetrate riscaldate completamente trasparenti e pannelli radianti in vetro, e

La partnership con Warm Glass ha inizio nel 2012, ma ulteriori interventi hanno migliorato il comfort dell’intera struttura N. 41 DICEMBRE 2016


69 partner di Nsg Group, leader mondiale nella produzione di vetro e di sistemi di vetro per l’architettura, l’industria automobilistica e il settore del vetro tecnico, che nel 2006 ha acquisito lo storico marchio Pilkington Plc, a sua volta leader mondiale nel settore del vetro e inventore del processo di vetro float.

La richiesta e l’intervento La direzione del Wonderfall Chalet aveva osservato che, nonostante le finestre presentassero vetrate isolanti a doppio vetro (Dgu), i clienti lamentavano che le correnti che si creavano a causa delle superfici fredde delle vetrate influivano negativamente sul loro stato di benessere

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Vetrate isolanti: il dettaglio

Comfort termico, ma non solo Il comfort termico di una stanza dotata di vetrate isolanti riscaldate è migliore di quello di una stanza con vetrate isolanti tradizionali. I moti convettivi che si creano in corrispondenza delle superfici fredde delle vetrate riducono la qualità del clima interno. Questa situazione non si presenta più nel momento in cui la superficie interna dei vetri ha la stessa temperatura dell’aria interna. Ciò è particolarmente vantaggioso per le persone che soffrono di asma e allergie alla polvere. Effetto condensa Durante le stagioni fredde dell’anno, la temperatura superficiale della lastra interna di un’unità di vetro isolante può scendere sotto il punto di rugiada. In tale situazione, l’umidità presente nell’aria inizia a condensarsi e sul vetro inizia a gocciolare acqua. In

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piccole quantità, la condensa può arrecare disturbo principalmente alla struttura del telaio e al vetro, accorciandone la vita. Se si crea condensa in quantità più importanti ed essa penetra nella struttura muraria, si possono anche formare muffe e funghi all’interno della struttura muraria stessa. Questo peggiora la qualità dell’aria interna e comporta costi per le opere di riparazione. La temperatura della lastra interna di un vetro isolante riscaldato con un buon valore Ug (Ug < 1,0W/ m².K), con densità di potenza di c.ca 50 W/m², rimane alla stessa temperatura dell’aria della stanza (c.ca 20°C). Non c’è condensa anche quando la temperatura esterna è a -35°C.

e peggioravano le condizioni climatiche interne. Lo staff tecnico di Warm Glass decise dunque di intervenire installando delle vetrate isolanti riscaldate a triplo vetro (TGU) con un valore Ug = 0,7W/m².K. I risultati raggiunti sia a livello di comfort sia a livello estetico fin da subito sono stati percepiti e apprezzati dalla proprietà e dai clienti.

La partnership continua Incoraggiati da questa esperienza positiva, il Wonderfall Chalet ha richiesto nel 2013 l’installazione in altri locali di vetrate isolanti riscaldate elettricamente. “Un ulteriore intervento ci è stato richiesto nel 2016 per la sostituzione di alcuni vecchi e poco efficienti radiatori elettrici a parete con pannelli radianti in vetro extrachiaro che, oltre a integrarsi perfettamente all’interno dell’ambiente, hanno permesso di soddisfare nuovamente le aspettative del cliente”. N. 41 DICEMBRE 2016


Scheda tecnica

NSG TEC™

Un vetro per tutte le applicazioni speciali

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sg Tec™ (Transparent Electrically Conductive Glass) è il vetro che meglio dimostra la versatilità di utilizzo di questo materiale. Costituito da una serie di film sottili di ossidi metallici depositati su un substrato di vetro chiaro o extrachiaro attraverso un processo pirolitico in linea, Nsg Tec™ è un vetro dall’aspetto neutro, dotato di coating basso emissivo (fino a 0,10), e - soprattutto - è un vetro elettricamente conduttivo, con resistività superficiale da 6-8 Ω/m2 fino a 5000 Ω/m2 variabile a seconda dello spessore del deposito. Proprio queste sue caratteristiche determinano l’utilità di Nsg Tec™ per diversi ambiti di applicazione: dall’edilizia attiva ai pannelli fotovoltaici, dalle porte dei forni alla refrigerazione commerciale, dai touch screen a molto e molto altro ancora.

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73 Refrigerazione commerciale In quanto vetro elettricamente conduttivo e basso emissivo, Nsg Tec™ può essere usato per i banchi frigo nel settore della refrigerazione commerciale, al fine di favorire l’isolamento termico dell’ambiente da refrigerare ed evitare la formazione di condensa sulla lastra, grazie alla possibilità di riscaldarla elettricamente. Infatti, laddove siano presenti elevati valori di umidità e forti differenze di temperatura tra ambiente esterno ed ambiente refrigerato (box frigo con temperature inferiori a 0°C), è possibile ricorrere a unità riscaldate, che apportano energia alla lastra per evitare la formazione di condensa e favorire la visibilità dei prodotti presenti all’interno dei frigoriferi chiusi o dei banchi frigo. Inoltre, installandolo in vetrocamera, si ottengono eccellenti valori di trasmittanza termica, con conseguente contenimento delle dispersioni e riduzione dei consumi energetici.

Fotovoltaico La gamma di vetri Nsg Tec™ con rivestimenti di ossidi conduttivi trasparenti su substrato di vetro trova applicazione anche nel settore fotovoltaico a film sottile. In questo caso, il vetro Nsg Tec™ agisce favorendo la trasmissione della luce attraverso la cella e raccogliendo la corrente fotoelettrica generata. La resistività elettrica del vetro e la sua rugosità vengono selezionati sulla base del tipo di cella fotovoltaica (silicio amorfo, CdTe, ecc.).

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Porte dei forni Le proprietà basso emissive di Nsg TecC™ ne consentono un importante utilizzo nel settore degli elettrodomestici anche per le porte dei forni e per isolare l’ambiente caldo del forno dall’esterno. Il coating basso emissivo del vetro protegge così l’utilizzatore dai rischi di scottature, grazie all’isolamento termico che riduce la temperatura sulla porta del forno, e allo stesso tempo assicura la trasparenza della lastra (e quindi la visibilità verso l’interno) grazie all’ottima neutralità del coating. Da non sottovalutare anche l’aspetto della riduzione dei consumi energetici che si ottengono grazie all’isolamento termico e pertanto alla riduzione della dispersione del calore nella cucina. Il vetro, temprabile e facilmente serigrafabile, consente inoltre di progettare design moderni e innovativi.

Edilizia attiva Ristoranti, residence, abitazioni in genere, specialmente se situati in climi freddi, possono migliorare il proprio livello di comfort con l’utilizzo del vetro Nsg Tec™. Infatti, è possibile utilizzare questo vetro anche con funzione di “riscaldamento integrato” nella finestra, poiché il coating conduttivo consente di scaldare la lastra esterna del serramento, per rimuovere ad esempio ghiaccio e neve, oppure di scaldare la lastra interna per trasmettere il calore verso l’ambiente domestico. Sfruttando la conducibilità elettrica del vetro Nsg Tec™, si possono creare elementi radianti a finestra, completamente trasparenti, che esteticamente appaiono come normali vetrocamera. Alimentati elettricamente, questi diffondono in maniera uniforme il calore all’interno dell’ambiente, divenendo fonte di riscaldamento primaria del locale o integrazione di un impianto di riscaldamento già esistente. I principali vantaggi sono l’eliminazione dell’effetto di parete fredda, la nitidezza e la trasparenza della vetrata, e infine l’eliminazione della condensa.

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75 Altre applicazioni La gamma Nsg Tec™ trova applicazione anche nei seguenti settori: • i Digital Signage, in particolare touch screen capacitivi e resistivi, in cui è richiesto un coating conduttivo trasparente; • il trasporto industriale (militare, marittimo, ferroviario, ecc.), in cui si sfrutta la capacità scaldante del coating conduttivo per la rimozione di ghiaccio e neve dalle superfici vetrate del mezzo di trasporto; • i pannelli schermanti (Emi/Rfi), ad esempio del settore militare, che sfruttano la ridotta trasmittanza alla radiazione elettromagnetica di Nsg Tec™; in questo modo si evitano interferenze di segnali o perdite di segnale dovute all’influenza di mezzi di comunicazione esterni tipo radar; • i pannelli elettrocromici; • per la produzione di pannelli radianti, come radiatori trasparenti o serigrafati e specchi riscaldati da bagno con funzione anti-appannamento.

Per le schede tecniche e ulteriori informazioni, visita il sito www.pilkington.it N. 41 DICEMBRE 2016


Idee innovative

ECKERSLEY O’CALLAGHAN

Vidre Slide, il primo scivolo totalmente funzionale realizzato tutto in vetro ARTICOLO GENTILMENTE CONCESSO DA

Sophie Lewis, Stratton & Reekie, London FOTO

EOC - Eckersley O’Callaghan

C

he si tratti dei grandiosi ponti in vetro in Cina o dello scivolo in vetro trasparente all’ultimo piano di un grattacielo di Los Angeles, la realizzazione di strutture innovative nelle varie parti del mondo sta aprendo nuovi e interessanti confini per la tecnologia del vetro. In occasione di GLASSTEC 2016, la rassegna espositiva internazionale sul mondo del vetro e delle sue lavorazioni, svoltasi a Düsseldorf lo scorso settembre, lo studio di ingegneria strutturale Eckersley O’Callaghan e il produttore di vetro Cricursa hanno presentato VIDRE-SLIDE, uno scivolo lungo 9 metri realizzato completamente in vetro, avanzando

Lo scivolo è stato presentato alla fiera internazionale di Glasstec 76 N. 41 DICEMBRE 2016


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Lo scivolo Vidre-Slide è costituito da due lunghi elementi in vetro, appoggiati l’uno contro l’altro e tenuti insieme alla base tramite una semplice struttura in acciaio. La curvatura pronunciata del vetro unitamente all’utilizzo di adesivi strutturali poco visibili ottimizza la trasparenza dello scivolo alto 4 metri. Le GIUNZIONI principali responsabili della stabilità complessiva della struttura sono realizzate con silicone strutturale che consente di mantenere l’integrità della struttura senza l’uso di sistemi di ancoraggio meccanici. I GRADINI in vetro sono fissati alla superficie di vetro ricurvo con un adesivo siliconico trasparentissimo, praticamente invisibile. I SEMICILINDRI in vetro temprato hanno un raggio di 450 mm e sono sufficientemente resistenti da sostenere il peso di una persona che sale le scale e scivola giù. Il segreto della resistenza dello scivolo risiede nella forma ricurva del vetro, fondamentale per ottenere la realizzazione delle lunghe campate della struttura.

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Dettagli tecnici


A proposito di Eckersley O’Callaghan

Vincitore di prestigiosi riconoscimenti, Eckersley O’Callaghan (EOC) è uno studio di ingegneria e di design fondato nel 2004 da Brian Eckersley e James O’Callaghan. Da allora, EOC ha continuato a crescere con 75 collaboratori e uffici a Londra, New York, Parigi, Shanghai e San Francisco. EOC è impegnato - sia nel Regno Unito sia nel resto del mondo - nella realizzazione di una serie di progetti straordinari nel settore dell’edilizia, che spaziano dalle strutture convenzionali in legno, acciaio e cemento alle facciate e strutture in vetro su misura sino alla progettazione marittima specializzata. Lo studio gode di fama internazionale per una eccezionale CREATIVITÀ che si coniuga magistralmente con l’approccio estremamente rigoroso che caratterizza le opere di ingegneria civile. La collaborazione con il mondo dell’architettura e dell’industria costituisce il fondamento dell’uso pionieristico dei materiali per la realizzazione di progetti che si contraddistinguono per una qualità magistrale, efficienza ed eleganza. Un esempio a riguardo è costituito dalle opere in vetro strutturale realizzate negli ultimi 10 anni per i negozi monomarca di Apple, presenti in tutto il mondo. Eckersley O’Callaghan ha vinto l’ISTRUCTE SUPREME AWARD FOR EXCELLENCE in Structural Engineering 2014 (il riconoscimento per l’eccellenza in ingegneria strutturale, edizione 2014) e il riconoscimento come Società di Ingegneria dell’Anno 2015 nell’ambito dei CONSTRUCTION NEWS AWARDS.

ulteriormente i confini della tecnologia. “Vidre-Slide è frutto della COLLABORAZIONE TRA INGEGNERI E COSTRUTTORI che valutano l’applicazione pratica delle tecnologie emergenti nel comparto del vetro per le strutture del futuro. È un chiaro esempio del modo in cui desideriamo contribuire al continuo sviluppo del settore”, ha dichiarato Lisa Rammig, socia di Eckersley O’Callaghan.

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Dicembre 2016 ISSN 2421-3586

GIMAV BILANCIO 2016

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Un anno dinamico con un’intensa attività di rappresentanza

INDUSTRY 4.0

Bimestrale Anno 3 Numero 41 Giovedì 15 Dicembre 2016

Contributi in questo numero Adelio Lattuada

www.adeliolattuada.com

ADI

www.aditools.com

Bottero

Mappi International NSG Group - Pilkington www.pilkington.com

O. M. Schiatti Angelo

www.schiattiangelosrl.com

Easyfrontier

Officine Mistrello

Eckersley O’Callaghan www.eocengineers.com

Elettromeccanica Bovone

www.mistrello.it

Olivotto Glass Technologies www.olivotto.it

Stratton & Reekie

www.bovone.com

www.strattonandreekie.com

Fenzi South America

Triulzi - TC Special Equipments

www.fenzisouthamerica.com

Forel

www.forelspa.com

Università Milano-Bicocca www.unimib.it

Macotec

www.warmglass.it

www.macotec.it

PROTAGONISTI

Intermac - Il futuro del vetro nella realtà aumentata

Direttore Responsabile MATTIA LOSI

Direttore Editoriale CHIARA MARSEGLIA Collaboratori FILIPPO BORDIGNON ANTONELLA LANFRIT CAMILLA ZANETTI Progetto grafico e Art direction NICO CHINELLO Traduzioni NICOLETTA CANESI Immagini Copertina Fotolia; Depositphotos, Fotolia Proprietario Vitrum Srl - Via Petitti 16, 20149 Milano Editore

www.triulzi.com

Intermac

www.intermac.com

FOTOVOLTAICO Premiate le finestre fotovoltaiche dell’Università Milano-Bicocca ai R&D100 Awards 2016

www.mappi.it

www.bottero.com www.easyfrontier.it

Una nuova fase per l’economia

Warm Glass

Zafferani Glas

www.zafferani.com

New Business Media Srl Via Eritrea, 21 - 20157 Milano Registrazione Tribunale di Milano numero 291 del 26 aprile 2004 Stampatore ICD Il Copistaro Digitale Via Strada di San Pietro 9, Bussero (Mi) Iscrizione Roc Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 24344 con effetto dall’11 marzo 2014 ISSN 2421-3586 Gestore di rete OVH San Donato Milanese online nel sito

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ART NICO CHINELLO

D0 You Know? N. 36

March 2016 ISSN 2421-3586

MADE IN ITALY Ultra-thin: Italy raises the bar Supplementary assistance: a recipe ready for export

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VITRUM 2017 PREVIEW Work under way on 20th edition of the International Trade Show in Milan

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