Catalogo web Terra Furoris

Page 1



26 Settembre - 11 Ottobre 2015 FURORE


Il Centro per la promozione e le divulgazioni delle arti Ars Docet è lieto di presentare il:

26 Settembre | 11 Ottobre 2015 Chiesa di Santa Maria della Pietà FURORE Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei e spazi espositivi, nasce il progetto artistico dal titolo “Terra Furoris” La proposta espositiva è avallata e patrocinata da: Provincia di Salerno | Comune di Furore | Comune di Caserta | Club Unesco Napoli | Club Unesco Caserta e gode della collaborazione attiva di: FURORè Balconata Furitana | Centro Culturale Arianna | Furore Paese dipinto ArtRooms | Hostaria di Bacco Furore. LE SEZIONI Il Premio ospita le sezioni di pittura, scultura ed installazione ed opere di artisti meritevoli del panorama artistico contemporaneo. LA GIURIA Sindaco di Furore Raffaele Ferraioli Presidente FURORè Simone Pedrelli Carpi Critico e Storico dell’Arte dott.ssa Annamaria Santarpia Direttore Accademia Imago Massimo Doriani Direttore Museo d’Arte Contemporanea di Capua Alessandro Ciambrone Ceo Founder ARTROOMS Giuseppe Autorino Direttore Artistico ArsDocet Ivan Pili


L

LA COSTA DI AMALFI E FURORE

a costa D’Amalfi è terra di Sirene ammaliatrici che cantano da sempre la gioia dolcissima dell’oblio Il visitatore è costretto a inseguirne, incredulo, gli echi lontani. Una terra che ha mille storie da raccontare, tra vigne e giardini, poggi e dirupi, vicoli e cortili celati e negati alla fretta. Furore, il paese che non c’è. Non cercarla qui la ciambella di case raccolte intorno alla piazza. Non la troverai. Furore, il paese che non c’è, il paese non paese, col suo abitato sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare, si offre a piccole dosi, si lascia scoprire con civettuola ritrosia. Batterai sentieri e petingoli, stretti fra fazzoletti di terra miracolosamente strappati alla roccia e coltivati con amore antico, quasi con ostinazione. Berrai vini bianco e rosso - freschi e briosi, “capaci di buttarti dentro tutto il sole e tutta l’allegria che hai sulla pelle”. Ammirerai vigne e giardini, terrazzi e pergolati, poggi e tornanti che dirupano a mare. E muri: muri a secco, muri dipinti, muri istoriati. Muri parlanti. Muri d’autore. E chiese, e campanili svettanti e cupole arabeggianti. Una vertigine di panorami immersa in una luce senza suoni, sospesa, irreale e segreta come una favola. Ascolterai il silenzio. Coglierai l’alito dell’universo nella voce lontana del mare. Avvertirai il profumo del mito nel respiro di qualche ninfa innamorata che da sempre abita questi anfratti. Vivrai un’atmosfera sognante e al tempo stesso inquietante, dove ogni sguardo è già emozione e ogni pensiero è già sogno. Un fiordo situato nel bel mezzo della Costa d’Amalfi è già di per sé una

vertigine, capace di farti scoppiare dentro “l’assorta meraviglia dell’essere” tanto cara ad Alfonso Gatto. Una fiaba suadente, da vivere almeno una volta nella vita, offerta a ciascun visitatore minimamente attento. Il racconto comincia ascoltando la danza del mare, che qui trascende in un colloquio intimo e sensuale con la terra ed evoca, nel cuore del Mediterraneo, immagini di paesi del Nord, sprigionando la sua carica di seducente contraddizione. L’acqua si insinua nella terra, quasi a fecondarla, con un rito che si ripete attimo dopo attimo fino all’eternità. Libera un sogno, che irrompe nella realtà e ne fa vacillare le certezze. Qui, fra queste rupi discoscese, “pendenti sopra l’onde”, la natura va oltre i propri limiti e si spinge nella sfera del divino. Qui, in questo ambiente omerico, puoi ritrovare te stesso. Puoi pensare i verbi all’infinito e non essere più ostaggio del tempo. Puoi scoprire il luogo dei tuoi desideri, dove è lecito osare ed è più facile sognare. Il borgo marinaro, la vecchia cartiera, il mulino, la chiesetta nella roccia, le scalinatelle sfuggenti, il sentiero perduto nel bosco, il monazeno di Nannarella sono solo tenui tracce per intraprendere il tuo viaggio in questo mondo incantato, preso a prestito da una fiaba. Una fiaba che t’impedisce di restare ad aspettare una storia qualunque, perchè ti offre la più bella storia che tu possa immaginare. Raffaele Ferraioli Sindaco di Furore e Presidente Comunità Montana Amalfitana


o

IL PREMIO

Ai vincitori delle tre sezioni del Premio d’Arte TERRA FURORIS verrà assegnato dalla giuria deputata e dal Centro ArsDocet un Trofeo di merito artistico in ceramica, “La Pistrice Immane” (o Volpe Pescatrice), mitico mostro dalla testa di canide-volpe e coda cefalopode, nell’atto di mordere uno dei pesci, sette come il magico numero sacro, affiancata da una piccola volpe. Raffigurazione simbolo della Costa d’Amalfi e del territorio dei monti Lattari, a simboleggiare la consumata abilità, sia per terra che per mare, degli uomini di questo territorio.


o

BALCONATA FURITANA

“La Balconata Furitana”, ideato e promosso da FURORè (Società per lo Sviluppo e la Promozione del Turismo Culturale e dei Beni Culturali), in partnership con le Istituzioni, Associazioni ed Enti operanti sul territorio e a livello nazionale, si inserisce nell’offerta turistica attuale presentando le più antiche tradizioni popolari costiere (e non solo) e promuovendo l’interscambio tra artigiani ed ambasciatori delle eccellenze italiane ad oggi presenti ed attivi nel Belpaese. “Casa madre” e cuore del progetto è la Chiesa di Santa Maria della Pietà in Furore, sede di una delle Confraternite fra le più antiche e prestigiose del luogo. La Chiesa ospiterà al suo interno il Museo sulla storia di Furore e del Belpaese e nei locali dell’Oratorio dell’Immacolata, l’Emporio delle Eccellenze. Il Museo avrà carattere permanente e vi troveranno sede sia opere sacre già esistenti sia opere realizzate appositamente da artisti e artigiani delle Città coinvolte. Nell’Emporio delle Eccellenze si potranno degustare prodotti tipici furoresi, della Costiera e del resto d’Italia. Il progetto inoltre prevede: visite ai numerosi insediamenti rupestri, alle chiese locali (in cui si trovano rari affreschi del Duecento), ai siti naturali e un fitto programma di degustazioni, spettacoli teatrali e concerti, eventi culturali di vario genere. I NUMERI DEL PROGETTO “LA BALCONATA FURITANA”: Grazie al coinvolgimento del Comune di Furore,

della Proloco e delle Associazioni, il progetto darà vita a gemellaggi tra i paesini e i borghi caratteristici della penisola per favorire l’incoming e l’interscambio turistico ed economico. 500 OPERE D’ARTE 150 ARTISTI e ARTIGIANI 300 PRODOTTI ENOGASTRONOMICI 120 PRODUTTORI 600 MQ SPAZI ESTERNI ATTREZZATI 400 MQ SPAZI ESPOSITIVI 250 POSTI A SEDERE ESTERNI 70 POSTI A SEDERE INTERNI 6 PUNTI DEGUSTAZIONE 50 EVENTI CULTURALI 365 GIORNI di ATTIVITA’ E PROMOZIONE 100.000 VISITATORI ANNUI PREVISTI “Produciamo valore economico per il benessere del prossimo” S.P.C. Contatti: Chiesa di Santa Maria della pietà, Via Santa Maria SNC 84010 Furore (SA) email: info@labalconatafuritana.it



GLI ARTISTI IN CONCORSO PITTURA | SCULTURA | INSTALLAZIONE


SEZIONE PITTURA

o

ANGELA CATUCCI

Una mattina nebbiosa

stucco, cemento e sabbie provenzali su legno 91 x 91 cm

Quest’opera è una metafora: lasciarsi avvolgere dalla nebbia per non vedere ciò che ci circonda e dare spazio ai sogni.

10

8


o SEZIONE PITTURA

GIUSEPPE COCCIA Anima

acrilico su tela 50 x 50 cm

Arte è passione, è istinto, è comunicazione. In “Anima” ho dialogato liberamente con la mia essenza, permettendole di fluire all’esterno senza alcun freno inibitore. Arte come mezzo di scoperta e riscoperta, di approfondimento e conoscenza, di decisa riappropriazione dei nostri sentimenti interni, più veri ed autentici.

11

8


SEZIONE PITTURA

o

ORNELLA DE BLASIS

C’è chi ama e... c’è chi non ama

olio su tela, 2014 30 x 80 cm

Le mani con le margherite rappresentano l’uomo che ama la natura, ma c’è sulla destra la parte dell’uomo che non ama la natura, rappresentata dalla mano che silenziosamente lascia veleni. Per fortuna c’è l’ape che, nonostante tutto, continua a lavorare, scegliendo luoghi puliti. Infine la farfalla che indica la speranza: la speranza che l’uomo capisca la direzione giusta da prendere.

12

8


o SEZIONE SCULTURA

DOMENICO DE MASI Consapevolezza di libertà

scultura in marmo giallo egizio, 2015 67 x 70 x 10 cm

La serie di forme che costituiscono la figura esprimono la bellezza, l’eleganza, la leggerezza, l’equilibrio, il dinamismo dell’animo umano. Il volto, quasi una maschera serena, evidenzia la consapevolezza dell’essenza umana.

13

8


SEZIONE PITTURA

o

MARINA DEL GIUDICE L’attesa

acrilico su tela 60 x 60 cm

La violoncellista avvolta da linee spiraleggianti, come stesse per uscire dal sipario per affrontare il palcoscenico, è in perfetta simbiosi con il colore incisivo, il disegno ed il ritmo compositivo creando una suggestiva ambientazione scenografica.

14

8


o SEZIONE INSTALLAZIONE

SHAKAR GALAJIAN Lilium Candidum

assemblaggio di pietra dura (bardiglio) pelo pubico femminile, resina

Il giglio bianco è simbolo di verginità e di bellezza, di fertilità e prosperità. Nel mondo cristiano è l’immagine della purezza spirituale, emblema di santità e resurrezione. Purezza e candore, dunque, ma anche passione e gloria. Nella Bibbia il giglio è citato più volte per significare la speranza di liberazione e di salvezza del popolo israelita (Osea, 14, 6-7). Nel Sermone del Monte configura l’invito a spogliarci della preoccupazione per le cose terrene per raggiungere la contemplazione divina (Matteo, 6: 25-34; Luca, 12, 27) Nell’opera, la Donna è rappresentata come Lilium Candidum, unica via d’uscita dalla disperazione del vivere, cura dell’anima, oggetto di “pietas”, di venerazione per la sua funzione salvifica. La Donna è creatura terrena in grado di elevarci con la sua magnificenza e la sua perfezione (simboleggiata dall’Uovo). Al pari del giglio (che esprime il silenzio e la grazia), è il mezzo che consente all’uomo di comprendere il grande mistero dell’Universo e di avvicinarsi alla bellezza di Dio.

15

8


SEZIONE SCULTURA

o

SERGIO GATTA

Venere, la Madre

scultura in bronzo a cera persa*, 2014 35 x 55 x 35 cm *ricavata da scultura in legno di melo, eseguita a mano.

Fusione realizzata nella fonderia in Pistoia, n. 8 esemplari (pari a opere originali)

16

8


o SEZIONE PITTURA

GABRIELLA LUSIGNANI Impressioni e ossidazioni

olio, acrilico e garza su tela 100x100 cm

Le figure sono imprigionate da lastre di metallo, come una parvenza di ossidazione. Il “tempo” è l’artista ultimo che dà la sua impronta consumando i metalli, conferendo un processo di trasformazione. È il tempo che nel suo scorrere sa impreziosire le cose create.

17

8


o SEZIONE SCULTURA

ANTONIO MAGNOTTA PietĂ

ceramica porcellanata scolpita 2 mm riempimento stucco bicomponente dorato, smalti 30 x 30 cm

18

8


o SEZIONE PITTURA

ANTONELLA MODAFFARI Calipso

olio su tela 70 x 90 cm

Calipso è la dea della quale si innamorò Ulisse durante il suo irrequieto vagare per i mari. Approdò per caso su quell’isola e, quando la vide, rimase abbagliato dalla sua bellezza e dalla sua dolcezza. Calipso promise ad Ulisse l’immortalità, se fosse rimasto per sempre con lei. Ma lui più che le donne, amava l’avventura e dopo sette anni l’abbandonò per riprendere il viaggio alla ricerca di Itaca dove lo aspettava la dolce Penelope. Nel dipinto, la Dea guarda i fiori che scivolano dal suo petto, come fossero i suoi sogni d’amore svaniti.

19

8


SEZIONE PITTURA

o

ANTONIETTA MONTEMURRO Riflessi

trittico assemblato, tecnica mista su tela 40 x 40 cm

20

8

salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi le cose belle che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle Dante, La Divina Commedia, Inferno


o SEZIONE PITTURA

SALVATORE MORGANTE

Il Pensatore, cogito / dubito / sum

tecnica mista e terra su tela 70 x 100 cm

Il pensatore cogita, dubita, vive. Osserva la “Terra Furoris”, che ben s’addice, con le sue coste frastagliate ed anseatiche al tempo, al suo peregrinare cercando l’io smarritosi in questo eden senza trincee ed insidie. E la materia di cui si cosparge e si nutre è simbolo di una simbiosi iperumana.

21

8


SEZIONE PITTURA

o

FLORA PALUMBO Raduno notturno

acrilico su tela 80 x 80 cm

Nel dipinto sono rappresentati un insieme di uccelli notturni che dialogano tra loro, lontani dall’immaginario tetro e spento, anzi, “vestiti” da intense e vive colorazioni.

22

8


o SEZIONE SCULTURA

GAIA PASINI Il Possibile

creta, 2015 31 x 16 x 22 cm

Il tempo, le diversità, le difficoltà bloccano, ma nulla è impossibile se ci crediamo davvero. Quando i motivi sono alti, innalzano l’anima e il corpo in una dimensione invisibile ma che esiste. È tangibile il coraggio nel confronto con noi stessi. Dove la forza e la vita sono tali, rendono conquistabile il respiro libero e l’ abbandono al sogno. Rendiamolo realtà per ogni motivo nella vita, per noi e per gli altri. Il Possibile è credere che ne valga la pena.

23

8


SEZIONE PITTURA

o

SILVIA REA

La trilogia dell’anima

olio su tela 100 x 80 cm

Molte emozioni scuotono l’animo umano, un’inquietudine di fondo ci fa temere di perdere le certezze alle quali ci aggrappiamo, faticosamente. A volte abbiamo paura, altre volte non sappiamo risolverci ad una qualunque azione, paralizzati da un’incertezza, cui non sempre la riflessione dà risposte. COSA CI RESTA ALLORA? LA FORZA DELL’IRRISIONE E DELLA SFIDA e IL POTERE SALVIFICO DELLA FOLLIA.

24

8


o SEZIONE PITTURA

ANTONIO SCARAMELLA Nudo di fanciulla

pirografia su tavola di multistrato di pioppo 40 x 62 cm

25

8


SEZIONE SCULTURA

o

MARCELLO SILVESTRE Pulcinella

scultura digitale, stampa in 3D, finitura artigianale con ossidi in polvere e cera color bronzo 10 x 10 x 19 cm

Pulcinella vestito della sua sola maschera, Napoli vittima della sua superstizione Napoli che si affida alla fortuna

26

8


o SEZIONE SCULTURA

ALESSANDRO TOGNI Labirinto dei sogni

dittico scultura in materiale Ytong scolpito attraverso asportazione 25 x 40 cm

Il dittico rappresenta la fase onirica del sonno, attraverso immagini non definite che simboleggiano il vagare della mente, ancora sospesa tra la realtà e l’immaginazione.

27

8


SEZIONE PITTURA

o

CRISTIAN VALDINOCI Diacronia di un ritorno

olio e pigmento oro su tela 60 x 60 cm

olio e pigmento dorato su una tela di formato quadrangolare traggono una figura umana in una complessa ellissi visiva di cui disappare l’origine pur percependosene la tensione.

28

8


o

Our Team Curatore Gina Affinito Organizzazione generale Ivan Pili Ufficio stampa e social media Lara Adinolfi Progettazione grafica Mariano Cervone ArsDocet centro di promozione e divulgazione delle arti www.arsdocet.it | gina.affinito@gmail.com

29

8


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.