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L’Italia si prende anche l’Euro Poker Million! 62. Il nuovo boom del poker live
L’Italia si prende anche l’Euro Poker Million!
ENNESIMO SUCCESSO DI ENTRIES PER IL TORNEO EURO ROUNDERS AL KING’S RESORT DI ROZVADOV MA C’È ANCHE IL SUCCESSO DI DUE PLAYERS ITALIANI A IMPREZIOSIRE L’EVENTO
ARMANDO ANNUNZIATA
Nell’anno dei successi azzurri in Europa anche i poker players italiani conquistano i loro “europei” del Texas Hold’em e sono Armando Annunziata e Antonio L’Abbate che si sono portati a casa in due 270mila euro di premio compresi due ticket per il main event Wsop Europe che si giocherà proprio tra pochi giorni, nel mese di dicembre al King’s Resort di Rozvadov, quando sfoglierete già questa rivista tra le mani. Ed è questo il verdetto finale dell’Euro Poker Million, super torneo da 2.709 entries giocato in questa room punto di riferimento del poker live d’Europa dall’1 all’8 di novembre. Rispetto all’evento di agosto che vide chiudere terzo per 90mila euro di premio il super pro italiano, Salvatore Bonavena, col successo del player israeliano, Eyal Bensimhon, un piccolo calo di entries c’è stato ma il montepremi (distribuito a 270 players), si è fissato a 1.154.000 euro con una prima moneta da 170mila euro. Cifre generate da un buy in di 490 euro e che conferma i successi dell’organizzazione Euro Rounders che collabora col King’s Resort ormai da quasi tre anni e che ha preso in carico anche la gestione del France Poker Festival che si gioca sempre nella room della Repubblica Ceca. E in questo evento i numeri hanno dato ragione a queste scelte visto che Antony Angeloni, il Ceo e Lele Sgherza, il Coo di Er, hanno suggellato l’importanza della cooperazione col King’s di Leo Tsoukernik e del Poker Director Federico Brunato: i players unici azzurri sono stati 280 e hanno doppiato (quasi triplicato) altri field come quello rumeno, ad esempio, e superato quello tedesco fermo a 256 giocatori e a quello ceco. Dalle analisi che abbiamo seguito in questi anni sappiamo che specie i giocatori tedeschi e cechi, per ovvie ragioni di vicinanza, rappresentano il bacino più importante dove pesca una room che tutte le settimane raccoglie migliaia di iscrizioni coi tornei più belli del nostro continente. Uno splendido segnale visto che, l’anno scorso, il poker dal vivo era stato già interrotto per un lockdown che, da fine ottobre, è andato avanti per oltre 7 mesi. Tempi che metterebbero in crisi qualsiasi azienda ma la ripresa di King’s ed Euro Rounders è splendida con numeri sempre in crescita e garantiti sempre ampiamente coperti. La speranza è che il percorso avviato dall’estate scorsa possa non interrompersi più per colpa di restrizioni o chiusure. In ogni caso, i protocolli esistono e si possono mettere in campo, soprattutto nel poker dal vivo.
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di Cesare Antonini
ANTONIO L’ABBATE
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Com’è andato il final day
Dopo la doppietta azzurra RicciLombardo nel main Wsop Circuit di questo settembre, ecco il successo della coppia Armando Annunziata-Antonio L’Abbate. Curioso il fatto che i due abbiano giocato per buona parte del Day2 al feature table dandosele anche di santa ragione, e poi si siano ritrovati vicini al tavolo finale riuscendo alla fine a primeggiare. Nel final day si è percepito il valore di Annunziata uscito alla distanza e che ad un certo momento ha avuto in mano il torneo trainando anche l’amico, L’Abbate, fino in fondo. Per lui 170.350 euro di cui 160.000 in denaro e il resto in ticket per il main Wsop Europe, come abbiamo detto. Dieci i ticket distribuiti alla top ten dell’evento e i due azzurri saranno tra gli oltre 220 players già qualificati a questo evento meraviglioso che seguirà quello di Las Vegas di cui parliamo in un’altra pagina di questo numero. Ma torniamo al torneo. Sono stati 69 i players italiani a tornare per combattere per il trofeo e le monete già importanti oltre ai preziosi ticket da giocare sempre al King’s per l’evento principale delle Wsope. Super torneo quello di Annunziata che nel final day aveva avviato una sfida molto cruenta con il francese “Carryonuk” (sì, si tratta di un nickname visto che sono molti i giocatori che preferiscono l’anonimato nei dati mentre giocano pur apparendo tranquillamente negli streaming online video, Ndr) che ha subìto per buona parte del final day l’action del nostro player. Per questo Annunziata ha iniziato a capire che poteva spingere molto di più contro il francese ma, in generale, contro tutto il tavolo. L’italiano, del resto, aveva perso tutti gli showdown che poteva perdere ed è sempre dovuto ripartire risalendo nel count grazie a tanti colpi vinti uncontested. Ha fatto passare le “dame” ad un avversario e anche due coppie di 9 di due avversari nello stesso colpo squeezando con AQ. Piccoli grandi segnali che il player campano poteva dominare l’azione e poi è stato anche aiutato da qualche errore di valutazione e un’eccessiva prudenza per player come “King Ten” (il greco con un altro nickname, Ndr), Ovidiu Barna e altri ancora. In ogni caso ha dimostrato di essere sempre in partita anche se, a tre left, l’ungherese Kis sembrava poter prendere in mano il pallino del gioco in un colpo in cui Armando aveva coppia di 2 e stava per dilapidare dal flop in poi buona parte dello stack. Poi un magico “2” al turn è sembrato essere la chiave di volta definitiva del suo torneo. Big pot e poi l’eliminazione dello stesso Kis da parte di L’Abbate A9 vs K10 con un 9 preso al flop e un Asso che chiude i giochi al turn. Poco prima l’altro colpo decisivo K10 vs 66 e ancora il runner up alla cassa con Kis sempre più short. Ha sorpreso tutti il greco King Ten che, pur palesando molti leak, è riuscito zitto zitto a prendersi la quarta piazza da 55.065 euro totali compreso il ticket del main Wsope. Peccato per Emanuele Onnis, player sardo che è riuscito a piazzare un’ottima prova partendo short a 24 players left. Poi ha raddoppiato due volte da 3,5 milioni volando anche fino a 13 milioni sopra average a tre tavoli left. Alla fine è uscito 11esimo per 9.955 euro, è lui la bolla del ticket del main evento Wsop Europe. Ancora più short al final day per l’Italia Fabio Gamba che, però, è riuscito a risalire fino alla 15esima posizione ottimizzando le due chips con sagacia e portandosi a casa 7.940 euro di moneta. A sbollare il final day era stato sempre un azzurro, 25esimo, Luca Piras per 4.205 euro.
La top 30 del torneo
1 Armando Annunziata Italy € 170.350 2 Antonio L’Abbate Italy € 99.200 3 Krisztian Mark Kis Hungary € 72.126 4 King Ten Greece € 55.065 5 Yaniv Vaknin Israel € 47.282 6 Tomas Hajek Czech Rep. € 39.223 7 Ovidiu Dorin Barna Romania € 33.276 8 Carryonuk France € 25.921 9 Zhong Chen Netherlands € 22.246 10 Matthias Steinberg Germany € 20.305 11 Emanuele Onnis Italy € 9.955 12 Vitaliy Kryza Ukraine € 8.895 13 Ionut Dan Velicu Romania € 8.895 14 Frank D. Germany € 7.940 15 Fabio Gamba Italy € 7.940 16 Montana Germany € 7.840 17 Mugurel Farcas Romania € 6.990 18 Lukas Zaskodny Czech Rep. € 6.890 19 Marius Asanache Romania € 6.040 20 ChipMonk Netherlands € 6.040 21 R.gutti Germany € 5.095 22 His4irness23 Germany € 5.095 23 Pasqualo Vlv Switzerland € 5.095 24 Paulius Pserackas Lithuania € 4.205 25 Luca Piras Italy € 4.205 26 Oleg Jdan Moldova Rep. € 4.205 27 Giuseppe Bruno Italy € 4.205 28 Umberto Ferrauto Italy € 3.655 29 Dusko Kostic Germany € 3.580 30 Simone Andrian Italy € 3.580
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Il nuovo boom del poker live
di Cesare Antonini
SECONDO FEDERICO BRUNATO, POKER DIRECTOR DELLA ROOM DEL KING’S RESORT DI ROZVADOV, IN REPUBBLICA CECA, IL GIOCO DAL VIVO STA VIVENDO UNA NUOVA FASE DI CRESCITA STRUTTURALE E NON DI REAZIONE AI LUNGHI LOCKDOWN. ECCO LA FOTOGRAFIA DEL SETTORE E COME INCROCIARE NUOVI FIELD DI PLAYERS.
Pandemia mondiale, lockdown lunghissimo per i tornei dal vivo, decreto Dignità e poche possibilità di “crossare” con il settore digital. Come sta il poker live nonostante tutte queste evidenti criticità? È questa la domanda che in molti si pongono da qualche mese quando la risposta dei tornei di poker live sembrava essere quella ovvia dopo tante settimane di chiusura. I dubbi principali sono basati sia sulla longevità del settore (ma di questo si parla dai tempi del boom del 2008-2009 e sembra che i dati abbiano risposto da soli) che sul ricambio generazionale nei field europei e del nostro Paese. E chi meglio di Federico Brunato, poker director del King’s Resort di Rozvadov, in Repubblica Ceca, la room più importante in Europa per offerta di gioco e per numeri totalizzati sia prima che dopo la pandemia mondiale da coronavirus. Le notizie che arrivano sono davvero positive e, siamo sinceri, siamo sorpresi positivamente: “Il poker live sta molto bene - esordisce Brunato, che è italiano ma vive e lavora già da tanti anni all’estero e a Rozvadov dove è il direttore della room da oltre tre anni ormai - secondo la mia esperienza lavorativa sembrava in effetti che i primi 2-3 mesi dopo il lockdown fosse un boom temporaneo, una giusta reazione alle chiusure. Invece, anche se la domanda cresce, sale anche l’offerta di gioco”. Lontani i tempi del boom che citavamo di cui sopra. Ma per Brunato il fenomeno non è occasionale: “Intravediamo dati ed elementi che ci lasciano pensare come questa crescita sia decisamente strutturale. Molti forse si sono avvicinati online ma di motivazioni ce ne possono essere tante altre e indagheremo per capire come possiamo accompagnare questi ottimi dati. Possiamo dire intanto, che ogni fine settimana ci sono 2.500 registrazioni di media, di cui molte nuove, nei main event di varia taglia di buy in e questo vuol dire tanto per i prossimi anni”. Altri dati sensibili? Se parliamo di ricambio generazionale cosa possiamo dire? “La media dell’età negli ultimi 2-3 anni è scesa in maniera significativa - prosegue Brunato - e ci sono molti più players giovani che arrivano dal poker online, come dicevamo prima, e anche dal mondo delle criptovalute. Grazie a questi mondi i numeri sono quasi raddoppiati per la fascia 18-25 anni. Ma la media più alta dei nostri players/ clienti è quella che va dai 25 ai 40 anni. Tuttavia negli ultimi tre anni abbiamo visto crescere molto la prima fascia nei confronti di quella appena citata e non è escluso che si possa ipotizzare un sorpasso nei prossimi mesi/anni. Ovviamente si tratta di un segnale meraviglioso per il poker live e sono questi elementi che mi lasciano pensare che potremmo essere di fronte ad un nuovo boom del poker”. Potenziale grandissimo, ok, ma come lo coltivate o intendete “concimarlo”? “L’occasione è enorme, sì, e per questo stiamo cercando di andare incontro a questi field per andare ad attrarre sempre più players da queste pool - spiega ancora il poker director anche del King’s di Praga sempre di proprietà di Leon Tsoukernik - alcune idee possono essere delle collaborazioni con forti player online che possano portare il messaggio del King’s anche verso chi non ha mai provato un torneo di poker dal vivo. Ci sono tantissimi gruppi di players sia giovani che giocano online, sia più grandi, che non hanno ancora provato l’esperienza live. Magari sono anche professionisti ma non hanno mai giocato un torneo internazionale. Cercheremo di incrociare le loro preferenze!”, conclude Federico Brunato.
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