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Il giusto equilibrio tra regole e salute

FA B R I Z I O O RT I S Il giusto equilibrio tra regole e salute

di Anna Maria Rengo

n’analisi compiuta delle problematiche che investono il settore del gioco con vincita in denaro inteso nel suo senso più ampio, ma distinguendo con nettezza tra quello in possesso di una regolare concessione in Italia, e quello che invece non lo è, pur alberU Il senatore del gruppo Misto Fabrizio Ortis auspica una limitazione dell’offerta di gioco ma anche una sua valutazione e collocazione in chiave turistica gando ancora lungo la Penisola e beneficiando dei provvedimenti retrittivi imposti al settore legale. Un’analisi finalizzata poi a dare un contributo concreto, in questo scorcio di legislatura che ancora resta, alla risoluzione delle stesse, sia in ambito governativo che parlamentare, tanto più che il 2022 potrebbe davvero essere l’anno del riordino, quello che rimetterà mano normativa all’offerta di gioco, rendendo tra l’altro possibile, finalmente, lo svolgimento delle gare per le nuove concessioni. È quanto sta facendo la commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni sul gioco pubblico, istituita l’anno passato in Senato e che, come tutte le commissioni del resto, rappresenta al suo interno tutto l’intero arco politico, dando dunque voce ai tanti modi di vedere una questione sfaccettata e delicata come è appunto quella del gioco. Tra i componenti, il senatore Fabrizio Ortis, facente parte del Movimento 5 Stelle fino al 18 febbraio del 2021, per poi aderire al gruppo Misto. La nostra conversazione con il senatore molisano parte dunque dai lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco, che sono partiti con un ciclo di audizioni: del sottosegretario all’Economia con delega al gioco Federico Freni, del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna, del viceministro allo

Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin. Quali sono, a suo modo di vedere, le priorità da affrontare per quanto riguarda il settore del gioco e quale potrà essere il contributo che la commissione potrà dare al riguardo? “La commissione deve assolutamente distinguere tra il bilancio dello Stato (che beneficia del riempire le nostre città di ‘macchinette’) e la salute dei cittadini nel senso più lato, inclusa la serenità familiare e la coesione sociale. Non è possibile giustificare il degrado che molte famiglie subiscono a causa di un’offerta di giochi dove la possibilità di vincere è praticamente nulla. I giochi devono essere il più possibile equi e bisogna evitare il proliferare di offerta di gioco, ce n’è fin troppa, soprattutto online. Fermo restando, la condanna e la persecuzione di ogni forma di gioco illegale, la commissione dovrà dare indicazioni chiare al Governo per trovare il giusto equilibrio tra offerta di gioco regolamentato e salute pubblica”. Tra gli obiettivi del Governo Draghi, come anche ribadito più volte dal sottosegretario Freni, c’è di riformare l’offerta di gioco in Italia. Quali sono, a suo modo di vedere, gli obiettivi da raggiungere e le direttrici da seguire? “Limiterei la proliferazione di punti di gioco e punterei sul coniugare offerta di gioco e turismo, immaginando dei grandi centri di attrazione nelle aeree più svantaggiate della nostra nazione”. Sta facendo discutere la proposta di devolvere parte delle entrate erariali da gioco direttamente agli enti locali. Lei che cosa ne pensa al riguardo? “Finché siamo una nazione e non una federazione di regioni, gli incassi dello Stato devono restare allo Stato e andare dove c’è più bisogno di stanziare risorse. L’idea di avvantaggiare le regioni più ricche a sfavore di quelle più povere è un’idea che, come italiano, respingo con fermezza”. A suo modo di vedere, quali sono gli strumenti da usare per combattere l’illegalità nel gioco e tutelare i giocatori? “Controlli, pene severe e tanta, tantissima prevenzione. Bisogna spiegare le regole del gioco e le possibilità di vincita, dobbiamo evitare ai cittadini di rovinarsi giocando a giochi che hanno una speranza di vincita bassissima, giochi a cui nessun giocatore consapevole giocherebbe. Le faccio un esempio: il blackjack ha una speranza matematica di vincita del 99,82 percento, il che vuol dire che per ogni 100 euro giocate, 99.82 euro tornano al giocatore (ovviamente parlo del gioco del Casinò). Invece nelle “macchinette mangiasoldi” legali di cui abbiamo riempito le nostre città, le percentuali di vincita non superano mai il 70 percento, percentuali che si abbassano ulteriormente sui dispositivi ‘taroccati’, ci guadagna l’organizzazione criminale, ci guadagna il gestore del locale che le ospita ma ci perde tutta la società: persone in cura nei centri di salute mentale, famiglie distrutte e amicizie rovinate. Purtroppo queste considerazioni valgono, per buona parte, anche per le installazioni legali. Quali sono i motivi che l’hanno spinta ad abbandonare il Movimento 5 Stelle? “Sono stato espulso per non aver dato la fiducia al Governo Draghi, un Governo che giorno dopo giorno si dimostra sempre più autoreferenziale e lontano dai problemi reali dei cittadini”. Come valuta l’efficacia di misure fortemente volute dal M5S, come il reddito di cittadinanza e il divieto totale di pubblicità del gioco? “Sono due grandi conquiste di civiltà: il reddito di cittadinanza affranca il cittadino dai lavori sottopagati e dal dover accettare qualsiasi lavoro e costringe i datori di lavoro a pagare il giusto ai propri dipendenti. Ovviamente questa cosa non piace e viene combattuta dalla vecchia politica che si è sempre fatta referente dei più forti. Il divieto di pubblicità è sacrosanto poiché può contribuire a limitare il fascino che il gioco d’azzardo ha sui minori e sugli adulti più fragili”.

LUI CHI È?!?

Fabrizio Ortis è nato a Campobasso il 5 ottobre del 1971. Manager di professione, è stato eletto in Senato nel 2018, nelle fila del Movimento 5 Stelle, di cui ha fatto parte sino al 18 febbraio, quando è stato espulso dal capo politico del M5S, Vito Crimi, assieme agli altri 14 senatori pentastellati che non hanno votato la fiducia al Governo Draghi. Dal giorno successivo, fa parte del gruppo Misto. Attualmente è segretario della quarta commissione Difesa, della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfuzioni del gioco pubblico, oltre che della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato. Sulla sua pagina Facebook, si descrive così: “Ho sempre creduto nella vera politica fatta di soluzioni per rendere degna di essere vissuta la vita dei cittadini”.

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