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Il sentimento Italia a scaldare il cuore dei turisti
di Anna Maria Rengo
Giovanni Bastianelli, direttore dell’Enit, evidenzia il vantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi europei ma sottolinea la necessità di riorganizzare l’offerta alla luce di sostenibilità, sicurezza e valorizzazione di percorsi nuovi e meno noti
Messi alle spalle, si spera per sempre, i lunghi e difficili mesi del lockdown, l’Italia si prepara all’estate con la sua ricca e variegata offerta turistica, che in alcune località si giova anche di componenti di gioco, come si spiega nelle pagine a seguire. Ma intanto, a delineare lo scenario e le prospettive genertali è il direttore dell’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit), Giovanni Bastianelli.
Quali sono le previsioni per l’andamento turistico 2021, alla luce anche delle recenti novità sul green pass europeo?
“I movimenti a cui assistiamo oggi sono già sintomatici del turismo di questa estate e lasciano ben sperare.
La stagione estiva passata ci ha stupito ad esempio con sold out inattesi in regioni come la Liguria, la Toscana, la
Puglia, la Campania e persino la Lombardia nonostante fosse ancora alle prese con il Covid. Al momento ciò che conta più delle cifre in sé che subiranno modifiche per adeguarsi ai provvedimenti e all’andamento epidemiologico, è interessante soffermarsi sul ‘sentimento Italia’, la percezione e il desiderio rimasto sempre vivido della Penisola a livello internazionale. Il confronto sugli ultimi mesi sul sentiment e sui contenuti rilevati dalle tracce digitali dei turisti, nel confronto con Francia, Spagna e Grecia vede l’Italia partire con un vantaggio di sentiment perché mediamente offre una esperienza più soddisfacente rispetto ai competitor stranieri soprattutto per la bellezza dei luoghi e dei panorami oltre che degli edifici del nostro patrimonio storico-culturale”. Di che cosa ha bisogno il turismo in Italia per poter riprendersi? “Di riorganizzarsi e rivedere l’offerta turistica alla luce delle nuove esigenze legate alla sostenibilità, alla sicurezza, a percorsi nuovi e meno noti che mettano in luce l’Italia da una prospettiva differente anche utilizzando anche l’innovazione tech e digitale per semplificare l’accesso al viaggio e alle informazioni”. Da parte sua, quali sono i progetti e le politiche che l’Enit mette in campo per raggiungere l’obiettivo di rilanciare il turismo in Italia? “Enit ha all’attivo centinaia di attività tra campagne, fiere ed eventi nazionali e internazionali, progetti europei, travel academy, workshop, webinar, borse del turismo ed elabora e diffonde, da oltre un anno, i dati ufficiali sul turismo in un bollettino periodico, un cruscotto sempre aggiornato grazie anche alle 28 sedi nel mondo, che offre agli stakeholders e ai media un efficace strumento di monitoraggio ed evoluzione della situazione in tempo reale. Nell’ambito delle attività di promozione dell’Italia, l’Agenzia Nazionale del Turismo ha inaugurato l’Archivio storico del turismo italiano e la mostra virtuale permanente ‘Enit e l’Italia una gran bella storia’ con la digitalizzazione di oltre 160mila ritrovamenti (sono stati 25.137.057 gli utenti raggiunti con media relations per la valorizzazione del patrimonio culturale Enit), e ancora Visit Italy web radio la prima radio istituzionale rivolta
alla promozione dell’Italia nel mondo, l’Open library la piattaforma online che mette a disposizione di tutti gratuitamente il più grande archivio fotografico delle immagini più belle dell’Italia e in continuo aggiornamento. Enit ha sottoscritto in questi mesi numerosi protocolli di valorizzazione come Valore Paese Italia con ministero del Turismo e Mibact, Demanio e Difesa Servizi per mettere a sistema i beni abbandonati e inutilizzati e inserirli nel circuito turistico. Enit ha partecipa a grandi eventi, tra cui il Giro d’Italia, per rilanciare l’immagine del Paese anche attraverso la riscoperta dei territori meno noti dalla prospettiva sostenibile e slow della bicicletta, con oltre 14 milioni di contatti raggiunti. L’ecosistema digitale del Giro d’Italia con Enit ha registrato 4.176.396 impression. Enit ha anche preso parte ai Campionati del mondo di sci alpino a Cortina. Con oltre 500 milioni di persone in diretta televisiva da tutto il mondo ha investito su evento simbolo di ripartenza. Quanto alla comunicazione, oltre alla quotidiana attività sui social e sul web con uno dei siti più visitati al mondo, Italia.it, Enit ha di recente introdotto un nuovo strumento per la promozione del turismo italiano all’estero ovvero la web radio Visit Italy con 28 sedi nel mondo e in 13 lingue. In un periodo di stasi B2B, le attività di brand positioning e di comunicazione B2C si sono rivelate le uniche leve sulle quali poter lavorare sia per il mantenimento dell’ottima brand reputation sia per sviluppare azioni di comunicazione ad hoc in vista delle diverse riaperture. Pertanto, sono stati realizzate circa 171 attività di comunicazione che hanno generato 383.838.928 contatti complessivi. Questa strategia di comunicazione globale e di brand management ha seguito, a livello di mediaplanning e di messaggi, in maniera flessibile, le evoluzioni della pandemia così come degli assetti geopolitici riferiti alle aperture e riaperture e vaccinazioni. Si è puntato molto su quattro campagne B2C: ‘Need to be pampered’, ‘Need a fairy tale?’, ‘Can’t wait to go highes?’, ‘Can’t wait to be amazed?’. Ben 7e campagne Adv print con la mappa dei luoghi di Dante in combinato, 19 campagne digital che hanno raggiunto quasi 2 milioni di persone. E ancora 3 campagne adv tv, 80 campagne video display con oltre 65 milioni e mezzo di impressions, 20 campagne Ooh nella più importate stazione della metro e bus di Madrid, nell’aeroporto di Londra e Dublino.di Dublino, sui mezzi pubblici di Budapest e molte in programmazione. Inoltre 20 campagne internazionali con 118 influencer ingaggiati con una reach complessiva di quasi 19 milioni di persone (18.864.769) e con il coinvolgimento di oltre 170 influencer che hanno fatto appassionare all’Italia e ai percorsi legati a Dante”. Ci sono alcuni settori turistici che faranno più fatica di altri a risollevarsi? “Al primo posto la tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo. Nessun operatore o addetto impegnato nel comparto deve restare indietro, vittima della crisi Covid anche perché il fattore umano è e resterà essenziale per il successo del turismo del nostro Paese. La priorità è stare vicino alle imprese per sostenerle e Enit si sta già occupando non solo di tenerle aggiornate sui trend e sule evoluzioni del settore ma anche preparandole e preoccupandosi della loro formazione per la ripartenza anche verso il nuovo turismo straniero. Il comparto turistico da lavoro a oltre 4 milioni di lavoratori solo in Italia, questa la grande priorità anche per tutelare la professionalità che contraddistingue il comparto. C’è poi da ripartire non solo da resistere. Non bisogna solo attendere il turismo internazionale che sicuramente dà un contributo fondamentale ma anche puntare sulla grande reattività degli italiani e il desiderio di conoscere sempre di più il proprio Paese. Occorre dedicarsi molto al turismo interno e far conoscere in modo approfondito l’Italia agli italiani e mettere in evidenza le particolarità che una vacanza interna può offrire”. In che tempi il turismo in Italia potrà tornare, se ci tornerà, ai livelli pre-pandemia? “L’Italia è leader del turismo a lungo raggio, dobbiamo considerare che il 25 percento di turisti extra Ue scelgono l’Italia come meta, ma prima di tornare alla normalità si parla del 2024. Non staremo ad aspettare perché ci sono elementi di grande ottimismo. Stanno cambiando le scelte e le caratteristiche dei soggiorni. I vacanzieri ora cercano sostenibilità e un nuovo rapporto con la natura. Il soggiorno deve essere attivo e il benessere psicofisico è al centro di tutto. Per questo l’Italia con le sue aree interne, i borghi, il mare, la cultura, l’enogastronomia rappresenta un modello vincente. La ripartenza è abbastanza palpabile con i voli covid free siamo pronti ad accogliere nuovamente i turisti stranieri da sempre estimatori dell’Italia e che rappresentano più del 50 percento circa dei turisti che soggiornano in Italia e che supportano l’economia di questo Paese leader assoluto per il turismo a lungo raggio verso l’Europa e il cui pil diretto e indiretto è rappresentato per circa il 13 percento proprio dal turismo. Il centro studi dell’Agenzia Nazionale del Turismo stima che già dal 2 giugno le prenotazioni per le strutture ricettive sono state di oltre il 30 percento. Nelle località balneari lo stesso dato raggiunge il 34,3 percento. Anche la montagna ha all’attivo già il 37,1 percento di prenotazioni. Si tratta sia di italiani che stranieri. Il mese di giugno ha già il 30,4 percento riservato in tutta la ricettività mentre il mese di luglio il dato parziale è del 16 percento. Il balneare a luglio invece è prenotato per il momento per il 20,5 percento. Questi dati lasciano ben sperare tenuto conto che anche negli anni precedenti la tendenza era quella di prenotare la vacanza all’ultimo minuto. Elementi confortanti per la ripresa dell’economia turistica del Paese”.
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GIOVANNI BASTIANELLI
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