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Ippodromi, una fucina di esperienze
IPPICA
UNA FUCINA DI ESPERIENZE
PH. SVEN VAN BELLEN, PEXELS
di Michela Carboni
rilancio dell’ippica è ormai un tema che la politica conosce bene, ma che con difficoltà riesce ad affrontare. La buona volontà di certo esiste, ma gli operatori ormai da tempo chiedono un’azione concreta per risollevare il settore. Manfredi Potenti, deputato della Lega,è tra coloro che auspicano un intervento deciso sul comparto: “Le commissioni parlamentari – sottolinea - da tempo stanno lavorando su un progetto di rilancio dell’ippica nazio-
Il nale, ma a tutt’oggi non si è raggiunta una quadra, per questo chiedo al ministro di intervenire direttamente e far sì che sia il Governo ad attivarsi per adottare un testo di riforma per il rilancio dell’ippica nazionale che versa ormai da anni in una crisi profondissima”. In che modo andrebbe rivista la governance del settore? “L’ippica non può continuare ad essere gestita dal ministero dell’Agricoltura ed è quindi necessaria l’istituzione urgente di un’agenzia dedicata alla gestione ed al rilancio del settore”. Gli ippodromi a suo avviso come andrebbe ripensati e rilanciati? “Gli ippodromi sono i grandi teatri dove si svolgono le corse dei cavalli e non solo. Serve anche una legge per gli ippodromi, come fu fatto anni fa per gli stadi. Gli ippodromi sono grandi impianti sportivi e purtroppo ne sono rimasti attivi solo 34, di cui ben 26 di proprietà comunale. Luoghi di ricreazione che potrebbero essere fucina di esperienze e coinvolgimento del volontariato e delle realtà sportive”. Sono un volano per il turismo?
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Serve una legge ad hoc per rilanciare il settore ippico. È quanto chiede il deputato della Lega Manfredi Potenti, il quale punta l’attenzione anche sull’impianto livornese.
L E R IC H I E ST E AL MI N IST RO
Potenti è tornato sul “caso” delle mancate corse di Ferragosto all’ippodromo Caprilli di Livorno e nella sua interrogazione al ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha chiesto “di quali valutazioni tecniche sia in possesso” rispetto “al merito delle verifiche effettuate sulla pista di gara” effettuate “dai propri funzionari” e se i suoi “intendimenti” corrispondano “a quelli di cui alle dichiarazioni pubbliche del direttore generale Oreste Gerini”, che, si ricorda nella premessa, aveva censurato “la valutazione della condotta dei fantini, dicendosi pronto ad assumere tutti i necessari provvedimenti per tutelare il settore e i diritti della filiera”. La questione, come sanno gli addetti ai lavori, è complessa, e viene riassunta nella premessa di Potenti, partendo dalla chiusura nell’impianto, nel 2016, “in conseguenza del fallimento della Labronica Corse Cavalli”. Il deputato leghista ricorda che “il comune di Livorno, dopo ingente spesa per la sistemazione della struttura, ha inteso riattivarne l’esercizio per la stagione estiva 2021. Nessuna offerta è stata tuttavia presentata al tentativo di primo affidamento in concessione di 12 mesi dell’impianto. Al secondo tentativo, a presentare l’offerta per la concessione biennale del complesso di viale Italia, l’unica pervenuta agli uffici comunali, è stata la società Sistema Cavallo Srl”.
“Assolutamente sì”. I Comuni in che modo possono incentivare gli ippodromi per coinvolgere anche le famiglie ed essere un punto di riferimento per le città? “In primis i Comuni devono partecipare al rilancio del settore, visto che ben 26 sono proprietari degli impianti e quindi auspico il coinvolgimento anche dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) sulla legge di riforma e sul rilancio dell’ippica”. Crede che occorra anche una modifica delle scommesse ippiche? “Sulle scommesse non mi esprimo, perché è un argomento che mi interessa poco e perché ormai da vent’anni le scommesse ippiche sono gestite direttamente da Adm (Agenzia delle dogane e dei monopoli. La cosa importantissima è la qualità del prodotto corsa, sul quale vengono accettate le scommesse. Su questo obiettivo dovrà lavorare molto l’agenzia, che mi auguro venga presto istituita dal Governo”. Lei ha presentato una interrogazione sull’ippodromo di Livorno, cosa auspica?
La questione Caprilli
“L’ippodromo è aperto e perfetto, sia per quanto riguarda l’eventuale disputa delle corse, sia per gli altri eventi, che sono in svolgimento, come il festival musicale Cortomuso, fino al 29 agosto. Da settembre continueranno gli interventi necessari e propedeutici a recuperare tutte le parti che ancora mancano da recuperare, ma la pista è a posto: a questo punto verrà riseminata, il gestore vuole organizzare 10 convegni fra novembre e dicembre”. È il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, a fornire a GiocoNews.it gli ultimi aggiornamenti sull’ippodromo Caprilli, al centro di quello che è ormai diventato un “caso” nazionale nel mondo dell’ippica, per il mancato svolgimento delle corse previste il 15 agosto – a distanza di quasi 6 anni dall’ultima, disputata nel dicembre 2015 – dopo il “boicottaggio” messo in atto dai fantini, in adesione alle “indicazioni” impartite dall’Associazione nazionale galoppo, con conseguente non iscrizione dei partenti. Salvetti ribadisce che è il gestore ad avere i rapporti con il Ministero per il futuro e che i nuovi lavori non sono propedeutici alla calendarizzazione di nuove corse. “La pista e le strutture sono già posto. Il Ministero aveva già dato l’ok per la disputa delle gare, quindi la calendarizzazione sarà automatica e successiva, ma non è legata ad ulteriori lavori”. Su questo interviene anche Nicola Casati, vice presidente dell’Associazione nazionale galoppo: “Faremo un altro sopraluogo ma penso che per novembre si possa parlare di piena idoneità. D’altronde tutto ciò che è stato scritto e detto non rispecchiava la realtà per gli operatori - in primis i fantini - ma anche per i proprietari, gentleman e allenatori il problema era la non idoneità della pista, che avrebbe messo in pericolo uomini e cavalli. Tutti vogliono riaprire il Caprilli, ma esistono anche delle norme minime di sicurezza da rispettare. Gli inglesi, non a torto, dicono ‘Safety first’”. Intanto il ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali ha annunciato che valuterà la condotta dei fantini, pronto a prendere i necessari provvedimenti per tutelare il settore e i diritti della filiera. Con una nota stampa firmata dal direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Mipaaf, Oreste Gerini, anche la voce del ministero si aggiunge a quelle che, nei giorni scorsi, avevano commentato l’annullamento delle corse nella giornata di domenica 15 agosto. “È bene ricordare – si legge nella nota ministeriale - che il Ministero delle Politiche Agricole, all’esito dei risultati della commissione disposta per l’accertamento del rispetto del regolamento ministeriale e delle prescrizioni di legge, ricorrendone ogni presupposto, ha riconosciuto la piena idoneità dell’Ippodromo Caprilli a disputare i convegni ippici, inserendolo in calendario per la giornata di corse del 15 agosto 2021, assegnandogli il gran premio ‘Coppa del Mare’, da disputarsi in pari data, e valutando l’inserimento delle giornate di corse per la stagione autunnale”.
“Sull’ippodromo di Livorno auspico l’interessamento diretto anche del ministro Stefano Patuanelli per la riapertura a tutto tondo, con lo svolgimento delle corse dei cavalli e con tutte le attività connesse all’ippica, per farlo tornare quello che è stato dal 1894 al 2010. Il Caprilli è sempre stato un grande impianto sportivo, ricreativo e culturale situato sul bellissimo lungomare livornese e quindi spero che torni ad essere il gioiello della città”.
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