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LEDRITTEDELMAESTRO

Anche i bookmaker ENGLISH P AGES piangono

PROM O SPAC E

In tutto il mondo sono pochissime le persone che riescono a vivere di scommesse. Ma molti ci provano, anche se incontrano grossi fallimenti. La più grande delusione per i giocatori professionisti, però, sono i bookmaker, aziende che non sanno assolutamente perdere e che addirittura creano grandi problemi ai giocatori quando vincono e devono prelevare. Nel settore si narra una storia di un giocatore che doveva prelevare una somma di quasi 20.000 euro dal conto gioco di un grande colosso del betting ma ha dovuto attendere 30 giorni per prelevare. Il motivo? Il book ha richiesto l’invio di documentazioni per conoscere la provenienza del denaro versato, chiedendo al player che attività conducesse, se avesse fatto risparmi oppure addirittura se avesse ereditato capitali. Solo l’intervento di un legale ha sbloccato il prelievo ma ovviamente è stato “esonerato” dal sito a vita. Vivere di scommesse è difficile. Bisogna essere persone pragmatiche e con una forte personalità, durante il giorno si devono prendere i giusti rischi e non smettere mai di studiare. Per fare ogni scelta bisogna essere lucidi, curare il proprio fisico e soprattutto staccare quando si è stanchi e nervosi. La giornata è dedicata a guardare statistiche e andamenti di mercato, cercando di migliorarsi di giorno in giorno. Ma la vera difficoltà e piazzare la scommessa. Molti giocatori hanno più di un account per spalmare gli importi e non farsi bloccare il conto gioco, molti rischiano giocando su siti esteri senza concessione che accettano importi più importanti e offrono quote più alte. Uno scommettitore alle prime armi deve fin da subito impostare un proprio programma per raggiungere il proprio obiettivo, il percorso è troppo lungo e a volte frustrante. La fretta è il nemico maggiore e bisogna incominciare a piccoli bassi, con un bankroll non importante per avere una propria strategia senza compromettere nulla. Solo i risultati decideranno quando passare dal noviziato al professionismo. Ci sono tantissimi players che hanno incominciato con grandi risultati ma poi si sono persi nei momenti dei risultati negativi. Disciplina, regole e formazione sono i segreti vincenti di un professionista del betting. Il vecchio scommettitore puntava solamente su eventi antepost, ma il mondo online offre tantissime opportunità di giocare diversamente. Il prodotto che sta crescendo maggiormente è la scommessa live, dove ci sono un numero maggiore di opportunità da analizzare grazie ai bookmaker che producono continuamente nuovi mercati. Le scommesse live sono un punto debole dei bookmaker, a patto che si sappia dove puntare. Solo una piccola parte di professionisti sa riconoscere le quote “sbagliate”. Per fare questo lavoro bisogna vivere in un ambiente tranquillo, senza distrazioni: la serenità è la condizione più ricercata dai giocatori professionisti. Se si è ansiosi o stressati non si può fare questo lavoro, una buona condizione psicologica è il segreto per poter avere successo in questo mondo e se non si è lucidi qualsiasi strategia è sbagliata. Il betting è tutta questione di matematica e probabilità, ma soprattutto di continue informazioni su squadre e players: il capitale. Di partenza è una parte essenziale per questa attività, molte volte puntare troppo poco può essere poco vantaggioso, mentre effettuare puntate pesanti può causare la perdita di tutto il bankroll. Bisogna non essere tuttologi e costruire nel tempo un team di collaboratori specializzati in un settore specifico. Costruire un team ovviamente comporta dei costi ma molti giocatori professionisti pagano i collaboratori in base ai risultati. Attualmente il mercato del betting prolifera in Asia, dove si spostano cifre illimitate su qualsiasi evento sportivo e che è il punto di riferimento per i giocatori professionisti. Con il fuso orario si lavora di notte e durante il giorno si dorme poco. Non è una grande vita quella dello scommettitore professionista e se si ha famiglia diventa improbabile poterlo diventare. Riassumendo ci vuole lucidità, studio continuo, gestione del denaro ma soprattutto trovare bookmaker che accettino pure la sconfitta… e questa in alcuni casi potrebbe essere la cosa più difficile.

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

Chi è Gianni Carra

Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.

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