scultureemmafrancesconi BIJOUXMOTEURS
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ti sta o on zza s o, ate le ip t ia fin o ot i raf ater : la r il p o d il m mma nsa e d E te er l , e sogn anio di n i a p r tu il bi l tit eurs ta e nio ca. a e t a m ti Ar che re n x mo iona il tit ste i e s a d ma idu ijou pas glie sua e i l r ina , p ndiv ei b ap sce la ig iaio i , r d ca r o r se ne ma pe c s e o c a t t io a ic tr ce on fa zaz na r ella le, n ge ti in o r a liz i u d ia Il p lizza rezz rea e d er t n e o a o g lla ma zi re at leg to a isult crea del e at , r di he a r d c u a a e t m ns ut str siste intri l su itĂ al u q
Con l’acciaio, Emma continua a creare piccole sculture accessorie come le sue borse, omaggio ironico alle borse di rete dell’800 trasformato in oggetti scintillanti per guerriere metropolitane: non esattamente borse, non propriamente sculture, figlie di un melting pot che traduce in segni e significati la tradizione vezzosa della piccola borsa da donna.
CosÏ che le sue borse raccontano le donne e le paure, con il loro intreccio severo che protegge e sorveglia, e raccontano il desiderio di piacersi nell’alternarsi lucente di chiaroscuri metallici colmi di arguzia femminile.
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