Richard Buckminster Fuller

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Abstract Richard Buckminster Fuller presentato attraverso una panoramica sull’atività di questo originale e geniale interprete della cultura architettonica del dopoguerra, uno dei primi teorizzatori e anticipatori del pensiero globale e ambientale, precursore di un’architettura ecocompatibile e sperimentatore di nuovi materiali applicati alla costruzione di spazi domestici e pubblici. Fuller ha delineato un approccio globale di risoluzione ai problemi più impellenti riguardanti l’intero pianeta, mirando alla giusta distribuzione delle risorse, al riciclo sostenibile e all’applicazione dei know-how per uno sviluppo consapevole della tecnologia, a servizio e beneficio di tutta l’umanità.

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SOMMARIO Introduzione

1. INTRODUZIONE

Brevetti

2. NOTA BIOGRAFICA

L’universo tensegrale di R. Buckminster Fuller

3. REGESTO DELLE OPERE

Biomimetica Introduzione

4. BUCKY’S WORLD

Brevetti

La crisi del 1927

L’universo biomimetico di R. Buckminster Fuller

Formulare il problema: 4D Timelock

6. BUCKY’S IDEAS FROM TODAY

Dymaxion House Primi esperimenti geodetici: Dymaxion Map

Tecnologia e innovazione per l’architettura

La cupola geodetica

Progettazione parametrica

Strutture ultraleggere: Tensegrity

Evoluzione del progetto bio-inspirato 7. FULLER’S ARCHITECTS

5. FOCUS ON

8. BIBLIOGRAFIA

Strutture tensegrali 5


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R. Buckminster Fuller (1895-1983) non era un

E’ necessario considerare Fuller , anziché un

architetto. Eppure si può affermare che Fuller, detto

architetto, un filosofo del costruire, che si preoccupava

anche “Bucky”, abbia fatto più di qualsiasi altro

di dare dimostrazioni della verità attraverso la

architetto del ventesimo secolo per sfidare i nostri

performance e la costruzione di modelli, piuttosto che

pregiudizi in materia di edilizia, non in quanto

dedicarsi alle incombenze quotidiane dell’edilizia.

architetto ma come filosofo dell’abitare. Tutto il suo

Fuller amava spiegare che lui lavorava nel futuro, con

percorso professionale può essere visto come una

un anticipo di cinquant’anni, e che le sue idee

serie di tentativi per arrivare all’applicazione delle

sarebbero state accettate soltanto allora.

leggi fondamentali che egli percepiva nella natura e

Secondo lui, la casa unifamiliare era un microcosmo

nella società.

della Terra. All’estremità opposta della scala, anche gli

Dove si può andare per vedere un edificio di Fuller? E’

strumenti necessari per comprendere i principi della

una domanda a trabocchetto. Gli edifici di Fuller erano

struttura architettonica potevano essere trovati in

di per se progettati per essere mobili, per essere

Natura, ma nella dimensione minima dei cristalli e dei

aerotrasportati fino a un qualsivoglia lotto di terreno

microrganismi. Fuller è morto prima del 1985, quando

dove potessero essere ormeggiati o ancorati.

fu scoperto il Buckminsterfullerene, la molecola di 8


carbonio 60 dalla forma di un pallone da calcio. Fuller

le proprie idee, riprendendo lo stile conciso e puntuale

ha avuto il merito di introdurre nella nostra cultura

dei

visiva

il

personaggio in cui Fuller si riconosceva era quello del

Buckminsterfullerene, ovvero la “Buckyball, come

progettista. Riformulò il problema della casa come un

ormai è chiamata, ha dimostrato che almeno in

problema

qualche caso, a livello molecolare la natura in effetti

ormeggiate alla superficie terrestre solo in via

opera proprio secondo i principi strutturali di Fuller.

temporanea.

la

simmetria

pentagonale,

ma

R. Buckminster Fuller era davvero un inventore, e per giunta eroico, perché credeva di dover creare sempre qualcosa che fosse del tutto innovativo in ogni campo culturale. Invece di riprogettare la casa, tentò di riprogettare l’intera industria dell’edilizia abitativa. Non pago della geometria di Euclide e Cartesio, inventò la sua geometria energetico-sinergica. Si costruì un linguaggio personale con il quale esprimere 9

telegrammi.

di

Ancor

più

aeronautica:

che

le

inventore,

strutture

il

erano


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Buckminster Fuller nasce a Milton, nel Massachusetts,

degli Stati Uniti , dove servì come operatore radio di

il 12 luglio del 1895. Dopo i primi anni di studio

bordo, come editor di giornali e come comandante di

trascorsi

trasferisce

una nave soccorso. Lo stesso anno sposa Anna

all’università di Harvard, dalla quale viene espulso per

Hewlett, figlia di un noto architetto di New York. Fuller

ben due volte a causa del suo disinteresse e dello

si accosta per la prima volta al campo dell’edilizia,

scarso profitto negli studi. Questo per intendere che la

aiutato anche dall’esperienza lavorativa in marina. La

sua carriera si conclude o inizia senza aver conseguito

sua vocazione progettistica è legata alle vacanze

nessun titolo accademico. Si rivolge così al mondo del

estive passate da fanciullo in una piccola isola della

lavoro presso le industrie e dopo un breve tirocinio

Baia di Penobscot, sulla costa del Maine, dove viene

come studente lavoratore viene assunto, in qualità di

attratto dalla costruzione e dalla tecnologia delle

apprendista-riparatore, all’Armour & Company di New

barche, ma anche dalla pesca. Non a caso, proprio nel

York, ciò gli permette un approfondimento della

periodo in marina, vede l’elaborazione delle due prime

conoscenza all’interno delle relazioni tra materia

invenzioni. Congedatosi, alla fine della guerra, con il

prima e processo lavorativo. Nel 1917 partì per la

grado di luogotenente, negli anni '20 fondò la

Prima guerra mondiale entrando nella Marina Militare

Stockade Building System insieme al suocero, per

alla

Milton

Academy,

si

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produrre case leggere, impermeabili e antincendio. La

del maestro, anticipando molti di quei presupposti che

compagnia fallì a causa di difficoltà economiche. Nel

avrebbero

1927 a 32 anni, in bancarotta e disoccupato, a

formulazioni della filosofia della progettazione. Gli

Chicago, vide sua figlia Alexandra morire di polmonite.

eventi e le idee susseguitesi nel 1927 fondano il

La responsabilità lo spinse a bere e a contemplare il

pilastro centrale della vita e del pensiero di Fuller.

suicidio. Un momento cruciale che lo portò alla fine a

Torna a New York, dove incontra lo scultore Isamu

trasformare la sua vita in "un esperimento, per

Noguchi e intreccia con lui una sincera amicizia.

scoprire cosa un singolo uomo può fare per cambiare il

Insieme partono per Yale, Harward e Chicago, con

mondo e beneficare l'umanità intera". Stabilitosi a

l’intento di far conoscere il modello della casa

Chicago con l’incarico di supervisionare un impianto

“Dymaxion” ed alcune opere dell’artista. Gli venne

produttivo, fonda e presiede la “4D Company” è la

proposto un piccolo incarico in un college in North

prima di una lunga serie di iniziative per la promozione

Carolina ed accettò. Lì sviluppò il concetto di cupola

e lo sviluppo della sua ida di architettura. Nascono i

geodetica. Progettò il primo edificio in grado di

saggi 4D e 4D Timelock, pubblicati in un libro a

sostenere il suo peso senza limiti pratici. Il Governo

tiratura limitata, che è un enorme inventario delle idee

capì l'importanza del progetto e assunse Fuller per 13

costituito

la

base

delle

successive


costruire cupole per le installazioni dell'esercito.

lezioni di geopolitica, che lo rendono ulteriormente

Vennero costruite migliaia di queste cupole in pochi

famoso e apprezzato in tutto il mondo. Nel 1943, in

anni. Nonostante lo scarso successo riscosso dalle sue

seguito alla pubblicazione sulla rivista Life della carta

teorie, Fuller pubblica la rivista “Shelter” (1930-32).

topografica Dymaxion “The Air Ocean World”, il

All’inizio degli anni Trenta è alla ricerca di capitali per

maestro ottiene per la prima volta l’interesse e il

l’acquisto di una vecchia fabbrica, dove poter

riconoscimento dal mondo scientifico americano. La

realizzare il prototipo della Dymaxion Car. Nel 1936 il

cartografia ottenne il brevetto dal governo degli Stati

Dymaxion Bathroom viene esposto al museo di arte

Uniti. Dal 1944 al 46 assume la carica di ingegnere

moderna di New York. Nel 1939 Fuller viene assunto

amministrativo della Dymaxion Dwelling Machines di

dalla Phelps Dodge Reserch , ditta che decide di

Wichita nel Kansans, a questo proposito nel 1952

costruire la serie Dymaxion. Con la collaborazione

riceve Il premio dell’American Institute of Architect di

delle Butler Manufacturing Company di Kansas City

New York. Ma è con l’invenzione delle cupole

progetta la Dymaxion Deployment Unit, mentre nel

geodetiche , che la produzione dell’architetto viene

1942 diviene ingegnere capo meccanico del Sword of

finalmente riconosciuta a livello mondiale. Nel 1945

Economic Welfare. Nello stesso anno tiene una serie di

riceve il premio dal corpo della Marina statunitense ed 14


il Gran Premio

alla Triennale di Milano; l’anno

Durante la sua laboriosa carriera, viaggia di continuo,

successivo, viene insignito del premio centenario

compiendo più volte il giro del mondo; conosce e

dell’università

in

frequenta personaggi come Albert Einstein ed Indira

collaborazione con l’architetto Shoji Sadao, con il

Gandhi e, nel 1968, incontra Norman Foster. Con

quale progetta la grande cupola geodetica per il

l’architetto inglese, intesse un sodalizio fecondo

Padiglione USA all’Expo del 1967 e redige una serie di

elaborando progetti di grande interesse. Nello stesso

altri progetti più legati all’idea di città. Fuller attiva

periodo diventa membro del Royal Institute of British

uno nuovo studio di progettazione a Long Island City a

Architects. Buckminster Fuller si spegne a Los Angeles

New York. Dalla fine degli anni cinquanta, fino

il primo luglio 1983, aveva 88 anni.

del

Michigan.

Nel

1959

all’anno della sua morte, nel 1983, Buckminster Fuller ottiene un’infinità di riconoscimenti accademici e scientifici e si dedica con impegno all’insegnamento universitario, diventando anche titolare di varie fondazioni di studio e di ricerca.

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1927 La città mondiale : “The Air Ocean World Plan”. Progetto. per via aerea. Multiple-Deck 4D, blocco di appartamenti multipiano, trasportabile, caratterizzato da una serie di piastre esagonali ancorate ad una torre centrale, in cui vengono sistemati tutti gli impianti. All’interno dell’unità abitativa, oltre le residenze trovano collocazione i servizi.

1927-1931 Dymaxion House 4D. Progetto. Rappresenta uno sviluppo unifamiliare del Multiple-Deck 4D. Ne esistono due versioni: la prima a pianta rettangolare, mentre la seconda ha forma esagonale. Quasi tutti gli ambienti interni sono caratterizzati da sistemi di automazione.

1927-1934 Dymaxion Transport. Primo meo di trasporto progettato in relazione alla mobilità della Dymaxion House.

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1927-1930 Tensegrity Principio strutturale che comporta, per l’equilibrio del sistema, l’applicazione di un effetto di pre-tensione proporzionale al carico che tale sistema deve sopportare. Si distinguono due categorie di sistemi: sistemi aperti, sistemi chiusi. I primi sono dipendenti, ovvero necessitano, per l’applicazione della pre-tensione di elementi strutturali aggiunti. I secondi invece sono indipendenti da qualsiasi condizione esterna in quanto stabili. Ciascun sistema descritto si struttura nelle tre versioni mono, bi e tri-dimensionale secondo reticoli progressivamente complessi e impegnativi dal punto di vista del calcolo statico e del relativo dimensionamento. L’alto numero dei nodi inoltre comporta problemi di dettaglio costruttivo e di montaggio relativamente complicati. Per contro il vantaggio della leggerezza strutturale e della capacità d’adattamento di una prefabbricazione standardizzata induce a rappresentare un principio strutturale tecnicamente interessante ed economicamente conveniente. 1931 Dymaxion Mobile Dormitory. Progetto. Ricovero mobile per agricoltori delle cooperative russe, dato il carattere migratorio stagionale delle loro attività. È caratterizzato da una calotta a pannelli orientabili che regola il microclima e da una torretta esagonale, posta al centro della struttura contenente i servizi. 19


1937 Bagno Dymaxion. Monoblocco di un metro e mezzo di lato, determinato dall’unione di due gusci metallici realizzati in quattro sezioni stampate e sovrapposte l’una all’altra. Particolarmente interessante il sistema di pulizia a vapore che riprende dal sistema delle navi. La seconda versione, realizzata nel 1940 realizzata dalla Butler Manifacturing Co, è caratterizzata da una sezione cilindrica di 1,22 metri di diametro e comprende doccia, lavabo e vaso.

1940 Ala Meccanica. Progetto. Elemento di servizio compost da unità bagno e unità cucina. completamente automatizzata. I rifiuti vengono smaltiti chimicamente.

1940-1941 Dymaxion Deployment Unit D.D.U. Realizzata in base al fabbisogno di un ricovero abitabile a dimensioni e costi ottimali, trasportabile e facilmente componibile. Prodotta dalla Butler Manifacturing Co.

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1940-1946 Dymaxion Projection. Realizzazione scientifica del procedimento di rappresentazione, attraverso uno sviluppo complanare della superficie terrestre, fondato sulla proiezione di quest’ultima sulle facce di un cuboctaedro inscritto, con gli spigoli e i vertici appartenenti alla superficie sferica. L’intento punta alla rappresentazione grafica della complessità del progresso materiale dell’uomo, in rapporto allo sviluppo della scienza e della tecnica e alle conseguenti articolazioni politiche ed economiche. Il cuboctaedro Dymaxion è un poliedro costituito da quattordici facce equi triangolari o quadrate, da dodici vertici e da ventiquattro spigoli. Essendo monocentrico tutte le distanze del centro geometrico dai vertici sono equivalenti e quest’ultime corrispondono alla dimensione del raggio. La versione cartografica relativa alla diagrammazione dell’energia mondiale stabilisce invece la correlazione e la consistenza delle energie latenti; ovvero i rapporti sfavorevoli tra consumo d’energia natura e applicazione umana.

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1944-45 Wichita House. Nasce come abitazione operaia per i dipendenti dell’industria aeronautica e viene prodotta dalla Beach Aircraft. La prima versione è costituita da un guscio di acciaio corrugato a forma di vassoio circolare, sul quale s’innesta una struttura reticolare cupoliforme composta di aste di alluminio a cellule triangolari. La versione definitiva riprende invece dall’esperienza Dymaxion, affidando al pilastro centrale la portanza di tutta la struttura mediante cavi d’acciaio tirati e controventati. La ripartizione spaziale è affidata a pareti mobili completamente attrezzate, mentre le porte sono del tipo pieghevole a matrice, l’illuminazione è diffusa e indiretta. L’unità può essere fabbricata come un’automobile, ciascuna parte è sufficientemente maneggevole da poter essere messa in opera da uno, al massimo due persone.

1949 Necklace Dome. Cupola geodetica di piccole dimensioni, ripiegabile mediante cavo interno a sviluppo continuo. La copertura realizzata con una doppia membrana di materiale plastico trasparente a comportamento pneumatico, consente di mantenere in condizioni di pieno soleggiamento una temperatura interna inferiore del 10% di quella esterna.

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1949-1952 Skybreak Dwellings. Cupole geodetiche concepite come contenitori d’unità abitative complete.

1951 Stabilimento per la filatura automatica del cotone. Progetto. Progetto di una cupola geodetica a maglia reticolare tubolare, frequenza otto. Questo progetto è caratterizzato da un involucro a doppia calotta contenente sette piastre autoportanti, vincolate ad un pilastro centrale a pianta esagonale, al cui interno sono alloggiati i servizi , gli ascensori e gli impianti tecnici di ogni genere.

1951-1957 Paperboard Domes. Brevetto. Cupole realizzate mediante pannelli nervati di materiale leggero: cartone ondulato, resine di poliestere, laminati d’alluminio.

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1952 Cupola Geodetica. Struttura del diametro di 11 m. e messa in opera in un’ora e mezzo. È costituita da centine reticolari curvilinee e controventata da un sistema di cavi bi-dimensionali. Il mantello di copertura può essere realizzato sia in materiale plastico, sia in teli opachi.

1953 Cupola per il Ford Rotonda Building a Dearborn (Michigan). Cupola del diametro di 28,0 m. e del peso di 85 tonnellate. Progettata e realizzata per la copertura dell’edificio a pianta circolare della Ford Motor Company questa cupola segna l’inizio della produzione su scala industriale delle strutture geodetiche. 1954 Air Ocean World Map. Rappresenta l’evoluzione del sistema geometrico di rappresentazione. Dalla proiezione degli spigoli dell’icosaedro sulla superficie si perviene ad un reticolo di triangoli sferici, opportunamente suddivisi in altrettanti triangoli. La configurazione terrestre risulta così proiettata da un punto coincidente con il centro della sfera sulle facce dell’icosaedro. Il successivo sviluppo sul piano consente la rappresentazione omogenea delle terre emerse e i loro rapporti con i fenomeni politici ed economici contemporanei. 24


1954 Struttura Geodetica. Brevettata con brevetto numero 2682235 del 29 giugno del 1945 la cupola geodetica è una struttura spaziale basata sulla simmetria bi-tri-quinaria o icosaedrica e nasce dalla ripartizione delle facce dell’icosaedro, in modo che ogni punto di vertice appartenga alla superficie sferica circoscritta. Il procedimento concettuale è analogo a quello impiegato nella struttura della proiezione cartografica e realizza i presupposti volti ad ottenere il massimo dei risultati con il minimo dispendio di energie. 1954 Cupola in cartone alla Triennale di Milano. Installata nel giardino del castello, questa semisfera, vivacemente colorata in arancione, si aggiudica il gran premio alla Triennale di Milano, ed è costituita da pannelli in cartone stampato e sagomato, la cui orditura si staglia sulla lucente e colorata plastica della tamponatura. È possibile montarla seguendo le istruzioni stampate sui componenti dell’ossatura.

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1954 Ristorante a cupola geodetica, Woods Hole (Massachusetts). Cupola del diametro di 16,80 m. e del peso di 2700 chili. È stata realizzata su progetto dell’arch. G. Peterson. il reticolo è costituito da due famiglie d’aste lignee a sezione rettangolare e coperto da una membrana sottile di teli di plastica trasparente Mylar. 1954-1956 Radomes o cupole per radar. Commissionata dalla Defense Early Warning Line questa cupola esapentagonale, rivestita di pannelli di poliestere fiberglass possiede il diametro di 9 m. e mezzo ed è aviotrasportabile. Adatta per far fronte alle temperature glaciali e alla spinta del vento agente di 250 km. Orari, questa struttura si monta in sole quattordici ore ed è permeabile alle onde radar. 1954 Cupola geodetica per l’ U.S. Marine Corps. Cupole da destinare a ricovero mobile per le unità militari dislocate all’estero. 1955 Padiglione U.S.Air Force. Struttura geodetica ad uso militare utilizzata dal quartiere generale ufficiale dell’aereonautica militare degli USA in Corea.

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1956 Padiglione espositivo Kabul USTF. Realizzato per la sede statunitense all’esposizione di Kabul questo padiglione geodetico, a maglia triangolare del diametro di 30,50 m.

1957-1959 Cupola Kaiser. Struttura in alluminio costituita da una maglia reticolare a cellule esagonali e pentagonali e da un involucro solidale con la griglia, composto di pannelli in alluminio, ritagliati secondo un tracciato geodetico. Sono state realizzate molte versioni di questa struttura, in tutto il mondo.

1957 Plydomes. Cupola a basso costo realizzata mediante assemblaggio di fogli di compensato di spessore vario e destinata ad usi molteplici. Sono state realizzate diverse versioni in America e in Corea.

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1958 Union Tank Car Company a Barton Rouge in Louisiana. La committenza richiedeva la copertura di un’area sufficientemente vasta da assorbire agevolmente l’attività di uno scalo ferroviario. A tale proposito è stata realizzata una cupola del diametro di 116 m. e di altezza pari a 36 m. Composta da un reticolo esagonale con trecento pannelli modulati sulla stessa trama di acciaio, questa struttura è stata messa in opera senza impalcature e con il solo ausilio di quattro sostegni a balcone. 1958 Padiglione USA all’esposizione di Mosca. Nikita Krusciov, nel maggio del ’59, visita la cupola e dichiara: “Sto pensando di autorizzare Kucherenko (capo di Stato per l’edilizia e l’architettura) di fare la stessa cosa qui in Unione Svietica”. Chiamata “cupola d’oro” per la colorazione conferitale, è una versione della tipologia Kaiser e raggiunge il diametro di sessanta metri. 1959 American Society of Metals. Costruita dalla North America Aviation Company su progetto architettonico di John Kelly e su progetto strutturale della Fuller’s Synergetics. Caratterizzata da una doppia calotta di 76 m. di diametro, reticolata secondo una maglia esa-pentagonale di aste tubolari in acciaio. 28


1960 Casa Fuller , Carbondale (Illinois). Struttura geodetica del tipo Paese Domes del diametro di 12 m. L’ossatura interna è di legno massello, mentre quella della cupola vera e propria è rivestita con pannelli di compensato. L’impianto distributivo conserva i caratteri della Dymaxion. 1960 Climatron Botanical Garden a St. Louis (Missouri). Cupola geodetica a doppia orditura del diametro di 53 m. e di altezza massima di 21 m., sospesa su appoggi puntiformi e impiegata per la copertura di un giardino botanico climatizzato. Lo spazio coperto con elementi trasparenti di materiale acrilico consente la realizzazione di un habitat controllato integralmente, sia nella temperatura che nell’umidità, attraverso l’impiego di un computer. Questo edificio rappresenta parte di una ricerca che attraverso sperimentazioni come il padiglione di Montreal ed il progetto per New York approderà all’avveniristica “Autonomus house” 1961 Octet Truss System. Sistema strutturale. L’invenzione + diretta alla costruzione di edifici caratterizzati dalla continuità fra solai e pareti. Il reticolo è estremamente leggero e resistente. Servendosi dell’ Octet Truss Fuller risolve i problemi connessi con il superamento delle grandi luci a cui ricorre con l progettazione dei macro-organismi urbani negli anni Sessanta e Settanta. 29


1961 Aspension Tensgrity. Principio strutturale che ha trovato applicazione nella realizzazione di un modello di cupola la cui struttura presenta uno strato superiore scorrevole in due sensi e uno strato inferiore semplice e i cui elementi di trazione si raccordano ad un anello perimetrale di compressione. Tramite la compressione di questo anello la cupola si eleva “sinergeticamente” liberandosi dell’involucro nel quale è riposta. 1964 New Harlem Highrise (New York). Ipotesi di ristrutturazione urbana che consente la realizzazione di un sistema di torri a sezione circolare e a raggio variabile, senza manomettere il tessuto esistente. Quindici torri di cento piani sospesa ad un pilastro centrale cavo a cui sono vincolate la serie di piastre per gli alloggi. La carrabilità è risolta con una serie di percorsi elicoidali carrabili. 1965 Drop Out a Trinidad (Colorado). Serie di cupole geodetiche realizzate con materiali di scarto riciclati, cofani tetti, vecchi sportelli di auto. Policromo esempio di architettura spontanea scaturita dal bisogno di edificare case a basso costo.

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1964 Padiglione USA per l’EXPO di Montreal (Canada). Consiste in una griglia tridimensionale di m. 122x152 sospesa su 4 pilastri reticolari di 24 m. di altezza e modulata su un reticolo composto di tetraedri e ottaedri a spigoli tesi ed assi compressi.

1967 Cupola per Manhattan, New York (USA). Progetto. Progetto di copertura del centro di Manhattan mediante una cupola semisferica del diametro di 2 miglia.

1969 Tetrahedral City, Tokyo (Giappone). Progetto con Shoji Sadao. Il tetraedro simbolico della struttura primaria dell’universo diventa, nel caso di questa città, un organismo architettonico-strutturale all’interno del quale si compone un’unità sociale.

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1966 Shoriki Tower. Monte Fuji (Giappone). Progetto con Shoji Sadao. Il progetto si compone di una torre molto alta, caratterizzata da funzioni integrate, con l’intento di confrontarsi con l’altezza del Monte Fuji, alto ben 3778 m. sul livello del mare. Costituita da un traliccio reticolare spaziale tenso-strutturato a sezione variabile, poggiato al terreno e controventato da cavi tubolari ed alta 3734 m.

1967 Sfere Galleggianti. Progetto. Con l’intento di ridurre il sovraffollamento delle concentrazioni urbane Fuller escogita una soluzione avveniristica. Parliamo di globi geodetici sospesi in aria.

1968 Ristrutturazione del centro di Toronto (Canada). L’intervento è caratterizzato da una galleria di 1000 m. che raccoglie spazi climatizzati. 1968 Satellite Pro-To-City Toronto (Canada). Progetto. Megastruttura per abitanti.

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1969 Triton City. Progetto. Con Shoji Sadao e Peter Floyd.

1971 Spadina, Toronto (Canada). Progetto con Shoji Sadao.

1971 Old Man River, Fitzgibon.

East St.Louis (Missouri). Progetto. Con Shoji Sadao e James

1971 Teatro Samuel Beckett, Oxford (Inghilterra). Progetto. Con Foster Associates.

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1971 Climatroffice. Progetto. Con Foster Associates.

1978 Padiglione Espositivo per ‘International Energy Expo, Knoxville (Tennessee) Con Foster Associati e Shoji Sadao. È una cupola tensegrale di grande dimensione , che delimita uno spazio climatizzato, attraverso un sofisticato impianto solare.

Autonomous House. Progetto. Con Foster Associates. Questo progetto è basato su una nuova geometria strutturale, nello specifico sul disegno di una cupola provvista di due calotte rotanti, in cui la parte interna ed esterna si muovono autonomamente. Ciò consente di far circolare la climatizzazione nell’intercapedine ricavata tra i due schemi.

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LA CRISI DEL 1927 R.

doveva mantenere una figlia appena nata, Allegra: la

Buckminster Fuller non fu elaborata in modo

sua presenza è un motivo di ispirazione evidentissimo

graduale, ma venne alla luce tutta intera in un anno

in certi schizzi progettuali risalenti all’inizio del 1928,

straordinario, il 1927. Questa nuova filosofia nuova

con numerose varianti di carrozzine e di bambini che

nasceva da una grave crisi personale. Fuller aveva 32

si muovono gattonando.

anni, era senza un soldo e disoccupato. Nel 1922 era

Secondo la forma più spesso usata per narrare

morta Alexandra, la figlia primogenita, e secondo lui,

l’episodio, un giorno Fuller si trovava in riva al lago

era morta proprio perché lui come padre non era

Michigan, a Chicago, immerso nella contemplazione

stato capace di offrirle un’esistenza in condizioni

delle acque. Era a un passo dal suicidio, ma fu colpito

adeguate. Il fatto che le masse non potessero

d’un tratto dall’idea che la sua vita non apparteneva a

accedere ad abitazioni a buon mercato, costruite con i

lui, ma all’universo. ln quel momento decise di

materiali e i procedimenti tecnici più moderni, per

intraprendere quello che chiamò "un esperimento per

Fuller era scandaloso, ed era stato la causa indiretta

scoprire che cosa fosse capace di fare quel piccolo

della prematura morte di Alexandra. Nel 1927 Fuller

individuo, spiantato e sconosciuto, a favore dell’intera

La

rivoluzionaria

filosofia

dell’abitare

di

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umanità”. Invece di mettere fine alla propria vita,

England, nonostante i dilaganti problemi, finanziari e

decise

era

di alcolismo, nella Chicago proibizionista di Al Capone,

commettere un "egocidio", e dedicare il resto della

Dal 1927 in poi, perduto l’impiego nell’azienda di

vita a migliorare la condizione del genere umano.

famiglia (Stockade era di proprietà del suocero, James

Dopo la stupefacente rivelazione, Fuller trascorse il

Monroe Hewlett, un modello di rispettabilità), si

resto del 1927 in assoluto silenzio, mentre elaborava

presentò al mondo in genere proclamandosi un ribelle

nei dettagli la sua nuova filosofia.

dissidente. l suoi problemi non erano più di carattere

La misteriosa descrizione di questo attimo primigenio

personale, erano i problemi del mondo. Con

vissuto da Fuller non ha valore di documento storico,

l’“egocidio” commesso in riva al lago Michigan Fuller

ma in quanto miti diffusi dallo stesso Fuller, servono a

poté trasformare il fallimento nel mondo degli affari

"concentrare la verità". È innegabile comunque che

in una vita spesa per intero in una crociata a favore di

nella vita di Fuller il 1927 fu uno spartiacque

tutta l’umanità.

fondamentale. Fino a quella data aveva fatto del suo

Il periodo precedente lo spartiacque del 1927 è

meglio per adeguarsi alle aspettative di successo

un’immagine sfocata e confusa di sbiadite fotografie

professionale conformi alle tradizioni del New

di famiglia, aneddoti e premonizioni: una prima

quindi

che

il

gesto

responsabile

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infanzia impacciata da una vista debolissima, motivo

molto romantica, per essersi innamorato di Marilyn

delle relative lenti a fondo di bottiglia oltre che della

Miller, una bellissima ballerina di varietà, e averla

tendenza di Fuller a fidarsi del tatto, e a fare

invitata a cena a New York insieme all’intero corpo di

esperimenti di costruzioni, fin da quando era all’asilo,

ballo addebitando la spesa sul conto di famiglia,

mettendo insieme con stuzzicadenti e piselli secchi

quando

delle strutture non rettangolari che "sentiva" solide; le

sostenere gli esami; la seconda, molto meno

idilliache vacanze estive sulla Bear Island, al largo

scintillante, per aver dimostrato in genere scarso

della costa del Maine, dove Fuller imparò tutto quel

interesse per i programmi di studio.

che c’era da sapere sulle barche, sul vivere in modo

Seguirono poi le epifanie della meccanica. Dopo che

autonomo e sul bricolage (fabbricò una "medusa

fu espulso da Harvard la prima volta, la famiglia lo

meccanica", un congegno simile a un ombrello che

spedì a lavorare in un cotonificio del Quebec, dove

serviva a far muovere una barca, e nella casa di

Fuller, privo di qualsiasi formazione tecnica, maturò

famiglia creò contenitori per i dischi del grammofono

un profondo rispetto per la tecnologia e rivelò un

in cui i dischi "rotolavano dentro e schizzavano fuori").

intuito pratico per le parti meccaniche e la

Vennero poi le due espulsioni da Harvard: la prima,

metallurgia. l successi da lui ottenuti come meccanico 39

invece

avrebbe

dovuto

presentarsi

a


specializzato bastarono a farlo invitare di nuovo a

l’”economia della macellazione, della refrigerazione, e

Harvard, ma ormai Fuller nutriva molto meno

della chimica dei prodotti collaterali” accese la

interesse per le materie curricolari che vi si

curiosità di Fuller, che intanto caricava sulle navi

insegnavano, e per una struttura sociale elitaria che

quarti di bue destinati all’esportazione e meditava sui

non lo accettava come membro, di quanto ne avesse

misteri del come far arrivare in tavola le derrate

avuto per il funzionamento dei cotonifici canadesi.

alimentari essenziali.

Dopo essere stato espulso la seconda volta, Fuller

Forse la fase più significative di tutte fu la marina

lavorò in uno dei campi meno attraenti in cui si sia

militare. Nel 1917, in tempo di guerra, Fuller prestò

svolta l’epopea vittoriosa dello sviluppo industriale:

servizio

l’industria della carne.

dell’imbarcazione di famiglia, il Wego, pattugliando

Come dirigente della Armour & Co., la società di

assiduamente la costa del Maine. Dal periodo

lavorazione della carne più grande del mondo, Fuller

trascorso nell’Accademia navale di Annapolis, fra il

ricominciò a seguire le sue "lezioni pratiche" e prese a

1918 e il 1919, Fuller ricavò gran parte delle sue

interessarsi degli schemi economici su larga scala della

conoscenze tecniche, oltre all’ispirazione per dedicarsi

produzione e distribuzione. Il contatto diretto con

a quello che più tardi avrebbe chiamato il problema 40

volontario

in

marina

a

bordo


dell’“effimerizzazione”,

sistemi

come il know-how tecnologico impiegato per costruire

complessi verso forme sempre più leggere, più

un sottomarino potesse trasformare completamente

efficienti e

la qualità di vita dei civili.

più

l’evoluzione

invisibili.

Si

dei

rese

conto

che

l’architettura navale era il trionfo dell’efficienza

Infine, ci fu la Stockade, la prima e sfortunata

nell’uso dei materiali. Il microcosmo galleggiante

iniziativa di Fuller nell’industria edilizia. Il suocero,

navale, munito degli strumenti tecnologici più

James Monroe Hewlett, aveva inventato un nuovo

aggiornati per le comunicazioni e la navigazione, e

tipo di blocco per l’edilizia prefabbricata, Si trattava di

progettato per dare il massimo dell’efficienza,

grossi blocchi leggeri forati, che si montavano uno

costituiva un potente paradigma di cui Fuller si

sull’altro; versando poi il cemento attraverso i fori si

sarebbe servito per denunciare lo stato di inefficienza

ottenevano colonne interne del diametro di 12

in cui versava l’industria dell’edilizia abitativa.

centimetri circa. Pur avendo fabbricato circa 240 case,

La Marina fu per lui anche il luogo in cui sperimentare

la società Stockade fu un disastro finanziario. Hewlett

gli

dovette cedere il controllo della ditta, che fu assorbita

strumenti

di

comunicazione

più

moderni;

rappresentò una “postazione di frontiera” della

dalla

tecnologia, dove Fuller ebbe l’improvvisa visione di

licenziamento, l’origine della sua crisi del 1927. 41

Celotex,

e

Fuller

subì

un

inglorioso


42


43


44


FORMULARE IL PROBLEMA : 4D TIMELOCK Sia vero o no che R. Buckminster Fuller abbia

dopo, nella nuova versione 4D Timelock, spedito a 200

osservato per tutto il resto dell’anno 1927 un totale

eminenti pensatori di tutti i paesi del mondo in copie

silenzio (e i documenti relativi a quel periodo

ciclostilate. ln 4D si proclamava la necessità di un

conservati nel suo Chronofile fanno supporre che

nuovo genere di architettura, un’architettura basata

probabilmente non lo fece), all’inizio del 1928 aveva

sul Tempo, la quarta dimensione della teoria della

ormai pronto il piano in cui esporre la sua maniera del

relatività di Einstein. Lo stesso Fuller forniva un

tutto nuova di affrontare il problema della casa. Il

riassunto esatto del contenuto del libro: "La nascita

progetto si presentava sotto forma di manifesto, 4D

dell’edilizia riprodotta con mezzi industriali - la

4 Dimensioni], pubblicato a spese dell’autore e

inevitabile quarta dimensione - alcuni pronostici

“scritto in preda agli spasimi dell’angoscia mentale”,

gravidi di conseguenze e doveri dell’individuo”. Erano

che il 17 maggio 1928 fu distribuito all’assemblea

davvero

dell’associazione americana degli architetti (AIA:

manifesto di Fuller era impregnato dal senso di una

American Institute of Architects) a St. Louis, e poco

pressione incalzante degli eventi: "Bisogna Leggerlo

pronostici

gravidi

di

conseguenze:

il

Senza Perdere Tempo, Leggerlo Non Sarà una Perdita 45


di Tempo, Non si Perderà Tempo quando Tutti lo

di aver elaborato le proprie idee in modo del tutto

avranno Letto”, lo affermava nel testo.

autonomo. Nel diario, alla data 30 gennaio 1928,

Il problema centrale affrontato da 4D Timelock

scrive: “Andato a trovare Russell Walcott e preso a

era "il grande problema economico della nostra epoca

prestito Vers une Architecture di Le Corbusier [... RBF

e di tutte le epoche: La Casa". Mentre nel suo Vers

ha letto Le Corbusier fino alle ore piccole. Stupito per

une Architecture Le Corbusier aveva affermato che il

la coincidenza dei risultati rispetto alle Case Fuller ma

problema della casa non era stato formulato, Fuller lo

non coglie il concetto principale: la contrapposizione

formulava in termini energici, abbozzando i contorni

fra casa [home] e abitazione [house]”.

di una soluzione ardita. Il saggio di Le Corbusier era

Fuller non ebbe per primo l’idea dell’edilizia abitativa

stato tradotto in lingua inglese nel 1927, ed ebbe

prodotta in serie: anzi, un suo corrispondente gli fece

senza dubbio una influenza enorme su 4D Timelock;

notare che perfino Leonardo da Vinci aveva eseguito

Fuller ammetteva di averlo letto mentre scriveva 4D, e

schizzi di strutture edilizie prefabbricate. Ma nel

addirittura

come

manifesto di Fuller a favore di un’edilizia prodotta in

accompagnamento al proprio lavoro, ma affermava

serie che utilizzasse i materiali più moderni era

perentoriamente, secondo il suo tipico modo di fare,

racchiuso anche il primo abbozzo di un progetto di

ne

patrocinava

la

lettura

46


autosufficienza domestica che, come pensava Fuller,

transatlantici. La piccola abitazione, secondo Fuller

metteva in causa una filosofia della casa e non solo

non aveva tratto nessun beneficio dalla pressione

dell’abitazione.

economica che aveva invece influito sul design

Come

Cartesio,

R.

Buckminster

Fuller

teneva

dell’aeroplano e della radio. L’edilizia era un assurdo

moltissimo a proclamare l'autonomia della sua visione

atavismo, un relitto del mondo preindustriale.

a quattro dimensioni rispetto a qualsiasi altro

Ma Fuller andò ancora oltre rispetto a Le Corbusier,

pensatore del presente o del passato. Il suo cammino

facendo addirittura il tentativo di trasformare la

era illuminato dalla luce della rivelazione e dalla luce

“machine á habiter” in una realtà.

della natura, non da quella di qualsivoglia autorità

4D Timelock condivide alcuni aspetti chiave con Vers

secolare.

une Architecture: entrambe le opere sono animate da

Fuller proponeva di risolvere il problema della casa

una sensazione ai crisi e urgenza: il grido di battaglia

partendo da due elementi chiave: la produzione in

di Le Corbusier, "architettura o rivoluzione”, e quello

serie e la standardizzazione. Come Le Corbusier,

di Fuller “Non c’è tempo da perdere” sono entrambi

esaltava i principi del disegno industriale che si

appelli a favore dell’edilizia prodotta in serie;

traducevano nei progetti di aeroplani, automobili e

entrambi riformulano il problema della casa come la 47


necessita di corrispondere al bisogno fondamentale

ventesimo secolo verso la quale decentrare [gli

dell’uomo di avere un riparo [shelter. Fuller era del

utenti” .

tutto consapevole del fatto che mentre in Europa gli

Dobbiamo

architetti del Bauhaus si ispiravano al romanticismo

inebriante di Le Corbusier, Fuller aggiunge degli

dell’architettura industriale americana, gli architetti

elementi

americani non stavano creando un loro linguaggio per

dimensione, ovvero l’architettura basata sul tempo

la casa unifamiliare: “Non stiamo affatto creando

(edifici pensati come entità temporali e non solo

un’architettura nostra (si badi, mi riferisco alla casa di

spaziali), l’uso di materiali più leggeri, il risalto dato

piccole dimensioni, non al palazzo cittadino) perché

alla tensione come principio normativo dell’edilizia,

non siamo aderenti al vero, non usiamo le conoscenze

l’esperienza diretta della cantieristica navale e della

che abbiamo e non abbiamo l’audacia di creare".

costruzione di aerei come paradigma dell’edilizia

Fuller sottolinea come le infrastrutture aeree, stradali

abitativa, e infine forse l’aspetto più decisivo, la

e ferroviarie esistenti nel 1928 convergessero tutte

consegna dei manufatti edili per via aerea. Fuller

verso una forma decentrata di insediamento umano,

traccia un parallelo fra le ambizioni di aerotrasporto di

ma “[a queste infrastrutture] manca una casa del

4D con il modernismo europeo, nella seguente 48

però

riconoscere

caratteristici

suoi

che

propri:

alla

la

miscela

quarta


memorabile formula: "L’architettura in calcestruzzo

grattacielo in citta. ln senso generale e strutturale,

può essere vista come il bozzolo di plastica del verme

nelle nostre case lo utilizziamo soltanto sotto forma di

arcaico, dal quale emergerà la farfalla a quattro

chiodi. Dal punto di vista strutturale la caratteristica

dimensioni". Nel prendere a prestito i modelli dalla

del nuovo utensile, il metallo, diversa da tutti gli altri

costruzione navale e aerea, Fuller mette in risalto le

utensili delle epoche precedenti e la sua resistenza

potenzialità del metallo come materiale nell’edilizia

alla trazione, che supera tremendamente ogni altra

abitativa: "Il grande e nuovo utensile della nostra

unita di resistenza mai creata”.

epoca e il metallo, dal quale è nata la meccanica o il

Pur avendo il sostegno di personalità di spicco, la

moto meccanico guidato, governato dal design a

proposta di Fuller a favore dell’edilizia abitativa di

quattro dimensioni. È stato il metallo a rendere

serie

possibile la produzione, il trasporto e la distribuzione

americana degli architetti (ALA), che approvò una

centralizzati attraverso una molteplicità di canali. Il

risoluzione secondo cui l’AlA intendeva "mettere agli

metallo ha reso possibile l’automobile, la ferrovia,

atti che [l’associazione era di per se contraria a ogni

l’aeroplano, il telefono, il telegrafo, la radio, i vestiti

forma di progetto riproducibile, alla maniera dei piselli

che portiamo e tutti i nostri alimenti, e il nostro

di uno stesso baccello". Non è chiaro se la 49

non

incontrò

il

favore

dell’associazione


dichiarazione fosse una risposta diretta a Fuller, in

contemporanea con il libro. Forse il più radicale era il

primo luogo perché era la dichiarazione di apertura

modo in cui dovevano essere consegnate le sue case

del convegno, e in secondo luogo perché non lo

prodotte in serie. Uno Zeppelin doveva far cadere una

chiamava in causa personalmente: forse l’AlA

bomba su un luogo prestabilito, in modo da produrre

esprimeva solo una crescente preoccupazione per le

un grande cratere. Poi lo stesso Zeppelin avrebbe

tendenze verso la standardizzazione che si andavano

lasciato cadere con precisione nel medesimo cratere

affermando.

una torre a dieci piani "a quattro dimensioni" che

Nondimeno, Fuller replicò con grande energia nella

sarebbe stata fissata sul posto versando del cemento.

versione del suo manifesto inviata per posta a

Le Lightful Towers (torri piene di luce) di Fuller,

numerosi pensatori di spicco dopo il convegno di St.

leggerissime e al tempo stesso capaci di catturare la

Louis: "Non è forse vero che la standardizzazione

luce [in inglese light significa "leggero”, ma anche

produce nella vita libertà e felicità in misura sempre

“luce”, erano disegnate come strutture modulari

crescente?" chiedeva ai lettori.

esagonali costruite intorno a una intelaiatura centrale,

Fuller tradusse la sua visione sotto forma di abbozzo,

e capaci di estendersi in verticale grazie a una gru

in una serie di straordinari disegni eseguiti in

montata sul tetto. Per spostarsi da e verso le loro case 50


“a quattro dimensioni” gli abitanti avrebbero usato

professore di antichità indiane a Delhi. Le 4D Lightful

piccoli velivoli a forma di goccia, in grado di rollare a

Towers di Fuller, e in seguito le Dymaxion House,

lungo sul terreno. Esiste una certa affinità fra gli

erano progettate in modo da essere molto elastiche.

stupefacenti

che

Erano corredate di letti pneumatici, e perfino i

ritraggono le sue città a quattro dimensioni e le strade

pavimenti, costituiti da strati pneumatici stesi sui cavi

su cui si affacciano torri a dieci piani.

in tensione, a chi ci camminava sopra davano

Gli edifici proposti da Fuller miravano a diventare case

l’impressione di muoversi su un pallone da calcio.

"a prova di fatica”. Le apparecchiature più moderne

Nelle case "a quattro dimensioni” di Fuller le porte

sarebbero servite a lasciare agli abitanti tempo libero

dovevano tutte essere avvolgibili verso l’alto,

prezioso per svagarsi e per migliorarsi. I bambini

gonfiabili o girevoli, per evitare la polvere. La luce

vivendo nelle loro torri a quattro dimensioni,

naturale

avrebbero potuto istruirsi in modo spontaneo

dall’introduzione di specchi situati in posizioni

sintonizzando il televisore (televisori, nel 1928!) sulle

strategiche, la luce artificiale sarebbe stata indiretta e

lezioni impartite dal preside di Harvard, dal titolare

regolabile con interruttori a commutazione. La 4D

della cattedra di matematica a Oxford, o dal

House sarebbe stata montata in un solo giorno,

disegni

ciclostilati

da

Fuller,

51

avrebbe

acquistato

intensità


equipaggiata con tutti i moderni congegni per ridurre

architettura. Inoltre Fuller introduceva il concetto

la fatica, simile a un transatlantico in verticale.

centrale di mobilità nella proprietà immobiliare, forse

Sarebbe stata dotata di un sistema di aspirazione e

aprendo così la strada a una delle utopie più

riciclaggio (electric vacuum range) dell’aria che

caratteristiche della periferia residenziale americana,

avrebbe permesso ai suoi felici abitanti di cucinare

il parco di roulotte o case mobili.

bistecche alla perfezione oltre che di indossare gli

I disegni brevettati eseguiti nel marzo 1928 a corredo

abiti di bucato senza bisogno di stirarli.

di 4D Timelock rivelavano una significativa tendenza

Ma perché “a quattro dimensioni"? Per quanto posso

conservatrice, assai più degli schizzi delle torri a

capire, Fuller adotta la quarta dimensione a vari livelli.

quattro dimensioni eseguiti da Fuller nel 1928.

Al livello più basso, le sue case erano distribuite a

Raffiguravano una casa di forma rettangolare,

raggiera

partire

secondo Fuller perché il suo consulente legale esperto

dall’intelaiatura. Al livello superiore, le sue case a

di brevetti riteneva che così il progetto sarebbe stato

quattro dimensioni erano progettate in modo da

meglio accolto dalla commissione esaminatrice.

lasciare agli abitanti la massima quantità di tempo

Tuttavia,

libero, liberandoli dalla schiavitù della cattiva

dimensioni, la casa era costruita intorno a un telaio

in

"unità

temporali"

a

52

come

le

Lightful

Towers

a

quattro


centrale, che Fuller chiamava “sistema nervoso

Barnes-Wallis, raffigurato in alcuni disegni della torre

centrale", oltre ad adottare i principi costruttivi delle

a quattro dimensioni, sembra aver influito sul

torri

sulla

progetto di Fuller della intelaiatura centrale. Fuller

tensostruttura. l disegni preparati per la domanda di

intendeva le sue 4D Towers come un esempio di quel

brevetto, che fu respinta, a Fuller non piacevano:

che definiva "costruire dal dentro in fuori". Le torri

diceva che sembravano “immagini di un uomo con un

dovevano essere piantate nel terreno come alberi,

piede solo, e su quel piede un solo dito”. È possibile

sospese a un pilone centrale.

che Fuller abbia sviluppato rapidamente la propria

Esiste un influsso di altri architetti sui primi disegni di

idea,

Fuller”

Fuller. ln un articolo del 1955, dal titolo Influences of

rettangolare del marzo l928, passando a un modello

my Work, Fuller lo negava con veemenza: "Molti

circolare simile a una ruota di bicicletta fino ad

chiedono se le idee e le tecniche del Bauhaus abbiano

arrivare, nell’aprile l928, a un modello a esagono che

avuto un influsso formativo sul mio lavoro. Devo

aveva il grande vantaggio di permettere alle forze

rispondere con energia che non è così". Al contrario,

dell’intelaiatura centrale di annullarsi in modo

argomentava, il suo modo di vedere il design deriva

simmetrico. Il pilone di atterraggio del dirigibile

da una serie di peculiari esperienze formative da lui

a

quattro

partendo

da

dimensioni,

una

prima

fondati

“Casa

53


vissute, dal cotonificio alla marina militare. Dal

progetti che hanno occupato Fuller per tutta la vita:

Dymaxion Chronofile lo sterminato archivio personale

l’uso della tensione come principio costruttivo, la

di Fuller, ordinato su base cronologica, si ricava un

produzione

quadro più complesso: fra il 1927 e il 1928, a quanto

decentramento, l’autosufficienza dell’abitazione, la

pare, Fuller non si limitava a covare la sua visione, ma

consegna per via aerea, l’uso di leghe leggere

si dedicava a letture voraci sull’opera di Le Corbusier,

nell’edilizia, la simmetria esagonale, la riforma

Mies van der Rohe, Walter Gropius e i costruttivisti

dell’istruzione,

russi. Il concetto fulleriano di “fare di più con meno",

dominante sull’ambiente.

un principio di economicità, non e da identificarsi con

Forse la consegna delle abitazioni per via aerea era,

“il meno e più" di Mies van der Rohe, che esprime in

preso a sé, l’elemento più innovativo della proposta di

primo luogo una posizione estetica.

Fuller. Sebbene sia stata spesso tralasciata come un

Sebbene sia scritto senza dubbio in modo grezzo, e

indice di eccentricità o un’anomalia storica tipica

impregnato

progresso

dell’età dello Zeppelin, sulla consegna per via aerea si

tecnologico che precedette il crollo della borsa del

fondavano molti principi essenziali del modo in cui

1929, 4D Timelock contiene l’embrione di molti

Fuller impostava la progettazione. Se espressa per

dell’ottimistica

fede

nel

54

in

serie,

la

casa

la

standardizzazione,

vista

come

il

elemento


esteso, la logica che sottende la consegna per via

produzione industriale in qualsiasi punto della

aerea appare potente e sorprende per la sua

superficie terrestre, Polo Nord compreso, senza

semplicità. Al contrario di quanto alcuni ritengono,

imporre aprioristiche limitazioni alle dimensioni

Fuller non dedicò la vita a un sistema che prevedeva la

dell’edificio stesso. A differenza delle forme di

consegna di componenti edilizie prefabbricate perché

consegna tradizionali, la consegna per via aerea di

fossero montate a mano sul posto. La sua idea era di

case già complete imponeva però limiti rigorosi al

consegnare case complete, prodotte in serie, cosi

peso dell’edificio completato, anche se si usavano le

come si può consegnare un’automobile nuova.

più grandi aeronavi esistenti. Vorrei suggerire che

Senza dubbio una consegna per ferrovia o su strada

proprio tale obiettivo costituisce l’ossigeno che

avrebbe limitato le dimensioni della casa pre-montata

alimento per tutta la vita l’ossessione di Fuller per una

per permetterle di superare tunnel e cavalcavia. La

riduzione del peso degli edifici: un obiettivo che prima

consegna per nave era praticabile soltanto per le zone

di allora gli architetti non avevano mai considerato

costiere o servite da vie d’acqua interne. Soltanto la

centrale. Proprio perché mirava la produrre edifici più

consegna per via aerea garantiva la possibilità di

leggeri Fuller si dedicò all’analisi delle strutture basate

collocare una casa costruita secondo i principi della

sulla tensione anziché sulla compressione. l metalli 55


avevano una resistenza alle tensioni, per peso

difficile distribuire le forze in modo regolare in un

esercitato su unita di misura, di gran lunga superiore

pavimento (solaio) sospeso di forma rettangolare, e

alla forza di compressione, per peso esercitato su

per questo nei disegni originali per brevettare la 4D

unita di misura, di qualsiasi materiale conosciuto:

Tower si trovano disagevoli elementi a sbalzo. Un

perciò, considerando che l’obiettivo era fabbricare

pavimento

edifici da consegnare per via aerea, la tensione

distribuire le forze in modo regolare. Per di più il

sembrava il campo più promettente.

pavimento esagonale ha il vantaggio di essere

Sempre per lo stesso motivo, poi, Fuller suggeriva che

costituito da sei triangoli equilateri, e quindi di usare

qualsiasi struttura interna soggetta a forze di

puntoni radiali e perimetrali di pari lunghezza. ln

compressione nelle sue case avrebbe dovuto essere

questo modo, dal semplice problema progettuale che

gonfiabile o pneumatica: per esempio i letti e i

si era posto, ovvero quello di consegnare edifici

pavimenti. Partendo dalle strutture fondate sulla

abitativi di produzione industriale in qualsiasi punto

tensione (tensostrutture) e non sulla compressione (i

della

muri, fatti di mattoni e calce l’uno sull’altro) Fuller

all’architettura delle tensostrutture sia alla simmetria

cominciò a sperimentare la simmetria a raggiera. È

esagonale. Nel 1928 Fuller pensava ancora a edifici a 56

circolare

superficie

o

esagonale

terrestre,

Fuller

permette

arrivò

di

sia


simmetria assiale: solai sospesi a un pilone centrale

trasporto aereo nella storia di un alloggio shelter

verticale. Solo più tardi, dopo aver indagato

utilizzabile dall’uomo. I trasporti aerei sono stati resi

intensamente la geometria della sfera, cominciò a

possibili dall’evoluzione graduale ma costante degli

studiare le strutture a più livelli di simmetria.

studi del signor Fuller, ricerca e sviluppo iniziati a

Nel 1928, anno del volo inaugurale del Graf Zeppelin

Chicago nel 1927, che nel 1927 furono intrapresi per

di Hugo Eckener, pareva che i dirigibili dovessero

trovare il mezzo di creare un alloggio capace di una

avere

disastrosa

resa così alta per ogni libbra di risorse investite da

esplosione dello Hindenburg, nel 1937, pose fine

consentire che le strutture fossero consegnate per via

all’età dell’oro del dirigibile e rese impossibile da

aerea, evitando le costrizioni a cruna d’ago del traffico

realizzare, almeno per il momento, il sogno di Fuller di

terrestre con le sue numerose esigenze, frustranti e

edifici aerotrasportati. Nel 1954 si dimostrò che

antieconomiche. Se trasportato per via aerea poteva

l’obiettivo di Fuller era realizzabile: un elicottero

usufruire di un montaggio completo in cantiere, con il

Sikorski del corpo dei marines degli Stati Uniti sollevò

dispendio di forze economicamente preferibile e in

una cupola geodetica. Sul retro della fotografia che

tutte quelle condizioni correlate di efficienza e di

ricorda l’evento, Fuller scrisse con orgoglio: "Primo

economicità che da secoli caratterizzano la scienza e

uno

smagliante

avvenire.

La

57


l’arte della cantieristica navale, destinata dapprima al varo in un elemento liquido e in un secondo tempo a far decollare aerei dall’oceano. HB. Fuller in primo piano”. Nel 1954, come nel 1928, Fuller aveva sempre destinato i suoi edifici a viaggiare per via aerea: il momento emozionante a Raleigh, nel North Carolina, fu il suo primo decollo riuscito, un tributo alla sua considerevole tenacia. ln mancanza di grandi dirigibili, l’ambizioso obiettivo di consegnare per via aerea case multifamiliari fabbricate in serie, complete di tutti gli accessori e impianti, è rimasto impossibile da raggiungere, ma la logica ad esso sottesa è impeccabile oggi quanto lo era nel 1928.

58


59


60


LA DYMAXION HOUSE Fuller credeva a tal punto nella sua idea da passare a

presentata nel settembre 1928 nel ristorante Petit

disegnare il prototipo di una 4D House, una casa a

Gourmet

quattro dimensioni. Il modello subì una evoluzione

presumibilmente scelta come la soluzione pratica per

complessa. ln un primo tempo c’erano i disegni di una

ottenere una distribuzione regolare del peso in

casa rettangolare, preparati nel marzo 1928 per la

strutture sospese a un pilone centrale, sarebbe

richiesta di brevetto che Fuller non aveva ottenuto.

diventata per Fuller una preoccupazione impellente,

Poi, nell’aprile 1928 sembra che per breve tempo

che lo avrebbe guidato in un interessante percorso di

l’autore si sia trastullato con una struttura circolare di

indagine geometrica.

armature in tubi metallici riempiti di gas a pressione e

Quando cominciò a costruire plastici per presentare al

sospesa

difficile

pubblico la sua 4D House, Fuller partì da un semplice

determinare l’esatto momento in cui Fuller ebbe

modellino strutturale: due esagoni portanti sospesi in

l’idea dell’esagono. Le torri a quattro dimensioni, che

modo piuttosto libero a un pilone centrale a

sembrano risalire all’incirca all’aprile 1928, sono

treppiede. Nel 1929, con l’aiuto di alcuni studenti di

esagonali, come lo schizzo per la 4D House, da lui

design a Chicago, passò a un secondo modellino, di

a

un

treppiede

centrale.

È

61

a

Chicago.

La

simmetria

esagonale,


carta, in cui dava una dimostrazione delle varie

appartamento. Dopo aver avuto con Fuller una lunga

funzioni delle varie parti della casa esagonale a un

conversazione a senso unico, colse nel monologo del

solo piano, compresi gli spazi abitativi, i serbatoi e i

suo interlocutore le parole chiave dynamic (dinamico),

parcheggi al di sotto della casa, e perfino un veicolo

maximum (massimo) e -ion (come in tension

avvenirista a forma di goccia e un piccolo aereo per il

tensione), e così nacque la parola Dymoxion.

trasporto degli abitanti, che poteva accostarsi alla

Quale tipo di mobilio immaginava Fuller per la nuova

casa grazie a un ascensore triangolare inserito nella

casa fabbricata in serie? Fra i suoi schizzi si trova un

colonna centrale.

tavolo di vetro sospeso a cavi illuminati da tubi al

Questo modello della 4D House costituì il pezzo forte

neon per evitare collisioni e un divano gonfiabile

di una mostra di arredi per interni tenuta nell`aprile

traslucido, tali da far presumere che gli arredi della

1929 nei grandi magazzini Marshall Fields a Chicago.

nuova casa dovessero somigliare agli attrezzi degli

Mentre preparava il lancio dell’iniziativa, Waldo

acrobati. Quando nel maggio l929 presentò il

Warren, il pubblicitario che aveva inventato la parola

modellino della Dymaxion House alla Harvard Society

“radio”, fece notare che l’abbreviazione 4D (a quattro

for Contemporary Art, fornì una descrizione dei

dimensioni) faceva piuttosto pensare al numero di un

materiali utilizzati. Pareti, finestre e soffitti sarebbero 62


stati in casein, "un involucro traslucido opaco sic.

per concentrare il calore e la luce del sole da

ricavato dai rifiuti vegetali” così come le stanze da

rifrangere ove necessario. Secondo Fuller la casa era

bagno (in un unico mono-blocco), le porte in seta da

progettata come un meccanismo in cui abitare, il che

paracadute

quindi

eliminava "Fatica, Egoismo, Sfruttamento, Politica e

antipolvere, le coperture esterne sarebbero state di

Controllo centralizzato", permettendo di risparmiare

duralumin, i pavimenti sarebbero stati costituiti da

tempo da dedicare a “Istruzione, Divertimento e

“‘elementi gonfiabili di materiale gommoide".

Perfezionamento”.

Era inoltre previsto un sistema di apparecchiature

La casa era dotata perfino di una “stanza per

integrate costituito da scrivania, casellario, macchina

progredire

da scrivere, calcolatrice, telefono, ricevitore radio e

intellettuale spontanea, dove i bambini potessero

televisivo, dittafono, fonografo e cassaforte. Quanto

dedicarsi

alla illuminazione e al riscaldamento, la casa doveva

attraverso strumenti incorporati nella casa come

essere riscaldata e illuminata da un motore a nafta,

radio, televisione, carte geografiche, mappamondi,

"grazie a un sistemi di specchi attraverso le pareti

librerie O-volving, lavagne e macchine da scrivere, in

traslucide”. Nel pilastro centrale erano sistemate lenti

modo che potessero incontrare gli altri come

color

argento,

gonfiabili,

63

nella

vita”,

all’autoistruzione

destinata

in

forma

all’indagine

selettiva,


“individui reali” e non “folla indistinta”. Nella casa di

pubblica cominciò a fare esperimenti sul vestire.

Fuller l’autonomia intellettuale aveva un’importanza

Anticipando lo stile “casual aziendale" della California

pari al rispetto per i bisogni essenziali dell’uomo. Anzi,

di fine Novecento, suscitò un’attenzione eccessiva;

il suo progetto di estrema innovazione riconosceva

ben presto perciò Fuller decise di diventare

nello sviluppo autonomo dell’intelletto proprio un

“invisibile”, in cravatta e completo nero, come un

bisogno essenziale; sotto molti aspetti la Dymoxion

bancario, in modo che il pubblico si concentrasse sul

House traduceva in termini concreti l’antidoto a tutto

messaggio

quanto Fuller si era trovato a combattere in vita sua

sull’eccentricità del conferenziere. La moglie e la figlia

prima del l928. ln seguito avrebbe detto che era stata

abitavano a Long Island, mentre lui alloggiava nel

“progettata per contrastare tutte le forze che cercano

Greenwich Village, beveva molto e scopriva un mondo

di penetrare o distruggere il processo della vita

inebriante di artisti e intellettuali. Nello studio dello

umana”.

scultore Antonio Salemme Fuller creò un nuovo

Nell’autunno del l929, chiamato a tenere una serie di

plastico della Dymoxion House, in metallo, che

conferenze, Fuller si trasferì a New York. ln quel

conteneva anche una donna nuda distesa sul letto,

periodo in cui cercava di foggiare la propria immagine

come un uccello esotico in una gabbia di alluminio. Il 64

espresso

nelle

conferenze

e

non


pretesto era dare una dimostrazione della perfetta

dell’automobile Modello A, una "forma priva di

regolazione del clima interno, tale da rendere inutili

ombre” è uno dei primi casi importanti di un

lenzuola e coperte. Fuller teneva conferenze sulla sua

materiale industriale utilizzato per un’opera d’arte.

Dymuxion House in un ristorante del Village, qui ebbe

ln quegli anni effervescenti, in un periodo di

occasione di incontrare lo scultore lsamu Noguchi,

ristrettezze materiali e di espansione del proprio

appena tornato da Parigi, che sarebbe diventato

mondo mentale Fuller scoprì che gli artisti potevano

l’amico di una vita intera, rimase affascinato dal

essergli compagni di viaggio. Tra la fine degli anni

"signor Fuller’”, come lo chiamava, e gli propose di

Venti e i primi anni Trenta il mondo artistico del

scolpire un suo ritratto. L’artista studiava allora

Greenwich Village era un antidoto alla severa e

l’utilizzo di materiali che impedissero le ombre,

parsimoniosa educazione tipica del New England

sfidando il concetto tradizionale secondo cui l’ombra

ricevuta da Fuller, e serviva ad ampliarne l’orizzonte

serve a definire il soggetto. Seguendo il consiglio di

mentale.

Fuller, Noguchi rivestì il busto di bronzo di Fuller con la stessa lega in cromo, nichel e acciaio usata poco prima da Henry Ford per le griglie del radiatore 65


66


67


68


69


SHELTER Un plastico, per quanto bellissimo, non è il prodotto

per trasformare la Dymaxion House in un prodotto

finito. Gli anni Trenta furono quelli in cui R.

industriale perfettamente rifinito e pronto per

Buckminster Fuller cercò di far leva sulla limitata eco

l’immediato avvio alla produzione, e non per ottenere

ottenuta nel pubblico con la sua Dymaxion House per

un prototipo a grandezza naturale fabbricato da

trasformare il germe fertile della sua visione in una

artigiani, offensivo per la sua etica professionale.

impresa industriale. Ma la creazione di una nuova

Dal

industria richiedeva risorse finanziarie ben lontane

Considerando che per il momento l’industria edilizia

dalle disponibilità dell’inventore.

non esisteva ancora, il costo necessario per allestire la

Quando un potenziale investitore gli chiese di

produzione in serie di tutti i componenti della nuova

calcolare il costo per fabbricare una versione in scala

casa sarebbe stato di gran lunga superiore (e caso

reale della sua Dymaxion House, da esporre alla Fiera

mai, con la sua stima Fuller errava per difetto).

mondiale di Chicago nel 1933-34, Fuller rispose a

Tuttavia, da un punto di vista strategico, Fuller

bruciapelo: “cento milioni di dollari", il che troncò

commise un errore catastrofico. Era presumibile che

subito il dialogo. Fuller parlava del costo necessario

presentare alla Fiera mondiale di Chicago un modello 70

punto

di

vista

filosofico,

aveva

ragione.


a

grandezza

naturale

della

Dymaxion

House,

Infine, continuò a limare il progetto della sua

componenti comprese, significasse offrire al progetto

Dymaxion House finché non approdò alla Wichita

una ribalta di estrema importanza, e la possibilità di

Dymaxion Dwelling Machine [macchina per abitare

ottenere un serio interesse da parte degli investitori

Dymaxion di Wichita], fabbricata nel 1944-46 nello

dell’industria. Invece, negli anni Trenta Fuller cercò di

stabilimento Beech Aircraft, nel Kansas.

promuovere la sua invenzione in primo luogo

Nel 1932, cercando un canale di diffusione per la sua

attraverso le pubblicazioni, a partire da quella

filosofia, Fuller riscosse in anticipo la propria

ciclostilata a spese proprie di 4D Timelock, passando

assicurazione sulla vita e comprò la rivista di

poi agli articoli su “Fortune” e all’acquisto della rivista

architettura "T-Square”. Le cambiò il nome in

di architettura “T-Square”, da

lui ribattezzata

“Shelter”, facendola diventare l’organo ufficiale di un

“Shelter”, e in secondo luogo cercando di avviare la

gruppo dalla struttura piuttosto elastica denominato

produzione di elementi singoli del progetto più vasto

Structual Studies Associates (SSA). “Shelter" si

e di sottoprodotti derivati. Fuller creò inoltre una rete

dichiarava “un mezzo di comunicazione per mettere in

di pensatori con idee simili alle sue, anche se con lui

relazione le forze dell’architettura”. Vi collaboravano

non era mai possibile collaborare davvero alla pari.

fra gli altri Frank Lloyd Wright, Ely Jacques Kahn, 71


Raymond Hood, Harvey Corbett, Richard Neutra e

Dalla sua rivista Fuller bandì ogni forma di inserzione

Philip Johnson. “Shelter” era una rivista impregnata in

pubblicitaria: doveva essere essa stessa il canale

ogni sua parte della caratteristica impostazione

pubblicitario delle sue idee, e quindi non voleva

fulleriana, dagli editoriali agli straordinari servizi

confondere i messaggi. Ma la decisione non poteva

fotografici. La rivista si ispirava nell’insieme alla

non

filosofia del “fare il massimo con il minimo", e mirava

dell’impresa nel lungo periodo: di “Shelter” uscirono

a promuovere niente meno che l’evoluzione di una

soltanto tre straordinari numeri. La rivista impostava il

“industria dell’alloggio shelter su scala mondiale”.

problema dell’edilizia abitativa nei termini più ampi

Fuller la riorganizzò secondo i criteri della Marina

possibili, con continui richiami ai progressi della

Militare: gli “ufficiali in plancia” si avvicendavano a

progettazione aeronautica, navale o in altri settori che

turno nella direzione dei vari numeri. “Shelter”

potessero essere usati per trasformare la casa. Con

doveva

immagini dal forte impatto, “Shelter” metteva fianco

promuovere

gli

aspetti

economici

mettere

a

rischio

la

tenuta

finanziaria

una

a fianco la “inadeguatezza legata alle abitudini”, le

liquidazione iconoclastica delle "idee tradizionali e

abitazioni tradizionali distrutte da terremoti, uragani e

compromissorie in architettura”.

incendi, con "l’equilibrio dovuto al potenziale di

dell’architettura,

propugnando

invece

72


forze”, il semplice equilibrio tra le forze di tensione e

treni, mentre propugnava una seria sperimentazione

compressione, caratteristico dei progetti riusciti, e

nelle gallerie del vento.

“l’utilizzazione delle forze su scala mondiale”,

L’idea di sperimentare con la galleria del vento guidò

l’adozione di sani principi strutturali nella costruzione

anche la nascita di un altro progetto importante, il

di piloni e di alberi da ormeggio per i dirigibili. ln tutti i

Dymaxion Transport. Fra i disegni ciclostilati da Fuller

casi in cui lo stile non era dettato dalla gretta

nel 1928 ce n’era uno che raffigurava il 4D Transport,

tradizione e dal “buon gusto", Fuller trovava l’integrità

un “auto-aeromobile triangolare costituita da una

dei principi progettuali: negli “espositori Revolvo”, nei

struttura tubolare”. Il veicolo era progettato con ali

fari e nei porcili, nei fiocchi di neve e nell’intreccio dei

gonfiabili e un propulsore da bloccare quando lo si

cordami.

usava su strada. La struttura tubolare del primissimo

Nell’ultimo numero di "Shelter", del 5 novembre

progetto di Fuller e costituita da una coppia di

1932, vi si trovava anche un articolo in cui Fuller, con

tetraedri, uno dei quali ha la punta allungata, uno dei

un atteggiamento caratteristico, intendeva respingere

primi casi in cui Fuller abbia usato questa forma

la "cosmesi aerodinamica" che negli anni Trenta si

geometrica

andava diffondendo fra i designer di automobili e di

Transport, anch’esso presente nel secondo plastico 73

nella

progettazione.

Il

Dymaxion


della Dymaxion House, si manovrava dalla parte

un prototipo autentico del 4D Transport, anche con

posteriore. Fuller osserva, nel suo linguaggio conciso:

un capitale d’investimento limitato. Come disse Fuller,

“Né barche ne aerei manovrati da timone anteriore,

"se ho fabbricato un progetto avanzato di automobile

che si spezzerebbe. Auto manovrate dal davanti

invece che un progetto avanzato di casa e stato solo

perché eredi di veicolo a trazione animale. Forma

perché nel mondo dei veicoli a motore sapevo di

quadrangolare pure ereditata dalle carrozze". ln

poter attingere a un inventario di componenti già

seguito Fuller propose di usare “trampoli a reazione”

disponibile. Per l’edilizia non era disponibile niente di

per consentire il decollo verticale.

simile”.

Dal momento che nell’idea di Fuller le case dovevano

lsamu Noguchi preparò plastici in gesso del 4D

essere consegnate per via aerea, un auto-aeromobile

Transport in base ai primissimi disegni di Fuller, per

appare lo sviluppo inevitabile: altrimenti gli occupanti

sottoporli a prove nella galleria del vento. l progetti

della Dymaxion House avrebbero dovuto dipendere

iniziali furono pubblicati per la prima volta nel numero

da una linea di trasporti preesistente. Per di più, nel

di "Shelter” del novembre 1932. Il veicolo era

caso dell’automobile esisteva già un apparato

paragonato a un pesce o a un dirigibile, progettato in

industriale, e quindi non era inconcepibile realizzare

modo da ridurre la deriva. Nell’articolo Streamlining 74


[Aerodinamicità] uscito nello stesso numero, Fuller

definitivo, era andato a trovare Fuller per la prima

osservò che aerei e navi vengono manovrati da

volta all’Hotel Winthrop, il 9 ottobre 1932. Aveva

poppa; se a prua ci fosse un timone si spezzerebbe.

lavorato alla carenatura aerodinamica per il Dymaxion

Nel gennaio 1933, Fuller ricevette 5000 dollari

Shelter e all’albero centrale della Dymaxion House.

dall`agente di borsa Philip Pearson, e poté cominciare

Alla fine il design della Dymaxion Car, con le sue

il lavoro per avviare la fabbricazione del 4D Transport,

costolature in legno e l’interno di tipo nautico,

almeno per ottenere un "prolungato rullare a terra”. Il

mostrava di dovere molto all’esperienza maturata da

mese dopo prese in affitto a Bridgeport, nel

Burgess nella progettazione di yacht da regata.

Connecticut, il palazzo Dynamometer, ex stabilimento

Un telaio sperimentale fu completato in un mese e

di una società defunta, la Locomobile Company.

mezzo di lavoro, ma in velocità l’unica ruota

Assunse una squadra di sei artigiani scelti fra mille

posteriore tendeva a oscillare. Per completare l’auto

aspiranti per le loro straordinarie capacità, da mettere

in tempo per la Fiera mondiale di Chicago del 1933, la

al lavoro sotto la direzione di Starling Burgess,

squadra fu ampliata a 28 uomini. ln luglio era

progettista di idrovolanti e yacht da regata. Burgess,

terminata la prima automobile completa, dotata di un

che avrebbe avuto un’influenza enorme sul progetto

motore Ford V8 di serie da 85 cv, fornito dallo stesso 75


Henry Ford con uno sconto del 70 per cento. L’auto

progresso”. Due passeggeri dello Zeppelin furono

portava il nuovo logo Dymaxion che raffigurava un

presi a bordo della Dymaxion Car per un giro di prova.

pesce volante. Fu guidata nelle vie di Manhattan,

Purtroppo, appena usciti dalla sede della Fiera vi fu un

suscitando grande scalpore e ingorghi di traffico.

grave incidente: la Dymaxion fu tamponata da un’altra

Poiché gli era stata rifiutata l’iscrizione alla mostra di

automobile e uno dei passeggeri rimase ucciso,

automobili del Madison Square Garden, Fuller la

mentre l’altro riportava gravi lesioni. l giornali, non

parcheggiò vicino all’ingresso, provocando altri

sapendo dell’esistenza del secondo veicolo, dettero

blocchi del traffico. A quanto si diceva, l’auto poteva

per scontato che l’incidente fosse dovuto al design

raggiungere anche 120 miglia all’ora (193 km). La

inconsueto della Dymaxion Car, e uscirono con titoli

manovra della ruota posteriore, che si serviva di cavi e

del genere “Auto stramba cappotta con i passeggeri

di pulegge analoghe a quelle usate per gli aerei, si

del dirigibile", mettendo in fuga eventuali investitori.

dimostrò problematica perché faceva "derivare” il

Fu realizzata una seconda auto, e infine una terza.

veicolo, soprattutto con il vento al traverso.

La pubblicità negativa dovuta all’incidente subito dalla

Nell`ottobre 1933, la prima Dymaxion Car arrivò a

prima automobile, la situazione catastrofica degli

Chicago per la Fiera mondiale intitolata al "Secolo del

investimenti 76

e

la

cattiva

gestione

finanziaria


dell’impresa, per non parlare del contrasto scoppiato

moderna è fatta di una serie di bocchette sul sistema

fra Burgess e Fuller, erano tutti elementi a sfavore di

fognario invisibile”, e se si volevano produrre case

una possibile produzione in serie della Dymaxion Car.

secondo un criterio industriale era senza dubbio

Il primo modello fu riparato e usato dai proprietari,

ragionevole cominciare dal bagno. Il Dymaxion

Gulf Oil, in una campagna pubblicitaria. Il secondo

Bathroom nacque fra il 1930 e il 1938 e nella visione

(l’unico oggi esistente, nel National Automobile

fulleriana di un’edilizia industrializzata e la parte che si

Museum di Reno nel Nevada) alla fine fu dato ai

e più avvicinata a una vera produzione in serie. Il

meccanici che l’avevano costruito, a saldo degli

prototipo fu progettato nel 1930 per l’American

arretrati di salario, mentre il terzo esemplare è

Standard Sanitary Heating and Plumbing Company,

scomparso: a quanto se ne sa, fu demolito per

una società di impianti idraulici e sanitari. Il progetto

ricavarne rottami di ferro durante la guerra di Corea.

definitivo, brevettato, fu prodotto per la Phelps

Per tradurre in realtà la sua concezione di una casa a

Dodge Copper Company.

quattro dimensioni, Fuller aveva un compito urgente:

L’intero

elaborare per la sua Dymaxion House una stanza da

dall’assemblaggio

bagno. Come osservò nel 1968, “l’architettura

fondamentali, ognuna delle quali era dotata delle 77

bagno

era

un di

monoblocco quattro

ottenuto

componenti


necessarie tubature e cablature. Fuller vedeva la

uomini e con tre ore di montaggio il bagno era pronto

possibilità di installare questi bagni prefabbricati nelle

all’uso.

case piccole, addirittura permettendo agli affittuari di

ln seguito Fuller propose di sostituire del tutto la

portare con sé la stanza da bagno quando

vasca da bagno con una doccia a nebulizzatore, per

traslocavano. Le componenti metalliche, stampate a

lavarsi con acqua atomizzata. Durante il servizio in

freddo e prive di giunture, rendevano la stanza

Marina, Fuller aveva osservato come la nebbia

igienica e facile da pulire. Una ventola sotto il

riuscisse a togliergli dalla faccia il grasso dei motori, e

lavandino provvedeva ad assorbire il vapore e gli

volendo trovare ogni espediente possibile per

odori sgradevoli. Lo specchio era montato all’interno

risparmiare acqua, così da assicurare l’autosufficienza,

del battente dell’armadietto dei medicinali, per

affermava che si poteva fare una doccia soddisfacente

evitare che si appannasse. Il rubinetto del lavandino

usandone appena mezzo litro.

era collocato lateralmente, vicino all’utente, in modo

Ma come procedeva nel frattempo lo sviluppo della

che il getto d’acqua andasse nella direzione opposta

progettazione vera e propria della casa? Con lo

evitando così di schizzare i vestiti. I componenti erano

scoppio della seconda guerra mondiale crebbe la

abbastanza leggeri da poter essere trasportati da due

domanda di alloggi di pronto impiego per le famiglie 78


sfollate. Prevedendo i bombardamenti sulle città

sospesa al paranco, l’aria calda all’interno della casa

britanniche, nel 1940 la War Relief Organization

usciva verso il basso passando sotto il basamento

[Organizzazione per gli aiuti ai civili in tempo di

della struttura, mentre l’aria fredda entrava dall’alto,

guerra] britannica invitò Fuller a progettarne uno.

al contrario di quel che lui stesso si sarebbe aspettato;

Mentre viaggiava in auto nel Midwest insieme

in questo modo l’interno dell’unita rimaneva fresco

all’amico, lo scrittore Christopher Morley, Fuller notò i

sotto il sole rovente del Kansas. Questo "effetto

depositi per granaglie in acciaio, prodotti in serie dalla

rinfrescante" affascinò Fuller, perché dimostrava il

società Butler, e si rese conto che trasformare un silo

potenziale dell’edificio di funzionare anche da

come quelli in una casa abitabile non avrebbe

climatizzatore. Il governo britannico si ritirò dal

richiesto una spesa esagerata.

progetto (l’acciaio serviva per fabbricare armi), ma la

Il prodotto finale, che rinunciava al caratteristico

Dymaxion Deployment Unit fu usata da meccanici e

pilone centrale di Fuller perché si sosteneva

avieri russi e americani durante la Seconda guerra

sull’involucro esterno, veniva costruito grazie a un

mondiale, soprattutto nel golfo Persico. Non si arrivò

paranco. Mentre fabbricava il prototipo Fuller osservò

mai a una produzione in serie vera e propria, ma un

che quando la Dymaxion Deployment Unit era tenuta

certo numero di unità fu fabbricato e usato. ln quanto 79


struttura cilindrica sormontata da un tetto conoide, la

del tentativo di convertire l’industria dell’armamento

Dymaxion Deployment Unit poteva servire come unità

in

modulare: era possibile inserire le porte in qualunque

dell’alloggiamento”. Con questa espressione si riferiva

punto per collegare due unità. Come per molti suoi

all’uso delle più moderne innovazioni tecniche non a

progetti, anche per la Dymaxion Deployment Unit

fini militari, come avveniva di solito, ma per migliorare

Fuller trovò una disponibilità di gran lunga maggiore

la vita delle persone in tutto il mondo, liberandole

nei militari che nell’edilizia civile: vendere un progetto

dalle fatiche domestiche e dal rischio di soccombere

ai comandanti militari era tutt’altra cosa che farsi una

agli incendi, alle carestie e alle malattie. Come lo

clientela tra le famiglie della classe lavoratrice. Dopo

stesso Fuller si espresse in seguito, nell’introduzione

l’esperienza in marina, Fuller continuò a considerare il

al libro Critical Path, del 1981: "Convertendo alla

mondo militare adatto a sperimentare materiali,

produzione

tecnologie e principi nuovi da cui solo in seguito e

apparecchiature ingegneristiche e aeronautiche del

molto lentamente sarebbero scaturiti vantaggi per la

mondo, l’intera umanità avrebbe la possibilità di

popolazione civile. La Dymaxion Dwelling Machine,

arrivare a un successo duraturo".

ovvero la Wichita House, era un esempio immediato 80

quella

che

Fuller

chiamava

dell’alloggiamento

le

più

"industria

avanzate


Durante la Seconda guerra mondiale lo stabilimento

attrezzatura d’avanguardia e lo staff di ingegneri

della Beech Aircraft, a Wichita nel Kansas, era il centro

aeronautici super esperti per realizzare la Dymaxion

principale della produzione di bombardieri. La sede

Dwelling Machine (DDM) di Fuller. Il progetto

nel Midwest era stata scelta per ridurre il rischio di

contribuì a frenare l’esodo dei lavoratori dovuto al

attacchi missilistici. Nel 1944, quando la fine della

calo nella domanda di bombardieri.

guerra era sempre più vicina, molti dipendenti della

Fra il 1944 e il 1946 furono messi in cantiere due

fabbrica di aerei cominciarono ad abbandonarla,

prototipi. La DDM presentava in alto un foro

temendo un calo della domanda e a causa delle

d’aerazione

abitazioni disagiate. Fuller aveva mostrato ai militari i

All’edilizia

disegni di una casa in alluminio modificata, costruita

aeronautica più sofisticata. La DDM era progettata per

intorno a un albero centrale e rialzata dal terreno. La

resistere ai tornado, frequenti in Kansas. La struttura

sua “Airbarac [aerocaserma]" Dymaxion Dwelling

completa pesava circa tre tonnellate e poteva essere

Machine poteva trovare impiego come alloggio

spedita in un container cilindrico adatto a trovar posto

ufficiali, caserma e perfino come ospedale a più piani.

in un aereo per il trasporto merci. Una volta montato,

Nel 1944 la Beech Aircraft decise di usare la propria

il pilone centrale della DDM somigliava a una via di 81

orientabile abitativa

si

munito

di

applicava

un la

timone.

tecnologia


mezzo fra un ombrello e il mozzo di una ruota di

Dymaxion Bathroom, e munita anche degli scaffali O-

bicicletta.

volving immaginati da Fuller per la Dymuxion House

Il primo prototipo fu montato al coperto. Era sorto un

del 1928-29. Erano scaffali che si facevano ruotare

dissidio circa il tipo di mobili adatti per arredarlo.

azionando un interruttore. La pubblicità che i mezzi di

Fuller voleva mobilio analogo a quello che corredava

informazione dettero alla DDM suscitò un notevole

la Dymaxion House del 1929. Ma i funzionari della

interesse; vi furono circa 3500 ordinazioni (non

Beech Aircraft erano decisi nell’affermare che

trentamila, come Fuller avrebbe preteso poi in

l’interno doveva apparire familiare ai futuri acquirenti,

qualche occasione).

per

dell’edificio,

A quanto pare, Fuller oppose un’accanita resistenza ai

circolare e di alluminio, e quindi lo riempirono con

tentativi della Beech Aircraft Corporation per

normali mobili borghesi: poltrone e letti pesanti,

introdurre sul mercato la DDM, anche perché voleva

cassettoni, e perfino un pianoforte a coda. Si può

correggere il progetto perfezionandolo. Inoltre,

immaginare come abbia reagito Fuller. Ma anche nel

l’iniziativa trovò forti ostacoli nelle categorizzazioni

design degli arredi vi fu qualche innovazione: la

sindacali ed ebbe difficoltà a finanziarsi, a causa delle

compensare

l’aspetto

esterno

Dymaxion Dwelling Machine era corredata da una 82


ingenti spese di rifacimento degli impianti per avviare

per attirare i militari dell’aviazione che atterravano a

una vera produzione in serie.

Wichita! ln seguito la struttura fu abbandonata e

Alla fine, la Wichita House - l’unico prototipo

invasa dai procioni, finche negli anni Novanta fu

completato della DDM - fu venduta per un dollaro a

trasferita nel Ford Museum di Dearborn nel Michigan,

un uomo d’affari del posto di nome Graham, che la

e riportata con un restauro alla primitiva gloria.

ricostruì sul proprio terreno, facendo numerose

ln che cosa la Wichita House del 1946 si differenzia

“aggiunte” con materiali convenzionali, che lasciarono

dalla visione della Dymaxion House elaborata da Fuller

Fuller costernato. I sei figli di Graham abitavano nella

nel 1928-29? ln sostanza, l’idea del 1928-29

struttura divertendosi a usarla come un gigantesco

presupponeva

l’adesione

strumento musicale, sfruttando uno degli aspetti degli

radicalmente

nuovo,

edifici di Fuller, imperniati sul principio delle

dell’autosufficienza, in senso fisico, intellettuale e

tensostrutture. Dopo che la famiglia Graham l’ebbe

sociale. Sotto certi aspetti, la Wichita House era la

lasciata, a causa di una lite fra eredi, sembra che la

versione attenuata della visione originaria, un

Wichita House sia diventata per qualche tempo una

compromesso nato attraverso lunghe trattative con i

casa di malaffare, addirittura dipinta di rosa intenso

progettisti, i meccanici, il consiglio di amministrazione 83

a

uno a

stile una

di

vita

filosofia


della Beech Aircraft e altri interlocutori. ln un altro

passò a meno di 280 metri dalla Wichita House senza

senso, pur essendo meno rivoluzionaria, nel progetto

procurare il minimo danno alla struttura: se ne può

la Wichita House era un miglioramento rispetto alla

dedurre che gli esperimenti di Fuller con il vento siano

Dymaxion House originaria. Fra il 1928 e il 1946 Fuller

riusciti, anche se la casa non arrivò mai a essere

aveva scoperto il vento, e preso in considerazione

prodotta in serie e fu un ennesimo fiasco finanziario.

l’aerodinamica, la deriva e le correnti di convezione come fattori della progettazione edilizia. Nel percorso verso la Dymaxion Dwelling Machine, ovvero la Wichita House, Fuller aveva analizzato gli edifici come "piccole navi" fornite di timoni che ruotano con il vento, imboccando così un sentiero nuovo nella progettazione edilizia. Fuller non si preoccupava soltanto della perdita di calore portata dalla deriva, ma anche dei rischi che i venti forti facevano correre agli edifici. Nel 1964 un tornado 84


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93


PRIMI ESPERIMENTI GEODETICI: DYMAXION MAP Fino alla Wichita House del 1946 compresa, le

strutture facevano ancora qualche concessione alla

strutture ideate da Fuller erano in sostanza costituite

perpendicolarità in quanto erano organizzate intorno

da piani orizzontali sospesi al centro a un asse

a un singolo asse verticale. Nei primi anni Quaranta,

verticale. Una parziale eccezione fu la Dymaxion

Fuller intraprese un percorso di sperimentazione che

Deployment Unit, derivata dai silos in acciaio per il

lo avrebbe portato a progettare strutture con assi di

grano costruiti dalla ditta Butler, e quindi non aveva

simmetria multipli e non ortogonali, un’apparente

un pilone centrale; anche se per essere installata

sfida alla gravita. Il suo punto di partenza era

richiedeva necessariamente un congegno per la

nientemeno che il mondo stesso.

sospensione centrale. Cosa ancor più importante, la

Nel 1935, mentre redigeva analisi statistiche per la

simmetria della Dymaxion Deployment Unit si riferiva

Phelps Dodge Corporation, riguardanti l’utilizzazione

a un asse privilegiato, quello verticale. Fuller aveva

del rame su scala mondiale, Fuller cominciò a trovare

messo in discussione la prevalenza delle strutture

insoddisfacente

rettangolari sul piano orizzontale, sperimentando con

rappresentare la superficie della Terra in piano, su un

le costruzioni a pianta esagonale e circolare, ma le sue

foglio bidimensionale: la proiezione di Mercatore, che 94

il

sistema

più

diffuso

per


rappresenta le linee di longitudine come se fossero

dava un vantaggio: faceva apparire tutto il mondo

rette parallele, producendo grossolane distorsioni a

come una singola terra emersa

mano a mano che ci si avvicina ai poli. Fuller aveva un

singolo oceano, quella che Fuller definiva una “unica

particolare

interesse per una rappresentazione

mondo-isola in un unico mondo-oceano” Fuller adottò

corretta delle terre emerse per poter analizzare i suoi

questa planimetria per l’ultimo articolo del suo libro

dati nel modo migliore (secondo la proiezione di

Nine Chains to the Moon del 1938.

Mercatore classica, la Groenlandia sembra avere quasi

La tradizionale proiezione di Mercatore, creata nel

le stesse dimensioni dell’Africa, di cui in realtà e circa

1569 per un’epoca di esplorazioni oceaniche, aveva il

un tredicesimo).

grande vantaggio di tradurre in una linea retta una

Fuller, che si era interessato alle rappresentazioni

rotta navale con un riferimento fisso alla bussola. Il

bidimensionali del globo terrestre fin dagli schizzi

planisfero di Fuller, progettato per un’epoca di voli a

eseguiti nel 1928 per 4D egli mostrò interesse nelle

lungo raggio, rendeva visibili e commensurabili le

rappresentazioni bidimensionali del globo terrestre,

rotte

cominciò a provare a servirsi di un planisfero che

Commissione per la Guerra economica a Washington,

aveva al centro il Polo Nord. Questo punto di vista gli

cercando una tecnica agevole per trasferire dal 95

aeree

polari.

Quando

circondata da un

lavorava

per

la


mappamondo su una superficie piana la circonferenza

Polo Nord. Partendo da questi punti poté tracciare

massima e le coordinate, Fuller propose un metodo

altre quattro circonferenze massime, disegnando un

ingegnoso.

plastica

quadrato sferico che aveva al centro il Polo Nord e

trasparente, che poteva essere sovrapposto a un

quattro triangoli sferici adiacenti. Quindi Fuller divise

mappamondo, in modo che l’”equatore” dell’emisfero

il quadrato e i triangoli sferici in sottomultipli a forma

fosse usato per tracciare rotte sul cerchio massimo

di quadrati e triangoli, il che gli permetteva di leggere

della sfera, fra due punti qualsiasi. Fuller segnò otto

le

punti equidistanti dall’“equatore" e collegò i punti

mappamondo trasferendole su un quadrato e un

diametralmente opposti con linee di circonferenza

triangolo piani, aventi i lati di pari lunghezza. Per

massima (usando come guide le linee di longitudine

suddividere ciascun triangolo in triangoli più piccoli

del

queste

usava la tecnica seguente: segnava dei punti a

circonferenze massime si intersecavano in un punto

intervalli uguali su ciascun lato e poi tracciava

centrale, che corrispondeva al polo nord dell’emisfero

circonferenze massime perpendicolari ai lati stessi.

di plastica. Su quattro di queste linee, poi, Fuller

Questa tecnica doveva in seguito costituire la base

Fabbricò

mappamondo

un

emisfero

sottostante).

di

Tutte

segnò un punto a 45 ° di latitudine fra l’Equatore e il 96

posizioni

e

caratteristiche

geografiche

del


della cosiddetta “griglia regolare” usata nella prima

si incontravano i vertici delle facce triangolari era

fase della progettazione delle cupole geodetiche.

l’equatore. Il solido poteva essere sviluppato su una

Traducendo in una planimetria tutti gli elementi del

superficie piana, o "rete poliedrica’”, e centrato su

globo secondo l’artificio cartografico di Fuller si

punti diversi, a seconda della zona che interessava il

generava un solido con sei facce quadrate e otto facce

ricercatore.

a triangolo equilatero. Il solido, al quale Fuller dette

Come tutti i sistemi per trasferire su un piano la

subito il nome del suo marchio di fabbrica, Dymaxion,

superficie terrestre, anche il planisfero di Fuller

era in effetti uno dei poliedri semiregolari o

presentava delle distorsioni. Ma a differenza di

archimedei, chiamato di solito

e

quanto accade con la tecnica “di proiezione

conosciuto fin dall’antichità. Rilevando in questo

gnomonica”, nella carta di Fuller il massimo della

modo i punti sulla superficie del mappamondo, Fuller

precisione si aveva sul confine tra una cellula e l’altra,

ottenne un planisfero trasferito sulla superficie di un

e il massimo della distorsione al centro delle cellule.

cubottaedro. Due facce quadrate del cubottaedro

Le proiezioni gnomoniche, che proiettavano i punti dal

erano centrate ai poli Nord e Sud. Una delle

centro del mappamondo su un poliedro esterno

circonferenze massime che si formava nel punto in cui

circoscritto alla sfera terrestre, erano ortogonali, e

cubottaedro

97


quindi precise soltanto al centro delle cellule, mentre

artificio empirico per trasferire sul piano le coordinate

subivano una progressiva distorsione avvicinandosi al

grazie a griglie di circonferenze massime: ma per

perimetro. Nel 1954, in collaborazione con Shoji

ironia del caso, in effetti le loro critiche aiutarono

Sadao, Fuller pubblicò nel North Carolina una nuova

Fuller a ottenere il brevetto per il suo planisfero

versione icosaedrica della Dymaxion Air-Ocean Map.

proprio perché questo era considerato un’invenzione

Un icosaedro non aveva, come il cubottaedro, pari

e non una vera trasposizione cartografica. Infatti nel

lunghezza del raggio e del lato, ma come volume si

1900 l’ufficio brevetti aveva stabilito che non avrebbe

avvicinava di più alla sfera, e aveva il vantaggio di

più preso in esame eventuali richieste relative a carte

essere costituito da facce triangolari identiche.

geografiche del globo.

Il planisfero a cubottaedro di Fuller fu pubblicato nel

Non si darà mai sufficiente risalto al ruolo avuto dalla

1943 dalla rivista ‘“Life" su un paginone centrale

Dymaxion Air-Ocean Map nel suggerire a Fuller gli

pieghevole, suscitando enorme interesse. I cartografi

esperimenti strutturali condotti dagli anni Quaranta in

criticarono la Dymaxion Air-Ocean Map tacciandola di

poi. Come hanno scritto Krausse e Lichtenstein, il

"pura invenzione”, in quanto a rigore di termini non

planisfero “per Fuller fu un’opera magna: una tappa di

nasceva da una proiezione geometrica ma da un

fondamentale importanza nel percorso che portò alla 98


geometria

energetico-sinergica

e

alle

cupole

congiungevano i vertici dell’ottaedro con il centro, si

geodetiche". ln primo luogo, la Dymaxion Air-Ocean

formava una struttura di enorme stabilità, costituita

Map del 1943 fece conoscere a Fuller le notevoli

da semiottaedri (o piramidi) aventi la base sulle facce

proprietà simmetriche del cubottaedro e la geometria

quadrate, e tetraedri aventi la base sulle facce del

della sfera. Poiché le facce del cubottaedro erano

tetraedro. La forma a cubottaedro della Dymaxioa Air-

quadrati e triangoli equilateri, ciascuno spigolo del

Ocean Map del 1943 offriva perciò a Fuller anche una

solido aveva la stessa lunghezza. Per di più, se si

base di partenza per le successive indagini sulle

congiunge il centro del cubottaedro con ciascun

proprietà di riempimento dello spazio e di stabilità

vertice del poliedro, i 12 "raggi” avranno una

strutturale delle forme che combinavano tetraedri e

lunghezza pari a quella di ciascuno spigolo: una

ottaedri.

caratteristica peculiare e unica di tale solido, che

Possiamo considerare il cubottaedro anche come il

Fuller mise alla prova creando parecchi modellini,

solido che risulta dalla combinazione di quattro piani

arrivando quindi a definire il cubottaedro un “vector

esagonali. Con la prima Dymaxion House Fuller aveva

equilibrium", mentre i dodici raggi dal centro a ciascun

già avuto modo di conoscere bene i vantaggi

vertice erano i "dodici gradi di liberta". Quando si

strutturali dell’esagono: l’idea di quattro esagoni 99


combinati dev’essergli sembrata particolarmente

1975 e nel 1979, in due giganteschi volumi,

emozionante. Il cubottaedro, un solido dalle proprietà

Synergetics e Synergettcs 2, nati da una prolungata

geometriche e strutturali uniche, divenne per Fuller

collaborazione con Ed Applewhite e dai suggerimenti

una sorta di talismano magico. Fuller studiò il modo in

di altre persone, fra cui Arthur Loeb, matematico di

cui le sfere potevano colmare uno spazio formando

Harvard, e lo studioso di fisica e letteratura Edwin

strati di cubottaedri. I matematici di professione

Schlossberg.

accolsero con incredulità alcuni risultati ottenuti da

ln quel periodo gli studi geometrici di Fuller

Fuller con i suoi metodi eterodossi.

oscillavano fra il mondo macroscopico - la geometria

l suoi primi esperimenti cartografici lo avevano

del globo terrestre e gli schemi di attività umane su

distolto da una concezione della struttura che

larga scala - e quello microscopico, ossia le proprietà

rimaneva essenzialmente perpendicolare guidandolo

strutturali delle molecole e dei cristalli. Nel 1946

verso una griglia coordinata a tre dimensioni, con una

Fuller costituì a Forest Hills, nello stato di New York, la

simmetria traslatoria in dodici direzioni. Fuller

Fuller Research Foundation come sede di questi studi

pubblicò i risultati delle sue ricerche su quella che

di base, per il momento privi di qualsiasi possibile

chiamava "geometria energetico-sinergica” solo nel

applicazione in campo architettonico. Fuller si 100


accostava

alla

matematica

da

una

posizione

Il cubottaedro della Dymaxion Map ideata da Fuller

esplorativa e sperimentale: per lui contava assai di più

nel 1943 potrebbe essere una forma appropriata per

riuscire a costruire e a maneggiare prototipi a tre

uno spazio abitativo? Purtroppo la sua eccezionale

dimensioni che non arrivare a rigorose dimostrazioni

robustezza strutturale entra in gioco soltanto quando

geometriche. Questa sua impostazione gli inimicò

il solido è sospeso dal nodo centrale, ossia dividendo

alcuni matematici di professione, premettendogli

lo spazio in scomode cellule a forma di tetraedri e di

però di imboccare scorciatoie capaci di condurlo ad

mezzi ottaedri. Se il nodo centrale non è collegato a

alcune scoperte rilevanti, che gli sarebbero state

tutti i vertici del poliedro, il cubottaedro diventa una

precluse da un metodo più rigoroso. l principali

struttura fragile e instabile. ln effetti, alla fine degli

strumenti dell’attrezzatura geometrica di Fuller erano

anni Quaranta fu proprio l’instabilità a suscitare

cartone, stuzzicadenti, raccordi di gomma, fasce di

l’interesse di Fuller, il quale preparò prototipi di

acciaio, palline da ping-pong e biglie. Fuller si rese

cubottaedri con nodi di gomma flessibile. Si accorse

conto che le circonferenze massime potevano servire

quindi che facendo pressione su una delle facce

a definire sulla sfera lo scheletro di una struttura dalle

triangolari il corpo centrale del cubottaedro si

proprietà geometriche e strutturali interessanti.

torceva. La forma attraversava alcune fasi distinte: in 101


primo luogo i vertici definivano un icosaedro regolare,

Fuller era persuaso che le "fasi di transizione” fra

poi, se si continuava a far pressione, si appiattiva

solidi diversi (cubottaedro, icosaedro, ottaedro e

diventando un ottaedro regolare. Quando poi si

tetraedro)

torceva il triangolo superiore, l’intero sistema

fondamentale.

collassava,

piano.

La trasformazione Jitterbug, il risultato evidente del

Ripiegando su se stessi i triangoli si può ottenere un

metodo empirico con cui Fuller affrontava i problemi

tetraedro, che Fuller chiamava ‘“sistema minimo

della dimostrazione matematica, divenne un tema

dell’Universo". Smettendo di esercitare pressione sul

classico delle sue conferenze pubbliche.

tetraedro, il solido tornava alla forma originale di

Il semplice sistema delle circonferenze massime (un

cubottaedro.

del

emisfero trasparente fatto in modo da sovrapporsi

cubottaedro poteva verificarsi in entrambe le

esattamente a un mappamondo), che nel 1943 aveva

direzioni. A questo movimento di torsione, una sorta

permesso a Fuller di creare la proiezione cartografica

di danza geometrica, Fuller dette il nome di Jitterbug

della Dymaxion Map, poteva servire anche per

Transformation.

tracciare su una sfera una serie di circonferenze

formando

Il

un

triangolo

movimento

di

in

torsione

avessero

un’importanza

fisica

massime corrispondenti ad altri poliedri regolari e 102


semiregolari. Nella versione riveduta della Dymaxion

per il planisfero del 1943), e poi, costruendo plastici

Map, pubblicata da Fuller e Sadao nel 1954, la sfera

delle circonferenze massime che gli permettevano di

era suddivisa da una griglia a icosaedro anziché a

saggiare direttamente la stabilità delle strutture

cubottaedro come nel planisfero del 1943. Il

geodetiche triangolate, per arrivare infine a concepire

passaggio intercorso fra il 1943 e il 1954 dalle griglie a

strutture architettoniche basate sulle circonferenze

cubottaedro a quelle a icosaedro, con facce triangolari

massime. La cupola geodetica emerse nella sua forma

identiche, e legato all’elaborazione da parte di Fuller

definitiva grazie all’elaborazione del concetto di

della sua struttura architettonica più celebre, la

“‘frequenza”, a sua volta derivato dallo studio che gli

cupola geodetica.

aveva permesso di arrivare alla Dymaxion Map

l documenti di cui disponiamo non sono esaurienti in

suddividendo le facce dei solidi sferici.

proposito, ma appare probabile che Fuller

Tutti questi progressi si verificarono, sembra, molto

sia arrivato alla cupola geodetica seguendo un

rapidamente fra il 1948 e il 1950, l’anno in cui presso

percorso che cominciava con la sovrapposizione alla

Montreal fu innalzata la prima cupola geodetica di

sfera di solidi regolari (partendo dal tracciato delle

Fuller pienamente riuscita, costruita su un reticolo a

circonferenze massime, secondo il metodo elaborato

icosaedro. Nella primavera del 1948 Fuller aveva 103


preparato un modello emisferico di circonferenze

Dal momento che possiede dodici vertici, venti facce e

massime in cui erano comprese le trentuno

trenta spigoli, l’icosaedro sferico può genera-

circonferenze

re 6 + 10 + 15 = 31 circonferenze massime, il maggior

massime

ricavate

dalle

rotazioni

simmetriche dell’icosaedro sferico.

numero possibile fra tutti i solidi regolari o

Fuller eseguì le sue ricerche partendo dalle figure

semiregolari. Per fare un paragone, il culoottaedro,

simmetriche che potevano formarsi tracciando sulla

pur

sfera le circonferenze massime. Nel costruire i suoi

l’uguaglianza fra il raggio e la lunghezza degli spigoli,

primi modelli in fil di ferro, si rese conto che quanto

ne genera soltanto 25.

più

L’icosaedro, con le sue venti facce a triangolo

numerose erano le circonferenze massime presenti,

equilatero, e la base della stragrande maggioranza

tanto più robusto risultava il prototipo. Queste

delle cupole geodetiche, alcune delle quali derivano

circonferenze massime sono gli “equatori” che si

dal "duale” dell’icosaedro, il dodecaedro, con dodici

formano quando si fa ruotare l’icosaedro su un asse

facce

che congiunge i punti opposti ai due poli della sfera.

congiungendo i centri delle facce dell’icosaedro.

104

dotato

di

quella

pentagonali,

che

sua

può

magica

essere

proprietà,

generato


Quando

si

dell’icosaedro

suddividono sferico

in

le

facce

triangoli

triangolari più

geodetiche

e

una

delle

loro

proprietà

più

piccoli,

caratterizzanti. Il numero di suddivisioni presente in

esattamente nel modo in cui Fuller aveva suddiviso le

ciascun lato di una delle venti facce a triangolo

facce triangolari nella Dymaxion Map del 1943, si può

equilatero dell’icosaedro originale rappresenta la

osservare il seguente schema: intorno a ciascun

"frequenza" della cupola. Per esempio, se il lato di un

vertice dell’icosaedro originale vi sono cinque

triangolo e suddiviso in quattro puntoni, si dice che la

triangoli, che costituiscono un pentagono sferico.

cupola ha una frequenza di quattro.

Intorno a ciascuno degli altri nodi vi sono sei triangoli,

Se le facce triangolari dell’icosaedro fossero in piano,

che formano un esagono sferico. Si può vedere come

le suddivisioni a triangolo avrebbero tutti i lati di pari

tutte le cupole geodetiche siano costituite da questa

lunghezza. Ma i nodi del triangolo, compresi i nodi

miscela di esagoni e pentagoni.

delle suddivisioni, occupano tutti la superficie di una

Una cupola geodetica a icosaedro estesa fino a

sfera. Perciò i puntoni che collegano i nodi sono le

formare una sfera presenta sempre esattamente

corde di un segmento di una circonferenza massima, e

dodici pentagoni, che corrispondono ai dodici vertici

non sono di pari lunghezza. Per calcolare la lunghezza

dell’icosaedro. La simmetria pentagonale delle cupole

di questi puntoni si usano i cosiddetti "fattori o 105


coefficienti?di

corda"

ricavati

usando

studenti di Fuller all’lnstitute of Design di Chicago. La

la

trigonometria della sfera.

cupola di Montreal del 1950, costruita usando la

Nella cupola di Montreal del 1950, ogni singola faccia

griglia della Dymaxion Air-Ocean Map, rappresentava

triangolare dell’icosaedro sferico era suddivisa in un

una soluzione più vicina a un piano formato da

numero di triangoli sferici più piccoli segnando a

triangoli equilateri con nodi che occupasse la

intervalli regolari una serie di punti su ciascun lato del

superficie di una sfera. Era leggerissima (era fatta di

triangolo,

della

tubi di alluminio) e di notevole robustezza. Pali corti e

circonferenza massima per tracciare le perpendicolari,

massicci, o “pertiche”, che si irradiavano verso

cosi come era stato fatto per costruire la Dymaxion

l’esterno da ciascun nodo portavano fili in tensione

Map, la cosiddetta "griglia regolare”. La lunghezza

per irrigidire meglio la struttura, e sotto l’intelaiatura

fissata per i puntoni era quindi uguale alla corda

era stesa una copertura di stoffa. Il problema della

dell’arco di circonferenza massima che univa due nodi

tecnica usata per la griglia - la “griglia regolare" - era

adiacenti, e sarebbe stata diversa per le cupole con

che lasciava delle "finestre”’. Risultò impossibile

frequenza diversa. La cupola fu progettata e costruita

congiungere i puntoni ai vertici in modo esatto,

da Jeffrey Lindsay con l’aiutò di Don Richter, due ex

sebbene Fuller e i suoi assistenti si adoperassero in

servendosi

poi

degli

archi

106


ogni modo, con l’ausilio di tavole trigonometriche e calcolatrici meccaniche. Si arrivò quindi a elaborare parecchi altri sistemi di griglia. La "griglia alterna" fu realizzata segnando i punti mediani di ciascuno spigolo di una faccia triangolare e congiungendoli, in modo da ottenere quattro triangoli più piccoli. Lo stesso processo poteva essere ripetuto su ciascuno dei triangoli più piccoli il numero di volte necessario. Nella griglia alterna era più facile ricavare la lunghezza dei puntoni con un calcolo matematico, di quanto non lo fosse nella griglia regolare, e si riduceva il numero di puntoni di lunghezze diverse, riducendo cosi anche i costi.

107


108


109


110


111


112


LA CUPOLA GEODETICA La cupola geodetica, che con un improvviso scatto

geodetica, il pilastro "divenne un pilastro sferico”. La

avrebbe portato R. Buckminster Fuller alla ribalta della

cupola ridistribuiva le forze di scarico a tutte le parti

celebrità mondiale, si distingueva nettamente dai suoi

della struttura.

precedenti progetti di spazi abitativi. Mentre le 4D

Le precedenti ideazioni strutturali di Fuller erano di

Tower, la Dymaxion House e la Wichita Dwelling

solito dotate di un “endoscheletro” che ospitava un

Machine erano tutte strutture sospese a un pilastro

“sistema nervoso centrale" come si ha negli esseri

centrale, la cupola geodetica non aveva un pilone

umani; invece le cupole geodetiche avevano un

centrale, ne un asse di simmetria privilegiato. Nel

"esoscheletro", come un riccio di mare o un uovo. Era

costruire la Wichita House, Fuller si rese conto che era

un’architettura che si ispirava al macroscopico - le

necessario incorporare dei puntelli nel pilastro per

sfere terrestre e celeste - e al microscopico: il mondo

impedire che venisse rovesciato dal vento, e alla fine i

dei microrganismi e dei radiolari. Quando si dedicava

puntelli assorbirono una parte considerevole dello

allo studio della geometria sinergica, dagli anni

spazio abitativo. Come scrisse Fuller nel documento

Quaranta in poi, Fuller credeva sinceramente di

del 1954 in cui presentava all’ufficio brevetti la cupola

indagare "il sistema coordinato proprio della natura”. 113


Le sue cupole geodetiche sfidavano l’asse verticale,

piuttosto, come abbiamo accennato, scaturì da un

così come nella conversazione Fuller si rifiutava di

complesso processo evolutivo, a partire da un

considerare "su” e "giù" autentiche distinzioni

problema

linguistiche, preferendo dire “verso l’interno” e “verso

manipolazione di congegni semplicissimi come un

l’esterno”, con riferimento al centro della terra. Nelle

emisfero di plastica trasparente che aderisce alla

microstrutture acquatiche in cui Fuller ritrovava gli

superficie di un mappamondo. Nondimeno Fuller

echi delle proprie architetture, lo sviluppo fisico non

riuscì a dare una valutazione concisa ed esatta delle

era determinato in misura significativa dalla forza di

sue proprietà strutturali “sinergiche”. Nel giugno

gravità. Su scala planetaria, era più appropriato avere

1970, nel premiare Fuller con la sua ambitissima

una visione radiale anziché lineare della gravitazione.

medaglia d’oro, l’American Institute of Architects

Fuller ebbe l’ardire di applicare questa concezione

esaltò la cupola geodetica come "il mezzo più forte,

radiale delle strutture al regno intermedio abitato da

più leggero e più efficace di racchiudere lo spazio che

esseri umani.

l’uomo abbia conosciuto finora”.

La cupola geodetica non nacque da un’analisi dei

Per certi versi, Fuller fu una vittima dello straordinario

problemi di controventamento della Wichita House;

successo ottenuto dalla cupola geodetica, che negli 114

cartografico

e

attraverso

l’abile


anni dal 1948 in poi lo costrinse a un calendario di

A mano a mano che si evidenziava il potenziale insito

conferenze pubbliche da capogiro, oltre a moltiplicare

nelle cupole geodetiche per la realizzazione a costi

rapidamente gli inviti ad assumere cattedre come

limitati di strutture a campata libera di grandi

professore ospite. La sua filosofia dell’abitazione,

dimensioni, su queste nuove forme fu proiettata una

esposta in 4D Timelock ed esemplificata nella sua

gamma di funzioni ben al di là di quelle abitative su

Dymaxion House del 1929, era in gran parte una

cui Fuller si era concentrato nella prima fase della sua

filosofia dei sistemi, basata su alcuni elementi cruciali:

carriera.

fabbricazione industriale, consegna per via aerea,

La prima ordinazione importante per una cupola

autosufficienza

geodetica venne dal “signor Industria in persona”,

intellettuale

e

pratica.

Con

la

creazione della cupola geodetica, il nome di Fuller

allorché

nel

1952

la

Ford

Motor

Company

restava legato a un tipo diverso di struttura, un guscio

commissiono una cupola geodetica da oltre 28 metri

- dal quale era stato enucleato il tuorlo filosofico -

per coprire la sua Rotunda a Dearborn, nel Michigan.

pronto a essere investito delle più diverse ideologie e

La Rotunda, a forma di ingranaggio, era stata

imbottito con ogni sorta di manufatti fisici.

progettata da Albert Kahn per la Fiera mondiale di Chicago del 1933, e poi trasportata in Michigan, nella 115


sede principale della Ford. Don Richter fornì a Fuller

altri. Con l’aiuto di una studentessa proveniente dalla

gli opportuni consigli per la definizione delle categorie

facoltà di architettura post laurea del MIT, che aveva

edilizie, suggerendogli di descrivere la cupola un

costruito la prima cupola geodetica in legno, Zane

“lucernario” anziché una vera e propria copertura.

Yost, collaborò con Fuller e con Shoji Sadao per

Impermeabilizzare

rivelò

realizzare una cupola di cartone. Esposta alla X

un’operazione difficilissima (lo stesso problema

Triennale di Milano nel I954, quella cupola ottenne un

avrebbe assillato la cupola geodetica ancora per molti

gran

anni), trattandosi di una struttura a molte facce e a

presentata fuori catalogo. Poiché il cartone bagnato

molte giunture che dovevano tutte essere sigillate. In

non aveva sufficienti capacita di resistenza alla

un primo tempo la cupola doveva essere coperta di

trazione, fu tuttavia necessario rivestire la cupola con

vetroresina poliestere, ma non fu possibile realizzare

vinile, foglio di alluminio e altri materiali.

in tempo il materiale, quindi la cupola finì con l’essere

Oltre a trovare molti usi per l’edilizia civile, le cupole

rivestita con una pellicola di vinile, che perdeva.

geodetiche di Fuller ben presto suscitarono l’interesse

Negli anni dopo il I952 seguì una profusione di

delle autorità militari degli Stati Uniti nel periodo

progetti di cupole diverse, realizzati da Fuller e da

susseguente alla guerra di Corea. Le cupole,

la

grande

cupola

si

116

premio

della

Triennale

malgrado

fosse


premontate, potevano essere lasciate cadere da un

delle enormi risorse per finanziare le ricerche

aereo nelle zone di guerra, cosi da fornire "il controllo

tecnologiche avanzate che solo in seguito, e

dell’ambiente”, ossia alloggio, officine attrezzate per

lentamente, ricadevano a vantaggio della popolazione

la manutenzione e hangar per l’aviazione e i marin.

civile.

“Vincerà la parte che avrà il miglior dominio

Per smaltire le ordinazioni sempre più numerose di

sull’ambiente” sostiene Fuller in una straordinaria

cupole geodetiche, Fuller fondò due società, la

lettera datata 1956. l primi esperimenti di trasporto

Geodesics lnc. per le commesse militari e governative,

aereo della cupola, a partire da quello del 1954

e la Synergetics lnc. per l’edilizia civile e industriale.

avvenuto a Raleigh nel North Carolina, e in seguito

Verso la fine degli anni Cinquanta la cupola geodetica,

con la dimostrazione alla mostra dell’aviazione di

oltre a servire per usi propriamente militari, si

Filadelfia, furono incoraggianti. Simili dimostrazioni

dimostrò un prezioso strumento retorico capace di

avevano fini ben lontani dalla produzione in serie di

fornire una dimostrazione della superiorità del

spazi abitativi per l’edilizia civile, ma fin da quando

capitalismo e della democrazia nella versione

aveva prestato servizio in marina Fuller si era reso

statunitense, che insieme costituivano la "forza

conto con tutta chiarezza che i militari disponevano

sinergica degli Stati Uniti” vittoriosa sul comunismo. 117


Nel 1956, l’ufficio governativo che si occupava delle

cupola ebbe un successo eccezionale, e suscitò molto

fiere commerciali internazionali invitò la Geodesics

più interesse di tutti gli altri oggetti presentati alla

lnc. di Fuller a ideare un edificio prefabbricato per la

mostra, anche dai russi e dai cinesi. La gente del posto

fiera commerciale di Kabul, in Afganistan. l progetti

si

per la cupola, avente un diametro oltre trenta metri,

dell’Afganistan la volle in regalo: cominciò così una

furono pronti in una sola settimana, e la cupola fu

luminosa carriera della cupola geodetica come

trasportata in Afghanistan con un solo aereo DC-4. Le

padiglione per le fiere campionarie. La cupola

componenti della cupola erano contrassegnate da

geodetica sembrava "tradurre in una vistosa realtà

codici colorati, in modo che il manufatto potesse

l’ingegno

essere montato anche da operai non specializzati e di

americano per eccellenza, e la cupola uno strumento

lingua diversa. Entro quarantott’ore gli operai afgani

di propaganda potente e ultraleggero che “teneva i

del

costruttori

tecnici sovietici occupatissimi a fare schizzi”. Ben

abilissimi, riuscirono a erigere la cupola. ln un primo

presto le cupole geodetiche comparvero nelle fiere

tempo le autorità statunitensi si erano mostrate poco

commerciali a Poznan, Casablanca, Tunisi, Salonicco,

propense a usarla come padiglione della mostra, ma la

lstanbul, Madras, Delhi, Mombay, Rangoon, Bangkok,

luogo,

subito

applauditi

come

118

arrampicava

sulla

americano”.

cupola,

Fuller

mentre

era

il

re

l’inventore


Tokio e Osaka, strapiene di seducenti generi di

Il progetto di cupola geodetica di maggiori dimensioni

consumo americani e di congegni per ridurre il lavoro

eseguito in quel periodo fu l’enorme cupola d’acciaio

manuale. Le cupole erano l’ingegnosa confezione

fabbricata dalla Union Tank Car Company a Baton

onnitriangolata in cui si presentavano gli “Stati Uniti,

Rouge, in Louisiana. La Union Tank Car aveva bisogno

paese delle meraviglie” dei beni di consumo.

di uno stabilimento in cui eseguire riparazioni e

Il padiglione degli USA alla fiera campionaria di Mosca

riverniciature di vagoni ferroviari. La soluzione più

del 1959 era una cupola dorata di alluminio

pratica era apparsa quella di riunire i vagoni intorno a

anodizzato, con un diametro di oltre sessanta metri.

un’officina ricambi organizzata al centro, e la cupola

La cupola di Mosca fu costruita dalla Kaiser Aluminum,

geodetica sembrava la migliore copertura per una

una delle prime società che acquistarono una licenza

simile vasta superficie circolare. La cupola di acciaio

per il brevetto di Fuller della cupola geodetica. In

saldato. completata nel 1958, aveva un diametro di

seguito Kaiser costruì parecchie altre cupole con

117 metri, e quindi era di gran lunga la più grande

funzione di auditorio, mettendone a frutto le

costruzione a campata libera del mondo. Una seconda

inconsuete proprietà acustiche.

cupola più piccola, di scarsa utilità pratica, copriva il pozzo dell’ascensore nella zona dell’officina. Fuller 119


osservò che nella cupola di Raton Rouge sarebbe

Fuller e Sadao con la Geometrics lnc. e Associated

potuta entrare comodamente la cattedrale di Siviglia,

Architects, era tre quarti di una sfera. Le orizzontali al

eppure l’intera costruzione aveva un peso pari a

di sotto dell’equatore erano circonferenze inferiori

soltanto quattro delle oltre cento colonne di pietra di

alla massima, mentre al di sopra dell’equatore la

cui la chiesa era composta. ln occasione di una

struttura era geodetica. l visitatori entravano nella

successiva visita a Siviglia, Fuller spedì trionfante una

cupola viaggiando su una futuristica monorotaia

cartolina con l’immagine della cattedrale su cui aveva

sopraelevata. ln origine Fuller avrebbe voluto che

disegnato una cupola. La Union Tank Car costruì una

nella cupola fosse ospitato un World Game - una

cupola identica alla prima a Wood River nell’Illinois.

simulazione interattiva dell’economia mondiale -, ma

Mentre la cupola di Baton Rouge era la struttura

gli organizzatori erano contrari, e il padiglione

geodetica più grande del mondo (e tale rimase fino al

statunitense fu invece dedicato all’”America creativa”,

1982), senza dubbio la più bella fra le cupole

ospitando fra l’altro una mostra dal titolo American

geodetiche di Fuller e quella creata per il padiglione

Painting Now, con opere di Andy Warhol, Roy

degli Stati Uniti nella Expo di Montreal del l967. La

Lichtenstein e, cosa ancor più degna di nota, un

cupola, dal diametro di oltre 76 metri, fu costruita da

dipinto gigantesco di Jasper Johns che raffigurava la 120


Dymaxion Air-Ocean Map a icosaedro ideata da Fuller,

dopo, nel 1976, durante i lavori di manutenzione, un

e vari altri oggetti caratteristici della vita statunitense

saldatore distratto incendiò il rivestimento acrilico,

negli anni Sessanta. La mostra stessa, in quanto

trasformando la cupola in una gigantesca palla di

rappresentazione della cultura americana separata dal

fuoco geodetica.

consumismo, ebbe scarso successo tra i visitatori, invece

la

cupola

fece

sensazione.

Era

resa

impermeabile da un rivestimento trasparente di pannelli di vetro acrilico, e per regolare il passaggio della luce aveva sulla superficie interna un sistema di tende da sole mobili, di forma triangolare, che si muovevano a seconda della posizione del sole. Le tende parasole dovevano essere regolate da un programma di computer, ma purtroppo il primo giorno i cavi di manovra si intrecciarono lasciando le tende parasole bloccate in una posizione a caso. Anni 121


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STRUTTURE UTRALEGGERE : TENSEGRITY Come abbiamo cercato di dimostrare, nel suo

coloro che erano interessati a creare strutture

prolungato studio di edifici sempre più leggeri, basati

architettoniche che sfruttavano la forza di trazione.

sulle

guidato

Nell’estate del 1948, quando Fuller arrivò al Black

dall’obiettivo primario di produrre alloggi fabbricati in

Mountain College, gli fu assegnato uno studente

serie da consegnare per via aerea. La sua Dymaxion

d’arte che doveva aiutarlo a preparare i modellini per

House del 1929 e la Wichita House del 1946 si

il seminario. Lo studente era Kenneth Snelson, che

fondavano sullo stesso principio strutturale della

cominciò a interessarsi sempre più alle ricerche di

ruota di bicicletta: le parti sottoposti a compressione

Fuller in campo geometrico e si iscrisse al suo

(i pavimenti e il pilone centrale) non esercitavano la

seminario di geometria Dymaxion. Nell’inverno del

forza l’uno sull’altro in modo diretto, ma erano

1948 Snelson fece vari esperimenti con strutture

collegati da elementi di trazione (cavi d’acciaio). Le

mobili modulari: sostituì gli elementi di sostegno,

tensostrutture erano già utilizzate dagli ingegneri civili

costituiti da cavi metallici, con spago, e per rendere

in molti contesti diversi: l’esempio più eclatante sono i

stabili le

ponti sospesi del diciannovesimo secolo. Fuller era fra

aggiungendo altri cavi in tensione. Alla fine arrivò a un

tensostrutture,

Fuller

è

stato

132

sue

strutture provò

varie

soluzioni


progetto in cui un pezzo di legno a X era sospeso,

modulare in tutte le direzioni, in modo da creare

sfidando all’apparenza la forza di gravità, al disopra di

pilastri di sostegno e altre strutture di grandi

un altro pezzo di legno a X. l due pezzi non si

dimensioni. Quindi, senza la inattesa scoperta di

toccavano, e le loro punte, sospese nello spazio,

Snelson, non sarebbe stato affatto evidente che le

costituivano i vertici di un ottaedro invisibile: come

tensostrutture potevano costituire le componenti di

riferisce Snelson, "benché non vi fosse più nessun

una nuova architettura ultraleggera. Così come da un

movimento, la struttura statica era la cosa più strana

albero centrale verticale si era passati all’”albero

che potessi immaginare: parti rigide fissate nello

sferico” della cupola geodetica, Snelson dimostrò che

spazio l’una all’altra solo per mezzo di fili”.

le tensostrutture potevano estendersi in tutte le

Altri scultori avevano provato a creare strutture che

direzioni per creare reticoli di forze in equilibrio

implicano la combinazione fra elementi in tensione e

reciproco.

elementi in compressione (puntoni), fra i quali anche

Poiché Fuller riteneva che il tetraedro fosse l’unita

lsamu Noguchi, l’amico di Fuller, ma la scoperta di

costruttiva fondamentale della natura, appena vide il

Snelson trovava la sua validità nel fatto di dimostrare

pezzo a X realizzato da Snelson con il compensato e

che simili strutture potevano essere estese in forma

un filo a un solo capo si accinse a crearne una 133


versione a tetraedro. Fuller definiva questi sistemi

comportamento era del tutto conseguente con la

strutturali “tensegrity" [tensegralil, una parola che

forte razionalizzazione che caratterizzava il modo in

combinava tension [tensione, trazione] e integrity

cui Fuller concepiva la proprietà intellettuale. Fuller

[integrità]. Tensione e integrità sarebbero entrate in

dava per scontato che Snelson si interessasse alla

gioco anche nella prolungata controversia fra Fuller e

tensegrity solo come mezzo per produrre opere

Snelson, il quale in seguito avrebbe prodotto una

d’arte, mentre a sua volta riteneva il lavoro di Snelson

straordinaria profusione di sculture in cui tale

la dimostrazione della particolare casistica di un

principio era messo alla prova, su chi fosse il vero

principio generale. Circa il diverso modo di impostare

“scopritore” della tensegrity. Fuller riteneva che

la questione fra l’artista e il progettista, Fuller scrisse:

Snelson aveva avuto una funzione catalizzatrice,

“lo mi rifiuto sempre di cogliere le occasioni, che

Snelson, come si può capire, si indispettì per il fatto

ricorrono quotidianamente, di sfruttare la Geometria

che Fuller non volesse riconoscere il suo contributo e

Energetico-sinergica per realizzare balocchi oppure

anzi nel 1962 avesse brevettato le strutture

objets d’art”. Affermava che Snelson, l’artista, era

tensegrali, compresi i pilastri a tetraedro e le sfere

stato il tramite ignaro di un principio a cui Fuller aveva

tensegrali,

dedicato anni di ricerche: “Nessun altro al mondo

ma

come

abbiamo

visto

tale 134


tranne me potrebbe aver visto il significato che io ho

reggere sia alla compressione, sia alla trazione, alcune

visto in quel che lei mi ha mostrato". È stato

componenti della struttura tensegrale riescono a

dimostrato che Fuller si sbagliava nel descrivere

sopportare soltanto la trazione (per esempio la lenza

Snelson come un artista che non si interessava alle

da pesca a un solo capo usata da Snelson). La

teorie generali: fra i lavori dello scultore si trova un

questione appare ancor più confusa perché alcuni

modello tensegrale dell’atomo, e la sua ricerca

definiscono la cupola una struttura tensegrale,

artistica e servita anche a suggerire a Donald lngber gli

oscurando l’esatto significato del termine; Fuller

studi sulla struttura della cellula. Come osserva

considerava la cupola, in modo piuttosto dubitativo,

lngber,

come un "caso limitante” di tensegrity, almeno

"le

strutture

tensegrali

sono

stabili

meccanicamente non grazie alla forza delle singole

nell’ambito

componenti, ma per il modo in cui l’insieme

dell’invenzione.

distribuisce e riequilibra le spinte meccaniche”.

Se si accresce la forza di trazione esercitata su una

La differenza principale fra una struttura tensegrale e

componente di una struttura tensegrale, la si accresce

una cupola geodetica, per esempio, è che mentre in

al tempo stesso su tutti gli organi della struttura. Così

quest’ultima tutti i puntoni metallici sono in grado di

come il fenomeno della tensegrity ha fornito a lngber 135

della

controversia

sulla

paternità


un utile modello di distribuzione delle forze fisiche

brillanti e inventive, fornivano modelli strutturali e

nella cellula, allo stesso modo la conoscenza

risultati che potevano essere applicati a molti e

approfondita della cupola geodetica ha permesso a

differenziati campi di studi.

Harold W. Kroto di elaborare un modellino della

Ispirandosi alla scoperta di Snelson - che Snelson usò

molecola di carbonio 60 avente la forma di un

come punto di partenza per le sue notevoli sculture

icosaedro tronco, ossia una forma a pallone da calcio,

tensegrali - Fuller costruì con i suoi studenti numerosi

scoperta che nel 1996 ha permesso a Kroto, Smalley e

poliedri tensegrity, e nel 1951 un grande pilastro

Curl di ottenere il premio Nobel. ln onore della cupola

tensegrale che fu poi esposto nel Museum of Modern

realizzata da Fuller per l’Expo ’67 la molecola è stata

Art di New York. Il fatto che si potesse realizzare un

battezzata Buckminsterfullerene, e familiarmente

icosaedro tensegrale implicava che fosse possibile

detta "Buclkyball".

anche una versione tensegrale della cupola geodetica,

ln molti casi le dimostrazioni di principi geometrici

dato che quasi tutte le cupole sono sviluppate a

attraverso strutture concretamente realizzate, che

partire dall’icosaedro sferico. Nel 1953 Fuller realizzò

Fuller riusciva spesso a ottenere mettendo al lavoro (e

all’università di Princeton una sfera tensegrale di 90

talvolta sfruttando) giovani dotati di menti fra le più

puntoni. Fuller era persuaso che la tensegrity fosse il 136


grande segreto strutturale della natura, e forse e

compressione

questa una delle ragioni per cui investì tante energie

manifestazione macroscopica di un sistema di

nel difendere la propria paternità dell’invenzione.

tensegrity.

“Nell’universo niente tocca nient’altro”, esclamava. La

Studiando le proprietà del cubottaedro, Fuller aveva

tensegrity è il modo più economico di realizzare

avuto la rivelazione del sistema di coordinate proprio

grandi strutture stabili con le componenti più leggere.

della Natura, ma la tensegrity sembrava avergli

Atomi, molecole, virus, cellule e sistemi planetari, per

svelato i “mattoni” impiegati costruzione stessa della

Fuller erano tutti esempi diversi in cui si traduceva la

Natura. A parte le implicazioni cosmiche della

stessa norma generale. Addirittura Fuller arrivò a

tensegrity, potremmo interrogarci sulle implicazioni di

ipotizzare una visione frattale della tensegrity, da

tale scoperta per le costruzioni vere e proprie. Si

capogiro, in cui i puntoni a compressione che

potrebbero realizzare delle sfere tensegrali con un

formavano una sfera tensegrale si rivelavano in realtà

minimo dispendio di materiali producendo una

come

al

struttura grande e di estrema leggerezza, resistente

microscopio, si rivelavano a loro volta come

alla deformazione. Già nel 1958 Fuller suggeriva che

altrettante tensegrity. Cosi, tutti gli organi di

sarebbe stato possibile sparare sulla Luna delle

pilastri

tensegrali,

dove

i

puntoni,

137

potevano

esser

considerati

la


strutture tensegrali, o anche usarle per i satelliti. Nelle

delle sfere: anche per questo la Tensegrity trovava

strutture tensegrali vedeva il potenziale adatto a

un’applicazione più appropriata per le strutture

superare alcuni vincoli dimensionali che valevano

galleggianti e destinate allo spazio.

anche per le cupole geodetiche. Realizzare una cupola tensegrale da utilizzare sulla Terra si dimostrò alquanto più difficile che costruire sfere e poliedri tensegrali. Ma Fuller riuscì a incorporare elementi di tensegrity in una serie di cupole geodetiche costruite più tardi; per esempio, la cupola dell’Expo ’67 di Montreal utilizzava la “tensegrity a stella”, ossia ottaedri tensegrali su ciascuna sfaccettatura, assicurando una robustezza ancora maggiore con la creazione di elementi tensegrali. Gli emisferi tensegrali non erano dotati delle proprietà sinergiche strutturali caratteristiche 138


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STRUTTURE TENSEGRALI Brevetti. I brevetti del 1962 (Fuller), 1964 (Emmerich) e 1965 (Snelson), al di là della diatriba su chi fosse l’ideatore dei sistemi tensegrali, dimostrano che siano stati loro tre i primi ad investigare seriamente questa tipologia di strutture. Le loro ricerche, in seguito, presero comunque strade differenti. Snelson cominciò a studiare i concetti che ne stanno alla base, focalizzandosi soprattutto sull’aspetto artistico ed estetico, continuando ancora oggi a produrre sculture di rara bellezza e grande impatto visivo; Fuller ed Emmerich, invece, cercarono da subito una possibile trasposizione pratica in ambito costruttivo e architettonico, anche se, purtroppo, i loro studi rimasero confinati a tentativi empirici e a modelli di studio. Arrivarono però all’individuazione delle principali famiglie e tipologie di strutture: le torri e le cupole tensegrali, l’icosaedro tensegrale a sei aste isolate (ottaedro espanso), il tetraedro tensegrale a

Introduzione. La definizione più recente (e maggiormente riconosciuta) è stata redatta dal Prof. Motro R. dell’Università di Montpellier, e afferma: “Si dice Tensegrale un sistema in uno stato di autoequilibrio stabile comprendente una serie di componenti complessi all’interno di un continuum di componenti tesi”. Il concetto di “floating compression” alla base di questi sistemi è molto originale e affascinante. In contrapposizione, forse per l’intrinseca complessità formale o forse per l’inadeguatezza di conoscenze a riguardo, nonostante attualmente esistano strumenti di analisi geometria e statica per le strutture tensegrali, ciò che manca è un approccio progettuale a questi sistemi, capace di aprire nuove strade a possibili realizzazioni applicabili.

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sei aste isolate (tetraedro tronco), creando così una prima catalogazione di base delle forme regolari e le regole di base per l’organizzazione geometrica.

riscontrò moltissime analogie tra natura e strutture tensegrali, arrivando a paragonare queste ultime alle catene di atomi e :

L’universo tensegrale di R. Buckminster Fuller. Fuller iniziò i primi esperimenti sulle strutture tensegrali nel 1927, arrivando ad una loro concretizzazione solo nel 1948, grazie all’apporto dell’allora suo studente Kenneth Snelson. Nel 1953 creò una struttura tensegrale rigida, con 270 aste non identiche, che brevetterà poi nel 1962. Nel 1960 progettò e costruì una struttura tensegrale in bamboo dal diametro di 14 metri per il Long Beach State College. L’anno successivo studia dei ricoveri a basso costo realizzabili con materiali e tecnologie locali utilizzando il sistema tensegrale. Le strutture tensegrali sono state il principale argomento di studio nell’ultima parte della vita di Fuller, il quale arrivò a produrre una grandissima quantità di modelli di studio e a scrivere alcuni testi a riguardo. Durante i suoi studi, inoltre

“all’albero, supporto essenziale di vita sulla terra, esempio meraviglioso di struttura tensegrale in natura. Nato da un seme, con l’acqua, la terra, l’aria e la luce del sole, un albero cresce in un’efficiente struttura con acqua e gas che si muovono all’interno, permettendogli di essere sia flessibile che incredibilmente resistente, quando oscilla e si adatta ala mutevolezza dei venti e alla terra, e porta i minerali verso l’alto –pezzi di polvere di stelle- e l’acqua dalla terra al cielo”.

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BIOMIMETICA Con il termine Biomimetica (Biomimetics o Biomimicry in inglese) si intende lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura, come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure) e come Guida (Mentor) della progettazione degli artefatti tecnici. Una sorta di trasferimento di “soluzioni” sostenibili dalla biologia alla tecnologia. Qualche principio base della biologia da cui l’Uomo ha tutto da imparare?

Introduzione. Da sempre l’uomo ha cercato di imitare la natura osservandone i meccanismi e tentando di riprodurli in tecnologie più o meno complesse. Ci provava Leonardo, quando disegnava la sua macchina per volare: i disegni di questo progetto arrivano dopo innumerevoli illustrazioni sugli uccelli, schizzi sulla conformazione delle ossa che compongono le loro ali e studi accuratissimi sull’aria e sui venti. Il grande Leonardo aveva intuito che anche volare sarebbe stato possibile per l’Uomo se fosse riuscito a riprodurre il movimento e l’equilibrio di coloro che in natura già volavano. Del resto “l’uomo comanda la natura obbedendole”, come avrebbe detto un secolo dopo il filosofo Francis Bacon. Oggi, questo processo consapevole ha assunto il nome di biomimetica.

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La natura funziona secondo cicli chiusi: non esistono il concetto di rifiuto.

tutti i sistemi interdipendenza, cooperazione.

viventi si fondano interconnessione

su e


i sistemi naturali funzionano a energia solare ed utilizzano solo quella di cui hanno bisogno.

la natura rispetta e moltiplica la diversità.

essa adatta la forma alla funzione; e così si potrebbe andare avanti…

sempre perfettamente pulite, ciò perché dotate di una microstruttura costituita da piccolissimi cristalli di cera su cui le particelle di sporco non riescono ad attaccarsi. Grazie a questo brevetto edifici, cartelli stradali, arredi per esterni, pensiline e veicoli, sono diventati prodotti autopulenti, con grandi vantaggi sia economici sia ambientali. Pensiamo invece all’uovo: ha una perfetta tenuta, utilizzazione ottimale dello spazio, buon isolamento chimico e fisico, resistenza sotto uniforme pressione idrostatica. Un sistema che trova le sue applicazioni nel campo dell’aeronautica. Così la biomimetica può ispirare forme, strutture e l’invenzione di nuovi materiali sintetici. Uno degli esempi solitamente citati a proposito di biomimetica è l’invenzione del velcro, nata dall’osservazione di come i fiori di bardana si attaccavano alla giacca di Georges de Mestral (l’inventore del velcro), di ritorno da una passeggiata: analizzandoli al microscopio, notò che questi fiori sul calice avevano degli uncini che gli permettevano di “incastrarsi” ovunque, anche nelle

 Brevetti. Le tecnologie prese in prestito dalla natura sono numerosissime e davvero suggestive: schermi piatti ispirati alle ali delle farfalle, materiali idrorepellenti e idrofili come il guscio degli scarafaggi, piccozze a forma di picchio. Ancora più interessante è analizzare sistemi particolari. Oggetti in grado di dialogare con la natura e, magari, capaci di evolvere. Alcuni di essi già esistono. È stato per esempio brevettato un processo noto come Lotus-effect, che riproduce le proprietà autopulenti della foglia di loto. Il fiore di loto ha foglie 148


anse formate dai fili del tessuto della giacca. Il velcro riproduce questo sistema. Una soluzione davvero interessante è quella utilizzata per apportare migliorie alla pittura per esterni che, si sa, ha un cattivo odore, sporca e può staccarsi quando c’è molta umidità. Un’azienda tedesca, Sto Lusan, ha a tal proposito svolto ricerche per creare una pittura che fosse repellente alle intemperie e capace di far scivolare via lo sporco. Ha ottenuto il Lotus Effect, chiamato così dal fiore di loto, sulle cui foglie l’acqua scivola via dolcemente. Questa pittura riduce l’accumulo di microrganismi quali alghe, funghi, batteri, che proliferano a causa dell’umidità e della sporcizia. L’immagine sottostante mostra due facciate di uno stesso edificio, una trattata con la vernice “speciale” e l’altra trattata con metodi tradizionali. Un’altra trovata interessante è Mirasol, nome di display che generano colore senza pigmento. L’azienda, Qualcomm, è stata ispirata dalla struttura delle ali di farfalla. I nuovi display consistono in una

membrana riflessiva deformabile e in una serie di finissime pellicole (ognuna delle quali funge da specchio per le cavità ottiche risonanti), entrambe posizionate su un substrato trasparente. Ebbene le ali di farfalla condividono con i display la medesima complessa proprietà: possono filtrare la luce e riflettere solo una parte dello spettro. Un giorno, uno scienziato stava parlando con la sua famiglia su una spiaggia dell’Oregon, negli Stati Uniti. A un certo punto il suo sguardo fu attratto dai mitili (cozze) aggrappati agli scogli e cominciò a chiedersi come il guscio di questi molluschi potesse resistere così tanto alla forza delle onde del mare. Da questa semplice domanda scaturì una ricerca che lo condusse alla creazione di un’azienda, la Columbia Forest Products. Il compito dei ricercatori è stato quello di trasformare il comportamento delle proteine di soia in quello della “barba” delle cozze: una sorta di filamento presente sul guscio che riesce a tener aggrappato il mollusco allo scoglio. PureBond è l’unica 149


colla per compensati senza urea-formaldeide presente sul mercato. È il prodotto più utilizzato per la fabbricazione di mobili. Gli scienziati del MIT hanno creato recentemente un nuovo materiale che è idrorepellente (respinge l’acqua) e allo stesso idrofilo (assorbe acqua). A ispirare il progetto è un insetto, lo scarafaggio Stenocara del deserto del Namib: questo animale, grazie alla sottile gobba idrofila sul dorso, raccoglie l’umidità della brina mattutina per poi farla scorrere su piccoli canali idrorepellenti. I ricercatori affermano che questo materiale può trovare applicazioni in tutti i settori industriali. Sperimentare la biomeccanica e la biologia della natura significa ottenere nuovi modelli di materiali, adatti a scopi unici, questi modelli vengono generati da software che controllano la forma che si sta ottenendo. Staccandosi dalla pura e semplice imitazione della natura, la Biomimetica è andata oltre, studiandone la genetica ed i suoi codici, cercando di

simularne gli aspetti meccanici e biologici. La natura nell'arco dei millenni ha saputo selezionare ciò che era più durevole ed efficiente, ha selezionato forme, tessuti, sostanze e materie che sempre più si comportano davanti ai nostri occhi come misteri da esplorare. L’universo biomimetico di R. Buckminster Fuller. Dal punto di vista strutturale , il principale contributo di Fuller si riporta a due concetti: le strutture tensegrali e geoide. Per Fuller, la natura è organizzata secondo assi diversi da quelli cartesiani; più probabilmente, essa “ragiona” per angoli di 60 anziché di 90, assumendo quindi il tetraedro come configurazione geometrica primaria. Gli studi di Fuller hanno influenzato numerose ricerche che, non limitandosi ai solidi regolari e alle cupole geodetiche, si sono indirizzate verso il mondo dei cristalli e verso l’impiego di poligoni semiregolari e irregolari. Interessanti studi sull’assemblaggio dei solidi 150


geometrici sono alla base di alcune attuali progettazioni. Applicare e studiare oggi la Biomimetica in architettura significa vederla evolvere, potrebbe essere una nuova svolta per l'architettura, l'esplorazione di forme finora sconosciute. Oggi che le conoscenze biologiche si spingono in profondità nella comprensione delle strutture e dei fenomeni più intimi che caratterizzano la natura, fino alla scala nanometrica: tale rapporto, da luogo di stimolo ed ispirazione, è divenuto un ambito di ricerca e di innovazione complesso e multiforme. In tale ambito è utile che il progetto non si limiti a copiare la natura ma ne tragga, piuttosto, una più ampia ispirazione orientata a trasferire i principi e le logiche biologici, secondo l'insegnamento di Buckminister Fuller che affermava:

“We do not seek to imitate nature, but rather to find the principles she uses”. Le parole di Fuller riassumono sinteticamente l'orientamento che caratterizza, oggi, l'ambito disciplinare del “progetto bio-ispirato”.

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TECNOLOGIA E L’ARCHITETTURA

INNOVAZIONE

architetture sono generate dall’impiego di algoritmi, spesso basati su geometrie complesse o direttamente

PER

Molto interessante, in ambito architettonico, è la possibilità di ricavare una grande varietà di forme e di strutture partendo da pochi elementi riproducibili in serie. Altri ragionamenti matematici (diagrammi di Voronoj) permettono di ottenere strutture interessanti e particolarmente efficienti. Si può pensare di elaborare un algoritmo in grado di generare un edificio dando come input due componenti: quella ambientale, derivata dalle variabili di sito, e quella funzionale-esigenziale, progettabile al di là del sito specifico. La parola “algoritmo” non significa che questo processo sia per forza da ottenere tramite un calcolatore, ma vuole focalizzare l’attenzione sull’operazione di mixaggio. Recenti esperienze fanno della matematica avanzata un vero e proprio strumento di progettazione. Le

derivate dal mondo naturale, in grado di interagire con programmi di modellazione assistita. Diagrammi funzionali utilizzati per la scomposizione del piano: TASSELLAZIONE DI VORONOJ Particolare modalità di scomposizione di uno spazio euclideo chiamata “Voronoj diagram” o “Voronoj decomposition”. Georgy Feodosevich Voronoj è il matematico che nel 1908 definì il caso generale (ndimensionale) della “Voronoj tassellation”. Il diagramma di Voronoj è una modalità di scomposizione di uno spazio metrico determinata dalla distanza rispetto ad un numero discreto di oggetti posti nello spazio. Le geometrie di Voronoj sono assimilabili a numerose organizzazioni spaziali presenti in natura a scale diverse (strutture cellulari, 154


bolle d’acqua, cellette degli alveari, reticoli cristallini…anche la rugosità della foglia di loto è inseribile in una tassellazione di Voronoj). La realizzazione di architetture basate su strutture derivate da celle di Voronoj è quindi un processo biomimetico. Si può arrivare a realizzare edifici tramite la creazione di politopi assemblabili o tramite software appositamente elaborati. A differenza di quanto sembra, queste strutture possono essere molto articolate e flessibili : costituite a partire da un numero limitato di politopi assemblati in modo da creare forme sempre diverse o ripetute; costituite da elementi tutti diversi; realizzate tramite un software apposito; studiate a partire da specifiche funzioni dell’abitare.

Esempi in natura di tassellazioni di Voronoj. TASSELLAZIONE 3D Tali figure geometriche, (dette appunto "tasselli"), sono spesso poligoni, regolari o no, ma possono anche avere lati curvilinei, o non avere alcun vertice. L'unica condizione che solitamente si pone è che siano connessi, anzi semplicemente connessi (ovvero che siano un pezzo unico e non abbiano buchi). In matematica sono state molto studiate anche le tassellazioni dello spazio, dove i tasselli sono solidi. La natura, più che al piano (due dimensioni), ci si riferisce a uno spazio a tre dimensioni. Questo passaggio avviene in più modi:  Il diagramma piano è estruso a formare una struttura a “nido d’ape”;  Il procedimento impiegato per tassellare il piano è utilizzato anche per lo spazio: in questo caso, alle rette bisettrici dei segmenti si sostituiscono dei piani;

155


frastagliature e in apparentemente caotiche.

Si crea un involucro ripiegando una struttura bidimensionale FRATTALI E SUCCESSONI NUMERICHE Il mondo naturale costituisce un continuum dall’infinitamente piccolo all’enorme. Prendere coscienza di questo orizzonte spaziale e temporale significa uscire dall’abituale percezione che si ha dello spazio: significa usare i frattali. Nei frattali c’è una forma base dalla quale ci si espande tramite una generazione progressiva legata ad una specifica regola in grado di generare da sola le forme. Creare spazi architettonici dai frattali significa aprirsi a nuove interazioni tra artificiale e naturale dove l’abitante, l’osservatore, non ha un ruolo passivo ma attivo nello scambio di informazioni. La geometria frattale è stata il primo settore della geometria che ha permesso di comprendere a pieno la natura ed è diventata uno strumento per spiegare e comprendere le forme e i fenomeni naturali che, solitamente, presentano ramificazioni, irregolarità,

generale

ripetizioni

Sono molti gli architetti contemporanei che hanno sfruttato la geometria frattale con l’intento di dominare il caos e l’irregolarità del movimento e al fine di creare, più che delle semplici strutture, delle opere d’arte a cielo aperto, dei veri e propri esseri che vivono nel contesto urbano. Lo studio dei poliedri, delle catenarie, delle spirali e dei frattali come componenti delle forme e dei progetti relativi all’organizzazione dello spazio è un modo per riconoscere l’appartenenza stretta dell’architettura al mondo della pura astrazione matematica. Essa descrive il progetto dell’uomo e delle civiltà, l’organizzazione dello spazio di vita e quindi si presenta come atto di pensiero e di ragione.

156


PROGETTAZIONE PARAMETRICA computer per pensare, occorre utilizzarli come estensioni della mente. In realtà non si tratta solo di generare forme con il computer. Fondamentale è che il programma proponga soluzioni per le situazioni di progetto. Questo metodo ha qualcosa in comune con la scienza delle complessità: le sue procedure assomigliano al processo di scoperta di strutture nascoste nei sistemi urbani e sociali. La scienza della complessità ha portato alla luce principi semplici nascosti all’interno di ciò che sembrava essere soltanto disordine assoluto. Usare la teoria del caos e i frattali non significa creare forme particolari con curve dai profili frastagliati. E’ il processo che contribuisce al progetto, non le forme. In questo senso, possono contribuire anche la vita artificiale, gli algoritmi genetici e i programmi di connessioni neurali. Ciò apre una nuova era nel design e nella produzione industriale: la sfida di una nuova naturalità

Lo scopo della progettazione parametrica non è scoprire una forma, ma ricercare nuovi modi di progettare la città attraverso architetture che forniscano soluzioni migliori ai problemi che il mondo deve affrontare e, allo stesso tempo, offrano maggiore libertà all’immaginazione. L’idea non è automatizzare la progettazione. Non si tratta di diventare capaci di completare un progetto con un clic del mouse. Lo scopo è chiarire aspetti del processo che fin ora restavano indeterminati, in modo da comprendere meglio ciò che si vuole davvero. Si tratta di ottenere una qualità superiore, non una maggiore efficienza. E’ importante che sia migliore, non più veloce. Questa idea non implica che il computer trovi un gran numero di soluzioni fra cui scegliere né che sia necessario servirsene per creare forme strane. Quando viene utilizzato cosi, un computer non è altro che un’estensione della matita. Anziché usare i 157


dell’oggetto industriale come evento unico ed irripetibile, specchio dell’unicità ed irripetibilità dell’uomo e della natura. Ancora una volta l’uomo emula la natura, come è proprio del fare arte. Dopo duecento anni di oggetti clonati per limiti tecnologici, l’oggetto unico diventa una nuova risposta al bisogno umano, a lungo disatteso, di ritrovarsi in un mondo che rispecchi, in ogni evento artificiale, l’unicità ed irripetibilità di ogni uomo. Il design ritrova, in campi tecnologicamente avanzati come i sistemi dinamici non lineari, la vita artificiale e l’intelligenza artificiale, il piacere estetico ed etico di confrontarsi con i processi ed i caratteri propri della natura. I modelli tridimensionali generati con il software, risultati plurimi dell’idea espressa, sono utilizzabili direttamente dalle macchine industriali manifatturiere a controllo numerico e dai robot che già rappresentano le tecnologie attuale della produzione industriale. Questa riprogrammazione generativa ed automatica dei robot consente di

produrre oggetti unici con gli stessi macchinari e con costi paragonabili a quelli di oggetti tutti uguali; come una stampante che, con lo stesso costo, stampa pagine tutte uguali o pagine diverse. Si è cosi improvvisamente aperta la possibilità di ritrovare campi possibili della creatività umana impensabili senza gli strumenti informatici. Se questi, all’inizio dell’era informatica, potevano sembrare strumenti che portassero a limitare o addirittura ad estinguere la creatività umana, oggi, permettendo di agire creativamente e direttamente sui codici dell’armonia, divengono strumenti di apertura verso nuovi confini e di rilancio della creatività intesa come connubio indissolubile tra arte e scienza. Nella storia dell’architettura, stili architettonici diversi hanno presentato differenti tipi di geometria e logica di articolazione e ogni periodo ha saputo trovare un modo per affrontare i suoi problemi geometrici. Dal momento in cui i computer hanno iniziato ad aiutare architetti, simulando lo spazio e le articolazioni 158


geometriche, sono diventati uno strumento fondamentale nel processo di progettazione. La Geometria Computazionale diventa un soggetto interessante per lo studio e per la combinazione di algoritmi di programmazione con la geometria, ha dato geometrie algoritmiche noto come algoritmi generativi. Sebbene software 3D aiutano a simulare quasi tutto lo spazio visualizzato, è la nozione di algoritmo generativo che porta le possibilità attuali del design, come ‘progettazione parametrica’ nel campo dell’architettura. Architetti iniziano ad utilizzare le curve di forme libere e superfici per progettare e studiare gli spazi al di la delle limitazioni di geometrie convenzionali dello "spazio euclideo". La progettazione architettonica è oggetto di potenzialità di calcolo algoritmico, geometrie con le gerarchie multiple ad alto livello di complessità. La progettazione e la modellazione di superfici free-form e curve, quali elementi costitutivi che sono associati con componenti diversi e hanno più pattern non è un

lavoro facile da fare con i metodi tradizionali. Questo è il potere di algoritmi e gli script che vengono avanti superando i limiti. E ‘ovvio che, anche riflettendo su una geometria complessa, abbiamo bisogno di strumenti adeguati, in particolare software, che sono in grado di simulare queste geometrie e controllare le loro proprietà. Come risultato, gli architetti sono interessati a utilizzare algoritmi genetici per generare modelli algoritmici e andare oltre la paletta attuale delle forme e degli spazi disponibili. L’orizzonte è un catalogo ricco di complessità e molteplicità che unisce creatività e ambizione insieme. Un passo avanti porta a incorporare le proprietà dei sistemi materiali in algoritmi di progettazione, che sembra essere più possibile in questo concetto parametrico. Guardando gli effetti materiali e le loro risposte all’ambiente hosting in fase di progettazione, ora le potenzialità intrinseche dei componenti e sistemi devono essere applicati ai modelli parametrici del design. Non solo questi algoritmi generativi 159


devono trattare con la generazione di forme, ma c’è anche un grande potenziale per incorporare la logica dei sistemi materiali in loro. La logica alla base della progettazione parametrica può essere strumentalizzata qui come un metodo di design alternativo, quello in cui il rigore geometrico di modellazione parametrica può essere distribuito prima a integrare i vincoli di produzione, le logiche di montaggio e caratteristiche dei materiali nella definizione di componenti semplici, e poi al proliferare delle componenti. Questo approccio utilizza l’esplorazione delle variabili parametriche per capire il comportamento di un tale sistema e quindi utilizza questa conoscenza per elaborare strategie di risposta del sistema alle condizioni ambientali esterne e le forze. Per lavorare con oggetti complessi, il processo di progettazione di solito inizia da un livello molto semplice e poi per gli altri livelli sono aggiunte forme complesse che sono costituite da diverse gerarchie, ciascuno associato ad una sua logica e dettagli. Questi

livelli sono interconnessi e i loro membri si influenzano reciprocamente in questo senso. Fondamentalmente questo metodo si occupa del design, con un enorme quantità di dati e calcoli, attraverso il flusso degli algoritmi. Il punto è che tutte queste geometrie sono facilmente regolabili, dopo il processo. L’architetto ha sempre accesso agli elementi di progettazione di un prodotto dal punto di partenza fino ai dettagli. In realtà, poiché il prodotto di design e il risultato di un algoritmo, gli ingressi dell’ algoritmo possono essere cambiati e il risultato verrebbe anche aggiornato di conseguenza. Ora e possi- bile tracciare digitalmente un modello generare centinaia di varianti di progetto, regolando parametri geometrici di base. E’ importante e vitale per incorporare le proprietà dei sistemi materiali, strutturare vincoli di fabbricazione e di assemblaggio in logiche di parametri. Il design parametrico permette il riconoscimento di modelli di comportamento geometrici e le relative capacità 160


performative e tendenze del sistema. In un feedback continuo con l’ambiente esterno, queste tendenze comportamentali possono informare lo sviluppo ontogenetico di un sistema specifico.

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L’EVOLUZIONE INSPIRATO

DEL

PROGETTO

BIO-

che tutta la progettazione moderna si basa, spesso implicitamente, sull’idea che ogni problema progettuale contenga e suggerisca per natura la propria soluzione. Nella bionica, disciplina nata alla fine degli anni Cinquanta in ambito militare, il riferimento alla natura e ai sistemi biologici è dichiarato e sviluppato con specifiche ricerche. La bionica infatti nasce come strategia di simulazione della natura allo scopo di produrre innovazione tecnologica. Si occupa non tanto della forma delle parti, quanto piuttosto di comprendere l’interrelazione tra i sistemi, scava la superficie degli oggetti naturali per capire la forma attraverso la struttura interna. L’organismo naturale è assunto come modello tecnico da imitare. Il limite della bionica classica e l’imitazione della natura come modello essenzialmente statico,

La biologia ha rappresentato un riferimento fondamentale per il progetto moderno: il razionalismo ricercava in essa quella legittimazione scientifica essenziale per qualunque disciplina del XX secolo che comprendesse degli aspetti tecnici. Horatio Greenough sancisce alla fine dell’Ottocento le basi teoriche del funzionalismo in architettura e nel design, mettendo in diretto collegamento tecnica progettuale e tecnica della natura. Se in natura le forme sono il prodotto dell’ambiente, l’adattamento della forma alfa funzione è per Greenough il principio operante in natura da riproporre nella progettazione. Per Walter Gropius lo sviluppo della forma organica in natura è il modello perpetuo di ogni creazione umana. Aderendo all’ideologia funzionalista possiamo dire

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cosicché i riferimenti progettuali spaziano tra modelli organici e inorganici: dalla struttura dei cristalli alle ali della libellula, dalla geometria delle bolle di sapone agli alveari delle api. Una interpretazione meccanicista di processi biologici è sottesa dunque all’approccio della bionica, rispecchiando d’altronde il fondamentale determinismo della biologia moderna. Oggi assistiamo da un lato a un’enorme sviluppo delle biotecnologie che stanno spingendo la ricerca verso una "ingegnerizzazione" della vita, dall’altro a un’ingegneria dell’artificiale che progetta sistemi sempre più vicini alle caratteristiche del mondo biologico. Queste direzioni del sapere pongono tra l’altro in maniera sempre più incalzante le problematiche scientifiche e sociali legate alle prospettive della "vita nell’epoca della sua riproducibilità tecnica". Le biotecnologie, le nanotecnologie, i sistemi di intelligenza artificiale caratterizzeranno sempre di più lo scenario del prossimo futuro. I progressi compiuti in

questi campi dalla scienza consentono oggi di conoscere a fondo le strutture, i processi, le logiche e i funzionamenti che sono alla base del mondo naturale. Nell’ambito del progetto di design il livello di sviluppo raggiunto nei diversi campi della ricerca scientifica consente, grazie anche a processi sempre più veloci di trasferimento tecnologico, di realizzare artefatti talmente complessi da somigliare sempre più ai sistemi biologici. Nuove conoscenze e tecniche permettono già allo stato attuale di realizzare artefatti ibridi, a metà tra natura e artificio. Strutture e oggetti che fanno parte di un universo tecnobiologico dove la materia artificiale "prende vita", cresce, evolve e si trasforma; dove i sistemi sono in grado di autoripararsi e auto-organizzarsi alla stregua di organismi viventi. I paradigmi e gli sviluppi sperimentali della biologia contemporanea hanno aperto nuove vie e prospettive inedite per possibili relazioni tra progetto e scienze

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del vivente, configurando uno scenario aperto e trasversale nel quale si colloca il nuovo approccio progettuale prospettato dall’autrice: l’hybrid design. NeIl’hvbrid design non è implicito nessun determinismo biologico, ma un’idea dei processi naturali basata su dinamiche plurali di evoluzione; il rapporto tra progettazione e natura, tra design e biologia rappresenta, perciò, dal punto di vista dell’hybrid design, un campo complesso e multiforme di ricerca. È quindi innanzitutto un ambito altamente interdisciplinare al quale partecipano diverse competenze in diversi settori quali, oltre la biologia, l’ingegneria, la fisica, la chimica, le scienze dell’informazione, il disegno industriale. L’hybrid design si spinge oltre l’imitazione della natura e delle sue logiche dando luogo a prodotti appunto ibridi, che "reinterpretano" criticamente il mondo naturale, costruendo un universo di oggetti parallelo, con logiche, comportamenti e strutture nuovi,

generati dall’integrazione tra tecnologia e biologia e dalla risposta a esigenze e stili di vita altrettanto ibridi.

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