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Abstract Richard Buckminster Fuller presentato attraverso una panoramica sull’atività di questo originale e geniale interprete della cultura architettonica del dopoguerra, uno dei primi teorizzatori e anticipatori del pensiero globale e ambientale, precursore di un’architettura ecocompatibile e sperimentatore di nuovi materiali applicati alla costruzione di spazi domestici e pubblici. Fuller ha delineato un approccio globale di risoluzione ai problemi più impellenti riguardanti l’intero pianeta, mirando alla giusta distribuzione delle risorse, al riciclo sostenibile e all’applicazione dei know-how per uno sviluppo consapevole della tecnologia, a servizio e beneficio di tutta l’umanità.
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SOMMARIO Introduzione
1. INTRODUZIONE
Brevetti
2. NOTA BIOGRAFICA
L’universo tensegrale di R. Buckminster Fuller
3. REGESTO DELLE OPERE
Biomimetica Introduzione
4. BUCKY’S WORLD
Brevetti
La crisi del 1927
L’universo biomimetico di R. Buckminster Fuller
Formulare il problema: 4D Timelock
6. BUCKY’S IDEAS FROM TODAY
Dymaxion House Primi esperimenti geodetici: Dymaxion Map
Tecnologia e innovazione per l’architettura
La cupola geodetica
Progettazione parametrica
Strutture ultraleggere: Tensegrity
Evoluzione del progetto bio-inspirato 7. FULLER’S ARCHITECTS
5. FOCUS ON
8. BIBLIOGRAFIA
Strutture tensegrali 5
6
7
R. Buckminster Fuller (1895-1983) non era un
E’ necessario considerare Fuller , anziché un
architetto. Eppure si può affermare che Fuller, detto
architetto, un filosofo del costruire, che si preoccupava
anche “Bucky”, abbia fatto più di qualsiasi altro
di dare dimostrazioni della verità attraverso la
architetto del ventesimo secolo per sfidare i nostri
performance e la costruzione di modelli, piuttosto che
pregiudizi in materia di edilizia, non in quanto
dedicarsi alle incombenze quotidiane dell’edilizia.
architetto ma come filosofo dell’abitare. Tutto il suo
Fuller amava spiegare che lui lavorava nel futuro, con
percorso professionale può essere visto come una
un anticipo di cinquant’anni, e che le sue idee
serie di tentativi per arrivare all’applicazione delle
sarebbero state accettate soltanto allora.
leggi fondamentali che egli percepiva nella natura e
Secondo lui, la casa unifamiliare era un microcosmo
nella società.
della Terra. All’estremità opposta della scala, anche gli
Dove si può andare per vedere un edificio di Fuller? E’
strumenti necessari per comprendere i principi della
una domanda a trabocchetto. Gli edifici di Fuller erano
struttura architettonica potevano essere trovati in
di per se progettati per essere mobili, per essere
Natura, ma nella dimensione minima dei cristalli e dei
aerotrasportati fino a un qualsivoglia lotto di terreno
microrganismi. Fuller è morto prima del 1985, quando
dove potessero essere ormeggiati o ancorati.
fu scoperto il Buckminsterfullerene, la molecola di 8
carbonio 60 dalla forma di un pallone da calcio. Fuller
le proprie idee, riprendendo lo stile conciso e puntuale
ha avuto il merito di introdurre nella nostra cultura
dei
visiva
il
personaggio in cui Fuller si riconosceva era quello del
Buckminsterfullerene, ovvero la “Buckyball, come
progettista. Riformulò il problema della casa come un
ormai è chiamata, ha dimostrato che almeno in
problema
qualche caso, a livello molecolare la natura in effetti
ormeggiate alla superficie terrestre solo in via
opera proprio secondo i principi strutturali di Fuller.
temporanea.
la
simmetria
pentagonale,
ma
R. Buckminster Fuller era davvero un inventore, e per giunta eroico, perché credeva di dover creare sempre qualcosa che fosse del tutto innovativo in ogni campo culturale. Invece di riprogettare la casa, tentò di riprogettare l’intera industria dell’edilizia abitativa. Non pago della geometria di Euclide e Cartesio, inventò la sua geometria energetico-sinergica. Si costruì un linguaggio personale con il quale esprimere 9
telegrammi.
di
Ancor
più
aeronautica:
che
le
inventore,
strutture
il
erano
10
11
Buckminster Fuller nasce a Milton, nel Massachusetts,
degli Stati Uniti , dove servì come operatore radio di
il 12 luglio del 1895. Dopo i primi anni di studio
bordo, come editor di giornali e come comandante di
trascorsi
trasferisce
una nave soccorso. Lo stesso anno sposa Anna
all’università di Harvard, dalla quale viene espulso per
Hewlett, figlia di un noto architetto di New York. Fuller
ben due volte a causa del suo disinteresse e dello
si accosta per la prima volta al campo dell’edilizia,
scarso profitto negli studi. Questo per intendere che la
aiutato anche dall’esperienza lavorativa in marina. La
sua carriera si conclude o inizia senza aver conseguito
sua vocazione progettistica è legata alle vacanze
nessun titolo accademico. Si rivolge così al mondo del
estive passate da fanciullo in una piccola isola della
lavoro presso le industrie e dopo un breve tirocinio
Baia di Penobscot, sulla costa del Maine, dove viene
come studente lavoratore viene assunto, in qualità di
attratto dalla costruzione e dalla tecnologia delle
apprendista-riparatore, all’Armour & Company di New
barche, ma anche dalla pesca. Non a caso, proprio nel
York, ciò gli permette un approfondimento della
periodo in marina, vede l’elaborazione delle due prime
conoscenza all’interno delle relazioni tra materia
invenzioni. Congedatosi, alla fine della guerra, con il
prima e processo lavorativo. Nel 1917 partì per la
grado di luogotenente, negli anni '20 fondò la
Prima guerra mondiale entrando nella Marina Militare
Stockade Building System insieme al suocero, per
alla
Milton
Academy,
si
12
produrre case leggere, impermeabili e antincendio. La
del maestro, anticipando molti di quei presupposti che
compagnia fallì a causa di difficoltà economiche. Nel
avrebbero
1927 a 32 anni, in bancarotta e disoccupato, a
formulazioni della filosofia della progettazione. Gli
Chicago, vide sua figlia Alexandra morire di polmonite.
eventi e le idee susseguitesi nel 1927 fondano il
La responsabilità lo spinse a bere e a contemplare il
pilastro centrale della vita e del pensiero di Fuller.
suicidio. Un momento cruciale che lo portò alla fine a
Torna a New York, dove incontra lo scultore Isamu
trasformare la sua vita in "un esperimento, per
Noguchi e intreccia con lui una sincera amicizia.
scoprire cosa un singolo uomo può fare per cambiare il
Insieme partono per Yale, Harward e Chicago, con
mondo e beneficare l'umanità intera". Stabilitosi a
l’intento di far conoscere il modello della casa
Chicago con l’incarico di supervisionare un impianto
“Dymaxion” ed alcune opere dell’artista. Gli venne
produttivo, fonda e presiede la “4D Company” è la
proposto un piccolo incarico in un college in North
prima di una lunga serie di iniziative per la promozione
Carolina ed accettò. Lì sviluppò il concetto di cupola
e lo sviluppo della sua ida di architettura. Nascono i
geodetica. Progettò il primo edificio in grado di
saggi 4D e 4D Timelock, pubblicati in un libro a
sostenere il suo peso senza limiti pratici. Il Governo
tiratura limitata, che è un enorme inventario delle idee
capì l'importanza del progetto e assunse Fuller per 13
costituito
la
base
delle
successive
costruire cupole per le installazioni dell'esercito.
lezioni di geopolitica, che lo rendono ulteriormente
Vennero costruite migliaia di queste cupole in pochi
famoso e apprezzato in tutto il mondo. Nel 1943, in
anni. Nonostante lo scarso successo riscosso dalle sue
seguito alla pubblicazione sulla rivista Life della carta
teorie, Fuller pubblica la rivista “Shelter” (1930-32).
topografica Dymaxion “The Air Ocean World”, il
All’inizio degli anni Trenta è alla ricerca di capitali per
maestro ottiene per la prima volta l’interesse e il
l’acquisto di una vecchia fabbrica, dove poter
riconoscimento dal mondo scientifico americano. La
realizzare il prototipo della Dymaxion Car. Nel 1936 il
cartografia ottenne il brevetto dal governo degli Stati
Dymaxion Bathroom viene esposto al museo di arte
Uniti. Dal 1944 al 46 assume la carica di ingegnere
moderna di New York. Nel 1939 Fuller viene assunto
amministrativo della Dymaxion Dwelling Machines di
dalla Phelps Dodge Reserch , ditta che decide di
Wichita nel Kansans, a questo proposito nel 1952
costruire la serie Dymaxion. Con la collaborazione
riceve Il premio dell’American Institute of Architect di
delle Butler Manufacturing Company di Kansas City
New York. Ma è con l’invenzione delle cupole
progetta la Dymaxion Deployment Unit, mentre nel
geodetiche , che la produzione dell’architetto viene
1942 diviene ingegnere capo meccanico del Sword of
finalmente riconosciuta a livello mondiale. Nel 1945
Economic Welfare. Nello stesso anno tiene una serie di
riceve il premio dal corpo della Marina statunitense ed 14
il Gran Premio
alla Triennale di Milano; l’anno
Durante la sua laboriosa carriera, viaggia di continuo,
successivo, viene insignito del premio centenario
compiendo più volte il giro del mondo; conosce e
dell’università
in
frequenta personaggi come Albert Einstein ed Indira
collaborazione con l’architetto Shoji Sadao, con il
Gandhi e, nel 1968, incontra Norman Foster. Con
quale progetta la grande cupola geodetica per il
l’architetto inglese, intesse un sodalizio fecondo
Padiglione USA all’Expo del 1967 e redige una serie di
elaborando progetti di grande interesse. Nello stesso
altri progetti più legati all’idea di città. Fuller attiva
periodo diventa membro del Royal Institute of British
uno nuovo studio di progettazione a Long Island City a
Architects. Buckminster Fuller si spegne a Los Angeles
New York. Dalla fine degli anni cinquanta, fino
il primo luglio 1983, aveva 88 anni.
del
Michigan.
Nel
1959
all’anno della sua morte, nel 1983, Buckminster Fuller ottiene un’infinità di riconoscimenti accademici e scientifici e si dedica con impegno all’insegnamento universitario, diventando anche titolare di varie fondazioni di studio e di ricerca.
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16
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1927 La città mondiale : “The Air Ocean World Plan”. Progetto. per via aerea. Multiple-Deck 4D, blocco di appartamenti multipiano, trasportabile, caratterizzato da una serie di piastre esagonali ancorate ad una torre centrale, in cui vengono sistemati tutti gli impianti. All’interno dell’unità abitativa, oltre le residenze trovano collocazione i servizi.
1927-1931 Dymaxion House 4D. Progetto. Rappresenta uno sviluppo unifamiliare del Multiple-Deck 4D. Ne esistono due versioni: la prima a pianta rettangolare, mentre la seconda ha forma esagonale. Quasi tutti gli ambienti interni sono caratterizzati da sistemi di automazione.
1927-1934 Dymaxion Transport. Primo meo di trasporto progettato in relazione alla mobilità della Dymaxion House.
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1927-1930 Tensegrity Principio strutturale che comporta, per l’equilibrio del sistema, l’applicazione di un effetto di pre-tensione proporzionale al carico che tale sistema deve sopportare. Si distinguono due categorie di sistemi: sistemi aperti, sistemi chiusi. I primi sono dipendenti, ovvero necessitano, per l’applicazione della pre-tensione di elementi strutturali aggiunti. I secondi invece sono indipendenti da qualsiasi condizione esterna in quanto stabili. Ciascun sistema descritto si struttura nelle tre versioni mono, bi e tri-dimensionale secondo reticoli progressivamente complessi e impegnativi dal punto di vista del calcolo statico e del relativo dimensionamento. L’alto numero dei nodi inoltre comporta problemi di dettaglio costruttivo e di montaggio relativamente complicati. Per contro il vantaggio della leggerezza strutturale e della capacità d’adattamento di una prefabbricazione standardizzata induce a rappresentare un principio strutturale tecnicamente interessante ed economicamente conveniente. 1931 Dymaxion Mobile Dormitory. Progetto. Ricovero mobile per agricoltori delle cooperative russe, dato il carattere migratorio stagionale delle loro attività. È caratterizzato da una calotta a pannelli orientabili che regola il microclima e da una torretta esagonale, posta al centro della struttura contenente i servizi. 19
1937 Bagno Dymaxion. Monoblocco di un metro e mezzo di lato, determinato dall’unione di due gusci metallici realizzati in quattro sezioni stampate e sovrapposte l’una all’altra. Particolarmente interessante il sistema di pulizia a vapore che riprende dal sistema delle navi. La seconda versione, realizzata nel 1940 realizzata dalla Butler Manifacturing Co, è caratterizzata da una sezione cilindrica di 1,22 metri di diametro e comprende doccia, lavabo e vaso.
1940 Ala Meccanica. Progetto. Elemento di servizio compost da unità bagno e unità cucina. completamente automatizzata. I rifiuti vengono smaltiti chimicamente.
1940-1941 Dymaxion Deployment Unit D.D.U. Realizzata in base al fabbisogno di un ricovero abitabile a dimensioni e costi ottimali, trasportabile e facilmente componibile. Prodotta dalla Butler Manifacturing Co.
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1940-1946 Dymaxion Projection. Realizzazione scientifica del procedimento di rappresentazione, attraverso uno sviluppo complanare della superficie terrestre, fondato sulla proiezione di quest’ultima sulle facce di un cuboctaedro inscritto, con gli spigoli e i vertici appartenenti alla superficie sferica. L’intento punta alla rappresentazione grafica della complessità del progresso materiale dell’uomo, in rapporto allo sviluppo della scienza e della tecnica e alle conseguenti articolazioni politiche ed economiche. Il cuboctaedro Dymaxion è un poliedro costituito da quattordici facce equi triangolari o quadrate, da dodici vertici e da ventiquattro spigoli. Essendo monocentrico tutte le distanze del centro geometrico dai vertici sono equivalenti e quest’ultime corrispondono alla dimensione del raggio. La versione cartografica relativa alla diagrammazione dell’energia mondiale stabilisce invece la correlazione e la consistenza delle energie latenti; ovvero i rapporti sfavorevoli tra consumo d’energia natura e applicazione umana.
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1944-45 Wichita House. Nasce come abitazione operaia per i dipendenti dell’industria aeronautica e viene prodotta dalla Beach Aircraft. La prima versione è costituita da un guscio di acciaio corrugato a forma di vassoio circolare, sul quale s’innesta una struttura reticolare cupoliforme composta di aste di alluminio a cellule triangolari. La versione definitiva riprende invece dall’esperienza Dymaxion, affidando al pilastro centrale la portanza di tutta la struttura mediante cavi d’acciaio tirati e controventati. La ripartizione spaziale è affidata a pareti mobili completamente attrezzate, mentre le porte sono del tipo pieghevole a matrice, l’illuminazione è diffusa e indiretta. L’unità può essere fabbricata come un’automobile, ciascuna parte è sufficientemente maneggevole da poter essere messa in opera da uno, al massimo due persone.
1949 Necklace Dome. Cupola geodetica di piccole dimensioni, ripiegabile mediante cavo interno a sviluppo continuo. La copertura realizzata con una doppia membrana di materiale plastico trasparente a comportamento pneumatico, consente di mantenere in condizioni di pieno soleggiamento una temperatura interna inferiore del 10% di quella esterna.
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1949-1952 Skybreak Dwellings. Cupole geodetiche concepite come contenitori d’unità abitative complete.
1951 Stabilimento per la filatura automatica del cotone. Progetto. Progetto di una cupola geodetica a maglia reticolare tubolare, frequenza otto. Questo progetto è caratterizzato da un involucro a doppia calotta contenente sette piastre autoportanti, vincolate ad un pilastro centrale a pianta esagonale, al cui interno sono alloggiati i servizi , gli ascensori e gli impianti tecnici di ogni genere.
1951-1957 Paperboard Domes. Brevetto. Cupole realizzate mediante pannelli nervati di materiale leggero: cartone ondulato, resine di poliestere, laminati d’alluminio.
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1952 Cupola Geodetica. Struttura del diametro di 11 m. e messa in opera in un’ora e mezzo. È costituita da centine reticolari curvilinee e controventata da un sistema di cavi bi-dimensionali. Il mantello di copertura può essere realizzato sia in materiale plastico, sia in teli opachi.
1953 Cupola per il Ford Rotonda Building a Dearborn (Michigan). Cupola del diametro di 28,0 m. e del peso di 85 tonnellate. Progettata e realizzata per la copertura dell’edificio a pianta circolare della Ford Motor Company questa cupola segna l’inizio della produzione su scala industriale delle strutture geodetiche. 1954 Air Ocean World Map. Rappresenta l’evoluzione del sistema geometrico di rappresentazione. Dalla proiezione degli spigoli dell’icosaedro sulla superficie si perviene ad un reticolo di triangoli sferici, opportunamente suddivisi in altrettanti triangoli. La configurazione terrestre risulta così proiettata da un punto coincidente con il centro della sfera sulle facce dell’icosaedro. Il successivo sviluppo sul piano consente la rappresentazione omogenea delle terre emerse e i loro rapporti con i fenomeni politici ed economici contemporanei. 24
1954 Struttura Geodetica. Brevettata con brevetto numero 2682235 del 29 giugno del 1945 la cupola geodetica è una struttura spaziale basata sulla simmetria bi-tri-quinaria o icosaedrica e nasce dalla ripartizione delle facce dell’icosaedro, in modo che ogni punto di vertice appartenga alla superficie sferica circoscritta. Il procedimento concettuale è analogo a quello impiegato nella struttura della proiezione cartografica e realizza i presupposti volti ad ottenere il massimo dei risultati con il minimo dispendio di energie. 1954 Cupola in cartone alla Triennale di Milano. Installata nel giardino del castello, questa semisfera, vivacemente colorata in arancione, si aggiudica il gran premio alla Triennale di Milano, ed è costituita da pannelli in cartone stampato e sagomato, la cui orditura si staglia sulla lucente e colorata plastica della tamponatura. È possibile montarla seguendo le istruzioni stampate sui componenti dell’ossatura.
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1954 Ristorante a cupola geodetica, Woods Hole (Massachusetts). Cupola del diametro di 16,80 m. e del peso di 2700 chili. È stata realizzata su progetto dell’arch. G. Peterson. il reticolo è costituito da due famiglie d’aste lignee a sezione rettangolare e coperto da una membrana sottile di teli di plastica trasparente Mylar. 1954-1956 Radomes o cupole per radar. Commissionata dalla Defense Early Warning Line questa cupola esapentagonale, rivestita di pannelli di poliestere fiberglass possiede il diametro di 9 m. e mezzo ed è aviotrasportabile. Adatta per far fronte alle temperature glaciali e alla spinta del vento agente di 250 km. Orari, questa struttura si monta in sole quattordici ore ed è permeabile alle onde radar. 1954 Cupola geodetica per l’ U.S. Marine Corps. Cupole da destinare a ricovero mobile per le unità militari dislocate all’estero. 1955 Padiglione U.S.Air Force. Struttura geodetica ad uso militare utilizzata dal quartiere generale ufficiale dell’aereonautica militare degli USA in Corea.
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1956 Padiglione espositivo Kabul USTF. Realizzato per la sede statunitense all’esposizione di Kabul questo padiglione geodetico, a maglia triangolare del diametro di 30,50 m.
1957-1959 Cupola Kaiser. Struttura in alluminio costituita da una maglia reticolare a cellule esagonali e pentagonali e da un involucro solidale con la griglia, composto di pannelli in alluminio, ritagliati secondo un tracciato geodetico. Sono state realizzate molte versioni di questa struttura, in tutto il mondo.
1957 Plydomes. Cupola a basso costo realizzata mediante assemblaggio di fogli di compensato di spessore vario e destinata ad usi molteplici. Sono state realizzate diverse versioni in America e in Corea.
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1958 Union Tank Car Company a Barton Rouge in Louisiana. La committenza richiedeva la copertura di un’area sufficientemente vasta da assorbire agevolmente l’attività di uno scalo ferroviario. A tale proposito è stata realizzata una cupola del diametro di 116 m. e di altezza pari a 36 m. Composta da un reticolo esagonale con trecento pannelli modulati sulla stessa trama di acciaio, questa struttura è stata messa in opera senza impalcature e con il solo ausilio di quattro sostegni a balcone. 1958 Padiglione USA all’esposizione di Mosca. Nikita Krusciov, nel maggio del ’59, visita la cupola e dichiara: “Sto pensando di autorizzare Kucherenko (capo di Stato per l’edilizia e l’architettura) di fare la stessa cosa qui in Unione Svietica”. Chiamata “cupola d’oro” per la colorazione conferitale, è una versione della tipologia Kaiser e raggiunge il diametro di sessanta metri. 1959 American Society of Metals. Costruita dalla North America Aviation Company su progetto architettonico di John Kelly e su progetto strutturale della Fuller’s Synergetics. Caratterizzata da una doppia calotta di 76 m. di diametro, reticolata secondo una maglia esa-pentagonale di aste tubolari in acciaio. 28
1960 Casa Fuller , Carbondale (Illinois). Struttura geodetica del tipo Paese Domes del diametro di 12 m. L’ossatura interna è di legno massello, mentre quella della cupola vera e propria è rivestita con pannelli di compensato. L’impianto distributivo conserva i caratteri della Dymaxion. 1960 Climatron Botanical Garden a St. Louis (Missouri). Cupola geodetica a doppia orditura del diametro di 53 m. e di altezza massima di 21 m., sospesa su appoggi puntiformi e impiegata per la copertura di un giardino botanico climatizzato. Lo spazio coperto con elementi trasparenti di materiale acrilico consente la realizzazione di un habitat controllato integralmente, sia nella temperatura che nell’umidità, attraverso l’impiego di un computer. Questo edificio rappresenta parte di una ricerca che attraverso sperimentazioni come il padiglione di Montreal ed il progetto per New York approderà all’avveniristica “Autonomus house” 1961 Octet Truss System. Sistema strutturale. L’invenzione + diretta alla costruzione di edifici caratterizzati dalla continuità fra solai e pareti. Il reticolo è estremamente leggero e resistente. Servendosi dell’ Octet Truss Fuller risolve i problemi connessi con il superamento delle grandi luci a cui ricorre con l progettazione dei macro-organismi urbani negli anni Sessanta e Settanta. 29
1961 Aspension Tensgrity. Principio strutturale che ha trovato applicazione nella realizzazione di un modello di cupola la cui struttura presenta uno strato superiore scorrevole in due sensi e uno strato inferiore semplice e i cui elementi di trazione si raccordano ad un anello perimetrale di compressione. Tramite la compressione di questo anello la cupola si eleva “sinergeticamente” liberandosi dell’involucro nel quale è riposta. 1964 New Harlem Highrise (New York). Ipotesi di ristrutturazione urbana che consente la realizzazione di un sistema di torri a sezione circolare e a raggio variabile, senza manomettere il tessuto esistente. Quindici torri di cento piani sospesa ad un pilastro centrale cavo a cui sono vincolate la serie di piastre per gli alloggi. La carrabilità è risolta con una serie di percorsi elicoidali carrabili. 1965 Drop Out a Trinidad (Colorado). Serie di cupole geodetiche realizzate con materiali di scarto riciclati, cofani tetti, vecchi sportelli di auto. Policromo esempio di architettura spontanea scaturita dal bisogno di edificare case a basso costo.
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1964 Padiglione USA per l’EXPO di Montreal (Canada). Consiste in una griglia tridimensionale di m. 122x152 sospesa su 4 pilastri reticolari di 24 m. di altezza e modulata su un reticolo composto di tetraedri e ottaedri a spigoli tesi ed assi compressi.
1967 Cupola per Manhattan, New York (USA). Progetto. Progetto di copertura del centro di Manhattan mediante una cupola semisferica del diametro di 2 miglia.
1969 Tetrahedral City, Tokyo (Giappone). Progetto con Shoji Sadao. Il tetraedro simbolico della struttura primaria dell’universo diventa, nel caso di questa città, un organismo architettonico-strutturale all’interno del quale si compone un’unità sociale.
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1966 Shoriki Tower. Monte Fuji (Giappone). Progetto con Shoji Sadao. Il progetto si compone di una torre molto alta, caratterizzata da funzioni integrate, con l’intento di confrontarsi con l’altezza del Monte Fuji, alto ben 3778 m. sul livello del mare. Costituita da un traliccio reticolare spaziale tenso-strutturato a sezione variabile, poggiato al terreno e controventato da cavi tubolari ed alta 3734 m.
1967 Sfere Galleggianti. Progetto. Con l’intento di ridurre il sovraffollamento delle concentrazioni urbane Fuller escogita una soluzione avveniristica. Parliamo di globi geodetici sospesi in aria.
1968 Ristrutturazione del centro di Toronto (Canada). L’intervento è caratterizzato da una galleria di 1000 m. che raccoglie spazi climatizzati. 1968 Satellite Pro-To-City Toronto (Canada). Progetto. Megastruttura per abitanti.
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1969 Triton City. Progetto. Con Shoji Sadao e Peter Floyd.
1971 Spadina, Toronto (Canada). Progetto con Shoji Sadao.
1971 Old Man River, Fitzgibon.
East St.Louis (Missouri). Progetto. Con Shoji Sadao e James
1971 Teatro Samuel Beckett, Oxford (Inghilterra). Progetto. Con Foster Associates.
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1971 Climatroffice. Progetto. Con Foster Associates.
1978 Padiglione Espositivo per ‘International Energy Expo, Knoxville (Tennessee) Con Foster Associati e Shoji Sadao. È una cupola tensegrale di grande dimensione , che delimita uno spazio climatizzato, attraverso un sofisticato impianto solare.
Autonomous House. Progetto. Con Foster Associates. Questo progetto è basato su una nuova geometria strutturale, nello specifico sul disegno di una cupola provvista di due calotte rotanti, in cui la parte interna ed esterna si muovono autonomamente. Ciò consente di far circolare la climatizzazione nell’intercapedine ricavata tra i due schemi.
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35
36
LA CRISI DEL 1927 R.
doveva mantenere una figlia appena nata, Allegra: la
Buckminster Fuller non fu elaborata in modo
sua presenza è un motivo di ispirazione evidentissimo
graduale, ma venne alla luce tutta intera in un anno
in certi schizzi progettuali risalenti all’inizio del 1928,
straordinario, il 1927. Questa nuova filosofia nuova
con numerose varianti di carrozzine e di bambini che
nasceva da una grave crisi personale. Fuller aveva 32
si muovono gattonando.
anni, era senza un soldo e disoccupato. Nel 1922 era
Secondo la forma più spesso usata per narrare
morta Alexandra, la figlia primogenita, e secondo lui,
l’episodio, un giorno Fuller si trovava in riva al lago
era morta proprio perché lui come padre non era
Michigan, a Chicago, immerso nella contemplazione
stato capace di offrirle un’esistenza in condizioni
delle acque. Era a un passo dal suicidio, ma fu colpito
adeguate. Il fatto che le masse non potessero
d’un tratto dall’idea che la sua vita non apparteneva a
accedere ad abitazioni a buon mercato, costruite con i
lui, ma all’universo. ln quel momento decise di
materiali e i procedimenti tecnici più moderni, per
intraprendere quello che chiamò "un esperimento per
Fuller era scandaloso, ed era stato la causa indiretta
scoprire che cosa fosse capace di fare quel piccolo
della prematura morte di Alexandra. Nel 1927 Fuller
individuo, spiantato e sconosciuto, a favore dell’intera
La
rivoluzionaria
filosofia
dell’abitare
di
37
umanità”. Invece di mettere fine alla propria vita,
England, nonostante i dilaganti problemi, finanziari e
decise
era
di alcolismo, nella Chicago proibizionista di Al Capone,
commettere un "egocidio", e dedicare il resto della
Dal 1927 in poi, perduto l’impiego nell’azienda di
vita a migliorare la condizione del genere umano.
famiglia (Stockade era di proprietà del suocero, James
Dopo la stupefacente rivelazione, Fuller trascorse il
Monroe Hewlett, un modello di rispettabilità), si
resto del 1927 in assoluto silenzio, mentre elaborava
presentò al mondo in genere proclamandosi un ribelle
nei dettagli la sua nuova filosofia.
dissidente. l suoi problemi non erano più di carattere
La misteriosa descrizione di questo attimo primigenio
personale, erano i problemi del mondo. Con
vissuto da Fuller non ha valore di documento storico,
l’“egocidio” commesso in riva al lago Michigan Fuller
ma in quanto miti diffusi dallo stesso Fuller, servono a
poté trasformare il fallimento nel mondo degli affari
"concentrare la verità". È innegabile comunque che
in una vita spesa per intero in una crociata a favore di
nella vita di Fuller il 1927 fu uno spartiacque
tutta l’umanità.
fondamentale. Fino a quella data aveva fatto del suo
Il periodo precedente lo spartiacque del 1927 è
meglio per adeguarsi alle aspettative di successo
un’immagine sfocata e confusa di sbiadite fotografie
professionale conformi alle tradizioni del New
di famiglia, aneddoti e premonizioni: una prima
quindi
che
il
gesto
responsabile
38
infanzia impacciata da una vista debolissima, motivo
molto romantica, per essersi innamorato di Marilyn
delle relative lenti a fondo di bottiglia oltre che della
Miller, una bellissima ballerina di varietà, e averla
tendenza di Fuller a fidarsi del tatto, e a fare
invitata a cena a New York insieme all’intero corpo di
esperimenti di costruzioni, fin da quando era all’asilo,
ballo addebitando la spesa sul conto di famiglia,
mettendo insieme con stuzzicadenti e piselli secchi
quando
delle strutture non rettangolari che "sentiva" solide; le
sostenere gli esami; la seconda, molto meno
idilliache vacanze estive sulla Bear Island, al largo
scintillante, per aver dimostrato in genere scarso
della costa del Maine, dove Fuller imparò tutto quel
interesse per i programmi di studio.
che c’era da sapere sulle barche, sul vivere in modo
Seguirono poi le epifanie della meccanica. Dopo che
autonomo e sul bricolage (fabbricò una "medusa
fu espulso da Harvard la prima volta, la famiglia lo
meccanica", un congegno simile a un ombrello che
spedì a lavorare in un cotonificio del Quebec, dove
serviva a far muovere una barca, e nella casa di
Fuller, privo di qualsiasi formazione tecnica, maturò
famiglia creò contenitori per i dischi del grammofono
un profondo rispetto per la tecnologia e rivelò un
in cui i dischi "rotolavano dentro e schizzavano fuori").
intuito pratico per le parti meccaniche e la
Vennero poi le due espulsioni da Harvard: la prima,
metallurgia. l successi da lui ottenuti come meccanico 39
invece
avrebbe
dovuto
presentarsi
a
specializzato bastarono a farlo invitare di nuovo a
l’”economia della macellazione, della refrigerazione, e
Harvard, ma ormai Fuller nutriva molto meno
della chimica dei prodotti collaterali” accese la
interesse per le materie curricolari che vi si
curiosità di Fuller, che intanto caricava sulle navi
insegnavano, e per una struttura sociale elitaria che
quarti di bue destinati all’esportazione e meditava sui
non lo accettava come membro, di quanto ne avesse
misteri del come far arrivare in tavola le derrate
avuto per il funzionamento dei cotonifici canadesi.
alimentari essenziali.
Dopo essere stato espulso la seconda volta, Fuller
Forse la fase più significative di tutte fu la marina
lavorò in uno dei campi meno attraenti in cui si sia
militare. Nel 1917, in tempo di guerra, Fuller prestò
svolta l’epopea vittoriosa dello sviluppo industriale:
servizio
l’industria della carne.
dell’imbarcazione di famiglia, il Wego, pattugliando
Come dirigente della Armour & Co., la società di
assiduamente la costa del Maine. Dal periodo
lavorazione della carne più grande del mondo, Fuller
trascorso nell’Accademia navale di Annapolis, fra il
ricominciò a seguire le sue "lezioni pratiche" e prese a
1918 e il 1919, Fuller ricavò gran parte delle sue
interessarsi degli schemi economici su larga scala della
conoscenze tecniche, oltre all’ispirazione per dedicarsi
produzione e distribuzione. Il contatto diretto con
a quello che più tardi avrebbe chiamato il problema 40
volontario
in
marina
a
bordo
dell’“effimerizzazione”,
sistemi
come il know-how tecnologico impiegato per costruire
complessi verso forme sempre più leggere, più
un sottomarino potesse trasformare completamente
efficienti e
la qualità di vita dei civili.
più
l’evoluzione
invisibili.
Si
dei
rese
conto
che
l’architettura navale era il trionfo dell’efficienza
Infine, ci fu la Stockade, la prima e sfortunata
nell’uso dei materiali. Il microcosmo galleggiante
iniziativa di Fuller nell’industria edilizia. Il suocero,
navale, munito degli strumenti tecnologici più
James Monroe Hewlett, aveva inventato un nuovo
aggiornati per le comunicazioni e la navigazione, e
tipo di blocco per l’edilizia prefabbricata, Si trattava di
progettato per dare il massimo dell’efficienza,
grossi blocchi leggeri forati, che si montavano uno
costituiva un potente paradigma di cui Fuller si
sull’altro; versando poi il cemento attraverso i fori si
sarebbe servito per denunciare lo stato di inefficienza
ottenevano colonne interne del diametro di 12
in cui versava l’industria dell’edilizia abitativa.
centimetri circa. Pur avendo fabbricato circa 240 case,
La Marina fu per lui anche il luogo in cui sperimentare
la società Stockade fu un disastro finanziario. Hewlett
gli
dovette cedere il controllo della ditta, che fu assorbita
strumenti
di
comunicazione
più
moderni;
rappresentò una “postazione di frontiera” della
dalla
tecnologia, dove Fuller ebbe l’improvvisa visione di
licenziamento, l’origine della sua crisi del 1927. 41
Celotex,
e
Fuller
subì
un
inglorioso
42
43
44
FORMULARE IL PROBLEMA : 4D TIMELOCK Sia vero o no che R. Buckminster Fuller abbia
dopo, nella nuova versione 4D Timelock, spedito a 200
osservato per tutto il resto dell’anno 1927 un totale
eminenti pensatori di tutti i paesi del mondo in copie
silenzio (e i documenti relativi a quel periodo
ciclostilate. ln 4D si proclamava la necessità di un
conservati nel suo Chronofile fanno supporre che
nuovo genere di architettura, un’architettura basata
probabilmente non lo fece), all’inizio del 1928 aveva
sul Tempo, la quarta dimensione della teoria della
ormai pronto il piano in cui esporre la sua maniera del
relatività di Einstein. Lo stesso Fuller forniva un
tutto nuova di affrontare il problema della casa. Il
riassunto esatto del contenuto del libro: "La nascita
progetto si presentava sotto forma di manifesto, 4D
dell’edilizia riprodotta con mezzi industriali - la
4 Dimensioni], pubblicato a spese dell’autore e
inevitabile quarta dimensione - alcuni pronostici
“scritto in preda agli spasimi dell’angoscia mentale”,
gravidi di conseguenze e doveri dell’individuo”. Erano
che il 17 maggio 1928 fu distribuito all’assemblea
davvero
dell’associazione americana degli architetti (AIA:
manifesto di Fuller era impregnato dal senso di una
American Institute of Architects) a St. Louis, e poco
pressione incalzante degli eventi: "Bisogna Leggerlo
pronostici
gravidi
di
conseguenze:
il
Senza Perdere Tempo, Leggerlo Non Sarà una Perdita 45
di Tempo, Non si Perderà Tempo quando Tutti lo
di aver elaborato le proprie idee in modo del tutto
avranno Letto”, lo affermava nel testo.
autonomo. Nel diario, alla data 30 gennaio 1928,
Il problema centrale affrontato da 4D Timelock
scrive: “Andato a trovare Russell Walcott e preso a
era "il grande problema economico della nostra epoca
prestito Vers une Architecture di Le Corbusier [... RBF
e di tutte le epoche: La Casa". Mentre nel suo Vers
ha letto Le Corbusier fino alle ore piccole. Stupito per
une Architecture Le Corbusier aveva affermato che il
la coincidenza dei risultati rispetto alle Case Fuller ma
problema della casa non era stato formulato, Fuller lo
non coglie il concetto principale: la contrapposizione
formulava in termini energici, abbozzando i contorni
fra casa [home] e abitazione [house]”.
di una soluzione ardita. Il saggio di Le Corbusier era
Fuller non ebbe per primo l’idea dell’edilizia abitativa
stato tradotto in lingua inglese nel 1927, ed ebbe
prodotta in serie: anzi, un suo corrispondente gli fece
senza dubbio una influenza enorme su 4D Timelock;
notare che perfino Leonardo da Vinci aveva eseguito
Fuller ammetteva di averlo letto mentre scriveva 4D, e
schizzi di strutture edilizie prefabbricate. Ma nel
addirittura
come
manifesto di Fuller a favore di un’edilizia prodotta in
accompagnamento al proprio lavoro, ma affermava
serie che utilizzasse i materiali più moderni era
perentoriamente, secondo il suo tipico modo di fare,
racchiuso anche il primo abbozzo di un progetto di
ne
patrocinava
la
lettura
46
autosufficienza domestica che, come pensava Fuller,
transatlantici. La piccola abitazione, secondo Fuller
metteva in causa una filosofia della casa e non solo
non aveva tratto nessun beneficio dalla pressione
dell’abitazione.
economica che aveva invece influito sul design
Come
Cartesio,
R.
Buckminster
Fuller
teneva
dell’aeroplano e della radio. L’edilizia era un assurdo
moltissimo a proclamare l'autonomia della sua visione
atavismo, un relitto del mondo preindustriale.
a quattro dimensioni rispetto a qualsiasi altro
Ma Fuller andò ancora oltre rispetto a Le Corbusier,
pensatore del presente o del passato. Il suo cammino
facendo addirittura il tentativo di trasformare la
era illuminato dalla luce della rivelazione e dalla luce
“machine á habiter” in una realtà.
della natura, non da quella di qualsivoglia autorità
4D Timelock condivide alcuni aspetti chiave con Vers
secolare.
une Architecture: entrambe le opere sono animate da
Fuller proponeva di risolvere il problema della casa
una sensazione ai crisi e urgenza: il grido di battaglia
partendo da due elementi chiave: la produzione in
di Le Corbusier, "architettura o rivoluzione”, e quello
serie e la standardizzazione. Come Le Corbusier,
di Fuller “Non c’è tempo da perdere” sono entrambi
esaltava i principi del disegno industriale che si
appelli a favore dell’edilizia prodotta in serie;
traducevano nei progetti di aeroplani, automobili e
entrambi riformulano il problema della casa come la 47
necessita di corrispondere al bisogno fondamentale
ventesimo secolo verso la quale decentrare [gli
dell’uomo di avere un riparo [shelter. Fuller era del
utenti” .
tutto consapevole del fatto che mentre in Europa gli
Dobbiamo
architetti del Bauhaus si ispiravano al romanticismo
inebriante di Le Corbusier, Fuller aggiunge degli
dell’architettura industriale americana, gli architetti
elementi
americani non stavano creando un loro linguaggio per
dimensione, ovvero l’architettura basata sul tempo
la casa unifamiliare: “Non stiamo affatto creando
(edifici pensati come entità temporali e non solo
un’architettura nostra (si badi, mi riferisco alla casa di
spaziali), l’uso di materiali più leggeri, il risalto dato
piccole dimensioni, non al palazzo cittadino) perché
alla tensione come principio normativo dell’edilizia,
non siamo aderenti al vero, non usiamo le conoscenze
l’esperienza diretta della cantieristica navale e della
che abbiamo e non abbiamo l’audacia di creare".
costruzione di aerei come paradigma dell’edilizia
Fuller sottolinea come le infrastrutture aeree, stradali
abitativa, e infine forse l’aspetto più decisivo, la
e ferroviarie esistenti nel 1928 convergessero tutte
consegna dei manufatti edili per via aerea. Fuller
verso una forma decentrata di insediamento umano,
traccia un parallelo fra le ambizioni di aerotrasporto di
ma “[a queste infrastrutture] manca una casa del
4D con il modernismo europeo, nella seguente 48
però
riconoscere
caratteristici
suoi
che
propri:
alla
la
miscela
quarta
memorabile formula: "L’architettura in calcestruzzo
grattacielo in citta. ln senso generale e strutturale,
può essere vista come il bozzolo di plastica del verme
nelle nostre case lo utilizziamo soltanto sotto forma di
arcaico, dal quale emergerà la farfalla a quattro
chiodi. Dal punto di vista strutturale la caratteristica
dimensioni". Nel prendere a prestito i modelli dalla
del nuovo utensile, il metallo, diversa da tutti gli altri
costruzione navale e aerea, Fuller mette in risalto le
utensili delle epoche precedenti e la sua resistenza
potenzialità del metallo come materiale nell’edilizia
alla trazione, che supera tremendamente ogni altra
abitativa: "Il grande e nuovo utensile della nostra
unita di resistenza mai creata”.
epoca e il metallo, dal quale è nata la meccanica o il
Pur avendo il sostegno di personalità di spicco, la
moto meccanico guidato, governato dal design a
proposta di Fuller a favore dell’edilizia abitativa di
quattro dimensioni. È stato il metallo a rendere
serie
possibile la produzione, il trasporto e la distribuzione
americana degli architetti (ALA), che approvò una
centralizzati attraverso una molteplicità di canali. Il
risoluzione secondo cui l’AlA intendeva "mettere agli
metallo ha reso possibile l’automobile, la ferrovia,
atti che [l’associazione era di per se contraria a ogni
l’aeroplano, il telefono, il telegrafo, la radio, i vestiti
forma di progetto riproducibile, alla maniera dei piselli
che portiamo e tutti i nostri alimenti, e il nostro
di uno stesso baccello". Non è chiaro se la 49
non
incontrò
il
favore
dell’associazione
dichiarazione fosse una risposta diretta a Fuller, in
contemporanea con il libro. Forse il più radicale era il
primo luogo perché era la dichiarazione di apertura
modo in cui dovevano essere consegnate le sue case
del convegno, e in secondo luogo perché non lo
prodotte in serie. Uno Zeppelin doveva far cadere una
chiamava in causa personalmente: forse l’AlA
bomba su un luogo prestabilito, in modo da produrre
esprimeva solo una crescente preoccupazione per le
un grande cratere. Poi lo stesso Zeppelin avrebbe
tendenze verso la standardizzazione che si andavano
lasciato cadere con precisione nel medesimo cratere
affermando.
una torre a dieci piani "a quattro dimensioni" che
Nondimeno, Fuller replicò con grande energia nella
sarebbe stata fissata sul posto versando del cemento.
versione del suo manifesto inviata per posta a
Le Lightful Towers (torri piene di luce) di Fuller,
numerosi pensatori di spicco dopo il convegno di St.
leggerissime e al tempo stesso capaci di catturare la
Louis: "Non è forse vero che la standardizzazione
luce [in inglese light significa "leggero”, ma anche
produce nella vita libertà e felicità in misura sempre
“luce”, erano disegnate come strutture modulari
crescente?" chiedeva ai lettori.
esagonali costruite intorno a una intelaiatura centrale,
Fuller tradusse la sua visione sotto forma di abbozzo,
e capaci di estendersi in verticale grazie a una gru
in una serie di straordinari disegni eseguiti in
montata sul tetto. Per spostarsi da e verso le loro case 50
“a quattro dimensioni” gli abitanti avrebbero usato
professore di antichità indiane a Delhi. Le 4D Lightful
piccoli velivoli a forma di goccia, in grado di rollare a
Towers di Fuller, e in seguito le Dymaxion House,
lungo sul terreno. Esiste una certa affinità fra gli
erano progettate in modo da essere molto elastiche.
stupefacenti
che
Erano corredate di letti pneumatici, e perfino i
ritraggono le sue città a quattro dimensioni e le strade
pavimenti, costituiti da strati pneumatici stesi sui cavi
su cui si affacciano torri a dieci piani.
in tensione, a chi ci camminava sopra davano
Gli edifici proposti da Fuller miravano a diventare case
l’impressione di muoversi su un pallone da calcio.
"a prova di fatica”. Le apparecchiature più moderne
Nelle case "a quattro dimensioni” di Fuller le porte
sarebbero servite a lasciare agli abitanti tempo libero
dovevano tutte essere avvolgibili verso l’alto,
prezioso per svagarsi e per migliorarsi. I bambini
gonfiabili o girevoli, per evitare la polvere. La luce
vivendo nelle loro torri a quattro dimensioni,
naturale
avrebbero potuto istruirsi in modo spontaneo
dall’introduzione di specchi situati in posizioni
sintonizzando il televisore (televisori, nel 1928!) sulle
strategiche, la luce artificiale sarebbe stata indiretta e
lezioni impartite dal preside di Harvard, dal titolare
regolabile con interruttori a commutazione. La 4D
della cattedra di matematica a Oxford, o dal
House sarebbe stata montata in un solo giorno,
disegni
ciclostilati
da
Fuller,
51
avrebbe
acquistato
intensità
equipaggiata con tutti i moderni congegni per ridurre
architettura. Inoltre Fuller introduceva il concetto
la fatica, simile a un transatlantico in verticale.
centrale di mobilità nella proprietà immobiliare, forse
Sarebbe stata dotata di un sistema di aspirazione e
aprendo così la strada a una delle utopie più
riciclaggio (electric vacuum range) dell’aria che
caratteristiche della periferia residenziale americana,
avrebbe permesso ai suoi felici abitanti di cucinare
il parco di roulotte o case mobili.
bistecche alla perfezione oltre che di indossare gli
I disegni brevettati eseguiti nel marzo 1928 a corredo
abiti di bucato senza bisogno di stirarli.
di 4D Timelock rivelavano una significativa tendenza
Ma perché “a quattro dimensioni"? Per quanto posso
conservatrice, assai più degli schizzi delle torri a
capire, Fuller adotta la quarta dimensione a vari livelli.
quattro dimensioni eseguiti da Fuller nel 1928.
Al livello più basso, le sue case erano distribuite a
Raffiguravano una casa di forma rettangolare,
raggiera
partire
secondo Fuller perché il suo consulente legale esperto
dall’intelaiatura. Al livello superiore, le sue case a
di brevetti riteneva che così il progetto sarebbe stato
quattro dimensioni erano progettate in modo da
meglio accolto dalla commissione esaminatrice.
lasciare agli abitanti la massima quantità di tempo
Tuttavia,
libero, liberandoli dalla schiavitù della cattiva
dimensioni, la casa era costruita intorno a un telaio
in
"unità
temporali"
a
52
come
le
Lightful
Towers
a
quattro
centrale, che Fuller chiamava “sistema nervoso
Barnes-Wallis, raffigurato in alcuni disegni della torre
centrale", oltre ad adottare i principi costruttivi delle
a quattro dimensioni, sembra aver influito sul
torri
sulla
progetto di Fuller della intelaiatura centrale. Fuller
tensostruttura. l disegni preparati per la domanda di
intendeva le sue 4D Towers come un esempio di quel
brevetto, che fu respinta, a Fuller non piacevano:
che definiva "costruire dal dentro in fuori". Le torri
diceva che sembravano “immagini di un uomo con un
dovevano essere piantate nel terreno come alberi,
piede solo, e su quel piede un solo dito”. È possibile
sospese a un pilone centrale.
che Fuller abbia sviluppato rapidamente la propria
Esiste un influsso di altri architetti sui primi disegni di
idea,
Fuller”
Fuller. ln un articolo del 1955, dal titolo Influences of
rettangolare del marzo l928, passando a un modello
my Work, Fuller lo negava con veemenza: "Molti
circolare simile a una ruota di bicicletta fino ad
chiedono se le idee e le tecniche del Bauhaus abbiano
arrivare, nell’aprile l928, a un modello a esagono che
avuto un influsso formativo sul mio lavoro. Devo
aveva il grande vantaggio di permettere alle forze
rispondere con energia che non è così". Al contrario,
dell’intelaiatura centrale di annullarsi in modo
argomentava, il suo modo di vedere il design deriva
simmetrico. Il pilone di atterraggio del dirigibile
da una serie di peculiari esperienze formative da lui
a
quattro
partendo
da
dimensioni,
una
prima
fondati
“Casa
53
vissute, dal cotonificio alla marina militare. Dal
progetti che hanno occupato Fuller per tutta la vita:
Dymaxion Chronofile lo sterminato archivio personale
l’uso della tensione come principio costruttivo, la
di Fuller, ordinato su base cronologica, si ricava un
produzione
quadro più complesso: fra il 1927 e il 1928, a quanto
decentramento, l’autosufficienza dell’abitazione, la
pare, Fuller non si limitava a covare la sua visione, ma
consegna per via aerea, l’uso di leghe leggere
si dedicava a letture voraci sull’opera di Le Corbusier,
nell’edilizia, la simmetria esagonale, la riforma
Mies van der Rohe, Walter Gropius e i costruttivisti
dell’istruzione,
russi. Il concetto fulleriano di “fare di più con meno",
dominante sull’ambiente.
un principio di economicità, non e da identificarsi con
Forse la consegna delle abitazioni per via aerea era,
“il meno e più" di Mies van der Rohe, che esprime in
preso a sé, l’elemento più innovativo della proposta di
primo luogo una posizione estetica.
Fuller. Sebbene sia stata spesso tralasciata come un
Sebbene sia scritto senza dubbio in modo grezzo, e
indice di eccentricità o un’anomalia storica tipica
impregnato
progresso
dell’età dello Zeppelin, sulla consegna per via aerea si
tecnologico che precedette il crollo della borsa del
fondavano molti principi essenziali del modo in cui
1929, 4D Timelock contiene l’embrione di molti
Fuller impostava la progettazione. Se espressa per
dell’ottimistica
fede
nel
54
in
serie,
la
casa
la
standardizzazione,
vista
come
il
elemento
esteso, la logica che sottende la consegna per via
produzione industriale in qualsiasi punto della
aerea appare potente e sorprende per la sua
superficie terrestre, Polo Nord compreso, senza
semplicità. Al contrario di quanto alcuni ritengono,
imporre aprioristiche limitazioni alle dimensioni
Fuller non dedicò la vita a un sistema che prevedeva la
dell’edificio stesso. A differenza delle forme di
consegna di componenti edilizie prefabbricate perché
consegna tradizionali, la consegna per via aerea di
fossero montate a mano sul posto. La sua idea era di
case già complete imponeva però limiti rigorosi al
consegnare case complete, prodotte in serie, cosi
peso dell’edificio completato, anche se si usavano le
come si può consegnare un’automobile nuova.
più grandi aeronavi esistenti. Vorrei suggerire che
Senza dubbio una consegna per ferrovia o su strada
proprio tale obiettivo costituisce l’ossigeno che
avrebbe limitato le dimensioni della casa pre-montata
alimento per tutta la vita l’ossessione di Fuller per una
per permetterle di superare tunnel e cavalcavia. La
riduzione del peso degli edifici: un obiettivo che prima
consegna per nave era praticabile soltanto per le zone
di allora gli architetti non avevano mai considerato
costiere o servite da vie d’acqua interne. Soltanto la
centrale. Proprio perché mirava la produrre edifici più
consegna per via aerea garantiva la possibilità di
leggeri Fuller si dedicò all’analisi delle strutture basate
collocare una casa costruita secondo i principi della
sulla tensione anziché sulla compressione. l metalli 55
avevano una resistenza alle tensioni, per peso
difficile distribuire le forze in modo regolare in un
esercitato su unita di misura, di gran lunga superiore
pavimento (solaio) sospeso di forma rettangolare, e
alla forza di compressione, per peso esercitato su
per questo nei disegni originali per brevettare la 4D
unita di misura, di qualsiasi materiale conosciuto:
Tower si trovano disagevoli elementi a sbalzo. Un
perciò, considerando che l’obiettivo era fabbricare
pavimento
edifici da consegnare per via aerea, la tensione
distribuire le forze in modo regolare. Per di più il
sembrava il campo più promettente.
pavimento esagonale ha il vantaggio di essere
Sempre per lo stesso motivo, poi, Fuller suggeriva che
costituito da sei triangoli equilateri, e quindi di usare
qualsiasi struttura interna soggetta a forze di
puntoni radiali e perimetrali di pari lunghezza. ln
compressione nelle sue case avrebbe dovuto essere
questo modo, dal semplice problema progettuale che
gonfiabile o pneumatica: per esempio i letti e i
si era posto, ovvero quello di consegnare edifici
pavimenti. Partendo dalle strutture fondate sulla
abitativi di produzione industriale in qualsiasi punto
tensione (tensostrutture) e non sulla compressione (i
della
muri, fatti di mattoni e calce l’uno sull’altro) Fuller
all’architettura delle tensostrutture sia alla simmetria
cominciò a sperimentare la simmetria a raggiera. È
esagonale. Nel 1928 Fuller pensava ancora a edifici a 56
circolare
superficie
o
esagonale
terrestre,
Fuller
permette
arrivò
di
sia
simmetria assiale: solai sospesi a un pilone centrale
trasporto aereo nella storia di un alloggio shelter
verticale. Solo più tardi, dopo aver indagato
utilizzabile dall’uomo. I trasporti aerei sono stati resi
intensamente la geometria della sfera, cominciò a
possibili dall’evoluzione graduale ma costante degli
studiare le strutture a più livelli di simmetria.
studi del signor Fuller, ricerca e sviluppo iniziati a
Nel 1928, anno del volo inaugurale del Graf Zeppelin
Chicago nel 1927, che nel 1927 furono intrapresi per
di Hugo Eckener, pareva che i dirigibili dovessero
trovare il mezzo di creare un alloggio capace di una
avere
disastrosa
resa così alta per ogni libbra di risorse investite da
esplosione dello Hindenburg, nel 1937, pose fine
consentire che le strutture fossero consegnate per via
all’età dell’oro del dirigibile e rese impossibile da
aerea, evitando le costrizioni a cruna d’ago del traffico
realizzare, almeno per il momento, il sogno di Fuller di
terrestre con le sue numerose esigenze, frustranti e
edifici aerotrasportati. Nel 1954 si dimostrò che
antieconomiche. Se trasportato per via aerea poteva
l’obiettivo di Fuller era realizzabile: un elicottero
usufruire di un montaggio completo in cantiere, con il
Sikorski del corpo dei marines degli Stati Uniti sollevò
dispendio di forze economicamente preferibile e in
una cupola geodetica. Sul retro della fotografia che
tutte quelle condizioni correlate di efficienza e di
ricorda l’evento, Fuller scrisse con orgoglio: "Primo
economicità che da secoli caratterizzano la scienza e
uno
smagliante
avvenire.
La
57
l’arte della cantieristica navale, destinata dapprima al varo in un elemento liquido e in un secondo tempo a far decollare aerei dall’oceano. HB. Fuller in primo piano”. Nel 1954, come nel 1928, Fuller aveva sempre destinato i suoi edifici a viaggiare per via aerea: il momento emozionante a Raleigh, nel North Carolina, fu il suo primo decollo riuscito, un tributo alla sua considerevole tenacia. ln mancanza di grandi dirigibili, l’ambizioso obiettivo di consegnare per via aerea case multifamiliari fabbricate in serie, complete di tutti gli accessori e impianti, è rimasto impossibile da raggiungere, ma la logica ad esso sottesa è impeccabile oggi quanto lo era nel 1928.
58
59
60
LA DYMAXION HOUSE Fuller credeva a tal punto nella sua idea da passare a
presentata nel settembre 1928 nel ristorante Petit
disegnare il prototipo di una 4D House, una casa a
Gourmet
quattro dimensioni. Il modello subì una evoluzione
presumibilmente scelta come la soluzione pratica per
complessa. ln un primo tempo c’erano i disegni di una
ottenere una distribuzione regolare del peso in
casa rettangolare, preparati nel marzo 1928 per la
strutture sospese a un pilone centrale, sarebbe
richiesta di brevetto che Fuller non aveva ottenuto.
diventata per Fuller una preoccupazione impellente,
Poi, nell’aprile 1928 sembra che per breve tempo
che lo avrebbe guidato in un interessante percorso di
l’autore si sia trastullato con una struttura circolare di
indagine geometrica.
armature in tubi metallici riempiti di gas a pressione e
Quando cominciò a costruire plastici per presentare al
sospesa
difficile
pubblico la sua 4D House, Fuller partì da un semplice
determinare l’esatto momento in cui Fuller ebbe
modellino strutturale: due esagoni portanti sospesi in
l’idea dell’esagono. Le torri a quattro dimensioni, che
modo piuttosto libero a un pilone centrale a
sembrano risalire all’incirca all’aprile 1928, sono
treppiede. Nel 1929, con l’aiuto di alcuni studenti di
esagonali, come lo schizzo per la 4D House, da lui
design a Chicago, passò a un secondo modellino, di
a
un
treppiede
centrale.
È
61
a
Chicago.
La
simmetria
esagonale,
carta, in cui dava una dimostrazione delle varie
appartamento. Dopo aver avuto con Fuller una lunga
funzioni delle varie parti della casa esagonale a un
conversazione a senso unico, colse nel monologo del
solo piano, compresi gli spazi abitativi, i serbatoi e i
suo interlocutore le parole chiave dynamic (dinamico),
parcheggi al di sotto della casa, e perfino un veicolo
maximum (massimo) e -ion (come in tension
avvenirista a forma di goccia e un piccolo aereo per il
tensione), e così nacque la parola Dymoxion.
trasporto degli abitanti, che poteva accostarsi alla
Quale tipo di mobilio immaginava Fuller per la nuova
casa grazie a un ascensore triangolare inserito nella
casa fabbricata in serie? Fra i suoi schizzi si trova un
colonna centrale.
tavolo di vetro sospeso a cavi illuminati da tubi al
Questo modello della 4D House costituì il pezzo forte
neon per evitare collisioni e un divano gonfiabile
di una mostra di arredi per interni tenuta nell`aprile
traslucido, tali da far presumere che gli arredi della
1929 nei grandi magazzini Marshall Fields a Chicago.
nuova casa dovessero somigliare agli attrezzi degli
Mentre preparava il lancio dell’iniziativa, Waldo
acrobati. Quando nel maggio l929 presentò il
Warren, il pubblicitario che aveva inventato la parola
modellino della Dymaxion House alla Harvard Society
“radio”, fece notare che l’abbreviazione 4D (a quattro
for Contemporary Art, fornì una descrizione dei
dimensioni) faceva piuttosto pensare al numero di un
materiali utilizzati. Pareti, finestre e soffitti sarebbero 62
stati in casein, "un involucro traslucido opaco sic.
per concentrare il calore e la luce del sole da
ricavato dai rifiuti vegetali” così come le stanze da
rifrangere ove necessario. Secondo Fuller la casa era
bagno (in un unico mono-blocco), le porte in seta da
progettata come un meccanismo in cui abitare, il che
paracadute
quindi
eliminava "Fatica, Egoismo, Sfruttamento, Politica e
antipolvere, le coperture esterne sarebbero state di
Controllo centralizzato", permettendo di risparmiare
duralumin, i pavimenti sarebbero stati costituiti da
tempo da dedicare a “Istruzione, Divertimento e
“‘elementi gonfiabili di materiale gommoide".
Perfezionamento”.
Era inoltre previsto un sistema di apparecchiature
La casa era dotata perfino di una “stanza per
integrate costituito da scrivania, casellario, macchina
progredire
da scrivere, calcolatrice, telefono, ricevitore radio e
intellettuale spontanea, dove i bambini potessero
televisivo, dittafono, fonografo e cassaforte. Quanto
dedicarsi
alla illuminazione e al riscaldamento, la casa doveva
attraverso strumenti incorporati nella casa come
essere riscaldata e illuminata da un motore a nafta,
radio, televisione, carte geografiche, mappamondi,
"grazie a un sistemi di specchi attraverso le pareti
librerie O-volving, lavagne e macchine da scrivere, in
traslucide”. Nel pilastro centrale erano sistemate lenti
modo che potessero incontrare gli altri come
color
argento,
gonfiabili,
63
nella
vita”,
all’autoistruzione
destinata
in
forma
all’indagine
selettiva,
“individui reali” e non “folla indistinta”. Nella casa di
pubblica cominciò a fare esperimenti sul vestire.
Fuller l’autonomia intellettuale aveva un’importanza
Anticipando lo stile “casual aziendale" della California
pari al rispetto per i bisogni essenziali dell’uomo. Anzi,
di fine Novecento, suscitò un’attenzione eccessiva;
il suo progetto di estrema innovazione riconosceva
ben presto perciò Fuller decise di diventare
nello sviluppo autonomo dell’intelletto proprio un
“invisibile”, in cravatta e completo nero, come un
bisogno essenziale; sotto molti aspetti la Dymoxion
bancario, in modo che il pubblico si concentrasse sul
House traduceva in termini concreti l’antidoto a tutto
messaggio
quanto Fuller si era trovato a combattere in vita sua
sull’eccentricità del conferenziere. La moglie e la figlia
prima del l928. ln seguito avrebbe detto che era stata
abitavano a Long Island, mentre lui alloggiava nel
“progettata per contrastare tutte le forze che cercano
Greenwich Village, beveva molto e scopriva un mondo
di penetrare o distruggere il processo della vita
inebriante di artisti e intellettuali. Nello studio dello
umana”.
scultore Antonio Salemme Fuller creò un nuovo
Nell’autunno del l929, chiamato a tenere una serie di
plastico della Dymoxion House, in metallo, che
conferenze, Fuller si trasferì a New York. ln quel
conteneva anche una donna nuda distesa sul letto,
periodo in cui cercava di foggiare la propria immagine
come un uccello esotico in una gabbia di alluminio. Il 64
espresso
nelle
conferenze
e
non
pretesto era dare una dimostrazione della perfetta
dell’automobile Modello A, una "forma priva di
regolazione del clima interno, tale da rendere inutili
ombre” è uno dei primi casi importanti di un
lenzuola e coperte. Fuller teneva conferenze sulla sua
materiale industriale utilizzato per un’opera d’arte.
Dymuxion House in un ristorante del Village, qui ebbe
ln quegli anni effervescenti, in un periodo di
occasione di incontrare lo scultore lsamu Noguchi,
ristrettezze materiali e di espansione del proprio
appena tornato da Parigi, che sarebbe diventato
mondo mentale Fuller scoprì che gli artisti potevano
l’amico di una vita intera, rimase affascinato dal
essergli compagni di viaggio. Tra la fine degli anni
"signor Fuller’”, come lo chiamava, e gli propose di
Venti e i primi anni Trenta il mondo artistico del
scolpire un suo ritratto. L’artista studiava allora
Greenwich Village era un antidoto alla severa e
l’utilizzo di materiali che impedissero le ombre,
parsimoniosa educazione tipica del New England
sfidando il concetto tradizionale secondo cui l’ombra
ricevuta da Fuller, e serviva ad ampliarne l’orizzonte
serve a definire il soggetto. Seguendo il consiglio di
mentale.
Fuller, Noguchi rivestì il busto di bronzo di Fuller con la stessa lega in cromo, nichel e acciaio usata poco prima da Henry Ford per le griglie del radiatore 65
66
67
68
69
SHELTER Un plastico, per quanto bellissimo, non è il prodotto
per trasformare la Dymaxion House in un prodotto
finito. Gli anni Trenta furono quelli in cui R.
industriale perfettamente rifinito e pronto per
Buckminster Fuller cercò di far leva sulla limitata eco
l’immediato avvio alla produzione, e non per ottenere
ottenuta nel pubblico con la sua Dymaxion House per
un prototipo a grandezza naturale fabbricato da
trasformare il germe fertile della sua visione in una
artigiani, offensivo per la sua etica professionale.
impresa industriale. Ma la creazione di una nuova
Dal
industria richiedeva risorse finanziarie ben lontane
Considerando che per il momento l’industria edilizia
dalle disponibilità dell’inventore.
non esisteva ancora, il costo necessario per allestire la
Quando un potenziale investitore gli chiese di
produzione in serie di tutti i componenti della nuova
calcolare il costo per fabbricare una versione in scala
casa sarebbe stato di gran lunga superiore (e caso
reale della sua Dymaxion House, da esporre alla Fiera
mai, con la sua stima Fuller errava per difetto).
mondiale di Chicago nel 1933-34, Fuller rispose a
Tuttavia, da un punto di vista strategico, Fuller
bruciapelo: “cento milioni di dollari", il che troncò
commise un errore catastrofico. Era presumibile che
subito il dialogo. Fuller parlava del costo necessario
presentare alla Fiera mondiale di Chicago un modello 70
punto
di
vista
filosofico,
aveva
ragione.
a
grandezza
naturale
della
Dymaxion
House,
Infine, continuò a limare il progetto della sua
componenti comprese, significasse offrire al progetto
Dymaxion House finché non approdò alla Wichita
una ribalta di estrema importanza, e la possibilità di
Dymaxion Dwelling Machine [macchina per abitare
ottenere un serio interesse da parte degli investitori
Dymaxion di Wichita], fabbricata nel 1944-46 nello
dell’industria. Invece, negli anni Trenta Fuller cercò di
stabilimento Beech Aircraft, nel Kansas.
promuovere la sua invenzione in primo luogo
Nel 1932, cercando un canale di diffusione per la sua
attraverso le pubblicazioni, a partire da quella
filosofia, Fuller riscosse in anticipo la propria
ciclostilata a spese proprie di 4D Timelock, passando
assicurazione sulla vita e comprò la rivista di
poi agli articoli su “Fortune” e all’acquisto della rivista
architettura "T-Square”. Le cambiò il nome in
di architettura “T-Square”, da
lui ribattezzata
“Shelter”, facendola diventare l’organo ufficiale di un
“Shelter”, e in secondo luogo cercando di avviare la
gruppo dalla struttura piuttosto elastica denominato
produzione di elementi singoli del progetto più vasto
Structual Studies Associates (SSA). “Shelter" si
e di sottoprodotti derivati. Fuller creò inoltre una rete
dichiarava “un mezzo di comunicazione per mettere in
di pensatori con idee simili alle sue, anche se con lui
relazione le forze dell’architettura”. Vi collaboravano
non era mai possibile collaborare davvero alla pari.
fra gli altri Frank Lloyd Wright, Ely Jacques Kahn, 71
Raymond Hood, Harvey Corbett, Richard Neutra e
Dalla sua rivista Fuller bandì ogni forma di inserzione
Philip Johnson. “Shelter” era una rivista impregnata in
pubblicitaria: doveva essere essa stessa il canale
ogni sua parte della caratteristica impostazione
pubblicitario delle sue idee, e quindi non voleva
fulleriana, dagli editoriali agli straordinari servizi
confondere i messaggi. Ma la decisione non poteva
fotografici. La rivista si ispirava nell’insieme alla
non
filosofia del “fare il massimo con il minimo", e mirava
dell’impresa nel lungo periodo: di “Shelter” uscirono
a promuovere niente meno che l’evoluzione di una
soltanto tre straordinari numeri. La rivista impostava il
“industria dell’alloggio shelter su scala mondiale”.
problema dell’edilizia abitativa nei termini più ampi
Fuller la riorganizzò secondo i criteri della Marina
possibili, con continui richiami ai progressi della
Militare: gli “ufficiali in plancia” si avvicendavano a
progettazione aeronautica, navale o in altri settori che
turno nella direzione dei vari numeri. “Shelter”
potessero essere usati per trasformare la casa. Con
doveva
immagini dal forte impatto, “Shelter” metteva fianco
promuovere
gli
aspetti
economici
mettere
a
rischio
la
tenuta
finanziaria
una
a fianco la “inadeguatezza legata alle abitudini”, le
liquidazione iconoclastica delle "idee tradizionali e
abitazioni tradizionali distrutte da terremoti, uragani e
compromissorie in architettura”.
incendi, con "l’equilibrio dovuto al potenziale di
dell’architettura,
propugnando
invece
72
forze”, il semplice equilibrio tra le forze di tensione e
treni, mentre propugnava una seria sperimentazione
compressione, caratteristico dei progetti riusciti, e
nelle gallerie del vento.
“l’utilizzazione delle forze su scala mondiale”,
L’idea di sperimentare con la galleria del vento guidò
l’adozione di sani principi strutturali nella costruzione
anche la nascita di un altro progetto importante, il
di piloni e di alberi da ormeggio per i dirigibili. ln tutti i
Dymaxion Transport. Fra i disegni ciclostilati da Fuller
casi in cui lo stile non era dettato dalla gretta
nel 1928 ce n’era uno che raffigurava il 4D Transport,
tradizione e dal “buon gusto", Fuller trovava l’integrità
un “auto-aeromobile triangolare costituita da una
dei principi progettuali: negli “espositori Revolvo”, nei
struttura tubolare”. Il veicolo era progettato con ali
fari e nei porcili, nei fiocchi di neve e nell’intreccio dei
gonfiabili e un propulsore da bloccare quando lo si
cordami.
usava su strada. La struttura tubolare del primissimo
Nell’ultimo numero di "Shelter", del 5 novembre
progetto di Fuller e costituita da una coppia di
1932, vi si trovava anche un articolo in cui Fuller, con
tetraedri, uno dei quali ha la punta allungata, uno dei
un atteggiamento caratteristico, intendeva respingere
primi casi in cui Fuller abbia usato questa forma
la "cosmesi aerodinamica" che negli anni Trenta si
geometrica
andava diffondendo fra i designer di automobili e di
Transport, anch’esso presente nel secondo plastico 73
nella
progettazione.
Il
Dymaxion
della Dymaxion House, si manovrava dalla parte
un prototipo autentico del 4D Transport, anche con
posteriore. Fuller osserva, nel suo linguaggio conciso:
un capitale d’investimento limitato. Come disse Fuller,
“Né barche ne aerei manovrati da timone anteriore,
"se ho fabbricato un progetto avanzato di automobile
che si spezzerebbe. Auto manovrate dal davanti
invece che un progetto avanzato di casa e stato solo
perché eredi di veicolo a trazione animale. Forma
perché nel mondo dei veicoli a motore sapevo di
quadrangolare pure ereditata dalle carrozze". ln
poter attingere a un inventario di componenti già
seguito Fuller propose di usare “trampoli a reazione”
disponibile. Per l’edilizia non era disponibile niente di
per consentire il decollo verticale.
simile”.
Dal momento che nell’idea di Fuller le case dovevano
lsamu Noguchi preparò plastici in gesso del 4D
essere consegnate per via aerea, un auto-aeromobile
Transport in base ai primissimi disegni di Fuller, per
appare lo sviluppo inevitabile: altrimenti gli occupanti
sottoporli a prove nella galleria del vento. l progetti
della Dymaxion House avrebbero dovuto dipendere
iniziali furono pubblicati per la prima volta nel numero
da una linea di trasporti preesistente. Per di più, nel
di "Shelter” del novembre 1932. Il veicolo era
caso dell’automobile esisteva già un apparato
paragonato a un pesce o a un dirigibile, progettato in
industriale, e quindi non era inconcepibile realizzare
modo da ridurre la deriva. Nell’articolo Streamlining 74
[Aerodinamicità] uscito nello stesso numero, Fuller
definitivo, era andato a trovare Fuller per la prima
osservò che aerei e navi vengono manovrati da
volta all’Hotel Winthrop, il 9 ottobre 1932. Aveva
poppa; se a prua ci fosse un timone si spezzerebbe.
lavorato alla carenatura aerodinamica per il Dymaxion
Nel gennaio 1933, Fuller ricevette 5000 dollari
Shelter e all’albero centrale della Dymaxion House.
dall`agente di borsa Philip Pearson, e poté cominciare
Alla fine il design della Dymaxion Car, con le sue
il lavoro per avviare la fabbricazione del 4D Transport,
costolature in legno e l’interno di tipo nautico,
almeno per ottenere un "prolungato rullare a terra”. Il
mostrava di dovere molto all’esperienza maturata da
mese dopo prese in affitto a Bridgeport, nel
Burgess nella progettazione di yacht da regata.
Connecticut, il palazzo Dynamometer, ex stabilimento
Un telaio sperimentale fu completato in un mese e
di una società defunta, la Locomobile Company.
mezzo di lavoro, ma in velocità l’unica ruota
Assunse una squadra di sei artigiani scelti fra mille
posteriore tendeva a oscillare. Per completare l’auto
aspiranti per le loro straordinarie capacità, da mettere
in tempo per la Fiera mondiale di Chicago del 1933, la
al lavoro sotto la direzione di Starling Burgess,
squadra fu ampliata a 28 uomini. ln luglio era
progettista di idrovolanti e yacht da regata. Burgess,
terminata la prima automobile completa, dotata di un
che avrebbe avuto un’influenza enorme sul progetto
motore Ford V8 di serie da 85 cv, fornito dallo stesso 75
Henry Ford con uno sconto del 70 per cento. L’auto
progresso”. Due passeggeri dello Zeppelin furono
portava il nuovo logo Dymaxion che raffigurava un
presi a bordo della Dymaxion Car per un giro di prova.
pesce volante. Fu guidata nelle vie di Manhattan,
Purtroppo, appena usciti dalla sede della Fiera vi fu un
suscitando grande scalpore e ingorghi di traffico.
grave incidente: la Dymaxion fu tamponata da un’altra
Poiché gli era stata rifiutata l’iscrizione alla mostra di
automobile e uno dei passeggeri rimase ucciso,
automobili del Madison Square Garden, Fuller la
mentre l’altro riportava gravi lesioni. l giornali, non
parcheggiò vicino all’ingresso, provocando altri
sapendo dell’esistenza del secondo veicolo, dettero
blocchi del traffico. A quanto si diceva, l’auto poteva
per scontato che l’incidente fosse dovuto al design
raggiungere anche 120 miglia all’ora (193 km). La
inconsueto della Dymaxion Car, e uscirono con titoli
manovra della ruota posteriore, che si serviva di cavi e
del genere “Auto stramba cappotta con i passeggeri
di pulegge analoghe a quelle usate per gli aerei, si
del dirigibile", mettendo in fuga eventuali investitori.
dimostrò problematica perché faceva "derivare” il
Fu realizzata una seconda auto, e infine una terza.
veicolo, soprattutto con il vento al traverso.
La pubblicità negativa dovuta all’incidente subito dalla
Nell`ottobre 1933, la prima Dymaxion Car arrivò a
prima automobile, la situazione catastrofica degli
Chicago per la Fiera mondiale intitolata al "Secolo del
investimenti 76
e
la
cattiva
gestione
finanziaria
dell’impresa, per non parlare del contrasto scoppiato
moderna è fatta di una serie di bocchette sul sistema
fra Burgess e Fuller, erano tutti elementi a sfavore di
fognario invisibile”, e se si volevano produrre case
una possibile produzione in serie della Dymaxion Car.
secondo un criterio industriale era senza dubbio
Il primo modello fu riparato e usato dai proprietari,
ragionevole cominciare dal bagno. Il Dymaxion
Gulf Oil, in una campagna pubblicitaria. Il secondo
Bathroom nacque fra il 1930 e il 1938 e nella visione
(l’unico oggi esistente, nel National Automobile
fulleriana di un’edilizia industrializzata e la parte che si
Museum di Reno nel Nevada) alla fine fu dato ai
e più avvicinata a una vera produzione in serie. Il
meccanici che l’avevano costruito, a saldo degli
prototipo fu progettato nel 1930 per l’American
arretrati di salario, mentre il terzo esemplare è
Standard Sanitary Heating and Plumbing Company,
scomparso: a quanto se ne sa, fu demolito per
una società di impianti idraulici e sanitari. Il progetto
ricavarne rottami di ferro durante la guerra di Corea.
definitivo, brevettato, fu prodotto per la Phelps
Per tradurre in realtà la sua concezione di una casa a
Dodge Copper Company.
quattro dimensioni, Fuller aveva un compito urgente:
L’intero
elaborare per la sua Dymaxion House una stanza da
dall’assemblaggio
bagno. Come osservò nel 1968, “l’architettura
fondamentali, ognuna delle quali era dotata delle 77
bagno
era
un di
monoblocco quattro
ottenuto
componenti
necessarie tubature e cablature. Fuller vedeva la
uomini e con tre ore di montaggio il bagno era pronto
possibilità di installare questi bagni prefabbricati nelle
all’uso.
case piccole, addirittura permettendo agli affittuari di
ln seguito Fuller propose di sostituire del tutto la
portare con sé la stanza da bagno quando
vasca da bagno con una doccia a nebulizzatore, per
traslocavano. Le componenti metalliche, stampate a
lavarsi con acqua atomizzata. Durante il servizio in
freddo e prive di giunture, rendevano la stanza
Marina, Fuller aveva osservato come la nebbia
igienica e facile da pulire. Una ventola sotto il
riuscisse a togliergli dalla faccia il grasso dei motori, e
lavandino provvedeva ad assorbire il vapore e gli
volendo trovare ogni espediente possibile per
odori sgradevoli. Lo specchio era montato all’interno
risparmiare acqua, così da assicurare l’autosufficienza,
del battente dell’armadietto dei medicinali, per
affermava che si poteva fare una doccia soddisfacente
evitare che si appannasse. Il rubinetto del lavandino
usandone appena mezzo litro.
era collocato lateralmente, vicino all’utente, in modo
Ma come procedeva nel frattempo lo sviluppo della
che il getto d’acqua andasse nella direzione opposta
progettazione vera e propria della casa? Con lo
evitando così di schizzare i vestiti. I componenti erano
scoppio della seconda guerra mondiale crebbe la
abbastanza leggeri da poter essere trasportati da due
domanda di alloggi di pronto impiego per le famiglie 78
sfollate. Prevedendo i bombardamenti sulle città
sospesa al paranco, l’aria calda all’interno della casa
britanniche, nel 1940 la War Relief Organization
usciva verso il basso passando sotto il basamento
[Organizzazione per gli aiuti ai civili in tempo di
della struttura, mentre l’aria fredda entrava dall’alto,
guerra] britannica invitò Fuller a progettarne uno.
al contrario di quel che lui stesso si sarebbe aspettato;
Mentre viaggiava in auto nel Midwest insieme
in questo modo l’interno dell’unita rimaneva fresco
all’amico, lo scrittore Christopher Morley, Fuller notò i
sotto il sole rovente del Kansas. Questo "effetto
depositi per granaglie in acciaio, prodotti in serie dalla
rinfrescante" affascinò Fuller, perché dimostrava il
società Butler, e si rese conto che trasformare un silo
potenziale dell’edificio di funzionare anche da
come quelli in una casa abitabile non avrebbe
climatizzatore. Il governo britannico si ritirò dal
richiesto una spesa esagerata.
progetto (l’acciaio serviva per fabbricare armi), ma la
Il prodotto finale, che rinunciava al caratteristico
Dymaxion Deployment Unit fu usata da meccanici e
pilone centrale di Fuller perché si sosteneva
avieri russi e americani durante la Seconda guerra
sull’involucro esterno, veniva costruito grazie a un
mondiale, soprattutto nel golfo Persico. Non si arrivò
paranco. Mentre fabbricava il prototipo Fuller osservò
mai a una produzione in serie vera e propria, ma un
che quando la Dymaxion Deployment Unit era tenuta
certo numero di unità fu fabbricato e usato. ln quanto 79
struttura cilindrica sormontata da un tetto conoide, la
del tentativo di convertire l’industria dell’armamento
Dymaxion Deployment Unit poteva servire come unità
in
modulare: era possibile inserire le porte in qualunque
dell’alloggiamento”. Con questa espressione si riferiva
punto per collegare due unità. Come per molti suoi
all’uso delle più moderne innovazioni tecniche non a
progetti, anche per la Dymaxion Deployment Unit
fini militari, come avveniva di solito, ma per migliorare
Fuller trovò una disponibilità di gran lunga maggiore
la vita delle persone in tutto il mondo, liberandole
nei militari che nell’edilizia civile: vendere un progetto
dalle fatiche domestiche e dal rischio di soccombere
ai comandanti militari era tutt’altra cosa che farsi una
agli incendi, alle carestie e alle malattie. Come lo
clientela tra le famiglie della classe lavoratrice. Dopo
stesso Fuller si espresse in seguito, nell’introduzione
l’esperienza in marina, Fuller continuò a considerare il
al libro Critical Path, del 1981: "Convertendo alla
mondo militare adatto a sperimentare materiali,
produzione
tecnologie e principi nuovi da cui solo in seguito e
apparecchiature ingegneristiche e aeronautiche del
molto lentamente sarebbero scaturiti vantaggi per la
mondo, l’intera umanità avrebbe la possibilità di
popolazione civile. La Dymaxion Dwelling Machine,
arrivare a un successo duraturo".
ovvero la Wichita House, era un esempio immediato 80
quella
che
Fuller
chiamava
dell’alloggiamento
le
più
"industria
avanzate
Durante la Seconda guerra mondiale lo stabilimento
attrezzatura d’avanguardia e lo staff di ingegneri
della Beech Aircraft, a Wichita nel Kansas, era il centro
aeronautici super esperti per realizzare la Dymaxion
principale della produzione di bombardieri. La sede
Dwelling Machine (DDM) di Fuller. Il progetto
nel Midwest era stata scelta per ridurre il rischio di
contribuì a frenare l’esodo dei lavoratori dovuto al
attacchi missilistici. Nel 1944, quando la fine della
calo nella domanda di bombardieri.
guerra era sempre più vicina, molti dipendenti della
Fra il 1944 e il 1946 furono messi in cantiere due
fabbrica di aerei cominciarono ad abbandonarla,
prototipi. La DDM presentava in alto un foro
temendo un calo della domanda e a causa delle
d’aerazione
abitazioni disagiate. Fuller aveva mostrato ai militari i
All’edilizia
disegni di una casa in alluminio modificata, costruita
aeronautica più sofisticata. La DDM era progettata per
intorno a un albero centrale e rialzata dal terreno. La
resistere ai tornado, frequenti in Kansas. La struttura
sua “Airbarac [aerocaserma]" Dymaxion Dwelling
completa pesava circa tre tonnellate e poteva essere
Machine poteva trovare impiego come alloggio
spedita in un container cilindrico adatto a trovar posto
ufficiali, caserma e perfino come ospedale a più piani.
in un aereo per il trasporto merci. Una volta montato,
Nel 1944 la Beech Aircraft decise di usare la propria
il pilone centrale della DDM somigliava a una via di 81
orientabile abitativa
si
munito
di
applicava
un la
timone.
tecnologia
mezzo fra un ombrello e il mozzo di una ruota di
Dymaxion Bathroom, e munita anche degli scaffali O-
bicicletta.
volving immaginati da Fuller per la Dymuxion House
Il primo prototipo fu montato al coperto. Era sorto un
del 1928-29. Erano scaffali che si facevano ruotare
dissidio circa il tipo di mobili adatti per arredarlo.
azionando un interruttore. La pubblicità che i mezzi di
Fuller voleva mobilio analogo a quello che corredava
informazione dettero alla DDM suscitò un notevole
la Dymaxion House del 1929. Ma i funzionari della
interesse; vi furono circa 3500 ordinazioni (non
Beech Aircraft erano decisi nell’affermare che
trentamila, come Fuller avrebbe preteso poi in
l’interno doveva apparire familiare ai futuri acquirenti,
qualche occasione).
per
dell’edificio,
A quanto pare, Fuller oppose un’accanita resistenza ai
circolare e di alluminio, e quindi lo riempirono con
tentativi della Beech Aircraft Corporation per
normali mobili borghesi: poltrone e letti pesanti,
introdurre sul mercato la DDM, anche perché voleva
cassettoni, e perfino un pianoforte a coda. Si può
correggere il progetto perfezionandolo. Inoltre,
immaginare come abbia reagito Fuller. Ma anche nel
l’iniziativa trovò forti ostacoli nelle categorizzazioni
design degli arredi vi fu qualche innovazione: la
sindacali ed ebbe difficoltà a finanziarsi, a causa delle
compensare
l’aspetto
esterno
Dymaxion Dwelling Machine era corredata da una 82
ingenti spese di rifacimento degli impianti per avviare
per attirare i militari dell’aviazione che atterravano a
una vera produzione in serie.
Wichita! ln seguito la struttura fu abbandonata e
Alla fine, la Wichita House - l’unico prototipo
invasa dai procioni, finche negli anni Novanta fu
completato della DDM - fu venduta per un dollaro a
trasferita nel Ford Museum di Dearborn nel Michigan,
un uomo d’affari del posto di nome Graham, che la
e riportata con un restauro alla primitiva gloria.
ricostruì sul proprio terreno, facendo numerose
ln che cosa la Wichita House del 1946 si differenzia
“aggiunte” con materiali convenzionali, che lasciarono
dalla visione della Dymaxion House elaborata da Fuller
Fuller costernato. I sei figli di Graham abitavano nella
nel 1928-29? ln sostanza, l’idea del 1928-29
struttura divertendosi a usarla come un gigantesco
presupponeva
l’adesione
strumento musicale, sfruttando uno degli aspetti degli
radicalmente
nuovo,
edifici di Fuller, imperniati sul principio delle
dell’autosufficienza, in senso fisico, intellettuale e
tensostrutture. Dopo che la famiglia Graham l’ebbe
sociale. Sotto certi aspetti, la Wichita House era la
lasciata, a causa di una lite fra eredi, sembra che la
versione attenuata della visione originaria, un
Wichita House sia diventata per qualche tempo una
compromesso nato attraverso lunghe trattative con i
casa di malaffare, addirittura dipinta di rosa intenso
progettisti, i meccanici, il consiglio di amministrazione 83
a
uno a
stile una
di
vita
filosofia
della Beech Aircraft e altri interlocutori. ln un altro
passò a meno di 280 metri dalla Wichita House senza
senso, pur essendo meno rivoluzionaria, nel progetto
procurare il minimo danno alla struttura: se ne può
la Wichita House era un miglioramento rispetto alla
dedurre che gli esperimenti di Fuller con il vento siano
Dymaxion House originaria. Fra il 1928 e il 1946 Fuller
riusciti, anche se la casa non arrivò mai a essere
aveva scoperto il vento, e preso in considerazione
prodotta in serie e fu un ennesimo fiasco finanziario.
l’aerodinamica, la deriva e le correnti di convezione come fattori della progettazione edilizia. Nel percorso verso la Dymaxion Dwelling Machine, ovvero la Wichita House, Fuller aveva analizzato gli edifici come "piccole navi" fornite di timoni che ruotano con il vento, imboccando così un sentiero nuovo nella progettazione edilizia. Fuller non si preoccupava soltanto della perdita di calore portata dalla deriva, ma anche dei rischi che i venti forti facevano correre agli edifici. Nel 1964 un tornado 84
85
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87
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93
PRIMI ESPERIMENTI GEODETICI: DYMAXION MAP Fino alla Wichita House del 1946 compresa, le
strutture facevano ancora qualche concessione alla
strutture ideate da Fuller erano in sostanza costituite
perpendicolarità in quanto erano organizzate intorno
da piani orizzontali sospesi al centro a un asse
a un singolo asse verticale. Nei primi anni Quaranta,
verticale. Una parziale eccezione fu la Dymaxion
Fuller intraprese un percorso di sperimentazione che
Deployment Unit, derivata dai silos in acciaio per il
lo avrebbe portato a progettare strutture con assi di
grano costruiti dalla ditta Butler, e quindi non aveva
simmetria multipli e non ortogonali, un’apparente
un pilone centrale; anche se per essere installata
sfida alla gravita. Il suo punto di partenza era
richiedeva necessariamente un congegno per la
nientemeno che il mondo stesso.
sospensione centrale. Cosa ancor più importante, la
Nel 1935, mentre redigeva analisi statistiche per la
simmetria della Dymaxion Deployment Unit si riferiva
Phelps Dodge Corporation, riguardanti l’utilizzazione
a un asse privilegiato, quello verticale. Fuller aveva
del rame su scala mondiale, Fuller cominciò a trovare
messo in discussione la prevalenza delle strutture
insoddisfacente
rettangolari sul piano orizzontale, sperimentando con
rappresentare la superficie della Terra in piano, su un
le costruzioni a pianta esagonale e circolare, ma le sue
foglio bidimensionale: la proiezione di Mercatore, che 94
il
sistema
più
diffuso
per
rappresenta le linee di longitudine come se fossero
dava un vantaggio: faceva apparire tutto il mondo
rette parallele, producendo grossolane distorsioni a
come una singola terra emersa
mano a mano che ci si avvicina ai poli. Fuller aveva un
singolo oceano, quella che Fuller definiva una “unica
particolare
interesse per una rappresentazione
mondo-isola in un unico mondo-oceano” Fuller adottò
corretta delle terre emerse per poter analizzare i suoi
questa planimetria per l’ultimo articolo del suo libro
dati nel modo migliore (secondo la proiezione di
Nine Chains to the Moon del 1938.
Mercatore classica, la Groenlandia sembra avere quasi
La tradizionale proiezione di Mercatore, creata nel
le stesse dimensioni dell’Africa, di cui in realtà e circa
1569 per un’epoca di esplorazioni oceaniche, aveva il
un tredicesimo).
grande vantaggio di tradurre in una linea retta una
Fuller, che si era interessato alle rappresentazioni
rotta navale con un riferimento fisso alla bussola. Il
bidimensionali del globo terrestre fin dagli schizzi
planisfero di Fuller, progettato per un’epoca di voli a
eseguiti nel 1928 per 4D egli mostrò interesse nelle
lungo raggio, rendeva visibili e commensurabili le
rappresentazioni bidimensionali del globo terrestre,
rotte
cominciò a provare a servirsi di un planisfero che
Commissione per la Guerra economica a Washington,
aveva al centro il Polo Nord. Questo punto di vista gli
cercando una tecnica agevole per trasferire dal 95
aeree
polari.
Quando
circondata da un
lavorava
per
la
mappamondo su una superficie piana la circonferenza
Polo Nord. Partendo da questi punti poté tracciare
massima e le coordinate, Fuller propose un metodo
altre quattro circonferenze massime, disegnando un
ingegnoso.
plastica
quadrato sferico che aveva al centro il Polo Nord e
trasparente, che poteva essere sovrapposto a un
quattro triangoli sferici adiacenti. Quindi Fuller divise
mappamondo, in modo che l’”equatore” dell’emisfero
il quadrato e i triangoli sferici in sottomultipli a forma
fosse usato per tracciare rotte sul cerchio massimo
di quadrati e triangoli, il che gli permetteva di leggere
della sfera, fra due punti qualsiasi. Fuller segnò otto
le
punti equidistanti dall’“equatore" e collegò i punti
mappamondo trasferendole su un quadrato e un
diametralmente opposti con linee di circonferenza
triangolo piani, aventi i lati di pari lunghezza. Per
massima (usando come guide le linee di longitudine
suddividere ciascun triangolo in triangoli più piccoli
del
queste
usava la tecnica seguente: segnava dei punti a
circonferenze massime si intersecavano in un punto
intervalli uguali su ciascun lato e poi tracciava
centrale, che corrispondeva al polo nord dell’emisfero
circonferenze massime perpendicolari ai lati stessi.
di plastica. Su quattro di queste linee, poi, Fuller
Questa tecnica doveva in seguito costituire la base
Fabbricò
mappamondo
un
emisfero
sottostante).
di
Tutte
segnò un punto a 45 ° di latitudine fra l’Equatore e il 96
posizioni
e
caratteristiche
geografiche
del
della cosiddetta “griglia regolare” usata nella prima
si incontravano i vertici delle facce triangolari era
fase della progettazione delle cupole geodetiche.
l’equatore. Il solido poteva essere sviluppato su una
Traducendo in una planimetria tutti gli elementi del
superficie piana, o "rete poliedrica’”, e centrato su
globo secondo l’artificio cartografico di Fuller si
punti diversi, a seconda della zona che interessava il
generava un solido con sei facce quadrate e otto facce
ricercatore.
a triangolo equilatero. Il solido, al quale Fuller dette
Come tutti i sistemi per trasferire su un piano la
subito il nome del suo marchio di fabbrica, Dymaxion,
superficie terrestre, anche il planisfero di Fuller
era in effetti uno dei poliedri semiregolari o
presentava delle distorsioni. Ma a differenza di
archimedei, chiamato di solito
e
quanto accade con la tecnica “di proiezione
conosciuto fin dall’antichità. Rilevando in questo
gnomonica”, nella carta di Fuller il massimo della
modo i punti sulla superficie del mappamondo, Fuller
precisione si aveva sul confine tra una cellula e l’altra,
ottenne un planisfero trasferito sulla superficie di un
e il massimo della distorsione al centro delle cellule.
cubottaedro. Due facce quadrate del cubottaedro
Le proiezioni gnomoniche, che proiettavano i punti dal
erano centrate ai poli Nord e Sud. Una delle
centro del mappamondo su un poliedro esterno
circonferenze massime che si formava nel punto in cui
circoscritto alla sfera terrestre, erano ortogonali, e
cubottaedro
97
quindi precise soltanto al centro delle cellule, mentre
artificio empirico per trasferire sul piano le coordinate
subivano una progressiva distorsione avvicinandosi al
grazie a griglie di circonferenze massime: ma per
perimetro. Nel 1954, in collaborazione con Shoji
ironia del caso, in effetti le loro critiche aiutarono
Sadao, Fuller pubblicò nel North Carolina una nuova
Fuller a ottenere il brevetto per il suo planisfero
versione icosaedrica della Dymaxion Air-Ocean Map.
proprio perché questo era considerato un’invenzione
Un icosaedro non aveva, come il cubottaedro, pari
e non una vera trasposizione cartografica. Infatti nel
lunghezza del raggio e del lato, ma come volume si
1900 l’ufficio brevetti aveva stabilito che non avrebbe
avvicinava di più alla sfera, e aveva il vantaggio di
più preso in esame eventuali richieste relative a carte
essere costituito da facce triangolari identiche.
geografiche del globo.
Il planisfero a cubottaedro di Fuller fu pubblicato nel
Non si darà mai sufficiente risalto al ruolo avuto dalla
1943 dalla rivista ‘“Life" su un paginone centrale
Dymaxion Air-Ocean Map nel suggerire a Fuller gli
pieghevole, suscitando enorme interesse. I cartografi
esperimenti strutturali condotti dagli anni Quaranta in
criticarono la Dymaxion Air-Ocean Map tacciandola di
poi. Come hanno scritto Krausse e Lichtenstein, il
"pura invenzione”, in quanto a rigore di termini non
planisfero “per Fuller fu un’opera magna: una tappa di
nasceva da una proiezione geometrica ma da un
fondamentale importanza nel percorso che portò alla 98
geometria
energetico-sinergica
e
alle
cupole
congiungevano i vertici dell’ottaedro con il centro, si
geodetiche". ln primo luogo, la Dymaxion Air-Ocean
formava una struttura di enorme stabilità, costituita
Map del 1943 fece conoscere a Fuller le notevoli
da semiottaedri (o piramidi) aventi la base sulle facce
proprietà simmetriche del cubottaedro e la geometria
quadrate, e tetraedri aventi la base sulle facce del
della sfera. Poiché le facce del cubottaedro erano
tetraedro. La forma a cubottaedro della Dymaxioa Air-
quadrati e triangoli equilateri, ciascuno spigolo del
Ocean Map del 1943 offriva perciò a Fuller anche una
solido aveva la stessa lunghezza. Per di più, se si
base di partenza per le successive indagini sulle
congiunge il centro del cubottaedro con ciascun
proprietà di riempimento dello spazio e di stabilità
vertice del poliedro, i 12 "raggi” avranno una
strutturale delle forme che combinavano tetraedri e
lunghezza pari a quella di ciascuno spigolo: una
ottaedri.
caratteristica peculiare e unica di tale solido, che
Possiamo considerare il cubottaedro anche come il
Fuller mise alla prova creando parecchi modellini,
solido che risulta dalla combinazione di quattro piani
arrivando quindi a definire il cubottaedro un “vector
esagonali. Con la prima Dymaxion House Fuller aveva
equilibrium", mentre i dodici raggi dal centro a ciascun
già avuto modo di conoscere bene i vantaggi
vertice erano i "dodici gradi di liberta". Quando si
strutturali dell’esagono: l’idea di quattro esagoni 99
combinati dev’essergli sembrata particolarmente
1975 e nel 1979, in due giganteschi volumi,
emozionante. Il cubottaedro, un solido dalle proprietà
Synergetics e Synergettcs 2, nati da una prolungata
geometriche e strutturali uniche, divenne per Fuller
collaborazione con Ed Applewhite e dai suggerimenti
una sorta di talismano magico. Fuller studiò il modo in
di altre persone, fra cui Arthur Loeb, matematico di
cui le sfere potevano colmare uno spazio formando
Harvard, e lo studioso di fisica e letteratura Edwin
strati di cubottaedri. I matematici di professione
Schlossberg.
accolsero con incredulità alcuni risultati ottenuti da
ln quel periodo gli studi geometrici di Fuller
Fuller con i suoi metodi eterodossi.
oscillavano fra il mondo macroscopico - la geometria
l suoi primi esperimenti cartografici lo avevano
del globo terrestre e gli schemi di attività umane su
distolto da una concezione della struttura che
larga scala - e quello microscopico, ossia le proprietà
rimaneva essenzialmente perpendicolare guidandolo
strutturali delle molecole e dei cristalli. Nel 1946
verso una griglia coordinata a tre dimensioni, con una
Fuller costituì a Forest Hills, nello stato di New York, la
simmetria traslatoria in dodici direzioni. Fuller
Fuller Research Foundation come sede di questi studi
pubblicò i risultati delle sue ricerche su quella che
di base, per il momento privi di qualsiasi possibile
chiamava "geometria energetico-sinergica” solo nel
applicazione in campo architettonico. Fuller si 100
accostava
alla
matematica
da
una
posizione
Il cubottaedro della Dymaxion Map ideata da Fuller
esplorativa e sperimentale: per lui contava assai di più
nel 1943 potrebbe essere una forma appropriata per
riuscire a costruire e a maneggiare prototipi a tre
uno spazio abitativo? Purtroppo la sua eccezionale
dimensioni che non arrivare a rigorose dimostrazioni
robustezza strutturale entra in gioco soltanto quando
geometriche. Questa sua impostazione gli inimicò
il solido è sospeso dal nodo centrale, ossia dividendo
alcuni matematici di professione, premettendogli
lo spazio in scomode cellule a forma di tetraedri e di
però di imboccare scorciatoie capaci di condurlo ad
mezzi ottaedri. Se il nodo centrale non è collegato a
alcune scoperte rilevanti, che gli sarebbero state
tutti i vertici del poliedro, il cubottaedro diventa una
precluse da un metodo più rigoroso. l principali
struttura fragile e instabile. ln effetti, alla fine degli
strumenti dell’attrezzatura geometrica di Fuller erano
anni Quaranta fu proprio l’instabilità a suscitare
cartone, stuzzicadenti, raccordi di gomma, fasce di
l’interesse di Fuller, il quale preparò prototipi di
acciaio, palline da ping-pong e biglie. Fuller si rese
cubottaedri con nodi di gomma flessibile. Si accorse
conto che le circonferenze massime potevano servire
quindi che facendo pressione su una delle facce
a definire sulla sfera lo scheletro di una struttura dalle
triangolari il corpo centrale del cubottaedro si
proprietà geometriche e strutturali interessanti.
torceva. La forma attraversava alcune fasi distinte: in 101
primo luogo i vertici definivano un icosaedro regolare,
Fuller era persuaso che le "fasi di transizione” fra
poi, se si continuava a far pressione, si appiattiva
solidi diversi (cubottaedro, icosaedro, ottaedro e
diventando un ottaedro regolare. Quando poi si
tetraedro)
torceva il triangolo superiore, l’intero sistema
fondamentale.
collassava,
piano.
La trasformazione Jitterbug, il risultato evidente del
Ripiegando su se stessi i triangoli si può ottenere un
metodo empirico con cui Fuller affrontava i problemi
tetraedro, che Fuller chiamava ‘“sistema minimo
della dimostrazione matematica, divenne un tema
dell’Universo". Smettendo di esercitare pressione sul
classico delle sue conferenze pubbliche.
tetraedro, il solido tornava alla forma originale di
Il semplice sistema delle circonferenze massime (un
cubottaedro.
del
emisfero trasparente fatto in modo da sovrapporsi
cubottaedro poteva verificarsi in entrambe le
esattamente a un mappamondo), che nel 1943 aveva
direzioni. A questo movimento di torsione, una sorta
permesso a Fuller di creare la proiezione cartografica
di danza geometrica, Fuller dette il nome di Jitterbug
della Dymaxion Map, poteva servire anche per
Transformation.
tracciare su una sfera una serie di circonferenze
formando
Il
un
triangolo
movimento
di
in
torsione
avessero
un’importanza
fisica
massime corrispondenti ad altri poliedri regolari e 102
semiregolari. Nella versione riveduta della Dymaxion
per il planisfero del 1943), e poi, costruendo plastici
Map, pubblicata da Fuller e Sadao nel 1954, la sfera
delle circonferenze massime che gli permettevano di
era suddivisa da una griglia a icosaedro anziché a
saggiare direttamente la stabilità delle strutture
cubottaedro come nel planisfero del 1943. Il
geodetiche triangolate, per arrivare infine a concepire
passaggio intercorso fra il 1943 e il 1954 dalle griglie a
strutture architettoniche basate sulle circonferenze
cubottaedro a quelle a icosaedro, con facce triangolari
massime. La cupola geodetica emerse nella sua forma
identiche, e legato all’elaborazione da parte di Fuller
definitiva grazie all’elaborazione del concetto di
della sua struttura architettonica più celebre, la
“‘frequenza”, a sua volta derivato dallo studio che gli
cupola geodetica.
aveva permesso di arrivare alla Dymaxion Map
l documenti di cui disponiamo non sono esaurienti in
suddividendo le facce dei solidi sferici.
proposito, ma appare probabile che Fuller
Tutti questi progressi si verificarono, sembra, molto
sia arrivato alla cupola geodetica seguendo un
rapidamente fra il 1948 e il 1950, l’anno in cui presso
percorso che cominciava con la sovrapposizione alla
Montreal fu innalzata la prima cupola geodetica di
sfera di solidi regolari (partendo dal tracciato delle
Fuller pienamente riuscita, costruita su un reticolo a
circonferenze massime, secondo il metodo elaborato
icosaedro. Nella primavera del 1948 Fuller aveva 103
preparato un modello emisferico di circonferenze
Dal momento che possiede dodici vertici, venti facce e
massime in cui erano comprese le trentuno
trenta spigoli, l’icosaedro sferico può genera-
circonferenze
re 6 + 10 + 15 = 31 circonferenze massime, il maggior
massime
ricavate
dalle
rotazioni
simmetriche dell’icosaedro sferico.
numero possibile fra tutti i solidi regolari o
Fuller eseguì le sue ricerche partendo dalle figure
semiregolari. Per fare un paragone, il culoottaedro,
simmetriche che potevano formarsi tracciando sulla
pur
sfera le circonferenze massime. Nel costruire i suoi
l’uguaglianza fra il raggio e la lunghezza degli spigoli,
primi modelli in fil di ferro, si rese conto che quanto
ne genera soltanto 25.
più
L’icosaedro, con le sue venti facce a triangolo
numerose erano le circonferenze massime presenti,
equilatero, e la base della stragrande maggioranza
tanto più robusto risultava il prototipo. Queste
delle cupole geodetiche, alcune delle quali derivano
circonferenze massime sono gli “equatori” che si
dal "duale” dell’icosaedro, il dodecaedro, con dodici
formano quando si fa ruotare l’icosaedro su un asse
facce
che congiunge i punti opposti ai due poli della sfera.
congiungendo i centri delle facce dell’icosaedro.
104
dotato
di
quella
pentagonali,
che
sua
può
magica
essere
proprietà,
generato
Quando
si
dell’icosaedro
suddividono sferico
in
le
facce
triangoli
triangolari più
geodetiche
e
una
delle
loro
proprietà
più
piccoli,
caratterizzanti. Il numero di suddivisioni presente in
esattamente nel modo in cui Fuller aveva suddiviso le
ciascun lato di una delle venti facce a triangolo
facce triangolari nella Dymaxion Map del 1943, si può
equilatero dell’icosaedro originale rappresenta la
osservare il seguente schema: intorno a ciascun
"frequenza" della cupola. Per esempio, se il lato di un
vertice dell’icosaedro originale vi sono cinque
triangolo e suddiviso in quattro puntoni, si dice che la
triangoli, che costituiscono un pentagono sferico.
cupola ha una frequenza di quattro.
Intorno a ciascuno degli altri nodi vi sono sei triangoli,
Se le facce triangolari dell’icosaedro fossero in piano,
che formano un esagono sferico. Si può vedere come
le suddivisioni a triangolo avrebbero tutti i lati di pari
tutte le cupole geodetiche siano costituite da questa
lunghezza. Ma i nodi del triangolo, compresi i nodi
miscela di esagoni e pentagoni.
delle suddivisioni, occupano tutti la superficie di una
Una cupola geodetica a icosaedro estesa fino a
sfera. Perciò i puntoni che collegano i nodi sono le
formare una sfera presenta sempre esattamente
corde di un segmento di una circonferenza massima, e
dodici pentagoni, che corrispondono ai dodici vertici
non sono di pari lunghezza. Per calcolare la lunghezza
dell’icosaedro. La simmetria pentagonale delle cupole
di questi puntoni si usano i cosiddetti "fattori o 105
coefficienti?di
corda"
ricavati
usando
studenti di Fuller all’lnstitute of Design di Chicago. La
la
trigonometria della sfera.
cupola di Montreal del 1950, costruita usando la
Nella cupola di Montreal del 1950, ogni singola faccia
griglia della Dymaxion Air-Ocean Map, rappresentava
triangolare dell’icosaedro sferico era suddivisa in un
una soluzione più vicina a un piano formato da
numero di triangoli sferici più piccoli segnando a
triangoli equilateri con nodi che occupasse la
intervalli regolari una serie di punti su ciascun lato del
superficie di una sfera. Era leggerissima (era fatta di
triangolo,
della
tubi di alluminio) e di notevole robustezza. Pali corti e
circonferenza massima per tracciare le perpendicolari,
massicci, o “pertiche”, che si irradiavano verso
cosi come era stato fatto per costruire la Dymaxion
l’esterno da ciascun nodo portavano fili in tensione
Map, la cosiddetta "griglia regolare”. La lunghezza
per irrigidire meglio la struttura, e sotto l’intelaiatura
fissata per i puntoni era quindi uguale alla corda
era stesa una copertura di stoffa. Il problema della
dell’arco di circonferenza massima che univa due nodi
tecnica usata per la griglia - la “griglia regolare" - era
adiacenti, e sarebbe stata diversa per le cupole con
che lasciava delle "finestre”’. Risultò impossibile
frequenza diversa. La cupola fu progettata e costruita
congiungere i puntoni ai vertici in modo esatto,
da Jeffrey Lindsay con l’aiutò di Don Richter, due ex
sebbene Fuller e i suoi assistenti si adoperassero in
servendosi
poi
degli
archi
106
ogni modo, con l’ausilio di tavole trigonometriche e calcolatrici meccaniche. Si arrivò quindi a elaborare parecchi altri sistemi di griglia. La "griglia alterna" fu realizzata segnando i punti mediani di ciascuno spigolo di una faccia triangolare e congiungendoli, in modo da ottenere quattro triangoli più piccoli. Lo stesso processo poteva essere ripetuto su ciascuno dei triangoli più piccoli il numero di volte necessario. Nella griglia alterna era più facile ricavare la lunghezza dei puntoni con un calcolo matematico, di quanto non lo fosse nella griglia regolare, e si riduceva il numero di puntoni di lunghezze diverse, riducendo cosi anche i costi.
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110
111
112
LA CUPOLA GEODETICA La cupola geodetica, che con un improvviso scatto
geodetica, il pilastro "divenne un pilastro sferico”. La
avrebbe portato R. Buckminster Fuller alla ribalta della
cupola ridistribuiva le forze di scarico a tutte le parti
celebrità mondiale, si distingueva nettamente dai suoi
della struttura.
precedenti progetti di spazi abitativi. Mentre le 4D
Le precedenti ideazioni strutturali di Fuller erano di
Tower, la Dymaxion House e la Wichita Dwelling
solito dotate di un “endoscheletro” che ospitava un
Machine erano tutte strutture sospese a un pilastro
“sistema nervoso centrale" come si ha negli esseri
centrale, la cupola geodetica non aveva un pilone
umani; invece le cupole geodetiche avevano un
centrale, ne un asse di simmetria privilegiato. Nel
"esoscheletro", come un riccio di mare o un uovo. Era
costruire la Wichita House, Fuller si rese conto che era
un’architettura che si ispirava al macroscopico - le
necessario incorporare dei puntelli nel pilastro per
sfere terrestre e celeste - e al microscopico: il mondo
impedire che venisse rovesciato dal vento, e alla fine i
dei microrganismi e dei radiolari. Quando si dedicava
puntelli assorbirono una parte considerevole dello
allo studio della geometria sinergica, dagli anni
spazio abitativo. Come scrisse Fuller nel documento
Quaranta in poi, Fuller credeva sinceramente di
del 1954 in cui presentava all’ufficio brevetti la cupola
indagare "il sistema coordinato proprio della natura”. 113
Le sue cupole geodetiche sfidavano l’asse verticale,
piuttosto, come abbiamo accennato, scaturì da un
così come nella conversazione Fuller si rifiutava di
complesso processo evolutivo, a partire da un
considerare "su” e "giù" autentiche distinzioni
problema
linguistiche, preferendo dire “verso l’interno” e “verso
manipolazione di congegni semplicissimi come un
l’esterno”, con riferimento al centro della terra. Nelle
emisfero di plastica trasparente che aderisce alla
microstrutture acquatiche in cui Fuller ritrovava gli
superficie di un mappamondo. Nondimeno Fuller
echi delle proprie architetture, lo sviluppo fisico non
riuscì a dare una valutazione concisa ed esatta delle
era determinato in misura significativa dalla forza di
sue proprietà strutturali “sinergiche”. Nel giugno
gravità. Su scala planetaria, era più appropriato avere
1970, nel premiare Fuller con la sua ambitissima
una visione radiale anziché lineare della gravitazione.
medaglia d’oro, l’American Institute of Architects
Fuller ebbe l’ardire di applicare questa concezione
esaltò la cupola geodetica come "il mezzo più forte,
radiale delle strutture al regno intermedio abitato da
più leggero e più efficace di racchiudere lo spazio che
esseri umani.
l’uomo abbia conosciuto finora”.
La cupola geodetica non nacque da un’analisi dei
Per certi versi, Fuller fu una vittima dello straordinario
problemi di controventamento della Wichita House;
successo ottenuto dalla cupola geodetica, che negli 114
cartografico
e
attraverso
l’abile
anni dal 1948 in poi lo costrinse a un calendario di
A mano a mano che si evidenziava il potenziale insito
conferenze pubbliche da capogiro, oltre a moltiplicare
nelle cupole geodetiche per la realizzazione a costi
rapidamente gli inviti ad assumere cattedre come
limitati di strutture a campata libera di grandi
professore ospite. La sua filosofia dell’abitazione,
dimensioni, su queste nuove forme fu proiettata una
esposta in 4D Timelock ed esemplificata nella sua
gamma di funzioni ben al di là di quelle abitative su
Dymaxion House del 1929, era in gran parte una
cui Fuller si era concentrato nella prima fase della sua
filosofia dei sistemi, basata su alcuni elementi cruciali:
carriera.
fabbricazione industriale, consegna per via aerea,
La prima ordinazione importante per una cupola
autosufficienza
geodetica venne dal “signor Industria in persona”,
intellettuale
e
pratica.
Con
la
creazione della cupola geodetica, il nome di Fuller
allorché
nel
1952
la
Ford
Motor
Company
restava legato a un tipo diverso di struttura, un guscio
commissiono una cupola geodetica da oltre 28 metri
- dal quale era stato enucleato il tuorlo filosofico -
per coprire la sua Rotunda a Dearborn, nel Michigan.
pronto a essere investito delle più diverse ideologie e
La Rotunda, a forma di ingranaggio, era stata
imbottito con ogni sorta di manufatti fisici.
progettata da Albert Kahn per la Fiera mondiale di Chicago del 1933, e poi trasportata in Michigan, nella 115
sede principale della Ford. Don Richter fornì a Fuller
altri. Con l’aiuto di una studentessa proveniente dalla
gli opportuni consigli per la definizione delle categorie
facoltà di architettura post laurea del MIT, che aveva
edilizie, suggerendogli di descrivere la cupola un
costruito la prima cupola geodetica in legno, Zane
“lucernario” anziché una vera e propria copertura.
Yost, collaborò con Fuller e con Shoji Sadao per
Impermeabilizzare
rivelò
realizzare una cupola di cartone. Esposta alla X
un’operazione difficilissima (lo stesso problema
Triennale di Milano nel I954, quella cupola ottenne un
avrebbe assillato la cupola geodetica ancora per molti
gran
anni), trattandosi di una struttura a molte facce e a
presentata fuori catalogo. Poiché il cartone bagnato
molte giunture che dovevano tutte essere sigillate. In
non aveva sufficienti capacita di resistenza alla
un primo tempo la cupola doveva essere coperta di
trazione, fu tuttavia necessario rivestire la cupola con
vetroresina poliestere, ma non fu possibile realizzare
vinile, foglio di alluminio e altri materiali.
in tempo il materiale, quindi la cupola finì con l’essere
Oltre a trovare molti usi per l’edilizia civile, le cupole
rivestita con una pellicola di vinile, che perdeva.
geodetiche di Fuller ben presto suscitarono l’interesse
Negli anni dopo il I952 seguì una profusione di
delle autorità militari degli Stati Uniti nel periodo
progetti di cupole diverse, realizzati da Fuller e da
susseguente alla guerra di Corea. Le cupole,
la
grande
cupola
si
116
premio
della
Triennale
malgrado
fosse
premontate, potevano essere lasciate cadere da un
delle enormi risorse per finanziare le ricerche
aereo nelle zone di guerra, cosi da fornire "il controllo
tecnologiche avanzate che solo in seguito, e
dell’ambiente”, ossia alloggio, officine attrezzate per
lentamente, ricadevano a vantaggio della popolazione
la manutenzione e hangar per l’aviazione e i marin.
civile.
“Vincerà la parte che avrà il miglior dominio
Per smaltire le ordinazioni sempre più numerose di
sull’ambiente” sostiene Fuller in una straordinaria
cupole geodetiche, Fuller fondò due società, la
lettera datata 1956. l primi esperimenti di trasporto
Geodesics lnc. per le commesse militari e governative,
aereo della cupola, a partire da quello del 1954
e la Synergetics lnc. per l’edilizia civile e industriale.
avvenuto a Raleigh nel North Carolina, e in seguito
Verso la fine degli anni Cinquanta la cupola geodetica,
con la dimostrazione alla mostra dell’aviazione di
oltre a servire per usi propriamente militari, si
Filadelfia, furono incoraggianti. Simili dimostrazioni
dimostrò un prezioso strumento retorico capace di
avevano fini ben lontani dalla produzione in serie di
fornire una dimostrazione della superiorità del
spazi abitativi per l’edilizia civile, ma fin da quando
capitalismo e della democrazia nella versione
aveva prestato servizio in marina Fuller si era reso
statunitense, che insieme costituivano la "forza
conto con tutta chiarezza che i militari disponevano
sinergica degli Stati Uniti” vittoriosa sul comunismo. 117
Nel 1956, l’ufficio governativo che si occupava delle
cupola ebbe un successo eccezionale, e suscitò molto
fiere commerciali internazionali invitò la Geodesics
più interesse di tutti gli altri oggetti presentati alla
lnc. di Fuller a ideare un edificio prefabbricato per la
mostra, anche dai russi e dai cinesi. La gente del posto
fiera commerciale di Kabul, in Afganistan. l progetti
si
per la cupola, avente un diametro oltre trenta metri,
dell’Afganistan la volle in regalo: cominciò così una
furono pronti in una sola settimana, e la cupola fu
luminosa carriera della cupola geodetica come
trasportata in Afghanistan con un solo aereo DC-4. Le
padiglione per le fiere campionarie. La cupola
componenti della cupola erano contrassegnate da
geodetica sembrava "tradurre in una vistosa realtà
codici colorati, in modo che il manufatto potesse
l’ingegno
essere montato anche da operai non specializzati e di
americano per eccellenza, e la cupola uno strumento
lingua diversa. Entro quarantott’ore gli operai afgani
di propaganda potente e ultraleggero che “teneva i
del
costruttori
tecnici sovietici occupatissimi a fare schizzi”. Ben
abilissimi, riuscirono a erigere la cupola. ln un primo
presto le cupole geodetiche comparvero nelle fiere
tempo le autorità statunitensi si erano mostrate poco
commerciali a Poznan, Casablanca, Tunisi, Salonicco,
propense a usarla come padiglione della mostra, ma la
lstanbul, Madras, Delhi, Mombay, Rangoon, Bangkok,
luogo,
subito
applauditi
come
118
arrampicava
sulla
americano”.
cupola,
Fuller
mentre
era
il
re
l’inventore
Tokio e Osaka, strapiene di seducenti generi di
Il progetto di cupola geodetica di maggiori dimensioni
consumo americani e di congegni per ridurre il lavoro
eseguito in quel periodo fu l’enorme cupola d’acciaio
manuale. Le cupole erano l’ingegnosa confezione
fabbricata dalla Union Tank Car Company a Baton
onnitriangolata in cui si presentavano gli “Stati Uniti,
Rouge, in Louisiana. La Union Tank Car aveva bisogno
paese delle meraviglie” dei beni di consumo.
di uno stabilimento in cui eseguire riparazioni e
Il padiglione degli USA alla fiera campionaria di Mosca
riverniciature di vagoni ferroviari. La soluzione più
del 1959 era una cupola dorata di alluminio
pratica era apparsa quella di riunire i vagoni intorno a
anodizzato, con un diametro di oltre sessanta metri.
un’officina ricambi organizzata al centro, e la cupola
La cupola di Mosca fu costruita dalla Kaiser Aluminum,
geodetica sembrava la migliore copertura per una
una delle prime società che acquistarono una licenza
simile vasta superficie circolare. La cupola di acciaio
per il brevetto di Fuller della cupola geodetica. In
saldato. completata nel 1958, aveva un diametro di
seguito Kaiser costruì parecchie altre cupole con
117 metri, e quindi era di gran lunga la più grande
funzione di auditorio, mettendone a frutto le
costruzione a campata libera del mondo. Una seconda
inconsuete proprietà acustiche.
cupola più piccola, di scarsa utilità pratica, copriva il pozzo dell’ascensore nella zona dell’officina. Fuller 119
osservò che nella cupola di Raton Rouge sarebbe
Fuller e Sadao con la Geometrics lnc. e Associated
potuta entrare comodamente la cattedrale di Siviglia,
Architects, era tre quarti di una sfera. Le orizzontali al
eppure l’intera costruzione aveva un peso pari a
di sotto dell’equatore erano circonferenze inferiori
soltanto quattro delle oltre cento colonne di pietra di
alla massima, mentre al di sopra dell’equatore la
cui la chiesa era composta. ln occasione di una
struttura era geodetica. l visitatori entravano nella
successiva visita a Siviglia, Fuller spedì trionfante una
cupola viaggiando su una futuristica monorotaia
cartolina con l’immagine della cattedrale su cui aveva
sopraelevata. ln origine Fuller avrebbe voluto che
disegnato una cupola. La Union Tank Car costruì una
nella cupola fosse ospitato un World Game - una
cupola identica alla prima a Wood River nell’Illinois.
simulazione interattiva dell’economia mondiale -, ma
Mentre la cupola di Baton Rouge era la struttura
gli organizzatori erano contrari, e il padiglione
geodetica più grande del mondo (e tale rimase fino al
statunitense fu invece dedicato all’”America creativa”,
1982), senza dubbio la più bella fra le cupole
ospitando fra l’altro una mostra dal titolo American
geodetiche di Fuller e quella creata per il padiglione
Painting Now, con opere di Andy Warhol, Roy
degli Stati Uniti nella Expo di Montreal del l967. La
Lichtenstein e, cosa ancor più degna di nota, un
cupola, dal diametro di oltre 76 metri, fu costruita da
dipinto gigantesco di Jasper Johns che raffigurava la 120
Dymaxion Air-Ocean Map a icosaedro ideata da Fuller,
dopo, nel 1976, durante i lavori di manutenzione, un
e vari altri oggetti caratteristici della vita statunitense
saldatore distratto incendiò il rivestimento acrilico,
negli anni Sessanta. La mostra stessa, in quanto
trasformando la cupola in una gigantesca palla di
rappresentazione della cultura americana separata dal
fuoco geodetica.
consumismo, ebbe scarso successo tra i visitatori, invece
la
cupola
fece
sensazione.
Era
resa
impermeabile da un rivestimento trasparente di pannelli di vetro acrilico, e per regolare il passaggio della luce aveva sulla superficie interna un sistema di tende da sole mobili, di forma triangolare, che si muovevano a seconda della posizione del sole. Le tende parasole dovevano essere regolate da un programma di computer, ma purtroppo il primo giorno i cavi di manovra si intrecciarono lasciando le tende parasole bloccate in una posizione a caso. Anni 121
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STRUTTURE UTRALEGGERE : TENSEGRITY Come abbiamo cercato di dimostrare, nel suo
coloro che erano interessati a creare strutture
prolungato studio di edifici sempre più leggeri, basati
architettoniche che sfruttavano la forza di trazione.
sulle
guidato
Nell’estate del 1948, quando Fuller arrivò al Black
dall’obiettivo primario di produrre alloggi fabbricati in
Mountain College, gli fu assegnato uno studente
serie da consegnare per via aerea. La sua Dymaxion
d’arte che doveva aiutarlo a preparare i modellini per
House del 1929 e la Wichita House del 1946 si
il seminario. Lo studente era Kenneth Snelson, che
fondavano sullo stesso principio strutturale della
cominciò a interessarsi sempre più alle ricerche di
ruota di bicicletta: le parti sottoposti a compressione
Fuller in campo geometrico e si iscrisse al suo
(i pavimenti e il pilone centrale) non esercitavano la
seminario di geometria Dymaxion. Nell’inverno del
forza l’uno sull’altro in modo diretto, ma erano
1948 Snelson fece vari esperimenti con strutture
collegati da elementi di trazione (cavi d’acciaio). Le
mobili modulari: sostituì gli elementi di sostegno,
tensostrutture erano già utilizzate dagli ingegneri civili
costituiti da cavi metallici, con spago, e per rendere
in molti contesti diversi: l’esempio più eclatante sono i
stabili le
ponti sospesi del diciannovesimo secolo. Fuller era fra
aggiungendo altri cavi in tensione. Alla fine arrivò a un
tensostrutture,
Fuller
è
stato
132
sue
strutture provò
varie
soluzioni
progetto in cui un pezzo di legno a X era sospeso,
modulare in tutte le direzioni, in modo da creare
sfidando all’apparenza la forza di gravità, al disopra di
pilastri di sostegno e altre strutture di grandi
un altro pezzo di legno a X. l due pezzi non si
dimensioni. Quindi, senza la inattesa scoperta di
toccavano, e le loro punte, sospese nello spazio,
Snelson, non sarebbe stato affatto evidente che le
costituivano i vertici di un ottaedro invisibile: come
tensostrutture potevano costituire le componenti di
riferisce Snelson, "benché non vi fosse più nessun
una nuova architettura ultraleggera. Così come da un
movimento, la struttura statica era la cosa più strana
albero centrale verticale si era passati all’”albero
che potessi immaginare: parti rigide fissate nello
sferico” della cupola geodetica, Snelson dimostrò che
spazio l’una all’altra solo per mezzo di fili”.
le tensostrutture potevano estendersi in tutte le
Altri scultori avevano provato a creare strutture che
direzioni per creare reticoli di forze in equilibrio
implicano la combinazione fra elementi in tensione e
reciproco.
elementi in compressione (puntoni), fra i quali anche
Poiché Fuller riteneva che il tetraedro fosse l’unita
lsamu Noguchi, l’amico di Fuller, ma la scoperta di
costruttiva fondamentale della natura, appena vide il
Snelson trovava la sua validità nel fatto di dimostrare
pezzo a X realizzato da Snelson con il compensato e
che simili strutture potevano essere estese in forma
un filo a un solo capo si accinse a crearne una 133
versione a tetraedro. Fuller definiva questi sistemi
comportamento era del tutto conseguente con la
strutturali “tensegrity" [tensegralil, una parola che
forte razionalizzazione che caratterizzava il modo in
combinava tension [tensione, trazione] e integrity
cui Fuller concepiva la proprietà intellettuale. Fuller
[integrità]. Tensione e integrità sarebbero entrate in
dava per scontato che Snelson si interessasse alla
gioco anche nella prolungata controversia fra Fuller e
tensegrity solo come mezzo per produrre opere
Snelson, il quale in seguito avrebbe prodotto una
d’arte, mentre a sua volta riteneva il lavoro di Snelson
straordinaria profusione di sculture in cui tale
la dimostrazione della particolare casistica di un
principio era messo alla prova, su chi fosse il vero
principio generale. Circa il diverso modo di impostare
“scopritore” della tensegrity. Fuller riteneva che
la questione fra l’artista e il progettista, Fuller scrisse:
Snelson aveva avuto una funzione catalizzatrice,
“lo mi rifiuto sempre di cogliere le occasioni, che
Snelson, come si può capire, si indispettì per il fatto
ricorrono quotidianamente, di sfruttare la Geometria
che Fuller non volesse riconoscere il suo contributo e
Energetico-sinergica per realizzare balocchi oppure
anzi nel 1962 avesse brevettato le strutture
objets d’art”. Affermava che Snelson, l’artista, era
tensegrali, compresi i pilastri a tetraedro e le sfere
stato il tramite ignaro di un principio a cui Fuller aveva
tensegrali,
dedicato anni di ricerche: “Nessun altro al mondo
ma
come
abbiamo
visto
tale 134
tranne me potrebbe aver visto il significato che io ho
reggere sia alla compressione, sia alla trazione, alcune
visto in quel che lei mi ha mostrato". È stato
componenti della struttura tensegrale riescono a
dimostrato che Fuller si sbagliava nel descrivere
sopportare soltanto la trazione (per esempio la lenza
Snelson come un artista che non si interessava alle
da pesca a un solo capo usata da Snelson). La
teorie generali: fra i lavori dello scultore si trova un
questione appare ancor più confusa perché alcuni
modello tensegrale dell’atomo, e la sua ricerca
definiscono la cupola una struttura tensegrale,
artistica e servita anche a suggerire a Donald lngber gli
oscurando l’esatto significato del termine; Fuller
studi sulla struttura della cellula. Come osserva
considerava la cupola, in modo piuttosto dubitativo,
lngber,
come un "caso limitante” di tensegrity, almeno
"le
strutture
tensegrali
sono
stabili
meccanicamente non grazie alla forza delle singole
nell’ambito
componenti, ma per il modo in cui l’insieme
dell’invenzione.
distribuisce e riequilibra le spinte meccaniche”.
Se si accresce la forza di trazione esercitata su una
La differenza principale fra una struttura tensegrale e
componente di una struttura tensegrale, la si accresce
una cupola geodetica, per esempio, è che mentre in
al tempo stesso su tutti gli organi della struttura. Così
quest’ultima tutti i puntoni metallici sono in grado di
come il fenomeno della tensegrity ha fornito a lngber 135
della
controversia
sulla
paternità
un utile modello di distribuzione delle forze fisiche
brillanti e inventive, fornivano modelli strutturali e
nella cellula, allo stesso modo la conoscenza
risultati che potevano essere applicati a molti e
approfondita della cupola geodetica ha permesso a
differenziati campi di studi.
Harold W. Kroto di elaborare un modellino della
Ispirandosi alla scoperta di Snelson - che Snelson usò
molecola di carbonio 60 avente la forma di un
come punto di partenza per le sue notevoli sculture
icosaedro tronco, ossia una forma a pallone da calcio,
tensegrali - Fuller costruì con i suoi studenti numerosi
scoperta che nel 1996 ha permesso a Kroto, Smalley e
poliedri tensegrity, e nel 1951 un grande pilastro
Curl di ottenere il premio Nobel. ln onore della cupola
tensegrale che fu poi esposto nel Museum of Modern
realizzata da Fuller per l’Expo ’67 la molecola è stata
Art di New York. Il fatto che si potesse realizzare un
battezzata Buckminsterfullerene, e familiarmente
icosaedro tensegrale implicava che fosse possibile
detta "Buclkyball".
anche una versione tensegrale della cupola geodetica,
ln molti casi le dimostrazioni di principi geometrici
dato che quasi tutte le cupole sono sviluppate a
attraverso strutture concretamente realizzate, che
partire dall’icosaedro sferico. Nel 1953 Fuller realizzò
Fuller riusciva spesso a ottenere mettendo al lavoro (e
all’università di Princeton una sfera tensegrale di 90
talvolta sfruttando) giovani dotati di menti fra le più
puntoni. Fuller era persuaso che la tensegrity fosse il 136
grande segreto strutturale della natura, e forse e
compressione
questa una delle ragioni per cui investì tante energie
manifestazione macroscopica di un sistema di
nel difendere la propria paternità dell’invenzione.
tensegrity.
“Nell’universo niente tocca nient’altro”, esclamava. La
Studiando le proprietà del cubottaedro, Fuller aveva
tensegrity è il modo più economico di realizzare
avuto la rivelazione del sistema di coordinate proprio
grandi strutture stabili con le componenti più leggere.
della Natura, ma la tensegrity sembrava avergli
Atomi, molecole, virus, cellule e sistemi planetari, per
svelato i “mattoni” impiegati costruzione stessa della
Fuller erano tutti esempi diversi in cui si traduceva la
Natura. A parte le implicazioni cosmiche della
stessa norma generale. Addirittura Fuller arrivò a
tensegrity, potremmo interrogarci sulle implicazioni di
ipotizzare una visione frattale della tensegrity, da
tale scoperta per le costruzioni vere e proprie. Si
capogiro, in cui i puntoni a compressione che
potrebbero realizzare delle sfere tensegrali con un
formavano una sfera tensegrale si rivelavano in realtà
minimo dispendio di materiali producendo una
come
al
struttura grande e di estrema leggerezza, resistente
microscopio, si rivelavano a loro volta come
alla deformazione. Già nel 1958 Fuller suggeriva che
altrettante tensegrity. Cosi, tutti gli organi di
sarebbe stato possibile sparare sulla Luna delle
pilastri
tensegrali,
dove
i
puntoni,
137
potevano
esser
considerati
la
strutture tensegrali, o anche usarle per i satelliti. Nelle
delle sfere: anche per questo la Tensegrity trovava
strutture tensegrali vedeva il potenziale adatto a
un’applicazione più appropriata per le strutture
superare alcuni vincoli dimensionali che valevano
galleggianti e destinate allo spazio.
anche per le cupole geodetiche. Realizzare una cupola tensegrale da utilizzare sulla Terra si dimostrò alquanto più difficile che costruire sfere e poliedri tensegrali. Ma Fuller riuscì a incorporare elementi di tensegrity in una serie di cupole geodetiche costruite più tardi; per esempio, la cupola dell’Expo ’67 di Montreal utilizzava la “tensegrity a stella”, ossia ottaedri tensegrali su ciascuna sfaccettatura, assicurando una robustezza ancora maggiore con la creazione di elementi tensegrali. Gli emisferi tensegrali non erano dotati delle proprietà sinergiche strutturali caratteristiche 138
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STRUTTURE TENSEGRALI Brevetti. I brevetti del 1962 (Fuller), 1964 (Emmerich) e 1965 (Snelson), al di là della diatriba su chi fosse l’ideatore dei sistemi tensegrali, dimostrano che siano stati loro tre i primi ad investigare seriamente questa tipologia di strutture. Le loro ricerche, in seguito, presero comunque strade differenti. Snelson cominciò a studiare i concetti che ne stanno alla base, focalizzandosi soprattutto sull’aspetto artistico ed estetico, continuando ancora oggi a produrre sculture di rara bellezza e grande impatto visivo; Fuller ed Emmerich, invece, cercarono da subito una possibile trasposizione pratica in ambito costruttivo e architettonico, anche se, purtroppo, i loro studi rimasero confinati a tentativi empirici e a modelli di studio. Arrivarono però all’individuazione delle principali famiglie e tipologie di strutture: le torri e le cupole tensegrali, l’icosaedro tensegrale a sei aste isolate (ottaedro espanso), il tetraedro tensegrale a
Introduzione. La definizione più recente (e maggiormente riconosciuta) è stata redatta dal Prof. Motro R. dell’Università di Montpellier, e afferma: “Si dice Tensegrale un sistema in uno stato di autoequilibrio stabile comprendente una serie di componenti complessi all’interno di un continuum di componenti tesi”. Il concetto di “floating compression” alla base di questi sistemi è molto originale e affascinante. In contrapposizione, forse per l’intrinseca complessità formale o forse per l’inadeguatezza di conoscenze a riguardo, nonostante attualmente esistano strumenti di analisi geometria e statica per le strutture tensegrali, ciò che manca è un approccio progettuale a questi sistemi, capace di aprire nuove strade a possibili realizzazioni applicabili.
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sei aste isolate (tetraedro tronco), creando così una prima catalogazione di base delle forme regolari e le regole di base per l’organizzazione geometrica.
riscontrò moltissime analogie tra natura e strutture tensegrali, arrivando a paragonare queste ultime alle catene di atomi e :
L’universo tensegrale di R. Buckminster Fuller. Fuller iniziò i primi esperimenti sulle strutture tensegrali nel 1927, arrivando ad una loro concretizzazione solo nel 1948, grazie all’apporto dell’allora suo studente Kenneth Snelson. Nel 1953 creò una struttura tensegrale rigida, con 270 aste non identiche, che brevetterà poi nel 1962. Nel 1960 progettò e costruì una struttura tensegrale in bamboo dal diametro di 14 metri per il Long Beach State College. L’anno successivo studia dei ricoveri a basso costo realizzabili con materiali e tecnologie locali utilizzando il sistema tensegrale. Le strutture tensegrali sono state il principale argomento di studio nell’ultima parte della vita di Fuller, il quale arrivò a produrre una grandissima quantità di modelli di studio e a scrivere alcuni testi a riguardo. Durante i suoi studi, inoltre
“all’albero, supporto essenziale di vita sulla terra, esempio meraviglioso di struttura tensegrale in natura. Nato da un seme, con l’acqua, la terra, l’aria e la luce del sole, un albero cresce in un’efficiente struttura con acqua e gas che si muovono all’interno, permettendogli di essere sia flessibile che incredibilmente resistente, quando oscilla e si adatta ala mutevolezza dei venti e alla terra, e porta i minerali verso l’alto –pezzi di polvere di stelle- e l’acqua dalla terra al cielo”.
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BIOMIMETICA Con il termine Biomimetica (Biomimetics o Biomimicry in inglese) si intende lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura, come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure) e come Guida (Mentor) della progettazione degli artefatti tecnici. Una sorta di trasferimento di “soluzioni” sostenibili dalla biologia alla tecnologia. Qualche principio base della biologia da cui l’Uomo ha tutto da imparare?
Introduzione. Da sempre l’uomo ha cercato di imitare la natura osservandone i meccanismi e tentando di riprodurli in tecnologie più o meno complesse. Ci provava Leonardo, quando disegnava la sua macchina per volare: i disegni di questo progetto arrivano dopo innumerevoli illustrazioni sugli uccelli, schizzi sulla conformazione delle ossa che compongono le loro ali e studi accuratissimi sull’aria e sui venti. Il grande Leonardo aveva intuito che anche volare sarebbe stato possibile per l’Uomo se fosse riuscito a riprodurre il movimento e l’equilibrio di coloro che in natura già volavano. Del resto “l’uomo comanda la natura obbedendole”, come avrebbe detto un secolo dopo il filosofo Francis Bacon. Oggi, questo processo consapevole ha assunto il nome di biomimetica.
147
La natura funziona secondo cicli chiusi: non esistono il concetto di rifiuto.
tutti i sistemi interdipendenza, cooperazione.
viventi si fondano interconnessione
su e
i sistemi naturali funzionano a energia solare ed utilizzano solo quella di cui hanno bisogno.
la natura rispetta e moltiplica la diversità.
essa adatta la forma alla funzione; e così si potrebbe andare avanti…
sempre perfettamente pulite, ciò perché dotate di una microstruttura costituita da piccolissimi cristalli di cera su cui le particelle di sporco non riescono ad attaccarsi. Grazie a questo brevetto edifici, cartelli stradali, arredi per esterni, pensiline e veicoli, sono diventati prodotti autopulenti, con grandi vantaggi sia economici sia ambientali. Pensiamo invece all’uovo: ha una perfetta tenuta, utilizzazione ottimale dello spazio, buon isolamento chimico e fisico, resistenza sotto uniforme pressione idrostatica. Un sistema che trova le sue applicazioni nel campo dell’aeronautica. Così la biomimetica può ispirare forme, strutture e l’invenzione di nuovi materiali sintetici. Uno degli esempi solitamente citati a proposito di biomimetica è l’invenzione del velcro, nata dall’osservazione di come i fiori di bardana si attaccavano alla giacca di Georges de Mestral (l’inventore del velcro), di ritorno da una passeggiata: analizzandoli al microscopio, notò che questi fiori sul calice avevano degli uncini che gli permettevano di “incastrarsi” ovunque, anche nelle
Brevetti. Le tecnologie prese in prestito dalla natura sono numerosissime e davvero suggestive: schermi piatti ispirati alle ali delle farfalle, materiali idrorepellenti e idrofili come il guscio degli scarafaggi, piccozze a forma di picchio. Ancora più interessante è analizzare sistemi particolari. Oggetti in grado di dialogare con la natura e, magari, capaci di evolvere. Alcuni di essi già esistono. È stato per esempio brevettato un processo noto come Lotus-effect, che riproduce le proprietà autopulenti della foglia di loto. Il fiore di loto ha foglie 148
anse formate dai fili del tessuto della giacca. Il velcro riproduce questo sistema. Una soluzione davvero interessante è quella utilizzata per apportare migliorie alla pittura per esterni che, si sa, ha un cattivo odore, sporca e può staccarsi quando c’è molta umidità. Un’azienda tedesca, Sto Lusan, ha a tal proposito svolto ricerche per creare una pittura che fosse repellente alle intemperie e capace di far scivolare via lo sporco. Ha ottenuto il Lotus Effect, chiamato così dal fiore di loto, sulle cui foglie l’acqua scivola via dolcemente. Questa pittura riduce l’accumulo di microrganismi quali alghe, funghi, batteri, che proliferano a causa dell’umidità e della sporcizia. L’immagine sottostante mostra due facciate di uno stesso edificio, una trattata con la vernice “speciale” e l’altra trattata con metodi tradizionali. Un’altra trovata interessante è Mirasol, nome di display che generano colore senza pigmento. L’azienda, Qualcomm, è stata ispirata dalla struttura delle ali di farfalla. I nuovi display consistono in una
membrana riflessiva deformabile e in una serie di finissime pellicole (ognuna delle quali funge da specchio per le cavità ottiche risonanti), entrambe posizionate su un substrato trasparente. Ebbene le ali di farfalla condividono con i display la medesima complessa proprietà: possono filtrare la luce e riflettere solo una parte dello spettro. Un giorno, uno scienziato stava parlando con la sua famiglia su una spiaggia dell’Oregon, negli Stati Uniti. A un certo punto il suo sguardo fu attratto dai mitili (cozze) aggrappati agli scogli e cominciò a chiedersi come il guscio di questi molluschi potesse resistere così tanto alla forza delle onde del mare. Da questa semplice domanda scaturì una ricerca che lo condusse alla creazione di un’azienda, la Columbia Forest Products. Il compito dei ricercatori è stato quello di trasformare il comportamento delle proteine di soia in quello della “barba” delle cozze: una sorta di filamento presente sul guscio che riesce a tener aggrappato il mollusco allo scoglio. PureBond è l’unica 149
colla per compensati senza urea-formaldeide presente sul mercato. È il prodotto più utilizzato per la fabbricazione di mobili. Gli scienziati del MIT hanno creato recentemente un nuovo materiale che è idrorepellente (respinge l’acqua) e allo stesso idrofilo (assorbe acqua). A ispirare il progetto è un insetto, lo scarafaggio Stenocara del deserto del Namib: questo animale, grazie alla sottile gobba idrofila sul dorso, raccoglie l’umidità della brina mattutina per poi farla scorrere su piccoli canali idrorepellenti. I ricercatori affermano che questo materiale può trovare applicazioni in tutti i settori industriali. Sperimentare la biomeccanica e la biologia della natura significa ottenere nuovi modelli di materiali, adatti a scopi unici, questi modelli vengono generati da software che controllano la forma che si sta ottenendo. Staccandosi dalla pura e semplice imitazione della natura, la Biomimetica è andata oltre, studiandone la genetica ed i suoi codici, cercando di
simularne gli aspetti meccanici e biologici. La natura nell'arco dei millenni ha saputo selezionare ciò che era più durevole ed efficiente, ha selezionato forme, tessuti, sostanze e materie che sempre più si comportano davanti ai nostri occhi come misteri da esplorare. L’universo biomimetico di R. Buckminster Fuller. Dal punto di vista strutturale , il principale contributo di Fuller si riporta a due concetti: le strutture tensegrali e geoide. Per Fuller, la natura è organizzata secondo assi diversi da quelli cartesiani; più probabilmente, essa “ragiona” per angoli di 60 anziché di 90, assumendo quindi il tetraedro come configurazione geometrica primaria. Gli studi di Fuller hanno influenzato numerose ricerche che, non limitandosi ai solidi regolari e alle cupole geodetiche, si sono indirizzate verso il mondo dei cristalli e verso l’impiego di poligoni semiregolari e irregolari. Interessanti studi sull’assemblaggio dei solidi 150
geometrici sono alla base di alcune attuali progettazioni. Applicare e studiare oggi la Biomimetica in architettura significa vederla evolvere, potrebbe essere una nuova svolta per l'architettura, l'esplorazione di forme finora sconosciute. Oggi che le conoscenze biologiche si spingono in profondità nella comprensione delle strutture e dei fenomeni più intimi che caratterizzano la natura, fino alla scala nanometrica: tale rapporto, da luogo di stimolo ed ispirazione, è divenuto un ambito di ricerca e di innovazione complesso e multiforme. In tale ambito è utile che il progetto non si limiti a copiare la natura ma ne tragga, piuttosto, una più ampia ispirazione orientata a trasferire i principi e le logiche biologici, secondo l'insegnamento di Buckminister Fuller che affermava:
“We do not seek to imitate nature, but rather to find the principles she uses”. Le parole di Fuller riassumono sinteticamente l'orientamento che caratterizza, oggi, l'ambito disciplinare del “progetto bio-ispirato”.
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TECNOLOGIA E L’ARCHITETTURA
INNOVAZIONE
architetture sono generate dall’impiego di algoritmi, spesso basati su geometrie complesse o direttamente
PER
Molto interessante, in ambito architettonico, è la possibilità di ricavare una grande varietà di forme e di strutture partendo da pochi elementi riproducibili in serie. Altri ragionamenti matematici (diagrammi di Voronoj) permettono di ottenere strutture interessanti e particolarmente efficienti. Si può pensare di elaborare un algoritmo in grado di generare un edificio dando come input due componenti: quella ambientale, derivata dalle variabili di sito, e quella funzionale-esigenziale, progettabile al di là del sito specifico. La parola “algoritmo” non significa che questo processo sia per forza da ottenere tramite un calcolatore, ma vuole focalizzare l’attenzione sull’operazione di mixaggio. Recenti esperienze fanno della matematica avanzata un vero e proprio strumento di progettazione. Le
derivate dal mondo naturale, in grado di interagire con programmi di modellazione assistita. Diagrammi funzionali utilizzati per la scomposizione del piano: TASSELLAZIONE DI VORONOJ Particolare modalità di scomposizione di uno spazio euclideo chiamata “Voronoj diagram” o “Voronoj decomposition”. Georgy Feodosevich Voronoj è il matematico che nel 1908 definì il caso generale (ndimensionale) della “Voronoj tassellation”. Il diagramma di Voronoj è una modalità di scomposizione di uno spazio metrico determinata dalla distanza rispetto ad un numero discreto di oggetti posti nello spazio. Le geometrie di Voronoj sono assimilabili a numerose organizzazioni spaziali presenti in natura a scale diverse (strutture cellulari, 154
bolle d’acqua, cellette degli alveari, reticoli cristallini…anche la rugosità della foglia di loto è inseribile in una tassellazione di Voronoj). La realizzazione di architetture basate su strutture derivate da celle di Voronoj è quindi un processo biomimetico. Si può arrivare a realizzare edifici tramite la creazione di politopi assemblabili o tramite software appositamente elaborati. A differenza di quanto sembra, queste strutture possono essere molto articolate e flessibili : costituite a partire da un numero limitato di politopi assemblati in modo da creare forme sempre diverse o ripetute; costituite da elementi tutti diversi; realizzate tramite un software apposito; studiate a partire da specifiche funzioni dell’abitare.
Esempi in natura di tassellazioni di Voronoj. TASSELLAZIONE 3D Tali figure geometriche, (dette appunto "tasselli"), sono spesso poligoni, regolari o no, ma possono anche avere lati curvilinei, o non avere alcun vertice. L'unica condizione che solitamente si pone è che siano connessi, anzi semplicemente connessi (ovvero che siano un pezzo unico e non abbiano buchi). In matematica sono state molto studiate anche le tassellazioni dello spazio, dove i tasselli sono solidi. La natura, più che al piano (due dimensioni), ci si riferisce a uno spazio a tre dimensioni. Questo passaggio avviene in più modi: Il diagramma piano è estruso a formare una struttura a “nido d’ape”; Il procedimento impiegato per tassellare il piano è utilizzato anche per lo spazio: in questo caso, alle rette bisettrici dei segmenti si sostituiscono dei piani;
155
frastagliature e in apparentemente caotiche.
Si crea un involucro ripiegando una struttura bidimensionale FRATTALI E SUCCESSONI NUMERICHE Il mondo naturale costituisce un continuum dall’infinitamente piccolo all’enorme. Prendere coscienza di questo orizzonte spaziale e temporale significa uscire dall’abituale percezione che si ha dello spazio: significa usare i frattali. Nei frattali c’è una forma base dalla quale ci si espande tramite una generazione progressiva legata ad una specifica regola in grado di generare da sola le forme. Creare spazi architettonici dai frattali significa aprirsi a nuove interazioni tra artificiale e naturale dove l’abitante, l’osservatore, non ha un ruolo passivo ma attivo nello scambio di informazioni. La geometria frattale è stata il primo settore della geometria che ha permesso di comprendere a pieno la natura ed è diventata uno strumento per spiegare e comprendere le forme e i fenomeni naturali che, solitamente, presentano ramificazioni, irregolarità,
generale
ripetizioni
Sono molti gli architetti contemporanei che hanno sfruttato la geometria frattale con l’intento di dominare il caos e l’irregolarità del movimento e al fine di creare, più che delle semplici strutture, delle opere d’arte a cielo aperto, dei veri e propri esseri che vivono nel contesto urbano. Lo studio dei poliedri, delle catenarie, delle spirali e dei frattali come componenti delle forme e dei progetti relativi all’organizzazione dello spazio è un modo per riconoscere l’appartenenza stretta dell’architettura al mondo della pura astrazione matematica. Essa descrive il progetto dell’uomo e delle civiltà, l’organizzazione dello spazio di vita e quindi si presenta come atto di pensiero e di ragione.
156
PROGETTAZIONE PARAMETRICA computer per pensare, occorre utilizzarli come estensioni della mente. In realtà non si tratta solo di generare forme con il computer. Fondamentale è che il programma proponga soluzioni per le situazioni di progetto. Questo metodo ha qualcosa in comune con la scienza delle complessità: le sue procedure assomigliano al processo di scoperta di strutture nascoste nei sistemi urbani e sociali. La scienza della complessità ha portato alla luce principi semplici nascosti all’interno di ciò che sembrava essere soltanto disordine assoluto. Usare la teoria del caos e i frattali non significa creare forme particolari con curve dai profili frastagliati. E’ il processo che contribuisce al progetto, non le forme. In questo senso, possono contribuire anche la vita artificiale, gli algoritmi genetici e i programmi di connessioni neurali. Ciò apre una nuova era nel design e nella produzione industriale: la sfida di una nuova naturalità
Lo scopo della progettazione parametrica non è scoprire una forma, ma ricercare nuovi modi di progettare la città attraverso architetture che forniscano soluzioni migliori ai problemi che il mondo deve affrontare e, allo stesso tempo, offrano maggiore libertà all’immaginazione. L’idea non è automatizzare la progettazione. Non si tratta di diventare capaci di completare un progetto con un clic del mouse. Lo scopo è chiarire aspetti del processo che fin ora restavano indeterminati, in modo da comprendere meglio ciò che si vuole davvero. Si tratta di ottenere una qualità superiore, non una maggiore efficienza. E’ importante che sia migliore, non più veloce. Questa idea non implica che il computer trovi un gran numero di soluzioni fra cui scegliere né che sia necessario servirsene per creare forme strane. Quando viene utilizzato cosi, un computer non è altro che un’estensione della matita. Anziché usare i 157
dell’oggetto industriale come evento unico ed irripetibile, specchio dell’unicità ed irripetibilità dell’uomo e della natura. Ancora una volta l’uomo emula la natura, come è proprio del fare arte. Dopo duecento anni di oggetti clonati per limiti tecnologici, l’oggetto unico diventa una nuova risposta al bisogno umano, a lungo disatteso, di ritrovarsi in un mondo che rispecchi, in ogni evento artificiale, l’unicità ed irripetibilità di ogni uomo. Il design ritrova, in campi tecnologicamente avanzati come i sistemi dinamici non lineari, la vita artificiale e l’intelligenza artificiale, il piacere estetico ed etico di confrontarsi con i processi ed i caratteri propri della natura. I modelli tridimensionali generati con il software, risultati plurimi dell’idea espressa, sono utilizzabili direttamente dalle macchine industriali manifatturiere a controllo numerico e dai robot che già rappresentano le tecnologie attuale della produzione industriale. Questa riprogrammazione generativa ed automatica dei robot consente di
produrre oggetti unici con gli stessi macchinari e con costi paragonabili a quelli di oggetti tutti uguali; come una stampante che, con lo stesso costo, stampa pagine tutte uguali o pagine diverse. Si è cosi improvvisamente aperta la possibilità di ritrovare campi possibili della creatività umana impensabili senza gli strumenti informatici. Se questi, all’inizio dell’era informatica, potevano sembrare strumenti che portassero a limitare o addirittura ad estinguere la creatività umana, oggi, permettendo di agire creativamente e direttamente sui codici dell’armonia, divengono strumenti di apertura verso nuovi confini e di rilancio della creatività intesa come connubio indissolubile tra arte e scienza. Nella storia dell’architettura, stili architettonici diversi hanno presentato differenti tipi di geometria e logica di articolazione e ogni periodo ha saputo trovare un modo per affrontare i suoi problemi geometrici. Dal momento in cui i computer hanno iniziato ad aiutare architetti, simulando lo spazio e le articolazioni 158
geometriche, sono diventati uno strumento fondamentale nel processo di progettazione. La Geometria Computazionale diventa un soggetto interessante per lo studio e per la combinazione di algoritmi di programmazione con la geometria, ha dato geometrie algoritmiche noto come algoritmi generativi. Sebbene software 3D aiutano a simulare quasi tutto lo spazio visualizzato, è la nozione di algoritmo generativo che porta le possibilità attuali del design, come ‘progettazione parametrica’ nel campo dell’architettura. Architetti iniziano ad utilizzare le curve di forme libere e superfici per progettare e studiare gli spazi al di la delle limitazioni di geometrie convenzionali dello "spazio euclideo". La progettazione architettonica è oggetto di potenzialità di calcolo algoritmico, geometrie con le gerarchie multiple ad alto livello di complessità. La progettazione e la modellazione di superfici free-form e curve, quali elementi costitutivi che sono associati con componenti diversi e hanno più pattern non è un
lavoro facile da fare con i metodi tradizionali. Questo è il potere di algoritmi e gli script che vengono avanti superando i limiti. E ‘ovvio che, anche riflettendo su una geometria complessa, abbiamo bisogno di strumenti adeguati, in particolare software, che sono in grado di simulare queste geometrie e controllare le loro proprietà. Come risultato, gli architetti sono interessati a utilizzare algoritmi genetici per generare modelli algoritmici e andare oltre la paletta attuale delle forme e degli spazi disponibili. L’orizzonte è un catalogo ricco di complessità e molteplicità che unisce creatività e ambizione insieme. Un passo avanti porta a incorporare le proprietà dei sistemi materiali in algoritmi di progettazione, che sembra essere più possibile in questo concetto parametrico. Guardando gli effetti materiali e le loro risposte all’ambiente hosting in fase di progettazione, ora le potenzialità intrinseche dei componenti e sistemi devono essere applicati ai modelli parametrici del design. Non solo questi algoritmi generativi 159
devono trattare con la generazione di forme, ma c’è anche un grande potenziale per incorporare la logica dei sistemi materiali in loro. La logica alla base della progettazione parametrica può essere strumentalizzata qui come un metodo di design alternativo, quello in cui il rigore geometrico di modellazione parametrica può essere distribuito prima a integrare i vincoli di produzione, le logiche di montaggio e caratteristiche dei materiali nella definizione di componenti semplici, e poi al proliferare delle componenti. Questo approccio utilizza l’esplorazione delle variabili parametriche per capire il comportamento di un tale sistema e quindi utilizza questa conoscenza per elaborare strategie di risposta del sistema alle condizioni ambientali esterne e le forze. Per lavorare con oggetti complessi, il processo di progettazione di solito inizia da un livello molto semplice e poi per gli altri livelli sono aggiunte forme complesse che sono costituite da diverse gerarchie, ciascuno associato ad una sua logica e dettagli. Questi
livelli sono interconnessi e i loro membri si influenzano reciprocamente in questo senso. Fondamentalmente questo metodo si occupa del design, con un enorme quantità di dati e calcoli, attraverso il flusso degli algoritmi. Il punto è che tutte queste geometrie sono facilmente regolabili, dopo il processo. L’architetto ha sempre accesso agli elementi di progettazione di un prodotto dal punto di partenza fino ai dettagli. In realtà, poiché il prodotto di design e il risultato di un algoritmo, gli ingressi dell’ algoritmo possono essere cambiati e il risultato verrebbe anche aggiornato di conseguenza. Ora e possi- bile tracciare digitalmente un modello generare centinaia di varianti di progetto, regolando parametri geometrici di base. E’ importante e vitale per incorporare le proprietà dei sistemi materiali, strutturare vincoli di fabbricazione e di assemblaggio in logiche di parametri. Il design parametrico permette il riconoscimento di modelli di comportamento geometrici e le relative capacità 160
performative e tendenze del sistema. In un feedback continuo con l’ambiente esterno, queste tendenze comportamentali possono informare lo sviluppo ontogenetico di un sistema specifico.
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L’EVOLUZIONE INSPIRATO
DEL
PROGETTO
BIO-
che tutta la progettazione moderna si basa, spesso implicitamente, sull’idea che ogni problema progettuale contenga e suggerisca per natura la propria soluzione. Nella bionica, disciplina nata alla fine degli anni Cinquanta in ambito militare, il riferimento alla natura e ai sistemi biologici è dichiarato e sviluppato con specifiche ricerche. La bionica infatti nasce come strategia di simulazione della natura allo scopo di produrre innovazione tecnologica. Si occupa non tanto della forma delle parti, quanto piuttosto di comprendere l’interrelazione tra i sistemi, scava la superficie degli oggetti naturali per capire la forma attraverso la struttura interna. L’organismo naturale è assunto come modello tecnico da imitare. Il limite della bionica classica e l’imitazione della natura come modello essenzialmente statico,
La biologia ha rappresentato un riferimento fondamentale per il progetto moderno: il razionalismo ricercava in essa quella legittimazione scientifica essenziale per qualunque disciplina del XX secolo che comprendesse degli aspetti tecnici. Horatio Greenough sancisce alla fine dell’Ottocento le basi teoriche del funzionalismo in architettura e nel design, mettendo in diretto collegamento tecnica progettuale e tecnica della natura. Se in natura le forme sono il prodotto dell’ambiente, l’adattamento della forma alfa funzione è per Greenough il principio operante in natura da riproporre nella progettazione. Per Walter Gropius lo sviluppo della forma organica in natura è il modello perpetuo di ogni creazione umana. Aderendo all’ideologia funzionalista possiamo dire
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cosicché i riferimenti progettuali spaziano tra modelli organici e inorganici: dalla struttura dei cristalli alle ali della libellula, dalla geometria delle bolle di sapone agli alveari delle api. Una interpretazione meccanicista di processi biologici è sottesa dunque all’approccio della bionica, rispecchiando d’altronde il fondamentale determinismo della biologia moderna. Oggi assistiamo da un lato a un’enorme sviluppo delle biotecnologie che stanno spingendo la ricerca verso una "ingegnerizzazione" della vita, dall’altro a un’ingegneria dell’artificiale che progetta sistemi sempre più vicini alle caratteristiche del mondo biologico. Queste direzioni del sapere pongono tra l’altro in maniera sempre più incalzante le problematiche scientifiche e sociali legate alle prospettive della "vita nell’epoca della sua riproducibilità tecnica". Le biotecnologie, le nanotecnologie, i sistemi di intelligenza artificiale caratterizzeranno sempre di più lo scenario del prossimo futuro. I progressi compiuti in
questi campi dalla scienza consentono oggi di conoscere a fondo le strutture, i processi, le logiche e i funzionamenti che sono alla base del mondo naturale. Nell’ambito del progetto di design il livello di sviluppo raggiunto nei diversi campi della ricerca scientifica consente, grazie anche a processi sempre più veloci di trasferimento tecnologico, di realizzare artefatti talmente complessi da somigliare sempre più ai sistemi biologici. Nuove conoscenze e tecniche permettono già allo stato attuale di realizzare artefatti ibridi, a metà tra natura e artificio. Strutture e oggetti che fanno parte di un universo tecnobiologico dove la materia artificiale "prende vita", cresce, evolve e si trasforma; dove i sistemi sono in grado di autoripararsi e auto-organizzarsi alla stregua di organismi viventi. I paradigmi e gli sviluppi sperimentali della biologia contemporanea hanno aperto nuove vie e prospettive inedite per possibili relazioni tra progetto e scienze
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del vivente, configurando uno scenario aperto e trasversale nel quale si colloca il nuovo approccio progettuale prospettato dall’autrice: l’hybrid design. NeIl’hvbrid design non è implicito nessun determinismo biologico, ma un’idea dei processi naturali basata su dinamiche plurali di evoluzione; il rapporto tra progettazione e natura, tra design e biologia rappresenta, perciò, dal punto di vista dell’hybrid design, un campo complesso e multiforme di ricerca. È quindi innanzitutto un ambito altamente interdisciplinare al quale partecipano diverse competenze in diversi settori quali, oltre la biologia, l’ingegneria, la fisica, la chimica, le scienze dell’informazione, il disegno industriale. L’hybrid design si spinge oltre l’imitazione della natura e delle sue logiche dando luogo a prodotti appunto ibridi, che "reinterpretano" criticamente il mondo naturale, costruendo un universo di oggetti parallelo, con logiche, comportamenti e strutture nuovi,
generati dall’integrazione tra tecnologia e biologia e dalla risposta a esigenze e stili di vita altrettanto ibridi.
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