Giocare con il 33, Leonardo e la Corte di Urbino

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GIOCARE CON IL 33, LEONARDO E LA CORTE DI URBINO

GIORGIOPPI 2015-16 n째 10


Pala Montefeltro, intera: 299 x 184 cm (Giorgioppi 2008). Pala Montefeltro, tagliata: 251 x 172,5 cm. Soltanto a chi ”non Massone, Sacerdote o Sovrintendente ai Beni Culturali”, ha riconosciuto il valore di 33 (dalla conchiglia al ginocchio di Gesù Bambino), è stato fatto il dono di poter ricostruire la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, scoprire l’anno del “taglio” ed il “sistema del numero in codice” usato da tutti i Ministeri laici e religiosi del mondo.

Piero della Francesca

LA PALA MONTEFELTRO DI BRERA Il dipinto conosciuto come “Pala Montefeltro” o “Pala di Brera”, fu commissionato a Piero della Francesca (1419-1492) nell’anno 1471 da Federico da Montefeltro conte di Urbino, come “richiesta di grazia” per la nascita del primo figlio maschio, erede del casato Montefeltro, avvenuta successivamente il 24 gennaio 1472. Alla morte di Battista Sforza, moglie di Federico, avvenuta il 7 luglio del 1472, Piero della Francesca “abbandona” la tavola (in molte zone è ancora visibile l'imprimitura). Le mani di Federico vengono successivamente finite dal pittore di corte Pedro Berruguete. Il 10 settembre 1482, Federico da Montefeltro muore a Ferrara e Piero della Francesca nello stesso anno "taglia" la Pala Montefeltro su tutti quattro i lati. Il dipinto è datato: 1471-72 / 1482. Come per la Flagellazione di Cristo (1458), la Pala Montefeltro (1471-72 / 1482) e la Madonna di Senigallia (1475), di Piero della Francesca, così le due Città Ideali (1470-72, Urbino e Baltimora), di Luciano Laurana, i “rapporti” dei formati originali delle opere (altezza e base), sono composti con i numeri (informazioni) di Federico da Montefeltro. La Pala Montefeltro poteva essere ricostruita con le sole regole della prospettiva da qualunque geometra o studente di architettura, senza conoscere il significato dei “rapporti” delle misure dell’opera. Qualunque unità di misura abbia usato Piero della Francesca per La Pala Montefeltro, il “rapporto” tra la misura dell’altezza e la base del dipinto era, è e sarà per sempre: 71,5 x 44. Queste misure possono essere trasformate in qualunque altra unità di misura. Con il “taglio” della tavola, il rapporto delle misure del dipinto, è stato ridotto in: 60 x 41,25. Traccia una linea in verticale a tuo piacimento e dalle il valore di 71,5. Dividi la tua linea per 71,5 e moltiplicala per 44. In questo modo otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla Pala Montefeltro intera, prima che la tavola fosse tagliata. Riduci la tua linea verticale di 71,5 in 60 e la base di 44 in 41,25, ed otterrai un rettangolo identico nelle proporzioni alla Pala Montefeltro della Pinacoteca di Brera di Milano. (LA PALA MONTEFELTRO DI BRERA INTERA. ISSUU Giorgioppi 2014, n° 2)


L’unico segreto svelato con la “ricostruzione della Pala Montefeltro” di Piero della Francesca (2008), è sapere che oltre alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Urbino, alla Pinacoteca Brera di Milano, a Carlo Bertelli ed Antonio Paolucci, molte migliaia di persone hanno sempre conosciuto la data di esecuzione del dipinto, il suo autore, l’anno del taglio, la storia completa dell’opera, il formato originale della tavola e molto probabilmente in segreto, hanno potuto vedere quello che solo oggi è di dominio pubblico, senza il loro minimo contributo. Quanto avrei voluto conoscere queste cose negli anni 1971-73, quando studente al Magistero di Grafica di Urbino (Scuola del Libro) con il prof. Carlo Ceci, cercavo in tutti i modi di entrare in questo tipo di studi.


In queste pagine non troverete nessuna scoperta ma vedrete rappresentate con dei disegni (diagrammi), le soluzioni di alcuni rebus, che tutti i Ministeri Internazionali e milioni di persone conoscono da sempre.

IL TESTO E’ DA CORREGGERE

I DISEGNI SONO PERFETTI Questo lavoro deve essere giudicato esclusivamente per le soluzioni dei diagrammi. La soluzione corretta di ogni rebus o problema, si trova nel disegno (diagramma). Avrei tanto desiderato che le mie schede contenessero solo delle immagini. Io ho riconosciuto la bellezza di un sistema dal quale ero stato escluso. Solo attraverso delle immagini posso risolvere i problemi che “altri” hanno inventato con soluzioni matematiche.

IL GIOCO DEL 33 Il più grande gioco della storia Il gioco è millenario. Lo ha usato Leonardo ed è praticato ancora oggi.

Chi ha riconosciuto in un cerchio il “valore” di 33, all’interno della Pala Montefeltro di Piero della Francesca, non solo ha ricevuto il dono della visione completa dell’opera originale, ma anche di riconoscere “4 sistemi” sul quale si basano tutte le date della storia. 1) Sistema romano, 2) romano-cristiano, 3) cristiano, 4) romano-massonico.

Emeriti Professori e Sovrintendenti dei Ministeri. Se la regola del gioco è: “Nascondere e Mentire”, dovevate coinvolgermi, non boicottarmi. Nel 2008 con la “ricostruzione della Pala Montefeltro di Piero della Francesca”, credevo di aver scoperto la chiave del “sistema Piero”. Da allora sono passati 8 anni. Oggi posso dire di aver trovato “la soluzione valida per ogni tipo di problema”.


Nel biennio 1971 - 73, ho frequentato il Magistero di Grafica di Urbino, con il prof. Carlo Ceci, nella sezione di Litografia. I corsi si tenevano nel Palazzo Ducale. Abitavo in via Veterani, a 100 metri dalla mia Scuola (del Libro). Il 6 dicembre 2008, offrivo (regalavo) al comune di Urbino, i miei studi originali della ricostruzione della Pala Montefeltro di Piero della Francesca, a ricordo dei miei studi urbinati. Mi fu chiesto dall’Assessore alla Cultura di Urbino, Lella Mazzoli, se poteva far vedere il mio lavoro al Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che in quel giorno riceveva la cittadinanza onoraria di Urbino. Il 31 dicembre 2008, mi veniva risposto: ”Siamo a fine legislatura e non ci sono risorse economiche per approfondire gli studi da lei presentati, posso però segnalare la Soprintendenza per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche – Urbino, organo del Ministero per i Beni e le attività Culturali sicuramente idoneo ad analizzare i risultati delle sue ricerche”. Urbino

Sono passati 8 anni e non avendo avuto risposta dal Ministero dei Beni Culturali, ho voluto fare personalmente l’esame ai suoi massimi rappresentanti e sovrintendenti, che hanno trattato l’opera in questione.

Se in futuro non si dovesse più vedere la “Pala Montefeltro intera” (1471-72), di Piero della Francesca, lo si dovrà a Carlo Bertelli, ad Antonio Paolucci, alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Urbino, e all’Università “Carlo Bo” di Urbino. Emeriti Professori dei Ministeri. Pensavate che bastasse mettermi in castigo, perché buttassi nel cesso la ricostruzione della Pala Montefeltro? Le Vostre ricostruzioni (Battisti, Bertelli), come “informazioni” sono corrette ma come geometria, sono delle autentiche porcherie. La Pala non è stata “ricostruita” per Voi. Volevo solo conoscere il procedimento usato da Piero della Francesca per la costruzione dell’opera. Avendo riconosciuto nel formato originale del dipinto il pensiero logico di Piero, del Vostro giudizio, non me ne frega niente. Giorgioppi, 17 maggio 2016.


Giorgioppi (Giorgio Gioppi) Autoritratto, 1972, disegno a matita, 35 x 25 cm, Urbino.


GIORGIO GIOPPI - 1971 - URBINO - AUTORITRATTO

“Giorgioppi ad Urbino in via Veterani 23” (Foto Lucchi Bruno)


Parte dei testi ed immagini di questo libro, sono tratti da vari siti web e da http:/it.wikipedia.org

QUADERNO DI SCHEDE Testo da correggere

PDF in elaborazione “Non so se avrò la possibilità di finirlo”

Questo materiale è liberamente utilizzabile, purché ne venga citata la fonte e l’autore. Materiale rilasciato sotto Licenze Creative Commons CC BY-SA.


Gesù è nato il 25 dicembre 753 a.C., è morto a 33 anni in croce, il “venerdì” 3 aprile 33 d.C. ed è risorto “domenica” 5 aprile 33 d.C.

Gesù Cristo - numero in codice: 753.33 Per i romani, Gesù è nato il 25 dicembre del 753 dalla fondazione di Roma, è stato crocifisso ed è morto, il venerdì, 3 aprile del 786 ab Urbe còndita (33 d.C.). Cristo è risorto domenica, 5 aprile del 786 a.U.c. (33 d.C.). Sistema romano I romani usavano mettere nelle loro date (all’interno del calendario romano e solare), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita.

Gesù Cristo Nascita-età: 33 anni, numero chiave: 23. Morte-età: 33 anni, numero chiave: 2. Resurrezione-età: 33 anni.

1° diagramma. Rapporto della data di nascita di Gesù: 25 dicembre (359° giorno del calendario giuliano), con l’anno 753 dalla fondazione di Roma, l’età di Cristo: 33 anni ed il numero chiave: 23. 2° diagramma. Rapporto della data di morte di Cristo: 3 aprile (93° giorno del cal. giuliano), con l’anno 786 dalla fondazione di Roma (33 d.C.), il calendario giuliano, l’età di Cristo: 33 anni ed il numero chiave: 2. 3° diagramma. Rapporto della data di resurrezione di Cristo: 5 aprile (95° giorno del calendario giuliano), con l’anno 786 dalla fondazione di Roma (33 d.C.), il calendario giuliano e l’età di Cristo morto a 33 anni.


IL GIOCO DEL 33 Sistema “romano-cristiano”

IN PRINCIPIO OGNI DATA DEVE ESSERE COMPOSTA CON I NUMERI: X - Y, ED UN numero chiave

LA SOLUZIOE FINALE DEVE ESSERE SEMPRE

33


IL GIOCO DEL 33 Sistema “romano-cristiano” Leonardo da Vinci è morto il 2 maggio 1519 Leonardo nato nel 1452 (52), muore a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni.

IN PRINCIPIO OGNI DATA DEVE ESSERE COMPOSTA CON I NUMERI: X - Y, ED UN numero chiave Leonardo, età: 67 anni, Anno 1519 (119), numero chiave: 3.

Cristo è morto in croce a 33 anni.

LA SOLUZIOE FINALE DEVE ESSERE

33


15 aprile 1452, ore 3 NASCE LEONARDO

La nascita di Leonardo è attestata dal documento che lo storico dell’arte Emil Möller riportò alla luce nel 1939. Reca la data del 15 aprile 1452 e la calligrafia di Ser Antonio da Vinci, nonno di Leonardo. Così si legge nell’ultima pagina del registro notarile di famiglia: Nacque un mio nipote, figliuolo di Ser Piero mio figliuolo a dì 15 d’aprile in sabato, a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo.

Il segreto di Pulcinella. Oltre a Carlo Pedretti e ad Alessandro Vezzosi, milioni di persone sanno che la data del documento appartiene ad un gioco.

Il documento che attesta la data di nascita di Leonardo è falso. E’ interessante sapere che Antonio da Vinci annoti la data di nascita del nipote Leonardo e non abbia lasciato scritto da nessuna parte, l’anno di nascita di suo figlio, il padre di Leonardo. Perché il notaio Antonio da Vinci usa un registro di suo padre e del secolo precedente? Chi ha scritto veramente quella data? Il documento è un falso. A me va benissimo la data “15 aprile 1452, alle ore 3”. Se poi mi da la stessa soluzione della data del testamento, della morte e dell’inumazione di Leonardo, mi va ancora meglio. Per capire come funziona questo gioco, bisogna vedere come lo ha usato Leonardo in tutte le sue date.


Milioni di persone e tutti i vertici dei Ministeri Laici e Religiosi del mondo, sanno che:

IL DOCUMENTO CON LA DATA DI NASCITA DI LEONARDO E’ FALSO Come poteva Ser Antonio da Vinci, conoscere l’anno di morte (1519) del nipote Leonardo da Vinci? Chiedetelo a Carlo Pedretti o ad Alessandro Vezzosi.

La nascita di Leonardo è attestata dal documento che lo storico dell’arte Emil Möller riportò alla luce nel 1939. Reca la data del 15 aprile 1452 e la calligrafia di Ser Antonio da Vinci, nonno di Leonardo. Così si legge nell’ultima pagina del registro notarile di famiglia: Nacque un mio nipote, figliuolo di Ser Piero mio figliuolo a dì 15 d’aprile in sabato, a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo. Leonardo nato nel 52 (1452), muore a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1519 (119), Leonardo, età: 67 anni, numero chiave: 3. Cristo, età: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 67 - 119 ed il numero chiave: 7. Con questo calcolo, è stata scelta l’ora e la data di nascita di Leonardo.

La data: 15 aprile (105° giorno del calendario giuliano) 1452 (2205 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, l’anno: 119, il numero chiave: 7 e l’età di Cristo: 33.


IL TESTAMENTO DI LEONARDO Leonardo da Vinci, uno tra i più grandi geni di tutti i tempi, morì a 67 anni ad Amboise (Francia), il 2 maggio 1519. Poco prima, il 23 aprile 1519, redasse testamento di fronte al notaio Guglielmo Boreau alla presenza di cinque testimoni e dell’amico Francesco Melzi, disponendo la propria sepoltura presso la chiesa di Saint-Florentin.

Leonardo nato nel 52 (1452), redasse il suo testamento a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1519 (119), Leonardo, età: 67 anni, numero chiave: 3. Cristo, età: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 67 - 119 ed il numero chiave: 46.

La data: 23 aprile (113° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, l’anno: 119, il numero chiave: 46 e l’età di Cristo: 33.


MORTE DI LEONARDO Leonardo da Vinci, uno tra i più grandi geni di tutti i tempi, morì a 67 anni ad Amboise (Francia), il 2 maggio 1519. Pittore, scultore, architetto, progettista e inventore, scienziato, scenografo, anatomista, musicista, fu un talento universale che incarnò in pieno lo spirito del Rinascimento. Leonardo nato nel 52 (1452), muore a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1519 (119), Leonardo, età: 67 anni, numero chiave: 3. Cristo, età: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 67 - 119 ed il numero chiave: 3.

La data: 2 maggio (122° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, l’anno: 119, il numero chiave: 3 e l’età di Cristo: 33.


INUMAZIONE DI LEONARDO Leonardo da Vinci muore a 67 anni, il 2 maggio 1519 ad Amboise. L'atto di inumazione, in data 12 agosto 1519, lo definisce “nobile milanese, primo Pittore e Ingegnere e Architetto del Re, Meccanico di Stato”.

Leonardo nato nel 52 (1452), viene inumato a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1519 (119), Leonardo, età: 67 anni, numero chiave: 38. Cristo, età: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 67 - 119 ed il numero chiave: 38.

La data: 12 agosto (224° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, l’anno: 119, il numero chiave: 38 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO IN TRE MANOSCRITTI

PARLA DELLA MADRE Leonardo scrive un’annotazione secca e distaccata «A dì 16 Luglio Catelina venne a dì 16 di Luglio 1493» (Cod. Forster).

Il 29 gennaio 1494, Leonardo dà 10 soldi a Caterina e ne prende nota sul quaderno.

Spese per il funerale di Caterina (Forster II, f.64v).

Leonardo con un rebus, dichiara che Caterina è morta a Milano il 3 maggio 1494


Ritratto di donna muliebre, recto, Leonardo, 1494. Leonardo da Vinci (1452-1519), Head of a woman, about 1488-90, Metalpoint heightened with white on pale blue prepared paper, 17,9 x 16,8 cm, Musée du Louvre, Paris, Département des Arts Graphiques, INV. 2376.

RITRATTO DAL VERO DI CATERINA, LA MADRE DI LEONARDO Poteva Leonardo non conoscere l’anno di nascita di sua madre? In tre manoscritti originali, Leonardo dichiara che Caterina è nata nel 1432.


Ritratto di donna muliebre, verso, Leonardo, 1494. Leonardo da Vinci (1452-1519), Head of a woman, about 1488-90, Metalpoint heightened with white on pale blue prepared paper, 17,9 x 16,8 cm, Musée du Louvre, Paris, Département des Arts Graphiques, INV. 2376.

RITRATTO IDEALE DI CATERINA, LA MADRE DI LEONARDO Poteva Leonardo non conoscere l’anno di nascita di sua madre? In tre manoscritti originali, Leonardo dichiara che Caterina è nata nel 1432.


Leonardo scrive la data: 16 luglio, 16 luglio 1493 Leonardo annota nel Codice Forster III: «a dì 16 di luglio Catelina venne a dì 16 di luglio 1493» (quasi certamente si tratta di sua madre, notevole la doppia data come per la morte del padre).

La madre di Leonardo: Caterina, nata nel 1432 (32), nel 1493 ha 61 anni. Leonardo nato nel 1452, nel 1493 ha 41 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1493 (93). Leonardo, età: 41 anni, Caterina, età: 61 anni, numero chiave: 5, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 61 - 41 - 93 ed il numero chiave: 5.

La data: 16 luglio (197° giorno del calendario giuliano) 1493 (2246 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Caterina: 32, 61, l’anno: 93, di Leonardo: 41, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33. La data: 16 luglio (197° giorno del calendario giuliano) 1493 (2246 dalla fondazione di Roma) più 16 luglio, è composta con la somma dei numeri di Caterina: 32, 61, l’anno: 93, di Leonardo: 41, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.


Leonardo il 29 gennaio 1494, dà 10 SOLDI a Caterina e ne prende nota sul quaderno

La madre di Leonardo: Caterina, nata nel 1432 (32), nel 1494 ha 62 anni. Leonardo nato nel 1452, nel 1494 ha 42 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1494 (94). Leonardo, età: 42 anni, Caterina, età: 62 anni, numero chiave: 14, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 62 - 42 - 94 ed il numero chiave: 14.

La data: 29 gennaio (29° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Caterina: 32, 62, l’anno: 94, di Leonardo: 42, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33. La data: 29 gennaio (29° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), più 10 soldi, è composta con la somma dei numeri di Caterina: 32, 62, l’anno: 94, di Leonardo: 42, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33.


Testo rovescio Forster II, f.64v. Spese per il funerale di Caterina.


Testo diritto Qui Leonardo aveva scritto “spese per la morte di Caterina�, ma ha cancellato la parola morte e ha scritto su di essa socteratura che significa sepoltura.


GIOCARE CON LEONARDO


GIOCARE CON LEONARDO

3 maggio 1494 muore la madre di Leonardo

(Bruno Nardini, Vita di Leonardo, GIUNTI)


Questi sono i numeri dei soldi, nella sequenza scritta da Leonardo:

27 - 8 - 12 - 4 - 8 - 20 - 2 - 16 - 8 - 1 (106) 5 - 12 totale: soldi 123.

Ordine corretto dei numeri, per poter riconoscere il

numero in codice di Caterina: 32.62.94.33: 8 - 16 - 8 - 2 - 4 - 27 - 20 - 1 - 8 - 12 (106) 12 - 5 totale: soldi 123.

Giorgioppi 2012


Senza una data e parola di commento, Leonardo annotò sul quaderno: spese per la socteratura di Catelina (S.K.M. ms. II, fol. 64-v.). Questi sono i numeri dei soldi, nella sequenza scritta da Leonardo: 27 - 8 - 12 - 4 - 8 - 20 - 2 - 16 - 8 - 1 - 5 - 12 totale: soldi 123.

Ordine corretto dei numeri, per poter riconoscere il numero in codice di Caterina: 32.62.94.33: 8 - 16 - 8 - 2 - 4 - 27 - 20 - 1 - 8 - 12 - 12 - 5 totale: soldi 123.


Esempio di come si usa il numero in codice, per conoscere la data di morte, della madre di Leonardo. IL REBUS DEI “123 SOLDI” Senza una data e parola di commento, Leonardo annotò sul quaderno: «spese per la socteratura di Catelina» (S.K.M. ms. II, fol. 64-v.). Questi sono i numeri dei soldi, nella sequenza scritta da Leonardo: 27 - 8 - 12 - 4 - 8 - 20 - 2 - 16 - 8 - 1 - 5 - 12 totale: soldi 123. Ordine corretto per riconoscere il numero in codice: 32.62.94.33: 8 - 16 - 8 - 2 - 4 - 27 - 20 - 1 - 8 - 12 - 12 - 5 totale: soldi 123.

Caterina, la madre di Leonardo è morta il 3 maggio (123 soldi = 123° giorno dell’anno) 1494. La madre di Leonardo, Caterina, è nata nel 1432 (32) ed è morta a 62 anni, nel 1494 (94). Cristo è morto a 33 anni. I numeri: 32, 62, 94, 33, si trovano nella data (informativa) della sepoltura di Caterina.

La madre di Leonardo - numero in codice: 32.62.94.33

Tre dimostrazioni 1° La data 3 maggio (123° giorno dell’anno), contiene le informazioni dell’anno di nascita di Caterina 32, (1432), la sua età (62 anni) e l’anno di morte, 94 (1494). 2° Cristo è morto in croce a 33 anni. 3° Caterina è “morta in Cristo” a 62 anni.

Il 3 maggio è il 123° giorno del calendario giuliano e corrisponde a 123 soldi (“spese per la socteratura di Catelina”). 123 + 1494 = 1617. Si divide il numero 33 (l’età di Cristo), in 3 moduli del valore di: 17 . 2 . 14. Si moltiplica il primo modulo, per il numero 33 (l’età di Cristo). 17 x 33 = 561. Si moltiplica il secondo modulo, per il numero 94 (l’anno 1494). 2 x 94 = 188. Si moltiplica il terzo modulo, per l’età di Caterina, 62 anni. 14 x 62 = 868. Si sommano i numeri 561 + 188 + 868 = 1617 (123° giorno/soldi + l’anno 1494).


Per Leonardo, Caterina è morta a 62 anni, il 3 maggio 1494.

Leonardo nato nel 1452 (52) ha 42 anni, nel 1494 (52+42=94). Cristo è morto a 33 anni. Caterina da Vinci nata nel 1432 (32) ha 62 anni, nel 1494 (32+62=94).

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1494 (94). LEONARDO, età: 42 anni, CATERINA, età: 62 anni, numero chiave: 14, CRISTO: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 62 - 42 - 94 ed il numero chiave: 14.

La data: 3 maggio (123° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Caterina: 32, 62, l’anno: 94, di Leonardo: 42, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33.


La data e la causa della morte della madre di Leonardo sono ancora ignoti. Il ritrovamento del suo atto di morte e' in un registro dell'Archivio di Stato di Milano che ci rivela che e' morta il 26 giugno 1494 .

L’atto di morte di Caterina è falso ma nasconde anche le informazioni corrette Caterina la madre di Leonardo finirà i suoi giorni a Milano, dove va a visitare il figlio forse per un saluto finale: la malaria presa in Toscana le è fatale. “Chaterina de Florenzia, annorum 60” muore il 26 giugno 1494 nella parrocchia di Porta Vercellina, recita un documento in latino affiorato recentemente dell’Archivio di Stato di Milano. Leonardo paga le spese del funerale: 123 soldi.

Per Leonardo, sua madre Caterina, è morta a 62 anni, ma nel documento falso Caterina è morta a 60 anni. Con il sistema del numero in codice, i numeri di Caterina: 32, 62, 94, 33, funzionano perfettamente e danno il numero: 32 (l’anno di nascita). Con lo stesso sistema, i numeri di Caterina: 34, 60, 94, funzionano perfettamente e danno il numero di Cristo: 33.

L’età corretta di Caterina è conosciuta perfettamente da chi ha prodotto il documento. La data: 24 giugno (177° giorno del calendario giuliano) 1494, funziona con il numero in codice: 32.62.94.33 e con il numero in codice: 34.60.94.33


Ritratto di donna muliebre, recto e verso, Leonardo, 1494.

Ritratto di Caterina, la madre di Leonardo Leonardo da Vinci (1452-1519), Head of a woman, about 1488-90, Metalpoint heightened with white on pale blue prepared paper, 179 x 168 mm, Musée du Louvre, Paris, Département des Arts Graphiques, INV. 2376. Le misure delle opere d’arte come i numeri di inventario, sono “sempre” opera dei Ministeri.

LEONARDO, 1494 numero in codice: 52.42.94.33 Le misure del disegno: 178 mm, 168 mm e del numero di inventario: 2376, sono composte con la somma dei numeri di Leonardo: 52, 42, l’anno: 94 e di Cristo: 33.


Il 9 luglio 1504, muore Piero da Vinci (usando il calendario e sistema romano),

Leonardo sbaglia volutamente l’età del padre

(Bruno Nardini, Vita di Leonardo, GIUNTI)

E ancora, «Addì 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì Piero da Vinci notaio al Palagio del Podestà, mio padre, a ore 7. Era d'età d'anni 80. Lasciò 10 figlioli maschi e due femmine» (Codice Arundel 272 r).


Leonardo scrive la data: 9 luglio 1504, ore 7, ore 7. Alla morte del padre, Leonardo annotò: «Mercoledì a ore 7 morì ser Piero da Vinci, a dì 9 luglio 1504, mercoledì vicino alle ore 7» (Codice Atlantico b 71 v).

Ser Piero da Vinci nato nel 1427 (27) è morto a 77 anni, nel 1504 (27+77=104). Leonardo nato nel 1452 (52), ha 52 anni, nel 1504 (52+52=104). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104). Leonardo, età: 52 anni, ser Piero, età: 77 anni, numero chiave: 19, Cristo: 33 anni.

Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 77 - 52 - 104 ed il numero chiave: 19.

La data: 9 luglio (190° giorno del calendario giuliano) 1504 (2257 dalla fondazione di Roma), ecc., ecc., è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 52, di ser Piero da Vinci: 77, l’anno: 104, il numero chiave: 19 e l’età di Cristo: 33.


Leonardo scrive la data: 9 luglio 1504, ore 7, ore 7, ecc.

Ser Piero da Vinci nato nel 1427 (27) è morto a 77 anni, nel 1504 (27+77=104). Il 9 luglio 1504 morì il padre di Leonardo. Leonardo annotò: «Addì 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì Piero da Vinci notaio al Palagio del Podestà, mio padre, a ore 7. Era d'età d'anni 80. Lasciò 10 figlioli maschi e due femmine» (Codice Arundel 272 r).

Le informazioni del testo vanno trasformate in numeri. «Addì 9 di luglio (190° giorno del calendario giuliano) 1504 (2257 dalla fondazione di Roma) in mercoledì a ore 7 (420 minuti) morì Piero da Vinci notaio al Palagio del Podestà, mio padre, a ore 7 (420 minuti). Era d'età d'anni 80. Lasciò 10 figlioli maschi e 2 femmine» Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104). Leonardo, età: 52 anni, ser Piero, età: 77 anni, numero chiave: 19, Cristo: 33 anni.

Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 77 - 52 - 104 ed il numero chiave: 19.


«Addì 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì Piero da Vinci notaio al Palagio del Podestà, mio padre, a ore 7. Era d'età d'anni 80. Lasciò 10 figlioli maschi e due femmine» (Codice Arundel 272 r). Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date (all’interno del calendario romano e solare), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104). Leonardo, età: 52 anni, ser Piero, età: 77 anni, numero chiave: 19, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 77 - 52 - 104 ed il numero chiave: 19.

Soluzione finale del rebus.


Leonardo scrive la data: 5 agosto 1473 Paesaggio della Val d'Arno Il Paesaggio con fiume (Paesaggio del Valdarno) è un disegno (19 x 28,5 cm) di Leonardo da Vinci, datato 1473 e conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi a Firenze. La data riportata in lato a sinistra (5 agosto 1473) ne fa la prima opera sicuramente datata di Leonardo. L'opera proviene dal Fondo Mediceo Lorenese. La firma sul disegno, scritta con l'inconfondibile scrittura mancina speculare di Leonardo, riporta "Dì de Sta Maria della Neve / Adì 5 daghosto 1473". Si tratterebbe del "primo disegno di puro paesaggio" nell'arte occidentale, trattato cioè con dignità autonoma, svincolato da un soggetto sacro o profano.

Leonardo nato nel 1452 (52), esegue il disegno “Paesaggio con fiume” a 21 anni, nel 1473 (52+21=73). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1473 (73). Leonardo, età: 21 anni, numero chiave: 2, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 21 - 73 ed il numero chiave: 2.

La data: 5 agosto (217° giorno del calendario giuliano) 1473 (2226 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 21, l’anno: 73, il numero chiave: 2, e l’età di Cristo: 33.


Leonardo scrive la data: 2 aprile 1489 Studio anatomico del cranio umano con vasi sanguigni (vene del cranio e della mascella) 188 x 139 mm, Castello di Windsor,Royal Library. Leonardo nato nel 1452 (52), ha 37 anni, nel 1489 (52+37=89). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1489 (89). Leonardo, età: 37 anni, numero chiave: 6, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 37 - 89 ed il numero chiave: 6.

La data: 2 aprile (92° giorno del calendario giuliano) 1489 ( 2242 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 37, l’anno: 89, il numero chiave: 6 e l’età di Cristo: 33.


1490, Leonardo scrive 2 date nel Manoscritto C Codice C, Parigi, Institut de France, 1490, 28 fogli sulla luce e l'ombra. «A dì 23 d'aprile 1490 cominciai questo libro e ricominciai il cavallo». Gian Giacomo Caprotti (1480-1524) entrò nella bottega di Leonardo, sistemata in Corte Vecchia, a Milano, di fronte al Duomo e accanto all'Arengo, il 22 luglio 1490. Fu lo stesso Maestro ad annotarlo su quello che allora era il primo foglio del Manoscritto C, oggi conservato a Parigi presso l'Institut de France: "Iacomo venne a stare con meco il dì della Madonna del 1490, d'età d'anni 10".

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 38 anni, nel 1490 (52+37=90). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1490 (90). Leonardo, età: 38 anni, Salaì, età: 10, numeri chiave: 23, 2, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 38 - 10 - 90 ed i numeri chiave: 23, 2.

Le date: 23 aprile (113° giorno del calendario giuliano) 1490 ( 2243 dalla fondazione di Roma) e 22 luglio (203° giorno del calendario giuliano) 1490 ( 2243 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Leonardo: 38, di Salaì: 10, l’anno: 90, i numeri chiave: 23, 2 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO - GIORGIO MARTINI: 21 giugno 1490 Il 21 giugno 1490 andò a Pavia, su richiesta dei fabbricieri del Duomo per una consulenza. Vi si recò con Francesco di Giorgio Martini, architetto e autore del Trattato di architettura, che riprendeva il De architectura di Vitruvio. Leonardo dovette trovare particolarmente stimolante la rielaborazione in volgare del testo latino, approfondendo lo studio dell'architettura: di quegli anni è infatti il cosiddetto Manoscritto B (Parigi, Institut de France), dedicato all'urbanistica, all'architettura religiosa e militare. Risalgono allo stesso anno anche gli studi sul corpo umano e sulle sue perfette proporzioni, che culminarono nell'esecuzione del celeberrimo disegno dell'Uomo vitruviano.

Giorgio Martini è nato nel 1439 (39) e Leonardo nel 1452 (52). Nel 1490 (90), Giorgio Martini ha 51 anni e Leonardo 38 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Il numero 33 è composto da: 5 volte l’età di Giorgio Martini (51), 5 volte l’età di Leonardo (38) e 23 volte l’anno: 90. Numero chiave: 31.

La data: 21 giugno (172° giorno del calendario giuliano) 1490 (2243 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giorgio Martini: 51, di Leonardo: 67, l’anno: 90, il numero chiave: 31 e l’età di Cristo: 33.


Leonardo scrive la data: 20 dicembre 1493

Studio per il procedimento di fusione per il monumento Sforza, 210 x1 44 mm, datato 20 dicembre 1493, Madrid, Biblioteca Nacional, Codice di Madrid II. Leonardo nato nel 1452 (52), ha 41 anni, nel 1493 (52+41=93). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1490 (93). Leonardo, età: 41 anni, numero chiave: 34, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 41 - 93 ed il numero chiave: 34.

La data: 20 dicembre (354° giorno del calendario giuliano) 1493 (2246 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 41, l’anno: 93, il numero chiave: 34, e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO, UN CONTRATTO E DUE DATE Del 2 ottobre 1498 è l'atto notarile col quale Ludovico il Moro donò a Leonardo una vigna tra il convento di Santa Maria delle Grazie e il monastero di San Vittore al Corpo. La donazione è confermata da una lettera-patente ufficiale, datata 26 aprile 1499.

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 46 anni, nel 1498 (52+46=98) e 47 anni, nel 1499 (52+47=99). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. LEONARDO, 1498. Età: 46 anni, numero chiave: 45, Cristo: 33 anni. LEONARDO, 1499. Età: 47 anni, numero chiave: 14, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, 1) con la somma dei numeri: 46 - 98 ed il numero chiave: 45. 2) con la somma dei numeri: 47 - 99 ed il numero chiave: 14.

La data: 2 ottobre (275° giorno del calendario giuliano) 1498 (2251 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 46, l’anno: 98, il numero chiave: 45 e l’età di Cristo: 33. La data: 26 aprile (116° giorno del calendario giuliano) 1499 (2252 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 47, l’anno: 99, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33.


Leonardo scrive la data: 28 settembre 1499 Il 28 settembre 1499 Leonardo ricorda la straordinaria esecuzione musicale di un bambino prodigio di nove anni, Taddeo di Nicolò del Turco.

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 47 anni, nel 1499 (52+47=99) . Nel 1499, Taddeo di Nicolò del Turco ha 9 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. 1499 (99). Leonardo, età: 47 anni. Taddeo, età: 9 anni, numero chiave: 11. Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 47 - 9 - 99 ed il numero chiave: 11.

La data: 28 settembre (271° giorno del calendario giuliano) 1499 (2252 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 47, Taddeo: 9, l’anno: 99, il numero chiave: 11 e l’età di Cristo: 33.


Patente. Leonardo, ingegnere militare: 18 agosto 1502 Nel 1502 Leonardo venne assoldato da Cesare Borgia in veste di architetto e ingegnere militare; i due avevano già avuto modo di conoscersi a Milano nel 1499. Leonardo accettò l'incarico e alla fine del giugno 1502 era già a Urbino al seguito dell'esercito di Cesare Borgia in qualità di "Architecto et Ingegnero Generale". L'investitura fu "ufficializzata" con una lettera patente (una sorta di lasciapassare) rilasciata il 18 agosto 1502. In questo documento sono descritti con chiarezza i compiti che il Valentino affidò a Leonardo: egli doveva "vedere, mesurare, et bene extimare" allo scopo "di considerare li Lochi et Forteze e li Stati Nostri, Ad ciò che secundo la loro exigentia ed suo iudico possiamo provederli".

Cesare Borgia (1475-1507) nato nel 75, ha 27 anni, nel 1502 (75+27=102). Leonardo da Vinci nato nel 1452 (52), ha 50 anni, nel 1502 (52+50=102). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Il numero 33 è composto da: 6 volte l’età di Leonardo (50), 6 volte l’età del Valentino (27) e 21 volte l’anno 102. Numero chiave: 8.

La data: 18 agosto (230° giorno del calendario giuliano) 1502 (2255 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 50, di Cesare Borgia: 27, l’anno: 102, il numero chiave: 8 e l’età di Cristo: 33.


QUADRATURA DEL CERCHIO LEONARDO SCRIVE LA DATA: 30 novembre 1504 Leonardo annuncia di aver trovato, il 30 novembre del 1504,, la soluzione dell’annoso problema della quadratura: “La notte di S. Andrea trovai il fine della quadratura del cerchio in fin del lume e della notte e della del carta dove scrivevo; fu concluso al fine dell’ora” (Cod, Madrid 2).

Leonardo nato nel 1452 (52), ( ha 52 anni, nel 1504 (52+52=104). ). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) Roma e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104 104). Leonardo, età: 52 anni, numero chiave: 22, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 52 - 104 ed il numero chiave: 22.

La data: 30 novembre (334° giorno del calendario giuliano, ricorrenza: San Andrea) 1504 (2257 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 52, l’anno: 104, il numero chiave: 22,, e l’età di Cristo: 33.


QUADRATURA DEL CERCHIO LEONARDO SCRIVE LA DATA: 30 novembre 1504 Leonardo annuncia di aver trovato, il 30 novembre del 1504, la soluzione dell’annoso problema della quadratura: “La notte di S. Andrea trovai il fine della quadratura del cerchio in fin del lume e della notte e della carta dove scrivevo;

fu concluso al fine dell’ora”.

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 52 anni, nel 1504 (52+52=104). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104). Leonardo, età: 52 anni, numero chiave: 22, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 52 - 104 ed il numero chiave: 22.

Soluzione, “QUADRATURA DEL CERCHIO” All’interno del numero : 60 (minuti, 1 ora), Leonardo compone i numeri: 52 e 33.


QUADRATURA DEL CERCHIO, CERCHIO 30 novembre 1504 Leonardo annuncia di aver trovato, il 30 novembre del 1504, la soluzione dell’annoso problema della quadratura: “La notte di S. Andrea trovai il fine della quadratura del cerchio in fin del lume e della notte e della carta dove scrivevo; fu concluso al fine dell’ora”.

QUADRATURA DEL CERCHIO Quattro soluzioni nel 60 (minuti). Una sola è quella perfetta.

All’interno del numero: 60 (minuti), con i numeri: 52 e 104, Leonardo compone per quattro volte il numero: 33, usando sempre il numero chiave: 22 (per 27 volte).


LEONARDO SCRIVE DUE DATE CODICE SUL VOLO DEGLI UCCELLI Leonardo da Vinci, Torino, Biblioteca Reale, compilato in gran parte a Firenze e datato 14 marzo 1505 e 15 aprile 1505. Leonardo nato nel 1452 (52), scrive le due date nel Codice sul volo degli uccelli, all’età di 53 anni, nel 1505 (52+53=105). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1505 (105). Leonardo, età: 53 anni, numeri chiave: 29, 50, Cristo: 33 anni.

Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 53 - 105 ed i numeri chiave: 29, 50.

Le due date: 14 marzo (73° giorno del calendario giuliano) 1505 (2258 dalla fondazione di Roma) e 15 aprile (105° giorno del calendario giuliano) 1505 (2258 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Leonardo: 53, l’anno : 105, i numeri chiave: 29, 50 e l’età di Cristo: 33:


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 6 giugno 1505, ore 13 Nel primo foglio del Ms. II di Madrid vi è un ricordo paradigmatico sulla stessa pittura murale: «A dì 6 di giugno 1505 in venerdì, al tocco delle ore 13, cominciai a colorire in palazzo...»

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 53 anni, nel 1505 (52+53=105). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1505 (105). Leonardo, età: 53 anni, numero chiave: 51, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 53 - 105 ed il numero chiave: 51.

La data: 6 giugno (157° giorno del calendario giuliano) 1505 (2258 dalla fondazione di Roma) e le ore 13 (780 minuti), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 53, l’anno: 105, il numero chiave: 51, e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 12 luglio 1505 Il 12 luglio 1505, secondo quanto egli stesso raccontava, iniziò a scrivere un qualcosa che per la prima ed unica volta aveva l'ordine di una libro da pubblicare e che non fu pubblicato. Questo scritto, con un titolo presumibilmente provvisorio: de strasfomazione d'un corpo 'n un altro sanza diminuzione o accrescimento di materia, lo troviamo nel primo dei tre Codicetti Forster (Victoria e Albert Museum, Londra) ed occupa 40 pagine. Si tratta di studi geometrici di stereometria, cioè di trasformazione dei corpi in figure diverse ma di eguale volume ed evidentemente questo lavoro doveva essere stato realizzato sotto la guida di Pacioli.

Leonardo nato nel 1452 (52), ha 53 anni, nel 1505 (52+53=105). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1505 (105). Leonardo, età: 53 anni, numero chiave: 14, Cristo: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 53 - 105 ed il numero chiave: 14.

La data: 12 luglio (193° giorno del calendario giuliano) 1505 (2258 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 53, l’anno: 105, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 22 marzo 1508 Leonardo iniziò ad ordinare i suoi appunti di meccanica elaborati nel suo primo soggiorno milanese, che aveva scritto su piccoli quaderni. Lo sappiamo dalla sua penna: “Cominciato in Firenze in casa Piero di Baccio Martelli addì 22 di marzo 1508. E questo fia un raccolto sanza ordine tratto di molte carte, le quale io ho qui copiate, sperando poi di metterle per ordine alli lochi loro, secondo le materie di che esse tratteranno; e credo che avanti ch’io sia al fine di questo, io ci arò a riplicare una medesima cosa più volte; sicché, lettore, non mi biasimare, perché le cose son molte e la memoria non le po’ riservare e dire: questa non voglio scrivere, perché dinanzi la scrissi. E s’io non volessi cadere in tale errore, sarebbe necessario che per ogni caso ch’io ci volessi copiare su, che per non repricarlo, io avessi sempre a rileggere tutto il passato, e massime stando con lunghi intervalli di tempo allo scrivere da una volta a un’altra”. Codice Arundel, Windsor. Leonardo nato nel 1452 (52), ha 56 anni, nel 1508 (52+56=108). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1508 (108). Leonardo, età: 56 anni, numero chiave: 25, Cristo: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 56 - 108 ed il numero chiave: 25.

La data: 22 marzo (81° giorno del calendario giuliano) 1508 (2261 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 56, l’anno: 108, il numero chiave: 25 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 7 luglio 1514, ore 23 Fra le memorie del Codice Atlantico, in un foglio di studi geometrici, si legge: «a dì 7 di luglio a ore 23 a Belvedere nello studio fattomi dal Magnifico, 1514». Leonardo nato nel 1452 (52), ha 62 anni, nel 1514 (52+62=114). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1514 (114). Leonardo, età: 62 anni, numero chiave: 2, Cristo: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 62 - 114 ed il numero chiave: 2.

La data: 7 luglio (188° giorno del calendario giuliano) 1514 (2267 dalla fondazione di Roma) e le ore 23 (1380 minuti), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 6, l’anno: 114, il numero chiave: 2 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO SCRIVE DUE DATE: 16 dicembre 1511, ore 15 - 18 dicembre 1511, ore 15 Rappresentazione di un incendio provocato dagli svizzeri nel 1511. La circostanza è precisata dallo stesso Leonardo con un appunto a matita rossa, ripetuto in scrittura normale da un suo allievo, probabilmente il Melzi: “Addì 16 di dicebre 1511 a ore 15 fu apicato il focho. Addì 18 di dicebre 1511 a ore 15 fu fatto questo secondo incendio a Suioeri p.sso a Milano al luogo dicto Dexe”.

Disegno raffigurante due incendi nel paesaggio, datato, 16 dicembre 1511 - 18 dicembre 1511. Sanguigna su carta preparata rossa, 146 x 233 mm, Castello di Windsor, Royal Library.

Leonardo nato nel 1452 (52), esegue il disegno nel 1511 (52+59=111) all’età di 59 anni.

Le misure del disegno: 146 mm e 233 mm, sono composte con la somma dei numeri di Leonardo: 59 ed il numero chiave: 28.


LEONARDO SCRIVE LE DATE: 16 dicembre 1511, ore 15 - 18 dicembre 1511, ore 15

Leonardo nato nel 1452 (52), esegue a 59 anni, il disegno “Incendio di Desio” nel 1511 (52+59=111). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno: 1511 (111), Leonardo: 59, numeri chiave: 10, 5, Cristo: 33.

Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 59 - 111 ed i numeri chiave: 10 - 5.

Le due date: 16 dicembre (350° giorno del calendario giuliano) 1511 (2264 dalla fondazione di Roma), ore 15 (900 minuti) 18 dicembre (352° giorno del calendario giuliano) 1511 (2264 dalla fondazione di Roma), ore 15 (900 minuti), sono composte con la somma dei numeri di Leonardo: 59, l’anno: 111, i numeri chiave: 10, 5 e l’età di Cristo: 33.


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 24 giugno 1518 L'ultimo appunto scritto in Francia è nel f. 249 r. del Cod. Atl., "a 24 di giugno, il dì di S. Giovanni 1518 in Ambuosa, nel palazzo del Cloux". Leonardo nato nel 1452 (52), ha 66 anni, nel 1518 (52+66=118). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1514 (118). Leonardo, età: 66 anni, numero chiave: 6, Cristo: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 66 - 118 ed il numero chiave: 6.

La data: 24 giugno (175° giorno del calendario giuliano) 1518 (2271 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 66, l’anno: 118, il numero chiave: 6 e l’età di Cristo: 33.


BOLTRAFFIO (1467 - 1516)

FRANCESCO MELZI (1491 - 1568-70?)


LEONARDO SCRIVE LA DATA: 26 settembre 1510, 40 giorni

Il 26 settembre 1510 Leonardo nota che "Antonio si rupe la gamba, à a stare 40 dì". Pensare che Leonardo non conoscesse l’anno di nascita del Boltraffio, è da imbecilli. Leonardo nato nel 1452 (52), ha 58 anni, nel 1510 (52+58=110). Cristo è morto a 33 anni. Giovanni Antonio Boltraffio nato nel 1467 (67), nel 1510 ha 43 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1510 (110). Leonardo, età: 58 anni. Boltraffio, età: 43 anni, numero chiave: 10, Cristo: 33 anni.

Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 58 - 43 - 110 ed il numero chiave: 2.

La data: 26 settembre (269° giorno del calendario giuliano) 1510 (2263 dalla fondazione di Roma) ed i 40 giorni, è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 58, di Boltraffio: 43, l’anno: 110, il numero chiave: 10 e l’età di Cristo: 33.


BOLTRAFFIO UNA DATA DUE ETA’ A quanti anni è morto Boltraffio? BOLTRAFFIO (Beltraffio), Giovanni Antonio. - La data di nascita di questo pittore, di antica famiglia milanese, figlio di Bono, può essere fissata al 1467 in base alla lapide mortuaria già nella chiesa di S. Paolo in Compito (Musei civici di Milano, n. 333) che lo dice morto a 49 anni il 15 giugno 1516, mentre i registri mortuari alla stessa data (Motta) lo dicono di 45 anni. È tuttavia frequente un'approssimazione di questo tipo, come si può rilevare da un attento esame del registro stesso tuttora conservato all'Archivio di Stato di Milano.

Con l’informazione diretta di Leonardo che era il suo maestro, possiamo riconoscere quale delle due età è corretta. Per Leonardo il Boltraffio è nato nel 1467 (67). Boltraffio nato nel 1467 (67) è morto a 49 anni nel 1516 (67+49=116). Cristo è morto in croce a 33 anni.

BOLTRAFFIO, 1516 numero in codice: 67.49.116.33


COME SCOPRIRE LA VERA DATA DI NASCITA DI FRANCESCO MELZI Francesco Melzi (1491-93 - 1568-70?) è stato un pittore italiano, pupillo di Leonardo da Vinci.

… Il riferimento cronologico, sia pure impreciso, si ricava da due iscrizioni contenute in un disegno datato

14 agosto 1510 (Testa virile: Milano, Biblioteca Ambrosiana, F.274 inf., n. 8). In entrambe le scritte, ritenute generalmente autografe, compaiono il nome del Melzi e la sua età. Questa, tuttavia, nella parte alta del foglio risulta essere di 17 anni, mentre in quella bassa, tracciata con inchiostro diverso, è detta di 19. La discrepanza tra i due dati non ha ricevuto sinora spiegazioni convincenti. Il 20 novembre 1520 (stando a quanto riporta Calvi) il Melzi fu nominato da Francesco I° «gentiluomo di camera».

Francesco Melzi nato nel 1491 (91), nel 1510 ha 19 anni e nel 1520, ha 29 anni. Cristo è morto a 33 anni.

Le due date: 14 agosto (226° giorno del calendario giuliano) 1510 e 20 novembre (324° giorno del calendario giuliano) 1520, sono composte con la somma dei numeri di Francesco Melzi: 91, 19, 119 / 29, 120, e di Cristo: 33.


FRANCESCO MELZI - LEONARDO, 2 Giugno 1519 Il 2 giugno 1519 Francesco Melzi (1491-1468-70?) comunicava la morte di Leonardo ai fratelli. “… Adesso Iddio onnipotente gli conceda eterna quiete. Esso passò dalla presente vita adì 2 di maggio con tutti li ordini della Santa Madre Chiesa e ben disposto”.

Leonardo nato nel 1452 (52), muore a 67 anni, nel 1519 (52+67=119). Cristo è morto a 33 anni. Francesco Melzi nato nel 1491 (91), nel 1519 ha 28 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Anno 1519 (119). Leonardo. Età: 67 anni, Melzi, età: 28 anni, numero chiave: 5, Cristo: 33 anni. Il numero 33 è composto da: 20 volte l’età di Leonardo (67), 5 volte l’età del Melzi (5) e 8 volte l’anno 119. Numero chiave: 5.

La data: 2 giugno (153° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 67, di F. Melzi: 28, l’anno: 119, il numero chiave: 5, e l’età di Cristo: 33.


3000 LEONARDO 3000 Leonardo è un asteroide della fascia principale. Scoperto nel 1981, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 2,3521723 UA e da un'eccentricità di 0,1812178, inclinata di 2,74923° rispetto all'eclittica. Scoperta: 2 marzo 1981. L'asteroide è

dedicato a Leonardo da Vinci.

Leonardo nato nel 52 (1452), muore a 67 anni, nel 1519 (52+67=119) Cristo è morto in croce a 33 anni. LEONARDO DA VINCI, numero in codice: 52.67.119.33

La data: 2 marzo (61° giorno del calendario gregoriano) 1981, è composta con la somma dei numeri di Leonardo: 52, 67, l’anno: 119 e l’età di Cristo: 33. Il numero 3000 (asteroide), è composto con la somma dei numeri di Leonardo: 67, l’anno: 119 e l’età di Cristo: 33.


PIERO DELLA FRANCESCA (1419-1492)

19 Ogni studioso di Piero della Francesca che non conosca con esattezza l’anno della sua nascita, è considerato all’interno del sistema del sapere (Ministeri Internazionali, Laici e Religiosi), insignificante.


LA MADRE DI PIERO DELLA FRANCESCA MUORE A 77 ANNI

ROMANA DI PIERINO DA MONTERCHI (1382-1459) Piero della Francesca nacque da Benedetto de' Franceschi, ricco uomo di commercio di tessuti, e da Romana di Pierino da Monterchi (1382-1459), nobildonna di famiglia umbra, a Sansepolcro (che allora si chiamava "Borgo San Sepolcro") nel 1419.

Il 6

novembre 1459 muore all’età di 77 anni, la madre di Piero della Francesca. Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. 1459 (159). ROMANA DI PIERINO DA MONTERCHI. Età: 77 anni, numero chiave: 2. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 77 ed il numero chiave: 2.

“sistema cristiano” numero in codice: 82.77.159.33


IL PADRE DI PIERO DELLA FRANCESCA MUORE A 92 ANNI

BENEDETTO DE’ FRANCESCHI (1372-1464) Piero della Francesca nacque da Benedetto de' Franceschi, ricco uomo di commercio di tessuti, e da Romana di Pierino da Monterchi (1382-1459), nobildonna di famiglia umbra, a Sansepolcro (che allora si chiamava "Borgo San Sepolcro") nel 1419.

Il 20

febbraio 1464, muore a 92 anni, il padre di Piero della Francesca. Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1464 (164). BENEDETTO DE’ FRANCESCHI. Età: 92 anni, numero chiave: 5. Non è possibile omporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 92 - 164 (92x 33=3036).

“sistema cristiano” numero in codice: 72.92.164.33


PIERO DELLA FRANCESCA, TESTAMENTO, 5 luglio 1487 Piero fece testamento il 5 luglio 1487, dichiarandosi "sano nello spirito, nella mente e nel corpo".

Piero nato nel 1419 (19), redige il suo testamento all’età di 68 anni, nel 1487 (19+68=87). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1487 (87). PIERO DELLA FRANCESCA. Età: 68 anni, numero chiave: 5. CRISTO: 33 anni.

Il numero 33 è composto da: 19 volte l’età di Piero (68) e 14 volte l’anno: 87.

La data: 5 luglio (186° giorno del calendario giuliano) 1487 (2240 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Piero della Francesca: 19, 68, l’anno: 87, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.


MORTE DI PIERO DELLA FRANCESCA, 12 ottobre 1492 Piero di Benedetto de' Franceschi, noto come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1419 - Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano. Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti. Piero nato nel 1419 (19), muore a 73 anni nel 1492 (19+73=92). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”.

Anno 1492 (92), PIERO DELLA FRANCESCA, età: 73 anni, numero chiave: 2, CRISTO, Età: 33 anni. Il numero 33 è composto da: 24 volte l’età di Piero (73) e 9 volte, l’anno: 92.

La data: 12 ottobre (285° giorno del calendario giuliano) 1492 (2245 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Piero della Francesca: 73, l’anno: 92, il numero chiave: 2 e l’età di Cristo: 33.


DOMENICO VENEZIANO E PIERO DELLA FRANCESCA, PAGAMENTO: 7 settembre 1439 Nel 1439 Piero della Francesca è documentato per la prima volta a Firenze. Il 7 settembre 1439 è citato tra gli aiutanti di Domenico Veneziano negli affreschi, oggi perduti, delle Storie della Vergine nel coro della chiesa di Sant'Egidio. La pittura luminosa, dalla tavolozza chiarissima e sontuosa, di Domenico Veneziano e quella, moderna e vigorosa, di Masaccio furono determinanti negli sviluppi del suo percorso artistico, ispirandogli alcune caratteristiche fondamentali che utilizzò per tutta la vita. Domenico Veneziano è nato nel 1410 (10) e Piero della Francesca nel 1419 (19). Nel 1439 (39), Domenico ha 29 anni e Piero 20 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1439 (114). Veneziano, età: 29 anni, Piero, età: 20 anni, numero chiave: 5, Cristo: 33 anni. Il numero 33 è composto da: 5 volte l’età di Domenico (29), 5 volte l’età di Piero (20) e 23 volte l’anno: 39. Numero chiave: 5.

La data: 7 settembre (250° giorno del calendario giuliano) 1439 (2192 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Domenico: 29, di Piero: 20, l’anno 39, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.


PIO II° E PIERO DELLA FRANCESCA, PAGAMENTO: 12 aprile 1459 Nel 1458-1459 Piero della Francesca fu attivo a Roma, chiamato da papa Pio II. La tesoreria papale emise un documento datato 12 aprile 1459 per il pagamento di 140 fiorini per "certe dipinture" nella "camera di Santità Nostro Signore".

Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini (1405 - 1464), fu il 210º papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte. Pio II° è nato nel 1405 (5) e Piero della Francesca nel 1419 (19). Nel 1459 (59), Pio II° ha 54 anni e Piero 40 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Il numero 33 è composto da: 15 volte l’età di Pio II° (54), 15 volte l’età di Piero (40) e 3 volte l’anno: 59. Numero chiave: 30.

La data: 12 aprile (102° giorno del calendario giuliano) 1459 (2212 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Pio II°: 54, di Piero: 40, l’anno 59, il numero chiave: 30 e l’età di Cristo: 33.


PIERO DELLA FRANCESCA E GIOVANNI SANTI 8 aprile 1469 URBINO La Pala Montefeltro è improbabile che sia stata spedita da Sansepolcro: venne probabilmente realizzata a Urbino, dove egli è documentato almeno dall'8 aprile 1469, ospite di Giovanni Santi (padre di Raffaello) per conto della Compagnia del Corpus Domini (Battisti, 1971).

Piero nato nel 1419 (19), si trova ad Urbino all’età di 50 anni, nel 1469 (19+50=69). Giovanni Santi nato nel 1433 (33), ha 36 anni, nel 1469 (33+36=69). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. anno 1469 (69), PIERO. Età: 50 anni, GIOVANNI SANTI, età: 36 anni, numero chiave: 9. CRISTO: 33.

Il numero 33 è composto da: 11 volte l’età di Piero (50), 11 volte l’età di Giovanni (36) e 11 volte l’anno: 69. Numero chiave: 9.

La data: 8 aprile (98° giorno del calendario giuliano) 1469 (2222 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Piero della Francesca: 19, 68, di Giovanni Santi: 36, l’anno: 69, il numero chiave: 9 e l’età di Cristo: 33.


SIGISMONDO PANDOLFO MALATESTA e ISOTTA DEGLI ATTI


SIGISMONDO MALATESTA, NASCITA E MORTE Sigismondo Pandolfo Malatesta, detto il lupo di Rimini (Brescia, 19 giugno 1417 - Rimini, 9 ottobre 1468), fu signore di Rimini e Fano dal 1432, Considerato dai suoi contemporanei come uno dei più audaci condottieri militari in Italia. Aby Moritz Warburg (1866 - 1929) è stato uno storico dell'arte e critico d'arte tedesco. Bilderatlas Mnemosyne, 1929. … è la costellazione sotto cui nasce il committente Sigismondo il 13 giugno 1417; il segno del signore di Rimini …

Sigismondo Pandolfo Malatesta nato nel 1417 (17), muore a 51 anni nel 1468 (68). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave” L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1468 (68), SIGISMONDO MALATESTA, età: 51 anni, numeri chiave: 14, 42, 27. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 51- 68 ed i numeri chiave: 14, 42, 27.

Le tre date: 13 giugno (164° giorno del calendario giuliano) 1417 (2170 dalla fondazione di Roma), 19 giugno (170° giorno del calendario giuliano) 1417 (2170 dalla fondazione di Roma), 9 ottobre (282° giorno del calendario giuliano) 1468 (2170 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Sigismondo Malatesta: 51, l’anno: 68, i numer1 chiave: 14, 42, 27 e l’età di Cristo: 33.


FONDAZIONE CASTEL SISMONDO, 20 maggio 1437, ore 18.48 (ore 10.48) Il capolavoro dell’architettura militare malatestiana è costituito dal castello di Rimini, fatto costruire da Sigismondo Pandolfo Malatesta a partire dal 1437 e terminato, stando alle epigrafi che lo decorano, nel 1446. La costruzione iniziò il 20 maggio 1437 alle ore 18.48: il momento della fondazione fu deciso da Sigismondo sulla base di calcoli elaborati (????????????????????) con precisione dagli astrologi di corte. "alli 20 maggio 1437 a hore 10 e minuti 48". Anche se è stata alterata volutamente l’ora, la soluzione delle informazioni (20, 33, 5), resta identica.

Sigismondo Pandolfo Malatesta nato nel 1417 (17), nel 1437 (37), ha 20 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1437 (37), SIGISMONDO MALATESTA, età: 20 anni, numero chiave: 5. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 20 - 37 ed il numero chiave: 5.

La data: 20 maggio (140° giorno del calendario giuliano) 1437, (2190 dalla fondazione di Roma), ore 18.48 (1128 minuti), è composta con la somma dei numeri di Sigismondo Malatesta; 20, l’anno: 37, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33 anni.


LETTERA DI ISOTTA A SIGISMONDO, 20 maggio 1454 … Ma dovette trattarsi di una eccezione, e per il resto il motivo della lontananza e della separazione, che riempie dei suoi lamenti continui i testi fittizi del Liber Isottaeus, corrispondeva certamente a una condizione reale, e affiora anche nella sola lettera di Isotta a Sigismondo che sia giunta fino a noi, del 20 dic. 1454, mentre lettere di Sigismondo a Isotta non se ne conoscono. Isotta degli Atti nata nel 1432 (32), nel 1454 (55), ha 22 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1454 (54), ISOTTA, età: 22 anni, numero chiave: 10. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 22 - 54 ed il numero chiave: 10.

La data: 20 maggio (140° giorno del calendario giuliano) 1454 (2207 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Isotta: 23, l’anno: 54, il numero chiave: 10 e l’età di Cristo: 33.


MATRIMONIO DI SIGISMONDO MALATESTA E ISOTTA, 23 maggio 1455 Resta incerta la data del matrimonio con Isotta: ebbe certo forma privata e probabilmente anche segreta. L’indicazione del cognome maritale de Malatestis o de’ Malatesti si trova già in scritture del 1453 e del 1454. Restano ancora valide le conclusioni del Soranzo che orientano verso il 1456 (23 maggio 1455: “Isotta… de Actis”; 16 maggio 1457: “Isotta de Malatestis”). È significativo che in quest’ultimo documento Isotta risulti residente nella casa dei Malatesti in contrada S. Andrea.

Sigismondo Pandolfo Malatesta nato nel 1417 (17), nel 1455 (55), ha 38 anni. Cristo è morto a 33 anni. Isotta degli Atti nata nel 1432 (32), nel 1455 (55), ha 23 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1455 (55), SIGISMONDO MALATESTA, età: 38 anni, ISOTTA, età: 23 anni, numero chiave: 16. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 38 - 23 - 55 ed il numero chiave: 16. Il numero 33 è composto con 10 volte l’età di Sigismondo (38), 10 volte l’età di Isotta (23) e 13 volte l’anno: 55.

La data: 23 maggio (143° giorno del calendario giuliano) 1455 (2208 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Sigismondo Malatesta: 17, 38, Isotta: 23, l’anno: 55, il numero chiave: 16 e l’età di Cristo: 33.


SIGISMONDO MALATESTA, TESTAMENTO, 16 agosto 1468 Pacificato col papa, nella primavera del 1468 tornò al soldo della Chiesa in una campagna contro Norcia. Qui contrasse una malattia che lo portò pochi mesi dopo alla morte. Il 16 agosto 1468 fece nuove disposizioni testamentarie riguardo ai suoi beni in Dalmazia ottenuti con la campagna contro i Turchi,

Sigismondo Pandolfo Malatesta nato nel 1417 (17), nel 1468 (68), ha 51 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date, all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1468 (68), SIGISMONDO MALATESTA, età: 51 anni, numero chiave: 18. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 51- 68 ed il numero chiave: 18.

La data: 16 agosto (228° giorno del calendario giuliano) 1468 (2221 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Sigismondo Malatesta: 51, l’anno: 68, il numero chiave: 18 e l’età di Cristo: 33.


GIOCARE CON IL 33 E LA CORTE DI

URBINO


ODDANTONIO DA MONTEFELTRO I° DUCA DI URBINO FRATELLO NATURALE DI FEDERICO DA MONTEFELTRO Oddantonio da Montefeltro (18 gennaio 1427 - Urbino, 22 luglio 1444) Nasce il 18 gennaio 1427 dal conte di Urbino Guidantonio da Montefeltro e dalla seconda moglie di costui, Caterina Colonna. Oddantonio fu l'unico figlio maschio legittimo del conte di Urbino e superò nel diritto di successione il fratellastro maggiore Federico, nato nel 1422 e legittimato nel 1424. Oddantonio è stato un politico e condottiero italiano del periodo rinascimentale, nonché primo Duca di Urbino; successe al padre, Guidantonio da Montefeltro. Fu assassinato a Urbino il 22 luglio 1444.

Oddantonio nato nel 1427 (27) muore a 17 anni, nel 1444 (27+17=44). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1444 (44). Oddantonio, età: 17 anni, numeri chiave: 5, 6, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 17 - 44 ed i numeri chiave: 2, 6.

Le due date: 18 gennaio (18° giorno del calendario giuliano) 1427 (2180 dalla fondazione di Roma) e 22 luglio (203° giorno del calendario giuliano) 1444 (2197 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Oddantonio: 27, 17, l’anno: 44, i numeri chiave: 5, 6 e l’età di Cristo: 33.


FEDERICO DA MONTEFELTRO II° DUCA DI URBINO Federico da Montefeltro, definito dalla storiografia moderna come Federico III da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno 1422 - Ferrara, 10 settembre 1482), è stato un condottiero italiano, capitano di ventura e famosissimo signore rinascimentale. Conte di Montefeltro, di Urbino e di Castel Durante, ebbe signoria di molti altri luoghi, arrivando ad assurgere al rango di duca di Urbino, dal 1474 alla morte.

Federico nato nel 1422 (22) muore a 60 anni, nel 1482 (22+60=82). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1482 (82). Federico, età: 60 anni, numeri chiave: 38, 7, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 60 - 82 ed i numeri chiave: 38, 7.

Le due date: 7 giugno (158° giorno del calendario giuliano) 1422 (2175 dalla fondazione di Roma) e 10 settembre (253° giorno del calendario giuliano) 1482 (2235 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Federico: 22, 60, l’anno: 82, i numeri chiave: 38, 7 e l’età di Cristo: 33.


BATTISTA SFORZA CONTESSA DI URBINO Battista Sforza (Pesaro, gennaio 1446 – Gubbio, 7 luglio 1472) era figlia di Alessandro Sforza, signore di Pesaro, e della prima moglie Costanza da Varano. Nacque nel gennaio 1446 dal signore di Pesaro, Alessandro Sforza, e da Costanza di Piergentile da Varano, signore di Camerino. Battista Sforza sposò, l'8 febbraio del 1460 a Pesaro, il fratello della sua matrigna Federico da Montefeltro, conte di Urbino e fu un matrimonio felice viste anche le spiccate doti culturali e di governo della giovanissima contessa. Morì, verosimilmente di polmonite acuta, a Gubbio il 7 luglio 1472.

Battista Sforza nata nel 1446 (46) muore a 26 anni, nel 1472 (46+26=72). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1472 (72). Battista Sforza, età: 26 anni, numero chiave: 7, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 26 - 72 ed il numero chiave: 7.

La data: 7 luglio (188° giorno del calendario giuliano) 1472 (2225 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Battista Sforza: 26, l’anno: 72, il numero chiave: 7 e l’età di Cristo: 33.


FEDERICO DA MONTEFELTRO e BATTISTA SFORZA MATRIMONIO 8 febbraio 1460 Battista Sforza sposò, l’8 febbraio 1460 a Pesaro, il fratello della sua matrigna Federico da Montefeltro, conte di Urbino e fu un matrimonio felice viste anche le spiccate doti culturali e di governo della giovanissima contessa, facente funzioni di vicario durante le numerose e lunghe assenze del marito.

Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22) si sposa a 38 anni nel 1460 (60). Battista Sforza nata nel 1446 (46) si sposa a 14 anni nel 1460 (60). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1460 (60). Federico, età: 38 anni, B. Sforza, età: 14 anni, numero chiave: 2, Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 38 - 14 - 60 ed il numero chiave: 2. Il numero 33 è composto da: 7 volte il numero: 38, 7 volte il numero: 14 e 19 volte l’anno: 60.

La data: 8 febbraio (39° giorno del calendario giuliano) 1460 (2213 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 38, B. Sforza: 14, l’anno: 60, il numero chiave: 2 e l’età di Cristo: 33.


Patente. Luciano Laurana, ingegnere: 10 giugno 1468 Laurana nato a Urana (Dalmazia) nel 1425, è morto a Pesaro nel 1479. E’ stato un architetto italiano.

Il Palazzo Ducale di Urbino Dal 1464 circa e fino al 1472 i lavori passarono all’architetto, il dalmata Luciano Laurana, del quale resta una Patente rilasciata dal Duca Federico da Montefeltro (1422-1482), il 10 giugno 1468 con una dichiarazione d'intenti programmatica (in cui l'architetto è chiamato "ingegnero"). Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), ha 46 anni, nel 1468 (22+46=68). Cristo è morto a 33 anni. Luciano Laurana nato nel 1425 (25), ha 43 anni, nel 1468 (25+43=68). Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1468 (68), Federico: 46, Laurana: 43, numero chiave: 4, Cristo: 33. Il numero 33 è composto da: 6 volte l’età di Federico (43), 6 volte l’età del Laurana (46) e 21 volte l’anno: 68. Numero chiave: 4.

La data: 10 giugno (161° giorno del calendario giuliano) 1468 (2221 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 46, 68, di Luciano Laurana: 25, 43, l’anno: 68, il numero chiave: 17 e l’età di Cristo: 33.


LUCIANO LAURANA, TESTAMENTO: 7 settembre 1479 I documenti tacciono di Luciano fino al 1476, nel quale anno lo troviamo occupato alla costruzione della Rocca, che nel 1 474 Costanzo Sforza aveva iniziata in Pesaro. A questo lavoro egli attese in qualità di primo ingegnere fino alla sua morte, che dovette seguire di poco il suo testamento, redatto il 7 settembre 1479, leggendosi in una memoria manoscritta conservata nell'archivio comunale di Senigallia: « In questo anno 1479 fu fatto il ponte della Rocca in venire in la Terra, e fu desegnato per Maestro Lutiano da Urbino e morse inanti che fosse finito in Pesaro ». Luciano Laurana nato nel 1425 (25), ha 54 anni, nel 1479 (25+54=79). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno: 1479 (79), Luciano Laurana: 54, numero chiave: 38. Cristo: 33. Il numero 33 è composto da: 8 volte l’età di Laurana (54) e 25 volte l’anno: 79. Numero chiave: 38.

La data: 7 settembre (250° giorno del calendario giuliano) 1479 (2232 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Luciano Laurana: 54, l’anno: 79, il numero chiave: 38 e l’età di Cristo: 33.


1474 FEDERICO DA MONTEFELTRO, 3 ONORIFICENZE Stando al Ceccarelli questa è la cronologia delle onorificenze ottenute da Federico nel 1474: 18 Agosto 1474: Cavaliere dell’Ordine inglese della Giarrettiera (Grottaferrata); 11 Settembre 1474: Cavaliere dell’Ordine dell’Ermellino (Napoli). 21 Agosto 1474: titolo ducale (Roeck e Tönnesmann).

Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), ha 52 anni nel 1474 (74). Cristo è morto in croce a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1474 (74). Federico, età: 52 anni, numeri chiave: 9, 28, 37, Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 52 - 74 ed i numeri chiave: 9, 28, 37.

Le date: 18 agosto (230° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), 21 agosto (233° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), 11 settembre (254° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Federico da Montefeltro: 22, 52, l’anno: 74, i numeri chiave: 9, 28, 37 e l’età di Cristo: 33.


FEDERICO E ANTONIO DA MONTEFELTRO

CAVALIERI DELL’ORDINE EQUESTRE SAN PIETRO Antonio da Montefeltro (Urbino, 19 aprile 1445 - Gubbio, agosto 1508) è stato un condottiero italiano. Fu il figlio naturale del Duca Federico III da Montefeltro, nato spurio e poi legittimato per volontà del padre da Papa Niccolò V, nel 1448. Nel 1474 Federico da Montefeltro e Antonio sono a Roma in visita al Papa, presso la Corte Pontificia. Il 29 giugno 1474, Sisto IV concesse ad entrambi l'Ordine di Cavaliere di San Pietro, conferito dallo stesso Pontefice nella Basilica Vaticana.

Federico da Montefeltro nato nel 1422 (22), ha 52 anni, nel 1474 (22+52=74). Antonio da Montefeltro nato nel 1445 (45), ha 29 anni, nel 1474 (45+29=74). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1474: (74), Federico: 46 anni, Antonio: 29 anni, numeri chiave: 7, 24, Cristo: 33. Comporre per Federico, il numero: 33, con la somma dei numeri: 52 - 74 ed il numero chiave: 7. Comporre per Antonio, il numero: 33, con la somma dei numeri: 29 - 74 ed il numero chiave: 24.

La data: 29 giugno (180° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Federico: 22, 52, l’anno: 74, il numero chiave: 7 e l’età di Cristo: 33. La data: 29 giugno (180° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Antonio: 29, l’anno: 74, il numero chiave: 24 e l’età di Cristo: 33.


TIZIANO, ORDINE DELLO SPERON D’ORO L'Ordine della Milizia Aurata, meglio conosciuto con il nome di Ordine dello Speron d'Oro, è un ordine cavalleresco pontificio conferito a coloro che si siano prodigati per diffondere il messaggio della Chiesa, o a coloro che abbiano contribuito alla gloria della Chiesa con le armi, gli scritti, o con altri atti illustri. Il 10 maggio 1533, Tiziano fu creato "Conte Palatino e Cavaliere dello Sperone d'Oro" per sé e i suoi discendenti m/f e gli ascendenti di entrambi i rami fino alla seconda generazione (nonni) con diploma di Carlo V, dato a Barcellona (conservato a Pieve di Cadore). La catena d'oro con medaglione che porta al collo in molti autoritratti, si riferisce proprio a questa dignità.

Tiziano nato nel 1489 (89), ha 44 anni nel 1533 (89+44=133). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1533 (133). Tiziano, età: 44 anni, numero chiave: 14, Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 44 - 133 ed il numero chiave: 14.

La data: 10 maggio (130° giorno del calendario gregoriano) 1533 (2286 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Tiziano: 44, l’anno: 133, il numero chiave: 14 e l’età di Cristo: 33.


MOZART, ORDINE DELLO SPERON D’ORO L'Ordine della Milizia Aurata, meglio conosciuto con il nome di Ordine dello Speron d'Oro, è un ordine cavalleresco pontificio conferito a coloro che si siano prodigati per diffondere il messaggio della Chiesa, o a coloro che abbiano contribuito alla gloria della Chiesa con le armi, gli scritti, o con altri atti illustri. Il 4 luglio 1770, fu conferita a Mozart la medaglia dell'Ordine dello Speron d'oro. Mozart fu uno dei più famosi decorati dell'Ordine.

Wolfgang Amadeus Mozart nato nel 1756 (56), ha 14 anni nel 1770 (56+14=70). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1770 (70). Mozart, età: 14 anni, numero chiave: 3, Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 14 - 70 ed il numero chiave: 3.

La data: 4 luglio (185° giorno del calendario gregoriano) 1770 (2523 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Mozart: 22, l’anno: 70, il numero chiave: 3 e l’età di Cristo: 33.


GUIDOBALDO DA MONTEFELTRO III DUCA DI URBINO Guidobaldo da Montefeltro (Gubbio, 17 o 24 gennaio 1472 - Fossombrone, 10 o 23 aprile 1508) fu il terzo duca di Urbino. Figlio di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza, assunse il dominio di Urbino alla morte del padre in momenti di grande incertezza politica alla sola età di 10 anni,

Guidobaldo nato nel 1472 (72) muore a 36 anni, nel 1508 (72+36=108). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1508 (108). Guidobaldo, età: 36 anni, numeri chiave: 17, 13, 5, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 36 - 108 ed i numeri chiave: 17, 13, 5.

Le 4 date sono composte con la somma dei numeri di Guidobaldo: 36, l’anno: 108, i numeri chiave: 17, 13, 5 e l’età di Cristo: 33.


MATRIMONIO DI GUIDOBALDO DI URBINO ED ELISABETTA Nel 1488, Ottaviano fu scelto per stabilire tramite oroscopo la data per la consumazione del matrimonio di Guidobaldo di Urbino e Elisabetta Gonzaga (pratica frequente nel XV secolo per garantire fecondità). Il matrimonio avvenne l'11 febbraio e l'oroscopo (????) decretò come data di consumazione il 2 maggio. La lunghezza dell'attesa, come si può immaginare, provocò costernazione da ambo le parti della famiglia, e si chiese a Ottaviano di abbreviare i tempi. Fu determinato un nuovo oroscopo che anticipava la data al 19 aprile. Purtroppo, il matrimonio rimase senza figli e la linea dei Montefeltro si estinse nel 1508.

Guidobaldo da Montefeltro nato nel 1472 (72) si sposa a 16 anni nel 1488 (88). Elisabetta Gonzaga nata nel 1471 (71) si sposa a 17 anni nel 1488 (88). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1488 (88). Guidobaldo, età: 16 anni, Elisabetta, età: 17 anni, numero chiave: 2, Cristo, età: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 16 - 17 - 88 ed il numero chiave: 2.

Le tre date: 11 febbraio (42° giorno del calendario giuliano) 1488 (2241 dalla fondazione di Roma), 2 maggio (122° giorno del calendario giuliano) 1488 (2241 dalla fondazione di Roma) e 19 aprile (109° giorno del calendario giuliano) 1488 (2241 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Guidobaldo: 16, di Elisabetta: 17, l’anno: 88, il numero chiave: 2 e l’età di Cristo: 33.


GIOVANNA DA MONTEFELTRO L’ULTIMA ESPONENTE DEI MONTEFELTRO

FIDANZAMENTO E MATRIMONIO CON GIOVANNI DELLA ROVERE Giovanna da Montefeltro (Urbino, 1463 - Roma, 1514) figlia di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, e della moglie Battista Sforza. Fu fidanzata il 22 agosto 1474 a Giovanni Della Rovere (1457-1501), duca di Sora e Arce, signore di Senigallia e vicario papale di Mondavio, creato "prefetto" di Roma nel 1475. Le nozze furono celebrate a Roma il 10 maggio 1478.

Giovanni Della Rovere nato nel 1457 (57) ha 17 anni nel 1474 (74) e 21 anni nel 1478 (78). Giovanna (Da Montefeltro) nata nel 1463 (63) ha 11 anni nel 1474 (74) e 15 anni nel 1478 (78). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1474 (74). Della Rovere, età: 17 anni, Giovanna, età: 11 anni, numero chiave: 2, Cristo, età: 33 anni. Fidanzamento. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 17 - 11 - 74 ed il numero chiave: 2. Il numero 33 è composto da: 5 volte il numero: 17, 5 volte il numero: 11 e 23 volte l’anno: 74. Anno 1478 (78). Della Rovere, età: 21 anni, Giovanna, età: 15 anni, numero chiave: 7, Cristo, età: 33 anni. Matrimonio. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 21 - 15 - 78 ed il numero chiave: 7. Il numero 33 è composto da: 6 volte il numero: 21, 6 volte il numero: 15 e 21 volte l’anno: 78.

La data: 22 agosto (234° giorno del calendario giuliano) 1474 (2227 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Della Rovere: 17, di Giovanna: 11, l’anno: 74, il numero chiave: 2 e l’età di Cristo: 33. La data: 10 maggio (130° giorno del calendario giuliano) 1788 (2231 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Della Rovere: 21, di Giovanna: 15, l’anno: 78, il numero chiave: 7 e l’età di Cristo: 33.


ENTRATA A SENIGALLIA DEI DELLA ROVERE 26 aprile 1479 Il 26 aprile 1479 la sedicenne Giovanna (da Montefeltro) e il ventiduenne Giovanni Della Rovere fecero un solenne ingresso in Senigallia, di cui quest'ultimo era signore, Giovanni Della Rovere nato nel 1457 (57) ha 22 anni nel 1479 (79). Giovanna (Da Montefeltro) nata nel 1463 (63) ha 16 anni nel 1479 (78). Cristo è morto in croce a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno dell’anno romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (calendario di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1479 (79). Della Rovere, età: 22 anni, Giovanna, età: 16 anni, numero chiave: 5, Cristo, età: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 22 - 16 - 79 ed il numero chiave: 5. Altri studiosi ritengono che gli angeli a fianco della Madonna di Senigallia, di Piero della Francesca, siano i giovanissimi Giovanna e suo marito Giovanni Della Rovere.

La data: 26 aprile (116° giorno del calendario giuliano) 1479 (2232 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Della Rovere: 22, di Giovanna: 16, l’anno: 79, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.



GIOVANNI SANTI, PADRE DI RAFFAELLO Giovanni Santi (Colbordolo, 1433 - Urbino, 1494), è stato un pittore italiano. Giovanni Santi fece il suo testamento il 27 luglio 1494 e morì il 1 agosto 1494.

Giovanni Santi nato nel 1433 (33), nel 1494 (33+61=94), ha 61 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1494 (94). Giovanni Santi, età: 61 anni, numeri chiave: 20, 25, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 61 - 94 ed i numeri chiave: 10, 25.

La data: 27 luglio (208° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giovanni Santi: 61, l’anno: 94, il numero chiave: 20 e l’età di Cristo: 33. La data: 1 agosto (213° giorno del calendario giuliano) 1494 (2247 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giovanni Santi: 61, l’anno: 94, il numero chiave: 25 e l’età di Cristo: 33.


RAFFAELLO SANZIO 2 date di nascita e quella della morte, ci danno la stessa soluzione. Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 - Roma, 6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, tra i più celebri del Rinascimento italiano.

Raffaello nato nel 1483 (83), muore a 37 anni, nel 1520 (83+37=120). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1520 (120). Raffaello, età: 37 anni, numero chiave: 10, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 37 - 120 ed il numero chiave: 10.

Le date: 28 marzo (87° giorno del calendario giuliano) 1483 (2236 dalla fondazione di Roma) e 6 aprile (96° giorno del calendario giuliano) 1483 (2236 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Raffaello: 37, l’anno: 120, il numero chiave: 10 e l’età di Cristo: 33.


MORTE DI RAFFAELLO SANZIO 2 date di nascita e quella della morte, ci danno la stessa soluzione. Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 - Roma, 6 aprile 1520)

Raffaello nato nel 1483 (83), muore a 37 anni, nel 1520 (83+37=120). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1520 (120). Raffaello, età: 37 anni, numero chiave: 10, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 37 - 120 ed il numero chiave: 10.

La data: 6 aprile (96° giorno del calendario giuliano) 1520 (2273 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Raffaello: 37, l’anno: 120, il numero chiave: 10 e l’età di Cristo: 33.


Emeriti Professori. Alcuni anni fa, desideravo che Voi correggeste il mio lavoro. Oggi posso sapere quello che è vero e quello che è falso ma anche, quello che avete “voluto sbagliare”.

Appunti

SCHEDE MORTE DI MICHELANGELO GIOCARE CON I FRATELLI PETRARCA GIORGIONE (1476-1510) Documenti e opere

TIZIANO (1489-1576) Opere


MICHELANGELO E’ MORTO A 89 ANNI Michelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475 - Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano.

Michelangelo nato nel 1475 (75), muore a 89 anni, nel 1564 (75+89=164). Cristo è morto a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. L’età di vita, è messa sempre nella data di nascita. Anno 1564 (164). Michelangelo, età: 89 anni, numeri chiave: 16, 19, Cristo: 33 anni. (Non è possibile comporre, come di regola, il numero 33, con la somma dei numeri: 89, 164) Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 89 - 33 ed i numeri chiave: 16, 19.

La data: 6 marzo (65° giorno del calendario giuliano) 1475 (2228 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Michelangelo: 89, il numero chiave: 16 e l’età di Cristo: 33. La data: 18 febbraio (49° giorno del calendario giuliano) 1564 (2317 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Michelangelo: 89, il numero chiave: 19 e l’età di Cristo: 33.


ASCESA AL MONTE VENTOSO L’allegoria della crisi spirituale: Francesco e Gherardo A Dionigi da San Sepolcro dell'ordine di Sant'Agostino e professore della Sacra Pagina Sui propri affanni, comunemente nota come Ascesa al Monte Ventoso, è una lettera scritta da Francesco Petrarca in latino, raccolta nelle Familiares (IV, 1). Narra l'ascesa del mont Ventoux compiuta dal poeta e dal fratello Gherardo tra il 24 e il 26 aprile 1336. Per quanto rechi in calce l'indicazione « Malaucena, 26 aprile 1336 », insigni studiosi, quali Giuseppe Billanovich e Hans Baron, hanno dimostrato come la composizione (o almeno una possibile rielaborazione) sia da posticipare al 1352 o al 1353. Il documento è indirizzato all'amico Dionigi di Borgo San Sepolcro, frate agostiniano e teologo che aveva regalato al Petrarca una copia delle Confessioni di Sant'Agostino, opera che influenzò molto il poeta e che nella lettera viene citata quando Francesco, giunto in vetta, ne legge un passaggio. Contenuto Petrarca comunica all'amico Dionigi da Borgo San Sepolcro di essersi finalmente accinto a scalare il monte «chiamato giustamente Ventoso». In effetti, avendo vissuto lungo tempo nella limitrofa zona di Valchiusa ed Avignone, già da molti anni si è prefissato questo obiettivo. Infine, leggendo un passo di Livio secondo cui Filippo, giunto sulla sommità del tessalo monte Emo, dichiarò [3] di aver visto l'Adriatico da un lato e l'Eusino (cioè il Mar Nero) dall'altro , decide di intraprendere l'impresa. Dopo aver valutato chi potesse essere l'accompagnatore migliore, decide di proporre la gita al fratello minore Gherardo, che accetta con entusiasmo. L'ascesa si rivela subito difficile: il percorso è infatti ripido, scosceso e pieno di sassi. Gherardo si arrampica ugualmente con facilità ed estrema destrezza, mentre Francesco è costretto a fermarsi numerose volte per la fatica. In realtà il poeta è in grave crisi spirituale e il suo cammino è impedito perché il suo animo è occupato dalla passione e dall'attaccamento ai beni mondani anziché rivolto interamente a Dio e alle cose spirituali. Invece il fratello Gherardo, fattosi monaco giovanissimo, è più avvantaggiato. Alla fine Francesco riesce ad arrivare in cima, simbolo della meta verso Dio, e per ringraziarlo legge un passo delle Confessioni. Aperto il libro a caso si imbatte in una riflessione di alto e significativo valore simbolico: «e vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri e trascurano sé stessi».

IL GIOCO DEI “FRATELLI PETRARCA” E DI CRISTO Protagonisti del gioco: Anno 1336 (36). Francesco Petrarca: 32 anni. Il fratello Gherardo: 29 anni. Cristo: 33 anni. Le date: 24 aprile 1336 e 26 aprile 1336, dovranno essere composte con la somma dei numeri: 36, 32, 29, 33.

FRANCESCO PETRARCA Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 18/19 luglio 1374) è stato uno scrittore, poeta e filosofo italiano, riconosciuto universalmente quale fondatore dell'umanesimo. GHERARDO PETRARCA Il fratello minore di Petrarca nacque a Incisa Valdarno nel 1307. Gherardo entra nell'ordine monastico dei certosini e fu assegnato alla certosa di Montrieux, vicino a Tolone, dove trascorse il resto della vita. GESU’ CRISTO E’ morto in croce a 33 anni.


IL GIOCO DEI “FRATELLI PETRARCA” E DI CRISTO

Francesco Petrarca nato nel 1304 (4), sale il monte Ventoso a 32 anni, nel 1336 (4+32=36). Gherardo Petrarca nato nel 1307 (7), sale il monte Ventoso a 29 anni, nel 1336 (7+29=36). Cristo è morto in croce a 33 anni.

Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1336 (36). Francesco, età: 32 anni, Gherardo, età: 29 anni, numeri chiave: 18, 16, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33, con la somma dei numeri: 36 - 32 - 29 ed i numeri chiave: 16, 19. (l’età dei due fratelli, deve essere sempre in coppia: 6-6, 10-10) Il numero 33 è composto da: Prima data: 6 volte l’età di Francesco (32), 6 volte l’età del Gherardo (29) e 21 volte l’anno: 36. Numero chiave: 18. Seconda data: 10 volte l’età di Francesco (32), 10 volte l’età del Gherardo (29) e 13 volte l’anno: 36. Numero chiave: 16.

La data: 24 aprile (114° giorno del calendario giuliano) 1336 (2089 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Francesco: 32, Gherardo: 29, l’anno: 36, il numero chiave: 18 e l’età di Cristo: 33. La data: 26 aprile (116° giorno del calendario giuliano) 1336 (2089 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Francesco: 32, Gherardo: 29, l’anno: 36, il numero chiave: 16 e l’età di Cristo: 33.


LAURA 1 giugno 1506 (GIORGIONE) Il ritratto femminile detto Laura è un dipinto a olio su tela incollata su tavola di Giorgione, firmato e datato: 1 giugno 1506, sul retro, e conservato nel Kunsthistorisches Museum a Vienna. Si tratta dell'unica opera autografata dall'artista datata. «1506 adì primo zugno fo fatto questo da man de maistro Zorzi de Chastelfr… cholega de maistro Vizenzo Chaena ad istanzia de misier giacomo»

Giorgione nato nel 1476 (76), nel 1506 (76+30=106) ha 30 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1506 (106). Giorgione, età: 30 anni, numero chiave: 17, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 30 - 106 ed il numero chiave: 17.

La data: 1 giugno (152° giorno del calendario giuliano) 1506 (2259 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giorgione: 30, l’anno: 106, il numero chiave: 17 e l’età di Cristo: 33.


DOCUMENTO 13 febbraio 1508 (GIORGIONE) 13 febbraio 1508 una lettera autografa sottoscrive l’impegno d’eseguire “quattro quadri in quadrato” con le vicende di Daniele. Per questo lavoro non è fissato un compenso, perché il pittore desidera che il committente veda prima il risultato finale e decida da se’ il valore. Poco dopo il doge Leonardo Loredan, entusiasta del ritratto appena ultimato (perduto anche questo, inutile dirlo) gli commissiona la decorazione esterna del Fondaco dei Tedeschi, iniziando dalla facciata che da sul Canal Grande.

Giorgione nato nel 1476 (76), nel 1508 (76+32=108) ha 32 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1508 (108). Giorgione, età: 32 anni, numero chiave: 21, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 32 - 108 ed il numero chiave: 21.

La data: 13 febbraio (44° giorno del calendario giuliano) 1508 (2261 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Giorgione: 32, l’anno: 108, il numero chiave: 21 e l’età di Cristo: 33.


Documenti per gli affreschi di Giorgione al Fondaco dei Tedeschi L’8 novembre 1508 gli affreschi sono terminati, ma l’artista non è contento del compenso e promuove una causa per la valutazione del proprio lavoro. L’11 dicembre il suo vecchio maestro, Giovanni Bellini nomina una commissione d’esperti, tra cui il Carpaccio, che decide un pagamento di 150 ducati. In realtà gliene saranno corrisposti soltanto 130.

Giorgione nato nel 1476 (76), nel 1508 (76+32=108) ha 32 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1508 (108). Giorgione, età: 32 anni, numeri chiave: 21, 13, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 32 - 108 ed i numeri chiave: 21, 13.

Le date: 8 novembre (312° giorno del calendario giuliano) 1508 (2261 dalla fondazione di Roma) e 11 dicembre (345° giorno del calendario giuliano) 1508 (2261 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Giorgione: 32, l’anno: 108, i numeri chiave: 21, 13 e l’età di Cristo: 33.


Documenti per la commissione a Giorgione del teler di Palazzo Ducale Il 14 agosto 1507 la tesoreria di Palazzo Ducale registra un acconto di 20 ducati per un telero (grande dipinto ad olio su tela), destinato alla sala delle Udienze, cui seguirà il pagamento di 25 ducati il 24 gennaio 1508 (24 gennaio 1507 more veneto) seguente ed il saldo di 35 lire e 18 soldi il 23 maggio 1508. Quest’opera è perduta.

Giorgione nato nel 1476 (76), nel 1507 (76+33=107) ha 31 anni. Giorgione nato nel 1476 (76), nel 1508 (76+32=108) ha 32 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1507 (107). Giorgione, età: 31 anni, numeri chiave: 26, 3, Cristo: 33 anni. Anno 1508 (106). Giorgione, età: 32 anni, numero chiave: 3, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 32 - 108 ed i numeri chiave: 26, 3.

Le date dei tre documenti, sono composte con la somma dei numeri di Giorgione: 31, 32, gli anni: 107, 108, i numeri chiave: 26, 3 e l’età di Cristo: 33.


NON TUTTE LE PERSONE DEL MONDO POSSONO ESSERE PRESE IN GIRO DALL’EMERITO PROF. SALVATORE SETTIS © 2010 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino. Il brano è tratto da Artisti e committenti fra Quattro e Cinquecento di Salvatore Settis con postfazione di Antonio Pinelli in uscita il 9 febbraio (234 pp., Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2010, e 21,00) di Salvatore Settis , da Il Giornale dell'Arte numero 295, febbraio 2010.

I gialli dell'arte Una Pala, una data Salvatore Settis, nel libro Artisti e committenti, appena pubblicato da Einaudi, dopo una minuziosa ricostruzione dei fatti, suggerisce una soluzione al mistero della data della Pala di Castelfranco di Giorgione. “… Cominciamo col rileggere accuratamente l’iscrizione:

matheo• constantio• cyprio• egre gia• corporis• forma• insigni• animi virtvte• immatvra• morte• sublato ob bene• gestam• militiam• tvcius• pater mvtii• filivs• charissimo filio• pientis sime• posvit mdiiii mensis avgusti

s

Nonostante l’ipercorrettismo charis

imo, è un’epigrafe scritta in buon latino …”

La parola CHARISIMO è scritta con una S maiuscola soltanto. Con l’aggiunta di una lettere (una S), il “testo manomesso” dal prof. Settis è composto da 174 lettere.

Testo originale MATHEO CONSTANTIO CYPRIO EGRE (26 lettere) GIA CORPORIS FORMA INSIGNI ANIMI (28 lettere) VIRTUTE IMMATURA MORTE SUBLATO (27 lettere) OB BENE GESTAM MILITIAM TUCIUS PATER (31 lettere) MUTII FILIUS CHARISIMO FILIO PIENTIS (32 lettere) SIME POSUIT MDIIII MENSIS AUGUSTI (29 lettere) Totale: 173 lettere.

(tratto dal PDF n° 9, La Pala Castelfranco di Giorgione, Giorgioppi 2011-15)


La data: 1° agosto ed il numero di lettere del testo: 173, ci devono dare la stessa soluzione. 6.

Tuzio Costanzo nato nel 1446 (46) all’età di 58 anni, nel 1504 (46+58=104) commissiona la lastra tombale per il figlio Matteo morto a 23 anni. Cristo è morto a 33 anni. Anno 1504. Tuzio Costanzo ha 58 anni, il figlio Matteo è morto a 23 anni e Cristo è morto a 33 anni.

LASTRA TOMBALE PER IL FIGLIO MATTEO COSTANZO, 1504

numero in codice: 58.23.33

(tratto dal PDF n° 9, La Pala Castelfranco di Giorgione, Giorgioppi 2011-15)


La data: 1° agosto ed il numero di lettere del testo: 173, ci devono dare la stessa soluzione. 6. Usando il numero in codice: 58.23.33, questa è la soluzione che ho trovato, per risolvere il problema della “data corretta “sulla lastra tombale di Matteo Costanzo del 1504. (tratto dal PDF n° 9, La Pala Castelfranco di Giorgione, Giorgioppi 2011-15)

Lastra tombale di Matteo Costanzo marmo bianco, 209 x 103 cm, Duomo di Castelfranco.

Il numero di lettere (173) e la data 1504 sono opera del lapicida e di chi gli ha imposto il testo. La data 1° agosto 1504 fa parte del gioco delle 173 lettere (due operazioni devono dare le stesse informazioni). Le misure che noi oggi conosciamo, 209 x 103 cm (2090 x 1030 mm), non sono reali ma informative e sono opera dei Ministeri Internazionali della Cultura.

Tuzio Costanzo nato nel 1446, a 58 anni, nel 1504, commissiona la lastra tombale per il figlio Matteo, morto a 23 anni . Cristo è morto a 33 anni.

LASTRA TOMBALE DI MATTEO COSTANZO, 1504, numero in codice: 58.23.33

Diagrammi con le 173 lettere del testo, l’anno 1504 scritto sulla lastra tombale e la data corretta dell’allestimento della Cappella Costanzo, il 1° agosto 1504. I diagrammi sono composti con la somma dei numeri di Tuzio Costanzo: 58, del figlio Matteo: 23 e di Cristo: 33.


LASTRA TOMBALE DI MATTEO COSTANZO, 1° agosto 1504 Nella ‘vecchia’ cappella, la tomba di Matteo Costanzo (1481-1504), figlio di Tuzio (1446-1510), era scavata in un muro laterale e chiusa dalla lastra oggi deposta ai piedi dell’altare. Matteo era morto di febbri a Ravenna, all’età di 23 anni (1498-1499 /1503-1504?), nel corso di una campagna bellica condotta dalla Serenissima. Il bassorilievo mostra l’immagine di un giovane guerriero, in armatura completa, con la spada al fianco e un copricapo sui capelli fluenti. Ai lati della testa: lo stemma dei Costanzo, sei costole umane, sovrastate da un leone rampante. L’iscrizione posta alla base della lapide celebra la bellezza e il valore di Matteo Costanzo e sigla una data, agosto 1504, riferibile all’allestimento della cappella. Sul muro opposto, si trovava il sepolcro di Tuzio (come da testamento del 1510). [A Matteo Costanzo di Cipro, di rara Bellezza nel corpo e di insigne virtù nell’animo, strappato da immatura morte, il padre Tuzio, figlio di Muzio, pose con somma pietà al carissimo figlio, per aver bene compiuto il suo ufficio di soldato, nel mese di agosto 1504].

Il committente Tuzio Costanzo, nato nel 1446 (46), nel 1504 (46+58=1504) ha 58 anni. Il figlio defunto, Matteo Costanzo, nato nel 1481 (81), muore a 23 anni, nel 1504 (81+23=1504). Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1504 (104). Tuzio, età: 58 anni, Matteo, età: 23 anni, numero chiave: 5, Cristo: 33 anni. Comporre sempre il numero: 33 1) Con la somma dei numeri: 58 - 104 ed il numero chiave: 5. 2) Con la somma dei numeri: 23 - 104 ed il numero chiave: 5.

La data: 1° agosto (213° giorno del calendario giuliano) 1504 (2257 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Tuzio: 58, Matteo: 23, l’anno: 104, il numero chiave: 5 e l’età di Cristo: 33.


AFFRESCHI DEL SANTO A PADOVA (TIZIANO) "Gli affreschi della scuola del Santo a Padova" appartengono ad una serie di tre dipinti autografi di Tiziano Vecellio, realizzati nel 1511. Tiziano iniziò gli affreschi il 23 aprile del 1511 (fonti: Grazzini Cocco, "Bollettino del Museo Civico di Padova" Ed. 1927; Sartori, "L'Arciconfraternita del Santo, Ed. 1955). L'ultima ricevuta "a saldo" – con la dicitura "li tre quadri", firmata "TlCIAN DI CADOR" – riporta la data del 2 dicembre 1511.

Tiziano nato nel 1489 (89), nel 1511 (89+22=111) ha 22 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1511 (111). Tiziano, età: 22 anni, numeri chiave: 10, 5, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 22 - 111 ed i numeri chiave: 10, 5.

Le date: 23 aprile (113° giorno del calendario giuliano) 1511 (2264 dalla fondazione di Roma) e 2 dicembre (336° giorno del calendario giuliano) 1511 (2264 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Tiziano: 22, l’anno: 111, i numeri chiave: 10, 5 e l’età di Cristo: 33.


ASSUNTA 20 marzo 1518 (TIZIANO) L'Assunta è un dipinto a olio su tavola di Tiziano, datato: 1516-1518. Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia. Nel 1516 il priore del convento francescano dei Frari, a Venezia, commissionò una pala a Tiziano per l'altare maggiore. Il 20 marzo 1518, come ricorda il Sanudo, l'opera fu solennemente inaugurata, collocandola in una monumentale edicola marmorea appositamente costruita.

Tiziano nato nel 1489 (89), nel 1518 (89+29=118) ha 29 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1518 (118). Tiziano, età: 29 anni, numero chiave: 21, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 29 - 118 ed il numero chiave: 21.

La data: 20 marzo (79° giorno del calendario giuliano) 1518 (2271 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Tiziano: 29, l’anno: 118, il numero chiave: 21 e l’età di Cristo: 33.


PALA PESARO 24 aprile 1519 (TIZIANO) La Pala Pesaro è un dipinto a olio su tela di Tiziano, datata: 1519-1526. Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia. Era nata come ringraziamento per la vittoria nella battaglia di Santa Maura (1502), come ricordano i turchi prigionieri e il vessillo con le insegne dei Pesaro e dei Borgia, promotori, col defunto papa Alessandro VI, dell'iniziativa. L'opera venne commissionata il 24 aprile 1519 da Jacopo Pesaro, il vescovo di Pafo, a Cipro, La Pala fu saldata, il 26 maggio 1526 e solennemente inaugurata l'8 dicembre 1526.

Tiziano nato nel 1489 (89), nel 1519 (89+30=119) ha 30 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1519 (119). Tiziano, età: 30 anni, numero chiave: 24, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 30 - 119 ed il numero chiave: 24.

La data: 24 aprile (114° giorno del calendario giuliano) 1519 (2272 dalla fondazione di Roma), è composta con la somma dei numeri di Tiziano: 30, l’anno: 119, il numero chiave: 24 e l’età di Cristo: 33.


PALA PESARO 26 maggio-8 dicembre 1526 (TIZIANO) La Pala Pesaro è un dipinto a olio su tela di Tiziano, datata: 1519-1526. Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia. Era nata come ringraziamento per la vittoria nella battaglia di Santa Maura (1502), come ricordano i turchi prigionieri e il vessillo con le insegne dei Pesaro e dei Borgia, promotori, col defunto papa Alessandro VI, dell'iniziativa. L'opera venne commissionata il 24 aprile 1519 da Jacopo Pesaro, il vescovo di Pafo, a Cipro, La Pala fu saldata, il 26 maggio 1526 e solennemente inaugurata l'8 dicembre 1526.

Tiziano nato nel 1489 (89), nel 1526 (89+37=1526) ha 37 anni. Cristo è morto a 33 anni. Sistema romano-cristiano I romani usavano mettere nelle loro date all’interno del calendario romano (A.U.C., dalla Fondazione di Roma) e solare (di Numa Pompilio o giuliano), soltanto l’età del protagonista, unendola ad un “numero chiave”. Anno 1526 (126). Tiziano, età: 37 anni, numeri chiave: 20, 16, Cristo: 33 anni. Comporre il numero: 33, con la somma dei numeri: 37 - 126 ed i numeri chiave: 20, 16.

Le date: 26 maggio (146° giorno del calendario giuliano) 1526 (2279 dalla fondazione di Roma) e 8 dicembre (342° giorno del calendario giuliano) 1526 (2279 dalla fondazione di Roma), sono composte con la somma dei numeri di Tiziano: 37, l’anno: 126, i numeri chiave: 20, 16 e l’età di Cristo: 33.


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