B ALCONE FATTI
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prodotti tipici e genuini
IL
DELLA
Quindicinale gratuito • Anno II • Numero 39
In affanno:
GRANDE
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Edizione POTENZA
Facce di casta dal 09.11 al 22.11
& MISFATTI
LUCANIA
C O N T E
dal 23 novembre al 6 dicembre 2007
QUANDO CAMBI CASACCA TI PUÒ SUCCEDERE
LA PRESIDENZA DI UNA SCATOLA VUOTA
ESPLODONO LE CASETTE
DELLA RIFORMA
IL VIVIANI SENZA SPALTI, IL BASKET SENZA PALAZZETTO
L’Assessore comunale, rotto il sodalizio con Falotico, è assediato dai vecchi amici
La V commissione dovrebbe vigilare. Gli nascondono le carte. Lui usa i giornali
Picciano è un borgo di proprietà del Comune di Matera. Il Sindaco se ne accorge solo ora
L’Assessore comunale allo sport gira in tuta, forse cerca di nascondersi dai suoi insuccessi
FIORE
Sugli scudi:
PAGLIUCA
Suda freddo:
BUCCICO
In panne:
GINEFRA
Fuoco di rabbia. Il busine$$ cova sotto la cenere In Basilicata la scorsa estate, 318 incendi. La superficie percorsa dal fuoco è stata in totale di 4.244 ettari (di cui 2.055 boscata). La guerra contro incendiari e piromani si può vincere: basta volerlo. Il fuoco non è un'ineluttabile presenza, da accettare come una catastrofe naturale, nel panorama estivo. Comuni, Regione, Stato, ogni apparato pubblico ha delle colpe per la superficialità e l'inerzia opposte a un'emergenza così vecchia da diventare endemica. [Petruccio alle pagine 8 e 9]
Potenza
HANNO DETTO
Giuseppe Fiego (medico, Lagonegro 1852 - 1909)
“È meglio operando obliar, senza indagarlo questo enorme Mister dell’Universo”
Nozze in vista?
“Innamorarsi sotto le stelle”
evento imperdibile dedicato a tutti gli sposi 9 dicembre • Potenza • Park Hotel 4 imperdibili sfilate alle 10:30, 12:30, 16:30 e 18:30 da seguire gratuitamente, brindando
Per informazioni e per la prenotazione, obbligatoria, Boutique
Via del Gallitello, 89 | Potenza |0971•54939
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Venerdì 23 novembre 2007 sondaggio
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Sei superstizioso?
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direttore responsabile Antonio Savino direttore editoriale Gianluigi Petruccio grafica ed impaginazione Ivan Fabbricatore editore Sud’Altro srl redazione viale Medaglie Olimpiche 12, Potenza 0971.444976 - fax 0971.449056 redazione@ilbalconedelconte.it pubblicità 199 25 00 55 fax 0971.449056 • direzione@fonovipi.it tariffa a modulo € 70,00 | pagina intera (100 moduli)
stampa Martano Editrice srl Registrazione trib. di Potenza 340 del 16/12/05
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SÌ
NO
NON RISPONDE
72 %
16 %
12 %
sondaggio telefonico realizzato in proprio, tra il 16 ed il 20 novembre, su un campione statistico di 318 abbonati agli operatori telefonici della città di Potenza
AMBO = 37, 89
Alcune risposte al sondaggio in TOUR per la città
Matteo, imprenditore, è superstizioso. Nel suo studio tiene un elefantino con la proboscide rivolta verso la vetrina.
Diamo i numeri al
Vito Santarsiero, sindaco della città di Potenza. Dice di non essere superstizioso, anche se aggiunge: “Mia madre ha detto che sono nato con la camicia (l’ha conservata in un fazzoletto e me l’ha regalata quando sono stato eletto sindaco), per cui dovrei essere fortunato e protetto dal malocchio”.
Emilio, potentino trapiantato a Milano. Da bambino aveva paura del gatto nero. Oggi non è più superstizioso.
TERNO = 6, 37, 89 QUATERNA = 6, 7, 37, 89 CINQUINA= 6, 7, 16, 37, 89 Da giocarsi entro la prima settimana di dicembre su Roma
di frutta: otte 35,lavoro n mal ria est ato... ro compensato, u Q ogn ord Bi 62, di verdura: di L ho s scarsa fortuna, • BOTTEGA =
Ema, di origine macedone, sposata da due anni con un italiano. Non è superstiziosa. Suo marito sì.
Francesco, pallanuotista, è molto scaramantico. Se ha vinto l’ultima gara, indossa la stessa maglietta all’incontro successivo, altrimenti entra in vasca con l’accappatoio.
78, di macellaio: cattivi presentimenti, 87, di fornaio: preoccupazioni per l'avvenire, 88, di pizzicheria: esperienze ambigue, 85, di stagnaio: guadagni inattesi, 36, di tabaccaio: situazione oscillante, 82, di barbiere: reazioni aggressive, 8, di cartolaio: crisi sentimentali, 40, di calzolaio: astuzia mascherata, 17.
• BOTTIGLIA = 14, sturarla: spese stravaganti, 16, riempirla: ottimo intuito, 71, di vetro: indecisione e insicurezza, 67, di cristallo: salute mutevole, 65, piena: febbre improvvisa, 60, vuota: vita tranquilla, 14, rotta: stati di tensione, 45, con vino: restituzione di denaro, 15, con acqua: soddisfazione intima, 21, con olio: progetti andati a monte, 26: con aceto: gioie sentimentali, 39, con liquore: entusiasmo di breve durata, 74.
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Politica e antipolitica
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L’ultima sfida: Cavaliere - Resto del mondo LA PRESA DI POSIZIONE di Berlusconi, la possibile nascita di un soggetto politico “del popolo”, in nome di valori come “la libertà”, appaiono tutti elementi di tattica politica, privi di visioni valoriali e tanto meno azioni legate ai veri interessi della comunità nazionale. Berlusconi è uno sportivo, che ama rischiare. Questa sua ennesima partita è “Cavaliere contro resto del mondo”. Contro Prodi e il suo governo, contro il Pd e Veltroni, contro Fini, Casini e la Lega. Il tentativo è prendersi tutta la posta sul tavolo. Sparigliare per vincere da solo! Berlusconi non ama stare nell’angolo. Ci si era ficcato con la storia della “spallata”. Finita male al senato. Ecco allora che dal cilindro del prestigiatore emerge il coniglio della tro-
vata a sensazione. I fuochi d’artificio, la luce tutta d’un botto! Questa volta però la mossa rischia di trasformarsi in un tritacarne. Se Berlusconi si lascerà trascinare sul terreno non suo della politica politicante, dei
governi istituzionali, di un estenuante dibattito sulle riforme, i giocatori più esperti dell’antico palazzo della politica romana lo logoreranno, lo consumeranno come un cerino. D’altronde Veltroni
non può ora, proprio ora, abbandonare Fini e Casini. Sarà inevitabile la nascita di un’area di centro, di un filtro fra Pd e berlusconismo. Storace ha inconsapevolmente aiutato Fini. Lo ha liberato da ogni ruggine di destra. Anzi oggi a destra con Storace e la Santanchè c’è proprio Berlusconi con il suo populismo esasperato. Fini e Casini possono sfruttare il varco e fare da sponda a Veltroni. Aiutarlo a venir fuori dalla morsa dei massimalisti di sinistra. La partita della politica italiana è riaperta. Tutti i giocatori hanno carte in mano. Vedremo chi saprà utilizzarle meglio. Soprattutto, chi riuscirà a conquistare il mazzo… gianfranco.blasi @ilbalconedelconte.it
Subito in crisi il Pd, troppi i nodi da sciogliere a Potenza... PARTONO I RICATTI, scissione inevitabile al Consiglio Comunale del capoluogo il 28 e 29, se Lacorazza non nominerà il nuovo segretario provinciale individuato nel gruppo di Roberto Falotico IN PREVISIONE della nascita del partito democratico, 4 pezzi da 90 della politica lucana – Salvatore Margiotta, Vincenzo Folino, Roberto Falotico e Piero Lacorazza – decidono la strategia immediata da seguire e gli organigrammi del futuro partito. E’ l’incontro di 4 big che risulterà storico, perché Roberto Falotico – tra i patti presi- rinuncia a candidarsi alla segrete-
LA PARTITA DELLA POLITICA italiana è riaperta. Tutti i giocatori hanno carte in mano. Vedremo chi saprà utilizzarle meglio. Casini gioca al centro, Fini è spiazzato, Berlusconi più a destra di lui. Veltroni ha un’occasione irripetibile di modificare le alleanze. E la sinistra massimalista rischia di restare fuori dai giochi, ma il proporzionale...
ria regionale lasciando campo libero al giovane Lacorazza, che diversamente avrebbr dovuto sudare le tradizionali sette camicie. Come contrappeso, però, Falotico chiede per un suo uomo la carica di segretario provinciale del PD potentino. Tutti felici i quattro: naturale stretta di mano per l’accordo fatto.
Margiotta e Folino intravedono giorni felici per il partito. Rimarranno delusi! Il Balcone del Conte del 15 novembre, dopo attente analisi dei risultati delle primarie, annunciava: Roberto Falotico è il nuovo leader della città di Potenza e del collegio 1, per aver conseguito – numeri alla mano – una vittoria in perfetta solitudine.
Nello stesso articolo mettevamo in evidenza la “buona affermazione di Lacorazza” sostenendo che “avrà parecchie gatte da pelare e dovrà dimostrare con i fatti di essere un vero segretario super partes di un partito nuovo, democratico, riformista e giusto”. Tutto sembra scorrere liscio come l’olio. Ed invece...
LA CENA DEL COMPLOTTO
QUALE FUTURO PER IL CONSIGLIO COMUNALE?
Il “Quotidiano”, sabato 3 novembre, annuncia che al ristorante Enos di Villa D’Agri, i rampolli diellini e diessini si incontrano intorno ad un tavolo per cercare un nome da proporre a Lacorazza, da contrapporre a quello di Falotico. Tra i rampolli, infatti manca quello di Roberto Falotico. Perché? Semplice: perché Falotico è un leader temibile, e bisogna “marginalizzarlo”. Per cui, i rampolli dei big danno vita ad un primo duro attacco nei confronti del vincitore della primarie del PD, colpevole solo di volere – nel rispetto degli accordi presi – un segretario espressione di vero riformismo. Mi domando: questi rampolli complottardi sapevano quello che facevano, i danni che creavano all’immagine del loro nuovo partito. Ma soprattutto, sapevano che c’era un patto di ferro tra Lacorazza e Falotico – in presenza di testimoni – per cui, la notte dei lunghi coltelli – quella del complotto – vissuta intorno ad un tavolo, era certamente inutile? Sarebbero interessanti le risposte. Quello che conta però, è il comportamento di La corazza, che si è trovato tra le mani una mina vagante. Che inevitabilmente è esplosa al Principe di Piemonte di Potenza, dove il giovane Piero è stato incoronato segretario di una sola parte del PD, in quanto Roberto Falotico era giustamente assente per il tradimento perpretato nei confronti suoi e del suo gruppo. Addio unità quindi, addio partito nuovo, addio partito riformista perché in effetti il PD ha dimostrato di possedere ancora i germi della solita liturgia, dei soliti vergognosi complotti compresi i soliti colpi bassi. Giustamente Salvatore Margiotta, prendendo la parola, ha parlato di “ombre” ed ha affermato: “si poteva tenPiero Lacorazza tare di fare di meglio”.
La cena dei rampolli complottardi, in verità, ha portato solo ad una spaccatura pericolosa nel PD con effetti a catena poiché – ad esempio – gli equilibri precari esistenti alla provincia di Potenza, sono saltati (al punto tale che Vincenzo Giuliano UDC ha chiesto le dimissioni di Altobello) per un contrasto ridicolo esploso proprio nel PD. Ma il vero terremoto lo si vivrà il 28 e 29 novembre al consiglio comunale di Potenza, dove il PD rischia, soprattutto se Lacorazza non riuscirà a far rispettare prima di tutto l’accordo iniziale preso tra i 4 big. Pericolo minore questo, perché il maggiore è un altro: i 6 consiglieri del gruppo di rinnovamento legati a Falotico, potrebbero creare una grande forza autonoma e insieme ai 2 consiglieri verdi, mettere in crisi l’attuale avversario di Falotico, – il sindaco Vito Santasiero – la cui maggioranza passerebbe così da 21 a 13 consiglieri. A pagare prezzo sarebbe Piero Laco-
razza che ha una sola strada per evitare sia la scissione: garantire, prima del consiglio comunale di Potenza, l’elezione a segretario provinciale di Potenza del PD, di un uomo simbolo della corrente del gruppo Falotico. Dal canto suo, il Sindaco contesta il metodo doroteo e il vecchio stile correntizio del suo vecchio amico della Margherita. saro.zappacosta @ilbalconedelconte.it
Andare oltre le attuali alleanze politiche LA CRISI POLITICA italiana sta suscitando sempre di più l’interesse al superamento dell’attuale sistema bipolare, fortemente influenzato dalle forze estreme. Minato anche da una legge elettorale sbagliata. Tutti gli esponenti politici nazionali ne sono convinti. Le prove di dialogo, anche trasversali, per un quadro di aggregazione più ampio dell’area moderata, riformista, popolare e liberale, conferma il forte interesse di ricomposizione dell’area centrista. L’idea di voler andare oltre l’attuale sistema di alleanze e giungere a forze politiche più omogenee, convince molti sostenitori del raggruppamento moderato. Porterebbe a realizzare quel collante che renderebbe più forte e coesa la governabilità del Paese. La neo formazione “L’Italia di centro” che nei giorni scorsi è stata presentata anche a Potenza, è da tempo impegnata con Flovilla (nella foto) e altri amici a costruire tale percorso. In Basilicata, per la verità, questo spazio si è già aperto. La fuoriuscita della sinistra massimalista dalla Giunta regionale, non solo ha consentito che l’Idc sostenesse la maggioranza regionale, ma ha avviato una nuova stagione politica. La strada da percorrere è tanta, ma non può passare inosservato il dato che esponenti regionali dell’Udeur, dell’Udc, dei liberal democratici (Diniani), dei socialisti, erano presenti alla manifestazione dell’Italia del centro. E non sembra si sia trattata di una mera visita di cortesia.
sergio.carnevale Vito Santarsiero
@ilbalconedelconte.it
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La città sott’occhio per stare più sicuri
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IL CONSIGLIO COMUNALE ha individuato dodici postazioni per impianti di videosorveglianza. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo il traffico e nel contempo di essere un deterrente rispetto alle azioni criminali IL DIBATTITO SULLA SICUREZZA assume di giorno in giorno proporzioni sempre maggiori. Questo a causa del susseguirsi di eventi a dir poco spiacevoli, che incidono notevolmente sulla tranquillità quotidiana dei cittadini italiani. Stiamo imparando a guardarci da tutto e da tutti perché ci sentiamo poco sicuri e, ancor peggio, poco protetti. Si potrebbe parlare di leggi inadeguate, di immigrazione poco controllata, ma ciò che ci appassiona di più adesso è sperare che ci sia qualcuno pronto a difendere la serenità della gente. A Potenza, il problema sicurezza non è certo da sottovalutare. I furti negli appartamenti sono aumentati, i danni a persone ed al patrimonio anche. Bisogna attrezzarsi per evitare che questa situazioni si trasformi in una emergenza, e bisogna farlo in fretta. Il Consiglio Comunale della città capoluogo, il 27 luglio scorso ha approvato il regolamento per l’istallazione e l’utilizzo degli impianti di video-sorveglianza. Un sistema che assume la duplice veste di vigilanza del territorio e controllo del traffico. Di conseguenza la Giunta, in
VIDEOSORVEGLIATE 01) Via Nazario Sauro (altezza uffici comunali)
dalla a g u f a l Dopo ce Ierace ex fornasi è evoluta la specie
02) Piazzetta Rione Francioso 03) Borgo San Rocco – Corso Garibaldi 04) Viale Marconi – Via Leonardo Da Vinci (ingresso Stadio Viviani) 05) Piazza Vittorio Emanuele II (Corso Garibaldi – Corso XVIII Agosto) 06) Piazza Vittorio Emanuele II (Corso Umberto – Via Vaccaro) 07) Viale Dante – Via Vaccaro
da topi di opificio a topi di ... appartamento !
08) Via Bramante – Via Vaccaro 09) Via del Gallitello – Via Vaccaro 10) Viale del Basento – Via Vaccaro 11) Piazza Mario Pagano 12) Piazza Matteotti
data 4 ottobre, ha individuato dodici postazioni ove ubicare le telecamere. Si tratta di punti nevralgici della città dove il sistema potrebbero fungere anche da deterrente rispetto alle azioni criminali. Per mettere in atto questo programma di sicurezza occorrono 137.000 euro e l’impianto verrebbe ad integrarsi con la
Nuova Centrale Operativa della Polizia Municipale. Lo strumento amministrativo è stato creato, adesso bisogna operare per trasformare in realtà una buona idea. Sarà necessario acquistare le apparecchiature, istallarle e coordinare le varie unità per ottimizzare la riuscita dell’operazione.
Qui potrebbero sorgere i problemi. Quando un intervento è messo a capo di più soggetti, si corre il rischio di creare contrasti che intralciano la velocità delle operazioni da compiere. Su questa in particolare, non ci si può permettere il lusso di tergiversare. Bisogna sbrigarsi perché è troppo importante. Così come importante è tro-
vare soluzioni per sorvegliare la periferia. Di notte diventa terra di nessuno ed è un vero oltraggio alla civiltà dover individuare zone nelle quali, dopo una certa ora è consigliabile non andare. La palla adesso è fra i piedi delle istituzioni. matteo.trombetta @ilbalconedelconte.it
Diritto di replica In riferimento alla foto pubblicata a pag. 5 gnalata alle autorità di polizia le condizioni fati(area Fiat) della rubrica “Senza parole” di vescenti del fabbricato nonchè, si presume, la prenerdì 9 novembre u.s. del quindicinale “Il balsenza di personale extracomunitario all’interno cone del conte”, sebbene con qualche remora, di detti locali. vorrei ricordare le vicende che hanno interesA fronte di ciò il predetto curatore non solo sato, nostro malgrado, la società “Procaccio e non si è premurato di richiedere all’ex banca Lancieri” - oggi fallita - proprietaria dell’immoMediterranea il pagamento per l’indebita detenbile riprodotto. zione dei suddetti locali, ma non ha ancora provLa società “Procaccio e Lancieri” fu dichiaveduto allo sfratto nei confronti del sig. rata fallita dal Tribunale di Potenza nel maggio Salvatore Gianfranco che detiene parte dei locali 1986, poichè lo stesso Tribunale non ritenne va(Croff casa) che li occupa, senza pagare alcun lida la proposta di concordato preventivo precorrispettivo, fin dal 1982. sentata dalla richiamata società ed approvata Questo è quanto abbiamo e dobbiamo annelle maggioranze di legge dai creditori chirocora subire a fronte dei comportamenti omissivi grafari (i creditori privilegiati non partecipano al di talune persone. voto in quanto il loro soddisfacimento deve essere intergale) ritenendo “che la liquidazione falCordialmente limentare è destinata a soddisfare i creditori in dott. Giorgio Lancieri maniera più estesa e completa”. Tuttavia, e siamo nel 2007, la Basica procedura è ancora in corso e, , poi in t a i F x E nonostante la presentazione di zz i) (via Ma altre due proposte di concordato fallimentare (resesi necessarie poichè divenuto definitivo lo stato passivo) presentate in data 30/07/02 e 20/12/02 il Giudice Delegato, letta la relazione negativa del curatore Avv. Nicola Giordano, ha ancora una volta respinto dette istanze che prevedevano il pagamento integrale dei crediti privilegiati e delle spese di procedura, nonchè del 25% dei creditori chirografari, nella speranza di, una volta chiuso il fallimento, poter recuperare il fabbricato. In tutto ciò, più volte è stata se-
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Liberal Café
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Il boss preso per la gola SI PUÒ ESSERE CAPI-MANDAMENTO della ndrangheta, uomini tutti di un pezzo, ma alla fine lasciarsi prendere letteralemte per la gola. Ad un latitante è bastata una zeppola per finire in manette UN 48ENNE CALABRESE, Cosimo Romanello, avendo scelto di affiliarsi alla cosca Coluccio ha rinunciato ad una vita onesta, rispettabile e libera. Il mafioso in questione era contumace dal giugno 2004, quando si sottrasse all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione, danneggiamento e porto abusivo di arma e munizioni. Adesso è fi-
nito in prigione per colpa di una zeppola. La latitanza costa troppo: sia moralmente che fisicamente. E Cosimo non è riuscito a pagare in toto tale prezzo. È tornato a casa per assaporare le tipiche zeppole calabresi di San Martino che la moglie aveva preparato con tanta maestria culinaria. Ahimè! Oltre all’amata consorte lo aspettavano anche i carabinieri di Locri. Così
il malvivente ha potuto gustare solo una frittella e l’ha subito digerita, davanti casa sua, in compagnia delle forze dell’ordine. In questo caso è appropriato dire: dopo il dolce viene l’amaro! Ma vi rendete conto che l’amore può essere manifestato in tante maniere? Quest’uomo poteva andare in una qualsiasi pasticceria a comprare le zeppole, ma non avrebbero avuto lo stesso sapore di quelle preparate dalle mani della sua dolce metà. L’eccessiva golosità è sempre
nociva. L’avidità del cibo porta ai malesseri fisici. Altresì l’avidità di potere porta ai malesseri sociali. Esistono, per esempio, gli arrivisti che pur di salire la scala gerarchica sono disposti a tutto. Come potremmo dimenticare alcuni politici, che pur di restare seduti sulla poltrona più alta sono disposti (e lo fanno praticamente) a dissang u a r e economicamente i cittadini, nonché loro elettori. In questo caso il dolce è per loro e l’amaro per noi. nicola.prete @ilbalconedelconte.it
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Ideologia ultras, no grazie! LA MORTE DI GABRIELE SANDRI ha scatenato dibattiti, generato prese di posizione pro o contro gli ultras. Sopratutto ha tolto un velo,
quello dell’ideologia al mondo del tifo organizzato, che ne sembrava permeato. Questo dato deve far riflettere. Tutti puntano il dito sulla politicizzazione delle curve, ma esistono davvero queste fazioni ideologiche contrapposte? Dopo la morte di Gabriele gli ultras hanno manifestato senza segni distintivi, non c’erano più svastiche, bandiere del Chè e nemmeno sciarpe. Nelle manifestazioni, negli assalti alle camionette delle forze dell’ordine c’era solo voglia di rivalsa contro un nemico comune: il poliziotto. Le dietrologie che si intravedono in questi vili attacchi allo Stato, magari ispirati dal clima esasperato dell’antipolitica, oppure un malessere sociale di una sub cultura, quella del tifo, sono poco credibili sottraendo la politicizzazione all’equazione. Un’altra vita stroncata per uno sport che ha perso di vista i suoi valori è ciò che resta. Non c’è bisogno di martiri per cambiare, non siamo più nel medioevo. francesco.blasi @ilbalconedelconte.it
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Batti e ribatti
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Fibrilla l’ente Provincia Polemiche e divisioni nella maggioranza. Siamo alla vigilia di una crisi? Manfredelli: “Si spendono cifre enormi per sostenere l’apparato di consenso clientelare di chi governa” Semplicemente come la logica conseguenza di una coalizione disorganica e sfaldata, incapace di dare corso a politiche in grado di rispondere alle aspettative ed alle esigenze dei cittadini. La continua e ripetuta mancanza del numero legale in Consiglio è una offesa alla fiducia degli elettori che devono assistere all’incapacità di far fronte perfino alla gestione ordinaria della Provincia, vista, oramai, come ente inutile e dannoso.
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La Provincia di Potenza spende cifre enormi per sostenere l’apparato di consenso clientelare dei partiti di maggioranza. Ben dieci Assessori e il ricorso all’uso di assunzioni, convenzioni e collaborazioni lautamente retribuite costituiscono ne costituiscono l’esempio più evidente. Basta dire che al Direttore Generale, non indispensabile, come dimostra il successivo licenziamento, è stato concesso un appannaggio di circa duecentomila euro l’anno, sicuramente sproporzionato e contrario ad una buona ed oculata amministrazione.
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Si tratta di un provvedimento giusto sul piano concettuale ma sbagliato per come, soprattutto nella prima fase, è stato gestito. L’auspicio è che le sollecitazioni e le proposte di modifica ripetutamente avanzate dall’opposizione inducano a prendere in considerazione una decisa sterzata nelle azioni da attivare, evitando di configurare il credito etico come semplice strumento di facile propaganda.
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Agli ultimi posti, manco a dirlo. Lo dice il Censis che per la Provincia di Potenza ha quantificato nell’ultimo anno una riduzione dal 65 al 52% delle prestazioni di servizio rese ai cittadini. Altobello dovrebbe spiegare ai cittadini lucani come mai la Provincia di Potenza si ritrova con il triste primato della disoccupazione a due cifre, del 13,8% della popolazione senza alcun titolo di studio, del 25% delle famiglie sotto il livello di povertà, del 69% delle famiglie lucane nella fascia di reddito bassa, con strade colabrodo e con edifici scolastici assolutamente inadeguati alle esigenze di alunni ed insegnanti.
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Sbagliato. Non siamo all’inizio, ma nel mezzo di una crisi che è nata con questo governo di centrosinistra della Provincia e si concluderà solo con un cambiamento del sistema di potere e del modo di governare, in cui il Presidente della giunta è pedina di un ingranaggio non utile né alle istituzioni e né alla popolazione.
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(Nicola Manfredelli, leader dell’opposizione alla Provincia di Potenza)
Altobello: “Siamo riusciti ad assicurare corposi programmi di manutenzione su tutta la rete viaria”
1. Provincia di Potenza, una maggioranza in fibrillazione. Come bisogna interpretare le polemiche e le divisioni che si registrano nel consiglio provinciale? 2. Parliamo di costi della politica e dell’accusa alla Provincia di Ente sprecone e spendaccione. Quanto c’è di vero? 3. Il credito etico è considerato da molti osservatori come il fiore all’occhiello delle azioni innovative della Provincia. Cosa lo conferma? 4. Servizi ai cittadini, a che punto siamo come provincia di Po tenza? Strade, edilizia scolastica e formazione professionale. 5. E’ recente la richiesta di dimissioni del Presidente della Provincia da parte di alcuni settori dell’opposizione. Siamo alla vigilia di una crisi? redazione @ilbalconedelconte.it
Basta guardarsi intorno per interpretare il momento politico: questo clima è dappertutto. Tutto sommato, anzi, in Provincia di Potenza da oltre tre anni si vive una sostanziale serenità sulle questioni programmatiche importanti; il resto sono piccole cose ingigantite e rese appetibili sulla stampa. La verifica programmatica in Provincia, infatti, sta concludendosi con una sostanziale convergenza di tutte le forze sulle questioni che hanno caratterizzato l’azione di questi anni. Intanto sulla scena politica italiana è arrivato un nuovo soggetto destinato a cambiare di molto il panorama politico. Una rivoluzione che non si metabolizza in pochi giorni e quella del Partito Democratico è una novità che viene messa in campo proprio per migliorare il rapporto diretto tra la gente e chi governa. Ai cittadini, infatti, non interessano le fibrillazioni, le questioni interne, le piccole cose personali; interessa se i governi danno risposte concrete ai bisogni delle comunità. E’ questo ciò che vogliamo fare e che stiamo facendo.
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Queste cose ormai si dicono di tutti gli enti. Per quanto ci riguarda posso dare dei dati concreti; l’azzeramento dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali di due società interamente partecipate dalla Provincia, il recupero di immobili di proprietà con il conseguente risparmio di enormi canoni di locazione, la riduzione delle consulenze e il taglio di incarichi a grandi manager e altre ne potrei aggiungere. Ma sarebbe un tema da approfondire ulteriormente.
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Il Credito Etico è un’esperienza felice. Un esempio di come un ente può entrare nel sistema locale di welfare con piccole azioni dirette ai singoli e finalizzate a venire incontro ad esigenze reali delle persone. Il sistema funziona; è gestito in collaborazione con la Fondazione Antiusura e questo la dice lunga anche sull’impegno della Provincia in favore della legalità. In condizioni di forte disagio finanziario, siamo riusciti ad assicurare corposi programmi di manutenzione su quasi tutta la rete viaria (gestiamo oltre 3 mila km di strade, più del doppio della Provincia di Bologna), per circa 40 milioni di euro. Poi ci sono le grandi opere. In edilizia scolastica oltre alla manutenzione stiamo andando avanti anche con progetti innovativi come campus e cittadelle in vari punti del territorio. Infine, sulla formazione attendiamo ancora il pieno trasferimento delle deleghe dalla Regione. Ma non solo. Di recente abbiamo varato provvedimenti di grande rilevanza che confermano l’azione della Provincia sui temi che riguardano le esigenze del territorio e dei nostri 100 comuni. Penso all’impegno per la rinegoziazione dei mutui, all’accordo con Poste Italiane finalizzato agli sportelli a rischio nei piccoli comuni, all’impiantistica sportiva minore e potrei continuare.
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L’opposizione fa il suo ruolo ma le dimissioni di un presidente eletto direttamente dai cittadini riporterebbero direttamente alle urne. E non si tratta di un’ipotesi reale. (Sabino Altobello, Presidente della Provincia di Potenza)
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L’inchiesta
[segue dalla prima]
Venerdì 23 novembre 2007
Fuoco di rabbia
Al dolore per i morti carbonizzati (ad agosto l’ agricoltore, Nicola Rivelli di 83 anni, nel podere nelle campagne di Spinoso in cui stavano bruciando delle sterpaglie), si aggiunge la rabbia per la catena impressionante di omissioni, lentezze, sprechi, che sono la causa prima del proliferare di atti incendiari da parte di veri e propri criminali. L’allarme e i proclami si sprecano quando sul terreno rimangono corpi bruciati. Poi si torna al quieto tran tran… fino alla prossima vittima! Inasprire le pene? Gli esperti lo considerano inutile. L’articolo 423 bis prevede il reato di inIn Basilicata cendio boschivo. Dai l’assistenzialismo ha quattro ai dieci anni per creato nei lustri una massa di addetti all’antincendio che conta ancora, nonosdolo, da uno a cinque tante il blocco delle assunzioni, numeri astronomici. Solo gli operai sono 7 mila (la per colpa ma in dibattiToscana ne ha 840, il Friuli una cinquantina) e purtroppo, statisticamente, più è alto il mento è abbastanza numero degli operai, più è alta la probabilità che scoppi un incendio semplice derubricarlo nel reato minore. Utilizzando poi i cavilli di legge, si rie- alla criminalità organizzata, a Antincendio (approvato solo a fine L’Assessore alla Protezione Civile sce ad abbattere seriamente la danno di intere comunità. luglio, mentre l’attivazione dell’iter dei della Regione Basilicata, Innocondanna. Si patteggia, si parte Lo scorso 28 agosto, al fine di corsi di formazione per i volontari cenzo Loguercio, ha definito dal minimo, si danno le atte- fronteggiare lo stato di emer- della protezione civile è partito solo a l’ordinanza n.3606 una “spolianuanti ed ecco che spesso si rie- genza in relazione a eventi cala- Settembre, ovvero ad emergenza pas- zione di pubblici poteri locali a favore sce a commutare la pena in mitosi dovuti alla diffusione di sata). Il Presidente De Filippo, ri- di quelli centrali”. Dichiarazione sanzione pecuniaria. incendi e fenomeni di combu- chiese l’inclusione della regione che cerca di smontare i conteIn Lucania come in Italia, pra- stione, il Consiglio dei Ministri Basilicata nell’ordinanza? In base nuti di una ordinanza che è figlia ticamente non esistono in- ha emanato disposizioni urgenti a questa esclusione, la Regione invece, di un provvedimento cendi naturali. Il fenomeno dei di protezione civile con l’Ordi- Basilicata dovrà ora affrontare il utile e giusto, finalizzato a colroghi è direttamente legato al- nanza n. 3606. La Regione Ba- “post evento” in piena ordina- mare le gravi inadempienze l’azione umana per il 98% del to- silicata, nonostante i numerosi rietà, a differenza delle altre re- delle regioni in materia di catatale. Per imprudenza e mancato incendi sviluppatisi in diversi ter- gioni che invece potranno agire sto incendi, soprattutto in merito rispetto delle norme (incendi col- ritori ad alta valenza naturalistica nella straordinarietà, fattore que- all’applicazione dell’art.10 della posi) e, soprattutto, per specula- e non, nonché a colture di oli- sto decisivo per l’attuazione del- Legge 353/2000 (divieti, prescrizioni legate alla ricerca di un veto, vigneti e quant’altro, non è l’art. 10 della Legge 353/2000 zioni e sanzioni). profitto (incendi dolosi). In altre stata inclusa nel provvedimento inerente i vincoli prodotti dalla Il comma 7 art. 1 dell’Ordiparole quando si parla di incendi di emergenza. Perché? Probabil- realizzazione del catasto incendi nanza fa infatti obbligo ai sogboschivi si parla di illeciti com- mente, ha ritenuto che avrebbe da parte dei comuni i cui terri- getti attuatori (Regioni, piuti da singoli, a volte collegati funzionato il Piano Regionale tori sono stati percorsi dal fuoco. Prefetture ed Enti Parco) di tra-
Un’emergenza così vecchia da diventare endemica
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smettere al Commissario delegato Guido Bertolaso, l’elenco dei comuni che non hanno provveduto a realizzare il catasto incendi. Comuni che in caso di inadempienza saranno soggetti a diffida. L’ordinarietà invece rischia di disattendere ancora, la concreta attuazione al catasto delle aree percorse dagli incendi. Vogliamo solo sperare che la Regione abbia vigilato affinché i Comuni perimetrassero entro lo scorso 30 settembre, gli ettari di territorio andati in fumo. Del resto, la Basilicata, con il programma antincendio 2007 (ripeto, approvato solo a fine di luglio), ha stanziato somme ingentissime: 2milioni e 269mila euro (500mila€ a favore del Corpo Forestale dello Stato, 300mila€ ai Vigili del Fuoco, 80mila€ per le Guardie Ecologiche Volontarie, 420mila€ per operai specializzati e trasporto, 215mila€ per acquisto software per catasto incendi. Totale di fondi erogati dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata pari a 1 milione e 515mila euro da aggiungersi ad ulteriori 754mila euro provenienti dal fondo per la Protezione civile così ripartiti: 127mila euro per i Vigili del Fuoco, 200mila euro alle organizzazioni di volontariato, 40mila euro per le Guardie Ecologiche Volontarie, 307mila euro per acquisto mezzi AIB, 80mila euro per il sistema di previsione del rischi incendi). Sarebbe davvero grave che la Regione Basilicata, dopo aver (forse) rinunciato alla “straordinarietà imposta dall’Ordinanza”, incorresse in una ennesima grave “inefficienza” !!! gianluigi.petruccio @ilbalconedelconte.it
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L’inchiesta
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Cronistoria del Porto Turistico degli Argonauti • 02/10/04 - In esecuzione di un provvedimento emesso dal gip presso il Tribunale di Matera, Angelo Onorati, su richiesta del pm, Rosanna De Fraia, il Corpo forestale dello Stato ha eseguito alla foce del fiume Basento il sequestro di parte dell'area dove si sta realizzando il porto turistico degli Argonauti. Il provvedimento, che interessa un area di due ettari, è stato motivato con le violazioni alle norme di tutela ambientale e in particolare ai vincoli di inedificabilità nei luoghi percorsi da incendi, previsti dalle legge 353/2000. L'area, di proprietà demaniale, era stata distrutta da un incendio nel 1998. • 26/10/04 - Il Tribunale della libertà di Matera, presieduto dal giudice Antonio De Facendis, respinge l'istanza di dissequestro del cantiere del Porto degli Argonauti, ritenendo persistenti i motivi che avevano portato al sequestro preventivo del cantiere. • APRILE 2005 - La Corte di Cassazione respinge il ricorso in Cassazione presentato dalla Nettis contro il provvedimento di sequestro di parte del cantiere. • DICEMBRE 2005 - Il CIPE revoca la seconda tranche di finanziamento pubblico.
Il Balcone del Conte vuole raccogliere tutte le segnalazioni dei lettori sullo spreco di denaro pubblico: storie e notizie che verranno vagliate dalla nostra redazione e pubblicate. Sperando che con il vostro aiuto qualcosa possa cambiare. redazione@ilbalconedelconte.it fax 0971 449056
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FATTI & MISFATTI Ai sensi di una legge, la 353/2000, anche in Italia vige il divieto a costruire sulle aree percorse da incendio. In 7 anni, il Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi (N.I.A.B) ha reso noti solo 2 (due) casi significativi di indagine condotti dagli Uffici del Corpo Forestale dello Stato: nel comune di Levanto (SP), ove è stato sequestrato il complesso alberghiero previsto sull’area percorsa da incendio nel 1999; nel comune di Pisticci (MT), ove è stata sequestrata una grande struttura alberghiera che prevede la costruzione di un porto per barche da turismo (Porto degli Argonauti) tant’è che in Italia, quando si parla di grandi complessi immobiliari nati sulla cenere degli incendi, purtroppo si cita l’"ecomostro" di Pisticci. Dopo che il rogo colpì la zona nel 1998, il Corpo forestale dello Stato si pronunciò per l'inedificabilità di un'area di due ettari. Anche il Tribunale di Matera confermò questo parere, invocando l'applicazione dei principi della legge nazionale. Ma la decisione non ha fermato i lavori del "Porto degli Argonauti" (nome del progetto), a cavallo del terreno sequestrato. Il sequestro è stato confermato dalla Cassazione. Questo porto turistico, si inserisce in un contesto più ampio di “riqualificazione e miglioramento” delle infrastrutture turistiche della costa jonica-lucana rappresentando il fulcro del "Complesso Turistico Integrato degli Argonauti" previsto in corrispondenza della foce del fiume Basento e proposto dalla Società Nettis Resort S.r.L., con sede a Bari in Via Grumo Appulo 11/A. Il porto prevede l'accoglienza di 481 barche di lunghezza variabile dai 15 agli 8 metri a cui si accompagnano tutte le opere accessorie ad un porto come pontili, darsene, ricovero delle imbarcazioni, officine e rimesse. Lo Studio di Impatto Ambientale relativo al Porto degli Argonauti prevede una serie di interventi di mitigazione per la
risoluzione dei problemi idraulici connessi all'interazione tra il fiume Basento e il mare, come il contenimento delle piene tramite la realizzazione di arginature in gabbionata metallica, per tutto il tratto terminale dell'asta fluviale del Basento, a cui si associa il taglio della vegetazione ripariale e la rimozione di qualunque ostacolo, vegetale e non che ostruisce il libero deflusso dell'acqua. Successivamente dovrebbero effettuarsi opere di rinaturalizzazione e protezione spondale, con funzione attentatrice nei confronti dell'onda di piena. Infine per fronteggiare l'intrusione del cuneo salino sono previste opere di immissione superficiale di acqua dolce. Con Deliberazione della Giunta Regionale n.526 del 9.3.2004 (presenti il Presidente Bubbico e gli Assessori Nigro, Salvatore e Collazzo) veniva espresso il giudizio favorevole di Compatibilità Ambientale ai sensi della L.R. 47798 comprensivo del parere favorevole sulla Valutazione d’Incidenza ai sensi del DPR 357/97. La stessa Deliberazione rilascia anche il nulla osta paesaggistico ai sensi del D.L.vo. 490/99. La delibera prescrive inoltre che, il giudizio favorevole di compatibilità Ambientale, sia soggetto ad alcune prescrizioni tra le cui, riportiamo solo il punto 6: A) II progetto esecutivo per la realizzazione di un porto turistico denominato "Porto degli Argonauti" dovrà essere rimodulato prevedendo….6. considerato che il canale di accesso al porto, nella parte centrale, lambisce aree che nell'agosto 1998 sono state percorse da incendio, fermo restando la perimetrazione delle aree percorse da incendio riportata su apposita perizia giurata di parte, al fine di garantire che la realizzazione delle opere non comporti trasformazioni delle stesse, in ottemperanza al divieto derivante dalla L.21/11/2000 n. 353 sugli incendi boschivi, la realizzazione dell'intervento non dovrà interessare le stesse e il tracciamento delle opere dovrà avvenire congiuntamente all'Ufficio Foreste e Tutela del Territorio Regionale…. In definitiva saranno 5 le aree portuali sulla costa jonica-lucana ovvero, in media, una ogni 7 km di costa. Si passerà dunque, da una carenza di strutture turistiche e di punti di approdo, ad una loro sovrabbondanza a tutto discapito della costa e delle foci fluviali che, a tutti gli effetti, sono quelle a pagarne le maggiori conseguenze.
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a tua DiccidilHarry Pot-
ce iL’autri la: “Albus S i e d v s e id ter È il pres lente, s, era gay”. il t r e a r ra Hogw far ent lità giusto ll’omosessua er e p d a a ur tem etterat nella l e ragazzi? bambini
CI DIC TUA LA 339 al: sms 31
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Un operaio di 43 anni, con moglie e figlio piccolo, si è suicidato perché non riusciva più a pagare il mutuo di casa. Un caso disperato o ci stiamo indebitando troppo? >> Ice come si fa a non indebiBenvenuti nell’era del tarsi, con gli stipendi che consumismo estremo, ci danno! dove per mantenere gli stili di vita pubblicizzati >> Filomena dalla tv ipotechiamo il Anche se ogni dolore menostro futuro. Assurdo ma rita rispetto, la perdita vero. della casa non giustifica un suicidio. >> Mari69 Chi può dire che è >> Poldok troppo facile suicidarsi? Bel pirla, adesso chi Attenzione a giudicare, a pensa alla moglie ed al volte le reazioni che si bambino? hanno sono imprevedibili. >> Libero62 >> Laura Troppo comodo risolvere Non ci stiamo indebii problemi così, adesso i tando troppo, è lo Stato problemi li ha tutti la moche con i continui rincari glie, rimasta sola senza non ci permette più di vi- lavoro e con i debiti. vere dignitosamente. >> Murate44 >> Elena77 Ha fatto bene, a mali Ormai è tutto un debito: estremi, estremi rimedi. compri oggi inizi a pagare tra un anno. E nel >> Deviltime frattempo resti senza laStanno cambiando voro. troppe cose, e troppo velocemente. Per questo la >> MariaSerpentone gente non ce la fa e si diChiedete ai signori in alto spera a tal punto.
La vignetta di Mario Bochicchio
Po t e n z a
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Gli incontri con gli amici di
Beppe Grillo
Marco Falconeri, Beppe Grillo, meet-up group, Potenza Testo integrale del taccuino di martedì 13/11, ore 7.40, Radio Tour
Le soluzioni del numero precedente
Il Sudoku
FACILE
La regola principale Riempire la griglia in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro contengano una sola volta i numeri dall’1 al 9.
MEDIO
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Proprio spazio informativo autoprodotto
Recentemente, il Ministro per i beni e le attività culturali, Francesco Rutelli figlio di un architetto e nipote dello scultore Mario Rutelli ha polemizzato sullo scempio paesaggistico perpetrato in Italia da opere urbanistiche che poco si attagliano alle bellezze storicoculturali del nostro Paese. Il capro espiatorio delle nefandezze italiane in tal senso è stato individuato nella categoria dei geometri rei, secondo il ministro, di aver progettato senza rispetto per l'ambiente ed il paesaggio le città italiane. Nello specifico, Rutelli, che peraltro non è riuscito a diventare architetto, interrompendo gli studi, ha posto una problematica importante che riguarda molto da vicino anche la città di Potenza. Soltanto da poco la città si è dotata dello strumento del piano urbanistico cittadino che servirà a pianificare ed agire sul territorio con l'obiettivo di migliorarne le condizioni insediative, attraverso la riqualificazione (ad esempio) di ambiti degradati (a livello spaziale e/o sociale). Questo a livello di intenti. Bisogna poi vedere se in concreto si rafforzerà la tendenza a conciliare ambiente ed esigenze edilizie, anche se ancora condizionata da un vecchio modo di depredare il tessuto urbano figlio del post terremoto degli anni 80 e perpetratosi nel nostro Comune sino a pochi anni fa. Timidamente si affaccia un nuovo modo di urbanizzare che andrebbe però armonizzato in maniera più puntuale sui temi della pedonalizzazione e del verde attrezzato, unici strumenti per rilanciare il ruolo delle persone attualmente offuscato dalla supremazia delle automobili. Anche il centro storico meriterebbe di essere liberato dalla morsa a tenaglia delle automobili che inquinano ed involgariscono arterie e stradine di sapore medioevale che meriterebbero di essere rese liFrancesco Rutelli bere da scoprire al potentino come al turista. Un bel borgo medioevale con angoli da riscoprire ed utilizzare a fini turistici e culturali, purtroppo violentati dalla presenza di mezzi a motore parcheggiati ovunque, persino nel piazzale della chiesa di Santa Lucia, in piazza Prefettura il sabato sera, nella bella strada portante di San Michele. Tra scempi urbanistici del passato che hanno negato per sempre paesaggi e spazi verdi e speranze per il futuro la diatriba architetti geometri di rutelliana memoria si inserisce come una forma grottesca di polemica. Scaricare le colpe sui più, teoricamente preparati architetti o sparare a zero sui più modesti e pragmatici geometri? Sicuramente la nuova figura professionale dell'urbanista o pianificatore ha avuto, in Italia, un suo punto d'arrivo provvisorio nel Dpr n. 328 del 2001 che ha individuato nella categoria degli architetti il ruolo della pianificazione. L'impressione però è che dietro a certe scelte edilizie del passato ci sia stata certa politica, a qualsiasi titolo o a nessuno, di pianificare più che la qualità degli spazi urbani, la quantità dei lotti da attribuire a questa o quella impresa edilizia, senza guardare al paesaggio o al verde. La speranza adesso è rivolta verso questa nuova fase dell'amministrazione comunale, chiamata a proiettare Potenza verso una nuova fase. La domanda è se saprà riuscirci veramente.
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Mercato equo solidale se n’è parlato anche a Potenza
Arti e mestieri di un tempo
TUTTI I GIORNI PUÒ GERMOGLIARE il seme della dignità: è lo slogan della campagna “Tessere il futuro” promossa in 200 città, tra cui Potenza, per il commercio equo-solidale. La campagna, avviata per indagare la filiera del cotone dove attecchisce lo sfruttamento ambientale e sociale, propone regole condivise basate sull’equità e la solidarietà, in modo da giungere alla costruzione di una filiera del cotone trasparente e tracciabile, rispettosa dei diritti e della dignità umana. Attra-
verso l’iniziativa delle “colazioni equo solidali” è stato possibile degustare e scoprire i prodotti “altromercato” proposti attraverso il commercio equo-solidale e compiere un viaggio nella produzione del cotone e del tessile. La campagna “tessere il futuro” ha raccontato nuove storie come quella dell’Argentina dove, a novembre, germogliano i semi del cotone di altromercato. fabio.settembrino
Antichi intrecci all’uncinetto NONNA TERESA, artista della tradizione potentina, sa del cosiddetto “hand made”. La sua abilità è nelle mani
HA GLI OCCHIALI SPESSI che le scendono sul naso nonna Teresina, 89 anni. Sta ultimando un centrino all’uncinetto per la sua pronipote. “Non posso lavorare molto – dice senza alzare lo sguardo – Il tempo che posso dedicare al ricamo è molto limitato. Ho subito gli interventi alla cataratta e se voglio preservare la vista, devo stare attenta a non esagerare. Mezzora, un’ora al giorno, non di più. Quando ero giovane, questa casa era piena di ragazze che imparavano il mestiere e di giovani promesse spose che venivano da me per farsi preparare il corredo. Probabilmente in alcune case della città ci sono ancora le mie lenzuola con il punto a giorno. Oggi è tutto cam-
biato. Anche le mie nipoti prima del matrimonio hanno comprato quasi tutto al negozio. Ma io ho confezionato loro le copertine per la culla dei bambini e so che le conservano gelosamente per le future generazioni”. Nonna Teresina sa del cosiddetto “hand made” (letteralmente “fatto a mano”), la moda di indossare capi con fatture che sembrano, appunto, fatte a mano, ma, risponde: “Non è
proprio la stessa cosa. Però sono belli da vedere. Li ho visti indosso alla mia badante. Lei è giovane, viene dall’est, da uno di quei paesi di cui non ricordo il nome. Ho fatto la geografia, ma ho studiato solo fino a dodici anni. Dopo, mi sono rimboccata le maniche per guadagnarmi da vivere e sono diventata per tutti la maestra di ricamo. E la sa una cosa? Ho continuato a lavorare anche da sposata e al mio povero marito che non c’è più non è mai andata già che io guadagnassi più di lui e, per giunta, senza muovermi da casa. La mia è stata un’esistenza serena ed anche appagante. Le donne della mia età non possono dire lo stesso, perché erano poche quelle che riuscivano a realizzarsi superando divieti e retaggi. Peccato che l’industrializzazione abbia massificato tutto, ma il mio lavoro non si estinguerà, perché ci sarà sempre chi vorrà nel corredo almeno un capo, come dite voi, “hand made”.
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Nuove teconologie Fermi tutti, arriva il cellulare quadriband DOPO MESI DI TREPIDA ATTESA, la Motorola annuncia finalmente lo sbarco sul mercato italiano del nuovo RAZR 2 V9, ultimo nato nella famiglia Razr. È un cellulare quadriband, con design a conchiglia, che incorpora funzionalità multimediali e di intrattenimento, ed è arricchito da una memoria interna di 45 Mb (espandibile sino a 2 Gb con schede micro SD). Oltre alla spinta compatibilità con gli attuali standard di comunicazione dati (EDGE / GPRS / UMTS / HSDPA), il V9 è equipaggiato con l’innovativa tecnologia Cristal Talk, che elimina i rumori di sottofondo durante le telefonate. Nonostante le dimensioni e il peso estremamente contenuti, rispettivamente 103.5 x 53 x 13.4 millimetri e 125 grammi, il terminale offre due display da 240 x 320 pixel a 262000 colori (uno esterno da 2’’ e uno interno da 2.2’’), un player MP3, connettività Bluetooth, un videorecorder e una fotocamera da 2 Megapixel a fuoco fisso. Il V9 sarà a breve disponibile in Italia ad un prezzo indicativo di 399 euro.
dora.attubato
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RETE
DI
INFORMAZIONE
Messaggio informativo istituzionale
Via libera a cinque piani di sviluppo rurale Il comitato per lo sviluppo rurale (composto da rappresentanti dei 27 Stati membri) ha espresso oggi un parere positivo sui programmi presentati da Cipro, Belgio (Fiandre), Germania (3 Länder), Italia (3 regioni) e Spagna (Quadro nazionale) per il periodo di programmazione finanziaria 20072013. Questi programmi sono intesi a garantire le infrastrutture, creare nuove fonti di reddito per le regioni rurali, promuovere la crescita e combattere la disoccupazione. La Commissione deve ancora procedere all’adozione formale dei programmi nelle prossime settimane. “Questi programmi di sviluppo rurale sono fondamentali per il futuro delle nostre aree. Questi fondi contribuiranno alla diversificazione del settore agricolo, ma andranno anche a finanziare importanti progetti ambientali e creeranno lavoro in settori diversi dall’agricoltura” ha dichiarato Ma-
riann Fischer Boel, commissaria per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”. CONTESTO Nell’ambito della radicale riforma della Politica agricola comune (PAC), avviata nel 2003, anche la politica di sviluppo rurale è stata og-
getto di revisione. La Commissione ha condotto un’analisi approfondita, comprendente una “valutazione di impatto estesa” della futura PSR ed ha presentato una proposta nel luglio 2004. Nel settembre 2005, il Consiglio ha adottato le disposizioni relative ad una nuova politica di sviluppo rurale
per il periodo 2007-2013, i cui principi ispiratori sono “continuità e cambiamento”. La nuova normativa continua ad offrire una serie di misure per le quali gli Stati membri possono ottenere finanziamenti comunitari nell’ambito di programmi integrati. Cambia però la maniera in cui sono elaborati tali programmi, con un accento più forte sui contenuti strategici e sullo sviluppo sostenibile delle aree rurali. A questo scopo, la futura PSR si impernia su tre settori centrali di intervento, definiti di comune accordo (i cosiddetti assi): • miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale • sostegno alla gestione del territorio e miglioramento dell’ambiente • miglioramento della qualità di vita e promozione della diversificazione delle attività economiche.
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Niente pennichella c’è la pausa pranzo CAMBIANO LE ABITUDINI DEI LAVORATORI del terzo millennio. Ora si preferisce lavorare senza interruzione: solo pochi minuti di relax per un menu da gustare a mensa. Una varietà minima di pietanze per un costo contenuto NELLA MENTALITÀ del potentino non c’era, fino a qualche anno fa, il concetto della pausa pranzo. Si tornava tutti a casa per osservare la tradizione di riunire la famiglia intorno al desco. Chi ne aveva la possibilità, non disdegnava la “pennichella” pomeridiana. Le migrazioni occupazionali degli ultimi tempi hanno rivoluzionato le abitudini spostando i commensali dalla mensa familiare alla mensa aziendale, benché quest’ultima abbia acquisito
nuovi elementi, fino a perdere le caratteristiche del vecchio refettorio. Oggi la pausa pranzo si fa al ristorante con i prezzi della mensa aziendale. Esempi nella città di Potenza li troviamo in via della Chimica, in via dell’Unicef e nel centro storico. Il menu varia, vale a dire che non si mangia sempre pasta al pomodoro con fettina e contorno di lattuga. Paola, dipendente di un locale in via Isca del Pioppo che di giorno serve i pasti della mensa aziendale e di sera è piz-
zeria con musica mozartiana di sottofondo, dice che a ora di pranzo il ristorante è frequentato da circa duecento persone, mentre la sera i coperti si riducono a trenta: “Abbiamo un menu a scelta, che cambia ogni giorno, di quattro primi e quattro secondi con contorno a sette euro e cinquanta. Proprio per questa varietà, per l’ambiente ac-
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MENÙ CLASSICO 1 primo 2,50 € 1 secondo 3,00 € 1 contorno 1,50 € 1 bevanda 0,50 € ---------------------------------------Totale 7,50 €
cogliente e per il prezzo molto conveniente, da noi non vengono solo gli impiegati in pausa pranzo, ma anche le famiglie e, spesso, le casalinghe dopo aver fatto la spesa. È la risposta dei locali di ultima generazione alla domanda che vuole la qualità ad un costo contenuto”. contessina @ilbalconedelconte.it
Carosello lucano
per entrare in bacheca chiama il 199 25 00 55
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COSTANTINOQUAGLIATA agopuntore
miglioramento delle condizioni locali e consente di prolungare l’efficacia della terapia nel tempo.
(Fondazione Matteo Ricci)
Qual’è il meccanismo d’azione dell’agopuntura applicata al trattamento della patologia osteoarticolare? L’agopuntura è in grado di agire sui fattori che provocano, amplificano e/o perpetuano la sofferenza articolare non solo grazie ad un effetto diretto sull’articolazione ma anche predisponendo delle condizioni sia locali che generali che consentano una migliore difesa della struttura osteomuscolare articolare nei riguardi delle condizioni che provocano il dolore. L’azione di inibizione del dolore e l’azione decontratturante e antispastica permettono di interrompere il circolo vizioso che si automantiene attraverso la limitazione funzionale e il conseguente danno microcircolatorio e trofico, favorendo la ripresa della funzione e la mobilizzazione. L’azione eutrofica determina il
Quando è più opportuno che un emofilico si rivolga all’agopuntore? L’agopuntura trova applicazione in tutte le fasi dell’artropatia, previlegiando di volta in volta momenti ed aspetti differenti. Nel trattamento dell’evolutività dell’artropatia non si può individuare un momento in cui l’agopuntura può essere di maggiore efficacia, pertanto verrà effettuata una terapia sulla base della condizione cronica. Nel caso in cui sia richesto di trattare condizioni specifiche e limitate nel tempo, l’intervento dovrà essere mirato alla risoluzione del problema.
Ad esempio nel caso di riacutizzazione del dolore, verrà previlegiato l’aspetto antalgico e antiinfiammatorio, allo stesso modo, in caso di prolungata immobilizzazione articolare o nelle fasi riabilitative successive ad un intervento chirurgico l’agopuntura facilita la ripresa e il recupero funzionale. Aspetto altrettanto importante è quello di prevenzione delle riacutizzazioni, in questo caso è importante sottoporsi a cicli periodici che potranno essere effettuati preferenzialmente
prima dell’evento che si presume scatenante, come può essere la nebbia e il vento del periodo invernale.
In quale tipologia di dolore articolare puo’ essere utile? Secondo un’esperienza comune alla maggior parte dei pazienti, il dolore è fondamentalmente di tre tipi: 1. acuto (anche a riposo) conseguente al versamento emorragico 2. cronico subcontinuo prevalentemente esacerbato dal movimento, sulla base dell’artropatia degenerativa 3. Riacutizzazione non emorragica del dolore cronico su base essenzialmente climatica o da stress fisico, presente spesso anche a riposo Ritengo che l’agopuntura possa essere utile in tutti e tre i casi, sia a livello terapeutico, che preventivo, che coadiuvante delle terapie classiche della medicina occidentale: non vi è infatti alcuna controindicazione all’associazione dell’agopuntura con altre terapie, sia farmacologiche, che fisioterapiche, strumentali e chirurgiche.
EsperTi rispondono
pagina a cura di valeria.notarfrancesco@ilbalconedelconte.it e paola.savino@ilbalconedelconte.it
per i vostri quesiti: esperti@ilbalconedelconte.it (segreteria) 0971.44.90.58 Si sviluppa una protuberanza a forma di cono, dando LINO GUARRACINO luogo a una signifi(lucano), cativa distorsione viResponsabile Reparto suale. di Oculistica, Casa Il Cheratocono di Cura privata SALUS rappresenta la magin Battipaglia (Salerno) giore causa di Trapianto di Cornea in Italia ed in Europa e (ndr. la signora Concetta di la seconda negli USA dopo la Malvaccaro, ci ha inviato una letcheratopatia bollosa. tera molto "forte" su una rara patologia diagnosticata al figlio. Ci Esistono terapie? siamo adoperati inoltrando la Sua lettera ad uno dei massimi esperti) A mio figlio, 18 anni è stato diagnosticato il Cheratocono! Che cos’è? Il Cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea ad esordio puberale (tra i 12 e i 15 anni) e generalmente bilaterale. Si tratta di una malattia progressiva ad andamento capriccioso e generalmente sporadica, tuttavia esistono forme ereditarie di tipo familiare trasmissibili come carattere dominante nel 10 % dei pazienti. Nel 20 % dei casi i pazienti affetti da cheratocono possono andare incontro a intervento chirurgico. Il cheratocono (KEHR-atoh-kohn-nus spesso abbreviato in KC) è una condizione non infiammatoria dell'occhio nella quale la cornea, normalmente rotonda e a cupola, si assottiglia e diventa distorta.
Fino ad oggi non esisteva alcuna terapia in grado di prevenire la progressione del cheratocono e tutte le proposte terapeutiche mini-invasive come gli anelli intrastromali (INTACS) sono rivolte esclusivamente alla cura degli effetti refrattivi (astigmatismo e miopia) secondari alla malattia. L’individuazione di una "terapia etiopatogenetica" come il cross-linking del collagene
corneale potrebbe fortemente ridurre la percentuale dei pazienti che arriverà alla chirur-
ROBERTO SAVINO, amministrativo ed enti locali Se un dipendente in reperibilità di 6 ore in giorno feriale viene chiamato a rendere una prestazione lavorativa di 2 ore, come deve essere retribuito? Quale rapporto esiste tra indennità di reperibilità e compenso per lavoro straordinario? (Lettera firmata) Per quanto riguarda il calcolo dell’indennità di reperibilità, anche con riferimento ad eventuali interventi operativi del personale interessato, occorre tener conto che l’indennità di reperibilità non compete durante l’orario di servizio a qualsiasi titolo prestato e che, quindi, le ore di lavoro prestate vengono retribuite come lavoro straordinario. Per le stesse ore è esclusa la percezione del compenso di cui ai comma 1 e 4 dell’art. 23 del CCNL del 14.9.2000. In conclusione, se il dipendente in turno di reperibilità di 6 ore in giorno feriale viene chiamato a rendere una prestazione lavorativa di due ore, avrà diritto all’indennità di reperibilità (maggiorata del 10%) solo per 4 ore, mentre per le 2 ore di prestazioni rese a seguito di chiamata egli avrà diritto al solo compenso per lavoro straordinario (o ad equivalente recupero orario).
gia. Il "cross-linking" del collagene corneale Riboflavina-UVA indotto consiste nella foto-polimerizzazione delle fibrille del collagene stromale con lo scopo di aumentarne la rigidità e la resistenza alla cherato-ectasia attraverso l’azione combinata di una sostanza foto-sensibilizzante (riboflavina o vitamina B2) e fotoassorbente, con l’irraggiamento mediante luce ultravioletta da illuminatore in stato solido di tipo UVA. Il cross-linking del collagene mediante Riboflavina 0,125% - UVA è consigliabile nelle forme di cheratocono in fase refrattiva (stadio sino al 2°, come diagnosticato a suo figlio) che stanno progredendo negativamente, il cui peggioramento negli ultimi 6 mesi sia documentabile clinicamente, topograficamente, pachimetricamente e topo-aberrometricamente. Da escludere dal trattamento categoricamente tutti gli occhi con spessore corneale inferiore a 400 micron (in thinnest point) ed a mio personale avviso sono da escludere dal trattamento sperimentale anche soggetti in età inferiore ai 14 anni e superiore ai 40 anni, quei pazienti che manifestino stabilità clinicostrumentale acclarata negli ultimi 6-12 mesi, occhi con storia di pregressa cheratite erpetica ed in presenza di opacità cicatriziali corneali e strie di Vogt.
14 La nostra storia
Venerdì 23 novembre 2007
Meno male che c’è il parco del Seminario
tiva parlare che parte di quel terreno doveva ospitare addirittura quattro torri. Dando spazio all’ennesima speculazione edilizia, come se non bastasse la devastazione selvaggia prodotta a Poggio Tre Galli e Macchia Romana. Due grandi quartieri fatti a misura dei
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Il “giardino” dei seminaristi istituito da Pio XI
Vito Tammone
TRA VIALE DANTE E VIALE MARCONI l’unico polmone verde del quartiere che ha nel suo ombelico il campo sportivo “Viviani”. Attesa per il completamento dei lavori della Chiesa di Sant’Anna e San Gioacchino RIONE LIBERTÀ è tutto mattoni e cemento. Dagli anni cinquanta del secolo scorso ad oggi è stato continuamente mangiato dagli edifici. L’unico spazio vitale resta il campo sportivo Viviani. Ora potrebbe essere un bene, ma anche un male. Se il campo di calcio fosse delocalizzato in un posto più adeguato non sarebbe affatto negativo. Consentirebbe sicuramente alla città di dotarsi al suo posto di un’area immensa. Un luogo da qualificare in tutti i sensi. Potrebbe essere la grande occasione per la creazione di una vera grande piazza colorata di verde nel cuore della città. E’ l’unico modo per renderla fruibile e godibile a tutti i potentini. Però potrebbe essere anche un male qualora al suo posto vengano realizzati altri edifici. Una volta si sen-
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costruttori e non dei cittadini. Basti come esempio il fatto di non aver costruito strade adeguate, aree attrezzate o giardini, figuriamoci le piazze. Detto questo, meno male che c’è il Parco del Seminario, una boccata d’ossigeno in un rione dove il verde si sta esaurendo. Sulla base di un parere, espressamente richiesto al Dipartimento di Botanica ambientale della Università di Basilicata, sono stati rimossi gli alberi di viale Dante per fare spazio a nuove alberature coerenti con il terreno e il clima della città. Diventa comprenSopra, il passeggio pedonale che entra nel parco del Seminario. Sotto, i lavori del sagrato della chiesa di Sant’Anna e come si presenta viale Dante
sibile perché si gioisce quando si fa qualcosa per i cittadini come è successo per viale Dante. I lavori dapprima contestati sono stati poi accettati positivamente. Lo sono stati ancora di più quando si è visto il nuovo passeggio pedonale e il passaggio che porta al Parco del Seminario. Quest’ultimo, unico testimone dell’antico verde prima che nascesse il rione Tavolaro e rione Libertà. Bella la “promenade” tra i gradini realizzati in graniglia, la pavimentazione in cubetti di porfid, tra lastre di calcare bianco o colorato (giallo, verde e rosso); cordolature per marciapiedi in pietra di Minervino; spalliere, panchine e fioriere colorate. Oggi gli occhi dei residenti sono puntati su piazza don Colucci, il sagrato di Sant’Anna e San Gioacchino. La parrocchia del quartiere è ancora in attesa della fine dei lavori. Bloccati per molto tempo da alcune perdite di acqua. Lavori necessari onde evitare un altro smottamento, come quello accaduto all’incrocio di viale Dante con via Vaccaro. Un accadimento che è servito a qualificare il boschetto delle “Palazzine bianche”. Un luogo rimasto nella memoria di tanti cinquantenni che qui vi hanno trascorso i migliori anni dell’infanzia a costruire capanne e a fare guerra come i “ragazzi della via Pal”. antonio.savino @ilbalconedelconte.it
TRA I PONTIFICI SEMINARI regionali un posto particolare merita quello di Potenza, in quanto è l’unico in Italia che abbia la qualifica di Regionale Minore. Istituito nel 1925, per volontà di Pio XI, solo nel ’27, divenuto operante, accolse i primi seminaristi provenienti da tutte le diocesi lucane. Dal 1° luglio 1968 il Seminario è passato dalla dipendenza diretta della Santa Sede alla gestione dei Vescovi ed Arcivescovi della regione. Il Liceo-Ginnasio del Pontificio Seminario Regionale Minore è stato legalmente riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione nelle seguenti date: 17 maggio 1976 il Ginnasio, 28 maggio 1977 il I Liceo, 10 giugno 1978 il II Liceo e, infine, il 22 maggio 1979 il III Liceo. L’Istituto ha sempre accolto, oltre ai seminaristi, anche alunni esterni, ai quali nell’anno scolastico 20001-2002 si è aggiunta la presenza femminile. Legalmente riconosciuto sino al 4 marzo 2002 ha,
quindi, assunto lo statuto giuridico di scuola paritaria entrando a far parte, insieme alle scuole statali, del sistema nazionale di istruzione. A partire da questa data l’Istituto, pur mantenendo inalterato l’obiettivo di fondo che resta quello di fornire un servizio volto alla formazione integrale della persona, opera in piena autonomia rispetto al Pontificio Seminario e in ottemperanza alla legge n. 62 del 10 marzo 2000, recante le norme per la parità scolastica.
claudio.settembrino
@ilbalconedeconte.it
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>>2007/11/09 Santarsiero: “La città è grata per le indagini su Elisa Claps” Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, in una nota diffusa dall’ufficio stampa, ha espresso “l’aprezzamento e la gratitudine della città” per le verifiche fatte oggi dalla Polizia alla ricerca del cadavere di Elisa Claps, la studentessa scomparsa il 12 settembre 1993. Santarsiero ha sottolineato “la rinnovata attenzione della Questura potentina rispetto ad una vicenda che ancora fortemente scuote la coscienza della comunità cittadina”.
Rewind
2 settimane fa, giorno per giorno
muni di Rotondella, Senise, Craco, Matera e Tolve e uno per la vendita di un immobile, a Matera. Le offerte dovranno pervenire entro il 27 novembre. >> 2007/11/15 Crolla casa a Matera, muore
com: “Promuovere valori positivi” “Il mondo del calcio può essere uno strumento di promozione di valori positivi e non teatro di violenza e odio”. Lo ha detto il presidente del Corecom della Basilicata, Loredana Albano, che ha partecipato alla presenta-
ratori precari. L’amministrazione comunale procederà ad esperire le procedure per la indizione di una selezione pubblica e dei concorsi, che consentiranno l’immissione in ruolo con contratto di lavoro dipendente, del personale con
>> 2007/11/10 Pd in Basilicata: Raffaele Colangelo eletto tesoriere L’assemblea costituente regionale della Basilicata del Partito democratico ha eletto a maggioranza, con voto per alzata di mano, Raffaele Colangelo alla carica di tesoriere. I lavori dell'assemblea sono stati coordinati dal tavolo di presidenza (composto da nove membri) tra cui il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo.
>> 2007/11/21 Università: studio di fattibilità per la facoltà di medicina Nel mese di dicembre un gruppo di cinque esperti (nominati dalla Regione Basilicata e dall'Ateneo lucano) comincera' i lavori per la realizzazione di uno studio di fattibilita' - che si concludera' entro 180 giorni dall'attivazione - per l'istituzione della facolta' di Medicina e di alcune scuole di specializzazione in campo sanitario. E' quanto stabilito nel protocollo d'intesa, sottoscritto stamani a Potenza, tra l'Universita' della Basilicata e la Regione. 'Il gruppo di studio - ha spiegato il rettore dell'Ateneo, Antonio Mario Tamburro - dovra' analizzare l'impatto e le necessita' della nuova facolta', oltre alla possibile ricerca di fondi, ma questa sara' sicuramente realizzata, ve lo assicuro'.
>> 2007/11/12 Incidente mortale sulla Potenza-Melfi Un giovane di 20 anni di Potenza è morto in serata in un incidente stradale avvenuto sulla strada a scorrimento veloce Potenza-Melfi, nei pressi dello svincolo per Tiera. Il giovane era a bordo di un’automobile che si è scontrata frontalmente con un’altra vettura. Rimasto incastrato fra le lamiere dell’auto, il giovane è morto prima di poter essere soccorso. La Polizia stradale sta facendo accertamenti per chiarire la dinamica dell'incidente.
>> 2007/11/14 Demanio: agenzia Basilicata vende 9 terreni e un immobile L’Agenzia per il demanio della Basilicata ha pubblicato nove bandi per la vendita di terreni di proprietà dello Stato nei Co-
>> 2007/11/19 Bullismo: attivato un centro di ascolto per prevenzione Un numero telefonico (097121232) per denunciare casi di bullismo nelle scuole della Basilicata, ma anche per parlare dei problemi quotidiani, con un gruppo di consulenti specializzati, che i genitori e i ragazzi vivono, non solo negli istituti scolastici, e del modo più idoneo per affrontare la delicata fase adolescenziale. Questi gli obiettivi dello “Sportello per l'ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo”, organizzato dall'Ufficio scolastico regionale della Basilicata. >> 2007/11/20 Nuova sala d’attesa per la pediatria del San Carlo La nuova sala dattesa dell’Unità operativa di Pediatria dell’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza è stata intitolata ad Antonio Smaldore, medico potentino morto nei giorni scorsi. La nuova struttura nasce dalla collaborazione tra l’Azienda ospedaliera, la Banca Popolare di Bari e l’Abio Italia, un’associazione di volontariato attiva nell’area pediatrica.
>> 2007/11/11 Scontro tra tifosi brindisini e lavellesi Sei tifosi del Brindisi (serie D, girone H), quattro maggiorenni e due minorenni, sono stati arrestati dalle forze dell'ordine nel pomeriggio a Lavello durante la partita Lavello-Brindisi, terminata con il punteggio di 2-1 per la squadra pugliese, con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
>> 2007/11/13 Premiata la Banca Popolare del Materano La Banca Popolare del Materano (gruppo bancario Banca popolare dell’Emilia-Romagna), è seconda nella “superclassifica 2006” della categoria “Banche piccole” redatta dalla rivista mensile “Banca Finanza”. Vincitrice, la Banca Popolare di Crotone, che fa parte dello stesso gruppo emiliano-romagnolo. La classifica ha radiografato la situazione di 112 banche per offrire uno specchio realistico di valutazione e raffronto delle aziende di credito italiane.
una serie di indicazioni e numeri telefonici su servizi pubblici e privati, di vari settori. Le otto pagine finali offrono al lettore numerose “schegge di saggezza”.
un bimbo, gravi i genitori Una fuga di gas o il funzionamento difettoso di una manopola del fornello: sono queste le due ipotesi fatte per spiegare la tragedia di Borgo Picciano “B”, a una decina di chilometri da Matera, dove è crollata una casa a due piani, provocando la morte di un bambino di otto anni, Vito Perniola, e il ferimento dei genitori, ricoverati in gravi condizioni all'ospedale di Brindisi, e delle due sorelle, di 16 e 14 anni. >> 2007/11/16 Calcio, il presidente del Core-
zione del libro del giornalista Pino Gentile “Il pallone rotola là dove ti porta il cuore - Il Potenza in C1, classe operaia in paradiso”. Albano ha espresso apprezzamento per la scelta dell’autore di devolvere parte del ricavato all’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism). >> 2007/11/17 Raggiunto l’accordo per stabilizzare 130 precari Il Comune di Potenza e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la stabilizzazione di 130 lavo-
contratto di collaborazione coordinata e continuativa: nelle prossime settimane sarà approvata una specifica delibera di Giunta. >> 2007/11/18 In distribuzione “Guida famiglie” di Potenza È cominciata a Potenza la distribuzione gratuita della 14a edizione della “Guida per le famiglie”, curata da Rocco Casella e stampata in diecimila copie dall’Associazione centro di solidarietà sociale “Il ponte”. La guida, costituita da un pratico libretto di 64 pagine, contiene
>> 2007/11/22 La musica classica affianca la mostra “Verità e bellezza” La musica del Conservatorio “Gesualdo da Venosa”, messa in relazione con la pittura della mostra “Verità e Bellezza: realismo russo” (allestita nella Galleria civica fino al 10 febbraio 2008), sarà protagonista a Potenza da venerdì 23 fino a giovedì 29 novembre per la terza edizione della “Settimana delle arti”.
Il Balcone del Conte, ritornerà in tutte le case e le attività commerciali di Potenza, il 7 dicembre,
Ultima di copertina
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Il Balcone del Conte, ritornerà in tutte le case e le attività commerciali di Potenza, il 7 dicembre
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