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Quattordicinale • Anno IV • n. 3 dal 25 aprile all’8 maggio 2009
Terremoto, nessuno difende l’onore e i diritti dei cittadini lucani
LO SLANCIO DI SOLIDARIETÀ del popolo italiano verso l’Abruzzo costituisce, senza alcun dubbio, una testimonianza apprezzabilissima delle capacità degli italiani di saper ritrovare nei momenti difficili, i valori più veri della nostra civiltà. Ancor più significativo è stato l’aiuto della gente lucana che conosce bene cosa sia il dramma di un sisma così violento da distruggere non solo vite umane e case ma da intaccare profondamente la sfera individuale e collettiva di intere comunità: quelle che ancora oggi, dopo trenta, venti e dieci anni, cioè dopo i terremoti del 1980, del 1990 e del 1998, attendono di poter finalmente considerare rimarginata quella ferita provocata ai beni ed agli affetti delle famiglie colpite dal terremoto. Nicola Manfredelli [continua a pagina 3]
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Ogni sofferenza è unica e ogni sofferenza è comune. Bisogna che la seconda verità mi sia ripetuta quando soffro, e la prima quando vedo gli altri soffrire.
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Sabato 25 aprile 2009
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sondaggio
I lucani convivono ancora con la paura del terremoto?
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sondaggio telefonico realizzato in proprio, tra il 20 e il 23 aprile su un campione statistico di 315 abbonati agli operatori telefonici della provincia di Potenza
OCCORRONO ANCORA 800 MILIONI DI EURO per completare la ricostruzione in Basilicata delle cosiddette priorità “b”, cioè i casi nei quali il nucleo familiare ha subito nella propria abitazione danni che non hanno tuttavia comportato la necessità di doverlo abbandonare. A tutt’oggi ai Comuni lucani sono stati assegnati circa 2,5 miliardi di euro. L’ultimo riparto per 46 milioni di euro è stato deliberato dal CIPE nel mese di marzo 2006. Il "nostro" terremoto, se per un verso riporta la mente a quei momenti sconvolgenti e drammatici caratterizzati da
Ricostruzione? Sprechi e abusi! Centinaia di famiglie lucane, non hanno ancora un alloggio vero! morti, feriti, disperazioni, macerie, dall’altro ci obbliga a proiettarci nell’immediato futuro, affinchè, in modo concertativo e condiviso, si assumano impegni comuni finalizzati al superamento delle criticità tutt’ora presenti per giungere al completamento della ricostruzione Una significativa accelerazione è stata impressa dalla
legge regionale 18/2007 che ha introdotto norme per snellire e semplificare le procedure
relative al completamento del processo di ricostruzione. Per fluidificare la spesa, infatti, la Legge ha previsto l’informatizzazione del sistema tecnico-amministrativo, il monitoraggio in tempo reale dell’andamento del fen o m e n o , l’attivazione delle premialità e meccanismi sostitutivi in caso di inerzia o inefficienza.
Ma a "Silvio" ed agli italiani, bisogna ricordare le criticità ancora presenti in Lucania oltre che in Abruzzo. Siamo stanchi di assistere, passivamente, alla mancata strutturazione dei fondi (ogni anno, in occasione della Finanziaria nazionale, si ripete il rito della questua). La ricostruzione deve essere completata anche da noi e potrà aver fine, soltanto se si rafforza una seria collaborazione tra amministratori locali, Regione e parlamentari. tonio.claps @giornalelucano.it
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Sabato 25 aprile 2009 nicola.manfredelli
Terremoto, nessuno difende l’onore e i diritti dei cittadini lucani @giornalelucano.it
... continua dalla prima Per essere conclusa la ricostruzione in Basilicata, richiede altri 600-800 milioni di euro, che alla luce di quanto si sta verificando dopo il terremoto dell’Abruzzo, difficilmente potranno mai giungere, per il semplice motivo che non solo dagli organi di informazione, ma anche dagli esponenti dei partiti, siamo stati fatti passare come l’esempio peggiore di spreco di danaro pubblico. Il che è per gran parte vero, ma non per questo a pagarne le conseguenze devono essere coloro che non ne hanno nessuna colpa e responsabilità. Eppure, finora, nessuna voce si è levata dalle istituzioni e dai partiti che governano in Basilicata per difendere il sacrosanto diritto dei cittadini lucani a poter completare la ricostruzione delle proprie abitazioni. Ancora una volta si verifica che per colpa del malgoverno delle istituzioni e di chi si presta ad interpretare la politica a servizio degli affari e degli interessi dei grandi gruppi economici e dei grandi partiti nazionali, a pagarne le conseguenze sono soltanto i cittadini onesti, ingannati dalle promesse e dai ricatti. Il movimento politico federalista “La Grande Lucania” (www.lagrandelucania.org) si opporrà energicamente al tentativo di mettere una croce sul completamento della ricostruzione in Basilicata e di offendere l’onore e la dignità della maggior parte dei cittadini lucani, facendoli passare come piccoli imbroglioni a cui nulla deve essere più dato.
Modello (?) Irpinia/Basilicata
Balvano, 23 novembre 1980
Se neanche gli altri partiti hanno da difendere interessi diversi da quelli del nostro territorio si impegnino solennemente a fare in modo che il petrolio e l’acqua non siano risorse per arricchire gli altri, per assicurare i finanziamenti alle infrastrutture di cui ha bisogno la nostra regione e per garantire il completamento della ricostruzione. Diversamente il voto dato a chi promette bene in Basilicata e razzola male a Roma e Milano, di sicuro non è un voto utile per la popolazione lucana! nicola.manfredelli @giornalelucano.it
QUESTO IL MODELLO CHE FU SEGUITO per la ricostruzione delle aree della Basilicata e della Campania colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, che provocò - secondo dati contenuti in atti parlamentari - 2.570 morti, 8.848 feriti e circa 300mila senzatetto, distribuiti in 687 comuni. Si è proceduto a tappe: in un primo tempo - con poteri straordinari affidati al commissario Giuseppe Zamberletti - furono approntate tendopoli e roulottopoli. Si passò poi alla fase dei containers e, quindi, a quella dei prefabbricati. Solo successivamente si passò alla ricostruzione vera e propria del patrimonio abitativo. Nei giorni immediatamente successivi al sisma furono messi a disposizione dei terremotati alcune migliaia di tende da campo e fu fatto affluire da tutta Italia un consistente numero di roulottes per la primissima emergenza. Una settimana dopo l’evento sismico, l’Esercito approntò i campi container, non tutti ancora smantellati. Furono installati circa 11mila container e poi realizzati oltre 26mila prefabbricati che, ancora oggi, accolgono qualche famiglia. Con il passare dei mesi cominciò l’insediamento, nei pressi dei centri abitati andati distrutti, di prefabbricati leggeri nei quali trovò siste-
mazione la maggior parte dei senzatetto. Nel novembre del 1981 - ad un anno dal sisma - il Parlamento approvò la legge 219, con ampia delega agli enti locali, che prevedeva ingenti finanziamenti destinati non solo alla ricostruzione, ma anche allo sviluppo delle aree terremotate. Lo Stato, per lo sviluppo e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 1980, ha complessivamente impiegato circa 50mila miliardi di lire. Una valanga di quattrini, molti dei quali non sono certo serviti alla causa della Ricostruzione. Di questi, meno di 20 mila sono andati per le case. Ben 25 mila per opere e infrastrutture. Il resto al rilancio industriale. Per le case i soldi sono stati spesi male. Per rifare le abitazioni realmente distrutte dal terremoto bastava la meta' . Governo e Parlamento hanno invece approfittato del sisma per dare la casa anche a chi non l' aveva o per ampliarla a chi l' aveva piccola. Ma e' stato un fallimento: accanto agli sprechi convivono ancora i senzatetto. E non è finita. Con quella cifra oggi l’Irpinia e la Basilicata dovrebbero essere ipermoderne....come Shangai ! gianluigi.petruccio @giornalelucano.it
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Sabato 25 aprile 2009
Una casa a prova di scossa 1 2 Come è fatta una casa resistente al terremoto?
Quali materiali devono essere preferiti?
Le accortezze nascono già durante la progettazione: una casa a pianta quadrata sarà meno a rischio di una a forma di serpente. Più una struttura è rigida (come in muratura portante) più sarà importante collegare bene tra di loro gli elementi come fossero parti di una scatola cosicché, in caso di sisma, tutto si muova all’unisono. Più le strutture sono flessibili (come con l’acciaio) più bisogna prestare attenzione agli elementi non portanti, affinché assorbano in armonia le sollecitazioni.
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Perché cadono edifici fatti in cemento armato?
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Qual è il costo aggiuntivo per la sicurezza?
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Qual è il costo aggiuntivo per la sicurezza?
Non esiste il materiale ideale, esistono qualità e corretto utilizzo. Se le barre d’acciaio sono controllate in officina, l’amalgama del calcestruzzo può essere modificata in cantiere, con il rischio che il prodotto finito non sia ottimo. Al di là delle situazioni fraudolente (la sabbia di mare, che altera la chimica del calcestruzzo) anche il ritardo di una betoniera bloccata dal traffico può portare gli operai del cantiere ad allungarla, pericolosamente, con l’acqua.
Piuttosto basso. Per le abitazioni comuni è sufficiente il rispetto di norme anti-sismiche che comportino l’incolumità degli abitanti anche in presenza di scosse importanti. In questo caso si stimano maggiori costi tra il 4 e il 10%. Un’abitazione costa, all’origine, tra i 1.100 e i 1.200 euro al metro quadrato, occorrono dunque tra i 44 e i 120 euro al metro per stare più tranquilli. Costi maggiori ci sono per edifici pubblici che devono non solo restare in piedi mamantenere l’agibilità.
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Quali sono i Paesi con le migliori tecnologie?
Conviene verificare se la propria zona sia considerata ad alto rischio sismico. In tal caso, se l’anno di costruzione è precedente alle prime norme di edilizia sismica introdotte in Italia (nel ‘74 a seguito del terremoto in Friuli e nei primi Anni 80, dopo i fatti dell’Irpinia) conviene comunque procedere a dei controlli. Tra le costruzioni più recenti, possono essere più deboli quelle in cui il piano terra non c’è, sostituito da pilastri che, da soli, potrebbero reggere di meno gli scossoni di un terremoto.
Perché troppo spesso le norme vengono rispettate solo sulla carta per avere un appiglio sicuro di fronte a eventuali indagini della magistratura. Ma succede che, dietro a palazzi crollati, ci siano parti in cemento armato montate al contrario rispetto ai disegni di progetto o barre d’acciaio inserite in modo non conforme, quindi inutile. Ma anche all’Aquila le strutture moderne (come la Casa dello Studente) crollate sono state relativamente poche rispetto a quelle danneggiate ma ancora in piedi.
Piuttosto basso. Per le abitazioni comuni è sufficiente il rispetto di norme anti-sismiche che comportino l’incolumità degli abitanti anche in presenza di scosse importanti. In questo caso si stimano maggiori costi tra il 4 e il 10%. Un’abitazione costa, all’origine, tra i 1.100 e i 1.200 euro al metro quadrato, occorrono dunque tra i 44 e i 120 euro al metro per stare più tranquilli. Costi maggiori ci sono per edifici pubblici che devono non solo restare in piedi mamantenere l’agibilità.
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Come si può capire se la casa resisterà?
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Come si interviene su case vecchie e a rischio?
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Cosa fanno le compagnie in caso di danni?
Si valuta caso per caso, in seguito ai controlli. E’ bene fare intervenire ingegneri che conoscano le più recenti pratiche antisismiche. Sconsigliati, invece, professionisti con scarsa esperienza o geometri. Una volta verificata l’esigenza di possibili migliorie, sono molteplici gli interventi possibili. Anche nelle case già costruite si possono aggiungere i più moderni cuscinetti che permettono di isolare la casa dal terreno in modo da attutire gli effetti di una scossa.
Nella maggior parte dei casi, nulla. Le case - come le automobili - in Italia non vengono assicurate per i terremoti. La legge esclude che il sisma sia coperto «salvo patto contrario», quindi gli unici ad essere risarciti saranno aziende ed enti pubblici, che si coprono espressamente per questi eventi. L’Ania ha chiesto al governo di studiare un sistema pubblico-privato che estenda la copertura alle famiglie su vasta scala, con lo Stato a fare da «assicuratore ultimo» per gli eventi estremi.
Sono essenzialmente tre: la Nuova Zelanda, il Giappone e gli Stati Uniti, in particolare la California. La prima è quella dove si nota un costante miglioramento sia normativo che delle tecniche, con l’applicazione sempre più raffinata dei cuscinetti isolanti in acciaio, gomme speciali, neoprene armato. In Giappone e California le maggiori preoccupazioni riguardano le infrastrutture, che hanno subito i danni maggiori negli ultimi terremoti.
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Che fine fa il mutuo su una casa crollata?
Dovrà, come sempre succede in questi casi, intervenire lo Stato. L’ipoteca su un bene immobile distrutto si sposta sul terreno edificabile rimasto e il mutuatario, di fatto, resta obbligato a ripagare il debito contratto con la banca. A salvare una situazione sarà lo Stato che con un sistema di fondi pubblici permetterà la ricostruzione e il pagamento dei danni. Diverse banche, dopo il suggerimento dell’Abi, hanno già deciso di sospendere il pagamento delle rate per 12 mesi.
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Sabato 25 aprile 2009
BASTA CON I TARTASSAMENTI, INGIUSTIFICATI, AI CITTADINI LUCANI Non è concepibile che oltre alla scarsa ricaduta derivante dallo sfruttamento delle risorse energetiche regionali, sulle imprese e sui cittadini lucani debba gravare anche il massimo delle imposte addizionali da pagare per la fornitura di energia elettrica e per la trascrizione al Pra dei veicoli.
BASTA CON GLI INGIUSTIFICATI TARTASSAMENTI AI CITTADINI DELLA PROVINCIA DI POTENZA!
FIRMA SUL NOSTRO SITO LA PETIZIONE PER PER LA RIDUZIONE DELL’IMPOSTA ADDIZIONALE SULLA TRASCRIZIONE AL P.R.A. DEI VEICOLI E SULL'ENERGIA ELETTRICA.
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01. riduzione dell’imposta Addizionale di Trascrizione al PRA dal 30% al 10% di quanto previsto dal Decreto del Ministero delle Finanze n° 435 del 27/11/98 , in modo da equiparare l’incidenza della tassazione tra tutti i cittadini lucani; 02. riduzione dell’imposta Addizionale sul consumo di energia elettrica per utenze fino a 200.000 Kwh in luoghi diversi dalle abitazioni, da € 0,01136 (ex £. 22) ad € 0,00929 (ex £. 18).
www.LAGRANDELUCANIA.org emendamenti d i presentatii dal d l nostro candidato did alla ll presidenza id della d ll Provincia P i i di Potenza, P Nicola Ni l Manfredelli M f d lli redazione@gior nalelucano.it - telefono 0971 444 976 - fax 0971 449056
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Sabato 25 aprile 2009
Vento forte tra Salerno e Catanzaro In Italia c’è una nuova Tangentopoli, peggiore e più pericolosa di quella degli anni Novanta ? continua dal numero precedente IL SUD È STRAPIENO DI CASE DI CURA. Forse è per questo che sono pochi gli ospedali pubblici che non fanno schifo. Per esempio, a Belvedere Marittimo (Cosenza), novemila abitanti, di case di cura ve ne sono ben tre. E una di esse è la “casa di cura Cascini”, di cui abbiamo già detto. Altre case di cura (convezionate, naturalmente) che rivestono un certo interesse per il vento che s’è alzato tra Salerno e Catanzaro sono quelle che operano nelle fiorenti province di Caserta, Napoli, Avellino e Benevento, dove partecipano in maniera rilevante alla proprietà di una società editoriale, la “Edizioni del Roma Spa”, che edita il quotidiano napoletano “Roma”. Il giornale, fondato nel 1862, è legato al nome dell’armatore monarchico Achille Lauro, con il quale sul finire degli anni Cinquanta conobbe il suo momento migliore. Poi, la rovina. Da cui inutilmente cercò di sottrarlo Giuseppe Tatarella, uno degli artefici della trasfigurazione del Msi in An, che nel 1996 ne tentò il rilancio. Oggi il “Roma”, come quotidiano, praticamente non lo legge più nessuno. Ma nella società che lo edita c’è mezza Alleanza nazionale.
Vi troviamo Ettore Bucciero, il senatore più prolifico di interrogazioni parlamentari contro il pm Luigi de Magistris, e l’ex viceministro delle Infrastrutture, Ugo Martinat, con il quale lavorava Giovan Battista Papello, consigliere d’amministrazione dell’Anas in quota An, indagato in Poseidone. Poi ci sono Ignazio La Russa, attuale ministro della Difesa, e Gianfranco Anedda, ex parlamentare e fino a poco tempo fa presidente della prima commissione del Csm, in quota An. E infine il giornalista napoletano (del “Roma”) Italo Bocchino, deputato dal ’96, per il quale la procura di Napoli ha chiesto l’arresto a causa del suo coinvolgimento nella “Tangentopoli
cosa, ha definito “eversiva” la deposizione di de Magistris davanti ai giudici salernitani. Poi, ha invocato l’intervento dei presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani (che in effetti erano le uniche alte cariche dello Stato a non essere ancora intervenute). Infine, ha cercato di buttarla in gossip da quattro soldi, insinuando addirittura una sorta di sexgate tra de Magistris e la Uno scorcio di Belvedere Marittimo pm Gabriella Nuzzi. Roba da trinapoletana”. Bocchino è anche vio. Ma ignorata dai media, dal Parlamento e dalla solita Anm, molto legato ad Amedeo Lache in un altro Paese per una boccetta, un altro deputato nacosa del genere avrebbero spelpoletano (Pdl). lato vivo uno come Laboccetta. Laboccetta, quando era caGianfranco Anedda ha fatto pogruppo missino nel consiglio anche di meglio. Sembra increcomunale di Napoli, venne arredibile, ma pur non facendone stato con l’accusa di avere intascato mazzette per i lavori della più parte, Anedda ha parteciLinea tranviaria rapida. Grande pato alla seduta della prima commissione del Csm in cui amico di un altro indagato ecsono stati auditi i magistrati di cellente in Toghe Lucane, Nicola Buccico, ex senatore di Salerno e ha anche rivolto loro domande. Ora, poiché Anedda An, ex membro del Csm e attualmente sindaco di Matera, risulta coinvolto sia nell’inchieLaboccetta si è rifatto vivo con sta Toghe Lucane (che il pm de ardore per sostenere la “rivolta” Magistris è riuscito a chiudere ad agosto scorso), sia nell’inchiesta dei magistrati indagati di Catancondotta dalla procura di Sazaro contro la procura di Salerno, è curioso che finora neslerno che li indaga. In tre mosse, Laboccetta ha suno abbia sollevato nei suoi fatto vedere chi è. Per prima confronti una questione di con-
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carlo vulpio flitto di interessi o abbia ipotizzato un qualche abuso d’ufficio. Mentre sembra che le attenzioni, dalla richiesta degli atti alle audizioni, siano tutte per i sette (diconsi sette: Luigi Apicella, Antonio Centore, Fabrizio Gambardella, Gabriella Nuzzi, Roberto Penna, Vincenzo Senatore e Dionigio Verasani) magistrati di Salerno che conducono l’indagine sul più grande scandalo giudiziario dell’Italia repubblicana. Ma non è mica finita qui. Il capitolo, diciamo così, finale, quello riguardante il ruolo svolto in questa storia da autorevoli membri del Csm è ancora più incredibile. Per dirne una, chi lo avrebbe mai immaginato che un indagato eccellente (in Toghe Lucane) come il procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, oltre che grande amico di Nicola Buccico e di Arcibaldo Miller (capo degli ispettori sguinzagliati da Clemente Mastella su de Magistris e ora, ovviamente, tra i candidati più accreditati per il posto di procuratore capo di Perugia), avesse rapporti così stretti con alcuni membri del Csm da intrattenere con loro una confidenziale e intensa corrispondenza epistolare? Con Giuseppe Maria Berruti, per esempio, presidente della seconda commissione del Csm, Tufano era così vicino, ma così vicino, da chiedergli di intervenire proprio sulla vicenda che gli stava più a cuore: Toghe Lucane. Che poi Berruti facesse parte del collegio che ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di de Magistris non è un’insinuazione, ma puro sberleffo del destino. (3. continua sul prossimo numero)
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Sabato 25 aprile 2009
Affare acque minerali “ce l’hanno data a bere” BACINO IRDOMINERARIO DEL VULUTRE. La Regione, perché non adegua i canoni concessori e le royalties, a valori giusti e di mercato? Per le nostre analisi, abbiamo selezionato solo gli elementi più indicativi della qualità dell’acqua. Il grado di acidità (pH), che la legge vuole compreso tra 6,5 e 9,5 = è nella norma. Abbiamo poi misurato la durezza, espressa in gradi francesi: la legge consiglia che sia compresa tra 15 e 50 °F. Un’acqua più dura, ovvero più ricca di carbonati di calcio e magnesio, non ha effetti negativi sulla salute, ma può dar luogo a incrostazioni nelle
Ripubblichiamo la nostra inchiesta del 12 ottobre 2007
Nitrati misurati (mg/l)
Sodio misurato (mg/l)
Residuo fisso
Durezza totale misurata °F
e
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T
NEL 2006, IL CONSUMO MONDIALE D’ACQUA IN BOTTIGLIA, ha raggiunto i 175 miliardi di litri, il 66% in più, rispetto ai 98 miliardi di litri di cinque anni prima. (Studio dell’Earth Policy Institute). Anche a Potenza dove l’acqua di rubinetto è sicura, la domanda d’ acqua imbottigliata è in crescita, portandosi dietro un incremento, non necessario, di riES fiuti e di consumi energetici, perché: le bottiglie inquiIl Ba lcon nano! Il nostro giornale lancia Rubinetto 24° 193 4 1 la sfida: «Basta con la mine- di Potenza 15° 388 62 5,55 Lilia rale, bevete l’acqua dei vostri rubinetti, è sicura, Gaudianello 57° 1125 126 1,76 gradevole, permette di ri73° 1478 218 3,69 sparmiare e soprattutto Sveva legenda valori migliori in verde, peggiori in rosso non produce montagne, di vetro e plastica!». La moral suatubature. Un’acqua molto dolce, al sion la facciamo anche, contrario, è molto povera di sali mi· ai ristoratori della Grande Lunerali, importanti per le funzioni cania sulle cui tavole vorremmo vitali dell’organismo = °F 24 trovare brocche (no plastica) Residuo fisso e sodio: meno · per gli uffici pubblici dove i dice n’è meglio è. Il residuo fisso stributori di bottigliette griffate doesprime la quantità di sali disciolti vrebbero essere sostituiti da bidoni nell’acqua. Non esiste un valore fisdi acqua lucana. sato per legge, ma soltanto un masPerchè puntiamo il dito contro simo consigliato pari a 1.500 mg/l gli svantaggi del mineral water = 193. Per quanto riguarda il Style? Quattro bottiglie di acqua sodio, il limite di legge è di 200 minerale su cinque finiscono sotmg/l e il valore trovato nel camtoterra! Il processo di produzione pione è = 4. contribuisce al surriscaldamento La presenza di nitrati nell’acglobale! La distribuzione... inqua potabile è solo in minima quina! parte naturale. Nella maggior parte Abbiamo effettuato un predei casi dipende da attività umane: lievo dalla fontanella di Macchia allevamenti, fertilizzanti, rifiuti inGiocoli a Potenza dustriali, scarichi urbani e liquami. Il limite di legge, è di 50 mg/l = 1. Infine non sono state rilevate presenze di Metalli indesiderati e di Inquinanti (abbiamo cercato tracce di alcuni composti detti “organoalogenati”, una miriade di sostanze sintomo di inquinamento lobby che conta 150 da solventi industriali o di sottoaziende, 161 stabilimenti, prodotti della disinfezione delle 252 marche, 40mila occuacque). pati. Nel complesso, a Potenza, Perché l’ acqua di rubil’acqua è BUONA e comunque netto è più sicura della minon inferiore alle minerali. nerale?
i FATTI
Nell’acqua, sono sempre presenti 16 sostanze tossiche di origine naturale (arsenico, manganese, bario e altri ancora). Le leggi italiane prevedono che, ciò che viene considerato nocivo se sgorga dal rubinetto di casa, diventa potabile se imbottigliato ! Fino al 2001, le acque minerali potevano contenere fino a 200 microgrammi di arsenico (potenzialmente cancerogeno) per litro, contro i 50 microgrammi di quello degli acquedotti pubblici. Dopo una procedura d’infrazione per l’acqua, avviata dall’Unione Europea, il limite massimo di “casa” è stato recepito a 10 microgrammi (previsto dall’ Organizzazione mondiale della sanità) mentre per le minerali a 50 !!!
ACQUA MINERALE DEL VULTURE
Dai dati ufficiali forniti dagli uffici regionali, ci risulta che nel 2003 sono stati imbottigliati 1.019.582.000 litri. All’ingrosso,
l’acqua minerale lucana costa 0,10 centesimi di euro/litro, pari a 113.300.000 euro complessive. Al dettaglio è venduta a circa 0,27 centesimi di euro/litro per un ammontare complessivo di circa 283.000.000 di euro. Gli esperti del settore parlano di un giro di affari di 300 milioni di euro! Rispetto a queste cifre, sempre nel 2003, la Regione avrebbe dovuto incassare circa 300 mila euro di royalties da reinvestire nell’area, per la lotta all’inquinamento (?). Al 31/12/2006, gli stabilimenti attivi erano 5, per un totale di 13 marchi. In regime di concessione, imprenditori locali e associati ad imprese, gestiscono da molto tempo l’ acqua minerale del Vulture, un bene pubblico. Al momento vivono le seguenti concessioni (fonte Regione Basilicata): Soc. Coop. Nuova Pompei a r.l., Cutolo Michele e Figli s.r.l., Fonte Italia S.r.l., Monticchio Gaudianello S.p.A., G.&G. S.r.l., Società Acquasante S.r.l. e S.I.A.M. Monticchio S.p.A. che con Sorgente Traficante S.r.l., sono oggetto di incorporazione nella Soc. Fonti del Vulture S.r.l. La Gaudianello detiene il 30% del mercato nel Mezzogiorno. E’ tra le prime dieci aziende in Italia, al quarto posto per le acque effervescenti e conta 130 addetti, 4 linee di produzione e un fatturato di 42 milioni di Euro. Il piano industriale approvato prevede una nuova linea di imbottigliamento ed un incremento della produzione. Ha suscitato recentemente l’interesse di una multinazionale, la Nestlè, ma l’opzione di vendita è scaduta a causa dell’opposizione dell’Antitrust, che avrebbe bloccato l’operazione. La Cutolo Rionero, secondo le voci che circolano, potrebbe essere acquisita in parte, da gruppi non locali. Il Gruppo Traficante di Rionero in Vulture (marchi Sveva e Lilia), oltre 100 anni di storia, 87 dipendenti fissi a cui si aggiungono gli stagionali per un totale di forzalavoro pari a 130-140 unità ed un fatturato di 30 milioni di euro nel 2005. Il 13 febbraio 2006, ha annunciato l’intesa per la cessione del 100% alla Coca-Cola Hellenic Bottling Company (CCHBC) ed alla
The Coca-Cola Company (TCCC). L’operazione, ha ammontato complessivamente a circa 35 milioni di Euro. Ha previsto l’acquisizione, oltre agli stabilimenti di produzione, anche dei marchi “Lilia” e “Lilia Kiss”. L’operazione, che comprende l’acquisto di due stabilimenti e di sette marchi, è stata approvata delle autorità competenti. La cessione alla Coca-Cola, è intervenuta anche perché alla fine della scorsa legislatura è stata promulgata una legge, la L. R. 21/2005 (di certo la Coca-Cola se ne è agevolata), che ha apportato modifiche al testo normativo originario (LR 43/96), che disciplina la ricerca e la coltivazione delle acque minerali e termali in Basilicata e che, nel caso specifico, ha permesso di: superare lo scoglio del divieto di trasferimento della concessione di sfruttamento senza l’apposita autorizzazione regionale (art. 7); trasformare ‘l’esoso’ canone annuo della concessione, da lire in euro, conservandone l’effettivo importo in 5,16 per ogni ettaro oggetto del permesso. Con l’art. 46-bis – così come modificato dalla LR 21/2005 – il contributo non viene più riferito alla quantità prelevata e risultante dal contatore, ma alla quantità ‘imbottigliata’, vale a dire, inferiore di circa nove volte il prelevato. Questo contributo è pari 0,00025 euro per litro. La verità è che il mercato delle Acque Minerali è straricco. Il costo per le imprese che utilizzano le sorgenti demaniali, offende la dignità dei lucani Lo sfruttamento delle fonti avviene con il sistema delle concessioni pubbliche, da cui lo Stato, in base a un vecchio Regio Decreto del 1927, ricava pochi spiccioli. Per la Regione Basilicata, il ricavato è inferiore alle spese sostenute per la contabilità delle concessioni, oltre che per lo smaltimento – a carico della nostra Regione - delle bottiglie di plastica. All’indomani della acquisi-
Tema: L’informazione presidio di democrazia e garanzia di libertà presentazione nuova edizione del libro “Roba Nostra” di Carlo Vulpio
LUNEDÌ 4 MAGGIO 2009 - ore 18:00 POTENZA - Teatro Stabile P.zza Mario Pagano
RELATORI: • Carlo Vulpio • Luigi de Magistris TESTIMONIANZA: • Olimpia Fuina
(madre di Luca Orioli ucciso il 23 marzo 1988 a Policoro con Marirosa Andreotta (delitto ancora senza colpevoli)
zione del Gruppo Traficante da parte della Coca-Cola, puntualmente sono giunte le reazioni di segno positivo dal mondo sindacale e politico. La Consigliera Regionale Emilia Simonetti, invece, con un’ interrogazione chiese di restituire alla Regione la titolarità piena della gestione di una così delicata e importante risorsa, per garantire adeguati livelli occupazionali e lo sfruttamento non selvaggio delle riserve idriche. Il 28 settembre 2007, dopo solo 591 giorni, primo sciopero dei dipendenti di Fonti del Vulture, con una adesione del ben 80%. A provocare il malcontento, il mancato avvio della trattativa sul premio di produzione. L’azienda infatti, non si è detta disposta a discutere su un riconoscimento economico nei confronti dei lavoratori. Sarebbe opportuno che i politici lucani rivedano la gestione delle acque minerali, anche per salvaguardare il bacino idrominerario del Vulture come bene pubblico. La Regione Basilicata, perché non adegua i canoni concessori e le royalties, a valori giusti e di mercato? gianluigi.petruccio @giornalelucano.it
i MISFATTI la Commissione Europea si è interessata più volte alla posizione dominante nel settore delle bibite, della società Coca-Cola Hellenic Botling Compagny S.A., controllata da una famiglia greca che dal 2000 sta acquistando quasi tutte le imprese del settore in Montenegro, Serbia, Romania, Bulgaria e Polonia. Secondo la ONG britannica War on Want la CocaCola è oggi protagonista di gravi comportamenti che vanno, dai licenziamenti illegittimi ad accuse gravissime come persino omicidi (in diversi paesi: Colombia, in Guatemala, Nicaragua, Perù, Cile, Russia, Turchia, Filippine, Pakistan). Per fare un litro di CocaCola ci vogliono 9 litri d’acqua!!! In India Coca-Cola è accusata di aver provocato con i suoi impianti un abbassamento delle falde acquifere, che ha determinato l’impossibilità per le comunità locali di raggiungere l’acqua, per dissetarsi e per irrigare i campi.
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Sabato 25 aprile 2009
Apri il rubinetto… arriva l’etichetta! Lunedì scorso, Acquedotto Lucano ha presentato a Potenza presso il Centro Sociale di Malvaccaro “L’etichetta dell’acqua del tuo rubinetto”, la campagna di informazione e sensibilizzazione con la quale la Società, che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata, offre a tutti i suoi utenti le informazioni utili affinché possano conoscere la qualità dell’acqua distribuita nel proprio Comune e confrontarla con le acque imbottigliate. Nasce, così, infatti, l’idea di Acquedotto Lucano di diffondere in tutti i Comuni della Basilicata l’etichetta dell’acqua di rubinetto personalizzata, una vera e propriaa car carta di identità dell’acquaa del rubinetto nella quale vengono riportati i valori medi registrati nel corso dei prelievi, effettuati dalla Direzione Vigilanzaa Igienica di A.L., confron-tandoli con quelli previstii dalla normativa vigente. Una campagna di in-formazione e sensibilizzzazione che contribuirà a dare risposte utili a quei ei lucani che bevono l’acquaa imbottigliata piuttosto che he quella del rubinetto.
Sopra, un momento della conferenza stampa “L’etichetta dell’acqua del tuo rubinetto”
Spazio informativo autoprodotto
Intervento del Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo “Oggi uno dei profili più delicati della questione ambientale è quello dell’approvvigionamento e della corretta gestione delle risorse naturali. Uno dei punti focali di ogni politica di tutela dell’ambiente che voglia essere efficace. Non soltanto a livello di governo centrale, e cioè delle scelte strategiche che riguardano il territorio nazionale e, in
un mondo globalizzato come il nostro, del loro coordinamento con le determinazioni normative a livello internazionale, per rispondere con strumenti comuni ad una questione globale ma, e forse soprattutto, a livello di scelte e di azioni operate nei territori dalle istituzioni locali, ancora più importanti perché sono quelle che coinvolgono direttamente il cittadino nella vita di ogni giorno; creando, nella
quotidianità, quell’abitudine al rispetto delle norme a tutela dell’ambiente che ne rende possibile l’effettività, e dunque il successo. Per questo, il progetto “L’etichetta dell’acqua del tuo rubinetto”, che Acquedotto Lucano sta portando avanti, si pone tra le scelte d’avanguardia nel campo della tutela dell’ambiente operata nel territorio, proprio perché è diretta a creare, nel cittadino, una
nuova consapevolezza sull’utilizzo di una risorsa vitale come l’acqua. Una cultura ambientale consapevole ed aggiornata si costruisce innanzitutto così. E dunque, nel nostro caso, attraverso una corretta informazione sul fatto che l’acqua del nostro rubinetto non è buona solo per essere utilizzata nelle faccende domestiche, ma anche, proprio come accade nella Basilicata, essa è un’ac-
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L’Acqua di Basilicata è tutta da bere
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Dai nostri rubinetti una valida alternativa al consumo minerale La nostra acqua del rubinetto si può bere. E’ in ottimo stato di salute. A confermarlo è Rosanna Brienza, responsabile della direzione vigilanza igienica di Acquedotto Lucano.“L’acqua del nostro territorio è in uno stato di perfetta salubrità – nel pieno rispetto dei parametri previsti dal decreto legislativo 31/2001 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”. Una rete idrica che si sviluppa per oltre 10.000 km e serve 591.338 persone. Ma cosa intendiamo per acqua potabile? Per definizione, è detta potabile, l’acqua che può essere bevuta o impiegata nella preparazione degli alimenti senza pregiudizio alcuno per la salute. I danni alla salute possono derivare da contaminanti, di natura chimica o microbiologica, che l’acqua può raccogliere durante il suo ciclo; contaminanti che possono essere naturalmente presenti nell’ambiente o perché dispersi dalle attività umane. In primo luogo, dunque, per essere potabile l’acqua non deve contenere virus, batteri e sostanze chimiche nocive. Ma ciò non è sufficiente: perché l’uomo la beva bisogna che l’acqua sia anche
Momenti di analisi dell'acqua effettuata da studenti durante la manifestazione
gradevole al gusto e dunque, in linea di massima, incolore, inodore e insapore. Se presenti in quantità eccessive, infatti, alcune sostanze come il ferro, lo zolfo o il manganese conferiscono all’acqua una colorazione, un odore e un gusto sgradevoli. Inoltre, per essere considerata perfettamente potabile, l’acqua deve contenere la giusta quantità di sali minerali; alcuni di essi, come
quelli di calcio, di iodio e di potassio, sono importantissimi in quanto costituiscono il principale nutrimento delle cellule dell’organismo umano. Nell’acqua potabile questi sali non devono essere né troppi né pochi: se sono pochi l’acqua perde alcune delle sue proprietà benefiche, se sono troppi acquista un gusto sgradevole e può essere nociva alla salute.
I controlli di Acquedotto Lucano sono capillari nell’ultimo anno sono stati 8.281 i prelievi in punti diversi della rete, determinando 94.258 parametri chimici e 31.463 parametri microbiologici. Un’acqua tutta da bere, quindi, e che può rappresentare una valida alternativa alla minerale.
sulla campagna “L’Etichetta dell’Acqua del Tuo rubinetto” qua buona da bere. Lo è naturalmente: basti pensare allo straordinario patrimonio ambientale e naturalistico di questa splendida regione. Si conserva come tale grazie ad una corretta gestione del servizio di approvvigionamento idrico che ne conserva l’alto tasso di potabilità attraverso tutti i passaggi che portano l’acqua dalle fonti fino ai rubinetti di casa di tutti i lucani. Siete voi stessi, infatti, i migliori testimonial
della qualità della vostra acqua. Una buona ragione in più per comprendere che di essa non deve essere sprecata neppure una goccia. Sarà proprio quella dell’acqua, infatti, una delle grandi questioni del futuro. Per questo non posso che esprimere il mio plauso per l’iniziativa dell’Acquedotto Lucano. Un’informazione, corretta e completa (in questo caso sulla qualità dell’acqua
erogata in ogni singolo Comune, sulla sua composizione chimico-fisica) è il principale strumento di cui disponiamo per creare una coscienza ambientale diffusa e per chiedere a ciascuno di riconoscersi in essa. Per convincere ciascuno della importanza di attenersi ad una buona pratica per un uso razionale delle risorse idriche. Non è solo un dovere, per il cittadino, ma è anche un
suo preciso diritto: quello di essere messo in grado di capire e di conoscere, per poi applicare precetti soltanto in apparenza semplici e scontati. Quello, in conclusione, di comprendere il vero significato dei gesti che riportiamo ogni giorno. Come, appunto, quello di aprire un rubinetto”.
redazione@gior nalelucano.it - telefono 0971 444 976 - fax 0971 449056
Stefania Prestigiacomo
10 Succede sul pianeta Terra
Sabato 25 aprile 2009
Pechino Carbone addio. Sì a 5 nuove centrali La Cina ha intenzione di iniziare la costruzione di cinque centrali nucleari quest’anno nell’ambito del piano nazionale per ridurre la dipendenza dal carbone e dal greggio.
Madrid “Vende” la figlia per l’auto del compagno Una tossicodipendente di 27 anni di Valencia ha venduto la paternità di una delle sue figlie per 3.000 euro a una rete che l’ha usata per far ottenere i documenti a un clandestino. Lei ha usato il denaro per un’auto.
New York Trionfo per la YouTube Orchestra Debutto trionfale alla Carnagie Hall di New York per la YouTube Orchestra, l’orchestra sinfonica composta da 96 musicisti provenienti da 33 Paesi (due gli italiani), selezionata solo con audizioni online. USA Allo studio mucche “gas free” L’industria casearia Usa sta progettando le prima vacche a “emissioni ridotte”, in modo da tagliare del 25% entro il 2020 i gas serra (metano) prodotti dall’intestino degli erbivori. Washington “Troppi intercettati per sicurezza nazionale” Secondo il New York Times, la National Security Agency (si occupa di spionaggio elettronico) ha intercettato email e telefonate di americani oltre i limiti messi dal Congresso l’anno scorso.
Asgabat Presidente offre Palazzo della felicità Il presidente padre-padrone del Turkmenistan, Gurbanguly Berdymukhamedov, costruirà per il suo popolo un Palazzo della felicità per celebrare i matrimoni. Costo dell’opera: 133 milioni di dollari.
Parigi Svaligiata drogheria più famosa della città Bottino di 100.000 euro ottenuto con grande abilità da ladri professionisti nella storica drogheria di lusso Hediard, a place de la Madeleine nel cuore di Parigi, la più grande e antica della capitale francese. Monaco Posti a rischio. In sciopero i croupier La crisi raggiunge anche il Principato di Monaco: i dipendenti di hotel, casinò e altre attività simbolo del piccolo Stato hanno incrociato le braccia per protestare contro il taglio dell’occupazione. Berlino Cade dal 5° piano. Illeso bimbo di 5 anni Un bambino di 5 anni è rimasto pressoché illeso dopo essere caduto dal balcone della propria abitazione al quinto piano. Il fatto è accaduto a Dietzenbach, nell’ovest della Germania.
SHIGEO TOKUDA È IL PIÙ ANZIANO PORNODIVO GIAPPONESE Ha 75 anni, ha debuttato a 59 e ha fatto più di 200 film hard. “Il mio lavoro mi mantiene vivo dice candido . E conto di continuare almeno fino a 80 anni”.
Kabul Fuga d’amore punita con la morte La loro era solo una fuga d’amore, volevano sposarsi, ma appena i talebani li hanno trovati, li hanno trascinati davanti a una moschea e li hanno uccisi. Le vittime sono due minorenni. Kabul Inaugurato primo parco naturale Inaugurato il primo parco nazionale afgano, il BandeAmir National Park, nell’area degli altopiani dell’Hindu Kush. Il parco racchiude sei laghi montuosidalle acque cristalline.
Dušanbe Premier tagiko se la prende col web Internet ce l’ha col Tagikistan. La denuncia è stata fatta dal presidente del Paese asiatico Emomali Rakhmon che ha parlato di siti colpevoli di dare un’immagine distorta della stabilità politica del Paese.
Il chewing- gum aiuta a perdere peso. Un sistema che non vale una cicca. redazione @giornalelucano.it
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Sabato 25 aprile 2009
Tutti quanti protetti dal petrolio E’ sotto la Basilicata che sono depositate alcune migliaia di miliardi di euro; le royalties per lo sfruttamento delle miniere di euro sono fra le più basse del mondo; nessuno controlla quanto petrolio viene pompato DEVE PUR ESSERCI UNA SPIEGAZIONE LOGICA se in Basilicata si continuano a tollerare palesi situazioni di prevaricazione ed abuso, occorre che le protezioni siano forti, anzi fortissime. C’è una Banca (Popolare del Materano) i cui dirigenti dalle ispezioni dell’apposito ufficio della Banca d’Italia risultebbero aver violato la Legge Bancaria ed anche un certo numero di articoli del Codice Penale. C’è il Governatore della Banca d’Italia (Mario Draghi) che non ha mai informato la Procura della Repubblica delle violazioni ricorrenti e ripetute, documentate sino all’ispezione del 2007; con l’aggravante di aver consentito la fusione della citata banca in altro istituto di credito (Popolare del Mezzogiorno) senza battere ciglio, nonostante fosse stato ampiamente informato sulle irregolarità dei bilanci (e non solo). Ci sono migliaia di pagine d’informative e perizie redatte dalla Guardia di Finanza e dai consulenti d’ufficio del Pubblico Ministero che concordano con gli ispettori di Bankitalia e formulano l’ipotesi dell’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa pluriaggravata con tanto di nomi e cognomi. C’è anche l’informativa scom-
parsa, ficcata in chissà quale faldone polveroso dal Dr. Giuseppe Chieco, magistrato uso a farsi accompagnare dai sottufficiali degli organismi di polizia per disbrigare le sue faccende personali. Si accerta che quando si reca da Vincenzo Vitale, perché interessato all’acquisto di una villa nella città lagunare “Marinagri”, ad accompagnarlo c’è un maresciallo della Guardia di Finanza; mentre si avvale del maresciallo dei carabinieri, che gli funge anche d’autista, quando decide di fare shopping di prodotti informatici usando l’auto di servizio. Ma sono ancora episodi “minori”, se li confrontiamo con alcune indagini “speciali”. Un PM (D.ssa Annunziata Cazzetta) della Procura di Matera, attraverso alcune fantasiose ipotesi di reato, mette sotto controllo il telefono della Polizia Giudiziaria delegata alle indagini sui magistrati della Procura di Matera e finisce per intercettare telefonate che la riguardano direttamente. È un caso di palese incompetenza, dovrebbe astenersi e passare ad altra procura l’inchiesta, ma non lo fa. Continua ad ascoltare, proroga le intercettazioni e le indagini.
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Anzi, con la complicità del Capo della Squadra Mobile di Matera (Nicola Fucarino) cambia la sequenza cronologica di alcune telefonate per “costruire” un’ipotesi criminosa. Tutto viene scoperto, denunciato e trasmesso alle procure competenti che avviano procedimenti penali ed iscrivono gravissime ipotesi di reato. Poi ci sono le ipotesi di reato contestate ai vertici della Procura Generale di Potenza (Vincenzo Tufano, Proc. Gen. e Gaetano Bonomi, Sost. Proc. Gen). Lì si cercava di indurre, con la complicità di due Generali dei Carabinieri (Cetola Massimo e Garelli Emanuele), alcuni ufficiali dell’Arma a cambiare le testimonianze rese davanti al Procuratore Capo. Scopo
dichiarato: delegittimare il PM potentino Henry John Woodcock. Fatti, reato di una gravità inusitata, su cui nessun membro del CSM si è stracciato le vesti, né ministro ha inteso “tuonare”. E, come è facile capire, si potrebbe continuare a lungo. Ma sono tutte informazioni trasmesse con le formalità di rito al CSM, al Ministro della Giustizia, alle Procure competenti. Nulla, come se si trattasse di sciocchezze! Ed ecco allora il ritorno prepotente della domanda: chi li protegge? Il 16 gennaio veniva formalizzata una richiesta di chiarimenti all’Ufficio Ministeriale responsabile delle risorse minerarie: “Caro collega, come già accennato nell’incontro presso la Vostra sede romana in Via Molise, Ti segnalo la nostra esigenza di incontrare l’Ing. Terlizzese per sottoporgli alcune domande circa la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi in Basilicata. In particolare vorremmo che ci fornisse chiarimenti circa l’iter autorizzativo relativamente al passaggio di proprietà della società Intergas Più s.r.l. ai nuovi (ed attuali) proprietari della società Mediterranean Oil & Gas. Gradiremmo, inoltre, conoscere la posizione autorizzativa ed eventualmente gli interventi in itinere relativamente alla società Total alla
luce delle note vicende giudiziarie denominate “Totalgate”. Grazie per quanto potrai fare. Cordialmente”. A questa prima, facevamo seguire in data 10 febbraio una comunicazione di sollecito: “Vi ritrasmetto le due domande formulate per Vostro tramite all’Ing. Terlizzese circa un mese fa. Essendo rimaste senza alcun cenno di risposta, ne pongo una terza: è tanto difficile sapere se le attività della Med.Oil. sono le¬gittimamente autorizzate? Grazie per la consueta cortesia”. (il tono confidenziale delle missive è spiegato dalla circostanza che vede i rapporti intrattenuti con i colleghi giornalisti dell’Ufficio Stampa del Ministero e precisamente: Franco Torchia, Antonio Rizzuti, Claudio Nardone, Fiorella Corrado, Gianfrancesco Rizzuti, Paolo Mazzanti, Maria Antonietta Moretti, Laura Tecce). Il fatto è che sotto la Basilicata sono depositate alcune migliaia di miliardi di euro (la cifra è stata attentamente ponderata, ndr); che le royalties per lo sfruttamento delle miniere di euro patteggiate con politici regionali sono fra le più basse del mondo; che nessuno controlla quanto petrolio viene pompato via dalla Lucania; che nessuno misura qual è il reale livello d’inquinamento prodotto dalle estrazioni petrolifere. E perché si dovrebbe turbare il quieto vivere di questa gallina dalle uova d’oro? Filippo de Lubac
Rimborso Mutui e Prestiti (Quota capitale)
443.459.907,39 317.761.582,52 125.698.324,87 50.099.139,35 493.559.046,74 1.339.898.824,77 1.191.816.576,80 3.296.829.483,88
1.148.313.844,11
910.605.980,47 237.707.863,64 35.082.006,45 105.327.025,06
1.288.722.875,62
1.595.635.000,00
1.350.000,00
5.140.037.529,07 -
5.140.037.529,07
Trasferimenti i c/Capitale - di cui dallo Stato da altri Soggetti Altre Entrate Assunzione Mutui e Prestiti
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1.463.371.612,37
155.568.155,79
113.762.988,39
2.255.679.653,45
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319.432.385,00 931.639.255,00
TOTALE ENTRATE CORRENTI
Correnti - di cui Trasferimenti alle A.S.L. Trasferimenti Enti Pubblici
1.246.429.409,09
1.251.071.640,00
112.390,00 61.374.047,49
Disavanzo di amministrazione
DENOMINAZIONE
834.202.580,77
Accertamenti da conto consuntivo anno 2007
130.205,73 56.642.444,29
- di cui su fondo sanitario Nazionale Altre Entrate
Trasferimenti dallo Stato
Tributi Propri Tributi devoluti dallo Stato
Tributarie
Avanzo di amministrazione
DENOMINAZIONE
Previsione di competenza da bilancio anno 2009
5.140.037.529,07
5.140.037.529,07
1.350.000,00
1.595.635.000,00
61.863.392,79
2.106.893.750,75
902.047.994,00 124.305.681,71
1.375.645.385,53
Previsione di competenza da bilancio anno 2009
3.391.988.937,16
3.391.988.937,16
1.191.816.576,80
1.339.898.824,77
29.644.312,41
735.783.572,76
924.043.276,07 116.550.831,77
1.286.662.227,22
Accertamenti da conto consuntivo anno 2007
Accertamenti da Conto Consuntivo 2007
Ai sensi dell’art. 6 della Legge 25 febbraio 1987 n. 67, si pubblicano i seguenti dati relativi al bilancio preventivo 2009 e al Conto Consuntivo 2007
12 Sabato 25 aprile 2009
16.816.853,73
44.556.125,64
1.098.345.665,22
Avanzo di amministrazione
redazione@gior nalelucano.it - telefono 0971 444 976 - fax 0971 449056
Contributi e strasferimento dallo Stato
262,48
2.103,01
di cui
Tributarie
2.469,04
ENTRATE CORRENTI
Fondo Sanitario Nazionale
di cui
SPESE CORRENTI
1.559,07
2.170,89
4. Le principali entrate e Spese Correnti per abitante, desunte dal Conto Consuntivo sono le seguenti: (Popolazione residente al 2006 nella Regione Basilicata: totale 592,689)
110.249.873,66
1.568.846.803,79
Residui Passivi
Residui passivi perenti esistenti alla fine dell’esercizio
2.152.591.865,30
514.600.603,71
885.172.382,34
Residui Attivi
Fondo di cassa alla fine dell’Esercizio
3. Risultanze finali a tutto il 31/12/2007 desunta dal Conto Consuntivo
26.787.432,30
79.723.730,83
115.685.162,97
-
544.826,65
94.614.576,86
7.126.738,61
TOTALE
16.816.853,73 5.451.997,64
23.345.418,97
171.343,08
6.830.419,50
2.078.026,34
10.689.512,00
1653.120,38
17.777.786,98
41.878.272,65
Altre Spese
Investimenti indiretti
Investimenti diretti
Interessi Passivi
877.313.131,93
738.025.792,08
583.081.742,16
154.609.933,04
100.787.474,06
28.303.681,05
13.224.135,77
10.779.829,63
6.421.444,48
42.058.383,13
2.022.445.799,98
44.445.190,69
723.863.446,72
1.824.463,46
19.688.275,47
1.101.668.569,08
2.968.000,00
334.116,88
700.000,00
5.729.884,94
TOTALE
Trasferimenti Correnti
55.000,00
Oneri non ripartibili
66.941.217,06
732.511,80
Interventi in favore della finanza regionale e locale
474.013,33
Interventi in campo Economico
17.557.306,98
Trasporti
Acquisto beni e servizi
Interventi in campo Sociale
64.014.637,50
Interventi in campo Abitativo
64.014.637,50
Istruzione e Cultura
Personale in attività e quiescenza
Amministrazione Sicurezza Generale Pubblica
2. La classificazione delle principali spese correnti ed in conto capitale, desunte dal consuntivo dell’anno 2007 secondo l’analisi economico funzionale è la seguente:
Ai sensi dell’art. 6 della Legge 25 febbraio 1987 n. 67, si pubblicano i seguenti dati relativi al bilancio preventivo 2009 e al Conto Consuntivo 2007
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Sabato 25 aprile 2009
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Sabato 25 aprile 2009 Risposte al quesito posto nello scorso numero
New tech Google lancia Profiles contro Facebook GOOGLE LANCIA UN SERVIZIO per condividere profili con foto e informazioni personali sul web. E il motore di ricerca si trasforma in un enorme social network Sono più popolari dei siti porno, e il numero dei loro utenti cresce a un ritmo due volte superiore a quello della popolazione umana. Sono i servizi web di social network, come Facebook, Twitter e MySpace, e sono stati il settore trainante della crescita della rete negli ultimi 5 anni. Un mercato ricchissimo, dal quale - fino ad ora - è curiosamente rimasto fuori Google, il cui social network, Orkut, è popolare solo in Brasile. Ma il motore di ricerca ha deciso di correre ai ripari, e ha appena lanciato Profiles, un servizio che promette di essere un pericoloso antagonista di Facebook. Profiles permette infatti agli utenti di costruire un profilo personalizzato molto simile a quello del famosissimo social network. Per crearlo, basta segnarsi all'indirizzo www. google. com/profiles, e inserire le proprie informazioni: non solo nome e co-
Facebook diventa il sesto “Paese” del mondo: ha 175 milioni di abitanti. Ma aiuta davvero a socializzare o isola di più? >>Gerry Ci si crea l’isolamento, per evitare contatti umani, per preferire quelli virtuali. >>Elfa Per socializzare è meglio il contatto diretto, ma sicuramente aiuta a farsi i fatti degli altri. Bisogna stare attenti a ciò che si vuole condividere. >>Fabry Facebook va bene se viene usato correttamente e senza usare tutte quelle applicazioni. Ti fa conoscere tantissime persone e avvicina le diverse culture. >>Dakar Va bene se usato con
parsimonia, altrimenti fa l’effetto contrario. >>U Vizzarru Socializzare con sconosciuti e invisibili e forse false identità? Non dico di non farlo, ma non è socializzare. Secondo me isola di più. >>Arianna Ho ritrovato i miei vecchi compagni di scuola media e ci siamo rivisti dopo 25 anni. No, se usato per certi scopi non isola. >>Mr.Hyde È una tristezza vedere che non si riesce più a socializzare, tutti davanti a uno schermo a spingere dei tasti. Dividi et impera, ci sono riusciti.
>>Angelperon Aiuta a socializzare di più perché si va alla ricerca di amici, parenti, colleghi. >>Anonimo È scoppiata la Facebook mania che, secondo me, porta a socializzare di meno con le persone nella vita reale. >>faccialibro Che assurdità! Facebook serve a non farci perdere gli amici lontani, a sapere c ome stanno e cosa fanno, a vederli in foto! Non si usa mica per conoscere sconosciuti! Facebook santo subito!
Dicci la tua
a, chi Secondo una ricerc a soo passa troppo temp meno è cializzare online ibile on comprensivo e disp a ll verso gli altri ne ? vita reale. È vero
nno Verra ati gli c i l pubb unti entro i sms g /05/2009 li 05
La vignetta di Mario Bochicchio
gnome, ma anche dati personali, foto, mappe personalizzate e link preferiti. Inoltre, è possibile proprio come accade in Facebook - scegliere a quale dei propri contatti mostrare il contenuto inserito. Il profilo verrà poi indicizzato dal motore, e basterà digitare nome e cognome su Google per vedere il profilo ai primi posti nella lista dei risultati. "Un profilo su Google - annuncia nel comunicato di presentazione il motore di ricerca - è semplicemente il modo in cui si rappresenta se stessi sula rete. Grazie al nuovo Profiles, gi utenti possono far sapere a chiunque usi Google chi sono e cosa fanno. E hanno il controllo sulla quantità di informazioni che vogliono condividere". In realtà il servizio era stato lanciato, in forma ridotta, circa un anno fa. Ma era legato all'utilizzo di alcune delle applicazioni on line messe a disposizione dal colosso di Mountain View, come Blogger. Adesso, invece, è stato riprogettato per essere più simile ai profili standard offerti dai social network. Secondo Danny Sullivan, editor di Search Engine Land, il "remake" di Profiles è una chiara indicazione dell'intenzione di Google di mettersi in diretta competizione con siti come Facebook."I siti di social network - spiega Sullivan - sono utilizzati principalmente per rintracciare vecchi amici e fare nuove conoscenze. Con Profiles, adesso basterà digitare un nome su Google per ottenere lo stesso risultato". E grazie all'integrazione di Profiles con le altre applicazioni web del motore di ricerca, sarà possibile anche scambiarsi posta, album fotografici e documenti. Tutte le funzioni, insomma, disponibili sui social network. "In pratica - aggiunge Sullivan - la strategia di Google è quella di estendere le capacità del motore alla ricerca di persone".
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I DICCTUA LA
Ultima di copertina
Sabato 25 aprile 2009
Rewind 2 settimane fa, giorno per giorno
>>2009/04/13 Beve troppo e va in coma, morto a 21 anni. Ha trascorso la serata di Pasqua a bere alcolici nei bar di Montescaglioso, si è sentito male nella sua abitazione, è entrato in coma e poi nella notte, un giovane muratore di 21 anni, Rocco Masiello, è morto nell'ospedale di Matera. >>2009/04/14 Rionero in Vulture, sciopero dei dipendenti della Cutolo I lavoratori della Cutolo, stabilimento di Rionero specializzato nell'imbottigliamento di bibite ed acque minerali, sono in sciopero “perché la società da oltre quattro mesi non paga i salari”. >> 2009/04/15 Criminalità: il Gup assolve due imputati di omicidio nel melfese. Il gup di Potenza, Luigi Barrella, ha assolto Massimo Aldo Cassotta e Donato Prota, accusati degli omicidi di Domenico Petrilli e Rocco Delli Gatti, al termine di un processo svoltosi con il rito abbreviato. >> 2009/04/16 Tentato omicidio del materano: sentenza del tribunale di Matera. Il Tribunale di Matera ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per 5 anni Gianfranco e Giovanni Mazzucca, di 22 e 25 anni, per incendio doloso contro uomo di 35 anni, che a Stigliano, stava dormendo all'interno di un'automobile. >> 2009/04/17 Scuola: in Basilicata, da settembre, 700 posti in meno. Nel prossimo anno scolastico in Basilicata saranno tagliati circa 700 posti di lavoro, di cui 166 nella scuola primaria, 264 nella scuola media e 230 in quella secondaria. >> 2009/04/18 Europee. Di Pietro: “In Basilicata non appoggeremo inquisiti” “In Basilicata non appoggeremo candidati per le europee che hanno le mani sporche, inquisiti da uno dei nostri candidati”. Lo ha detto il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, riferendosi ad un'eventuale alleanza con il PD nella corsa alle europee. >> 2009/04/19 Terremoto: da Matera cinema ambulante nelle zone colpite. Un'iniziativa dell'associazione “Cinefabbrica” di Matera, che prevede la proiezione di film all'aperto per adulti e bambini nei centri dell'Abruzzo colpiti dal terremoto. >> 2009/04/20 Minacciano danneggiati: carabinieri eseguono ordinanza Gip. I Carabinieri di Potenza hanno notificato oggi un'ordinanza di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di 4 persone, che hanno minacciato più volte altre due persone per convincere queste ultime ad accettare un risarcimento nettamente infe-
w w w. r a d i o t o u r. f m
riore a quello disposto dal Tribunale.
di Matera.
>> 2009/04/21 Salotti: prorogata cassa integrazione alla Nicoletti. E' stata firmato a Potenza il verbale di accordo per la proroga, di circa undici mesi a partire dal 12 febbraio scorso, della cassa integrazione straordinaria per 400 lavoratori della Nicoletti salotti
>> 2009/04/22 Energia: nel 2020 Basilicata autonoma con piano regionale. Entro il 2020 la Basilicata raggiungerà l'autosufficienza energetica, principalmente con la produzione da fonti rinnovabili.
>> 2009/04/23 Alla Basilicata 9 milioni di euro dal ministero per sostegno al reddito La Basilicata riceverà nove milioni di euro per il pagamento del 70 per cento del sostegno al reddito dei lavoratori che possono beneficiare della concessione o della proroga degli ammortizzatori sociali in deroga.
GiornaleLucano.it ritornerà mercoledì 13 maggio in tutte le edicole con la Nuova del Sud chiuso in redazione il 24/04 alle 13.22
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