Quattordicinale • Anno V • n. 5 dal 17/04/2010 al 30/04/2010
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Manutenzione del bene pubblico ! Bucaletto è una macchia sulla città di Potenza che nessuno potrà mai ripulire. Quartiere che doveva “ospitare” i terremotati del 1980 per pochi anni in attesa della ricostruzione, è diventato un ghetto dove vivono famiglie indigenti (e qualche furbacchione che vuol sfruttare la situazione) nel degrado più assoluto. Si sono spesi fiumi di inchiostro sul “bronx potentino”, tante le promesse per riqualificare quel posto, ma la situazione precipita sempre di più e le promesse da parte di tutte le Amministrazioni che hanno guidato la città di rendere “umano” quel pezzo di città restano, promesse da marinaio. La parola “riqualificazione” echeggia da tempo immemorabile ma, a parte qualche timido segnale, non si muove una foglia. Un segno delle disattenzioni da parte di chi dovrebbe intervenire è rappresentato da una panchina ubicata a pochi metri dalla farmacia e dall’Ufficio Postale che dal 2006 versa nelle stesse condizioni come già documentò “ViviPotenza”. Anche in questa occasione i commenti sono superflui. Sono le immagini, qui a lato, a parlare, impietosamente.
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Victoria vuole restare incinta: sesso 5 volte al giorno. Beckham subito sottoposto all’antidoping!
L’altra faccia dei favori L’ N solo furbizie occasioNon nnali: la Basilicata è anche la patria del sistema clientep lare, basato sullo scambio la di le leggi. Con vantaggi diffavorii aggirando i per pochi e danni per tutti. Fin dai tempi dei Romani. [alle pagine 3-4-5]
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L’altra faccia dei favori Non solo furbizie occasionali: la Basilicata è anche la patria del sistema clientelare, basato sullo scambio di favori aggirando le leggi. Con vantaggi per pochi e danni per tutti. Fin dai tempi dei Romani La sua frase, intercettata dalle forze dell’ordine, è passata alla storia. Sandra Lonardo,
presidente del consiglio regionale della Campania, parlando di Luigi Annunziata, direttore generale dell’ospedale di Caserta, aveva detto: «per me è un uomo morto, tenetevene alla larga». Perché? Non aveva assunto come primari alcune persone indicate dal suo partito, privilegiando - a suo dire - la meritocrazia. Potere. Se la vicenda sia andata davvero in questi termini, lo accerterà la magistratura. Ma a parte questo caso, non c’è dubbio che, in Italia, il clientelismo (scambiarsi favori aggirando le leggi o la giustizia) sia diffuso. Ci sono politici che lo usano come strumento di potere e per farsi eleggere. E tanti italiani l’accettano. D’altronde non è facile rinunciare a un tornaconto. E un politico o un potente amico può farvi togliere le multe, proteggere il vostro abuso s) cu Fo edilizio, procurarvi una te: n (fo visita medica dribblando le liste d’attesa o magari trovarvi un lavoro. E anche farvi promuovere, se oltre a votarlo alle elezioni gli ricambiate i favori, privilegiando i suoi amici. Lo votereste? Milioni di italiani lo fanno, preferendo scegliere, come diceva la scrittrice Elsa Morante, il tornaconto immediato a valori come la giustizia, l’onestà, l’uguaglianza. Perché, dicono, «i politici sono tutti ladri, allora voto per quello che mi fa un favore». Senza rendersi conto che oltre a dire una bugia (ci sono anche politici onesti e capaci di im-
testata “Il Balcone del Conte” di proprietà della Sud’Altro srl
pegnarsi per il bene di tutti, non solo dei loro favoriti) fanno, alla lunga, del male a se stessi. Perché il sistema di cui fanno parte, il “clientelismo”, finisce quasi sempre per danneggiare l’intera collettività , compresi quelli che hanno ottenuto favori. E, oltre a essere una delle manifestazioni più evidenti delle difficoltà degli italiani a ragionare come collettività e della diffusione del sistema dei favori e del “do ut des” (fare favori per averne), pone le basi per il mancato sviluppo economico, la disoccupazione, lo scempio dell’ambiente,
la penetrazione delle mafie nelle istituzioni. «Il clientelismo è un sistema di rapporti sociali basato sullo scambio ineguale di beni e favori fra persone di status differente» spiega Mario Caciagli, docente di politica comparata all’Università di Firenze. «Ma si tratta anche di un modo di gestire il potere e di organizzare il consenso, una caratteristica dei sistemi di governo che ritroviamo nei regimi più diversi». Plebei. Questa pratica ebbe origine infatti in epoca romana:
lo rivela il suo nome, derivato da quello dei primi leccapiedi di professione, i clientes (dal più antico cluens, “colui che viene chiamato” dal suo patrono). Il costume era talmente radicato nell’antica Roma che si diceva l’avesse istituito Romolo, il mitico fondatore della città, per stringere legami tra la classe povera (i futuri plebei) e i ceti più alti. Il cliens romano era infatti un cittadino libero, in difficoltà finanziarie, che campava legandosi a un ricco patronus, da cui riceveva cibo, protezione legale, raccomandazioni e denaro.
direttore responsabile Gianluigi Petruccio editore Festula 2000 snc redazione via Rocco Scotellaro 7b Potenza, tel. 0971 444 976, fax 0971 449 056 grafica ed impaginazione Ivan Fabbricatore account Tonio Claps e Michele Vignola Reg.Trib. di Pz n°340 del 16/12/05 stampa RPR fax 06 233 247 987 tiratura 32.000 copie responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Dorotea Ghio giornalelucano.it | redazione@giornalelucano.it distribuzione Ida Lapetina • Lorena D’Oronzo
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Mi faccia il... piacere Questo rapporto era riconosciuto dalla legge e dalla tradizione: tradirlo era infamante per ambo le parti, perciò se un cliente aveva più di un patrono, doveva essere certo che tra loro non ci fosse concorrenza. E, se possibile, neppure troppi chilometri di distanza: il caustico poeta Marziale, a sua volta cliente, descriveva nel I secolo d. C. le stancanti corse mattutine dei colleghi che svolgevano, da una parte all’altra della città, una delle loro attività principali, la “salutatio matutina”. I clientes, infatti, dovevano raccogliersi all’alba davanti alla casa del patrono, in attesa di dargli il buongiorno e presentargli le loro richieste. Svegliarsi presto non serviva a niente: come al pronto soccorso, l’ordine di arrivo non contava, perché il “codice rosso” spettava ai clienti di classe sociale più elevata. Cestino. A tutti, comunque, era consegnata la sportula, un cestino riempito con cibo, regali e, all’occorrenza, qualche moneta. Di questo libero esercizio di ruffianeria, i Romani fecero un vero e proprio lavoro: tra i
ETICA dei VALORI? Ventidue mln di euro. Una montagna di “valori”, atte-
stati sul bando regionale definito “Generazioni verso il lavoro” (?), in cui troviamo anche chi, dell’etica e dei valori, dovrebbero essere principali custodi: i rappresentanti della politica e delle istituzioni. Autilio e Lapenna, risultano essere tra i beneficiari del finanziamento per le loro attività, con un importo, rispettivamente di 48.000 e 45.000 euro. Poco importa se si tratta, come nel caso di Autilio, della stessa persona che, in quanto assessore pro-tempore alla Formazione, ha quindi provveduto ad emanare il bando regionale. Quanto meno, in questo modo, ha dato prova di essere veramente molto attento ai “valori” e di volersi adoperare per snellire significativamente la burocrazia facendo coincidere decisori e beneficiari dell’intervento pubblico (che, per inciso, aveva come finalità, specificatamente, l’aiuto all’occupazione femminile e precaria). (gianluigi.petruccio@giornalelucano.it)
clientes c’erano nobili spiantati, letterati e poveracci, ma anche chi aveva un lavoro ne approfittava per arrotondare le entrate. «La maggior parte dei plebei era cliente dei patrizi, per scelta volontaria: era normale nell’organizzazione politica e sociale romana, che si mantenne anche durante il principato di Augusto e all’inizio dell’Impero» afferma Caciagli. Ma il patrono cosa ci guadagnava? La conferma del proprio potere, sottolineato dal codazzo che lo seguiva nelle uscite pub-
bliche. E anche una contropartita più tangibile. «Probabilmente la compravendita di voti era alla base del rapporto che Giulio Cesare aveva con i suoi clientes» dice Caciagli. Lo storico greco Plutarco aveva notato che quello era il metodo più facile di far carriera in politica. Poi, la situazione non migliorò: nel Medioevo i clientes lasciarono il posto ai vassalli «in un gigantesco sistema clientelare di obblighi e fedeltà, di prestazioni e ricompense in quasi tutta l’Europa» ricorda Caciagli. Ma se il grande signore laico si affermava su tutta la popolazione grazie alla ricchezza e al sostegno di clientele armate, neppure gli ecclesiastici erano immuni al mor-
bo del “dare-per-ricevere”. Latifondi. Ancora alla fine dell’800, quando iniziò la lotta politica per la guida dei Comuni e per l’elezione dei deputati alla Camera, in buona parte delle campagne italiane i contadini ottenevano i favori e la protezione dei grandi proprietari terrieri in cambio di voti. «Dopo che la riforma agraria distrusse, a metà del ‘900, il potere dei latifondisti, il clientelismo assunse nuove forme e divenne uno strumento in mano al partito al governo a Roma e in buona parte del Sud: la Democrazia Cristiana» dice Caciagli. Poi, altri ne hanno raccolto l’eredità. «Oggi, il partito, il singolo politico (che diviene, per i voti
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L’altra faccia dei favori che controlla, un alleato ambìto da molti partiti), talvolta il sindacato e la burocrazia, possono essere i nuovi patroni, perché possono distribuire le risorse pubbliche in quantità». Autoritari. Come nell’antichità, potenti e poveri sono legati da vincoli di protezione e dipendenza, ma con una differenza: ormai il clientelismo è diventato quasi solo elettorale e i favori avvengono tra il politico (che usa mezzi pubblici per pagare i suoi clienti) e il cittadino che gli dà il voto. È il “voto di scambio”: un reato penale nel nostro Paese. Posti di lavoro, licenze, fondi, promozioni, sono la contropartita. E dai favori si arriva facilmente al favoritismo e alla raccomandazione: non quella basata sulla conoscenza, ma quella ottenuta con favori, a vantaggio di perfetti estranei. «La raccomandazione si è diffusa con l’avvento dei partiti di massa e si è giovata dell’enorme espansione della spesa pubblica degli ultimi decenni. Non è un fenomeno da liquidare come tipico di una società arretrata e destinato a scomparire» scrive l’antropologa Dorothy Louise Zinn. E non è un fenomeno solo italiano. Negli Stati autoritari il clientelismo è uno degli strumenti più usati per ottenere il consenso senza ricorrere alla forza. E in alcune fasi storiche, nelle società più arretrate, può diventare perfino strumento per far partecipare la popolazione alla vita del Paese. Oggi però sempre più spesso finisce per favorire soprattutto la mafia che, potendo contare su utili pacchetti di voti, riesce facilmente a inserirsi in questo sistema di potere. Illusioni. Come superare il clientelismo? Capendo che questo si-
stema dà vantaggi illusori e che è meglio un politico che ottenga una Tac in più per tutti (eliminando le code e creando una società più ricca ed efficiente) di uno che fa dribblare la coda solo ai suoi favoriti. E allo Stato spetta il compito di creare le
condizioni perché prosperi una comunità civile in grado di assicurare giustizia. «Magari con una versione severa del regionalismo, con forti meccanismi di controllo sulla qualità della spesa pubblica e sull’efficienza amministrativa, con sanzioni
effettive e assenza di “salvataggi” per chi sgarra» spiega Michele Salvati, docente di Economia politica all’Università di Milano. Altrimenti, continueremo a rimetterci tutti. [Maria Leonarda Leone]
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è successo a Potenza Campagna Amica: firmato un protocollo d’intesa tra Comune e Codiretti
“L’obiettivo che perseguiamo attraverso la firma odierna è quello di tutelare e valorizzare i prodotti tipici locali legati al territorio e alle tradizioni”. Questo il commento del sindaco Vito Santarsiero. Il documento punta a “valorizzare e promuovere l’attività di vendita diretta dei prodotti agricoli e agroalimentari”. Nell’intesa firmata si legge la volontà dei sottoscrittori di impegnarsi reciprocamente a favorire lo sviluppo del progetto Campagna Amica, il progetto Coldiretti, per un’agricoltura che mira a favorire lo sviluppo locale tutelando l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita. L’obiettivo del protocollo è anche quello di avvicinare la città alla campagna. Pronti due milioni di euro per la strada di rione Cocuzzo
L’intervento prevede la realizzazxnterno di rione Cocuzzo,
ma in pratica costeggiandolo. Tentato furto d’auto, denunciati quattro giovani
Quattro giovani, tutti originari di Cerignola, sono stati denunciati il 12 Aprile dai Carabineri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza. L’accusa ipotizzata è quella di tentato furto aggravato. Nottetempo si è verificato infatti un tentato furto di un’automobile che si trovava parcheggiata lungo una strada di Potenza. Ma i ladruncoli non sono riusciti nel loro intento, procurando danni solo alla portiera dell’autovettura. Uno di loro è stato anche denunciato per porto di arma o oggetti atti ad offendere. Nella sua auto, infatti, è stato trovato un coltello da cucina (sequestrato). Secondo Scippo in via Armellini
Prima la sig.ra Annamaria Riviello scippata tra l’ingresso delle scale mobili e il parcheg-
In via Torino previsti 43 box Finalmente una parola spesa per il futuro del prefabbricato di via Torino che un tempo ospitava una scuola elementare. Su sollecitazione del consigliere comunale Giuseppe Molinari, la VI commissione consiliare si è occupata del caso focalizzando l’attenzione su un progetto di riqualificazione del sito che prevede la realizzazione di 43 box auto interrati e il recupero dell’area sovrastante, attraverso una bonifica anche dall’eventuale presenza di amianto. La commissione si è detta soddisfatta delle informazioni ricevute anche sul fronte del monitoraggio cittadino dell’amianto e, nello specifico, della bonifica del sito di via Torino, «con la contestuale realizzazione di un area verde che potrà migliorare complessivamente la qualità della vita nel popoloso quartiere». I residenti di piazza Bologna e dintorni continuano ad essere preoccupati e a lanciare segnali per chiedere un intervento chiarificatore. Finora l’unico risultato che hanno ottenuto i residenti, con le loro centinaia di denunce, è sul fronte estetico: prima i monitor, i toner e quant’altro venivano scaricati nel recinto del prefabbricato, a cielo aperto, mentre da qualche tempo si ha il buonsenso di chiuderli dentro. Situazione insostenibile sotto il profilo ambientale ed igienico sanitario.
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è successo a Potenza gio di fronte. A distanza di un mese, l’episodio si ripete. Si è verificato, infatti, un altro scippo. La vittima, ancora una volta, è una donna, tra i 45 e i 50 anni. L’incidente, in questo caso, si è verificato in pieno giorno. La scuola Domiziano Viola pronta entro il prossimo anno
I lavori di ristrutturazione interna della scuola dovranno essere eseguiti entro il prossimo 31 agosto, in modo che tutto sia pronto per l’inizio del prossimo anno scolastico. È quanto stabilisce una delibera della giunta comunale di Potenza. L’auspicio è che sia rispettata la tempistica, così da consentire sia ai bambini della scuola primaria, che già occupano la struttura, sia ai ragazzi delle undici classi della scuola media Beato Bonaventura che si dovranno traferire nell’edificio, di iniziare il nuovo anno scolastico nella ristrutturata sede della Domiziano Viola. L’importo dei lavori è di 65 mila euro.
Inceneritore chiuso. Bisogna riaprirlo con urgenza
Presentata una interpellanza urgente in merito alle condizioni i della struttura del termovalorizzatore. Ormai sono molti mesi che l’inceneritore di Potenza è chiuso e nonostante le assicurazioni di una sua rapida riapertura risulta ancora non operativo mentre l’intera città vede crescere i costi della TARSU sia in particolare ben 20 famiglie degli ex-addetti che fino al 6 giugno 2007 lavoravano per conto della TEP (la ditta avente in gestione il servizio), famiglie che in alcuni casi sono arrivate al collasso esistenziale….”. L’Amministrazione comunale aveva garantito nell’ultima riunione dello scorso novembre 2009 che al massimo nei 180 giorni successivi la situazione sarebbe stata sbloccata e che i lavori necessari agli adeguamenti sarebbero stati completati. Ci risulta che effettivamente stanno lavorando alle modifiche necessarie solo 2 o 3 operai.
PZ - NA/Capodichino Istituita una navetta diretta che da Potenza porterà a Capodichino sanando, in parte, il gap di collegamenti piuttosto grave e rilevante causato da scelte inopportune di Trenitalia che hanno fortemente penalizzato la nostra città. Si pensi che (solo per fare uno dei tanti esempi possibili...) chi ha un volo nei giorni festivi trova serie difficoltà a raggiungere l’aeroporto internazionale di Napoli (il più vicino alla città di Potenza) con i mezzi pubblici. Infatti chi ha un volo aereo domenicale alle 10:00 del mattino è costretto a prendere il treno delle ore 01:33, ad effettuare un cambio in piena notte a Salerno, per poi aspettare il proprio vettore aereo in aeroporto per ben 5 ore e 20 minuti… dato che i treni successivi non consentono di arrivare al suddetto aeroporto in tempo utile per imbarcare...” La istituzione della navetta Potenza-Napoli Capodichino è una grande conquista per la città capoluogo (che vive serie difficoltà di collegamento verso le aree aeroportuali) essendo i collegamenti con gli aeroporti, un elemento essenziale per far decollare le attività economiche ed il turismo di una città come Potenza e risultano, pertanto, una esigenza ed un obiettivo imprescindibili per una seria Pubblica Amministrazione.
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è successo a Potenza Gradinata Palazzo INA: in degrado
Da anni è un passaggio ormai intransitabile. La gradinata che costeggia il palazzo Ina, in piazza Mario Pagano, si è letteralmente sgretolata. Siamo in via Petruccelli non è soltanto una «vergogna» dal punto di vista estetico, ma costituisce un attentato alle caviglie dei passanti, costretti a riversarsi sulla strada per raggiungere gli ascensori o la piazza. A pochi metri di distanza c’è un caso analogo in piazza Vittorio Emanuele II: il marciapiede dell’edificio che ospita anche il bar Primavera è diventato un ammasso di «toppe» per coprire vere e proprie voragini. Anche qui il problema ha radici storiche. Entrambe le situazioni sono legate da un unico comune denominatore: si tratta di marciapiedi privati ad uso pubblico. Aree, insomma, di pertinenza dei condomini che, però, vengono utilizzate da tutti i cittadini. E qui c’è il cuore del problema chi deve garantire la loro manutenzione? Il privato, che formalmente è il proprietario, o il Comune, visto che usufruisce degli spazi tutta la comunità? Le serre della facoltà di Agraria abbandonate. Da riqualificare e restituire alla città
Sono ormai abbandonate a se stesse, potrebbero diventare uno spazio a disposizione dei cittadini di rione Santa Croce, rione Lucania, Francioso e viale Dante. La proposta è del coordinatore dei gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale di Potenza, Giuseppe Molinari che evidenzia la necessità di unire la riqualificazione alle esigenze dei cittadini e della città. Da anni i residenti di Santa Croce chiedono il riutilizzo della spazio che sarebbe dovuto servire alla realizzare delle serre ma che al momento è in disuso e risulta essere in stato di abbandono. La zona in questione evidenzia Molinari potrebbe essere riqualificata coinvolgendo i cittadini e magari proponendo un concorso di idee che dia la possibilità ai giovani professionisti del capoluogo di esprimere la propria creatività. Una volta riqualificata l’area potrebbe essere restituita alla città, magari sotto forma di nuovo parco. Rubati impianti a Radio Tour e Radio Laser
Il titolare di Radio Laser, sig. Rondinone, recatosi presso la postazione ripetitrice in Spinoso M.te Raparo ha riscontrato che sono stati rubati tutti gli apparati riceventi e trasmittenti, ivi installati, delle emittenti RADIO LASER di Pisticci e RADIO TOUR di Potenza. I ladri per poter accedere, hanno scassinato la porta principale.Il furto degli apparati del valore complessivo di circa 20.000,00 euro, è stato denunciato. assume Istruttore laureato in Scienze Motorie Motoria Club A.S.D., centro fitness dal 1994 ubicato a Potenza in Via Lisbona, assume un istruttore-allenatore con laurea in scienze motorie e buone capacità relazionali, per impiego multidisciplinare. Si garantisce inquadramento a norma di legge. Inviare curriculum esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica selezionemotoria@tiscali.it Le candidature saranno vagliate seguendo l’ordine di arrivo. Direttore dott. Dino Potenza
Il parcheggio dell’Ospedale è malato Un parcheggio trasformato in pattumiera. L’area antistante l’ospedale San Carlo ospita auto e immondizia. La situazione sta precipitando di giorno in giorno e se non si interverrà per ripulirla, l’intera zona rischia di essere sommersa da cartacce, bottiglie vuote, residui di cibo in cui «sguazzano» cani randagi. Il parcheggio dell’ospedale San Carlo si trova, per l’ennesima volta, in uno stato di incuria e di sporcizia indicibili e necessita di un urgente intervento di sistemazione e pulizia generale. Il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Macchia Romana, dove, appunto, c’è il parcheggio, oltre ad essere sommerso da centinaia di automobili, è anche inondato da rifiuti d’ogni genere. È vergognoso che un’area di ingresso ed insieme di accoglienza della nostra città si presenti nelle condizioni in cui versa il parcheggio dell’ospedale, che continua sembra più una discarica abusiva a cielo aperto che non una zona immediatamente adiacente ad un centro per la tutela e salvaguardia della salute pubblica, peraltro di eccellenza.
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è successo sul pianeta Terra Parigi Scavano tunnel per fare rapina in banca I ladri non sono però riusciti ad aprire il caveau della filiale Bnp Paribas, a Parigi. Sono fuggiti prima che arrivasse la polizia. È il terzo tentativo di furto di questo genere in poche settimane. Yale Divieto di sesso tra prof e allievi È la nuova regola decisa da Yale, la prestigiosa università Usa. Finora vietava le relazioni solo tra docenti e alunni che seguivano i loro corsi. Yale è l’ultimo campus a prendere questo provvedimento. La storica rivale Harvard l’ha fatto per prima negli anni ‘80. New York Madre la sgrida. Bimba si suicida a 6 anni Spedita in camera, è salita su una culla e si è impiccata. Per i medici legali è morta così Samantha Kuberski. Invece per la polizia Usa è stato un incidente: a quell’età non si può desiderare di morire. San Francisco Indetto il “Giorno vegetariano” Niente carne il lunedì: è il nuovo precetto di San Francisco, la città degli orti in piazza. Il Consiglio dei Supervisori della metropoli ha approvato all’unanimità il “Giorno vegetariano”.
Reykjavik Morti di freddo per vedere eruzione Sono stati trovati i corpi senza vita di un uomo e di una donna che si erano avventurati nei pressi del vulcano Fimmvrduhals in eruzione nel sud dell’Islanda. Sono morti di freddo. Knin Si sveglia da coma e parla solo in tedesco Accade in Croazia: una ragazza si è svegliata dopo 24 ore di coma e non riusciva più a esprimersi nella sua lingua. Però, racconta il britannico Telegraph, parlava perfettamente tedesco. Londra Coppia dimentica la suocera in macchina Marito e moglie britannici si erano imbarcati a Dover e solo quando il traghetto era a metà strada fra l’Inghilterra e la Francia si sono accorti di aver lasciato l’anziana in auto nel parcheggio. Avvertita la polizia, sono tornati indietro.
New York Anche i senzatetto devono pagare l’affitto Niente è gratis a New York, neppure un tetto per chi non ce l’ha: la città ha intenzione di far pagare l’affitto agli homeless. La norma esiste dal 1997, ma finora non era mai stata applicata. Essa prevede esattamente questo: i senzatetto che lavorano, e che dunque possono permetterselo, dovrebbero pagare una quota, fino al 44% delle loro entrate, per le notti che sono soliti passare nei rifugi messi a disposizione dal Comune. Contrarie le associazioni di volontariato.
Pechino Ex centrale diventa meta turistica L’ex centrale nucleare di Chongqing, fino ad oggi coperta da segreto militare, entro ottobre accoglierà turisti e curiosi. Lo riferisce il sito Chinadaily. L’impianto fu abbandonato nel 1984. Tokyo Telecamere contro la mano morta La compagnia ferroviaria JR East installerà telecamere anti molestie su ogni treno della linea Saikyo. Dopo un periodo sperimentale, le denunce sono scese in poche settimane del 50%.
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dal 17 al 30 aprile 2010
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Potenza Potenza, che bella città...
Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli, ed inviaci le foto ed un breve commento a: redazione@giornalelucano.it
Il fantasma dell’ex cinema Ariston 2010
2006
Il blog ViviPotenza non si occupa di politica ma una piccola incursione ce la consentiamo perché propedeutica ad affrontare una questione che sta a cuore a molti potentini. Andiamo a leggere a pag. 8 del “PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2004-2009 PER
LA CITTA’ DI POTENZA” presentato dall’allora candidato a Sindaco Santarsiero laddove si parla delle questioni del Centro Storico e dei “contenitori “dimessi”, al quarto rigo estrapoliamo la seguente frase: <ripensare l’organizzazione dell’area urbana baricentrica
di Piazza Mario Pagano, e definire la problematica relativa al sito del vecchio cinema “Ariston”. Già, il vecchio Cinema Ariston tanto caro ai potentini perché fino al terremoto del 1980 è stata una delle sale cinematografiche della città as-
sai frequentata. Nei primi anni del terzo millennio si cominciò a metter mano ad un ambizioso progetto di riqualificazione che è rimasto progetto ma che ha creato una delle icone del degrado a Potenza. L’intenzione dell’Amministrazione Comunale di intervenire per porre fine a questo scempio visivo non si è concretizzata ed anche nel programma per il secondo mandato della Giunta guidata da Vito Santarsiero c’è un riferimento alla faccenda dell’ex cinema Ariston. Speriamo che nel breve lasso di tempo qualcosa si muova perché quando si percorre via Mazzini e gli occhi si rivolgono a quello squarcio un velo di malinconia ti avvolge…… Come al solito affidiamo alle crude immagini lo sconcerto di quanti hanno a cuore le sorti della nostra Potenza.
VIVI-POTENZA
Vivere la città di Potenza. Proposte, proteste e suggerimenti. La piazza virtuale dei potentini. http://vivi-potenza .ilcannocchiale.it/
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dal 17 al 30 aprile 2010
per lo spirito la vignetta di mario bochicchio
Maria De Carlo
Impariamo a vivere la quotidianità È appena terminato il periodo pasquale. La parola pasqua signi-
ww www.mariobochicchio.it
fica passare. Ricordiamo tutti la pasqua ebraica (il passaggio dalla schiavitù alla libertà) e quella cristiana (il passaggio dalla morte alla Risurrezione). Ma che significa per un cristiano fare pasqua? Che significa “passare”? La pasqua non è solo l’atto finale, quello della gioia; ma è fatta da tre momenti: passione, morte e risurrezione. Ogni giorno viviamo questo triduo: la passione di un evento o fatto, la morte -il buio, l’inspiegabile, la fatica, e poi la risurrezione, cioè il cambiamento che si affaccia, il nuovo, la gioia. Immaginate uno scalatore, raggiungerà la gioia della cima dopo tanto patire la scalata. Dalla pasqua di Cristo viene questo insegnamento: vivere la quotidianità, vivere la propria storia, vivere la comunità secondo questo triduo. Eppure ci sono situazioni di vita che ci fanno vivere un venerdì di passione che si perpetua per anni
e anni. Non è automatico il passaggio. Immaginate ad esempio una vita familiare o comunità paralizzata dalla passione o morte. L’augurio della pasqua cristiana è quello di passare ogni giorno alla novità. E passare non sempre significare fare le valigie e partire via... potremmo portarci fin in capo al mondo l’inferno che è in noi. Passare è dare spazio al nuovo, creare le condizioni per la novità. Il passaggio che auguriamo è quello personale scritto nel cuore di ognuno di noi, è quello delle famiglie, delle coppie, delle istituzioni e della comunità civile e ecclesiale. Che si possa passare dal silenzio alla parola; dalla ingiustizia alla giustizia; dalla illegalità alla legalità; dalla menzogna alla verità; dalla solitudine alla compagnia; dall’odio all’amore; dalla disoccupazione al lavoro, dalla disperazione alla speranza...e ognuno aggiunga il suo....! [maria.decarlo@giornalelucano.it]
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“Un m mare burrascoso genera preoccupazione, un bambino silenzioso, pure”. “Vivere “V di sogni è giusto e possibile, solo di sogni, irreale e pericoloso”. (Mario Colucci)
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dal 17 al 30 aprile 2010
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Succhi di frutta “Santal”
1L
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1.59
1.85
1.00*
1.00*
1.39
1.49
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1.59
1.69
Succhi di frutta “Yoga”
1L
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1.49
1.19
1.49
1.10
1.45
1.78
1.45
1.49
Succhi di frutta “Valfrutta”
1.5 L
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1.85
1.65
1.49
1.85
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1.49
1.99
1.68
1.49
Biscotti “Pan di stelle” Mulino Bianco
700 g
-
-
3.28
3.29
3.35
2.99
3.45
3.25
2.99
3.25
3.45
Biscotti “Gran Turchese” Colussi
800 g
-
-
2.79
-
2.95
2.00*
2.89
2.29*
2.84
2.29*
2.69*
Nutella “Ferrero”
400 g
-
-
2.45
2.45
2.55
2.15*
2.45
2.49
2.29
2.56
2.59
Tortellini “Sfogliagrezza Rana”
250 g
-
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3.29
3.39
-
3.39
-
1.98*
2.74
1.98*
2.99
Tortellini freschi
250 g
-
-
1.99
1.49*
1.89
1.45*
-
1.19
1.99
1.35*
1.69
Orata da allevamento
1 kg
-
7.39
-
-
-
5.90*
-
9.00
9.00
-
-
Vongole
1 kg
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4.74
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-
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8.90
-
10.00
10.00
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Fettina di vitello I taglio
1 kg
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10.99
12.59* 11.00
10.90
9.19*
9.48*
11.90*
9.48*
11.50
Fettina di vitello II taglio
1 kg
-
-
8.90
11.19*
7.90*
8.59
8.49
9.90*
8.49*
9.90
Prosciutto cotto
1 kg
-
-
7.90
10.40
8.50
5.00*
6.99*
11.50*
19.90*
7.80*
8.90
Parmigiano Regiano
1 kg
8.75
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14.90
13.90
13.90
13.90
15.90
12.90*
15.80
12.90*
13.90
Pomodori insalatari
1 kg
1.20
1.50
2.59
1.39*
2.85
1.95
2.19
2.19
2.90
2.19
1.89
Melanzane tonde
1 kg
0.68
1.24
1.99
1.99
2.19
1.39*
-
1.59
1.99
1.59
1.29*
Banane
1 kg
-
-
2.19
1.39
1.69
1.39
1.39
1.49
1.49
1.49
1.59
Pere abate
1 kg
0.87
1.28
1.29*
1.99
1.69
1.49
1.65
1.99
1.99
2.20
1.59*
Limoni
1 kg
0.31
0.83
1.50
0.89*
1.29
1.00*
1.19
0.88*
1.39
0.88
0.99
Olio extra vergine di oliva “De Santis”
1L
-
-
4.39
4.84
3.99
4.35
4.19
4.29
4.39
4.29
4.19
Olio extra vergine di oliva
1L
-
-
2.99*
3.09*
2.59*
2.89*
3.39
2.99*
2.92
2.99*
3.59
Lysoform casa
1L
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1.79
1.82
1.79
1.15*
1.59*
1.89
1.85
1.85
1.99
Fabuloso detergente pavimenti
1L
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1.85
-
1.00*
1.00*
1.49
1.79
1.09*
1.79
1.59
in evidenza i prezzi più bassi (*) prodotti in offerta (1) Prezzo all’origine (o alla produzione): denaro che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto di una transazione riferita alla fase di scambio in cui il contraente-venditore è il produttore. I prezzi rilevati si riferiscono ai beni venduti sul mercato interno da imprese residenti in Italia e sono franco fabbrica o magazzino del venditore, al netto dell’Iva e di ogni altro onere
Criteri adottati per la rilevazione dei prezzi: • la rilevazione dei prezzi avviene nelle città di Potenza e Matera; • i prodotti rilevati sono estratti dal paniere di “SMS Consumatori” (www.smsconsumatori.it) in modo da permettere al consumatore di verificare la “convenienza” o meno del prodotto; • per la pasta di grano duro vengono rilevate le seguenti marche: Barilla, Amato e Divella (tra queste viene Il garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) nella sua adunanza del 25 febbraio 2009 ha condannato 22 società produttrici di pasta (praticamente tutte quelle che sono sul mercato italiano) ad una multa pari a 12 milioni di euro, una multa che il Tar del Lazio ha confermato in ottobre 2009, perchè queste hanno posto in essere due intese restrittive consistenti nella violazione delle regole della concorrenza ai sensi dell’articolo 81 del Trattato CE, aventi per oggetto e per
9.90
a carico dell’acquirente e definiti secondo le clausole contrattuali più usuali. (2) Prezzo all’ingrosso: denaro che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto di una transazione riferita alla fase di scambio in cui il contraente è un grossista. (3) Prezzo al consumo: denaro che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto di una transazione riferita alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale.
individuata la marca che ha il prezzo inferiore); • il prezzo più basso di ciascun prodotto viene evidenziato; • i prodotti in offerta vengono specificatamente segnalati; • gli esercizi commerciali sono scelti tra quelli già inseriti nel progetto “Sms Consumatori”; • gli esercizi commerciali che intendono far parte del progetto di rilevazione possono farne richiesta alla sede di Potenza dell'ADOC Basilicata; • sul nostro sito www.adocbasilicata.org sono riportati
effetto l’incremento concertato del prezzo di cessione della pasta secca di semola sul mercato nazionale; inoltre l’Antitrust ha disposto che le 22 aziende si astengano in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata. Nell’istruttoria per la definizione della vertenza considerando che sulla produzione del prodotto finale (pasta di semola di grano duro) insistono: • COSTI DIRETTI: suddivisi in acquisti di semola, di energia,
POTENZA rilevazioni del 14 aprile 2010 Fonte (osservaprezzi.it)
tutti i prodotti e tutti gli esercizi commerciali oggetto della rilevazione; • l'ADOC Basilicata non riceve alcun compenso e/o contributo per tale attività in quanto svolta in maniera assolutamente volontaristica. Si ringraziano le attività commerciali per la continua disponibilità.
costo del lavoro e costo del trasporto, ecc...; • COSTI INDIRETTI: suddivisi in costi di ammortamento, costi di pubblicità e promozioni, costi per spese generali, ecc..., è stato accertato che il grano duro viene pagato appena 18 centesimi al chilo agli agricoltori mentre la pasta raggiunge in media a 1,4 euro al chilo, con un ricarico di circa il 400 per cento (fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 05/01/2010). Dalle
considerazioni su riportate emerge che il mercato è falsato dall’attività dei produttori di pasta sanzionata dall’authority. Gli effetti negativi dell’aumento del costo del prodotto, stabilito a tavolino dal “cartello dei produttori”, si riversano su due anelli della filiera che hanno poche responsabilità (i venditori) o nessuna responsabilità (i consumatori) che sono quelli sui quali si scaricano tutti i balzelli e le distorsioni della “filiera pasta”.
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dal 17 al 30 aprile 2010
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dal 17 al 30 aprile 2010
scrivi@giornalelucano.it • 0971 444 976
ti diamo voce Tempi che cambiano Una volta, fra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta, ricordo che per
la candidatura a sindaco, si cercava di individuare la “personalità” più importante del posto e la si supplicava affinché accettasse l’incarico. Successivamente, a conclusione dello scrutinio si tributavano i dovuti ringraziamenti per l’onere assunto. Oggi, con i tempi che cambiano, tutto è diventato …più ù facile!!! Non n è più necessaa- rio andare alla ricerca di persone (tansone perbene (tan to sono moltissimi a proporsi da soli, non senza sgomitarsi a vicenda) e, soprattutto diventa inutile porgere ringraziamenti perché, al contrario, si ricevono. In questo momento, infatti non
è difficile imbattersi in enormi manifesti di ringraziamenti. Riflettendo un poco però, vengo preso da un dubbio. Perché prima erano gli elettori a ringraziare gli eletti, mentre oggi è il contrario? Gli eletti ringraz graziano gli elett elettori? Per l’ono l’onore ricevuto vuto? Forse, ma gli oneri derivanti sono senz’alson tro maggiori degli onori deg allora, ed perché si è per così riconocos scenti? sce Beata ingenuità, in “ciuoto” di“ci rebbe qualreb vai a sfogliacuno, va re il n° 3 del Giornale Lucano, a pagina 3, troverai in un riquadro ben evidenziato, l’esauriente risposta. Cordialmente. anielmagg@libero.it
PUBBLICITÀ elettorale. Premiamo la “peggiore” Caro neo-consigliere Giannino Domenicantonio ROMA NIELLO dopo che qualcuno del Suo partito, ha “intelligentemente” pensato di coprire i faretti della pavimentazione di via Pretoria, come prima concreta azione, ci auspichiamo che dedichi mezza giornata del suo tempo per ridare “luce” alla strada.
Ne abbiamo contati ben 14 e questo partito si batte, innanzitutto per il rispetto dell’ambiente !!!
scrivi@giornalelucano.it
Installazione WC Preso atto della numerosa affluenza di cittadini nella piazza Adriatico e nel Parco dell’Europa Unita; considerato che zone limitrofe alle due aree pubbliche in oggetto sono diventate nel tempo delle vere e proprie latrine a cielo aperto rendendo arduo e difficoltoso anche il solo passaggio a causa dei miasmi che si propagano nell’ambiente circostante; appreso inoltre delle numerose lamentele da parte dei cittadini per il mancato rispetto delle norme igieniche basilari; visto il disagio causato dall’assenza nella di servizi igienici pubblici, INVITO IL SINDACO a promuovere l’installazione di Wc o gabinetti chimici nella piazza Adriatico e nel Parco dell’Europa Unita. Nicola BECCE (Consigliere Comunale)
...Topp’ Topp’ e Buc’Buc’ È stato molto apprezzato da diversi Vostri lettori, l’edizione n°4 dal 20-3-2010 al 2-4-2010, prima per tutta la cronaca esposta e principalmente per il titolo dato, nel quale esponete chiaramente lo stato stradale IMPIETOSO della città, ridotta ad “UNA CITTA’ DEL 3°MONDO, alla faccia dei continui proclami degli amministratori, descritta come “CITTA’ FUTURA”. Quale futuro quello da TOPP’ TOPP’e BUC’ BUC’?. Cosa fanno i tecnici addetti alla manutenzione stradale della citta’? NON è che risultano RIPARATI ed anche FATTURATI quei ripristini stradali, senza essere MAI sistemati? PERCHE’ il comune non fa come altri ENTI (ad esmpio LA PROVINCIA), che PRIMA di autorizzare scavi o attraversamenti stradali OBBLIGA DITTE, ENTI o PRIVATI ad effettuare versamenti sul proprio C/C come acconto sul ripristino stradale, proprio per sopperire al menefreghismo di chi deve sistemare BENE il manto stradale dopo la chiusura degli scavi. Vogliate cortesemente ricordare a chi gestisce un Ente come un Comune, di FARLO al SERVIZIO dei CITTADINI (non per proprio conto). Aurelio (3388623321@tim.it)
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dal 17 al 30 aprile 2010