giovani genitori ottobre 2010

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Mensile, numero 9 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista per le famiglie del piemonte

Residenze reali • Postura • Ritratti • Langhe

ottobre 2010


IL MICROCREDITO DI FRAGILI ORIZZONTI La casa, il lavoro, la famiglia, l’istruzione, la salute sono ambiti della quotidianità che possono facilmente presentare spese impreviste ed improvvise; la disponibilità di un piccolo prestito, anche a fronte di una situazione di incertezza e precarietà lavorativa, può aiutare ad affrontare le preoccupazioni guardando al futuro con maggiore serenità.

Un piccolo prestito ci può aiutare...

La Provincia di Torino con Banca Etica e diversi comuni della provincia di Torino, mettono a disposizione dei cittadini interessati la possibilità di ottenere un piccolo prestito.

Possono beneficiare dell’iniziativa le persone residenti nei comuni che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti” fino al 30 novembre 2010. Condizioni del prestito: • tasso di interesse al 4,5% fisso • spese istruttoria nulle • aprire un conto corrente tecnico a zero spese presso Banca Etica per la durata del tempo di restituzione del prestito, presso cui accreditare le rate mensili • importo massimo richiedibile € 5000 • durata massima del prestito 36 mesi • possibilità di concordare un piano di preammortamento Gli unici costi previsti sono: • i microprestiti con un tempo di restituzione superiore ai 18 mesi prevedono una tassa statale del 0,25% dell’importo erogato • i costi di bonifico ammontano a € 4,50

Per info: Ufficio Progetti di Banca Etica tel. 011 4407613 - http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site/


OTTOBRE 2010 Mensile, numero 9 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

Residenze reali • Postura • Ritratti • Langhe

Ottobre 2010

sommario 5

La posta

> L’esperto

6

News

8

Sfida

37

Fitness forum La Ruota di Rohn

10

Baby friendly

12

Monitor giardini

38

Lo psicologo Il disagio del bambino

13

Cucinare insieme

14

City corner

39

Il pediatra Piccoli problemi di piedi

15

World corner

40

L’avvocato Togliere la patria potestà

41

L’educatrice Tra i due litiganti

42

Il chimico Heavy metal

43

Natura Quando le proteine sono vegetali

44

Salvadanaio Microcredito

46

Libri Classici rivisitati

48

Cinema e home video Cattivissimo me

> Primo piano 16

Weekend La corona delle delizie

20

Benessere Postura, perfetta

24

Idee Una foto che è un ritratto

28

Viviamo così Lui babbo, lei maman

32

A confronto Irene e Giorgio

34

Gita Passeggiata di arte, natura e vino

> L’agenda 52

Spettacoli

55

Cultura

56

Eventi

> Rubriche

...anche su www.giovanigenitori.it

63

Art lab

64

Bimbi

65

Sorridi sei su GG

66

Raffa


Aspettare È finito settembre, il mese peggiore per i genitori. Si torna tutti al lavoro, con la scuola che funziona a metà tempo e le giornate ingombre di mille commissioni. C’è chi deve inserire i piccoli al nido, chi deve programmare un anno di corsi, chi cerca di incastrare, come uno stratega, gli orari di baby sitter e nonni. Nella frenesia che ci circonda, le giornate non bastano mai, il tempo vola e la fretta condiziona buona parte delle nostre scelte. La fretta: una pessima consigliera. Che farsi guidare dalla fretta sia un errore, lo dice non solo la saggezza popolare, ma persino una ricerca condotta dall’University of South Florida, secondo la quale, al momento del parto, basterebbero 30 secondi di attesa prima di tagliare il cordone ombelicale perché le molte cellule staminali contenute nel sangue cordonale siano completamente trasferite al bambino. Una forma “naturale” di trapianto di staminali, cioè una trasfusione di quelle cellule primordiali che hanno il compito di riprodurre gli elementi fondamentali del sangue. Trenta secondi di attesa possono ridurre – dati alla mano – i rischi di anemia, setticemie, emorragie e altre patologie. Oggi nelle sale parto si lavora per non affrettare la separazione di mamma e neonato. Ma nella vita quotidiana? Quante volte ci guida la fretta? Quante volte riusciamo a pazientare 30 secondi prima di sgridare il bimbo capriccioso? 30 secondi prima di rispondere male al partner? 30 secondi prima di arrabbiarsi in macchina? 30 secondi tutte le volte che ci sentiamo stressati? Sono solo 30 secondi, pensiamoci. La redazione

Federica

Luca

La rivista per le famiglie del Piemonte Ottobre 2010 / Anno 5 - Numero 9 Direttore Alberto Gedda Ispirazione Luca Bernardelli Art director Catia De Bacco Redazione Elena Brosio, Luisa Tatoni Federica Ferraresi Grafica Rossella Moro Amministrazione Paola Paltro Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738

Elena

Catia

Luciana

Alberto

Luisa

Paola

Elisa

Hanno collaborato a questo numero Cecilia Accuosto, Mario Bettas Valet, Giancarlo Corti, Isa Di Re, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Monya Lucisano, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Rossella Moro, Elisabetta Negrisolo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Lisa Sertoli, Paola Strocchio

Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 19 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446

Illustrazioni e fotografie Alessandra Tinozzi, Archivio Festival Incanti, iStockphoto

Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it

L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Illustrazione di copertina Misspixels Ringraziamo per la preziosa collaborazione Irene e Giorgio, Magali e Antonio, Carla Coluccia

Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 - Fax: 011 19791585 Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)


gg La posta Le vostre lettere >

Buongiorno, vi scrivo perché sul numero di settembre avete parlato dello strollercize, un programma di ginnastica da eseguire con il passeggino. Ho partecipato a una lezione e l’ho trovata me-ra-vi-gliosa! Volevo far sapere alle mamme di Torino che i corsi continueranno tutto l’autunno e oltre; ora si svolgono all’aperto, ma poi ci si sposterà al chiuso a Cascina Roccafranca. L’insegnante è una neomamma, che sa esattamente quali sono i punti deboli di una donna che ha partorito da poco. Gli esercizi puntano su addominali, glutei e schiena, senza affaticare troppo. Il bello, poi, è che si conoscono tante nuove amiche, ci si confronta, si parla e, cosa non da poco, si portano i propri figli con sé: mentre noi ci tonifichiamo, loro si

Tam tam > Causa trasferimento vendo salotto etnico composto da: divano letto matrimoniale tre posti, più poltrona, libreria, tavolino e tavolo porta tv. Completano l’arredamento un pouf originale tunisino e un arazzo (posso inviare tutte le foto via mail). La richiesta totale è 530 euro e il trasporto è a carico dell’acquirente. Cristina, cell. 392 8349927

Ricordiamo a tutte le persone interessate che l’associazione La Vita al Centro di via Michele Lessona 46/6 a Torino (www.lavitalcentro.org) organizza corsi di Biodanza solo per bambini e non per adulti.

CI TROVATE A “MANUALMENTE” Da giovedì 30 settembre a domenica 3 ottobre, l’intera redazione di Giovani Genitori si trasferisce a “Manualmente 2010”, fiera dell’hobby e del faida-te. Venite a trovarci, dalle 9 alle 19.30, al Lingotto Fiere in via Nizza a Torino. Per i bambini sono organizzati numerosi laboratori creativi.

divertono senza mai perder di vista la mamma! Vi suggerisco di visitare il sito www.mammaf.it e perché no… di iscrivervi al corso, perché più si è, più ci si diverte. Anna, mamma di Leonardo Cara Anna, grazie per la tua mail. Finalmente questa forma di ginnastica, con passeggino al seguito, è arrivata anche in Piemonte. Per ora a Torino, ma poi chissà…

> Salve, volevo dirvi che lunedì ha iniziato la babysitter trovata tramite un annuncio su Giovani Genitori e per ora sono molto contenta. Mi piace, è seria e soprattutto piace un sacco a Teresa. Grazie GG! Grazie a te di averci scritto! Mandateci annunci per il mercatino, se avete qualcosa da vendere, se cercate casa

o lavoro: saremo lieti di pubblicarli.

>

Vorrei abbellire la cameretta di mio figlio con gli stickers, quegli adesivi che vanno di moda ed effettivamente danno un tocco di allegria ai muri. Sapete indicarmi dove se ne trovano di belli? Possibilmente non su Internet, mi piacerebbe vederli da vicino così mi rendo conto anche delle dimensioni. Irene Cara Irene, hai ragione: gli sticker vanno tremendamente di moda. Risolvono facilmente il problema di decorare muri, armadi, testate dei letti, angolini tristi e persino l’auto. Quelli più belli si trovano nelle grandi cartolerie e costano una ventina di euro a foglio. Anche Ikea e i centri di fai-date li vendono e, se le fantasie sono meno orginali, il risultato è sempre bello.

I vantaggi di un mercatino dell’usato con la qualità di un normale negozio

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Giovani Genitori 5


gg News

Lavare e asciugare

G

li asciugatori elettrici dei bagni pubblici sono nemici dell’igiene. Lo strofinamento delle mani sotto un getto di aria calda facilita la diffusione di batteri sulla superficie della pelle e il conseguente trasferimento ad altre superfici. Il metodo più igienico (ma meno eco-friendly) per asciugarsi è usare gli asciugamani di carta, oppure un getto di aria calda così potente da non richiedere lo strofinamento.

Come studiare Ricomincia l’epoca dei compiti ed è tempo di dimenticare tutti i vecchi trucchi per studiare bene. Per cominciare, star seduti allo stesso banco è controproducente: cambiare luogo sembra facilitare l’apprendimento. Sì, quindi, al tavolo della cucina, a ripetere in macchina, al libro letto sul divano. Anche leggere le spiegazioni e poi fare i compiti non funziona: ognuno ha il suo stile di apprendimento: c’è chi si deve buttare sul problema e poi leggere il manuale, chi trova facile leggere e chi predilige ascoltare. Cercate di incoraggiare vostro figlio stimolando la capacità meglio sviluppata. Infine, la pratica di terminare una materia prima di passare all’altra non è detto che funzioni: alternare diversi argomenti di studio sembra lasciare una traccia più profonda nella memoria.

La scelta del cotone Il cotone è un tessuto morbido e resistente, probabilmente il materiale più usato per l’abbigliamento, ma è anche una delle colture più inquinanti al mondo. Anche per i tessuti è tempo di riflettere sulla qualità dei metodi produttivi, un po’ per il benessere individuale, un po’ per il senso di responsabilità legato all’inquinamento del pianeta. Chi vuole cotone biologico, può puntare su quello Fairtrade, che proviene dai paesi in via di sviluppo ed è certificato Oeki Tex, cioè senza residui tossici nei filati e pochi pesticidi nella produzione (www.transfair.it). Il Cotton-made-in-Africa riunisce aziende che non fanno uso di irrigazione artificiale e scelgono fertilizzanti vegetali (www. cotton-made-in-africa.com). Cotton Usa, infine, è prodotto con tecniche che riducono i disinfestanti chimici e non ha residui di metalli pesanti (www.cottonusa.it).

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IN PILLOLE > Probiotici Uno studio condotto presso l’ospedale Regina Margherita di Torino sembra dimostrare che la somministrazione quotidiana di probiotici ai neonati può ridurre l’incidenza di coliche. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Pediatrics. I bambini oggetti di studio, che hanno assunto probiotici, hanno mostrato di piangere molto meno di quelli che non li assumevano.

> Palestra contro l’obesità Uno stile di vita fisicamente attivo riduce del 40 per cento la predisposizione al sovrappeso. Un team della Medical Research Council’s Epidemiology Unit di Cambridge ha scoperto che la predisposizione genetica all’obesità può essere contrastata grazie a un costante esercizio fisico. Fra i geni studiati dai ricercatori c’è anche quello chiamato FTO (ovvero, Fat mass and obesity associated) che alimenta la voglia di dolci e grassi e, non a caso, è chiamato anche “gene del cibo spazzatura”.

> Facebook, vietato spiarli In America ci sono corsi e libri, in Italia psicologi, pediatri e perfino ospedali stilano le linee guida per i genitori in crisi davanti ai figli alle prese con i social network. Intimoriti che perdano troppo tempo di fronte al pc, che pubblichino foto o dati poco responsabili o che facciano cattivi incontri, molti genitori sono tentati di spiare i figli, rubandogli la password o facendosi passare per amici e coetanei. I consigli degli esperti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma suggeriscono di non essere invadenti, di spiegare chiaramente quali sono le informazioni che non vanno mai pubblicate (indirizzi di casa, itinerari, telefoni) e soprattutto di non demonizzare chat e Facebook, che non servono solo a socializzare, perché spesso si trasformano in veri strumenti di conoscenza, nei quali i ragazzi imparano “per immersione”, tuffandosi senza bisogno di manuali e corsi.


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gg Sfida

La sfida del prossimo numero è: “Genitori in palestra” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it

di Elena Brosio

Un pomeriggio con gli amichetti

M i vostri consigli

eglio soli o accompagnati? Non c’è una risposta univoca, a volte invitiamo gli amichetti e giocano sereni tutto il pomeriggio, altre si azzuffano e litigano, oppure ci rivoltano la casa come un vecchio calzino e lasciano devastazione dietro di sé. Però per i bambini è bello avere gli amici a casa e quindi organizziamo dei pomeriggi in compagnia, tenendo presente alcune cose.

1) Età. Quando sono piccoli hanno bisogno della nostra supervisione e ci tocca intrattenerli, proprio come faremmo con i nostri figli da soli. Col passare degli anni il nostro ruolo evolve: da compagni di giochi diventiamo quelli che servono la merenda e raccolgono quanto lasciato per terra, infine saremo gli intrusi da cacciare via. (E finalmente avremo il tempo di leggere tutto il giornale). 2) Disciplina. Alcuni amichetti dei nostri figli non sono gli angioletti che sembravano. Rispondono in malo modo, buttano tutto per terra, urlano come ossessi. Ora, senza doverci mettere a disciplinare i figli degli altri che già sudiamo a farlo con i nostri, possiamo stabilire un minimo di “regole della casa” che tutti sono tenuti a rispettare: non si lanciano le scarpe in mezzo al corridoio, si riordina dopo aver giocato, la merenda si fa sul tavolo. Sarà rassicurante anche per i nostri figli assicurarsi della consequenzialità delle norme comuni.

Alessandra B. Con l’esperienza ho imparato una cosa che consiglio a tutti: per i bambini, trovarsi a merenda significa soprattutto giocare insieme. Offrire loro vassoi di pizze, panini e salatini è controproducente per due motivi: i bambini non apprezzano, perché non vogliono essere distratti dal gioco e chi organizza finisce per ritrovarsi con gli avanzi di dieci panini al prosciutto e briciole dappertutto. Lasciamoli giocare.

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3) Attività. A volte i genitori riescono a procurarsi grande calma e serenità dando l’input per i giochi. Se memory, lego e bambole hanno stufato, possiamo organizzare un mercatino delle verdure, un percorso ad ostacoli, la scuola delle bambole. Dato il via al gioco, in punta di piedi usciamo dalla stanza. 4) Pigrizia. Cavarsela in scioltezza piazzandoli davanti alla televisione con il nuovo dvd e gran provviste di patatine e bibite ci renderà magari popolari ma non vale. Il film ci può stare ma non deve essere l’unica attività del pomeriggio, lo stesso dicasi per il cibo spazzatura, in minime dosi, e non ogni volta. 5) Caos. I vostri vicini non tollerano il minimo rumore oppure siete persone ordinatissime e vi vengono i capelli dritti davanti a piccoli scalmanati che giocano tra arazzi e porcellane? Non è necessario invitarli e restare a casa. Portateli al parco, oppure a teatro, al cinema, in un museo che organizza un bel laboratorio. Infine, pomeriggi in compagnia sì, ma senza eccessi. Molti genitori organizzano merende quotidiane a casa dell’uno e dell’altro: il lunedì da Lucrezia, martedì da Simone, mercoledì prima da zia e poi dai gemelli. Anche i bambini più socievoli si stancano e hanno bisogno di qualche ora durante la settimana per star un po’ da soli tra le loro cose, a fantasticare, distrarsi, magari un po’ annoiarsi.


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Un’opportunità di fare la spesa risparmiando attraverso la filiera corta. Qualità garantita da un paniere di oltre 100 prodotti, biologici e non. Un luogo di condivisione dove incontrarsi e scambiarsi suggerimenti e possibili soluzioni al carovita. TORINO - GAC Ghedini - via Gallina (ang. via Sempione) aperto il martedì dalle 15 alle 20 gacghedini@movimentoconsumatori.to.it - cell.3388493695

NICHELINO - GAC Nichelino - via San Francesco d’Assisi 56 aperto il giovedì dalle 16 alle 20 gacnichelino@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 7660577

TORINO - GAC Tesso - via Errico Giachino 28 presso il Circolo Arci “Caffe’ Neruda” aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacborgatatesso@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 253000

RIVOLI - GAC Rivoli - via Raimondo 22, Cascine Vica aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacrivoli@movimentoconsumatori.to.it - cell. 329 1893370

TORINO - GAC Diana - corso Belgio 38 aperto il mercoledì dalle 12 alle 13.30 e dalle 17 alle 19 gacdiana@movimentoconsumatori.to.it - cell. 340 5351660

IVREA - GAC San Giovanni - piazza Boves presso Centro Pluriuso San Giovanni aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacsangiovanni@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303555

PIOSSASCO - GAC Piossasco - via Volvera 32 presso la “Casetta del Villaggio Viule” aperto il mercoledì dalle 12.45 alle 15.45 e dalle 17.30 alle 20 gacpiossasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 346 3743689

VENARIA - GAC Venaria - via Buozzi 4 (Altessano) presso il Centro d’Incontro “Iqbal Masich” aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacvenaria@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 4529967

PINEROLO - GAC Pinerolo - via Ettore Bignone 40 aperto il venerdì dalle 10 alle 12 e il mercoledì dalle 13.15 alle 15.15 e dalle 18 alle 20 gacpinerolo@movimentoconsumatori.to.it

PISCINA - GAC Piscina - piazza Buniva 7 aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacpiscina@movimentoconsumatori.to.it - tel. 0121 57401

GRUGLIASCO - GAC Grugliasco - via Stefano Scoffone 11 presso “Associazione Citta’ Futura” aperto il mercoledì dalle 18 alle 20 gacgrugliasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 340 2668788

Per ulteriori informazioni consultate il sito www.movimentoconsumatori.to.it

MOVIMENTO CONSUMATORI - via San Secondo, 3 - Torino tel. 011 5069546 - torino@movimentoconsumatori.it gac@movimentoconsumatori.it dal lunedì al venerdì 9.30/13.30-15/19 sabato 9.30/12.30


gg Baby friendly Pizza e giochi Dopo una passeggiata nella Valsavaranche o un giro al Parc Animalier d’Introd, a scoprire camosci e marmotte, che c’è di meglio di una buona pizza? Il ristorantepizzeria Avalon è quel che ci vuole: interni spaziosi, ambiente tradizionale e calda atmosfera di montagna. All’interno, un angolo Tv è sintonizzato su Cartoon Network: i genitori si accomodano ai tavoli e i bimbi stanno buoni, ma solo se piove o fa freddo, altrimenti c’è il bel parco giochi all’aperto. Il servizio è veloce e la gentilezza assicurata. C’è il menu bimbi e, per i grandi, una ottima birra non pastorizzata, tedesca, che i proprietari vanno a prendere direttamente all’Oktober Fest di Monaco. È un locale perfetto per battesimi, comunioni e altre occasioni. Giorno di chiusura il martedì. Ristorante Pizzeria Avalon Frazione Delliod, 4 – Introd (AO) Tel. 0165 95944 - avalon.introd@libero.it

La cameretta dei sogni Non sarebbe bello trasformare le pareti della cameretta in un ambiente magico e fantastico? Possiamo farlo grazie al talento e alla fantasia di Silvio Irilli, un pittore che da vent’anni realizza murales meravigliosi, tanto belli che è stato chiamato a dipingere le pareti del Georgia Aquarium ad Atlanta, negli Stati Uniti. Insomma, un grande talento, tutto piemontese, che personalizza le pareti della nostra

casa in maniera unica e originale. La cameretta si trasforma, grazie a un magico colpo di pennello, nel regno del colore e della fantasia. Dai trompe l’oeil, ai murales, passando agli originali oblò, i più richiesti dalle famiglie, tutti realizzati in colori inodori e atossici, tutti stupendi.

www.irilli.com

Un aiuto per crescere Si occupa di riabilitazione dell’età evolutiva lo studio Maya, gestito da professioniste di grande competenza. Il nome deriva dal greco Maya, che vuol dire mamma, nutrice, balia, una figura che si prende amorevole cura dei piccoli; così come le dottoresse del centro si prendono cura dei bambini e li aiutano a superare le loro difficoltà. Lo studio propone: riabilitazione neuropsicomotoria, logopedia, riabilitazione neuropsicovisiva e cognitiva, neuropsichiatria infantile, consulenza psicologica, valutazione e riabilitazione delle difficoltà di apprendimento, massaggio infantile. Collabora inoltre con le scuole per la conduzione di percorsi di psicomotricità o per l’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento. Studio Maya Via Avigliana, 19 – Torino (angolo via Principi d’Acaja) Tel. 011.4476087, cell. 333.2600269 riabilitazionemaya@libero.it

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Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

gg Baby friendly Capelli bio

Cosa ti sei messa in testa? La solita tinta? Lo shampoo che secca? Chi ha un occhio di riguardo per la salute e l’ambiente apprenderà con piacere che anche a Torino è arrivata la bioparrucchiera. Si chiama Green Hair e utilizza solo prodotti svizzeri, di origine vegetale, che curano e prevengono i disturbi di cute e cuoio capelluto, oltre a essere completamente biodegradabili. Nel salone lavorano Lucia e Fabiana, che vantano anni di esperienza e grande sensibilità per il settore bio e naturale. Tinte e trattamenti sono ottimi per chi è in dolce attesa e per gli stessi bambini. Si curano i disturbi e le disfunzioni legate ai capelli. Aperto anche il lunedì pomeriggio, venerdì e sabato fa orario continuato. Gradita la prenotazione. Green Hair Parrucchiera Piazza Santa Giulia, 3A – Torino Tel. 377 1687639

Woodstock store In un delizioso cortile nel quartiere Gran Madre, si trova Woodstock, un negozio che si rivela una preziosissima risorsa per le famiglie torinesi. Vende infatti abbigliamento di marche famose a prezzi da outlet. La fascia d’età è piuttosto ampia, da 0 a 16 anni, la qualità dei prodotti eccellente. Curiosando tra gli scaffali di Woodstock troviamo i piumini più trendy

per l’inverno, maglioncini sportivi ma anche classici, pantaloni in velluto liscio o a coste, vestitini e gonne sfiziose, camicie, polo e di tutto un po’. Woodstock Via Monferrato, 18 (interno cortile) Torino Tel. 011 8193206

L’inglese cresce con te Il futuro è nelle lingue. Pensare che studiarle da piccoli sia uno spreco di tempo è un errore: aspettare non aiuta, anzi è controproducente, perché a quattro anni l’attitudine linguistica è massima. Per scegliere la scuola giusta è importante considerare il modello didattico. Il The Bridge Institute di Rivoli ci piace per l’attenzione che offre a bambini e genitori e per le tecniche di apprendimento diretto. Tra i plus offerti: film in lingua in prestito gratuito, biblioteca, riviste, conversazioni con tè e pasticcini, lezioni di inglese per i genitori che aspettano l’uscita dei bambini, organizzazione di soggiorni di studio all’estero, preparazione per tutti gli esami internazionali e corsi di recupero di ogni ordine e grado. The Bridge Institute Via Rombò, 52 - Rivoli (TO) Tel. 011 9584124 www.thebridgeinstitute.com

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gg Monitor giardini

Il giardino che vorremmo

Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli!

Fino a inizio autunno il PAV (Parco Arte Vivente) di via Giordano Bruno 53 a Torino, sarà aperto con la possibilità di calpestare l’erba del prato, sedersi comodi e scorrazzare in lungo e in largo sui 23.000 metri quadrati dell’area, senza pagare il biglietto, come in un giardino pubblico.

Giardino di corso Unione Sovietica – Via Monteponi Recinto:

completamente recintato, con un solo ingresso e delimitato da un campo da calcio

GIOCHI:

due altalene e due castelli con scivolo, più alcuni giochi per i piccoli e una teleferica

SPAZI:

l’area è piccola ma ci si muove bene

SOCIALITà:

buona, frequentato anche dai ragazzi più grandi che vanno a giocarci a calcio

OMBRA:

l’area gioco è soleggiata, gli alberi non bastano a riparare dal sole

VERDE:

poca erba e alcuni alberi

MERENDA:

ci sono diversi esercizi commerciali sul corso e una fontanella all’ingresso

PULIZIA:

abbastanza pulito, tranne alcune scritte sui giochi

voto:

6

Parco della Reggia di Venaria Ogni Corte ha il suo cerimoniale. L’etichetta per l’accesso al Parco della Venaria Reale prevede il pagamento di un biglietto, da parte dei soli adulti, di 3 euro nei giorni feriali e 4 nei festivi. I bambini fino a 12 anni entrano gratis. I giardini non sono un posto da picnic o da partita di pallone, ma sono molto gradevoli anche per i più piccini, perché, nonostante l’imponenza dell’ambiente, i curatori non si sono dimenticati di loro. Nell’area vicino al Boschetto della Musica, un grande baule contiene elementi in legno colorato per costruire navi spaziali e vascelli pirata. Le strane panchine in cemento, che incuriosiscono per la forma a portauova, sono divertenti da esplorare. Le fontane compaiono misteriosamente, i labirinti invitano a seguire sentieri sconosciuti. Il bon ton non permette corse sfrenate, ma i principini lo sanno e si adeguano con facilità.

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gg Cucinare insieme

Il polpettone fantasia

La ricetta di questo mese è proposta da...

bettamauro@katamail.com

Questo sostanzioso polpettone, con uova e crosta di prosciutto, rimane sempre morbido grazie alle verdure frullate. Cuocetelo con le patate e avrete pronta l’intera cena in una sola teglia.

Ingredienti: 500 g di carne tritata mista 200 g di parmigiano e pecorino grattugiati 50 g di pane grattugiato 2 uova 150 g di prosciutto cotto a fette 100 g di verdure (zucchine, carote, cipolle, porri e fagiolini) 1 patata piccola Prezzemolo, sale e sesamo tostato



Difficoltà Tempo di preparazione 1 ora e mezza

1.

Bollire per dieci minuti le verdure con una patata a pezzetti sul gas, oppure 3 minuti nel forno a microonde; aggiungere le verdure alla carne tritata, insieme alle uova, al parmigiano, al pangrattato e al prezzemolo.

1

2

3

4

2.

Tritare tutti gli ingredienti in un frullatore, se vi piace la consistenza liscia, oppure amalgamare con le mani.

3.

Stendere un foglio di carta da forno, versarvi l’impasto e formare un bel polpettone rotondo, senza sporcarsi le mani.

4.

Ricoprire il polpettone con il prosciutto cotto e spolverizzarlo con i semi di sesamo tostati. Metterlo in una pirofila con un contorno di patate, un filo d’olio e tre cucchiai di acqua sulle patate. Coprire con la carta alluminio e cuocere in forno per 45 minuti, a 200 gradi.

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Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle

gg City corner

Berlin Kids

N

egozio-atelier venerato da tutti i torinesi (e berlinesi) che amano uno stile originale, trendy senza seguire piattamente le mode, Born in Berlin ha lanciato da circa un anno una collezione dedicata ai bambini. Con produzione artigianale, tessuti e stampe unici, tagli semplici e morbidi, la linea bimbi rispecchia le caratteristiche di quella per adulti, con un tocco di giocondità in più. Wunderbar!

Born in Berlin Via delle Orfane, 30 –Torino www.borninberlin.com

Bio-merende

Il bazar dei piccoli Ha aperto a Caselle da un paio di settimane Il Bazar dei piccoli, negozio dell’usato con un tocco speciale. Vi si trova tutto quello che serve per una famiglia, dai vestitini, ai passeggini, dai giochi ai seggiolini auto. La titolare è una mamma, e lo si nota dalle speciali attenzioni che questo locale dedica a genitori e figli. L’angolo giochi è delizioso con tanto di scivolo, matite, pennarelli e giochini vari. Per chi ama la lettura c’è uno scaffale di libri in consultazione. Le neomamme troveranno una comodissima poltrona per allattare e nel bagno l’indispensabile fasciatoio. Nel prossimo futuro in questi spazi verranno organizzati incontri per i genitori e per i bambini. Insomma, più di un negozio, questo bazar è un vero e proprio spazio famiglia. Il bazar dei piccoli Via Generale Guibert, 66 Caselle Torinese Tel. 328 2743696 www.ilbazardeipiccoli.it

All’uscita da scuola andiamo a fare una merenda sana e un po’ speciale! Il nature bar “Fragole e Carote” propone ogni pomeriggio la merenda dello scolaro: frullato e tramezzino con marmellata biologica o fetta di torta ‘fatta in casa’ a soli 3,50 euro e, per mamma o papà, il caffè d’orzo o ginseng è offerto. Fragole e Carote Via San Massimo, 41 – Torino Tel. 011 6995347 www.fragoleecarote.net

Back to school Ikea È tempo di scrivania? Da Ikea è arrivata la nuova serie Micke, con piani, cassettiere e mobili componibili, bicolori e divertenti, per accompagnare lo studio dei ragazzi senza pesare sul portafogli e sull’ambiente. Le strutture sono realizzate con materiali a base di legno, ma hanno un’anima in carta riciclata a nido d’ape, un sistema che garantisce robustezza, durata e minor impiego di materie prime.

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Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

gg World corner

Felici policromie

È

un successo all’insegna del colore, quello dell’azienda danese Rice. Piacciono da matti ai bambini, ma non solo a loro, questi oggetti così allegri e vivaci, dai piattini alle scodelle, dai pouf alle lampade, passando per trolley, pupazzetti e tanto altro. I designer sono un papà e una mamma che dal loro ufficio in Scandinavia si inventano disegni originali, li mandano in Thailandia dove vengono realizzati in modo solidale ed eco-compatibile. I risultati sono molto apprezzabili: non sarebbe bella una casa in Rice-style? www.rice.dk

I letti incredibili

In un mondo in cui niente è impossibile, anche la domanda “perché un letto non può esser fatto come un pelouche?” ottiene una risposta concreta. E realizzata. Non c’è bambino che non si entusiasmi di fronte a questi letti pazzi. Che poi, più che letti sono compagni di sogni: con tanto di nome, di storia, di lenzuola in tema. Ma oltre al comfort e alla morbidezza, gli Incredibeds hanno dalla loro una gran capacità di rassicurazione. Con il mio amico peloso al mio fianco non c’è mostro inquietante o incubo spaventoso che tenga. www.incredibeds.com

Business moms Sono tante le mamme che con la nascita dei loro bebè iniziano a sognare di cambiar vita. Le difficoltà di conciliare ufficio e biberon sono tante, a incastrar tutto si fa una gran fatica e si vive attanagliate dai sensi di colpa per non riuscire a fare bene né in un campo né nell’altro. Così ci si immagina di ritagliarsi un lavoro ad hoc, modellato sulla nostra nuova vita, con nuova creatività e nuove energie che mal si incanalano nel vecchio lavoro. Vivessimo negli Stati Uniti potremmo chieder consiglio a Barri Watcher e Pamela Weinberg, career advisor che hanno fondato la MYOB Moms (Mind Your Own Business Moms). Dedicato a tutte le mamme che vogliono iniziare una nuova avventura: inventarsi una carriera diversa, riprenderne una interrotta anni prima, tornare a scuola per imparare cose nuove. myobmoms.com

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gg Weekend di Federica Ferraresi

La corona delle delizie E

rano il loisir del sovrano, gli ambienti di corte, le palazzine di caccia, i luoghi dove la dinastia sabauda soggiornava e trovava i suoi svaghi nell’epoca di Torino capitale barocca. Le residenze reali sono gioielli che ci si dimentica di avere a portata di mano, come Palazzo Reale, Palazzo Madama e il Castello del Valentino. Altre, da poco restaurate e restituite al pubblico, hanno alterne fortune, come la Reggia di Venaria o Villa della Regina. La palazzina di Caccia di Stupinigi, a Nichelino, sta terminando i lavori di ammodernamento e presto

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dovrebbe riaprire. Altre residenze sono state trasformate in musei, come il Castello di Rivoli che ospita il Museo di Arte Contemporanea. Tutte comunque hanno mantenuto il fascino e l’understatement piemontese. Siamo talmente abituati a passarci davanti che a entrarci non ci si pensa più. Men che meno viene in mente di portarci i bambini, perché tanto, prima o poi, qualche maestra li proporrà come meta di una gita scolastica. Tuttavia il fascino che emanano è tale, che ne uscirete incantati per la magnificenza degli stucchi e dei finissimi

Un viaggio alla scoperta delle residenze reali arazzi, dei mobili intarsiati e delle sale da ballo. Un’oretta di visita, fintanto che i bambini rimangono a bocca aperta. Al termine della passeggiata, non può mancare una merenda da re, senza sensi di colpa, perché gli stessi antichi reali si aggiravano per i borghi, girellando tra bancarelle e parchi.


gg Weekend

Palazzo Reale Prima e più importante tra le residenze sabaude del Piemonte, teatro della politica piemontese per almeno tre secoli, il Palas Real (Palazzo Reale) di Torino si trova nel cuore della città e da qui dipartono le principali arterie del centro storico: via Po, via Roma, via Garibaldi e via Pietro Micca. È tutelato dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità. Costruito nel Seicento, fu residenza dei duchi di Savoia, dei Re di Sardegna e dei Re d’Italia fino al 1865. È stato più volte rimaneggiato e ampliato dagli artisti più significativi che operarono a Torino. Si possono visitare gli appartamenti reali, riccamente decorati e arredati, in cui non sono conservati solo mobili, ma anche orologi, porcellane e argenteria. Le visite della mattina sono riservate agli appartamenti dei Principi di Piemonte, il pomeriggio invece si visitano le sale di alta rappresentanza, come la sala del trono o i grandi saloni dei balli e delle feste. Sono in corso restauri che però non limitano la visita, anzi rendono l’itinerario più curioso. Apertura Tutti i giorni, dalle 8.30 di mattina alle 19.30, tranne il lunedì. Le visite sono sempre accompagnate dal personale di vigilanza. Le visite guidate partono alle 9.10 di mattina e si ripetono ogni 40 minuti. Ingresso 6,50 adulti (visita guidata 8,50 euro). Bambini e ragazzi fino a 18 anni, gratis Dove Piazzetta Reale, da piazza Castello - Torino Tel. 011 4361455/1557

Palazzo Madama Due millenni di storia fanno di Palazzo Madama un vero punto cruciale nella vita torinese. In epoca romana era la porta di ingresso alla città; nel medioevo fu fortificato e trasformato in castello; nel Seicento barocco l’architetto Filippo Juvarra realizzò un grandioso avancorpo (completato nel 1721) e quel capolavoro che è lo scalone monumentale. Fra Ottocento e Novecento divenne sede della Regia Pinacoteca, del Senato Subalpino e della Corte di Cassazione. Dal 1934 è il Museo Civico di Arte Antica. La sua visita, pertanto, comprende due percorsi che si intrecciano: uno dedicato alla storia degli ambienti, l’altro al significato delle opere d’arte che ospita. Tra le fondamenta romane, scenograficamente coperte da vetrate, lo scalone, le sculture in pietra, i ritratti, i mobili, le fastose decorazioni delle sale, i tessuti, le porcellane e le oreficerie, a Palazzo Madama c’è talmente tanto che una visita non basta. Conviene scegliere in anticipo cosa osservare e non pentirsi troppo se non si è visto tutto. Il percorso espositivo è arricchito da postazioni multimediali, è possibile noleggiare delle audioguide, c’è un bel bookshop e una caffetteria (al primo piano) dove consumare bevande e piatti freddi. Per i bambini, alla cassa si ritira un gioco didattico e spesso sono organizzati laboratori e visite divertenti. Apertura Da martedì a sabato: ore 10 - 18, domenica: ore 10 - 20. Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso libero il primo martedì del mese. Ingresso Scalone e corte medioevale: ingresso gratuito. Biglietto Museo unico intero: 6,50 euro; ingresso gratuito per i minori di 18 anni. Dove Piazza Castello - Torino Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica Tel. 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it


gg Weekend

La Venaria Reale Dopo due secoli di utilizzo militare e un lungo abbandono, la Reggia di Venaria è tornata agli antichi fasti. Otto anni di restauri hanno ricreato splendide evocazioni del gusto originario di corte e un senso di grandiosità che si percepisce in ogni ambiente. Una sola visita non basta a cogliere tutto. Consigliamo l’ingresso al piano nobile, dove si incontrano i personaggi della corte creati dal regista Peter Greenaway; ci si rilassa ascoltando musica barocca, si assiste al Teatro d’Acqua della fontana musicale più grande d’Europa, si sfila nella magnificenza della Galleria Grande, delle sale di parata del percorso cerimoniale e si curiosa negli appartamenti privati. I giardini meritano assolutamente una visita e sono spesso animati da rappresentazioni teatrali ed eventi scenici. Lo

stesso borgo antico, nei pressi della Reggia, è la meta ideale per una piacevole passeggiata, senza pericoli di macchine perché è interamente pedonale. È molto bello assistere ai giochi d’acqua della Fontana del Cervo, nella Corte d’onore della Reggia. Apertura Aperto tutto l’anno tranne il lunedì, dalle 9 alle 16. Sabato: ingressi dalle ore 9 alle 20.30, domenica: dalle ore 9 alle 19. Lo spettacolo “Teatro d’Acqua”, per tutto l’autunno osserva questi orari: dal martedì alla domenica: Carillon e musiche a sorpresa alle 12 e al momento di apertura e chiusura della Reggia. Sabato: spettacolo di giochi d’acqua, luci e musiche dalle 21.30. Domenica: giochi d’acqua e musiche dalle 20.

Castello Ducale di Aglié A metà del Seicento, il Castello di Aglié fu trasformato nella grandiosa residenza reale che è oggi, quasi cinquemila metri quadri disposti su quattro piani e affacciati sul borgo e sul giardino. La visita al castello è bellissima, ma anche il borgo, con i meleti, le chiese, il mulino ad acqua e la piazza prospiciente al castello sono deliziosi. Al pubblico sono offerti diversi percorsi di visita: il piano nobile, gli appartamenti del Re, il giardino e il parco. Dal giugno 2010, un nuovo percorso si è aggiunto alla visita del Castello: le Grandi Cucine Reali, dieci ambienti sotterranei di enormi dimensioni, animati da suoni e personaggi intenti al lavoro di cucina, con camini e arredi che raccontano l’imponenza del servizio a tavola di Carlo Emanuele III e di Carlo Felice, specchio del potere regale al pari della guerra e della caccia.

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Ingresso Reggia e giardini: 12 euro, ridotto 8 euro, gratuito fino a 12 anni con un accompagnatore adulto. Giardini: 4 euro, ridotto 3 euro, gratis fino a 12 anni. Un euro di sconto nei feriali. Dove Piazza della Repubblica – Venaria Reale (TO) Tel. 011 4992333 www.lavenaria.it

Apertura Il castello è aperto da gennaio a dicembre, il parco da maggio a ottobre. Orari: da martedì a domenica ore 8.30 – 19.30 (ultimo ingresso: 18.30). Ingresso Piano Nobile: 4 euro, Appartamento del Re oppure Cucine: 4 euro, Giardino + Parco: 3 euro. Gratuito per i minori di 18 anni, ridotto a metà prezzo da 18 a 25 anni. Dove Piazza del Castello, 2 - Agliè (TO ) Tel. 0124 330102 www.ilcastellodiaglie.it


gg Weekend

Castello Reale di Racconigi “Quando, nel 1980, lo Stato italiano acquisì da Casa Savoia il Castello e il Parco Reali di Racconigi – dicono i curatori del castello – ciò che colpì maggiormente i funzionari fu l’aspetto di grande casa vissuta, in cui le cose erano disposte per essere normalmente utilizzate e privatamente godute. Quasi il proprietario si fosse momentaneamente assentato, ma dovesse tornare da un momento all’altro. Conservare al castello di Racconigi il valore di luogo abitato, trasformandolo in un museo aperto al pubblico, è stato un compito difficile”. Spettacolari il piano nobile, con le stanze di rappresentanza e gli ambienti ufficiali. Ricchissimo il cartellone degli eventi, molti dei quali dedicati ai piccoli visitatori.

Apertura Il Castello è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18.30. L’accesso è regolato da visite guidate in gruppi di massimo 25 persone. è fortemente consigliata la prenotazione. Il parco è aperto da martedì a domenica, dalle 10 alle 19. Dal 25 ottobre all’ 8 novembre, l’orario è 10-18. Ingresso Castello: intero 5 euro, 2,5 euro dai 18 ai 25 anni, gratuito al di sotto dei 18 anni. Parco: intero 2 euro, 1 euro dai 18 ai 25 anni, gratuito sotto i 18 anni. Dove Via Morosini 3 - Racconigi (CN) Tel. 0172 84005 . Prenotazioni 0171 261467 www.ilcastellodiracconigi.it Giovani Genitori 19

Uno spazio bambini attrezzato con giochi divertenti, un menu bimbi con piatti golosi e genuini, in un ambiente allegro e fantasioso.

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di Elena Brosio

Postura, perfetta

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gg Benessere

M

etti un giorno nella vita di un normale bambino italiano. Si alza la mattina e si siede al tavolo per far colazione, poi va in macchina a scuola, sta seduto al banco fino alla campanella, quindi torna a casa e fa i compiti, oppure, per svagarsi, guarda un po’ di televisione o fa dei giochi al computer. A fine giornata ci si ritrova tutti insieme a tavola per la cena. Infine, dopo aver letto una favola, è l’ora della buonanotte. Denominatore comune della maggior parte di queste attività è la posizione: seduta. Il che non è un bene, soprattutto per la schiena. La nostra colonna vertebrale è infatti predisposta per il movimento, e l’eccesso di sedentarietà a lungo andare può causare danni e patologie. Lo conferma Isabella Barovero, chinesiologa, che svolge la sua attività presso il centro Kinetica di Castiglione Torinese. “I bambini di oggi si muovono troppo poco, questo è sotto gli occhi di tutti. La televisione l’avevamo anche noi. Ma adesso ci sono i videogiochi, il computer, che ipnotizzano i bambini e li immobilizzano per ore in posizioni magari scorrette. Col passare degli anni la colonna inizia a risentirne, purtroppo”.

In piedi o seduti correttamente

La postura, ovvero il modo in cui si sta seduti o in piedi, può influenzare lo sviluppo della colonna vertebrale esercitando delle tensioni anomale

La postura, ovvero il modo in cui si sta seduti o in piedi, può influenzare lo sviluppo della colonna vertebrale esercitando delle tensioni anomale. La schiena ha delle curve naturali, dette fisiologiche, che distribuiscono il peso uniformemente su tutte le vertebre e devono essere rispettate. Le posture corrette sono quelle che rispettano tali curve, quelle sbagliate sono quelle che enfatizzano o annullano queste curve, e sono dannose soprattutto se mantenute a lungo. Quando si sta in piedi bisogna stare diritti e a testa alta, come dicevano le nostre nonne. I bambini piccoli solitamente hanno una buona postura, in piedi, ma crescendo è possibile che tendano a ingobbirsi. “Quella in piedi è una posizione fortunata perché rispetta naturalmente le curve fisiologiche. È importante comunque che i genitori osservino i loro figli e in caso consultino uno specialista. L’ipercifosi – ossia l’accentuazione della normale curvatura dorsale della colonna – esordisce spesso nell’età puberale e può essere associata a problemi psicologici ed emotivi, come un’eccessiva timidezza o introversione”. Anche quando ci si siede, le curve fisiologiche della schiena devono essere rispettate: “La corretta postura da seduti è con la schiena diritta e appoggiata allo schienale – precisa Isabella Barovero –. Le anche devono esser più in alto delle ginocchia e l’angolo coscebusto deve essere un po’ più ampio di 90 gradi, circa 100. I piedi devono poggiare bene a terra. Se si è seduti a un tavolo o a una scrivania, i gomiti sono appoggiati sul tavolo. Ma anche quando ci

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gg Benessere

si rilassa sul divano si deve rispettare la schiena. La classica posizione stravaccata non è consigliabile, meglio star seduti composti e, per maggior comfort, mettere un piccolo cuscino dietro la schiena”.

I benefici del movimento Una corretta postura è utile per la buona salute della colonna, ma la cosa migliore per la schiena è cambiar posizione di frequente. “La colonna vertebrale soffre enormemente degli sforzi fatti per mantenere una stessa posizione – prosegue Isabella Barovero –. Quindi, una postura, per quanto ottimale, non deve esser mantenuta troppo a lungo e la si deve alternare con un po’ di movimento”. Il moto è il miglior alleato di una schiena in salute, a qualsiasi età. “Il mio consiglio è di far fare un po’ di movimento ai bambini quotidianamente. Una passeggiata nel parco, un giro in bici. Anche la pratica

di un qualsiasi sport, un paio di volte la settimana, è auspicabile. Un fisico allenato e dei muscoli forti sostengono la colonna e diminuiscono le probabilità di sviluppare patologie della schiena. Ai genitori che frequentano il mio studio consiglio sempre di fare dei regali ‘sportivi’ a Natale: dei pattini a rotelle, lo skateboard, anche la corda da saltare, sono molto meglio di tanti giochi elettronici. E non solo per la schiena, ovviamente. Muoversi è infatti utile anche a scaricare le tensioni, di cui i bambini in età scolare soffrono sempre più. Sono molti i giovanissimi che accusano mal di testa o dolori allo stomaco: spesso la causa di questi malesseri è una tensione senza un’adeguata valvola di sfogo. Fare sport e movimento è molto utile in questo senso”.

A scuola I nostri figli passano molte ore seduti sui banchi di scuola, ma pur-

L’ergonomia nella cameretta Se il carico di compiti è gravoso e i bambini devono passar molte ore seduti, i genitori possono aiutarli scegliendo mobili che garantiscano una seduta non solo comoda, ma corretta. Mobili regolabili, adatti a un corpo che cresce in fretta. “La sedia o la scrivania devono calzare a pennello al bambino – afferma Massimiliano Teifreto di Max Camerette, negozio specializzato in ergonomia per bambini –. L’altezza della sedia è regolata in modo da consentire di poggiare saldamente tutto il piede a terra. Fissata l’altezza della sedia, si regola quella della scrivania, tale da tenere le spalle diritte con i gomiti bene appoggiati. È importante che il piano della scrivania sia reclinabile, per favorire una posizione di lettura corretta. Infatti, quando i bambini leggono su un piano orizzontale, inizialmente tengono la testa alta, poi le spalle si curvano, la testa cade in avanti, la cervicale inizia a indolenzirsi. Con un piano inclinabile ciò non succede. Il tavolo è dotato di fermalibro, ovviamente, così il tomo non scivola via. Anche luci e colori sono importanti. Sulla scrivania meglio una lampada a pinza con braccetto regolabile, in modo da illuminare ad hoc il piano di lettura. La luce è bianca, per non appesantire la vista, ed è preferibile il neon, che non scalda. Il colore ideale di una scrivania è grigio, perché il bianco riflette la luce, i colori sgargianti affaticano. Infine, consigliamo di variare spesso la posizione degli oggetti sulla scrivania, per non ripetere sempre gli stessi movimenti”.

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troppo la maggior parte delle scuole italiane non è dotata di sedie e tavoli ergonomici, adattabili alla loro statura. “L’ergonomia non è ancora entrata nella scuole – conferma Isabella Barovero – e c’è ancora poca consapevolezza su questi temi. Invece, sono questioni importanti, soprattutto alle medie, perché è nell’età puberale che emergono i primi problemi alla schiena. Problemi dovuti allo star seduti a lungo su sedie magari troppo piccole, o a zaini troppo pesanti portati in modo scorretto. Ci sono ragazzini che a 11-12 anni crescono di botto, e si devono sedere sulle stesse sedie su cui magari stavano comodi l’anno prima, ma ora non più. Spesso stanno curvi sul banco e questo alla lunga può dar luogo a problemi”. “L’anno scorso ho fatto un piccolo corso di ergonomia in una classe di prima media e i risultati sono stati molto soddisfacenti. Ho spiegato ai ragazzi come devono star seduti, come riempire i loro zaini in maniera ergonomica, come controllarsi a vicenda: ci vuole poco per far un’efficace opera di prevenzione”.


gg Benessere

A casa Se la scuola italiana al momento ha poco interesse e poche risorse da dedicare a questioni come l’ergonomia e la schiena dei ragazzini, i genitori invece possono e devono far la loro parte. Ad esempio procurandosi i mobili adatti per la cameretta. “La sedia andrebbe scelta come si scelgono i pantaloni – afferma Isabella – deve essere della misura giusta per il bambino o ragazzino che la utilizzerà. Questo vale anche per la scrivania su cui passeranno molto tempo a fare i compiti e studiare”. Se notate che i vostri figli hanno la faccia incollata al libro quando leggono, fate una visita dall’oculista. A volte i problemi alla vista si ripercuotono sulla colonna, forzando i ragazzini in posture sbagliate per poter leggere i caratteri stampati

sul libro. Infine, anche una cattiva alimentazione può aver ripercussioni a lungo termine sulla salute della schiena. Un’alimentazione sana è ricca di sali minerali che le ossa assorbono al massimo durante l’età della crescita: si raggiunge così un buon picco di massa ossea, la colonna vertebrale si irrobustisce e si evitano i problemi legati all’osteoporosi in età adulta. Tanta frutta e verdura, dunque, ricche di minerali e poco zucchero che demineralizza, così come la mancanza di movimento”. Anche lo sport, infatti, contribuisce a fissare i sali minerali nelle ossa. Perciò, se i nostri ragazzini ci fanno impazzire perché non stanno mai fermi e sembrano in preda al moto perpetuo, consoliamoci: stanno facendo del gran bene alla loro schiena. Giovani Genitori 23


gg Idee di Luisa Tatoni


gg Idee

Una foto che è un ritratto C

om’erano belle le foto delle nonne, con quello sguardo intenso e la pelle perfetta. Qual era il loro segreto? Una crema speciale? La mancanza di inquinamento? L’uso della pellicola invece del digitale? Nulla di tutto ciò: il segreto era il fotografo, la cui tecnica, unita al talento artistico, erano capaci di catturare una vita in uno scatto. Tra macchine digitali e smartphone, ormai siamo abituati a far foto e video in ogni occasione. L’autofocus e il giusto sensore Ccd non si fermano nemmeno davanti a controluce o chiaroscuri. L’apoteosi arriva quando nascono i bambini: il primo bagnetto, i primi passi, la giornata ai giardini, le coccole sul lettone, i cuginetti in visita: tutto è fermato tra i pixel ed è pronto per l’archivio, in attesa del giorno in cui riusciremo a mettere ordine tra i file. Poi, a mano a mano

che i figli crescono, le foto si diradano. Talvolta sono i bambini stessi a impossessarsi delle macchine e a scattare al posto nostro. E un giorno dopo l’altro, il tempo passa. Tutti gli scatti domestici diventano ricordi impagabili di momenti di vita belli e felici. Ma quella famosa foto della nonna, quello sguardo che sembra uscire dalla cornice, riusciremo mai a scattarla? Probabilmente no. Per quella ci vuole proprio il fotografo.

Teatro di emozioni Un ritratto fotografico è una cosa bella, un regalo unico per i figli e per chi si ama. “Il fotografo produce un tipo di fotografia speciale – spiega Alessandra Tinozzi, ritrattista professionista, con un passato nella pubblicità e autrice degli scatti di queste pagine –. Non scatta la foto spontanea, quella che la mamma può fare nella quotidianità. Il

Il segreto di una bella foto è il fotografo suo lavoro va paragonato a quello del regista di teatro: deve mettere in scena emozioni autentiche in una realtà costruita ad hoc. Tra le foto e un ritratto c’è una grande differenza: le prime, per quanto belle, riproducono una sembianza, un ricordo felice. Il ritratto si pone su un altro piano: porta un messaggio e crea un oggetto di valore attraverso un processo lento di creazione, che richiede grande cura. L’ambizione di un buon fotografo è riassumere una persona catturando nel suo sguardo tutta la sua particolare umanità”.

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gg Idee

Dalla pancia in poi Un tempo andare dal fotografo era una ritualità. “Fare la fotografia” era un evento significativo e il risultato rimaneva per tutta la vita. Quella era la foto della nonna che tutti, per sempre, avrebbero riconosciuto alla prima occhiata. Ora ci si rivolge al fotografo in poche occasioni formali, per esempio la cresima, la comunione o il matrimonio. Ma ci sono tanti altri momenti importanti che rischiamo di perdere. “Molte donne arrivano in studio con il pancione – racconta Alessandra Tinozzi –. Sono mamme consapevoli, che hanno desiderato intensamente la gravidanza e che vogliono conservare un ricordo di questo momento. In genere ritornano dopo la nascita del bambino, magari solo per uno scatto, quando la mimica del piccino è ancora incerta. Verso gli otto mesi arriva il momento in cui è bello riprendere le prime espressioni sul viso del piccolo. Si torna poi ancora per la nascita di un fratellino o una sorellina e via via, per fermare i momenti salienti della crescita”. Quando ci sono due o più bambini è

bello pensare a un ritratto in coppia, così come è bello riunire tutta la famiglia in una di quelle rare foto dove ci si ritrova tutti insieme.

Come preparare il set I bambini sono belli quando sono al naturale. “Consiglio sempre ai genitori di portare i piccoli così come sono – continua Alessandra –, con i capelli lavati ma senza visite preventive dal parrucchiere o dall’estetista. Scoraggio l’uso di vestiti troppo artefatti, che poi risultano scomodi e innaturali. Piuttosto chiedo alla mamma di portare una valigia di ricambi per diversificare gli scatti. I bimbi più piccoli hanno meno voglia di cambiarsi, le bambine invece si divertono e accettano tutto come una parte del gioco. Talvolta arrivano con un vestito scelto da loro, magari il completo da fatina o da cowboy, e a riprenderli così c’è più gusto, perché sono pieni di entusiasmo e si divertono davvero. Se ci sono foto di gruppo, consiglio sempre di scegliere i vestiti coordinati, il che non significa essere tutti uguali, ma ben assortiti”.

Alessandra Tinozzi Fotografa professionista, ha cominciato seguendo le orme del padre e dopo un periodo nel mondo della fotografia pubblicitaria è diventata ritrattista. Le sue foto oggi raccontano soprattutto persone. Nel 2009 è stata prima classificata nel premio della Qualità Creativa come ritrattista della sezione Bambino adv, nonché Autore segnalato nella ritrattistica di personaggi editoriali. Collabora con importanti agenzie pubblicitarie e aziende nazionali e internazionali. Il suo studio è a Torino. Per vedere i suoi lavori, oltre alle foto che illustrano questo articolo, potete consultare il sito www.tinozzi.com o chiedere informazioni a info@tinozzi.com o telefonicamente al 335 6511555.

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L’ora dello scatto I bambini piccoli vanno fotografati seguendo il loro orario, che è legato a pappe e nanne. Per i più grandicelli non ci sono vincoli particolari. “Una sessione dura due o tre ore – racconta Alessandra –, possibilmente con un intervallo in mezzo. Non bisogna avere fretta, perché il segreto della buona riuscita è rispettare i tempi dei bambini, che non sono necessariamente quelli del fotografo o della mamma. In linea di massima in un pomeriggio si fa tutto”. Meglio fotografare in studio, in casa o all’aperto? “A mio parere il risultato migliore si ottiene con le foto di studio – risponde Alessandra –. Non che ci siano problemi a lavorare in esterno, ma bisogna considerare l’ambiente e le luci e difficilmente un appartamento o un parco offrono quel che si cerca nel momento esatto in cui serve. Inoltre andare dal fotografo e posare in studio è un gioco che predispone i bambini a collaborare. Per loro l’esperienza è più bella e il risultato che ne consegue è certamente migliore”.

I risultati Dopo aver scattato le foto, cosa fornisce il fotografo? “A seconda dei prezzi e degli accordi si riceve un cd con le immagini selezionate e post-


gg Idee

prodotte, cioè rielaborate dallo stesso fotografo. Avere il cd è l’equivalente di avere i negativi. Quindici scatti sono più che sufficienti per costruire un bell’album, capace di raccontare una persona senza annoiare. Meglio scegliere un supporto importante, di quelli che si conservano e si sfogliano con piacere, anche se oggi vanno di moda i fotoalbum. Questi ultimi magari si possono stampare in più copie da regalare ai nonni o agli altri parenti. Le foto vanno anche molto bene per preparare biglietti di nascita o per gli auguri di Natale. In questo questo caso conviene mettere in scaletta una foto a tema, magari con il cappello rosso o con la neve”. Il sogno di tante mamme è vedere i propri piccoli in Tv. Le foto fatte dal fotografo vanno bene come book per le agenzie? “Il composit che ri-

chiedono le agenzie, questo è il termine tecnico, è più mirato. Non servono tante foto: ne bastano tre o quattro, tra cui una in primo piano e una a figura intera, a colori, perché la finalità non è solo mostrare la fisionomia del bambino, ma anche il colore dei capelli e degli occhi. In genere si estrapolano dall’album e spesso è lo stesso fotografo che diventa il punto di contatto con le agenzie per suggerire qualche tipologia di bambino cercata per un particolare spot”. E i costi? “Spiace dirlo, ma un buon lavoro richiede un fotografo professionista. Certo che i costi di un book, paragonati a quel che si spende per un paio di pantaloni di marca o per qualche giocattolo che dura una stagione, è una spesa abbordabile. Soprattutto perché produce un risultato che non si dimenticherà per tutta la vita”.

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gg Viviamo così

Lui babbo, lei maman C

om’è la vita di una “coppia Erasmus”? Magali e Antonio si sono conosciuti durante gli studi, in uno dei tanti scambi internazionali dell’università. Sono rimasti insieme lungo varie tappe della vita, fino ad approdare in Italia, il paese d’origine di Antonio. È stato Antonio, ancora studente di ingegneria, a scegliere di trascorrere un periodo a Louvain-la-Neuve, nell’università frequentata da Magali. Era il 2000: lei era appena tornata da un anno di studi a Bologna e per questo motivo se la cavava già bene con l’italiano “Il che aiutava - racconta Magali - a tenermi stretto il mio bel toscano”. Ma i tempi dell’Erasmus sono brevi

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e quando Antonio è tornato in Italia, lei si è chiesta come fare a seguirlo. “Fresca laureata in lettere, ho passato un concorso come insegnante e a settembre sono stata chiamata come assistente di lingua francese in un liceo italiano, che però stava a Roma. Ho pensato ‘Meglio che niente’, la distanza si sarebbe ridotta comunque. Ci ho messo un anno a capire i meccanismi della scuola italiana: graduatorie, riconoscimento del titolo e altri aspetti burocratici, dopodiché mi sono trasferita a Torino, dove abitava Antonio. Abbiamo preso un piccolo appartamento vicino a piazza Statuto, lui continuava a studiare e io lavoravo come lettrice madrelingua in varie scuole,

Magali, 32 anni, insegnante di francese Antonio, 33 anni, ingegnere Mathilde, 3 anni, scuola materna Leonardo, 7 mesi

poi al Centre Culturel Français, poi all’Università e al Liceo europeo Altiero Spinelli, infine sono diventata insegnante di francese nella scuola superiore statale”.

Gli Amish Passati due anni, Antonio si laurea e trova lavoro negli Stati Uniti, vicino a Filadelfia, in una grossa azienda internazionale che produce macchinari agricoli. “Ed eccoci nella campagna degli Amish – racconta Magali –, dove abbiamo trascorso dodici mesi: una bellissima esperienza”. Gli Amish sono una confessione di stampo cristiano-protestante che vive in comunità basate su forti legami familiari e sull’identità religiosa. Sono noti il loro


gg Viviamo così

Antonio viene dalla Toscana, Magali è Belga. Sono una coppia mitteleuropea, che ha girato il mondo stile di vita sobrio e lontano dalle intrusioni della modernizzazione. Per vivere fanno i contadini e gli artigiani, l’elettricità non è ammessa (mentre fonti alternative di energia, come il vento, il sole, l’acqua, sono benvenute). Non esistono automobili e per

questo vengono allevati cavalli per tirare i carri (i buggies) che sono diventati il simbolo stesso degli Amish. Gli uomini vestono semplici abiti scuri senza cerniere lampo; a partire da quando si sposano portano la barba, come chiede la Bibbia, ma non i baffi che sono il simbolo della vita militare e della violenza. Le donne hanno abiti privi di ornamenti, con grembiuli e cuffiette che coprono i capelli che non tagliano mai. Se sono nubili hanno cuffie nere, da sposate bianche. Nessuna donna porta gioielli e in generale nessun Amish porta oggetti vanitosi e superflui. Lo stile di vita è quello di un tardo 1800, votato ai molti lavori manuali, che vengono fatti tutti a

mano e con l’aiuto della comunità, sempre pronta a dare aiuto a chiunque ne abbia bisogno. L’esperienza americana di Magali è stata molto positiva. “È un altro mondo, splendido per la natura e bello anche per gli abitanti. Ovviamente non mi riferisco solo agli Amish, con i quali non abbiamo stretto legami, ma con tutti gli americani conosciuti durante quel periodo: persone disponibili, oneste ed estremamente rispettose. Gli spazi comuni e la roba altrui sono tenuti in altissima considerazione. Qui in Italia ho notato sempre uno strano paradosso: le case sono impeccabili, ma quasi nessuno si interessa degli spazi comuni: manca il senso civico”.

Giovani Genitori 29


gg Viviamo così

Mamma belga vs mamma italiana Dopo il periodo americano, Magali e Antonio tornano in Italia. “Ci siamo fermati un anno a Chieri, racconta Magali - ci siamo sposati a Pisa e siamo ripartiti per l’Emilia Romagna, perché il lavoro di Antonio ci portava, questa volta, a Imola. Meno male che ovunque siamo stati, c’è sempre stato qualcuno desideroso di imparare il francese, così ho sempre lavorato anch’io”. Alla fine si trasferiscono “definitivamente” (ma Magali dice che questo avverbio non lo dovrebbero mai usare) a Chieri. “A questo punto abbiamo deciso di costruire la nostra famiglia e nel 2007 è arrivata Mathilde, seguita da Leonardo nel febbraio 2010”. Come vede l’Italia una mamma belga? “Noto tantissime differenze tra la vita che conducono le mie sorelle in Belgio e la mia qui – dice Magali –. Da noi ci sono molti aiuti finanziari da parte dello Stato e c’è più organizzazione nella gestione della prole. Mia sorella maggiore ha 36

Io mi sento belga e lui italiano, però ci sentiamo anche “cittadini del mondo” 30 Giovani Genitori

anni e quattro figli (di 10, 8, 6 e un 1 anno). È un caso abbastanza raro, ma comunque lei lavora a tempo pieno come infermiera, facendo anche i turni. I bambini hanno iniziato il nido tutti all’età di tre mesi, perché una volta terminato il congedo di maternità, bisogna tornare a lavorare. In Italia lavorare con quattro figli sarebbe un disastro, in Belgio invece è del tutto normale, perché le famiglie trovano sostegno nelle strutture pubbliche. Non occorre avere i nonni a disposizione sette giorni su sette e comunque, anche avendoli, non si usa. Se un figlio si ammala, la famiglia ha diritto all’assistenza di una baby-sitter qualificata e convenzionata per il periodo deciso dal pediatra, così, invece di pagare la mutua, lo Stato dà lavoro a un’altra persona. Da questo punto di vista, mi sono sentita un po’ abbandonata qui. Mandare un figlio al nido sotto i sei mesi sembra quasi un crimine, e anche volendo non è detto che si trovi posto. Poi c’è il discorso dell’allattamento: in Italia, si insiste tantissimo sull’allattamento al seno

Washington

New York e chi non riesce o non vuole allattare viene fatta sentire in colpa. In Belgio neppure una, tra le tante mamme che conosco, ha allattato esclusivamente al seno per sei mesi. Quando raccontavo che Leonardo a sei mesi non era ancora svezzato, mia madre e le mie sorelle mi dicevano che era tardi: neppure sapevano che il latte aumenta a mano a mano che il bimbo cresce. Non dico che questo sia un bene, ma in Belgio semplicemente non si può fare, perché il lavoro non lo permette. La maternità consta di 15 settimane, da gestirsi prima e dopo la gravidanza, dopodiché sono permessi tre mesi di allattamento, ma sono pagati poco e perciò poche persone ne usufruiscono. In Italia la tutela della gravidanza e della maternità è sicuramente migliore e sono stata ben contenta di poter stare tanti mesi vicino a Mathilde e ora a Leonardo”.

A metà tra due culture E l’atteggiamento verso i figli? “Anche quello è diverso: andando al nido presto, i piccoli belgi sono più autonomi, a due anni e mezzo nessuno porta il pannolino. In Italia


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sono più mammoni. Antonio, per esempio, si stupiva che in Belgio già a 15 anni ci fosse l’abitudine di lavorare durante le vacanze estive. Si può fare il cameriere, la segretaria o altro e si lavora per davvero. Lo Stato non tassa lo stipendio degli studenti e questo è un ulteriore aiuto: le mie sorelle e io abbiamo sempre lavorato, per i tre anni di liceo e i quattro di università in cui era possibile farlo, e abbiamo dato i soldi in famiglia come aiuto per pagare gli studi. In Italia d’altro canto c’è molta attenzione al cibo e alla genuinità, per gli adulti come per i bambini. Qui ho preso l’abitudine di frullare la frutta, in Belgio sarei certamente ricorsa più spesso ai barattolini, senza pormi più di tanto il problema. Le pari opportunità però sono più tutelate in Belgio: lì il padre ha diritto a quindici giorni di congedo dopo il parto, in Italia, Antonio, come gli altri padri, ha dovuto prendere le ferie estive. Inoltre lì è normale che un padre assista i figli: mio cognato, quello che ha quattro figli, lavora quattro giorni ma è pagato come se lavorasse cinque e un giorno a settimana lo dedica interamente ai bambini”. Tra le due culture, tu dove ti collochi? “Per quanto mi riguarda, cerco di essere una via di mezzo, prendendo i lati positivi, a mio avviso, da una parte e dall’altra. E i nostri bambini hanno la fortuna di essere nati con un’identità culturale duplice, il che rappresenta un buon punto di partenza per un’apertura al mondo, a una società multiculturale, alla curiosità verso l’altro. Cerchiamo di trasmettere le nostre rispettive culture, a iniziare dalle lingue: con loro, maman parla le français e babbo l’italiano. Risultato: Mathilde, 3 anni, parla una lingua tutta sua, una specie d’italo-francese. Fa un po’ di pasticci, ma pensiamo che si risolverà col tempo. Qualche tempo fa, mentre stavamo passeggiando in montagna, Mathilde ha raccolto una pigna e mi ha chiesto: ‘Cos’è?’. Le ho risposto: ‘C’est une pomme de pin’. Lei si è girata verso suo padre e ha detto: “Babbo, guarda! Una mela di pane!”.

Giovani Genitori 31

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Ritratto di famiglia: Irene e Giorgio Quante ore lavori e quante ne passi con i figli?

Lui: lavoro 8 ore e ne passo un paio con Daniele Lei: lavoro 6 ore al giorno, così il pomeriggio posso dedicarmi a Daniele

Il suo peggior difetto?

Lui: impulsiva Lei: vive spesso in un mondo tutto suo, sfuggente

Il tuo peggior difetto?

Lui: lento e sfuggente Lei: spesso faccio la goccia cinese…

Chi comanda in casa?

Lui: lei comanda ma io ho il diritto di veto Lei: ci coordiniamo abbastanza bene insieme sulle decisioni importanti, per il resto faccio io anche se mi consulto più o meno sempre

Chi spende di più?

Lui: lei Lei: io, ma ho ridotto notevolmente le spese superflue

Chi cucina e tiene in ordine?

Lui: lei Lei: cucino prevalentemente io, per l’ordine ci provo, ma è una battaglia persa dall’inizio

Cosa non deve mancare nel vostro frigo?

Lui: latte Lei: il latte per Danielino, se no chi lo sente alle 6.30 di mattina

La cena meno sana che hai servito ai tuoi figli?

Lui: wurstel e carne in scatola Lei: mozzarelline e pomodorini

Qual è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?

Lui: andare al parco e giocare con la sabbia Lei: le coccole nel lettone

Ricordi l’ultima volta che avete litigato?

Lui: sinceramente no Lei: no, di solito non litighiamo, discutiamo e poi traiamo delle conclusioni comuni

Libro e film che ti piacciono di più?

Lui: Cent’anni di solitudine (Garcia Marquez) e Guerre Stellari Lei: “Educare alla libertà” sulla pedagogia di Rudolf Steiner. Da quando sono diventata mamma mi piace molto interessarmi ai temi legati all’educazione, non quelli scontati tipo manuali. Tendenzialmente film romantici, se c’è Keanu Reeves è meglio. Mi piace tantissimo “La casa sul lago del tempo”

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gg A confronto

Irene, 39 anni, impiegata, è sposata con Giorgio, 42 anni, tecnico informatico e hanno un figlio, Daniele, di due anni e mezzo

Shopping preferito dove?

Lui: le Gru, ma in generale non amo lo shopping, preferisco passeggiare e bighellonare Lei: per i regali mi piacciono molto le botteghe del commercio equo e solidale, per il resto supermercati e mercato

Il ristorante in cui andate più volentieri?

Lui: la pizzeria sotto casa Lei: nella pizzeria sotto casa

Il tuo momento preferito nella giornata?

Lui: il ritorno a casa la sera dall’ufficio Lei: quando torno a casa dal lavoro e vedo Daniele felice di rivedermi

Com’è un weekend tipico in casa vostra?

Lui: il sabato si fanno insieme compere e servizi. La domenica si va a fare una gita Lei: non c’è un weekend tipico. Spesso siamo impegnati a organizzare attività per l’associazione di volontariato di cui facciamo parte entrambi. La domenica, quando siamo più tranquilli, qualche gita con gli amici.

Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?

Lui: abbiamo organizzato un concerto per finanziare un progetto in Senegal Lei: era in occasione di un concerto che abbiamo organizzato a sostegno dei progetti in Africa, a Lombriasco. Di solito Daniele lo portiamo sempre con noi, ma quando si pensa di fare troppo tardi non è il caso… per adesso

Quale servizio vorresti nella tua città?

Lui: un numero di asili sufficiente alle esigenze Lei: tra i tanti, mi piacerebbe che ci fosse più sostegno alle famiglie: economico, di strutture, di qualità come in Francia o in Germania o in altri paesi europei (a eccezione del nostro)

Come ti immagini fra vent’anni?

Lui: e chi lo sa, qui si vive alla giornata Lei: come ora ma più saggia e con tanto tempo in più per dedicarmi alle mie passioni

Cosa faranno i tuoi figli da grandi?

Lui: spero abbia la possibilità di viaggiare e conoscere il mondo e l’infinita diversità delle genti Lei: mi auguro che possa essere libero di poter scegliere, conoscere, viaggiare e fare esperienze all’estero

Qual è la parola che riassume la vostra Lui: affiatamento e apertura famiglia? Lei: serenamente disordinata Giovani Genitori 33

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Passeggiata di arte, S natura e vino

ol Lewitt è stato un importante artista minimalista americano. Amico di David Tremlett, artista pure lui, inglese e grande appassionato di vino. Insieme, negli anni ‘90, hanno recuperato la cappella della Madonna delle Grazie, una piccola chiesetta mai consacrata e ridotta in rovine, in località Brunate, nelle Langhe. Tremlett ha dipinto l’interno della struttura, Lewitt si è dedicato all’esterno. Ed è questa cappella, minuta ma mirabile, la destinazione di una languida passeggiata autunnale. Ottobre è mese langarolo per eccellenza, funghi, tartufi e colline dipinte di gialli e rossi incantevoli. Una precisazione: non si tratta di una passeggiata propriamente baby-friendly. Il pendio è in alcuni punti un po’ ripido, a tratti la strada è sterrata, le macchine sono rare, ma alcune passano. Tuttavia è una passeggiata molto bella, per la vista, la natura, l’arte e il vino, e per questo ci piace consigliarla. Punto di partenza La Morra, una delle perle e delle principali mete turistiche delle Langhe. Siccome è sempre meglio partire preparati, per prima cosa passiamo dall’Ufficio del Turismo in piazza Martiri 1

34 Giovani Genitori

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gg Gita

Punto di partenza è La Morra, una delle perle delle Langhe

a prendere una cartina del paese e delle sue colline. Così orientarsi sarà più facile. Poi ci si dirige in piazza Castello, da cui si gode di un’impagabile vista sulle colline circostanti. La Cappella la si può facilmente avvistare dal panorama, difficile non notarla con i suoi colori accesi. La passeggiata per arrivarci parte da strada Fontanassa. Che si può raggiungere, partendo da piazza Castello, sostanzialmente in due modi. O si scende dalla scalinata che va giù ai bastioni e si prosegue fino ad arrivare in via Marconi – e da via Marconi si arriva in via Roma

che eventualmente sbuca in strada Fontanassa. Oppure si fa un giro nel paese e si fa in modo di arrivare a strada Fontanassa, orientandosi nella cartina e seguendo sui cartelli le indicazioni per il sentiero del Barolo. Una volta lì è facile arrivarci. La strada è in discesa all’andata e un pochino più faticosa in salita, ma non è molto lunga. Il tratto di strada sterrata costeggia i vigneti delle Brunate, tra i più prestigiosi cru del Barolo. La vista sulle colline circostanti è bellissima. Arrivati a destinazione si riprende fiato, i bambini entrano ed escono corren-

do dalla Cappella, la esplorano, vi si sentono a loro agio, sarà per via dei colori, vivacissimi. Dopo una pausa ristoratrice, ripercorriamo il cammino fino al punto di partenza, ci metteremo una quarantina di minuti, sempre che il passeggino non resti incastrato in un ciottolo nel tratto di sterrata.

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La Ruota di Rohn

Q

ualcuno l’ha vista alla manifestazione “Torino Street Style”, che a settembre ha animato le strade del centro città. E ne è rimasto incantato. Ma sono tanti a provare curiosità per questo strano attrezzo, che è spettacolare e di grande impatto visivo. Farà loro piacere sapere che, nonostante l’imponenza, è uno strumento alla portata di tutti, persino dei bambini. La Ruota di Rohn è nata in Germania nel 1928. In terra teutonica la sua pratica è una disciplina sportiva a sé stante, tanto che nei Giochi Olimpici di Berlino, nel 1936, furono utilizzate 220 ruote nella coreografia dello spettacolo di apertura. La Ruota è composta da due cerchi in metallo, le cui dimensioni sono commisurate all’altezza dell’atleta. Per utilizzarla non è richiesta una forza specifica ed è pertanto una attività che si adatta a tutti. Più conosciuta all’estero che in Italia, richiama la ginnastica artistica, con esercizi che vengono valutati da giudici, svolti con la musica o senza, facendo rotazioni interne ed ester-

ne, spirali in cui bisogna far toccare la ruota solo con un cerchio, linee, volteggi e salti acrobatici. La Ruota di Rohn è spesso associata al circo ed è questo il motivo per cui in Italia sono soprattutto le associazioni di ginnastica circense che la praticano e la insegnano. In Piemonte il riferimento di punta è sicuramente l’Associazione Sportiva Dilettantistica Vertigimn di Torino, che dal 2005 promuove l’attività fisica nelle sue forme più artistiche, come la Circomotricità, l’avvicinamento alla ginnastica artistica e le discipline aeree per i bimbi dai 3 anni in su. È l’unica associazione del centro-nord Italia ad avere quattordici ruote di diverse misure. I corsi si tengono il mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19, in una grande sala dove sono possibili i volteggi. L’età consigliata, per i bambini, va dai 6 ai 15 anni; gli adulti possono cimentarsi speciali corsi serali. L’Associazione Vertigimn organizza anche altri appuntamenti interessanti. Uno, rivolto a genitori e figli insieme, si chiama “CircoBimbi +

Tonificazione mamme” e prevede un’ora di gioco-circo per bambini dai 3 ai 5 anni e, in contemporanea, un’ora di ginnastica tonificante per le mamme (lunedì e mercoledì, dalle 17 alle 18). Chi è proprio patito di circo, può seguire i corsi di Discipline aeree per bimbi, dove si impara a volteggiare tra corde e trapezi (martedì e giovedì, dalle 17 alle 19). Per tutte le lezioni, è sempre possibile fare una prova gratuita. I corsi si tengono a Torino, in via Tollegno 83. Per informazioni e prenotazioni si può contattare Elisa, che è insegnante e ginnasta di livello internazionale, via mail (elisa@vertigimn. it) o al telefono (333 2267385).

Spettacolare e di impatto, la ruota richiama la ginnastica artistica

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Lo psicologo Sabrina Marzo - Psicologa – Psicoterapeuta Familiare

(via Arbe 20, Torino. Tel. 3391479388 Autorizzazione n. 456 del 6/12/2006)

Il disagio del bambino

I messaggi che manda un bambino, se esprimono disagio, non sono da sottovalutare

Gentile dottoressa, ho necessità di confrontarmi per capire se i problemi che affronto con mio figlio, di sei anni, sono di ordinaria amministrazione oppure se devo correre ai ripari. Premetto che il bambino è sempre stato un tipo piagnucolone e, nonostante i miei sforzi per rassicurarlo, la sua autostima punta costantemente al basso, anche quando riesce a gratificarsi raggiungendo qualche personale traguardo. Talvolta però, quando gli si fa un’osservazione, si offende e minaccia di andarsene di casa, aprendo seriamente la porta e prendendo le scale. Inoltre fa discorsi del tipo: “Uccidimi, prendi un coltello e ammazzami perché non voglio più vivere”, oppure: “Mi voglio ammazzare, non voglio più vivere”. Com’è possibile che un bambino (ha fatto questi discorsi anche prima dei sei anni) abbia già il male di vivere? Gli passerà o da grande sarà soggetto a depressione e non riuscirà ad affrontare la vita “di petto”? Io e mio marito siamo genitori normali, con una vita sociale allargata, incontriamo amici a casa e fuori casa, lo coinvolgiamo in attività divertenti, ma non riusciamo a evitare questi atteggiamenti che ci impensieriscono non poco. Ha consigli da darci in proposito? A qualche genitore è capitato di affrontare gli stessi disagi? Grazie e molti saluti. Cara mamma, sicuramente il tuo bambino sta inviando messaggi che attirano fortemente l’attenzione dell’adulto e che suscitano in voi paura e preoccupazione. Tra gli atteggiamenti che tu definisci di “ordinaria amministrazione” e i chiari indicatori d’un destino inevitabilmente tragico, esiste un’ampia gamma di segnali che

i bambini, durante il loro percorso di crescita, mandano all’adulto, a casa oppure a scuola, per esprimere un malessere o un disagio che stanno vivendo. Il più delle volte questi messaggi non sono immediatamente comprensibili, anche perché i bambini stessi spesso non sono consapevoli del loro “star male”, ma semplicemente lo vivono e chiedono aiuto. Le frasi che il tuo bambino pronuncia fanno venire in mente una grande rabbia e un forte senso d’inadeguatezza che probabilmente non gli permettono di tollerare il confronto con l’errore o con il vostro rimprovero, da cui vorrebbe fuggire. La formazione dell’autostima è un processo lungo e complesso, che ha origine nei primi anni di vita e che prosegue nell’età adulta; talvolta i bambini, indipendentemente dalle richieste esplicite dei genitori (per esempio: “devi andare bene a scuola”, “diventerai un campione”), si confrontano con aspettative troppo alte rispetto alle loro capacità, provando un senso di fallimento e di inadeguatezza talmente grande da far sorgere il timore di non essere più accettabili e amabili. In questi casi “aspettare che passi” è molto rischioso, poiché il malessere rischia di crescere e di colorare di nero tutte le belle esperienze che la vita propone. Ritengo che sia opportuno dare a vostro figlio la possibilità di esprimere più chiaramente quello che sta vivendo; potete farvi guidare da uno specialista che vi aiuti ad ascoltare i suoi bisogni e che valuti le risorse che voi genitori potete mettere in campo per rendere più sereno il suo percorso di crescita. Sovente affrontando le difficoltà dei figli si scoprono sentieri che portano a un maggior benessere per tutta la famiglia.

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Genitori

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Pronto soccorso psicologico per genitori in situazioni di emergenza traumatica Un genitore non può mai smettere di essere genitore, anche se sta vivendo un’esperienza traumatica. Aspettare e lasciare che il figlio affronti da solo la situazione non è una buona soluzione. Gli psicologi di Genitori Blackout offrono un aiuto per: • comprendere e accogliere i comportamenti e le emozioni dei figli • iniziare a parlarne trovando risposte adeguate • immaginarsi un “dopo” che tenga conto dei cambiamenti e delle persone colpite. Per informazioni e appuntamenti A.PSI.CO.REL Associazione di Psicologia dei Contesti Relazionali tel. 011 837059 mar. e ven. ore 10 - 12 Via Napione 20 - 10124 Torino apsicorel@libero.it www.centropsicologiaulisse.it


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Il pediatra Giancarlo Corti

Piccoli problemi di piedi Mio figlio ha quattro anni e ogni tanto si lamenta di un dolore alla pianta del piede. Secondo lei sono i normali “dolori della crescita”? I dolori della crescita esistono, ma riguardano gambe e ginocchia. Nel caso di un dolore persistente alla pianta del piede, può esserci qualche alterazione nelle processo di formazione delle piccole ossa che lo compongono. Consiglio di effettuare una visita specialistica, cui seguirà probabilmente una radiografia. Se si riscontra un’anomalia, la soluzione è mettere uno speciale plantare, costruito su misura per il piede del bambino, che va utilizzato per un paio di anni. Il plantare risolve il problema del dolore e aiuta il corretto sviluppo delle ossa del piede.

Mia figlia ha un inizio di alluce valgo, diagnosticato dal dottore. Cosa dobbiamo fare? Può capitare che a un certo punto della crescita l’alluce prenda una piega sbagliata e si rivolga verso le altre dita del piede. Ciò accade più frequentemente nelle donne e può comparire a qualsiasi età, peggiorando, da grandi, se si usano le scarpe con la punta troppo stretta. Spesso questa patologia si accompagna al “piede piatto” e sembra essere causata proprio dal cattivo appoggio della pianta del piede, anche se talora si è ipotizzata una ereditarietà genetica. Nei casi più gravi, l’alluce valgo fa male e il dolore permane anche se il piede è lasciato a riposo. In giovane età si possono adottare dei plantari per cercare di correggerlo o almeno di minimizzare la malformazione, mentre in età avanzata si ricorre direttamente all’intervento chirurgico. Fino all’età dello sviluppo, però, l’operazione è fortemente sconsigliata, perché il problema potrebbe ripresentarsi con la crescita.

Meglio fuori che dentro! Gentile dottore, ho una domanda un po’ futile, ma sono curiosa di sapere la risposta: è giusto che un bimbo di quattro mesi, allattato integralmente al seno, “riempia il pannolino” durante o immediatamente dopo la poppata? Grazie Sì, cara mamma, è un fatto del tutto regolare: il riempimento dello stomaco stimola lo svuotamento dell’intestino, non c’è nulla di cui preoccuparsi. A mio parere, inoltre, non esistono “domande futili”: i dubbi dei genitori sono importanti e sempre devono trovare spazio per essere discussi (e possibilmente risolti) con il pediatra. Giovani Genitori 39

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L’avvocato Francesca Galdini

Togliere la patria potestà Una mamma è esasperata dall’assenza totale del padre

Gentile avvocato, due anni fa ho avuto Marco, il mio bellissimo bambino. Il papà è un mio ormai ex fidanzato, un uomo totalmente inaffidabile e disinteressato al bimbo. Quando il piccolo è nato stavamo insieme, e lui ha riconosciuto il bambino. Dopo pochi mesi si è innamorato di un’altra donna che vive in un’altra città ed è andato a vivere con lei. Non si fa mai vedere, non mi ha mai passato un euro per contribuire al mantenimento del figlio e penso che sia dedito ad attività poco “pulite”: insomma è un fantasma ingombrante. Io vorrei togliergli la paternità, odio quel nome sui documenti di mio figlio e temo che un giorni torni qui e accampi diritti. Non lo voglio più nella nostra vita, in nessun modo. Come fare? La ringrazio e saluto Vera Gentile Vera, l’articolo 570 del codice penale statuisce che chiunque, abbandonando il domicilio domestico ovvero serbando una condotta contraria alla morale della famiglia, si sottragga agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori o alla qualità di coniuge, è

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punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 euro a 1.032 euro. In buona sostanza, integra agli estremi del reato appena descritto l’allontanamento ingiustificato dal domicilio domestico (non è sufficiente cioè sottrarsi all’obbligo di coabitazione): ove esistano ragioni di carattere personale che non consentano la prosecuzione della vita in comune, il reato non si configura. L’allontanamento, altresì, deve essere strettamente connesso all’inadempimento degli obblighi di mutua assistenza, morale e materiale: il che non significa semplicemente che il marito/compagno obbligato si sottrae al dovere di corrispondere l’assegno di mantenimento ma che fa mancare alla moglie/compagna addirittura lo stretto indispensabile per soddisfare le elementari necessità della vita, vale a dire vitto, alloggio, medicinali, vestiario. Naturalmente, allo stato di bisogno del beneficiario deve corrispondere la possibilità materiale dell’obbligato alla prestazione. Insomma: togliere la patria potestà a un genitore è una soluzione, mi si conceda, piuttosto estrema che il nostro ordinamento, come appena descritto, consente in

presenza di una precisa serie di fattori. Nella sua lettera non mi specifica se la vostra separazione sia stata sancita da un provvedimento del Tribunale ma, se mi permette, le consiglierei una soluzione meno drastica. Può infatti optare per il recupero del dovuto, nel caso in cui il Tribunale dei Minori abbia stabilito un assegno di mantenimento; ovvero, in caso contrario e sulla base di quello che ha scritto, può richiedere che venga stabilito un assegno a carico del padre e a favore di Marco. Fino ad arrivare alla possibilità di chiedere l’affidamento esclusivo del bambino: lei conserverà la potestà e il suo ex compagno, oltre al diritto di visita se vorrà esercitarlo, avrà esclusivamente il diritto-dovere di vigilare sul suo operato (sempre che voglia farlo, naturalmente). Insomma: il suo bambino è ancora piccolo e avrà tutto il tempo, quando crescerà, di valutare la situazione e decidere come comportarsi. La sua è una reazione umana e comprensibile, ma una cosa è far sparire una persona dalla propria vita, altra cosa è farla sparire dalla vita di suo figlio. Lasci che sia lui a decidere quando avrà la maturità per farlo.


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L’educatrice Stefania Moriondo

Tra i due litiganti Gentile dottoressa, secondo lei qual è l’atteggiamento giusto da tenere quando i figli litigano? Qualcuno consiglia di “star fuori dalle dinamiche”, cioè non chiedere spiegazioni e lasciare che se la sbrighino da soli. Qualcuno dice di punirli tutti e due, indipendentemente da chi ha colpa o chi ha ragione, qualcun altro suggerisce di intervenire solo se il litigio si fa furibondo. Lei che ne pensa? Diciamo innanzitutto che c’è litigio e litigio. Sappiamo bene che fratelli e sorelle battibeccano cento volte al giorno: non è certo il caso di intromettersi chiedendo il perché e il per come per stabilire chi ha torto e chi ragione. In genere questi litigi non sono negativi (a parte il fastidio delle urla o le brutte figure), anzi aiutano a esprimere le emozioni e “prendere le misure” tra fratelli. Ci sono invece dei litigi in cui il genitore deve proprio intervenire, sia per ristabilire l’equilibrio, sia per far sentire che esistono regole e limiti di cui si fa garante. E i casi sono tre: quando è presente la violenza fisica, quando uno dei due umilia l’altro (con parolacce o no) e quando il litigio si ripete seguendo sistematicamente lo stesso copione, dove uno è destinato a vincere e l’altro a perdere. In questi casi, è bene rendersene conto, il “non entrare nelle dinamiche” sarebbe in realtà un modo di intervenire molto preciso: con il nostro silenzio confermiamo e autorizziamo il dominante e accettiamo che l’altro sia sempre la vittima. I risvolti negativi sulle personalità di entrambi i figli potrebbero essere pesanti: imprigionati in ruoli così stereotipati, a fatica esprimeranno altre loro caratteristiche e potenzialità. Come agire allora? Quando la discussione tra bambini si arroventa o cominciano a picchiarsi, bisogna dire basta, di-

viderli fisicamente, esplicitare che capite che sono arrabbiati ma non accettate il loro modo di fare. Va benissimo mandare ognuno dei due in un proprio spazio, camera da letto, poltrocina o qualsiasi luogo della casa. Quando si è ristabilita la calma, non può mancare il momento del dialogo e della mediazione: occorre trovare le parole per aiutare i figli a riflettere su quello che è successo e a dargli un senso, senza giudizi frettolosi, anche perché il più delle volte si può solo intuire come sono andate le cose dall’inizio. Tre i consigli essenziali: primo, ascoltate con attenzione la versione di tutti e due e aiutateli a capire il punto di vista dell’altro, cercando di ricreare un ponte tra di loro. Secondo, fate notare lati positivi e negativi di ciascun comportamento, in modo che nessuno si senta il buono o il cattivo di turno. Terzo, invitateli a trovare strategie alternative per prevenire o risolvere i loro conflitti. Meglio parlare con loro subito o dopo un po’? Solo voi lo potete sapere, perché dipende dal carattere dei bambini: a volte è meglio battere il ferro fin che è caldo, a volte gli animi hanno bisogno di qualche ora per sbollire. I bambini che non sanno ancora parlare o quelli che si chiudono nel mutismo più assoluto quando sono arrabbiati, possono essere invitati a fare un disegno: anche i mostri, i colori forti o le linee che diventano solchi sul foglio, ci diranno molto di come si sentono. Se invece è evidente che uno ha torto e l’altro ragione, non è corretto punire entrambi: sarebbe contrario a qualunque logica e al senso di giustizia che tutti noi abbiamo, bambini compresi. Bisogna però ricordare che in un litigio, è raro che il torto stia tutto da una parte sola.

Alcuni litigi aiutano a esprimere le emozioni

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Il chimico Ugo Finardi

Heavy metal Metalli e leghe metalliche

I

l concetto che abbiamo di “metallo” non corrisponde necessariamente alla definizione scientifica. I metalli sono una classe di elementi ben definita, caratterizzati innanzi tutto dal tipo di legame chimico che tiene uniti gli atomi (il legame metallico, appunto). Per definizione, i metalli sono buoni conduttori termici ed elettrici, si scaldano e si raffreddano rapidamente, sono duttili e malleabili, hanno lucentezza metallica (appunto), sono grigi di varie tonalità (tranne oro e rame), sono solidi a temperatura ambiente (tranne il mercurio) e sono riducenti, ovvero si ossidano facilmente. I problemi coi metalli dipendono dal fatto che molti di essi sono, per così dire, troppo metallici. Prendiamo per esempio i metalli alcalini, che sono proprio i più metallici: litio, sodio, potassio, rubidio, cesio. Estremamente duttili e malleabili, sono talmente morbidi che si tagliano con un grissino, o meglio si taglierebbero, perché sono così reattivi (nel senso della tendenza a ossidarsi) che a contatto col nostro grissino esploderebbero con un bel botto. Poi, pur essendo dotati di lucentezza metallica, la perdono in men che non si dica, proprio perché sono reattivi, e basta un nulla perché si ricoprano di una patina di ossido. Insomma i metalli alcalini (e i loro cugini alcalino-terrosi), che stanno sulla sinistra della tavola periodica, sono inutilizzabili per la maggior parte degli usi pratici della vita quotidiana. Ma anche per i metalli “un po’ meno metallici”, quelli di transizione (che sono quelli che conosciamo meglio) non è che siano sempre rose e fiori. Prendiamo il rame, molto comune per tanti usi, dalle grondaie ai fili della corrente. È vero che funziona bene in molti contesti, ma per altri non è proprio adatto. Se volete forgiare una spada o una lancia in rame, state attenti a non combattere con uno che ha una spada in bronzo, perché ve la piegherebbe e rovinerebbe tutta. Il rame, non ha buone qualità “meccaniche”. Il bronzo, invece, sì. Ma cos’è il bronzo? Non è un metallo, ma una lega metallica. Per gli usi in cui i metalli sono “troppo metallici” (troppo duttili

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e malleabili, oppure troppo reattivi) si possono usare le loro leghe. È il motivo per cui all’età del rame è succeduta l’età del bronzo, e a quella del bronzo l’età del ferro: nei primordi, chi trovava il metallo o la lega metallica con le migliori proprietà meccaniche era in grado di combattere, cacciare e arare i campi meglio degli altri. E si noti che riuscire a fondere i metalli, cercando prima i minerali da cui ottenerli e con il solo ausilio di legna o carbone, richiede una certa abilità! Le leghe metalliche sono dunque combinazioni di due o di più elementi che combinati insieme esaltano le proprietà metalliche dei componenti. Per esempio, il già citato bronzo è una lega ottenuta da rame e stagno (il caso più comune) o rame e alluminio, nichel e berillio. Ha proprietà meccaniche molto superiori a quelle del rame, tant’è che le leghe più spinte (ad alto tenore di stagno) si possono lavorare solo per fusione. Il suo parente più prossimo è l’ottone, lega di rame e zinco a cui sono aggiunti, eventualmente, altri elementi in misura minore. Anche l’ottone ha caratteristiche meccaniche superiori al rame. L’alluminio, quello delle lattine, dei cerchioni delle automobili e delle pentole, è un metallo, ma viene quasi sempre utilizzato in lega: quelle che vengono definite “leghe leggere”. Assieme all’alluminio si trovano principalmente rame, zinco, manganese, silicio o magnesio. Una particolarità delle leghe leggere è che, essendo assai diffuse e al tempo stesso numerose, sono codificate attentamente con una serie di lettere e codici a seconda degli usi che se ne possono fare. La lega probabilmente più conosciuta è l’acciaio, costituito da ferro contenente carbonio con un tenore inferiore al 2,11%. Al di sopra di questa percentuale, l’acciaio diventa ghisa. Anche per l’acciaio si dovrebbe parlare di una categoria di leghe, dato che assieme al carbonio – a seconda degli usi a cui è destinato – si possono trovare diversi altri metalli: il titanio, per esempio, che va tanto di moda nelle attrezzature sportive, oppure il tungsteno che si usa nei filamenti delle lampadine.


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Natura Lisa Sertoli

Quando le proteine sono vegetali

S

arà che gli allevamenti intensivi di animali son cose da brivido. Sarà che le mucche contribuiscono all’inquinamento del pianeta quanto le macchine. Sarà che tra antibiotici, ormoni e proteine misteriose, proprio non sappiamo cosa si nasconde nella bistecca nel nostro piatto. Sarà per una combinazione di queste ragioni che siamo sempre più numerosi a rifiutare il consumo quotidiano di carne, e a cercare alternative da portare in tavola. Fonti valide di proteine nobili di origine vegetale da alternarsi alle proteine animali in un’alimentazione varia e bilanciata. Come il tofu, il seitan, il tempeh. Con i nomi di questi cibi abbiamo ormai qualche familiarità, ma di cosa si tratta? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Elena Rabbione, che da tempo propone questi prodotti nella sua erboristeria a Gassino Torinese. “Il tofu è il più conosciuto tra i sostituti della carne. Non è un formaggio, come alcuni erroneamente pensano, ma si ricava dai fagioli gialli di soia. In commercio si trova sia al naturale, sia variamente condito e aromatizzato con erbe, spezie, verdure, che lo rendono più appetibile. A un primo assaggio, infatti, il tofu naturale non piace a molti, ma saltato in padella e cucinato insaporendolo è delizioso. Da un punto di vista nutrizionale, il tofu è molto sano, ha un’ottima percentuale di proteine - 19% nella variante naturale, un po’ di meno nelle versioni condite - contiene pochi grassi e niente colesterolo. È molto utilizzato nella cucina macrobiotica e anche tradizionalmente in Cina e Giappone”. Se il gusto del tofu

richiede un po’ di tempo per essere apprezzato, il seitan è invece più immediatamente gradito. “Il seitan si ricava dal glutine di frumento, o dal farro o dal kamut - prosegue la dottoressa Rabbione -. Dalla farina si lavano via gli amidi e se ne ricava una pasta dall’elevato contenuto di proteine, circa il 20%, pochi grassi (il 3-4%) tracce di colesterolo e un discreto apporto di fibre. Trattandosi di cibo a base di glutine è tassativamente vietato ai celiaci. Il seitan è piuttosto versatile in cucina: lo si può impanare, saltare in padella a mo’ di scaloppina e sostituisce validamente la carne in preparazioni come arrosti, hamburger, cotolette, ragù”. Il tempeh è il più ‘esotico’ tra i sostituti della carne. Si tratta di un cibo molto utilizzato nella cucina tradizionale indonesiana, mentre da noi è meno conosciuto. “Lo si ricava dai fagioli di soia che vengono cotti e fatti fermentare. Il tempeh è un’ottima fonte di proteine nobili ed è molto buono abbinato a verdure e cereali. Chi fosse interessato a provare questi cibi, ma non avesse idea di come cucinarli, può trovare ispirazione sia nelle riviste specializzate in cucina macrobiotica o vegetariana, sia in quelle tradizionali che ultimamente dedicano spazio anche alla cucina naturale. Ovviamente anche sul web si trovano tantissimi suggerimenti e proposte per preparare i sostituti della carne. Infine, personalmente adoro “Il cucchiaio di legno” di Dominique Rosel, un ricettario che è un po’ la bibbia della dieta macrobiotica”.

Tofu, seitan e tempen in tavola

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Salvadanaio Luciana Ravetto

Microcredito Un “dignitoso aiuto” quando bisogna affrontare una spesa imprevista

Salute, istruzione, lavoro: quante volte bisogna affrontare una spesa non preventivata? Le giovani famiglie imparano presto a comportarsi da formiche, ma può capitare di avere una “emergenza liquidi” e non sempre il problema si risolve bussando alle porte dei parenti o chiedendo un prestito. La Provincia di Torino, assieme a Banca Etica, prova a rispondere a queste esigenze con un programma di microcredito agevolato per i residenti dei comuni di Collegno, Grugliasco, Chieri e collina torinese, Ivrea, Orbassano, Cuorgné, Pianezza, Pinerolo e Rivoli. Per accedere al prestito bisogna anzitutto dichiararne la finalità, il che significa dimostrare per quale motivo si chiedono i soldi. Può essere necessario comprare l’apparecchio a un bambino, oppure si vuole iscrivere la figlia a un master, la caldaia va sostituita, l’auto si rompe o si desidera investire nell’acquisto di una nuova licenza. Il finanziamento concesso arriva a un massimo di 5000 euro, restituibile in 36 mesi con un tasso di interesse del 4,5%. Se necessario, si può chiedere un piano di premmortamento e cominciare a restituire dopo sei mesi. Grossomodo, chiedendo 5000 euro, si restituiscono 150 euro al mese per tre anni, cioè circa 350 euro in più di interessi. Perché pensare a uno strumento di microcredito per le famiglie? “Il programma è voluto e sostenuto dalla Provincia di Torino – spiega l’asses-

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sore alle pari opportunità e alla solidarietà sociale Mariagiuseppina Puglisi – nell’ambito del progetto Fragili Orizzonti, che è un’azione di contrasto alla vulnerabilità sociale voluto dalla Provincia. Il prestito, concesso con il supporto di Banca Etica, non è un sostituto del reddito, né un sussidio a fondo perduto, né una forma di assistenza, ma un aiuto dignitoso per chi vive un momento di difficoltà o una fase progettuale”. Nelle banche non è facile ottenere un prestito, soprattutto quando si hanno pochi soldi. Per questo motivo si è sviluppato un cospicuo mercato di finanziarie, che offrono credito a un tasso di interesse che oscilla dal 9 al 12%, oltre alle spese di istruttoria. “Le finanziarie accettano spesso persone ‘non bancabili’ – spiega Nadia Lambiase di Banca Etica - cioè quelle persone che non presentano garanzie patrimoniali o reali, o che presentano una fedina creditizia sporca. Tali prestiti si rivelano una bomba a orologeria, perché peggiorano, anziché migliorare, la situazione economica di chi

li chiede. A un livello più complesso, l’intera società ne risente, come si è visto con il caso dei mutui subprime, causa scatenante dell’ormai nota crisi economico-finanziaria dei nostri giorni. Nel nostro caso, il credito è ‘assistito e finalizzato’, vale a dire che Banca Etica tutela prima di tutto la famiglia richiedente, verificandone la capacità di restituzione e valutando la finalità del prestito. Avendo un obiettivo sociale e non solo un interesse economico, come accade nelle finanziarie, Banca Etica può negare il credito ed evitare alla famiglia di finire in guai peggiori”. Come si accede al prestito? “Conviene informarsi presso il comune di residenza: se partecipa al progetto della Provincia di Torino si può presentare domanda. Banca Etica incontra la famiglia per avviare l’istruttoria economica. Una volta dato il responso favorevole, si apre un contro tecnico presso la nostra banca, a costo zero. Non ci sono spese di istruttoria, si riceve il prestito e si comincia a restituire con il piano che si è stabilito insieme”.

Chi è Banca Etica È una banca popolare a tutti gli effetti, ma è anche la prima istituzione di finanza etica italiana. Nata in Veneto l’8 marzo 1999, è presente con filiali e banchieri ambulanti sull’intero territorio nazionale. Si propone una gestione responsabile del denaro dei propri clienti, con parole d’ordine come efficienza, sobrietà, attenzione al bene comune, trasparenza e partecipazione. www.bancaetica.com


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ualcuno dice che i classici non vanno bene per i bambini: siamo noi adulti a provare affezione per i libri di Rodari, di Verne, della Alcott o di Jack London, ma un bambino non li capisce e, semplicemente, li trova vecchi. Bisogna avere almeno otto anni per apprezzare la differenza tra il mondo di oggi e il mondo letterario di Ventimila Leghe sotto i Mari o Zanna Bianca. Sarà vero? Nel dubbio, vi proponiamo alcuni titoli che rivisitano le storie più famose, per adeguarsi ai tempi, senza però perdere la memoria. Fabian Negrin ha provato a trasferire sul cellulare le Favole al Telefono di Gianni Rodari. Nasce così il libro “Favole al telefonino” (edizioni Orecchio Acerbo, 12,15 euro) in cui le storie non superano mai i 160 caratteri di un sms. Belle le illustrazioni, adatto dai 4 anni in su. “Biancaneve e i sette cani” fa parte di una collana di favole moderne. Qui Biancaneve non è una pricipessa, ma trova sette cuccioli abbandonati e non mancherà l’incontro con il principe azzurro (edizioni Saemec for kids, 9,90 euro). Grandi illustrazioni e testi semplici ne fanno un libro dai 5 anni. La collana comprende altri titoli come “Cenerentola” o “Il Gatto con il cellulare”. “Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne” (edizioni Piemme, 15,50 euro) è un libero adattamento del topo-

giornalista Geronimo Stilton per ri-raccontare la famosa saga di mostri marini, incredibili creature e straordinari tesori. Molte illustrazioni a colori e testo scorrevole consigliano l’età di lettura a partire dagli 8 anni. Nella stessa collana si trovano tutti i titoli più importanti: I Tre Moschettieri, L’Isola del Tesoro, Le avventure di Ulisse e via dicendo. “Piccole Donne” di Louisa Alcott, esiste in mille versioni, ma noi vi consigliamo di rispolverarlo con l’audiolibro edito da De Agostini (15,90 euro) che inchioderà tutte le bambine (e anche i maschietti) ad ascoltare le storie delle quattro sorelle della famiglia March. Piace a partire dai 6 anni. Sempre in audiolibro, “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain, sono ottime per un lungo viaggio in macchina e appassioneranno tutti. Edito da Il Narratore Audiolibri, si compra con il Cd a 24,90 euro, oppure si scarica in formato Mp3 a 10,49 euro dal sito www.ilnarratore.com. Infine, per tutte le età, “Esopo” di Pablo Echaurren (Gallucci, 13 euro) raccoglie i racconti allegorici del grande favolista greco che era uno schiavo brutto, malformato e forse anche muto, capace però di dipingere formidabili ritratti dei vizi e delle virtù degli uomini, usando gli animali. Le sue favole, riscritte e illustrate dal grande disegnatore e fumettista Echaurren, acquistano un sapore tutto nuovo.

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PIPÌ A LETTO NO PROBLEM! Per un bambino fare pipì a letto può essere imbarazzante e diventare un disagio. Non farne un dramma, è un problema che normalmente scompare con la crescita. Come genitore è fondamentale mantenere sempre un atteggiamento positivo ed incoraggiante. Bagnare il letto dai 4 anni in su non è un fatto così insolito. L’enuresi notturna, come è definita in termini medici la pipì a letto, colpisce circa il 10% dei bambini in età tra i 4 e i 15 anni e nella maggior parte dei casi scompare crescendo. Le cause che provocano questo problemino possono essere diverse: ritardo nello sviluppo del sistema urinario, ritardo nel riconoscimento dello stimolo durante la notte, o fattori di carattere emotivo, come ad esempio l’inizio della scuola, un trasferimento, la nascita di un fratellino, che possono generare nel bambino un po’ di agitazione. È importante capire con l’aiuto del medico la o le cause del problema e quindi fare tutto il possibile per vivere e far vivere a tuo figlio questo momento più serenamente possibile, senza

stress, ansie o sensi di colpa. Bagnare il letto da grandicelli, infatti può diventare, oltre che causa di sonni disturbati, un motivo di disagio. Un invito a dormire a casa di un amichetto può diventare imbarazzante. L’utilizzo di mutandine assorbenti può essere un modo pratico e molto discreto per gestire questi piccoli incidenti fin quando non scompariranno con la crescita. Proprio per questo Huggies® ha creato DryNites® le mutandine per la notte super-assorbenti, dotate di sistema anti-odore, sottili e discrete; si indossano sotto il pigiama e nessuno le nota. Come la vera biancheria, le mutandine DryNites® sono decorate in versione bambina e bambino e aiutano tuo figlio a sentirsi sicuro e indipendente.

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opo il successo ottenuto negli Stati Uniti, dove nei primi giorni di programmazione ha incassato oltre 60 milioni di dollari, arriva sugli schermi italiani Cattivissimo Me (Despicable Me). La pellicola, presentata in anteprima al Giffoni Film Festival, dove ha riscosso unanimi giudizi positivi da critica e pubblico, è stata diretta da Chris Renaud e Pierre Coffin, entrambi all’esordio nella regia di un lungometraggio, e segna il debutto della Universal Pictures nel cinema d’animazione tridimensionale. Il perfido Gru trascorre le sue giornate a organizzare scherzi e a farsi beffe dei suoi concittadini. Nel suo nascon-

Il ritorno del fantasy Questo mese arrivano nelle sale “Miss Adele e l’enigma del faraone” di Luc Besson, girato in live action, e “Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani” di Zack Snyder, lungometraggio d’animazione realizzato negli studi della Animal Logic, quelli di Happy Feet. Dopo il successo ottenuto con la saga dei Minimei, Luc Besson firma Miss Adele e l’enigma del faraone, primo capitolo di una trilogia tratta da Le avventure di Adele Blanc-Sec, una serie a fumetti realizzata dal disegnatore Jacques Tardi alla fine degli anni Settanta. Mentre la giornalista Adele è alle prese con i misteri dell’antico Egitto, a Parigi scoppia il caos per la nascita di uno pterodattilo al museo di storia naturale. Tratto dalla saga per ragazzi scritta da Kathryn Lasky, Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani racconta la storia del giovane barbagianni Sorensen, costretto da alcuni gufi malvagi ad arruolarsi nelle truppe alate della St. Aegolin Academy. Spettacolari e di grande impatto visivo, ricchi di effetti speciali e di grandiose sequenze d’azione, sono titoli adatti ai più grandicelli, appassionati di storie avventurose e misteri.

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diglio segreto usato come arsenale e lontano dagli occhi indiscreti degli abitanti del quartiere, progetta il colpo del secolo, sottrarre furtivamente la luna! Per attuare il suo malefico piano si servirà dell’aiuto dei Minion, piccolissimi omini gialli, servili e disposti a tutto pur di accontentare il loro capo. Le sue malvagie intenzioni saranno però messe a dura prova dall’incontro con tre piccole orfanelle, Agnes, Edith e Margo, che coglieranno in lui i tratti di uno splendido genitore. Cattivissimo Me è una commedia piacevole e adatta a tutti, che racconta in modo divertente e scanzonato come anche gli individui all’apparenza più cattivi, dispettosi e malvagi, possano nascondere nel proprio cuore un barlume di dolcezza e sensibilità. La voce italiana del protagonista è stata affidata al presentatore e comico televisivo Max Giusti.

Corti d’animazione Esce in dvd una raccolta dei migliori cortometraggi d’animazione programmati negli ultimi dieci anni al Future Film Festival di Bologna. I sette titoli sono stati scelti per la qualità, i premi raccolti in varie rassegne mondiali e il successo di pubblico della rinomata manifestazione cinematografica bolognese. Nel disco sono contenuti “Marco and This Ball” e “Heterogenic”, due corti italiani, il primo realizzato da Emanuele Pavoratti e il secondo realizzato a quattro mani da Raimondo Della Calce e Bruno Dreossi. Seguono poi gli statunitensi “Guide Dog” di Bill Plympton e “The Zit” di Michael S. Blum, il francese “Le Veilleur” di Clément Céard, che segue la traccia surreale dei cartoni animati d’oltralpe, lo svizzero “Birdy” di Dennis Furrer e l’ungherese “Maestro” di Geza M. Toth. Parte dei proventi della vendita sarà devoluta alla Fondazione Meyer per sostenere le attività della ludoteca dell’omonimo Ospedale Pediatrico di Firenze. Un dvd importante, una selezione di cartoni animati da avere per dare lustro alla propria collezione di casa.



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Fossano - Centallo - Cervere - Cuneo (fraz. Roata Rossi) Salmour - San Chiaffredo - Sant’Albano Stura - Trinità

Filiali in Torino e Provincia

Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Torino 5: corso Francia, 391/b - Moncalieri: corso Roma, 84 Trofarello: via Torino, 65 - Villastellone: via Cossolo, 31

Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa

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a cura di Federica Ferraresi

Tutti gli appuntamenti di ottobre

Data

Appuntamento

1 ottobre

inizio - Castagna e funghi

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2 ottobre

Sagra della patata

59

3 ottobre

Naturale allegria

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Sagra della patata

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Sagra dell’uva

57

Sagra del formaggio e della zucca

57

A colpi di martello

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La casetta della Pimpa

54

Sagra del cardo bianco...

57

Sagra del marrone

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Vendemmia for family

59

Il mercatino del libero scambio

55

Siamo aperti il martedì

61

inizio - Genitori efficaci

61

13 ottobre

Incanti - Antologia

52

14 ottobre

Incontri con la doula

60

Incanti - Cuttlas, anatomia de un ...

52

16 ottobre

Sagra dell’Asino

56

17 ottobre

All’ecomuseo del Freidano

55

Sagra dell’Asino

56

Cioccolato e grissini

57

Sagra del cavolo liscio

58

Colti in castagna

56

Aquarium

54

Siamo aperti il martedì

61

22 e 23 ottobre Il teatro e la marionetta

52

24 ottobre

Le figure dell’inverno

52

Ho visto il lupo

54

Il teatro e la marionetta

52

Antiche danze in Castello

55

I vini della collina torinese

58

28 ottobre

Incontri con la doula

60

30 ottobre

Sagra Mele & Miele

56

Ombre, misteri e tormenti

55

A scatola chiusa

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Andar per castagni

56

10 ottobre

12 ottobre

19 ottobre

31 ottobre

Pagina

58

Il pum d’Argnan

...anche su www.giovanigenitori.it

Spettacoli

Cultura

Sagre

Natura

Corsi


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Spettacoli

Che figura!

A

Torino, da martedì 12 a domenica 17 ottobre, ritorna il festival “Incanti”, rassegna internazionale di teatro di figura, giunta alla diciassettesima edizione. La manifestazione, quest’anno, ha come filo conduttore il rapporto tra teatro di figura e storia: marionette, burattini e ombre sapranno condurre lo spettatore attraverso le tematiche più diverse, dalla realtà quotidiana alla storia con la esse maiuscola. Gli spettacoli consigliati per le famiglie, in scena alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, sono: “Antologia” e “Cuttlas, anatomìa de un pistolero”; il programma completo è consultabile su www.festivalincanti.it. Il prezzo per un singolo spettacolo è di 15 euro (è previsto un biglietto ridotto per convenzioni e over 60 a 10 euro).

Mercoledì 13 ottobre, ore 21 Antologia Sette episodi musicali e teatrali con marionette danno vita a uno spettacolo che ha come pro-

Allegria d’inverno L’estate è andata. E con lei, sono andate tutte le belle giornate di sole piene di allegria. Ora che la brutta stagione è alle porte, le uniche immagini che vi passano per la testa sono quelle delle tristi domeniche chiusi in casa, a rimirare il cielo grigio. Non disperate. Il modo giusto per combattere il tedio c’è ed è molto semplice: andare a teatro! Domenica 24 ottobre riparte (proprio a fagiolo!) la settima edizione de “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura dedicata alle famiglie. Il cartellone 2010/2011 propone tanti spettacoli divertenti, realizzati da grandi professionisti, che andranno in scena presso il Teatro Educatorio

52 Giovani Genitori

della Provvidenza di Torino. Così, anche quest’anno, nel bel mezzo di un freddo inverno, pupazzi e burattini riusciranno a scaldare il vostro cuoricino. Biglietto unico a 5 euro. Domenica 24 ottobre, ore 16 Il re e il bruco che mangiava l’erba

Teatro Educatorio della Provvidenza (Isola Pedonale della Crocetta) Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni: tel. 011 5691400 cell. 347 7627706/349 3972943 www.labottegateatrale.it

tagonisti diversi personaggi, da Luis Armstrong a Salvador Dalì. Sala Piccola.

Giovedì 14 ottobre, ore 21 Cuttlas, anatomìa de un pistolero Lo spettacolo, che utilizza tecniche del teatro bunraku, del teatro nero, proiezioni e musica dal vivo, presenta Cuttlas il pistolero, curioso personaggio dei fumetti, che racconta il mondo del western, con un occhio al cinema. Prima italiana. Sala Grande. Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Per informazioni: da lunedì 4 ottobre, dalle 15 alle 17, tel. 011 19740267; da martedì 12 a domenica 17 ottobre, dalle 15 alle 18, cell. 340 1500220 info@festivalincanti.it www.festivalincanti.it

Il Teatro e la Marionetta All’Alfa Teatro, nell’ambito della rassegna “Il Teatro e la Marionetta”, va in scena lo spettacolo “Turin ca buja”, rappresentazione per marionette a filo tradizionali. Il biglietto d’ingresso costa intero 10 euro, ridotto 8 euro.

Venerdì 22 ottobre, ore 21 Sabato 23 ottobre, ore 21 Domenica 24 ottobre, ore 16.30 Turin ca buja Alfa Teatro Via Casalborgone, 16/i – Torino Per informazioni: tel. 011 8193529 info@alfateatro.com - www.alfateatro.com


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Spettacoli

Domenica a teatro

A

ottobre, niente ozio! La regola è: solo tanto divertimento per tutta la famiglia. A questo proposito, è importante sapere che riparte di slancio “Domenicamattinateatro!”, rassegna teatrale dedicata a ragazzi e genitori. Gli spettacoli sono in programma presso il Teatro Agnelli. Ingresso unico a 5 euro (ogni cinque biglietti acquistati, si riceve un biglietto omaggio).

Domenica 10 ottobre, ore 10 e 11.30 La Casetta della Pimpa La Pimpa, il cagnolino nato dalla penna di Altan, tanto amato da grandi e piccini, arriva sul palcoscenico del Teatro Agnelli. Ma non è sola! Ad accompagnarla, ci sarà tutto il suo magico mondo, fatto di animali e cose animate. Da 3 anni.

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Domenica 17 ottobre, ore 11 Aquarium Immergetevi nel mondo sottomarino di Aquarium: farete un sogno a occhi aperti. Partendo dal suono di una conchiglia e dai giochi di tre ragazzi, potrete fare la conoscenza di tanti animali e altre forme di vita stupefacenti che popolano i fondali marini. Da 4 anni. Domenica 24 ottobre, ore 11 Ho visto il lupo Accompagnati dalla marcia in si bemolle maggiore (opera 99) di Prokofiev, prendono posto gli elementi che compongono la scenografia: il bosco, la casa di Pierino, il grande albero e i fiori. Infine, i personaggi: grandi marionette in legno, animate a vista. Da 3 anni. Domenica 31 ottobre, ore 11 A scatola chiusa Silvia, purtroppo, trascorre tanto tempo da sola perché i genitori sono impegnati e i nonni vivono lontani. Per passare la giornata, guarda molto la televisione; in realtà, vorrebbe giocare con altri bambini ma non conosce nessuno. Per sognare un po’, Silvia entra nello sgabuzzino che si trasforma in una scatola magica. Da 4 anni. Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 www.assembleateatro.com

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54 Giovani Genitori


Cultura

Oh che bel castello...

U

n mese vivace e ricco di eventi, quello del Castello della Manta che propone, a ottobre, ben tre appuntamenti differenti, tutti sicuramente divertenti. Domenica 10 ottobre, dalle 14 alle 17.30, è in programma il Mercatino del libero scambio, una giornata dedicata al baratto, durante la quale bambini e ragazzi potranno scambiarsi ciò che preferiscono. Il mercatino funziona così: si deve essere almeno in due ragazzi per banchetto; una volta scelto cosa si vuole barattare, è necessario iscriversi entro giovedì 7 ottobre, telefonando al 0175 87822. L’ingresso costa 6 euro per gli adulti; per i ragazzi da 4 a 12 anni, 4 euro. Domenica 24 ottobre, dalle 14 alle 17, ci sarà “Antiche danze in Castello”, una speciale visita guidata che farà scoprire, a grandi e piccini, la storia del Castello. La prenotazione è obbligatoria. Il biglietto costa 8 euro per gli adulti, 4 euro per i ragazzi fino a 12 anni. Da non perdere, sabato 30 ottobre, dalle 20 alle 23, “Ombre, misteri e tormenti”, appuntamento con il brivido che permette ai visitatori di festeggiare la vigilia di Halloween in una location più che suggestiva. L’evento è adatto anche ai bambini e tutti gli ospiti sono invitati a mascherarsi. Le visite sono a prenotazione obbligatoria. L’ingresso costa 9 euro per gli adulti, 5 euro per i ragazzi fino a 12 anni. Le manifestazioni si terranno anche in caso di maltempo. Domenica 10 ottobre - Il mercatino del libero scambio Domenica 24 ottobre - Antiche danze in Castello Sabato 30 ottobre - Ombre, misteri e tormenti Castello della Manta - Manta (CN) Per informazioni: Fai - Castello della Manta tel. 0175 87822

> All’ecomuseo del Freidano All’Ecomuseo del Freidano di Settimo Torinese è in programma “La città dei bambini - Settimoclown 2010”, iniziativa dedicata alle famiglie.

Domenica 17 ottobre Ore 15.30 - La città dei balocchi: giochi antichi Ore 16.45 - La città dei balocchi: merenda Ore 17.15 - La città dei balocchi: spettacolo di arte di strada Ecomuseo del Freidano - Settimo Torinese (TO) Per informazioni: tel. 011 8028532 - www.ecomuseodelfreidano.it

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Gioco al naturale

N

on perdetevi questa escursione di mezza giornata nei boschi della collina torinese, durante la quale si svolgeranno divertenti giochi e attività naturalistiche all’aria aperta. E, se il pancino brontola, si risolve facilmente: merenda per tutti al Centro Visite del Parco. L’appuntamento è rivolto ai bambini e alle famiglie. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 12 anni).

Domenica 3 ottobre, dalle 15.30 alle 18.30 Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com

Eventi

A colpi di martello Domenica 3 ottobre, a Valdieri, è in programma “La Mia Montagna - A colpi di martello”, un’escursione fino alle cave di ardesia del Monte Bastia (Vallone Infernotto), che avrà come guida il geologo Pietro Pozza e gli ultimi “Lauzanier”. Farete un salto indietro nel tempo che vi porterà alla scoperta degli affascinanti ambienti delle cave. Inoltre, potrete provare a lavorare la pietra come una volta, ovvero a colpi di martello. Il rientro è previsto per le 13; il tempo di salita è di circa un’ora. Il costo è di 6 euro a persona (gratuito per i bambini sotto i 6 anni).

Domenica 3 ottobre Valdieri (CN) Per informazioni e iscrizioni: tel. 0171 978616 info@parcoalpimarittime.it

Colti in castagna Cari bimbi, per una volta non vi dispiacerà essere “Colti in castagna”! Infatti, grazie a questa escursione nel bosco, potrete andare alla scoperta del castagno e dei suoi frutti, ascoltando una favola suggestiva. Non mancheranno simpatici giochi e attività naturalistiche all’aria aperta. L’appuntamento è rivolto a famiglie con bambini. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 12 anni).

Domenica 17 ottobre, dalle 15.30 alle 18.30 Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 – Torino Per informazioni: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com

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> Sagra dell’Asino A Varzo, in Valle Divedro, c’è la Sagra dell’Asino, giunta alla terza edizione. L’appuntamento propone, oltre a simpatiche escursioni con gli asinelli nel centro del paese, iniziative legate alla cultura e alla gastronomia. Non mancheranno musica e giochi. Sabato 16 e domenica 17 ottobre Varzo - Valle Divedro (VB) Per informazioni: cell. 349 4519627 Comune di Varzo tel. 0324 7001

> Sagra Mele & Miele A Baceno si svolge la ventunesima edizione della sagra Mele & Miele, tradizionale mostra mercato di prodotti locali. Si potranno trovare tante squisitezze: dal miele alle mele, dai formaggi ai salumi. Da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre Baceno (VB) Per informazioni: tel. 0324 62579 prolocobaceno@libero.it www.comune.baceno.vb.it

> Andar per castagni Una bella giornata per raccogliere castagne, ma anche per imparare ricette, racconti e tradizioni. L’attività è rivolta ad adulti e famiglie. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 8 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 14 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6,50 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 14 anni). Domenica 31 ottobre, dalle 15.30 alle 18.30 Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com


Eventi organizzazione feste, allestimenti e animazione per compleanni e cerimonie

Cioccolato e grissini

A

Gassino Torinese, domenica 17 ottobre, si tiene “Cioccolato & grissini”, simpatico evento che farà la felicità dei golosi. Il programma della manifestazione è ricco di appuntamenti: alle 9, apertura dell’esposizione di bancarelle con cioccolato e altre prelibatezze; alle 12, passeggiata gastronomica e, a seguire, alle 14, animazione e discoteca per bambini. Domenica 17 ottobre Gassino Torinese (TO) Per informazioni: cell. 348 9280767 - www.sagradelgrissino.it

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sagre... > ... dell’uva È in programma, a Baldissero Torinese, la Sagra dell’uva, una mostra mercato dedicata ai prodotti tradizionali. Troverete dall’artigianato locale all’enogastronomia e sarà l’occasione giusta per scoprire il Cari, il vino dolce tipico del territorio. Domenica 3 ottobre Baldissero Torinese (TO) Per informazionio: tel. 011 9408008 - www.baldisserotorinese.it

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> ... del formaggio e della zucca Zucca e formaggi Dop piemontesi sono la vostra passione? Bene, il posto che fa per voi è Sciolze. Domenica 3 ottobre si tiene, appunto, la Sagra del formaggio e della zucca, una mostra mercato che propone prodotti tipici, degustazioni e spettacoli. Domenica 3 ottobre Sciolze (TO) Per informazioni: tel. 011 9603712 info@comunedisciolze.it - www.comune.sciolze.to.it

> ... del cardo bianco e della cipolla piatlina Fanatici della Bagna Caöda, gioite! Ad Andezeno, potrete gustare il succulento piatto tipico della tradizione piemontese nei classici fojot di terracotta. Domenica 10 ottobre Andezeno (TO) Per informazioni: tel. 011 9434204 andezeno@ruparpiemonte.it Giovani Genitori 57

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I vini della collina

A

Cinzano, domenica 24 ottobre, c’è la Fiera dei vini della collina torinese. Immersi nella splendida cornice della collina torinese, colorata dalle sfumature dell’autunno, i visitatori potranno gironzolare tra i banchetti della mostra mercato dei prodotti agricoli e dell’artigianato locale. Inoltre, saranno presenti banchi d’assaggio, degustazioni e intrattenimenti.

Domenica 24 ottobre Cinzano (TO) Per informazioni: tel. 011 9608123 comune.cinzano@tin.it - www.comune.cinzano.to.it

Eventi

Castagne e funghi A Rossana si tiene, da venerdì 1 a domenica 3 ottobre, la Sagra della castagna e del fungo che offre possibilità di acquisto dei prodotti locali e animazioni musicali. Da venerdì 1 a domenica 3 ottobre Rossana (CN) Per informazioni: tel. 0175 64101

> Sagra del cavolo liscio Il cavolo liscio sarà il protagonista a Moriondo Torinese, con mercatino dei prodotti tipici e la sfilata dei gruppi storici. Domenica 17 ottobre Moriondo Torinese (TO) Per informazioni: tel. 011 9876137 www.comune.moriondo.to.it

> Il pum d’Argnan Domenica 31 ottobre si svolge la Fiera autunnale del pum d’Argnan. Saranno proposte degustazioni di frittelle e della famosa torta d’pum. Domenica 31 ottobre Arignano (TO) Per informazioni: tel. 011 9462162

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Eventi

Vendemmia for family

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iccoli vendemmiatori crescono, a San Giorgio Canavese! Domenica 10 ottobre, presso L’Azienda agricola Caretto Loris Livio, i bimbi da 3 a 8 anni potranno provare, giocando, l’emozione antica della vendemmia. È gradita la prenotazione, entro due giorni prima della data dell’evento. L’attività si svolgerà solo in caso di bel tempo.

Domenica 10 ottobre Cascina Caretto - Strada per Ciconio San Giorgio Canavese (TO) Per informazioni e prenotazioni: info@vinidelcanavese.it Roberta Caretto cell. 347 8738077

Sagra della patata A Prazzo, sabato 2 e domenica 3 ottobre, va in scena la quindicesima edizione della Sagra della patata, manifestazione che propone, per la sera di sabato, una cena con menu tipico. Domenica mattina apre la mostra mercato della patata e di

altri prodotti caratteristici, con tante bancarelle per le vie del paese. Inoltre, sono previsti musica, balli occitani e merenda tradizionale montanara a base di “trifulos bruà”. Sabato 2 e domenica 3 ottobre Prazzo (CN) Per informazioni: tel. 0171 99123 prazzo@reteunitaria.piemonte.it www.comune.prazzo.cn.it

> Festa del marrone Domenica 10 ottobre, a Roccavione, è in programma la 48a Sagra del marrone. Domenica 10 ottobre Roccavione (CN) Per informazioni: tel. 0171 767108 roccavione@reteunitaria.piemonte.it - www.comunediroccavione.it Giovani Genitori 59

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TRASLOCHI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI


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Incontri con la doula

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resso la Cascina Roccafranca, sono in programma una serie di incontri rivolti alle future/neo-mamme; è uno spazio per far emergere le proprie paure e chiarire i dubbi che possono manifestarsi quando nasce un nuovo nucleo familiare. Il costo per l’intero ciclo è di 40 euro. Giovedì 14 e 28 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30 La gravidanza: competenze psicobiologiche del nascituro e bonding prenatale Cascina Roccafranca Via Edoardo Rubino, 45 - Torino Per informazioni: Marcella Bono cell. 349 5002859 douletorino@gmail.com

Eventi

Judo per bambini

anni) dalle 17.15 alle 18.15 e ragazzi (da 9 a 11 anni) dalle 18.15 alle 19.15. Le iscrizioni sono aperte.

Presso la palestra della scuola media ex Olivetti di via Agudio di Torino, sono cominciati i corsi di judo per bambini. Le lezioni si tengono il lunedì e il mercoledì con i seguenti turni: pre-judo (da 3 a 5 anni) dalle 16.30 alle 17.15, bambini (da 6 a 8

Palestra della scuola media ex Olivetti Via Agudio – Torino Per informazioni e iscrizioni: Roberto cell. 338 7466776 Ambra cell. 393 2007019

> Arrestiamo la tigre Proseguono anche a ottobre, in alcune scuole primarie della cintura di Torino, gli spettacoli teatrali dedicati alla divulgazione dei corretti comportamenti da tenere per contrastare la zanzara tigre. Sedi varie Per informazioni: www.acfa-ambiente.it - www.zanzara-tigre.org

60 Giovani Genitori

Orario: 10-13/15.30-19 lunedì il negozio è chiuso

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sono aperte le iscrizioni al corso di canto e di pianoforte in sede per bambini e adulti Via A. Massena, 18/b - Torino - tel. 011 7600068 - cell. Sara Conforti 339 6660262 info@imattacchioni.com - www.imattacchioni.com

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Eventi

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Crescere...

> Siamo aperti il martedì

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resso il Centro Kinetica di via Don Brovero 2 a Castiglione Torinese, sabato 6 novembre dalle 14 alle 19, è in programma l’incontro “Il tempo delle giovani donne e il ciclo della creatività”, condotto dall’Ostetrica Paola Lussoglio, dedicato a madri e figlie delle scuole medie, per comprendere meglio come è fatto il corpo della donna. Ad esempio, uno degli argomenti di cui si parlerà sarà la mestruazione e i cambiamenti corporei del ciclo mensile. Si consiglia di indossare abiti comodi e calzettoni. Bisogna comunicare la propria adesione entro sabato 30 ottobre. Sabato 6 novembre, dalle 14 alle 19 Centro Kinetica Via Don Brovero, 2 - Castiglione Torinese (TO) Per informazioni e iscrizioni: Paola Lussoglio cell. 329 4087849 www.paolalussoglio.it

Genitori efficaci Martedì 12 ottobre prende il via il corso di formazione “Genitori Efficaci”, che aiuta i genitori ad affrontare efficacemente le relazioni con i figli. Gli incontri sono otto ed è necessario iscriversi nei primi giorni di ottobre. Da martedì 12 ottobre Salone della Parrocchia “Immacolata e San Giovanni Battista” Via Passo Buole, 74 – Torino Per informazioni e iscrizioni: Roberto Colombero cell. 333 3027967 colombero.r@alice.it

Riapre la “Fabbrica delle E” del Gruppo Abele con un nuovo ciclo di incontri di “Siamo aperti il martedì”, dedicati alle famiglie. L’ingresso è libero. Ecco il calendario di ottobre:

Martedì 12 ottobre, ore 21 Corpo, Relazioni, Sentimenti Martedì 19 ottobre, ore 21 Alcool: attrazione fatale Genitori & Figli, i martedì per le famiglie Corso Trapani, 91/b – Torino Per informazioni: tel. 011 3841083 genitoriefigli@gruppoabele.org www.genitoriefigli.gruppoabele.org Giovani Genitori 61

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GG › l’agenda

Succede a Cuneo Tatiana Gedda

Siamo a cavallo

I

n Valle Varaita, sulla statale tra Venasca e Brossasco, a ridosso dei boschi, si trova “La Fenice II”: un centro ippico rivolto soprattutto ai più piccoli. A condurlo è l’istruttrice Dajana che insegna, ai futuri cavallerizzi e amazzoni, l’amore per gli animali e successivamente la monta su cavalli e pony. Le lezioni possono essere fatte singolarmente o a piccoli gruppi; possono iniziare i bambini dai 3 anni con l’avvicinamento, per poi passare a cavalcare seguiti da istruttori qualificati fino all’agonismo. Il primo approccio viene fatto conoscendo l’animale, spazzolandolo, poi si procede con la ginnastica, effettuata a dorso del cavallo e infine si compie un percorso a ostacoli, aiutati dagli istruttori. Proseguendo con il corso, i bambini acquisteranno sempre più sicurezza e affinità con i cavalli anche tramite delle passeggiate nei prati.

Ass. Sportiva Dilettantistica Equestre “La Fenice II” – Venasca (CN) Per informazioni: Borgata Marauda Inferiore, 2 – Venasca (CN) Dajana cell. 347 0357756

> Bimbi... e nonni al parco Presso il Parco Tapparelli d’Azeglio, alle 14.30, si tiene l’inaugurazione del percorso naturalistico-didattico, a cura dell’Associazione genitori Moige. Domenica 3 Ottobre - Saluzzo (CN) Per informazioni: Danilo Girello tel. 0175 46604

> La Castagna A Venasca ritorna, sabato 16 e domenica 17 ottobre, la festa dedicata alla castagna. Per i più piccoli, il museo “La Fabbrica dei Suoni” allestisce intrattenimenti e visite guidate. Sabato 16 e domenica 17 ottobre Venasca (CN) Per informazioni: tel. 0175 567840 oppure “La Fenice” cell. 347 0357756 prolocovenasca@libero.it www.fabbricadeisuoni.it

> Monviso in gioco

Il giardino di Benevagienna In prossimità del centro del paese c’è una bellissima area verde. All’ombra di alti e numerosi alberi si nascondono tanti giochi: altalene, scivoli, giochi con le molle e molto altro. Tutta l’area è recintata per la sicurezza di grandi e piccini; i bimbi possono giocare a rincorrersi mentre gli adulti aspettano seduti sulle panchine, leggendo un libro. E chi ha sete può dissetarsi alla fontana.

Voto: 9

A Saluzzo, non perdetevi gli ultimi appuntamenti con “Monviso in gioco - laboratori delle curiosità”, un progetto rivolto a bambini, ragazzi e famiglie che prevede dei laboratori ludico-didattici. Sabato 9 ottobre, escursione sulla collina della città (il percorso è facile). La partenza è alle 14.30 in piazza Castello. Prenotazione obbligatoria. Sabato 9 ottobre - Saluzzo (CN) Per informazioni: cell. 346 6908618

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AGRITURISMO - FATTORIA PEDAGOGICA immerso nel verde della campagna con numerosi animali della fattoria •Ampi spazi all’aperto e parco gioco •La domenica pomeriggio giri in calesse •Ristorazione su prenotazione con menu con prodotti genuini di produzione propria e menu per bambini 4-14 anni con prodotti genuini a 10 euro •Vendita formaggi, salami e gelati •Possibilità di merenda picnic Via San Francesco, 178 - Giaveno (TO) - tel. 011 9377182 - cell. 338 1257766/366 3436661

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Art lab Monya Lucisano

Pasta di sale e halloween! 1.

Occorrente: sale fino, farina 00, un piccolo mattarello, colori acrilici o tempere, un coltello, uno stuzzicadenti e un pennello.

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In una terrina mescolate: una tazza da thè di sale fino macinato, due tazze di farina bianca 00 e 3/4 tazze di acqua a temperatura ambiente. Impastate bene e stendete con il mattarello una pallina di pasta dello spessore di circa 5 mm.

Il costo dei materiali per realizzare la pasta di sale è circa di 4 euro

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Disegnate con la punta dello stuzzicadenti il disegno di Halloween che preferite: un pipistrello, una zucca, un fantasmino, incidete con il coltello e togliete la pasta di sale in eccesso.

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Fate essiccare bene le formine ottenute e non appena saranno asciutte potrete iniziare a colorare il tutto con i colori e le fantasie che preferite. Buon halloween!

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GG › rubriche

Bimbi

Buona prima elementare Alice! Mamma e papà

Alissa sei il nostro angelo caduto dal cielo: Loollu!

Alla nostra nonnina un mondo di auguri di buon compleanno I tuoi tesori: Fede e Francy

Tanti auguri alla nostra dolce reginetta da zia Rossella, zio Alberto e Ginevra

Ecco Leonardo, 15 mesi, mentre si allena...

Andrea e Alessio...i nostri gioielli! Auguri ad Alessio...1 anno! Mamma e papa’

Virginia con i suoi cuginetti Francesco e Gabriele

Benvenuto al piccolo Nicolò e un abbraccio a mamma e papà

Questo spazio è dedicato ai vostri bambini: mandateci una foto con dedica. redazione@giovanigenitori.it

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Sorridi sei su GG

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Grandi verità Essere genitori è come un viaggio, tant’è che si comincia con la parola “parto”. Gridare per farsi obbedire dai figli è come suonare il clacson per guidare la propria auto. E si ottiene più o meno lo stesso risultato. Il consiglio più intelligente per crescere i figli è: goditeli finché sono dalla tua parte! Ricordati che il tempo gioca a tuo favore: più il tempo passa, più sarai tu un problema per loro. Le gioie della maternità: quel che prova la mamma quando finalmente tutti sono a letto. L’età d’oro dei genitori è quando sono abbastanza grandi da non aver bisogno di baby sitter e abbastanza piccoli da non poter guidare l’auto. I nonni sono come un pezzo di corda: utili da avere in giro e facile da legare ai nipoti. Ci sono tre modi per fare una cosa: farla da soli, assumere qualcuno perché la faccia o vietare ai figli di farla. Ci sono due sole cose che un bambino condivide volentieri: le malattie e l’età di sua madre. Tagliare a scuola è come una carta di credito: ci si diverte subito, ma si paga dopo. L’adolescenza è l’età in cui i bambini smettono di fare domande e sanno tutte le risposte.

Treno E-mail di uno studente arabo a suo padre: “Caro papà, Berlino è magnifica, la gente è molto buona e veramente mi piace tanto qui; però, papà, mi vergogno un po’ ad arrivare al collegio sulla mia Ferrari 599 Gtb in Oro Puro, quando tutti i miei professori e compagni viaggiano in treno. Tuo figlio Nasser”. Il giorno dopo, Nasser riceve la risposta: “Mio caro figlio, sto trasferendo venti milioni di dollari sul tuo conto. Per favore smetti di vergognarti e vai e comprati un treno anche tu”.

A scuola “Ora per favore, fammi un esempio di due pronomi” “Chi? Io?” “Alla maestra non piace quello che faccio!” “Perché? Cosa stai facendo?” “Errori”

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