Opuscolo Piani Territoriali delle Politiche Giovanili

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PTG Piani Territoriali delle Politiche Giovanili - L’esperienza della Provincia di Avellino -



PROVINCIA DI AVELLINO

Assessorato alle Politiche Giovanili

PTG Piani Territoriali delle

Politiche Giovanili

Collana INFORMA

Agenzia Servizi InformaGIOVANI


2 Progetto cofinanziato e promosso da: PRESIDENZA della PROVINCIA DI AVELLINO il Presidente Cosimo Sibilia ASSESSORATO alle POLITICHE GIOVANILI della PROVINCIA DI AVELLINO l’Assessore Ermelinda Mastrominico Pubblicazione a cura di: Roberto Pastena - Responsabile Agenzia Servizi InformaGiovani Alessandra Filoni – Esperta Informatore europeo per le istituzioni locali Raffaella Festa – Esperta Orientamento al pubblico giovanile

Edizione 2010 La pubblicazione è realizzata dal Servizio Politiche Giovanili della Provincia di Avellino – Agenzia Servizi InformaGiovani attraverso il Progetto ASIG 2008 - “INFORMIAMOCI – PROMOZIONE E INCENTIVAZIONE DEI SERVIZI INFORMAGIOVANIE COORDINAMENTO DELLA RETE SIRG” - AZIONE DI SISTEMA SULLE PROVINCE cofinanziato dalla Regione Campania - Settore Politiche Giovanili e del Forum Regionale della Gioventù.

REGIONE CAMPANIA

ASSESSORATO POLITICHE GIOVANILI

Sistema informativo Regionale e Giovanile


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Indice Presentazione

• pag 5

Prefazione

• pag 7

La programmazione regionale dei Piani Territoriali di Politiche Giovanili • Premessa

• pag 10

• La nuova programmazione

• pag 11

• Cos’è il Piano Territoriale di Politiche Giovanili.

• pag 14

• Le azioni del Piano

• pag 14

• I due ambiti di intervento

• pag 16

• Il coordinamento del PTG

• pag 17

Il modello della Provincia di Avellino • L’Amministrazione provinciale e le Politiche Giovanili

• pag 20

• ASIG - Agenzia Servizi InformaGiovani

• pag 23

• I Servizi

• pag 25

• Il Coordinamento provinciale dei Forum della Gioventù

• pag 26

• Il Comitato provinciale di coordinamento delle Politiche Govanili

• pag 26


4 La Sperimentazione • Il progetto della Provincia di Avellino – dalla Rete al PTG

• pag 29

• Gli obiettivi del PTG

• pag 32

• Proposta dell’ASIG per l’attivazione del Piano Territoriale delle Politiche Giovanili

• pag 36

di ciascun distretto • Il caso della Rete Distrettuale n.6 - Lioni Comune capofila

• pag 38

• Destinatari dell'iniziativa

• pag 39

• Qualche considerazione finale

• pag 44

Allegati • Scheda Attori /Azioni

• pag 47


Presentazione

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ono lieta di presentare la nuova iniziativa intrapresa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Avellino che rappresento: la collana informativa “InformaGiovani”. Si tratta di una collana di opuscoli destinati al pubblico giovanile ed alla società civile in generale, contenenti informazioni di immediata utilità nonché contributi tecnici rispetto ad interventi realizzati dagli uffici afferenti all’Assessorato. La scelta di ideare uno strumento di divulgazione e di servizio nasce dalla volontà di dare un supporto pratico e professionale ai giovani, spesso disorientati dalle troppe informazioni che ricevono e ricercano sopratutto attraverso le nuove tecnologie informative. Comunicare ai giovani e con le nuove generazioni è una delle priorità del programma che sto attuando in questa nuova esperienza politica. Il mio impegno per le politiche giovanili è non solo fortemente sentito, ma anche calibrato su un’esperienza professionale che mi vede quotidianamente impegnata in interventi educativi a favore dei giovani, nonché sempre attenta ai nuovi bisogni emergenti della gioventù del nostro territorio. L’obiettivo è sostenere l’orientamento delle ragazze e dei ragazzi durante il proprio percorso di crescita, nei


6 settori del lavoro, formazione, viaggi, sport, mobilità etc. Una corretta informazione che possa rendere i nostri giovani cittadini consapevoli stimolandoli alla partecipazione attiva alla vita pubblica ed a tutti gli interventi che li riguardano. In questo ci viene in aiuto la nuova programmazione annuale delle politiche giovanili che pone il mondo giovanile al centro delle riflessioni e delle scelte del territorio provinciale. Riconoscendo l’importanza di ideare strumenti e azioni utili all’informazione giovanile, grazie all’Agenzia Servizi InformaGiovani, è stato possibile realizzare così due nuovi opuscoli: il primo dedicato alla Rete dei Servizi IG esistenti sul territorio e l’altro ai PTG – Piani Territoriali delle Politiche Giovanili, ove la Provincia presenta la propria esperienza sviluppata in quest’ultimo periodo sia nel monitoraggio delle strutture IG che nella definizione della nuova programmazione. Cogliendo la volontà dell’Ente a perseguire una politica improntata verso lo sviluppo sociale, intellettuale e professionale dei giovani, è mia intenzione coinvolgere sempre più le nuove generazioni nel processo di definizione di azioni e contenuti dei miei interventi a loro favore e vorrei che questa sfida fosse colta dai diretti interessati per i quali sarò sempre disponibile ad ascoltare esigenze e proposte. Ermelinda Mastrominico Assessore alle Politiche Giovanili Provincia di Avellino


Prefazione

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a necessità di “fare sistema” tra i diversi attori locali a vario titolo interessati nelle Politiche Giovanili è oggi il presupposto della strategia pubblica rivolta alle nuove generazioni che - attraverso la costruzione di rapporti con i giovani, con i gruppi sociali e con i soggetti istituzionali – deve necessariamente promuovere la territorialità quale legame funzionale con le comunità locali, volta a leggere e ad interpretarne i bisogni dei giovani dal basso. Tale “filosofia” viene recepita dalla nuova programmazione predisposta dalla Regione Campania, che - facendo propria la sperimentazione nazionale sui Piani Locali Giovani (PLG) e le indicazioni europee in materia – ha definito l’innovativo strumento del Piano Territoriale delle Politiche Giovanili (PTG). La Provincia di Avellino sceglie con questo opuscolo di illustrare la sperimentazione dei PTG nel proprio territorio quale fase di un percorso avviato con i giovani per i giovani da più di un decennio. L’Ente, difatti, dedica dal 2000 ampia attenzione alle Politiche Giovanili – quali politiche di coesione sociale e di crescita delle risorse umane - insieme all’offerta congiunta di servizi e di iniziative diversificate rispetto ai bisogni e qualificate rispetto alle istanze della popolazione giovanile del territorio. Il lavoro svolto dall’Ufficio Politiche Giovanili e dall’Agenzia Servizi InformaGiovani – ASIG – ha permesso sino ad oggi una più efficace programmazione dei servizi e una migliore ottimizzazione delle risorse, configurandosi come punto di riferimento per lo sviluppo di un sistema coordinato di interventi rivolti a adolescenti e giovani del territorio provinciale ed anche per la costruzione di reti territoriali attorno ad obiettivi comuni per una crescita condivisa in materia. Il tutto è stato reso credibile e rafforzato dal 2005 attraverso il lavoro realizzato con il Coordinamento Provinciale, che attualmente raccoglie oltre 60 Forum Comunali della Gioventù in Irpinia. Attraverso la presente pubblicazione si intende descrivere il processo realizzato dall’ASIG sul territorio provinciale per la definizione di un innovativo sistema di governance, partecipato e condiviso, composto da tutti gli sta-


8 keholders - ovvero tutti i portatori di interessi rispetto alla condizione giovanile - indispensabile nell’esplicitazione di contenuti ed obiettivi dei Piani Territoriali delle Politiche Giovanili in Provincia di Avellino. Dopo un’esposizione delle politiche attuate sinora e dei progetti realizzati ed in corso d’opera, ci si soffermerà sul modello sperimentato della Provincia di Avellino per la predisposizione dei PTG a livello locale. Infine, l’analisi si completerà con la buona prassi realizzata dal Distretto n°6 – Comune Capofila Lioni che ha visto coinvolti nella predisposizione del PTG circa 70 attori locali. Sulla scorta di quanto attuato sinora e dell’esperienza sperimentale di quest’ultimo anno, l’impegno della Provincia di Avellino per il futuro è teso alla continuità. L’obiettivo è procedere in questo impegnativo, ma altrettanto interessante, percorso e condurre i territori ad una nuova mentalità, che sia più moderna ed aderente ai giovani ed alle loro esigenze, e che riesca a superare gli scontri contro interessi localistici ormai superati da una nuova attenzione comune che vede al centro la socialità di tutti gli individui della comunità per la crescita del territorio. Roberto Pastena Responsabile ASIG


La programmazione regionale dei Piani Territoriali di Politiche Giovanili


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La programmazione dei Piani Territoriali delle Politiche Giovanili (PTG)

PREMESSA Ormai è consolidato a livello europeo il fatto che investire in azioni mirate ai giovani é fondamentale per il futuro delle società europee, soprattutto in un momento in cui la percentuale dei giovani nella popolazione totale è in costante diminuzione. Tutti i giovani rappresentano, infatti, un importante valore aggiunto per la società e devono essere riconosciuti come tali e le generazioni attuali, nell'elaborazione delle politiche odierne, hanno una grande responsabilità nei confronti dei giovani e delle generazioni future e devono tenere in considerazione le opinioni dei giovani per dar loro voce. Inoltre, l'Unione europea ha disposto strumenti importanti correlati alle politiche giovanili, che devono essere pienamente sfruttati, comunicati e integrati dagli Stati membri. In Italia, recependo quanto sviluppato dall’Unione europea, in questi ultimi anni intorno alla Politiche Giovanili si è maturata una forte attenzione che ha dato vita all’Istituzione del Ministro della Gioventù, alla realizzazione di un Coordinamento Nazionale dei Servizi InformaGiovani e all’attivazione di un Forum Nazionale dei Giovani. Accanto a ciò si segnala ancora una certa resistenza negli enti locali, purtroppo, nei confronti dell'attuazione di una forte azione politico – formativa rivolta ai giovani per favorirne l’informazione, la partecipazione e il protagonismo. La Carta Europea della partecipazione dei Giovani alla vita locale e regionale, difatti, assegna alle istituzioni locali (Comuni, Province e Regioni) precisi compiti in materia tesi a realizzare interventi rivolti ai citati obiettivi. Tuttavia tali azioni si attuano sui territori, quasi esclusivamente, sulla base di una personale sensibilità dei vari Amministratori producendo così interventi a “macchia di leopardo”, spesso scollegati e a valenza molto debole. Una prima sperimentazione di realizzazione di interventi inclusivi da parte degli enti locali vi è stata nel 2007 con i Piani Locali Giovani (PLG) - strumenti innovativi individuati dall’ANCI in accordo con il Ministero della Gioventù - che ha visto i Comuni maggiormente coinvolti nella programmazione delle Politiche Giovanili. Il Ministro della Gioventù ha proseguito il percorso di sperimentazione di interventi territoriali anche attraverso un accordo con l’Unione Province d’Italia (UPI) per l’attuazione dell’iniziativa “AzioneProvinceGiovani” e mediante gli Accordi di Programma


11 Quadro con le Regioni. In tale scenario la Regione Campania ha mostrato, già a partire dagli anni ’90, grande interesse ed attenzione verso le politiche giovanili ed i principi europei ispiratori. Ne sono testimonianza importanti atti legislativi ed amministrativi: la Legge n.14/1989 di istituzione del Servizio Politiche Giovanili e del Forum Regionale della Gioventù; la Legge n.14/2000 "Promozione ed incentivazione dei Servizi InformaGiovani ed istituzione della rete territoriale delle strutture"; il Disegno di legge "Promozione e Coordinamento delle Politiche Giovanili" del marzo 2009. In ultimo, a fine 2009 la Regione Campania, attraverso la Deliberazione n. 1805 del 11 dicembre 2009 (pubblicata sul BURC n. 1 del 4 gennaio 2010), ha predisposto la nuova programmazione degli interventi di Politiche Giovanili, promuovendo l’elaborazione da parte dei Distretti locali dei Piani Territoriali di Politiche Giovanili – PTG. L’iniziativa si sta svolgendo nell’ambito di attività delle “Linee Operative del Quadro Strategico per le politiche giovanili della Regione Campania” – Settore Politiche Giovanili e del Forum della Gioventù finanziate dall’Accordo di Programma Quadro stipulato con il Ministero della Gioventù e denominato “Una Regione giovane per i Giovani”. LA NUOVA PROGRAMMAZIONE Seguendo le indicazioni delle istituzioni europee, la programmazione regionale delle Politiche Giovanili è stata da sempre inquadrata: • al rafforzamento dell’informazione e della partecipazione, vale a dire ai temi del protagonismo giovanile e della cittadinanza consapevole rapportati all’intervento InformaGiovani; • al ricorso al metodo di coordinamento aperto quale modus operandi; • all’approccio alle politiche giovanili quali politiche trasversali ed integrate, che mirino a favorire la partecipazione attiva dei giovani in tutti i processi decisionali. In “Una Regione giovane per i Giovani”, la Regione Campania con la Deliberazione n. 1805 del 11 dicembre 2009 ha


12 inteso rafforzare la crescita di una sensibilità verso le politiche che coinvolgano i giovani come protagonisti e rafforzino tutti quei processi atti a favorire una progettazione organica che - attraverso una forte partecipazione dei giovani - operino per la realizzazione di interventi promuovendo, da una parte, una più ampia consapevolezza degli Amministratori ad attivare progetti ed interventi coordinati di politiche giovanili, e che, dall’altra, producano effetti per lo sviluppo di una consapevole cittadinanza attiva. Con tale atto la Regione Campania fissa le “Linee d’indirizzo” invitando i territori a sperimentare nuove modalità di attuazione delle azioni previste che devono: • valorizzare l’autonomia degli enti Locali e le autonome iniziative dei cittadini secondo il principio di sussidiarietà; • offrire l’opportunità di inserire gli interventi per ognuna delle Azioni delle Linee Guida all’interno di una programmazione coerente ed organica. Tale sperimentazione è stata oggetto dello sviluppo del nuovo strumento di programmazione: il Piano Territoriale di Politiche Giovanili (PTG) – quale dispositivo locale ideato sulla scorta della positiva esperienza dei Piani Locali Giovani (PLG) già operata dal Ministro della Gioventù ed ANCI. Con la delibera n. 1805/2009 la Regione Campania ha così provveduto - a partire da quanto realizzato in questi anni nel campo delle politiche giovanili – a dare nuovo slancio all'attività dei diversi soggetti che si occupano di giovani, introducendo alcune innovazioni dirette ad innalzare i livelli di efficacia e di efficienza degli interventi rivolti ai giovani, i cui principali punti qualificanti possono come di seguito sintetizzarsi: • la conferma di una dimensione territoriale sovracomunale, corrispondente ai distretti scolastici, ritenuta ottimale per la gestione degli interventi in maniera coordinata tra i diversi enti locali e per realizzare modelli di gestione associata dei servizi e degli interventi e nella quale realizzare il coordinamento delle azioni messe in campo dai diversi soggetti istituzionali che impattano la condizione giovanile, nonché quali ambiti territoriali in cui realizzare modelli innovativi di governance delle politiche; • la conferma della convenzione (art. 30 D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) quale strumento per realizzare le suddette


13 forme di coordinamento e di gestione associata, evidenziando la necessità di favorire l'adesione anche per gli enti afferenti agli ambiti come sopra individuati, che non vi abbiano già aderito e di adeguarne i contenuti alle nuove esigenze richieste dalla programmazione regionale e dalle trasformazioni istituzionali sociali e culturali; • la valorizzazione dell'autonomia degli enti locali in grado di individuare in maniera più diretta e immediata le esigenze delle comunità locali e i bisogni della popolazione giovanile e di predisporre le risposte più adeguate in un percorso partecipato di programmazione locale; • l'opzione a favore di una modalità di realizzazione degli interventi e dei servizi che abbia nel metodo della programmazione partecipata e del lavoro per progetti il presupposto necessario per realizzare l'integrazione e il coordinamento dei servizi e progetti messi in campo dagli enti locali e dai diversi soggetti istituzionali al fine di restituire organicità agli interventi e valorizzare tutte le sinergie possibili; • la decisa scelta di valorizzare le “autonome iniziative” dei cittadini e delle loro formazioni sociali, in particolare quelle costituite dai giovani per lo svolgimento delle attività programmate, in un contesto in cui il “pubblico” mantiene una forte funzione di programmazione e stimolo delle attività e delle iniziative, di regia degli interventi, di monitoraggio, valutazione e controllo; • il sostegno e l'incentivazione delle iniziative di partecipazione e impegno dei giovani singoli e associati e la valorizzazione delle diverse forme in cui si esprime la creatività giovanile. Nella sfera di tali scelte strategiche di fondo si prefigura un nuovo ruolo per i servizi InformaGiovani chiamati a caratterizzarsi sempre più, oltre che quali fonti di informazione di qualità per i giovani, quali spazi in cui questi ultimi possano usufruire di servizi di accompagnamento, orientamento e consulenza e “come motori di pratiche di partecipazione e cittadinanza attiva, nonché costruttori di reti di accoglienza (e inclusione) che coinvolgano altre istituzioni e servizi e per la produzione di capitale sociale”.


14 COS’È IL PIANO TERRITORIALE DI POLITICHE GIOVANILI (PTG) IL PTG è un documento condiviso dove i Comuni di uno stesso Distretto, ragionando insieme sulle opportunità, potenzialità e criticità, rilanciano le strutture informative, promuovono con il protagonismo dei giovani i Forum e le altre forme di aggregazione giovanile, come strumenti di partecipazione, e predispongono progetti condivisi con i giovani tesi, in ogni caso, a promuovere presa di coscienza, opportunità, partecipazione e cittadinanza attiva con InformaGiovani, forum, associazioni, scuole, ecc.. Il Piano territoriale delle Politiche Giovanili “…non è un provvedimento o un progetto, ma un’idea complessiva. Mette in campo anche azioni specifiche, ma con un collegamento strategico con le altre politiche dello sviluppo, che spesso hanno un impatto molto più determinante sulla vita dei giovani rispetto ai provvedimenti specifici a loro dedicati. Il Piano orienta verso obiettivi e azioni comuni e accomunanti. L’azione comune, in questo senso, è un efficace strumento di apprendimento collettivo che permette di superare le rigidità di relazioni sociali fondate unicamente sulla difesa delle differenti identità. Il Piano Locale Giovani sviluppa politiche giovanili orientate allo sviluppo del territorio nel suo complesso. Vuole migliorare la qualità della vita della comunità nel suo insieme. Può sembrare che i temi affrontati non siano sempre giovanili, ma riguardino anche questioni e problemi generali. È in effetti un’opzione innovativa delle politiche giovanili, che le pone come interfaccia di diverse misure finalizzate all’investimento sociale, in un’ottica di trasversalità” (Ministro della Gioventù, ANCI e Iter). LE AZIONI DEL PIANO La Giunta Regionale della Campania con Delibera n. 777 del 30 aprile 2008 ha approvato le Linee operative del Quadro Strategico per le politiche giovanili e in data 1 agosto 2008 ha stipulato l’APQ sulle Politiche giovanili. Con la Delibera di Giunta regionale n. 832 del 30 aprile 2009 di programmazione e riparto dei fondi per gli interventi di politiche giovanili 2009 tali linee sono state confermate e finanziate.


15 Le varie azioni che tali linee promuovono sono le seguenti: AZIONE A - “INFORMIAMOCI” – PROMOZIONE ED INCENTIVAZIONE DEI SERVIZI INFORMAGIOVANI E COORDINAMENTO DELLA RETE SIRG - tesa a favorire la nascita e il consolidamento di reti territoriali di servizi InformaGiovani per la piena realizzazione del SIRG, prevede la messa in campo di attività e programmi per portare i servizi ad uno standard di funzionamento e servizi omogeneo sul Territorio regionale e garantire il soddisfacimento di condivise esigenze di carattere unitario. AZIONE B “ PARTECIPIAMO” - PROMOZIONE E INCENTIVAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE” per attivare la partecipazione istituzionale dei giovani la Regione promuove lo sviluppo del sistema di Forum Giovanili degli EE.LL. quali organismi fondamentali nella partecipazione dei giovani, alla attività dei Comuni e delle Province, quali organi consultivi obbligatori in materia di politiche giovanili; promuove allo stesso modo il loro collegamento con il Forum regionale della gioventù. AZIONE C “PROGETTIAMO” - SOSTEGNO AI PROGETTI INNOVATIVI IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI per dare sostegno alle attività progettuali per l’attuazione di politiche per la gioventù sostenendo progetti innovativi di cittadinanza attiva, di partecipazione, di inclusione, di creatività e progetti di respiro interregionale a carattere artistico e culturale. AZIONE H – AZIONE DI SISTEMA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI ATTI A CONSOLIDARE MODELLI DI GOVERNANCE DEL COORDINAMENTO – prevede installazione presso i servizi InformaGiovani, gli Organismi di partecipazione giovanile, il SIRG regionale, di strumenti di segnaletica digitale, di attrezzature informatiche, multimediali,


16 tecnologiche, di arredi per colmare il digital divide e offrire nuove possibilità di informare e di fare partecipare i giovani. AZIONE G – INTERVENTO PER PROMUOVERE, ATTRAVERSO ESPERIENZE PILOTA, LA REALIZZAZIONE SUL TERRITORIO REGIONALE DI “CENTRI POLIFUNZIONALI GIOVANILI” – Promozione, anche a livello sovracomunale, di esperienze di “Centri Polifunzionali Giovanili” quali attrattori territoriali per favorire partecipazione, aggregazione e creatività fra i giovani. La delibera n. 1805 del 11/12/2009 conferma le suindicate azioni ma indica obbligatorie nell’inserimento nel PTG per i Distretti/Comuni le azioni A,B,C,H, mentre l’azione G è oggetto di bando pubblico separato. Solo per i PTG provinciali le azioni da realizzare sono invece la A e la B. I DUE AMBITI DI INTERVENTO DEL PTG Si differenziano secondo le due tipologie di piano: • “Piano Provinciale di coordinamento di Politiche Giovanili” - per le Agenzie Provinciali InformaGiovani ed i Coordinamenti provinciali dei Forum della Gioventù sono i destinatari di questa programmazione. • “Piano Territoriale di Politiche Giovanili (PTG)” – per Distretti e Comuni di appartenenza; Secondo l’ambito territoriale gli attori richiedenti sono: • Amministrazioni Provinciali per il coordinamento provinciale; • Comuni capofila dei distretti con i Comuni che hanno stipulato con essi apposite convenzioni ed in possesso degli standard richiesti. I Comuni dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: 1. adozione della “Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale” adottata dal Congresso dei poteri locali e regionali d’Europa il 21 maggio 2003, nonché del “Libro bianco della Com-


17 missione Europea – Un nuovo impulso per la gioventù europea” approvato dalla Commissione Europea il 21 novembre 2001, della Risoluzione del Consiglio d’Europa del 25 novembre 2003 (obiettivi comuni sulla partecipazione e informazione dei giovani) e dei principi della carta adottata a Bratislava il 19 novembre 2004 dalla XV Assemblea Generale della Agenzia della Gioventù Europea (ERYCA) e successive modifiche e integrazioni; 2. adozione di standard organizzativi e funzionali previsti per Agenzie InformaGiovani, Centri e Punti. IL COORDINAMENTO DEL PTG L’impostazione di piano per “ambito territoriale distrettuale” - che ha come punto di forza quello di sviluppare sui territori interventi coordinati e sinergici in una forte visione unitaria - non deve, tuttavia, rinchiudersi in una logica squisitamente amministrativa di rapporti fra Comuni, ma trattandosi di progettualità tesa a favorire e promuovere il protagonismo consapevole dei giovani è indispensabile che questi siano coinvolti direttamente nella progettazione, attuazione e svolgimento delle singole azioni. A ciascun piano territoriale dovrà corrispondere un “Comitato distrettuale di coordinamento delle Politiche Giovanili” istituito con apposita delibera di Giunta Comunale, che dovrà prevedere tra i suoi membri: • Il dirigente delle politiche giovanili del Comune; • Il responsabile del Centro Informagiovani; • I responsabili dei Punti Informagiovani; • I coordinatori dei Forum Giovanili attivi in ambito distrettuale. Il Comitato, che dovrà adottare apposito regolamento per il suo funzionamento, ha compiti di concertare la programmazione, seguire le attività in progress e monitorare le azioni previste dal piano. Il Comitato avrà riunioni periodiche per consentire ampia ed articolata partecipazione dei Comuni, dei responsabili dei servizi e dei forum a tutte le azioni previste dal piano.


18 Il Piano dovrĂ contenere le proposte e le indicazioni emerse nel corso di incontri di concertazione tra tutti i membri del Comitato e documenterĂ tutto con appositi processi verbali, allegati al documento di piano. Le amministrazioni provinciali si serviranno del “Comitato provinciale di coordinamento delle Politiche Giovaniliâ€? per i piani provinciali.


Il modello della Provincia di Avellino


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L'Amministrazione provinciale e le Politiche Giovanili

Per principi statutari e regolamentari, l’Ente orienta la propria azione per lo sviluppo sociale e culturale del proprio territorio. Promuove con il concorso degli Enti Locali e delle Associazioni del terzo settore iniziative, strutture e servizi atti al superamento di ogni forma di emarginazione sociale con particolare attenzione alle forme del disagio giovanile. Recependo il dettato europeo e la normativa regionale (L.R. n. 14/2000) si è inteso promuovere un approccio integrato e complesso alle politiche giovanili in tutto il territorio provinciale: sin dalla nascita dell’Agenzia Servizi InformaGiovani (2000) - e poi con il Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù (2005) - tanti sono stati gli interventi di sensibilizzazione e di supporto per l’istituzione delle reti distrettuali degli InformaGiovani e per la diffusione dei Forum Comunali della Gioventù, con i quali si è inteso realizzare gli obiettivi di informazione e partecipazione di natura europea e capisaldi della programmazione regionale sulle politiche giovanili. Si elencano a seguire alcune delle attività realizzate: •

Politiche a sostegno del protagonismo progettuale dei giovani attraverso lo strumento “Progettiamo insieme” – linea di finanziamento dei progetti dei Forum della Gioventù;

Politiche a sostegno della solidarietà internazionale attraverso l’ideazione e realizzazione della manifestazione “Peace day – giornate di dibattito e musica sui temi della pace e solidarietà”, progetto itinerante realizzato in partenariato con le maggiori ONG;

Politiche di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva – italiana ed europea – attraverso lo strumento della mobilità giovanile;

Politiche di formazione ed aggiornamento degli operatori degli InformaGiovani attraverso la realizzazione di tre corsi di info – formazione;

Politiche a sostegno della creatività giovanile attraverso la realizzazione dei bandi “Dai un logo al Coordina-


21 mento” – “Dai una colonna sonora al Coordinamento”; •

Politiche a sostegno dei diritti di cittadinanza giovanile attraverso il progetto pilota “G – card” - Carta servizi gratuita per i giovani della provincia;

Politiche di educazione ambientale e del territorio attraverso l’organizzazione di “Giornate Ecologiche”, di convegni in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e del sostegno al movimento “Primavera Hirpinia” per la tutela dell’area del Formocoso in Alta Irpinia;

Scambio di prassi e condivisione di esperienze comuni attraverso la partecipazione a tutti gli eventi di politiche giovanili organizzati dal POGAS prima e dal Ministero della Gioventù poi, nonché al Meeting Internazionale delle Politiche Giovanili di Urbino;

Scambio di prassi e condivisione di esperienze comuni attraverso l’organizzazione, come partner, del Campus Giovani promosso dalla regione Campania e poi come, promotore ed organizzatore, del Meeting dei Forum Irpini;

Politiche di sussidiarietà orizzontale e sostegno alla democrazia locale ed alla partecipazione;

Politiche di concertazione e di consultazione attraverso la partecipazione alle riunioni di coordinamento a regia regionale ed attraverso l’organizzazione delle riunioni di coordinamento provinciali;

Politiche di orientamento formativo e di consulenza giovanile attraverso attività nelle Scuole di ogni ordine e grado.

Il profuso impegno dell’Ente, attraverso le sue strutture operative, ha permesso di raggiungere importanti risultati, attestati anche da riconoscimenti nazionali: •

nel giugno 2007 il Coordinamento dei Forum della Gioventù della Provincia di Avellino è scelto dal POGAS come


22 organismo di aggregazione giovanile di rappresentanza dell’Italia durante i lavori dell’European Youth Week; •

nel settembre 2008 la struttura dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Avellino tiene una docenza, come buona prassi, per la promozione della Cittadinanza Attiva al corso di “Politiche Nazionali e Regionali in favore dei Giovani” tenuto a Roma per i funzionari della Giunta Regionale del Lazio;

nell’ottobre 2008 la struttura dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Avellino riceve il riconoscimento dal Formez quale struttura che opera secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, all’interno del progetto “Governare con i cittadini”;

la Provincia di Avellino – Ufficio Politiche Giovanili è presente sul sito “Nonsolofannulloni!” del Ministero della Pubblica Amministrazione ed Innovazione.

In seguito all’approvazione della Legge Regionale n. 14 del 2000, l’Ente ha dato immediatamente seguito a quanto disposto dal dettato legislativo. Nel luglio 2000 viene costituita l’Agenzia Servizi InfomaGiovani che s’inserisce nella rete del Sistema Informativo Regionale Giovanile – S.I.R.G. Nel 2005, recependo i principi di informazione e partecipazione dei giovani contenuti nei documenti del Consiglio d’Europa e delle Istituzioni dell’Unione Europea, la Provincia ha quindi intrapreso un percorso strutturato di interventi, dando vita, anche, al Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù. La decisione di incardinare ASIG e Coordinamento dei Forum all’interno della struttura amministrativa ha permesso di seguire attivamente sia il lato informazione che quello partecipazione, assicurando il flusso informativo e di comunicazione. Attraverso la programmazione del Piano Provinciale di coordinamento delle Politiche Giovanili, questo sistema di governance è stato ulteriormente sviluppato al fine di garantire il coinvolgimento di tutti gli youth workers (così sono


23 definiti dalla Commissione europea gli operatori delle politiche giovanili) ed anche dei diversi portatori d’interesse in materia. Figura 1 – Il modello delle Politiche Giovanili della Provincia di Avellino

Si descrive, a tal proposito, nel dettaglio il sistema locale dei Servizi InformaGiovani e del sistema della partecipazione giovanile. ASIG - Agenzia Servizi InformaGiovani - PROVINCIA DI AVELLINO L’Agenzia Servizi InformaGiovani è stata tra le prime Agenzie provinciali campane ad essere istituita. Ha lavorato


24 sin da subito per la nascita e lo sviluppo della propria Rete, investendo quindi sull’istituzione del Centri e l’ampliamento delle reti distrettuali. Tuttavia questi interventi risultavano destrutturati e poco efficaci, nonché distanti dal target obiettivo: i giovani del territorio. Solo nel 2005, in seguito alla creazione del primo Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Avellino, si costituisce l’Ufficio Politiche Giovanili con la funzione di sistematizzare il quadro territoriale delle politiche giovanili. La Provincia ha così iniziato un percorso strutturato di interventi a favore della gioventù del territorio, facendo propri i principi di informazione e partecipazione dei giovani contenuti nei documenti del Consiglio d’Europa e delle Istituzioni dell’Unione Europea. Successivo importante obiettivo delle nuove strutture dell’Ente è l’istituzione del Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù, avvenuta con Delibera Consiliare n. 92 del 20 luglio 2005. Attualmente, all’interno dell’Ufficio Politiche Giovanili sono incardinate sia la struttura dell’ASIG che quella del Coordinamento dei Forum della Gioventù. Da circa dieci anni quindi, gli interventi di Politiche Giovanili della Provincia di Avellino sono frutto di incontri e strumenti condivisi secondo i principi europei e gli indirizzi del Ministro della Gioventù, affinché i giovani partecipino ai processi decisionali che li riguardano. La strategia provinciale è quella di realizzare il metodo di coordinamento aperto per il settore politiche giovanili, in linea con quanto indicato dalle istituzioni europee nonché a livello nazionale e regionale. Pertanto si è scelto di mettere prima in rete e poi a sistema le idee, le competenze, le iniziative degli Operatori di Centri InformaGiovani, ed attraverso gli incontri tra ASIG e Reti distrettuali degli Operatori dei PIG, dei giovani del Coordinamento Provinciale dei Forum mediante canali preferenziali di comunicazione e coordinamento tra Servizi InformaGiovani e Forum Giovanili, in modo da consolidare e potenziare le misure volte alla realizzazione del binomio informazione e partecipazione.


25 I SERVIZI La missione dell’Agenzia Servizi InformaGiovani è porsi al servizio delle altre strutture InformaGiovani del territorio al fine di predisporre servizi di progettazione, archivi, trattamento dei documenti, acquisizione di data-base, raccolta di fonti, di dati e di informazioni e loro divulgazione. Inoltre, l’Agenzia realizza incontri e visite territoriali ai fini dell’adeguamento delle strutture e degli interventi dei servizi InformaGiovani agli standard previsti dalla Regione Campania. Ai sensi della L. R. 14/2000, la sua attività si articola su tre funzioni fondamentali costituenti la base operativa e tecnica della struttura: ricerca, documentazione e informazione e comunicazione. In particolare si segnalano le attività svolte: 1. promozione, gestione ed organizzazione della Rete provinciale dei Centri e Punti InformaGiovani; 2. rapporti e raccordi con la Regione e le altre Agenzie Servizi InformaGiovani per la partecipazione all’attività di coordinamento della rete; 3. produzione di materiali e supporti informativi per sé e per i servizi InformaGiovani ad essa collegati sui vari temi di interesse che integrano quelli nazionali ed europei; 4. organizzazione e gestione di attività di formazione e stage per gli operatori della rete, relativamente alle aree della ricerca, documentazione e informazione-comunicazione; 5. gestione di un sistema di valutazione dell’efficacia-efficienza della rete informativa e di un sistema di monitoraggio dell’utenza giovanile. L'azione dell'Agenzia tende a rispondere alle esigenze e ai bisogni dei Centri e dei Punti del proprio territorio di riferimento fornendo servizi e supporti a tutti i bisogni informativi, verificando con continuità la corrispondenza tra domanda e offerta di informazione, le esigenze degli operatori, i canali e i metodi di comunicazione adottati.


26 IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI FORUM DELLA GIOVENTÙ Il Coordinamento dei Forum Comunali della Provincia di Avellino è l’organismo di rappresentanza e raccordo dei Forum Comunali della Gioventù attivi nella provincia di Avellino. Esso è aperto alla partecipazione di tutti i giovani senza alcuna discriminazione e/o preclusione, al fine di una crescita congiunta ed un confronto reciproco e proficuo tra i giovani che vivono in diverse realtà territoriali della provincia. Il Forum Comunale della Gioventù è un organismo di partecipazione a carattere elettivo che si propone di avvicinare i giovani alle Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei giovani. Scopo del Forum è quello di entrare in contatto con le Istituzioni territoriali conoscerle e relazionarsi con le stesse apportando idee, proposte e suggerimenti. Al momento, i Forum Comunali rappresentano lo strumento e il metodo scelto dai giovani di circa 60 Comuni della provincia come nuova modalità di governance che nasce direttamente “dai Giovani per i Giovani”. IL COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO DELLE POLITICHE GIOVANILI Al fine di garantire un’ampia ed articolata azione di coordinamento con il territorio, la Regione Campania ha previsto l’istituzione di un organo, dotato di un proprio regolamento per il suo funzionamento, con competenze di formulazione, gestione e valutazione del progetto. Tale organo a partire dalla nuova programmazione 2009 è stato denominato “Comitato Provinciale di coordinamento delle Politiche Giovanili” ed è stato rafforzato ed ampliato.


27 Esso è composto dal Dirigente competente, dal Responsabile dell'Agenzia che lo presiede, dai Responsabili del Procedimento dei Comuni capofila dei Distretti, dai Responsabili Tecnici dei Centri InformaGiovani e dal Presidente del Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù. Il Comitato ha il compito di rendere integrate le azioni informative offerte dalle Agenzie, dai Centri e dai Punti di informazione della Provincia, di condividere e proporre azioni di miglioramento della qualità, di monitorare i servizi e l'andamento dell'azione di sistema, di concertare la programmazione e il monitoraggio delle azioni e dei prodotti offerti dalle Agenzie, dai Centri e dai Punti di informazione per la gioventù e quelle destinate ai giovani. La presenza del Comitato provinciale rappresenta per la Regione un sicuro ed inderogabile standard di qualità per un azione integrata di informazione e partecipazione sul territorio. Il Comitato ha riunioni periodiche, generalmente mensili, e può esprimere proposte alla Regione in merito ad aspetti tecnici di funzionamento del SIRG. La Regione Campania ha definito anche per le attività e i servizi dell’Agenzia Provinciale una serie di standard. L’obiettivo regionale è quello di pervenire al raggiungimento, in costante collaborazione con le Agenzie Provinciali, di un sviluppo quantitativo dell’informazione e partecipazione su tutto il territorio regionale e un livello omogeneo minimo di standard di qualità dei servizi del SIRG.


La sperimentazione


Il progetto della Provincia di Avellino – dalla Rete al PTG

29

In seguito all’aumento delle aperture dei Servizi InformaGiovani e la nascita del Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù - che ha saputo stimolare giovani ed amministratori alla causa del protagonismo delle nuove generazioni - l’Ufficio Politiche Giovanili ha sentito la necessità di sperimentare un modello organizzativo e di coordinamento che consentisse a ciascun attore di politiche giovanili di partecipare al processo di programmazione degli interventi. Le politiche giovanili sono, difatti, per definizione politiche “citizen centred”, ovvero definite in base alle esigenze dei cittadini e non in base all’oggetto o al contenuto degli interventi. Questa specificità, propria di ogni politica destinata ad uno specifico target della comunità, ovvero la popolazione giovanile, presenta rischi di sovrapposizioni ma anche interessanti opportunità di integrazione. Sono questi i poli di orientamento fissati dalla Provincia di Avellino nella creazione di un proprio metodo di implementazione delle Politiche Giovanili. Un metodo che si definisce “partecipativo”. Questo metodo, al fine di evitare i rischi di sovrapposizioni, ha chiarito i livelli di competenze e il “chi fa – che cosa” ed, al fine di potenziare le opportunità di coordinamento, ha creato strumenti di dialogo e consultazione tra giovani ed Istituzioni, Istituzioni e giovani ma anche tra Servizi InformaGiovani e giovani e viceversa. Già nel corso dell’attuazione del Progetto ASIG 2008-2009 l’azione dell’ASIG si è articolata attraverso una serie di azioni che hanno offerto ai Servizi IG, e quindi ai giovani utenti, validi punti di riferimento per fruire delle opportunità di formazione, viaggio, apprendimento, tempo libero, sport e cultura messe a disposizione dall’Unione europea, dal Ministero della Gioventù, dalla Regione e da tutti gli Enti locali sub-regionali. Nella predisposizione di tali azioni l’ASIG ha lavorato in maniera tale da individuare una nuova metodologia di azione che spingesse i diversi attori della Rete IG verso un approccio inclusivo piuttosto che esclusivo, permettendo un’apertura al territorio ed, in particolare, alle disparate forme dell’impegno attivo dei giovani in gruppi non formali, così come in oratori parrocchiali, associazioni giovanili e non, volontariato e cooperazione sociale. Per ognuna di


30 queste azioni è stato strutturato un piano di attività che è stato implementato in maniera costante durante l’intera durata del progetto (luglio 2009 – luglio 2010), prevedendo opportuni strumenti di verifica. L’approccio di coordinamento bottom-up è stato rafforzato dalle funzioni previste per l’organismo tecnico-amministrativo e di sinergia quale il Comitato Tecnico Direttivo Provinciale IG – Forum, poi divenuto Comitato Provinciale di Coordinamento delle Politiche Giovanili in seguito a quanto previsto dalla D.G.R. n. 1805/2009. Durante l’attuazione del progetto si è contestualmente assistito all’implementazione della nuova programmazione delle politiche giovanili PTG - (gennaio – maggio 2010), ed in particolare varie sono state le attività di consulenza e supporto tecnico svolte dall’Agenzia Provinciale in favore dei Centri IG nella predisposizione ed attivazione della nuova programmazione regionale basata sui PTG per la quale l’ASIG ha creato un proprio modello basato sul principio di sussidiarietà orizzontale e processo partecipativo dei giovani. Inoltre, al fine di individuare le specifiche necessità dei giovani è stata anche realizzata un’indagine diretta alla conoscenza delle loro esigenze. L’indagine è stata realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno che ne ha validato i dati del campione indagato. I Forum Comunali della Gioventù, rappresentando le istanze di giovani cittadini ma anche delle associazioni territoriali giovanili, hanno saputo far confluire per mezzo del Coordinamento Provinciale istanze e bisogni specifici. Centro nevralgico del metodo è stato il Comitato Provinciale di Coordinamento delle Politiche Giovanili, ma il funzionamento e il raggiungimento degli obiettivi di co-programmazione e di co-progettazione di questo organo tecnico


31 – amministrativo sono stati possibili solo grazie al ruolo di facilitazione svolto dall’Ufficio Politiche Giovanili. Infine, un’importanza particolare è stata data alle associazioni giovanili ed ai gruppi non formali. La Provincia di Avellino ha, così, inteso realizzare un laboratorio permanente di discussione sulle Politiche Giovanili ed ha predisposto un Piano concertato e partecipato tra i diversi attori coinvolti. Lavorare con gli altri soggetti ha aiutato a definire progetti e strategie organizzative e a formulare i contenuti del piano. Il coinvolgimento dei referenti individuati nelle varie fasi di sviluppo del Piano ha aiutato a proporre le iniziative e ad evidenziare eventuali criticità e la successiva risoluzione dei problemi. Il confronto con alcune associazioni giovanili e in particolare con i referenti del Coordinamento del Forum Provinciale ha consentito, in una specifica fase di confronto, di accogliere suggerimenti e idee rispetto a varie azioni. Inoltre, il piano ed i suoi obiettivi strategici sono stati ampiamente discussi e condivisi in sede di Comitato di coordinamento provinciale delle Politiche giovanili che lo ha approvato. Si elencano i soggetti coinvolti nella realizzazione della proposta progettuale che costituiscono già il primo tentativo per la costituzione del laboratorio permanente delle Politiche Giovanili attraverso l’ossatura della Cabina di regia Provinciale ed i Gruppi di Progetto locali. - Tavolo istituzionale attori (Cabina di Regia Provinciale) A) PROVINCIA DI AVELLINO: Assessore, Dirigente; Responsabile ASIG; Presidente Forum Provinciale; B) COMUNI: Assessore, Dirigente; C) DISTRETTI: Responsabile Distretti; D) ALTRI ENTI: Ufficio Scolastico Provinciale, Centro Servizi Volontariato, Attori del terzo settore. - Tavoli tecnici/attori locali: (Gruppi di lavoro Distrettuali) A) PROVINCIA DI AVELLINO: Coordinamento Forum, Responsabile ASIG


32 B) COMUNI: Dirigenti, Responsabili Punti InformaGiovani, Coordinatori Forum di ciascun Comune; C) DISTRETTI: Responsabile Distretti; Coordinatori dei forum Giovanili in ambito distrettuale; D) GRUPPI GIOVANILI: gruppi non formali, Associazioni Giovanili, associazioni oratoriali e di volontariato, Istituti di Istruzione Superiore. Al fine di coinvolgere il territorio distrettuale - e in particolare tutti gli Enti/organismi/ forum/gruppi che hanno specifici compiti rispetto ai temi delle politiche giovanili - attraverso gli incontri di animazione territoriale si sono affrontati temi da discutere e si sono individuate man mano le esigenze da risolvere. Tutti gli incontri/riunioni sono stati verbalizzati e condivisi tra gli attori partecipanti. Il Piano così individuato ha come obiettivo strategico di mettere a sistema le azioni Informiamoci – Partecipiamo – per far si che: - l’informazione si avvalga della partecipazione dei giovani in quanto veri protagonisti ed attori del processo informativo; - la partecipazione sia sempre più consapevole in quanto ricca di informazioni e di opportunità; Inoltre - come del resto già accade - le realtà Servizi IG e Forum devono integrarsi sempre più fra loro procedendo di pari passo condividendo i contenuti del Piano per la popolazione giovanile. GLI OBIETTIVI DEL PTG Inoltre, si perseguono due tipologie distinte di obiettivi secondo le due azioni portanti: 1. Azione A - INFORMIAMOCI – PROMOZIONE E INCENTIVAZIONE DEI SERVIZI INFORMAGIOVANI E COORDINAMENTO DELLA RETE SIRG Si è consapevoli che solo una azione coordinata tra tutti i Servizi Informagiovani della Provincia di Avellino può garantire pari opportunità di accesso ai servizi e alle informazioni e fare proposte discusse ed approvate in modo coordinato e,


33 pertanto, si rende indispensabile supportare le attività di attuazione e di Coordinamento provinciale InformaGiovani al fine di: • favorire la nascita e il consolidamento di reti territoriali di servizi informagiovani per la piena realizzazione del SIRG, che prevede la messa in campo di attività e programmi per portare i servizi ad uno standard di funzionamento e servizi omogeneo sul territorio regionale e garantire il soddisfacimento di condivise esigenze di carattere unitario. • consolidare, potenziare e ampliare il sistema locale di servizi informagiovani per: 1. rafforzare i Centri Risorse Distrettuali; 2. ampliare i tempi di apertura dei Servizi per favorire un sempre più ampio accesso ai Servizi; 3. rafforzare le attività di Back office; 4. realizzare la Cityzen Analisis; 5. promuovere ed ampliare la multicanalità. 6. adeguare tutti i servizi agli “standard di qualità” regionali; 7. garantire una comunicazione omogenea e coordinata attraverso servizi d’informazione e di orientamento al pubblico giovanile a tutta la rete territoriale 2. Azione B -“ PARTECIPIAMO – PROMOZIONE E INCENTIVAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE” Funzionamento dei Forum provinciali e dei loro progetti per promuovere lo sviluppo della partecipazione giovanile, attraverso il consolidamento del sistema di Forum giovanili quali organismi fondamentali nella partecipazione dei giovani, alla attività dei Comuni e della Provincia, quali organi consultivi obbligatori in materia di politiche giovanili. Il Coordinamento dei Forum Provinciali dovrà coordinare i Forum assicurando che ciascun Forum della Gioventù: 1 dia ai giovani la possibilità di esprimersi e di agire su problemi che li riguardano, formandoli alla vita democratica e alla gestione della vita della comunità; 2. fornisca ai giovani un luogo in cui possano esprimersi liberamente;


34 3. offra ai giovani la possibilità di presentare delle proposte all’ ente locale; 4. promuova iniziative pubbliche, convegni, dibattiti, ricerche in materia di politiche Giovanili; 5. favorisca la costituzione di un sistema informativo integrato fra Amministrazione locale, giovani e aggregazioni Giovanili; 6. promuova il collegamento con il Forum provinciale e regionale della gioventù; 7. approfondisca, esamini e faccia proposte sul rapporto tra ente locale e realtà giovanile; 8. favorisca tutte le forme aggregative (associazioni giovanili, volontariato ecc.) atte promuovere una forte cittadinanza attiva. 9. sviluppare le forme di partecipazione giovanile. Nella tabella che segue si evidenziano le diverse problematicità riscontrate cui corrispondono le azioni per superarle. Tabella Problematiche/Azioni

Problematiche COORDINAMENTO PROVINCIALE INFORMAGIOVANI Potenziare le funzioni istituzionali di coordinamento e di integrazione con gli organismi di partecipazione Esigenza di coinvolgere i giovani, le associazioni giovanili e i gruppi non formali alle attività provinciali di sviluppo della rete al fine di promuovere la centralità dei giovani quale destinatari dell’offerta di informazione dei Servizi I.G. Potenziare le attività di elaborazione dei prodotti informativi e della divulgazione delle informazioni e delle attività di consulenza al fine di promuovere la realizzazione di servizi coordinati di informazione, consulenza indirizzati e accessibili all’insieme dei giovani della provincia di Avellino

Azioni COORDINAMENTO RETE TERRITORIALE SERVIZI IG COINVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE


35 Problematiche Potenziare le funzioni di sistema al fine di monitorare ed indicare i livelli qualitativi di riferimento dei servizi erogati in termini di organizzazione, prestazioni offerte, modalità di fruizione, orientamento al pubblico giovanile e favorire lo sviluppo ottimale dei servizi in tutte le aree del territorio provinciale Potenziare le funzioni istituzionali di coordinamento del Coordinamento Provinciale dei Forum della Gioventù e delle azioni di integrazione con l’Agenzia Servizi InformaGiovani Provinciale Esigenza di sviluppo di azioni di informazione e comunicazione per la costituzione di un sistema informativo integrato rispetto ai bisogni emergenti del territorio tra Ente Provinciale, Coordinamento Provinciale dei Forum, realtà ed aggregazioni giovanili, giovani ed istituzioni interessate al lavoro dei Forum della Gioventù Potenziare le azioni di divulgazione e di sensibilizzazione ai temi della partecipazione e della cittadinanza consapevole anche attraverso il consolidamento dell’integrazione con altri organismi della partecipazione e della cittadinanza attiva, nonché con le forme aggregative atte a promuovere una forte cittadinanza attiva (associazioni giovanili, organizzazioni di volontariato, ecc.), ovvero con Istituzioni ed Enti interessati alle nuove generazioni come Istituti Scolastici, Organismi parrocchiali ed oratoriali, ecc. Potenziare le azioni di monitoraggio sulla rete provinciale dei Forum della Gioventù

Azioni MONITORAGGIO, VALUTAZIONE, DIFFUSIONE DEI RISULTATI

FUNZIONAMENTO E COORDINAMENTO INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

PARTECIPAZIONE E INTEGRAZIONE

MONITORAGGIO


36 PROPOSTA DELL’ASIG PER L’ATTIVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE GIOVANI DI CIASCUN DISTRETTO Al fine di organizzare ed implementare un metodo che desse garanzia della partecipazione giovanile alla costruzione del PTG, l’ASIG ha predisposto un modello che recepisse le indicazioni regionali e, al contempo, fare in modo che l’Agenzia potesse svolgere il suo ruolo di coordinamento e supporto tecnico ai diversi distretti afferenti la Rete IG in provincia. Il metodo proposto è organizzato per le fasi che qui si descrivono 1. Formazione decisori locali e staff building La Provincia ha avuto il compito di predisporre un modello di manifestazione d’interesse per i Distretti riguardante la disponibilità a partecipare per i seguenti attori locali • Comuni sedi di servizi IG • Comuni in fase di istituzione di servizi IG • Forum comunali della Gioventù • Associazioni giovanili • Gruppi giovanili Relativamente alle Associazioni Giovanili ed ai gruppi non formali, nonché ai Comitati promotori dei Forum della Gioventù ed ai Forum della Gioventù, la manifestazione di interesse è stata aperta solo agli organismi istituiti ed attivi alla data di approvazione dei PTG, ossia della pubblicazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1805 del 11 dicembre 2009 sul BURC. Ciascun Distretto, qualora avesse aderito a tale metodo, aveva l’onere di pubblicare la manifestazione d’interesse e di predisposizione una scheda tecnica sulle linee guida distrettuali per PTG, ovvero di presentare il metodo attraverso un incontro pubblico. Inoltre ad esso spettava realizzare le attività d’informazione presso i comuni ed i Forum per dar vita alla Costituzione del Comitato Distrettuale di coordinamento delle Politiche Giovanili. 2. Sviluppo tavoli operativi e incontri distrettuali PROVINCIA: il secondo step è stato quello di supportare lo sviluppo di Focus group tematici per le azioni previste dalle


37 indicazioni regionali in cui far confluire ed esplodere le esigenze dei diversi portatori d’interesse. A tal fine, sono state predisposte sia delle schede descrittive per azione che delle cartelle tematiche riguardanti i temi di ciascuna azione secondo le Linee Guida proposte dal Distretto. DISTRETTO: il Comune capofila, coordinando i Punti InformaGiovani, nel frattempo ha lavorato per la raccolta delle manifestazioni d'interesse, ha poi provveduto a costituire il Tavolo operativo degli attori locali ed ha organizzato gli incontri Distrettuali “Focus group” con la presentazione delle linee guida distrettuali PTG, cui l’ASIG avrebbe preso parte supportando la sperimentazione del metodo. Durante l’incontro ciascun attore ha avuto modo di esprimere le proprie idee ed esigenze sull’azione cui era chiamato a partecipare attraverso la scheda azione che è stata compilata e consegnata al CIG del distretto durante l’incontro. Va detto che ciascun distretto ha avuto modo di scegliere come organizzare i propri incontri (focus group o sessioni plenarie) per la Costituzione dei Tavoli di Progetto distrettuali. 3. Definizione dei piani di lavoro e Coordinamento del Piano PROVINCIA: elaborazione kit amministrativo da utilizzare per Delibere Comunali, Bozza per la Costituzione comitato distrettuale di coordinamento delle politiche giovanili, ipotesi Linee guida di funzionamento del Comitato distrettuale di coordinamento delle Politiche Giovanili. DISTRETTO: dopo gli incontri/focus group il Distretto ha avuto il compito di verificare quanto proposto dagli attori partecipanti in merito ad attività/esigenze ed effettuare il monitoraggio informativo per la rilevazione esigenze per lo sviluppo del Piano. Contemporaneamente ha dato vita alla costituzione del Comitato Distrettuale di coordinamento delle Politiche Giovanili.


38 4.Sviluppo del Piano Distrettuale ed approvazione Il progetto si è sviluppato attraverso riunioni di coordinamento per area Distrettuale cui hanno preso parte anche i referenti del Coordinamento dei Forum della Gioventù dell’area e l’ASIG. Inoltre, ciascun comune ha approvato con Delibera il relativo cofinanziamento del 25% dell’importo assegnatogli e sottoscritto un accordo di programma con l’amministrazione comunale di Lioni. IL CASO DELLA RETE DISTRETTUALE N. 6 – LIONI COMUNE CAPOFILA Prima di iniziare a descrivere il percorso partecipato che ha consentito di sviluppare il PTG di questo Distretto va detto che l’ASIG - non appena si è configurato il nuovo scenario programmatorio sulle Politiche Giovanili - si è subito attivata con incontri info-formativi in materia. Il CIG di Lioni ha immediatamente colto questa disponibilità organizzando insieme all'ASIG gli incontri tenuti presso i PIG dei Comuni di Nusco e Rocca San Felice per divulgare i contenuti delle disposizioni regionali. A tali incontri hanno partecipato sia gli operatori dei Servizi IG distrettuali che amministratori e politici, nonché componenti di Forum della Gioventù locali. In un secondo momento, attraverso un invito pubblico l’Amministrazione comunale di Lioni ha inteso procedere per la verifica dell’interesse da parte degli attori locali a prendere parte ad un percorso partecipato, attraverso l’acquisizione di una Manifestazione d’Interesse. A seguito della raccolta delle Manifestazioni d’Interesse pervenute, il Comune di Lioni ha incontrato gli interessati al fine di approfondire le modalità di gestione e realizzazione del percorso previsto per lo sviluppo del Piano Territoriale di Coordinamento delle Politiche Giovanili – PTG


39 Tra le clausole si è previsto che la mancata partecipazione agli incontri futuri predisposti da parte del soggetto proponente sarebbe stata causa di esclusione dalle attività di programmazione del PTG. L’obiettivo della manifestazione di interesse è stata la predisposizione di interventi condivisi con i giovani tesi, in ogni caso, a promuovere presa di coscienza, opportunità, partecipazione e cittadinanza attiva con InformaGiovani, Forum della Gioventù, Associazioni, Scuole, Gruppi Non Formali, etc. Attraverso il percorso partecipato si è realizzato un Piano Territoriale di Politiche Giovanili – PTG – per “ambito territoriale distrettuale” che ha avuto come punto di forza quello di sviluppare sui territori interventi coordinati e sinergici in una forte visione unitaria. Tale programmazione non ha seguito una logica squisitamente amministrativa di rapporti fra Comuni, ma trattandosi di progettualità tesa a favorire e promuovere il protagonismo consapevole dei giovani, è stato indispensabile coinvolgerli direttamente nella progettazione, attuazione e svolgimento delle singole azioni. La metodologia di lavoro di rete, che si è andata a sviluppare, si è avvalsa di un forte spirito di collaborazione anche fra gli enti locali che, tenendo conto dei punti di forza degli interventi di politiche giovanili già realizzati sul proprio territorio, hanno rivolto l’impegno a superare le criticità e le carenze riscontrate dopo attenta analisi su tutto il territorio distrettuale. L’intervento progettuale ha avuto come riferimento l’intero territorio afferente alla rete del Distretto Scolastico n. 6, ovvero ai seguenti Comuni: Bagnoli Irpino, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Conza della Campania, Frigento, Guardia Lombardi, Lioni, Montella, Morra de Sanctis, Nusco, Paternopoli, Rocca San Felice, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Villamaina. DESTINATARI DELL’INIZIATIVA L’Invito alla manifestazione di interesse è stato aperto a tutti i seguenti attori locali che intendessero manifestare interesse per la sperimentazione in oggetto.


40 A) COMUNI • Comuni sedi di servizi IG; • Comuni con FORUM in fase di istituzione; B) FORUM COMUNALI DELLA GIOVENTÙ • Forum comunali della Gioventù; • Comitati Promotori dei Forum comunali della Gioventù; C) ASSOCIAZIONI • Associazioni giovanili iscritte all’Albo regionale delle Associazioni giovanili aventi finalità statutarie rivolte ai Giovani, ai sensi dell’art. 5 della Legge Regionale n. 14/89; • Associazioni giovanili non iscritte all’Albo Regionale ma con almeno i seguenti requisiti : - statuto dal quale risulti che l’associazione persegue finalità esclusivamente rivolte ai giovani; - la cui consistenza associativa sia costituita almeno per il 50% di giovani fino a 29 anni; • Altre Associazioni che promuovano attività dirette ai giovani ed alla loro partecipazione la cui attività dovrà essere rilevabile attraverso statuto e curriculum dell’associazione contenente la descrizione delle attività effettuate in favore dei giovani da produrre unitamente all’allegato A ( MANIFESTAZIONE D’INTERESSE). D) GRUPPI NON FORMALI I GRUPPI NON FORMALI sono giovani cittadini italiani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, organizzati in gruppi di lavoro informali composti da un minimo di quattro giovani, e possono manifestare interesse per la realizzazione futura di una loro proposta progettuale. Per l’ammissibilità alla procedura di partecipazione, i componenti del gruppo


41 dovranno naturalmente possedere dei requisiti previsti dalla legge: godimento dei diritti civili e politici e assenza di condanne penali. Tra il gruppo di giovani ha prodotto domanda il suo portavoce; unitamente al modulo di Manifestazione d’interesse è stato allegato il modulo predisposto contenente i nominativi dei giovani componenti, i loro dati anagrafici e le firme dei giovani che ne fanno parte. A pena di esclusione tutti i componenti del gruppo dovevano risiedere in uno dei Comuni della rete distrettuale. In questa categoria rientravano per alcune azioni anche i Comitati promotori dei Forum della Gioventù. E) ALTRI SOGGETTI Alla rete di cui sopra potevano aggiungersi i seguenti soggetti la cui presenza sarà oggetto di valutazione: • Istituzioni scolastiche statali superiori; • Organismi che conducono attività oratoriali o similari; • Soggetti del volontariato giovanile Tutti gli attori locali dovevano avere sede legale e/o operativa nei comuni del distretto. La Manifestazione d’Interesse è stata intesa dall’Amministrazione Comunale quale dichiarazione di disponibilità ad un successivo incontro promosso dall’Ente per lo sviluppo del Piano Territoriale delle Politiche Giovanili – PTG. Le manifestazioni pervenute sono state in tutto 79 così distribuite per tipologia di attori.


42 ATTORI

TIPOLOGIA

N°adesioni

Comuni sedi di servizi IG

16

Comuni con FORUM in fase di istituzione

-

Forum comunali della Gioventù

12

Comitati Promotori dei Forum comunali della Gioventù

2

A. COMUNI

B. FORUM COMUNALI DELLA GIOVENTÙ

Associazioni giovanili iscritte all’Albo regionale delle Associazioni 1 giovanili C. ASSOCIAZIONI

D. GRUPPI NON FORMALI

E. ALTRI SOGGETTI

Associazioni giovanili non iscritte all’Albo Regionale

7

Altre Associazioni

19

Giovani cittadini italiani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, gruppi di 18 lavoro informali Istituzioni scolastiche statali superiori

3

Soggetti del volontariato giovanile

1


43 Inoltre si sono svolti i seguenti focus group.

Data

Focus Group

Attori locali

Ore 15.00 – 16.30

Azione A2

Comuni sedi di servizi IG, Forum Istituiti ed attivi nel Distretto, Associazioni giovanili Iscritte/non iscritte all’Albo regionale, gruppi informali

Ore 16.30 – 18.00

Azione B3

Forum Istituiti ed attivi nel Distretto, Comitati Promotori, Associazioni giovanili Iscritte/non iscritte all’Albo regionale, altre Associazioni

Ore 18.00 – 19.30

Azione C1

Comuni sedi di servizi IG, Forum Istituiti ed attivi nel Distretto, Associazioni giovanili Iscritte/non iscritte all’Albo regionale, altre Associazioni, altri soggetti (istituti scolastici e soggetti del volontariato)

Ore 09.30 -12.00

Azione A1

Comuni sedi di servizi IG

Ore 15.00- 17.30

Azione C2

Forum Istituiti ed attivi nel Distretto, Comitati Promotori, Associazioni giovanili Iscritte/non iscritte all’Albo regionale, gruppi informali

Azioni B1-B2

Forum Istituiti ed attivi nel Distretto

Martedì 20 aprile

Venerdì 23 aprile

Martedì 27 aprile Ore 16-18.30


44 Come già riferito in tali incontri ciascun referente è stato dotato di una scheda descrittiva per azione e di una cartella che ne riportasse la relativa tematica comprensiva delle Linee guida indicate dal CIG distrettuale. Dopo l’incontro, che esplodeva gli argomenti portando ciascun partecipante ad esprimere le proprie opinioni ed esigenze sull’azione di riferimento, ogni attore doveva compilare la parte della scheda descrittiva in cui indicava al CIG le proprie preferenze e proposte su tematiche ed iniziative da adottare in merito. Lo staff del Centro ha poi raccolto le schede valutandole per ciascuna azione ed inserendo gli interessi/proposte con maggior numero di adesioni ricevute nel PTG. Infine in data 25 maggio l’amministrazione Comunale di Lioni, insieme agli altri Comuni, ha presentato il PTG alla locale comunità. QUALCHE CONSIDERAZIONE FINALE Ad oggi, nel più ampio quadro delle politiche giovanili, risulta inequivocabile che l’approccio più efficace sia proprio quello della progettazione partecipata e integrata con la locale comunità in cui i giovani possano esprimere la loro voce nell’ambito di un progetto giovani che dia loro la possibilità di sperimentare nuovi percorsi di sviluppo di idee, azioni e iniziative concertate con il territorio di propria appartenenza. Essere all’interno di un sistema integrato consente al giovane, da un lato, di partecipare in prima fila alla programmazione delle politiche giovanili attivate dalle amministrazioni e; dall’altro, gli permette di essere soggetto attivo indicando le necessità e le tendenze


45 dei fenomeni della realtà giovanile e contribuendo, così, all’orientamento delle iniziative rivolte alle politiche giovanili. Va detto, tuttavia, che sul territorio provinciale non è stato dovunque semplice il verificarsi delle condizioni necessarie per avviare e sviluppare delle strategie integrate e partecipate con il mondo giovanile e non tutte le realtà distrettuali hanno adottato integralmente il metodo proposto dall’ASIG – così come invece ha fatto il Distretto n.6, che resta un punto di riferimento non solo provinciale ma anche a livello regionale. La nuova filosofia sottostante alle politiche giovanili ormai stabilisce un dialogo ed un’interazione costante per recepire le istanze ed esigenze del mondo giovanile volti a consentire ai giovani di mettere in luce ed in gioco le proprie risorse dell’ingegno e dell’innovazione. Ma c’è ancora chi non la pensa così e si resta in un’atavica logica accentratrice di spartizione di risorse loro dedicate per puri interessi localistici radicati sul territorio senza che nessuna voce dei giovani venga espressa ed inserita nella programmazione. Cercare di predisporre gli amministratori ed i politici ad una nuova mentalità “aperta” e ad una cultura innovativa che consideri i giovani come risorsa dando loro l’opportunità e la responsabilità di essere attori-attivi, è la nuova sfida dei prossimi anni che l’Unione europea ci impone, anche grazie ai finanziamenti dedicati a tali politiche. I GIOVANI SONO LA NOSTRA UNICA RISORSA E SPERANZA PER UN'INNOVATIVA SOCIETÀ DINAMICA E CREATIVA.


Allegato


Scheda Azioni/Attori

47

ATTORI Comuni sedi di servizi IG

AZIONI

A1

Potenziamento sistema locale servizi IG (70%)

SI

A2

Prog. Forum, Associazioni, ecc (30%)

SI

Azione A

Azione B

Azione C

Azione H

COMUNI

FORUM COMUNALI DELLA GIOVENTĂ™

Comuni con servi- FORUM esistenti Comitati zi IG e FORUM in ed attivi nella rete promotori fase di istituzione distrettuale di nuovi FORUM

SI

B1 Funzionamento Forum (1%)

SI

B2 Prog. Forum (79%) B3 Animaz. Territ. (20%) C1 Prog. Rete (60%)

SI

C2

SI SI

SI

SI

SI

SI

Prog. Gruppi Informali, Associaz., Forum (40%)

Tot. H

SI

SI Solo Servizi IG

SI

SI


48 ATTORI

ASSOCIAZIONI Associazioni Altre giovanili Iscritte / Associazioni non iscritte all’Albo Regionale

AZIONI

A1

Potenziamento sistema locale servizi IG (70%)

A2

Prog. Forum, Associazioni, ecc (30%)

GRUPPI INFORMALI

ALTRI SOGGETTI - ORGANISMI ATTIVITÀ

ORATORIALI O SIMILARI;

DI GIOVANI - ISTITUTI SCOLASTICI;

- SOGGETTI DEL VOLONTARIATO GIOVANILE.

Azione A SI

SI

B1 Funzionamento Forum (1%) Azione B

B2 Prog. Forum (79%) B3 Animaz. Territ. (20%)

SI

SI

C1 Prog. Rete (60%)

SI

SI

Azione C

C2 Azione H

Prog. Gruppi Informali, Associaz., Forum (40%)

Tot. H

SI

SI SI




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