ATLETICA VENETA_NOVEMBRE 2012

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dicembre 2012


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Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983 Direttore Paolo Valente (presidente@fidalveneto.it) Direttore responsabile Mauro Ferraro (stampa@fidalveneto.it) Fotografie Giorgio Bortolozzi (da atleticatrevigiana.it), Gabriele Marsura, Giancarlo Colombo / FIDAL, Roberto Perin Archivio: Atletica Vicentina, Csi Fiamm, Fiamme Oro. Redazione Fidal - Comitato Regionale Veneto Via Nereo Rocco - 35135 PADOVA Tel. 049-8658350 Fax: 049-8658348 www.fidalveneto.it - cr.veneto@fidal.it In copertina Paolo Valente e Alfio Giomi

Questo numero è stato chiuso il 5 novembre 2012

GARA DEL MESE Fine anno di corsa a Cittadella . . . 3 A Santo Stefano niente Corrida . . . 3

IN QUESTO NUMERO

PRIMO PIANO Il Veneto è sempre più Valente . . . 4 L'Italia sceglie Giomi (e Baldo) . . . 7 JUNIOR TEAM Giavellotto d'oro . . . . . . . . . . . . . . 8 L'ANNIVERSARIO Il Csi Fiamm fa 50 . . . . . . . . . . . . . 9 ON THE ROAD In corsa per Padova . . . . . . . . . . 11 Grand Prix, grande stagione . . . . 12 Un anno di corsa per 6.468 . . . . 13 I Babbi Natale vanno di corsa . . . 14 DICONO DI NOI Addio al Campo Siore . . . . . . . . . 14 VENETO, ITALIA Galvan torna a far l'americano . . 15 IL PERSONAGGIO Virginio, compleanno di corsa . . . 17

SI RIPARTE, TUTTI INSIEME questo il primo numero di Atletica Veneta Comunicati del nuovo quadriennio olimpico. Le Assemblee elettive Regionale e Nazionale, sancendo in modo inequivocabile l'affermazione della “linea Giomi”, hanno ridisegnato gli Organi Federali sia a livello regionale che nazionale; ciò richiederà un aggiustamento e una ridefinizione del modello di funzionamento che, per il Comitato Regionale, sicuramente avverrà in tempi brevi. Per quanto riguarda il Consiglio Regionale il voto del 10 novembre ha determinato un rinnovo sostanziale della sua composizione: ben 11 dei 15 membri sono di nuova nomina e tra questi la presenza di giovani è assai significativa. Esistono le premesse per lavorare in modo assai proficuo applicando un modello gestionale che da un lato valorizzi la collegialità nel momento delle scelte e dall'altro definisca in modo chiaro competenze e ambiti d'azione di ciascun Consigliere. Nella fase preelettorale qualcuno ha voluto vedere nella presenza di tre candidature alla presidenza del Comitato regionale il segno di una spaccatura profonda nel movimento dell'atletica veneta, una divisione che avrebbe segnato negativamente l'attività successiva e avrebbe richiesto interventi pacificatori per ricompattare, dopo l'assemblea, il movimento; affermazioni che sottendono idee non propriamente chiare sui principi basilari della democrazia i quali attribuiscono periodicamente al gruppo il compito di scegliere, attraverso libere elezioni e sulla base di proposte programmatiche, le persone alle quali affidare la gestione delle proprie sorti. Le tre candidature a Presidente, ciascuna caratterizzata da uno specifico, articolato profilo in ordine ai riferimenti, alle motivazioni ed alle modalità dell'azione di governo in caso di elezione, e le trentadue a Consigliere del Comitato Regionale Veneto, numeri certamente insoliti per l'Atletica Veneta, hanno messo il nostro movimento di fronte ad una scelta liberamente effettuata che ha indicato con chiarezza chi deve guidare da qui al 2016 l'Atletica Veneta, tutta l'Atletica Veneta, sulla base del programma proposto nel quale sono indicati i percorsi finalizzati a migliorare costantemente le prestazioni tecnico-agonistiche dei nostri atleti, delle nostre società, delle nostre rappresentative. Ritengo quindi fuorviante vedere il confronto delle idee che dovrebbe caratterizzare le “campagne elettorali” come una spaccatura del movimento radicale a tal punto da richiedere successivi, “abili” interventi pacificatori. Affermo invece con convinzione che chi ha ricevuto il consenso ha il dovere di “governare” considerando le istanze di tutto il movimento che però in ogni sua componente deve essere aperto al dialogo, al confronto delle idee e delle opinioni, all'impegno rivolto, anche oltre al limite del proprio immediato interesse, a mettere a disposizione del bene generale specifiche abilità e conoscenze per contribuire al pieno raggiungimento degli obiettivi comuni. Su questo fronte il nuovo Consiglio Regionale ed io personalmente saremo particolarmente impegnati nel prossimo quadriennio e se ciascuno nel proprio ruolo e nella propria realtà saprà far proprie queste linee d'azione sicuramente le prospettive dell'Atletica Veneta saranno rosee anche per il quadriennio che ci aspetta. Buon lavoro a tutti! accompagnato dai migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo da parte mia e di tutto il Comitato Regionale. Paolo Valente Presidente del Comitato Regionale della Fidal

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FINE ANNO DI CORSA A CITTADELLA ine anno di corsa a Cittadella. Sulle strade padovane, domenica 30 dicembre, va in scena la 7^ Maratonina della Città Murata. La manifestazione ha già una sua solida tradizione, ma solo quest'anno, in abbinamento al 1° memorial Lino Pasquale, debutta nel calendario federale. A Cittadella si chiuderà così una stagione ricca di appuntamenti sulle strade venete. A fronte

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della cancellazione della Corrida di Santo Stefano, di Cusignana (vedi box in questa pagina), la Maratonina della Città Murata sarà l'unica opportunità per correre sotto le feste offerta dal calendario veneto. Un traguardo da non perdere per tutti gli appassionati che vogliono chiudere il 2012… di corsa. Il percorso di gara, assolutamente sccorevole, si svilupperà

Il 30 dicembre, sulle strade padovane, è in programma la 7^ Maratonina della Città Murata nei dintorni di Cittadella. Ritrovo nella centrale Piazza Pierobon alle 8, partenza alle 10 da via Roma. Ricchi premi per il settore assoluto e le categorie master. Il resto lo farà la collaudata ospitalità dei Maratoneti Cittadellesi. Per saperne di più: www.maratoneticittadellesi.it.

A SANTO STEFANO NIENTE CORRIDA ltre vent'anni di storia, una piacevole consuetudine per tanti appassionati. Ma adesso il Gp Club del Torcio ha detto basta: il 26 dicembre non si correrà sulle strade di Cusignana, ai piedi del Montello, dove spesso lo spettacolo si è colorato d'azzurro. La 23^ edizione della Corrida di Santo Stefano è stata annullata e lo stop potrebbe essere definitivo. Il Gp Club del Torcio ha qualche problema organizzativo. Il resto l'ha fatto la crisi economica e la sempre maggiore difficoltà a trovare sponsor. La 7^ Maratonina della Città Murata sarà così l'unico appuntamento veneto di fine anno.

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De Nard, primo nel 2011, ha chiuso l'albo d'oro della Corrida di Santo Stefano


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IL VENETO E' SEMPRE PIU' VALENTE l Veneto, nel segno della continuità, sceglie ancora Paolo Valente. Il dirigente vicentino, 66 anni, insegnante in pensione, è stato confermato alla presidenza del Comitato regionale. E' il suo quarto mandato, il quinto se si considera anche l'assemblea straordinaria del 2007. Il Veneto, con le sue quasi 200 società, il secondo movimento italiano dopo la Lombardia, si è espresso per un rinnovamento parziale: fiducia a Valente, affiancato però di un Consiglio in gran parte inedito. E decisamente ringiovanito. Sabato 10 novembre, al Centro Civico di Borgoricco (Padova), le società della regione hanno riconosciuto il valore delle iniziative intraprese da Valente nell'arco del quadriennio appena trascorso. In un'assemblea con una partecipazione da record (quasi il 91%

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L'assemblea di Borgoricco ha confermato alla presidenza il dirigente vicentino. Sconfitti Vito Vittorio e Oddone Tubia. Consiglio regionale in gran parte rinnovato dei voti rappresentati), il presidente uscente ha ricevuto il 52% delle preferenze, pari a 4.947 voti. Nettamente staccati i due sfidanti: il veneziano Vito Vittorio è arrivato al 34% dei consensi (3.226 voti). Il trevigiano Oddone Tubia si invece fermato al 13% (1.256 voti). Entrambi (ma il discorso vale anche Valente) hanno ottenuto meno di quanto speravano. La sconfitta, però, è netta, e lo dimostra anche la composizione del nuovo direttivo regionale. Al suo fianco, Valente avrà un Consiglio regionale compatto, in grandissima parte composto da

persone di fiducia e con un'età media più bassa che in passato: l'ideale per affrontare le nuove sfide che attendono il movimento regionale. Tra le priorità, oltre ad un sempre maggior sostegno alle società e a progetti già avviati, come lo Junior Team Fidal Veneto, Valente ha posto l'entrata in funzione dell'anello indoor di Padova, un impianto d'eccellenza che dovrebbe essere disponibile dall'inverno 2014, e l'organizzazione dei Campionati Europei di cross, per i quali è pronta la candidatura della cittadina di Nove, nel Bassanese.

Il Consiglio regionale che rimarrà in carica per il quadriennio 2013-2016


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IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE Presidente Paolo Valente

Consiglieri

(per ordine di preferenze)

1. Raffaele Moz (TV) 4.739 voti 2. Olivio Zandarin (PD) 4.253 3. Alessandro Marcon (VI) 4.205 4. Ivo Zecchin (PD) 4.127 5. Luciano Cestaro (TV) 4.022 6. Anna Chiara Spigarolo (VI) 4.002 7. Giuseppe Stival (TV) 3.847 8. Mariano Tagliapietra (VR) 3.651 9. Roberto Magaraggia (VI) 3.588 10. Mattia Picello (PD) 3.492 11. Giuliano Corallo (VI) 3.296 12. Luciano Pigato (VI) 3.277 13. Giampaolo Munari (VE) 3.207 14. Bruno Pezzato (PD) 2.977*

Paolo Valente

*L'elezione di Bruno Pezzato è avvenuta dopo un ballottaggio con Piero Biasi (VR): i due candidati avevano ottenuto lo stesso numero di voti. Esito del ballottaggio: Pezzato 1.195 voti, Biasi 503.

Luciano Cestaro

Giuliano Corallo

Roberto Magaraggia

Alessandro Marcon

Raffaele Moz

Giampaolo Munari

Bruno Pezzato


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PAG. 6 l Consiglio regionale della Fidal ha preso forma con l'assegnazione delle cariche e la definizione dei settori di competenza. Tredici giorni dopo l'assemblea elettiva di Borgoricco, venerdì 23 novembre, presso la sede del Comitato veneto, allo stadio Euganeo di Padova, si è ufficialmente riunito il nuovo direttivo. All'ordine del giorno, la definizione delle cariche in seno al Consiglio e la ripartizione degli incarichi tra i 14 componenti che affiancheranno il confermato presidente Paolo Valente nella gestione del Comitato regionale per il nuovo quadriennio. Il Consiglio regionale ha nominato vicepresidenti, per acclamazione, il trevigiano Luciano Cestaro e il vicentino Alessandro Marcon. Cestaro, dirigente di lunga milizia, oltre che apprezzato giudice di gara, sarà il vicepresidente vicario, con compiti di gestione dell'area organizzativo-amministrativa. Marcon, atleta ancora in attività (buon specialista degli ostacoli con la maglia dell'Atletica Biotekna),

uno dei più giovani ingressi nel nuovo Consiglio (classe 1985), avrà invece la responsabilità dell'area tecnicaagonistica. “Cestaro rappresenta l'esperienza, mentre Marcon, entrato in Consiglio con altri due under 30 (Anna Chiara Spigarolo e Mattia Picello, ndr), è il simbolo dell'attenzione con cui il Comitato regionale guarderà al futuro”, ha commentato Valente. Il Consiglio di presidenza sarà completato dai vicentini Giuliano Corallo e Roberto Magaraggia e dal padovano Olivio Zandarin. Questi i referenti per i settori di attività. Area Tecnica-Agonistica. Corse su strada: Roberto Magaraggia. Giudici di gara: Luciano Cestaro, Giuseppe Stival. Master: Giampaolo Munari. Organizzazione attività agonistica: Olivio Zandarin, Giuliano Corallo, Giuseppe Stival, Alessandro Marcon. Promozione e scuola: Giampaolo Munari, Anna Chiara Spigarolo. Settore tecnico:

Raffaele Moz, Mariano Tagliapietra. Area OrganizzativoA m m i n i s t r a t i v a . Amministrazione: Luciano Cestaro. Comunicazione e marketing: Anna Chiara Spigarolo, Mattia Picello. Grandi eventi: Ivo Zecchin, Mattia Picello, Anna Chiara Spigarolo. Informatizzazione: Paolo Valente, Alessandro Marcon. Impianto indoor: Ivo Zecchin. Segreteria: Luciano Pigato, Ivo Zecchin.

Luciano Pigato

Anna Chiara Spigarolo

Giuseppe Stival

Mariano Tagliapietra

Olivo Zandarin

Ivo Zecchin

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Mattia Picello


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L'ITALIA SCEGLIE GIOMI (E BALDO) 'atletica italiana volta pagina. Alfio Giomi è il nuovo presidente della Fidal. Sessantaquattro anni, grossetano, già vicario durante la presidenza di Gianni Gola, Giomi succede a Franco Arese, fattosi da parte per ragioni di salute dopo due mandati e ieri commovente nel suo saluto al movimento. L'assemblea nazionale di Milano ha sancito una decisa svolta ai vertici dell'atletica italiana: Giomi ha ottenuto il 60,7 per cento delle preferenze, sconfiggendo l'emiliano Alberto Morini, uomo che incarnava la continuità con Arese, fermatosi al 39,3 per cento dei voti. Il risultato è netto, forse anche più ampio dei sondaggi della vigilia. Le priorità, secondo il neoletto numero uno dell'atletica italiana: "Prima di tutto chiederò un incontro al Coni, con cui dovremo concordare le modalità di organizzazione della Fidal. Poi, quella che considero la priorità assoluta: incontrare gli atleti, dar loro il segno che saranno al centro di ogni progetto. Chiederemo molto, ma in cambio otterranno ciò di cui hanno bisogno. Quando l'atletica italiana tornerà protagonista? Io dico subito, abbiamo atleti in grado di primeggiare, non abbiamo tempo da perdere". Idee chiare anche per quanto riguarda lo staff tecnico: "Chiamerò a collaborare Massimo Magnani, che sarà il Direttore tecnico organizzativo, Nicola Silvaggi, che sarà il Direttore tecnico per la ricerca, e Stefano Baldini, a cui affideremo la responsabilità del settore giovanile. Alfio Giomi resterà alla guida della Fidal per un solo mandato:

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Il sessantaquattrenne dirigente toscano è il nuovo presidente della Fidal. L'ex altista trevigiano, dirigente delle Fiamme Oro, entra nel Consiglio federale

Alfio Giomi (a destra) insieme al presidente uscente Arese e allo sfidante Morini

"Sì, lo ribadisco. Ma soprattutto perché se qualcuno, dopo quattro anni, venisse a chiedermi di rimanere, sarebbe il segno che il mio lavoro non ha prodotto il risultato auspicato". Nel nuovo Consiglio, in quota

Il Veneto sarà rappresentato in Consiglio federale da Sergio Baldo

dirigenti, entra anche un veneto: Sergio Baldo, quarantaquattrenne ex altista trevigiano, dirigente delle Fiamme Oro, società che applaude anche alla conferma nel direttivo federale di un proprio ex atleta, Giacomo Leone. Tra i tecnici, primo degli esclusi il veneziano Osvaldo Zucchetta. Identico destino, in quota atleti, per un altro trevigiano, il mezzofondista Diego Avon, risultato il terzo per numero di preferenze (entravano in Consiglio i primi due). I nuovi consiglieri federali: Oscar Campari, Annarita Balzani, Enzo Parrinello, Sergio Baldo, Riccardo D'Elicio, Mauro Nasciuti, Giacomo Leone (quota dirigenti); Alessandro Talotti, Francesco Pignata (quota atleti); Roberto Frinolli (quota tecnici).


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GIAVELLOTTO D'ORO ra le foreste di Finlandia nascono più giavellottisti che funghi. I boschi bellunesi non hanno di questi problemi, ma qualche ottimo lanciatore nasce anche da quelle parti. E' il caso di Paola Padovan, classe 1995, uno dei più grandi talenti di un giavellotto veneto che da qualche stagione è più vivo che mai. Ad ogni livello. Paola arriva - pensate un po' - dai tuffi: da bambina si allenava nel gruppo che ha prodotto anche l'azzurra Noemi Batki. Poi però ha scelto l'atletica. E in pista anzi: in pedana - la sua società, l'Athletic Club Belluno, ha iniziato a porre le basi per una potenziale campionessa. Il primo acuto nel 2010, a Cles, dove l'allieva di Mauro Sommacal, vinse il titolo ai campionati italiani cadette. Poi una grande replica lo scorso settembre a Firenze, quando Paola (17 anni compiuti martedì) ha dominato il campo nella rassegna tricolore allieve. La misura? 48.18, miglior prestazione italiana con l'inedito attrezzo da 500 grammi. L'argento, tanto per intendersi, è stato assegnato con un misura inferiore di circa 6 metri a quella realizzata dalla bellunese, che ora aspetta di tornare al giavellotto da 600 grammi (succederà nel 2013, in concomitanza con il passaggio tra le juniores), dove ha già un primato di 43.79. La passione per l'atletica, in casa Padovan, coinvolge anche la sorella Anna, ottima specialista del salto in alto. E l'Athletic Club si conferma grandiosa fucina di talenti. In tempi recentissimi, oltre

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Paola Padovan, promessa bellunese del giavellotto

La bellunese Paola Padovan conquista titoli e primati: un talento in rampa di lancio tra i tanti scovati dall'Athletic Club del presidente Ettore Sommacal alle sorelle Padovan, basta ricordare l'ostacolista Maria Paniz, più volte azzurrina nelle ultime stagioni, il mezzofondista Enrico Riccobon, anch'egli tricolore a Firenze, e la baby-pesista Yoheli Jimenez Luna, protagonista ai Tricolori cadetti di Jesolo. Niente male davvero.

GGG, SEI NUOVI GIUDICI REGIONALI ei giudici di gara hanno superato, a Mestre, l'esame di qualifica regionale. E' diventato Giudice Regionale il trevigiano Giuseppe Stival. Hanno invece raggiunto il ruolo di Delegati Tecnici e Direttori di Riunione per le gare regionali la veronese Stefania Albertini, il padovano Daniele Brunello, il bellunese Piero Dal Molin e le veneziane Cinzia Fornasiero e Angelita Vianello. Tutor dei corsisti, Luciano Cestaro per il corso GR e Emanuele Chierici, Fiduciario regionale del Roberto Grava per il corso UTR. GGG Per il 2013 la Commissione Regionale del Gruppo Giudici Gara ha indetto i corsi per Giudice Regionale, Giudice di Partenza e Giudice di Marcia. Per saperne di più, andare nella sezione del Gruppo Giudici di Gara nel sito www.fidalveneto.it.

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IL CSI FIAMM FA 50 ezzo secolo di atletica leggera su piste e pedane di Vicenza, Italia e a livello internazionale, sino all'empireo dei cinque cerchi. Il Csi Fiamm Atletica della Provincia di Vicenza celebra i 50 anni dalla fondazione cercando di riepilogare quanto messo assieme in risultati e soprattutto quanto lasciato in dote ai ragazzi, 25 mila per difetto stando alla memoria storica della società, i tecnici Alberto Biasi e Giacomo Dalla Pria, che hanno vestito la prestigiosa maglia con il simbolo del polo positivo e negativo da sempre legati al movimento atletico vicentino. Una saga quasi incredibile nata

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La società vicentina ha compiuto mezzo secolo. Da Gelindo Bordin ai talenti di oggi: nel segno dei valori più autentici dello sport

la provincia. Sport e Csi (Centro Sportivo Italiano): ecco l'amalgama vincente di questa realtà sportiva edificata su valori portanti, aspirazioni ai migliori risultati, divertimento. Progetti e sogni che danno slancio a questo gruppo, che trova in Vicenza e in tutta la provincia la realtà territoriale che da mezzo secolo ha visto sfilare la "meglio gioventù sportiva" vicentina. Vicenza dal 1962 persegue la strada di offrire l'opportunità ai ragazzi di dialogare e crescere attraverso il confronto sportivo, di responsabilizzarsi e farsi carico dei risultati. L'atletica leggera è uno sport individuale, ma in casa Csi Fiamm da sempre la gioia per i risultati vincenti viene condivisa, come le delusioni vanno dimenticate assieme. C'è stato un grande passato, un grande presente e il futuro sarà per forza in linea. D'obbligo citare il Cavalier Gino Consolaro, 40 anni in veste di timoniere del Csi Fiamm e Gelindo Bordin, il maratoneta campione olimpico di Seoul 1988, nato e cresciuto nel Csi Fiamm, ma soprattutto è la schiera dei 25 mila ragazzi che hanno vestito questa gloriosa casacca a beneficiare del plauso e a plaudire loro stessi al Csi Fiamm, perché se sono diventati uomini e cittadini Il futuro olimpionico Gelindo Bordin (a sinistra), ancora quindicenne, con il fratello Nerino (a destra) dalla scommessa del Centro Sportivo Italiano, il cui simbolo è impresso in lettere di fuoco nella maglia sociale e da un gruppo di appassionati, nel 1961, ma la prima stagione agonistica è stata quella del 1962, con il nome di Polisportiva Csi Vicenza, questa la ragione del cinquantennio postdatato. Sede sociale, il campo scuola di Vicenza, oggi intitolato a Guido Perraro. Ma il verbo dell'atletica leggera veniva seminato per tutta


PAG. 10 attivi, una piccola parte di merito va riconosciuto alla società che ha permesso loro di misurarsi nello sport con gli altri e con se stessi. Mezzo secolo che nell'atletica leggera di una provincia di campioni, Vicenza, come ha scritto nel proprio libro il professor Sergio Ceroni, altro padre fondatore del Csi Fiamm Vicenza, ha lasciato un solco indelebile anche e soprattutto a livello nazionale ed internazionale. Oggi il Csi Fiamm continua a produrre talenti per l'atletica leggera ma soprattutto permette a tanti ragazzi di fare sport vero, quello che si fonda su valori di amicizia, rispetto e voglia di provarci in prima persona, senza deleghe.

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Il professor Ceroni, Massimo Munich e il cavalier Consolaro

La giavellottista Ilaria Casarotto, talento del Csi Fiamm di oggi

LE VOSTRE LETTERE Atletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati. Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500 caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135 Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: cr.veneto@fidal.it.


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IN CORSA PER PADOVA opo la sospensione estiva è ripartita “CorriXPadova”, manifestazione che da due anni ormai, tutti i giovedì sera, fa correre e camminare per le via di Padova migliaia di appassionati e semplici cittadini. L'idea, nata dalle Fiamme Oro, è stata sposata da tutta la Polizia di Stato - II Reparto Mobile e Questura - e dal Comune di Padova che hanno trovato grandissimi sostenitori rispettivamente nell'ex questore Luigi Savina e nel suo successore Vincenzo Montemagno, nonché ovviamente nel sindaco Flavio Zanonato. Nell'edizione 2011-2012 gli iscritti di “CorriXPadova” sono arrivati a circa 4.000, con una media di 2.000 partecipanti ad ognuna delle 32 serate. La formula è collaudata: con la quota simbolica di 10 euro si può partecipare all'intera rassegna, un allenamento collettivo sotto la guida di atleti/ex atleti delle Fiamme Oro e pacemaker d'eccezione che, su percorsi di 7-8 km, guidano i lori rispettivi gruppi a ritmo costante e velocità prestabilite - 4'30”/km, 5'00/km, 5'30”/km e 6'00/km venendo incontro a più tipologie possibile di runners, dal più esperto all'amatore. Per gli altri cittadini che vorranno iscriversi c'è la possibilità di camminare praticando il nordic walking o il power walking per 4-5 km a circa 8 minuti al km. Novità assoluta dell'edizione 20122013 è il fit walking, 2,5 km di camminata veloce a 10 minuti al km. La costante per tutti sarà la possibilità di vivere la città dal di dentro,

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Torna per il terzo anno l'originale iniziativa promossa dalle Fiamme Oro: sport e sicurezza vanno a braccetto, rendendo la città più vivibile percorrendo vie e piazze anche dei quartieri più periferici della città e promuovendo lo sport, inteso come momento di aggregazione e presenza sul territorio di cittadini e istituzioni. Il progetto - il primo in Italia e ora “copiato” da altre città come Brescia - si propone di ravvivare e rendere più sicure strade e piazze, dando a ciascuno un ruolo di “cittadinanza attiva” in un contesto in cui si uniscono sport e sicurezza,

intrattenimento e comunità. Il motto “c'è più sicurezza insieme”, scelto dalla Polizia di Stato per sintetizzare la sua filosofia d'azione, trova sicuramente in “CorriXPadova” una sua concreta ed attuale declinazione. Per informazioni ed iscrizioni visitate il sito www.corriperpadova.it o recatevi a Padova in Via Venezia 104 presso Decathlon, nuovo partner della “CorriXPadova”.

Da novembre, grazie all'iniziativa delle Fiamme Oro, è ripartita la CorrixPadova


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GRAND PRIX, GRANDE STAGIONE l Grand Prix Strade d'Italia ha tagliato il traguardo di fine stagione. Dopo nove gare (la Maratonina Riviera dei Dogi e le prove in circuito di Treviso, Oderzo, Asiago, Tonadico, Mestre, Agordo, Feltre e Pordenone), è calato il sipario sulla 16^ edizione del più classico circuito italiano di corsa su strada. Una rassegna che, da aprile a settembre, ha toccato i più bei centri cittadini del Triveneto, coinvolgendo migliaia di appassionati. Archiviate le nove gare, sono diventate definitive le classifiche, sia individuali che di società. Sedici atleti sono saliti sul gradino più alto del podio nelle graduatorie di categoria: nove uomini (Ezio Casagrande, Christian Cenedese, Giovanni Bressan, Flavio Olto, Pietro Balbo, Virginio Trentin, Gianfranco Zeni, Salvatore Puglisi e Benvenuto Pasqualini) e sette donne (Fabia Gallina, Tecla Gambalonga, Silvia Pasqualini, Giorgia Bocchetto,

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I master sono stati i grandi protagonisti del Grand Prix

Gabriella Tarozzo, Daniela Menni ed Emanuela Zanin). Il trevigiano Trentin e la veneziana Zanin hanno anche vinto la classifica compensata, una speciale graduatoria che, attraverso le tabelle di punteggio federali, ha messo in relazione la prestazione cronometrica con l'età dell'atleta. Tra le società, conferma per il Venicemarathon Club, prevalso, questa volta in volata (davvero minimi i distacchi), su due formazioni trevigiane, l'Atletica Valdobbiadene e la Nuova Atletica Tre Comuni. Le premiazioni finali si sono svolte domenica 14 ottobre al

Allievi e allieve in primo piano nel Grand Prix Giovani

La più classica delle rassegne italiane su strada si è conclusa a Godega di Sant'Urbano con le premiazioni che hanno incoronato i protagonisti giovani e meno giovani - dell'annata Palacongressi di Godega di Sant'Urbano (Treviso), in abbinata al Grand Prix Giovani, dove hanno trionfato Laura Maraga e Riccardo Donè (allievi), Veronica Camerin e Stefano Bernardi (cadetti), Nikol Marsura e Riccardo Garbuio (ragazzi). Mentre tra le società si è imposta ancora una volta l'Atletica Jesolo Turismo che ha preceduto il Gs Quantin e l'Atletica Valdobbiadene. Una bella festa per l'ultimo atto di una stagione da incorniciare. Ad ogni livello.

Gli organizzatori delle nove tappe dell'edizione 2012 del Grand Prix Strade d'Italia


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UN ANNO DI CORSA PER 6.468 a grande corsa, per quest'anno, è finita. Domenica, a Vidor, nel Trevigiano, è calato il sipario sull'edizione 2012 di Trivenetorun. Quasi 6.500 - 6.468, per la precisione - gli atleti giunti al traguardo nell'insieme delle nove prove previste dalla rassegna promossa da Maratona di Treviso Scrl. Si è iniziato a correre il 12 febbraio a Vittorio Veneto, con l'11^ Maratonina Vittoria Alata. Poi, tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, Trivenetorun ha proposto la 2^ Paradiso Garda Run (26 febbraio), la 9^ Treviso Marathon (4 marzo), la 5^ Belluno-Feltre (25 marzo) e la 4^ Crossroad Run (1° aprile). Nella seconda parte di stagione è toccato alla 7^ Mezza del Brenta (2 settembre), alla 13^ maratonina Città di Udine (23 settembre) e alla 5^ Maratonina di San Martino (11 novembre). Tappa finale, la Prosecco Run, che a Vidor, nella gara vinta dal keniano Peter Bii e da Laura Giordano, ha aggiunto gli ultimi 25 chilometri alle classifiche individuali e di società. Con Trivenetorun non vince chi corre più veloce, ma chi fa più strada. E a Vidor, con il completamento del nono traguardo stagionale, il numero dei più affezionati protagonisti del circuito è finalmente diventato definitivo. In 22 - 21 uomini e una donna, che merita di essere espressamente citata: Silvia Carobolante - hanno corso tutte e nove le gare del circuito, mettendo insieme la bel-

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Con la 3^ Prosecco Run è calato il sipario sull'edizione 2012 di Trivenetorun: 57 atleti hanno raggiunto uno degli obiettivi chilometrici proposti dal circuito, le cui nove tappe hanno sfiorato complessivamente i 6.500 partecipanti lezza di 216 chilometri. Sono loro i re assoluti del 2012, gli atleti che nulla ha fermato nell'arco di dieci mesi di gare sulle più disparate distanze. Applausi ugualmente fragorosi, però, hanno accolto, sul palco di Vidor, anche i 13 atleti che hanno raggiunto i 180 chilometri di percorrenza, i 9 che si sono fermati a 160 e i 13 che sono arrivati a 140. In totale, dunque, 57 atleti hanno realizzato uno degli obiettivi chilometrici proposti da Trivenetorun nel 2012. A Vidor la festa è stata soprattutto loro, ma la passerella finale, nell'accogliente cornice del Centro polifunzionale, ha coinvolto anche le società, perché la somma dei chilometri percorsi dai singoli

atleti è andato pure a costituire il bottino dei club. La Scuola di Maratona di Vittorio Veneto (6.418 i chilometri messi assieme dal compatto team trevigiano) ha ribadito una supremazia lunga due stagioni. Dopo la vittoria dell'anno scorso, la Scuola di Maratona di Vittorio Veneto (un nome, un programma) ha confermato una leadership apparsa indiscutibile lungo tutto l'arco della stagione. Alle spalle dei vittoriesi, argento per l'Atletica Vicentina (3.246 km) e bronzo per il Gs Mercuryus (2.726 km). Ai piedi del podio, l'Atletica Valdobbiadene, quarta con 2.523 km, e Bassano Running Store, quinta con 2.454 km.

La Scuola di Maratona ha vinto la seconda edizione di Trivenetorun


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I BABBI NATALE VANNO DI CORSA ra le sfide che ricorda con più piacere c'è la partecipazione alla Sahara Marathon, una 42 km benefica che si corre, all'inizio dell'anno, tra i campi profughi del popolo Saharawi. Diego Bovolato, anima e cuore dell'Atletica Foredil, vi ha partecipato lo scorso febbraio assieme ad altri quattro podisti padovani. Non c'era di mezzo un traguardo particolare: l'obiettivo era soprattutto quello di portare aiuto ad un popolo confinato da 30 anni nei campi profughi del deserto algerino. La beneficenza è uno dei tratti caratteristici dell'attività dell'Atletica Foredil. Gli appassionati ricorderanno la società padovana come organizzatrice della Maratonina sul Graticolato Romano, apprezzato appuntamento d'inizio settembre, ma lo staff di Bovolato non si ferma qui. Ad esempio, organizza una corsa per Babbi Natale che sabato 8 dicembre, dopo le prime fortunate edizioni, non mancherà di attirare un gran numero di appassionati. Appuntamento, come per la Maratonina, a San Giorgio delle Pertiche. La Santa Klaus - questo il nome dell'evento - è aperto a tutti, senza distinzione d'età, e si svilupperà su tre percorsi: 2, 5 e 10 km. Oltre ai tradizionali costumi rossi, ci saranno musica, vin brulè, cioccolata calda e dolci. Una festa pensata soprattutto per i bambini (Babbo Natale, a San Giorgio delle Pertiche, aspetta le loro letterine) ma che non mancherà di divertire anche gli adulti. Un modo speciale per iniziare il conto alla rovescia in vista della festa più amata dell'anno. Partenza alle 14.45 dal Quartiere dei Musicisti.

Sabato 8 dicembre, a San Giorgio delle Pertiche, c'è un appuntamento per gli emuli di Santa Klaus. Organizza l'Atletica Foredi, lo stesso club della Maratonina sul Graticolato Romano e di altre iniziative benefiche

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DICONO DI NOI: ADDIO AL CAMPO STIORE e foto parlano chiaro: ruspe sui ricordi. E, presto, autoarticolati e automezzi vari (un parcheggio di servizio per Spa Mercati) al posto dei talenti dell'atletica che hanno fatto più bella la Treviso sportiva. Treviso città dello sport seppellisce un altro dei propri simboli, il Campo-scuola Stiore, ormai ridotto a una invisibile (dal cavalcavia) distesa di erbacce, con passeggiate ardite di sorci e panteganone (….). Alle Stiore si seppellisce ciò che le erbacce avevano già sepolto, gradinate incluse, ma si seppellisce soprattutto un'altra fetta di sport trevigiano (…). “E' nella logica delle cose, ma la nostalgia c'è. E, lo ammetto, è anche nostalgia per la mia gioventù: partii da lì e approdai, ancora diciassettenne, alla maglia azzurra”, spiega Raimondo Tauro, ex talento assoluto del salto in alto e oggi imprenditore nell'abbigliamento sportivo con il marchio Meeting. “Certo, nelle attuali condizioni, pensare di far allenare i talenti dell'atletica trevigiana in mezzo a quello smog... I ricordi restano. Lì spostarono la pedana davanti alle tribune per me, il campione locale, che sfidavo nell'alto il maestro, il povero Gianmaria Roveraro. Si saltava sulla sabbia e i ragazzini più giovani la vangavano per rendermela più morbida possibile. Che bravi”. Svela ancora Tauro: “Sulla pista delle Stiore ha gareggiato anche Livio Berruti, nel 1958 al Memorial Bernardi. Due anni dopo avrebbe vinto le Olimpiadi di Roma (…). Dalla Tribuna di Treviso del 22-09.

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GALVAN TORNA A FAR L'AMERICANO a un record, quello di aver vinto in un triennio i titoli tricolori assoluti dei 100, 200 e 400 metri e vanta pure un titolo di campione europeo della 4 x 400 indoor a Torino nel 2009. Un bottino messo assieme sino al 2011, poi nel 2012, l'anno olimpico, allo sprinter vicentino tutto è andato storto. Avrebbe potuto essere a Londra sui 200 o nella staffetta 4 x 100 e invece ha optato per il giro di pista. Il seguito purtroppo sono solo lacrime di rabbia per l'infortunio che l'ha obbligato a tornare in Finlandia sotto i ferri per rimettere a posto anche l'altro tendine, il sinistro, offeso da un'escrescenza ossea che gli è stata asportata e che lacerava il tendine. Stessa operazione del 2010 alla caviglia della gamba destra. Ora Galvan ha entrambe le “sospensioni” a posto e ha iniziato a correre, ha ritrovato le sensazioni di quando vinceva e metteva a segno record a ripetizione e anche lo sponsor Nike gli ha dato piena fiducia. Risultato, il ventiquattrenne sprinter di Bolzano Vicentino ha rifatto le valigie per rimettersi nelle mani del tecnico statunitense Loren Seagrave presso il centro di Tampa Bay. Seagrave è il “Mourinho” dell'atletica mondiale, in quanto ha portato una sfilza di campioni statunitensi all'oro olimpico ed al titolo mondiale. I quattrocentisti Lashawn Merritt ed Angelo Taylor, per fare un esempio, sono suoi allievi e il vicentino, con la velocista italocubana Libania Grenot ritengono il guru statunitense in grado di risvegliare in loro i fasti e gli appetiti di gara temporaneamente sopiti. L'esperienza 2012 soltanto per la Grenot, seppur parzialmente, è

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Il velocista vicentino, dopo l'infortunio che l'ha costretto ad una nuova operazione ai tendini, è volato oltreoceano per affidarsi al famoso tecnico Seagrave, il “Mourinho dell'atletica” stata di segno positivo. L'azzurra è infatti scesa sotto i 51” avvicinando il proprio record italiano ma a Londra ha nuovamente appalesato i propri limiti di tenuta soprattutto a livello psicologico. Con la valigia pronta per il rien-

tro negli States, Matteo ha voluto incontrare gli amici di sempre in una serata tranquilla senza l'assillo della pista e del cronometro o, facendo i debiti scongiuri, del chirurgo. Matteo, che senso ha varcare

Matteo Galvan corre oltreoceano per preparare un 2013 da protagonista


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l'oceano per ritrovare un ambiente ed un tecnico, Seagrave, con il quale ha raccolto solo delusioni? “Le cose non stanno in questi termini. Con Seagrave il lavoro fatto è stato di livello ottimale e con tutta probabilità avrebbe dato i suoi frutti se non fosse che è emerso il problema articolare che ha vanificato il lavoro svolto. La preparazione psicofisica condivisa con il tecnico americano si è interrotta per questo motivo altrimenti sono assolutamente convinto che il sistema di allenamento unitamente ad un rapporto assai affiatato, se fosse stato corroborato dalla condizione fisica, avrebbe dato riscontri. Ai giochi sicuramente ci sarei andato”. I troppi infortuni patiti in questo biennio hanno intaccato la sua fiducia in questo difficile cammino di recupero della condizione fisi-

ca? “Al contrario: sono assolutamente convinto di tornare quello che ero prima degli infortuni a catena, anzi ancor più forte e determinato di prima. Le delusioni, soprattutto quella olimpica, e la sfortuna hanno sedimentato in me una determinazione nel voler riprendere il cammino interrotto. Infatti già ho ripreso la preparazione per essere già avanti nel percorso quando sarò con Seagrave”. L'obiettivo clou del 2013 sono i mondiali di Mosca ad agosto, ha già fatto progetti per questa scadenza e su quale distanza pensa di puntare le sue carte migliori? “Ora guardo soltanto ad un mio recupero funzionale completo poi sulla base dei riscontri cronometrici in pista con il mio tecnico vedremo di decidere su quali distanze

potrò avere maggiori chance. I mondiali moscoviti sono il top stagionale ma anche i campionati tricolori e le gare con la maglia azzurra. Tutti impegni che vorrei onorare se assistito dalla condizione fisica”. A 24 anni Matteo Galvan può dare ancora molto all'atletica azzurra che nello sprint è tornata dai Giochi di Londra con la bocciatura completa? “I talenti ci sono come il mio amico Michael Tumi, ma c'è ancora molto da lavorare nella programmazione e nella gestione degli atleti. Io ci sono e sento che la mia parabola non è affatto nella fase discendente. Ne riparleremo nel 2013. Adesso mi devo rimboccare e darci dentro per recuperare il tempo perduto”. Giancarlo Marchetto

Galvan con i famigliari, il presidente del Csi, Enrico Mastella, l'ostacolista Tedesco e il discobolo Fortuna, poco prima della partenza per gli Usa


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VIRGINIO, COMPLEANNO DI CORSA irginio Trentin ha fatto poker. Il quasi cinquantottenne insegnante trevigiano ha indossato la quarta maglia tricolore consecutiva, imponendosi nel campionato italiano master di maratona, andato in scena, all'inizio di ottobre, a Carpi. Chiudendo in 2h44'43”, tempo eccellente per un atleta del 1954, si è messo alle spalle tutti i coetanei della categoria MM55. Ma il maratoneta dell'Idealdoor Libertas San Biagio non si è fermato qui: il 28 ottobre ha compiuto 58 anni e, per festeggiare, ha partecipato alla Venicemarathon, uno degli appuntamenti immancabili della sua stagione, al pari della Treviso Marathon. “A Treviso - spiega Virginio - ho partecipato a tutte e nove le edizioni e sono già iscritto alla decima. Correrò sul percorso bianco, quello che partirà da Vittorio Veneto. Anche nel 2008 ho fatto così. Preferisco non cambiare: mi piace confrontare, di anno in anno, l'andamento delle prestazioni cronometriche”. Insegnante di fisica in un istituto del capoluogo della Marca, l'Itis Planck, Trentin è arrivato alla maratona quasi per caso. Semplicemente perché ha preferito la corsa ai medicinali che il medico gli aveva prescritto per tenere sotto controllo colesterolo e glicemia. Nell'arco di una dozzina d'anni ha partecipato a più di 60 maratone e nel 2009 si è anche fregiato di un singolare record, di cui va giustamente orgoglioso: correndo la Treviso Marathon in 2h40' e spiccioli ha siglato la miglior prestazione mondiale stagionale per

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Il trevigiano Trentin a Carpi si è fregiato, per la quarta volta, del titolo italiano master di maratona. Ha festeggiato i 58 anni correndo a Venezia. E ora punta alla Treviso Marathon del decennale un cinquantacinquenne. “Maratone veloci ce ne sono diverse - continua Trentin - ma nessuna è come Treviso. Nel 2008 non andò tanto bene: poco prima della gara feci una vacanza in Alto Adige e, in hotel, esagerai con le

saune. Un errore madornale: per la prima volta in vita mia fui colpito da crampi e chiusi appena sotto le 3 ore. Mi ripagò dalla delusione lo spettacolo di folla che incontrai lungo il percorso. Treviso è unica anche per questo”.

Virginio Trentin, 58 anni di corsa (e successi)


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