SCOOrdINaTI NEWS
NUMERO
33
Novembre / Dicembre 2013 Magazine bimestrale a diffusione telematica a cura della Redazione del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro.
Editoriale Buon Natale? (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
sommario
Il Futuro delle due ruote Jet-Moto (a cura di Giovanni Yoyo Iodice) Inserto Speciale Guidare in moto con la pioggia (a cura del Coordinamento Italiano Motociclisti)
Per pubblicare articoli sul Magazine REDAZIONE
Curiosty Il Deposito fantasma (a cura Giovanni Yoyo Iodice)
redazionescoordinati@libero.it
Il Natale parte 1 e 2 Le origini (a cura di Cristiana Nanà Supergirl Estel)
347/6691269
TELEFONO
La cuncina di Nanà Ricette Natalizie (Cap. 6) (a cura del Cristiana Nanà Supergirl Estel) Attualità La mia Tesi di Laurea (a cura di Claudia Ferron) Moto History Suzuki RG 500 Gamma (a cura di Giovanni Yoyo Iodice) Vorrei parlarvi di… Ridley Scott (a cura di Fabio Fabiok Mineri) Giochi Scoordinati FSS e FSTM classifiche finali (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
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NUMERO PRECEDENTE PUBBLICATO IL: 04 NOVEMBRE 2013 NUMERO DI LETTORI/VISITATORI: 629 VISITE REGIONI ITALIA: LOMBARDIA, LAZIO, TOSCANA, UMBRIA, MARCHE, SICILIA, EMILIA ROMAGNA, PIEMONTE
EDITORIALE Buon natale?
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Si dice cosi vero? A Dicembre man mano che ci si avvicina al giorno 25 gli auguri di Buon Natale sono d’obbligo, e tutti per magia diventiamo più buoni… Chissà perché invece a molti italiani rode tantissimo il culo, scusate il linguaggio… Senza entrare nello specifico della nostra Politica (anche perché questo Magazine è e vuole continuare ad essere estraneo a certi giochi di potere), rifletto sul fatto che più trascorre il tempo e più siamo in balia di noi stessi. Italiani sull’orlo di una crisi di nervi, italiani stratassati e indebitati fino al collo, italiani presi per il culo da uno Stato che pensa solo a sperperare e mal gestire il denaro dei contribuenti. La libertà di espressione mi permette di usare qualsivoglia aggettivo per definire la nostra realtà, mi verrebbe in mente una parola su tutti; rubare… ma non credo che la userò… ops, forse già l’ho scritta. I bambini quest’anno se vorranno dei regali sotto l’albero, dovranno chiedere a Babbo Natale di stipulare un
prestito o di accendere un Mutuo… ah scusa, che argomentaccio, nemmeno i Mutui danno più ora (in questo mi reputo molto fortunato, ma questa è un’altra storia). Il paese delle ipocrisie, il paese dove chi fotte il prossimo va avanti indisturbato per la sua strada a discapito della maggioranza silente e disciplinata, ubbidiente ad uno Stato che ha smesso di tutelarli anni fa… Ce ne sarebbero di cose che non vanno da elencare, ma non sarei né il primo né l’ultimo, semplicemente uno dei tanti che scrive l’incapacità e la male incombenza di un sistema che ci sta prendendo davvero per i fondelli. Ecco, caro Babbo Natale, per questo triste Natale avrei delle richieste da farti, se è possibile vorrei fossero esaudite queste semplici ed umili desideri: 1. Mi piacerebbe che i politici italiani non guadagnassero la media di 19.000 € al mese. Basterebbe la metà dal momento che non sanno fare il proprio lavoro. 2. Mi
piacerebbe
che
Equitalia, che di Equo ha ben poco, venisse raggiunta da un meteorite della costellazione del Sagittario. 3. Mi piacerebbe che i Bolli e le multe, li pagassero tutti, stranieri compresi. 4. Guarda che ti vengo a dire, mi piacerebbe che il costo del carburante non aumenti più, non che diminuisca, ma che non aumenti più per i prossimi 5 anni. 5. Vorrei che le aziende assumessero più personale e non che le aziende stesse chiudano per Default.
6. Vorrei che non vengano toccate le pensioni di chi da una vita si è fatto il mazzo per meritarsele. 7. Vorrei ci fosse più dignità, meno ipocrisia e più rispetto. 8. Mi piacerebbe che almeno i bambini di oggi abbiano un futuro, perché il nostro non è che sia proprio tanto roseo.
9. Mi piacerebbe che un turno in una pista, sia con le auto che con le moto, non costasse un occhio della testa, ma che diventi un deterrente per non correre sulle nostre strade. 10.Mi piacerebbe che gli Autovelox vengano usati con criterio e non per fare cassa ai comuni. 11.Mi piacerebbe che la beneficenza venga fatta con lealtà ed onestà, senza commissioni bancarie. 12.Mi piacerebbe che l’Italia fosse regnata da un singolo, supremo e altissimo Re, come nel Medioevo, forse con la dittatura ci sarebbero meno chiacchieroni in giro. 13.Vorrei che risolvessimo una volta e per sempre il problema delle barriere architettoniche per i disabili. 14.Sarebbe fantastico se la finissimo di darci sempre contro l’un l’altro, solo per controbattere una qualsivoglia vicenda, trasformandola in una
sterile e controproducente discussione che non porta da nessuna parte, ma che fa solo perdere tempo e denaro. 15.Vorrei che alcuni signori a cui diamo lo stipendio lo capissero una volta e per tutte che non è con l’aumento delle tasse che si risolvono i problemi economici dell’Italia.
16.Mi piacerebbe andare davanti a Montecitorio con la mia Ninja a scrivere un bel Burn Out sul piazzale. 17.Vorrei che il Sistema Giudiziario Italiano fosse davvero uguale per tutti… 18.Vorrei che i soldi non comprassero la felicità, ma che la felicità sia dispensata equamente indipendentemente dai soldi. 19.Mi piacerebbe che alcune trasmissioni televisive la smettessero di fare inutile e gratuita polemica.
20.Mi piacerebbe che almeno la metà di questi miei umili desideri venissero esauditi. Con
stima,
affetto
e
riconoscenza per tutto quello che hai fatto per me negli anni passati, ti mando un caloroso saluto. Ps: non passare dal camino quest’anno che è rotto…
Fine
Il FUTURO DELLE DUE RUOTE a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Quale sarà il futuro delle due ruote? Dove si orienteranno ingegneri, tecnici e aereodinamici per dare nuove forme alle due ruote del prossimo avvenire? Il continuo progresso tecnico delle due ruote è in continua evoluzione, le motociclette attuali sportive hanno forme che solo 20 anni risultavano futuristiche solo ad immaginarle, chissà dove andremo a parare tra altri 20 anni. Soluzioni biomeccaniche? Moto ridotte ai minimi termini? O motociclette a lievitazione magnetica, come quella apparsa nel noto film Star Trek di J.J. Abrams del 2009. Forse la seconda ipotesi potrebbe risultare quella più
affascinante. Quindi non più farsi cullare una curva dopo l’altra, ma aleggiare a mezz’aria su una vera e propria Jet Moto e suggellare dall’alto i meravigliosi paesaggi che si attraversano. Immaginiamo per un solo attimo di percorrere il Passo del San Gottardo in sella ad
una di queste… forse la magia della piega sarà solo un ricordo, ma il contagio del volo potrebbe essere una valida sostituta… Non ci resta che attendere i prossimi decenni…
FIne
a cura del Ufficio Comunicazione
Guidare in moto con la pioggia Da un’intuizione trasformata poi in idea del nostro Socio Nazzario Tacchia Rossi, e grazie soprattutto alla collaborazione (fonti) preziosa del Coordinamento Italiano Motociclisti e con l’avallo della Presidenza del Motoclub Scoordinati, nasce questa nuova interessantissima collaborazione trasformata in una affascinante rubrica, con articoli dedicati alla moto, alla cura della stessa e a consigli utili per la guida.
Anche se non sembra, la motocicletta non è un mezzo di trasporto estivo: è vero che la maggior parte della quantità dei motoveicoli viaggia durante i mesi più caldi, ma la maggior parte della qualità viaggia prevalentemente durante la primavera e l’autunno. In ogni caso può comunque capitare, anche d’estate, di finire in mezzo a un acquazzone. Qualche consiglio può sembrare tornare utile. Abbigliamento corretto Guidare la moto sotto la pioggia, o sulla strada bagnata, è pericoloso per via del fatto che cambiano totalmente le condizioni della strada e le condizioni personali. Grazie all’abbigliamento giusto evitiamo di perdere la concentrazione necessaria in queste particolari condizioni, limitando il problema di inzupparsi, con le spiacevoli sensazioni che ciò comporta a livello sensoriale. Le tute antipioggia sono indispensabili in questo caso: ripiegate occupano poco spazio e stanno comodamente anche sotto la sella di una sportiva : non indossatele se non serve, soprattutto d’estate,
accentuano la sudorazione azzerando la traspirazione. Non lasciatele a lungo ripiegate quando sono bagnate: le muffe che verrebbero a crearsi comprometterebbero l’integrità del vostro abbigliamento in pelle (il migliore) o addirittura della vostra, di pelle.
Se non avete dietro le tute antipioggia, è inutile e dannoso fermarsi ad aspettare che si calmi la pioggia se ci si è già bagnati: si rischierebbe inutilmente di ammalarsi, inoltre peggiorerebbe la situazione una volta ritornati in sella per via del fatto che l’umidità dei vestiti enfatizzerebbe l’effetto refrigerante dell’aria, facendo così avanzare il pericolo congestione. Se la pioggia non è eccessivamente forte, meglio continuare il viaggio mantenendo la posizione in sella in modo da limitare l’inzuppamento, più ci si muove sulla moto, infatti, e più l’acqua trova nuovi spunti per insidiare la nostra biancheria intima.
La strada Massima attenzione alle condizioni della strada, specialmente appena inizia a piovere, quando l’asfalto bagnato è molto più scivoloso di quanto non sembri. Diffidate da tutti i tombini e similari: da bagnati offrono ancor meno aderenza che da asciutti. Evitiamo di passarci sopra, soprattutto in curva. In caso sia impossibile o pericoloso correggere la traiettoria, evitiamo di accelerare o frenare mentre ci passiamo sopra o, se indispensabile, usiamo la massima dolcezza. Cautela anche con le buche piene d’acqua, poiché non se ne capisce mai la profondità. Quando piove le buche si formano e si approfondiscono ed ogni lieve affossamento può nascondere una piscina abusiva. In caso dovesse capitare di non poter evitare l’impatto con la voragine, meglio passarci sopra in traiettoria retta (senza sterzare).
gioco, capita di prendere in pieno una pozzanghera; in questo caso i freni saranno certamente bagnati e il loro prossimo uso ne sarà influenzato. Le pozze latenti, inoltre, potrebbero nascondere ulteriori strati di fango e sabbia viscidi sul loro fondo.
Detriti Principalmente nelle zone di campagna accade che assieme all’acqua si riversino per strada zolle di fango, foglie, rami, cartacce ed oggetti vari. Teniamone conto al fine di evitare una pericolosa scivolata su uno di questi oggetti imprevisti.
Il casco In caso di pioggia è indispensabile tenere aperte tutte le prese d’aria sulla mentoniera del casco per facilitare il ricambio d’aria ed evitare l’appannamento della visiera. Quelle poste in alto sulla calotta è preferibile lasciarle chiuse. Se il casco è dotato di una paratia sottomento estraibile, è buona norma rimuoverla. Inoltre, a ogni sosta (es. al semaforo) è buona abitudine aprire leggermente la visiera per prevenirne l’appannamento.
Attenzione anche ai freni bagnati. Dopo una percorrenza priva di stop, i dischi dei freni bagnati potrebbero rallentare l’inizio della prossima frenata. Involontariamente o per
a cura di Giovanni Yoyo Iodice contributo motoalpinismo.it (Alex)
UN MISTERIOSO RITROVAMENTO All’inizio del 2010 alcuni giornalisti inglesi di MCN fanno una scoperta straordinaria: nella contea dell’Essex, a est di Londra, trovano un deposito in cui sono custodite ben 60 FP1 in versione stradale.
Successivamente Carl Fogarty, ex team manager e figura chiave del progetto FP1, appresa la notizia, rimase molto sorpreso, commentando l’accaduto con un: “State scherzando? E’ una notizia fantastica!”. Si pensava infatti, che le moto fossero state trasferite in Malesia nel 2005 presso la Petronas. Invece tutte le moto inizialmente prodotte per
TROVATO IL DEPOSITO DELLE MOTO PERDUTE
omologare la FP1 per il Mondiale SBK erano rimaste in Inghilterra. La collezione, del valore di circa 2 milioni di Euro, era custodita con cura, con la Petronas intenta a nascondere l’intero episodio sotto un velo silenzio. Il motivo non è chiaro ma negli anni del programma Superbike, furono bruciati quasi 35 milioni di Euro, con la prospettiva di avviare una produzione motociclistica d’eccellenza in Malesia, creando una fabbrica dalle grandi dimensioni ma che nei fatti si concluse mestamente con un 21esimo posto nella classifica finale della SBK nel 2006. Abbiamo già raccontato che le moto di serie furono prodotte per la Petronas
nel 2002 a tempo di record da una società di Engineering inglese, la MSX International di Basildon, in Essex per l’appunto. L’idea era di replicare poi il processo produttivo in Malesia e dare successivamente il via ad un ampliamento della gamma per arrivare a produrre, a regime, oltre 10.000 moto all’anno. Ma all’atto pratico solo 75 moto furono prodotte nell’Essex, seguite da altre 75 in Malesia sei mesi dopo, dove fu effettuata l’omologazione per la partecipazione al Mondiale SBK.
a cura di Giovanni Yoyo Iodice contributo motoalpinismo.it (Alex)
Sebbene l’azienda che ha prodotto il primo lotto di esemplari abbia cambiato proprietà, le moto sono ancora presso la sede originaria, nel magazzino scoperto dai giornalisti di MCN, ora in capo ad un’altra società di ingegneria, la Arrk R&D, presso cui lavorano ancora le persone chiave della MSX International che parteciparono al progetto FP1.
Treece affermò: “Non so cosa sia successo al lotto di moto in questione (ritrovate).
tecnologia e vera eleganza stabilendo nuovi standard per il mercato delle moto stradali”.
Tecnicamente la realizzazione della moto stradale non fece perdere nulla alla FP1 delle sue prerogative Racing, era semplicemente meno potente, accreditata di 127 CV rispetto ai 185 della superbike.
Tony White è uno di loro e l’unico commento che si è lasciato scappare sulle moto è: “Erano perfette”. Sull’esistenza delle FP1 infatti pare la Petronas abbia chiesto il massimo riserbo. Massimo dirigente della Foggy Petronas Racing, era Murray Treece, che faceva da collegamento tra la malese Petronas e gli ingegneri inglesi che svilupparono la versione stradale della FP1.
Ma anche con 181 kg di peso a secco, sarebbe stata competitiva nei confronti delle concorrenti del periodo. 8 anni dopo, la linea della FP1 appare ancora moderna, e solo l’impianto frenante non radiale lascia intuire l’anzianità del progetto.
Mentre Murray Treece ribadisce: “Aveva un look e un sound bellissimi. Mi avrebbe fatto molto piacere possederne una, ma credo che la Petronas abbia sottovalutato la sfida di realizzare in così breve tempo un prodotto in serie con queste caratteristiche e senza infrastrutture alle spalle.”
Ai tempi dell’omologazione Fogarty disse: “Non c’è dubbio, sarà la più bella moto sportiva che combina
Effettivamente la FP1 fu messa in vendita nel 2005, l’unico rivenditore fu la Naza Bikers Dream in Malesia, che fino al 2009 ebbe solo 2 esemplari in vendita al prezzo di 35.000 € ciascuna.
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Motore: 4 tempi 3 cilindri di 899,5 cc, Parallel Reverse Tripla, DOCH 12 Valvole, raffreddamento a liquido (2,5 litri) Alesaggio x Corsa: 88 x 49,3mm Rapporto di compressione: 14:1 Potenza Max: 129,1 Cv @ 10.000rpm (Racing Version 185 Cv @ 13,500 rpm) Coppia Max: 105 Nm @ 11.000 rpm Distribuzione: Doppio albero a camme in testa Accensione: Elettronica CPU Marelli DAS4 Frizione: A secco Peso: 181 Kg (162 Kg Racing Version) Serbatoio: 23,5 litri Dimensioni: Interasse 1.420mm altezza sella 800mm Sospensioni: Anteriore forcella a steli rovesciati da 43mm, posteriore con monoammortizzatore centrale Freni: Anteriore doppio disco da 320mm, posteriore disco singolo da 220mm Pneumatici: Anteriore 120/70R17, posteriore 190/50R17
A sinistra un’immagine del complesso ed elegante impianto di scarico della FP1. I 3 collettori di scarico dopo varie curvature entrano in uno corpo unico per poi reindirizzarsi nei due silenziatori Micron che a loro volta si riuniscono creando 3 beccucci d’uscita regalando un sound eccezionale. A destra King Carl Fogarty si esibisce in un Caballitos in sella alla sua FP1 nel mondiale WSBK 2005 alla fine del Gp di Phillip Island. Peccato che i traguardi della 3 cilindri «petrolifera» non abbia portato i risultati sperati all’inizio della sua avventura. Il passaggio alla soluzione di 1000cc da parte delle case giapponesi nella SBK fu la definitiva mazzata che chiuse il progetto Petronas.
IL MISTERO DELLA RINASCITA Dopo il misterioso ritrovamento ci si chiedeva per quanto tempo ancora questo tesoro trovato in Inghilterra sarebbe rimasto “sepolto” in un magazzino. Rimettere in vendita e piazzare le meravigliose tre cilindri color turchese non sarebbe stato un problema visti i numerosi collezionisti sparsi in tutto il mondo pronti ad accaparrarsi uno di questi esemplari. In fin dei conti la FP1 è pur sempre un pezzo di Storia del Mondiale Superbike. A quasi 10 anni di distanza, si prospetta il ritorno della FP1 con nome e marchio diversi. I 60 esemplari della FP1, prodotti e mai venduti, scovati nel 2010 nel magazzino in Inghilterra ancora imballati, furono rilevati dalla Momoto, azienda Malese fondata dall’ex pilota SBK Malese, Datò Paduka Aiddie a Ghazlan. Oltre ad acquistare tutte le moto rilevò anche i brevetti industriali della Petronas FP1.
I proclami diramati attraverso il sito aziendale possono apparire un po’ trionfalistici, visto che si dichiara che “ci stiamo impegnando per diventare uno dei principali produttori al mondo di motociclette di alte prestazioni”.
Nell’estate del 2012 viene presentata alla stampa malese la Momoto MM1 che altro non è che la FP1 con colorazioni e logo differenti. Le motociclette sono esattamente le stesse fatte dalla Petronas, comprese anche le sospensioni Ohlins e le pinze Brembo Triple Bridge assiali che oggi fanno quasi sorridere se viste montate su una supersportiva. La Momoto afferma di essere pronta a esportare la MM1/FP1 in Europa, USA e Giappone, ma prezzi e data di commercializzazione non sono ancora noti e purtroppo ad oggi il sito della MOMOTO sembra scomparso dal web.
a cura di Nanà Supergirl Estel
Con questo capitolo chiudo l’anno culinario Scoordinato.. e quindi non posso che ringraziare tutti voi lettori, lo staff Scoordinato e Yoyo con la sua pazienza infinita nell’attendere i miei ritardi.. Molte volte nella mia curiosità felina mi sono chiesta ma questo o quello da dove nasce? Chissà…
Il NATALE
Il 21 dicembre è una data speciale, sul calendario. Avviene, infatti, il Solstizio di Inverno… cioè la notte più lunga ed il giorno più breve dell’anno. Dal 22 dicembre, minuto dietro minuto, le ore di luce aumentano, fino all’apoteosi del Solstizio di Estate, il 22 giugno; in quella data si avrà il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. Nei primordi della storia i popoli vivevano di caccia, pastorizia ed agricoltura: attività, tutte, che costringevano a lunghissimi periodi all’aria aperta. Per ripararsi dal freddo e dalla pioggia della cattiva stagione ci si rintanava in grotte od in capanne; con il freddo anche il cibo scarseggiava. L’inverno era insomma sempre, per umani ed animali, un durissimo calvario di gelo e fame. Proprio perché simboleggiava l’inizio dell’agonia dell’inverno, sin dai tempi più remoti quella del 21 dicembre è stata quindi vissuta come la notte più magica dell’anno. E considerandola magica, quasi tutte le popolazioni antiche la trascorrevano tra grandi feste e sacrifici di ringraziamento agli dei; si accendevano anche enormi falò nei campi, usanza che dura ancora oggi in parecchie nazioni, Italia compresa…
PARTE 1
Il 25 dicembre poi, in molte parti del mondo si celebrava la nascita di un Dio... Già 3.600 anni fa veniva festeggiata in Persia la nascita di Mitra, figlio del Sole e Sole egli stesso. In Egitto si ricordava la nascita di Osiride e di suo figlio Oro. In Babilonia il Dio Tammuz, unico figlio della Dea Istar rappresentata con il bimbo in braccio e con una aureola di dodici stelle attorno alla testa. In Messico si festeggiava la nascita del Dio Quetzalcoatl e nello Yucatan quella del dio Bacab. Anche il Dio azteco Huitzilopoctli vede la luce il 25 dicembre, mentre gli scandinavi festeggiavano la nascita del dio Freyr. In Grecia nasce Bacco ed in Siria Adone. L’elenco potrebbe fermiamoci qui.
continuare,
ma
Ma perché nascite sacre il 25? Da una concezione che risale a tempi lontanissimi, nei giorni dal 22 al 24 dicembre sembra che il Sole, nel suo moto apparente, si fermi (Solstitium significa “Sole fermo”): è quindi il momento del massimo declino dell’Astro. Il 24 il Sole sembra riprendere il cammino, ogni giorno un po’ più verso l’alto fino al Solstizio di Estate… Una data, quella del Solstizio di inverno, non solo astronomica ma anche esoterica. Su questo piano si dice infatti che nel momento in cui il Sole raggiunge il suo minimo di influssi sulla Terra, un Raggio Verde parta dal più profondo dell’Universo ed attraversi per un istante la Terra stessa.
a cura di Nanà Supergirl Estel
E’ il Raggio del Puro Spirito, del maggior contatto del Materiale con le Forze Superiori. Per tornare alla Storia ed a tempi a noi più vicini, nell’antica Roma per salutare il Solstizio di Inverno venivano celebrati i Saturnali, in onore di Saturno, protettore dell’agricoltura; i festeggiamenti duravano dal 17 al 24 dicembre ed in tale periodo si chiudevano le scuole ed i tribunali; ci si scambiava visite e doni, sparivano le classi sociali. Per tutto l’anno era proibito, nella città, il gioco d’azzardo; ma poiché era strettamente legato a Saturno, durante i Saturnali esso veniva tollerato. Era quindi quasi d’obbligo, in tale periodo, giocare anche a soldi… immaginavate quali lontane radici si nascondono sotto un innocente giro di tombola? Il giorno 24 si concludeva con un grande banchetto illuminato da lumini e candele, con brindisi e scambio di auguri. Il giorno 25 era dedicato al Sole Invicto: il Sole, cioè, che sembra sul punto di essere inghiottito dalle tenebre ma invece risorge e torna a brillare, a scaldare, a riportare la Vita sulla Terra.
a cura di Nanà Supergirl Estel
Con l’espandersi dell’Impero verso Oriente, soldati e mercanti vennero a conoscenza del culto del dio Mitra, che pian piano venne introdotto a Roma. Esso fece talmente presa sulla popolazione, che nel 274 d.C. l’Imperatore Aureliano lo ufficializzò. E poiché anche Mitra, come già accennato, simboleggiava il Sole, la sua festa fu sovrapposta a quella del Sole Invicto; il 25 dicembre, come già avveniva in Persia. Mitra ha sorprendenti analogie con la figura del Cristo. Nasce in una grotta e gli viene affidato dal Padre Sole il compito di contrastare Ahriman, spirito maligno che vuole distruggere il mondo. Mitra, quando la sua missione salvifica é compiuta, partecipa con i suoi adepti ad un banchetto; dopo aver consumato il pasto come atto sacrificale, il dio sale al cielo su un Carro di Luce, per riunirsi al Padre Sole. Separati nettamente grazie all’intervento di Mitra il Bene dal Male, la vita sulla Terra sarebbe andata avanti sino al Grande Anno, periodo dell’Apocalisse.
Il NATALE dei Vangeli, o meglio del Vangelo (è solo quello di Luca che narra la Nascita), esistono pochissime notizie storiche del passaggio di Gesù sulla terra, in particolar modo della sua nascita e dei suoi primi 30 anni… Luca dice che era in atto un censimento nelle Province romane e che in una di queste province (la Palestina) regnava Erode. Era caldo, perché i pastori erano, con le greggi, in montagna…Una Grande Stella brillava nel cielo… Sulla base del censimento di Erode e della Grande Stella (interpretata dagli astronomi come una congiunzione particolarmente luminosa di Giove con Saturno), gli storici fanno risalire questa nascita a sette-otto anni prima di quanto ufficialmente si dica. Oggi insomma, dovremmo essere nel 2.009 e non nel 2.002 d.C.! Il punto non è però qui l’anno, ma il giorno ed il suo significato altamente simbolico. Cristo, in qualsiasi giorno sia avvenuta la sua
Mitra sarebbe allora tornato sulla terra per separare i giusti dai peccatori: ai primi avrebbe offerto la bevanda dell’immortalità, resuscitando anche i loro corpi fisici; i secondi sarebbero stati distrutti dal fuoco. Il culto di Mitra contemplava anche il battesimo. E veniamo al nostro Natale. Al di là
nascita, è sceso sulla terra, si è fatto Uomo, per salvare gli uomini
PARTE 1
dalla condanna del Peccato Originale; e anche per portare la Luce della Verità in un mondo offuscato dalle tenebre del paganesimo… Quale giorno più adatto quindi, per ricordare la sua venuta sulla terra, di quello del 25 dicembre, per tutte le motivazioni simboliche suddette? Questo fece infatti la Chiesa, nel 353 d.C., primo anno in cui il culto di Mitra venne sostituito con quello di Cristo. Proprio per le sorprendenti analogie tra le due storie, si insinua che il Cristianesimo altro non è stato che un cambio di nome di divinità… Ma i Discorsi della Montagna, le parabole, l’Uguaglianza tra gli uomini, la Tolleranza, il Perdono, la Carità, il riconoscimento di una dignità alle donne in un mondo ancora ferocemente misogino, non appartengono al culto di Mitra…
a cura di Nanà Supergirl Estel
Forse non c’è stata sovrapposizione di nomi quindi, ma è più probabile che, proprio perché Mitra era entrato profondamente nell’animo del popolo, e perché di Gesù giovane mancavano notizie, le due figure si siano un po’ fuse. Tanto era radicato Mitra tra le genti dell’Impero romano, che la Chiesa cattolica impiegò secoli per cancellarne del tutto il ricordo… E forse c’è riuscita soltanto
tollerando che parte della storia mitraica si inglobasse in quella di Gesù… nella forma, non certo nella sostanza. Questo è bene sottolinearlo; il Natale non è insomma la semplice sovrapposizione di una festa cattolica su credenze, miti e riti pagani (come alcuni vogliono far credere), ma un insieme di profondi simbolismi spirituali che, emergendo
Il NATALE
nell’inconscio collettivo dalla profondità della storia, si intrecciano nella coscienza e si perpetuano di generazione in generazione nei millenni; sogni e speranze, aspirazione al Trascendente rimangono immutate nel cuore degli uomini, qualsiasi siano i nomi con i quali, di volta in volta, vengono chiamati.
PARTE 2
Data della nascita di gecu’
a cura di Nanà Supergirl Estel fonti Wikipedia
La data di nascita di Gesù è sconosciuta: il giorno non è indicato nei Vangeli né in altri scritti contemporanei. Fin dai primi secoli, i cristiani svilupparono comunque diverse tradizioni, basate anche su ragionamenti teologici. Questi fissavano il giorno della nascita in date diverse, tanto che il filosofo Clemente Alessandrino (150 - 215d.c.) annotava in un suo scritto: "Non si
contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno" (Stromata, I,21,146).
Il testo di Clemente registra comunque l'esistenza di una tradizione antica relativa a una nascita di Gesù in una data di mezzo inverno. Tale tradizione viene infatti fatta risalire ai seguaci di Basilide, attivo ad Alessandria prima del 150, che celebravano il 6 o il 10 gennaio, con il battesimo di Gesù, la sua nascita come Figlio di Dio.
Il dibattito sulla data di nascita di Gesù, rilanciato nel Novecento, consente di offrire una prospettiva alternativa o complementare all’ipotesi dell’istituzione del Natale in sostituzione alla festa pagana del Sol Invictus. Un primo riferimento, per quanto controverso, al 25 dicembre come giorno di nascita di Gesù è presente in Ippolito di Roma nel 204, circa
70 anni prima di Aureliano, e lo studioso Paul de Lagarde ha evidenziato come la data del 25 dicembre era presumibilmente calcolata in Occidente già nel 221, nella Cronografia di Sesto Giulio Africano. In generale, diversi studiosi hanno tentato una ricostruzione plausibile della nascita di Gesù, arrivando a ritenere verosimile il 25 dicembre. Tuttavia è stato grazie alle ricerche di Shemarjahu Talmon, dell'Università Ebraica di Gerusalemme che furono compiuti concreti passi avanti in questo senso. Talmon è stato infatti in grado di ricostruire le turnazioni sacerdotali degli ebrei e applicarle al calendario gregoriano sulla base dello studio del Libro dei Giubilei recentemente scoperto a Qumran. Lo studioso israeliano riuscì a stabilire che la data di nascita di Gesù potrebbe quindi essere il 25 dicembre. Di rilievo anche una possibile lettura simbolica della data di nascita. Dato che la data della morte di Gesù nei Vangeli si colloca tra il 25 marzo e il 6 aprile del nostro calendario, per calcolare la data di nascita di Gesù secondo alcuni studiosi si sarebbe seguita la credenza che la morte sia avvenuta nell'anniversario della sua venuta al mondo. Secondo questa ipotesi, per la festività del Natale si calcolò che Gesù fosse morto nell'anniversario della sua Incarnazione o concezione
(non della sua nascita), e così si pensò che la sua data di nascita dovesse cadere nove mesi dopo la data del Venerdì Santo, tra il 25 dicembre e il 6 gennaio. Tradizioni ebraiche Alcuni studiosi hanno inoltre suggerito una possibile relazione con la festa ebraica della Ridedicazione del Tempio, la Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno di Kislev, un mese lunare che corrisponde approssimativamente a novembre o dicembre. La festa ha però un significato diverso, dura otto giorni e non pare avere comunque inciso in modo in modo significativo sulla scelta della data del Natale. Il Natale nei primi secoli del Cristianesimo La celebrazione del Natale non è presente nei primi elenchi delle festività cristiane, per esempio in quello di Ireneo e in quello di Tertulliano, e Origene ricorda che nella Scrittura solo i peccatori festeggiavano la data del compleanno.
a cura di Crstiana Nanàsupergirl Estel
CAPITOLO 6
POLIPETTI AL SUGO PICANTO Ingredienti (dosi per 10/12 persone) Polipetti già puliti (preferibilmente surgelati) , Polpa di pomodoro 2 lt ½, Aglio 2 spicchi, Peperoncino a piacimento qb, Olio evo, Sale qb.
PREPARAZIONE: Pulire sotto l’acqua i polipetti.. In una pentola preparare il soffritto di olio aglio e peperoncino (non far bruciare l’aglio). Aggiungere i polipetti rosolandoli leggermente. Aggiungere la passata di pomodoro e cuocere a fuoco lento per 45 minuti mescolando di volta in volta. Assaggiare e se serve aggiungere il sale.
1 CUORE DI ARAGOSTA CON MAIONESE Ingredienti (dosi per 10/12 persone) 3 aragoste surgelate, Maionese magra, 1 limone
Preparazione : senza scongelare far scaldare un pentolone di acqua ed immergere le aragoste singolarmente o insieme. Quando l’aragosta cambia colore attendere 5 minuti e togliere ( è cotta). Far freddare i crostacei; aprirli dalla pancia facendo attenzione a non distruggere la polpa. La polpa (da fredda) tagliarla a rondelle (come si taglia il pane) e disporla in un piatto da portata creando un cerchio.
Spremere un limone sulle rondelle e aggiungere la maionese con la saccapoche (becco a stella).
2 a cura di Cristiana Nanàsupergirl Estel
TONNARELLI DI MARE Ingredienti (dosi per 10/12 persone) (Pulire vongole, cozze e calamari): Tonnarelli 1kg ½, Cozze 1 kg, Vongole veraci 1 kg, Calamari 600 gr, Prezzemolo, Aglio 2/3 spicchi, Vino bianco 1 bicchiere ½, Brodo di pesce un paio di mestoli **, Olio extravergine d\'oliva qb., cipollotto 1, Peperoncino 1 (facoltativo), Pepe qb., Sale qb., Gamberi 500 gr di code sgusciate (le teste lasciatele per il brodo di pesce), 15 Pomodorini pachino .
PREPARAZIONE: Come prima cosa spurgare le cozze e le vongole a mollo nel lavandino in acqua calda e sale. Ripetere l’operazione “smucinando” fin quando vedete l’acqua pulita dalla sabbia.
code di gambero sgusciate e pulite dell’intestino ( il filetto nero.. ). Aggiungere i pomodorini pachino e lasciar cuocere per 15 minuti a fuoco andante ma non troppo allegro.
Passare le vongole e le cozze in padella per farle aprire (di solito l’acquetta prodotto dai frutti di mare si tiene..io la butto. A voi la scelta).
Aggiungere altro brodo di pesce ( poco) con le vongole e le cozze e ½ bicchiere di vino. Lasciare cuore per 10 minuti amalgamando i sapori.. verso fine cottura sfumare tutto allegramente con il vino restante.
In una grande padella aggiungere un po’ di brodo di pesce con i calamari la cipolla e l’aglio l’olio e il peperoncino. Far cuocere per una decina di minuti e aggiungere le
A piacimento aggiungere il prezzemolo ( a me non piace).
**Per il brodo di pesce: Farsi dare 2 merluzzetti 400 gr di gallinelle o teste e lische di qualsiasi altro pesce. Usare le teste dei gamberi . Cipolla e carota. Lasciare bollire e poi tenerlo in caldo a fuoco minimo.
ORATE AL FORNO Ingredienti (dosi per 10/12 persone) Farsi pulire le orate dal pescivendolo, 2 arance , Olive qb, Capperi, Aglio 2 spicchi, Cipolla 2, Olio evo, Sale qb
Preparazione : Accendere il forno a 180 ° In una teglia da forno disporre le orate A parte tagliare le arance a rondelle. In una ciotola preparare la cipolla le arance l’aglio l’olio il sale (pochissimo) i capperi ed il Preparato per la spaghettata (si trova in tutti i supermercati). Dopo aver mescolato disporre tutto il preparato sopra le orate e dentro la pancia.
Far cuocere a forno caldo per 20 minuti. Pulire le orate dividendole ed impiattare una metà per piatto. A piacimento come contorno si possono fare le patate al forno o le verdure al forno o un insalata mista o le verdure ripassate in padella-
a cura di Crstiana Nanàsupergirl Estel
CAPITOLO 5
POLIPETTI AL SUGO PICANTO 4 mele rosse grandi, 3 banane, Cavolfiore, Fiori di zucca, Olio evo qb,Etc etc etc A piacimento per la pastella:, Farina 300 gr, Acqua 1/2 bicchiere, Birra qb, Un pizzico di sale
PREPARAZIONE: In una ciotola mettere la farina l’acqua e mescolare. Aggiunge un pizzico di sale e la birra fino a comporre una pastella non troppo solida ma neanche acquosa. Insomma occhio alla svista! Pulire tutti gli ingredienti dalla buccia. Tagliuzzare a rondelle o spicchi la frutta. NB: il cavolfiore o verdure devono essere pre-lessate. Il Fiore di zucca crudo pulito da cicciolo e aperto a metà. Sul fuoco disporre la padella con l’olio e attendere che sia bollente. Immergere uno ad uno gli
ingredienti nella pastella e poi nell’olio. Attenzione a non sovrapporre il fritto. La padella deve essere parzialmente piena o il fritto viene male. Su un piatto preparare la carta assorbente o da pane per assorbire l’olio del fritto. Uno ad uno scolare e disporre sul piatto. Man mano che sono pronti creare una piramide dividendo i piani dalla carta assorbente. Servire caldi.
3 MUFFIN, CUORE DI NATALE 6/8 rossi d’uovo, 5 tuorli, 2 ricotte fresche (del pastore), 10 Pomodorini sott’olio , 10 Olive senza osso, 60/80 gr di parmigiano grattugiato, Sale un pizzico, Olio un pizzico, Pesto , Pinoli , Bottarga da grattugiare
Preparazione: Tagliuzzare i pomodorini e le olive a pezzettini. Aggiungere il parmigiano, l’olio la ricotta amalgamando. Aggiungere i rossi con i tuorli. Aiutarsi con le fruste al minimo per un composto liscio ed omogeneo. Accendere il forno a 160 ° Disporre i preparato negli stampini da Muffin a forma di cuore. A forno caldo infornare il preparato e lasciare cuocere
per 15/25 minuti. Controllare la cottura dal vetro. Se necessita tirarli fuori anche poco prima dello scadere del tempo. Impiattare (nel piatto piano) disponendo il “Muffin” di lato e con un cucchiaino disegnare un semi cerchio o mezza luna con il pesto. Aggiungere le olivette sott’olio (sane) e grattugiare a cascata (da sopra ) la bottarga.
Dolce Natalizio:1 Pandoro, Nutella qb, Zucchero a velo qb , Tagliare il pandoro a stella da sotto a sopra (rondella) e disporlo in un piatto, 1 fetta e nutella, 2 fetta nutella e così via. Una volta creata la stella a X, spolverare di zucchero a velo. Consiglio: finita la cena uscire a piedi per 1 km! ^_^
a cura di Cristiana Nanàsupergirl Estel
A tutti voi , i miei migliori Auguri di Buone Feste. Feliz Navidad, Feliz Navidad, Feliz Navidad, prospero año y felicidad Feliz Navidad, Feliz Navidad, Feliz Navidad, prospero año y felicidad I wanna wish you a Merry Christmas, I wanna wish you a Merry Christmas, I wanna wish you a Merry Christmas, from the bottom of My heart. by
Cristiana Nanà Super Girl
a cura di Claudia Ferron
Tempo fa giunse in Redazione una richiesta riguardante la stesura di una Tesi di Laurea da parte di Claudia Ferron, una Laureanda dell’Università degli Studi di Padova. La richiesta era un parere rispondendo a domande mirate del mondo motociclistico. Esaltato ed onorato da tale richiesta, ho risposto con attenzione alle domande poste.. Il 24/10/2013 alle ore 23:04 giunge in Redazione la mail di ringraziamento da parte di Claudia. Di seguito sono riportate le sue parole: «Carissimo Scoordinati News, è con grande soddisfazione che voglio condividere questo momento che rappresenta per me un traguardo così importante. Voglio condividere con tutti voi questo 109… Grazie, proprio a te che assieme agli altri 387 motociclisti hai permesso a questa ricerca di prendere vita e dare un senso a questo mio lavoro. Tu che hai accettato di compilare il questionario e che mi hai dato la tua fiducia, è proprio te che mi sento di ringraziare… Come promesso, sperando di fare cosa gradita, ti allego la mia tesi che, se ne avrai voglia, potrai sfogliare… Un’ultima cosa… ci tengo a dirti che il giorno della
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Corso di Laurea Magistrale in Psicologia di Comunità Tesi di Laurea Magistrale Il comportamento di guida dei motociclisti e la velocità tra comportamento pianificato e costrutti d’identità. Motorcyclists’ riding and speeding behaviour between planned behaviour and identity constructs.
Relatore Prof. Alessio Vieno Laureanda: Claudia Ferron Matricola: 1034110 ANNO ACCADEMICO 2012-2013
La mia tesi di laurea discussione ti sentivo con me, vi sentivo con me, in tutto quest’intero anno di ricerca siete stati la mia forza e quel 21 ottobre 2013, c’eravate tutti lì con me davanti alla commissione di laurea. Mi avete fatta sentire orgogliosa di voi e posso dire che abbiamo fatto proprio un bel lavoro di squadra… io ho imparato molte cose da voi e spero di avervi lasciato qualcosa anch’io… Mi sarebbe piaciuto poter regalarvi il 110 e lode, ho fatto il possibile, ma purtroppo non ci sono riuscita… Sappiate comunque che abbiamo creato da zero la PRIMA ricerca in Italia sull’argomento (che io sappia)… tutti ci avete messo del vostro e possiamo tutti esserne fieri. Augurandovi tanto divertimento in sella alle vostre moto, vi raccomando prudenza e occhi anche per gli altri…» con riconoscenza e simpatia, Claudia
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
MOTO HISTORY Suzuki RG 500 gamma Una motocicletta fantastica, una due tempi tutto pepe, chi ha avuto il privilegio di possederla sa bene di cosa sto parlando, personalmente ho avuto la fortuna di provarne una e credetemi se vi dico che mi sono divertito alla grande! Una moto che ancora oggi conserva quel suo fascino particolare di cattivella della serie, spinta da un motore 4 cilindri a 2 tempi quadro di 498cc. Fu prodotta in un unica serie dalla Azienda Motociclistica Giapponese Suzuki dal 1985 sino al 1989. L’unica serie prodotta ebbe però una piccola eccezione. Gli indicatori di direzione infatti nel 1987 vennero integrati nel cupolino e fu introdotto il guscio coprisella in modo da avere una moto completamente identica al modello Gp. Rispetto alle concorrenti Honda NS 400 e Yamaha RD 500 ha una particolarità che a distanza di anni dal debutto (oltre 20) ne fa un oggetto ancora ricercato ed utilizzato per creare prototipi con prestazione estremamente elevate.
La moto si rifà al prototipo da GP (Suzuki RG Γ 500),
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
In definitiva possiamo dire che di storia la RG 500 gamma ne ha fatta, ed anche tanta, senza considerare il fatto che molti collezionisti di oggi non se ne fanno di certo mancare una nella proprio Harem…
Fine
Specifiche tecniche Motore: 4 cilindri 2 tempi a disposti in quadro di 498cc e raffreddamento a liquido Alesaggio x corsa: 56,0 x 50,6mm Distribuzione: Valvola a disco ruotante Coppia max: 71,3 Nm (7,3Kgm) a 8.000rpm Rapporto di Compressione: 7,0:1 Cambio: Sequenziale a 6 rapporti Frizione: Multidisco in bagno d’olio Telaio: Bi-trave in alluminio Freni: Anteriore doppio disco da 260mm, posteriore disco singolo da 210mm Pneumatici: Anteriore 120/90-16, posteriore 140/90-17 Sospensioni: Anteriore forcelle teleidraulica pluri-regolabile, posteriore mono-ammortizzatore regolabile nel precarico Accelerazione: 400mt. in 11,4sec. Velocità massima: 238,5Km/h
…
a cura di Fabio Fabiok Mineri
Ridley Scott, regista e produttore nato a Northumberland, in Inghilterra il 30 novembre 1937.
numerosi testimoni alle 12.35 del 19 agosto 2012. Forse un male incurabile all'origine del tragico gesto.
Ha studiato al West Hartpool College of Art, e al London's Royal College of Art, dove ha collaborato alla creazione del dipartimento cinematografico verso la metà degli anni ‘60.
Nel parlarvi di Ridley Scott vorrei riassumervi la sua carriera assolutamente poliedrica, spaziando dalla commedia alla Sci-Fi, dal giallo allo storico, dal film sulla mafia e sulla guerra al super road movie Thelma & Louise.
Dopo essersi diplomato, inizia la sua carriera come scenografo e regista di telefilm per la BBC, e verso la fine degli anni ’60 passa alla direzione di spot pubblicitari (famoso quello per il lancio dell'Apple Macintosh, intitolato 1984, come l'omonimo romanzo di Orwell)! Nel 1965 gira il cortometraggio Boy and Bicycle con l'aiuto di suo fratello minore Tony, anche lui regista e produttore, campione ai botteghini con Top Gun (176 milioni di dollari al botteghino nel 1986) sopra tutti, Giorni di tuono ed anche con vari altri blockbuster da Beverly Hills Cop II a Nemico Pubblico, Domino, Spy Game, Miriam si sveglia a mezzanotte e, recentemente, Unstoppable. Purtroppo Tony si è suicidato buttandosi nel vuoto dal ponte Vincent Thomas tra San Pedro e Terminal Island, sul porto di L.A., davanti agli occhi di
Regia dei seguenti film: Boy and Bicycle (cortometraggio) (1965) I duellanti (The Duellists) (1977) Alien (1979) Blade Runner (1982) Legend (1985) Chi protegge il testimone (Someone to Watch Over Me) (1987) Black Rain - Pioggia sporca (Black Rain) (1989) Thelma & Louise (1991) 1492: la conquista del paradiso (1492: Conquest of Paradise) (1992) L'Albatross - Oltre la tempesta (White Squall) (1996) Soldato Jane (G.I. Jane) (1997) Il gladiatore (Gladiator) (2000) Hannibal (2001) Black Hawk Down (2001) Il genio della truffa (Matchstick Men) (2003) Le crociate (Kingdom of Heaven) (2005) Jonathan, episodio di All the Invisible Children, co-regia con Jordan Scott (2005) Un'ottima annata (A Good Year) (2006) American Gangster (2007) Nessuna verità (Body of Lies) (2008) Robin Hood (2010) Prometheus (2012)
E moltissimi altri come Produttore
a cura di Fabio Fabiok Mineri
IL GLADIATORE Il Gladiatore con Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed. «Al mio segnale: scatenate l'inferno!» (Massimo Meridio rivolto a Quinto, prima dell'inizio della battaglia). Il film si è rivelato uno dei maggiori successi della sua annata cinematografica. Nel 2000 a livello internazionale ha incassato circa 457.640.000
THELMA & LOUISE Magnifico, straordinario, sconvolgente, eccezionale! Due amiche partono per la più imprevedibile vacanza della loro vita in un’escalation di situazioni sempre più “toste” fino all’epilogo… Questo film offre la possibilità di apprezzare un altro aspetto di Ridley Scott: la capacità non solo di tuffarsi nello Sci-Fi o History ma anche in avventure contemporanee e dense di
$, secondo solo a Mission: Impossible II. Negli Stati Uniti, dove è stato distribuito in oltre 3.000 sale e per oltre 50 settimane, è stato il 4° incasso stagionale con circa 187.705.427 $. Un Kolossal sul periodo della Roma imperiale con grandi scene di lotta ed un’imponente ricostruzione scenica. Anche questo film lo rivedo con piacere.
significato, riuscendo sempre a stupire lo spettatore. Anche in questo film i protagonisti sono donne, paladine dei giorni nostri in cerca di libertà. Un altro film che consiglio assolutamente e che non smetterò mai di rivedere molto molto volentieri!
a cura di Fabio Fabiok Mineri
PROMETHEUS Con Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall - Green Un film Sci-Fi che ci propone cosa è accaduto prima di Alien: Nell'anno 2089 due scienziati portano a compimento le ricerche di una vita scoprendo che alcuni artefatti, ritrovati in diversi punti della Terra e tutti risalenti a migliaia di anni prima, riportano la medesima immagine di creature giganti che indicano un determinato pianeta.
imbarcano assieme a un equipaggio misto di scienziati e piloti verso quel pianeta per andare a scoprire quel che ritengono essere l'origine della vita sulla Terra. Lì troveranno i resti di una civiltà aliena assieme a ciò che l'ha quasi estinta. Molti critici hanno bocciato il film, a me è piaciuto, anche se penso che bisogna rivederlo per capirlo a fondo. Anche qui come in Alien l’eroe è un’eroina ostinata e coraggiosa pronta a tutto… è già in lavorazione il sequel. Stay tuned !!!
Ricostruito quale sia il pianeta in questione e trovati i fondi da un miliardario morente, i due si
BLACK HAWN DOWN Black Hawk Down, che descrive in maniera molto efficace la guerra in Somalia contro dei «Boiaccioni» che si impadroniscono del poco cibo disponibile affamando ed uccidendo senza pietà la popolazione inerme. In questo inferno l’elicottero da combattimento Black Hawk viene abbattuto ed i soldati rimangono isolati… Il genio Ridley Scott nell’ormai
lontano 2001, con questo WarMovie è riuscito ad amalgamare figure cinematografiche diverse tra loro in un contesto corale, con attori del calibro di: Josh Hartnett, Eric Bana, Ewan McGregor, Tom Hardy, William Fichtner, Orlando Bloom, Ewn Bremner, Jason Isaacs, Kim Coates, Nikolaj Coster-Waldau, Ron Eldard, Ioan Gruffudd. Da vedere!
a cura di Fabio Fabiok Mineri
ALIEN Come non dimenticare Alien? «Nello spazio nessuno può sentirti urlare». In effetti se ci pensate bene nel vuoto non esiste suono quindi… chiedere aiuto, sarebbe inutile.
Una lotta impari tra uomini e donne senza armi ed un alieno molto coriaceo, dove per la prima volta in un film Sci-Fi l’eroe è… un eroina! La grande e giovanissima Sigourney Weaver nei panni del Tenente Ripley tira fuori una grinta notevole.
La lotta dell’equipaggio di un’astronave mercantile dirottata dalla compagnia armatrice su un pianeta decimato da orribili mostri xenomorfi con acido altamente corrosivo nelle vene al posto del sangue!
Assolutamente da vedere sempre se ancora non lo avete fatto (personalmente ho perso il conto delle volte che l’ho visto…)!
BLADE RUNNER
imbatterci in questo tipo di intrattenimenti… ma andiamo oltre.
Blade Runner… In una cupa e perennemente piovosa Los Angeles del futuro un grande Harrison Ford dà la caccia a dei “replicanti” (simili per forma ed attitudini ad un essere umano ma di natura artificiale e dunque non umana). Essi sono creati per i lavori più duri in ambienti extraterrestri, al contempo le donne create per “intrattenere”… certo se in un futuro prossimo dovremmo
Un cast d’eccezione (oltre Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah) per un cult da vedere assolutamente!
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Anche quest’anno il Fanta Scoordinati Superbike si è concluso ed ha assegnato i suoi vincitori. Il nuovo gioco, il Fanta Scoordinati Team Manager, ha egregiamente affiancato il già conosciutissimo FSS ed anch’egli ha dato i suoi vincitori. E’ stato un anno ricco di emozioni con colpi di scena sia al vertice che in coda, ringrazio ancora tutti per aver partecipato ad entrambi i giochi. Grazie a tutti i Soci che vi hanno partecipato. a cura di Giovanni Iodice (Yoyo)
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Fanta Team Manager 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
GIANDARK FUSO KAWAMICHELE LOTHAR LT GEKO YOYO TACCHIA FABIOK CICALINO LUKA27 RICC@RDON3 SMILE75 DRAGON MAX214 VALERGV FABRY R6 SARA CAT TURAN LAVERIO DID748
1330,4 1276,3 1258,7 1231,9 1227,1 1197,4 1149,7 1131,1 1129,2 1129,1 1117 1054 1015,7 980,8 971,5 946,4 934,8 805,7 797,3 728,3
Fanta Superbike 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
YOYO FUSO SMILE75 TACCHIA PENELOPE GIANDARK DRAGON LUKA27 KAWAMICHELE MAX214 GEKO RICC@RDON3 LOTHAR
334,5 307,5 296,5 271,5 252,5 245 225,5 174 134 108,5 96,5 77 26
CHILOMETRAGGIO 2013 Conteggio chilometrico aggiornato a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Il conteggio chilometrico qui presente consiste nella somma dei chilometri effettuati per singolo Socio del Motoclub Scoordinati. Il Calendario comprende: uscite, gite sociali e Motoraduni presenti nel Calendario Turistico Scoordinati 2013 (TTS), appositamente redatto dal nostro addetto al Turismo Claudio «Capitan Uncino» Negri e Alessandro «Desmosandro» Carpani in
collaborazione con il Consiglio Direttivo del Motoclub Scoordinati e la partecipazione di alcuni Soci. Il Calendario può essere visionato all’apposita sezione denominata Eventi e Gite del nostro sito Web www.mcsccordinati.com A fine anno motociclistico, che coinciderà con la scadenza di quello solare, il Motoclub Scoordinati
premierà i primi 3 classificati, per ogni categoria (Uomini, Donne e Zavorrine/i), che avranno accumulato più chilometri durante l’anno. Un modo carino per premiare gli sforzi chilometrici dei Bikers e delle loro due ruote.
NUMERI DEL MC SCOORDINATI Iscritti al nostro Motoclub
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Ogni Motoclub che si rispetti deve sempre avere un obiettivo ben preciso. Il nostro, senza troppi giri di parole, è quello di continuare a valorizzare ogni singolo Socio che entra a far parte in questa numerosa famiglia.
I numeri sono sempre stati dalla nostra parte, sia per numero di uscite sociali, sia per quanto concerne il chilometraggio, sia per numero di iscritti che ogni anno sono sempre maggiori.
Dar valore al singolo, porta conseguentemente un bene per il gruppo, e questo lo si vede ogniqualvolta organizziamo qualcosa, che siano uscite, cene, gite o la preparazione del nostro Motoraduno.
L’obiettivo è quello di riuscire ad unire sotto la stessa magica passione gente di ogni ceto sociale, di ogni etnia e di riunirli in un unico e rispettoso serpentone che si snoda per le strade d’Italia.
Qui non si è mai in competizione, ma ognuno può dare il proprio contributo, per la causa, e la causa siamo e saremo sempre noi. Motoclub Scoordinati.
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
MAXIMILIANO MAX214 VITTORINI (Presidente) Email: max214@libero.it Telefono: 339/3674434 MANSIONI: Organizzazione Logistica e Manageriali; Responsabile Convenzioni; Intermediario FMI; Intermediario Presidenza di altri Motoclub; Organizzazione Eventi; Supporto Tecnico TTS; Responsabile Tesseramento Soci; Intermediario con gli Sponsor; Potere decisionale doppio nel CD.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
GIOVANNI GIANDARK AMICO (Vice-Presidente) Email: yumanirvana.g@libero.it MANSIONI: Traffic Manager; Intermediario con gli Sponsor; Addetto agli articoli sportivi (motovelocitĂ ) del Forum; Consulenza Interna, Organizzazione Logistica; Capo della Sicurezza. MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
FRANCESCA PORCU (Segretaria) Email: francesca_porcu@yahoo.it MANSIONI: Segreteria e Tesoriere del Motoclub Scoordinati; Tenuta del registro Verbali d'Assemblea e Consiglio Direttivo; Revisore Conti e Bilancio. MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
GIOVANNI IODICE (Responsabile ai mezzi di Comunicazione) Email: redazionescoordinati@libero.it MANSIONI: Redattore Scoordinati News; Grafiche Ufficiali del Motoclub; Aggiornamenti Sito Web, Responsabile FSS e FSTM (giochi interni); Responsabile Scoordinati United (squadra di calcio); Articoli Ufficiali Motoclub; Aggiornamento TTS; Montaggi Video (Yes video production team), Responsabile Gadget Scoordinati. MARCA MOTOCICLISTICA: Kawasaki
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
ELISABETTA ELIDUCATI CONTE (Revisore Conti) Email: eliducati620@libero.it MANSIONI: Revisore Conti del Motoclub, Consulenza Interna, Intermediario Attività Solidali, Responsabile ed Organizzatrice dello Scoordinati Flashmob Dance (corpo di ballo del Motoclub). MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
CLAUDIO CAPITAN UNCINO NEGRI (Responsabile al Turismo) Email: cla.negri@alice.it MANSIONI: Responsabile ed Organizzatore TTS (uscite turistiche); Esperienza nel settore Turismo (Itinerari e percorsi); Collaboratore Web; Supporto Fotografia alla fotografa ufficiale (Delfina); Consulenza Interna. MARCA MOTOCICLISTICA: BMW
ALESSANDRO DESMOSANDRO CARPANI (Turismo e Consulenza) Email: generalsandro@hotmail.com MANSIONI: Collaboratore al Turismo; Consulenza Interna; Collaboratore Scoordinati News e Slide di presentazione eventi; Attività extra (maestranza).
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
MICHELA PESCIOMANCINO PETRACCA (Comunicazione Interna ai Soci) Email: pesciomancino@hotmail.it MANSIONI: Intermediario con i Soci del Motoclub; Consulenza Interna; Responsabile alla comunicazione interna (notifiche, reclami, richieste ecc...); Organizzazione eventi; Collaboratore Logistica. MARCA MOTOCICLISTICA: Suzuki
Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati Non sei solo! NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD MOTOCLUB SCOORDINATI 1.
Ogni Socio del Motoclub è responsabile in solido di danni arrecati a cose o persone, è quindi consigliabile tenere un comportamento disciplinato e corretto durante le manifestazioni e/o percorsi organizzati.
2.
In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente proibiti i passaggi radenti ad alta velocità e soprattutto a destra.
3.
Segnalare al Biker che ci segue eventuali pericoli lungo la strada previo alzata di mano o fuoriuscita della gamba dalla moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es: auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc), viceversa se il pericolo viene da sinistra.
10. Come da Codice Stradale, il sorpasso di un veicolo, anche tra motociclette, deve essere eseguito rispettando la distanza laterale della moto che ci precede (almeno 1,5 mt.). 11. E’ proibito il sorpasso del serpentone (gruppo) ad alta velocità. Si consiglia di effettuare un sorpasso alla volta a velocità consone alla strada, al gruppo e all’andatura che si sta tenendo. 12. Rispettare la puntualità negli appuntamenti, negli orari e con il pieno di benzina già fatto. In caso di ritardo avvisare tempestivamente l’organizzatore di turno dell’Uscita Sociale.
4.
In fase di allungo dal gruppo attendere quest’ultimo in prossimità del primo incrocio principale utile, questo per ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.
13. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.
5.
E’ vietato effettuare sorpassi in curva od in prossimità di essa (staccata), questo per evitare cambi repentini della linea di traiettoria di chi ci precede con conseguenti frenate al limite della sicurezza.
14. Rispetto per sé stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto per il Passeggero, Rispetto per la moto! a)
Evitare di andare oltre il proprio limite fisico e mentale. Massimo riguardo e attenzione al Biker accanto. Ricordati che se sei in due, devi pensare per due persone. Se credi che le moto abbiano un’anima, allora credi anche possano soffrire…
6.
La testa del gruppo deve sempre attendere la coda del serpentone in prossimità degli incroci principali.
b) c)
7.
Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi della presenza dell’ultimo (coda).
d)
8.
Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a voi, il pericolo viene sempre da lontano.
9.
In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica alla moto, è nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il Socio. Se il problema è risolvibile si riparte, altrimenti si formeranno 2 gruppi, il primo continuerà il giro, il secondo rimarrà sul posto fino alla risoluzione del problema.
La mancata osservazione delle Norme sopra indicate comporterà in primo luogo ad un Ammonimento, in secondo luogo all’Allontanamento definitivo dal Motoclub Scoordinati.
Queste sono regole comportamentali che il MC Scoordinati adotta da quando è stato costituito (Dicembre 2008), ogni membro è consapevole e responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che può portare. Qui si va in moto non in bicicletta, la sicurezza quindi viene prima di tutto. In passato le Regole Comportamentali sopra riportate non erano Vincolanti, ma dal 2012 il Consiglio Direttivo, in accordo con la Presidenza, ha deciso di renderle obbligatorie in seguito a spiacevoli situazioni/inconvenienti che si sono purtroppo verificati, pertanto, per una migliore convivenza all’interno del Motoclub, si consiglia calorosamente di osservarle. Non pecchiamo di presunzione, ma se sei giunto sino a noi e sei un nuovo iscritto un motivo deve pur esserci.
Qui sei tra amici centauri non solo tra motociclisti.