NUMERO
35
Ayrton senna Wsbk Di.di.Day Motosprint Emozioni Inserto cim Montepulciano Kawasaki zx10r Gilera cx 125 Scatti fotografici Attualita’ motoclub
Marzo / Aprile 2014 Magazine bimestrale a diffusione telematica a cura della Redazione del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro.
a cura di Paolo Pisani
INTRODUZIONE a cura di Giovanni Yoyo Iodice
me corca ahuahuahu, me faccio un giretto e te vedo sta banda de persone co stò gilet fosforescente che se movono senza sosta, me chiedo e mò questi chiso?
«Accade che nella vita ti imbatti in persone che in un solo attimo ti cambiano letteralmente la vita, e cose a cui davi molta importanza svaniscono improvvisamente nel dimenticatoio, per dar spazio a stati di inevitabile gioia interiore che riempiono il vuoto delle sofferenze.»
MOTOCLUB SCOORDINATI cazz.. quanti sono, allora oggi semo apposto, me sistemano pe le feste hi hi, poi te incontro un collega de sedia se vedeva la moto co le rotelle, co sta barbetta bianca dico che ce sta a fa qui? Me dice «stò per curiosita a vedere», «vabbè» je dico «ma scusa fatte un giro in pista con i piloti?» e lui «ma non lo so mi moje non sa nulla non credo», «vabbe» je dico «vatte a segnare se ce ripensi...» Cmq annamo ancora avanti a spigne sta carozza, il tempo passa il sole e da goduria e tutto si sta avviando come da programma.
A cura di Paolino
PASQUETTA: Succede che me so svejato mezzo addormito, ma poi me sò detto devo annà al 1° Di.Di.Day, 21 aprile 2014, Autodromo di Vallelunga. Tutto rimbambito me preparo e in men che no se dica me ritrovo alle 9:40 a Valle, dove arrivo senza sapere nulla, chiedo de parcheggiare, so' uno dei primi, er ragazzo dei Scoordinati, mò vatte a ricordare il nome erano già tanti, me dice mettite laggiù, vabbè parcheggio fatto, monto a carozza, giubbotto da moto e già me sentivo a casa mia wow, incontro subito Emiliano Malagoli, un saluto e ce famo la foto con la di bike con le rotelle che ficata, poi vedo Chiara salutino e foto anche con lei dolcissima e bellissima davvero, mo Emiliano
Vabbè a faccio breve sennò il poema non lo leggete. Arriva la Minetti, bella, mazza che cosce, se la canta e se la sona, simpaticissima. E poi dopo me se butta sopra, azz che forza della natura dico. Finalmente te becco Letizia Marchetti. La placco e sfacciatamente jè dico «Lety so venuto pe famme un giretto in moto con te, vedi che poi fa», lei nella sua dolcezza me dice «tranquillo sei con me, stai tranquillo», foto insieme, 5 minuti a parlare con lei, deliziosa e gentilissima. Poi te arriva er presidente Maximiliano Presiden Lobo Vitto e dico «me riccomanno voglio annà co Letizia in moto non famo scherzi» e lui «tranquillo che ce vai», e già me stà simpatico, quindi foto co lui e con er Giggi
Poggiamorella Cartoni cazzarola che te incontro e je dico «ma non sei quello che ce fa le riprese hai camp.ita de tiro con l'arco», na risata insieme e foto vabbe tanto lo conoscete come è ahuahua. Me avvicino ai Box e trovo l’amici miei di Solidarietà Bikers, Mitici. Subito me ritrovo in mano un bel paninozzo con la porchetta, azz me lo so divorato. Nemmeno finisco e me ritrovo er Presidente che me cazzia «so mezz’ora che te cerco, nnnnamoooo!» Entro ai Box come se dovessi fa il Pit Stop e me trovo 8 persone coi gilet verdi che me aspettavano per il cambio. Me pjano, me mettono a sede e me ritrovo co li mutandoni, calzamaglia e la panza che ballava per le contrazzioni, me mettono a’ tuta, ma li stivali non vonno entrà, ho i piedi gonfi per il caldo, ma ce pensa, mo non so chi, a pjamme er piede e sbatte forte, io non sento na mazza e lui mena sotto er tacco dello stivale ahh mitico me li ha messi so prontoooo.
L'emozione sale, so rosso dar sole che m'ha cotto cazzarola, Ma sti cazz, vedo Letizia me precipito uno me ferma e me dice «aspetta ce sta lui prima de te!!!» grrrrrrrrrr me dice «voi annà co Cecchinello?»
a cura di Paolo Pisani
Io «Sò venuto pè annà cò Lety, senza offesa pè l’omini, ma io solo con le donne in moto», per fortuna Lety je da er gas, e dopo un pò arriva, me dicono entra che te coci ar sole, tutti gentilissimi davvero mi hanno preso come un baccalà e messo in moto con cura e attentissimi mi hanno legato come un salame sulla moto, meglio così almeno me potevo strigne bene Lety ahuahuahu, bene tutto ok er casco comincia a parlare da solo azz aveva l'interfono e non capivo un cazz di quello che me dicevano je do na crocca e se ferma per fortuna. E vabbè se parte siiii il core batte forte annamo piano ma come trova strada comincia a daje er gas, pieghe e staccate da paura, dopo il primo giro me fa cenno col dito tutto ok io gli faccio «dajjee wow» se mette a tirare cazzarola staccate da paura ai cimini per fortuna che in moto ce so stare le staccate forti ero con le mani sul
serbatoio sennò je montavo sopra, ma poi per il resto me la cocccolavo ahahah scherzo, ma mi ha fatto provare delle sensazione lontane ormai 13 anni… il collo me tirava e gli avambracci nelle staccate erano tosti e dopo me facevano male, che emozione unica. Mio Dio non finirò mai di ringraziare tutti voi, e Lety. Avete organizzato tutto con la massima accuratezza e tutto per farci sentir a nostro agio. Tornati dopo pieghe e pedane consumate non volevo più scendere dalla moto e me la stringo forteeee Ahahah. Tutti a ridere, dopo ho dovuto mollare la presa grrrr…. Torno nei Box, tutti applausi, foto e complimenti, me sentivo un vero pilota de moto, troppo ficooo!
La forte sensazione che ho provato è vedere così tanto amore che girava sia nei box che nel paddock. I volti delle persone addetti ai lavori erano scrupolosi come non mai e devo dire che questa manifestazione ha segnato una vera svolta nella solidarietà comune verso el persone con problemi, che non auguro a nessuno. Ma come se dice, ad ognuno il suo, e va bene così… Fosse per me starei le ore a scrivere, ma credo abbia già esagerato col poema. Ma tengo a precisare che ho scritto queste righe col cuore in mano e sono felice di aver conosciuto persone fantastiche che mi rimarranno per sempre nel cuore. Fine
Il mio nome è Ayrton… …faccio il pilota (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
sommario
WSBK Gp di Aragon & Assen Il 2° e 3° Round della WSBK (a cura di Giovanni Yoyo Iodice) Una giornata meravijosa Resoconto del Di.Di.Day … (a cura di Giggi Poggiamorella Cartoni)
1000 Volte Grazie Filmato di Motosprint (a cura di Giovanni Yoyo Iodice & Motosprint) Emozioni del Di.Di.Day Facebook racconta… (a cura dei Soci del Motoclub Scoordinati) Inserto Speciale Vivere la moto in due correttamente (a cura di Ufficio Comunicazione CIM) Montepulciano Tra storia, gusto e leggende (a cura di Giovanni Yoyo Iodice) Moto Fast Kawasaki ZX10R (a cura di Giovanni Yoyo Iodice) Quando la 125 faceva battere il cuore Gilera CX 125 (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
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NUMERO PRECEDENTE PUBBLICATO IL: 28 FEBBRAIO 2014 NUMERO DI LETTORI/VISITATORI: 2.484 VISITE REGIONI ITALIA: MARCHE, LAZIO, TOSCANA, UMBRIA, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, SICILIA, BASILICATA, CAMPANIA, VENETO, PIEMONTE
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Ecco cosa può regalare un Viaggio in Sud America. Infinite strade verso l’ignoto in un paesaggio desolato ma accogliente. Un viaggio che regalerebbe fantastiche ed indimenticabili sensazioni, un viaggio agli antipodi del mondo, il viaggio che potrebbe cambiare radicalmente la vita.
a cura dei Giovanni Yoyo Iodice
IL MIO NOME E’ AYRTON... 1 Maggio 1994, giusto 20 anni fa, l’uomo, il pilota, il mito Ayrton Senna decide di diventare Leggenda. Su quella curva del circuito di Imola, durante una calda e gaia giornata di sole, il campione di vita e di formula 1 lascia il mondo dei mortali per diventare una leggendaria figura mitologica dei motori e non solo. Ayrton Senna da Silva, quest’anno avrebbe compiuto 54 anni, e chissà quanti altre vittorie e titoli mondiali avrebbe portato a casa se non fosse stato per il fato. Quel fato che lo ha voluto per sempre con sé in quella curva. Si sono scritte e dette milioni e milioni di cose sull’accaduto, sul perché, sulla sicurezza delle monoposto dell’epoca, sulle responsabilità, sul destino… Non aggiungerò altro su quanto detto e scritto e mi limiterò a ricordare questo grande campione con le sue immagini, le immagini di una persona che con le
sue gesta ha cambiato il mondo, e con la sua morte lo ha ravvicinato. Per un 20 enne come me, che all’epoca se ne stava li fisso davanti al televisore impotente nel vedere uno scenario terrificante, non deve esser stato di certo una bella scena, vedere quel casco giallo che è sembrato muoversi dopo lo schianto contro al muro, è sembrato muoversi, o forse si è mosso davvero, ma per l’ultima volta… E pensare che il giorno prima un altro bravo pilota era volato in cielo dopo lo schianto contro il muro con la sua Simtek ad oltre 314 Km/h, il suo nome era Roland Ratzenberger nato il 4 luglio del 1960, lo stesso anno di Ayrton…
Se il destino centra qualcosa in questo caso ha avuto una grave responsabilità…
Il destino… quella parola che si usa quando non c’è altrimenti, quando non ci sono spiegazioni, quando non ci sono risposte. Quella parola che è stata utilizzata per un’altra grande persona vicino ad Ayrton degli anni migliori, una persona che invece di correre con le monoposto, correva con la musica, con le emozioni e con le parole, Lucio Dalla. Grande, immenso cantautore italiano che ha scritto una delle più belle canzoni italiane di tutti i tempi, la canzone dedicata al suo amico, al Campione scomparso, ed ogni volta che eseguiva le sue performance live si poteva chiaramente sentire nell’aria qualcosa di speciale, qualcosa di irreale, come se Ayrton per un attimo fosse li con lui ad ascoltare… Della serie quando una canzone ti entra nell’anima, quando ascoltandola vorresti non finisse mai, perché in quel momento ti fa stare bene, perché in quel momento ne hai bisogno, un po’ come lavare la propria macchina o la propria motocicletta. Rituali che fanno star bene, senza un’apparente spiegazione, come ascoltare Lucio per Ayrton, e chissà adesso quali altre canzone e storie si staranno raccontando insieme da lassù…
«Tu mi ha detto chiudi gli occhi e riposa… ed io, ho chiuso gli occhi…» Fine
video
Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota e corro veloce per la mia strada anche se non è più la stessa strada anche se non è più la stessa cosa anche se qui non ci sono piloti anche se qui non ci sono bandiere anche se qui non ci sono sigarette e birra che pagano per continuare per continuare poi che cosa per sponsorizzare in realtà che cosa. E come uomo io ci ho messo degli anni a capire che la colpa era anche mia a capire che ero stato un poco anch'io e ho capito che era tutto finto ho capito che un vincitore vale quanto un vinto ho capito che la gente amava me potevo fare qualcosa dovevo cambiare qualche cosa. E ho deciso una notte di maggio in una terra di sognatori ho deciso che toccava forse a me e ho capito che Dio mi aveva dato il potere di far tornare indietro il mondo rimbalzando nella curva insieme a me mi ha detto "chiudi gli occhi e riposa" e io ho chiuso gli occhi. Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota e corro veloce per la mia strada anche se non è più la stessa strada anche se non è più la stessa cosa anche se qui non ci sono i piloti anche se qui non ci sono bandiere anche se forse non è servito a niente tanto il circo cambierà città tu mi hai detto "chiudi gli occhi e riposa" e io adesso chiudo gli occhi...
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
P
CLASSIFICA GARA 1
PUNTI GARA
CLASSIFICA GARA 2
1°
SYKES
25
SYKES
2°
BAZ
20
BAZ
3°
REA
16
MELANDRI
4°
DAVIES
13
GUINTOLI
5°
LAVERTY
11
REA
6°
GUINTOLI
10
LAVERTY
7°
ELIAS
9
GIUGLIANO
8°
GIUGLIANO
8
HASLAM
9°
HASLAM
7
ELIAS
10°
LOWES
6
SALOM
11°
MELANDRI
5
CANEPA
12°
CAMIER
4
CAMIER
13°
SALOM
3
MORAIS
14°
GUARNONI
2
SCASSA
15°
MORAIS
1
FORET
SP: Sykes su Kawasaki Best Lap Race 1 Sykes (Kawasaki) 1:57:664 Best Lap Race 2 Davies (Ducati) 1:57:982
ARAGON REPORT GP ARAGON 2014
Daje Ninja Daje, della serie Kawasaki una spanna sopra tutti ad Aragon in Spagna. Probabilmente la 1° doppietta Bis che si ricordi da quando esiste la WSBK. In gara 1 Sykes va a vincere a mani basse su un Baz veloce e 2° al traguardo. Situazione bissata in gara 2 anche se Melandri stavolta ha dato un po’ di grattacapi al duo Ninja andando ad occupare alla fine il 3° gradino del podio. L’altra Aprilia ufficiale, quella guidata da Guintoli, mai in grado di attaccare i primi, si porta a casa un 6° ed un 4° posto finale, mentre Rea con la sua Honda disputano una eccellente gara 1 con il 3° posto finale ed un 5° in gara 2. Bene anche Laverty con la sua Suzuki in grado di rimontare molte posizioni e di chiudere il week end di Aragon con un 5° e 6° posto. Male Giugliano con la sua Ducati per lui appena un 8° ed un 7° posto, mentre il suo compagno Davies, capace del giro veloce in gara 2 porta a casa solo un 4° posto della 1° manche ritirandosi causa caduta nella seconda. Quest’anno oltre a Sykes c’p un’altra verdona che va veloce, il giovanissimo Baz comincia a farsi vedere sempre più spesso li davanti.
P
CLASSIFICA MONDIALE
PUNTI
1°
SYKES
75
2°
BAZ
71
3°
GUINTOLI
64
4°
MELANDRI
49
5°
REA
48
6°
LAVERTY
46
7°
GIUGLIANO
43
8°
DAVIES
30
9°
HASLAM
25
10°
ELIAS
23
11°
SALOM
22
12°
CANEPA
16
13°
LOWES
9
14°
FORET
9
15°
CAMIER
8
16°
MORAIS
7
17°
ALLERTON
6
18°
GUARNONI
4
19°
CORTI
3
20°
SCASSA
2
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
ASSEN REPORT
P
CLASSIFICA GARA 1
PUNTI GARA
CLASSIFICA GARA 2
GP ASSEN 2014
1°
GUINTOLI
25
REA
2°
SYKES
20
LOWES
3°
REA
16
GIUGLIANO
4°
BAZ
13
SYKES
5°
ELIAS
11
HASLAM
6°
MELANDRI
10
MELANDRI
7°
DAVIES
9
BAZ
8°
HASLAM
8
DAVIES
9°
LOWES
7
GUINTOLI
10°
CANEPA
6
CANEPA
11°
SCASSA
5
BOS
Probabilmente la Safety Commission in gara 1 ha peccato di eccesso di zelo nel dare bandiera rossa a 6 giri dalla fine, senza la quale avremmo assistito al duello Guintoli-Sykes per la conquista del 1° posto andato poi al francese autore di una bellissima gara. La gara è stata fermata a causa di una fumata di uno scarico di una moto delle retrovie alla esse prima dei box, fumata di appena 20 metri…
12°
SALOM
4
SCASSA
13°
CAMIER
3
MORAIS
14°
CORTI
2
FABRIZIO
15°
GUARNONI
1
SALOM
SP: Baz su Kawasaki Best Lap Race 1 Guintoli (Aprilia) 1:36:440 Best Lap Race 2 Lowes (Suzuki) 1:52:975
Sykes 2° in gara 1, finisce 4° sotto il diluvio in gara 2, manche sospesa e fatta poi ripartire a causa dell’imbarazzante quantità d’acqua caduta su di un circuito poco drenante. Chi spicca su tutti in gara 2 è l’ottimo Rea capace di andar via a suon di giri veloci, dietro di lui il bravissimo Lowes su Suzuki, mentre completa il podio un ottimo Giugliano in sella ad una ritrovata Ducati, peccato per lui la scivolata rimediata in gara 1. Melandri, mai in palla oggi, ha concluso 6° entrambe le manche, mentre l’autore della Superpole, Baz, chiude 4° gara 1 e 7° gara 2 portando punti preziosi in casa Akashi. Bravo anche Elias che chiude gara 1 in 5° posizione, mentre il ritrovato Haslam chiude 8° e successivamente 5°. Davies a differenza di Giugliano sembra un po’ meno in palla con l’altra Ducati, per lui un 7° ed 8° posto.
P
CLASSIFICA MONDIALE
PUNTI
1°
SYKES
108
2°
GUINTOLI
96
3°
BAZ
93
4°
REA
89
5°
MELANDRI
69
6°
GIUGLIANO
59
7°
DAVIES
47
8°
LAVERTY
46
9°
HASLAM
44
10°
LOWES
36
11°
ELIAS
34
12°
CANEPA
28
13°
SALOM
27
14°
SCASSA
11
15°
CAMIER
11
16°
MORAIS
10
17°
FORET
9
18°
ALLERTON
6
19°
BOS
5
20°
CORTI
5
a cura di Giggi Poggimorella Cartoni
De solito le favole inizzieno cò: “céra ‘na vorta”. Questa che ve sto pè ariccontà, ma che tantissimi de voi hanno vissuto in prima perzona, ha visto l’inizzio in un modo strano, inatteso. Stavo ar bare der Gabbiano, come ar zolito mio, a rompe li cojioni e a giocà cò le regazze che ce lavoreno. ‘na chiacchiera, ‘na battuta, e me rivorge la parola un tale Fabbrizio. Ciao, chi sei, chi nun zei, io sto a lo Scialè del Lago e conosco u’ regazzo disabbile che sta a creà un movimento de motociclisti. Ma che davero? Je faccio io. E lui me risponne: Guarda, si passi al locale da me tra ‘na mezzoretta,
UNA SCOOGIORNATA MERAVIJIOSA
lo chiamamo. E chi te ce manna? Ho pensato in dù scuregge de tempo. Ho subbito chiamato quer finocchio der Presidente, che pur essendo impegnatissimo al lavoro come ar zolito (nù stava praticamente a fa un cazzo), m’ha dato disponibbilità p’er giorno stesso, e simio annati da lui in un incontro p’er quale s’eravamio messi d’accordo intorno all’ora de pranzo. E lì ce staveno ‘sto fabbrizzio e Emigliano. ‘sto toscanaccio pieno de inizziative, un vurcano de idee, che forze ne sforna puro troppe e nù ariesce a mettele tutte inzieme, cià stupito p’er proggetto de cui ce stava a parlà. Voleva portà ragazzi cò varie disabbilità in moto
a Vallelunga. Capirai, er Presidente ‘n artro po’ se piscia sotto, visto che je staveno a propore ‘na cosa a la quale già stava a penzà. Dallì, perlomeno pè quello che riguarda l’impegno Scoordinato, è inizziato tutto. Poi ce sò state riunioni der Direttivo, incontri cò Emigliano e Chiaretta. La machina organizzativa, seppure cò granne ritardo rispetto a la data prevista, s’è messa in moto. La prima cosa che io e Macchese j’amo detto ai nostri amichi der Diddì è stato: Noi te potemo assicurà, pur nun conoscenno ancora la risposta, perlomeno 30 perzone.
Perché, come se dice a Cardiff, “I now my chickenZ!” Drento de noi già lo sapevamo quale fosse er còre de li Scoordinati, e la risposta che ciamo avuto a la fine, nonostante se trattasse der giorno de Pasquetta, è stata fantastica. Tutto è stato fantastico. L’allestimento, er cammio de la Briggestò, er cammio de la Virgosse, li 3 bocchese utilizzati pè la vestizzione de omini e donne, cor terzo che serviva pè la partenza de le moto. Poi la riunione che chissà pè quale cazzo de motivo, pè dasse ‘n tono, mò tutti la chiameno “brifinghe”. Dallà la suddivisione de li compiti de ognuno, da la sicurezza, ar servizzio d’ordine, a la vestizzione, a la svestizzione, a quer poraccio de Laverio che ha montato nun sò quanti auricolari. Senza mai dimenticasse che quarcheduno è ito a montà er tutto addirittura dar pommeriggio der giorno de Pasqua. Ma er bello è stato popo
questo: ognuno ha svorto ‘na parte che in un contesto de gruppo ha assunto ‘na granne importanza. Tutti ar servizzio de tutti. Se commincia cò le parole de Annalisa Minetti, grandissima a perculasse ‘n autonomia su sé stessa, ‘na granne voce che ricconta, ne le sue canzoni, le sue storie de vita e la sua enorme vojia popo de vive. ‘na vita che l’ha privata de la vista, ma j’ha dato ‘na voce incredibbile, un fisico da atleta (bronzo a le Paralimpiadi de Londra ne li 1500 nun vedenti) e ‘na caratura da gransorca. Subbito doppo, ecco la presentazzione der mezzo a dù ròte che tramite un purzantino fa scenne o salì dù rotelline, perfette pè fermasse senza inclinasse pè chi ha probblemi de arti inferiori. A quer punto commincia a viaggià l’adrenalina. Se vedeno Michel Fabbrizzio, Luca Cecchinello,
Letizzia Marchetti, tutti nomi che, pè chi va in moto, ce sta da rimanecce a bocca aperta. Loro saranno arcuni tra li piloti, che accompagneranno li regazzi in pista. Ma qui ecco er primo imprevisto. Mentre inizziamo a preparasse, ce sta un incidente, c’è ojio ‘n pista, perdemo guasi un’ora de tempo, e Vallelunga de limita er tempo. Nun se parte prima dell’una e venti. Così inizzia la vestizzione. La cosa nun è semplice, e infatti, ne la suddivisione de li ròli, fatta ben prima dell’inizzio de la manifestazzione, er Capo chiede chiaramente: Chi se la sente??? Quarcuno nun ce la fa, e se po’ capì benissimo, ma ognuno, a la fine, ha trovato ‘na sua collocazzione, quindi la suddivisione de li ròli è stata perfetta. Se aritrovamo, a ‘sto punto, cò dù gruppi che se occupano de vestizzione e spojiarello, uno pell’ommini e uno pè le donne.
a cura di Giggi Poggimorella Cartoni
Er 3° gruppo, indove ce sto io, è quello de li bufali che deveno da cercà da mette le perzone su le moto: io Gianni Frandro Maggilla e Buttinelli. E lì l’emozzione, vicinissima a la vojia de fa si che nisun erore potesse ruvinà ‘na giornata fantastica, hanno fatto er paro a lungo. Chiara soffriva nell’attesa, perché godeva de ‘sto momento fantastico, ma vibbrava ar penziero che potesse capità quarcosa che avrebbe dato ‘na mano ar nugolo de denigratori che nun aspettaveno artro. Come se dice? Se la sò presanderculo, a passo de carica e cò la rincorza. Primo a salì su la moto, all’esordio nostro, er Mancini. Paralizzato dar busto in giù. Er primo test è già impegnativo. Se lo pijamo in braccio in due, lo piazzamio sopra, lo legamo su li piedi, su le pedaline, sur busto cò quello davanti. Quanno torna è l’emblema de la felicità: ha girato dietro a Michel Fabrizio. Da lì se parte, come se dice, “a regime”: li nun vedenti parteno coll’auricolare, in modo tale che li piloti scerti da Emigliano e Chiara potessero er più possibbile, durante er traggitto, riccontajie quello che staveno a passà, er contorno, le curve, le artre moto. Commovente solo a riccontallo. Li parapleggici tra cui Paolo, che
vòle a tutti li costi annà cò Letizia Marchetti (Nome proprio femminile, quella sorca di,) cià un problema spinale per cui nun sente nulla dalle costole in giù, una vita aruvinata pè un corpo de sonno in moto a Campo Felice tanti anni fa. Una vita ritrovata però: tira coll’arco, gioca a ping pong, da oggi va anche in moto. C’è risalito sopra cò la faccia de u’ regazzino ceh sta pè sfonnasse un barattolo de nutella. Tutto bene fino ar test finale, quello più difficile, davvero impegnativo, forze più emozzionarmente che tecnicamente. Chiara teme, la sua adrenalina nù scenne. Marco ha la distrofia muscolare. È da ottobre davanti a Montecitorio, pè lamentà er suo stato, ma soprattutto er zuo, leggittimo, diritto a la cura, osteggiato da leggi e interessi che se ne fottono artamente de la sua condizzione. Ha una forma della malatia che è deggenerativa. Popo pè evità da fa danni, capimo che è mejio che subbentrino le perzone che cià intorno ad aiutallo. Cià probblemi de varia natura, l’amichi sua, quelli de la solidarietà Baicher sò davero grandissimi e veramente da ammirare. Un gruppo fantastico de perzone che ciamo avuto la grande fortuna da conosce. So
loro, stavorta, che lo aiuteno a salì, cò grandissima cura, cò tutta l’attenzione possibbile e immagginabbile. Quanno è sopra comminciamo a legallo, a mettelo per bene, a verificà che stia commodo, che l’auricolare funzi e che tutti li probblemi che dovesse riscontrà durante er traggitto possa communicalli immediatamente. Chiara sta guasi pè infartà, ma pell’ennesima vorta li gufi mòreno sur trespolo. Quanno Marco arientra, tra applausi e le telecammere impazzite de Sky e Raisport, presenti giustamente pè volè tistimognà de ‘sta grannissima giornata de solidarietà e motociclismo, l’emozzione se percepisce forte, quarcuno se lassa annà anche a quarche lacrima, quarcuno resistisce, ma è u’ risurtato de ‘na portata tale che tutto è giustificato. Li brividi attraverzeno tutto er corpo, arcuni se abbraccicheno da la contentezza, la coscienza de avè fatto quarcosa de grande prenne possesso de ognuno. E noi, che amio vissuto ‘sto momento, che simio stati coprotagonisti de ‘sta giornata, dovemo assolutamente da esse orgojiosissimi pè quello che amio fatto.
Sempre grazzie a chi ha voluto ‘sta manifestazzione, sempre grazzie a la collabborazzione de li sponzor, de Vallelunga, de la Di Di, che sarebbero praticamente quei dù poracci de Emigliano e Chiara che se so fatti un culo come ‘n zecchio, e che speramo da riuscì ad aiutà ancora deppiù er prossimo anno, cò una partenza cò un ber margine de inizzio, e cò una organizzazzione sempre più capillare e pricisa, co lo scopo primario de portà a Vallelunga er nummero uno de la disabbilità sportiva, er Presidente der CIP, Luca Pancalli. E, a la fine, tanto pè nù smentisse, ancora er gruppo Scoordinato se eleva a la grande: chi ha fatto er primo, chi er seconno, chi li dorci, chi ha portato da beve, chi de qua chi de
là… SE MAGNA CAZZO!!!! Totale 4 euri. Che si ce annavamio ar bare de Vallelunga abbastaveno, si e no, pè un caffè e un gelato. E invece se simio scrofanati ‘sto monno e quell’artro, come ar zolito, come ne la mijiore tradizzione Scoo. S’è avverato er zogno der Presidente, che, incredibbirmente, era anche er zogno de Emigliano. Ovvero riuscì a portà in moto ragazzi cò disabbilità varie. Partito scambianno dù chiacchiere ar bare. A la fine, doppo quanto vissuto, doppo ‘na giornata de emozzioni, de incontri, de conoscenze, l’urtimo penziero è tutto pè noi. Bravi ragazzi, bravi tutti. Grazzie a chi cià aiutato, a chi ha permesso che ‘sta giornata prennesse vita, a chi ha fornito le tute, a chi ha fornito l’ospitaliti, a
quelli de noi che hanno messo a disposizione guanti caschi auricolari stivali e quant’artro. E, devo da dì, in de questa giornata, senza nulla levà a tutte quelle componenti cò cui amo collaborato, un po’ de presunzione ce sta tutta. Stavorta, come artre vorte, seconno me, simio stati popo bravi.
Bravi. A noi. A loro. Ma soprattutto bravi a quelli che amo aiutato, che cò coraggio dicidono che l’eventi de la vita nun deveno mai bloccà la prosecuzzione d ela vita stessa. E mò apparecchiamise p’er prossimo anno. Perché in perfetto stile Scoo, tutte le cose so fatte pè esse mijiorate…
Fine
a cura dei Giovanni Yoyo Iodice con l’impegno straordinario di Motosprint
1000 volte grazie Quando una Redazione Sportiva come quella di Motosprint scende in campo, non lo fa di certo per caso o per convenienza. La loro presenza al circuito di Vallelunga nel giorno di Pasquetta ha ulteriormente e giustamente enfatizzato questo meraviglioso giorno, consacrandolo con un video decisamente toccante e significativo.
filmato
Manifestazioni come queste dovrebbero essere pubblicizzate molto di piÚ dai media, e noi tutti per il momento ci togliamo tanto di cappello all’impegno messo in campo da Motosprint, sperando che in futuro si possa replicare con altre meravigliose iniziative.
Per questo Scoordinati News vuole ancora una volta ringraziare singolarmente tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione di questo straordinario e sorprendente successo.
FISPIC – Federazione Italiana Sport Paralimpici per ipovedenti e ciechi CIP Toscana (Comitato Italiano Paralimpici) ISC Istituto Credito Sportivo Credito Cooperativo di Formello e Trevignano Bridgestone Ideal Gomme ACI Vallelunga Honda Italia Vircos Spidi Intrasecur Group Panineria «Come va, va» Handytech Ortopedia Mancini Motoclub Scoordinati Solidarietà Bikers
a cura dei Soci del Motoclub Scoordinati
Ilario Fusco: che dire... io a Max avevo dato la mia NON disponibilità perché sapevo che era un'esperienza forte, pensavo di non essere in grado a fare quello che i miei amici hanno fatto: mi sono limitato a mettere la professionalità in campo audio a loro disposizione ma... in quel poco tempo che sono rimasto li ho avuto dei DI.DI. una lezione di vita che sono certo non scorderò Francesca Turan Porcu: Grazie dal profondo del cuore all'Associazione Diversamente Disabili, mi avete regalato una giornata indimenticabile, piena di sorrisi e piena di lacrime. Vedere la gioia vera fa effetto perché, la maggior parte delle volte, si vede solo sul volto dei bambini. Oggi di felicità c'è ne è stata veramente tanta. Siamo abituati a regalare cose, oggi ci avete dimostrato cosa significa regalare un sogno. Grazie per il vostro coraggio! Sono contenta di sentirmi stanca e piena di vita e di amore! Grazie
EMOZIONI DEL DI.DI. DAY
davvero! Franca Maria Toga Graziosi: oggi non smetto di sorridere... una giornata stupenda, che ha messo tutti di buon umore. Non c'è gioia più grande che regalarla agli altri, grazie a Chiara Valentini e Emiliano Malagoli per averci coinvolto in questa iniziativa, grazie al nostro pres Maximiliano Lobo Vitto per averci "coordinato" nel migliore dei modi e grazie a tutti coloro che hanno preso parte a questa giornata per renderla speciale. Una giornata emozionante, divertente e.... adrenalinica! Grazie, grazie grazie. Amico Gianni: non sono io quello che a regalato un sorriso.. ma sono loro che me l'hanno regalato.. sicuramente ci hanno fatto riflettere tanto.. su quante cose belle noi possiamo fare e loro no... di sicuro la loro percezione della "vita" è differente dalla nostra... ma credo che le persone con dei problemi sviluppino capacita e sensibilità
decisamente superiori alla media... invece esistono persone cosiddette "normali" talmente aride e cattive i cui occhi non riusciranno ne a vedere ne a sentire mai niente di bello e buono nella loro vita... Laura La Rosa: Ancora non riesco a chiudere occhio per la carica di emozioni vissuta oggi!!! Sono stanca ma felice, felice di aver reso felici ragazzi meravigliosi che ci hanno insegnato tanto! Cacchio che soddisfazione vederli scendere dalle moto con quei meravigliosi sorrisi, aver condiviso con loro ogni momento... dalla vestizione al tanto atteso giro in pista! Ricevere i loro forti abbracci mi hanno riempita di orgoglio... orgogliosa di aver partecipato Di.Di. Day una manifestazione fantastica di cui sentiremo tanto parlare... ne sono certa e se vorrete noi saremo ancora lì pronti ad aiutarvi! Grazie ragazzi, grazie Emiliano e Chiara! E grazie ai miei grandi amici Scoo che non si smentiscono mai! A presto
Tiziana Messia: si, ci sono persone speciali intorno a noi, con una marcia in più, che hanno molto da insegnarci e noi abbiamo avuto l'opportunità di viverci delle ore insieme.... il regalo l'hanno fatto loro a noi perché ci hanno fatto risentire la nostra bella Umanità ! Martina Caska Stella: Sono rari quei momenti in cui raggiungi la vera felicità. Oggi tutti i sorrisi ricevuti, tutti i sogni realizzati, tutte le prove superate, hanno regalato a me ed a molti altri una soddisfazione unica ed un'emozione così reale, così tangibile ed estrema che beh... per farla breve... non ho proprio parole! Ora, passati quei momenti, mi fermo a riflettere e mi rendo conto che la gioia non si è affievolita, non si stanno spegnendo quelle emozioni... ANZI! MI sveglio sapendo che lunedì scorso ho avuto l'occasione di imparare molto, di essere stata parte di qualcosa di straordinario! Grazie Giggi Poggiamorella Cartoni: Di fronte ad una iniziativa come quella di pasquetta, la sensazione più forte che permane dentro io credo sia l'orgoglio. L'orgoglio di aver partecipato ad una manifestazione di questo genere, di essere stati parte integrante di un meccanismo enorme. In un ambito che è quello che amiamo, ovvero le due ruote. Ma soprattutto, come ho già scritto, la presuntuosa consapevolezza, di cui anche la Di. Di. e gli altri si sono resi conto, che un gruppo così eterogeneo ma incredibilmente unito come il nostro non si trova con grande facilità. Soprattutto non è facile trovare un numero di persone così
elevato che decidono di sacrificare (il termine non è proprio esatto) una festività per fare della solidarietà la loro scelta. Personalmente mi auguro, anche sulla base delle mie esperienze passate, e viste le sensazioni e le emozioni che questo mondo è in grado di fornire "a pelle", che questo tipo di iniziative sempre più spesso appartengano al mondo Scoordinato. Quando verrà fatta una sezione disabili, non potrò che esserne il responsabile!!! AHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHA HAHAH Stella Amico: Vero Conte Luar Elisabetta...è stata una Pasquetta speciale x te x me e x tutti quelli ke hanno partecipato a questa meravigliosa manifestazione Di.Di.Day.... da portare sempre nel cuore con molta gioia.... grazie grazie a tutti gli scOOrdinati...!!!!!!!!! P.S. chi meglio di me capisce la gioia di queste persone stupende ke lottano giorno x giorno la loro vita...!!!
Conte Luar Elisabetta: Condivido tutto ciò che ha scritto Francesca e aggiungo che sentire una persona che ti stringe, ti abbraccia solo xche' l'hai aiutata ad infilarsi una tuta, che non può vedere ma solo sentirla addosso si sente realizzata beh le lacrime scendevano da sole e nello stesso tempo il cuore si riempiva di emozione vera... Grazie Emiliano, grazie Chiara. Paolino Pisani: SIETE STATI TUTTI UNICI A TRASFORMARE UN SOGNO IN REALTA NON MI STANCHERO’ MAI DI DIRVI GRAZIEEEEEEEEEEEE
a cura del Ufficio Comunicazione a cura del Ufficio Comunicazione CIM
Vivere la moto in due correttamente Vivere la sella in due è uno stile di vita, sia per il pilota che per il passeggero ed è una esperienza fortemente soggettiva che comporta notevoli accorgimenti tecnici riguardanti il giusto comportamento da adottare, iniziamo a parlare di qualche aspetto. 1. Come far salire il passeggero sulla sella in modo corretto. Il modo migliore è salire dal lato sinistro, appoggiando prima il piede sinistro sulla propria pedalina e sollevarsi aggrappandosi saldamente con le mani sulle spalle del pilota. Dopo di che si porta la gamba destra oltre la sella ed il gioco è fatto. Per scendere bisogna usare lo stesso sistema al contrario: sollevarsi sulle pedaline, sollevare la gamba destra e portarla a terra tenendosi con le mani sulle spalle del pilota. 2. Come il passeggero deve tenersi e quale posizione migliore da adottare per creare meno disagio al pilota. Ciò dipende dal tipo di moto e dalla comodità del passeggero e del pilota, da quanto il pilota preferisce sentire il contatto per una maggior sicurezza o meno. Appoggiarsi al pilota od al serbatoio è una cosa abbastanza soggettiva. L’aspetto fondamentale resta comunque quello per cui bisogna avere una sintonia e corrispondenza nei
movimenti per non creare sbilanciamenti di peso. Importante avere i piedi posizionati bene sulle pedaline, gambe serrate e posizione sicura senza tentennamenti. 3. Come può il passeggero evitare di scivolare in avanti durante la frenata. Innanzitutto importante è indossare un abbigliamento che riduca la scivolata. Esistono coprisella che rendono la sella del passeggero meno scivolosa. Altra cosa fondamentale è creare un feeling ed una sintonia con il pilota in modo da imparare a prevedere e reagire in modo corretto alle frenate. E soprattutto fare leva sulle proprie forze fisiche di braccia e di gambe. 4. Come comportarsi durante una guida più sportiva.
La guida sportiva dovrebbe escludere la presenza del passeggero! Dovrebbe farsi su strade adeguate, ma a prescindere, la chiave di tutto è la prudenza e l’accortezza, l’essere vigili sempre! Bisogna accompagnare il pilota durante le pieghe senza buttarsi giù di peso, con gambe serrate e petto sulla schiena del pilota, mai lasciare la presa in modo particolare durante le accelerazioni in quanto si rischia di cadere all’indietro e durante le frenate per non rischiare di cadere a peso sul proprio pilota.
5. Dolori di gambe, braccia e schiena. Sentirsi indolenziti/e come passeggero è generalmente normale, soprattutto per lunghi tragitti e soprattutto se non si è allenati/e! Se insorgono anche dopo brevi tratti e a velocità non eccessive potrebbe dipendere dal fatto che si è adottata una posizione non del tutto corretta, o che si è troppo tesi/e e tanto da rimanere in continuazione con i muscoli in tensione. 6. Che tipo di protezioni deve indossare il passeggero per andare in moto. Andare in moto comporta dei rischi ed anche il passeggero deve
avere il giusto abbigliamento e tutte le protezioni necessarie per ridurre, per quanto sia possibile, eventuali danni e inconvenienti. Dal paraschiena, a ginocchiere, a giacche e pantaloni tecnici omologati con protezioni incorporate, ai guanti con protezioni, e naturalmente un buon casco… sempre allacciato in corsa!
CONCLUSIONI a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Sono ancora molti gli aspetti da considerare e li valuteremo in un prossimo articolo, ringraziandoVi per ora per l'attenzione: l'andare in moto con sicurezza significa curare mille aspetti, tutti importanti, nessuno banale.
Mi domando, per gli amanti degli animali, se i nostri amici a quattro zampe si divertano come le nostre Zavorrine al seguito!
Davvero interessante questo ennesimo articolo dei nostri amici del Coordinamento Italiano Motociclisti. Nessun aspetto è mai banale quando si viaggia in due, e tutte le varianti sono da prendere sempre in seria considerazione.
Arrivederci al prossimo articolo.
a cura del Giovanni Yoyo Iodice
MONTEPULCIANO tra storia, gusto e leggende Se mai un giorno dovessimo organizzare una gita motociclistica tra miti e leggende, tra storia e contemporaneità, tra fascino e mistero, Montepulciano potrebbe essere una tappa assolutamente obbligata. Un luogo in cui si respira l’aria fresca e serena di un passato ancora incredibilmente presente, un luogo in cui sapori, odori e leggende si incastrano in un fantastico connubio d’altri tempi. Un luogo in cui la pace dei sensi si fonde con il caratteristico paesaggio di vicoli stretti e chiese onnipotenti, un luogo dove ritrovare se stessi ed assaporare la storia di vini fruttati in buie ed affascinanti cantine del passato. Per un astemio come me non è stato facile accettare l’invito da parte di Smile75 (Raffaella Di Fiore) ed andare in quel di Montepulciano. Una volta arrivati mi sono subito reso conto dell’importanza storica del luogo, un fascino misterioso avvolto da una segreta ed onnipresente storia,.
Storia ovunque, nelle pietre delle abitazioni delle chiese e delle piccole e strette vie, storia nelle cripte delle cantine dove ottimi vini riposano in attesa della loro massima decantazione, storia nel comportamento di persone gentili e cordiali ed al contempo affascinanti nei loro modi di parlare, di ridere e scherzare. Un luogo in cui abbiamo potuto notare il netto divario frenetico-sociale tra una grande città come Roma ed i suoi inevitabili frenetici ritmi quotidiani, e l’incredibile pacatezza di un paesino che sembra essersi fermato al 1800…
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Ci si lascia fatalmente contagiare da questo luogo, dove il sottosuolo nasconde costantemente infinite vie e misteriosi passaggi, dove la linfa vitale del buon vino riposa in grandi botti di rovere. La cosa che più lascia stupefatti è l’assordante silenzio che si percepisce. Il sottosuolo nasconde e conserva una calma unica nel suo genere, ed ogni movimento del corpo riecheggia leggero nell’aria sino alle alte volte in pietra. La cosa stupisce ancor di più quando, a circa 30 metri sotto terra «nella Storica Cantina De’ Ricci», ci si trova
dinnanzi ad un antico pozzo il quale con molta probabilità venne scavato per altrettanti metri nelle viscere di Montepulciano. Un luogo che sembra esser la Location più adatta per le suggestive storie di immortali Signorotti Vampiri costretti a vivere lontano dal mondo, lontano da occhi indiscreti, lontano dal mondo reale… Non a caso Montepulciano venne scelto dagli Sceneggiatori della Saga Twilight come Location per le riprese dei Volturi, antichi Vampiri di stirpe italiana, nel film New Moon del 2009.
a cura del Giovanni Yoyo Iodice
Oltre alla storica Cantina De Ricci, abbiamo avuto il privilegio di visitare la più moderna, ma pur sempre affascinante, Cantina Talosa, i cui sotterranei svelano antichi fossili marini risalenti a 5 milioni di anni fa, splendidamente conservati tra i suoi tunnel scavati a mano. Eh si, pensare che qui una volta c’era il mare… La cordialità dei proprietari di questi luoghi ci ha letteralmente soggiogato, la disponibilità mostrata è stata davvero eccellente e gli innumerevoli assaggi di pregiati vini ha ulteriormente enfatizzato la nostra eccitazione, che non è mai venuta meno. Da tornarci sicuramente, e magari soggiornarvi almeno una notte, cosi da poter percorrere le antiche e strette vie del paese nelle serate frizzanti di Ottobre o Novembre, o nei periodi di Marzo/Aprile, evitando così l’affollamento turistico delle caldi estati. Inutile dire che le colline Senesi offrono paesaggi e strade davvero entusiasmanti
CURIOSITA’ CINEMATOGRAFICHE Da come si evince dalle fotografie, sopra ed accanto, la celebre fontana situata nel centro della Piazza di Montepulciano, in cui l’attrice protagonista Bella si getta per andare verso il Palazzo Comunale e salvare il suo amato Edward nel film New Moon… non esiste. E’ tutto in cartapesta…
per noi Biker, in particolar modo qui. Lasciarsi cullare qua e là curva dopo curva, collina dopo collina è la concretizzazione più vicina al concetto di andare in moto, un turismo medio-veloce immersi nella natura, dove il paesaggio ti accompagna verso nuovi posti da esplorare.
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
In particolar modo le strade che collegano i paesi di Monteriggioni, altro centro medievale degno di cotanta storia, San Gimignano con le sue alte torri e Volterra, sono tra le più belle del centro Italia. Le settimane scorse ho avuto modo di viaggiare e di visitare queste meraviglie, veri patrimoni della Storia d’Italia. Mentre visitavo questi incantevoli paesi in dolce compagnia a bordo di una Peugeot 207, mi chiedevo se gli Scoordinati potessero mai venir qui un giorno…
In alto una veduta panoramica di San Gimignano con le sue caratteristiche Torri. In basso Monteriggioni, avvolta dalle sue alte mura.
Morale della favola, solamente un giorno dopo la nostra visita a Monteriggioni il Motoclub Scoordinati in una delle sue tante tappe di questo inizio 2014 faceva tappa a Monteriggioni… semplicemente fantastico! Concludo nel dire che questa parte di terra italiana regala incredibili emozioni, strane leggende e tanta, tanta storia. Anche se San Gimignano ci ha conquistato, niente è per adesso paragonabile al benvenuto che ci ha regalato Montepulciano, non mi resta che propormi per organizzare una uscita nel fantastico mondo dei Vampiri a sorseggiare un buon vino ed una bistecca fiorentina che si scioglie letteralmente in bocca.
Fine
Il clima non ci ha permesso di visitare questi luoghi con un mezzo diverso dalla automobile, ma la prossima verrò in moto, con la mia moto, in compagnia dei nostri amici!
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Kawasaki Zx 10 r
E’ la moto Campione del Mondo, o meglio la Superbike con cui Tom Sykes ha dominato il Campionato del Mondo delle derivate di serie del 2013, 2° per soli 0,5 punti nel 2012, e reale pretendente al titolo di questo 2014. Un concetto di supersportiva che ha del miracoloso, un connubio tra tecnologia e potenza da cardiopalma. La nuova ZX-10R non ha nulla a che vedere con le sue precedenti versioni. Le altre 1000cc erano tanto motore e poca ciclistica. Questa invece ha amalgamato perfettamente il concetto di potenza e stabilità in un’unica, potente e tecnologica motocicletta. Insomma la nuova Ninja nata per la pista è la ciliegina sulla torta di una produzione che ha visto innalzare spaventosamente il boom di vendite in tutto il mondo. La qualità/prezzo inoltre ha permesso ha numerosi Team dei Campionati di mezzo mondo di adottare questa nuova 1.000cc per competere nei vari Campionati.
Specifiche tecniche Motore: 4 tempi, 4 cilindri in linea di 998cc, DOCH 16 valvole, raffreddato a liquido Potenza: 200,1 cv (147,1Kw) a 13.000rpm (209,9 cv Ram Air System) Compressione: 13,0:1 Alimentazione: 4 corpi farfallati di 47mm con valvole secondarie a farfalla ovali, doppia iniezione Alesaggio x corsa: 76,0 x 55,0mm Coppia Max: 112Nm (11,4 Kgm) a 11.500rpm Iniezione: Digitale Frizione: Multidisco in bagno d’olio, manuale Cambio: 6 rapporti Telaio: A doppio trave in alluminio Freni: Anteriore doppio disco semiflottante da 310mm, flange in alluminio a 10 punti di sostegno in alluminio, pinza ad attacco radiale a 4 pistoncini (in alluminio) contrapposti; Posteriore a disco singolo da 220mm a doppio pistoncino Dimensioni in mm (L x L x A): 2.075 x 715 x 1.115, interasse 1.425, altezza sella 813 Capacità serbatoio: 17 litri Peso a secco: 198Kg (201Kg ABS)
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
I vertici volevano dare una svolta al mercato della sua Supersportiva di punta e ci sono riusciti alla grande. Della serie Volere e Potere. Ad esser sinceri è difficile trovare difetti nella nuova nata, forse il passeggero troverebbe un posto di fortuna dietro al guidatore, ma questa moto è nata per la pista non per gite turistiche in due, quindi… poco male. Per quanto riguarda gli Penumatici all’anteriore troviamo: 120/70ZR17M/C (58W); mentre al posteriore 190/55ZR17M/C (75W).
Con il sole che albeggia dietro e lo sguardo diretto verso un futuro. La nuova Ninja è l’alba delle nuove emozioni. Fine
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Nel 1989 venne presentata al Salone di Milano una motocicletta decisamente futuristica per la concezione dell’epoca, con un motore di 125cc ed un nome che richiamava la sigla della penetrazione dell’aria; CX 125. La Gilera, casa costruttrice che si cimentò in questa ardita sfida, produsse l’innovativa CX 125 solo nel 1991, mentre la commercializzazione avvenne fino al 1993 anno in cui lo storico stabilimento di Arcore, chiuse definitivamente. La particolarità che balza subito all'occhio è la forcella a braccio singolo "prodotta dalla Paioli", la quale era formata da un piedino della forcella a braccio curvo, che mette in comunicazione la ruota
Quando la 125 faceva battere il cuore
con il singolo stelo della forcella.
Per evitare la rotazione della ruota rispetto al manubrio, si è adoperato un sistema a leve molto semplice e ispirato a quello del carrello anteriore sterzante degli aeroplani: è costituito da due leve snodate tra di loro, che sono snodate anche su i supporti dove vengono fissate, che sono il piedino della forcella a forma di braccio curvo (che sorregge la ruota anteriore) e la piastra di sterzo inferiore, che tiene bloccata il fodero dello stelo, per quanto riguarda la piastra superiore, questa ha un unico foro per fissare il fodero della forcella.
Gilera Cx 125
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
SCHEDA TECNICA
Le ruote prodotte da Grimeca sono quasi lenticolari, se non fosse per quei piccolissimi raggi terminali (circa 5 cm) che mettono in comunicazione il cerchio con il mozzo, inoltre su tali ruote era impresso lo stemma Gilera, il freno a disco posteriore era posizionato tra la ruota e il forcellone, mentre esternamente c'era la corona, l'espansione risulta per la maggior parte completamente coperta dalle carene, lasciando alla vista solo la parte terminale e il silenziatore di grandi diametro. La strumentazione è tutta inglobata in un solo involucro: al centro abbiamo la scritta CX, il tachimetro, il contagiri e l'indicatore del livello di carburante sono tutti a indicazione analogica, il tachimetro che è posizionato a sinistra ha un fondoscala a 180 km/h, il contagiri che è posizionato a destra ha un fondoscala a 13.500 giri, con la zona rossa che parte dai 12.000, mentre in alto al centro abbiamo l'indicatore della benzina, con la riserva rivolta nella parte destra, mentre in basso al centro troviamo l'orologio digitale.
La Velocità Max grazie all’ottima penetrazione dell’aria della carenatura avvolgente è di 163,4 Km/h, mentre il ¼ di miglio viene percorso in 14,7sec. I consumi si attestano attorno ai 17Km/lt. La produzione destinata al mercato italiano è stata di 513 moto regolarmente immatricolate, di queste 307 moto sono state negli anni radiate causa incidente, rottamazione o semplicemente per non sostenere più il costo della tassa di proprietà, quindi attualmente sono iscritte al P.R.A. italiano 206 Gilera CX.
Motore: monocilindrico 2 tempi di 124,3 cc raffreddato a liquido Alesaggio x corsa: 56,0 x 50,5 mm Potenza: 30,61 Cv a 10.750 rpm Coppia Max: 2,04 Kgm a 10.500 rpm Frizione: Multidisco in bagno d’olio Alimentazione: Dell’Orto PHBH 32 Compressione: 13:1 Serbatoio: 11 L Accensione: Elettronica CDI Cambio: 6 Rapporti Peso: 120 Kg a secco Freni: Anteriore disco singolo da 300 mm, Posteriore: disco singolo da 240mm Telaio: Bi-trave scatolato aperto Twin Box in alluminio Sospensioni: Anteriore forcella mono-braccio con sistema SSS da 45mm "PAIOLI", escursione ruota 100mm, Posteriore mono-braccio con ammortizzatore progressivo e regolazione del precarico, escursione ruota 135mm Pneumatici: anteriore da 120/60 ZR 17 su cerchio con canale da 3,5"; posteriore da 150/70 ZR 17 su cerchio con canale da 4"
CHILOMETRAGGIO 2014 Conteggio chilometrico aggiornato a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Il conteggio chilometrico qui presente consiste nella somma dei chilometri effettuati per singolo Socio del Motoclub Scoordinati. Il Calendario comprende: uscite, gite sociali e Motoraduni presenti nel Calendario Turistico Scoordinati 2013 (TTS), appositamente redatto dal nostro addetto al Turismo in collaborazione con il Consiglio Direttivo del Motoclub Scoordinati e la
partecipazione di alcuni appositamente selezionati.
Soci
Il Calendario può essere visionato all’apposita sezione denominata Eventi e Gite del nostro sito Web www.mcsccordinati.com A fine anno motociclistico, che coinciderà con la scadenza di quello solare, il Motoclub Scoordinati premierà i primi 3 classificati, per ogni
categoria (Uomini, Donne e Zavorrine/i), che avranno accumulato più chilometri durante l’anno. Un modo carino per premiare gli sforzi chilometrici dei Bikers e delle loro due ruote.
LA CASSE DESERTE
Da un estratto del libro/resoconto Il Trans Alpi 100 passi di Leonetta Vincenzo Un paesaggio lunare fatto di irte guglie e rocce frastagliate assolutamente spoglie di vegetazione. Mi trovo nella Casse Dèserte, una particolare area da molti definita giustamente un pezzo di Luna trapiantato sulla Terra
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
MAXIMILIANO MAX214 VITTORINI (Presidente) Email: max214@libero.it Telefono: 339/3674434 MANSIONI: Organizzazione Logistica e Manageriali; Responsabile Convenzioni; Intermediario FMI; Intermediario Presidenza di altri Motoclub; Organizzazione Eventi; Supporto Tecnico TTS; Responsabile Tesseramento Soci; Intermediario con gli Sponsor; Potere decisionale doppio nel CD.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
GIOVANNI GIANDARK AMICO (Vice-Presidente) Email: yumanirvana.g@libero.it MANSIONI: Traffic Manager; Intermediario con gli Sponsor; Addetto agli articoli sportivi (motovelocitĂ ) del Forum; Consulenza Interna, Organizzazione Logistica; Capo della Sicurezza. MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
FRANCESCA PORCU (Segretaria) Email: francesca_porcu@yahoo.it MANSIONI: Segreteria e Tesoriere del Motoclub Scoordinati; Tenuta del registro Verbali d'Assemblea e Consiglio Direttivo; Revisore Conti e Bilancio. MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
MICHELA PESCIOMANCINO PETRACCA (Comunicazione Interna ai Soci) Email: pesciomancino@hotmail.it MANSIONI: Intermediario con i Soci del Motoclub; Consulenza Interna; Responsabile alla comunicazione interna (notifiche, reclami, richieste ecc...); Organizzazione eventi; Collaboratore Logistica. MARCA MOTOCICLISTICA: Suzuki
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
ELISABETTA ELIDUCATI CONTE (Revisore Conti) Email: eliducati620@libero.it MANSIONI: Revisore Conti del Motoclub, Consulenza Interna, Intermediario Attività Solidali, Responsabile ed Organizzatrice dello Scoordinati Flashmob Dance (corpo di ballo del Motoclub). MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
CLAUDIO CAPITAN UNCINO NEGRI (Responsabile al Turismo) Email: cla.negri@alice.it MANSIONI: Responsabile ed Organizzatore TTS (uscite turistiche); Esperienza nel settore Turismo (Itinerari e percorsi); Collaboratore Web; Supporto Fotografia alla fotografa ufficiale (Delfina); Consulenza Interna. MARCA MOTOCICLISTICA: BMW
ALESSANDRO DESMOSANDRO CARPANI (Turismo e Consulenza) Email: generalsandro@hotmail.com MANSIONI: Collaboratore al Turismo; Consulenza Interna; Collaboratore Scoordinati News e Slide di presentazione eventi; Attività extra (maestranza).
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati Non sei solo! NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD MOTOCLUB SCOORDINATI 1.
Ogni Socio del Motoclub è responsabile in solido di danni arrecati a cose o persone, è quindi consigliabile tenere un comportamento disciplinato e corretto durante le manifestazioni e/o percorsi organizzati.
2.
In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente proibiti i passaggi radenti ad alta velocità e soprattutto a destra.
3.
Segnalare al Biker che ci segue eventuali pericoli lungo la strada previo alzata di mano o fuoriuscita della gamba dalla moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es: auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc), viceversa se il pericolo viene da sinistra.
10. Come da Codice Stradale, il sorpasso di un veicolo, anche tra motociclette, deve essere eseguito rispettando la distanza laterale della moto che ci precede (almeno 1,5 mt.). 11. E’ proibito il sorpasso del serpentone (gruppo) ad alta velocità. Si consiglia di effettuare un sorpasso alla volta a velocità consone alla strada, al gruppo e all’andatura che si sta tenendo. 12. Rispettare la puntualità negli appuntamenti, negli orari e con il pieno di benzina già fatto. In caso di ritardo avvisare tempestivamente l’organizzatore di turno dell’Uscita Sociale.
4.
In fase di allungo dal gruppo attendere quest’ultimo in prossimità del primo incrocio principale utile, questo per ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.
13. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.
5.
E’ vietato effettuare sorpassi in curva od in prossimità di essa (staccata), questo per evitare cambi repentini della linea di traiettoria di chi ci precede con conseguenti frenate al limite della sicurezza.
14. Rispetto per sé stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto per il Passeggero, Rispetto per la moto! a)
Evitare di andare oltre il proprio limite fisico e mentale. Massimo riguardo e attenzione al Biker accanto. Ricordati che se sei in due, devi pensare per due persone. Se credi che le moto abbiano un’anima, allora credi anche possano soffrire…
6.
La testa del gruppo deve sempre attendere la coda del serpentone in prossimità degli incroci principali.
b) c)
7.
Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi della presenza dell’ultimo (coda).
d)
8.
Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a voi, il pericolo viene sempre da lontano.
9.
In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica alla moto, è nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il Socio. Se il problema è risolvibile si riparte, altrimenti si formeranno 2 gruppi, il primo continuerà il giro, il secondo rimarrà sul posto fino alla risoluzione del problema.
La mancata osservazione delle Norme sopra indicate comporterà in primo luogo ad un Ammonimento, in secondo luogo all’Allontanamento definitivo dal Motoclub Scoordinati.
Queste sono regole comportamentali che il MC Scoordinati adotta da quando è stato costituito (Dicembre 2008), ogni membro è consapevole e responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che può portare. Qui si va in moto non in bicicletta, la sicurezza quindi viene prima di tutto. In passato le Regole Comportamentali sopra riportate non erano Vincolanti, ma dal 2012 il Consiglio Direttivo, in accordo con la Presidenza, ha deciso di renderle obbligatorie in seguito a spiacevoli situazioni/inconvenienti che si sono purtroppo verificati, pertanto, per una migliore convivenza all’interno del Motoclub, si consiglia calorosamente di osservarle. Non pecchiamo di presunzione, ma se sei giunto sino a noi e sei un nuovo iscritto un motivo deve pur esserci.
Qui sei tra amici centauri non solo tra motociclisti.