SCOOrdINaTI 6
Novembre - Dicembre 2011 Fascicolo nr. 19
YES VIDEO PRODUCTION TEAM A TE POESIA INTO THE WILD DREAM CAR – ZENVO ST1 CINEMA – REAL STEEL MOTO HISTORY – SUZUKI GSX-R 1100 SRT – SCOORDINATI RACING TEAM UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO – CAP 9
Bimestrale a diffusione telematica a cura del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro.
NUMERO
NEWS
YES video production team Il Team specializzato in produzioni video del nostro Motoclub (a cura di Yoyo) pag. 4 – 7
Into the wild Sezione dedicata al film Into the Wild, la sezione in futuro ospiterà articoli inerenti all’argomento (a cura di Grapin) pag. 8 – 11
Dream Car Zenvo ST1 (a cura del Mc Yoyo) pag. 12 – 13
A te Poesia Inauguriamo la nuova sezione dedicata alla Poesia (a cura di Poggiamorella) pag. 14 – 15
Cinema Real Steel (a cura di Yoyo) pag. 16 – 19
Moto History Suzuki GSX-R 1100 (1986-1996) (a cura di Yoyo) pag. 20 – 21
Un viaggio lungo un sogno Il viaggio in solitaria del nostro amico Daniele nella Terra del fuoco che giunge al suo 9° capitolo (a cura del Did748) pag. 22 – 27
Scoordinati Racing Team Un anno di Pistate tra i più bei circuiti italiani (a cura di Yoyo) pag. 28 – 29
Raduni e Chilometraggio Resoconto delle uscite effettuate nel 2011 con relativo chilometraggio (a cura del Mc Scoordinati) pag. 36
Motoclub Scoordinati Organigramma e info del nostro Motoclub (a cura di Yoyo) pag. 37
EDITORIALE a cura di Yoyo Auguri di Buon natale e felice Anno Nuovo. Ecco l’ho detto prima così non lo dimentico. Giorni fa si è tenuta l’Assemblea dei Soci 2011 dove 98 Scoordinati sono intervenuti tra riunione e cena. E’ stata una serata colma di emozioni, dalla presentazione dei numeri raggiunti quest’anno, alla proiezione del Film sul nostro 2° Motoraduno Scoordinati 2011, fino a concludere la serata con le premiazioni per quanto riguarda alcune discipline che ogni anno curiamo in modo particolare. Come dicevo le emozioni non sono mancate, ed è stato bello vedere parecchi volti nuovi pronti a tesserarsi per l’anno 2012, come è stato altrettanto bello vedere confermati i veterani che hanno fatto la storia di questo Motoclub. Le emozioni sono esplose durante la proiezione del Film che la YES video production team ha ultimato in tempi record per la serata, IL CONTAGIO. L’infezione è stata uniforme e come un Virus ha preso cuore e cervello in tutti i presenti. Sarà difficile per noi replicare i fantastici numeri del 2011, e per numeri intendo: affiliazione di Soci, chilometri percorsi in un solo anno, uscite effettuate, senza
contare le cifre da capogiro del nostro Motoraduno. Ma come una volta disse un tizio, siamo qui per questo, e nulla è impossibile, a tutto c’è rimedio, e tutto può avverarsi e chi più ne ha più ne metta.
politici fannulloni si guardino allo specchio pensando a chi ha perso il proprio posto di lavoro nel periodo Natalizio. Ancora Auguri da parte mia a tutti i lettori di Scoordinati News.
Superare la soglia dei 121 Soci, perché no? Oltrepassare il confine dei 120.000 Km percorsi in un solo anno, why not? Accogliere più di 860 Bikers per il nostro Motoraduno… beh noi ce la metteremo tutta, ma bisogna fare i conti con le dimensioni della nostra amata piazza del Molo. Obiettivi che potremmo raggiungere sempre gli uni accanto agli altri, senza se o ma che tengano, ma tutti uniti verso un solo scopo, quello di arricchire giorno dopo giorno questo Motoclub, che di Motoclub ha ben poco. Concludo questo editoriale con un pizzico di amarezza, perché in un periodo sentito come il Natale, ci sono ancora persone che soffrono o che non possono godersi questi giorni in serenità. Che tutto il male che produce male si dissolva nel tempo e lasci spazio ai sorrisi dei bambini e alle carezze dei loro genitori. Che per un giorno politicanti e
Per pubblicare articoli sul nostro Magazine
A cura di YES
YES video production team
Questa splendida realtà nata quasi per gioco è diventata nel corso di questi 2 anni, un Team affiatato con una unica spasmodica passione, il Cinema. YES video production team, nasce dalle ceneri della vecchia YMM (Yoyo Movie Media), e vuole essere un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda il video editing specializzato nelle due e quattro ruote. Per chi non lo sapesse ancora l’acronimo deriva dalle iniziali dei nomi di Yoyo, EtaBeta e SilvioSv (soci del MC Scoordinati). Tutti i lungometraggi che riguardano da vicino il Motoclub stesso sono firmati YES, e ci piace pensare che i nostri lavori vengano di volta in volta acclamati dai Soci del Motoclub il che non può che onorarci. Gli strumenti a disposizione sono di modesto livello, il che fa trasparire l’altra faccia della medaglia, ovvero dove non possono arrivare i dispositivi giunge l’inventiva, e questo di certo non ci manca. Quest’anno, per il primo anno, YES ha aperto le porte anche ad altri collaboratori che hanno dato il loro inestimabile
contributo alla causa cinematografica. LilloZeta e Cicalino86 (anche loro Soci del MC Scoordinati) si sono prodigati il primo per quanto riguarda le riprese video all’esterno, il secondo ormai specializzato nel On Bard Camera. A tutto questo non dimentichiamo la sezione fotografica curata come sempre da Delfina che quest’anno ha avuto a sua volta due altri validi collaboratori: Ottavio e Andreina.
E’ una causa che sposiamo volentieri, è una passione ancor prima che un lavoro vero e proprio (nel senso dell’impegno). A volte per modificare una sola fotografia bisogna rompere (gergo tecnico) una time-line durata ore ed ore di intenso lavoro.
Senza di loro lo sforzo per produrre Il Contagio (titolo del 2° Motoraduno Scoordinati), non sarebbe potuto avvenire, ed ancora una volta desideriamo ringraziarli tutti.
E se la risultante di tale impegno sono i sorrisi e le emozioni delle persone che guardano i nostri lavori, non può che fornirci l’assist per un maggiore impegno.
Non è facile, ma lo accettiamo, come accettiamo le critiche purché siano costruttive e non fine a se stesse.
Continua
IL CONTAGIO Nello specifico del film proiettato pochi giorni fa durante l’Assemblea dei Soci 2011, da dove nasce l’idea del Contagio? Beh, per avere una chiara risposta basta vedere il film in particolar modo il Capitolo 7. In altre parole l’idea del Contagio è venuta dopo aver visionato circa 4.250 fotografie per la realizzazione del film. Tutti gli sguardi degli Scoordinati emanavano una strana luminescenza, come se fossero fonti di luce propria, da qui il concepimento della variabile Virus, un virus che infetta dolcemente, senza destare il minimo sospetto, ma che una volta nel cervello si aggrappa ai neuroni senza via di scampo. E’ stata una bella esperienza, e desideriamo ringraziare ancora tutti per la collaborazione data, in particolar modo gli Scoordinarti Crazy Dance, un gruppo di ballerini nato dal nulla ma che è già diventato un must! Il DVD verrà consegnato a Gennaio, assieme ad altri Gadget, a tutti i Soci tesserati per l’anno 2012, durante la prima riunione/cena che il Mc Scoordinati organizzerà per aprire l’anno 2012. Fine
A cura di yoyo 2° Motoraduno Scoordinati 2011
Il c ntagio
In alto la Cover del DVD che verrà consegnato a tutti i Soci del MC Scoordinati. Il DVD sarà doppio e prevede nel primo il Film IL CONTAGIO, mentre nel secondo tutte le interviste realizzate al Parco Festa.
A cura di YES
YES video production team
Come nasce un video 1. Anzitutto bisogna disporre di telecamere adatte sia per l’uso esterno sia per quello interno, in quanto le saturazioni e l’intensità della luce (esterno/interno) sono assai differenti tra loro. 2. Non bisogna tralasciare le fonti audio da catturare con microfoni adeguati per l’uso specifico. 3. Successivamente cercare di salvare le riprese video effettuate, in apposite cartelle con tagli (ciak) non troppo lunghi. 4. Assicurarsi che le riprese On Board Camera (auto/moto) siano, per quanto possibile, nitide e con pochi disturbi di luce/ombra. Dopodiché inizia il lavoro vero e proprio di editing audio/video.
innumerevoli scatti, quelle ritenute più adatte al contesto che si vuole montare. Importante le fotografie devono avere formato rettangolare.
errori (per errori si intendono animazioni, transazioni, colonne sonore, dissolvenze, scrittura), si apre una nuova Time-line denominata Timeline Definitiva.
7. (Molto importante) Occuparsi in modo quasi maniacale della sezione audio, con colonne sonore ad effetto ed incastri audio camera e soundtrack usando dissolvenze di inserimento e rilascio.
12. Caricare tutti i Ciak nella Time-line definitiva eliminando o riducendo il cosiddetto buco (il classico nero senza audio ne immagine) che si viene a formare tra un Ciak e l’altro.
8. Inserire nelle varie Time-line effetti grafici tra fotografie e filmati.
13. Renderizzare il tutto in formato .Avi (anche se esistono altri formati come: Mpeg-1, Mpeg-2, Avc H.264, Wmv, Mpeg4 o Mov).
9. Se il film è molto lungo, chiudere le varie Time-line renderizzandole in formato .avi della durata di max. 15 minuti, rinominando i file con la parola Ciak1, Ciak 2, Ciak 3 e così via.
14. Impostare il tipo di Codec Video, il Codec Audio la Frequenza di Campionamento e i Canali di uscita.
5. Bisogna disporre di software in grado di montare il lavoro delle riprese video effettuate precedentemente. Un Software per quanto possibile completo negli strumenti audio/video e nelle loro applicazioni.
15. Creare un Menù personalizzato per la Arrivati a questo punto, riproduzione Dvd. riesaminare accuratamente tutti i Ciak prodotti singolarmente. 16. Masterizzare l’intero lavoro 10. Creare i titoli di coda su apposito supporto, usando a scelta (a seconda dopodiché il prodotto è del film prodotto) animazioni completato e pronto per la e font. riproduzione.
6. Esaminare scegliendo
11. Qualora i Ciak risultino omogenei tra loro e senza
la
fotografia tra gli
Fine
IL CONTAGIO
A cura di yoyo
Uscita gennaio 2012 2째 Motoraduno Scoordinati 2011
Il c ntagio
A cura di Grapin
INTO THE WILD
A gennaio del 2008 esce nelle sale cinematografiche il film INTO THE WILD (Nelle terre selvagge), scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”. Il film racconta la storia vera Christopher McCandless, un giovane benestante che, dopo essersi laureato in scienze sociali all’università di Emory nel 1990, dona i suoi risparmi in beneficenza ed abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumistica e capitalista in cui non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia, e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico con lo pseudonimo di Alexander Supertramp. Durante il suo lungo viaggio incontrerà diversi personaggi dai quali riceverà aiuto ed amicizia, donando in cambio il suo messaggio di amore fraterno, ed ai quali, in alcuni casi, lui stesso gli cambierà la vita; fino a raggiungere le sconfinate terre dell’Alaska, dove la natura selvaggia ed incontaminata, col tempo gli farà comprendere che la felicità non è nelle cose materiali che circondano l’uomo, o nelle esperienze intese come eventi indipendenti e fini a se stessi, ma nella piena condivisione e nell’incontro incondizionato con l’altro. “Happiness only real when shared” La felicità è autentica solo se condivisa Christopher McCandless
Il libro a cui il film è ispirato è stato scritto da Jon Krakauer basandosi sui racconti delle persone che lo hanno conosciuto durante il suo lungo viaggio, e gli scritti lasciati da Christopher nei suoi diari trovati in un vecchio autobus abbandonato nei boschi dell’Alaska, da lui chiamato Magic Bus (attualmente meta di pellegrinaggio da parte di coloro che sono rimasti affascinati dalla sua storia), dove fu ritrovato morto nell’Agosto del 1992 da due cacciatori che ne scoprirono il corpo a due settimane dal decesso. Continua
Ufficialmente è morto di fame (al momento del ritrovamento il cadavere pesava circa 30kg) ma altre possibili cause potrebbero essere state il freddo o l’aver ingerito accidentalmente alcune piante velenose.
A cura di Grapin
Tra i suoi numerosi appunti, venne rinvenuta una lettera scritta da Christopher a Ronald Franz, un anziano veterano scontroso che lo ospitò in casa per qualche tempo durante il suo viaggio, e con il quale stabilì un forte legame di amicizia e stima, nella quale, a mio avviso, con estrema e disarmante facilità, Christopher ci fa riflettere sulla misura consapevole di LIBERTA’ che ognuno di noi pensa di avere, e non come possesso, ma come il regalo che ogni giorno il creato ci rivolge, senza il quale, purtroppo sempre più spesso, la nostra vita inesorabilmente si appiattisce e si svuota di prospettive in luogo di LIBERTA’ surrogate che non saranno in nessun modo mai le nostre e per le quali corrisponderemo sempre “l’affitto”. ndr… Lettera di Christopher McCandless a Ronald Franz
“Ron, apprezzo sinceramente l’aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Spero che la nostra separazione non ti abbia depresso troppo. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l’affare Alaska tutto d’un pezzo, riceverai mie notizie. Vorrei ripeterti solo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà non esiste niente di più devastante che un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile di vita più movimentato che all’inizio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato ne assaporerai il pieno significato e l’incredibile bellezza. Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l’ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in una esistenza non convenzionale. La mia opinione è che non hai bisogno ne di me ne di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E’ semplicemente li che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. Spero davvero, Ron, che non appena ti sarà possibile, lascerai Salton City, attaccherai una roulotte al camion e comincerai a goderti il grande lavoro che il Signore ha compiuto nell’ovest americano, vedrai cose, conoscerai gente, e ti insegneranno molto. Dovrai farlo in regime di economia, niente motel, preparati da mangiare da solo e, come regola generale, spendi il meno possibile, perché così ti ritroverai ad apprezzare immensamente ogni cosa. Spero che la prossima volta che ti vedrò sarai un uomo con una sfilza di nuove esperienze ed avventure alle spalle. Non esitare o indugiare in scuse. Prendi e vai. Sarai felice di averlo fatto. Riguardati. Alex.”
A cura di Grapin
Alla quarta regia cinematografica, Sean Penn riesce a raccontare con estrema semplicità la storia di un ragazzo alla ricerca di se stesso raccontandone i sogni, l’inquietudine e gli errori, realizzando un road movie in cui racconta con sensibilità la storia di Chris, senza farlo apparire come un martire o un eroe moderno, ma raccontando semplicemente il suo viaggio verso una libertà estrema. Penn porta sul grande schermo la storia senza un ordine cronologico ma avvalendosi dell’uso di flashback, tra passato e presente, come pezzi di un puzzle che ritraggono lo spaccato di vita di un giovane uomo. Grazie anche ad un’intensa fotografia, il regista riesce ad esaltare la bellezza di molti paesaggi naturali incontaminati, giocando con i contrasti tra natura e civiltà. La colonna sonora viene affidata all’amico Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, che realizza insieme a Michel Brooke componimenti melodici e strumentali con venature folk. Semplicemente straordinaria ed estremamente vicina ad una regia leggera e coinvolgente, con la quale trova il giusto complemento armonico. Buona visione, e per i nostalgici buona lettura!
A cura di yoyo
Un Bus in mezzo al nulla nel cuore dell’Alaska. Come se qualche entità sovrannaturale abbia preso questo Magic Bus e lo abbia posizionato dove occhio umano non può arrivare, nel cuore delle terre selvagge, dove, se sei fortunato puoi incontrare un altro essere umano a distanza di giorni… Il Magic Bus è un GMG del 1961 con motore Chevy 5.700 a 3 marce da 46 posti. Il Fairbanks Transit n. 142 veniva usato per il trasporto pubblico per la città di Fairbanks. Nel 1961 venne acquistato, assieme ad altri due, dalla Società Edilizia Yutan Construction Co, trasformandole in abitazioni durante la costruzione delle strade attorno a Stampede. Nel 1963 furono del tutto abbandonati, ma mentre gli altri due vennero smantellati, il Magic Bus venne lasciato come rifugio per i cacciatori del posto. Fine
A cura di yoyo
ZENVO ST1 Più che un’automobile sembra un Demone su quattro ruote. La Zenvo ST1 è un Prototipo interamente costruito a mano, la Zenvo Automotive, casa Automobilistica Danese, ha già dichiarato che la ST1 verrà prodotta in soli 15 esemplari in tuto il mondo. La Supercar in questione benché possa sembrare una vettura per pochi usi, si dimostra facile da guidare e assai confortevole nella posizione di guida. Il Motore è un V8 16 valvole di 7.000 cc con un alesaggio x corsa di 104.8 x 101.6 mm. La trazione è sull’asse posteriore mentre il cambio è manuale a 6 rapporti. Le prestazione fanno girar la testa: con i suoi 810 Kw, sprigiona 1.104 Cv a 6.900 giri/minuto. L’accelerazione da 0-100 km/h avviene in 3.0 sec. Il consumo ahimè non è dato sapere.
Continua
Nella sua semplicità gli interni della Zenvo conservano un fascino particolare, con tutto il necessario a portata di mano e con un ampio Lcd in buona vista al centro del cruscotto. I sedili sportivi ed avvolgenti riportano il disegno delle griglie esterne.
a cura di Yoyo
A cura di yoyo
Quasi inutile riportare il prezzo di questa creatura, in fin dei conti è una vettura destinata a soli 15 possessori in tutto il mondo e che ci crediate o no, sono già tutte vendute! Nello specifico la Zenvo ST1 monta come optional un cambio F1 a 7 velocità con comandi al volanti. I cerchi in leghi sono i
carbonio e l’impianto frenante è affidato a dischi di 394 mm in ceramica con 8 pistoncini. Le dimensioni sono: Lunghezza 4.665mm, Larghezza 2.041mm, Altezza 1.198mm. L’interasse è 3.055mm mentre il peso è di 1.376 Kg.
69 lt, mentre la capacità di carico è di 130 lt. La ST1 infine monta pneumatici 255/35 R19 (Y) all’ anteriore e 335/30 R20 (Y) al posteriore. In una parola, Demoniaca! Fine
La capacità del serbatoio è di
A cura di POGGIaMORELLA
L'ispirazione è quell'attimo di follia che ci prende improvvisamente e che ci permette di vivere, certificare, un pensiero, un'azione. E' l'attimo in cui prendiamo l'iniziativa con una persona che ci attrae fisicamente, è il momento in cui decidiamo di effettuare un sorpasso, è il briciolo di spazio temporale definito da Mazzini come pensiero e azione. Il pittore che all'improvviso sa cosa vuole dipingere, il regalo che balena alla mente perfetto per un amico/a, l'idea lavorativa che nessuno aveva avuto fino a quel momento. In questob caso è la degenerazione mentale di chi scrive mettendo su carta attimi vissuti, sensazioni provate, ed in questa eterea demenza, il miglior risultato è il riuscire a trasmettere ad altri ciò che si prova, che si vive. La poesia sui motociclisti è nata dopo tanti anni vissuti su due ruote, in cui ho deciso di "catalogare" una serie di personaggi legati al mondo dei bikers. Cosi ho dipinto il motociclista aggressivo, quello "inventore", ma anche quello che utilizza la propria moto solo per vantarsi di averne una, senza percepire dentro il vero spirito di categoria. Concludo parlando, in un egocentrismo latitante, di me, e di quel
A te POESIA
senso di libertà che la moto mi infonde, e che mi ha portato, più o meno cinque anni fa, a decidere di abbandonare definitivamente per scelta le quattro ruote. Buona lettura. Giggi "Poggiamorella" Cartoni - Il Salustro www.ilsalustro.it PS: è logico che, in perfetto stile motociclista, chi ritiene che queste righe siano una vera cagata, lo debba esprimere in modo personale, sereno ed assolutamente veritiero.
Continua
Ruggiti che aggrediscono l’asfalto, guardandoti con fare minaccioso nell’attesa che una risposta sia nella manetta, ti sfidano giocando coi colori della strada.
A cura di POGGIaMORELLA
Acrobati impazziti nella mente, rischianti molto più del necessario, svolazzano a volte non finendo l’esercizio. Stranieri sognanti panorami sconosciuti, si cibano di smog solo per vanto, seguaci di una moda alternativa un giorno, ora non più, e si inquadrano nel gioco più comune dello stile. Cleptomani di rischio e di smaniose velocità impazzite in un anello magico ma chiuso, rivivono il piacere di un amore senza fine. Esteti di modifiche e di suoni, condiscono di vezzi e di colori la loro amante, sposa, figlia, madre, e qualche volta forse concubina. Fanciulle rapite da un oggetto virile, maschio e al tempo stesso armonico, si cibano di quello stesso desco con cui uomini rudi e mesozoici guerreggiano, come clava brandita con orgoglio ed innalzata al sole.
Patrizi vivono il momento della monta soltanto per richiesta da narciso, non certo perché è l’animo che chiede; rivivono un piacere universale semplicemente come atto dovuto, certificante solo un’alterigia dettata da vestiti tintinnanti. Ed io, che vivo di un piacere quotidiano che non dà l’oro sol dell’occasione, gioisco la libertà che vivo nel momento in cui possiedo, con le gambe arcuate, quest’anima che pulsa nelle vene, senza riuscir a decifrar l’effetto che ne sorte. Il sole, il mare, l’aria, il vento, il caldo, il freddo, e poi la pioggia, rammentano a quest’animo giocoso amore, vita, gioia, sesso ed altro, ma soprattutto un piratesco senso di conquista di quel bottino magico che rubo in ogni attimo del tempo, che percepisco interiormente sempre e che nessuno potrà mai cambiare: il gusto della vera libertà.
REAL STEEL
A cura di yoyo
Personalmente credo sia arrivato sul grande schermo il Film dell’anno. Un Cult-Movie capace di entusiasmare e commuovere allo stesso tempo, uno di quei capolavori cinematografici che Hollywood di tanto in tanto riesce a sfornare dai suoi amati Studios.
comodamente a casa.
I botteghini americano hanno letteralmente sbancato, e sembra che in Europa sia avvenuta la stessa cosa.
Ma andiamo per ordine; la trama del film non è altro che una tenera storia d’amore tra padre e figlio che dopo molti anni di allontamanto riescono a trascorrere un’estate insieme, mesi nei quali padre e figlio inizieranno una lunga ed intensa scalata verso il successo della
Consiglio vivamente di andarlo a vedere sul grande schermo, e se ciò non fosse possibile di acquistarlo per goderselo
La critica già pregusta un sequel, e tutti gli appassionati, già milioni in tutto il mondo, sperano in un seguito. Il fenomeno sta conquistando la Rete, e già sono in venita i modellini Robots del film.
Boxe. Ma siamo nel 2020 e la Boxe nel frattempo è cambiata, infatti sono dei Robots a darsele di santa ragione sul ring, comandati dai loro, per come dire, Team Manager. Sentimento e adrenalina saettano sui e giù per il corpo e a stento si riescono a trattenere lacrime e colpi. Insomma contagioso!
letteralmente
VOTO = 9 Continua
A cura di yoyo
L’interpretazione di Hugh Jackman è perfetta, se si pensa che ha dovuto prendere lezioni di Boxe per girare la pellicola. Jackman nel film è Charlie Kenton, un ex pugile che ha dovuto appendere i guantoni al chiodo perché il mondo si è evoluto ai Robots. Gli altri interpreti sono: la bellissima Evangeline Lilly (interpreta Bailey Tallet), il giovane Dakota Goyo (Max Kenton), Anthony Mackie (Finn), Kevin Durand (Ricky) e Hope Davis nei panni della Zia Debra. Continua
REAL STEEL
A cura di yoyo Qui sono rappresentati alcuni protagonisti del film. ATOM = Il Robot protagonista per eccellenza, colui che riesce ad intenerire con il suo sguardo e ad entusiasmare con i suoi colpi.
AMRUSH = Il Robot che apre il film, combatte contro un toro vero di 1 tonnellata, mentre lui pesa appena, si fa per dire, 500Kg. MIDAS = Veloce, cattivo e terribilmente potente, quando sembra ormai sconfitto reagisce mostrando a tutti di cosa è capace! NOISY BOY = Incredibilmente avanzato, possiede comandi vocali per gli spostamenti, cosi il suo Manager invece di avere un comando manuale per farlo combattere, usa un microfono on cuffia. Nel film appaiono altri Robot temibili e letali uno su tutti ZEUS, ma meglio non anticiparvi altro, vi toglierei il gusto di vedere il film. Fine
Moto history - Suzuki GSX-r 1100 A cura di YOYO
La GSX-R 1100 è stata prodotta dal 1986 al 1997, in 4 serie diverse. La 1° serie dal 86 al 88 fu caratterizzata da un motore raffreddato aria - olio di 1052 cc e
una potenza di 130 CV a 9.000 rpm, aveva ruote da 18 pollici, nella 2° serie (dal 89 al 90) il motore saliva di cubatura, portandosi a 1127 cc, con una potenza di 143 CV a 9.500 rpm e l'introduzione delle ruote da 17 pollici, la 3° serie (dal 91 al 92) ha sempre il motore della seconda serie, ma la potenza
sale a 145 CV a 9.600 rpm, la 4° serie (dal 93 al 97) adotta un motore raffreddato a liquido da 1074 cc e la potenza si porta a 155 CV a 10.000 rpm, questa sarà la versione definitiva della moto.
Nel corso delle varie serie le carenature hanno mantenuto lo stesso stile, ma da serie a serie sono cambiate leggermente nella forma e nei fari, un'altra differenza tra una serie e l'altra è il telaio, che ha avuto sempre leggere differenze. La prima serie (1986 - 1988) è stata la capostipite delle maxi sportive, praticamente una moto da corsa con i fari. Era la migliore in pista della fine degli anni '80. Con la serie successiva la Suzuki pensò di puntare a migliorare la maneggevolezza e facilità di guida a scapito della potenza e velocità di punta. (Decisione criticata dagli amanti delle piste).
A cura di yoyo SUZUKI GSX-R 1100 (1990) Motore In linea di 1127 cc, 4 tempi, 16 valvole Rapporto di compressione 10.0:1 Alesaggio x Corsa 78.0 x 59.0 Sistema di raffreddamento Aria e Olio (Sistema SACS) Alimentazione 4 carburatori "slingshot" Mikuni BST 40 a depressione Cambio 5 Velocità Potenza 143.00 Cv (104.4 Kw) a 9.500 rpm Frizione Multidisco in bagno d'olio a comando idraulico Trasmissione finale Catena Pneumatico anteriore Michelin o Dunlop 130/60 ZR17 Pneumatico posteriore Michelin o Dunlop 180/55 ZR17 Impianto frenante anteriore Doppio disco da 310 mm semi-flottante Impianto frenante posteriore Singolo disco da 240 mm fisso Peso inclusi liquidi e pieno carburante 243.0 Kg Capacità Carburante 21 Litri Velocità Massima 270.5 Km/h Accelerazione 0-400 mt 10.519 sec. Consumi Urbano13 - Extraurbano 16.8 - Autostrada a 130 Km/h 15.7 (valori Km/lt) Altezza sella 795 mm Dimensioni 2090 x 755 x 1150 mm Telaio Doppia culla continua in trafilati rettangolari d'alluminio e inserti pressofusi Sospensione anteriore Forcella teleidraulica da 41 a steli rovesciati regolabile Sospensione posteriore Forcellone oscillante e monoammortizzatore teleidraulico progressivo a serbatoio separato regolabile
Fine
Bellissima la versione con la colorazione rossa e nera con cerchi in lega bianchi o grigi.
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO A cura di DID748
Viaggio in solitaria nella terra del fuoco
Al Cavaliere Del Vento, uomo che con un sorriso ha preso un pezzo del mio cuore, Angelo che con il suo volo mi accompagna lungo la strada. Ti voglio bene amico!
Proseguo del nr. precedente
20/8/07 ore 22.00 Bjarteyjarsandur Hvalfjordur
fattoria fiordo
In questo momento piove! Grazie però, ho incontrato bel tempo, per i canoni di qui, per 4-5 giorni, e quindi forse è pure giusto che ora piova un po’, tanto per non perdere l‘abitudine. Ho fatto tutto quello che mi ero proposto, e le piste complesse da affrontare da carico sono finite, almeno per qualche giorno, quindi grazie davvero, e quindi giusto che piova. Sono andato a chiudere la tenda, appena socchiusa, perché vento e pioggia si fanno sentire!! Tornando mi sono messo a curiosare in questo ambiente dove mi trovo: era sicuramente una stalla, oggi convertita d' estate in una cucina e posto dove intrattenersi per gli ospiti, ma da ogni meandro tale ambiente trasuda la vita di questa famiglia durante l' inverno. Lui, bel ragazzone di 1.90 mt, biondo, è sicuramente un pittore, o meglio è un fattore, contadino, affittacamere, affittapiazzole, pittore. Ci sono dei suoi quadri appesi, locandine di una mostra
che deve aver fatto. Ci sono giochi per bambini (ha due figli), stereo, lavatrice. Deve essere la loro sala svago invernale! Deve essere duro l' inverno qui, nonostante i soli 100 km da Reykjavik. E' un bel posto, il campeggio non è un gran che, ma si affaccia sull' Hvalfjorur, che la guida dice esser frequentato delle balene, ed io giuro di sentire richiami che non sono di uccelli, ne di animali terrestri. Che stia impazzendo!? O fossero proprio balene!? Mah... Il panorama è fantastico, e poi non costa un cazzo sto campeggio: circa 6 euro... E’ poco in generale, figuriamoci per qui!! Ieri giornata di trasferimento dai fiordi occidentali a qui, circa 500 km di cui 300 sterrati. Ero distrutto, sono arrivato alle 11 di sera. Oggi invece tutti sterrati, nell' interno, scarico, all' insegna della scoperta e della guida estrema. Oggi la mia prima pista per “Veicoli speciali” (ndr in Islanda esistono 4 tipi di percorsi ufficialmente così definiti: 1 strade asfaltate e non, percorribili da ogni tipo di veicolo; 2 strade sterrate percorribili solo con veicoli 4*4; 3 piste per soli fuoristrada; 4
piste per veicoli speciali con elevata altezza da terra). Me la sono scelta corta, circa 15 km, per avere un assaggio... Beh, se ste piste per mezzi speciali son tutte così, è una follia!!! Durissima, tostissima, tutta massi, sassi, dislivelli tra la parte centrale e le laterali dove passano le ruote a volte maggiori di mezzo metro, tubi in superficie di diametri enormi da superare, salite dove mi sono impantanato almeno 15 volte, scavando buca con ruota posteriore, fino ad arrivare ad appoggiare il paramotore a terra... Imbarcate a non finire, ho abbozzato vistosamente il catalizzatore, piegato il cerchio anteriore... Mi sono fatto un culo come non so, sudato all' inverosimile con 2 gradi di temperatura. Ho pensato almeno 10 volte di tornare indietro, ma non lo ho mai fatto, non per il coraggio di proseguire, bensì per la paura di tornare indietro. Continua
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco E' stata dura, non lo nego, ho anche avuto paura di non riuscire ad uscire da quella situazione! Ma la soddisfazione alla fine, dopo circa 4 ore per fare 15 km, è stata grandissima, mi son sentito un grande, un fico, un bravo motociclista, perché oggettivamente non so quanti sarebbero riusciti a salire su per quella pista... E sono anche stato molto fortunato. Alla fine della pista, prima del ricongiungimento con una più semplice, c' erano anche tre guadi da affrontare... assolutamente non degni della difficoltà di quella pista. Non so se tutte queste piste per veicoli speciali sono così, ma se fosse, non mi ci inerpicherò più, troppo rischio di rompere, o non riuscire ad andare avanti, da soli significa andarsela a cercare!!! Comunque, dopo questa performance, ho attraversato per la prima volta il vero interno dell' isola, ho attraversato colate laviche, con appena fuori dalla pista deserti di pietre taglienti ed acuminate squarcia-pneumatici. Un inferno ed un paradiso, vento gelido fortissimo, ghiacciai, distese di rocce nere, poi rosse poi grigie. Deserto, deserto pieno di corsi d' acqua, cascate, vapori endogeni... Strano, bello, incredibile...
Fermati tempo, corri troppo, fermati ti prego, sto bene. Islanda, hai rapito il mio cuore; Islanda regalami giorni idilliaci come hai fatto fino ad ora. Islanda, chissà, forse terra del mio futuro, sicuramente terra del mio presente, grazie, grazie di cuore per avermi accolto, e di cullarmi in questa solitaria, desiderata, ambita, dura avventura. Tuo ospite Daniele.
Tecnico: un pezzo di 47 asfaltata, e subito dopo l' area di servizio, imboccato strada 50, poi 507, poi 50, poi 508, tutti sterrati perfetti, meglio dell' asfalto. La 508 diviene poi f508 pista di 15 km veramente dura: sconsiglio vivamente a meno di non avere una moto leggera ed essere in compagnia, ma tenere presente che sarebbe dura anche con una enduro spinta. Nel tragitto bisogna aprire e chiudere 2 cancelli per il contenimento delle pecore. Dopo un paio di km dall’ imbocco della pista, c'è un bivio: a sx, dove sembra la migliore, ci sono un paio di km impossibili, e poi la pista muore. Bisogna andare a dx, dove c'è un cancello da aprire, anche se non sembra proprio il percorso giusto. Alla fine di questo
A cura di DID748 inferno, ci son 3 guadi fattibilissimi, alle 15.00 max 30-40 cm. Alla fine ricongiungimento con pista 550, tortuosa, ma fattibile e bellissima. Deviazione di 10 km sulla 551 che muore sul ghiacciaio, con un piccolo guado che però aveva tutta l'aria di potersi incazzare di brutto; acqua max 40 cm ore 18.00. Ritorno su 550, poi 518 asfaltata, 50 asfaltata, 1 e 47 asfaltate fino alla fattoria Bjarteyjarsandur. Tutto questo è stato compiuto con moto scarica, solo attrezzi a tanica benzina, da carico sarebbe stato tutto molto complesso, e sicuramente per le mie possibilità impossibile per quanto riguarda la f508. Continua
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO A cura di DID748
Viaggio in solitaria nella terra del fuoco
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco 20/8/07 ore 17.30 fattoria Bjarteyjarsandur Oggi, per la prima volta da quando sono partito quasi un mese fa (1 mese!? Cazzo!!), oggi dicevo mi sento un po' triste. Fuori piove, o meglio diluvia, non si vede assolutamente nulla, e c'è un vento che, nel caso uno se lo potesse dimenticare, ricorda con audacia la latitudine a cui ci si trova. La nebbia è veramente fitta, e la pioggia non è da meno. Stamattina ho provato, mi sono messo tutto il completo anti-diluvio, e pieno di buone speranze ho imboccato la strada che mi avrebbe portato alla penisola dello Snaefellsnes, come ieri sera programmato! Dopo 50 dei 350 km in programma, sono tornato in dietro. Il vento mi ha fatto uscire di strada 2 volte, la nebbia non mi permetteva di vedere nulla oltre una quindicina di metri. Assurdo continuare! Sono così andato ad Akranes, ho fatto spesa di cibo e di birra alcoolica, e mi sono ritirato nell' ambiente cucina della fattoria. Oggi per la prima volta ho tempo per pensare, ma non è tempo voluto, cercato, è tempo forzato,
ed oggi per la prima volta mi sento triste, e forse anche un po' solo... I motivi sono tanti: triste perchè forse troppo viziato penso a quanto di questo posto non sono riuscito a vedere causa difficoltà pratiche, nonostante ho lavorato con tutto me stesso per superarle; triste perchè mi rendo conto di dover cominciare a programmare le prossime tappe in funzione del ritorno, e tutto va troppo veloce; triste perchè mi passano in testa ricordi del passato duri e malinconici, che mi fanno soffrire; triste perchè non so cosa farò del mio futuro al termine di questa avventura; triste perchè un po' solo... Sono un moccioso viziato!
ore 23.00: Va meglio... piove sempre, tira sempre bufera, ma va meglio. Ho bevuto un po' di birre, mangiato tanto, bene, e sano, ho stilato il programma per i prossimi 3-4 giorni. Domani, qualunque sia il tempo, si va a Reykjavik, mi farà bene un po' di gente... Me ne vado in tenda sotto il diluvio.... Tecnico: strada 47 e poi 51 fino ad Akranes, poi 51 meridionale, 1 e 47. Tutto asfalto allagato. Continua nel prossimo nr.
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO A cura di DID748
Viaggio in solitaria nella terra del fuoco
UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco
A cura di YOYO Anche quest’anno lo Scoordinati Racing Team si è dato da fare molto per accontentare la voglia di pista di alcuni Scoordinati ed ogni volta la macchina Scoordinata si è messa in moto nel migliore dei modi, per quanto riguarda la logistica e gli spostamenti da effettuare. Purtroppo questa è una passione molto costosa, basti pensare che per una giornata di prove libere tra gomme, benzina, in alcuni casi albergo, furgoni e carrelli, partono parecchie centinaia di euro. Per questo motivo cerchiamo sempre di far il possibile pur di concentrare sforzi ed euro in un’unica direzione, ovvero quella di accontentare tutti coloro sono invasi da una folle ed incontrollata estasi di pista. Organizzare gli spostamenti non è sempre cosa facile, raggiungere il circuito con mezzi quali furgoni e carrelli è d’obbligo per chi vuole saggiare un po’ di adrenalina su di un circuito. Quest’anno credo siamo stati più di una volta
SCOORDINATI RACING TEAM
all’altezza e non lo dico cosi per dire, ma perché è stata la pura verità. Anche se non nasciamo come Motoclub prettamente Racing, tra di noi ci sono Bikers che potrebbero tranquillamente partecipare ad un qualsiasi Trofeo Italiano, quindi cercheremo anche il prossimo anno di raggiungere di volta in volta i più bei circuiti italiani per dar sfogo alla nostra spasmodica voglia di corse. Continua
UN ANNO DI PISTATE
20 e 21 MARZO CIRCUITO DEL SELE 23 APRILE VALLELUNGA (turno neofiti) 04 MAGGIO MISANO ADRIATICO 27 AGOSTO MISANO ADRIATICO 04 GIUGNO VALLELUNGA (turno neofiti) 30 OTTOBRE IMOLA
SCOORDINATI RACING TEAM UN ANNO DI PISTATE
A cura di YOYO Come dicevo pocanzi alcuni sono velocissimi, altri meno, altri ancora terribilmente lenti, eppure ogni volta che stiamo insieme non ci sono distinzioni di alcun genere tra di noi.
Tutti dispensano consigli e si prodigano affinché la giornata Racing si svolga nel migliore dei modi, risolvendo problemi anche dell’ultimo momento. E chi è impegnato in pista può contare sul fatto che chi in quel momento si sta riposando, è fiondato sul muretto dei box per vedere l’amico Scoordinato che sfreccia sul rettilineo. Insomma ci aspetta un 2012 ricco di curve, in totale sicurezza sia per il Reparto Uomini che per il collaudatissimo Reparto Donne, qui da noi non si fanno distinzioni e tutti, e ribadisco tutti, gli danno un gran bel gassone. A nome dello Scoordinati Racing Team, Auguri di Buone Feste Natalizie ed un 2012 memorabile. Fine
CHILOMETRAGGIO GITE E RADUNO 2011 A cura di yoyo
Conteggio chilometrico e relative uscite
CHILOMETRAGGIO GITE E RADUNO 2011 A cura di yoyo Il nuovo calendario uscite per l’anno 2011 si è svolto nel migliore dei modi. Un plauso ed un ringraziamento particolare va al nostro addetto al Turismo (Desmosandro) che coadiuvato dall’intero Consiglio Direttivo del nostro Motoclub, ha selezionato 12 valorosi Soci che hanno avuto il compito di organizzare uno o più eventi ciascuno. Non sono mancate quelle che noi definiamo le Pistate, ovvero giornate dedicate al puro divertimento in pista, ma sempre muovendosi in massa, così da occupare di volta in
Conteggio chilometrico e relative uscite
volta gli Autodromi di mezza Italia. Va ricordato che anche quest’anno le nostre gite non si sono limitate ad uscite fine a se stesse. Ma nel limite del possibile abbiamo cercato di accontentare tutti, con itinerari sempre diversi e luoghi talvolta con il loro fascino culturale e realtà turistiche che fanno della nostra Italia, la bella Italia. Non sono mancate le cene, i pernottamenti e le motozingarate in tenda. Insomma i 120.193 km percorsi (sommando ogni singolo socio
nelle uscite) non sono un dato da sottovalutare, anzi… La risultante di questo sforzo sono stati i numeri di affiliazione al nostro Motoclub, numeri che hanno superato i 100 iscritti, quota che riporto con privilegio a caratteri cubitali alla fine di questo articolo. Al prossimo anno!
Fine
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Motoclub
Presidenza
Pubbliche Relazioni Sponsor Addetto agli articoli sportivi Forum (moto velocità) Capo Sicurezza nelle manifestazioni Traffic Manager
Revisione Conti e Bilanci Redattrice Registro Verbale d’Assemblea
Addetto e Responsabile al Mototurismo Responsabile del TTS (trofeo turistico scoordinati)
Supporto Segreteria Supporto Contabilità Revisione Conti e Bilanci Responsabile Tesseramento
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Motoclub
Responsabile Fanta Scoordinati Superbike Aggiornamento TTS (in collab. con Max214) Redattore Scoordinati News (web magazine) Articoli, contenuti e grafica Web Reportage ufficiali Scoordinati, SBK e Motogp Montaggi Video (in collab. con YES video production team)
Relazioni Pubbliche Sponsor Collaboratore Segreteria
Logistica Relazioni FMI
Responsabile Area Solidale Supporto Segreteria Supporto ContabilitĂ Contatti Comitato Regionale Lazio - FMI Collaboratore Moto Turismo
Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati Non sei solo! NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD SCOORDINATI 1. In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente proibiti i passaggi radenti ad alta velocità. 2. E’ nostra abitudine segnalare al Biker che ci precede eventuali pericoli lungo la strada previo alzata di mano o fuoriuscita della gamba dalla moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es: auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc), viceversa se il pericolo viene da sinistra. 3. In fase di allungo dal gruppo è consigliabile attendere quest’ultimo in prossimità del primo incrocio principale utile, questo per ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento. 4. Cercare per quanto possibile di rispettare la puntualità negli appuntamenti. 5. Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi della presenza dell’ultimo. 6. La testa del gruppo deve sempre attendere sempre la coda del serpentone in prossimità degli incroci principali. 7. Non c’è una regola precisa, quindi nei Motoraduni con premi in caso di vincita, chiunque può chiedere di ritirare il premio. 8. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le moto parcheggiate accanto nel caso di caduta. 9. In fase di staccata prima di una curva facilitare un eventuale sorpasso se ci si è accorti dell’arrivo di un altro Biker, quindi non allungare la staccata evitando di trovarsi in spiacevoli situazioni di lungo per entrambi! 10. Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a voi, il pericolo viene sempre da lontano. 11. Rispetto per sé stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto per la moto! 12. In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica alla moto, è nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il malcapitato. Se il problema è risolvibile si riparte, altrimenti si formeranno 2 gruppi, il primo continuerà il giro, il secondo rimarrà sul posto fino alla risoluzione del problema. 13. Il Presidente è responsabile in solido di danni arrecati a cose o persone, quindi è consigliabile tenere un comportamento disciplinato e corretto durante le manifestazioni.
Queste sono regole comportamentali che il Motoclub Scoordinati adotta da quando è stato costituito, ogni membro è consapevole e responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che può portare. Qui si va in moto non in bicicletta, la sicurezza prima di tutto. Nessuna delle regole sopra elencate è obbligatoria ma per una più cordiale convivenza si consiglia vivamente di seguirle. Non pecchiamo di presunzione ma se sei arrivato fino a noi e magari sei un nuovo iscritto un motivo ci deve pur essere. Qui sei tra amici motociclisti e non solo tra motociclisti.