GISELLE
CHAIM
Universidade de Brasilia (UnB) Punta Nave, 03.09.2012 - 08.02.2013
Renzo Piano Building Workshop + Fondazione Renzo Piano Internship Program + Student’s Report
La mia storia La mia esperienza di lavoro in RPBW In ufficio e a Villa Nave Una vita in sei mesi Grazie
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GISELLE MARIE CORMIER CHAIM BRASILIANA - mezzo francese e innamorata dall’Italia VIVE A BRASILIA - BRASIL - la città che ispira l’architettura STUDIA A Universidade de Brasilia (UnB) 24 ANNI - compiuti a Genova
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ARCHITETTURISMO - le due cose che amo di più
Nel mio primo giorno di lezioni presso l’Università di Brasilia, un insegnante raccontava delle opportunità di studio e lavoro che noi studenti avevamo e nell’occasione ha citatto l’accordo che l’Università di Brasilia aveva con la Fondazione Renzo Piano da circa 10 anni. Non sapevo cosa fosse nemmeno conoscevo Renzo Piano e il suo lavoro. Una volta tornata a casa, ho fatto qualche ricerche e mi sono resa conto de chi era Renzo. Mi ricordavo che anni prima, senza sapere che un giorno sarei stata architetto e avrei conosciuto Renzo Piano, ero a Parigi e guardavo il Centro Pompidou. ‘E stato uno dei progetti che mi ha spinto a studiare l’architettura e dopo aver scoperto che era di Renzo, mi sentivo più motivata a lavorare nel suo ufficio. Essendo gli esami molto rigidi, ho cominciato a prepararmi dall’inizio. Dobbiamo superare quattro esami ed è obbligatorio conoscere l’inglese e l’italiano. Così, ho fatto lezioni private e ho studiato l’italiano a Camerino, nelle Marche, per due mesi. E’ essenziale avere buoni voti e un buon portfolio, così ho lavorato il massimo che potevo durante i miei studi. E‘ anche importante avere buone esperienze lavorative, così dall’inizio dell’università ho lavorato in studi di architettura, sempre con l’intenzione di migliorare la mia conoscenza del nostro mestiere. Dobbiamo anche conoscere tutto il lavoro dello studio, e questo mi ha fatto studiare per mesi nella Biblioteca Centrale di Brasilia coi libri di Peter Buchanan sull’opera di Renzo. Ho fatto un quaderno in cui ho sistemato tutto ciò che studiavo mentre associavo ad ogni progetto un disegno per ricordarmelo più facilmente nel momento delle prove scritte. E’ richiesta anche una certa abilità modellistica e per questo ho partecipato ad un laboratorio nel qualle ho realizzato come progetto finale un modello alla scala 1:75 della sede bellissima del RPBW dove volevo lavorare. Doppo aver superato gli esami, sono stata scelta per rappresentare l’Università di Brasilia e il Brasile.
Modello finale del Model Lab @ Facoltà di Architettura e Urbanismo (UnB) Modello in legno dall’ufficio a Punta Nave 1:75
PerchĂŠ ho fatto tutto questo? Non lo so spiegare molto bene. Forse sono proprio queste sensazioni inspiegabili che motivano le persone a realizzare i loro sogni.
A gente tem que sonhar, senao as coisas nao acontecem Oscar Niemeyer
Sesto San Giovanni è stata la città delle fabbriche. Fabbriche di tecnologia, di modernità, ma anche di crescita democratica e sociale. Ne porta i segni nell’urbanistica dei luoghi ma anche nella sua cultura e nella dignità dei suoi cittadini. Il progetto di trasformazione in corso non lo può ignorare. Mi piacerebbe restasse fabbrica: una fabbrica di idee. Vedo dei centri di ricerca, vedo delle università, vedo dei giovani al lavoro e un vivaio di imprese, in un contesto di nuovi mestieri. Certo ci saranno negozi, certo ci saranno residenze, uffici, luoghi di scambio e di cultura e un grande parco, (...) Ma la vera anima deve continuare ad essere quella della fabbrica. Da città di fabbriche a fabbrica di idee. Quanto al progetto, non può essere che un sistema aperto: cadono i muri della Falck e improvvisamente la comunità intera si appropria di un grande parco. Le strade si connettono, il verde invade nuovo e vecchio e si costruiscono i ponti tra la città esistente e l’area industriale, al di sopra e al di sotto del fi ume di binari della ferrovia. Renzo Piano
Team
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Giorgio Grandi, Susanna Scarabicchi, Olaf de Nooyer, Mark Carrol, Musci Baglietto Donald Hart, Danielle Piano, Eddy Magnano, Danilo Vespier, Onur Teke, Andrea Peschiera, Paola Carrera, Mara Ottonello, Paolo Pelanda, Simona Giorgetta, José Taborda, Giselle Chaim, Suzy Plusquellec
SESTO SAN GIOVANNI - EX-AREE FALCK <<Da città di fabbriche a fabbrica di idee>> Durante questi sei mesi ho lavorato principalmente sul progetto di Sesto San Giovanni a Milano e ho avuto la fortuna di imparare tanto sull’architettura con persone varie su fasi di progetto diverse, dal masterplan alla mi-
croarchitettura. Il progetto è piuttosto complesso perché si tratta di una zona di riqualificazione urbana dell’area exFalck, che oggi rappresenta una grande lacuna tra la città di Sesto San Giovanni e la stazione ferroviaria, e di conseguenza della zona di Milano. La riqualificazione della zona industriale dell’ExFalck costituisce la creazione di una nuova città immersa in un grande parco. Residenze, commercio, uffici, attività culturali e la Città della Salute convivono con strutture preesistenti: la la stazione ferroviaria e gli edifici che appartengono alla lista del patrimonio storico dell’UNESCO. La mia partecipazione al progetto di Sesto è cominciata con il team di Giorgio Grandi, con il quale ho realizzato una serie di modelli in scala 1:2000, con l’obbietivo di discutere il piano urbanistico proposto. Negli incontri con Renzo, in cui eravamo sempre tanti, ho avuto proprio lezioni di disegno urbano e dell’importanza del landscape, che forse non avrei nell’università. In un evento in cui si è discusso sulle “case alte,” abbiamo fatto prove per le altezze delle 14 torri che variavano da 50, 60 e 70 metri. Quello è stato un evento importante per ripensare la zona residenziale di Sesto.
Con Giorgio, Mara, Paolo, Eddy e Donald ho lavorato per alcuni settimane nel montaggio e posteriore confronto di diverse soluzioni possibili per il Masterplan, considerando le decisioni presi negli incontri con i clienti e gli ingegneri che si occupavano delle infrastrutture. Con Paola, ho lavorato negli studi rispetto le case alte. Abbiamo provato diverse tipologie possibili per il progetto delle residenze, tenendo in conto l’impatto visivo rispetto alle costruzioni pre esistenti e gli aspetti di sostenibilità. Con Danilo e Musci ho lavorato brevemente sul disegno dei parcheggi del T5, uno dei più impressionanti edifici storici che sarà trasformato in un grande centro commerciale. Con Giorgio, Daniele e Onur ho lavorato sul tema delle connessione tra la stazione, la città e l’ospedale. Abbiamo fatto alcuni modelli della Piazza della Stazione e degli sistemi di trasporto pubblico. Con Onur, Andrea, Susanna e Giorgio ho lavorato sull’ospedale, ma quest’è già un’altro capitolo...
Modelli di Studio Masterplan a Sesto San Giovanni
1:2000
Modelli di Studio Le diverse opzioni di torri per le residenze di Sesto Plastica 1:2000
Modelli di Studio Le diverse opzioni di torri per le residenze di Sesto Schiuma 1:500
Team Susanna Scarabicchi Onur Teke Andrea Peschiera Giorgio Grandi Olaf de Nooyer Mara Ottonello Paolo Pelanda Gregory Melitonov Simona Giorgetta JosĂŠ Taborda, Giselle Chaim
CITTA DELLA SALUTE E DELLA RICERCA SESTO SAN GIOVANNI - EX-AREE FALCK <<Un mix di umanesimo e scienza, da realizzare in periferia e in mezzo al verde>> L’ospedale è solo una parte del immenso progetto di Sesto San Giovanni ed è in se stesso abbastanza complesso. Si tratta di un ospedale che dov’essere referenza per la regione lombarda e anche per l’Italia e che doveva seguire alcuni pressuposti: l’umanizzazione, l’urbanità, la socialità, l’organizzazione, l’interatività, l’inovazione e la ricerca. Nell’ospedale di Sesto, il programa includeva zone di ricerche, uffici, aula magna, commercio e albergo, oltre le funzioni tradizionali degli ospedali. Il concetto del progetto era, cosi, di un ospedale in padiglioni, in cui il verde facessi parte del progetto in modo tale da garantire ai malati la miglior percezione dello spazio dove si troverebbero. Renzo ha definito alcuni elementi che hanno definito il progetto: la
Grazie alla posizione dell’ospedale nel sito rispetto alla stazione e agli edifici storici - il T3 (La Pagoda), l’OMEC e il Camino Fumi, la mainstreet è stata definita come un’elemento essenziale per l’anima del progetto, perchè serviva come connettivo tra l’edificio, la stazione, il parco e le piazze create dentro gli edifici storici. Mi è piaciuto lavorare sulla progettazione dell’ospedale, perché ho avuto l’opportunità di pensare a un disegno di funzioni complesse in cui le sfide del progetto erano presenti in ogni momento, oltre le difficoltà di definizione dei clienti. Nello stesso tempo, ho avuto l’opportunità di imparare con la capacità tecnica e creativa di Renzo, Susanna, Onur e Andrea nella composizione di un progetto molto bello e pieno di vita
lobby, la mainstreet, la degenza, le facciate, il winter garden.
Ho seguito la definizione della sagoma dell’ospedale e la distribuzione delle funzioni e delle aree richieste e partecipato in diverse reunioni con Simona e José, i landscape designers,con gli ingegnieri di infrastruttura e anche con i clienti. Modelli di presentazione PV+Tetti verdi Plexiglass 1:1000
Modelli di Studio Planimetria Generale Schiuma+Plexiglass 1:1000
Modelli di Presentazione Collaborazione coi modellisti Planimetria Generale Plastica+Legno 1:1000
Modelli di Studio Evoluzione della sagoma dell’ospedale “Big Mac” Kapafix 1:1000
la lobby Abbiamo fatto diverse prove per definire le coperture della lobby. Ho fatto una serie di modelli in scala 1:500 per capire il collegamento tra la lobby e il corpo principale dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale, la necessitĂ della presenza o no di giardini interni e la disposizione delle zone comerciali ed educative.
Modelli di Studio Opzioni di coperture per la lobby Schiuma+Plexiglass 1:500
Bassorillievo di studio della Mainstreet Fatto con Jacopo Irace
la mainstreet Per studiare la mainstreet e la connessione tra la stazione, lâ&#x20AC;&#x2122;ospedale e la piazza del T5 abbiamo fatto alcuni modelli per capire quanto sarebbe efficicente il design. I modelli hanno aiutato ad avere unâ&#x20AC;&#x2122;idea sulle dimensioni delle passerelle e le circolazioni verticali.
Modelli di Studio Mainstreet Schiuma + Plexiglass 1:500
Bassorillievo di Presentazione 1:200
Modello per la presentazione al cliente Fatto dai modellisti La camera della degenza FOAM + Plexiglass 1:20
la degenza Per gli studi della degenza, Andrea e Onur hanno proposto diversi studi di ergonomia nelle camere. Renzo voleva inserire spazi vetrati in cui i malati potrebbero guardare il parco dalla finestra. Negli incontri coi clienti, diversi probblemi tecnici eranno menzionati e per questo motivo abbiamo fatto diverse prove di posizionamento dei winter garden rispetto al layout delle camere. Sicomme lâ&#x20AC;&#x2122;inserimento degli winter garden che alla fine si sono trasformati in bowindow - influenziava anche nella definizione delle facciate, ho fatto una serie di modelli in cui abbiamo studiato diverse possibilitĂ - facciate chiuse con pannelli perforati metalici, con pannelli scorrevoli, con cavi metallici, o vetrati.
Studi di ergonomia delle camere Degenza Disegni: Andrea Peschiera
Bassorillievo di Studio FOAM+Plexiglass 1:50
Modelli di Studio Facciata della degenza e Bowindow Schiuma+Plexiglass 1:50
presentazione a Sesto A dicembre Renzo ha fatto una grande presentazione a Sesto, in cui ha mostrato al pubblico il progetto dell’ospedale. Dopo aver lavorato intensamente nelle settimana che precedevano la presentazione, ho avuto l’opportunità di andare con Susanna, Onur, Andrea, Giorgio e Olaf a Sesto e di sentire Renzo spiegare il progetto nel qualle ho lavorato per mesi. Oltre tutto, è stato molto piacevole sentire il site e vedere tutti quelli enormi e belli edifici di cui ho fatto tanti modelli, tante volte.
Team Musci Baglietto Danilo Vespier Paola Carrera Giselle Chaim Petra Fiserova Jacopo Irace
CROWN SIDNEY Concorso Internazionale di Architettura Doppo le vacanze di Natale ho lavorato con Musci, Danilo e Paola nel progetto di Crown Sidney, un concorso per una torre per albergo, appartamenti e commercio nel cuore di Sidney. Abbiamo lavorato dall’inizio, e quest’è stata la parte più bella di questa esperienza. Capire come si trasforma uno schizzo in un progetto e vedere i dettagli che nascono a partire dei pensieri è stata un’esperienza fantastica. Ho fatto diversi modelli di studio delle torri e dei podium, mentre accompagnavo l’evoluzione dei disegni fatti da Renzo, Danilo, Musci e Paola e questo rapporto tra pensiero, schizzo, disegno, modello e presentazione mi ha fatto vedere ancora di più tutta la belezza dell’architettura.
Modello di studio del podium e della torre â&#x20AC;&#x153;Big Macâ&#x20AC;? Schiuma+Cartoncino 1:500
Modelli di studio per la concezione del podium Schiuma+FOAM 1:500
Modello di studio del site Schiuma+Cartoncino 1:1000
Modello di studio Facciata + Winter Garden Plexiglass+Schiuma 1:50
Serie di modelli di studio per la concezione della torre Plexiglass+Schiuma 1:1000
Modello per la presentazione al cliente Collaborazione coi modellisti Il site a Sidney e lâ&#x20AC;&#x2122;inserimento delle torri Schiuma 1:2000
Bassorillievo per presentazione
DIOGENE & ACADEMY OF ARTS
Ho lavorato con Susanna, Emanuelle e il suo team in altri due progetti - Diogene e Academy of Arts-, durante alcuni fase di presentazione. La qualitĂ dei disegni e del materiale per le presentazioni era impressionante e mi ha fatto piacere poter far parte di tutto questo.
Modello per presentazione
La grande presentazione per il cliente (Vitra) Novembre, 2012
Team Susanna Scarabicchi Shunji Ishida Emanuelle Donadel Luigi Priano Jonathan Jones Jacopo Irace Giselle Chaim Bassorillievo per presentazione FOAM + Plexiglass
ACADEMY OF ARTS & MOTION PICTURES
Bassorillievi di studio Kapafix
Bassorillievo per presentazione Kapafix + Plexiglass
Punta Nave e Villa Nave
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L’UFFICIO & IL SUO QUOTIDIANO L’ufficio a Vesima è qualcosa di molto speciale. Dal momento in cui andavamo a lavorare fino all’ora di tornare a casa, i colori del mare e del cielo eranno bellissime. Quando il lavoro era abbastanza stressante o io mi sentiva stanca, andavo a una delle terraze e guardava il mare, sentivo la serenità di quello spazio e trovavo un’altra volta le energie di cui avevo bisogno. Le reunioni con Renzo nel primo piano, nel grande e bel tavolo, la cucina di Nanda e il caffè di tutte le ore, il mio tavolo - l’ultimo di tutti, ma quello che ha la più bella vistam, i giardini dove d’estate andavamo per leggere durante la pausa pranzo e il model shop - il posto dove passavamo più tempo - sono i miei luoghi preferiti in studio. Uno dei più belli giorni a Punta Nave, quando c’era il mare e la neve
Coffee break
La vista del mio tavolo
Sempre gentile Daniela e Francesca
I pi첫 bravi dei bravi Fausto, Ivan & Francesco
Da Ivan, il cuoco modellista
Da noi
Lavoro di tutti i giorni
Aperitivo @ Villa Nave
Il Sole 24 ore
Nanda, la pi첫 bella
The girls
Il team Genova + Parigi
Mike, gracias
Compleanno a Genova!
Petra, open your eyes!
Genova, 08.02.2013
Nella grande festa per il compleanno di Renzo nella Shard, a Londra, gli uffici di Genova, Parigi e New York insiemi
EVENTI Oltre il lavoro in ufficio, la Fondazione Renzo Piano offre una serie di attività diverse per noi tirocinianti. Nei primi giorni di lavoro, facciamo con Giovanna Giusto, Giovanna Langasco, Nicoletta e Chiara una visita al magazzino di Voltri, dove si trovano tutti i disegni, modelli e documenti dell’ufficio. Il loro lavoro di sistemazione è veramente bello. Quest’anno, abbiamo avuto la fortuna di festeggiare i 75 anni di Renzo Piano in una grande festa a Londra, nella Shard, in cui tutti i tre RPBW Genova+Parigi+NY stavano insieme. Nella Fondazione a Villa Nave ci sono anche presentazioni fatte dagli architetti dello studio a Genova o a Parigi, affinchè tutti possano conoscere un po’ di più il lavoro del RPBW.
Fausto professore al Politecnico di Milano
Una delle presentazione di progetti dell’ufficio a Villa Nave
Siamo andati anche a Milano a Gennaio per la presentazione di Fausto sulla produzione dei modelli come strumenti di progetazzione al Poliotecnico di Milano.
‘The four of us’ nella festa di Natale
VILLA NAVE Un’esperienza di immersione Villa Nave è un luogho molto speciale per visitare e principalmente per vivere. Nel primo piano, la mostra permanente - l’archivio vivo - dei lavori fatti nel RPBW è veramente impressionante. Quando sono arrivata, avevo appena studiato sull’opera del RPBW e vedere tutti i modelli, disegni e schizzi di quello che ho studiato mi ha soddisfatto tanto. L’ingresso a Villa Nave - e anche quello che porta fino all’ufficio è bellissimo, specialmente nelle belle giornate, che succedevano spesso. Per quello, sempre che potevo provavo di profitare il sole e l’aria fresca del mare. La pausa pranzo era il momento in cui scendevamo per profitare un po’ della spiaggia d’estate (e si c’era tempo potevamo anche nuotare un po’). Ad ottobre, quando il vento cominciava ad essere più freddo, io andavo spesso nei giardini per leggere un libro o una rivista. D’inverno, quando non si poteva più stare tanto fuori, profitavo della pausa pranzo per guardare alcuni libri o riviste in biblioteca. Vivere in Villa Nave ‘e stata veramente un’esperienza di immersione - nel lavoro e nell’opportunità che vivevamo. Anche se stare cosi’ lontano da Genova possa essere un po’ dispiacevole nei weekend, era bello e molto comodo stare cosi’ vicino all’ufficio, in modo che abbiamo potuto profitare il più tempo possibile le oportunità che l’ufficio ci offriva - il lavoro e la ricerca. Vivere vicino al mare e lontano dalla citta’ è stato anche interessante per persone che vivono sempre in mezzo agli rumori e allo stress di tutti i giorni a Brasilia, Parigi, Praga o Milano.
Le passeggiate in bicicleta da Villa Nave ad Arenzano, che a me piacevano tanto
Questa esperienza non sarebbe stata cosi’ bella si non ci fossero Suzy, Petra e Jacopo e tutto quello che abbiamo fatto insiemi. Grazie!
Gennaio, 2013 7h30 a Villa Nave
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Genova, 08/02/2013 Cari tutti, Mi dispiace tanto dire arrivederci, ma tutti questi 162 giorni in cui ho avuto il gran piacere di lavorare con voi saranno per sempre nel mio pensiero. È strano percepire che il sogno che ho avuto nei miei primi anni di università si è realizzato e che purtroppo è finito, ma è comunque bello sentire che ho avuto l’esperienza più bella che potrei avere e sarò sempre grata a tutti voi. Grazie per la fiducia nel mio lavoro, la pazienza e l’affetto con i quali mi hanno sempre trattato. Mi mancherete - o in bel portoghese, vou sentir saudades…
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grazie a
Renzo Piano, Milly e la sua Fondazione per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza, con cui ho sognato da sempre - e di cui mi ricorderò sempre con affetto Shunji Ishida e Giorgio Grandi per essere gli esempi di persone che io vorrei essere Susanna e Musci per l’esempio di coraggio e forza di brave donne che sono Onur per l’esempio di bravo architetto e persona con cui ho avuto l’onore di lavorare e imparare Ivan, Fausto & Francesco per l’amicizia che abbiamo costruito tra pezzi di carta, plexiglass e schiuma Danilo, Paolo, Mara, Donald, Eddy, Danielle, Paola, Andrea, Emanuelle, Gigi e Jonathan per la fiducia nel mio lavoro, la pazienza di tutti i giorni e l’affetto con cui mi hanno sempre trattato Nanda, Francesca e Daniela per la gentilezza di tutte le mattine e Mike per tutto il supporto Giovanna Giusto per tutto, tutto, tutto A tutti quelli altri con cui purtroppo non ho avuto l’oportunità di lavorare, ma chi fanno parte di questo Suzy, Petra & Jacopo per tutti i meravigliosi giorni che abbiamo condiviso e per i ricordi della nostra amicizia, di cui non mi dimenticherò mai
Giselle Marie Cormier Chaim gisellecormier@gmail.com HIGS 713 Bloco R1 Casa 63 Brasilia - DF - Brasil 70.380-729 +55 61 99619880 +55 61 38772048
annesso 1
la torta salata pi첫 buona al mondo le ricette di Ivan Corsaro, il cuoco per rendere la vita pi첫 felice e la stada in Italia pi첫 golosa
Torta salata con porri e salsiccie Ingredienti 250gr di pasta sfoglia 350gr di salsiccia due porri due cipolle olio extravergine di oliva sale & pepe nero Modo di fare Stendere la pasta sfoglia, foderare una tortiera di 23-24 cm di diametro imburrata e punzecchiare la superficie con una forchetta. Pulire i porri, tagliarli a rondelle e cuocerli con la cipolla. Scolarli e rosolarli in una padella con poco olio, quindi aggiungere la salsiccia sbriciolata, coprire con un coperchio e far cuocere per circa 10 minuti. Distribuire sulla pasta sfoglia la salsiccia e i porri. Spolverizzare la superficie con del pepe nero macinato e infornare a 180째 per circa 20-25 minuti.