Giubileo della Misericordia - Pellegrini da Francesco

Page 1

L’inchiesta Pellegrini da Francesco

Foto di Iacopo Barlotti

M

L’assessore al commercio e al turismo Lucio Cannelli si dice sereno: «Assisi si farà trovare pronta all’accoglienza di milioni di turisti – spiega – anche perché la nostra sarà probabilmente la città più in vista dopo Roma. Dopotutto, quello istituito da Bergoglio può davvero considerarsi un Giubileo francescano». Accanto alla questione della sicurezza, divenuta quanto mai d’attualità dopo i recenti fatti di Parigi, c’è il nodo dei trasporti e dei collegamenti per i milioni di pellegrini in arrivo. Non è un mistero che spostarsi in Umbria con i mezzi pubblici sia a dir poco complicato, ma per l’occasione l’intenzione è quella di potenziare il trasporto ferroviario e quello su gomma. Senza fermate (per ora) di treni ad Alta Velocità, si

In alto, due vedute di Assisi con a sinistra la Basilica di San Francesco, che dal 1230 conserva le spoglie del Santo poverello, e a destra �uella di Santa Chiara. In basso, a sinistra, la Basilica di Santa Maria degli Angeli; a destra, la Cattedrale di San Rufino, dedicata al patrono di Assisi di cui fu anche il primo vescovo

provvederà ad intensificare i collegamenti con pullman e autobus di linea. In cantiere c’è anche un progetto per l’aeroporto di Sant’Egidio, unico scalo della regione intitolato, guarda un po’, a San Francesco: arrivando in aereo, dove di recente è stato istituito un collegamento con Roma, il cammino per Assisi è assai breve. Tornando ai numeri, fare previsioni sull’affluenza di turisti è davvero difficile. E in fondo, ai veri addetti ai lavori, interessa il giusto. «Quello che per noi è più importante – spiega padre Battista, della Basilica di San Francesco – non sono certo i visitatori, ma casomai il numero delle confessioni. Mi auguro che quelle, sì, aumentino, visto che il Giubileo è il tempo della Misericordia».

isericordia. Il tema dell’Anno Santo straordinario voluto dal Papa irrompe in un’Europa ferita dal terrorismo, ma non solo. «La strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità» ha detto papa Francesco commentando gli attentati di Parigi. Solo confidando nella Misericordia con la “m” maiuscola si può, secondo il Pontefice, stare davanti alle sfide del mondo. Si capisce così il motivo per il quale in Vaticano la rinuncia al Giubileo per motivi di sicurezza non sia stata neanche presa in considerazione. Per un anno la cristianità si dà appuntamento in Italia, pellegrina da Francesco. Tra le mete privilegiate anche Assisi, e non solo perché da quando Bergoglio siede sulla cattedra di Pietro ha scelto il nome del Poverello. Quest’ultimo, infatti, è l’icona perfetta della Misericordia cristiana: spogliatosi delle proprie ricchezze, Francesco andò incontro al prossimo, ma la sua decisione nacque dalla certezza di aver ricevuto lui per primo l’abbraccio benedicente del Padre. E se il Giubileo darà tanto ad Assisi, o almeno così si augurano commercianti e albergatori, la città darà tanto all’Anno Santo. In primis, come già detto, per la figura di Francesco. Poi per il suo essere città della pace, titolo che ha le sue radici nel Duecento e che oggi come mai è di stringente attualità. Il regalo più grande alla cristianità, però, è forse quello del Perdono di Assisi, indulgenza plenaria di cui ad agosto ricorrerà l’ottocentesimo anniversario. Il Poverello la chiese a Papa Onorio III spinto dal desiderio che il perdono di Dio arrivasse ad ogni cuore. Oggi come allora, un altro Francesco torna prepotentemente a richiamare la centralità di questo concetto e rimette Assisi al centro del mondo. Certo che nulla, nemmeno il terrore, possa oscurare la Misericordia del Padre. dAvide GiuliAni 15 novembre 2015 | 3


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.