Corso: composizione grafica Prof: Mario Lovergine A n n o 2 0 1 2 - 1 3
GIULIA PISTOLESI
GIULIA PISTOLESI Malgré moi, l'infini me tourmente
A. de Musset
Istruzione Ottobre 2010 – 2012 in corso
Settembre 2006 Giugno 2010
I.S.I.A. Firenze (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) Progettazione, design. Scuola statale di livello universitario, ha un insegnamento sperimentale basato sull'esperienza pratica. Si propone di trasmettere una metodologia progettuale e vi si accede solo tramite un rigido test d'ingresso. Liceo Artistico Leon Battista Alberti Arte, Progettazione Maturità Artistica
Esperienza Giugno 2007 – Agosto 2007 Giugno 2012 – Settembre 2012
Corso di Francese presso Ecole Accord de Paris Stage presso Laboratorium Via dei Servi 43 firenze
Marzo 2013 – Maggio 2013
Stage presso Excogita Srl Via Fratelli Buricchi, 66 Vaiano (PO)
Giugno 2013 – Luglio 2013
Collaborazioni con la provincia di Pistoia nell’ambito della comunicazione
Competenze Programmi
Lingue
I l l u s t ra to r Open Office
In design Keynote
Photoshop Rhinoceros
Premiere Keyshot
FRANCESE elementare INGLESE elementare
Interessi fashion, scarpe, accessori, boccette di profumo, gioielli, lampade, luce, arredo Grafica 3D, prototipazione rapida, 3d printer fotografia, montaggio video,
Se l'occhio non si esercita, non vede. Se la pelle non tocca, non sa. Se l'uomo non immagina, si spegne. Danilo Dolci
Ti m e l i n e
1991
Dopo
2006 Liceo Artistico Leon Battista Alberti Maturità Artistica Via San Gallo 68 50129 Firenze
2007 giugno–agosto ACCORD ecole de langues Corso di Francese Address: 14, Boulevard Poissonnière 75009 Paris France
aver abbandonato questa faccia
un lungo periodo di inquietudini
un soggiorno a Parigi
2010 I.S.I.A. Firenze (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) Progettazione, design. L’ I.S.I.A. è una scuola statale di livello universitario che si occupa di design ed ha un insegnamento sperimentale fortemente basato sull'esperienza pratica. Si propone d’insegnare una metodologia progettuale. Vi si accede solo tramite un rigido test d'ingresso. Via degli Alfani, 58 50121 Firenze
2012 giugno–agosto
2 0 1 2 novembre–in corso
Laboratorium | MMXII Stage di Grafica
Excogita SRL Stage di Prodotto (tessuti)
Via dei Servi 50122 Firenze
Via Fratelli Buricchi, 66 59021 VAIANO (PO)
ho deciso di canalizzare tutte l’energie nella progettazione in modo da rendere edificante la perenne nostalgia che perseguita l’essere umano.
Programmi
&
Graphic Design Product Design
Graphic Design
Loghi su commissione Immagine coordinata Il percorso dell’amicizia e CAI Immagine coordinata Caffè letterario Le Murate Immagine coordinata Redesign del lettering Dal font Rivanna a Lux BI CI FI Infografiche Il Capriccio che pasticcio Libro per bambini - tema: lussuria Personal effectsonsale Catalogo - edizione limitata BI.CI.FI Infografiche E.M.I. Ente Moda Italia Copertina Monster’s Quad Grafiche per quad
Loghi su commissione I m m a g i n e
co o r d i n a t a
I committenti sono appassionati di fotografia, mi hanno incaricato di ideare dei loghi per firmare i loro scatti.
Graphic Design
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DANIELE DRAGO
Il Percorso dell’amicizia e CAI I m m a g i n e
co o r d i n a t a
La Provincia di Pistoia, in occasione di un evento “Il Percorso dell’amicizia”, mi ha incaricato di fare l’immagine coordinata. In base alle loro richieste e vincoli, ho ideato il logo, la locandina, banner e depliant. La nostrra collaborazione ha avuto seguito in occasione di un altro evento: l’inaugurazione del Cai, per la quale ho curato la grafica del volantino pubblicitario.
Graphic Design
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Artisti Simone Azzurrini Leonardo Begliomini Andrea Dami Luigi Russo Papotto Edoardo Salvi Silvio Viola
Collaborazione critica Prof. Siliano Simoncini
Provincia di Pistoia
Comune di Abetone
Iniziativa realizzata con la collaboraborazione della Provincia di Pistoia e dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Con la collaborazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
Gavinana (PT) - Palazzo Achilli Dal 3 al 24 Agosto 2013 INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Caffè Letterario Le Murate Firenze I m m a g i n e
Ho scelto due figure di partenza su cui elaborare l’identità grafica del logo: il chicco di caffè e la penna antica (piuma). Il chicco di caffè vuole indicare dal punto di vista semantico “il caffè come cultura”, “culto”, “rituale”, “quotidianità”, mentre la penna vuole essere simbolo di cultura, penna stilografica, che suggerisce non un’idea raffinata della cultura, quanto un’idea romantica (nell’accezione meno commerciale del termine, legata al sapore settecentesco) della stessa. La linea che scrive il nome “Le Murate” appare interrotta, percorribile come all’interno di un labirinto: l’immagine veicola un’idea di apertura e di possibilità. Inoltre, il carattere minimale e semplice dà una connotazione popolare. Manifesti per pubblicizzare tre servizi, così emergono i concept principali del caffè, e può così capire e respirare l’atmosfera del locale (eventi culturali, bookcrossing, creatività).
co o r d i n a t a
Manifesti per pubblicizzare tre servizi, così emergono i concept principali del caffè, e può così capire e respirare l’atmosfera del locale (eventi culturali, bookcrossing, creatività).
Dal punto di vista figurativo la tazzina è stata pensata come un foglio che si srotola. Il manico della tazzina è formato dalla tazzina stessa che non si conclude in un cerchio perfetto, ma un pezzo di vetro fuoriesce irregolare come fosse un pezzo di pergamena. Questa scelta progettuale presenta degli aspetti negativi, ma è molto interessante dal punto di vista semantico. Infatti sfrutta la relazione contenente/ contenuto, la letteratura contiene il caffè. Dal punto di vista estetico il risultato è vincente, e anche semanticamente è un prodotto positivo in quanto sfrutta l’associazione contenente-contenuto. Per ovviare agli aspetti negativi saranno previste due tazzine dello stesso modello, una per destrorsi e una per sinestrorsi.
Graphic Design
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Le murate LE MURATE CAFFE’ LETTERARIO
CAF FE' L
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Le Murate
Le Murate Le Murate
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Home Page, Prove di commutazione
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Le Murate
Le Murate
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Le Murate
eventi culturali da noi il caffè si serve con la cultura
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Le Murate
creatività da noi l’atto creativo è un incontro
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at e
Le Mu r
R e d e s i g n d e l le tte r i ng Ri van n a
Il font scelto evoca la dissolutezza di una Parigi libertina che schiude i languidi cancelli del 1900, il corpo esibito, toccato e goduto, lo spirito che si abbandona a languidi e sinuosi arabeschi, per poi ricomporsi nel calore di un letto disfatto. Evoca il tentativo dei viscerali gorghi della carne che si esprimono in un erotismo del “limite”, contenuto. Rivanna è la femme fatale che tenta una sfrenata dissolutezza, velata da una pudicizia o voluto “contenersi”. Rivanna è il lusso, il piacere, che nella sua espressione si mostra raffinato, indossa il gusto di una borghesia che non si svela. Di un mondo che respira dietro il “Velo di Maya”. Questa è stata la scelta finale in quanto il font è molto contenuto, e rigido. Que-
vs
Lu x
sto permette una ridesign, una rielaborazione dove questo si libera dal “pudore” e dalle sue catene, per esprimere quello che attualmente traspare da timide linee suadenti. L’espressione si inginocchia al cospetto dell’arte, così come la morale. Il font verte in favore di una grafica con molte grazie. Le lettere, il segno si liberano delle catene per assumere un’identità “shameless”. La rigidità, la sensualità di Rivanna si svela. Lux non si vergogna di mostrare il compiacimento per il dettaglio, per il superfluo, ed ogni grazia è “une petite morte” dove il fruitore si perde, è il corpo toccato e goduto, è il protagonista, l’attore, il soggetto, è merovirtuosismo.
Graphic Design
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ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ
B I
C I
F I
Infog rafi ch e
Il progetto grafico è inserito all’interno di un libro contenente tutti i progetti dei ragazzi dell’ISIA Firenze riguardo a promuovere l’uso della bicicletta a Firenze. Descrive in modo visivo i contenuti di dati statistici, divide le biciclette per tipologie nel corso della storia, infine divide i microprogetti realizzati materiali e immateriali.
Graphic Design
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PER SPOSTARMI IN CITTA’ USO...
53 %
13 %
11 %
Questionario Uso Bicicletta
74 % 28 %
21 %
11 %
9% 56 % 56 %
girellare andare a lavoro/scuola/università
10 %
andare a fare la spesa
29 % 24 %
raramente
18 %
mantenersi in forma
buste apposite portapacchi zaino/borsa
cestino
Per trasportare oggetti in biciletta uso ... UTE NTI ... 61 %
Uso la bicicletta per ...
47 %
38 %
22 %
19 %
SCOMODO, NON DIFFICILE MOLTO DIFFICILE, sono poche non funzionali
58 %
36 %
3%
da 13 a 25
da 25 a 50
oltre 50
Legare la bicicletta alla rastrelliera è ... NELL’ USO DELLA BICICLETTA I DISAGI MAGGIORI SONO . . .
60 % CARENZA DI PISTE CICLABILI
41 % MALTEMPO
33 % IMPOSSIBILITA’ DI TRASPORTARE OGGETTI INGOBRANTI
28 % TRASPORTARE LA BICI CON ALTRI MEZZI
Scevra dalle sole accezioni religiose e dai pregiudizi, la radice etimologica latina della parola lussuria, luxus, coincide con quella della parola lusso - ovvero eccesso, esuberanza - e quella della parola lussare - che significa spostare, dislocare. Quindi la lussuria – non deve essere ridotta semplicemente al godimento smodato dei sensi, bramosia, sessualità incontrollata – è molto di più, lusso, eccesso, piacere. Il Lussurioso vuole fuggire dall’ennui Baudelriana, dalla nostagia dell’impossibile. In ogni individuo questa “mancanza” viene soddisfatta e sfamata con ciò che più gli aggrada ed ogni eccesso, ogni compiacimento diventa un atto lussurioso. Il lusso è l’abitudine a consumi di elevata gamma qualitativa e di costo. È uno stile di vita e di comportamento che privilegia l’acquisto e/o il consumo di prodotti e oggetti, spesso superflui, destinati ad ornare il proprio corpo o la propria abitazione. La lussuria è il capriccio, è la presunzione di rendere la vita, (o almeno l’attimo cristallizzato), un’opera d’arte. Ho focalizzato l’attenzione su questo aspetto del termine, escludendo la sfera sessuale, in quanto i bambini hanno si de-
I l
C a p r i c c i o c h e Pa st i cc i o
Li bro per bambi n i tema: l u s s u ri a
gli impulsi/istinti sessuali, ma esulano dal concetto di lussuria. La premessa esplica concetti complicati che nel bambino inconsapevole si traducono nella voglia disperata di possedere, possedere nuovi giochi, avere sempre di più, per mancanza o semplice capriccio. Analizzando i fenomeni sociali, “il capriccio” pone le sue origini in era antica, ma oggi, più di sempre è un male che affligge la nostra società, infatti i comportamenti sociologici di una famiglia disegnano dei bambini viziati, che trovano tutti i loro capricci soddisfatti e dei genitori che per fatica o in assenza di mezzi, non sono in grado di educare i loro figli; è più semplice soddisfare le loro richieste che cercarli di educare. Queste riflessioni mi hanno portato ad ideare una trama per la mia favola che insegnasse l’importanza di studiare, sapere, impegnarsi e usare l’astuzia, cercando di sminuire il gusto del possesso, che non porta a niente. Luxy è un’ostrica capricciosa che ha una stanza enorme con tanti gioielli preziosi, tante scarpe etc. Nonostante questo non è felice, vorrebbe sempre avere di più, un giorno si mette in testa di volere la per-
la più grande di tutto il mare, cercherà di trovarla e farla sua per avere potere. Ma per farlo deve superare una prova. Ko è un corallo, è quindi costretto nella sabbia, non può muoversi, ma è simpatico, ha molti amici che giocano con lui. Il corallo scopre le intenzioni dell’ostrica, e per salvare tutto il regno marino cercherà di trovare la perla del potere prima di Luxy. Non sarà difficile grazie all’uso adeguato del computer e all’aiuto degli amici. Luxy verrà punita, privata della perla e mangiata, mentre il corallo verrà premiato per aver salvato il mare e diventerà un bellissimo persce corallo. Luky deriva da “lussuria”. L’antagonista è un’ostrica, e questo è frutto di una scelta oculata, in quanto: l’ostrica è un mollusco presente sul mercato come costoso e raffinato e quindi di lusso. Sicuramente un mollusco molto prelibato, uno dei più potenti afrodisiaci conosciuti. Alcune specie producono perle. Ko deriva da “corallo”, la leggenda racconta che deriva dal sangue di una Dea.
Graphic Design
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Andiamo a visitare un paese in fondo al m Un mare tutto tondo alla fine del mondo. Il suo nome e’ un affar si chiama Desiderio
Il Capriccio che Pasticcio
Titolo
Lussuria
Tema
libro per bambini
Genere
maggio 2012
Anno
mare.
r serio
Il capricci
Che pasticci
di Giulia Pistolesi
Luxy ha molti tesori, brillanti, diamanti e ori, ma non è abbastanza tutto vorrebbe nella sua stanza
Ko non possiede tesori, ha libri multicolori, non ha muri, non ha tetto, ha un alga come letto. Non puo’ nuotare, ma su internet può navigare
Ko ha il computer a d della perla ha trovato Se il mondo vuole salv per primo la deve tro e una prova superare I suoi amici Cavallucci Palla, Pagliaccio e Trom partono in gran fretta
disposizione o la posizione. vare, ovare.
mbetta a
Luxy vuol rubare la Perla preziosa, che ha un gran potere su ogni cosa, ma il computer non sa usare e la Perla è difficile trovare
Il pesce Dentone va affrontato. e’ molto ghiotto di cioccolato. Ko lo ha visto sul suo pc, tutte le notizie passan di li. Dentone dopo aver mangiato, si e’ di gusto addormentato.
La prova e’ superata la perla preziosa avvisata, con la sua gran rabbia scatena una tempesta di sabbia. I cattivi con un soffio di vento volano con grand spavento.
La sua bontà lo ha pre la libertà la perla gli h ora e’ molto piu’ bello è un grazioso pesce Co
emiato, ha donato
Luxy viene punita, la sua perla e’ sparita, niente ori, tesori preziosi: una specie nuova e’ nata: un’ostrica prelibata.
In fondo al mare ecco la morale:
orallo.
in qualunque strano regno l’importante è l’impegno tanti tesori non avere ma conoscere e sapere.
P e r s o n a l e f fec t sonsa le Catalogo mostra d ’ a r t e Limited edition
Personal effectsonsale è una mostra che parte dall’oggetto. L’artista è per definizione un “fanatico” della materia e un accumulatore di cose. Artisti di fama nazionale ed internazionale e di generazioni differenti sono invitati ad inviare i propri effetti personali: oggetti comuni, libri, ricordi, suggestioni musicali, indumenti o strumenti di lavoro. personal effectsonsale è un progetto espositivo che, come un diario visivo, offre una percezione intima ed inedita sull’identità dei proprietari, e testimonia ricordi, opinioni, abitudini, preferenze, riferimenti artistici, culturali e sociali attraverso gli oggetti che il pubblico potrà comprare. Vi è un catalogo della mostra disponibile in edizione limitata che espone gli oggetti protagonisti della mostra.
Graphic Design
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E n t e
M o d a
E . M . I . I t a l i a
Prima pagina
In un primo momento i disegni sono stati eseguiti a mano, solo dopo trasferiti in digitale e vettorializzati. L’effetto che volevo ottenere era quello di un collage tra digitale ciè tratti vettoriali e manuale, dove si assapora ancora il piacere del tratto materiato d’inchiostro.
Graphic Design
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Graphic Design
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Graphic Design
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Grafiche per Quad Adesivi
Il committente ha espresso precise richieste riguardo al soggetto dell’immagine, e ai colori. Il tema era la bandiera americana, dopo aver rivettorializzato il logo dell’azienda, ho mandato varie proposte di bandiere. Una volta decisa questa l’ho adattata alle varie forme degli adesivi di un quad.
Graphic Design
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Graphic Design
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ITALIA Piacenza Group
Graphic Design
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Product Design
Bouquet Lampada in plastica Climbing Ligth Lampada inspired by Michelucci GRU Sedia in cartone Abiti fashion design Sfilata di moda Acciaio Dolce Scarpe in bamboo Blouson Giacca da moto donna Safety Helmet Casco da lavoro - sicurezza
Bouquet Lampada
in
plastica
Frastagliata e ridondante nello stile, ricorda un po’ le forme presenti in natura, sinuose, tondeggianti e irregolari, come il bocciolo di una rosa, o qualsiasi altro fiore. Ho pensato questa forma in relazione alla funzione: infatti vuole essere una lampada a sospensione. La plastica, essendo opaca, non trasmette la luce diretta, quest’ultima arriva all’occhio soffusa e leggera, senza essere quindi invadente.
Product Design
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Nella poetica di Michelucci ricorre frequentemente la sua visione del rapporto tra l’uomo e la natura, che muta e matura con il tempo, attraversa diversi periodi, dal panico al francescano. In qualche modo in tutto il suo percorso, la natura ha sempre permeato i suoi disegni e la sua poetica, “l’opera” architettonica, o design si proponevano come mimesi della natura stessa. L’artificio non solo imita la natura, ma ne segue le forme e ne fa legge, la rispetta, l’artificio si fonde e diventa natura stessa, anzi la natura deve essere rispettata come mezzo di salvezza per l’uomo. L’opera architettonica deve essere integrata nel paesaggio, come la montagna, lo è con il cielo e il fiume In particolare l’autore è legato in modo viscerale alla sua terra, ed è per questo che si affida all’ulivo pregiato ed atavico. Nei suoi disegni ricorrono gli ulivi secolari toscani e i sentieri, tra questi elementi
individuiamo alcune analogie; entrambi presentano un inizio, un percorso e una fine, le radici tengono l’albero a terra, da esse “nasce la vita”, fino ai rami, la fine. Usa materiali grezzi in modo che i colori s’integrino con l’ambiente circostante. Il vetro assume un ruolo importante: esso permette di mantenere un contatto con la natura attraverso un rapporto tra internoesterno. Le piante rampicanti, come i sentieri hanno molte diramazioni e intrecci, anch’esse sono fortemente legate al proprio territorio dove nascono muoiono. Con questa analogia diviene inevitabile il confronto con l’uomo, anch’egli nasce e muore dopo un percorso. Entrambi hanno una fortissima capacità di adattamento pur mantenendo il proprio bagaglio interiore e culturale molto radicato. Da qui l’espressione idiomatica ”ever green” traducibile con “sempre verde”; nonostante avvenga la morte fisica dell’uomo, la sua spirituali-
Climbing L i g h t Lampada inspired by Giovanni Michelucci
tà, filosofia, arte è intramontabile, cosi la pianta definita “sempre verde”, nel buio degli inverni non perde mai le sue caratteristiche fisiche-strutturali. Hoya carnosa compatta: pianta di origine asiatica, le sue foglie formano quasi dei cerchi, è una pianta forte, adattabile a qualsiasi tipo di clima. L’uomo per necessità emigra portando con se le proprie tradizioni, le proprie origini restando legato alle sue radici, pur allontanandosi dalla propria terra vi torna, è legato come le secolari radici sono aggrappate al terreno. Le foglie dell’Hoya presentano morfologie circolari e semicircolari, così come l’uomo: compie un processo circolare, si allontana dalla propria terra e vi ritorna. In conclusione per Michelacci l’artificio è natura, questo concetto è espresso anche dall’uso ricorrente del vetro. Il vetro nonostante l’inconsistenza del suo colore, nonostante permetta la “comunicabilità”, resta un materiale rigorosamen-
te artificiale. In tal senso il confine tra natura e artificio è rappresentato da una linea netta e non da una compenetrazione di piani indistinti: ciò che è elaborato dall’uomo è mero artificio, la mano dell’uomo non può raggiungere quella della natura materiata da tanti piccoli equilibri e disequilibri di perfezioni e imperfezioni che sfuggono all’occhio umano. L’uomo può solo adattarsi, rispettare e fare una mimesi della natura, con la consapevolezza che l’artificio seppure perfetto resta tale. Lampada con anima d’acciaio. Dal tubo in acciaio lucidato a specchio fuori- escono dei cavi ricoperti da un sottile tubo d’acciaio. Questi culminano con delle lampade a led racchiuse in un vetro smaltato. Quest’ultimo permette di ottenere un’emissione di luce diffusa. Le lampade si “aggrappano” al tubo il quale culmina con dei rami, anch’essi luce. Mimesi di un albero soffocato da un rampicante. Foglie=luce si aggrappano come calamita.
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d 80 250 600
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escono dei cavi ricoperti da un sottile tubo d’acciaio. Questi culminano c
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delle lampade a led racchiuse in un vetro smaltato. Quest’ultimo permette ottenere un’emissione di luce diffusa. Le lampade si “aggrappano” al tub quale culmina con dei rami, anch’essi luce. Mimesi di un albero soffocato un rampicante. Foglie=luce si aggrappano come calamita.
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Gru S e d i a
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Ca r to n e
Gusto per l’antico: accogliente nelle forme, piacevolezza nel sedersi, affordance. La sedia presenta forme regolari e squadrate. Le forme razionali sono minimal, essenziali, ed è in questo modo che rimandano concettualmente all’antico: mostrare l’essenza con pochi elementi, eliminare il superfluo, per ricercare il necessario soggettivandolo. Una casa antica con le travi a vista è arredata da pochi elementi, ma essenziali; sono le tele, i dipinti che il soggetto ha deciso di mettervi a personalizzarla; la soggettivizzazione della sedia va ricercata nelle sue forme, e nei livelli di lettura che queste implicano per definizione: ognuno vede quello che vuole vedervi in base alle sue esperienze percettive. Il concetto di minimale prevede un oggetto che non si svela, non si mostra, sta al fruitore ricercarne i significati immanenti.
Product Design
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Car tone
monomaterica ecologica Smont non ingombrante
Ergonom
estetica
economica
emozionante
abile ia
Product Design
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Abiti fashion design Sfilata di moda
Ho pensato questi abiti eleganti in funzione di una sfilata di moda che si tiene ogni due anni nel mio paesino. Lo stilista aveva bisogno di due abiti i quali sarebbero stati indossati dalla presentatrice della serata. In occasione della sfilata, il cui organizzatore, non che lo stilista di maggior rilievo, tale Stefanacci, molti altri progettisti del fashion design hanno esposto i loro abiti.
Product Design
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A c c i a i o S c a r p e
i n
d o l c e B a m b o o
Proporrei una linea di scarpe “Acciaio Dolce”, dove i materiali impiegati sono tutti derivati dal bambù, radici, stoffa, stuo- ia, culmi, lamellari, laminati ecc ecc. L’interno della calzatura è previsto in pelle per garantire un prodotto ergonomico. Non so se questa proposta d’impiego può funzionare a livello ingegneristico, in quanto le mie conoscenze non mi danno la possibilità di poter affermare un esito positivo della proposta, in ogni caso a livello estetico formale è sicuramente un’idea interessante: semplice ed elegante. Curioso che (durante le mie ricerche) non ho trovato riscontro di questo impiego.
Product Design
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Blouson Wo m e n ’s
m o to cyc l e j a c k e t s
I thought to draw inspiration from today’s fashion in order to realize the “blouson”. Young people usually don’t think at their safety first, actually they have no concern for safety, but only for appearences: the fashion rules their choises. In spite of this juvenile unconcern, however, they should be wearing an homologated jacket when they ride a motorcycle that protect them from eventual injuries. Making the product in vogue and safe at the same time could be the right leverage to use in order to make safety their unaware priority.
– removable thermal lining – inside pocket with a zip (for documents) – external side pockets with a zip – zip fastener and snaps close the jacket – homologated CE protections on shoulders and elbows
Product Design
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p8 p n째iz recitsalp KKY AD
Safety Helmet Casco da lavoro sicurezza
Il caschetto è un sistema di protezione della testa utilizzato in alpinismo e arrampicata. Solitamente è costituito da: – involucro esterno di plastica leggera e morbida (serve solo come "contenitore", e non costituisce da se una protezione), (guscio esterno in fibra di vetro o fibra di carbonio) – un'anima di polistirolo (costituisce la protezione) – vari spessori di gommapiuma (comodità) – un sistema di chiusura a sottogola.
Protegge il capo dai piccoli impatti continui. I caschetti presentano molte analogie, infatti hanno tutti gli stessi componenti di base, ma variano a seconda delle peculiarità a partire dalla forma dell’involucro esterno. L’intento è partire da un semplice copricapo a coppa di materiale plastico (di fatto non è protettivo) per renderlo efficace utilizzando delle soluzioni usate per i caschi da alpinista e da speleologo, i quali sono sicuramente più efficaci. No estetico, protettivo, resistente agli urti. Cambiamento morfologico in base alla funzionalità.
Product Design
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SCALA 1:3
S P E q
c a t t i e n s i e r i s p e d i e t i ualunque
Il fascino dell’artificio
Ricordo i suoi occhi strano tipo di donna che era Quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio "Io sono nata da una conchiglia" diceva "La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare" Ivan Graziani
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Giulia Pistolesi Te l 392 9999542 e-mail g i u l i a . p i s t o l e s i @ i s i a d e s i g n . f i . i t p i s t o l e s i . g i u l i a @ g m a i l . c o m
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